MEATING LEADERS Canon sceglie l’ondulato come nuovo traguardo della sua leadership nel printing digitale
SPECIALE 2024: torna il sereno per etichette e tecnologie per la decorazione dei prodotti?
IDEE PER CRESCERE Cosa cercano gli acquirenti di stampa nel 2024? Di certo, non un’azienda di stampa!
Abbazia di San Fruttuoso, Camogli (GE), restaurata dal FAI e aperta al pubblico nel 1988
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12 | Canon sceglie l’ondulato come nuovo traguardo della sua leadership digitale
SPECIALE
20 | 2024: torna il sereno per etichette e tecnologie per la decorazione dei prodotti?
STRATEGIE
26 | Con Triangle e INX Europe, da 20 anni, Immagine cresce in competitività e prestazioni
30 | La decima Cartes rende le etichette di Tomelloso ancora più speciali e sostenibili
34 | L’ondulato di Pack System è 100% “digitale” con stampa inkjet e Kombo TAV-R
38 | Automazione e tecnologie top: così Printing Solutions cambia le regole del gioco
IDEE PER CRESCERE
42 | Cosa cercano gli acquirenti di stampa nel 2024? Di certo, non un’azienda di stampa!
46 | Se focalizzarsi è sempre più difficile, si può fare qualcosa per recuperare efficienza
inserzionisti
B+B International pag. 9
CSST pag. 45
Durst pag. 25
Eurmoma IV cop.
F Service Automation pag. 15
FAI III cop.
Fenix DG pag. 33
Fotoba pag. 3
Ideal Graphics pag. 19
Interlem GP Omega pag. 17
INX Digital II cop.
Mark Andy pag. 23
Mondi pag. 4
NGW Group pag. 37
SmartColor pag. 29
Zünd pag. 41
Italia Publishers – Anno XXXVI – n° 05/2024
Registrazione: Tribunale di Milano n. 74 del 12/2/94
Iscrizione al ROC n° 26062 del 23/11/2015
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Matthew Parker
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editoriale
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Stampa Unigrafica Postalizzazione ET System drupa content contributor
Packaging: troppo, o ancora troppo poco?
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Il 2024 volge al termine. Con la chiusura dell’anno, è tempo di bilanci e buoni propositi per il futuro. Stampatori e converter si affrettano a completare le ultime consegne e, in alcuni casi, a finalizzare acquisti last-minute, magari sfruttando l’ennesimo tax credit. Gli ultimi anni sono stati caratterizzati da un certo dinamismo e da investimenti significativi in tecnologia digitale, a riprova che la trasformazione digitale del settore è una tendenza solida e irreversibile. Al contrario, come drupa ha ampiamente dimostrato, quasi tutte le tecnologie analogiche sono in declino. “Packaging” è una delle parole chiave ricorrenti, declinata in etichette, imballaggi flessibili, scatole in cartone teso e ondulato e tutti i prodotti correlati per l’esposizione e la presentazione dei prodotti nei punti vendita. La tecnologia digitale ha permesso anche ai piccoli e medi operatori di conquistare fette del gigantesco mercato degli imballaggi, rafforzando l’idea che questa crescita non debba mai fermarsi. Nelle prossime pagine torneremo a parlarvi di sfide tecnologiche, come quella intrapresa da Canon nell’ondulato, ma anche di dati e tendenze di mercato su cui riflettere. Lo speciale a pagina 20 sul mercato globale dell’etichetta, ad esempio, offre un quadro positivo ma non esplosivo, dimostrando che anche un mercato vivace e diversificato può rischiare di rallentare o saturarsi. Ciò non toglie che la stampa digitale resti vincente in questo scenario: anche in presenza di sovracapacità negli alti volumi, infatti, ci sarà sempre una domanda di prodotti personalizzati e just-in-time. Tuttavia, è altrettanto vero che il digitale non cresce ai ritmi attesi in tutti i segmenti del packaging. Al contrario, settori dati un po’ per scontati, come la stampa di grande formato, sembrano crescere a ritmi superiori alla media. C’è quindi da chiedersi su cosa puntare per il futuro. Il packaging è davvero la gallina dalle uova d’oro? E soprattutto, continuerà ad esserlo per tutti? Non esiste una risposta univoca e – come la pandemia ci ha insegnato – forse la strategia migliore è investire in tecnologie e processi in grado di garantire una buona diversificazione di prodotti, servizi e clientela.
swissQprint investe in Fenix DG per supportare la crescita in Italia
Con oltre 140 installazioni, frutto della collaborazione tecnica e commerciale con Fenix DG, l’Italia è per swissQprint uno dei mercati europei e mondiali più importanti. Non deve sorprendere, pertanto, che il costruttore svizzero abbia scelto di dare una svolta alla partnership con il suo importatore, che molti vedono da sempre come una sorta di “swissQprint Italia”. Sebbene le società non abbiano divulgato i dettagli dell’operazione, apprendiamo che swissQprint AG è entrata in Fenix
Digital Group srl con una quota di minoranza, sottoscrivendo un aumento di capitale con sovrapprezzo quote. A riprova della fiducia che permea il rapporto con Fenix, swissQprint non ha indicato propri membri nel CDA. «Con questa operazione suggelliamo 15 anni di unione di fatto, e poniamo le basi per servire il mercato italiano con ancora più forza e motivazione», afferma Paola Mortara, CEO di Fenix DG. fenixdigitalgroup.com swissqprint.com
Loretoprint triplica e rilancia tra stampa di prossimità e online
Quella di Loretoprint è una delle poche storie di copisterie cittadine ad aver acquisito una visibilità nazionale. Nata nel 1966 come negozio di timbri nel centralissimo piazzale Loreto, a Milano, negli anni successivi abbraccia la tecnologia xerografica, e a metà degli anni Novanta cresce in spazi e tecnologie di stampa di piccolo e grande formato. La svolta avviene nel 2008, quando il suo eclettico proprietario, Vito Ferrone, conia il motto “La Tipografia Digitale”, che riecheggia negli spot radio-
fonici e nei mille spazi pubblicitari su pensiline, tram, bus, treni della metropolitana. Sebbene abbia da tempo un e-commerce, Loretoprint non ha mai smesso di rinnovare lo storico laboratorio aperto al pubblico e, dopo aver creato un nuovo sito produttivo di 1.200 m² nel 2023, poche settimane fa ha inaugurato un nuovo store in zona Navigli. Così, da 55 anni, Loretoprint avvicina la stampa alle persone, a Milano e in tutta Italia. loretoprint.it
Walter Bano si unisce al team Fotoba per sviluppare il mercato
L’ingresso in Fotoba di un pezzo da novanta come Walter Bano è una notizia inattesa e singolare nel campo dei sistemi di finishing. Dopo quasi quarant’anni di carriera tra Océ e Canon, dove nel 2022 è approdato al ruolo di Direttore del Business Development Large Format Graphics per la regione EMEA, da ottobre 2024 il manager ha accettato una sfida nuova e avvincente presso la piccola ma blasonata PMI. La partnership tecnica tra Fotoba e Canon, che ha
consentito a centinaia di utilizzatori di stampanti Colorado in tutto il mondo di automatizzare il proprio workflow di taglio, fa da sfondo a una collaborazione professionale che si preannuncia intrigante. «Conosco Fotoba, le sue persone e i suoi prodotti da anni, e ci trovo un potenziale residuo importante», afferma Bano. «Sono eccitato all’idea di poter contribuire ad esprimerlo e a trasformarlo in nuovi successi tecnologici e commerciali». fotoba.com
‖
Con un parco macchine che include tecnologia a foglio fino al formato B2+, stampanti e sistemi di taglio digitale large format, Loretoprint ha oggi tre sedi produttive.
‖ I co-fondatori di swissQprint, Reto Eicher e Kilian Hintermann celebrano coi soci di Fenix Digital Group i 15 anni di collaborazione e la recente operazione societaria.
‖ Walter Bano (a sinistra) affiancherà il managing director Valter Maddalon, nella definizione e nell’attuazione delle strategie commerciali di Fotoba.
Forgraf introduce nobilitazione e incollatura nel taglio flatbed
Quando Forgraf ha avviato la commercializzazione dei sistemi di taglio digitale Sinajet, pochi avrebbero scommesso su un successo tanto travolgente. Intercettando la crescente domanda di basse tirature delle tipografie e delle cartotecniche italiane, di cui la società milanese è il finishing partner d’elezione, in pochi anni Forgraf ha messo a segno centinaia di installazioni di unità di taglio della serie DF con carico automatico, nei formati B3, B2 e B1+. Contestualmente, ha approcciato il florido segmento della stampa di grande formato con le macchine della serie DG, imponendosi tra i fornitori di riferimento nella fascia dei piccoli e medi sign maker. La relazione tra Sinajet e il
suo partner italiano si è via via evoluta, tanto che Forgraf è oggi coinvolta direttamente nella ricerca e sviluppo, e spesso è il partner di lancio per nuove generazioni di macchine. È il caso della nuova release di DF-1007 MT, dotata di un innovativo utensile di incollatura a tampone, che consente di eseguire in un unico passaggio taglio passante, cordonatura e applicazione di una speciale colla con attivazione a pressione. Altrettanto rivoluzionaria è la nuova versione di DF1216-MT, sulla cui traversa è montata una testa di verniciatura inkjet UV, che consente di eseguire nobilitazioni con riserva e a rilievo contestualmente alla fustellatura. forgraf.it
Mondi acquisisce Schumacher per crescere nell’e-commerce
Leader nel campo dei materiali e delle soluzioni di imballaggio in ondulato, Mondi annuncia di aver concluso un accordo per l’acquisizione delle attività di Schumacher Packaging in Europa occidentale. L’operazione, che ha un controvalore economico di 634 milioni di euro, porta nell’orbita di Mondi le unità produttive della family company tedesca in Germania, Benelux e Regno Unito, tra cui il quartier generale del gruppo a Ebersdorf bei Coburg Acquistando tecnologie di ondulazione all’avanguardia, e fungendo da beta tester e early adopter delle più moderne tecnologie di stampa inkjet single-pass preprint e postprint, tra cui quelle di Durst e BHS, Schumacher Packaging
è considerato uno dei pionieri della stampa digitale dell’ondulato e uno dei converter più avanzati in Europa.
Tra gli obiettivi dell’acquisizione c’è l’espansione dell’offerta di soluzioni di imballaggio per l’e-commerce, a partire proprio dalla Germania, sede dei più grandi online store europei.
«La nostra missione era trovare un’azienda che condividesse la nostra visione imprenditoriale del settore e avesse le dimensioni e la forza per plasmare in modo attivo e sostenibile il futuro del packaging. Abbiamo trovato in Mondi un partner ideale per questo», spiega Björn Schumacher, CEO di Schumacher Packaging. mondigroup.com
‖ In alto, la testa di verniciatura inkjet UV. Qui sopra, la testa di incollatura sviluppate da Sinajet per i suoi plotter da taglio in piano.
‖ In alto, il quartier generale di Schumacher Packaging a Ebersdorf Bei Coburg e il sito produttivo di Greven, entrambi oggetto dell’acquisizione da parte di Mondi Group.
La fustellatura digitale B1+ di Omnia EVO è più automatizzata
Negli ultimi anni l’adozione di dispositivi di taglio e cordonatura digitale con carico automatico è cresciuta a ritmi serrati, e Valiani ne è stato precursore. Con la serie Omnia, il costruttore italiano ha messo a punto una piattaforma solida e performante, in grado di supportare tipografie e cartotecniche nella fustellatura di piccoli lotti di carta e cartone teso, spingendosi se necessario a materiali più spessi e duri. Presentata a drupa 2024, Omnia EVO ne ha accresciuto le prestazioni, con una veloci-
tà di 1,6 m/s, un’accelerazione di 9 m/s2 e un’autonomia di 600 fogli B1+ (750x1.050 mm), l’introduzione di una nuova camera con luce LED. Per efficientare ulteriormente la produzione, a ottobre Valiani ha introdotto un nuovo modulo automatico di scarico e impilatura, che deposita i fogli fustellati su una o due pile parallele, abilitando lavorazioni non presidiate di medi e grandi quantitativi e semplificando le operazioni di rimozione e sfridatura. valiani.com
Konica Minolta punta su CMYK “fluo” e nobilitazione accessibile
Trasformare le stampe in prodotti unici senza affrontare investimenti milionari: è questa l’unica via percorribile da migliaia di piccole tipografie, cartotecniche e centri servizi, che ogni giorno lottano per acquisire nuovi clienti e smarcarsi dalla competizione sul prezzo. Per proporre loro opportunità pratiche e percorribili, lo scorso 18 ottobre Konica Minolta ha organizzato “Shine Like a Chroma”, un evento ispirato agli anni Ottanta in cui ha mostrato le opportunità applica-
si è progressivamente evoluto in un potente software di preparazione, controllo, modifica avanzata e automazione del PDF.
PitStop, Phoenix e Griffin 24.11: un concentrato di automazione
Gli Enfocus-addicted attendono sempre con ansia le nuove release dei loro strumenti di lavoro preferiti, e raramente restano delusi. La software house belga, che ha rilasciato contemporaneamente le versione 24.11 di tre dei suoi applicativi di punta, ha lavorato duro per accrescere compatibilità e livelli di automazione. PitStop 24.11 supporta macOS 15 e introduce nuove funzionalità di estrazione delle separazioni colore da PDF. Inoltre, consente di processare diretta -
mente file PNG e JPEG. Il software di imposition Phoenix contiene alcune novità rilevanti tra cui una funzione di divisione per smaltire più efficacemente lo scarto dei pannelli sui plotter da taglio piani. Inoltre, introduce il supporto per i sistemi di taglio Fotoba.
Infine, il software di nesting Griffin recepisce le medesime novità e aggiunge nuove REST API per integrarsi in modo più semplice e veloce nei workflow delle aziende. enfocus.com
tive derivanti dalle sue tecnologie di stampa e nobilitazione più singolari. Sul fronte della stampa, il costruttore propone AccurioPress C84hc con gli ormai celebri toner High Chroma, che sfruttando la sola quadricromia produce colori fuori gamut, ai limiti della fluorescenza. Per la nobilitazione, Konica Minolta punta invece su AccurioShine 3600, che replica in chiave più compatta ed economica le lavorazioni realizzabili con MGI JETvarnish. konicaminolta.it
‖ Lanciata a drupa 2024, Omnia EVO è stata arricchita di un nuovo dispositivo di scarico e impilatura dei fogli fustellati, che ne semplifica la sfridatura.
‖ Da “semplice” tool di preflight, PitStop
‖ Il team di marketing di Konica Minolta, guidato da Marina Sedani (al centro), lavora per creare momenti di apprendimento, aggregazione e ispirazione per gli stampatori.
Ricoh “riparte” dal bianco e nero per la leadership nella stampa
Sempre più spesso i costruttori concentrano le loro energie su ciò che eccede il CMYK, meglio se entrando nel territorio dei colori speciali e della qualità estrema. Eppure, nel campo della stampa di produzione ci sono ancora volumi enormi di stampa monocromatica da gestire in modo più qualitativo ed efficace. Con i modelli della serie PRO 8400, evoluzione della fortunata serie 8300, il costruttore nipponico offre una produttività fino a 280 ppm in bianca e volta, una risoluzio -
ne di 2.400x4.800 dpi, messa a registro meccanica e gestione carta di alta precisione. Inoltre, le unità della serie PRO 8400 stampano su grammature da 52 a 350 g/m² e gestiscono formati carta “banner” fino a 700 mm di lunghezza. Infine, nell’ottica di soddisfare i trend del settore, con PRO 8400, Ricoh introduce nuovi livelli di automazione del flusso di lavoro, e garantisce un prodotto realizzato utilizzando plastica e acciaio riciclati. ricoh.it
‖ Ilari Arti Grafiche sfrutta il bianco e l’esacromia della sua Epson SurePress L-4733AW per produrre etichette d’alta gamma su carte e film autoadesivi.
Epson rilancia SuperPress per la produzione di etichette al top
Con le macchine narrow web della serie SurePress, Epson è stato tra i primi player del digitale a scommettere sul mercato delle etichette autoadesive. Grazie al modello L-4733AW, dotato di un motore di stampa inkjet a 6 colori più bianco, con risoluzioni fino a 720x1.440 dpi, il produttore nipponico offre una soluzione qualitativa e versatile per un’ampia gamma di prodotti. Tra i numerosi converter che ne hanno intuito il potenziale c’è l’italiana Ilari Arti Grafiche,
‖ I motori di stampa monocromatici Ricoh della serie PRO 8400 combinano elevate prestazioni con alta qualità e un registro impeccabile su carte fino a 350 g/m².
Summa potenzia il taglio laser per crescere (anche) nel soft signage
Con il lancio della nuova serie L1810 Gen 2.6, Summa ridefinisce i suoi standard nelle applicazioni di taglio dei tessuti. Grazie ai motori brushless, a una nuova elettronica e a un inedito sistema di controllo del movimento, le attrezzature della Gen 2.6 garantiscono maggiore precisione e produttività, nonché un ciclo di vita più lungo della macchina. L’unità laser di Summa, inoltre, è pensata per semplificare la creazione di flussi di lavoro automatizzati senza un costan-
te presidio dell’operatore, resi possibili dall’interfaccia utente intuitiva e dai potenti applicativi software GoProduce, GoCare e GoData1, nonché dalla possibilità di collegare direttamente dispositivi esterni, come l’alimentatore Caron. Anche l’area di lavoro ampliata a 1.820x920 mm aumenta la gamma di lavorazioni possibili, sia nel campo dei capi d’abbigliamento stampati in sublimazione che nel vasto mondo del soft signage di grande formato. summa.com
che con SurePress realizza etichette di pregio sfruttando l’inchiostro bianco per la stampa su supporti scuri e trasparenti, e la possibilità di produrre neri più opachi (su carte naturali) o più lucidi (su patinate e film). Grazie all’esacromia (CMYKOG), inoltre lo stampatore può riprodurre la quasi totalità dei colori PANTONE. Le stampe di SurePress, infine, sono compatibili con le più comuni tecniche di verniciatura e nobilitazione. epson.it
‖ La nuova serie di plotter da taglio laser Summa L1810 Gen 2.6 è più precisa, veloce e durevole, ed è supportata da numerose opzioni di automazione hardware e software.
‖ In alto, il sistema di verniciatura digitale Duplo DuSense. Qui sopra, Duplo DC-618 è l’unità multifuzione per eseguire con facilità pieghe e tagli longitudinali e trasversali.
Ikonix subentra a Quadient Italy per le soluzioni Mail e Graphics
Da qualche settimana le attività di Quadient Italy, noto fornitore di soluzioni di post-stampa, sono entrate nell’orbita di Francopost srl, leader nelle soluzioni per la corrispondenza, la comunicazione digitale e la gestione delle spedizioni tramite gli smart locker. A seguito dell’acquisizione, finalizzata a metà ottobre, le operazioni di vendita, marketing e assistenza per le soluzioni Mail e Graphics di Quadient sono gestite in continuità sotto il nuovo brand Ikonix, che si prefigge di ampliare la gamma di prodotti e servizi per la clientela italiana.
Nell’ambito della nuova entità aziendale, che prende in carico i prodotti e i servizi per il mercato grafico e cartotecnico, la direzio-
HP rilancia il Latex nel formato 3,2 m con le nuove FS50 e FS60
Presentata oltre quindici anni fa come ideale alternativa al solvente per applicazioni indoor e outdoor su una vastissima gamma di materiali, la tecnologia a base acqua HP Latex ha cambiato la storia della stampa di grande formato. Disponibili dallo scorso novembre, i modelli FS50 e FS60 da 3,2 m sostituiscono la serie 2700 ai vertici della gamma HP Latex, offrendo nuovi livelli di produttività e scalabilità.
Con il lancio di FS50 e FS60, HP introduce infatti un nuovo concept di piattaforma aperta e aggiornabile in base alle esigenze del cliente, con la possibilità di aggiungere (ad esempio) un kit per bobine jumbo da 300 kg e il kit per
doppio rotolo, o serbatoi di inchiostro più capienti. I modelli FS50 e FS50 W (con bianco) hanno una produttività di 89 m²/h a 3 passate (54 m²/h con bianco) e sono alimentate con taniche da 5 l, che scendono a 3 l per il bianco. FS60 e FS60 W hanno le medesime caratteristiche, ma prevedono taniche da 10 l (3 per il bianco). Tutte le configurazioni prevedono 9 teste e 9 canali colore dedicati a Nero, Cyan, Light Cyan, Light Magenta, Magenta, Giallo, Optimizer, Overcoat e Bianco. Unitamente ai nuovi modelli, HP ha lanciato il software PrintOS Live Production, che abilita la gestione remota del workflow da app mobile. hp.com
ne commerciale resta in capo ad Andrea Albanese, cui riferiscono Paolo Todeschini, per il settore Graphics, e Massimo Crisafulli, per le soluzioni postali e di gestione della corrispondenza. Nessuno stravolgimento e, anzi, rafforzamenti in vista, anche per il team di post-vendita e assistenza tecnica. Ikonix continuerà ad operare presso il suo hub tecnico e dimostrativo di Passirana, a nord ovest di Milano, dove tra l’altro sono installate le tecnologie multifunzione, le soluzioni di nobilitazioni digitale e i cucipiega di Duplo, le plastificatrici Bagel Systems, e numerose soluzioni di duplicazione, brossura, taglio trilaterale, piega e fustellatura digitale. ikonix.it
‖ Le nuove ammiraglie della gamma HP Latex da 3,2 m consentono di aggiungere accessori e serbatoi più capienti anche dopo l’installazione.
Durst sceglie Milano per il suo debutto nel flatbed con P5 X
L’ingresso di Durst nel segmento delle stampanti inkjet UV a piano fisso con P5 X è una notizia di grande rilievo, perché proietta il costruttore italiano in un segmento che finora non aveva presidiato, se non indirettamente tramite l’acquisizione di Vanguard. Scegliere Viscom Italia come palcoscenico per il debutto della nuova stampante ha un grande valore simbolico per lo show milanese e per la clientela italiana, che ha accolto P5 X con entusiasmo, al punto che la bre-
sciana New Lab si è già aggiudicata l’unità esposta in fiera. P5 X, di cui vedremo presto dettagli tecnici e retroscena, è interamente progettata e costruita in Durst, ed è fondata sui paradigmi tecnologici che accomunano la famiglia di stampanti P5 ibride e roll-to-roll, che si compone di modelli alimentati con inchiostri UV LED, soluzioni a base acqua per il cartone ondulato, modelli sublimatici per la stampa di tessuto in poliestere. durst-group.com
Guandong rafforza il team e punta su soluzioni iper-specialistiche
Nel definirsi “specialista delle specialità”, Guandong rivendica il suo ruolo di azienda impegnata nella continua ricerca e sviluppo di materiali in grado di rispondere ai bisogni specifici di clienti sempre più esigenti, che operano in un mercato maturo e attento a qualità, prestazioni e sostenibilità ambientale.
La spedizione a Viscom 2024 dell’azienda milanese è stata guidata dai suoi leader storici, Edoardo e Fabio Elmi, affiancati da un team giovane e dinamico e
swissQprint allunga la vita dei prodotti, e l’ambiente
Circa il 90% delle stampanti costruite da swissQprint 15 anni fa è ancora in uso presso aziende in ogni parte del mondo: un risultato straordinario, che non è casuale ma deriva da un approccio progettuale mirato a garantire il funzionamento su più turni per molti anni, senza mai perdere affidabilità e con manutenzione ridotta al minimo. «Meno usura significa meno interventi di assistenza, quindi meno costi di manutenzione ed emissioni di CO₂», spiega
ringrazia
Marc Baumgartner, CTO di swissQprint, evidenziando che per raggiungere l’obiettivo è essenziale impiegare materiali e componenti di alta qualità, e ridurre le parti soggette a usura. Per questo, sin dal 2017, il costruttore impiega lampade LED e progetta stampanti riciclabili al 95%. Inoltre, swissQprint predilige la riparazione di parti e componenti anziché la loro sostituzione, con evidenti vantaggi economici e ambientali. swissqprint.com
da manager di lunga esperienza, come Stefano Vinti (Sales Manager Italia) e Daniel Picha (Sales Manager Nord Europa).
Nell’ambito dei prodotti, Guandong ha posto l’accento su Poly-Banner – un prodotto PVCfree 100% riciclabile – e su Fiberboo, un tessuto biodegradabile e compostabile a base di fibre naturali di bamboo – prodotto in Italia e pensato per valorizzare progetti di arredo, rivestimenti murali e altre applicazioni tessili. guandong.eu
‖ Guandong ha rafforzato il suo team commerciale italiano ed estero coinvolgendo manager esperti come Stefano Vinti (ex Elitron) e Daniel Picha (ex INX Europe).
‖ Durst ha mostrato per la prima volta la nuova stampante a letto piano P5 X sul suo stand a Viscom Italia, annunciando la prima installazione presso New Lab, a Brescia.
‖ Componentistica di qualità top, durevolezza, riciclabilità e riparabilità di parti e componenti sono alcuni degli ingredienti della filosofia swissQprint.
Canon sceglie l'ondulato come nuovo traguardo della sua leadership digitale
di Lorenzo Villa
Il gigante globale dell’imaging combina
R&D, teste inkjet, inchiostri e software
100% proprietari per accelerare la trasformazione digitale del packaging.
Affermare che il packaging è considerato dalle marche un driver cruciale nelle decisioni d’acquisto dei consumatori è pleonastico, come è noto che la stampa è un ingrediente strategico nelle fasi di progettazione e produzione di imballaggi. Esperienze e studi hanno evidenziato poi che contenitori ed etichette in edizione limitata, stagionale, tematizzata, o legata a ricorrenze e grandi eventi sportivi, possono
contribuire in modo significativo a spingere le vendite e rendere il marchio più riconoscibile. Terminate le ovvietà, da una decina d’anni il settore dibatte sul ruolo della stampa digitale nel mix tecnologico, rimarcandone la rilevanza. Del resto, qualità, prestazioni, affidabilità e costi di produzione degli odierni motori inkjet erano un’utopia solo una decina d’anni fa. Tuttavia, tra i vari settori del packaging persistono differenze significative nell’adozione del digitale.
Il mondo dell’etichetta ha abbracciato questa tecnologia da più tempo e con maggior convinzione, mentre i converter di packaging in cartone teso iniziano solo ora a muovere qualche timido passo, e la quasi totalità degli imballaggi flessibili è tuttora stampata con processi analogici. Infine, seppur più lentamente del previsto, gli operatori del cartone ondulato sembrano aver compreso e metabolizzato i benefici del digitale.
Proprio quest’ultimo settore è
il target del più recente e ardito concept tecnologico svelato da Canon a drupa. Per offrirvene un assaggio, abbiamo fatto un’incursione nello stabilimento Canon di Poing, presso Monaco di Baviera.
Un polo d’eccellenza in cui nascono tecnologie sfidanti
Canon Production Printing è l’entità del gruppo Canon focalizzata nella ricerca, sviluppo e costruzione di sistemi di stampa industriali a foglio e a bobina,
oltre che stampanti large format. Appartenuto a Océ (acquisita da Canon nel 2010) e attivo sin dal 1988 come Siemens High Performance Printing, il polo produttivo di Poing impiega un migliaio di dipendenti e, dal 2018, ospita anche la produzione delle stampanti large format della gamma Arizona. Inoltre, il complesso è sede di uno dei due Customer Experience Center (CEC) europei, dove clienti, prospect e partner possono testare l’intera gamma di soluzioni Canon per la stampa
di produzione.
È qui che il costruttore ha scelto di basare le operazioni di ricerca, sviluppo, progettazione, prototipazione e assemblaggio della sua nuova piattaforma di stampa per il cartone ondulato. Il team include ingegneri e ricercatori, e figure senior di R&D, project management, acquisti, service, controllo e finanza. Il gruppo è coordinato da Roland Stasiczek, Senior Director
‖ Sullo sfondo, display stampati con la tecnologia inkjet di Canon.
Philippe
Jean Körner
Director Product Line Management, Canon
“Investire in piattaforme e competenze condivise ha creato una nuova cultura in azienda, e sta già dando frutti.”
‖ 1) Un rendering della futura linea per la stampa di ondulato di Canon. 2) Il sito Canon Production Printing di Poing ospita le operazioni di R&D e costruzione del Corrugated Concept.
Business Development & Marketing Digital Packaging Print, e Philippe Jean Körner, Director Product Line Management Digital Corrugated Printing.
«La decisione di entrare nell’ondulato risale al 2016, ma dare forma al progetto ha richiesto tempo, e il COVID-19 ci ha un po’ rallentati», spiega Stasiczek. «Abbiamo dedicato i primi due o tre anni a studiare il mercato e i materiali, visitando converter e comprendendo le loro esigenze. Contestualmente, abbiamo iniziato a progettare la piattaforma e a valutare le varie opzioni tecniche».
Perché il cartone ondulato?
Molti si chiedono perché Canon, protagonista in quasi ogni campo dell’imaging e della stampa, abbia scelto di investire in un settore tanto verticale e complesso. A generare interesse attorno al cartone ondulato è la sua versatilità, leggerezza ed ecosostenibilità nelle applicazioni di packaging, la cui componente stampa per decenni è stata esclusivamente analogica. L’idea di Canon (e di altri attori del mercato) è che, oltre a garantire una qualità para-
gonabile o superiore alla flexo HD e all’offset, la stampa digitale possa offrire a marche e converter un time to market più favorevole, eliminando lead time e costi fissi legati alla realizzazione di lastre o matrici. Inoltre, la crescita esponenziale dell’e-commerce traina la domanda di imballaggi che non sono più solo protettivi, ma esteticamente attraenti, arricchendo l’esperienza del cliente e rafforzando il brand. Anche nel campo dei materiali per il punto vendita – in primo luogo espositori da banco e da terra – Canon è fiduciosa che una piattaforma inkjet ad alta produttività possa fungere da ideale ponte tra la stampa large format UV e l’offset, drenando piccole e grandi com-
messe di display e materiali POP dall’analogico al digitale. «Per le marche, oggi i driver sono immediatezza, flessibilità, lead time ridotti, consegna tempestiva sul punto vendita, riduzione delle scorte di magazzino», sostiene Stasiczek. «Inoltre, i consumatori esigono soluzioni di packaging sostenibili e disegnate per il riciclo, mentre i legislatori impongono regolamentazioni e normative di sicurezza stringenti». Leader nella stampa commerciale e nel display graphics, forte dell’esperienza maturata nel campo delle etichette, Canon possiede la tecnologia, le competenze e l’infrastruttura globale necessarie ad estendere la propria offerta ad altri settori del packaging.
Innovativi e originali, nei limiti del possibile...
Il mercato delle stampanti inkjet per il cartone ondulato è popolato da una pletora di player grandi e piccoli, che include costruttori europei, israeliani, nordamericani e cinesi. Entrando in un settore già presidiato, Canon si è assicurata anzitutto di poter mettere in campo un’offerta tecnologica distintiva e inimitabile. Con vent’anni di carriera nella ricerca, sviluppo e project management in Océ e Canon, dal 2021 Philippe Jean Körner è a capo del Corrugated Concept, con responsabilità dirette nella definizione del prodotto e del modello di servizio. «Potendo contare su un vasto
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Roland Stasiczec Director Business Development, Canon
“Per ora abbiamo deciso di puntare sui materiali di retail packaging stampati abitualmente in offset e flexo HD.”
‖ 3) Uno scorcio della produzione di inchiostri inkjet presso il sito Canon Production Printing di Venlo. 4) Esempi di materiali POP e imballaggi in ondulato stampati con la tecnologia inkjet a base acqua di Canon.
portafoglio di tecnologie, sia proprietarie che di terze parti, ci siamo chiesti anzitutto se usare teste thermal inkjet o piezo, inchiostri a base acqua o UV», racconta Körner. «Inoltre, dovevamo decidere se creare un engine postprint alimentato a foglio, oppure una macchina preprint bobina». Un puzzle complesso, risolto con la decisione di sfruttare alcune delle tecnologie proprietarie che Canon ha già selezionato per le future macchine a foglio B1 e B2 della serie varioPRESS. Tra tutte, una nuova generazione di teste di stampa inkjet piezoelettriche, gli inchiostri a base acqua formulati e prodotti nel sito di Venlo (Paesi Bassi), un inedito sistema di camere di ispezione, il software elaborato dal team di Canon Production Printing di Timisoara (Romania), e la tecnologia di coating messa a punto nel Regno Unito dalla controllata Edale, parte di Canon dal 2022. «L’obiettivo è utilizzare il più possibile componenti ed esperienze che abbiamo già in casa, creando efficienza e collaborazioni che si traducono in velocità di sviluppo e vantaggi per i clienti», sottolinea Körner. «Investire in piattaforme
e competenze condivise ha creato una nuova cultura in azienda, e sta già dando frutti, anche nei processi di sviluppo dei prodotti».
Cos’è Corrugated Concept?
Non ha ancora un nome, e per molti è poco più di un rendering, reso tangibile solo da un set di campioni stampati che ne provano la (grande) qualità. Eppure esiste, e noi l’abbiamo toccata con mano in un impenetrabile laboratorio di R&D a Poing. Ciò che Canon chiama Corrugated Concept è una macchina da stampa single-pass per fogli di cartone ondulato con copertine di carta naturale o patinata di larghezza massima 1.700 mm e lun-
ghezza 1.300 mm. Un formato limitato, pensato per soddisfare in prima battuta i bisogni di una porzione del settore imballaggi, che lascia tuttavia ampio spazio a futuri incrementi in senso longitudinale, grazie all’integrazione di pre-feeder e stacker più lunghi. «Dovevamo decidere da cosa partire e, conducendo un’indagine su un campione significativo di converter, per ora abbiamo deciso di puntare sui materiali di retail packaging stampati abitualmente in offset e flexo HD, senza spingerci nei display», evidenzia Stasiczek. «Così copriamo circa l’80% degli imballaggi standard di alta qualità, e abbiamo un formato carta compatibile con le fustellatrici piane e rotative».
L’inserimento in macchina del foglio è eseguito tramite un feeder con presa dal basso, mentre un dispositivo di gestione della qualità verifica la qualità del cartone, impiegando camere e sensori che rilevano eventuali differenze di quota e altre difettosità ottiche e meccaniche, ottimizzandone poi le proprietà tramite un gruppo di pulizia e condizionamento. Dopo la stampa, l’unità ottica di Image Quality Control (IQC) verifica il risultato di stampa e la funzionalità degli ugelli, inviando in tempo reale i dati al software di controllo, e istruendo il motore di stampa per eseguire eventuali correzioni nel posizionamento della goccia, se necessari.
Completata la stampa e l’asciugatura, un dispositivo di coating a cilindro anilox esegue la verniciatura del foglio a tavola piena, se necessario lasciando delle riserve per l’incollatura. Sebbene il team di R&D abbia valutato l’impiego di teste inkjet anche per la verniciatura, la decisione finale è ricaduta sul processo analogico, che consente a ciascun utilizzatore di impiegare le vernici già in uso in azienda, unificando il risultato e riducendo i costi di produzione. Prima dell’impilaggio, un dispositivo di espulsione consente di prelevare campioni stampati o scartare i fogli difettosi.
Quando il processo di stampa fa (davvero) la differenza
Come già accennato, Canon ha equipaggiato la nuova unità con un mix di tecnologie interamente proprietarie, il cui ingrediente chiave è la nuova testa di stampa di stampa piezoelettrica di Canon Production Printing da 1.200x1.200 dpi con tecnologia di ricircolo TF (Through Flow), dotata di elettronica proprietaria e ottimizzata per l’impiego di inchiostri a base acqua, anch’essi di produzione Canon. Per garantire adesione e posizionamento di goccia ottimali, e un dot gain ridotto, una barra di teste aggiuntiva getta un primer a base acqua, che riprende il paradigma già visto nei motori di stampa commercial con il fluido ColorGrip. Anche il processo di asciugatura è esclusivo, e prevede l’impostazione automatica della temperatura del dryer per garantire il miglior risultato su ogni tipologia di cartone.
Puntando al mercato del packaging, dove le tinte piatte sono all’ordine del giorno, Canon ha disegnato un motore di stampa a sette canali, sfruttabili per configurazioni da quattro a sette
colori. Sia gli inchiostri che il primer sono conformi alle direttive più stringenti per la produzione di packaging alimentare senza contatto diretto con gli alimenti. Corrugated Concept ha una velocità lineare di 80 m/min, equivalenti a circa 8.000 m²/h. Valori che si riflettono nella produttività reale dell’attrezzatura, che è in grado di introdurre i fogli di cartone in successione, a pochi millimetri l’uno dall’altro.
Lo sviluppo tecnologico interamente proprietario, e la produzione in-house dei principali componenti e consumabili, idealmente conferisce a Canon un vantaggio rispetto ai molti integratori, che potrebbe tradursi in costi di produzione favorevoli.
«Puntiamo a un punto di pareggio aggressivo rispetto alla flexo o alla laminazione offset, che consentirà ai converter di trasferire in digitale la maggior parte dei loro lavori sotto i 20.000 m²», sostiene Stasiczek. «Al momento, crediamo che nessun competitor abbia il nostro vantaggio, che intendiamo estendere presto ai clienti finali».
Digitale e analogico: alleati o eterni antagonisti?
Sebbene Canon sostenga di non voler rimpiazzare la stampa analogica nel settore dell’ondulato, è evidente che il suo ingresso in campo, unito ai tanti altri approcci digitali, non potrà che impri-
mere velocità alla trasformazione digitale del settore, e convincere sempre più converter a investire in tecnologia inkjet. «Siamo impegnati a concepire una macchina digitale che anzitutto crei valore e ricchezza per il cliente, magari togliendo tanti piccoli lotti da una linea flexo di stampa e slotting, per aumentare la produttività complessiva dell’impianto e consentire ai clienti di fornire prodotti in ondulato e servizi innovativi», conclude Stasiczek.
Canon pianifica di continuare a mettere a punto il suo Corrugated Concept nei prossimi mesi, mentre le prime installazioni dell’attrezzatura sono previste attorno alla metà del 2026.
‖ 5) Durante la nostra visita a Poing, abbiamo potuto toccare con mano e analizzare i risultati della tecnologia di Canon per l’ondulato. 7) Da sinistra Roland Stasiczek e Philippe Jean Körner di Canon Production Printing.
In un mercato globale delle etichette sotto pressione, AWA ci aiuta a comprenderne andamenti e prospettive, offrendoci un’esclusiva anteprima del suo vasto report
2024: torna il sereno per etichette e tecnologie per la decorazione dei prodotti?
di Corey Michael Reardon
Sebbene il mercato delle etichette sia da sempre legato alla crescita del PIL mondiale, il settore ha dovuto affrontare sfide significative nel 2023 a causa di cambiamenti economici, geopolitici e nella fiducia dei consumatori. Uno dei problemi principali è stato l’accumulo di scorte lungo la supply chain, che ha reso più difficile la valutazione accurata di offerta e domanda. Ciò
ha comportato un calo del 2,8% nella crescita del volume globale di etichette nel 2023, riflettendo la più ampia incertezza economica che interessa il comparto. Tuttavia, già nel Q4-2023 si è notata un’inversione di tendenza, con segnali di ripresa del mercato che sono proseguiti nei primi due trimestri del 2024. Si prevede che mercato globale delle etichette riprenda a crescere nei prossimi anni, con un CAGR del 3,3% nel
periodo 2023-2026, guidato dalla crescita del segmento delle etichette VIP (Variable Information Printing) connessa alle attività di trasporto/logistica e all’e-commerce. Nel 2023, AWA ha stimato la domanda globale in circa 70,6 miliardi di metri quadrati di materiale. Le etichette autoadesive detengono una quota del 38%, seguite dalle etichette applicate a colla con il 35%, e dal 20% delle etichette sleeve.
Corey Michael Reardon ha iniziato la sua carriera circa quarant’anni fa nella pianificazione strategica aziendale. Nel 1987, è entrato a far parte di Loparex, dove ha ricoperto numerosi ruoli di crescente responsabilità nella gestione dei prodotti, nel marketing e nello sviluppo aziendale a livello globale, compresi incarichi a Bruxelles, Hong Kong e infine nei Paesi Bassi, come direttore marketing e vendite per l’Europa. In seguito, è entrato in Avery Dennison, come direttore marketing per l’Europa. Poi, nel 1999, ha acquisito AWA, un’azienda globale specializzata in ricerche di mercato B2B e servizi di consulenza, e da allora ne è presidente e CEO.
Mercato globale delle etichette per tecnologia di etichettatura (2023)
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Crescita per segmento di utilizzo finale in Europa (2023/2022)
La prospettiva europea
Nel 2023, il mercato europeo delle etichette ha registrato una flessione del 13,2%, principalmente a danno delle etichette autoadesive e di quelle applicate a colla. L’accumulo di scorte, che ha avuto un impatto soprattutto sulle etichette autoadesive, è iniziato nel quarto trimestre del 2022 ed è proseguito fino al terzo trimestre del 2023, contribuendo in larga misura alla flessione della domanda. Tuttavia, il mercato ha iniziato a mostrare segnali positivi nel quarto trimestre del 2023, e il 2024 si profila come l’anno della normalizzazione. Tutti i formati di etichette hanno registrato tassi di crescita positivi consecu-
tivi nel primo e secondo trimestre di quest’anno. Si prevede che il mercato europeo crescerà con un CAGR del 2,2% dal 2023 al 2026. Sebbene tale crescita interesserà tutti i settori, autoadesivo e sleeve registreranno progressi più interessanti tra il 2023 e il 2026.
Il mercato dell’etichetta per utilizzo finale
È interessante esplorare i settori di utilizzo finale in cui le diverse tecnologie svolgono un ruolo specifico. Dopo il COVID-19, c’è stata un’impennata nella spesa dei consumatori, con una maggiore disponibilità a investire in prodotti premium. Tuttavia, nella seconda metà del 2022, la fidu-
delle etichette autoadesive, come lo sono le etichette applicate a colla nei campi delle bevande e dei prodotti per la salute e la cura della persona.
cia dei consumatori è stata scossa da una performance economica debole e dall’instabilità geopolitica. Alla fine del 2023, l’indice di fiducia dei consumatori globali ha mostrato un quadro misto, che riflette i continui aggiustamenti delle abitudini di spesa in un contesto socio-economico complesso. Nell’ambito delle etichette applicate a colla, le applicazioni a freddo hanno subito un rallentamento, principalmente a causa della contrazione del segmento della birra. Questo cambiamento inaspettato ha provocato un eccesso di scorte, che interessa non solo le etichette, ma anche i contenitori.
La tecnologia sleeve continua a essere il principale concorrente
Nel segmento delle bevande, bibite energetiche e soft drinks sono i segmenti più interessanti. Data la forte dipendenza di queste categorie dai consumatori più giovani, l’aumento dei prezzi potrebbe incoraggiare i consumatori a cercare alternative meno costose, inclusi i prodotti in private label e le confezioni più grandi. Le etichette VIP (con dati variabili), rivelatesi un importante driver tecnologico per qualche anno, hanno registrato un rallentamento. Tuttavia, i servizi di e-commerce (tra i principali utilizzatori di questo tipo di etichette) riprenderanno presto vigore sia nei mercati sviluppati che in quelli in via di sviluppo – sull’onda dei nuovi e migliorati modelli di distribuzione dei prodotti e pagamento digitale. Settori industriali come l’automotive, i beni di consumo durevoli, e la chimica industriale hanno ridotto il loro backlog di ordini, e si preparano con maggior fiducia alle future interruzioni della catena di fornitura. Oggi, solo la metà degli OEM ritiene sicura l’attuale catena di fornitura di componenti per semiconduttori e, nel tentativo di migliorare la situazione, stanno investendo in metodi di approvvigionamento alternativi, allontanandosi dai fornitori di prima e seconda fascia. L’etichettatura dei beni primari ha subito un rallentamento, e la domanda complessiva è stata influenzata da vari fattori, tra cui le continue incertezze economiche e difficoltà finanziarie, la caccia all’affare e le nuove politiche di reso, che spostano i costi di spedizione sui consumatori.
Tendenze di crescita globale
Nonostante le prospettive positive per il 2024 e gli anni seguenti, come detto, il mercato globale dell’etichettatura ha subito una contrazione del 2,8% nel 2023. L’accumulo di scorte ha aggiunto ulteriori difficoltà nel deter-
minare l’equilibrio tra domanda e offerta. Le parti interessate hanno dovuto affrontare il complesso compito di gestire le scorte e cercare di prevedere la domanda dei consumatori in un’economia caratterizzata dalla volatilità. Questa sfida è stata ulteriormente acuita da un notevole afflusso di materiali dall’Asia. Quando la domanda all’interno dei mercati asiatici ha iniziato a calare, un eccesso di prodotto ha preso la strada verso altre regioni, contribuendo a una situazione di eccesso di offerta. Ciò è stato particolarmente problematico nei mercati che già stavano affrontando fluttuazioni imprevedibili della domanda e ostacoli logistici. Lo scenario che ne è derivato ha messo a dura prova le risorse, e ha costretto le aziende a adattare le strategie per navigare tra le complessità di un mercato saturo, stressando le proprie doti di agilità e lungimiranza tra incertezze economiche globali. Per diversi anni, il mercato regionale asiatico ha mostrato le maggiori opportunità future, sebbene non in modo omogeneo. Nonostante preformance inferiori alla media degli anni recenti, il tasso di crescita regionale in Asia continua ad essere superiore al tasso di crescita globale nel 2023. Questa ragione continua a guidare il mercato globale delle etichette, con una quota di mercato del 49% nel 2023. La crescita della Cina è
rimasta positiva, e anche il Sudest asiatico ha registrato un’espansione favorevole.
Nel 2023 l’Europa ha invece registrato un calo del 13,2% all’interno dei mercati consolidati. Una situazione determinata principalmente dal continuo declino del mercato europeo delle etichette autoadesive.
Allo stesso modo, il mercato nordamericano ha registrato un rallentamento del -7,0%. AWA prevede tuttavia che l’Europa e il Nord America cresceranno con un CAGR% del 2,2% e del 2,7% tra il 2023 e il 2026.
Nel complesso, il mercato sudamericano delle etichette ha registrato un rallentamento dello 0,9% nel 2023. Le previsioni per il
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tasso di crescita in questo mercato emergente restano tuttavia positive, con un progresso stimato dell’1,8% nel periodo 2023-2026. Il Sud America ha registrato un modesto rallentamento rispetto alla stagnazione degli anni precedenti, e le prospettive economiche indicano una crescita moderata in futuro. La regione si trova ad un bivio economico, influenzata da un lato dalla solida economia statunitense, e dall’altro dalla decelerazione della crescita in Cina. Questo contrasto di forze economiche esterne presenta sia sfide che opportunità per le economie sudamericane, che si trovano a navigare in queste dinamiche globali.
Per Africa e Medio Oriente, la
crescita regionale nel 2023 è stata inferiore a quella registrata nel 2022. I principali mercati dell’etichettatura in questa regione sono Sudafrica, Israele, Nord Africa e Medio Oriente. Gli effetti a lungo termine della pandemia di COVID-19, combinati con l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, che ha fatto schizzare i prezzi di cibo ed energia verso l’alto nel 2022, hanno frenato l’iniziale forte ripresa economica dell’Africa dopo la pandemia. A questi fattori si sono aggiunte le sacche di instabilità politica in tutto il continente e la debolezza della domanda di esportazioni dovuta alla tiepida crescita globale. Le economie del Medio Oriente hanno affrontato prospettive contrastanti nel 2023, che contribuiranno a guidare una crescita relativamente forte negli Stati del GCC (Gulf Cooperation Council) ricchi di risorse energetiche. L’industria dei viaggi e del turismo della regione ha mostrato forti segnali di ripresa, e gli arrivi di visitatori internazionali sono tornati ai livelli pre-COVID già a fine 2023.
Tendenze globali nelle tecnologie di stampa delle etichette
Una delle caratteristiche sempre più diffuse tra i converter è l’uso di attrezzature in grado di stampare più formati di etichette. Oggi
Quote di mercato globali delle tecnologie di etichettatura nel settore alimentare e delle bevande (2023)
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molti operatori stampano etichette autoadesive e sleeve sulla stessa apparecchiatura, producono anche imballaggi flessibili, cartellini e, in misura minore, packaging in cartone teso. Le tecnologie di stampa narrow web dominano il converting di etichette in Nord America, Europa, Australia e Nuova Zelanda, e gli investimenti in questa tipologia di impianti è ormai forte anche nelle regioni in via di sviluppo, come il Sud America e l’India. Tuttavia, esistono specificità regionali nell’ambito delle tecnologie di stampa prevalenti.
In Europa gli stampatori di etichette utilizzano pressoché qualsiasi tecnologia, sebbene la flexo sia dominante. Si utilizzano
anche la tecnologia offset rotativa e la stampa tipografica, la serigrafia, il foiling (a caldo e a freddo) e la rotocalco. Molti stampatori di etichette combinano diversi processi in linea con la flexo, tra cui serigrafia e stampa digitale. I produttori di macchinari, dal canto loro, propongono linee di stampa ibride, che combinano tecnologie analogiche e digitali. La stampa digitale copre ormai tra il 4% e il 5% del mercato globale dell’etichettatura di prodotti primari. La flexo, utilizzata da oltre il 90% dei converter, è la tecnologia dominante sia nella variante a base acqua, impiegata dall’80% degli operatori, che UV (60%). Le macchine da stampa che combinano la flexo con altre
60% del mercato, con in testa la tecnologia tipografica, sebbene la flexo stia crescendo rapidamente. Popolari sono anche la stampa offset a foglio e la serigrafia piana. Il Sud-est asiatico si sta orientando verso la stampa flexo UV, che rappresenta dominante negli investimenti nelle rotative a narrow web, spesso in combinazione con altri processi, come foiling, serigrafia e stampa digitale. Si segnalano anche investimenti in macchine da stampa digitale stand-alone.
Fusioni e acquisizioni
tecniche, come serigrafia, inkjet, foiling e altre rappresentano circa il 40% del mercato.
L’affermazione del digitale
La stampa digitale è la terza tecnica più popolare in Nord America, dopo la flexo UV e a base acqua, con oltre il 50% dei converter di etichette che utilizzano questa tecnologia internamente. Gli stampatori e i converter di etichette asiatici sono più frammentati nella scelta dei processi di stampa. Nel Sud-est asiatico, le macchine da stampa rotative a narrow web sono meno utilizzate rispetto all’Europa e al Nord America. Si stima che la stampa narrow web rappresenti circa il
Le aziende coinvolte nell’etichettatura e nella decorazione dei prodotti – fornitori di materie prime, attrezzature, foil e carte, stampatori, converter e utenti finali – sono soggette a un continuo consolidamento. La frammentazione è più grande tra stampatori e converter, e le fusioni e le acquisizioni hanno caratterizzato questo e altri punti della catena del valore negli ultimi anni. Nonostante la lieve flessione dei processi di M&A (mergers and acquisitions – fusioni e acquisizioni) nel 2023, il settore delle etichette continua a registrare un’elevata domanda di acquisizioni e premi di valutazione superiori alla media, grazie a criteri di valutazione unici, con previsioni di aumento di M&A nei prossimi anni. Questo conferma gli etichettifici come “hot commodity” nel panorama di M&A. Uno dei venti contrari previsti sarà la sfida per i trasformatori a piccola/media capitalizzazione, estranei alle economie di scala ottenute dai grandi gruppi attraverso l’espansione e l’integrazione internazionale negli ultimi due decenni, che rendono difficile la concorrenza.
Per capire meglio il mercato Informazioni più dettagliate sul mercato dell’etichettatura e dell’imballaggio sono disponibili sul sito web di AWA, dove è anche possibile ordinare l’“AWA Labeling & Product Decoration Market Report 2024”.
Tassi di crescita del mercato delle etichette per tecnologia di etichettatura
Sin dal 2005, con oltre dieci stampanti convertite, lo stampatore italiano utilizza con successo gli inchiostri after market INX sulle sue stampanti superwide format
Con Triangle e INX Europe, da 20 anni, Immagine cresce in competitività e prestazioni
Fondata nel 1989 a Biella da Franco Marini, Immagine nasce come serigrafia specializzata nell’affissione pubblicitaria, intuendo prima di altri la potenza delle immagini extra large nella diffusione su larga scala dei messaggi commerciali. Mentre conquista e consolida una clientela prestigiosa in Italia, Spagna, Francia e Grecia, Immagine si dota di impianti tecnologici all’avanguardia unici in
Europa, tra cui una macchina da stampa serigrafica ibrida solvente/UV a quattro colori, che le permette di realizzare in unico pezzo poster in formato 8x3 m su PVC retroilluminabile.
L’inizio del terzo millennio coincide con l’ingresso in azienda di Pablo, figlio di Franco, che dopo gli studi si appassiona all’attività di famiglia e osserva con curiosità gli esordi della stampa digitale. Nel 2002, Immagine acquista la sua prima stampante inkjet
da 3,2 m, una VUTEk UltraVU 3360 a solvente a 8 colori, seguita da una Scitex XLjet da 5 metri, e dal primo modello della serie NUR Expedio con inchiostri UV-curable. A partire dal 2009, il declino della serigrafia e il trasferimento delle grandi commesse di stampa verso l’Europa dell’Est convincono la proprietà aziendale a investire in modo decisivo nel digitale, ampliando e ammodernando costantemente il parco di macchinari da stampa e finitura.
Adottando gli inchiostri Triangle su una VUTEk UltraVU, nel 2005, Immagine avvia una collaborazione con INX destinata a durare oltre vent’anni. Ad oggi l’azienda impiega gli inchiostri after market di INX su VUTEk LX3 Pro in configurazione CMYK Lc, Lm, W, e su VUTEk GS 5500 LXr Pro in configurazione CMYK, Lc, Lm, Ly, Lk.
‖ In alto: a sinistra, Pablo Marini di Immagine in produzione; a destra, la VUTEk LX3 Pro con inchiostri Triangle.
di Lorenzo Villa
Velocità e qualità al top, sempre al giusto prezzo
Immagine è tra i pionieri nell’uso della quadricromia serigrafica per eseguire stampe XXL con mezzetinte fotografiche e tinte piatte. La cura maniacale nella preparazione del file trasforma lo stampatore nel partner realizzativo di grandi marche e agenzie pubblicitarie nazionali e internazionali, accelerandone la crescita nel digitale. «Se trent’anni fa il solo fatto di produrre immagini enormi bastava a giustificare prezzi da favola, la concorrenza e la delocalizzazione hanno cambiato i paradigmi», afferma Pablo Marini, CEO di Immagine. «La stampa inkjet ci ha permesso di riportare il business in Italia, imponendoci di soddisfare la domanda di piccoli lotti, tempi di consegna fulminei, personalizzazione e diversificazione di soggetti e formati». Nei primi anni Duemila la crescita della concorrenza e il calo dei prezzi costringono Immagine a rivedere i suoi costi di produzione. Non volendo rinunciare a macchinari e risorse umane di prim’ordine, l’azienda si concentra sui valori d’acquisto delle materie prime.
«Il prezzo degli inchiostri inkjet era spropositatamente alto, specie a fronte di consumi importanti come i nostri», racconta Marini. «Per qualche anno abbiamo sofferto in silenzio, per il timore di arrecare danni alle stampanti. Poi
abbiamo aperto gli occhi». Ormai autonoma nella manutenzione ordinaria su filtri, damper e teste di stampa, l’azienda conclude che è tempo di testare un inchiostro alternativo. Nonostante i timori per possibili differenze di cromia, solidità alla luce e durata dell’immagine nel tempo, le opportunità superano i rischi.
Un sodalizio ventennale basato su benefici concreti
Nel 2005, Immagine entra in contatto con Triangle e il suo partner italiano, che produce un set di campioni e organizza una dimostrazione. La qualità è sorprendente, e il prezzo degli inchiostri è pari a circa un terzo dell’OEM:
evidenze che convincono l’azienda a convertire la prima VUTEk a solvente, ormai fuori garanzia. Il cambio inchiostri e la riprofilazione si concludono senza intoppi e, a distanza di un anno, lo stampatore è entusiasta della qualità ottenuta e dei risparmi realizzati. Convinta dai risultati già raggiunti, nel 2006, Immagine procede alla conversione dell’intero parco macchine, costituito da diverse serie di Scitex, VUTEk e NUR, alcune seminuove e ancora in garanzia.
«Le stampanti di vent’anni fa non erano affidabili come quelle di oggi, ma il team di INX ha sempre dimostrato di conoscerle meglio di alcuni tecnici delle case madri», racconta Marini. «Triangle non
‖ 1) La stampante EFI VUTEk GS5500 LXr Pro configurata in quadricromia estesa con inchiostri Triangle. 2) Diego Caniati di Immagine esegue il refill dell’inchiostro Triangle utilizzando una bag-in-box da 5 litri.
solo ci ha offerto un’alternativa economica all’OEM, ma ha introdotto una gestione più efficace dell’intero parco macchine».
Dal 2006 a oggi, Immagine ha convertito agli inchiostri Triangle oltre dieci stampanti, incluse due VUTEk UltraVU, due NUR Expedio UV, una Scitex XLjet, una VUTEk QS, tre VUTEk GS, due HP/Seiko a solvente.
Un porto sicuro in cui tornare
Sebbene la maturazione del mercato dell’inkjet induca gli OEM a rivedere al ribasso il prezzo dei consumabili, e faciliti l’ingresso di nuovi fornitori di inchiostri after market, Immagine riconferma sistematicamente la sua fiducia nel prodotto INX. Non senza qualche cedimento.
«Qualche anno fa, preparandoci alla chiusura estiva, abbiamo svuotato una stampante riempiendo di solvente il circuito inchiostri, come consigliato dal costruttore. Abbiamo causato un mezzo disastro, sentendoci dire che la responsabilità era dell’inchiostro after market», racconta Marini. «Ingenuamente abbiamo accettato la tesi del produttore e
Pablo Marini
CEO di Immagine
“Triangle non solo ci ha offerto un’alternativa economica all’OEM, ma ha introdotto una gestione più efficace dell’intero parco macchine.”
siamo tornati all’inchiostro OEM, ripristinando così la garanzia, ma la situazione è solo peggiorata. Anche in quel caso, INX ci ha supportati, ripristinando la stampante con un importo esiguo». Di nuovo, durante la pandemia di COVID-19, complici le interruzioni lungo la supply chain e i ritardi nelle spedizioni di lungo raggio, Immagine lascia Triangle per un fornitore locale.
«Ci garantivano tempi di consegna più rapidi e una qualità analoga a Triangle, ma è stato un bagno di sangue: la qualità delle dispersioni era pessima, le cromie instabili, e i fermi macchina quotidiani», racconta Marini. «Ci siamo resi conto dell’errore, e un anno dopo siamo tornati a Triangle».
‖ 3) Stampe pubblicitarie realizzate da Immagine per una campagna Campari alla stazione di Milano Centrale. 4) Pablo Marini con Stefano Rogora, responsabile marketing di INX Europe.
del risultato, ed eventuali miglioramenti nelle prestazioni. Anche in questo caso, Immagine è testimone della rapida maturazione dell’inchiostro after market.
«Gli inchiostri alternativi replicano quasi sempre le prestazioni degli OEM, e talvolta le migliorano. Alcuni prodotti Triangle, ad esempio, hanno proprietà di adesione ed elasticità migliori dell’originale», spiega Marini.
Anche sul fronte del post-vendita, l’affidabilità delle stampanti rende l’assistenza tecnica un tema marginale mentre la disponibilità online di molte parti di ricambio consente a clienti e tecnici di terze parti di eseguire manutenzione predittiva, ordinaria e straordinaria sui modelli più diffusi.
Tra effetti collaterali e prospettive future
Pensare “out-of-the-box”
Prima di convertire una macchina da stampa da centinaia di migliaia di euro, Immagine si interroga sulle possibili ricadute negative dell’operazione, dipanando infine ogni dubbio nell’operatività quotidiana.
«Più che un ostacolo tecnico, il passaggio all’inchiostro after market è spesso un blocco psicologico», afferma Marini. «Ti trovi a trattare argomenti inediti, come la riprogrammazione dei chip e il cambio di colorimetria, scoprendo che in realtà sono questioni banali e superabili».
Superata la fase di startup, lo stampatore si concentra su affidabilità del prodotto, ripetibilità
Scegliendo l’inchiostro after market, Immagine incontra criticità in parte prevedibili. Tra tutte, la possibile discontinuità nella relazione coi fornitori di stampanti. «Sapevamo e sappiamo che inchiostri e assistenza contribuiscono alla marginalità dei costruttori», ammette Marini. «Mentre alcuni fornitori si sono rivelati più sereni, altri hanno reagito male, peggiorando le condizioni di assistenza sull’hardware. Ma nel terzo millennio affrancarsi è normale, purché il beneficio economico sia rilevante».
Per fugare ogni riluttanza, INX propone ai clienti Triangle la Ink Train Warranty, che copre possibili danni alle teste e alla circuitazione inchiostri imputabili all’inchiostro. Una copertura che Immagine ha sempre scelto di non sottoscrivere.
Per il futuro, l’azienda punta a reiterare il suo modello di acquisto e utilizzo di tecnologia, combinando inchiostri OEM e prodotti after market INX, secondo criteri di economicità e prestazioni.
La collaborazione tra il costruttore italiano e il converter spagnolo, parte del gruppo Labelys, compie 14 anni e cresce tra innovazione tecnologica e nuove installazioni
La decima Cartes rende le etichette di Tomelloso ancora più speciali e sostenibili
Fondata nel 1995 a Tomelloso, nella comunità autonoma di Castilla-La Mancha, a sud di Madrid, Graficas Tomelloso si concentra inizialmente sulla stampa a foglio, eseguita con piccoli macchinari tipografici. A fondare l’azienda, e a concentrarsi sul redditizio mercato dell’etichetta, sono i fratelli Patricio e Ángel Morales, cui presto si unisce il fratello Julián. Complice il clima caldo e secco
della regione, che favorisce la crescita di vitigni di grande corpo, l’azienda si concentra sulla produzione di etichette enologiche e, nei primi anni Duemila, introduce macchine da stampa offset e flexo per la produzione di etichette in bobina.
Nel 2006, acquista anche una macchina da stampa digitale HP Indigo per soddisfare il crescente bisogno di piccoli quantitativi e lavori personalizzati.
L’incontro con Cartes, nel 2010,
segna un punto di svolta per l’etichettificio, che serve con successo cantine vinicole in tutta la Spagna e parte della Francia. L’installazione della prima linea Cartes, una GT360 con due unità serigrafiche, stampa a caldo e fustellatura piana, è infatti l’inizio di una partnership che porterà l’azienda ad acquistare dieci macchine Cartes in poco più di un decennio. Nel 2022, per potenziare la capacità produttiva e realizzare prodotti ancora più unici e preziosi, Grafi-
cas Tomelloso ha introdotto una Cartes Gemini GE363 con doppia unità di verniciatura digitale Jet D-Screen e, a giugno 2024, ha arricchito il suo parco di macchine con la nona GT360, equipaggiata con unità flexo e serigrafiche, e fustellatura semirotativa.
Con un fatturato di circa 6 milioni di euro e 46 collaboratori, dal
‖ In alto: Graficas Tomelloso combina stampa digitale e flexo con la nobilitazione digitale di Cartes.
di Lorenzo Villa
2024 l’azienda spagnola è parte di Labelys Group, che raggruppa 18 siti produttivi in 5 Paesi europei, per un totale di 800 collaboratori e oltre 130 linee di produzione installate.
Votati a prodotti unici
Graficas Tomelloso annovera tra i suoi clienti cantine vinicole e aziende alimentari, tutte accomunate dalla volontà di rendere unico il proprio prodotto, distinguendosi dalla concorrenza già sullo scaffale.
Per realizzare etichette straordinarie, la proprietà aziendale investe da sempre in ricerca, sviluppo e design, e in tecnologie realmente peculiari.
«Negli anni Novanta l’etichetta da vino non aveva molte finiture, e fare un’ottima stampa era più che sufficiente», racconta Patricio Morales, CEO di Graficas Tomelloso. «Oggi, invece, i clienti ingaggiano designer e illustratori per vestire le loro bottiglie, e ci coinvolgono per valorizzare la loro creatività con effetti speciali sbalorditivi, meglio se inediti».
Per eccedere le aspettative dei suoi clienti, l’azienda manchega ha aggiunto alla stampa ogni possibile forma di nobilitazione, inclusi colori speciali, lamine metallizzate e olografiche, verniciature serigrafiche con riserva, a rilievo e con glitter, effetti di embossing, micro-perforazioni e finestratu-
re. Con un servizio consulenziale e personalizzato, un parco macchine moderno, la combinazione di stampa flexo HD e stampa digitale, e le numerose opzioni di nobilitazione, Graficas Tomelloso gestisce efficacemente sia i grandi quantitativi che le serie limitate.
La scelta (reiterata) di Cartes
A scatenare l’interesse per Cartes, nel 2010, è la necessità di realizzare etichette molto complesse in modo più rapido, redditizio e sostenibile, riducendo gli avviamenti, le operazioni manuali e gli scarti. L’abilità di Cartes nell’integrare serigrafia e altre lavorazioni in linea, unita all’estrema precisione e alla produttività dei macchi-
nari, convince i fratelli Morales che è tempo di investire sulla tecnologia del produttore italiano. «Oltre ad aprirci le porte della serigrafia, Cartes ha cambiato radicalmente il nostro modo di stampare», sottolinea Morales. «Sin dal primo momento ci è parsa un passo avanti rispetto alla concorrenza sia per soluzioni costruttive che per qualità». Cartes GT360 permette a Graficas Tomelloso di completare molte più commesse per turno, acquisire nuovi clienti, e realizzare in un solo passaggio etichette estremamente complesse. Per sostenere volumi sempre più importanti, nel 2013 Graficas Tomelloso acquista una seconda GT360 con due unità di stampa a caldo e serigra-
‖ 1) La linea Cartes Gemini con doppia unità digitale Jet D-Screen. 2) Benché Graficas Tomelloso sia oggi parte di Labelys Group, Patricio Morales ne coordina personalmente le operazioni.
fia, seguita nel 2015 da una terza unità quasi gemella. Nel 2016 e nel 2017 l’azienda introduce la quarta e la quinta GT360, mentre nel 2018 mette a segno l’installazione di altre tre linee, tutte configurate con un numero variabile di gruppi serigrafici e unità di foiling. «Benché siano tutte simili, abbiamo configurato ogni linea in modo diverso per numero e posizione dei gruppi stampa, così che ognuna assecondi le richieste specifiche dei nostri clienti più esigenti», spiega Morales. «Per produrre le etichette più semplici, invece, possiamo utilizzare più linee in parallelo ottenendo sempre il medesimo risultato». Avere più unità gemelle, inoltre, agevola l’interscambio degli operatori tra i reparti, e la condivisione di interfacce e strumenti per ottimizzare il flusso di lavoro.
I plus tecnologici che fanno la differenza
Oltre al bisogno di rimpiazzare macchinari obsoleti, tra le ragioni che spingono Graficas Tomelloso a preferire la tecnologia Cartes ci sono i vantaggi tecnici, la semplicità d’uso, e alcune funzionalità esclusive che il costruttore ha
Patricio Morales
CEO di Graficas Tomelloso
“Abbiamo configurato ogni linea in modo diverso per numero e posizione dei gruppi stampa, così che ognuna assecondi le richieste specifiche dei nostri clienti.”
introdotto e messo a punto negli anni. Tra tutti, la straordinaria flessibilità, che le consente di integrarsi a valle di qualsiasi processo di stampa analogica e digitale.
«Uno dei grandi plus di Cartes è la sua fustellatura semirotativa, che corregge i piccoli difetti generati dalle macchine da stampa digitale», spiega Morales. «GT360 ha un registro impeccabile e compensa le piccole imprecisioni delle macchine digitali semirotative».
Da circa due anni, inoltre, Graficas Tomelloso ha introdotto la tecnologia di nobilitazione digitale inkjet Cartes Jet D-Screen sia in versione multi-pass (su GT360) che single-pass (su piattaforma Gemini). Potendo creare spessori fino a 800 µm, la prima
è utilizzata per eseguire verniciature spessorate e texture metallizzate con effetto materico, mentre la seconda consente di nobilitare rapidamente le commesse di etichette on-demand, senza attendere la realizzazione di cliché e telai serigrafici.
«Jet D-Screen ha attirato la nostra attenzione perché ci permette di ottenere spessori impossibili da creare con tecnologie tradizionali», sottolinea Morales. «Inoltre, possiamo verniciare a registro anche testi di corpo cinque, che in serigrafia non sono riproducibili».
Verso il futuro tra efficienza e sostenibilità
Anche grazie al contributo della
3) e 4)
di etichette
tecnologia Cartes, negli ultimi anni Graficas Tomelloso ha registrato crescite del fatturato a doppia cifra, efficientato i processi produttivi e gli oneri legati alla formazione degli operatori. Potendo contare su linee di nobilitazione omogenee, inoltre, l’azienda può distribuire efficacemente i grandi volumi e i picchi di produzione, con la sicurezza di avere sempre uno o più macchinari di backup anche in caso di manutenzioni programmate. Investendo nel fotovoltaico e in macchinari energeticamente efficienti, Graficas Tomelloso ha raggiunto la pressoché totale autosufficienza energetica. Grazie a Cartes, inoltre, ha ridotto drasticamente gli scarti di avviamento e la mole relativa mole di rifiuti da smaltire. A quattordici anni dalla prima stretta di mano, il rapporto tra la squadra del converter spagnolo e quella del costruttore italiano si è consolidato attorno a valori di fiducia e stima reciproca, e ad un processo congiunto di ricerca, sviluppo e miglioramento continuo del prodotto.
«Non riusciamo a immaginare il nostro futuro senza Cartes», conclude Morales. «Più che un fornitore è un alleato strategico, a cui ci affidiamo per tutti i nostri bisogni e per le nuove tecnologie».
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Esempi
nobilitate con i sistemi Cartes. 5) Il team di Cartes con Patricio, Ángel e Julián Morales
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velocità – qualità – versatilità
Stampa Digitale
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Nel suo nuovo stabilimento di Avezzano, il converter romano ha combinato le soluzioni di stampa e fustellatura più avanzate e automatizzate di Elitron e Agfa
L’ondulato di Pack System è 100% “digitale” con stampa inkjet e Kombo TAV-R
Nata nel 2012 come braccio commerciale di un gruppo di aziende operanti nel campo delle scatole e degli espositori in ondulato, Pack System è giovane solo anagraficamente. Il suo fondatore, Luciano Mastrodicasa, vanta una lunga militanza nell’industria cartotecnica, una conoscenza profonda dei buyer, e un’attenzione maniacale ai trend e ai mutamenti del mercato.
Oltre un decennio fa, l’imprenditore intuisce l’opportunità di ridefinire i paradigmi di servizio in un settore storicamente legato a grandi quantitativi e produzioni seriali, poco avvezzo ai piccoli lotti, alla personalizzazione spinta, e alle produzioni just-in-time. Inizialmente, Pack System affida la produzione a terzisti. Poi, nel 2019, apre uno stabilimento ad Albano Laziale (RM) dove installa accoppiatrici, fustellatrici, piegaincolla, incollatrici manuali, e
inserisce un reparto di progettazione dotato di un sistema di taglio digitale Zünd. Solo la stampa offset è prodotta esternamente, presso tipografie di prossimità. In pochi anni, grazie alla qualità dei prodotti e a all’attitudine al problem solving, Pack System acquisisce nuovi clienti e commesse, crescendo in fatturato e in volumi, specie nell’ambito dei piccoli lotti e dei progetti tailor-made. Nel 2023, per efficientare la produzione e ridurre i tempi di con-
segna, l’azienda ha aperto ad Avezzano, a 50 km da L’Aquila, un nuovissimo stabilimento interamente digitale, dove ha installato una stampante inkjet Agfa Jeti Tauro H3300LED con automazione completa, una linea di fustellatura Elitron Kombo TAV-R con voltafogli Reversa, e un sistema di taglio Elitron Kombo SD.
‖ In alto: la linea di fustellatura digitale Kombo TAV-R è il cuore pulsante dello stabilimento Pack System di Avezzano.
di Lorenzo Villa
Digitalizzare la produzione per aprire nuovi mercati
“Innovazione, performance e sostenibilità per trasformare il rapporto tra marca, prodotto e cliente”: questa è la mission che Pack System dichiara nel suo sito web, che si riflette nel suo modus operandi e nei suoi investimenti. Ogni giorno, l’azienda mette a punto soluzioni espositive e imballaggi in cartone che coniugano design e funzionalità, sfruttando soluzioni inedite per ridurre l’impronta ambientale dei prodotti. Tra i suoi clienti, il converter annovera agenzie creative, aziende farmaceutiche e alimentari, marche della cosmesi, dell’healthcare, dei beni di lusso, e vanta una collaborazione con Smurfit Kappa, per cui gestisce progetti fuori standard e on-demand.
«I nostri clienti ci considerano il partner cui affidare i loro lavori più urgenti, i display fuori formato, e i progetti più strani», afferma Mastrodicasa. «Pianificando gli investimenti nel digitale, abbiamo deciso di combinare la nostra creatività con tecnologie e configurazioni inusuali, che ci consentono di realizzare prodotti unici».
Su Jeti Tauro, Pack System può stampare fogli di cartone fino al formato 3x2 m, con bianco sopra o sotto la stampa e verniciature con riserva lucide e opache. Grazie a un sistema di spettrofotometri e densitometri in linea, può repli-
care la qualità di una stampa offset o flexo HD con gamut esteso, e riprodurre la maggior parte delle tinte piatte PANTONE. Gli inchiostri odorless ad alta pigmentazione di Agfa, poi, consentono di eseguire stampe di qualità anche su cartone patinato riciclato.
Se la tecnologia inkjet si rivela risolutiva sul fronte della stampa, creare un workflow di converting 100% digitale in grado di raggiungere il punto di pareggio con l’analogico appare più critico.
Kombo TAV scioglie i colli di bottiglia della fustellatura
Pack System calcola che, su commesse di poche centinaia di espositori, circa la metà del costo per
il cliente è costituito da impianti stampa e matrici di fustellatura: un valore che il converter intende azzerare. Già avvezza alle lavorazioni di taglio a lama e cordonatura a rotella, tuttavia, Pack System sa che la fustellatura digitale presenta importanti limiti di velocità. «I tempi di setup della fustellatura meccanica e il costo degli impianti erodevano le marginalità e creavano inefficienze nei piccoli lotti», spiega Mastrodicasa. «Tuttavia, per raggiungere una produttività decente avremmo dovuto installare almeno quattro o cinque tavoli da taglio digitale: un’opzione impensabile, anzitutto per ragioni di spazio e forza lavoro».
Progettando il sito di Avezzano, l’azienda si concentra sulle pochis-
‖ 1) Nella versione UHS, Agfa Jet Tauro H3300 può produrre fino a 905 m²/h con doppio CMYK, bianco e varnish.
2) Elitron Reversa può allineare e voltare automaticamente pallet di fogli di ondulato fino a 1.200 mm di altezza.
sime soluzioni digitali automatiche ad alta produttività e, dopo alcuni test, identifica in Kombo TAV la piattaforma più adatta alle proprie esigenze di qualità e produttività. Tra le caratteristiche giudicate vincenti ci sono la doppia traversa con doppia testa di taglio e la tecnologia AiroPanel per il trasporto del materiale fustellato senza tacche di tenuta. «Kombo TAV non è solo un ottimo tavolo da taglio con un board feeder e uno stacker, ma una fustellatrice digitale industriale massiccia, robusta e affidabile, in grado di lavorare senza presidio», sottolinea Mastrodicasa. «Se necessario, con Kombo TAV possiamo attivare un turno di fustellatura notturno senza presidio dell’operatore».
Dettagli che fanno la differenza
Disegnando da zero il suo nuovo flusso digitale, Pack System intende eliminare la maggior parte dei touchpoint manuali, a partire da quelli a minor valore aggiunto e a più alta intensità di manodopera. In particolare, punta il dito sulla movimentazione dei pallet a monte e a valle delle macchine,
“Kombo TAV non è solo un ottimo tavolo da taglio con un board feeder e uno stacker, ma una fustellatrice digitale industriale massiccia, robusta e affidabile.”
sulla voltura dei fogli stampati per eseguire la cordonatura sul retro, su carico, scarico e sfridatura. Dotata di rulliere motorizzate, Kombo TAV-R fluidifica il trasporto dei pallet di cartone da tagliare, precaricandoli, allineandoli e accompagnandoli alla zona di carico. Una volta svuotato, il pallet scorre sotto la macchina e si posiziona automaticamente nell’area di scarico dei fogli fustellati, creando un flusso ininterrotto. AiroPanel, il dispositivo brevettato per la presa del materiale tagliato senza tacche di tenuta, crea pile di fogli fustellati perfettamente allineati, più facili e veloci da sfridare. Ciliegina sulla torta, durante le demo in Elitron e presso un utilizzatore, Pack Sys-
tem osserva l’efficacia dell’unità voltafogli Reversa, decidendo di acquistarla. Una scelta motivata dall’efficienza, che si traduce anche in una più alta qualità del prodotto finito, grazie all’assenza di solcature e pieghe causate dalla manipolazione dei fogli.
Pronta per nuovi prodotti, mercati e clienti
A sei mesi dall’avvio della produzione, Pack System stima di aver risparmiato oltre 200 matrici di fustellatura, per un controvalore di oltre 100mila euro. L’azienda sfrutta la stampa inkjet e Kombo TAV-R per realizzare progetti altrimenti impossibili o antieconomici, talvolta integrando nelle
‖ 3) Il dispositivo voltafogli Elitron Reversa. 4) Dettaglio del sistema di scarico del materiale AiroPanel. 5) Il sito produttivo di Pack System è già pronto ad ospitare nuove attrezzature.
produzioni tradizionali elementi stampati e fustellati in digitale. «Oggi siamo in grado di evadere un ordine di 50 espositori o 500 pannelli in poche ore, e produciamo in modo efficiente anche ordini da 5.000 pezzi in 10 varianti diverse», sostiene Mastrodicasa. «Grazie a Kombo TAV-R siamo diventati un riferimento per i piccoli lotti, e per gli alti volumi in cui è richiesta una personalizzazione spinta».
Oltre ad aver tagliato drasticamente i tempi di produzione, Pack System può offrire ai suoi clienti servizi di progettazione, produzione e consegna dei materiali alle piattaforme logistiche. Abbandonando il ruolo di converter, e vestendo i panni di partner strategico lungo la value chain, l’azienda capitolina ha rotto i tradizionali schemi di fornitura, migliorando le proprie marginalità e smarcandosi dalla battaglia dei prezzi. Per soddisfare la richiesta di display in PVC espanso e plastica, Pack System ha anche introdotto un sistema di taglio e fresatura Elitron Kombo SD e, nel prossimo futuro, conta di potenziare la capacità produttiva con nuove stampanti digitali e una o più Kombo TAV aggiuntive.
Luciano Mastrodicasa
Fondatore di Pack System
Lo stampatore lombardo sceglie Soltech ed Enfocus per efficientare la produzione, controllare i costi nascosti, e valorizzare il potenziale del suo moderno parco macchine
Automazione e tecnologie top: così Printing Solutions cambia le regole del gioco
Printing Solutions nasce a Castiglione delle Stiviere (MN), nel 2008, dal sogno del suo fondatore e CEO Paolo Albieri, intenzionato a creare un’azienda giovane e reattiva, in grado di stabilire nuovi standard di qualità e servizio nel grande formato. Sin dal primo giorno, Albieri intuisce che per crescere rapidamente sono necessarie tecnologie di stampa e finitura altamente produttive e
affidabili. Dopo la prima 5 metri UV, l’azienda si espande, integrando altre quattro stampanti ibride UV LED da 2 e 3,2 m. La crescita prosegue a ritmi serrati, tanto che nel 2018 l’azienda costruisce una nuova sede di oltre 3.000 m² su un terreno di 6.000, ponendo le basi per il raddoppio del parco macchine e una crescita consistente della capacità produttiva. Tra il 2018 e il 2020, lo stampatore amplia il parco macchine con una nuova 5 metri UV LED,
un’unità sublimatica da 3,4 m, due sistemi di taglio Kongsberg C64 e una Zünd G3 3XL, creando flussi di stampa e finitura separati per materiali rigidi, supporti flessibili e prodotti tessili. Grazie alla potenza di fuoco, agli alti standard qualitativi e produttivi, e alla diversificazione delle produzioni, Printing Solutions supera con slancio la pandemia di COVID-19 e matura la convinzione che l’ulteriore crescita debba fondarsi non solo su mac-
chinari più veloci, ma su una vera cultura dell’automazione. Oltre a potenziare il parco macchine, che tra il 2023 e il 24 ha visto l’ingresso di due Durst Rho P5 350 e una P5 TEX iSUB, l’azienda ha scelto Soltech come partner strategico per automatizzare i suoi flussi di lavoro ed efficientare i processi produttivi e organizzativi.
‖ In alto: tra il 2023 e il 2024 Printing Solutions ha introdotto due Rho P5 350 e la sublimatica P5 TEX iSUB.
di Lorenzo Villa
Clienti top e volumi da record
Printing Solutions realizza progetti di decorazione per brand dell’industria e del retail, tra cui Gruppo Volkswagen, Eurospin, Pata, Sterilgarda, Amica Chips, Golden Lady, Hilti. Collabora poi all’organizzazione di eventi sportivi nel campo dello sci, del motociclismo e del basket, e con enti e istituzioni, tra cui Veronafiere. Grazie a flessibilità e capacità produttiva, gestisce efficacemente sia i piccoli ordini che le commesse ripetitive, come il cambio immagine degli oltre 1.200 punti vendita Eurospin.
«Siamo al servizio dei general contractor e degli specialisti dell’allestimento. Inoltre, supportiamo le agenzie di comunicazione, dando forma alla loro creatività», afferma Albieri. «La nostra ricetta si fonda su qualità, flessibilità, tempestività, e capacità di seguire il cliente negli step creativi e realizzativi». Oggi l’azienda genera un volume di stampa di oltre 300.000 m² e, complice l’accresciuta domanda di soluzioni eco-sostenibili, in pochi anni ha rimpiazzato parte dei supporti in PVC con il tessuto.
Più automazione per lavori complessi e frammentati
La frammentazione delle commesse, unita ai molteplici supporti e alle tante lavorazioni accessorie, ha reso più urgente
automatizzare i flussi di lavoro in prestampa, stampa e finitura. Nel 2019, con l’avvio del piano Industria 4.0 e l’adozione di un nuovo gestionale, Printing Solutions ha intrapreso un percorso per sciogliere i propri colli di bottiglia. «Eravamo alla saturazione di alcuni reparti, e in prestampa i nostri tecnici perdevano ore a controllare e ottimizzare separazioni colore, tracciati di taglio e opzioni di confezione», spiega Albieri. «Abbiamo capito che, intercettando e correggendo automaticamente possibili problemi, avremmo risparmiato migliaia di click ogni giorno, e centinaia di ore/uomo all’anno». Il fornitore di soluzioni gestionali prescelto si rivela presto inade-
guato, tanto da spingere Printing Solutions a battere più strade, fino all’incontro risolutivo con Soltech. La società piemontese sembra avere competenze, soluzioni tecniche e casi di successo coerenti coi bisogni di un’azienda matura e in forte crescita. Dopo alcune settimane di confronto serrato tra i tecnici delle due aziende, lo stampatore adotta il software gestionale Integro 360, abbinato alle più avanzate tecnologie Enfocus. Interconnesso nativamente con i prodotti Enfocus, Integro 360 dà vita a un’unica intelligenza che governa e ottimizza i processi con livelli di dettaglio, rapidità e precisione impensabili manualmente. Il configuratore dinamico, inoltre, guida la costruzione dei prodotti,
‖ 1) Paolo Albieri analizza i dati di produzione e lo stato delle commesse con Andrea Signorini di Soltech. 2) La prestampa è il reparto che più beneficia dei flussi di lavoro automatizzati.
fornendo informazioni a Switch per generare anteprime, approvazioni e nesting.
Sul fronte Enfocus, Soltech combina un’installazione personalizzata del sistema di automazione Switch, la tecnologia di preflight PitStop Server, e il software di nesting automatico Griffin. In aggiunta, propone l’adozione della tecnologia di gestione colore centralizzata Alwan ColorHub per risultati cromatici coerenti su tutte le stampanti, e un significativo risparmio di inchiostro.
Vantaggi pratici e misurabili
Grazie a PitStop Server, il reparto di prestampa è in grado di eseguire automaticamente controllo e normalizzazione degli spazi di colore dei file ricevuti tramite email (o altri metodi di trasferimento), generando al contempo abbondanze, marchi di registro e tracciati per creare o applicare asole, tasche, anelli, bordini, e quanto necessario all’applicazione della stampa. In caso di problemi, già durante la ricezione del file, PitStop Server restituisce un report dettagliato utile a fornire al cliente indicazioni sulle correzioni da apportare.
Paolo Albieri CEO di Printing Solutions
“Intercettando e correggendo automaticamente possibili problemi, avremmo risparmiato migliaia di click ogni giorno, e centinaia di ore/uomo all’anno.”
Con Griffin, inoltre, la prestampa raggruppa automaticamente i lavori per tipologia di supporto e di lavorazioni, eseguendo nesting accurati in tempo zero, e ottimizzando l’impiego di materiali e macchine.
A sovrintendere le operazioni è Switch, che consente di creare infiniti flussi di lavoro automatici e scambiare dati coi gestionali, agendo come una “cabina di regia”. «Grazie all’intervento di Soltech, oggi lavoriamo in modo più snello e omogeneo», dice Albieri. «Inoltre, possiamo destinare le nostre migliori risorse umane ad attività più appaganti, come la gestione del cliente e il supporto creativo». L’integrazione tra le soluzioni Enfocus e il gestionale si rivela
cruciale specialmente per i lavori ripetitivi, come la preparazione delle grafiche per più negozi dello stesso brand. In prestampa, l’azienda ha quadruplicato la produttività. Anche nei periodi di picco, il nuovo setup permette di fronteggiare meglio il carico di lavoro, riducendo il ricorso a manodopera extra, e abbattendo il numero di ore di straordinario.
Più competitivi e più green
Nel 2023 Printing Solutions ha completato l’infrastruttura di automazione, e nell’ultimo anno ne ha calcolati i benefici. Oggi, oltre ad aver ridotto il ricorso a manodopera extra e accresciuto la soddisfazione di clienti e dipen-
‖ 3) e 4) Esempi di allestimenti realizzati da Printing Solutions. 5) Anche le stazioni di taglio e finitura beneficiano dei workflow automatizzati.
denti, il management può tenere costantemente sotto controllo tempi e costi di produzione, inclusi quelli legati a scarti, rifacimenti e fermi macchina.
«Prima inserivamo dei valori arbitrari, mentre ora abbiamo dati precisi e una business intelligence per singolo cliente», spiega Albieri. «In fase di preventivazione e di acquisto delle materie prime, finalmente ci basiamo su dati reali».
La maggiore disponibilità di informazioni, inoltre, ha migliorato i livelli di comunicazione interna, la qualità del CRM, la rapidità e la precisione nel creare opportunità e offerte, finalizzare ordini, conferme e riordini, gestire magazzino e documenti di trasporto. «Crescevamo rapidamente, ma ci sentivamo persi nel mare», conclude Albieri. «Con l’automazione siamo più sicuri, specie con i clienti più intransigenti, che non tollerano riduzioni dei livelli di servizio».
Printing Solutions, che autoproduce con il fotovoltaico l’energia di cui necessita, si prepara a proporre inedite soluzioni decorative green in settori a più alta potenzialità e marginalità, tra cui il retail, il contract e l’arredamento di spazi domestici.
Q-Line Concrete Performance
La Q-Line con BHS180 ridefinisce i limiti di performance. Questa innovativa soluzione di sistema per la realizzazione di espositori e imballaggi apre nuovi orizzonti per la produzione industriale altamente automatizzata. Provate il massimo della precisione e delle performance nel taglio industriale.
zund.com/q-line
2,1 g di accelerazione
2,8 m/s di velocità
50 kg di pressione di cordonatura
Facciamo insieme una panoramica sugli gli acquirenti di materiali stampati, sui loro comportamenti e sulle loro aspettative, e capiamo come reagire ai loro bisogni
Cosa cercano gli acquirenti di stampa nel 2024? Di certo, non un’azienda di stampa!
di Matthew Parker
In questo articolo analizzerò ciò che i print buyer desiderano dai loro fornitori. Tuttavia, prima di farlo, vale la pena fare qualche considerazione su chi acquista effettivamente materiali stampati al giorno d’oggi e come sta cambiando il mercato.
In Europa, il print buyer tradizionale è scomparso da tempo. La stampa è raramente considerata un’area di spesa che merita una
persona dedicata, salvo in alcune aziende specializzate come le case editrici. Spesso, non viene neppure considerata dagli uffici acquisti. Nelle aziende più grandi, l’acquisto di stampa è gestito dal team di marketing. Ma c’è anche molta stampa “operativa” che viene gestita di volta in volta da chiunque ne abbia bisogno. Invece di essere raggruppati in un’unica area di spesa, gli acquisti di stampa sono diventati molto
più frammentati. Questo offre molte opportunità a una media azienda di stampa commerciale. È però importante imparare a individuarle e concentrarsi sulle migliori.
Chi è oggi il tipico print buyer?
Ci sono molti tipi di acquirenti di prodotti stampati. Esistono ancora professionisti che svolgono questa attività full time. Però,
Matthew Parker opera attraverso il suo brand Profitable Print Relationships. Matthew ha oltre 20 anni di storia nell’ambito dell’acquisto di stampa e tra le altre esperienze ha gestito gli acquisti di stampa di Future Publishing, uno dei principali editori di riviste consumer nel Regno Unito. Nel corso della sua carriera ha gestito oltre 1.400 trattative con aziende di stampa e oggi mette a frutto la sua esperienza di buyer come formatore e mentore in grado di aiutare le aziende di stampa a vendere di più e con maggiori marginalità. Potete scaricare gratuitamente l’e-book di Matthew “Dieci errori comuni nella vendita di stampa e cosa fare in proposito” dal sito profitableprintrelationships.com.
sempre più spesso, tendono a non avere la conoscenza tecnica della stampa che era comune qualche anno fa. Questo tipo di acquirenti di stampa provengono in genere da uffici acquisti strutturati o da società di print management. Si occupano di ordinare grandi quantità di stampa, e tendono a sottoscrivere accordi quadro con le aziende di stampa più grandi. Di solito, sono orientati al prezzo, possono richiedere tempi di consegna impegnativi, e il fornitore è tenuto a fare prevalentemente ciò che gli viene detto anziché contribuire attivamente ai progetti. Al capo opposto della scala ci sono i micro-buyer. Di solito trattano piccoli articoli da acquistare, come biglietti da visita, volantini, roll-up, etc. Questi acquirenti sono spesso orientati al prezzo come gli acquirenti professio -
nali, perché vedono la stampa come merce. Acquistano un prodotto piuttosto che un servizio. Questo tipo di acquirenti sta migrando verso le piattaforme online per la facilità d’uso, la velocità di consegna percepita e i prezzi convenienti.
Non tutto è perduto
A metà tra le due tipologie di acquirente appena menzionate, ci sono quelli che acquistano quantità relativamente significative di stampa ma apprezzano ancora una buona relazione con gli stampatori a cui si affidano. Può trattarsi di titolari, responsabili marketing o persone che si occupano degli aspetti operativi dell’azienda. Capiscono che la stampa può contribuire alla loro attività ma non la conoscono approfon-
risposte immediate e le aziende di stampa devono essere all’altezza. La maggior parte delle aziende prende decisioni sempre più tardi. Questo accade perché devono reagire tempestivamente ai mercati, o perché sono talmente occupate da non avere il tempo di pianificare come facevano un tempo. Ciò significa fornire prezzi istantaneamente, o al massimo in un paio d’ore. I tempi di consegna di molti lavori sono in genere di due o tre giorni, con alcuni lavori che richiedono una consegna in giornata. Le aziende che impiegano troppo tempo per fare preventivi o che prevedono tempi di consegna lunghi saranno scartate.
ditamente; e quindi sono spesso disposti a chiedere aiuto ai loro fornitori su ciò che dovrebbero acquistare e su come la stampa potrebbe aiutare la loro attività. Questo tipo di acquirenti offre le migliori opportunità per chi vende stampa. Pur essendo ancora orientati al prezzo, sono felici di pagare il giusto per la soluzione giusta. Per un’azienda di stampa è molto più facile costruire una partnership proficua con clienti di questo tipo.
Ma cosa vogliono gli acquirenti dal loro fornitore di stampa?
1) Velocità.
La cosa più importante che ogni acquirente desidera al giorno d’oggi è la velocità, sia per i prezzi che per la consegna. Viviamo in un mondo di
2) Prezzi competitivi. L’ascesa dei web-to-print significa che oggi è molto facile controllare i prezzi all’istante. In effetti, alcuni preventivi possono essere stati creati a partire dai prezzi online. Le aziende di stampa dovranno essere in linea con questi prezzi, a meno che non forniscano un prodotto o un servizio molto specialistico. Tuttavia, esiste ancora una percentuale significativa di acquirenti che non si fidano delle aziende online o che apprezzano un servizio personalizzato. Sono disposti a pagare un extra per questo, a patto che non sia un sovrapprezzo eccessivo rispetto ai prezzi online.
3) Semplicità
I buyer vogliono una vita facile. Vogliono che siate voi a gestire eventuali problemi su un PDF. Se esternalizzano il design, non vogliono fornitori separati per il design e la stampa. In genere, vogliono trattare con una sola azienda di stampa per tutte le loro esigenze. Di conseguenza, voi dovete essere uno sportello unico. Questo non significa che dovete creare e produrre tutto in casa, ma che dovrete gestire tutti i progetti per il cliente.
4) Consulenza
La consulenza è ciò che vi
idee per crescere
eleva dalle soluzioni online. Molti clienti si rivolgono ancora alle aziende di stampa perché hanno bisogno di aiuto. Un buon tipografo non si limiterà ad aiutare con le specifiche, bensì mostrerà come la stampa può dare un contributo prezioso al cliente. Suggerirà anche come ridurre i costi e lavorare in modo più efficiente. Se riuscite a instaurare un rapporto di questo tipo con i vostri clienti, diventerete un partner fidato piuttosto che un fornitore di merce.
5) Risultati
I vostri clienti acquistano la stampa perché aiuta la loro attività. Voi dovete aiutarli a misurare questi risultati. Se avete fornito loro una consulenza, aiutateli a misurare il confronto tra la vostra nuova offerta e quella fornita in precedenza. Assicuratevi che i vostri clienti apprezzino i vostri prodotti e servizi.
6) I dati
I dati sono essenziali per molte aziende e possono assumere diverse forme. Può essere la gestione degli elenchi o la pulizia dei dati per conto delle aziende. Se state creando campagne di marketing, dovrete misurare i risultati a livello individuale. Inoltre, l’inventario e l’adempimento sono solitamente richiesti su base giornaliera o settimanale. Potrebbe essere necessario un responsabile IT nella vostra organizzazione.
7) Sistemi
I clienti amano i sistemi che rendono loro la vita più facile. I prezzi online consentono di creare budget e di prendere decisioni rapidamente. Molti vogliono semplicemente caricare i file su un portale semplice da usare. Inoltre, sono sempre più diffusi i cruscotti in cui i clienti possono vedere l’avanzamento dei loro lavori. Per i clienti più grandi potrebbe essere necessario integrarsi con i loro sistemi. In genere si tratta di processi di contabilità, ma può anche trattarsi di
ordini online e di adempimenti di magazzino.
8) ESG
Acronimo di Environmental, Social e Governance, l’ESG sta diventando sempre più importante, soprattutto per i clienti più grandi. Presto sarete obbligati per legge a misurare il vostro impatto ambientale e molte marche lo richiedono già. Inoltre, molte aziende vogliono che dimostriate di essere un’azienda socialmente responsabile. Fate donazioni e beneficenza? Concedete del tempo al vostro personale per aiutare la comunità? A livello di governance, vi verrà richiesto di dimostrare di avere le credenziali giuste per dimostrare che voi e la vostra supply chain lavorate in modo etico e responsabile.
9) Servizio
Tutti i clienti si aspettano un servizio eccellente. Tuttavia, è importante notare che questo non è qualcosa che vi distingue dalla concorrenza, né richiede un premio di prezzo. È solo qualcosa che tutti i buyer danno per scontato. E cambieranno fornitore se non ricevono un buon servizio.
I buyer di stampa cercano tutti questi requisiti?
Non tutti gli acquirenti richiederanno tutto ciò che ho elencato qui. Quasi tutti gli acquirenti richiedono velocità, prezzi competitivi, semplicità e servizio. E nessuno continuerà ad acquistare la stampa se non ottiene i risultati giusti per la sua azienda. Ma non tutti hanno bisogno di
consulenza, dati, integrazione o conformità ESG. Tuttavia, molti avranno bisogno di almeno uno di questi. Un’azienda di stampa ben preparata sarà in grado di offrire tutti questi elementi non appena le vengono richiesti.
I buyer di oggi sono esigenti, e possono scegliere
Gli acquirenti di stampa si aspettano molto (ma niente di irragionevole), e se uno stampatore non è in grado di offrire loro ciò che desiderano, andranno altrove. Le aziende di stampa sono innumerevoli e tutte desiderose di lavorare. Molte già offrono ciò che ho elencato in questo articolo. E voi? Rispondete già a tutte le esigenze dei print buyer? Come giudicate la vostra offerta rispetto a quanto ho descritto?
Fidarsi è bene. Certificato è meglio.
La stampa specializzata è il mezzo più sicuro per raggiungere target selezionati di operatori e professionisti di settore. Quando pianificate il vostro investimento pubblicitario, scegliete riviste certificate CSST. Dati certi su tiratura e diffusione, autenticati con metodologia internazionale, vi daranno la garanzia di aver investito il vostro denaro nel modo migliore, affidandovi a editori che lavorano all’insegna della trasparenza.
In un mondo digitale ipnotizzante e sovrastimolante, le continue interferenze compromettono concentrazione e risultati, tanto nella vita privata quanto nel lavoro
Se focalizzarsi è sempre più difficile, si può fare qualcosa per recuperare efficienza
di Davide Medri
Siamo sempre più distratti, disattenti e superficiali. È necessario recuperare il focus sui nostri obiettivi.
La prova? Entrate nel vostro ufficio, aprite il cassetto della scrivania, e vi accorgete improvvisamente che non ricordate più cosa volevate prendere. State partecipando a un’importante riunione di lavoro e, nonostante l’uso dei telefonini non sia
ben visto, gettate uno sguardo furtivo sul display per controllare le notifiche, in attesa di una email, perdendo il filo del discorso. Dovete preparare entro la giornata un report importante e, nonostante siate consapevoli della rilevanza di questo compito, vi trovate a controllare in continuazione le vostre e-mail o a leggere una delle tante “interessanti” fake news create dall’intelligenza artificiale in un qualche paese dell’Europa dell’Est.
Ogni giorno incontriamo e parliamo con professionisti affermati che ammettono di essere vittime di questi fenomeni. Le innovazioni tecnologiche hanno sicuramente migliorato la nostra esistenza, ma d’altro canto minacciano di compromettere l’orientamento al risultato del nostro cervello. Sia nella vita aziendale che in quella vita privata, le persone si trovano a dimenticare, distrarsi e perdere la concentrazione con sempre maggiore frequenza.
Davide Medri è attualmente senior advisor in BIP (Business Integration Partners), con un percorso professionale misto tra marketing, vendite e formazione, sia all’interno di aziende multinazionali che nella libera professione. Tra le esperienze, dieci anni trascorsi nel mondo delle Arti Grafiche e del Digital Printing in HP Indigo e Xerox. Le competenze di Davide coprono due ambiti chiave: quello commerciale (vendite, negoziazione, account management, sales management) e quello della comunicazione interpersonale “allargata” (stili di comunicazione interpersonale, public speaking, coaching, gestione riunioni). In parallelo una passione per la fotografia, praticata e insegnata.
A livello aziendale, ovviamente, questo impatta sull’efficienza, sulla qualità dell’output, sulla percentuale di errori commessi.
In questo articolo ci proponiamo di spiegare questi fenomeni e proporre soluzioni pratiche e praticabili per ovviare, almeno in parte, a questa perdita di focalizzazione che pregiudica le nostre prestazioni, sia in ambito lavorativo che nella vita privata.
I nostri limiti naturali
Partiamo da un presupposto scientifico: la nostra capacità di porci degli obiettivi e concentrarci sugli stessi si scontra frontalmente con i limiti del nostro cervello nel controllo dell’attenzione, della memoria, della gestione efficiente del tempo. Questo scontro produce la nostra estrema vulnerabilità alle interferenze, causate sia da distrazioni da parte di informazioni irrilevanti, sia dalle interruzioni dovute al multitasking. L’impatto è evidente sul livello delle nostre percezioni, sull’efficacia del processo decisionale e sulla nostra capacità di catturare e rievocare ricordi. Come è stato detto in modo chiaro, “siamo cervelli antichi in un mondo iper-tecnologizzato”.
Il sovraccarico di stimoli
Come siamo arrivati a tutto questo? Da una parte c’è la “mano oscura” dei padroni della rete: Meta, Amazon, Google, Apple, per citarne alcuni nel mondo occidentale. Queste aziende hanno interesse a tenerci attaccati alle loro piattaforme, per fare profitti e raccogliere gratuitamente informazioni che alimentino i loro sistemi di intelligenza artificiale. E sono bravissime nel darci continuamente la sensazione che ci stiamo perdendo qualcosa di importante o di interessante. Google crea la nostra personale “bolla di informazioni”, Facebook ci fa vedere come saremo da vecchi, Amazon ci fornisce suggerimenti, mentre Apple ci ipnotizza con il suo “ecosistema”.
A questo si aggiunge la quantità
Distrazioni (mente errante)
Interna
Interferenza sull’obiettivo
Interruzioni (multitasking)
crescente di stimoli e informazioni che arrivano dall’esterno, a prescindere dalle aziende sopra citate: email, messaggi WhatsApp e Telegram, telefonate con richieste sempre più urgenti e pressanti, seguite da inutili solleciti online. Il fattore peggiorativo sta nel fatto che tutto è facilmente accessibile con un click o il tocco di un dito. Lo smartphone è diventato una sorta di slot machine nelle nostre tasche. E purtroppo non c’è un’informazione seria e adeguata sui danni che tutto questo produce sul nostro sistema nervoso. Tutto ciò genera continue interferenze nello svolgimento del nostro lavoro quotidiano, a cui il nostro cervello è estremamente sensibile.
Come perdiamo concentrazione ed efficienza
L’interferenza durante lo svolgimento di un compito si verifica quando una persona intenta in un’attività sulla quale dovrebbe restare concentrata (ad esempio prendere qualcosa in un cassetto, seguire una riunione, portare a termine un incarico di lavoro, guidare l’auto) viene distratta da un fattore che mette a rischio l’esecuzione di quel compito.
L’interferenza può essere generata sia da noi stessi, sia dall’esterno. In entrambi i casi abbiamo due fattispecie distinte. Le distrazioni: quando qualcosa interferisce con la nostra attività – un pensiero, una notifica, una telefonata. O le interruzioni: quando ci viene richiesto o cerchiamo di svolgere
Esterna
Distrazioni (mente errante)
Interruzioni (multitasking)
FOMO (fear of missing out)
L’acronimo FOMO descrive bene la sensazione di chi si sente spinto a consultare continuamente i contenuti dei social network, delle news e delle chat, con il timore (ingiustificato) di perdere qualcosa di interessante, di restare tagliato fuori dalla realtà.
Demenza e solitudine digitali
Nei suoi due libri “demenza digitale” e “solitudine digitale” Manfred Spitzer descrive molto bene gli effetti nefasti dell’esposizione costante ai dispositivi digitali, tra cui disturbi dell’attenzione, dipendenza, perdita di controllo.
La chimera del multitasking
Il multitasking, cioè l’esecuzione di due attività in contemporanea, non è una proprietà del cervello umano. Dovremmo piuttosto chiamarlo “task switching” cioè il passaggio continuo da un compito all’altro, con conseguente rallentamento dei processi e aumento della fatica, dovuta al maggiore esborso energetico del cervello.
attività in multitasking (fig. 1). La nostra distrazione viene da una caratteristica innata dell’essere umano: siamo stati selezionati a essere curiosi e cercare informazioni che ci aiutino a prendere decisioni corrette. Ciò che era di sicuro un vantaggio evolutivo nel passato, oggi è controproducente. Questo continuo cercare informazioni e sentirci indaffarati in mille attività è supportato dall’errata convinzione che iperattività sia sinonimo di produttività. Il multitasking può essere divertente e
gratificante, ma è scientificamente provato che allunga i tempi di completamento dei singoli compiti ai quali ci si applica oltre che il livello di affaticamento cerebrale. Per farla breve, iperattività non è sinonimo di produttività.
Recuperiamo le nostre capacità
Ci sono rimedi efficaci per ovviare a questo problema. Con una premessa fondamentale: dobbiamo sentirci realmente motivati e disposti ad applicarci.
La competenza inconscia
Si definisce competenza inconscia la capacità di compiere un’azione in modo inconsapevole, senza dover decidere ogni volta come farla, poiché è entrata nelle nostre routine cognitive: pedalare in bicicletta, accendere il PC, chiudere la porta di casa, etc.
Il paradigma del boscaiolo
È famoso l’aneddoto del boscaiolo che, dovendo tagliare 30 alberi, rallenta progressivamente il ritmo. Un passante gli suggerisce di affilare la lama della scure, che ormai si è arrotondata. E il boscaiolo risponde: «Non ho tempo, devo tagliare ancora 15 alberi».
Siamo infatti ben consapevoli che le raccomandazioni razionali sono inutili senza motivazione. Altrimenti, per esempio, nessuno fumerebbe più. Quindi servono assolutamente motivazione e impegno. I suggerimenti che seguono vengono non solo dalla teoria, ma dall’esperienza personale nostra e di persone che li hanno proficuamente seguiti. Parliamo anzitutto di mindfulness: una pratica che potremmo definire come una versione occidentale della meditazione, che risulta molto utile sia per il rilassamento, sia per ripristinare le nostre capacità di concentrazione. L’obiettivo della mindfulness, in sintesi, è sapersi concentrare
volontariamente sul momento presente, lasciando andare i pensieri che ci distraggono. Provate semplicemente a chiudere gli occhi e concentrarvi sul vostro respiro, o su qualcosa di costante, come il battito del vostro cuore, o il ticchettio di un orologio, senza pensare a nulla. Vedrete che ci riuscirete solo per pochi secondi, e subito verrete trascinati dai vostri pensieri. Attraverso una esercitazione costante, questo tempo si allungherà progressivamente, e vi accorgerete di essere capaci di restare focalizzati più a lungo senza distrarvi. Noterete benefici evidenti nella vostra capacità di focalizzarvi sulle attività che state svolgendo.
Cambiare un’abitudine
Per evitare di cadere nelle distrazioni dobbiamo analizzare la sequenza dei nostri comportamenti, e identificare l’azione che precede l’avvio dell’abitudine negativa: mi siedo alla scrivania e prendo in mano lo smartphone, o accendo il PC e apro Outlook, etc. Dobbiamo quindi agire su quel preciso momento e definire un nuovo comportamento alternativo. Ad esempio, tolgo dal campo visivo lo smartphone quando mi siedo alla scrivania, tolgo le notifiche che mi segnalano l’arrivo di una mail, etc. E ripetere questo comportamento finché non sarà diventato una competenza inconscia. Dobbiamo proteggerci dai nostri comportamenti istintivi.
Gestire l’equilibrio psicofisico
Molti di noi ricordano quando, ai tempi dello studio, insistevamo sui libri anche se ci rendevamo conto che non riuscivamo più a memorizzare. È importante avere la determinazione di fermarsi a intervalli regolari di un’ora, massimo un’ora e mezza, per modi-
ficare la propria fisiologia senza prendere in mano il telefonino nei momenti di stacco. Smettere di stare immobili, seduti ricurvi, con la testa piegata, in ambiente chiuso. Si può recuperare efficienza facendo pochi minuti di movimento e respirazione profonda, dando così modo al cervello di recuperare energie.
Aggiungiamo, sempre in questo ambito, la necessità di dormire un numero sufficiente di ore: un tempo che si è sensibilmente ridotto sempre a causa degli stimoli sopra citati, e dell’ampiezza dell’offerta televisiva.
I fenomeni che abbiamo descritto sono diffusi in qualsiasi paese, ed è sicuramente impegnativo resistere a comportamenti istintivi inscritti nel nostro DNA. Dobbiamo comunque farlo se vogliamo preservare la nostra capacità di produrre risultati di valore.
Bibliografia
Distracted Mind , Adam Gazzaley, Larry D. Rosen, 2024, Franco Angeli. Mindfulness , Zindel V. Segal, J. Mark Williams, John D. Teasdale, 2014, Bollati Boringhieri.