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EVENTI
What’s inside: come scelgo il mio plotter da taglio
Italia Publishers - Anno XXVIII - n° 01/2016 - Prezzo euro 10,00 - Iscrizione al ROC n° 26062 del 23/11/2015 Poste Italiane SpA - Sped. Posta Target Creative (SMA autorizzazione LO/00335/02.2015) CMP di Milano-Roserio In caso di mancato recapito inviare al CMP di Milano-Roserio per la restituzione al mittente previo pagamento dei resi
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• Un punto di bianco molto elevato (CIE 150). • Una gamma completa di carte riciclate di alta qualità, patinate e offset, disponibili in diverse grammature per tutti i vostri documenti stampati Scegliendo di stampare 7000 copertine di questa rivista su carta riciclata Cocoon Offset 300gm invece che su carta a fibra vergine Italiapublishers ha contribuito alla salvaguardia di :
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WHAT’S INSIDE
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Come scelgo il mio plotter da taglio?
sommario 01
EDITORIALE La rivoluzione possibile
NEWS
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Novità, tecnologie e tendenze dai player del mercato digitale
TECNOLOGIE
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Lippolis Visual Solutions dà un taglio al passato e sceglie il taglio oversize di Aristo
SPECIALE 14 |
Chi sono e come avere a che fare con i print buyer di oggi
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Configurare i software per lavorare (e vivere) meglio
FOCUS 20 |
Mimaki TS500P-3200: la superwide che il textile attendeva
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ONYX 12 raddoppia la velocità con qualità sempre top
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EVENTI 36 |
Dal Textile a Printeriors, FESPA Digital avvia i motori
STRATEGIE 62 |
La trasformazione digitale della stampa industriale
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2006-2016: 10 anni di stampa digitale di grande formato
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inserzionisti Agfa Arjowiggins B+B Digitalia Edigit FESPA Fotoba EDP Eizo
pag. 84 pag. 2 pag. 83 pag. 30, 66 pag. 9 pag. 78 pag. 5 pag. 60 pag. 82
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Registrazione: Tribunale di Milano n.74 del 12/2/94 Anno XXVIII - n° 01 2016 Direttore responsabile Silvia Guglielmi Co-editore Lorenzo Villa - lorenzo@densitymedia.com Redazione Roberto Bonsignore - roberto@densitymedia.com Carola Dessena - carola@densitymedia.com Consulente tecnico: Gabriele Lo Surdo - gabriele@densitymedia.com Pubblicità Deborah Ferrari - marketing@densitymedia.com Amministrazione Manuela Spatola - manuela@densitymedia.com Grafica di copertina Genuine Roman Art - info@genuineromanart.com Collaboratori Marco Olivotto - marco@marcoolivotto.com Matthew Parker - print@printandprocurement.com Stampa Unigrafica srl - Gorgonzola (MI) - www.unigrafica.it Tiratura 7.000 copie
Italia Publishers è stampato utilizzando energia elettrica green, proveniente esclusivamente da fonti rinnovabili.
Una copia: euro 10,00 Arretrati: euro 15,00 Abbonamento 6 numeri: euro 60,00 Abbonamento estero 6 numeri: euro 120,00 Ufficio abbonamenti: abbonamenti@densitymedia.com I pagamenti possono essere effettuati a mezzo bonifico bancario sul conto intestato a Density srl IBAN IT21S0100501660000000001211 Density srl Via Carlo Torre, 29 - 20143 Milano (MI) Associato a:
Tutti i diritti sono riservati. Notizie e articoli possono essere riprodotti solo con l’autorizzazione dell’Editore e in ogni caso ci-tando la fonte. Manoscritti, disegni, foto e altri materiali inviati in redazione, anche se non pubblicati, non verranno, in nessun caso, restituiti. In particolare l’invio di articoli implica, da parte dell’autore, l’accettazione (in caso di pubblicazione) di un compenso puramente simbolico stabilito dall’Editore, salvo accordi preventivi sottoscritti e comunicati a mezzo R.R. Gli articoli firmati impegnano esclusivamente gli autori. Dati, caratteristiche e marchi sono generalmente indicati dalle Case Fornitrici (rispettivi proprietari); non sono comunque tassativi e possono essere soggetti a rettifiche in qualunque momento. Informativa ai sensi dell’art. 13, d. lgs 196/2003 I dati sono trattati, con modalità anche informatiche, per l’invio della rivista e per svolgere le attività a ciò connesse. Titolare del trattamento è: Density srl via Carlo Torre, 29 - Milano (MI). Le categorie di soggetti incaricati del trattamento dei dati per le finalità suddette sono gli addetti alla registrazione, modifica, elaborazione dati e loro stampa, al confezionamento e spedizione delle riviste, al call center, alla gestione amministrativa e contabile. Ai sensi dell’art. 7, d. lgs 196/2003 è possibile esercitare i relativi diritti fra cui consultare, modificare, aggiornare o cancellare i dati, nonché richiedere elenco completo e aggiornato dei responsabili, rivolgendosi al titolare al succitato indirizzo. Spedizione in abbonamento a titolo oneroso Il ricevimento di questa rivista avviene a titolo oneroso secondo il tipo di abbonamento sottoscritto o tacitamente accettato. Chiunque desiderasse sospendere tale abbonamento ne avrà piena facoltà, senza alcun costo e basterà darne comunicazione scritta all’ufficio abbonamenti.
editoriale
Lorenzo Villa // lorenzo@densitymedia.com • Gabriele Lo Surdo // gabriele@densitymedia.com •
Rivoluzioni possibili Quella del “cambiamento di paradigma” è una definizione affascinante ma anche piuttosto abusata tra chi, con intenti più o meno nobili, necessita di auspicare, teorizzare o analizzare il mutamento di teorie scientifiche, schemi di pensiero e sistemi di valori. L’espressione coniata da Thomas Kuhn negli anni ’60, ormai entrata nel linguaggio del marketing moderno, è infatti applicabile a mille ambiti della scienza, della vita e del mercato. Per esempio è ripresa, più o meno velatamente, da alcuni degli editorialisti presenti nel numero che state sfogliando: Ron Gilboa sottolinea i mutati paradigmi della stampa applicata all’industria, mentre il nostro nuovo collaboratore Matthew Parker parla di stampatori che cambiano pelle per non morire, ma anche di categorie di print buyer in via di estinzione. Proprio quest’ultima chiave è sempre stata quella che ho trovato più inquietante ma anche curiosa: è davvero necessario che un intero sistema di valori si estingua del tutto – professionalmente e forse anche fisicamente – prima che un paradigma possa cambiare? Un tema su cui ultimamente anche noi, da editori e da startup, ci interroghiamo. La risposta che ci siamo dati è che il vero cambiamento avviene quando – a prescindere dall’estizione del preesistente – qualcosa di nuovo nasce, creando nel circostante la necessità di adeguarsi. Un po’ come quando esce una nuova release di un software che offre funzionalità più evolute ma che, al tempo stesso, produce file incompatibili con le versioni precedenti. Ai nostri occhi, dunque, il cambiamento vede principalmente tre attori: chi crea, chi insegue, chi resiste (preludendo alla propria estinzione). E noi? Geneticamente allergici ai “resistenti”, lavoriamo ogni giorno per supportare l’operato di chi innova consapevolmente e di chi, distratto dai risvolti operativi del proprio business, deve ancora scoprire la potenza dirompente delle proprie idee e dei propri prodotti. Chissà che un giorno, così facendo, non potremo vantare anche noi il merito di aver cambiato qualcosa, portando i nostri magazine a essere un vitale territorio di approfondimento, scambio e crescita per i professionisti del settore e gli aspiranti tali. L’intenzione c’è, non ci resta che rimboccare le maniche e fare di tutto questo una rivoluzione possibile.
news Un 2016 sempre più orientato al mobile per SAXOPRINT
|| EFI H1625 LED è la stampante UV LED ibrida di fascia media di EFI
Patto per il wide format tra Konica Minolta ed EFI Konica Minolta e EFI hanno recentemente siglato un accordo di distribuzione per cui i reseller Konica Minolta potranno vendere le stampanti inkjet di grande formato con tecnologia LED e UV di EFI. Una collaborazione dal duplice valore: se da un lato il player giapponese può arricchire la gamma di tecnologie offerte, per la multinazionale statunitense è l’occasione per rafforzare ulteriormente la propria presenza sul mercato europeo, sfruttando la consolidata rete vendita di Konica Minolta Business Solutions Europa. L’accordo, non esclusivo, prende il via con la distribuzione della piattaforma EFI H1625 LED, la stampante ibrida di fascia intermedia che vanta qualità dell’immagine fotografica e bassi costi di gestione, grazie anche alla tecnologia LED che effettua il curing dell’immagine a bassa temperatura, con minore stress per i supporti sensibili al calore, sia flessibili che rigidi. La piattaforma EFI è disponibile in configurazione a 4 colori più bianco e si adatta a tutte le applicazioni display graphics. La collaborazione tre le due aziende è già attiva nell’ambito dei digital front end EFI Fiery. www.konicaminolta.com - www.efi.com
Il provider di stampa on-line SAXOPRINT ha recentemente lanciato la versione mobile del proprio sito per andare sempre più incontro agli attuali trend dell’e-commerce, che vedono un utilizzo massiccio di smartphone e tablet sia per la consultazione che per l’interazione: dalla richiesta di informazioni all’inserimento dei dati, fino all’acquisto. Con un semplice click da dispositivo mobile i clienti possono ora visualizzare agevolmente i prodotti, effettuare preventivi e configurare i propri stampati, trasmettendo solo successivamente i file da un PC. Altra novità è SAXOPRINT pro design, un add-on gratuito per Adobe InDesign progettato per creare template di stampa conformi a tutti i parametri richiesti: formato, abbondanze, profilo colore, linee di piegatura e disposizione delle pagine, in modo semplice e veloce. Con pro design non è più necessario scaricare i modelli di stampa dallo shop on-line del sito di SAXOPRINT. E’ disponibile sia per Windows che per Mac OS e per averlo basta scaricarlo gratuitamente dal sito di Adobe. www.saxoprint.it
|| La schermata di avvio della nuova app mobile firmata SAXOPRINT
Expo della Pubblicità è il grande evento del printing nel Sud Italia
|| L’immagine promozionale dello show patrocinato dalla Confcommercio di Catania
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E’ giunta alla decima edizione la fiera di riferimento per il Sud Italia nell’ambito delle tecnologie per la comunicazione visiva. Parole chiave ad Expo della Pubblicità 2016: tecnologie, futuro, opportunità e crescita. L’evento, promosso da Promo Print Confcommercio, associazione del Sistema Confcommercio Catania, è il luogo d’incontro per gli operatori del settore provenienti da Sicilia, Calabria, Malta e regioni limitrofe in cui esporre e toccare con mano tecnologie, ma anche e soprattutto confrontarsi, seguire seminari e laboratori, aggiornarsi e creare partnership e occasioni di business. Lo show spazia dalla stampa digitale wide format alla serigrafia e tampografia, dal textile all’incisione, fino al digital signage, alle etichette e al packaging. L’edizione 2016 prevede un largo spazio dedicato agli articoli promozionali e alle tecnologie di personalizzazione. L’appuntamento è dall’11 al 13 Marzo presso Etnafiere-Etnapolis a Belpasso, in provincia di Catania. www.expodellapubblicita.it
Dall’amore per la carta di Burgo, le Digital Papers ad alte prestazioni Oltre ad essere una delle cartiere leader nazionali, Burgo Group pone ogni sforzo per ricercare, innovare e dare vita a un ciclo completo di produzione, distribuzione e riciclo della carta, lavorazione di prodotti forestali, progettazione e realizzazione di impianti cartari: tutto in un’ottica di sviluppo ecosostenibile, a partire dall’acquisto e dall’utilizzo delle risorse, fino alla restituzione delle acque reflue e al riutilizzo degli scarti per produrre energia. Tra i prodotti più innovativi ci sono le Digital Papers, una gamma di carte per il digitale certificate FSC Mix Credit. Tra queste c’è Experia Digi, una patinata per stampa digitale a toner secco e liquido con finiture gloss e silk e grammature da 90 a 150 g/m², ideale per basse tirature di alta qualità e disponibile anche in versione naturale. Poi c’è Evo, sviluppata per stampa inkjet ad alta velocità sia con inks pigmentati che dye-based, che garantisce tempi di asciugatura rapidi e ottimi risultati anche a velocità di 200 m/min. Infine c’è Cad B+, una carta naturale con ottima opacità e grado di bianco ideale per cianografiche e CAD/GIS. La gamma Digital Papers è stata testata, offrendo sempre risultati affidabili e di alta qualità, sui principali engine, tra cui Xerox, Canon, Konica Minolta, HP Indigo e serie T, Kodak, Ricoh Infoprint, Impika e Screen Truepress Jet. www.burgogroup.com
|| Una schermata del sito Burgo Digital Papers che permette, in pochi clic, di conoscere la carta più adatta alla propria stampante
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news Xerox punta sull’anticontraffazione con le etichette Printed Memory Il player statunitense ha lanciato le nuove Printed Memory, etichette elettroniche stampate che contengono informazioni relative all’autenticità dei prodotti e alle loro condizioni, progettate per combattere la contraffazione. Ce ne sono due tipologie: la prima contiene fino a 36 bit di memoria riscrivibile ed è in grado di immagazzinare fino a un massimo di 68 miliardi di punti di accesso ai dati. La seconda, dotata di tecnologia Cryptographic Security, prevede un codice univoco crittografato e stampato che permette di accedere alla memoria e può essere letto solo da personale dotato di un apposito lettore interfacciato con una app su smartphone. Entrambe possono essere utilizzate, oltre che per determinare l’autenticità di un prodotto, anche per monitorarne il percorso e controllare la sicurezza di prodotti “sensibili” come quelli farmaceutici o alimentari. Xerox propone le Printed Memory come una soluzione economicamente più sostenibile e sicura rispetto a inchiostro invisibile, ologrammi e tag RIFD. www.xerox.it
|| La nuova etichetta elettronica “Printed Memory” che contiene fino a 36 bit di memoria riscrivibile
I monitor ColorEdge EIZO al servizio dei creativi di tutto il mondo EIZO, leader globale nella produzione di monitor LCD, è il player che sta investendo con maggior convinzione nello sviluppo di tecnologie dedicate alle arti grafiche. L’azienda nipponica ha inoltre recentemente lanciato il ColorEdge Ambassador Program, un portale web dove fotografi, designer e film-maker, tutti utilizzatori dei display EIZO ColorEdge, sono chiamati a ispirare ed educare le nuove generazioni di artisti e creativi, condividendo i propri lavori. Tra gli artisti coinvolti ci sono i fotografi Jeff Rojas, Mike Pecc, Benny Rebel, Radomir Jakubowski e anche l’italiano Marco Olivotto. Visitando il sito è possibile accedere al profilo personale di ciascun ambassador dove, oltre a una ricca gallery di lavori, è possibile trovare una biografia e il racconto dell’esperienza avuta con le tecnologie EIZO. ColorEdge è la serie di monitor hi-end, tra i cui plus ci sono: lo spazio cromatico ≥ al 99% del profilo AdobeRGB, la tecnologia Digital Uniformity Equalizer per una visualizzazione omogenea su tutto lo schermo e il sensore hardware per la calibrazione integrato. www.eizoglobal.com/i/ambassadors
|| Marco Olivotto, l’Ambassador EIZO per l’Italia
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|| Il rendering dell’allestimento a tema hotel realizzato da Masserdotti per la manifestazione Albergo Italia
Masserdotti porta il Digital Signage a FESPA 2016 ll Gruppo Masserdotti pone tutto il know-how maturato nella comunicazione visiva a disposizione di FESPA Digital 2016. L’azienda bresciana è infatti protagonista di due manifestazioni collaterali: Albergo Italia, evento nato nell’ambito di Printeriors - iniziativa dedicata all’interior decor – che prende vita in un’area di 40 m² sul tema dell’hotel. Qui è la divisione Digital Signage di Masserdotti ad essere coinvolta, con l’esposizione di soluzioni per la comunicazione multimediale e interattiva come totem, monitor e videowall che consentono la trasmissione di contenuti da remoto grazie al software proprietario Palinsesto. Alberto Masserdotti, CEO del gruppo, è poi tra i relatori di FESPA Digital Textile Conference, il convegno di apertura della fiera, che vede la partecipazione dei maggiori esperti del comparto tessile. Con il discorso “Two case histories, two ways of textile” presenta due progetti di successo: la stampa del maxitelo - oltre 7.500 m² - realizzato per la finale di UEFA Champions League 2015 e la pluriennale collaborazione con OVS. www.masserdotti.it
news Portucel Soporcel raccoglie i frutti di anni di continui investimenti L’affermata cartiera portoghese, riconosciuta nel 2013 come “Best Company in Europe” nell’ambito degli European Business Awards, è un autentico volano per l’economia del suo paese, con il 3% delle esportazioni dal Portogallo, e un fatturato che rappresenta quasi l’1% dei PIL. Nei primi nove mesi del 2015 il gruppo ha realizzato un fatturato di 1.204 milioni di euro, il 5,8% in più rispetto allo stesso periodo del 2014, anno in cui ha chiuso un bilancio di 1.542,3 milioni di euro. L’aumento del prezzo della cellulosa e della carta ha sicuramente influito su questi dati, ma quello che fa di Portucel Soporcel un’azienda solida sono da un lato la politica espansionistica, volta ad allargare la copertura geografica e ad aumentare la quota di mercato nei 123 paesi in cui opera, e dall’altro una strategia di
marketing che punta sulla diversificazione, l’investimento, la ricerca e l’ottimizzazione dei prodotti in mercati chiave come l’Europa e gli Stati Uniti. E’ sempre del 2015 l’acquisizione dello stabilimento per la produzione di carta velina di Vila Velha de Ródão, che ha visto la propria capacità produttiva incrementata fino a 60.000 tonnellate e il personale aumentare di 150 persone. Sull’onda di questa continua spinta alla crescita, alla fiera Paperworld il gruppo ha recentemente presentato un nuovo prodotto che va ad ampliare la gamma Navigator: Navigator Advanced, una riciclata da 75 g/m2 prodotta al 50% con fibre vergini di Eucalyptus globulus, al 30% con fibre riciclate e al 20% con fibre rigenerate pre-consumo. www.portucelsoporcel.com
|| Sopra e a sinistra, moderni impianti produttivi di Portucel Soporcel
Cutter Zünd ad alte prestazioni Efficiente, innovativo, modulare • Strutturato in forma modulare • Estremamente versatile: cartone, cartone ondulato, materiale a sandwich e molto altro ancora • Componenti robusti per la massima affidabilità • Massima produttività • Funzionamento completamente automatico
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tecnologie L'azienda pugliese, leader nei teloni e nella comunicazione XXL, ha scelto il cutter ARISTOMAT LFC 3332 C per ampliare la propria offerta, riducendo tempi e costi
Lippolis Visual Solutions dà un taglio al passato e sceglie il taglio oversize di Aristo
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a storia di un'azienda a volte è racchiusa in un nome, in un'immagine o in un territorio. In altri casi, invece, tutto questo rappresenta solamente il punto di partenza, il nucleo iniziale che sviluppandosi dà vita a un progetto che cresce grazie all'ambizione e alla lungimiranza. E naturalmente grazie all'evoluzione tecnologica. Lippolis Visual Solutions rappresenta un chiaro esempio di questo processo virtuoso: nata nel 1950 dalla visione di Giovanni Lippolis, ha iniziato l'attività producendo teloni in canapa per la copertura dei camion, ampliando rapidamente la propria offerta con l'allestimento delle cabine degli autotreni. Da lì è iniziata una fase di continua crescita, che ha portato inizialmente alla creazione di un reparto di carpenteria interno all'azienda, cui si sono via via aggiunti plus come la personalizzazione dei teloni - sempre più realizzati anche in materiali plastici - attraverso l'utilizzo di piattaforme serigrafiche. Nel 2002 è avvenuto il grande salto verso la tecnologia digitale, con l'acquisizione di una stampante Gan-
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dinnovations Jeti da 3,2 m. Questa scelta ha rappresentato un chiaro esempio di lungimiranza da parte dell'azienda, che non ha più smesso di investire, arrivando oggi a dotarsi della piattaforma di taglio Aristo ARISTOMAT LFC 3332 C, prodotto estremamente performante e fuori dagli schemi, in linea con la visione della dinamica società pugliese. La ARISTOMAT LFC presenta caratteristiche uniche, come il piano di taglio di dimensioni extra large, e ha finalmente permesso a Lippolis di compiere il salto di qualità che stava cercando, gestendo internamente una fase cruciale della produzione, che nel frattempo si è estesa a settori come il sign & display, l'allestimento POP e la creazione di materiali pubblicitari oversize. Una scelta che ha esaltato l'esperienza nei settori della produzione di teloni e della carpenteria che, naturalmente, continuano a ricoprire un'importante parte nell'attività dell'azienda. || In alto una prospettiva che evidenzia le generose dimensioni del conveyor belt di ARISTOMAT 3332 C, in grado di alimentare supporti rigidi e flessibili XXL
tecnologie
intervista ad Ambrogio Lippolis Amministratore Lippolis Ambrogio srl
"Vantiamo partnership d'eccellenza costruite grazie alle nostre competenze e al desiderio di migliorarci sempre"
Qual è il motivo che vi ha portati a scegliere una soluzione da taglio Aristo? Aristo rappresenta ai nostri occhi la punta di diamante nel settore del taglio digitale. Grazie alla sua versatilità e al numero di utensili disponibili, la utilizziamo non solo per lavori di taglio legati alla stampa, ma anche per la lavorazione di teloni, gazebo, mongolfiere e tessuti in genere. Senza escludere la fresatura di materiali rigidi per insegne di ogni tipo e formato. Che impatto ha avuto ARISTOMAT LFC 3332 C nell'economia della vostra attività? Qual è la caratteristica che vi ha maggiormente colpiti? Ci ha permesso di semplificare notevolmente le lavorazioni, abbreviandone sensibilmente i tempi, con notevoli vantaggi nell'economia dell'azienda. Adesso possiamo esaudire le tante richieste dei nostri clienti, anche le più particolari, inclusi settori come l’oggettistica 2D e 3D, la cartotecnica e altri tipi di formule comunicative. Grandi
plus che ci hanno colpito, tra gli altri, sono la grande qualità dei componenti utilizzati e la possibilità di passare da una lavorazione all'altra con molta semplicità. Digitalia ha seguito la fase di pre e post-vendita. Quanto ha influito sulla vostra scelta l'operato di questo fornitore? Il rapporto con Digitalia è consolidato da anni. Svariate volte ci siamo affidati alle loro tecnologie, crescendo in modo costante. Da sempre si distinguono per professionalità e serietà, sia per la parte commerciale che tecnica. Tutto questo è stato fondamentale per
arrivare ad una scelta serena. Quali sono i vostri obiettivi e le strategie per il medio e lungo periodo? Puntiamo a fornire ai clienti finali non solo un prodotto qualitativamente al top degli standard oggi conosciuti, ma anche allargare costantemente le nostre conoscenze, senza tralasciare nessun ramo della comunicazione visiva. Vantiamo partnership d'eccellenza, non solo per le nostre capacità realizzative, ma anche per la consapevolezza di poter dare vita a una soluzione vincente per ogni esigenza.
La tecnologia aeronautica permette di realizzare piattaforme da taglio leggere, resistenti e versatili Chi sceglie Aristo dispone di una piattaforma con caratteristiche decisamente singolari. In particolare ARISTOMAT LFC 3332 C fa parte di una gamma hiend, destinata ad aziende con necessità produttive spesso fuori dagli schemi, soprattutto in termini di dimensioni dei materiali alimentati. La LFC 3332 C è dotata di conveyor belt e misura ben 3.615 mm di
larghezza massima di taglio: numeri che chiariscono perché Lippolis sperimenti un reale vantaggio competitivo nella gestione di teloni, tensostrutture e addirittura delle mongolfiere. Prodotti fuori dagli schemi, che richiedono macchinari altrettanto fuori dal comune. Aristo non lascia nulla al caso: la sua gamma ARISTOMAT LFC a piano fisso raggiunge il formato record di 5.345x5.420 mm. Per gestire queste dimensioni di taglio è necessaria un'architettura ottimizzata, come quella messa a punto dall'azienda tedesca: la macchina è basata su una struttura a sandwich di derivazione aeronautica, caratterizzata da strati di alluminio intervallati da un nucleo a nido d'ape, che conferisce al tempo stesso leggerezza e capacità di assorbimento delle vibrazioni: caratteristiche imprescindibili per poter alimentare in maniera ottimale i materiali più svariati. Anche il braccio ha una struttura realizzata secondo la logica costruttiva delle ali dei velivoli: in questo modo riesce a sopportare elevate sollecitazioni meccaniche mantenendo la rigidità e la leggerezza necessarie per movimentare una testa di taglio con cambio utensile automatico a 8 strumenti come quello presente a bordo della LFC 3332 C di Lippolis.
Digitalia SpA Via Polonia 27 35127 Padova (PD) www.digitaliaspa.com T: +39 049 89 99 111 F: +39 049 87 00 543 info@digitaliaspa.com
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speciale Viviamo in un mondo che cambia, e con esso cambiano le modalità di acquisto di stampa e i protagonisti. Orientiamoci tra interlocutori vecchi e nuovi
Chi sono e come avere a che fare con i print buyer di oggi di Matthew Parker // matthew.parker@printandprocurement.com
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ono passati meno di 20 anni dal rilascio del primo e-book reader palmare, il Rocket di NuroMedia. In questo periodo relativamente breve il volto del mercato dell’editoria è irrevocabilmente cambiato. Un cambiamento che, a propria volta, ha influenzato gran parte del settore della stampa. Ma non è solo il comparto della stampa di libri ad essere cambiato: molte aziende di stampa sono semplicemente scomparse, mentre altre hanno rinunciato all’offset per concentrarsi sul digitale. Alcune hanno venduto tutti i propri macchinari per diventare broker o print manager. Altre si sono dedicate esclusivamente alla vendita
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di materiali stampati online. Nell’ambito dei prodotti a valore aggiunto e del packaging di altissima qualità abbiamo addirittura assistito ad un ritorno di interesse per la tipografia.
A cambiare non è solo il settore della stampa Anche l’universo dell’acquisto si è radicalmente modificato e una cosa è certa: se trattate coi clienti nello stesso modo con cui li approcciavate 20 anni fa, finirete rapidamente fuori mercato. Scoprirete
Matthew Parker opera attraverso il suo brand Profitable Print Relationships. Matthew ha oltre 20 anni di storia nell’ambito dell’acquisto di stampa e tra le altre esperienze ha gestito gli acquisti di stampa di Future Publishing, uno dei principali editori di riviste consumer nel Regno Unito. Nel corso della sua carriera ha gestito oltre 1.400 trattative con aziende di stampa e oggi mette a frutto la sua esperienza di buyer come formatore e mentore in grado di aiutare le aziende di stampa a vendere di più e con maggiori marginalità. Potete scaricare gratuitamente l’e-book di Matthew “Dieci errori comuni nella vendita di stampa e cosa fare in proposito” dal sito profitableprintrelationships.com.
speciale che ci sono pochissimi buyer rimasti ai livelli del passato. Gli stampatori che hanno capito e si sono adattati a questi cambiamenti stanno creando relazioni importanti con i propri clienti, di cui stanno diventando partner commerciali. Queste aziende hanno una buona opportunità di avere un maggiore controllo su ciò che il cliente sta acquistando e una reale possibilità di raggiungere gli obiettivi di vendita e di profitto necessari per crescere. Le aziende di stampa ferme nel passato possono ancora lottare per sopravvivere, ma non certo crescere. Esse non si sono adattate ai buyer moderni e stanno ancora lottando per creare un rapporto proficuo con i clienti: una situazione che purtroppo accomuna una grande quantità di stampatori. Uno dei problemi principali di queste aziende è che tendono a vendere secondo logiche di prezzo: semplicemente stanno cercando di battere i concorrenti risultando più economiche. Il problema è che ci sarà sempre qualcun altro che sta offrendo un prezzo più basso! Una delle ragioni che giustifica la concentrazione sul prezzo è che questi player restano focalizzati sulla vendita di stampa, pur di fronte ad un mercato che distingue sempre più difficilmente due aziende che offrono lo stesso prodotto stampato. Di questi tempi l’unica vera differenza tra loro è il prezzo! Inoltre, la maggior parte dei buyer oggi non sono più interessati alla stampa nel modo in cui i buyer tradizionali lo erano. Un elemento stampato oggi è visto come una commodity ed è fin troppo facile cercare di risparmiare chiedendo preventivi ad una pluralità di aziende. Di contro gli stampatori che stanno creando relazioni più proficue con i propri clienti si sono allontanati dalla vendita di stampa e si stanno concentrando sulla vendita di soluzioni. Questo implica un livello di trattativa molto diverso da quello intavolato fino a pochi anni fa, ma è pur vero che la vendita di soluzioni non ha lo stesso impatto su tutti i tipi di buyer. E soprattutto tipologie di buyer differenti richiedono diversi tipi di soluzione. Per comprendere l’attuale mondo dei buyer è necessario identificare i diversi gruppi di acquirenti ed è anche importante capire come ciascun gruppo lavora e come raggiungerlo efficacacemente. I buyer di oggi possono essere suddivisi in quattro principali categorie: osserviamo più da vicino
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speciale ciascuno di questi gruppi per capire come funzionano e come creare il giusto livello di rapporto con ciascuno di essi. Per iniziare dobbiamo guardare al passato.
I buyer di stampa “tradizionali” sono sempre più rari Solo occasionalmente è ancora possibile trovare buyer di stampa a tempo pieno: interlocutori che capiscono il mondo della stampa e sanno parlare in modo consapevole dei processi di stampa, dei macchinari e dei dettagli più approfonditi del finishing: una razza in via di estinzione. Pochi brand oggi possono giustificare un buyer di stampa a tempo pieno e questo deriva dal fatto che la maggior parte delle aziende tende ad acquistare sempre meno materiale stampato, con processi di acquisto molto più efficienti. I buyer di stampa tradizionali che ancora sopravvivono annoverano l’acquisto di stampa solo come una delle proprie attività, sebbene sia spesso quella che amano di più e cui cercheranno di dedicare più tempo. Questi buyer si concentrano in genere sulla ricerca di un fornitore con l’attrezzatura giusta per il lavoro giusto, risultando particolarmente rigorosi nel voler garantire i livelli di qualità e di servizio attesi. Oggi gli standard di qualità e di servizio sono notevolmente aumentati a tutti i livelli, per cui differenze che fino a qualche anno fa erano più marcate, oggi non esistono più. Il prezzo sta diventando sempre più importante per questo tipo di acquirenti, al punto da rendere difficile un rapporto proficuo. Talvolta troverete ancora questo tipo di buyer nelle imprese più grandi e tradizionali, che richiedono alti volumi di materiale stampato: in genere brand che comunicano direttamente con i consumatori e utilizzano cataloghi, direct mail e materiali per il punto vendita. Oltre a questi ancora sopravvivono alcuni addetti all’acquisto di stampa a tempo pieno nelle aziende editoriali. Infine troverete buyer qualificati presso broker e aziende di print management. A tale proposito, il modello di business del print management implica che tutte le esigenze di stampa di un brand siano gestite da un’unica entità: in genere essa gestirà tutti gli acquisti, i fornitori e la produzione, senza possedere alcun macchinario. Questo modello è relativamente nuovo per l’Italia, ma è destinato ad ampliarsi nel corso dei prossimi anni. Questi buyer si basano su specifiche tecniche molto precise e raramente accettano di pagare un extra per lavorare con certi fornitori, a meno che non provengano da mercati specialistici come l’arte o la moda. E’ difficile creare un rapporto proficuo con questo tipo di acquirente, che tuttavia ha il pregio di garantire specifiche tecniche e PDF molto precisi, che fanno risparmiare tempo in produzione. In ultima analisi, i buyer di stampa tradizionali sono sempre più spesso rimpiazzati dal secondo gruppo di buyer, di cui parliamo sotto.
I professionisti del “print procurement” rimpiazzano i print buyer tradizionali Nella maggior parte delle grandi aziende i buyer specializzati sono stati sostituiti da un team di approvvigionamento - o “procurement” – che viene spesso gestito da società di outsourcing e sempre più spesso da grandi aziende di print management. Questi team sono estremamente focalizzati sulla riduzione dei costi e sull’aumento dell’efficienza: essi possono rappresentare un fattore critico per gli stampatori, dal momento che considerano la stampa alla stregua di merce. La prima cosa da notare è che la stampa è spesso sottostimata dai team di procurement perché la spesa complessiva per il materiale stampato non è semplicemente sufficiente a giustificare il tempo spe-
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so per il suo approvvigionamento. Ciò significa che in queste aziende vi è una buona opportunità per gli stampatori di concentrarsi sulla costruzione di rapporti a differenti livelli. E ci sono buone opportunità per affrontare il quarto tipo di buyer. Tuttavia, quando il team di procurement viene coinvolto i venditori di stampa sono posti di fronte a sfide interessanti! Questi buyer tendono infatti ad acquistare attraverso un processo molto strutturato, che implica offerte, richieste di preventivi e le temute aste online. Inoltre porebbe non esserci un esperto di tecnica della stampa nella squadra, al punto che le specifiche di stampa potrebbero essere sbagliate. Spesso la migliore opportunità per gli stampatori è quella di tentare di contribuire a definire il processo di acquisto. Se riuscite a dimostrare come le vostre soluzioni possono ridurre i costi, è possibile che questo possa cambiare le regole e che avrete maggiori possibilità di conquistare la commessa. Gli stampatori dovrebbero per esempio parlare ai team di procurement di come possono fornire prodotti just-in-time al fine di ridurre i costi di magazzino. Questi interlocutori potrebbero anche voler sentir parlare di ordini online per ridurre i tempi di gestione amministrativa, così come di distribuzione intelligente. Ricordate che l’argomento di conversazione si è spostato lontano dalle specifiche di stampa e che questo è vero anche per il prossimo gruppo di acquirenti.
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speciale La community dei designer è sempre più coinvolta nell’acquisto di stampa Molte agenzie non possono giustificare un responsabile acquisti a tempo pieno. Le agenzie più grandi hanno più probabilità di avere un responsabile acquisti che non un buyer di stampa, sebbene questa funzione sia spesso delegata direttamente ai designer o a personale dedicato al traffico e alla produzione. Questo implica vantaggi e svantaggi. Lo svantaggio è che questi soggetti sanno meno di quanto dovrebbero sulla stampa e spesso esprimono aspettative irrealistiche, ma di contro sono molto aperti a nuove idee. Per vendere in modo efficace i venditori di stampa necessitano di due grandi abilità: la prima è essere in grado di tradurre la visione del designer in una specifica tecnica, che è spesso più difficile di quanto sembri. E’ infatti importante capire la mentalità dell’interlocutore ed essere in grado di capire ciò che desidera, ben oltre quanto non riesca ad esprimere. La seconda abilità è quella di trasferire l’effetto “wow” ad agenzie con nuove idee creative. L’accesso a materiali e tecniche di finitura inusuali è importante, sebbene sia altrettanto importante mostrare come utilizzare creativamente la stampa “normale”. Prezzo, servizio e livelli di qualità sono molto importanti per le agenzie e larga degli acquisti viene finalizzato chiedendo agli stampatori la corrispondenza al campione di un lavoro precedente: questa è un’opportunità ideale per dimostrare come realizzare un oggetto più sorprendente o più conveniente con un paio di modifiche alla specifica fornita. Ricordate poi che che potreste sempre relazionarvi con un’agenzia attraverso un altro buyer e che alcuni preferiscono acquistare creatività e materiale stampato separatamente: in questi casi sarà necessario portare l’agenzia al tavolo per qualsiasi progetto si stia proponendo. In generale, le agenzie offrono agli stampatori incredibili opportunità di profitto, anche per l’ultima tipologia di buyer.
La maggior parte dei clienti acquista stampa perché deve La maggior parte dei clienti (almeno l’80%) acquista stampa nell’ottica di un’attività più ampia. Questa categoria di soggetti comprende
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tutti, dai proprietari delle PMI fino ai marketing manager e al personale amministrativo di fascia medio/bassa. Molti di questi soggetti sono abituati all’acquisto sul prezzo, perché spesso è stato venduto loro materiale stampato come commodity, ma nel prossimo articolo indagheremo su una serie di motivi che portano i buyer a decidere sulla base del prezzo. È importante ricordare che questi buyer non sono particolarmente interessati alla stampa e che per loro uno stampato rappresenta solo il soddisfacimento di un bisogno: se ordinano una campagna di direct mail, a loro non importa come viene stampato. Piuttosto sono interessati al direct mail perché aumenta la visibilità del loro brand e la presenza sul cliente, o innesca meccanismi di vendita diretta. Questi interlocutori acquistano vetrofanie per far entrare clienti dalla porta, pubblicizzare nuovi prodotti o vendere opportunità promozionali: questi risultati sono il cuore del loro lavoro, non certo la stampa. Sarete molto più propensi a relazionarvi con questo tipo di buyer se siete concentrati sugli elementi non stampati del lavoro. Ma cosa potete fare per migliorare il loro business, ridurre i costi o semplicemente rendere la loro vita più facile? Se potete aiutarli in queste aree, avete molte più probabilità di
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costruire un dialogo non incentrato sul prezzo. Ad esempio, se potete dimostrare ad un ente di beneficenza che la donazioni aumenteranno con una campagna di marketing multicanale, la discussione smetterà di essere incentrata sulla stampa: si parlerà di una strategia di marketing. Se saprete dimostrare che il vostro prodotto crea un più elevato ritorno dell’investimento, il cliente smetterà di confrontare i prezzi con altri stampatori e inizierà a valutare come la vostra soluzione si integra con la sua strategia di business. In alternativa dovreste essere in grado di dimostrare ad una società con più sedi come una soluzione web-to-print sia in grado di ridurre i propri costi creativi e amministrativi. Oppure il cliente potrà essere interessato a come questo tipo di soluzione possa impattare positivamente sulla propria strategia di branding. Questi buyer esistono in tutti i tipi di aziende e vale la pena di concentrarsi su particolari mercati di riferimento, al fine di relazionarsi meglio con gli individui e con i loro business. La maggior parte delle aziende credono che il loro settore di mercato sia diverso da altri e se vi percepiranno come un partner in grado di capire le specificità del loro mercato avrete maggiori possibilità di guidarle verso soluzioni più redditizie. Questo vi dà l’opportunità di spostare l’attenzione lontano dall’acquisto di materie prime. Creare questo focus può essere molto semplice: per esempio un ristorante vi affiderà con maggior fiducia la sua creatività e il suo lavoro di stampa se siete specializzati nel lavoro con altri ristoranti. Pensate siano più favorevoli a lavorare con un’azienda di stampa generalista o con una che ha già lavorato con un grande numero di imprese del settore? Questo non significa che sia necessario concentrarsi su un solo settore di mercato, ma sono molte le aziende di stampa concentrate su tre o quattro mercati: un indiscutibile plus rispetto al vendere “tutto a tutti”. Questi buyer che non sono specializzati in stampa offrono una buona occasione per vendere con un buon margine di profitto, a condizione di approcciare la vendita nel modo giusto.
Ecco tre suggerimenti per aiutarvi a trattare con i buyer in modo più efficace • Cercate di capire che tipo di cliente volete e con cui potete lavorare in modo più efficace. Potreste preferire il lavoro con un team di procurement e buyer simili a basse marginalità, a condizioni che garantisca maggiore efficienza. Oppure preferire un approccio più consulenziale con acquirenti meno formati. • Costruite un profilo del cliente. Sono sempre sorpreso di quanto scarse siano le informazioni su clienti e prospect in possesso degli stampatori. • Assicuratevi di capire il modo in cui i vostri clienti preferiscono interagire con voi. Implementate i vostri sistemi e workflow per assecondare il loro stile di lavoro.
L’e-book continuerà ad evolversi Così è destinato a cambiare il mercato editoriale in generale. Così sarà per l’industria della stampa per il panorama dei buyer in generale. Possiamo aspettarci di vedere sempre meno buyer tradizionali, mentre gli specialisti in materia di appalti potranno allargare la propria influenza nelle aziende più piccole. Le agenzie e i designer più strutturati potranno iniziare a migliorare le proprie conoscenze sulla stampa e sulle modalità di acquisto. Tuttavia il mondo dell’acquisto sta cambiando ed è importante parlare ai vostri clienti regolarmente: dovete assicurarvi di continuare a sviluppare il vostro approccio sui clienti ed è importante cambiare per adattarsi al modo in cui i clienti si evolvono. Recentemente nessuno di loro ha più sentito parlare del Rocket di Nuromedia. Assicuratevi che la vostra azienda non subisca la stessa sorte.
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focus | Mimaki - TS500P-3200
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Mimaki TS500P-3200: la superwide che il textile attendeva
carta d'identità PRODUTTORE
La roll-to-roll sublimatica da 3,2 m nata per l’home décor e il soft signage mostra numeri da leader diventando subito protagonista del mercato
Mimaki
NOME TS500P-3200
LUCE DI STAMPA 3.290 mm
RISOLUZIONE 360x360, 540x540, 720x720 o 720x1.080 dpi
VELOCITÀ fino a 180 m2/h
SUPPORTI STAMPABILI Carta transfer, anche con spessore inferiore a 0,2 mm
TIPO DI INCHIOSTRO Inchiostro sublimatico a base acqua ad asciugatura rapida Mimaki Sb310
APPLICAZIONI Fashion, lenzuola, copriletti, carte da parati, home décoration, abbigliamento sportivo, allestimenti POP, allestimenti fieristici
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Il comparto del digital textile printing sta vivendo una crescita esplosiva e Mimaki si conferma uno dei player tecnologici più attivi. Una tra le più interessanti novità del costruttore giapponese è la roll-to-roll TS500P-3200, una superwide per stampa sublimatica su carta presentata nel corso di ITMA 2015, applaudita ad Heimtextil e già ricca di pretendenti che non vedono l’ora di sfruttarne le potenzialità. Importata in Italia in esclusiva da Bompan, come il resto della gamma Mimaki, la TS500P-3200 è destinata a diventare un punto di riferimento per la produzione di tessuti per l’home decoration, un settore che può sfruttare al meglio i suoi 3.290 mm di luce di stampa per la realizzazione di biancheria da letto, tende e in generale tessuti di grande formato utilizzati per l’arredamento e la decorazione. Una delle caratteristiche più interessanti è la possibilità di utilizzare carte transfer molto sottili senza temere alcun tipo di inceppamento, sfruttando appieno la produttività che raggiunge i 180 m²/h. La capacità di gestire con facilità i picchi di produzione la rende ideale per le lavorazioni just-in-time, nonostante sia stata progettata per affrontare anche turni di lavoro impegnativi.
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intervista a Rachele Bompan Marketing Manager Bompan
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Dai segnali positivi percepiti sul mercato a partire dal suo lancio, quello di TS500P-3200 sembra essere un successo annunciato… Devo riconoscere che è proprio così. Mimaki ha capito che era il momento giusto per rinnovare il parco macchine superwide e i fatti le stanno dando ragione. In tanti hanno scoperto la nuova piattaforma nel corso di ITMA 2015 e molti l’hanno già prenotata senza neanche effettuare un test. Questo è sicuramente un attestato di stima e di riconoscimento per la tecnologia Mimaki, così come per le capacità di Bompan di rappresentare adeguatamente il
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marchio su un mercato competitivo come quello italiano. La TS500P-3200 sostituirà JV5-320. Quali sono le innovazioni più interessanti rispetto al passato? La JV5-320 è stata per lungo tempo un punto di riferimento nel suo segmento di mercato. Vogliamo rinverdirne i fasti, puntando su caratteristiche certamente superiori sia in termini di capacità produttiva che di efficienza. Le nuove teste di stampa, in combinazione con i nuovi RIP software TXLink3 e RasterLink6, ottimizzano le performance di getto abbinando qualità e bassi consumi, grazie
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anche agli inks Sb310 ad asciugatura rapida, disponibili ad un prezzo più competitivo di quelli convenzionali. È inoltre presente una serie di sistemi anti-inceppamento per garantire continuità e affidabilità della produzione anche su carta estremamente sottile ed economica. Quando sarà possibile per i clienti avere a disposizione questa superwide per testarne le potenzialità? Dal 15 marzo la nostra nuova piattaforma TS500P-3200 sarà installata all’interno del nostro show-room, totalmente a disposizione per effettuare demo e test approfonditi.
Roll-to-roll hi-end col piglio da piattaforma industriale La nuova Mimaki TS500P-3200 è un concentrato di tecnologia al servizio del soft signage e dell’home decoration declinati in versione XXL. Configurabile a 4 o 6 colori, dotata di 12 teste di stampa di nuova generazione, luce di stampa di 3.290 mm, produttività massima pari a 180 m²/h e inchiostri con un ottimo rapporto qualità/ prezzo, si posiziona come una piattaforma di categoria superiore, destinata a produzioni di livello industriale. La vocazione produttiva è confermata dalla presenza di soluzioni avanzate per la gestione delle lavorazioni, come ad esempio il sistema per la rilevazione automatica dell’occlusione degli ugelli: in caso di malfunzionamento viene effettuato l’immediato ripristino o, in alternativa, la
macchina provvede in maniera totalmente automatica alla compensazione dell’ugello otturato attraverso l’utilizzo delle proprie tecnologie. Un altro plus è la possibilità di stampare su carte con spessore inferiore a 0,2 mm che, benché più economiche, tendono ad imbarcarsi e a generare grinze. Mimaki ha ovviato a questo problema grazie ad una combinazione di fattori. Anzitutto le teste, dotate di una tecnologia di getto veloce e più preciso, lavorano ad una maggiore distanza dal materiale. Per ridurre le distorsioni è inoltre presente un sistema di aspirazione, che funziona in abbinamento all’Auto Media Feeder (AMF), tecnologia che gestisce costantemente la tensione dei materiali alimentati. L’autonomia di produzione è
l’azienda Bompan nasce nel 1996 da una visione del fondatore e Presidente Massimo Bompan, legando immediatamente le proprie fortune a quelle di Mimaki, produttore giapponese di tecnologie inkjet di grande formato. Bompan ha introdotto Mimaki
sul mercato italiano, divenendone importatore esclusivo e contribuendo al grande successo del brand, anzitutto grazie al mix vincente di qualità dell’offerta tecnologica e capacità dell’azienda italiana di interpretare le richieste di una clientela esigente.
garantita grazie alla capacità di gestire bobine fino a 130 Kg e al sistema di alimentazione di inchiostri esterno, composto da contenitori da 3 litri per cia-
scun colore e che comprende di un modulo di degassificazione per eliminare qualsiasi problematica nella circolazione degli inchiostri.
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What’s inside
Se il panorama del digital cutting si fa sempre più affollato, ecco una guida ragionata per uscirne con le idee un po’ più chiare
Come scelgo il mio plotter da taglio?
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onostante l’offerta sempre più abbondante di attrezzature, la scelta del sistema di taglio ideale non è banale. Il rischio principale è quello di trovarsi tra le mani una macchina, magari con ottime prestazioni e di eccellente manifattura, che non rispecchia le reali necessità produttive. Pur senza l’arroganza di voler offrire un’indicazione precisa su questo o quell’investimento, una delle finalità di “What’s inside” è proprio quella di orientare i nostri lettori verso tecnologie molto verticali, ricche di variabili e in rapida evoluzione: come appunto i sistemi di taglio e fresatura digitale. Produttività, potenza, formato, affidabilità, versatilità, automazione, integrazione nei workflow esistenti e ripetibilità delle lavorazioni sono solo alcuni degli aspetti da tenere in considerazione nel momento in cui si profila l’esigenza di acquisire ed installare una tecnologia di questo tipo. Sfogliando le prossime pagine scoprirete un’offerta di prodotti più ampia che mai, composta da macchine solo apparentemente simili tra loro, che in realtà contengono elementi di forte unicità che andrebbero considerati con attenzione: per questo abbiamo cercato di evidenziare i punti di forza e le peculiarità fondamentali di ciascuna delle piattaforme da taglio presenti in questo speciale. Che il vostro obiettivo sia sagomare, cordonare, effettuare mezzi tagli, fresare a livelli industriali o solo episodicamente, lavorare prevalentemente materiali rigidi o trovare il giusto mix tra pannelli e bobine, troverete pane per i vostri denti.
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Il piano aspirante: un elemento chiave per garantire stabilità e precisione Gran parte della sua tecnologia e delle sue potenzialità sono nascoste sotto una lastra di metallo forata o ricoperte da un tappeto: per questo la necessità di analizzarne con cura le caratteristiche si fa ancora più pressante. Il piano aspirante di qualsiasi cutter è caratterizzato da forellini atti al passaggio dell’aria per l’aspirazione dei materiali, affinché questi restino saldamente ancorati alla superficie di appoggio in fase di lavorazione. Eppure ci sono mille variabili che ne condizionano le prestazioni, a partire dalla forma dei fori - conica o cilindrica, per esempio – e dalla tipologia di pompe o turbine alla base del motore di aspirazione, o ancora dal numero di zone di aspirazione in cui l’intera superficie è suddivisa, che inevitabilmente influenza la potenza di aspirazione locale e il consumo energetico. C’è poi da considerare la struttura del piano: dalle sue dimensioni, livello di planarità e robustezza dipendono infatti la tipologia di supporti alimentabili e la precisone di taglio.
what’s inside Se anche il materiale è in movimento…
Testa di taglio e utensili: un’accoppiata inscindibile
Implementare moduli di automazione permette di accelerare la produzione, ridurre i tempi morti necessari per caricare e scaricare i materiali e anche poter produrre senza la continua supervisione dell’operatore. Più automazione significa anche minor bisogno di personale altamente specializzato: un fattore che potrebbe giustificare un maggior costo d’acquisto ricompensato da vantaggi di medio/lungo termine, specie per quelle aziende che gestiscono commesse lunghe e ripetitive. Esistono sistemi da taglio semi-automatici o completamente automatizzati con mettifoglio e unità di raccolta, sebbene l’accessorio più diffuso sia il conveyor belt: il tappeto che accompagna automaticamente il materiale pre-alimentato verso l’area di taglio, trasferendo poi i pezzi finiti e gli sfridi verso l’uscita del cutter.
Pressoché tutti i cutter evoluti sono dotati di teste multiutensile, che permettono di eseguire più fasi di lavorazione - taglio e cordonatura per esempio - in modo sequenziale e senza interruzioni. Gli utensili più comuni a bordo della testa sono lame fisse, lame oscillanti, rotelle per cordonatura, lame per il mezzo taglio e lame v-cut per il taglio inclinato, cui possono aggiungersi utensili oscillanti pneumatici per il taglio di materiali molto spessi, lame rotative per il tessuto e ulteriori tool di marcatura, tra cui penne o vere e proprie teste inkjet. Maggiore è il numero di utensili utilizzabili, più numerose sono le applicazioni e i business possibili. La maggior parte delle piattaforme prevede infine un mandrino ad alta frequenza utile per lavori di fresatura su materiali critici, sagomatura, bassorilievi e intarsi multimaterici.
Telecamere e proiettori: gli occhi del plotter Tra le dotazioni standard di quasi tutti i cutter in commercio ci sono i dispositivi ottici di posizionamento: questi utilizzano videocamere montate sulla testa di taglio per leggere i marchi di registro stampati sui supporti e trasmetterne la posizione al software, che provvede al matching con un tracciato di taglio, cordonatura o fresatura già memorizzato. Alcuni cutter utilizzano allo stesso scopo sistemi di proiezione o telecamere posizionate al di sotto del supporto. Quasi tutti i software rielaborano i dati pervenuti dalle telecamere per correggere eventuali deformazioni del materiale avvenute in fase di stampa, guidando l’utensile lungo un tracciato di taglio modificato con la nuova geometria e le nuove misure.
Il software, sempre più incentato sul workflow C’è braccio e braccio Mosso da motori tradizionali o magnetici con trasmissione del moto a pignone/cremagliera o con cinghia dentata, il braccio di qualsiasi sistema di taglio e fresatura flatbed assolve anzitutto al compito di sostenere e movimentare la testa di taglio lateralmente e longitudinalmente. I materiali costruttivi, combinati con le caratteristiche intrinseche del sistema di movimentazione, condizionano la velocità e l’accelerazione della testa, la precisione di taglio e l’affidabilità nel medio/lungo termine, così come la capacità di gestire lavorazioni pesanti effettuate con frese di elevata potenza su materiali molto duri.
Perché il cutter possa gestire efficacemente le operazioni taglio, il software è un elemento chiave. Questo può far parte della dotazione standard ed essere addirittura sviluppato dal produttore dell’hardware, oppure fornito a parte e realizzato da terze parti. Da questi e altri fattori dipendono il livello di integrazione, automazione complessiva e capacità di dare vita a veri e propri workflow. I pacchetti software connessi al taglio sono infatti quelli di progettazione grafica, i tool e i plugin di preparazione e di nesting, ma anche gli stessi RIP di stampa. Le funzioni specifiche incluse nei vari pacchetti sono le più disparate: si va dalle app di progettazione alle librerie di modelli packaging parametrici pronti all’uso, fino ai preset di profili materiale (che contengono le impostazioni di lavoro suggerite per un dato materiale), ai moduli di statistica sull’andamento di produzione, preventivazione e consuntivazione.
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What’s inside
Elitron Kombo SD+
Zund G3
Prodotta dall’italiana Elitron, Kombo SD+ è una piattaforma solida e versatile, con un piano disponibile in 4 differenti misure: dai 1.200x1.600 mm per applicazioni cartotecniche fino al formato 3.100x2.000 mm, il più diffuso nella comunicazione visiva. Elitron ha reso sempre più performante questa piattaforma, che può contare su un corpo macchina a singolo blocco realizzato in acciaio, così come il braccio che grazie alla sua solidità non flette e non vibra. Kombo SD+ monta una testa multiutensile, che su questa versione è equipaggiata con motori potenziati e raggiunge una velocità massima di 102 m/min, gestendo materiali di spessore fino a 120 mm. La modularità è un altro aspetto fondamentale dell’offerta Elitron ed è testimoniata dalla possibilità di dotare Kombo SD+ di un sistema di fresatura con mandrino da 3 kW, che ospita fino a 4 utensili con cambio automatico. Il piano aspirante è suddiviso in 40 settori ed è caratterizzato dalla possibilità di controllarli singolarmente in maniera automatica, così da garantire sempre la massima stabilità dei pezzi, anche quelli di dimensioni ridotte. Un sistema di pre-setting automatico azzera le possibilità di errore e migliora sensibilmente l’organizzazione del lavoro, riducendo i fermi macchina tra una lavorazione e l’altra e tempi e costi correlati. www.elitron.com
L’inossidabile serie di cutter Zünd nasce per essere versatile, modulare, costantemente aggiornabile e produttiva, con prestazioni costanti anche nelle lavorazioni a ciclo continuo 24/7. La serie G3 è disponibile in 11 formati, che coprono un range che va dai 1.330x1.600 mm ai 3.210x3.200 mm, cui si possono aggiungere ulteriori prolunghe anteriori e posteriori. Sui sistemi Zünd è possibile montare fino a 14 diversi utensili, tra cui il modulo di fresatura RM-120 con mandrino da 1 kW, progettato per il taglio di materiali duri, rigidi e anche molto spessi: è infatti in grado di lavorare espansi fino a 110 mm. Il cutter è disponibile con braccio a tre altezze - 30, 60 e 120 mm – mentre la stabilità del materiale da tagliare è garantita dalla turbina da 9 o 15 kW, con regolazione automatica in base alla lavorazione da eseguire. Le configurazioni possibili sono molteplici: con o senza conveyor belt per il trasporto del materiale, con sistema di sbobinatura center winder (ottimale per bobine di peso fino a 100 kg), con sistemi di carico e scarico semi-automatici e automatici, oltre all’innovativa modalità tandem che divide il piano in due aree di lavoro indipendenti. Zünd G3 è fornito con l’ormai noto software Zünd Cut Center, che riconosce in automatico la configurazione del cutter e guida l’operatore nella scelta degli utensili e dei parametri da utilizzare, a seconda del materiale. www.zund.com
Il sistema Seeker System PRO è realizzato e brevettato da Elitron. Con l’ausilio della telecamera, il software riconosce le sagome e le immagini indipendentemente dalla posizione che occupano sul piano di taglio, scegliendo automaticamente dalla coda di lavorazione il file di taglio corrispondente. Questa tecnologia permette lavorazioni contemporanee di materiali differenti e può essere integrata da un sistema di videoproiezione per ridurre al minimo gli sfridi.
Tra le opzioni più interessanti, disponibili per la serie G3, c’è senz’altro il braccio rialzato a 120 mm dal piano che permette la lavorazione di materiali spessi fino a 110 mm. Diventa così possibile realizzare efficacemente imballaggi in spugna, riducendo, o eliminando del tutto, la necessità di lavorazioni successive per ottenere il pezzo finito (come l’accoppiamento di più strati di materiale). Il nuovo modulo di fresatura con corsa da 120 mm, consente inoltre di effettuare svuotamenti fino a 50 mm ideali per realizzare alloggiamenti protettivi su misura per oggetti.
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Esko Kongsberg C64
Blackman & White Versa-Tech
Kongsberg C64 è la piattaforma di taglio digitale progettata per soddisfare le esigenze del grande formato senza rinunciare alla produttività: rende possibili infatti lavorazioni a ciclo continuo 24/7 anche in presenza di materiali critici e operazioni complesse. Grazie al mandrino da 3kW, con possibilità di montare punte fino a 8 mm di diametro, C64 offre ottime prestazioni di taglio, cordonatura e fresatura su tutti i formati, fino all’ampio 3.210x3.200 mm. La piattaforma Kongsberg è pensata per supportare la più vasta gamma di materiali possibili, dalla carta alla plastica, dai compositi in alluminio agli ondulati, grazie agli efficaci cordoni da 150 mm, fino al tessuto: su richiesta sono infatti disponibili anche una configurazione con roll-feeder motorizzato e una con conveyor belt. Il braccio in carbonio composito garantisce stabilità e precisione di puntamento e alloggia una testa multiutensile, che monta 4 strumenti di taglio contemporaneamente e consente un’installazione e rimozione rapida degli utensili. Il robusto sistema di movimentazione a cremagliera, inoltre, permette alla macchina di raggiungere una velocità di 100 m/min senza mai pregiudicare la precisione. Kongsberg C64 è una soluzione completa di accessori e software: la console di comando, che può essere montata su qualsiasi angolo della macchina, è dotata del software i-cut che gestisce ogni dettaglio della produzione. www.esko.com
MasterCut Versa-Tech è l’ultima nata di casa Blackman & White, noto costruttore anglosassone con oltre 50 anni di storia nell’ambito delle tecnologie di taglio per l’industria navale, aerospaziale e, più recentemente, grafico/cartotecnica. Frutto di oltre dieci anni di ricerca, Versa-Tech vanta caratteristiche estremamente accattivanti che spaziano dalla precisione di posizionamento (± 0.02 mm) alla velocità di movimentazione (fino a 1.500 mm/sec), passando per l’ampia dotazione di utensili e la dimensione superwide del piano di lavoro (3,2x3,2 m). Si parla dunque di un sistema in grado di gestire praticamente qualunque tipologia di produzione per i settori grafico e cartotecnico. Al di là degli utensili classici (taglio a lama fissa, oscillante e rotativa, mezzo taglio, cordonatura, taglio a 45°), particolarmente interessanti sono il mandrino da 2,5 kW raffreddato a liquido, ideale per lavorazioni pesanti, e il modulo laser – da 50, 100 o 200 watt – utilizzabile simultaneamente agli altri utensili. Il piano aspirante di Versa-Tech deriva dalla versione industriale della gamma, da cui mutua la struttura solidità ed efficacia di fissaggio. Degno di nota il fatto che le piattaforme B&W, grazie alla concezione modulare, possono essere facilmente aggiornate, acquistando di volta in volta gli strumenti di cui si necessita, in base alle produzioni richieste. www.blackmanandwhite.com
Il modulo di taglio laser rappresenta un notevole punto di forza della gamma Versa-Tech. Disponibile con potenze da 50, 100 o 200 W, permette di effettuare lavorazioni estremamente precise anche su tessuto, poliestere e polimetilmetacrilato. Il tutto senza alterare la velocità di produzione, grazie alle dimensione e al peso contenuti.
Uno dei plus di Kongsberg è la sua eccezionale versatilità di configurazioni, materiali supportati e quindi di lavorazioni possibili: dalla bobina al foglio, dal cartone ondulato alla fresatura. Questo ne fa uno strumento ideale per tutti i business, dal piccolo al grandissimo formato, consentendo ai clienti di affidarsi a un’unica piattaforma anziché investire in diverse macchine specifiche per ogni singola lavorazione.
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What’s inside
Aristo Aristomat GL
Cielle Kappa Green
Ammiraglia della casa tedesca, Aristomat GL è una piattaforma di taglio extra large, produttiva e ideale per la lavorazione in serie di materiali POP, laminati plastici, PVC e tessuti. I formati disponibili sono 3 (2.040x320, 2.040x5180 e 2.040x7.160 mm) e tutti possono essere equipaggati di conveyor belt e srotolatore motorizzato per affrontare, in maniera totalmente automatica, lavorazioni da bobina. La testa di taglio MultiHead V A7z, dotata di sistema per il rilevamento dello spessore del materiale, può alloggiare fino a 3 utensili contemporaneamente (5 considerando anche le 2 penne per la marcatura dei materiali), tra i quali lama oscillante, lama fissa, lama circolare, cordonatore e taglio a 45°. Nella testa trovano inoltre spazio il puntatore laser e la videocamera a colori AutomaticEye. Tra le varie configurazioni, per ampliare ulteriormente la gamma di applicazioni realizzabili c’è anche quella con mandrino da 1 kW, strumento ideale per affrontare i supporti rigidi dedicati alla visual communication. Aristomat GL può tagliare supporti fino a uno spessore di 55 mm il cui fissaggio è garantito da un piano aspirante, con 90 aree indipendenti, e da 1 a 3 pompe da 5,5 kW. In termini di prestazioni, i due modelli più veloci raggiungono una velocità massima di 2.300 mm/s con un’accelerazione di 2G (1.700 mm/s e 1,5G sugli altri modelli). www.aristo.de
Lo storico costruttore veneto – da oltre 35 anni attivo nello sviluppo di pantografi e sistemi di fresatura industriali – ha sviluppato il suo modello Kappa Green per rispondere al meglio alle esigenze della cartotecnica e della comunicazione visiva. Il sistema è infatti dotato di due portautensili ed è in grado di effettuare agevolmente lavorazioni di taglio, cordonatura e taglio a 45° su ogni tipologia di cartone e sandwich alveolare. Per estenderne la compatibilità anche alle lavorazioni su supporti plastici, lignei o metallici, sia per applicazioni nell’ambito della comunicazione visiva che in quelli dell’insegnistica e dell’allestimento, Kappa Green può essere dotata di mandrino con potenza di 1,2 kW. Il piano di lavoro è disponibile in due formati 2.050x1.550 mm e 2.050x3.050 e il fissaggio del materiale è ottenuto mediante una pompa a turbina. Per ottenere il meglio da questo sistema multifunzione, il flusso di lavoro è affidato al software proprietario Incicam che include funzionalità di progettazione nonché la possibilità di importare file già realizzati e ottimizzarli per la produzione. Tutte le versioni di Kappa Green includono inoltre il sistema Flying Precision Cutting per il riconoscimento ottico dei marchi di registrazione. Su richiesta è disponibile anche una libreria di soggetti cartotecnici paramentrici, utile specialmente per chi si appresta a muovere i primi passi nel mondo del cartone. www.cielle.it
Aristomat GL è gestito mediante il software proprietario Aristo Cutter Control Panel, sviluppato per il controllo e l’ottimizzazione della produzione. Le funzioni di uso più frequente sono accessibili tramite un joypad senza fili mentre le impostazioni di lavoro possono essere salvate sotto forma di preset e richiamate rapidamente all’occorrenza.
Per rispondere alle esigenze di flessibilità sempre crescenti, Cielle ha pensato di completare la dotazione di utensili di Kappa Green con un elettromandrino ad alta frequenza da 1,2 kW, raffreddato a liquido, capace di raggiungere i 30.000 giri al minuto e ospitare punte fino a 13 mm di diametro. Uno strumento estremamente potente per chi desidera alternare, in maniera fluida, lavorazioni cartotecniche ad altre su materiali pesanti, (Forex, MDF, Plexiglas, Dibond) destinate ad applicazioni di comunicazione visiva indoor/ outdoor, allestimenti POP, etc.
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what’s inside
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What’s inside
Graphtec FC 2250
Summa F2630
Progettata per fustellatura a foglio, prototipazione di packaging e piccole produzioni, FC2250 effettua taglio passante, mezzo taglio e cordonatura su una vasta gamma di materiali: carta, cartone ondulato, cartone fibrato, schiuma, vinile, poliestere, tessuto e pelle. È disponibile nei modelli 60, 120 e 180, rispettivamente in formato 610x920 mm, 1.200x920 mm e 1.740x920 mm. Il plotter monta due teste di taglio a controllo indipendente - che possono lavorare contemporaneamente - e raggiunge una velocità massima di 400 mm/s, mentre il fissaggio dei supporti, oltre che elettrostatico, è affidato a un sistema d’aspirazione a pompe e (sul modello 120) anche a un sistema magnetico che esercita una capacità di bloccaggio costante su tutta la superficie senza tensioni, evitando eventuali possibili deformazioni del materiale. Il sistema ha una funzione che crea da una a tre linee di cordonatura parallele, per facilitare la piegatura di substrati con spessori tra 0,1 e 0,5 mm, ed è dotato di tecnologia ARMS per la lettura dei crocini. La serie FC2250 è integrata con il software proprietario Graphtec Studio, un’applicazione facile da usare dedicata alla progettazione creativa, che permette di configurare le condizioni di taglio e importare file in EPS realizzati con applicazioni come Adobe Illustrator e CorelDRAW. www.graphteccorp.com
Grazie a una dotazione di utensili tra le più ampie disponibili sul mercato Summa F2630 può affrontare tutte le tipologie di lavorazione richieste nel mondo grafico, cartotecnico e non solo. Il formato dell’area di lavoro è 2.650x3.050 mm e il piano aspirante, con generatore di vuoto silenziato di serie, può essere partizionato in 12 zone in modo automatico: caratteristica che lo rende idoneo anche a lavori di piccolo formato. La testa può ospitare fino a tre utensili contemporaneamente, un puntatore laser per l’impostazione dell’origine di taglio e la camera OPOSCam per il riconoscimento dei crocini di registro. Per incrementare la produttività e affrontare diverse tipologie di lavorazione, Summa F2630 può essere dotato di conveyor belt e sbobinatore. È inoltre possibile configurare il piano aspirante per lavorazioni “tandem”, ovvero con area di lavoro anteriore e posteriore indipendenti; questo consente all’operatore di caricare e scaricare materiale su un lato della macchina, mentre sull’altro prosegue la lavorazione, riducendo o addirittura azzerando i fermi macchina. F2630 supporta il software di gestione del workflow SummaFlex e viene fornito con Axis Control, applicativo per il controllo del sistema ottimizzato per dispositivi touchscreen e integrato con un telecomando di serie, che permette all’operatore di muoversi liberamente. www.summa.be
La tecnologia di lettura dei crocini OPOS è in grado di individuare e correggere le eventuali deformazioni che i materiali subiscono in fase di stampa a causa degli agenti chimici o del calore cui sono sottoposti.
La macchina è fornita con il software proprietario Cutting Master 3 dedicato alla gestione di tutta la fase di taglio, dalla rilevazione del formato dei supporti al posizionamento, fino alla visualizzazione dell’anteprima e al taglio vero e proprio. Questo plug-in è compatibile con Windows e Mac.
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what’s inside Protek Unico TT Una sola tecnologia in grado di effettuare taglio, cordonatura e fresatura bidimensionale e tridimensionale: questa è Unico TT. Una piattaforma “Made in Italy”, caratterizzata da una struttura molto robusta, ideale quindi sia per le lavorazioni grafiche (solitamente più leggere) che per applicazioni critiche che richiedano l’impego di materiali molto spessi, pesanti o particolarmente duri. Unico TT vanta una precisione di movimento centesimale, cosa molto utile quando si tratta di affrontare commesse di piccolo formato con tracciati di taglio complessi o destinate al mondo industriale. La testa di Unico TT ospita un potente mandrino da 3,6 kW che, anche grazie alla frequenza di rotazione di 50.000 giri/min, permette di affrontare senza difficoltà anche lavorazioni su materiali particolarmente ostici e resistenti al taglio. Il cambio utensile automatico a 6 posizioni (12 opzionali) eleva ulteriormente le prestazioni di questo sistema, semplificando e accelerando le fresature che richiedano l’impiego di punte con profili differenti. Una console di comando integrata, montata su un braccio snodabile posto frontalmente rispetto al piano di lavoro, permette di gestire la produzione e monitorarne lo stato. Per la registrazione stampa e taglio, il sistema rileva le caratteristiche dello stampato mediante tecnologia Visiotek e adatta di conseguenza il tracciato di taglio. www.protek.it
Unico TT ha un piano aspirante, collegabile a una o più pompe, che garantisce la piena stabilità dei supporti. Inoltre il piano è suddivisibile in 2, 3 o 4 aree di lavoro indipendenti (a seconda del modello): una caratteristica che consente di ottimizzare forza aspirante e consumi.
intervista a Giulio Fazzini, Amministratore di Protek
Cosa è cambiato nella visione di Protek da quando vi siete affacciati alla grafica? Abbiamo affrontato una sfida che sapevamo essere nelle nostre capacità, ma che non immaginavamo avrebbe arricchito così tanto la nostra visione d’insieme. Ora siamo cresciuti e ci stiamo evolvendo ulteriormente, identificando sempre meglio dove possiamo e dobbiamo fare la differenza. Ci stiamo concentrando per esempio sullo sviluppo di un software proprietario, con l’obiettivo finale di dare vita ad una suite capace di automatizzare il più possibile i workflow di stampa e taglio, in cui le soluzioni Protek siano un hardware universalmente compatibile. Tuttavia non vogliamo creare un sistema chiuso e per questo i nostri programmatori hanno messo a punto un plug-in per Adobe Illustrator, che permette di esportare file già pronti per la lavorazione su qualsiasi altro sistema di taglio. Qual è la caratteristica dell’offerta Protek che ritenete essere un autentico plus? Non credo di peccare di arroganza affermando che con il nostro piano da taglio possiamo fare tutto ciò che
fanno gli altri, mentre gli altri non possono fare tutto quello che facciamo noi. Ci sono certamente piattaforme più veloci su alcune specifiche lavorazioni, ma quando c’è bisogno di andare un po’ fuori dagli schemi, magari alimentando materiali insoliti e con spessori non convenzionali, la tecnologia Protek tira fuori il suo DNA industriale e risolve il problema. Un’aspirazione ottimale è un fattore chiave nel display graphics: come avete affrontato questa sfida? In realtà avevamo già le nozioni necessarie, quindi il passaggio dal vuoto all’aspirazione è stato abbastanza naturale. Adottiamo un sistema a turbina, che ci permette di lavorare agevolmente anche i materiali più porosi. Cosa vi ha spinti a realizzare una macchina dotata di conveyor belt e quali sono le principali innovazioni? Anche questo è stato un passaggio naturale. In realtà la macchina a tappeto ha le stesse caratteristiche di base di quella a piano fisso: il vero vantaggio del conveyor belt è nell’alimentazione di materiali in bobina o pannelli di dimensioni che eccedono la lunghezza del piano. Essendo perfettamente in grado di fornire soluzioni per l’alimentazione motorizzata e per lo scarico dei materiali, abbiamo implementato con facilità le nostre piattaforme in un’ottica di ottimizzazione del workflow. Proprio in un’ottica di automazione sempre più clienti – ad oggi circa il 30% del totale - ci richiedono personalizzazioni, anche spinte, che riusciamo a soddisfare grazie al nostro know-how e al background tecnico di Protek.
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Tecnologia ad elevate prestazioni Serie DC5
DC5
DC5sx
Summa DC5 è la migliore stampante a trasferimento termico e taglio automatico presente sul mercato, ottimale nella stampa dei caratteri con dimensione inferiori al millimetro. Luce di stampa: 50; 61; 75; 100; 122; 137 cm. La nuova DC5sx compatta supporta i formati di stampa da 50; 61 e 76 cm.
Richiedi una prova di stampa gratuita scrivendo a info@digitaliaspa.com
Serie S2 CLASS I plotter da taglio della serie S2 Class sono stati progettati per essere molto versatili e duraturi. Due servomotori, agevolano il trascinamento di bobine pesanti e permettono di tagliare con una velocità straordinaria e un’elevata precisione. Possibilità di scegliere tra tecnologia di taglio a controllo Tangenziale o Auto-pilotante. I plotter della serie S2 Class sono dotati di sistema OPOS per la lettura dei crocini. Disponibile la versione con OPOS-CAM il quale utilizza una videocamera intelligente che riconosce velocemente i marker di stampa velocizzando così il processo di taglio.
Serie SummaCut I plotter da taglio serie SummaCut offrono un’elevata accuratezza nel taglio. Il sistema OPOS di allineamento automatico per lo scontorno delle immagini, evita imperfezioni nel taglio, riesce a rilevare da 4 a 128 riferimenti, garantendo così dei tagli precisi anche su grafiche complesse. Taglio con tecnologia Auto-pilotante che consente di effettuare lavori con pressione variabile della lama (da 0 a 400 g)
Via Polonia, 27 - 35127 Padova - Italy - Tel. 049.89.99.111 Via Magenta, 77 - 20017 Rho Milano - Italy - Tel. 02.93.07.178 www.digitaliaspa.com info@digitaliaspa.com
what’s inside Valiani Optima V Quella di Valiani è una piattaforma da taglio dall’eccellente rapporto qualità/prezzo, pensata per piccoli e medi volumi di produzione. Progettata per effettuare lavorazioni di taglio passante, mezzo taglio, cordonatura, marcatura a penna e taglio oscillante fino a 20 mm di spessore, Optima V è disponibile in due formati - 1.230x800 mm e 1.230x1.600 mm - e supporta un’ampia gamma di materiali, tra cui vinile, PVC, gomma, Crystal, Laminil, Gato-Board, cartone alveolare, ondulato e teso, tessuti e pelle. Caratteristiche che rendono Optima V versatile e applicabile a settori come la stampa digitale, la cartotecnica e l’abbigliamento. Il sistema presenta una testa a due utensili equipaggiata con una telecamera per il riconoscimento dei crocini di registro, un piano aspirante e un sistema di bloccaggio pneumatico del materiale. La telecamera è integrata con il software OptiCrop per il riconoscimento dei crocini e la compensazione delle deformazioni di stampa. Optima V supporta anche V-Studio, altro software dedicato alla preparazione dei lavori, all’interpretazione dei file e all’importazione dei formati vettoriali .PLT e .SVG, che consente utilizzi specifici nei diversi mercati: un CAD per la creazione di passepartout, per esempio, o un’applicazione per gestire materiali cartotecnici. Tutti i software integrati con le macchine Valiani sono compatibili con Windows. www.valiani.com
intervista a Nico Valiani, Managing Director di Valiani
Come nasce l’avventura di Valiani nel taglio digitale? La storia dei nostri sistemi di taglio inizia per caso, grazie anzitutto alla capacità inventiva di mio padre combinata alla richiesta di un cugino, che necessitava di una macchina per realizzare passepartout per incorniciare opere d’arte. Mio padre realizzò una taglierina tanto innovativa che tra fine degli anni ‘70 e l’inizio degli anni ‘80 le nostre macchine destarono interesse e iniziarono a essere vendute in tutto il mondo. Ci sono sistemi Valiani per il taglio dei passepartout al Louvre, alla Public Library di New York così come all’Ermitage di San Pietroburgo. Quali i più importanti milestone tecnologici? Un passaggio chiave è il sistema di sostituzione rapida degli utensili da taglio con innesto magnetico, brevettato nel 2007, che ha di fatto proiettato il sistema Valiani verso il mondo del packaging grazie a tempi di sostituzione dell’utensile estremamente rapidi.
M3 Packaging Creator è un applicativo per il settore cartotecnico che offre una libreria di 500 modelli parametrici, sia per cartone ondulato che teso, compresi quelli basati su standard ECMA e FEFCO, oltre a strutture personalizzate di largo utilizzo nel settore. È disponibile anche con modulo 3D per la visualizzazione virtuale dei prototipi.
Quando l’ingresso ufficiale nella grafica? Abbiamo iniziato a pensarci seriamente nel 2009, con l’inizio della crisi economica e i primi contraccolpi nel mercato
delle opere d’arte: è stato uno stimolo ad approfondire le nostre conoscenze e indagare su quali settori avrebbero potuto valorizzare meglio le nostre competenze. L’agente di un grande costruttore di sistemi da stampa vide le potenzialità dei nostri cutter e ci consigliò di adottare un piano aspirante per il fissaggio dei materiali anziché i morsetti che montavamo abitualmente: un’innovazione fondamentale che ci ha permesso di sfondare nella comunicazione visiva. Quanto pesa e quanto peserà il mercato grafico nel vostro business futuro? La nostra visione di crescita aziendale è sempre stata fondata su step graduali e in fondo ancora oggi l’80% del nostro giro d’affari viene dal mercato artistico. Nella grafica abbiamo venduto molto bene da subito, ma prima di accelerare abbiamo voluto sincerarci che la nostra piattaforma fosse perfettamente aderente alle esigenze dei clienti di questo settore. Oggi possiamo dire di essere pienamente allineati con le aspettative tecniche e qualitative della grafica. Attualmente proponete una soluzione per bassi volumi: pensate di ampliare la gamma verso l’alto? Presidiamo proficuamente questo segmento e crediamo di poter soddisfare una domanda potenzialmente ancora vastissima di aziende con bassi volumi produttivi, cui offriamo un rapporto qualità/ prezzo molto vantaggioso. Ad oggi non avvertiamo quindi la necessità di misurarci su macchine di fascia alta. Di contro ci siamo da poco avvicinati al dinamico settore tessile e dei pellami, dove abbiamo già ottenuto ottimi riscontri e dove contiamo di ritagliarci quote di mercato crescenti.
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What’s inside
Bullmer Premiumcut ELC
Mimaki CFL-605RT
Premiumcut ELC è una piattaforma di taglio decisamente versatile, disponibile in diverse configurazioni e con piani di taglio di formato variabile da 1.400x1.200 mm a 5.000x3.200 mm, anche se la lunghezza può essere modificata su specifica richiesta. Sign & display, tessuti, cartotecnica e finishing di materiali rigidi sono le lavorazioni tipiche di questa piattaforma. Tutte le configurazioni raggiungono una velocità di taglio di 120 mm/s e sono dotate di piano di lavoro aspirante suddiviso in sezioni attivabili automaticamente per concentrare la forza delle pompe da 3,5 kW solo dove è necessaria. La versione all-in-one di Premiumcut ELC è equipaggiata con una serie pressoché completa di utensili in grado di lavorare materiali con spessore massimo di 50 mm, sostituibili rapidamente all’interno del portautensili grazie al sistema pneumatico. Tra gli strumenti da taglio disponibili è possibile scegliere la lama oscillante elettrica o pneumatica, mentre la soluzione per il taglio a V permette diversi angoli di lavorazione: 15°, 22,5°, 30°, 45° e 60°. Accanto al portautensili è presente un mandrino da 2,1 kW da 60.000 giri/min che semplifica la fresatura di materiali rigidi. Una telecamera montata sulla testa di taglio rileva i crocini di stampa e i codici a barre, trasmettendoli all’avanzato software Optiscout, in grado di riconoscere anche i diversi materiali e studiato per gestire il workflow di stampa e taglio. www.bullmer.de
Progettato per la realizzazione on-demand di prototipi, campioni e piccole produzioni di packaging, materiali per il punto vendita e oggetti sagomati, questo sistema di taglio compatto e multifunzionale effettua il taglio eccentrico su cartoncino con uno spessore massimo di 1 mm, il taglio tangenziale su materiali come vinile e gomma spessi fino a 2 mm e il taglio oscillante su supporti come gommapiuma e cartone ondulato fino a un massimo di 10 mm di spessore, oltre alla cordonatura con una pressione da 500 a 1.000 g. Il piccolo cutter Mimaki ha un’area di lavoro di 610x510 mm e una testa multifunzione che monta due utensili contemporaneamente, mentre il sistema di movimentazione XY raggiunge una velocità massima di 423 mm/s. Grazie alla compatibilità dei formati, il sistema da taglio può essere facilmente abbinato alla stampante Mimaki UJF-6042: una sinergia che rende possibile la produzione e la personalizzazione su richiesta di materiali promozionali e packaging. Il sistema è fornito con il software FineCut8 che, insieme al lettore dei marchi di registro, ottimizza l’inclinazione e la distanza di taglio. Sono previste anche la funzione “suddividi e taglia”, che evita di ottenere tagli sovrapposti, e la funzione “taglio multiplo”, che invece indica al cutter di tagliare più volte e con diverse impostazioni sulla stessa linea. www.mimakieurope.com
OGPS (Original Goods Package System) è una suite creativa che sfrutta la combinazione tra il cutter CFL-605RT, il software ArtiosCAD Designer Solution e la stampante UJF-6042 per la realizzazione di packaging dal disegno alla stampa e alla produzione finale. L’applicativo offre 500 modelli di pack già pronti all’uso, che necessitano solo dell’inserimento delle dimensioni da parte dell’operatore.
Grazie all’esperienza in ambito industriale, Bullmer ha previsto per Premiumcut ELC la possibilità di automatizzare in maniera totale il workflow, dotandola di conveyor belt opzionale e predisponendo moduli per alimentare materiali in bobina e riavvolgerli, con l’ulteriore opportunità di installare speciali piattaforme per il carico e lo scarico dei materiali rigidi.
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what’s inside VHF Active Pro
Mécanuméric MECAPRO
La serie Active Pro è disponibile in 8 formati standard che vanno dal più compatto 1.000x1.000 mm fino all’extra large 3.000x8.000 mm, che tuttavia possono essere configurati secondo le esigenze del cliente, così come l’altezza del braccio, che può variare da 70 a 260 mm. Il piano di aspirazione è suddiviso in zone indipendenti ciascuna da 500x500 mm, coperte da uno speciale tessuto non tessuto considerato materiale di consumo, che protegge il piano durante la fresatura. I mandrini da 6 kW arrivano a 60.000 giri/min e sono particolarmente adatti a lavorazioni pesanti di plastica, legno e metallo. La testa di taglio tangenziale oscillante permette di tagliare materiali come gomme a bassa densità, cartoni e materiali compositi con spessori compresi tra i 5 e i 70 mm. Active Pro può inoltre accogliere una vasta serie di utensili, come quello per il taglio a 45°, il tool di cordonatura e quello per il mezzo taglio. È inoltre disponibile una telecamera per il riconoscimento automatico dei crocini di registro interfacciata con Cenon CCD, un plug-in del software Cenon che gestisce la piattaforma. Questo regola automaticamente le modalità di lavorazione dei materiali, includendo eventuali modifiche da effettuare come distorsioni, aumento o diminuzione in scala proporzionale delle dimensioni presenti nel file. www.vhf.de
Robustezza e precisione meccanica sono le caratteristiche fondamentali della serie MECAPRO, la soluzione di taglio digitale Mécanuméric in grado di lavorare un vasto range di materiali, dal cartone fino ai tessuti, al legno e ai metalli. I formati disponibili del piano di taglio sono 1.500x3.000 mm, 2.000x3.000 mm, 2.000x4.000 mm e il generoso 2.000x6.000 mm. MECAPRO può gestire mandrini industriali con potenza da 5 a 10 kW a 40.000 giri/minuto con sistema di raffreddamento sia ad aria che a liquido. La macchina monta una testa multifunzione che accoglie fino a 6 utensili in modalità di cambio automatico rotativo e fino a 15 in modalità di cambio automatico statico. Il gruppo testa multifunzione accoglie una lama a 45° che può affondare fino a 25 mm, una rotella per cordonatura, una lama per il taglio tangenziale e una lama oscillante per lavorazioni su materiali con spessori fino a 60 mm. Il piano aspirante è costruito in alluminio calibrato e microforato di elevato spessore ed è suddiviso in zone indipendenti, all’interno delle quali viene assicurata la tenuta anche degli oggetti più piccoli, grazie alla presenza di aspiratori a turbina da 7,5 kW di potenza. La gestione del workflow avviene tramite il software proprietario CN7000, che permette l’importazione dei progetti da qualsiasi software CAD-CAM. www.mecanumeric.com
Al fine di rendere ancora più integrata e user-friendly la piattaforma di taglio Active Pro, VHF fornisce inclusi anche un Mac Mini e il software Cenon sviluppato per la gestione totalmente automatizzata delle lavorazioni del cutter. Cenon è inoltre pienamente compatibile con i principali software di progettazione: una funzionalità che consente di importare con facilità file di taglio prodotti, ad esempio, da Autocad, Illustrator o CorelDraw, con l’ulteriore possibilità di apportare modifiche on-the-fly sul file o avviare direttamente la lavorazione.
Un importante plus delle piattaforme di taglio MECAPRO applicate al settore della comunicazione visiva è rappresentato dall’unità di rilevamento ottico che, attraverso l’utilizzo di una videocamera professionale ad alta definizione, visualizza e riconosce i crocini di stampa. Contestualmente il software integrato utilizza questi parametri per ricalcolare automaticamente i tracciati di taglio, creando il percorso utensile corretto per procedere in modo esatto e accurato alla fresatura, al taglio effettuato con il gruppo lame o alla cordonatura.
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What’s inside
Agfa Graphics :Acorta
Comagrav DIGI
A poco più di un anno dal suo debutto, :Acorta si conferma una soluzione di taglio digitale intelligente e versatile che va a completare l’offerta di soluzioni integrate Agfa per la comunicazione visiva e la cartotecnica digitale insieme alle stampanti delle serie :Anapurna e Jeti. Disponibile in due differenti formati, sicuramente il modello da 3.100x2.000 mm risulta particolarmente indicato per lavorazioni nel settore del sign & display. La dotazione di utensili è decisamente completa e comprende 5 differenti strumenti, tra cui anche la lama per il taglio a 45° e un mandrino per fresare oggetti rigidi. La funzionalità di fresa, in abbinamento al cambio utensili automatico, permette di effettuare innumerevoli lavorazioni anche su materiali duri e spugne fino a 50 mm di spessore. Grazie al piano aspirante multi-zona suddiviso in 40 differenti settori, che concentra la potenza di aspirazione dove necessario, anche le lavorazioni su pannelli molto piccoli risultano sempre precise e sicure, con ulteriori vantaggi in termini di risparmio energetico. Per ridurre i tempi morti tra una lavorazione e l’altra, :Acorta dispone di una funzione di pre-setting che ottimizza i tempi e riduce i costi. Infine l’esclusivo sistema di videoproiezione, che proietta l’immagine stampata e la sagoma di taglio sul foglio da lavorare, consentendo un controllo facilitato e la riduzione degli errori. www.agfagraphics.com
Tra le piattaforme del produttore ceco Comagrav, la serie DIGI è la soluzione di taglio e fresatura più adatta alle lavorazioni ad alta velocità nella comunicazione visiva, con un picco di velocità massima di 1.200 mm/s. Le dimensioni del piano di taglio vanno da 1.700x1.500 mm fino a 3.400x5.000 mm, ma è possibile realizzare soluzioni su misura. Comagrav DIGI è equipaggiata con una testa di taglio singola o, in opzione, con doppio utensile. Questa seconda scelta è sicuramente ottimale per il settore cartotecnico, con la possibilità di combinare una lama e un cordone, spostandosi secondo le necessita sul taglio a 45° e sul mezzo taglio, con spessori fino a 60 mm. È inoltre possibile alimentare materiali come il cartone rigido multistrato o il poliuretano espanso fino a 100 mm, grazie alla possibilità di equipaggiare DIGI con una testa di taglio a lama oscillante ad alta frequenza. Per lavorazioni pesanti su materiali plastici e metallici è disponibile, inoltre, un modulo di fresatura dotato di mandrino da 0,73 kW o da 2 kW. La precisione delle lavorazioni è assicurata sia dal piano aspirante, dotato di una pompa da 5 kW, che dalla presenza di un sistema di rilevazione dei crocini di stampa che, attraverso una telecamera, ne verifica la posizione e procede al ricalcolo automatico dei parametri di taglio per l’eventuale correzione delle distorsioni. www.comagrav.it
La serie DIGI di Comagrav può essere dotata di un esclusivo scanner 3D per la rilevazione e riproduzione di superfici a rilievo, il cui unico limite è l’area di lavoro della piattaforma. Questa tecnologia utilizza lenti intercambiabili con obiettivo da 75, 150 o 250 mm. Non necessita dell’installazione di nessun altro software in quanto funziona direttamente con il controller PILOT fornito insieme a DIGI.
Il software :Asanti gestisce l’intero workflow di cui :Acorta fa parte. Quello di un unico software integrato per le operazioni di stampa e taglio è un vantaggio importante per i clienti Agfa, che possono contare sulla piena integrazione delle piattaforme e su un’interfaccia utente comune per i propri operatori.
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SIAMO A FESPA 2016 Amsterdam Stand E140 - Pad. 1
Optima
MatProUltra80
eventi Tra applicazioni specialistiche e la presenza ormai consolidata di tecnologie per la stampa tessile e la decorazione, il digital show di FESPA compie 10 anni
Dal Textile a Printeriors, FESPA Digital avvia i motori a cura della redazione // redazione@densitymedia.com
A
msterdam non è una location casuale per questa edizione di FESPA Digital, essendo la stessa città da cui è iniziata l’avventura di questa manifestazione, che incarna l’anima più digitale del carnet di eventi targati FESPA in tutto il mondo. A un decennio di distanza FESPA Digital si riscopre più vivace che mai e in grado di attrarre tanto i grandi brand dell’inkjet quanto i costruttori più giovani e innovativi. Tutti pronti a svelare nuove tecnologie e a contribuire allo sviluppo di un settore la cui crescita sembra inarrestabile, sia in termini qualitativi che di volumi produttivi. Uno dei focus di questa edizione di FESPA Digital è la ricerca di soluzioni in grado di soddisfare la crescente richiesta di prodotti on-demand e in edizione limitata. Questo trend è confermato dal sempre maggiore
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interessamento alle piattaforme digitali da parte di end-user ancora molto legati all’analogico, che per far fronte ai desideri dei propri clienti si stanno evolvendo e stanno approdando all’inkjet. È il caso dell’industria tessile, che negli ultimi due anni ha abbracciato con convinzione il digitale, generando un vero e proprio corto circuito tra i player tecnologici piccoli e grandi, impegnati tra acquisizioni, fusioni e investimenti in R&D. Per avvalorare questi trend a FESPA Digital sarà possibile accedere alle iniziative di Printeriors 2016, che all’interno dello spazio denominato “Hotel della Stampa” regalerà un’esperienza interattiva tra le infinite possibilità offerte dalla stampa in sedici diverse ambientazioni, evidenziando come il textile e la comunicazione visiva si stiano sempre più sovrapponendo, offrendo opportunità nuove e attraenti nell’ambito dell’interior decoration.
eventi Canon alla conquista del mercato wide format con Océ Arizona L’ultima nata di casa Canon, in ambito flatbed UV, è la serie Océ Arizona 1200, composta da tre diversi modelli, disponibili nei formati 125x250 e 250x308 cm e configurabili con 4, 6 e 8 colori. La nuova piattaforma si propone di offrire la massima qualità a costi competitivi, grazie all’ormai nota (e pluripremiata) tecnologia di stampa a goccia variabile VariaDot. La serie 1200 è pensata per ottenere risultati eccellenti anche su supporti inusuali come tela, legno, ceramica, vetro; inoltre, gra-
zie al sistema di curing UV di terza generazione, consente di lavorare efficacemente anche su supporti sottili o particolarmente sensibili al calore. La stampa su materiali in bobina, fino a 2,2 m di luce, è possibile grazie alla Roll Media Option che amplia ulteriormente la gamma di applicazioni realizzabili. Tra le novità più interessanti introdotte con questa serie c’è senz’altro il piano aspirante più potente e suddiviso in 6 o 7 zone ottimizzate sui formati di stampa più comuni. www.canon.it
|| La nuova stampante flatbed doppio formato Océ Arizona 1200 che può essere configurata a 4, 6 o 8 colori
|| La piattaforma eco-friendly HP Latex 370, con luce di stampa di 162 cm e produttività massima oltre i 90 m2/h
Tecnologie e software sempre più potenti: HP infiamma Amsterdam HP schiera le proprie soluzioni di punta dedicate al display graphics e allestisce lo stand con applicazioni decorative prodotte con le proprie tecnologie. A fare la parte del leone le roll-to-roll della gamma HP Latex, con i modelli 310, 360 e 370 per basse tirature e la 3500 per alti volumi di lavoro. Sul fronte software riflettori puntati sulla nuova generazione della HP WallArt Suite, sviluppata per integrare l’intero flusso di lavoro, dalla progettazione creativa ai preventivi fino agli ordini dei clienti: la suite pre-
vede alcune app gratuite per la decorazione che i clienti possono usare per realizzare con facilità progetti decorativi. Grande attenzione anche per HP PageWide XL 8000, l’ultra produttiva stampante di grande formato progettata specificamente per la produzione di alti volumi di poster e mappe. Infine la stampante ibrida HP Scitex FB750 per insegnistica indoor e outdoor ed espositori, cui si affiancano le wide format di alta qualità HP DesignJet Z3200 e Z6200. www.hp.com
SmartColor apre le porte dell’industrial printing alla graphic community Che il denominatore comune delle stampanti flatbed di SmartColor siano sempre state le pressoché infinite possibilità di personalizzazione è cosa nota. Tra le caratteristiche più apprezzate di SmartFlat, infatti, c’è la possibilità di alimentare materiali di ogni tipo, con spessori che possono raggiungere anche i 500 mm, grazie anche ad una base macchina in alluminio garantita 10 anni e dotata di un piano aspirante specifico per ciascuna applicazione. Prerogative condivise con Smart Belt, la serie dotata di conveyor belt, che
al pari della più nota gemella incorpora alcune delle tecnologie di stampa più solide e diffuse sul mercato, offrendo un mix ineguagliabile di affidabilità e totale libertà nella scelta del formato e della chimica d’inchiostro. Proprio questa filosofia costruttiva, a metà tra il tailor made e l’open source, è la chiave che SmartColor consegna agli operatori delle graphic arts che desiderano avvicinarsi alla stampa industriale in modo progressivo e sostenibile, salvaguardando al massimo il proprio investimento. www.smartcolor.it
|| Smart Flat HS 160, grazie alla struttura particolarmene robusta, è in grado di gestire senza problemi lavorazioni su materiali pesanti come marmo, legno e vetro
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eventi Mimaki punta a tessile e interior decoration in formato superwide La regina dello stand Mimaki, anche per ragioni di stazza, è senza dubbio la nuova TS500P-3200, dedicata al mondo dell'arredamento e del soft signage per interni. Questa superwide roll-to-roll sublimatica è la concreta manifestazione degli sforzi di Mimaki per offrire strumenti di produzione professionali al mondo dell'interior decoration: con una luce di stampa massima di 3.200 mm e una velocità massima di 180 m2/h è progettata per stampa su carta di applicazioni home textile XXL, tra cui tende e biancheria da letto, così come per la produzione di wallpaper. Le 12 teste di stampa disposte su tre file sfalsate, in abbinamento alla funzione anti-banding brevettata MAPS4 (Mimaki Advanced Pass 4) e all’Auto Media Feeder, permettono di sfruttare al massimo la produttività senza pregiudicare la qualità. Da toccare con mano sullo stand, inoltre, il range quasi completo di soluzioni del player giapponese. Sicure protagoniste, tra le altre, le stampanti tessili TS300P-1800 e TX300P-1800, rispettivamente per stampa su carta e stampa diretta, oltre alla stampante industriale UJF-7151plus. www.bompan.it
|| La roll-to-roll TS500P-3200 da 3,2 m può utilizzare il nuovo software professionale TxLink3
|| La nuova roll-to-roll SC-S40600, con goccia variabile da un minimo di 4,2 pl e risoluzione massima di 1.440 dpi
Le nuove SureColor di Epson pronte a colpire per versatilità Sono ben quattro le piattaforme Epson al loro debutto europeo a FESPA Digital. Si tratta della gamma wide format SureColor SC-S con luce 1.600 mm e della SureColor SC-P20000, stampante a base acqua che coniuga elevata velocità e grande qualità, con un’attitudine particolare alla produzione di stampe di breve durata, come gli allestimenti promozionali e la grafica espositiva. Grazie alla testa di stampa PrecisionCore Micro TFP può garantire una risoluzione massima di 2.400x1.200 dpi. Le SureColor SC-S montano fino a 10 moduli colore, inclusi il bianco e il metallizzato. Gli inchiostri sono i nuovi UltraChrome GS3, con una chimica ottimizzata che promette consumi più bassi, velocità massima di 95 m2/h e compatibilità con un ampio range di materiali per POP, display graphics e interior decoration. Sullo stand Epson anche le soluzioni a sublimazione SureColor SC-F7200 e SC-F6200, in grado di alimentare anche tessuti sintetici e substrati rigidi. www.epson.it
Roland DG concentra l’attenzione sulla nuova VersaUV LEF-300 Il gigante tecnologico giapponese festeggia i 35 anni di attività nella stampa digitale mostrando le potenzialità della nuova VersaUV LEF-300, una flatbed compatta e versatile con un’area di stampa pari a 770x330 mm, con quattro teste di stampa e due lampade UV LED che permettono di stampare in modalità bidirezionale oggetti fino a 100 mm di altezza e 8 Kg di peso. La nuova LEF stampa in quadricromia con l’aggiunta di bianco e gloss, entrambi con doppio canale per ottenere una stampa più veloce, un bianco più coprente e strati più spessi di lucidatura. Le applicazioni sono le più svariate e per questo VersaUV LEF-300 è attesa come protagonista assoluta dell’area “personalizzazione”, una delle 5 zone in cui è suddiviso lo stand Roland a FESPA Digital. Le altre sono: “stampa&taglio”, “textile”, “UV” e “stampa”. Proprio in quest’ultima zona trova spazio SOLJET EJ-640, mentre nel settore dedicato al tessile il focus è su Texart XT-640, con configurazione a 4 o a 8 colori. www.rolanddg.it
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|| La nuova VersaUV LEF-300 è in grado di stampare con una risoluzione massima di 1.440 dpi, su materiali spessi fino a 100 mm
eventi Azon accelera nel flatbed grazie al nuovo bulk system Conti Il costruttore croato presenta a FESPA Digital quasi tutte le proprie soluzioni, sebbene le novità più attese siano le flatbed UV Mason e Razor. Entrambe sfruttano le potenzialità del software RIP proprietario e adottano il nuovo sistema bulk system da 500 ml denominato Conti: 6 taniche dotate di sensori che ottimizzano le prestazioni, grazie anche alla possibilità di rabboccare l’inchiostro durante la produzione, riducendo i fermi macchina. Mason Conti stampa in CMYK e bianco, con un'area di lavoro di 590x750 mm, ed è in grado di alimentare un notevole range di materiali fino a 100 mm di spessore con una risoluzione massima di 1440 dpi. Razor Conti è la più versatile tra le piattaforme Azon, con un'area di stampa di 800x290 mm, spessore massimo alimentabile di 200 mm e, grazie all'adattatore Rotax, possibilità di stampare oggetti cilindrici con diametri compresi tra 41 e 127 mm. L'intensità variabile dell’asciugatura UV e il sistema di rilevamento laser degli spessori dei materiali rendono questa macchina ancora più flessibile e interessante. www.azonprinter.com
|| La flatbed UV Razor equipaggiata con il sistema Rotax per stampa su oggetti cilindrici
Fujifilm punta su nuove soluzioni per confermarsi partner ideale dei Print Service Provider
|| La piattaforma flatbed Truepress Jet 3200UV con unità roll-to-roll
Screen unisce i vantaggi del flatbed alla versatilità del roll-to-roll Screen Europe punta su Truepress Jet 3200UV, una stampante flatbed di grande formato con unità roll-to-roll: opzione già preinstallata sulle macchine nuove ma integrabile sui dispositivi già in uso presso i clienti. La caratteristica della piattaforma Screen è la grande versatilità in termini di applicazioni e materiali, sia quelli rigidi alimentabili sul piano di lavoro di 3,2x1,6 metri, che quelli flessibili in bobina con larghezza fino a 3,2 m. Truepress Jet prevede differenti modalità di stampa, tra cui la Super Fine Photo per stampe ad alta definizione, oppure la modalità Billboard Print ad alta velocità, che si avvale della stampa bidirezionale a cinque passate per pubblicità outdoor da osservare a distanza. La stampante ha una velocità massima di 150 m²/ora e può alimentare pannelli fino a 75 kg di peso, rendendo possibile la stampa diretta su lastre di materiali industriali, tra cui legno, pietra e vetro. E’ possibile accedere a configurazioni a 4 o a 6 colori, con o senza il bianco, cui si aggiunge l’interessante opzione di stampa lenticolare ad alta velocità. www.screeneurope.com
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Una serie di applicazioni e demo live accolgono i visitatori dello stand Fujifilm. Le tecnologie del brand giapponese anticipano il prossimo lancio di nuovi prodotti, progettati per rafforzare la leadership della multinazionale come partner d’eccezione per i fornitori di servizi di stampa wide format. Tra gli highlight di FESPA Digital la nuova Acuity LED 1600 II, stampante ibrida con 161 cm di luce di stampa, lanciata da qualche mese. Si differenzia dalla piattaforma precedente soprattutto per la velocità di stampa di 33 m2/h, aumentata di oltre il 50%, e per un sistema automatico di controllo costante della distanza tra la testa di stampa e il materiale alimentato. Acuity LED 1600 II può, inoltre, stampare simultaneamente fino a tre differenti layer (colore+bianco+clear) e monta 8 teste di stampa Dimatix Qseries con tecnologia di goccia variabile proprietaria VersaDrop, con risoluzione massima di 1.200 dpi. www.fujifilm.it
|| Acuity LED 1600 II, a velocità massima, è in grado di stampare con una risoluzione di 600x300 dpi
eventi Gandy Digital svela Fascin8or, una 5 metri che punta a stupire Il leggendario costruttore canadese introduce ad Amsterdam la nuova Fascin8or, un’inedita roll-to-roll da 5 metri. Fascin8or sfrutta un’architettura delle teste di stampa denominata “Blade technology” dalla stessa Gandy: 8 teste di stampa Ricoh Gen4 allineate per ciascun colore con un getto a goccia fissa, pari ai 7 picolitri nativi delle teste. Secondo il costruttore questa soluzione riesce a razionalizzare il consumo di inchiostri senza pregiudicare un’elevata qualità del prodotto finito e un’ottima di velocità di stampa. Si preannuncia notevole anche il range di applicazioni possibili dato che - sostiene Gandy - Fascin8or è in grado di stampare su rete non trattata, destinata anche ad applicazioni per esterni, come le maxi affissioni pubblicitarie sugli edifici. Oltre a Fascin8or, sullo stand sono presenti anche la roll-to-roll a sublimazione Softjet nei tre diversi formati di stampa da 1,88, 2,54 e 3,3 m ed equipaggiata con teste Ricoh Gen5, l’ibrida Sl8te da 3,2 m e Termin8or, la roll-to-roll hi-end da 3,2 m con velocità massima di 320 m2/h. www.gandydigital.com
|| Un’anticipazione dell’aspetto della nuova superwide Fascin8or, svelata sullo stand Gandy Digital
|| La nuova HS125 Pro affianca la HS100, rispetto alla quale ha una capacità produttiva superiore del 25%
EFI a tutto campo tra tessile, superwide e HS125 Pro, la VUTEk che sfida l’offset È arrivato il momento del debutto europeo per EFI VUTEk HS125 Pro, l’ibrida LED da 3,2 m di larghezza di stampa, nonché la VUTEk più produttiva mai realizzata con i suoi 417 m2/h. EFI afferma che HS125 Pro si avvicina alla qualità di stampa offset, anche grazie alla tecnologia a goccia variabile. Un bell’asso nella manica, che tuttavia non ruberà la scena alle sorelle della serie GS, le ormai note e versatili ibride UV LED con tecnologia greyscale. Grande focus anche sul tessile, grazie all’arricchimento della gamma con le tecnologie prodotte da EFI Reggiani, a partire dalla poliedrica ReNoir NEXT per la stampa su tessuto e su carta. Infine le innovative piattaforme superwide roll-to-roll di casa EFI Matan, con in prima linea l’imponente Quantum con curing UV-LED, teste da 7 pl, tecnologia greyscale, risoluzione massima di 1.200 dpi e 7 moduli colore con bianco opzionale. Tra i plus riconosciuti delle piattaforme Matan, la particolare attenzione all’automazione e al workflow, con interessanti accorgimenti come i moduli di taglio a bordo macchina. www.efi.com/it
swissQprint stupisce e porta il flatbed UV al limite del possibile Il brand svizzero, distribuito in Italia da Fenix DG, è pronto a mostrare ai visitatori le innumerevoli possibilità di impiego delle sue celebri stampanti flatbed. Due piattaforme large format della “Generation 2” di swissQprint sono infatti pronte a regalare dimostrazioni live ogni giorno, con applicazioni che vengono preannunciate dalla stessa azienda come "apparentemente impossibili". Oltre alla qualità delle sue tecnologie, swissQprint punta anche sulla propria capacità di modulare le configurazioni secondo le precise necessità dei clienti. La soluzione hi-end Nyala 2 è un chiaro esempio delle potenzialità di swissQprint: parliamo di una flatbed con opzione anche roll-to-roll capace di alimentare un vasto range di materiali fino a 3,2 m di larghezza, ma anche di gestire importanti picchi di produzione grazie alla velocità massima di 206 m2/h. Alle innumerevoli personalizzazioni swissQprint affianca anche la non trascurabile possibilità di upgrade delle macchine già installate, direttamente presso il sito produttivo del cliente. www.swissqprint.com - www.fenixdigitalgroup.com
|| La flatbed Nyala 2 è dotata dell’opzione Tandem, che permette di caricare i materiali da entrambi i lati, senza bisogno di fermi macchina, aumentando la produttività
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eventi Durst lancia la prima 5 metri per il soft signage e conferma la sua innata propensione a innovare È lo sviluppo del base acqua il tema centrale dello stand Durst a FESPA Digital. Protagoniste assolute le stampanti Rhotex 500 e Rho WT 250 HS. La prima è la nuovissima roll-to-roll da 5 metri per applicazioni soft signage, presentata qui in anteprima mondiale. Un sistema unico nel suo genere, destinato a dare una forte scossa al mercato della comunicazione visiva su poliestere, rendendo possibili applicazioni XXL senza giunture, fino ad oggi impensabili. Torna inoltre a far parlare di sé Rho WT 250 HS, l’innovativa ibrida con inchiostri base acqua, ideata per portare la qualità, la lavorabilità e la brillantezza degli stampati offset in ambito digitale. Perfetta per packaging ed espositori cartotecnici per il punto vendita, la nuova Rho WT può essere configurata a 4 o 6 colori, monta teste Quadro Array 10 WM con gocce da 10 picolitri e risoluzione di 1.000 dpi. A dar prova della sempre crescente attenzione di Durst alle necessità produttive più consistenti ci pensa Rho 1312 AF, un sistema completamente automatizzato, capace di raggiungere la velocità massima di oltre 600 m2/ora. Per applicazioni tessili, come home textile e pronto moda, sullo stand è inoltre presente il nuovo sistema Alpha 190. www.durst.it
|| Durst Rhotex 500, la prima roll-to-roll da 5 metri, specifica per il soft signage
Innovazione, qualità e pigmento: parole d’ordine per l’R&D d.gen
|| La nota stampante Ricoh pro L4100 per cui il produttore ha sviluppato la linea di inks eco-friendly latex AR certificati Greenguard
Ricoh scende in campo da leader nell’arena FESPA Per il suo debutto a FESPA, Ricoh si presenta con un portfolio ricco e innovativo. Anzitutto le ormai celebri Ricoh Pro L4100 e Ricoh pro C7100X cui si affianca la nuovissima multifunzione di grande formato MP CW2201SP, progettata per applicazioni CAD. Configurabile in versione copier/printer, questa piattaforma sfrutta la tecnologia Liquid Gel di Ricoh con inchiostri a pigmento per realizzare applicazioni grafiche indoor e outdoor su carta bianca, carta fotografica e blueback. La Liquid Gel ink technology garantisce infatti costi competitivi e stampe di qualità, che si asciugano rapidamente e sono resistenti all’acqua e alla luce del sole. Altra novità di FESPA Digital sono gli inchiostri eco-friendly latex AR disponibili per la serie Ricoh Pro L4100: certificati Greenguard per le basse emissioni chimiche, assicurano un’asciugatura rapida e un fissaggio del colore a bassa temperatura, che permette l’utilizzo su materiali leggeri e sensibili al calore. www.ricoh.it
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La coreana d.gen si presenta all’appuntamento di Amsterdam in veste di Digital Textile Partner, con una gamma sempre più ampia di stampanti. Tra queste, Teleios 3200, una roll-to-roll da 3,3 metri a 6 colori per stampa sublimatica, dotata di un’unità di fissaggio a caldo per una perfetta penetrazione del colore che, unita alla resistenza degli inks a base acqua, la rende la soluzione ideale per applicazioni soft signage e per stampe outdoor. Tra le novità anche Papyrus G5/ H6 in formato 1,8 m per stampa diretta su carta, dotata di una nuova configurazione a 6 colori e progettata per elevati volumi di stampa: la nuova Papyrus raggiunge infatti una velocità di 138 m2/h, offre un’operatività di 24/7 senza fermi macchina ed è ideale per stampare wallpaper. Infine Arachne Hexa, la roll-to-roll per stampa diretta ideale per piccoli e medi volumi di produzione, anch’essa configurata a 6 colori e alimentata con inks a pigmento. eng.dgen.com
|| La roll-to-roll Arachne Hexa progettata per piccoli e medi volumi di lavoro
eventi L’automazione di Fotoba va a nozze con la velocità di HP Latex 3500 Il noto produttore italiano di sistemi di taglio rafforza ulteriormente la già importante partnership con HP, grazie all’introduzione dello svolgitore motorizzato Fotoba JRU170, perfettamente compatibile con l’anima dei rulli di HP Latex 3500. JRU170 migliora le performance degli stampatori, permettendo di ottimizzare la produzione ed evitando i tempi morti tra la fase di stampa e quella di taglio. Lo svolgitore è in grado di lavorare bobine fino ad un peso massimo di 200 Kg, con un caricamento facile e veloce del materiale. La piena compatibilità con le taglierine Fotoba della serie XLD permette alla JRU170 di lavorare a una velocità massima di 1.000 metri lineari all’ora, impiegando un solo operatore per l’intera fase di finishing e permettendo di massimizzare le risorse, eliminare i colli di bottiglia e sfruttare appieno la grande produttività di HP Latex 3500. www.fotoba.com
|| Lo svolgitore JRU170 è una piattaforma che punta a ottimizzare le capacità produttive degli stampatori
Ronchini Massimo espone con orgoglio il suo taglio made-in-Italy Benché poco nota nel display graphics, l’azienda italiana specializzata nella progettazione e produzione di macchine CNC è pronta a presentare tre diversi sistemi di taglio dedicati alla realizzazione di applicazioni grafiche. RM-Policut 3D è concepito per il taglio a filo caldo di EPS/XPS ed è adatto alla prototipazione e alla produzione in serie di piccolo e grande formato. Il cutter effettua il taglio 2D, è integrato con il software XMC 2.0 Policut per il taglio 3D, può essere equipaggiato con piatto rotante o tornio e, montando un filo di sezione maggiore, può realizzare anche modanature. La piattaforma RM-RoboCut 3D, invece, effettua la fresatura su materiali espansi, resine, plastica e legno, può essere dotata di cambio utensile automatico ed è integrata col software XMC 2.0 Robot, studiato per l’importazione rapida di file di qualsiasi dimensione. L’altra novità è RM-SkyMill 3D, una sola soluzione adatta per due diverse lavorazioni: la fresatura ad alta velocità e il taglio con lama tangenziale oscillante per applicazioni cartotecniche, packaging, taglio di pellami e tessuti. www.ronchinimassimo.it
Potenza ed eccellenza sono la base delle nuove soluzioni Neolt Factory Il produttore bergamasco, che sta vivendo un periodo di rilancio fortemente incentrato sulla ricerca e sviluppo, forte di processi di progettazione e costruzione eseguiti rigorosamente nei propri stabilimenti, dopo il riconoscimento ottenuto l’anno scorso presso le più importanti fiere del settore porta ad Amsterdam il proprio sistema di taglio XY e la già nota serie di laminatori Shield, progettata per adattarsi a una vasta gamma di applicazioni, dal wrapping all’interior decoration, fino alla cartotecnica. La prima novità del 2016 è però Sword ELs, nata sulla base della già nota tagliapannelli elettrica Sword EL. La novità principale è la fresa spindle opzionale ad alta velocità, progettata per il taglio di Dibond e Plexiglas fino ad uno spessore di 5 mm. Sword ELs, che raggiunge una velocità di 28 m/min e prevede la possibilità di effettuare numerose lavorazioni di taglio, compreso il v-cut, è disponibile nelle versioni da 210, 250 e 310 cm e monta due lame fisse: una dedicata al taglio di cartone, spugna e materiali plastici, oltre a una seconda per pellami e forex da 1 a 10 mm di spessore. www.neoltfactory.com
|| Sword Els, l’upgrade della già nota taglierina elettrica Sword El, dotata di fresa spindle ad alta velocità
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eventi Protek svela Unico TT Conveyor: il cutter italiano pronto a stupire Il produttore abruzzese gioca pesante e presenta in anteprima assoluta la nuova piattaforma di taglio digitale Unico TT Conveyor nelle versioni 3016 e 3020. Derivata dall'omonima versione flatbed, della quale eredita le prestazioni e la robustezza di derivazione industriale, questa serie rappresenta un deciso passo in avanti per Protek, che intende declinare in maniera ancora più convincente nel mondo grafico la potenza dei suoi sistemi di taglio e fresatura, la capacità di elaborare soluzioni personalizzate per l'alimentazione e lo scarico automatico dei materiali in bobina e le competenze nella gestione del workflow, espresse anche dal software proprietario Protek Package Designer. Il piano di lavoro, disponibile nelle due versioni da 1.650x3.075 mm e 2.150x3.075 mm, è dotato di 4 aspiratori da 4 kW con una portata di 440 m3/h ciascuno. Le possibilità di lavorazione sono notevoli, con un range di materiali alimentabili che va dal composito di alluminio, con spessore tra 2 e 6 mm, fino alle spugne spesse 75 mm, senza ovviamente tralasciare i molteplici materiali in bobina. www.protek.it
|| Infinity, la piattaforma per il taglio a filo caldo di polistirolo con area di lavoro estensibile da 30 cm a 4 m
Nettuno Sistemi alza l’asticella del taglio a filo caldo con Infinity Nettuno Sistemi, produttore di piattaforme per il taglio a filo caldo, partecipa a FESPA con la sua ammiraglia Infinity. Progettata per realizzare applicazioni come cornici, capitelli, scritte, loghi tridimensionali e insegne, la macchina ha un nome emblematico che ne descrive la versatilità: Infinity ha infatti un’area di lavoro estensibile da 30 cm a 4 metri, che consente di affrontare tanto i volumi di lavoro medio-piccoli che le produzioni industriali. È dotata di un microprocessore che stabilizza la temperatura e la tensione elettrica sul filo di taglio, evitando sbalzi e variazioni, e presenta un banco scorrevole che facilita il posizionamento del materiale. Infinity è governata da un palmare, che permette di intervenire nelle fasi di lavoro in tempo reale, interrompendo il taglio, pilotando il tornio, regolando la velocità e visualizzando le quote assi sul display. Completa l’offerta 3DWire, un software proprietario per la gestione dei progetti 3D che simula in anteprima il risultato di taglio. Il sistema include un PC con monitor, una licenza di CorelDraw, il plug-in Nettuno per la creazione di progetti e Nettuno Cutter per l’esecuzione del taglio. www.nettunosistemi.it
Crown Norge presenta la sua nuova gamma di utensili in diamanti policristallini Il noto produttore norvegese ha scelto il palcoscenico di FESPA Digital per presentare ufficialmente la nuova gamma di strumenti per la levigatura e la lucidatura realizzati con diamanti policristallini, dai costi più contenuti e in grado di lavorare più di 30 mm di materiale plastico in una sola passata. Si tratta di un’importante novità per Crown, che ha costruito la sua grande reputazione su autentici bestseller, come la gamma di utensili in diamanti monocristallini, gli utensili per la fresatura bilanciati per l’utilizzo con mandrini ad alta frequenza e la gamma di strumenti per la scanalatura a V, in grado di lavorare una notevole gamma di materiali, tra cui acciaio inossidabile, alluminio, ottone e plastica. Oltre trent’anni di esperienza del finishing hanno permesso a Crown di realizzare utensili che coniugano grande resistenza e precisione della lavorazione: tutto da scoprire dal vivo ad Amsterdam. www.crown-norge.no
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|| Alcune tipologie di utensili hi-end per la fresatura professionale prodotti dall'azienda norvegese
eventi Guandong sovverte i canoni e si proietta nel futuro dello Spot Déco L'innovativo fornitore italiano punta sullo Spot Déco per colpire gli ospiti di FESPA Digital: tante sono infatti le soluzioni scelte per trasformare lo stand Guandong in un variopinto store in continua evoluzione. Anzitutto le linee Floor Graphic, Print&Go, la tecnologia Nano-Tack e gli adesivi per vetrine Cling, che sono pensati per trasmettere facilmente e velocemente i messaggi desiderati, dando risalto a qualsiasi campagna. Tutto in casa Guandong tende al superamento dei limiti della tradizionale comunicazione visiva, facendo sì che si possa cambiare quasi in tempo reale una strategia pubblicitaria. La grande versatilità dei prodotti Guandong si traduce anche nella vasta scelta di chimiche d'inchiostro compatibili, dato che i materiali possono essere stampati con inks a solvente, eco-solvent, Latex e UV-curable. Oltre alle soluzioni per lo Spot Déco, Guandong presenta anche le nuove proposte della Magnet Visual Com, nuovi pattern per il Window Graphic e nuove soluzioni nell’ambito del Textile retroilluminabile. www.guandong.eu
|| Un esempio delle molteplici applicazioni possibili con le soluzioni Guandong
APA gioca da leader dell’adesivo alla fiera del wide format
“HERE FOR YOU” è il concept di Avery Dennison per stimolare il confronto creativo Il leader globale nella produzione di pellicole e materiali autoadesivi porta a FESPA Digital sei nuovi prodotti, tutti accomunati dal tema “HERE FOR YOU”, tra cui MPI 1104: una gamma di film per la decorazione digitale. Lo stand di quest’anno, che ospita workshop e iniziative formative, è concepito per ispirare e informare e offre ai visitatori una serie di spunti e idee, i cui temi chiave sono velocità di applicazione, nuovi colori, nuove consistenze, assistenza e formazione per aprire inedite opportunità di business. I film Cast MPI 1104 sono progettati per il wrapping e presentano un’eccellente conformabilità anche per le applicazioni 3D più complesse, eseguite su superfici rivettate e corrugate. E’ disponibile anche la versione Easy Apply, basata su un sistema di espulsione delle bolle d’aria, che rende più agile e rapida l’applicazione. Avery Dennison è sponsor del concorso “World Wrap Masters”, in cui i Wrap Master regionali e nazionali di FESPA Digital si contendono il titolo 2016. www.averydennison.com
Lo storico produttore italiano di pellicole adesive si presenta con un portfolio arricchito da una serie di prodotti innovativi. In primis la nuova linea “UNICI by APA”: una selezione di pellicole ad elevato contenuto tecnologico, realizzate con materiali di pregio e dalle finiture uniche. Poi le serie Candy Color e Chrome, dedicate al car wrapping, e APA Print, una linea di film stampabili e personalizzabili con qualsiasi grafica. Altra novità è costituita da RepoTack Air Free System, un innovativo adesivo canalizzato riposizionabile dalla facile applicazione e dalla sicura rimozione. Sullo stand ancora la serie dedicata all’interior decoration, comparto in crescita esponenziale, con prodotti progettati per personalizzare e dare nuova vita agli ambienti domestici. A questa appartengono le pellicole Creative - caratterizzate da un elevato livello di conformabilità - e la linea Cover, disponibile in versione lucida, opaca, con effetto materico e che presenta un’elevata resistenza ai graffi. www.apaspa.com
|| Il dettaglio di un film Apa effetto texture progettato per il wrapping di automobili
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eventi Ritrama spazia dalle soluzioni per il wrapping estremo al touch screen antimicrobico Ritrama presenta un’ampia gamma di film autoadesivi ad alte prestazioni dedicati al mondo della comunicazione visiva. Tra tutti spicca Ri-Mark 670 Supreme Cast, l'ultima generazione di materiali per decorazione 3D sviluppata dall'azienda italiana specificamente per il wrapping e il punto vendita. Si tratta di un film particolarmente performante su superfici irregolari e corrugate, disponibile in 54 colori e con una durata garantita di 10 anni per esposizioni verticali in zone climatiche non estreme. Oltre al Ri-Mark è doveroso sottolineare la presenza sullo stand del nuovo Hi-Grip Poly PVC Gloss Clear, soluzione specifica per le superfici a bassa tensione, e di Antimicrobial, speciale film di protezione trattato con un additivo antimicrobico, studiato per essere usato in abbinamento ai touch screen e ad altre superfici di contatto che necessitano di un simile trattamento. Tra i protagonisti dello stand, naturalmente, anche molti bestseller di Ritrama come Ri-Fix, Ri-Wrap e Ri-Jet Eco-UV. www.ritrama.com
|| Un esempio di film Ritrama Cyberkrome per il wrapping con effetto metallizzato
Shock Line lancia DIGISERI, soluzione che combina stampa digitale e serigrafica
|| Applicazione di car wrapping per la pellicola CastRAP 629 B-Free, dotata di tecnologia Bubble-Free
L’interior decoration va a braccetto con i materiali MACtac Quello dell’interior decoration è un comparto in costante crescita, che sta mostrando le sue enormi potenzialità creative: un terreno più che mai fertile per i produttori di materiali. In quest’ottica possono essere intepretati i nuovi materiali autoadesivi di MACtac: film conformabili e facilmente applicabili per decorare, rinnovare o creare da zero ambientazioni indoor e outdoor, punti vendita, uffici, fiere e anche spazi privati. Tra questi c’è MacDot, il film in vinile che - grazie a una struttura a microventose - vanta un’ottima facilità di applicazione, senza bolle e pieghe, e può essere staccato e riattaccato più volte. CastRAP 629 B-Free, invece, è un film progettato per il car wrapping e dotato di tecnologia brevettata Bubble-Free, mentre la serie MacPoly 900 è pensata per applicazioni di lunga durata fino a 5 anni. Infine le pellicole per laminazione 3D CastLAM e Permacolor HORIZon, sviluppate per proteggere le stampe dagli agenti esterni e dall’esposizione prolungata ai raggi UV: la finitura opaca incorpora un filtro antiriflesso e conferisce alla superficie un effetto soft-touch. www.mactac.it
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Il produttore di carte transfer per stampa digitale presenta alcune soluzioni pensate per tecnologie laser, solvente ed eco-solvent. La novità assoluta di quest’anno è DIGISERI, un sistema di stampa per tessuti che combina l’agilità del processo digitale con le peculiarità di quello serigrafico. Stampando la carta transfer con una stampante laser o solvente/eco-solvent di OKI e realizzando poi il termoadesivo con il telaio serigrafico, è sufficiente trasferire l’immagine sul tessuto attraverso una pressa termica per avere una stampa in bianco o a colori di qualità eccellente su tessuti bianchi o colorati, naturali e sintetici. Il tutto con un solo passaggio digitale e uno serigrafico. Questo sistema permette di realizzare quantitativi anche minimi, data la semplicità d’impiego e i costi di produzione contenuti. Basti pensare che il costo di una t-shirt è di 1,30 euro. Altro prodotto esposto in fiera è FC TOPDARKNEW, carta transfer autoscontornante per tessuti scuri, perfetta in abbinamento alla stampa con toner bianco. Le stampe che si ottengono sono totalmente coprenti e presentano un’ottima elasticità. www.shockline.it
|| Il risultato di una stampa effettuata con sistema DIGISERI su una T-shirt
eventi Le tecnologie Sawgrass alla base della personalizzazione sublimatica
|| Il nuovo cartone ecologico DISPA, prodotto secondo tecniche di lavorazione ecosostenibili
3A punta sul nuovo Lenticular per dare vita alle immagini Occhi puntati su Lenticular, la nuova gamma di materiali plastici estrusi (PETG) in fogli, al loro debutto assoluto sul mercato. Creata espressamente per la produzione di effetti lenticolari, Lenticular permette di animare in maniera spettacolare le immagini, creando un’ampia varietà di effetti, dal 3D al morphing, dando possibilità ai creativi di dare vita a campagne sorprendenti. Il nuovo prodotto è presentato in tre diverse versioni: 60LPI, 75LPI e 100LPI, che si differenziano per la concentrazione di lenti per pollice (Lenses per inch). In questo modo è possibile scegliere il Lenticular adatto per ogni tipo di realizzazione, dal promozionale al packaging, fino ai materiali POP. 3A è inoltre pronta a presentare il nuovo pannello in cartone DISPA, dotato di un unico nucleo cartaceo goffrato, che gli conferisce rigidità e forza e lo rende adatto a brevi campagne promozionali. Grande enfasi sulla componente ecologica, dal momento che DISPA è un materiale riciclabile al 100%, fabbricato esclusivamente con legno proveniente da foreste gestite responsabilmente. www.display.3acomposites.com
Per catturare il pubblico di FESPA Digital, Sawgrass punta su soluzioni sempre uniche, comprese quelle vincitrici del “Product of the Year” di SGIA: la stampante VJ 628 e gli inchiostri SubliJet-HD. VJ 628 è una roll-to-roll con luce di stampa 63,5 cm integrata nel sistema di decorazione HD Virtuoso e progettata per medi volumi di stampa ad alta risoluzione. Configurata a 8 colori, raggiunge una risoluzione di 1.440x1.440 dpi, che la rende ideale per la riproduzione di immagini fotografiche e fine art. VJ 628 sfrutta la tecnologia i2 Intelligent Interweaving di Mutoh – in attesa di brevetto – che favorisce l’eliminazione del banding e delle imperfezioni cromatiche. SubliJet-HD, invece, è la serie di inchiostri sublimatici ad alta densità per la stampa su poliestere e supporti duri rivestiti con polimeri come il metallo, la ceramica e il vetro. Infine Sawgrass lancia Virtuoso HD Garment Decorating System, un sistema dedicato alla stampa transfer su cotone bianco e colorato, utilizzando le stampanti SG400 e SG800 con inks ChromaBlast-HD. www.sawgrassink.com
Triangle amplia la gamma di inks alternativi ad alte prestazioni con quattro nuovi prodotti
|| La nuova gamma di inchiostri a marchio Triangle distribuiti da INX Digital
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Oltre ai suoi bestseller MSS e RXV, compatibili rispettivamente con Mimaki SS21 e Roland Eco-Sol Max II, INX Digital presenta a FESPA Digital ben quattro nuovi inchiostri alternativi a marchio Triangle: HFB, GSP, GRR e TSE. Il primo, installato su HP Scitex FB500, vanta un’elevata adesione su svariati materiali, con una notevole flessibilità che ne impedisce la rottura. GSP e GRR sono invece dedicati alla serie GS di VUTEk (GRR specifico per la versione roll-to-roll) e polimerizzano rapidamente sia con lampade UV tradizionali che LED. Sia HFB che GSP danno ottimi risultati anche per la lavorazione su Coroplast. TSE, infine, è un inchiostro a pigmento a base acqua particolarmente resistente al lavaggio. Dedicato a stampanti con teste Epson, è disponibile nei colori CMYK e bianco ad alta copertura, oltre al coating per la stampa diretta su tessuti colorati. TSE è utilizzato presso lo stand in abbinamento a una SC-F2000 per mostrarne la compatibilità e la grande resa cromatica. www.triangleinx.com
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eventi VelvetJet by Bordeaux punta alla chimica tessile “universale” Lo storico ma sempre innovativo produttore israeliano presenta un nuovo inchiostro a pigmento a base acqua che promette di rivelarsi una soluzione universale per la stampa di qualsiasi tipo di tessuto. L'obiettivo di Bordeaux, che porta sul mercato le soluzioni tessili con il brand VelvetJet, è quello di cambiare radicalmente le modalità di lavorazione. Lo scopo è quello di tagliare in modo consistente i processi di pre e post-trattamento, utilizzando sostanzialmente un’unica chimica di pre-trattamento (applicabile per impregnazione) e un’unica chimica d’inchiostro per qualsiasi tessuto o applicazione, dall'home decoration all'abbigliamento. Accanto al pigmento – vero protagonista a FESPA Digital dopo i successi a ITMA e Heimtextil – la consueta ricca offerta di inchiostri inkjet per grafica e altre applicazioni specifiche, dall’UV-curable al solvente, da sempre alla base dell'offerta di Bordeaux. www.c-m-y-k.com
|| L'ampia gamma dei prodotti Bordeaux, studiati per offrire caratteristiche molto interessanti e la piena compatibilità con le più diffuse tecnologie di stampa inkjet
Innovazione per il tessile alla base dell’offerta di KIIAN Digital
|| La linea di inks alternativi a base solvente Streamline per stampanti Epson, Vutek, Roland, Mutoh e Mimaki
Inks green e innovativi, con un occhio al textile. Sun Chemical scalda i motori SunJet, la divisione di Sun Chemical dedicata all’inkjet, presenta una gamma di ink chemistry innovative. Tra i nuovi prodotti c’è SunTex, una gamma di inks per stampa su tessuto composta da un inchiostro sublimatico e un dispersed dye per stampa diretta su banner e bandiere, ideale per la stampa bifacciale. Altra novità è Streamline, una linea di inks alternativi a base solvente pensati per stampanti Epson, VUTEk, Roland, Mutoh e Mimaki. Nello specifico la linea include Streamline ESL2 eco-solvent e low-odour per Roland Pro 4, Streamline TBJ ad asciugatura ottimizzata e overspray ridotto per TurboJet, e Streamline SGX, un eco-solvent low-odour concepito per le teste piezo di Epson SureColor 70600. Last but not least, SunJet introduce Aquacure, un nuovo inchiostro che combina una chimica a base acqua con un processo di essiccazione UV, caratterizzato da basso livello di odore ed emissioni ridotte. www.sunchemical.com
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Il noto brand italiano è incessantemente impegnato nel lancio di innovativi inchiostri inkjet tessili sublimatici, dispersi e oggi sempre più anche a pigmento. Nell’ambito della sublimazione tra le novità c’è DIGISTAR SUBLI-SONIC, sviluppato per la stampa transfer su poliestere, contraddistinto da un’asciugatura rapida della carta e da cromie brillanti. Compatibile con teste di stampa Panasonic, è ideale per applicazioni come abbigliamento sportivo, articoli promozionali, flag, banner e interior decoration. DIGISTAR E-SUN è invece pensato per teste Epson e per realizzare abbigliamento sportivo e stampe outdoor. Tra le chimiche a pigmento più interessanti c’è invece DIGISTAR K-CHOICE: progettato per stampa diretta su tessuti naturali e sintetici, è compatibile con teste di stampa Kyocera ed è ideale per realizzare accessori moda, biancheria per la casa e articoli promozionali. Gli inchiostri KIIAN hanno ottenuto numerose certificazioni di sicurezza, tra cui la nota REACH, che permettono a chi li utilizza di certificare a propria volta il prodotto finito. www.kiiandigital.com
|| Alcuni esempi di applicazioni in ambito pronto moda e abbigliamento sportivo realizzate con gli inchiostri KIIAN Digital
eventi SAi spinge Flexi, il RIP completo per la comunicazione visiva
|| Lo stand dell’azienda è come sempre pieno di sorprese per non passare inosservato e stupire il pubblico
Colorato, innovativo e pieno di vantaggi: questo il mondo J-Teck3 Il produttore italiano di inchiostri digitali, oggi parte di JK Group, continua a giocare il proprio ruolo tra i player della chimica più giovani e innovativi. Tra gli highlight di FESPA Digital la gamma di inks J-Cube, dedicata alla stampa sublimatica e diretta con teste di stampa Kyocera, Ricoh, Konica Minolta e Panasonic. Si tratta di inks versatili e innovativi, realizzati per coprire un vasto range di applicazioni, dall'home decoration fino all'abbigliamento sportivo e alla comunicazione visiva, garantendo elevata qualità e resistenza. Tra i bestseller anche J-Next, una gamma di chimiche per teste Epson, con un notevole range di colori e caratteristiche differenti per ogni tipo di necessità come, ad esempio, J-Next Subly Lux è l’inchiostro dedicato alla stampa sublimatica, mentre J-Next Print è formulato specificamente per la stampa diretta. Entrambi sono caratterizzati da un'elevata resistenza alla luce, mentre J-Next Print vanta una particolare resistenza agli agenti atmosferici. www.j-teck3.it
SA International (SAi), fornitore di soluzioni software complete per il mercato della stampa digitale, ribadisce la centralità di Flexi, il software RIP all-in-one sviluppato per progettazione, stampa, taglio e intaglio del vinile per applicazioni display graphics. Flexi è un prodotto intuitivo e particolarmente competitivo, grazie ad abbonamenti mensili scalabili e costantemente aggiornati, ai differenti pacchetti formulati in base alle singole esigenze e agli innumerevoli strumenti formativi che accompagnano l’acquisto. A FESPA Digital è prevista l’introduzione di una nuova applicazione per realizzare progetti 3D integrata con Flexi, che prevede una libreria di modelli ready-to-use già conformi agli standard FEFCO ed ECMA: all’operatore non resta che scegliere un modello dalla libreria, inserire le misure desiderate e gli altri parametri di personalizzazione, ottenendo rapidamente una visualizzazione tridimensionale, per passare poi alla realizzazione della parte grafica con Flexi. www.thinksai.com
|| L’interfaccia utente del software Flexi, studiata per eseguire in maniera semplice e veloce anche le operazioni più complesse
La suite ColorGATE raggiunge la versione 10 e si fa ancora più ricca La software house annuncia l'imminente arrivo sul mercato della versione 10 dei software RIP destinati alla stampa digitale: Commercial Productionserver, Filmgate e Proofgate. La nuova suite non è ancora stata rilasciata ma ColorGATE ne descrive tutte le caratteristiche, le novità e le implementazioni tecniche che riguarderanno l'intero range di soluzioni. Sullo stand a FESPA Digital anche la nuova Versione 10 di Industrial Productionserver dedicata alla stampa industriale, ricca di plus e ulteriormente arricchita dall’abbinamento con nuovi tool dedicati: anzitutto lo strumento di misurazione dei colori Rapid Spectro Cube, cui si affianca il nuovo Colorrizer, un software di ottimizzazione per i processi di colorazione dedicato alla stampa ceramica, tessile e all'interior design. Queste soluzioni, utilizzate congiuntamente, riescono a gestire in maniera ottimale l'intero workflow, dalla creazione al design, passando per la fase di prototipazione e arrivando alla stampa del prodotto finale. www.colorgate.com
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eventi Automazione al top per i-MARK, la fustellatrice digitale ideale per piccole e medie produzioni
Con ONYX 12, velocità e scalabilità sono al centro del workflow La software house americana presenta le sue ultime soluzioni per la grafica, il tessile, l’interior decoration e le applicazioni industriali. Debutta ufficialmente in Europa la nuova suite ONYX 12, particolarmente innovativa e ricca di novità a partire dall’architettura a 64 bit. Tra i plus la velocità di rasterizzazione raddoppiata, un pannello più intuitivo e una serie di strumenti aggiuntivi per migliorare l’esperienza degli operatori e rendere il più possibile automatica la gestione dei processi di profilazione e stampa. Grazie a Quick Sets 2.0 è possibile impostare accuratamente le caratteristiche di ogni singola lavorazione. Onyx punta molto anche su Thrive, il software di gestione dell’intero flusso di lavoro basato sull’Adobe PDF Print Engine, completamente scalabile e quindi adatto alle esigenze di ogni tipo di service di stampa. Come sempre, anche in occasione di FESPA Digital 2016 le piattaforme ONYX 12 e ONYX Thrive trovano spazio e applicazione su innumerevoli piattaforme di stampa partner, così come anche ONYX Textile Edition, la suite dedicata al digital textile printing. www.onyxgfx.com
Colore Digitale, storico reseller veneto di piattaforme per stampa, taglio e incisione dei più autorevoli brand - primo fra tutti Roland - presenta il sistema di fustellatura automatico i-MARK. Si tratta di una macchina di piccole dimensioni che effettua il mezzo taglio sugli adesivi, il taglio passante su cartoncino con grammature da 150 a 350 g/m2, il taglio a tratteggio sottile per zigrinature a strappo e quello a tratteggio più largo per simulazioni di cordonatura, che permettono di realizzare prototipi cartotecnici e piccole produzioni. In termini di velocità, il fornitore dichiara un tempo di lavorazione di circa 30 secondi per un foglio di formato 35x50 cm. Il sistema è dotato di telecamera per la lettura dei crocini ed è integrato con un software proprietario compatibile con Windows, che permette di gestire file Adobe Illustrator realizzati sia con Windows sia con Mac, oltre a documenti realizzati in CorelDraw. Per gli utilizzatori di piattaforma Mac è possibile scaricare il software di compatibilità “Parallels”. Il sistema si collega al PC con un cavo USB. www.coloredigitale.it
|| Il sistema di fustellatura automatico i-MARK integrato con telecamera per la lettura dei crocini e software proprietario
Depositphotos alla conquista di nuovi mercati con capitale aumentato e servizi esclusivi Fresca dell’iniezione di nuove risorse per 5 milioni di dollari, Depositphotos partecipa a FESPA Digital con una presenza proiettata all’espansione internazionale, sfidando da una parte i leader di mercato e dall’altra andando alla conquista dei mercati emergenti. Image bank fondata nel 2009 nell’Europa orientale, con sede a New York e un centro R&D in costante crescita situato a Kiev, Depositphotos serve oltre 192 paesi e supporta i clienti 24/7 in 20 lingue. L’azienda, che ha già conquistato i mercati dell’Europa Centrale e Orientale e del Sud America, ha un archivio di oltre 40 milioni di foto, illustrazioni, immagini vettoriali e file video quotidianamente aggiornati dagli autori, i quali sono selezionati sulla base della qualità e originalità dei propri lavori. Contenuti di qualità, dunque, offerti a prezzi competitivi. Ma non solo: Depositphotos offre anche esclusivi strumenti di ricerca e un’interfaccia utente pensata per la gestione dei flussi di lavoro creativi. it.depositphotos.com
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|| Gli uffici di Depositphotos a Kiev, in Ucraina
SISTEMA DI TAGLIO A FRESA ELETTRICA E MULTIUTENSILE 210/250/310
Sword ELs: potenza ed eccellenza nel taglio verticale Sulla scia del successo ottenuto da Sword e Sword EL, nasce la piattaforma di taglio verticale multiutensile automatizzata più innovativa mai realizzata da Neolt Factory, progettata ancora una volta sulla base delle richieste del mercato
Neolt Factory srl Via Italia, 6 - 24030 Valbrembo (BG) T. +39 035.46.88.11 F. +39 035.46.88.86 info@neoltfactory.com www.neoltfactory.com
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speciale La configurazione e il corretto utilizzo dei software di produzione sono fondamentali per giungere ad un processo di stampa qualitativo e consapevole
Configurare i software per lavorare (e vivere) meglio di Marco Olivotto // marco@marcoolivotto.com
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uesto articolo apre un 2016 nel quale affronteremo insieme diverse problematiche legate alle soluzioni software e hardware più comunemente utilizzabili nel flusso di lavoro che conduce alla stampa. L’argomento è incredibilmente ampio perché nel processo sono coinvolti i più disparati software e hardware di digitalizzazione, produzione, visualizzazione, proofing e stampa. Ciascuno di questi è essenziale in una diversa fase del processo e tutti devono naturalmente concorrere ad una corretta gestione del colore e della qualità. Questo primo articolo si occupa della configurazione del software. A causa del grande nu-
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mero di applicazioni disponibili è impossibile dare istruzioni precise e adatte a tutte le condizioni di lavoro che la realtà ci propone, anche perché queste sono soggette a loro volta a grande varietà. È tuttavia possibile stabilire delle linee guida generali che, salvo casi specifici e particolari, ci garantiscano che non stiamo eseguendo la procedura sbagliata. L’ultima frase sembra implicare che non esista una procedura giusta in assoluto e per certi versi è vero: ci sono diversi modi per giungere ad un risultato rispettando uno standard qualitativo prestabilito, ma ci sono procedure che, al contrario, mettono certamente in discussione la possibilità di raggiungerlo. Conviene pertanto partire da qui.
Dopo la formazione classica, la laurea in fisica e vent’anni di produzione musicale, nel 2007 Marco Olivotto scopre le opere di Dan Margulis, padre della correzione del colore in Photoshop, e diventa suo allievo. Da sempre dedito all’insegnamento in diversi ambiti presso strutture private e pubbliche, dal 2011 dedica i propri sforzi alla diffusione delle tecniche della correzione del colore in Photoshop. Da allora organizza campus, workshop, attività formative on-demand in ambito fotografico e grafico, è speaker di FESPA, collabora con realtà didattiche di livello nazionale ed è autore di ben 25 videocorsi e seminari sulla correzione del colore. Da quest’anno è collaboratore di Italia Publishers.
speciale la seconda scelta visibile in figura. La terza scelta non dovrebbe mai essere utilizzata, se non in casi del tutto eccezionali che andrebbero discussi volta per volta. Purtroppo Adobe non aiuta, in questo senso. Il comportamento generale del software, Photoshop in particolare, è dettato dalle Impostazioni colore, che sono accessibili tramite il menu Modifica. Quando Photoshop viene installato per la prima volta, Adobe propone come predefinite per Photoshop le impostazioni visibili in figura 4, denominate “Colore del monitor”. Queste purtroppo rendono predefinita la terza opzione di figura 3, che appunto è da evitare.
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C’è RGB ed RGB…
Anche il monitor ha un suo profilo
Senza entrare in tecnicismi, ricordiamo con un paragone lo scopo dei profili colore: si tratta di dizionari che consentono a un software di interpretare in maniera corretta i colori che un documento contiene. Per colori intendiamo non soltanto la tinta e la saturazione ma anche la chiarezza degli stessi. Questo dizionario viene incorporato nel documento. Il software dev’essere naturalmente in grado di consultare il dizionario. Questa non è un’opzione secondaria: la figura 1 mostra cosa accade quando la stessa terna numerica RGB viene interpretata in due spazi colore ben noti e molto diffusi, ovvero sRGB e Adobe RGB. I numeri non cambiano, ma l’aspetto del colore è profondamente diverso. Se il cliente si aspetta in stampa un colore verde compatibile con quello di destra e ottiene quello di sinistra, avremo un problema serio. La discrepanza è legata a un errore procedurale, né più, né meno. La procedura che permette di evitarlo è quella del rispetto del profilo colore. La responsabilità di chi prepara il documento è quella di incorporare il profilo colore al momento del salvataggio (in figura 2, l’opzione evidenziata in Photoshop; in altri software è simile). La responsabilità di chi apre e manipola il documento è quella di interpretare correttamente il profilo colore incorporato. Quest’ultima prescrizione genera due alternative, entrambe evidenziate in figura 3. Nel momento in cui lo spazio di lavoro impostato in Photoshop (o altri software) è diverso dal profilo colore incorporato nel documento, l’opzione canonica è quella di rispettare il profilo: ovvero usare il profilo incorporato. Questo corrisponde alla scelta attivata in figura 3. La seconda opzione è quella di convertire il documento nello spazio di lavoro ed è
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Difficilmente si potrebbe immaginare un insieme d’impostazioni più sbagliato di quello di figura 4: innanzitutto definisce come spazio di lavoro RGB quello descritto dal profilo colore del monitor, che è importantissimo ma va impostato esclusivamente a livello di sistema operativo e non di Photoshop. Inoltre, definisce come spazio di lavoro CMYK quello descritto dal profilo colore che rappresenta lo standard per la stampa in rotativa su carta patinata negli Stati Uniti, che è diverso da quello utilizzato in Europa. Anche chiudendo un occhio e mezzo su queste impostazioni, sarebbe auspicabile che fossero attivati i criteri di gestione colore nella parte sottostante della finestra: sono invece tutti disattivati e l’operatore viene informato solo nel caso che il profilo colore del documento non corrisponda a quello del monitor in uso. Nel caso che ci si trovi a lavorare con documenti provenienti dall’esterno, le probabilità che questo accada sono pari a zero. All’apertura del documento viene proposta la finestra visibile in figura 5. La scelta evidenziata è una ricetta sicura per ottenere un’errata corrispondenza cromatica tra l’originale e qualsiasi riproduzione, a mo-
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speciale
5 nitor o stampata. Il problema più serio è rappresentato dal fatto che una significativa maggioranza di installazioni di Photoshop, anche in ambito professionale, non ha mai subito una modifica delle impostazioni colore. Questo significa che in diversi contesti i colori che vengono rappresentati cambiano a seconda del sistema che viene utilizzato e vengono assegnati, letteralmente, a caso.
Un passo dietro l’altro si arriva al risultato Uno dei punti cruciali è comprendere che una corretta gestione del colore non serve a nulla, a meno che non venga applicata lungo tutta la catena produttiva. Se un progettista opera in maniera corretta, lavorando in uno spazio colore opportuno e incorporando il profilo colore nel documento che consegna allo stampatore, i suoi sforzi verranno vanificati se lo stampatore non rispetta quel profilo colore. Questo vale per chiunque debba mettere mano al documento, in qualsiasi punto del flusso di lavoro. Il fatto che i documenti vengano prodotti in formato PDF per il passaggio finale in stampa aggiunge ulteriori variabili ad un processo già articolato. Come abbiamo ampiamente di-
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scusso in passato, esistono diversi modi di esportare un PDF. La scelta se effettuare la conversione nello spazio colore di destinazione prima dell’esportazione, durante l’esportazione o non effettuarla affatto (lasciando questo compito al RIP di stampa) ha delle ramificazioni importanti nel flusso di lavoro. Attualmente la tendenza è quella di scegliere la terza via: un flusso di lavoro late-binding nel quale i dati vengono convertiti dal RIP. Affinché questo produca risultati corretti, è necessario che tutti gli oggetti da esportare siano caratterizzati da un profilo colore e che questo venga mantenuto nel PDF finale: per questo si utilizza il sottoinsieme PDF/X-3. Questa procedura è in larga parte coerente con la filosofia di fondo della stampa digitale, mentre la stampa tradizionale dovrebbe seguire un flusso di lavoro più restrittivo adottando il sottoinsieme PDF/X-1, che prevede la conversione in uno spazio colore di destinazione CMYK opportunamente specificato.
Sincronizzare il colore In generale, comunque, è importante che le impostazioni colore dei software coinvolti siano coerenti. Per quanto riguarda la Creative Cloud di Adobe, il suggerimento più sensato è quello di utilizzare Adobe Bridge per sincronizzare le impostazioni colore in tutte le applicazioni che lo permettono. Per “sincronizzare” s’intende semplicemente “rendere omogenee”. Un buon punto di partenza è rappresentato dal predefinito denominato “Prestampa Europa 3” disponibile in Adobe Bridge nella finestra Impostazioni colore accessibile dal menu Modifica (figura 6). Cliccando sul pulsante “Applica” le impostazioni colore di tutti i software rilevanti della Creative Cloud vengono sincronizzate. In Photoshop, ad esempio, la finestra di figura 7 sostituisce quella di figura 4: si noti come siano cambiate le opzioni più importanti, in particolare quella relativa alla gestione del colore. In realtà, quando la prassi di rispettare il profilo colore incorporato nel documento si è consolidata, la scelta degli spazi di lavoro ha iniziato ad essere meno rilevante: diciamo che si tratta di una scelta di comodo, nel senso che se la maggior parte dei documenti con i quali lavoriamo incorpora Adobe RGB, è sensato scegliere Adobe RGB semplicemente per evitare un clic di mouse ad ogni apertura di documento. In caso contrario, una scelta diversa va altrettanto 6 bene: se il profilo colore del documento non corrisponde con lo spazio di lavoro, verremo avvisati. Si può anche pensare di togliere la spunta alla voce “Chiedi prima di aprire” nel caso i profili non siano corrispondenti, ma personalmente preferisco sapere quale profilo colore il documento utilizzi e per questo istruisco il software ad avvisarmi ogni volta che si manifesta una discrepanza. Questo perché, purtroppo, vengono talvolta consegnati documenti che incorporano profili colore di dispositivo (scanner, monitor, stampante, etc.): non è una buona prassi in generale e preservare in maniera automatica questi profili può portare a sorprese sgradevoli in certe operazioni di manipolazione delle immagini. In questo caso la conversione in uno spazio di lavoro standard va quantomeno considerata. In generale, in flussi di lavoro specifici la scelta generale più opportuna potrebbe essere diversa da quella suggerita, per semplici ragioni di opportunità. Vale la pena di ricordare che Adobe Bridge può applicare in maniera omogenea un insieme d’impostazioni colore a tutte le applicazioni Creative Cloud, ma non è in grado né di crearne di
MILANO 15-17 NOVEMBER 2016
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RIESCI A VEDERE LA DIFFERENZA? Ma certo! E quale stampante può proporsi meglio? Inutile chiederlo. Ogni anno un gruppo di esperti che rappresentano le 20 riviste leader in Europa nella produzione digitale si riuniscono per valutare e giudicare gli ultimi sviluppi tecnologici - prodotti come software, sistemi di stampa e altro hardware, soluzioni di stampa, supporti, inchiostri e toner. I prodotti giudicati migliori tra quelli candidati vengono insigniti degli EDP Awards. Le riviste EDP supportano oltre mezzo milione di lettori in 25 paesi nelle proprie decisioni di acquisto di nuove tecnologie, e gli EDP Awards conferiscono maggior valore a questi prodotti. Candida adesso la tua soluzione! I prossimi EDP Awards 2015/2016 verranno assegnati a drupa l’1/6/2016 presso il drupa cube (Pad. 6) www.edp-awards.org EDP Members 2016
www.edp-net.org
tecnologie nuove, né di modificare un insieme esistente. La prassi consolidata è che nuove eventuali impostazioni colore vengano create in Photoshop ed esportate da lì, per poi venire caricate e propagate agli altri software per mezzo di Adobe Bridge.
Convertire in CMYK oppure no? In merito alla conversione in CMYK, l’argomento è spinoso e vale la pena di chiarire bene alcuni fatti. La stampa tradizionale è un processo difficile e instabile: è abbastanza facile dimostrare che non esiste una conversione da RGB a CMYK migliore in assoluto, quanto una preparazione del documento per la stampa in grado di scongiurare i pericoli peggiori per una specifica immagine. Questo implica naturalmente che il flusso di lavoro più tradizionale dovrebbe occuparsi della conversione immagine per immagine, con notevoli aggravi di costo. Questo passa per tecniche consolidate di separazione con generazioni del nero diverse, a seconda di ciò che dobbiamo stampare, di base perché ci sono manipolazioni che si possono eseguire in CMYK più efficacemente che in RGB a causa della diversa struttura e natura dei canali della quadricromia. Sul versante della stampa digitale troviamo un processo più stabile e ad oggi meno codificato di quello tradizionale, anche a causa dell’enorme varietà di supporti su cui è possibile stampare. La tendenza attuale suggerita anche da Adobe prevede che tutta l’elaborazione venga effettuata in RGB e che si lasci al RIP il compito di convertire i colori nello spazio di destinazione alla fine del processo. Questo ha senso: il processo è intrinsecamente più stabile rispetto alla stampa tradizionale e le sorprese sono meno frequenti. Il mercato rimane comunque diviso in due fazioni, anche perché molti operatori che provengono dalla prestampa tradizionale sono così abituati a lavorare in CMYK da preferirlo all’RGB. Al contrario, questa è una cosa che un fotografo non farebbe mai.
In definitiva, qual è il “giusto” RGB? La discussione rimane aperta anche sul tema relativo a quale sia lo spazio colore ottimale da usare per le lavorazioni RGB. La scelta di norma ricade su una delle tre varianti possibili degli spazi standard di lavoro: sRGB, Adobe RGB e ProPhoto RGB. Esistono alternative, ma sono diventate obsolete oppure non hanno mai preso realmente piede. Ciascuna scelta presenta vantaggi e svantaggi: sRGB ha un gamut ridotto, ma è uno spazio colore in cui è facile effettuare correzioni fini; ProPhoto RGB ha un gamut enorme, ma è più difficile da manovrare e da controllare. Adobe RGB si siede più o meno a metà strada tra i due. Il problema principale è che né sRGB, né Adobe RGB sono in grado di rappresentare alcuni primari di CMYK, ad esempio il ciano: il colore corrispondente a 100C nella caratterizzazione FOGRA39, ad esempio, cade parecchio fuori dal gamut di entrambi gli spazi standard citati. Il problema è particolarmente visibile in sRGB: la conseguenza è che, non potendo sRGB rappresentare quel colore, nessun colore presente in sRGB potrà essere convertito in 100C. Questo riduce di fat-
to l’estensione utile di uno spazio colore già asfittico come CMYK. Su questo argomento ci sono state molte discussioni accademiche e non, ma la realtà è che sia sRGB che Adobe RGB sono stati progettati male in relazione alla stampa tradizionale. L’unico spazio colore che contenga agevolmente un colore come 100C è ProPhoto RGB, ed esiste una scuola di pensiero che suggerisce che questo dovrebbe essere lo spazio colore di elezione per qualsiasi tipo di lavoro. È una scelta possibile, ma va ponderata molto bene alla luce del fatto che un errore in ProPhoto RGB avrà certamente conseguenze peggiori dello stesso errore commesso in sRGB, e un’errata interpretazione di dati codificati in ProPhoto RGB potrebbe portare a vere e proprie catastrofi cromatiche. La tavolozza ampia e la sua capacità di riprodurre integralmente i colori di CMYK lo rendono uno spazio colore attraente sulla carta, ma la pratica suggerisce che una scelta basata soltanto su questa filosofia potrebbe portare a risultati di dubbia qualità.
Il buon senso è sempre il criterio di scelta giusto Il mio suggerimento personale è quello di utilizzare Adobe RGB come spazio di lavoro standard RGB, ma non è una regola scritta nella pietra: rappresenta comunque un compromesso assai sensato. Bisogna stare molto attenti, in questo campo, a sposare filosofie di lavoro basate su una visione integralista della materia. Molti operatori rimangono decisamente sorpresi quando affermo che in certi contesti sRGB è una scelta assolutamente ragionevole, perché alcune scuole di pensiero vedono sRGB come l’origine di tutti i mali del mondo. Non è così, naturalmente. L’accento va posto sull’espressione “certi contesti”, che non significa “sempre” ma “talvolta”. La stessa dicotomia esiste in ambito fotografico circa la diatriba relativa al formato RAW rispetto al JPEG (o a qualsiasi formato demosaicizzato). Se è certamente vero che il RAW fornisce in diversi casi una flessibilità maggiore del JPEG, è altrettanto vero che quest’ultimo può risultare perfettamente appropriato per alcune lavorazioni e viene anzi utilizzato in ambito professionale più spesso di quanto non si pensi. Qui si ferma, per ora, la nostra analisi di questa problematica. Non abbiamo quasi menzionato i profili colore di dispositivo, che peraltro sono di essenziale importanza in fase di acquisizione dei dati, di elaborazione, di proofing e anche di stampa. Ne parleremo senz’altro nel prossimo articolo, che sarà incentrato su questi aspetti del flusso di lavoro.
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strategie Dalla produzione di massa alla personalizzazione di massa: così l’inkjet sfonda nell’industria dalla ceramica al tessile, dal packaging al vetro e al legno
La trasformazione digitale della stampa industriale di Ron Gilboa
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in dall’antichità gli uomini cercano di abbellire l’ambiente in cui vivono e arricchire la propria vita attraverso la decorazione. Hanno usato glifi, dipinti, parole scritte a colori e monocrome per rispecchiare propri stili di vita e anche per scopi funzionali (ad esempio una luce verde significa “via libera”). Gli innovatori di tutto il mondo hanno sempre cercato soluzioni per applicare materiali decorativi e funzionali su oggetti e superfici di tutti i giorni. Alcuni di questi progetti sono volti al trasferimento di informazioni, mentre altri creano effetti visivi sorprendenti o aggiungono funzionalità. Prima tra tutti è arrivata la xilo-
|| Un esempio di stampa UV con effetto 3D ottenuto mediante l’uso dello speciale inchiostro Haptink prodotto dall’italiana KUEI
Ron Gilboa è direttore dell’InfoTrends Production & Industrial Printing Advisory Service e si occupa di imaging e stampa digitale sin dal 1980. Le competenze e l’esperienza di Ron spaziano in vari settori della comunicazione grafica stampata, tra cui stampa commerciale, editoria, stampa transazionale, display graphics, packaging,
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stampa decorativa e funzionale. Questi segmenti sono ricchi di applicazioni che stanno passando rapidamente alla stampa digitale. Ron è un esperto nel tradurre tali tendenze in strategie basate su ricerche e previsioni di settore. Ron, che contribuisce regolarmente con articoli e partecipa ad eventi nei settori emergenti della stampa, vanta una formazione
tecnica approfondita in processi di workflow, imaging digitale e una vasta gamma di tecnologie di stampa inkjet. InfoTrends si rivolge ad aziende che operano nell’ambito della stampa digitale e dell’imaging, inclusi fornitori di tecnologie di base, materiali, supporti e flussi di lavoro integrati per consigliarli su come avere successo nella propria strategia digitale.
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grafia su carta e su tessuti, poi nel 1440 la rivoluzionaria invenzione di Gutenberg con la macchina da stampa a caratteri mobili. Dai tempi in cui Gutenberg ha rivoluzionato la stampa 575 anni fa, questo processo di produzione si è sviluppato come una soluzione per depositare coloranti e materiali in modo preciso. Le tecnologie per l’industria grafica si sono evolute per produrre materiale stampato utilizzato per condividere informazioni, veicolare promozioni, divulgare materiale formativo e una vasta serie di documenti utili. La stampa industriale è diventata invece una tecnologia usata per arricchire con elementi decorativi le superfici usate ogni giorno come gli imballaggi, le superfici e i materiali funzionali per il settore elettronico. Le applicazioni di stampa industriale sono tradizionalmente prodotte usando differenti tecnologie di stampa analogica, tra cui offset, rotocalco, flessografia e serigrafia. La gamma di applicazioni è impressionante e comprende applicazioni quali tessuti, ceramiche, pavimentazioni, laminati, vetro, legno, ma anche tastiere a membrana, circuiti stampati, imballaggi e persino alcuni materiali biomedicali.
decorativi a livello mondiale è pari a meno di 500 miliardi di dollari in merci prodotte: vetro, piastrelle ceramiche, rivestimenti per pavimenti/laminati, tessuti e wallpaper. Tuttavia, il nostro desiderio di personalizzare sempre più l’ambiente circostante, accompagnato dalle innovazioni inarrestabili nella scienza dei materiali e nella tecnologia di deposizione dei consumabili digitali rappresentano dei driver potenti nella transizione dalla produzione di massa alla personalizzazione di massa. Questa transizione offre ai consumatori e ai buyer i mezzi per personalizzare il loro ambiente con immagini recanti marchi specifici o con superfici decorative che rispecchiano i loro gusti e le loro sensibilità. Oggi la stampa digitale viene impiegata per dare vita alla personalizzazione di massa in misura sempre maggiore, offrendo al contempo una serie di altri vantaggi, tra cui efficienza produttiva e minor impatto ambientale.
L’impatto della personalizzazione di massa
Oltre una generazione fa, la stampa digitale è emersa assieme a una serie di tecnologie che hanno dato inizio a un nuovo processo di produzione integrato, nonché alla capacità di personalizzare i prodotti. Sebbene promettenti, le innovazioni iniziali si sono spesso rivelate costose e non hanno generato una qualità accettabile per gli utenti finali. Una delle tecnologie leader in questo ambito è stata l’inkjet. Per molti anni, le tecnologie di stampa inkjet, tra cui il drop-on-demand e il getto di inchiostro continuo hanno faticato a farsi accettare a causa dei costi elevati, dei problemi di affidabilità e della gamma limitata di materie prime disponibili (ad esempio gli inchiostri). Tali fattori limitavano in effetti la gamma di applicazioni che era possibile produrre. Nel corso degli ultimi due decenni, gli sviluppi tecnologici in termini di materiali e teste di stampa hanno generato una gamma
Il catalizzatore alla base di questi sviluppi è stato la necessità di produrre in massa oggetti stampati quali libri o beni di consumo imballati, che vengono quindi commercializzati su larga scala mediante i marchi leader di mercato. Articoli quali tessuti per la moda, laminati, piastrelle ceramiche e imballaggi si sono resi disponibili per i consumatori grazie ai processi e alle tecnologie di produzione di massa. Tuttavia, sebbene una produzione massiva consenta di ridurre il prezzo unitario, essa richiede un investimento elevato nonché una supply chain adatta alla gestione del flusso in ingresso e in uscita di materiali e merci. Stando alle nostre stime, la produzione di massa di prodotti
La stampa industriale nell’era digitale
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di prodotti che ha trasformato in modo efficace le dinamiche del settore, consentendo la personalizzazione di massa dei prodotti con l’impiego della tecnologia inkjet. Ora questi cambiamenti stanno raggiungendo rapidamente anche il settore industriale. Queste soluzioni inkjet consentono ai produttori di ottenere prodotti di qualità, godendo al tempo stesso dei vantaggi operativi della stampa digitale. Tuttavia, per quanto possa essere importante l’efficienza operativa, essa è solo uno degli elementi alla base della crescita del mercato. La capacità di realizzare in modo economico prodotti in basse tirature sta rendendo più democratico il processo creativo. In un settore in cui la stampa richiede meno tempi di allestimento e gli inventari vengono sensibilmente ridotti, i proprietari dei marchi e i progettisti sono ora liberi di esplorare nuovi prodotti, materiali e tecnologie di produzione che non richiedono un investimento così elevato come quelli necessari per i prodotti di massa. Con l’aiuto di Internet, questi prodotti generano domanda per una serie di applicazioni in precedenza non disponibili per consumatori e imprese b2b. Unite ai vantaggi operativi, queste opportunità possono determinare una crescita redditizia di aziende di piccole e grandi dimensioni.
Lo scenario industriale La tecnologia di stampa copre un ampio ventaglio di settori, tra cui comunicazione grafica, imballaggi, stampa decorativa e funzionale. Un elemento comune a tutti questi segmenti è la necessità di depositare con precisione una serie di materiali, come gli agenti leganti
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presenti negli inchiostro, e materiali funzionali. Questi materiali vengono depositati su innumerevoli superfici, dai fogli di carta agli oggetti stampati 3D. Le tecnologie di base solitamente migrano a settori adiacenti, ad esempio una tecnologia inizialmente adottata da un segmento troverà il suo utilizzo anche in un’altra direzione e nel frattempo verrà modificata sulla base delle esigenze specifiche di quel nuovo segmento. Sebbene la rivoluzione digitale abbia seguito diversi percorsi, il più importante finora è stato quello della comunicazione grafica. La stampa digitale on-demand è ora una tecnologia solida in quest’area, con oltre 1 miliardo di stampe in formato A4 realizzate ogni anno. L’uso della tecnologia digitale sta ora vivendo una migrazione ed è in crescita in segmenti industriali come gli imballaggi, la stampa decorativa e funzionale. Per comprendere meglio gli andamenti chiave che stanno interessando una serie di settori, abbiamo stilato un breve elenco con descrizioni e alcuni esempi che illustrano il ventaglio di soluzioni oggi disponibili in tali segmenti.
Imballaggio Quello degli imballaggi è un settore enorme, con oltre 368 miliardi di euro di fatturato indotto a livello mondiale, stando a valutazioni di InfoTrends per il 2014. Le applicazioni vanno dai semplici scatoloni in cartone ondulato alle etichette per prodotti di fascia alta. Nel corso degli ultimi anni la tecnologia digitale a colori ha creato un’importante offerta di soluzioni elettrofotografiche e inkjet. Queste soluzioni sono state alla base di circa 1 miliardo di metri quadrati nel 2015 e si prevede che raggiungeranno i 2 miliardi di metri quadrati nel 2019, per un tasso di crescita medio composto (CAGR) pari al 23%. Grazie alla nuova generazione di stampanti inkjet, questa opportunità si sta ora allargando agli astucci pieghevoli, all’imballaggio flessibile, alla stampa direct-to-shape e su materiali ondulati. Questi sistemi vanno oltre la semplice stampa di prototipi, per dare vita a linee di produzione totalmente integrate. Le soluzioni pensate per la produzione di liner ondulato o di stampe a foglio di scatole e materiali in ondulato sono ora disponibili nell’offerta dei principali fornitori di settore, con
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velocità di stampa che superano i 200 metri al minuto. Il direct-toshape è un altro esempio di categoria emergente in cui l’industria grafica, le tecnologie e fornitori specifici si sono riuniti per soddisfare le richieste di stampa personalizzata come mai in precedenza. Un esempio è un importante marchio che sta offrendo bottiglie di birra stampate digitalmente e totalmente personalizzate, collegate a una campagna di realtà aumentata. Non si tratta di un concetto completamente nuovo, tranne per il fatto che è realizzato su scala industriale da un produttore tradizionale.
Stampa decorativa La stampa decorativa rappresenta un ampio segmento di mercato, con una gamma di applicazioni che stanno traendo vantaggio dai plus della stampa digitale. Il volume di stampa digitale in questo segmento è elevato - circa 9 miliardi di metri quadrati - e in rapida ascesa. Sebbene quest’area contenga innumerevoli applicazioni - questo tipo di stampa si concentrerà soprattutto su ceramica, tessuti, laminati e legno, rivestimenti per pareti e vetro: materiali in grado di guidare la transizione al digitale.
Ceramica Il mercato delle piastrelle ceramiche è molto grande, con oltre 12 miliardi di metri quadrati di piastrelle prodotte a livello mondiale nel 2014, in base alle informazioni pubblicate nel rapporto InfoTile. Questo segmento industriale utilizzava solitamente macchine da stampa analogiche per stampare sulle piastrelle prima del processo di cottura, il che si traduceva in un prodotto economico in grado di entrare in competizione con la resistenza della pietra naturale. Tuttavia, l’impiego dei cilindri per stampa analogica presenta i suoi svantaggi: le ripetizioni di motivi sono limitate e richiedono sostituzioni costose. Poiché la stampa digitale ha sensibilmente migliorato
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i tempi di commercializzazione, ha consentito modifiche dei design e ha ridotto i tempi di allestimento, oggi è utilizzata per la maggior parte della produzione di piastrelle in Europa e sta aumentando anche in Cina. Inoltre la tecnologia digitale abilita a plus come la stampa dimensionale, con cotture successive, per aggiungere alla piastrella un effetto tramato.
Tessuti La stampa su tessuti è un settore vastissimo, con una tradizione radicata in paesi come Italia, Turchia, India, Giappone, Corea e Cina. I tessuti stampati hanno raggiunto oltre 35 miliardi di metri quadrati nel 2014 sulla base dell’InfoTrends Digital Textile Forecast: volumi prodotti usando macchine analogiche, dove tuttavia l’uso delle stampanti digitali è in rapida ascesa. Questo settore ha prodotto disegni mozzafiato sin dai tempi in cui le matrici in legno intagliate venivano usate per la stampa su tessuti. Sono stati fatti enormi passi avanti da allora e la tecnologia prevalente per la produzione di tessuti in volumi elevati oggi è la rotativa. Ora che è possibile utilizzare inchiostri speciali su un ampio ventaglio di fibre naturali e sintetiche è possibile creare prodotti finiti economici con colori vivaci e disegni audaci. La richiesta in continua crescita di una maggiore efficienza operativa e il desiderio di offrire ai clienti design all’avanguardia sono stati catalizzatori fondamentali nell’evoluzione del mercato. Sin dagli inizi degli anni ‘90 i fornitori di tecnologia inkjet hanno cercato di renderla una soluzione adatta ai produttori di tessuti. Negli ultimi anni si è registrata una rapida crescita della stampa inkjet tessile in aziende di ogni dimensione. Si prevede che la stampa digitale su tessuti registrerà un tasso medio di crescita composto (CAGR) di oltre il 30%, superando i 3,2 miliardi di metri quadrati entro il 2019 sulla base della previsione InfoTrends Digital Textile Forecast. Questa rapida crescita può essere attribuita ad una riduzione dei tempi di allestimento e dei costi in un ambiente di produzione rispettoso dell’ambiente e alla democratizzazione dei design, che consente ai proprietari dei marchi di raggiungere il mercato in modo rapido ed efficiente.
Laminati e legno || L’avvento degli inchiostri pigmento ha aperto nuovi orizzonti all’inkjet digitale tessile, rendendo possibile la stampa su praticamente ogni tipo di tessuto
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Nei settori edile e dei mobili i prodotti derivati dalla lavorazione del legno hanno fatto uso per decenni di carta decorativa stampata e di
L’evoluzione sta alla base dei migliori risultati
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laminati. Con un ampio ventaglio di design che imitano le venature naturali del legno, della pietra e motivi grafici, i laminati rappresentano un rimpiazzo economico dei materiali naturali. In alcuni casi i laminati vengono addirittura preferiti perché sono più resistenti. Prodotte tradizionalmente usando la stampa rotocalco, le carte decorative vengono convertite in laminati usando una vasta gamma di processi. Questo settore ha prodotto nel 2014 oltre 300 milioni di metri quadrati di stampati digitali, sulla base del report InfoTrends Profiting through Digital Printing in the Décor Marketplace. La pressione imposta allo sviluppo di laminati in basse tirature o personalizzati sta generando una domanda crescente di prodotti di fascia media e di prodotti industriali che potranno essere ottenuti in
volumi che possono competere con quelli delle tradizionali macchine rotocalco. Numerosi fornitori leader di laminati e di carta decorativa (ad es. Schattdecor, WilsonArt e Formica) stanno offrendo laminati personalizzati sulla base della richiesta dei clienti finali di ottenere maggiore libertà di progettazione e personalizzazione. Queste tendenze seguono numerosi anni di produzione di pavimenti laminati di successo, nonché di motivi ornamentali per il settore edile. Sulla scia delle soluzioni in laminato stanno emergendo numerose soluzioni di stampa diretta su diversi prodotti legati al legno quali l’MDF, il compensato e il legno naturale. Queste soluzioni non richiedono laminazione e vengono impiegate per aggiungere un layer decorativo ad una gamma di applicazioni in ambito residenziale e commerciale.
Rivestimenti murali I rivestimenti murali esistono sin dai tempi dell’antica Cina, quando le pareti dei palazzi già venivano decorate. Più di recente, nel 1481, Re Luigi XI di Francia ordinò carta da parati per le sue dimore reali. Il creatore Jean Bourdichon dipinse 50 rotoli di carta con angeli su sfondo blu perché Re Luigi si spostava frequentemente di castello in castello. I rivestimenti murali hanno fatto enormi passi avanti da quei tempi e sono ora comunemente disponibili nelle residenze moderne e in edifici commerciali. Tecnologie di stampa quali l’offset, la flexo e la rotocalco sono state ampiamente utilizzate per produrre carte da parati standard con volumi stimati attorno ai 52 milioni di metri quadrati all’anno nel 2014 sulla base del report InfoTrends Profiting through Digital Printing in the Décor Marketplace. Più recentemente le stampanti digitali di grande formato, che hanno inaugurato soluzioni innovative di comunicazione visiva in molti settori, si sono avvicinate al segmento delle wallpaper. Gli sviluppi nell’ambito degli inchiostri per la stampa digitale (ad esempio UV, latex e altre chimiche flessibili) consentono ora la decorazione di supporti industriali standard che soddisfano le normative relative a salute e sicurezza. Applicazioni quali murales e rotoli di carta da parati con grafiche d’impatto stanno diventando sempre più comuni e sono disponibili presso diversi fornitori.
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pa inkjet in grado di gettare inchiostri ceramici sul vetro, numerosi settori stanno iniziando a usare la stampa digitale per produrre vetri decorati di lunga durata adatti per impieghi in ambito architettonico e industriale.
Stampa funzionale Un altro tipo di stampa industriale è quello in cui su una superficie viene depositato un layer di materiale o di inchiostro che abilita determinate funzionalità. Tali applicazioni traggono vantaggio dalla generazione piezoelettrica o continua delle gocce per consentire la deposizione di una gamma di materiali. Le applicazioni comprendono tastiere a membrana, circuiti stampati, stampa 3D e una gamma di innovazioni nei particolati di piccole dimensioni (ad esempio nanoparticolati) che si stanno affermando nelle applicazioni farmaceutiche e biomediche. Questa sezione illustrerà alcuni degli sviluppi che abilitano la stampa di tastiere a membrana, circuiti stampati e stampa 3D. Sebbene vi siano diverse altre tecnologie di deposizione estremamente interessanti, sono solitamente limitate ad ambiti di specializzati nel settore delle scienze naturali.
Interruttori a membrana
Vetro
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Il vetro decorativo ha abbellito per millenni le nostre città all’interno di cattedrali, palazzi e in una serie di edifici pubblici e privati. Le applicazioni spaziano dalle vetrate a piombo ai pannelli in vetro serigrafato e questi elementi sono stati utilizzati per rafforzare i brand, promuovere l’espressione artistica o creare semplici insegne. Il mercato del vetro piano rappresenta oltre 64 miliardi di euro di fatturato annuale e sta iniziando ad adottare la stampa digitale in quanto mezzo per ampliare il proprio giro d’affari. Con lo sviluppo delle teste di stam-
L’American Society for Testing and Materials (ASTM) definisce un interruttore a membrana come “un dispositivo di interruttore momentaneo in cui almeno un contatto è applicato su o costituito da un substrato flessibile”. Tali substrati flessibili sono solitamente stampati su PET, impiegato come portaconnettore. Sono dispositivi estremamente comuni in elettrodomestici, dispositivi medici, smartphone, giocattoli o dispositivi di gioco. Le tecnologie di stampa vengono usate regolarmente nella produzione dello strato grafico superiore e in parte della circuiteria, in cui vengono impiegati inchiostri conduttivi. Gli sviluppi nella tecnologia di stampa digitale UV – che include inchiostri flessibili e LED - stanno ampliando la gamma di applicazioni nell’ambito degli interruttori a membrana e dei supporti, per includere substrati flessibili che possono essere essiccati con meno
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strategie © Dip-Tech
energia e calore. In alcune applicazioni di alto volume l’essiccazione con la tecnologia EB (Electron beam) a fascio di elettroni consente la deposizione e l’essiccazione anche su materiali sensibili. In tutti questi casi le basse tirature di stampa personalizzata possono prendere il posto della tecnologia serigrafica o flessografica.
Stampa 3D Quello della stampa 3D è un campo molto vasto, che accoglie tecnologie, applicazioni, materiali, prezzi e soluzioni differenti. Le attuali tecnologie di stampa 3D implicano il getto di un binder (legante), la trasformazione digitale della luce, la fusione con fascio di elettroni, la fabbricazione di un filamento fuso, il getto di materiale, la laminazione con deposizione selettiva, la sinterizzazione al laser selettiva e la stereolitografia. Tutte queste tecnologie presentano vantaggi e svantaggi ed è probabile che questo elenco si allungherà ulteriormente nel tempo con i contributi di altri vendor in questo segmento. Il mercato si delinea in tre categorie di prodotti: di produzione, professionali e personali. Le applicazioni tipiche realizzate con le stampanti 3D includono prototipi, stampi e matrici e prodotti per uso finale. Tali applicazioni vengono impiegate in quasi tutti i settori per creare una gamma di elementi, dai prodotti nanografici per la ricerca fino a componenti per aerei. Il segmento si sta sviluppando rapidamente e non passa quasi giorno senza che giunga all’orecchio notizia di un’innovazione che abilita una nuova interessante applicazione. L’elemento chiave della stampa 3D è la sua natura additiva, per cui gli scarti sono limitati, i tempi di commercializzazione ridotti e sono possibili design personalizzati.
Circuiti stampati
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L’elettronica stampata si affida alle tecnologie di stampa tradizionali per creare dispositivi elettrici basati su diversi substrati. I circuiti elettrici sono stato stampati per molti anni usando tecnologia serigrafica, flessografica, rotocalco e offset, ma anche la stampa inkjet ha iniziato ad essere disponibile come alternativa. Durante questo processo, gli inchiostri elettricamente funzionali vengono depositati sul supporto per creare dispositivi attivi o passivi come transistor o resistori in pellicola sottile. Si prevede che l’elettronica stampata verrà utilizzata sempre più in applicazioni quali pannelli flessibili, etichette intelligenti, poster decorativi/animati e abbigliamento sportivo. Un
esempio di un settore in cui la tecnologia digitale sta emergendo come alternativa a un’implementazione più complessa e costosa è la creazione di componenti per pannelli OLED (Organic Light Emitting Diode). La stampa su pannelli digitali è in prima linea nell’innovazione; la deposizione digitale di materiali funzionali è stata in fase di sviluppo sin dagli inizi degli anni ‘90 e può essere ora ritrovata in una serie di applicazioni tra cui tag RFID, tessuti intelligenti e molti altri componenti elettronici stampati. Tuttavia, le tecnologie di stampa tradizionale come flessografia e litografia sono ancora impiegate per la produzione di elevati volumi di elettronica stampata. Ciò crea numerose opportunità di crescita in questo settore per un gruppo di fornitori specializzati di tecnologia di stampa.
Sommario La stampa industriale per decenni è stata realizzata impiegando tecnologie di stampa tradizionali, con un valore del prodotto che supera ampiamente il valore diretto della stampa come attività indipendente. Sebbene si stimi che la stampa possa rappresentare circa il 25%-30% del valore, questa quota varia ampiamente in base al segmento di mercato. La crescita in tutti i segmenti è dettata dal consumo e dalla richiesta di prodotti durevoli e non durevoli nei settori dell’imballaggio, dei tessuti e dei prodotti per la casa. I principali motori di crescita o declino in questi segmenti sono quindi altamente dipendenti dall’economia globale e dai comportamenti di acquisto dei consumatori locali. Questa solida base di produttività e di domanda nonché un desiderio crescente di personalizzazione di massa hanno creato un terreno fertile per le tecnologie di stampa digitale più innovative. La stampa inkjet è il principale fattore abilitante di tale transizione. Dopo vari decenni di sviluppi tecnologici a livello di materiali ed emissioni, stiamo ora osservando una rinascita delle tecnologie che rendono possibile il deposito di materiali per una serie di applicazioni tra cui imballaggi, ceramica, tessuti, oggetti 3D e componenti elettronici. Nel corso di drupa 2016 il mondo si riunirà per osservare ed esplorare innovazioni tecnologiche negli ambiti della stampa e della deposizione dei materiali. Molte di queste avranno senza dubbio come obiettivo le soluzioni di stampa industriale e funzionale.
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strategie Mentre FESPA si prepara per il decimo anniversario del suo show FESPA Digital, che quest’anno tornerà nella sua città natale, Lynda Sutton, Marketing Manager di FESPA, ricorda come il wide format è cresciuto e cambiato dal 2006 a oggi
2006-2016: 10 anni di stampa digitale di grande formato di Lynda Sutton
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ieci anni fa FESPA ha lanciato la sua nuova manifestazione dedicata FESPA Digital 2006, progettata per concentrarsi sulle emergenti tecnologie digitali nel mercato del signage e del display graphics. Tenutosi ad Amsterdam, l’evento ha accolto 234 espositori e ha attratto ben 9.317 visitatori. Da allora l’edizione più recente - FESPA Digital 2014 a Monaco di Baviera - ha ospitato 536 espositori e ha visto una partecipazione complessiva di 16.766 visitatori, con un incremento rispettivamente del 129% e dell’80% sul 2006. Questa crescita è stata rispecchiata dall’analogo sviluppo del mercato della stampa digitale, con una sua quota di mercato globale complessiva di cui si attende il raddoppio dal 9,5% del 2008 al 19,7% entro il 2018. Ciò non sorprende se si considera il numero di stampatori commerciali che hanno allargato il proprio business al wide format o il fatto che quasi il 50% degli intervistati nella World Wide Survey 4 nel
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|| Qui sopra: un momento di FESPA Digital 2006. Nella pagina a fianco: una panoramica degli stand a FESPA Digital 2012.
strategie
2013 hanno affermato che la stampa digitale sarebbe stata la chiave del loro futuro successo. Due anni più tardi, infatti, le aziende intervistate dalla stampa durante FESPA Print Census stimavano tasso medio annuo di crescita del fatturato del 7% per la stampa di grande formato digitale dal 2007 al 2015.
Una community di ottimisti Anche in mezzo al vortice della crisi finanziaria globale del 2007 e del 2008, i fornitori di servizi di stampa di grande formato sono rimasti ottimisti. Se si guarda indietro alle edizioni 2007 e 2009 della World
Wide Survey, gli intervistati avevano valutato il proprio ottimismo per il settore a 7.1 e quindi a 7.2 su una scala da 1 a 10. Questa prospettiva positiva si è rivelata corretta dal momento che il settore ha affrontato la tempesta economica particolarmente bene in confronto ad altre aree dell’industria, guidato in parte dal modo in cui la flessibilità della stampa digitale ha permesso a molti di esplorare applicazioni e opportunità di business alternative. Se le intenzioni delle aziende di stampa di investire in nuove attrezzature è un indicatore di salute del mercato, questo è sicuramente un segmento in crescita. Nel 2010 il 37,4% degli intervistati aveva questi piani ed entro il 2012 tale percentuale era salita al 47%, mentre nel 2015 oltre il 50% delle aziende di stampa indicava la propria intenzione di acquistare attrezzature di stampa digitale wide format.
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Le tecnologie che caratterizzano i piani di acquisto sono anch’esse emblematiche. Nel 2012 il 40% degli intervistati aveva in progetto di acquistare una stampante a getto d’inchiostro a UV-curable e nessun’altra tecnologia era nei piani di oltre il 13% degli intervistati. Nel 2015, però, i piani di acquisto erano molto più variegati, dominati dalle stampanti UV (27%) e dalle stampanti tessili (21%), con stampanti a solvente (17%), stampanti eco-solvent (16%) e anche stampanti latex (14% ). Anche le motivazioni di questi investimenti sono cambiate. Mentre gli obiettivi più comuni per gli investimenti nel 2012 erano velocità, capacità di stampare su materiali non trattati e la disponibilità di colori o funzionalità speciali, entro il 2015 la maggior parte degli investimenti (45%) erano invece stati pianificati con la visione di spostarsi in nuovi mercati. In parte, questa diversificazione si era resa necessaria alla luce delle sfide nate durante la recessione alla fine degli anni 2000. Tuttavia, gli sviluppi nelle tecnologie di stampa digitale di grande formato sono stati anche un driver importante nell’ampliamento dei mercati, con un wide format che oggi viene utilizzato in modi che nel 2006 non erano neppure immaginabili. Nel corso dei primi dieci anni di FESPA Digital non siamo solo stati testimoni, ma abbiamo anche preso parte agli entusiasmanti sviluppi digitali che hanno cambiato il volto dell’industria della stampa di grande formato. Abbiamo evoluto il nostro portfolio di eventi perché riflettesse questo cambiamento, introducendo la Digital Textile Conference nel 2008 per educare il mercato rispetto alla stampa di grande formato per applicazioni tessili, e più recentemente il lancio di Printeriors per soddisfare il crescente mercato della decorazione di interni. Ora, guardando in avanti per celebrare il decimo anniversario di FESPA Digital ad Amsterdam nel 2016, siamo ansiosi di continuare a sostenere l’industria nel plasmare l’eccitante futuro della stampa digitale di grande formato.
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intervista a Marco Cisani Titolare AmC Color distributore per l’Italia di ONYX
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Onyx è ai massimi livelli da 27 anni in un mondo estremamente mutevole come quello dei software. A cosa deve questa longevità? La risposta sta nel costante investimento in R&D, senza dare per scontato nessun dettaglio e continuando a innovare. Per offrire un prodotto competitivo bisogna saper ascoltare i clienti, capire di cosa hanno bisogno e fare di tutto per offrire un servizio ai massimi livelli, oltre che un prodotto ottimale. E’ utopistico pensare che un programma non abbia mai un problema, e per questo è vitale per un’azienda come Onyx fornire un’assistenza impeccabile.
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Sembra semplice in teoria. Come riuscite ad applicare questo modello in concreto? La nostra azienda ha un DNA profondamente americano. Per questo, nonostante abbia una struttura snella, riesce a ottimizzare le risorse. Il servizio di assistenza remoto funziona H24, grazie all’alternanza tra un’unità in Europa e un’altra negli USA. Inoltre, Onyx si affida anche all’esperienza e alla competenza dei propri dealer presenti sui singoli mercati nazionali, che vengono formati in maniera molto seria e costantemente aggiornati per poter risolvere ogni problema dei propri clienti.
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Qual è l’elemento più importante del nuovo ONYX 12? Ce ne sono tanti di aspetti fondamentali, ma al netto di tutte le innovazioni e della velocità di RIP raddoppiata, sicuramente metto la qualità del prodotto finale. Lo stampatore vuole la fedeltà del colore, un’immagine nitida e bella. E noi gli permettiamo di ottenerla grazie a professionisti di spessore, come i nostri scienziati del colore, tra cui Max Derhak, membro dell’ICC (International Color Consortium), all’interno del quale ricopre l’incarico di Presidente della sezione Architecture Working Group.
R&D proiettata all’automazione e al workflow management Da 27 anni la software house americana continua a sviluppare e progredire, arrivando oggi a supportare in maniera completa circa 600 periferiche di grande formato, con oltre 30.000 profili di materiali differenti a disposizione degli utilizzatori. ONYX 12 è frutto degli sforzi del player, che ha investito sull’elaborazione di una nuova architettura a 64 bit, in grado di dimezzare i tempi di elaborazione del RIP, ridisegnando lo spazio di lavoro in un’ottica più funzionale e intuitiva. Adesso è possibile gestire e personalizzare le miniature dei progetti, modificandole in tempo reale senza dover necessariamente accedere alla lavorazione. Inoltre è stata resa più semplice la creazione di profili completi all’interno del Quick Set 2.0, una sezione che permette di creare i propri modelli di lavorazione
per archiviarli e richiamarli con un unico comando. Una funzione determinante, resa ancora più interessante dal fatto che include anche opzioni di finitura, come la creazione di canvas o la predisposizione di crocini per l’occhiellatura, compresi nella nuova funzione Bleed. In questo modo ONYX 12 riesce a offrire la reale gestione dell’intero workflow, dato che tutte le sue declinazioni includono la funzione dedicata al taglio, CUT-Server, a dimostrazione del fatto che l’automazione è uno degli obiettivi che da sempre Onyx persegue, attraverso ogni suo prodotto. Sono 3 le differenti configurazioni disponibili di ONYX 12: dall’entry level RIPCenter a PosterShop fino alla più completa ProductionHouse, in grado di gestire fino a 4 stampanti attive, con
l’azienda Fondata nel 1989 a Salt Lake City, Onyx Graphics Inc. è stata la prima azienda a realizzare un RIP software a colori dedicato alla stampa di grande formato. Con circa 80 dipendenti in tutto il mondo, mantiene i suoi headquarters negli USA, ma è
presente in Europa con un General Manager, 4 responsabili di territorio e un reparto tecnico con base in Olanda per garantire una costante assistenza. In ciascun paese europeo la presenza della società è assicurata da dealer certificati.
due RIP operanti nello stesso momento. Questo perché la scalabilità è un altro dei focus su cui Onyx punta con decisione, dato che un processo deve poter
essere automatizzato sia che ne facciano parte solo un pc e una stampante o che si abbia a che fare con un network che richiede prestazioni più performanti.
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