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Strategie - Rotocel

Rotocel: è tempo di etichette con nobilitazioni “mai viste”, grazie a JETvarnish 3D Web

Seconda in Italia a installare la macchina digitale di Konica Minolta / MGI, l’azienda emiliana conferma la sua predilezione per il digitale, a tutto vantaggio dei clienti

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di Gabriele Lo Surdo

Cantelli è un cognome “importante” per chiunque, nel nostro Paese, abbia avuto a che fare con il settore della stampa negli ultimi 85 anni. Infatti Marino Cantelli, primo dei Cantelli stampatori, fonda e dà il suo nome a uno stabilimento tipografico già a metà degli anni Trenta. Da allora la storia della famiglia è indissolubilmente legata a quella Italiana, oltre che a quella dell’evoluzione delle tecniche di stampa. Nelle aziende fondate dai numerosi membri della famiglia (Marino ha avuto 14 figli e quasi tutti loro hanno lavorato nel settore) si è stampato e si stampa di tutto, con ogni tipo di tecnologia.

La MGI JETvarnish 3D Web installata presso la sede di Rotocel, alle porte di Bologna.

Nell’ambito delle etichette, oggi, è Catia Cantelli (nipote di Marino) a tenere alto il nome della famiglia con la sua Rotocel – una realtà che guida insieme ai figli Federica Mazza e Nicola Roccati. Al loro fianco il responsabile di produzione Claudio Zola e 16 collaboratori, tra personale interno e agenti sul territorio. L’azienda, nata nei primi anni Ottanta, è stata per lungo tempo specialista della stampa su modulo continuo, fino alla conversione in etichettificio intorno alla metà degli anni Duemila.

Il desiderio di soddisfare una clientela alle prese con un mercato in costante evoluzione ha spinto Rotocel, nel 2010, ad entrare nel mondo della stampa digitale, avviando una proficua e longeva relazione con HP Indigo. Poi, lo scorso ottobre, mossa da analoga motivazione, l’azienda si è aggiudicata una MGI JETvarnish 3D Web, diventando di fatto la seconda azienda italiana a portare la nobilitazione digitale nel mondo dell’etichetta.

Etichetta per vino, con verniciatura selettiva a spessore e foil oro, realizzata da Rotocel con la nuova MGI JETvarnish 3D Web.

Il cliente al centro di tutto

Per capire il modo di operare di Rotocel occorre partire da un assunto fondamentale: la cura di ogni dettaglio nell’attività aziendale è finalizzata a soddisfare le esigenze del cliente. Dagli investimenti in tecnologia alla scelta dei materiali, dall’organizzazione del flusso di lavoro alle politiche ambientali, tutto è conseguenza del costruttivo dialogo che l’azienda ha instaurato, negli anni, con oltre 900 clienti.

Etichetta stampata e nobilitata con tecnologia digitale da Rotocel.

«Abbiamo rapporti di lunga data con la maggior parte dei nostri clienti. Seguiamo alcuni di loro da quando sono nati e hanno iniziato a produrre. Li abbiamo visti crescere, evolversi, cambiare. E siamo sempre stati al loro fianco, adeguando la nostra proposta alle nuove necessità che via via hanno maturato», spiega Federica Mazza, responsabile customer care di Rotocel.

Già durante la prima mezz’ora di demo, abbiamo capito che JETvarnish 3D Web ci avrebbe permesso di rivoluzionare il nostro modo di lavorare.

Claudio Zola, responsabile di produzione di Rotocel

È così, per esempio, che il converter emiliano ha scelto senza troppi indugi di entrare nel mondo della stampa digitale a fine anni Duemila. Già da qualche anno era in atto un importante cambiamento nel mercato. I grandi clienti ordinavano tirature più basse, ma con maggior frequenza. Al contempo, nascevano nuove aziende – spesso rivolte a un’utenza di nicchia – che richiedevano lavorazioni inusuali (per l’epoca): numerose grafiche differenti, variabilizzazione dei contenuti testuali, piccoli quantitativi, elevate aspettative di qualità. Per mettersi in condizione di offrire ciò che il mercato chiedeva, Rotocel ha potenziato il suo parco macchine. Nel 2010, l’azienda ha installato una HP Indigo ws4500; nel 2015, l’ha sostituita con una HP Indigo 6800; nel 2016, ha installato una seconda HP Indigo 6900, che, nel 2017, ha aggiornato con Premium White (bianco ultra-coprente) e Silver Ink (argento).

Questi investimenti hanno permesso a Rotocel di crescere, accontentando i clienti storici in cerca di flessibilità e conquistando una vasta schiera di nuovi clienti medio-piccoli, tra cui produttori di vino, olio, birra, e articoli per la cura della persona.

Una delle due HP Indigo a bobina utilizzate da Rotocel per la stampa di digitale di etichette.

La scommessa della nobilitazione digitale

Raggiunta l’eccellenza qualitativa e la necessaria capacità produttiva nell’ambito della stampa digitale, Rotocel si è trovata a fare i conti con clienti alla ricerca di prodotti più preziosi e personalizzati. Ma le linee tradizionali di finitura e nobilitazione installate dall’azienda, sebbene recenti, impedivano di produrre in modo rapido e conveniente commesse al di sotto dei 1.000 metri lineari. Così, a metà del 2019, l’azienda si è mossa in cerca di soluzioni alternative e, sorprendentemente, la ricerca si è conclusa in tempi molto brevi. «Di solito, prima di fare un investimento vediamo e testiamo tre o quattro tecnologie differenti», spiega Catia Cantelli, CEO di Rotocel. «Stavolta abbiamo visto una sola macchina e per tutte le cinque ore di durata della demo non abbiamo pensato ad altro». La macchina in questione è JETvarnish 3D Web, la prima soluzione a bobina prodotta dal leader della nobilitazione digitale MGI. Tornando in Italia da Parigi (dove MGI ha la sua sede), il team di Rotocel aveva già preso la sua decisione, e lo scorso ottobre la macchina ha iniziato a produrre nello stabilimento dell’azienda. Tra i principali motivi che hanno portato Rotocel a scegliere JETvarnish 3D Web ci sono: la rapidità con cui permette di avviare la produzione; la semplicità d’utilizzo; e la potenza dell’editor proprietario che MGI fornisce a corredo della macchina.

Claudio Zola (al centro) e gli operatori di MGI JETvarnish 3D Web ottimizzano un file sfruttando la potente interfaccia utente della macchina.

JETvarnish 3D Web al servizio dei clienti

«Da quando abbiamo installato la macchina, offriamo ai clienti l’opportunità di fare cose che prima era semplicemente impossibile realizzare. Alcuni di loro avevano addirittura dei “sogni nel cassetto”: idee creative che avevano accantonato perché incompatibili con le tecnologie esistenti», spiega Federica Mazza. «Quando abbiamo detto loro che con la nobilitazione digitale avremmo potuto accontentarli, a molti non è sembrato vero, e ci hanno subito confermato il lavoro».

Dettaglio dell'interfaccia utente di JETvarnish 3D Web.

Ancora una volta, Rotocel conferma il suo approccio alla tecnologia incentrato sullo sceglierla e utilizzarla per accrescere la soddisfazione del cliente. MGI JETvarnish 3D Web, di fatto, diventa un’opportunità per i clienti di avere piccole e medie tirature di etichette con nobilitazioni “mai viste”; la sua semplicità di utilizzo diventa un modo per assicurare ai clienti l’alta qualità del prodotto finito, indipendentemente dalla sua complessità; la potenza del suo software diventa uno strumento per correggere al volo file problematici, senza doverli rielaborare in prestampa o, peggio, dover chiedere al cliente di modificarli.

Da sinistra, Federica Mazza, Nicola Roccati e Catia Cantelli, rispettivamente responsabile customer care, responsabile commerciale e CEO di Rotocel.

Le potenzialità applicative della combinazione di stampa e nobilitazione digitale sono così tante e inedite che Rotocel ha in programma, per i prossimi mesi, una serie di eventi volti a presentarle a clienti, agenzie creative, e persino altri etichettifici, che l’azienda auspica possano diventare partner. «Essere tra i primi a installare una tecnologia è un’opportunità commerciale, ma implica la responsabilità di presentarla al mercato», spiega Nicola Roccati, responsabile commerciale di Rotocel. «È molto importante, soprattutto, che i creativi si rendano conto di come tutta una serie di limiti del passato siano superati, ovvero che d’ora in avanti possono osare di più».

Così, il 2020 di Rotocel inizia sotto i migliori auspici: con un’ampia gamma di nuove lavorazioni da proporre ai clienti, nonché una tecnologia d’avanguardia, ricca di potenzialità, ancora da esplorare e mettere a frutto.

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