Italia Publishers 02/2016

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Italia Publishers - Anno XXVIII - n° 02/2016 - Prezzo euro 10,00 - Iscrizione al ROC n° 26062 del 23/11/2015 Poste Italiane SpA - Sped. Posta Target Creative (SMA autorizzazione LO/00335/02.2015) CMP di Milano-Roserio In caso di mancato recapito inviare al CMP di Milano-Roserio per la restituzione al mittente previo pagamento dei resi

DOSSIER

From FESPA to drupa: 40 pagine di grandi novità SPECIALE

5 motivi per cui gli acquirenti scelgono in base al prezzo

Numero realizzato con carte green Fedrigoni - Copertina: Freelife Kendo White - Interno: Symbol Matt Plus


Automazione e produttivitĂ Robot e stampante lavorano insieme non presidiati, producendo copie multiple o pezzi unici con precisione ed affidabilitĂ .

World premiere Drupa 2016, Padiglione 9, stand C04

Sistemi a getto d‘inchiostro UV di alta fascia Sviluppati e prodotti in Svizzera.

Distribuito da www.fenixdigitalgroup.com

www.swissqprint.com



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24 DA FESPA A DRUPA

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Tra foglio e bobina, tra inkjet e toner, il piccolo formato resta protagonista a drupa

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Automazione e produttività: così crescono i leader e gli outsider del wide format

48 |

Finitura digitale, la parola d’ordine è automazione

58 |

Il cloud diventa protagonista nella gestione del workflow, dal progetto alla stampa

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La rivoluzione ecologica parte da supporti e inchiostri

74 |

Le febbre da narrow-web contagia le arti grafiche

sommario 02

EDITORIALE A drupa mi compro...

NEWS

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Novità, tecnologie e tendenze dai player del mercato digitale

FOCUS

14 |

L’home decoration sostenibile è aqueous con JP3 Graphics

SPECIALE

16 |

5 motivi per cui gli acquirenti scelgono in base al prezzo

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Soft proofing: può il monitor sostituire la prova colore?

TECNOLOGIE 16 | Publierre: wrapping su due ruote e interior decoration hi-end, grazie a HP Latex 370 80 |

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STRATEGIE 86 |

Esperti di wrapping e committenti si incontrano online con SIR Visual

IDEE PER CRESCERE

Logistica al top e taglio by Protek: 88 | così Eurmoma eccelle nel servizio

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Da rivenditore a stampatore: compro o no la stampante?


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inserzionisti Agfa B+B Digitalia Durst Edigit Elitron Eurmoma Eurotech Fenix Digital Group

pag. 95 pag. 31 pag. 45, 93 pag. 3, 94 pag. 9 pag. 6 pag. 73 pag. 89 pag. 2

Fotoba International Paper JK Group Kiian Digital Mack Brooks MS Printing Solutions Neolt Factory Neopost Nimax

pag. 5 pag. 19 pag. 71 pag. 41 pag. 63 pag. 21 pag. 91 pag. 27 pag. 33

Protek Reed Exhibitions Ricoh SmartColor SprintSolution Unigrafica Valiani Zund

pag. 53 pag. 78, 79 pag. 96 pag. 46-47 pag. 39 pag. 12 pag. 55 pag. 57

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Registrazione: Tribunale di Milano n.74 del 12/2/94 Anno XXVIII - n° 02 2016 Direttore responsabile Silvia Guglielmi Co-editore Lorenzo Villa - lorenzo@densitymedia.com Redazione Roberto Bonsignore - roberto@densitymedia.com Elena Panciera - elena@densitymedia.com Consulente tecnico: Gabriele Lo Surdo - gabriele@densitymedia.com Pubblicità Deborah Ferrari - marketing@densitymedia.com Amministrazione Manuela Spatola - manuela@densitymedia.com Grafica di copertina Genuine Roman Art - info@genuineromanart.com Collaboratori Marco Olivotto - marco@marcoolivotto.com Matthew Parker - print@printandprocurement.com Alessandro Bosco - alessandro_bosco@boscofg.it Daniele Bosco - daniele_bosco@boscofg.it Stampa Unigrafica srl - Gorgonzola (MI) - www.unigrafica.it Tiratura 7.000 copie

Italia Publishers è stampato utilizzando energia elettrica green, proveniente esclusivamente da fonti rinnovabili. Una copia: euro 10,00 Arretrati: euro 15,00 Abbonamento 6 numeri: euro 60,00 Abbonamento estero 6 numeri: euro 120,00 Ufficio abbonamenti: abbonamenti@densitymedia.com I pagamenti possono essere effettuati a mezzo bonifico bancario sul conto intestato a Density srl IBAN IT21S0100501660000000001211 Density srl Via Carlo Torre, 29 - 20143 Milano (MI) Associato a:

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editoriale di Lorenzo Villa // lorenzo@densitymedia.com

A drupa mi compro... Cari miei, come si dice a Milano “gh’è nient da fà” (non c’è niente da fare, ndr). La fiera – quella vera – è quella da cui non si esce a mani vuote. Lo ammettono candidamente gli amici camperisti, che dalla annuale rassegna parmense escono puntualmente (o almeno a edizioni alterne) con l’ultimo modello che costa quanto un monolocale. Se lo ricordano i nostri nonni e bisnonni, che alla mitica Campionaria andavano a comprarsi dai mobili alle macchine utensili per la ditta. E lo sanno ancor meglio - anzi ne fanno un vanto e potrebbero raccontare aneddoti per giorni - le centinaia di tipografi che da tre generazioni aspettano “la drupa” (sì, al femminile, con l’articolo determinativo davanti) per godersi quella full immersion adrenalinica che pregusti già un anno prima e ti dà la carica per i sei mesi successivi. Fatto sta che anche per la nostra generazione, che i fasti delle Arti Grafiche (anch’esse con la maiuscola) li ha vissuti di riflesso, l’esperienza di drupa resta qualcosa di inebriante, che profuma di ferro e di denaro, di ispirazione e di scommessa. D’altra parte, se bazzicate il settore da almeno un decennio, è tecnicamente impossibile che non abbiate conosciuto qualcuno che a una qualsiasi drupa non abbia siglato il contratto per un qualsivoglia macchinario che poi è passato alla storia, o ancor meglio che ha determinato una svolta nella propria storia aziendale. La prima bicolore nel ‘90, il primo CtP o una Indigo nel ‘95, la prima digitale nel 2000 - magari una Nexpress, una DocuColor o una iGen, svelata proprio in quell’edizione - o una delle tante superwide inkjet o pluricolore offset introdotte nel 2004 e nel 2008. Sono passati “solo” quattro anni dal 2012, quando già si parlava di ibridazioni offset/digitale e il mitico Benny Landa era di nuovo sulla cresta dell’onda con la sua nanografia. Sembra ieri, eppure siamo di nuovo qui a fantasticare di sistemi inkjet single pass capaci di battere una rotocalco e di patti d’acciaio tra giganti dell’analogico e multinazionali del digitale. Di una sola cosa siamo certi: se non a firmare un contratto con i soldi in bocca, molti di voi a drupa ci andranno animati dall’irrefrenabile desiderio di portarsi a casa un pezzo di futuro. E allora non siate egoisti: al ritorno scrivete a redazione@densitymedia.com e raccontateci se e cosa avete comprato.


news Il sondaggio di InPrint conferma la crescita della stampa industriale

Avery Dennison rafforza la sua leadership nel mercato europeo acquisendo Mactac Europe L'azienda californiana ha recentemente annunciato che nei prossimi tre mesi finalizzerà l'acquisizione di Mactac Europe da Platinum Equity, società di investimento globale che l'aveva a sua volta acquisita da Bemis nel 2014. Il marchio Mactac verrà mantenuto per le pellicole grafiche, in modo da sfruttare i punti di forza e la riconoscibilità del brand presso i clienti esistenti, solidi e affezionati. Mantenendo lo stabilimento produttivo di Mactac a Soignies, in Belgio, e gli uffici vendita e i magazzini in Europa e Asia, Avery Dennison amplierà la propria forza produttiva e commerciale nel mercato dei materiali autoadesivi di qualità, di cui i prodotti Mactac costituiscono un'integrazione. Mactac Europe, infatti, attualmente raggiunge anche clienti in America Latina, Asia e Pacifico, Medio Oriente e Nordafrica. Avery Dennison consoliderà poi la partnership con la direzione nordamericana di Mactac, che gestisce USA, Canada e Messico, e che non è inclusa nella transazione. www.averydennison.com

InPrint, che ha scelto Milano per la sua terza edizione, presenta i risultati del suo secondo sondaggio dedicato al futuro della stampa industriale; sviluppato con IT Strategies, ha permesso di stimare una crescita del settore del 36% per il decennio 2012-2022. Le risposte dei 150 partecipanti da oltre 20 paesi hanno consentito di raccogliere informazioni e idee, comprendendo meglio la velocità di sviluppo del mercato della stampa industriale e soprattutto la visione e le aspettative dei suoi protagonisti. Il sentimento generale è molto positivo: quasi l’83% degli intervistati ritiene che la crescita del settore industriale sia superiore al 5%. In particolare, i segmenti più in crescita sembrano essere il packaging (per il 60,14% dei partecipanti), il tessile (per il 53,38%) e la decorazione d’interni su superfici inedite come legno, plastica, metallo (per il 47,97%). Il 3D, invece, nonostante se ne parli molto, continua ad arrancare (in crescita solo per il 28,38% degli intervistati). Il report completo è scaricabile sul sito di InPrint alla sezione Sondaggi. www.inprintitaly.com - www.inprintshow.com

INPRINT SHOW

SURVEY & REPORT 2016

MCA Digital guida i suoi clienti in un mondo #adaltavelocità Bilancio molto positivo per gli open days organizzati da MCA Digital dal 5 al 7 maggio a Reggio Emilia. Con il concept #adaltavelocità il player ha sottolineato la necessità sul mercato di stampanti sempre più performanti, in grado di abbinare qualità e produttività. Nel corResearch partner so dell’ evento i visitatori hanno partecipato a demo personalizzate, volte a presentare le elevate performance tecniche dei sistemi, la loro grande versatilità e le svariate possibilità applicative. Grandi protagonisti le stampanti HP Latex 360 e HP PageWideXL 8000, la Canon I NPR I imagePRESS NT / / S URV E Y & R EC600i, PO RT 2 0 1i6 nuovi modelli OKI Pro 9542, ProI N9541 P R I N T SH COM eOW. Pro 6410 NeonColor e la taglierina XLD170 wall paper di Fotoba. Cristina Del Guasta, socio di MCA Digital, spiega che “#adaltavelocità è diventata la parola d’ordine per creare un business basato sulla velocità di cambiamento e di reazione. Abbiamo organizzato gli open days per stimolare gli operatori a scoprire e sperimentare nuovi ambiti di business, con il valore aggiunto del nostro supporto per la scelta dei sistemi più idonei alle singole esigenze”. www.mcadigital.it

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Coveme investe ancora a Gorizia e apre una nuova linea di converting per pellicole autoadesive Coveme apre una nuova linea di produzione nel suo stabilimento di Gorizia. Lo storico player globale, specializzato nel converting delle pellicole, è una realtà consolidata a livello internazionale, con altre tre unità di business nei settori del fotovoltaico, dell'isolamento elettrico e del packaging flessibile. L'azienda ha due sedi produttive in Italia e un polo d'eccellenza in Cina, destinato al mercato asiatico. Coveme opera nel settore del converting da oltre 50 anni e può vantare partner d'eccezione con i leader mondiali della produzione di film, per cui sviluppa prodotti industriali ad altissima qualità, con caratteristiche tecnologicamente avanzate. Il nuovo impianto è dedicato ai trattamenti industriali su pellicole di poliestere, destinate a diversi settori, come quello biomedicale, quello dei circuiti flessibili e, infine, al mercato della stampa di grafiche transfer. La nuova linea produttiva fa parte di un investimento globale che, nel corso degli ultimi 3 anni ha portato l'azienda a investire complessivamente circa 20 milioni di euro per dotarsi di strutture all'avanguardia. Il nuovo impianto rispecchia pienamente la vision lungimirante dell'azienda, che ha voluto dotarsi di una struttura estremamente innovativa, in grado di aumentare del 30% la produttività specifica, senza tralasciare un fattore determinante come quello della scalabilità delle lavorazioni. La linea produttiva è, infatti, basata su una logica modulare, in grado di ottimizzarne l'utilizzo in base alla quantità e alla qualità dei prodotti da realizzare. www.coveme.com/it

|| La sede di Gorizia di Coveme, dove è stata installata la nuova linea produttiva.

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news B+B International rafforza la sua partnership con Esko B+B International presenta a drupa, in co-branding con Esko, la propria libreria online dedicata a modelli e progetti cartotecnici 2D e 3D. L’azienda veneta, rivenditore esclusivo per l’Italia del software ArtiosCAD di Esko, ha sviluppato questa piattaforma per agevolare i propri clienti, che così possono realizzare espositori e soluzioni POP senza avere necessariamente in azienda competenze specifiche di grafica e progettazione. Tutti i progetti sono parametrici, vale a dire che si possono realizzare delle dimensioni preferite, semplicemente imputando le misure finali corrette, lasciando al software il ricalcolo delle variabili, come quelle legate all’aumentato o diminuito spessore del cartone. La piattaforma, ex 4Makers, in questa veste completamente rinnovata è accessibile dagli utilizzatori ArtiosCAD in tutto il mondo, che a costi contenuti possono accedere a progetti sempre nuovi. Ciascun progetto può essere scaricato in vari formati ed è corredato da tutta una serie di file che contengono informazioni sulle variabili modificabili, fotografie di espositori reali, esempi di grafiche. www.bbinfo.com – www.esko.com

NTG DIGITAL porta in Italia la tecnologia 3D di Massivit 3D

Eurmoma ha festeggiato il 25° anniversario di attività con una settimana di eventi

Massivit 3D, produttore di stampanti 3D di grande formato, e NTG DIGITAL, storico distributore lombardo di soluzioni di stampa, hanno annunciato il loro accordo per la commercializzazione e la vendita in Italia della stampante 3D Massivit 1800 e del materiale di stampa Massivit Dimengel. I visitatori di drupa possono vedere in anteprima entrambi i prodotti in funzione, presso lo stand dell’azienda israeliana. Massivit 1800 può stampare oggetti fino a 1,5 x 1,2 x 1,8 m di grandezza, e ha una velocità massima di 35 cm/ora: questo significa che riesce a produrre la statua di un essere umano in piedi, a grandezza naturale, in sole 5 ore – e nel frattempo può essere usata per stampare qualcos’altro. La tecnologia proprietaria Gel Dispensing Printing (GDP) è quella che fa sì che il materiale di stampa Dimengel si indurisca, trasformandosi in polimero, grazie all’esposizione alla luce UV. NTG DIGITAL si occuperà anche del supporto ai clienti e dei servizi di post-vendita. www.massivit3d.com – www.ntg.it

Eurmoma, leader italiano nella fornitura di materiali plastici per la comunicazione visiva, taglia il traguardo dei 25 anni di attività, in uno dei momenti più positivi della sua storia. La lungimiranza del titolare Ippolito Bassani ha permesso di trasformare nel corso del tempo l’azienda, rendendola sempre più dinamica e flessibile. Eumoma si è quindi aperta a nuove opportunità di business, diventando un partner globale e investendo nella fornitura non solo di materiali, ma anche di servizi e consulenza, incrementando il proprio giro d’affari e dimostrando di rappresentare un valore aggiunto nel proprio mercato. Per sottolineare l’importanza di questo traguardo, Eurmoma ha organizzato una settimana di eventi e incontri formativi presso la sua sede di Ciampino, dove sono intervenuti docenti del calibro di Paolo Preti, professore di Organizzazione Aziendale all’Università Bocconi. Preti ha sottolineato che un traguardo come quello raggiunto da Eurmoma è “il compleanno di tutte le PMI, di quelle aziende che costituiscono l’80% del tessuto imprenditoriale italiano e che ne rappresentano il presente e il futuro”. www.eurmoma.it

|| Michael Denisov, Sales Europe di MASSIVit 3D, Ignazio Binetti, Sales & Marketing Director di NTG DIGITAL, e Avner Israeli, CEO di MASSIVit 3D

|| Ippolito Bassani festeggia l'importante traguardo con Giovanni Vesco di Simona AG

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news Il Southern European Print Congress a Milano tra idee, networking e innovazione

|| Alcune delle applicazioni realizzate con la tecnologia Océ Arizona che aprono nuovi scenari all'artigianato artistico.

Canon e artigianato artistico, scene da un matrimonio (alla Triennale di Milano) Arte e tecnologia: un’accoppiata vincente. Ne sono convinti in Canon, dove l’innovazione tecnica si mette sempre più al servizio delle eccellenze locali, vuoi artistiche, vuoi gastronomiche, vuoi artigianali. Dopo il grande successo come Imaging Sponsor di EXPO Milano 2015, l’impegno di Canon sta continuando anche nel 2016 sotto l’idea guida di IOX, Imaging of Italian Excellence, che si è tradotta in una serie di partnership con musei e mostre, culminati nel supporto come Digital Imaging Partner della XXI Esposizione Internazionale della Triennale di Milano intitolata “21st Century. Design After Design”. Il contributo di Canon è tangibile nelle mostre Neo Preistoria – 100 Verbi, Sempering e New Craft. In quest’ultima esposizione è possibile vedere, ma soprattutto toccare le infinite applicazioni possibili con la stampante Océ Arizona, lasciandosi ispirare. Stampa su legno, specchio, piastrelle, tessuto, e chi più ne ha più ne metta: l’unico limite è la fantasia di chi crea – anche grazie a costi di realizzazione contenuti. L’artigianato sta cambiando, e Canon è in prima fila. www.canon.it

Il prestigioso Palazzo delle Stelline, a Milano, ha fatto da cornice al Southern European Print Congress, organizzato dalle quattro associazioni FESPA Italia, FESPA España, FESPA France e la portoghese Apigraf. Anche l’edizione di quest’anno è stata un successo, merito del tema (“L’effetto WOW della stampa”), ma soprattutto di un programma articolato che ha visto l’alternarsi di momenti di approfondimento, come gli speech su strategie e trend di mercato e quelli di presentazione di case history da cui trarre ispirazione, e di momenti di networking, come gli speedy meeting e la cena informale. Hanno dato la propria lettura del tema Mike Horsten, che ha presentato la visione di Mimaki per il settore tessile; Oscar Vidal di HP, che ha evidenziato i confini sempre più labili tra comunicazione visiva e interior decoration; Riccardo Governale, frontman Ricoh per il settore della stampa 3D, che ha dipinto affascinanti scenari (non troppo) futuri per questa tecnologia. Emma Tuddenham ha poi illustrato i trend emersi dal Print Census di FESPA nel settore della stampa digitale, che si possono riassumere in un generale ottimismo e in una costante crescita del settore. www.fespa.com - www.fespaitalia.it

|| Yaşar Guvenen, presidente di FESPA, insieme a Corrado Bizzini, presidente di FESPA Italia, Christophe Aussenac, presidente di FESPA France, Joseph Tobella, presidente di FESPA España, e Pedro Santos, executive board director di Apigraf

14 macchine, 100 end-user: l’open house Forgraf accende Roma

|| Da sinistra, Leo Abascià, Digital Finishing Manager e Marco Bastia, Sales & Marketing manager di Forgraf con la nuova Smart Slitter di Horizon

Il finishing si sta rivelando un fattore abilitante per gli stampatori digitali di tutta Italia. Lo sa bene Forgraf, da sempre leader nelle arti grafiche, che negli ultimi anni sta penetrando con convinzione il mercato digitale, grazie anche alle tecnologie di Horizon. L’evento organizzato a Roma lo scorso aprile ha sottolineato questo impegno, con notevoli investimenti e successo di pubblico e di vendite. “E’ la prima volta che si vede un simile evento a Roma, che per Forgraf si è tradotto in un grande impegno logistico, economico e umano - afferma Leo Abascià, Sales Manager di Forgraf - ma è la prova tangibile del nostro impegno per il centro/sud Italia. Oltre a due nuovi commerciali oggi abbiamo un tecnico basato a Roma, cui ne affiancheremo un secondo entro l’estate, che si aggiungono alle collaborazioni già attive in Puglia e in Campania”. Durante l’open house Forgraf ha introdotto in esclusiva pre-Drupa l’innovativa Smart Slitter di Horizon, di cui vi parliamo a pagina 56. www.forgraf.it

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UNA STAMPA DI QUALITÀ SI ABBINA BENE CON TUTTO. Una stampa perfetta è un valore aggiunto per qualsiasi prodotto. Riesce a far emergere su carta tutta la sua qualità, come se si potesse toccare con mano. Per questo in Unigrafica lavoriamo da oltre quarant’anni fra tradizione e innovazione, alla ricerca della soluzione migliore per ogni specifico campo: moda, design, gioielli, automobili, arredamento, cosmetica e molto altro ancora. Vieni a conoscerci su www.unigrafica.it Unigrafica srl • Via Buonarroti, 65 - 20064 Gorgonzola (MI) • T +39.02.9510095 F +39.02.9517500


pubbliredazionale Il gamut di una stampante digitale può essere fino al 50% più ampio di quello di un sistema di stampa tradizionale, ma solo con un display ad alte prestazioni saremo in grado di vedere e gestire correttamente questo vantaggio

Se la qualità non è un optional, un monitor EIZO può fare la differenza a cura della redazione // redazione@densitymedia.com

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ra i principali vantaggi portati dall’avvento delle tecnologie digitali di stampa c’è quello di poter riprodurre una vasta gamma di colori preclusi agli stampatori tradizionali. Un plus non indifferente che, però, in pochi sanno sfruttare a proprio vantaggio. Per distinguersi in tal senso è necessario infatti comprendere che, anche se si possiede il miglior dispositivo di stampa al mondo, il file resta uno dei principali responsabili della qualità del prodotto finale. Avere su di esso un pieno controllo è molto più facile di quanto si possa pensare: occorre lavorare, sia nelle fasi di progettazione che in quelle di revisione/correzione precedenti alla stampa, con un monitor che ne riproduca fedelmente ogni minimo dettaglio. La ricerca e sviluppo EIZO, sin dagli albori del mondo digitale, ha scelto di investire in questa direzione, anticipando le necessità di un mercato in costante evoluzione e dando vita, anno dopo anno, a una serie di prodotti high-end con caratteristiche eccezionali. L’ultimo nato della famiglia ColorEdge, destinata ai fotografi

e ai professionisti della comunicazione visiva, della prestampa e della stampa, è CG2420. Grazie al sistema di calibrazione colore con sensore integrato e software proprietario incluso, alla tecnologia DUE, che garantisce luminosità e cromia identiche su tutta la superficie del pannello LCD, e al rapporto di contrasto 1500:1 per neri morbidi e profondi, questo monitor è in grado di garantire all’utilizzatore un confort visivo e un controllo sui propri file senza precedenti. Se la qualità è parte dell’identità della vostra azienda e volete sfruttare appieno le tecnologie di stampa digitale in vostro possesso, lavorare con un monitor EIZO può offrirvi inaspettati vantaggi operativi e ritorni economici. || In alto, il nuovo monitor ColorEdge CG2420 rinnovato nel design e migliorato nelle specifiche tecniche rispetto ai predecessori. In basso, a sinistra il nuovo supporto ergonomico che, grazie ai numerosi snodi, permette un perfetto posizionamento dello schermo e, a destra, una rappresentazione grafica del gamut dei monitor EIZO di ultima generazione, capaci di riprodurre il 99% dello spazio colore Adobe RGB.

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focus | MS Printing Solutions - JP3 graphics

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L’home decoration sostenibile è aqueous con JP3 graphics

carta d'identità PRODUTTORE

MS punta a definire nuovi standard applicativi, produttivi, economici e ambientali con una piattaforma industriale powered by Onyx & Sakata INX

MS Printing Solutions

NOME JP3 graphics

LUCE DI STAMPA 1.820 mm (larghezza bobina min 1.000 mm, max 1.840 mm)

TESTE E RISOLUZIONI Teste inkjet piezo industriali Kyocera: 600x600 dpi 4 pass

VELOCITÀ Fino a 120 m2/h (80 m lineari/h) con 2 teste

SUPPORTI STAMPABILI Ampia gamma di materiali pretrattati per il waterbased, inclusi quelli qualificati nell’ambito della collaborazione con Diatec Sihl

TIPO DI INCHIOSTRO Chimica waterbased ad alta pigmentazione by Sakata INX

APPLICAZIONI Wallpaper, complementi d’arredo, riproduzioni fotografiche e artistiche, carte per laminati, decorazione con film autoadesivi

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A fronte della saturazione del mercato e di un generale impoverimento delle tradizionali applicazioni di comunicazione visiva, gli imprenditori più lungimiranti guardano a nuovi business e ad applicazioni di nicchia a più elevata marginalità. Proprio dal mix tra la cultura dell’immagine tipica della comunicazione visiva e lo sviluppo di progetti professionali di architettura e arredamento, da sempre appannaggio del mercato tessile, si sta sviluppando velocemente un nuovo ed esplosivo mercato della decorazione, che alcuni chiamano Home Deco. Un segmento in cui trovano spazio innumerevoli supporti, personalizzabili attraverso idee creative, software evoluti e differenti tecnologie di stampa. Proprio su quest’ultimo fronte sembra combattersi la battaglia più importante: quella di rendere sicuri, eco-sostenibili ed economicamente vantaggiosi i materiali decorativi, che in larga misura trovano applicazione in abitazioni, uffici e punti vendita. MS, da sempre impegnata nello sviluppo di piattaforme inkjet industriali a base acqua per il tessile ad elevata sicurezza ed efficienza, raccoglie il guanto della sfida e propone una versione speciale della propria bestseller compatta JP3.

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Caratteristiche da roll-to-roll industriale, per produrre 24/7 Seppur compatta e proposta ad uno street price aggressivo, JP3 è basata sulla stessa architettura industriale che caratterizza l’intera gamma roll-to-roll di MS. Dotata di un sistema di alimentazione carta per bobine fino a 200 mm di diametro, come le sorelle maggiori (inclusa la single pass MS Lario) anche JP3 monta teste di stampa industriali Kyocera, tra le più performanti al mondo 600x600 dpi. Questo consente agli utilizzatori finali

di stampare non solo media per la grafica, ma anche carte per wallpaper, fotografiche, canvas, film per decorazione di laminati e per stampe outdoor, backlit e una vasta gamma di supporti pretrattati per il base acqua. In tal senso MS sta sviluppando un vasto programma di validazione dei supporti in collaborazione con Sihl (gruppo Diatec) e altri produttori di media, cartiere e spalmatori, a beneficio degli end-user mondiali.

Una chimica waterbased sofisticata, innovativa ed ecologica Impegnata in progetti di industrial printing a livello globale, MS Printing Solutions sa bene quanto l’inchiostro rappresenti un fattore chiave per garantire le performance e i livelli di sicurezza di un’applicazione. Per questo il produttore italiano ha affidato il compito di alimenta-

re JP3 Graphics a Sakata INX, uno dei big mondiali dell’inkjet. Sebbene non progettata per l’outdoor, la chimica a base acqua ad alta pigmentazione formulata da Sakata INX ha eccellenti caratteristiche di solidità alla luce, allo sfregamento e agli agenti atmosferici. Anche

il gamut cromatico è molto ampio e consente di riprodurre colori brillanti e un vasto range di tinte piatte. L’inchiostro è approvato da Kyocera per dare le massime performance con goccia variabile tra 5 e 42 picolitri, in un range di temperature operative molto ampio.

Workflow e tool produttivi by Onyx inclusi nel pacchetto JP3 Deco viene fornita di serie con Onyx Thrive 12 MS Edition, un software di stampa e gestione del workflow che coniuga la facilità d’uso con numerose “app” già pronte per l’utente inesperto. Grazie a funzionalità come la smarginatura e il calcolo automatico delle abbondanze e del trim box, Onyx consente di realizzare con facilità tele pittoriche personalizzate. Mentre con l’ausilio delle potenti fun-

zioni di nesting, tiling e pannellizzazione è possibile produrre e applicare con facilità ogni tipo di wallpaper. Il tutto integrato con i noti Quick Set e con la possibilità di gestire i progetti direttamente nel workflow di stampa, senza riaprire continuamente i file nell’applicativo grafico sorgente, velocizzando i tempi di consegna e riducendo costosi errori e rifacimenti, specie su materiali pregiati.

l’azienda Fondata nel 1947 e basata a nord di Milano, MS Printing Solutions è uno dei brand leader nelle soluzioni di stampa inkjet per il tessile, nonché primo produttore al mondo a sviluppare e lanciare la tecnologia di produzione inkjet tessile single-pass.

Dal 2014 l’azienda è parte del gruppo Dover - oltre 8 miliardi di dollari di giro d’affari a livello mondiale - in cui MS gioca un ruolo chiave nell’ambito della Ricerca & Sviluppo di soluzioni di automazione e engine di stampa ad altissima tecnologia.

MS Printing Solutions Via Bergamo 1910 21041 Caronno Pertusella (VA) T: +39 02 9650169 F: +39 02 9656218 www.msitaly.com info@msitaly.com

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speciale È opinione comune, tra gli stampatori, che tutti i print buyer vogliano solo ed esclusivamente un prezzo basso. Una percezione non sempre corretta, che in molti casi è legata a un approccio sbagliato al cliente e al proprio business

5 motivi per cui gli acquirenti scelgono in base al prezzo di Matthew Parker // matthew.parker@printandprocurement.com

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on sono i print buyer che spostano la conversazione sul prezzo. Sono sicuro che questa dichiarazione farà alzare le sopracciglia di parecchi venditori di stampa! Mi è stato spesso ribadito che i buyer di servizi di stampa sono del tutto focalizzati sul prezzo e che è l’unica cosa di cui si preoccupano. Sono loro a spingere inesorabilmente i prez-

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zi sempre più in basso e sono loro a erodere costantemente i margini di profitto delle aziende di stampa. Tuttavia c’è una cosa che dobbiamo ricordare: le persone che mi dicono questo provengono tutte da aziende di stampa. E’ utile ricordare come anche il costo di produzione sia crollato e come le aziende di stampa stiano diventando sempre più efficienti. In fondo lo stesso prezzo di molti beni di consumo è crollato. Sul fronte della tecnologia,

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le macchine più moderne hanno tempi di avviamento più rapidi e velocità più elevate - il che significa che a parità di ore lavorate possono produrre molto di più – mentre i flussi di lavoro moderni sono enormemente più efficienti e capaci di aumentare l’automazione e ridurre l’impatto dei costosi interventi umani. Quindi in che modo questi cambiamenti hanno impattato sui prezzi? In teoria simili efficientamenti avrebbero potuto essere

Matthew Parker opera attraverso il suo brand Profitable Print Relationships. Matthew ha oltre 20 anni di storia nell’ambito dell’acquisto di stampa e tra le altre esperienze ha gestito gli acquisti di stampa di Future Publishing, uno dei principali editori di riviste consumer nel Regno Unito. Nel corso della sua carriera ha gestito oltre 1.400 trattative con aziende di stampa e oggi mette a frutto la sua esperienza di buyer come formatore e mentore in grado di aiutare le aziende di stampa a vendere di più e con maggiori marginalità. Potete scaricare gratuitamente l’e-book di Matthew “Dieci errori comuni nella vendita di stampa e cosa fare in proposito” dal sito profitableprintrelationships.com.


speciale utilizzati per aumentare i profitti, mentre in realtà essi sono stati utilizzati per ridurre i prezzi. Allora perché non si è verificato un aumento dei profitti? È tutta colpa dei print buyer? O ci sono altri motivi? A questo punto è il momento di essere onesto circa il mio comportamento di acquisto.

Come acquirente, ho spesso scelto sul prezzo Ho avuto un gran numero di fornitori che avevo validato: sapevo che avrebbero potuto produrre il mio lavoro secondo gli standard e le tempistiche corrette. Tutto ciò che dovevo fare era quindi confrontare i tre prezzi, con la possibilità di scegliere il fornitore più conveniente per il mio prodotto. Su queste basi il mio comportamento potrebbe apparire come la condotta standard di un buyer tradizionale, che spinge verso il basso i prezzi. Eppure mi sento di dire che non sono stato io a spingere i prezzi verso il basso, ma è stato piuttosto il settore della stampa che mi ha incoraggiato a comprare in questo modo. Molti venditori di stampa sono totalmente focalizzati sulla vendita sul prezzo. Alcuni lo fanno deliberatamente: un sacco di venditori lo fa senza volerlo. Ma il risultato è che larga parte degli approcci di vendita che ho visto (e sono oltre 1.400 le aziende di stampa che mi hanno venduto servizi) motiva i compratori a focalizzarsi sul prezzo. Ci sono cinque approcci alla vendita che vedo praticati molto frequentemente, ciascuno dei quali mi

incoraggia a comprare sul prezzo.

Richiedere preventivi porta i buyer a scegliere sul prezzo Può sembrare una cosa strana: dopo tutto, se ci accingiamo a lavorare insieme, avremo bisogno di un preventivo: tu vorrai conoscere le specifiche del lavoro, mentre io voglio sapere quanto lo pagherò. Tuttavia molti ven-

ditori di stampa arrivano alla questione del preventivo troppo presto nella conversazione. Mi capita spesso di sentire introduzioni sul genere: “Buongiorno, sono Marco della Grafiche XYZ. Abbiamo una macchina da stampa 50x70, offriamo un ottimo servizio, alta qualità e abbiamo prezzi competitivi. Mi stavo chiedendo se potreste avere dei lavori su cui formularvi un preventivo”. Se queste introduzioni sono per telefono o e-mail, mi incoraggiano immediatamente a pensare al prezzo. C’è una semplice ragione: l’introduzione dell’azienda dura solo pochi secondi, che non mi hanno dato il tempo di interessarmi all’azienda o al venditore. Quindi ci sono solo tre ragioni per cui chiederei un preventivo. La prima ragione è semplice: voglio liberarmi del venditore e dargli il via per un preventivo è un modo facile per chiudere la telefonata! La seconda ragione è che io possa effettivamente essere interessato a valutare se l’azienda in questione ha un prezzo più conveniente: ma se anche fosse così, non significherebbe automaticamente assegnargli il mio lavoro, quanto piuttosto limitarmi a usare quel preventivo per abbattere il prezzo del mio attuale fornitore. L’ultima ragione è che io sia realmente interessato a valutare un prezzo più conveniente: se così fosse significherebbe per il venditore aver conquistato il lavoro. Ma questo non è un successo commerciale. Questo tipo di buyer non è un buon cliente, semplicemente perché continuerà a chiedere preventivi ad altre aziende di stampa che lo approcciano e non appena avrà un prezzo più conveniente si sposterà

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speciale solo un modo di incoraggiare un acquirente a scegliere sul prezzo. Ma ora eccone un altro.

Approcci alla vendita poveri conducono a conversazioni price-focused

di nuovo. Non dimentichiamo che c’è sempre un prezzo più conveniente da trovare e questo tipo di cliente sarà presto in partenza per un nuovo fornitore. In tutti questi scenari il venditore di stampa ha incoraggiato l’acquirente a concentrarsi sul prezzo: non c’è stato alcun dialogo per incoraggiarlo a impegnarsi con la sua azienda per motivi diversi dal prezzo. Ho anche visto venditori che mi hanno approcciato chiedendo di poter quotare lavori che avevo recentemente completato, semplicemente per dimostrarmi che erano più economici di altri fornitori. Questa è la strategia più estrema di vendita sul prezzo! Ma ora ecco un’altra tattica di vendita che è quasi altrettanto efficace a incoraggiare gli acquirenti a scegliere sul prezzo.

buon acquirente metterà automaticamente pressione sullo stampatore a questo punto e non farebbe un buon lavoro se non chiedesse un prezzo più basso. Ma il buyer starà negoziando duramente solo perché lo stampatore lo ha incoraggiato a farlo: un’ammissione di macchine vuote è sempre un’arma di negoziazione per un buyer. E resto sempre sorpreso per quanti venditori di stampa mi dicono che il business langue e che le loro macchine da stampa non sono piene. Ammetterlo è

Apparire disperati incoraggia la trattativa Spesso ho incontrato venditori che mi hanno contattato perché avevano di fronte periodi di calma sulle proprie macchine da stampa. In casi analoghi la prima domanda è se potrei avere un lavoro da allocare a loro. Una conversazione che in prima battuta potrebbe apparire non focalizzata sul prezzo: dopo tutto il venditore sta solo chiedendo aiuto al buyer. Tuttavia dobbiamo ricordare che c’è sempre un tacito accordo dietro a un simile approccio: se l’acquirente aiuta lo stampatore dandogli lavoro durante un periodo tranquillo, lo stampatore gli offrirà il suo aiuto in cambio, anzitutto dandogli un prezzo migliore. Queste parole non possono essere pronunciate, ma l’esito è palese ed è accettato sia dallo stampatore che dal cliente. Un

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Molti degli approcci di vendita che ho visto nel corso della mia carriera in qualità di buyer di stampa si sono concentrati sugli stessi fattori chiave enfatizzati dalla concorrenza. La maggior parte delle aziende di stampa mi dicono che offrono un ottimo servizio. Mi dicono che producono stampa di qualità elevatissima e mi raccontano la loro storia aziendale e la lista delle loro macchine. Non ci vuole molto perché inizino ad apparirmi tutti più o meno sullo stesso piano. Di questi tempi quasi tutte le aziende di stampa producono stampa commerciale di buona qualità, sono concentrate sul cliente e offrono un buon livello di servizio. Quindi affermare di poter offrire grande qualità e servizio non ti distacca dalla concorrenza. Cosa succede se siete al supermercato vedete tre prodotti che sono più o meno uguali? La maggior parte delle persone sceglie automaticamente l’opzione più economica perché non ha motivo di più per una delle altre alternative. Lo stesso vale per i print buyer. Essi non sono disposti a spendere di più, a meno che non venga dato loro un motivo per farlo. Se as-


somigli ai tuoi concorrenti, i tuoi potenziali clienti sceglieranno sul prezzo: non hanno alcun motivo per fare altrimenti. Purtroppo, la stragrande maggioranza dei 1.400 approcci alla vendita di stampa che ho vissuto durante la mia carriera erano molto simili tra loro e spesso è stato difficile trovare una vera differenza tra le società che mi avevano contattato. Non avevo motivi per scegliere un fornitore più costoso e, anche se avessi trovato un problema con un potenziale fornitore, avrei avuto un sacco di alternative disponibili. Non sono solo le caratteristiche dell’azienda che possono portarle ad assomigliarsi, ma anche i prodotti che vendono.

Se vendi prodotti di commodity significa che ti trovi in un mercato guidato dal prezzo

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facile da scegliere, facile da usare

Affrontiamo la cosa. Tutti capiscono prodotti come biglietti da visita e volantini. I buyer non hanno bisogno di una società specializzata per aiutarli nell’acquisto di questi prodotti standard. Tutti gli stampatori possono produrli al meglio e questo li ha trasformati in commodity. Questo stato di cose è ulteriormente peggiorato con il proliferare degli stampatori online: per i prodotti standard è facilissimo ottenere un prezzo su Internet all’istante e molti acquirenti più giovani preferiscono effettuare un ordine direttamente online. Quindi se volete vendere questi prodotti ai vostri clienti ad un prezzo premium, avrete del filo da torcere. Se tutto ciò che offrite è stampa commerciale generalista, avrete naturalmente difficoltà a offrire agli acquirenti un motivo per scegliere su qualcosa che non sia il prezzo. Questa situazione si verificherà a prescindere da quanto sia buono il vostro messaggio di vendita: gli acquirenti hanno bisogno di un motivo logico per spendere di più con un fornitore. L’azienda deve offrire loro qualcosa che un concorrente non sia in grado di dare, e questo solitamente accade quando si offrono prodotti o servizi differenzianti. Finora ho trattato quattro punti che sottolineano come molte aziende di stampa di Rey ha creato una gamma di carte per l’ufficio per rispondere a tutte le esigenze di stampa. Siamo sempre alla ricerca di nuove idee per offrire al consumatore prodotti e soluzioni facili da usare.


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fatto incoraggino i loro clienti e prospect a scegliere sul prezzo. La quinta ragione è probabilmente la più comune di tutte, ma anche la più pericolosa. E ha a che fare unicamente con il vostro atteggiamento mentale.

Molte aziende di stampa suppongo erroneamente che i loro clienti siano interessati solo al prezzo Ricordate ciò che ho detto all’inizio di questo articolo. Molte persone nel settore della stampa mi hanno detto che tutti i buyer sono interessati al prezzo. Il problema è che cosa accade se sono i venditori a credere che gli acquirenti siano interessati solo al prezzo: finiranno per vendere solo sul prezzo, non offrendo niente altro ai loro prospect e clienti e incoraggiando di fatto il buyer a scegliere sul prezzo. Così facendo finiamo in un circolo vizioso, in cui il prezzo effettivamente diventa il fattore più importante. A un certo punto della mia carriera ho organizzato importanti contratti di fornitura per una casa editrice, gestendoli attraverso il metodo della gara. In ogni bando di gara ho inserito una dichiarazione importante, ovvero che non ero interessato unicamente all’offerta più bassa. Piuttosto ero interessato a proposte di aziende di stampa in grado di aiutarmi a lavorare in modo più efficiente e anche ridurre i costi. Questo elemento è stato così importante per me che ho anche telefonato alle società partecipanti alla gara, evidenziando loro questa dichiarazione. Ho detto loro che sarei stato felice di spendere di più con loro se mi avessero aiutato a ridurre i costi o a lavorare in modo più efficiente. Ho aperto un certo numero di questi bandi, ma nel corso di tutte le gare ho ricevuto solo due proposte

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incentrate su come lavorare meglio insieme. Nonostante la dichiarazione e le chiamate, la maggior parte delle aziende riteneva che io fossi interessato al prezzo. Queste aziende di stampa hanno perso l’opportunità di aumentare il proprio fatturato e incrementare i profitti: hanno mancato l’obiettivo perché si sono basate sul presupposto (errato) che in qualunque caso il lavoro sarebbe andato al miglior offerente. Ma non era affatto così.

Allora qual è l’alternativa per l’industria della stampa? Sono sempre stato più interessato alle aziende di stampa che non a risolvere i miei problemi di business. Sono stato felice di sentirle parlare di come hanno aiutato imprese simili alla mia per migliorare i loro risultati. Spesso questo ha portato ad una conversazione che non era così focalizzata su stampa e prodotti stampati, che poi si traduce in un dialogo meno basato sul prezzo. Nel mio prossimo articolo vi parlerò di una nuova soluzione per vendere ai buyer senza concentrarsi costantemente sul prezzo. Questo sistema è chiamato “Principio TPD”. E ‘un sistema che aiuta le aziende di stampa a creare messaggi di vendita che si concentrano sui risultati, le aiuta ad approcciare i buyer in un diverso tipo di conversazione. Così lo stampatore diventa meno fornitore di materie prime, trasformandosi in un partner commerciale.

Questa soluzione dissuaderà i buyer a focalizzarsi sul prezzo? Dobbiamo ricordare che il prezzo e il budget resteranno sempre importanti per un acquirente. Dopo tutto è compito del buyer mante-

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nere bassi i costi per la sua azienda. Tuttavia questo non è l’unico elemento del lavoro di un buyer: molti acquirenti hanno un ruolo che va ben oltre il taglio dei costi. Essi potranno anche essere alla ricerca delle migliori soluzioni per contribuire a migliorare l’efficienza della propria organizzazione commerciale e incrementare i profitti. E ‘certamente possibile avviare una conversazione che si concentra su queste aree piuttosto che sul prezzo. Si tratta di un approccio che condurrà anche l’azienda di stampa a migliori profitti.

Ecco cosa fare se volete spostare i vostri clienti lontano dal prezzo In primo luogo rivedere il tipo di conversazione che voi o i vostri collaboratori state conducendo con i clienti. Qualcuno del tuo team segue qualcuna delle pratiche che ho menzionato? Se è così, è il momento di iniziare a creare nuove strategie per la vendita a prospect e clienti. E cosa succede se fate fatica a trovare vie alternative per sostenere una conversazione? Se vi trovate in questa condizione, magari provate a leggere il mio prossimo pezzo sul numero post-Drupa di Italia Publishers. Ho intenzione di suggerirvi strategie pratiche per rendere le vostre conversazioni meno focalizzate sul prezzo. E condividerò anche un esempio di un messaggio di vendita forte di un’azienda di stampa: un messaggio che mi ha subito convinto e mi ha trasformato in un cliente, anche se l’offerta non era necessariamente la più economica disponibile. Soprattutto, ricordate quello che ho affermato all’inizio di questo articolo: non sono i buyer ad essere concentrati sul prezzo. Non siete talvolta voi a fare qualcosa che incoraggia i vostri potenziali clienti a pensare al prezzo?


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tecnologie Successo dell'evento "Hi-Wrap. Customize Your Bike!", ideato da Publierre con la collaborazione di Fenix Digital Group, HP, 3M e SIR Visual

Publierre: wrapping su due ruote e interior decoration hi-end, grazie a HP Latex 370

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assione, tecnologia, artigianalità e prodotto sono quattro capisaldi fondamentali della visione che Publierre adotta quotidianamente nell'ambito della sua attività. Visione che l'azienda bolognese, leader in Emilia Romagna nei settori della comunicazione visiva e dell'interior decoration, ha messo in pratica durante "Hi-Wrap. Customize Your Bike!", manifestazione che ha coinvolto alcuni tra i maggiori player italiani e internazionali, attraendo un notevole numero di visitatori e coniugando la magia del wrapping con la passione per le due ruote. HP, 3M, Fenix Digital Group e SIR Visual hanno contribuito, con tecnologie e professionalità, a rendere indimenticabile un weekend nel corso del quale le motociclette sono diventate una meravigliosa base per dare vita alla fantasia degli applicatori professionisti. Durante l'evento sono state infatti usate pellicole 3M Envision LX480Cv3, stampante con tecnologia HP Latex dagli specialisti di Fenix Digital

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Group e applicate dai decoratori della scuola wrap & decor di SIR Visual. Il tutto in una location d'eccezione: i locali di Onorio Moto, storico rivenditore Harley-Davidson di Correggio. Un meccanismo perfetto, gestito da Publierre, che ha permesso ai presenti di scoprire qualcosa di nuovo, introducendoli a interessanti scenari applicativi e dando loro modo di ampliare le proprie competenze. Nel corso di Hi-Wrap è stato mostrato, anche a chi è estraneo al mondo del wrapping, il valore dei materiali e delle tecnologie che, utilizzati insieme, permettono di ottenere applicazioni di grande qualità. Il tutto offrendo una chiave di lettura innovativa, abbattendo il muro della personalizzazione, esteso dalle moto all'ambiente circostante, con la possibilità di trasformare, per esempio, un anonimo garage in un luogo incredibile, dove il solo limite è rappresentato dalla propria fantasia. || In alto, da sinistra, lo showroom che ha ospitato l'evento e il team di professionisti


tecnologie

intervista a Roberto Bergamaschi Amministratore di Publierre

"La nostra evoluzione ha avuto una svolta decisiva 4 anni fa, quando abbiamo deciso di puntare esclusivamente su prodotti di qualità"

Dagli anni '80 ad oggi Publierre ha totalmente rivoluzionato la propria attività, dando sempre più spazio alla tecnologia digitale. Quali fattori hanno portato a questa scelta? La comunicazione visiva ha da sempre rappresentato il core business dell'azienda. All'inizio si lavorava quasi esclusivamente nel settore della cartellonistica e in quello delle applicazioni adesive, rigorosamente con metodi analogici. In Publierre, però, non è mai mancato il desiderio di far evolvere l'attività sfruttando le tecnologie e la grande passione per le novità offerte dal mercato. Per questo motivo, nel 1989 abbiamo acquistato uno dei primi sistemi da taglio digitali, seguito a breve da una stampante. Un altro momento decisivo è da collocare 4 anni fa, quando i nostri principali clienti erano enti fieristici e grandi allestitori. Tutti si trovavano in difficoltà, e quindi abbiamo deciso di rimetterci in discussione, cambiando target e puntando sulla qualità e la ricercatezza dei prodotti. I nostri attuali clienti sono esigenti e aumentano sempre più.

Qual è il motivo che vi ha fatto scegliere HP Latex 370 ? Attualmente, all'interno di un ricco parco macchine, disponiamo di ben 3 Latex. Abbiamo scelto questa tecnologia fin dall'inizio, seguendone costantemente l'evoluzione. I motivi sono tanti. Su tutti la grande resa cromatica, con colori assolutamente fedeli a quelli originali. Poi un elevato livello di ripetibilità dei lavori, fondamentale per gli standard richiesti dai nostri clienti. L'affidabilità e la facilità di utilizzo di queste piattaforme sono note a tutti, ma quello che mi piace sottolineare è l'utilizzo di inchiostri privi di solventi.

Di fronte a un pubblico sempre più sensibile alle tematiche ambientali, questo non può non rappresentare un notevole plus. La partnership con Fenix ha influito sulla vostra scelta? In realtà è stato il contrario. Ci siamo affidati a Fenix nel novembre 2015, quando abbiamo deciso di acquistare la nuova Latex 370. L'abbiamo fatto perché sono i più accreditati dealer HP in Italia ed eravamo sicuri che ci avrebbero assistito adeguatamente. Ora posso dire che è stata la scelta giusta perché per loro non rappresentiamo un numero ma siamo persone.

|| Un momento dell'evento, con i team di Fenix DG e SIR Visual all'opera

Versatilità, autonomia produttiva, facilità d'uso e costi operativi ridotti: Latex 370 si presenta da sola Ripetersi ad alti livelli è sempre difficile, ma la tecnologia Latex di HP, giunta alla sua terza generazione, continua a dare prova di grandi qualità. La versatilità e la grande resa cromatica degli inchiostri a base acqua si uniscono alla facilità d'uso e alla notevole affidabilità che permette un alto livello di ripetibilità dei lavori. Grazie a uno spettrofotometro integrato, la piattaforma è infatti in grado

|| Due delle tre HP Latex acquistate da Publierre

di creare automaticamente profili ICC, che consentono di riprodurre correttamente i colori contenuti nei file, stampando con grande fedeltà cromatica. Dotata di 6 stazioni colore, grazie alle cartucce di inchiostro da 3 litri e alla velocità massima di 91 m²/h, è in grado di offrire una notevole autonomia, riducendo i fermi macchina. La luce di stampa da 1.625 mm permette una vasta gamma di lavorazioni, rendendo la stampante adatta a realizzare applicazioni su materiali in bobina destinate all'allestimento POP, al wrapping e, più in generale, alla comunicazione visiva. Latex 370 è particolarmente indicata per l'interior decoration e la creazione di wallpaper, settori nei quali i software e le app come WallArt, studiati da per semplificare il lavoro agli stampatori, rappresentano un notevole aiuto. In particolare, HP WallArt Suite è un'app web basata su cloud, e quindi sempre disponibile a prescindere dal device utilizzato, che permette ai possessori di piattaforme HP di progettare in maniera intuitiva rivestimenti murali, tele, poster e decalcomanie. Una volta ultimato, il progetto viene salvato in formato PDF, pronto per essere stampato.

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da fespa a drupa Grande attesa per il debutto di nuovi engine a toner e inkjet. Sempre più frutto di alleanze tra vecchie glorie dell’analogico e grandi player del digitale

Tra foglio e bobina, tra inkjet e toner, il piccolo formato resta protagonista a Drupa a cura della redazione // redazione@densitymedia.com

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uest’edizione di drupa rappresenta un importante momento di transizione, sia dal punto di vista organizzativo che tecnologico. Nonostante ciò, il passaggio più importante sta avvenendo a un livello ancora più profondo, che travalica le innovazioni e le strategie. Si tratta di un cambio di mentalità da parte dei player e degli operatori, che hanno finalmente spostato l’attenzione dall’ormai stucchevole competizione “offset vs digital” alle effettive possibilità di integrazione e collaborazione tra due mondi che si sono sempre guardati da lontano, non sempre con

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amicizia. Protagoniste sono piattaforme digitali innovative ma ormai mature, dotate di estrema flessibilità e scalabilità, capaci di garantire un time-to-market ridottissimo, che si contrappongono alla solida precisione di piattaforme analogiche in grado di produrre migliaia e migliaia di fogli, producendo 24/7, con qualità elevata e costi incontrovertibilmente bassi sulle medie e lunghe tirature. Così come quelle piattaforme che combinano il meglio dei due mondi: emblematici sono i binomi Heidelberg-Fujifilm, Xeikon-Miyakoshi e Komori-Konica Minolta. A dimostrazione di un trend che già promette di scrivere nuove pagine nella storia del nostro settore.


da fespa a drupa

Canon sfodera le sue novità nel mercato inkjet di fascia alta, sia alimentate a foglio che continuous feed Grande attesa a drupa per le soluzioni continuous feed Océ ImageStream 2400 e Océ Color-

Stream 6000 Chroma. La prima, già disponibile, stampa su carta offset con luce di stampa mas-

|| Qui sopra, Océ VarioPrint i300, per la quale sono in arrivo nuovi inchiostri e nuove opzioni di finitura. In alto, la nuova Océ ColorStream 6000 Chroma, presente sullo stand in due esemplari con diverse configurazioni produttive end-to-end.

sima di 516 mm. Supporta il formato 2-up A4, raggiungendo la velocità massima di 160 m/ min, ed è dedicata prevalentemente alla produzione di libri a bassa tiratura. Océ ColorStream 6000 Chroma è dotata dei nuovi inchiostri Chromera ad alta densità di pigmentazione. La differenza rispetto al passato è evidente, per merito del notevole aumento della resa in termini di vivacità dei colori, con la possibilità di utilizzare supporti di stampa più leggeri grazie alla ridotta penetrazione dell’inchiostro. L’alta velocità di produzione (fino a 127 m/min in quadricromia e 150 m/min in modalità

monocromatica) e l’automazione del workflow collocano di diritto Océ ColorStream 6000 Chroma tra le piattaforme più produttive del suo segmento. Sono previste novità anche per quanto riguarda la soluzione inkjet a foglio Océ VarioPrint i300, grazie all’implementazione della nuova stazione di pretrattamento in linea ColorGrip, che permette di ampliare gli stock di carta stampabili, includendo le carte per l’offset. Si tratta di un’opzione integrabile sul campo anche per chi già possiede una piattaforma VarioPrint i300, che potrà quindi effettuare un upgrade. www.canon.it

Konica Minolta: un viaggio in 22 tappe nel mondo del piccolo formato “Portiamo il tuo business a un livello più alto”, questo il filo conduttore alla base delle 22 zone che compongono lo stand Konica Minolta a drupa. 22 aree distinte in cui è possibile sperimentare in diretta la produzione delle più diverse applicazioni, soprattutto nel piccolo formato ma con incursioni nel wide format e nella stampa di etichette. Non solo: sempre a Dusseldorf viene presentata in anteprima mondiale la serie di sistemi di stampa monocolore bizhub PRESS 1250e, pensata per alti volumi produttivi. La nuova gamma production Konica Minolta ha una velocità di stampa di 125 pagine A4 al minuto, con

una risoluzione di 1.200x1.200 dpi e una capacità di 14.000 fogli se viene configurata con un totale di 8 vassoi carta. Dopo la prima presentazione a drupa 2012, Konica Minolta ha infine annunciato il lancio commerciale a drupa 2016 di KM-1, l’innovativa macchina da stampa inkjet UV in formato B2+ sviluppata insieme a Komori. Caratterizzata da una velocità di stampa di 3.300 fogli/ora, KM-1 ha già un cliente beta tester in Europa: è la tedesca PLS Print Logistics Services Germany, filiale della compagnia americana OvernightPrints, specializzata nei servizi di stampa online. www.konicaminolta.it

|| Il sistema di stampa a foglio, in formato B2+, Konica Minolta KM-1

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da fespa a drupa Xerox porta a drupa due montagne digitali: Brenva HD e Trivor 2400 Le due nuove macchine che Xerox presenta a drupa 2016 promettono di raggiungere nuove vette già a partire dal loro nome (appunto mutuato dai nomi di due monti tra le Alpi e l’Asia): la cut sheet Brenva HD e la continuos feed Trivor 2400. Xerox vuole aiutare i professionisti delle arti grafiche ad espandere la loro offerta, per esempio nel settore dell'editoria digitale. Brenva HD unisce la convenienza dell'inkjet alla flessibilità della tecnologia a toner, l'affidabilità comprovata di molte delle componenti di iGen e la massima produttività di stampa, per ottime prestazioni nel direct mailing, nella stampa transazionale e nel book publishing. Trivor 2400 è scalabile per garantire nel tempo le massime prestazioni in termini di velocità, volumi e soluzioni produttive. Attenzione all'ambiente, velocità di stampa (68 m/min a colori, 200 m/min

in bianco e nero), un elevato livello di automazione e il nuovo server Xerox IJ Print powered by Fiery, sviluppato insieme a EFI, la rendono uno strumento potente per chi voglia inserire nella propria offerta cataloghi, magazine e libri a colori di qualità a costi competitivi. www.xerox.it || Le due nuove stampanti Xerox pensate per il direct mailing, la stampa transazionale e l'editoria: in alto, un dettaglio della cut sheet Brenva HD, sotto, la continuous feed Trivor 2400

Xerox, per uno stampatore, significa poter crescere scegliendo di volta in volta la tecnologia giusta in funzione dell'evoluzione del proprio business.

Hubert Soviche Marketing and Strategy General Manager Graphic Communications Operations Xerox Europe

Frank Michielsen Marketing Manager Graphic Communications Operations Xerox Europe

intervista

Come state gestendo, in Xerox, la coesistenza di toner e inkjet, sia nel publishing che nel commercial printing?

“Nella stampa digitale bisogna cambiare prospettiva: il punto nodale non è la velocità della stampante, ma quella dell’intero processo produttivo”

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E’ l’inizio di un nuovo corso. Gli stampatori stanno ripensando la propria supply chain per diminuire costi e intermediari, e migliorare efficienza e produttività. Toner e inkjet coesistono in modo naturale perché abilitano ad applicazioni diverse. Scegliere

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Uno dei principali temi che molti end-user sollevano nell’inkjet a bobina è il costo delle carte pretrattate. Quali sono le risposte possibili? Stiamo lavorando su questo aspetto facendo ricerca e sviluppo sugli inchiostri, evitando di usare leganti o extra coating, che avrebbero un impatto anche sul Total Cost of Ownership. Ad oggi circa il 90% dei volumi stampati con tecnologie Xerox è su semplice carta offset. Alcuni produttori stanno proponendo macchine da stampa digitale cut sheet per i formati B2 e B1. Come state avvicinando questo mercato? Nella stampa offset aumentare il formato significa aumentare la produttività. Nella stampa digitale bisogna cambiare prospettiva,

guardando all'intera value chain: il punto nodale non è tanto la velocità della stampante, ma quella dell'intero processo produttivo. Dove vedete le maggiori opportunità per quanto riguarda le stampanti a colori? Tra i mercati a crescita maggiore ci sono l’editoria, che include i libri fotografici, e il packaging. Qui stiamo concentrando la nostra ricerca e sviluppo, e questa è la ragione per cui coesistono tecnologie diverse. Oltre a offrire tecnologia, come supportate il business dei vostri clienti? Vogliamo che i nostri clienti perseguano business vincenti. Per questo stiamo proponendo workshop formativi di business development per aiutare il loro management a impostare la strategia corretta per il loro mercato. Non offriamo solo tecnologia, ma ci proponiamo come partner dei nostri clienti, aiutandoli a sviluppare il loro business.


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da fespa a drupa Landa W10 sfida la flexo in termini di qualità e velocità Landa è pronta a svelare la sua nuova piattaforma ad alta velocità per la stampa di imballaggi flessibili. W10 Nanographic Printing è una soluzione inkjet a bobina con un metro di luce di stampa ed equipaggiata con 8 stazioni colore. Secondo il produttore la W10 è in grado di raggiungere una velocità massi-

ma di 200 m/min, stampando su materiale per imballaggi plastici, carta, cartone e fogli di alluminio. Una soluzione per piccole e medie tirature che promette qualità analogica al top e costi competitivi rispetto alle produzioni flexo. Oltre alla W10 sullo stand Landa è presente anche la gamma di soluzioni prodotte dal

player israeliano per la stampa a foglio. Tra queste spicca Landa S10 Nanographic Printing, piattaforma per il formato B1 in grado di produrre ad una velocità di stampa di 13.000 fogli/ora: una soluzione votata alla scalabilità, ideata per la lavorazione del cartone e dei materiali POP. In grado di stampare su materiali con

spessore massimo di 0,8 mm, secondo il produttore la S10 è in grado di soddisfare oltre il 50% delle tipologie di lavorazione esistenti nel mondo del packaging. Last but not least c’è Landa S10P, dotata di sistema di voltura e destinata alle applicazioni di stampa commerciale. www.landanano.com

|| A sinistra, la nuova macchina a bobina W10, studiata per offrire la massima qualità di stampa senza compromessi in termini di produttività. A destra, la S10, soluzione a foglio dedicata agli alti volumi.

Sei nuovi modelli di HP Indigo: a drupa velocità e potenza HP presenta a drupa ben sei stampanti nuove di zecca per il piccolo formato: innanzitutto le tre sheet-fed Indigo 12000, che stampa fino a 4.600 fogli/ora in formato B2, Indigo 7900 - evoluzione del vendutissimo sistema Indigo 7800 - da 160 pagine/minuto in formato A3+ e Indigo 5900, uno degli engine più compatti della

gamma. A queste si aggiungono le tre macchine a bobina Indigo 50000 per stampa in bianca e volta formato B1 oversize, Indigo WS6800p per applicazioni fotografiche di alta qualità ad altissima velocità e la produttiva Indigo 8000, una narrow-web per la stampa di imballaggi e etichette estremamente produttiva, con

i suoi 80 metri al minuto. Non solo: nello stand HP sono presenti anche le versioni potenziate e migliorate dei sistemi di stampa per etichette e imballaggi Indigo WS6800, Indigo 20000 e Indigo 30000. Tutte le macchine della gamma HP Indigo sfruttano la tecnologia proprietaria a elettrofotografia liquida (LEP). Questo

consente di ottenere una qualità di stampa estremamente elevata, che anche per caratteristiche fisiche e ottiche si accosta all’offset, oltre a un ottimo registro ad eccellenti performance cromatiche, anche grazie a strumenti per la gestione del colore integrati come lo spettrofotometro in linea. www.hp.com

|| La nuova stampante di produzione a foglio HP Indigo 12000, in formato B2, che viene lanciata a drupa

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da fespa a drupa TotalFlow e una versione ultra high-speed di Pro VC60000: Ricoh è leader a drupa Ricoh svela diverse novità che, trasversalmente, dimostrano come hardware e software siano elementi complementari e al tempo stesso fondamentali nella visione della grande multinazionale dell’imaging. Tutto ruota attorno alla suite TotalFlow Print Server, disponibile in abbonamento e destinata alla gestione complessiva dei processi di stampa. L'obiettivo di Ricoh è quello di offrire una gamma completa di tools dedicati all'organizzazione e all'automazione del workflow in ogni suo aspetto, dall'acquisizione dei file al finishing, fino allo stampato pronto da consegnare. TotalFlow è una piattaforma basata su cloud, destinata principalmente ai piccoli e medi service di stampa che necessitano di un supporto tecnologico sostenibile e sempre disponibile. Aperta alle soluzioni sviluppate da terze parti riconosciute da Ricoh, la piattaforma promette di abbattere le possibilità di errore, facendo risparmiare tempo e denaro, offrendo strumenti per controllare in ogni fase e su differenti dispositivi i propri dati. Importanti novità anche nell’hardware con l’upgrade di Pro VC60000, ora in grado di stampare ad una velocità massima di 150 m/min. La continuous feed di Ricoh incrementa

così del 25% la sua produttività, mantenendo la risoluzione massima di 1.200 dpi e offrendo una gestione delle lavorazioni ancora più flessibile. Inoltre, la possibilità di disabilitare interi array di teste di stampa si traduce in un notevole risparmio economico nella stampa monocromatica. Si amplia anche la gamma di applicazioni possibili, grazie alle nuove opzioni RIP & Print e formato di stampa più ampio. Ricoh Pro VC60000 è inoltre in grado di analizzare e ridefinire in tempo reale le lavorazioni in base alle caratteristiche della carta, per garantire sempre la massima qualità, con l’ulteriore possibilità di poter alimentare fogli di lunghezza massima 1.371 mm: un plus per chi non ha già in casa macchine offset e digitali a foglio. I visitatori dello stand Ricoh possono inoltre scoprire Watkiss PowerSquare 224, il primo sistema di finitura in linea realizzato da terze parti e integrato da Ricoh per la produzione di booklet di vario formato, con spessore massimo di 10,4 mm. Integrabile con le serie Pro C9100, Pro C7100x e Pro 8100, è una soluzione completamente automatica in grado di creare preset da applicare successivamente. www.ricoh.it

|| Le soluzioni presentate da Ricoh sono studiate per offrire un notevole valore aggiunto a un range di fornitori di servizi di stampa estremamente vario, dal piccolo centro servizi all’azienda di stampa più strutturata

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da fespa a drupa

Xeikon Trillium One: il toner liquido lancia la sfida all'offset I riflettori in casa Xeikon sono puntati sulla nuova Trillium One, la prima stampante digitale a colori ad alta produttività basata su tecnologia a toner liquido Trillium. Da circa un anno Xeikon è entrata a far parte del Gruppo Flint, divenendone la divisione per le soluzioni di stampa digitale. Trillium One è la prima stampante presentata dal costruttore in questa nuova veste, con il contributo del partner tecnologico Miyakoshi, che ne ha realizzato la struttura meccanica e in particolare il sistema di trascinamento, studiato per ottenere grandi risultati con un ingombro relativamente ridotto. Si tratta di una piattaforma hi-end a bobina con luce di stampa di 500 mm e una velocità di 60 metri lineari al minuto con risoluzione di 1.200 dpi, ideale per la realizzazione di prodotti come volantini, cataloghi, riviste e libri. Trillium One sarà disponibile sul mercato a partire dal secondo trimestre del 2017 e si propone come diretta concorrente dei sistemi offset sia in termini di qualità che di volumi produttivi, offrendo in più la scalabilità delle soluzioni digitali e ridotti costi di lavorazione. Prestazioni possibili grazie a un insieme di fattori, tra cui il processo Microgapping della tecnologia Trillium che, mantenendo i cilindri a una distanza di soli 5 micron l'uno dall'altro, permette la formazione dei punti che compongono l'immagine in maniera estremamente precisa, nonostante l’alta velocità. Trillium One ha tempi di setup contenuti e la sua è una tecnologia decisamente performante, grazie alle caratteristiche del toner liquido Tonnik, anch'esso sviluppato interamente da Xeikon. Tonnik è un altro dei fattori che permettono grandi prestazioni alla tecnologia Trillium, contribuendo all’alta risoluzione della stampa grazie alle dimensioni ridotte delle particelle di pigmento, inferiori ai 2 micron, disciolte nel fluido ad alta viscosità che le veicola, coniugando alla qualità anche bassi costi, con un consumo di particelle inferiore del 65% circa rispetto al toner secco, e la possibilità di stampare su una vasta gamma di substrati. Trillium ha inoltre un sistema di riciclo del fluido che consente un ulteriore risparmio e ne migliora la sostenibilità ambientale. Tonnik non contiene sostanze volatili e risulta completamente asportabile dai supporti di stampa, permettendone il riciclo. www.xeikon.com

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Automazione e Controllo dei Processi di Produzione

B+B INTERNATIONAL s.r.l. Vicolo Boccacavalla 3/F - 31044 Montebelluna (TV) - ITALY +39 0423 1951110 - info@bbinfo.com - www.bbinfo.com


da fespa a drupa Kodak a drupa: "Questa sì che è tecnologia inkjet!" Kodak porta a drupa tutto il proprio know-how con il claim “Science to Create”: nuovi prodotti, nuove soluzioni, nuove applicazioni. Spazio alla creatività, appunto. A questo proposito, è un must nello stand Kodak il “This is inkjet! Loft”, un appartamento completamente decorato con prodotti stampati con tecnologia Kodak Stream, dai pavimenti in laminato ai controsoffitti, dai mobili alla carta da parati, dai tovaglioli alle bottigliette d'acqua. Nello stand è possibile osservare anche la piattaforma di nuova generazione Kodak ULTRASTREAM Inkjet Technology, ulteriore passo in avanti nel production printing. Evoluzione della tecnologia Stream, la affiancherà sul mercato come alternativa a velocità e risoluzione di stampa maggiori (fino a 600x1.800 dpi alla velocità massima di 150 m/ min) con gocce d'inchiostro più piccole e precise. Un'altra novità presentata è NEXPRESS ZX3900, versione potenziata di NEXPRESS SX che, stampando su carta più spessa e supporti sintetici, aprirà nuovi segmenti di mercato, come il packaging in basse tirature (etichette, cartellini, astucci pieghevoli). Proprio per queste applicazioni è stato pensato anche il nuovo inchiostro NEXPRESS Opaque White Dry per la quinta stazione colore delle stampanti NEXPRESS, che integra la gamma dei nove inchiostri già disponibili: con un'eccellente opacità, ottenibile in un unico passaggio, aumenta la produttività e la qualità della stampa. La disponibilità commerciale di ULTRASTREAM e della piattaforma NEXPRESS ZX3900 è prevista per il 2017. www.kodak.it || La nuova Impremia NS40, basata sulla tecnologia Nanographic Printing di Landa e capace di stampare fino a 6.500 fogli/ora in formato 70,7x100 cm. In alto, Impremia IS29, con tecnologia UV inkjet, formato 58,5x70 cm e produttività fino a 3.000 fogli/ora.

Impremia IS29 e NS40 inaugurano il new deal digitale di Komori

|| In alto, l'appartamento completamente decorato con tecnologia Stream che accoglierà i visitatori sullo stand Kodak. Qui sopra, la nuova Nexpress ZX3900.

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Komori presenta due nuove piattaforme di stampa digitale, ma soprattutto una nuova visione aziendale riassunta nel concept “Open New Pages”. Si tratta di un profondo cambiamento della modalità di approccio al mercato, che si distacca dal ruolo esclusivo di costruttore di tecnologie offset per diventare un fornitore di soluzioni per la stampa a tutto tondo, facendo della tecnologia digitale uno dei fulcri della propria offerta. Impremia IS29 e Impremia NS40 sono le piattaforme inkjet a colori per la stampa a foglio protagoniste all’interno del grande stand di 2.200 m². La prima è una sheetfed che utilizza inchiostri UV, in grado di stampare su un ampio range di supporti, tra cui le carte offset di formato massimo 585x750 mm. Sviluppata insieme al partner Konica Minolta, IS29 vanta un’elevata resa cromatica e una qualità di stampa paragonabile a quella analogica, con risoluzione di 1.200x1.200 dpi a una velocità massima di 3.000 fogli/ora. In grado di alimentare materiali fino a 0,6 mm di spessore, è adatta alla stampa di packaging anche in fronte/retro. L’altra novità è Impremia NS40: una stampante a foglio in formato B1 basata su tecnologia Nanography di Landa, che utilizza inchiostri waterbased NanoInks. La velocità massima di 6.500 fogli/ora rende NS40 una piattaforma destinata non solo alle produzioni short e mid-run, grazie anche alla possibilità di stampare in quadricromia su una notevole varietà di materiali quali plastica, cartone, carta (anche non pretrattata) e supporti speciali. www.komori.com


da fespa a drupa Heidelberg entra alla grande nell’inkjet con Fujifilm Heidelberg ha scelto il palcoscenico di drupa per presentare il frutto della propria collaborazione con Fujifilm: parliamo del nuovo sistema di stampa di produzione digitale, in formato B1, Primefire 106, che promette risultati paragonabili all’offset per qualità e produttività. La tecnologia inkjet del partner giapponese e l'esperienza nel settore offset del produttore tedesco: un matrimonio che promette di fare faville, ampliando la penetrazione di entrambe le aziende in nuovi segmenti di mercato. Heidelberg, infatti, ha messo in campo il proprio sistema di trasferimento ad aria del foglio, che viene guidato dall'unità di stampa contactless fino all'uscita, e la collaudata tecnologia di carico e scarico. Dal canto suo Fujifilm ha contribuito con l'esperienza maturata sulla piattaforma inkjet Jet Press 720, oltre alla potente e scalabile tecnologia di teste di stampa Samba. La macchina vuole rispondere alle richieste di produzione just-in-

time del mercato del packaging e dei beni di consumo, coniugando velocità, flessibilità, possibilità di personalizzazione e bassi costi di produzione per medie e basse tirature. Il produttore tedesco ha colto quest'occasione

per ribattezzare tutto il proprio portafoglio digitale, dando origine alla serie “Fire”: Heidelberg Versafire CP/CV (ex Linoprint CP/CV) per produzioni a basso costo e basse tirature, Gallus Labelfire 340 (ex Gallus DCS 340)

per la produzione di etichette flessibili, e Heidelberg Omnifire 250/1000 (ex Heidelberg Jetmaster Dimension 250/1000) per la stampa “4D” su ogni tipo di oggetto tridimensionale. www.heidelberg.com

|| Heidelberg Primefire 106, sistema di stampa industriale in formato B1 (70,7x100 cm), basato sulla tecnologia inkjet Fujifilm.

pubblicazione

Rivista in abbonamento

nimax: la qualità vuole qualità Sistemi di stampa a dati variabili specifici per flessografia, roto-offset e digitali, piccolo e grande formato.

Tecnologie inkjet alta risoluzione, drop-on-demand ad alta risoluzione, inkjet termico. La stampa personalizzata a dati variabili permette di offrire un servizio completo per il direct marketing, l’indirizzamento, il gaming e la stampa a colori di etichette, aumentando così la competitività sul mercato: Nimax, con le sue soluzioni plug-in, è il partner ideale per le grandi e piccole aziende grafiche che intendono offrire servizi flessibili e all’avanguardia. Chiedi un incontro con i Consulenti Nimax per individuare la soluzione ideale per le tue specifiche esigenze di codifica: nelle offerte Nimax la qualità non è un optional. nimax s.p.a. - via dell’Arcoveggio, 59/2 40129 Bologna - Italy - T. +39 051 419 9133 contactcenter@nimax.it - nimax.it ESCLUSIVISTA

NUOVA K600i

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da fespa a drupa FESPA Digital apre al digitale per applicazioni industriali, mentre il soft signage si conferma un segmento tecnologico e applicativo maturo ma ancora promettente

Automazione e produttività: così crescono i leader e gli outsider del wide format a cura della redazione // redazione@densitymedia.com

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el corso di FESPA Digital sono arrivate alcune risposte molto chiare alle richieste del mercato del grande formato. Anzitutto nel soft signage, che si sta riconfermando tra le aree più dinamiche nell’ambito del roll-to-roll: non è casuale che Durst abbia lanciato quest’an-

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no la sua Rhotex 500, prima superwide tessile a raggiungere i 5 metri. Dal canto loro anche Mimaki, che ha ottenuto grandi riscontri con le sue piattaforme TS500P-320 e UJV55-320, e EFI con il brand Reggiani, hanno messo in chiaro di voler giocare un ruolo da protagonisti in quei segmenti della comunicazione visiva che scommettono sui supporti tessili. A drupa sono

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invece l’aumento della produttività, unitamente alla versatilità, a guidare le mosse di brand come HP, che punta sulla rivoluzionaria modularità costruttiva di HP Scitex 9000 e presenta le nuove Latex 500 e 1500. La tendenza generale è comunque quella di workflow sempre più integrati e automatizzati, in grado di sfruttare al massimo la scalabilità delle piattaforme e ridurre

il time-to-market. Tra le aree applicative del wide format che trarranno maggiore vantaggio dalle evoluzioni tecnologiche c’è senz’altro quella della produzione di packaging e materiali POP su cartone e materiali affini: tra scanning e single-pass i produttori sono scatenati. A partire dai big, tra cui brilla Durst con la sua nuovissima e iperproduttiva Durst Rho 130 SPC.


da fespa a drupa Agfa punta sull'offerta globale nel mercato del grande formato Agfa fa un altro passo avanti verso il perfezionamento della propria offerta globale nel settore del wide format, un insieme di soluzioni end-to-end in cui le sue piattaforme inkjet Jeti rappresentano uno degli ingranaggi fondamentali. Jeti Mira e Jeti Tauro sono presenti sullo stand di Agfa per mostrare come è possibile coniugare versatilità e produttività. L’ormai nota flatbed ha un format massimo di stampa pari a 2.690x3.200 mm, è dotata delle teste di stampa Ricoh Gen5 con dimensione di goccia da 7 pl, può garantire una velocità di stampa massima di 227 m²/h e viene mostrata ai visitatori equipaggiata con l’opzione roll-to-roll, che offre la possibilità di alimentare materiali in bobina. Jeti Tauro, invece, debutta con un inedito equipaggiamento costituito da due differenti sistemi che provvedono all’alimentazione dei mate-

riali e allo scarico degli stessi. La stampante, che può contare su una luce di stampa di 2.540 mm, è così in grado di raggiungere un ottimo livello di automazione dei processi di lavorazione, permettendo agli

stampatori di sfruttarne appieno la velocità massima che si attesta sui 275 m²/h. Uno dei comuni punti di forza delle soluzioni di grande formato è Asanti, software sviluppato da Agfa per gestire

il workflow in ogni suo aspetto, semplificando e velocizzando l’intero processo produttivo, a partire dalla fase di prestampa fino all’ottenimento del prodotto finito. www.agfagraphics.com

EFI: a tutta flessibilità con “The Imaging of Things” Un’aura di mistero e di attesa avvolge la partecipazione di EFI a drupa 2016, ma già il concept scelto – l’Imaging of Things - la dice lunga sulla volontà dell’azienda di stupire in tutte le aree di prodotto presidiate, dal software all’inkjet, fino al textile printing di fascia professionale. Tra gli

highlight di cui già abbiamo notizia c’è la ibrida HS125 Pro, che grazie alla goccia variabile e all’elevata produttività sembra avere le carte in regola per competere con l’offset nei bassi e medi volumi. Altrettanto interessante la nuova VUTEk FabriVu 340, una superwide da 3,4 m di luce

sviluppata da EFI Reggiani per il mercato del soft signage con produttività fino a 464 m²/h, risoluzione massima di 2.400 dpi e goccia variabile da 4 a 72 pl. Dedicata ai professionisti del POP è invece il modello VUTEk LX3 Pro da 3,2 metri, una LED ibrida ad elevate prestazioni,

|| VUTEk HS125 Pro vanta una produttività del 25% superiore rispetto alla sorella HS100

che coniuga alta qualità, grande varietà di materiali stampabili e costi di gestione ridotti. Nell’ambito del superwide c’è EFI Quantum LXr 5, una roll-to-roll da 5 metri con tecnologia di curing LED, che promette alta qualità di stampa e bassi costi di gestione: una stampante che - afferma EFI - rappresenta un’alternativa economica al latex. EFI H1625-SD è la soluzione UV proposta per stampare direttamente su supporti termoformabili: equipaggiata con gli speciali inchiostri EFI SuperDraw, che includono quattro colori più il bianco, la stampante produce una qualità vicina al fotografico. Sempre nell’ambito del printing EFI punta molto sulla nuova linea di coating UV e waterbased della serie Armor, pensati per proteggere e preservare da raggi solari, intemperie, abrasione e agenti chimici le stampe realizzate su pannelli, materiali flessibili e supporti termoformabili. www.efi.com

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da fespa a drupa Mimaki punta sulle sue bestseller e sulla nuova UJV55-320 Mimaki presenta a drupa la sua gamma di soluzioni wide format, con un’attenzione particolare alla nuova roll-to-roll UV-LED UJV55-320 con luce di stampa da 3.200 mm e velocità massima di 100 m²/h che ha debuttato a FESPA Digital collezionando oltre 30 ordini d’acquisto. È una piattaforma versatile, destinata alla creazione di banner, allestimenti POP, vetrofanie e comunicazione visiva di grande formato per esterni, oltre ad offrire performance d’eccellenza nella realizzazione di backlit, cui è in grado di conferire una notevole brillantezza del colore sia in condizioni di luce naturale che con retroilluminazione LED. Interessante la funzione twin-roll printing, che permette di alimentare contemporanemente due bobine dello stesso materiale, ciascuna di larghezza massima 1.542 mm, per stampare simultaneamente soggetti diversi. I nuovi inchiostri ad alte prestazioni UV LUS-120, che comprendono anche il bianco, contribuiscono ad elevare ulteriormente la qualità delle lavorazioni di UJV55-320, così come delle altre piattaforme per le quali sono stati studiati. Tra queste anche la UJF-7151 plus, flatbed di medio formato (710x510 mm) con un DNA industrial, che fa della sua architettura il maggiore punto di forza. Oltre alle teste di stampa, infatti, si muove anche il piano di lavoro, in grado di accogliere materiali da stampare fino a uno spessore di 153 mm. La doppia movimentazione conferisce grande stabilità, con una riduzione delle vibrazioni che permette risultati di elevato livello sui materiali più disparati, tra cui vetro, legno, plastica e metallo. www.bompan.it - www.mimakieurope.com

|| Qui sopra, Mimaki UJF-7151 plus, sistema ideale per applicazioni speciali. In alto, la nuova Mimaki UJV55-320 dotata di un sistema LED per illuminare i backlit appena stampati e controllare in tempo reale la qualità del prodotto.

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Da OKI un mix di soluzioni wide e di piccolo formato Se OKI è uno dei produttori leader di stampanti desktop, drupa è il momento giusto per dare lustro alla sua vasta offerta di macchine wide format roll-to-roll. Sullo stand è disponibile l'intera gamma di soluzioni, che include H3-104s con 8 canali colore, luce di stampa di 263,2 cm, risoluzione fino a 900 dpi e velocità massima di 57 m²/h. La stampante utilizza inchiostri SX eco-solvent, che producono immagini con colori intensi, in grado di assicurare un'ottima durata per le applicazioni outdoor come banner, vetrofanie e una moltitudine di prodotti di grande formato. L'opzione colore grigio e grigio chiaro permette, inoltre, di stampare immagini monocromatiche prive di metamerismo, che ne altera la percezione in base alla luce. I visitatori possono scoprire anche M-64s, stampante roll-to-roll con inchiostri eco-solvent SX e larghezza di stampa di 160 cm. In grado di gestire fino a 6 colori, può contare sulla tecnologia a goccia variabile e una risoluzione massima di 900 dpi. M-64s rappresenta un'ottima soluzione entry-level per stampare un ampio range di prodotti per la comunicazione visive ad con una velocità massima di 66,5 m²/h. Tra le grandi novità di OKI va sottolineata la presenza della soluzione desktop Pro6410 NeonColor, destinata alla stampa di progetti grafici luminosi e fluorescenti su supporti transfer, per un utilizzo nel campo dell'abbigliamento, della creazione di espositori, allestimento POP e packaging. www.oki.it

|| In alto, Color Painter H3-104s, il top della gamma wide format di OKI. Qui sopra, OKI Color Painter M-64s, soluzione entry level con luce da 160 cm. Su entrambe, da aprile, è disponibile l’estensione della garanzia fino a 3 anni.


da fespa a drupa Non solo textile per d.gen: ecco Papyrus G5 per stampa su carta L'azienda coreana a FESPA Digital ha ribadito la propria presenza tra gli interlocutore di riferimento nella stampa digitale tessile: una storia iniziata ormai oltre 14 anni fa e sottolineata dal ruolo di Digital Textile Partner della fiera internazionale. Anche a drupa abbiamo l'occasione di vedere e toccare con mano i suoi numerosi modelli wide format, le cui applicazioni non si limitano più al soft signage e al tessile industriale (con Artrix G5), ma offrono spunti interessanti anche per settori limitrofi come quello del fashion, dello sportswear e dell'home decoration (wallpaper, ma non solo). Abbiamo potuto osservare una porzione significativa della gamma di stampanti tessili, a cominciare da Teleios Grande, com-

patibile con inchiostri dispersi e a pigmento, con luce di stampa di 3.300 mm e massima risoluzione di 2.400 dpi, nelle versioni H6 e G5, rispettivamente a 6 e 8 colori, e con una velocità di stampa di 177 e 185 m²/ora. Tra le novità più interessanti, presente anche a drupa, c'è Papyrus G5, ultima nata di casa d.gen pensata – come dice il nome stesso – appositamente per la stampa diretta su carta e ideale per produzioni consistenti, grazie alla velocità di stampa di 138 m² all'ora e alla possibilità di operare 24/7. Tali performance sono garantite dalle teste di stampa Ricoh Gen5 e da un sistema di alimentazione carta che previene le increspature anche delle tipologie di carta più leggere. eng.dgen.com

|| La nuova Papyrus G5 per stampa diretta su carta, presentata a FESPA Digital e presente anche sullo stand d.gen a drupa.

Epson nel wide format punta su velocità, qualità e ambiente Epson ha recentemente unito sotto la guida del COO Sunao Murata le proprie business unit dedicate al wide format, alle etichette e al tessile, dando origine alla divisione ''Professional Printing Solutions'', che viene introdotta ufficialmente a drupa. Questa decisione strategica risponde alle esigenze di un mercato in cui le applicazioni legate a questi segmenti sono sempre più

vicine. Sul suo stand a drupa Epson espone le 13 nuove macchine lanciate negli ultimi sei mesi, tutte caratterizzate da una grande attenzione all'ambiente, tra cui la recente gamma SureColor SC-S, a sublimazione, per applicazioni nel soft signage e stampa su diversi materiali, e le wide format SureColor SC-P con inchiostri a base acqua: la nuova SC-P20000 a 10 colori è già disponibile,

mentre la più piccola SC-P10000 viene presentata a Düsseldorf. Questa serie di stampanti con elevatissima risoluzione di stampa è ideale per la riproduzione fotografica e la realizzazione di poster e cartellonistica di grande formato, abbinando alla velocità un’eccellente qualità. Infine drupa rappresenta per Epson il palcoscenico per le nuove funzioni integrate nelle stampanti mul-

tifunzione della serie SureColor SC-T con scanner integrato: tra le più veloci della categoria queste piattaforme hanno una nuova modalità “produzione” ad alta velocità per la stampa su supporti fotografici lucidi. www.epson.it || In alto, la nuova Epson SureColor SC-S80600 per il display graphics, introdotta a FESPA Digital

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da fespa a drupa Mutoh, tante novità per soft signage e textile printing L'azienda giapponese ha presentato a FESPA Digital varie novità, che ritroviamo anche a drupa: regina dello stand la serie ValueJet X, pensata per la comunicazione visiva sia indoor che outdoor, e la nuovissima ValueJet 1938TX, stampante wide format ideale sia per la stampa diretta su poliestere che per quella transfer su carte da 66 a 150 g/m². Ideale per produzioni in bassa tiratura e alta qualità, si caratterizza per una grandissima versatilità: con una velocità di stampa che va da 14 a 73 m²/ora è la soluzione perfetta per applicazioni soft signage, ma anche interior decoration e fashion. Può essere alimentata con inchiostri a sublimazione diretta e inchiostri dispersi, ma con ValueJet 1938TX possono essere usati anche i nuovi inchiostri a pigmento Mutoh, che consentono di stampare direttamente anche su tessuti di cotone, rayon o fibre miste. Presso lo stand Mutoh a drupa ulteriori novità: oltre alla nuova stampante wide format per il sign & display ValueJet 1604X e alla stampante a sublimazione ValueJet 1638WX, in anteprima EMEA la nuova ibrida UV-LED ValueJet 1638UH, studiata per poter lavorare anche i supporti più sensibili al calore, sia rigidi che flessibili. In combinazione con gli speciali inchiostri Mutoh per tecnologia LED privi di componenti organici volatili, ValueJet 1638UH promette di diventare uno strumento prezioso per chi abbia bisogno di realizzare prodotti da osservare da vicino, come packaging e accessori personalizzati per la decorazione d'interni. www.mutoh.eu

|| Mutoh ValueJet 1938TX, stampante tessile presentata per la prima volta a FESPA Digital, compatibile anche con gli inchiostri a pigmento Mutoh.

|| A sinistra, Augusto Rabuffo di fronte alla Praktica K86, equipaggiata con 8 stazioni colore: CMYK, metal, white, silver e clear. Qui sopra, il piano di lavoro aspirante è configurabile con differenti zone di aspirazione, secondo le esigenze dei clienti.

MuchColours presenta Praktica K86, la stampante industriale modulare La nuova Praktica K86 svelata a FESPA Digital è una flatbed performante e versatile, progettata per un uso prettamente industriale in combinazione con i NanoInks realizzati da MuchColours. La K86 ha una velocità di stampa massima di 73 m²/h ed è configurabile con teste di stampa Ricoh Gen4 o Gen5 con risoluzione fino a 1.200 dpi. La scalabilità è una caratteristica

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chiave di questa piattaforma, con un piano di lavoro aspirante con larghezza di stampa di 2.200 mm e lunghezza di 1.800 mm. La stampante può infatti essere personalizzata, anche successivamente all’acquisto, effettuando un upgrade direttamente presso i locali in cui è stata installata, aggiungendo alla struttura della macchina altri moduli di lavoro con le stesse ca-

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ratteristiche del piano principale. La K86 è in grado di stampare su un’ampia gamma di materiali come legno, vetro, metallo, plastica. Lo spessore massimo dei supporti alimentabili è di 250 mm e la versatilità è garantita da una vasta scelta di accessori con cui poter personalizzare ulteriormente Praktica. Tra questi il modulo roll-to-roll, per alimentare materiali in bobina, o Aird-

ry Pro, un sistema di asciugatura rapida attraverso un flusso di aria calda. Questo strumento, brevettato da MuchColours, è installato direttamente sullo shuttle della stampante e si rivela decisamente utile per fissare immediatamente il colore nel corso di lavorazioni che richiedono un trattamento particolare, come ad esempio quelle su vetro. www.muchcolours.com



da fespa a drupa swissQprint introduce un robot per automatizzare la produzione swissQprint ha festeggiato a FESPA Digital i risultati raggiunti nel 2015, anno in cui Nyala 2 è risultato il prodotto più venduto, in Europa occidentale, nella propria categoria. A drupa sono attese due novità che si annunciano dirompenti: la prima va nella direzione di una maggiore automazione del lavoro, mentre la seconda promette una risoluzione di stampa del 50% maggiore rispetto all’attuale (già elevatissima). Sullo stand sarà possibile vedere in funzione un innovativo braccio robotico che permetterà il carico e lo scarico di pannelli in maniera completamente automatica. E se la massima risoluzione attualmente disponibile per i sistemi di stampa dell’azienda svizzera non fosse sufficiente per applicazioni particolarmente critiche, niente paura: sullo stand sarà presentata in anteprima mondiale una nuova modalità di stampa che offrirà ancora più dettaglio (1.080x1.080 dpi, contro gli attuali 1.080x720 dpi). Entrambe le soluzioni saranno disponibili sia per i nuovi sistemi che per quelli già installati. www.swissqprint.com - www.fenixdigitalgroup.com

|| Gli inchiostri AR sono disponibili in cartucce ricaricabili più volte con sacche da 600 ml ecologiche ed economiche

Ricoh Pro L4160 mostra le potenzialità dei nuovi inchiostri AR Al suo debutto a FESPA Digital Ricoh ha mostrato la sua bestseller Pro L4160 con luce di stampa da 1.610 mm, presente anche a drupa. Riflettori accesi sui nuovi inchiostri AR (Aqueous Resin) a base acqua, con colori ancora più brillanti, gamut più ampio ed essiccazione più rapida. Come i precedenti anche gli AR sono inodore e quindi adatti a essere utilizzati per lavorazioni in ambienti senza sistemi di ventilazione speciali. La Pro L4160 è configurata con 7 colori: al CMYK si aggiungono verde, arancione e bianco, che consentono di coprire il 93% della gamma di colori Pantone su un'ampia tipologia di supporti in bobina. Le applicazioni di Pro L4160 includono la cartellonistica, la produzione di banner, l'allestimento POP e fieristico, così come l'interior decoration. Le teste di stampa Ricoh Gen5 sono particolarmente performanti e permettono alla Pro L4160 di produrre una risoluzione massima di 1.200 dpi con goccia variabile, a partire da 4 pl. Destinata a un pubblico di piccoli e medi fornitori di servizi, Pro L4160 ha una velocità massima di 33 m²/h. www.ricoh.it

Screen: produttività, versatilità e ottimizzazione del workflow Dopo aver ottenuto ottimi riscontri nel corso di FESPA Digital, Screen mostra anche a drupa la nuova Truepress Jet W3200UVII. Sviluppata in sinergia con Inca Digital, è una flatbed con piano di lavoro da 3.200x1.600 mm, particolarmente versatile grazie al modulo roll-toroll dotato di un sofisticato sistema di tensionamento dei materiali, che concorre a conferire una grande precisione nella fase di stampa. Con una produttività aumentata del 20% rispetto alla versione precedente, la W3200UVII alimenta materiali con uno spessore massimo di 50 mm e supporta fino a 7 colori (CMYK, Lc, Lm e bianco). È in grado di raggiungere una velocità di stampa massima di 150 m²/h con una risoluzione di 1.000 dpi grazie alle teste di stampa con tecnologia piezo a goccia variabile. A drupa i visitatori possono osservare le piattaforme Screen in combinazione con Equios, il software di gestione del workflow che combina l'esperienza di Screen nella fase di prestampa con i vantaggi della sua tecnologia inkjet. www.screeneurope.com

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|| W3200UVII è in grado di alimentare pannelli fino a 75 Kg di peso, rendendo possibile la stampa diretta su lastre di materiali industriali come legno, vetro e pietra


da fespa a drupa Roland DG entra nel futuro con la print & cut TrueVIS Appuntamento a drupa per ammirare dal vivo, per chi se la fosse persa a FESPA Digital, la nuova serie di print & cut di casa Roland DG, TrueVIS VG. Lanciata in due modelli - VG-540 con luce di stampa 137 cm, e VG-640 con luce di stampa da 160 cm - TrueVIS vuole essere un soluzione innovativa, flessibile, potente e precisa per produrre una grande varietà di applicazioni grafiche, in grado di soddisfare le crescenti richieste di prodotti finiti on-demand. Le novità e i vantaggi della piattaforma si possono riassumere brevemente in quattro punti: anzitutto 4 nuove teste di stampa FlexFire di ultima generazione, che garantiscono ottimi risultati anche ad alte velocità. Secondo gli inchiostri ecosolvent a marchio TrueVIS certificati GREENGUARD Gold, disponibili in sacche da 500 ml studiati appositamente per le teste FlexFire e adattabili alle tre diverse configurazioni di inchiostro disponibili (doppia quadricromia, 7 oppure 8 colori). Anche la tecnologia di taglio è rinnovata

rispetto alle altre piattaforme Roland DG, con carrello e porta lama di nuova concezione, che garantiscono una maggiore forza e precisione di taglio, oltre alle funzioni avanzate di taglio perforato e ri-

petuto. Infine, novità introdotta proprio per TrueVIS, ogni operazione della macchina è completamente gestibile in remoto tramite bluetooth grazie alla app Roland DG Mobile Panel, compatibile con

smartphone o tablet sia iOS che Android, dall'impostazione del lavoro al controllo dello stato delle code di stampa, dai test di stampa alla pulizia. www.rolanddg.it

|| La print & cut di nuova concezione TrueVIS, protagonista dello stand Roland DG a FESPA Digital

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da fespa a drupa HP protagonista del wide format con PageWide Web Press e Latex HP continua a giocare un ruolo da protagonista nel mercato wide format. Dopo la presentazione a FESPA Digital e l'annuncio del lancio commerciale a giugno di HP Scitex 9000, a drupa HP stupisce con il lancio di tre nuove PageWide Web Press

e due Latex. HP Scitex 9000 è pensata per chi voglia entrare nel mercato della produzione industriale con un investimento entry-level: con un'area di stampa di 160x320 cm e la possibilità di alimentare pannelli, supporti flessibili, cartone e anche alcuni

materiali plastici, riesce a coprire una vasta gamma di applicazioni nel sign & display. Tra le novità di drupa c’è HP PageWide Web Press T490 HD a colori, affiancata dalla variante monocromatica T490M HD, oltre alla più compatta T240 HD: grazie alle in-

|| Una delle numerose novità di HP presentate nel 2016: HP Scitex 9000

novative teste di stampa HP con tecnologia High Definition Nozzle Architecture (HDNA), le PageWide consentono di abbinare alti volumi di stampa e una qualità di stampa che avvicinano la tecnologia inkjet a quella analogica. Novità anche per la gamma Latex, che si arricchisce di nuove stampanti di terza generazione: HP Latex 560 e 570 da 160 cm, e HP Latex 1500 da 320 cm. La serie 500 è pensata per stampatori di medie dimensioni che hanno la necessità di gestire volumi di stampa crescenti con un investimento iniziale contenuto, mentre la 1500 è una superwide conveniente e versatile per i professionisti del wide format che necessitano di coniugare differenti formati e volumi di lavoro con un costo di gestione ridotto. www.hp.com

Canon apre le porte ad applicazioni inedite con i nuovi modelli Océ Arizona Canon sceglie le due maggiori fiere del settore per mostrare le proprie novità large format. Dopo il successo a FESPA Digital dei tre modelli di flatbed della serie Canon Océ Arizona 1200 UV, studiata e realizzata per ottenere risultati sorprendenti anche su supporti inusuali come legno, ceramica, vetro, portando di fatto la gamma di applicazioni possibili anche nel

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campo dell’arte e dell’artigianato artistico, il gigante dell’imaging presenta a drupa nuovi modelli per il grande formato. Sullo stand è possibile vedere in azione Océ Arizona 660 XT, la versione più produttiva della serie, con i suoi 64,7 m²/ora, la tecnologia di goccia variabile Océ VariaDot e, come la maggior parte dei modelli Océ Arizona, la possibilità di integrare la Roll

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Media Option: questa consente di alimentare bobine da 90 a 220 cm di larghezza, permettendo di stampare quasi tutti i supporti flessibili (vinili, carta, tessuti, backlit). ColorWave 910 è invece la scelta ideale per chi al wide format e al colore voglia unire elevatissima velocità, che si attesta attorno ai 1.000 m2/ora, grazie alle cinque teste di stampa che gettano oltre 3 miliardi

di gocce di inchiostro al secondo sull’intera larghezza del supporto in modalità single-pass. Océ PlotWave 345, 365, 450 e 550 sono infine la novità per chi, nel settore architettonico e della progettazione deve gestire alti volumi e grande varietà di documenti tecnici, grazie a una stampa in bianco e nero di qualità professionale. www.canon.it


da fespa a drupa Durst scrive una nuova pagina nella storia dell’inkjet con Rho 130 SPC Come è noto le prime tecnologie per la cartotecnica del costruttore altoatesino risalgono alla metà degli anni 2000. Da allora lo sviluppo di piattaforme dedicate a questo segmento di mercato è sempre stato centrale nelle politiche dell’azienda. Lo dimostra la presentazione, a FESPA 2014, di Rho WT 250 HS, primo sistema inkjet flatbed ad utilizzare inchiostri base acqua, e di Rho 1330 AF, sistema inkjet UV completamente automatizzato con produttività fino 1.250 m²/h. L’ultimo e più significativo tra-

guardo di questo percorso, presentato in anteprima mondiale a drupa, è Rho 130 SPC. Si tratta di un innovativo sistema di stampa basato su tecnologia single pass e inchiostri Durst Water Technology pensato per offrire una versatilità senza precedenti. Grazie all’impressionante velocità di stampa (fino a 9.350 m²/h) Rho 130 SPC è infatti ideale per affrontare sia piccole che medie produzioni, offrendo al tempo stesso tutti i vantaggi tipici del digitale, come la prototipazione rapida, e la personalizzazione

funzionale degli stampati (per lotti o singoli pezzi). L’impiego della Water Technology, compatibile con le principali normative mondiali relative alla produzione di packaging alimentare, rappresenta un ulteriore plus di questo sistema che punta a trasformare in maniera radicale l’industria cartotecnica, convincendo anche i più scettici a prendere in considerazione le potenzialità offerte dal digitale. Tra le altre soluzioni presenti sullo stand c’è la flatbed ibrida Rho 1330, configurata per rispondere alle esigenze degli

stampatori tradizionali che vogliano ampliare il proprio business al digitale senza rinunciare ad applicazioni di grande formato o su supporti particolari per la comunicazione visiva. Per quanto riguarda il wide format, Durst ha lanciato a FESPA digital, in anteprima mondiale, Rhotex 500, la prima stampante al mondo dedicata ad applicazioni soft signage a raggiungere i 5 metri di luce; una tecnologia unica che anticipa gli sviluppi futuri di un mercato in forte espansione. www.durst.it

|| A sinistra, l’innovativa single pass Rho 130 SPC con tecnologia Durst Water Technology, pensata per il mondo cartotecnico. Qui sopra, Rho 1330 in versione completamente automatica, ideale per le piccole tirature su carta e cartone ma anche per applicazioni di grande formato destinate alla comunicazione visiva.

intervista a Fabian Sottsas Product Manager di Durst

Cosa vi ha portato a realizzare una stampante tessile da 5 metri? Il soft signage sta vivendo una crescita paragonabile a quella vista 10 anni fa con le macchine UV. Rhotex 500 ha ottenuto 5 prenotazioni ancora prima del lancio sul mercato. Stiamo assistendo a una fase di notevole crescita della domanda, sulla scia di applicazioni sempre più avanzate ed extra large: per questo molti clienti non vedono l’ora di passare dai 3,2 m ai 5 metri. Come funziona con la disponibilità di tessuti e macchine di servizio? Abbiamo avuto bisogno di confrontarci con i produttori di tessuti e di calandre durante tutta la fase di sviluppo, durata

quasi 2 anni. La gamma di media è attualmente inferiore a quella disponibile per Rhotex 322, ma ci sono i tessuti per le principali applicazioni. Sappiamo che i produttori di tessuti stanno investendo su questo nuovo formato, così come alcuni costruttori stanno concentrandosi sulla realizzazione di macchinari per il pretrattamento. Non lo farebbero se non fossero convinti delle potenzialità di questo mercato. Perché il soft signage in Italia non decolla? Penso sia un problema di visione e di scenario competitivo. Da un lato abbiamo un livello qualitativo molto alto dei prodotti tessili, ma dall’altro manca un vero stimolo a sviluppare applicazioni.

Ed è chiaro che se nessuno prende l'iniziativa cominciando ad offrire questi prodotti, nessuno sarà costretto ad imitarlo. Il soft signage ha successo già da 4/5 anni in Germania, Belenux e Scandinavia. Adesso è il momento di USA e Italia. Quale può essere l'elemento trainante per una diffusione massiccia del soft signage? Il driver decisivo è il cliente finale, quello che vede su Internet un'applicazione che gli piace e la acquista. Potrebbero esserci mille leve di marketing per uno stampatore, dall’ecologia all'alta qualità o alla versatilità. In realtà, come in molti altri casi, senza una domanda massiccia è tutto molto più difficile.

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da fespa a drupa SmartColor: la fantasia al potere nella stampa industriale Il dinamico costruttore italiano ha presentato ai visitatori di FESPA Digital una gamma completa di piattaforme inkjet per la stampa industriale. Le principali protagoniste dello stand sono state SmartFlat HS-160 basata su engine Mutoh, destinata alla stampa tessile diretta, e la neonata SmartTwin, una sorprendente piattaforma flatbed dotata di due differenti ponti di stampa, indipendenti l'uno dall'altro, che consentono alla stampante di passare in pochi istanti da una tipologia di lavorazione all'altra. Alternando ad esempio, come nella configurazione presentata sullo stand, la stampa diretta su tessuto a quella su legno, vetro, metallo e materie plastiche. SmartColor conferma ancora una volta la propria straordinaria capacità di abbinare le migliori soluzioni tecnologiche presenti sul mercato alle chimiche

d'inchiostro più adatte alle applicazioni da realizzare, aggiungendo ai primi due un terzo e imprescindibile elemento: la base macchina industriale realizzata totalmente in alluminio, dotata di un piano aspirante, con le dimensioni e le caratteristiche di cui necessita il cliente. Garantita per 10 anni, la struttura è pensata per riuscire a gestire anche lavorazioni estreme, su materiali particolarmente pesanti come pietra, legno e vetro, con spessori fino a 500 mm. Per riuscire a soddisfare ogni tipo di richiesta, oltre alle SmartFlat il costruttore propone la serie SmartBelt, dotata di conveyor belt. SmartColor riesce, in questo modo, a offrire una gamma di tecnologie realmente completa e, grazie alla modularità della sua offerta, è in grado di proporre soluzioni tarate esattamente sulle necessità degli operatori. www.smartcolor.it

|| In alto, il sistema flatbed SmarFlat H-75. Qui sopra, SmartBelt HS-160, in grado di stampare stampare con una velocità massima di 53 m²/h.

Fujifilm all'insegna della produttività con Onset X e Acuity LED 3200R Debutta a drupa la nuova Acuity LED 3200R con luce di stampa di 3.200 mm, in grado di stampare con gli inchiostri Uvijet su un'ampia gamma di supporti flessibili e rigidi ad una velocità massima di 110 m²/h e risoluzione massima di 1.200 dpi. La stampante è equipaggiata con 8 colori e può stampare contemporaneamente lavori diversi su due bobine affiancate. Prima uscita

|| La serie Onset X monta teste di stampa Dimatix con goccia da 14 a 27 pl

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ufficiale in Europa anche per Onset X, la serie di piattaforme flatbed dotate di piano di mobile con 25 aree di aspirazione, in grado di alimentare materiali con misure fino a 3.200x1.600 mm e 50 mm di spessore. Sviluppate e prodotte da Inca Digital nelle versioni X1, X2 e X3, le Onset X sono commercializzate in esclusiva da Fujifilm e condividono un'architettura scalabile, ideata per per-

metterne l'upgrade secondo le necessità specifiche di qualità di stampa e velocità, con una struttura comune che permette di configurare fino a 14 moduli colore, con un'impressionante produttività massima di 900 m²/h e la possibilità di integrare sistemi di carico e scarico completamente automatizzati. Presente anche Uvistar Hybrid 320, ibrida con luce di stampa di 3.200 mm, velo-

cità massima di 195 m²/h e teste di stampa Dimatix Q-Class con goccia da 10 a 30 pl. Il sistema di alimentazione ha una particolare architettura di regolazione automatica del trascinamento, che ne aumenta la precisione e il controllo, soprattutto ad alte velocità produttive. Il tutto in abbinamento ad un piano aspirato suddiviso in 6 zone indipendenti. www.fujifilm.eu/it


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da fespa a drupa Un’eccellente finitura può risollevare le sorti e le marginalità di una stampa non sempre ricca. Ecco perché sempre più aziende stanno puntando a portare a casa il finishing, con un notevole risparmio di tempi e costi

Finitura digitale, la parola d’ordine è automazione a cura della redazione // redazione@densitymedia.com

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a sfida che i produttori hanno colto – e stanno vincendo, a giudicare dagli input e dai prodotti presentati durante le due fiere più importanti del settore – è quella di rendere il processo di finitura sempre più automatico e armoniosamente integrato nei flussi di lavoro. Ecco

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quindi che ricerca e sviluppo si concentrano sulla realizzazione di soluzioni software e meccaniche (con incursioni nella robotica) che alleggeriscano o cancellino del tutto la necessità dell’apporto umano in tutte quelle attività a basso valore aggiunto, ripetitive e potenzialmente demotivanti per gli operatori, come possono essere per esempio la

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sfridatura o il carico e scarico del materiale dalle macchine. Ora anche aziende di stampa di dimensioni medio-piccole hanno la concreta possibilità di portare inhouse il processo di finitura, che fino a poco tempo fa dovevano demandare ad aziende specializzate. Inutile rimarcare i vantaggi di questa filosofia, in termini di risparmio dei costi e di riduzio-

ne del time-to-market. Questo è possibile anche grazie all’aumento dell’offerta di macchine per il finishing multifunzione, sempre più automatizzate e integrate nel workflow, facili e intuitive da usare, che quindi non hanno bisogno di figure professionali specializzate o di lunghi programmi di formazione per le risorse esistenti.


da fespa a drupa Aristo porta in scena flessibilità, velocità e robustezza Aristo, azienda produttrice di sistemi di taglio flatbed e distribuita in Italia da Digitalia, presenta a drupa tre delle proprie serie di piattaforme da taglio: ARISTOMAT TL, ARISTOMAT SL e ARISTOMAT GL High Speed Cutters, una delle piattaforme high-end di punta. La serie GL misura 2.040 mm di larghezza massima di taglio ed è disponibile in tre diverse lunghezze: 3.200, 5.180 e 7.160 mm. Garantisce ottime doti di robustezza, velocità, precisione e affidabilità, ampiamente comprovate dalle numerose installazioni e da case history di successo in tut-

to il mondo. Dotate di un'unità antiscivolo e di un sistema di aspirazione con 90 aree indipendenti che consentono di lavorare in serie materiali POP, laminati plastici, PVC e tessuti, le piattaforme ARISTOMAT GL possono essere integrate con un conveyor belt e uno sbobinatore motorizzato. Sono anche molto semplici da usare, grazie alla possibilità di controllare e ed effettuare la configurazione manuale della piattaforma grazie ad un dispositivo mobile e al software ARISTOCutterControlPanel. www.digitaliaspa.com www.aristo.de

|| Manca didascalia: ARISTOMAT GL è tra la piattaforme di taglio più popolari del produttore tedesco

|| Il nuovo modulo con lama rotante permette il taglio di materiali tessili

Summa entra nel mercato tessile con un utensile dedicato FESPA Digital è stata teatro di novità e upgrade per Summa, che ha dotato i sistemi di taglio in piano della propria F Series di quattro strumenti nuovi di zecca. Con il modulo con lama rotante per il taglio di materiali spessi fino a 5 mm, compatibile sia con F1612 che con F2630, il noto player è poi entrato per la prima volta in un nuovo segmento di mercato, quello tessile: questo strumento infatti è perfetto per tagliare tessuti, feltro e schiume. Altre novità sono l’utensile Pneumatic Oscillating (POT) ideale per materiali rigidi leggeri, l’aspi-

ratore per il modulo di fresatura e un kit di estensione della pompa di aspirazione, disponibile nelle misure 10 o 25 m. Vediamoli più da vicino: l’aspiratore, opzionale, ha una potenza di 3.000 W ed è dotato di 3 motori indipendenti, in modo da garantire la massima efficienza. Il kit di estensione della pompa di aspirazione, lungo 10 o 25 metri, consente di installare questi strumenti in spazi diversi rispetto al luogo di lavoro, risolvendo o comunque limitando il problema del rumore e semplificando così l’intero processo. www.summaitalia.it

Valiani a drupa si fa in quattro grazie a prestigiose collaborazioni Il produttore toscano ha presentato a FESPA le proprie soluzioni nell’ambito del taglio digitale per piccoli e medi volumi, sempre contraddistinte da un ottimo rapporto qualità/prezzo. Le piattaforme Valiani sono ideali per differenti applicazioni, grazie alla capacità di tagliare cartoncino, cartone ondulato, PVC, vinile, Crystal, gomma e molti altri supporti. La nuova Optima V si conferma la scelta perfetta per applicazioni nella grafica e nel packaging di volume medio/ basso. Il sistema supporta due utensili modulari che consentono tagli, cordonature, plottaggio a penna e taglio oscillante fino a

20 mm di spessore. Dotato di una telecamera per il riconoscimento dei crocini di stampa, integrabile con il software Opticrop, può avere un’area di taglio di 1.230x1.600 mm (Optima V 160) oppure 1.230x815 mm (Optima V 80). A drupa è possibile vedere all’opera ben quattro macchine Valiani, grazie alle collaborazioni con tre aziende di prestigio internazionale: Optima V 160 e Mat Pro Ultra V 80 sullo stand Ricoh, Optima V 80 sullo stand Konica Minolta, e Mat Pro Ultra V 150 sullo stand dell’italiana Policrom Screens. www.valiani.com www.flatbed-plotter.com

|| La piattaforma di taglio Valiani Optima V configurata per taglio e cordonatura di cartone ondulato. In primo piano l’utile sistema di registrazione e bloccaggio pneumatico dei supporti.

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da fespa a drupa Esko per il finishing: due nuove serie di cutter Kongsberg Grande l’interesse per l’anteprima a FESPA Digital di Kongsberg C64, che in occasione di drupa riserva ulteriori sorprese: la casa belga ha infatti adottato un approccio “kaizen” - detto anche di “miglioramento continuo” - per

la propria gamma di plotter da taglio. Questo ha comportato una riduzione dei modelli e la loro incorporazione in due famiglie nettamente distinte: Konsberg X è la scelta perfetta per realizzare lavori versatili e creativi, con un

ottimo rapporto prezzo/prestazioni e una velocità di 50 m/min, mentre Konsberg C è pensata per offrire la migliore produttività, soprattutto sulle tirature brevi, e ha una velocità di 100 m/min. Distribuita in Italia in esclusi-

|| La nuova piattaforma per finitura digitale Konsberg C24 con un’area di lavoro di 168x320 cm e una velocità di 100 m/min. A drupa è visibile sullo stand Esko, configurata con unità di caricamento e scaricamento automatico del materiale.

va da B+B International, Esko ha lavorato per presentare una soluzione end-to-end integrata dalla propria gamma di soluzioni software, che sia maggiormente produttiva e consenta un perfetto controllo del dispositivo, in modo da risparmiare tempo e massimizzare i profitti. Konsberg X e Konsberg C, quindi, hanno dimensioni e configurazioni diverse e sono dotate di una regolazione automatica e intelligente degli utensili basata su un database integrato dei materiali di finitura (Auto Tool Adjust), per ottimizzare i tempi morti tra un lavoro e l'altro e supportare l'operatore nella scelta delle lame sulla base del media. Entrambe le serie sono dotate di un nuovo strumento software di valutazione per creare preventivi e programmare la produzione (Estimating software) e possono essere integrate nel workflow con il modulo Automation Engine Device Manager. www.bbinfo.com www.esko.com

Il nuovo cutter Zünd “raddoppia” la leadership nel taglio digitale Il motto "Double your productivity" suona come un imperativo sullo stand Zünd, dove viene svelato in anteprima il nuovo sistema da taglio ad alte prestazioni realizzato dal costruttore svizzero. Destinato prevalentemente ai fornitori di servizi di imballaggio, il cutter promette di raddoppiare il volume produttivo, senza alcun compromesso in termini di qualità. Zünd spiega che è stato possibile raggiungere questo ambizioso traguardo grazie a una concomitanza di innovazioni tecniche volte a ottimizzare il rendimento della piattaforma, offrendo nel contempo una grande versatilità di utilizzo, con la possibilità di effettuare lavorazioni su un'ampia gamma di materiali. Il nuovo sistema da taglio viene presentato in abbinamento al BHS (Board Handling System), sistema ad alte prestazioni per la gestione automatizzata dei materiali sia in

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fase di carico che di scarico. L'automazione dei processi coinvolge anche altre piattaforme da taglio di Zünd, come la S3, combinata con lo Sheet Feeder e con un robot che provvede allo scarico dei pezzi lavorati. In un'ottica di automazio-

ne dei processi resta centrale il software ZCC (Zünd Cut Center), in grado di gestire l'intero workflow in modo efficiente. Questo è possibile grazie all'utilizzo della videocamera ICC, integrata nel cutter, che rileva i codici QR presenti sugli

|| L'attesa per poter scoprire la nuova soluzione da taglio di Zünd è terminata

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stampati, contenenti le informazioni per individuare i file di taglio relativi a quella specifica lavorazione, avviandola automaticamente dopo aver verificato l'assenza di distorsioni dell'immagine. www.zund.it


da fespa a drupa

intervista Giuseppe Gallucci Amministratore di Elitron

Come dobbiamo leggere la scelta di Elitron di specializzarsi nell'automazione delle soluzioni da taglio? Non è una scelta radicale, ma rappresenta la semplice prosecuzione di un processo di sviluppo tecnologico intrapreso da Elitron anni fa: l’automazione è la premessa fondamentale per le aziende che vogliono crescere e svilupparsi. Oggi l’istanza più comune è quella di ridurre l’apporto umano in attività ripetitive e a basso valore aggiunto. Automatizzare per noi significa quindi massimizzare la flessibilità, facilitare la personalizzazione dei prodotti, ridurre le tempistiche, migliorare la programmazione, controllare gestione e produzione. Un campo in cui Elitron è

all'avanguardia. Siamo in grado di risolvere a 360° le problematiche di movimentazione del plant, rendendo efficiente l'intero workflow dei clienti. Kombo TAV-R si prefigge di cambiare i paradigmi nel taglio automatizzato. Quali sono i margini per aumentare ulteriormente la produttività? Kombo TAV-R è un sistema di taglio logistico flessibile, modulare e configurabile ad-hoc per ogni singola realtà produttiva, con opzioni come il carico multifoglio. Tutto questo permette di accorciare i tempi di produzione e gestire tanto le basse tirature che le lavorazioni più complesse, il tutto con un’operatività 24/7. Non parliamo quindi di un semplice un aumento del-

la produttività, ma di un reale miglioramento della stessa. E migliorare la produttività significa non solo andare veloce, ma ottimizzare le risorse più preziose delle aziende: il tempo e il capitale umano. Qual è la tipologia di end-user a cui pensate? Per lo più aziende che vogliono ottimizzare il costo per unità prodotta, indipendentemente dalle loro dimensioni. Kombo TAV-R è davvero adattabile ad ogni profilo di utilizzatore, a partire dalla grande cartotecnica per arrivare al medio stampatore digitale con installazioni singole o multiple di stampanti inkjet per la produzione di packaging personalizzato e materiali POP e POS.

Kombo TAV-R cambia i paradigmi del taglio digitale automatizzato A drupa Elitron presenta Kombo TAV-R, un’imponente piattaforma integrata pronta a ridefinire molti parametri circa i sistemi di taglio, fustellatura e cordonatura digitale. La piattaforma abbina le più avanzate tecnologie di cutting per materiali cartotecnici e POP a un’architettura di movimentazione modulare, completamente automatizzata

e motorizzata, progettata e sviluppata interamente dal produttore italiano. Il materiale viene trasportato nella zona di carico, identificato e posizionato in un polmone di standby, permettendo la reale continuità del ciclo di lavoro e senza l’intervento dell’operatore. Dopo il taglio il materiale viene movimentato automaticamente verso l’unità

di unloading brevettata Airo Panel: una lastra aspirante semovente sovrapposta alla zona di taglio, che preleva il materiale lavorato e lo invia al successivo centro di lavoro in base alle istruzioni contenute nella commessa. Studiata per l'uso industriale, in grado di operare 24/7 e facilmente integrabile in workflow già esistenti, Kombo

TAV-R è secondo Elitron la più produttiva tra le soluzioni da taglio prive di fustelle. Offre grande versatilità e scalabilità, che le permettono di gestire efficacemente tanto le basse quanto le alte tirature, con il vantaggio di una configurazione interamente personalizzata in base alle esigenze specifiche di ogni azienda. www.elitron.com

|| Elitron ha introdotto per prima, nel 2011, le due teste di taglio riproposte sulla Kombo TAV-R. Il sistema Airo Panel permette di non avere punti di attacco, con un taglio pulito e rimozione rapida degli sfridi.

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da fespa a drupa Galileo WM75: la prima sfridatrice automatica al mondo è italiana Esanastri, azienda serigrafica toscana, nel 2015 ha realizzato insieme all'Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa la prima (e unica) macchina sfridatrice al mondo: Galileo WM75, dove WM sta per “weeding machine”. Ma cos'è la sfridatura, e perché questa macchina è così innovativa? È la rimozione gli scarti delle pellicole adesive prespaziate – gli interni delle lettere “vuote” come la O o la P, per esempio – che normalmente è effettuata manualmente. Galileo l'ha automatizzata, dimezzando i tempi di lavorazione ed eliminando i tempi morti dell'operatore, anche grazie ad un software che decide la sequenza di sfridatura migliore. Facile da usare e da configurare, Galileo WM75, coperto da 3 brevetti internazionali, garantisce un risultato ottimizzato e ripetibile. Può lavorare qualsiasi tipo di film accoppiato, sia in fogli che in bobine, fino a 150 cm di larghezza e 500 Kg di peso, eseguendo sia la sfridatura interna/micro che esterna/macro. Dopo il successo di FESPA Digital 2015, è possibile osservare Galileo WM75 in azione a drupa nel suo formato compatto (75x75 cm). www.esanastri.com - www.galileoweedingmachine.it

|| Un particolare di Galileo WM75, che riesce ad asportare sfridi anche di un millimetro quadrato

|| La nuova piattaforma di finishing e converting digitale PaperOne, realizzata in partnership con HP.

SEI Laser presenta PaperOne per il finishing e converting high speed L’azienda bergamasca mostra finalmente in azione a drupa, dopo la presentazione ufficiale a FESPA Digital, la nuova PaperOne. Il sistema laser modulare per la finitura e il converting digitale sviluppato in collaborazione con HP è presente sia sullo stand SEI Laser che su quello di HP. PaperOne si integra perfettamente con HP Indigo 10000, 12000 e 30000: i fogli vengono processati con la lettura di codici a barre e QR code, creando un workflow digitale gestibile inhouse. PaperOne può lavorare fino a 2.500 fogli/ora con dimensioni massime di 53x75 cm senza operatore, grazie al sistema di carico e scarico automatico. Grazie a 6 diverse configurazioni laser riesce a fustellare, microforare, forare, incidere e marcare carta, cartone ondulato e materiali adesivi come PP, BOPP e PET, e può essere integrata con moduli opzionali per la finitura digitale. SEI Laser ha poi progettato un sistema che permette agli stampatori di produrre le proprie matrici di cordonatura e controcordonatura con ProCrease PaperOne, sviluppato da ManMat appositamente per PaperOne. www.seilaser.com

Due lame e una fresa per Sword ELs, la “spada” di Neolt Factory Allo stand Neolt Factory a FESPA Digital abbiamo potuto toccare con mano la nuova Sword ELs, piattaforma di taglio verticale multiutensile automatizzata, lanciata all’inizio di quest’anno. Rispetto alle versioni precedenti l’azienda bergamasca ha concentrato i propri sforzi sull’aumento della precisione, della velocità e della potenza. Il risultato? Una piattaforma elegante e flessibile, con laser guida per la linea di taglio, che attraverso un potenziometro può raggiungere i 24 m/min. Sword ELs ha due lame fisse (una per il taglio di materiali spugnosi e cartonati fino a 30 mm e una a due taglienti per Forex fino a 10 mm), e una fresa opzionale motorizzata a 24.000 giri, regolabile in profondità, con la quale è possibile fare V-cut oppure tagliare metacrilati e Dibond spessi da 5 a 10 mm. Pensata per la lavorazione di pannelli oversize, è disponibile in tre altezze: 210, 250 o 310 cm. Nello stand abbiamo visto anche XY Matic Trim, taglierina automatica XY con gruppi multipli per il taglio contemporaneo sui quattro lati, e Shield, piattaforma di laminazione plug & play ad altissima precisione. www.neoltfactory.com

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|| Ettore Pontiggia, business development manager di Neolt Factory, vicino alla piattaforma di taglio verticale Sword ELs a FESPA Digital 2016



da fespa a drupa Fotoba in tandem con HP per una drupa a tutto taglio Motori di stampa a alte prestazioni come HP PageWide, che hanno un output di carta wide format molto veloce e continuo, richiedono sistemi di finishing in linea sempre più performanti. A drupa Fotoba presenta in anteprima mondiale la taglierina Fotoba

FHS42 PW, esposta in linea con la PageWide XL 8000, per cui e con cui è stata pensata e progettata. In questo modo la grande produttività di questa stampante può ora soddisfare le esigenze produttive più spinte, senza limiti di quantità e formato e con tempi estrema-

mente ridotti; in sostanza, una valida alternativa alla stampa offset per formati medio grandi. Altra novità è l’arrotolatore con alimentazione a fogli manuale REV 1040SAM, che permette di avvolgere rapidamente le stampe di grande formato singole o multiple

in un solo rotolo senza anima di cartone: soluzione molto pratica per spedire rapidamente il prodotto e proteggerlo al meglio. Possiamo poi vedere nello stand HP la linea completa JRU170, insieme alla taglierina XY ad alta velocità per grandi formati XLD170HS e allo stacker di raccolta copie ST170. Già protagonista dello stand Fotoba a FESPA Digital, lo svolgitore motorizzato per bobine fino a 400 Kg e 60 centimetri di diametro mostra la perfetta compatibilità del flusso di lavoro delle stampanti HP Latex 3500 con Fotoba. Queste macchine, con brevetto depositato, sono pensate per tagliare sui due assi cartesiani immagini multiple stampate su bobine di grande formato. www.fotoba.com || Una combinazione vincente a FESPA Digital: taglierina XLD 170HS, tavolo di raccolta ST170 e svolgitore motorizzato JRU170.

Unico TT Conveyor: il cutter flatbed industriale che abbina qualità e produttività Svelata al pubblico nel corso di FESPA Digital, la nuova Unico TT Conveyor ha confermato le aspettative, rivelandosi una piattaforma da taglio particolarmente interessante per il mercato della comunicazione visiva, grazie alla possibilità di alimentare materiali in bobina. Disponibile nelle due versioni 3016 e 3020, abbina una grande versatilità a quelle caratteristiche che hanno permesso alla flatbed di cui condivide le tecnologie di ottenere ottimi risultati sul mercato. La struttura presenta la consueta robustezza di derivazione industriale che, unitamente all'estrema precisione del sistema da taglio e fresatura, costituisce il marchio di fabbrica dei prodotti Protek. Decisamente completa la gamma di materiali lavorabili, dal legno al composito di alluminio con spessore da 2 a 6 mm, fino alle plastiche rigide e alle spugne con spessore massimo di 75 mm oltre, naturalmente, a tutti i materiali in bobina. Il piano di lavoro è disponibile nei formati da 1.650x3.075 mm e 2.150x3.075 mm ed è dotato di 4 aspiratori da 4 kW l'uno, in grado di garantire una capacità di 440 m³/h. Unico TT Conveyor è una piattaforma ideata per abbinare la qualità e la precisione realizzativa alla massima produttività, in grado di operare su tre turni di lavoro, 7 giorni su 7. Per questo motivo Protek ha messo a disposizione dei clienti la propria esperienza, realizzando su richiesta strutture personalizzate per effettuare il carico e lo scarico automatizzato dei materiali, come il sistema di cambio automatico degli utensili, in grado di gestire fino a 12 strumenti. www.protek.it

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|| In alto, Protek Unico TT Conveyor durante la sagomatura di sandwich alveolare stampato. Qui sopra, l’applicazione risultante.


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da fespa a drupa Highcon: tre nuove unità per rivoluzionare il mondo del finishing L'azienda israeliana rende possibile una gamma di applicazioni di finishing sempre più ampia, rispondendo alle esigenze di confezionamento e di stampa. A drupa Highcon lancia il suo messaggio con uno stand pieno di novità. Il prodotto di punta è sicuramente Highcon Euclid III, che sostituisce i complessi e costosi processi di realizzazione e configurazione della fustella con una produzione digitale in-house. La macchina apre le porte ad applicazioni ad alto valore aggiunto che vanno dal packaging alla stampa commerciale, per arrivare al web-to-pack fino al modeling 3D (grazie al modulo opzionale con tecnologia Rapid Layer Manufacturing). Ma come funziona Highcon Euclid III? Il primo step è costituito dalla cordonatura, basata su tecnologia brevettata DART (Digital Adhesive Rule Technology), che

consente di passare dalla realizzazione dei filetti alla cordonatura in pochi minuti. Lo step successivo consiste nel taglio, nella perforazione e nell'incisione dei fogli cordonati grazie ad un laser CO2 e ottiche innovative. Altre “must see” presso

lo stand le nuove Highcon Pulse e Highcon Beam: mentre la prima riesce a integrare i processi di taglio e cordonatura digitali all'interno dei flussi di lavoro fino al formato B2, la seconda promette di portare la finitura digitale a produzioni di main-

stream, grazie ad una velocità massima di 5.000 fogli all'ora. www.highcon.net || Highcon Euclid, la prima tecnologia al mondo per taglio e cordonatura digitali, specifica per medie tirature, è arrivata alla terza generazione

Horizon "cambia il focus" con il finishing digitale Horizon, noto marchio nipponico di macchine per il finishing distribuito in Italia da Forgraf, a drupa basa la propria comunicazione sul motto “Change the Focus”, un invito al mercato a cambiare il proprio modo di pensare, seguendo

con flessibilità i cambiamenti che in questo momento storico sono legati soprattutto al digitale. In un settore dove è crescente la necessità di automazione, la gestione di progetti complessi in poco tempo e con grande attenzione ai costi -

|| La nuova multifunzione di casa Horizon, SmartSlitter

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dove però la qualità della finitura è un requisito fondamentale per la realizzazione di ogni progetto creativo - Horizon propone SmartSlitter. Perfetta per gli stampatori che stanno spostando il proprio core business verso il digi-

tale, questa nuova multifunzione è un ottimo esempio della capacità tecnica di Horizon, grazie alle sue funzioni di taglio, rifilatura, cordonatura e perforatura ad alta velocità (fino a 54 fogli al minuto). SmartSlitter riesce a lavorare in modo automatizzato fogli da 80 a 370 g/m², di dimensioni massime 370x670 millimetri. Lo stand di Horizon a drupa, suddiviso in 5 grandi aree tematiche, ospita 24 macchine e viene animato da 6 dimostrazioni live al giorno di tre diversi sistemi: il primo è una soluzione integrata roll-to-booklet, che comprende il cucipiega digitale StitchLiner 6000; il secondo è una soluzione di finitura per produzioni short-run che include la rilegatrice BQ-470; il terzo è un sistema di rilegatura intelligente che porta alla realizzazione di libri finiti a partire sia da bobina che da fogli singoli. www.horizon.co.jp/global www.forgraf.it


da fespa a drupa Duplo accresce l’automazione nel finishing digitale a foglio Duplo International, rappresentata in Italia da Neopost Graphics, mostra a drupa una carrellata di novità e bestseller, che è possibile osservare in azione per comprendere al meglio tutti i vantaggi di un flusso di lavoro integrato e automatizzato. Presso lo stand Duplo sono esposti ben 12 cucipiega: vediamone qualcuno. Partiamo dal nuovo 350R Pro In-Line Booklet System, pensato per medi volumi, che a drupa integra il cucipiega e trimmer DBM-350/T alla stampante Ricoh Pro C7110, così da creare un sistema professionale inline per la realizzazione di opuscoli. Continuiamo con il verniciatore PFI Coat 300i System, che in quest'occasione è presentato in linea all'HP Indigo 7600. Spazio poi alle multifunzione, con cui Duplo ha rivoluzionato il mercato della finitura digitale fin da drupa 2004 e che consentono il taglio, la rifilatura, la cordonatura e la perforazione in un unico passaggio. Proprio in occasione di drupa 2016 viene

lanciata la fustellatrice digitale PFI Di-CUT 300, che riesce a lavorare una vasta gamma di tipi di carta a 3.000 fogli/ora. Infine è possibile vedere in funzione le

macchine Duplo anche presso stand partner come quello di Ricoh, che espone il 600R Inline Booklet System, o quello di Xerox, che ospita un 350XInline

Booklet System, o ancora quello di HP, dove è possibile vedere la multifunzione DC-646 JDF. www.neopost.it www.duplointernational.com

|| Duplo 350R Pro In-Line Booklet System – presentato in anteprima mondiale durante la scorsa edizione di Graph Expo a Chicago – e commercialmente disponibile a partire da quest’anno

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da FESPA a drupa Grande fermento tra i top player: X-Rite presenta PantoneLIVE, HP lancia PrintOS e SAi un nuovo tool entry-level per progettare packaging e display

Il cloud diventa protagonista nella gestione del workflow, dal progetto alla stampa a cura della redazione // redazione@densitymedia.com

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a crescita vorticosa delle tecnologie di stampa e finishing digitale ha portato alla necessità di software con caratteristiche ancora più avanzate. L’obiettivo è quello di riuscire non solo a controllare il processo produttivo, ma ottimizzare le risorse a disposizione, combinando al meglio tecnologie, materiali, inchiostri e processi.

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È quindi arrivato il momento del passo successivo, con i più grandi player, tra cui HP, X-Rite ed Enfocus impegnati nella creazione di piattaforme e sistemi operativi basati sul cloud, grazie ai quali i clienti possano disporre di una serie di di tool e app, librerie, profilazioni e informazioni di ogni genere da utilizzare per gestire al meglio le loro attività e sfruttare appieno le capacità delle proprie soluzioni di stampa.

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La componente software aveva già raggiunto negli anni passati un’importanza decisiva nel processo di stampa, partendo dal RIP fino ad arrivare a soluzioni per la gestione dell’intero flusso di lavoro. Proprio il workflow è stato reinterpretato da protagonisti storici come Esko, puntando sulla semplificazione dei processi e sulla realizzazione di sistemi di controllo remoto, ottimizzati per essere

utilizzati al massimo delle loro possibilità anche attraverso tablet e smartphone. Player come Caldera e ColorGATE dimostrano come si faccia sempre più marcata la specializzazione dei software in base alle applicazioni, con un aumento notevole delle soluzioni dedicate alla stampa tessile e a quella industriale che si vanno ad affiancare alle arti grafiche, al packaging e alla comunicazione visiva.


da FESPA a drupa

Caldera rinnova la suite RIP, puntando su cloud e 3D printing La software house francese celebra a drupa il raggiungimento del suo primo quarto di secolo. Lo fa presentando alcune importanti novità, come la versione 11 della sua suite di soluzioni RIP per la gestione dei processi di stampa. Tra le novità va evidenziata la piena integrazione con l'ultimo APPE (Adobe PDF Print Engine), oltre all'interessante funzione True Bleed, utile per generare l'abbondanza in quei file che ne sono privi, grazie a un

efficace algoritmo di clonazione dei pixel perimetrali. Caldera presenta, inoltre, una piattaforma che opera su cloud, che si propone come un modulo di sincronizzazione che può mettere i clienti in condizione di condividere le impostazioni dei propri RIP, come ad esempio i profili ICC, i parametri per la gestione dei materiali e ogni altro dato che sia necessario condividere tra differenti ambienti di stampa. Il tutto senza alcun rischio

di errore o di perdita dei dati, con la certezza di una configurazione omogenea. Un altro focus che Caldera evidenzia nel corso di drupa è quello che riguarda il mondo della stampa 3D, con l'intenzione di recitare un ruolo sempre più centrale in un ambito che sembra offrire nuove possibilità ai software RIP. Particolarmente interessante la collaborazione stabilita con la società francese CIRTES, coinvolta nel packaging 3D attraverso l'utiliz-

zo di cutter digitali tradizionali, e con l'azienda israeliana Massivit, tra le più prolifiche nel mondo della stampa 3D di formato extra large (1.200x1.500x1.800 mm le dimensioni massime degli oggetti prodotti). www.caldera.com || In alto, un esempio di applicazione 3D realizzata in cartone ondulato utilizzando un software dedicato, firmato CIRTES, e un sistema di finishing digitale flatbed

Arriva la Version 10 della famiglia di software RIP ColorGATE ColorGATE ha scelto drupa per il lancio della versione 10 della sua suite di software dedicati alla stampa digitale. Productionserver si distingue per la sua versatilità grazie alle quattro versioni – Ceramic, Décor, Packaging e Textile – ciascuna ottimizzata per la tipologia di materiali e di lavorazioni richieste nel relativo segmento di mercato. In quest'ottica risulta particolarmente interessante Rapid Spectro Cube, uno degli strumenti per il color management più innovativi presenti sul mercato. Si tratta di uno strumento di misurazione dei colori, sviluppato da ColorGATE stessa, in grado di effettuare rilevazioni in tempi estremamente rapidi su materiali con dimensioni massime di

600x600 mm e uno spessore fino a 80 mm. Grazie ad esso le tempistiche di lettura delle patch colore e conseguente creazione del profilo ICC, sono ridotte a pochi minuti. Tra le soluzioni dedicate al digital printing per applicazioni industriali, va sottolineato il nuovo Colorrizer. Uno strumento prezioso specifico per l’ottimizzazione dei processi di colorazione in ambiti come quello ceramico o tessile. ColorGATE, grazie all'uso congiunto di Productionserver, Colorrizer e Rapid Spectro Cube, riesce a gestire l'intero workflow, partendo dalla creazione del progetto, passando poi per la prototipazione e arrivando fino alla stampa del prodotto finale. www.colorgate.com

|| ColorGATE è presente su uno stand dedicato e insieme ai partner Epson e Ricoh

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da FESPA a drupa Gestione dei workflow: largo a ONYX Switch Configurator La software house americana ha presentato a FESPA Digital diversi moduli opzionali per la propria suite ONYX Thrive, di cui è stata rilasciata la versione 12.0.5: innanzitutto ONYX Connect, sistema open con una semplice interfaccia di programmazione per connettere altre soluzioni software come gestionali e CRM. Inoltre, si aprono nuove possibilità di gestione automatizzata del workflow per gli stampatori large format grazie a ONYX Switch Configurator, sviluppato in collaborazione con Enfocus. Grazie a questo modulo è possibile integrare ONYX Thrive con il software Enfocus Switch per avere una gestione completa e automatizzata dei flussi di lavoro, dalla ricezione del file alla consegna del materiale stampato. Automazione di processi di lavoro ricorrenti, tracciabilità delle comunicazioni e dei dati, controllo dei flussi: questo si traduce in risparmio di tempo e di risorse, oltre che nell'abbattimento delle probabilità di errore. Dopo la presentazione a FESPA, a drupa è possibile osservare tutte le potenzialità di questo strumento presso lo stand Enfocus. www.onyxgfx.com

|| Da sinistra, Bryan Manwaring, Director of Product Management, Matt Littler, Territory Manager S&W Europe, Israel & Africa, e Marco Cisani, titolare di AmC Color e distributore italiano di ONYX a FESPA Digital.

|| La schermata di Print Beat, app per la gestione dei dati integrata in PrintOS

PrintOS, il sistema operativo su cloud che reinventa la stampa HP presenta PrintOS, un sistema operativo per l'attività di stampa basato su cloud. È aperto a tutti gli utenti HP e racchiude contestualmente tre differenti soluzioni: una suite di strumenti per sfruttare appieno le tecnologie di stampa HP, un insieme di app per semplificare e automatizzare la produzione e, infine, una piattaforma per aiutare i clienti a innovare, collaborare tra di loro e implementare soluzioni di terze parti. PrintOS è in grado di integrarsi con app di grande successo realizzate da HP, come WallArt, e rappresenta un notevole passo in avanti nella gestione dell'attività da parte degli stampatori, che grazie alla piattaforma possono accedere in ogni istante a informazioni, dati e statistiche delle proprie stampanti, controllandone totalmente l'attività anche attraverso dispositivi portatili come tablet o smartphone. Disponibile attualmente per le stampanti Indigo e PageWide, entro la fine del 2017 PrintOS supporterà anche le soluzioni Scitex e Latex. www.hp.com

Le soluzioni RIP di DEVStudio protagoniste a FESPA Digital DEVStudio ha confermato anche nel corso di FESPA Digital una crescita costante di apprezzamento dei suoi software RIP. Suite come Power Plotter 7 rappresentano ormai una garanzia per gli stampatori digitali, grazie all'architettura scalabile e alla possibilità di gestire in maniera organica l'intero processo di stampa. Uno dei grandi punti di forza dell'azienda è rappresentato dallo sviluppo totalmente in-house dei programmi. Questo permette di avere un controllo assoluto sui propri prodotti, offrendo una consulenza adeguata alle necessità dei clienti. Lo sviluppatore fiorentino, con una posizione consolidata nel mercato italiano, sta facendo emergere sempre più le potenzialità delle sue soluzioni RIP anche a livello internazionale, non solo nel mondo delle arti grafiche, ma anche in quello industriale. Importanti, in tal senso, software come il recente Power Profiler Multicolor, dedicato alla creazione di profili multicolore e multicanale con la funzione Small Gamut per gestire inchiostri a basso gamut, prevalentemente in ambito ceramico. www.devstudio.it

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|| Lo stand di DEVStudio a FESPA Digital ha attratto un grande numero di professionisti del printing interessati ai software RIP proposti


da FESPA a drupa Enfocus innova con Appstore e la strategia della “co-creazione” Enfocus porta nel mondo delle arti grafiche un nuovo modello di business: con Appstore si entra nell'era della “co-creazione”, strategia economica che mette

in collegamento parti diverse, come per esempio un'azienda e un gruppo di clienti, per produrre insieme un prodotto utile a entrambi. Questa creazione col-

|| Enfocus Appstore è la piattaforma che mette in contatto sviluppatori e utenti di Switch, facilitando lo scambio di informazioni

laborativa è un nuovo paradigma per creare valore: Enfocus lo ha realizzato collegando sviluppatori e utenti attraverso la piattaforma Appstore per massimizzare il loro investimento nella tecnologia Switch, senza passare attraverso gli sviluppatori Enfocus. Gli utenti possono così scambiare idee e tecnologia per migliorare i propri business: basta che scelgano una delle app presenti nello store sulla base della descrizione e del supporto offerto, facciano il download e inizino il periodo di prova gratuito di un mese. Se si troveranno bene con l'applicazione, potranno quindi sottoscrivere un abbonamento. Questo nuovo modo di pensa-

re lo sviluppo tecnologico sta già dando ottimi risultati: a un mese dal lancio sono 15 le app presenti nello store, risultano avviati oltre 30 periodi di prova e sono già state vendute le prime app. Altre novità visibili a drupa: Switch PDF Review Module, add-on facoltativo sviluppato insieme a CHILI publish che permette di visualizzare, ispezionare e revisionare PDF da desktop o tablet in ambiente HTML5, e Connect ALL 13 update 2, che permette agli utenti di ottimizzare l'interazione del cliente con lo stampatore e l'invio di job ticket HTML dinamici. www.enfocus.com appstore.enfocus.com

|| Un rendering dello stand di Esko a drupa, assieme a X-Rite Pantone, Enfocus e MediaBeacon

La missione di Esko a drupa: semplificare il packaging Dopo aver mostrato a FESPA Digital tutte le potenzialità della propria i-cut Suite, collezione di software per la prestampa e la preproduzione, Esko a drupa ha un obiettivo ben preciso: creare l'imballaggio semplificato. Quest'idea è nata come risposta alla domanda dei clienti di avere una maggiore flessibilità operativa con tempi di apprendimento più brevi, tempi di commercializzazione più ra-

pidi e una maggiore produttività. Questo, concretamente, in cosa si traduce? La casa belga presenta il proprio noto portfolio di soluzioni software per la progettazione, prestampa, automazione del workflow, gestione del colore e collaborazione della supply chain in una veste completamente rinnovata, a partire dal nome. Esko Software Platform offre una perfetta integrazione e interconnessione

degli strumenti per un'esperienza d'uso inedita. È stato migliorato il supporto al 3D, sono disponibili un modulo di gestione dei contenuti per WebCenter e dispositivi mobili, un editor di prestampa per PDF nativo, nuove librerie e tool per la progettazione di applicazioni POP in più elementi con ArtiosCAD 16, un'interfaccia per planogramma per Store Visualizer 16, una nuova serie di strumenti

automatizzati per garantire la qualità in Automation Engine, oltre all'integrazione dell'hardware Esko nel flusso di lavoro (Automation Engine Device Manager). Inoltre, Esko ha pensato a formule flessibili per l'acquisto o l'abbonamento alla piattaforma, fruibile anche come Software as a Service (SaaS) in cloud. www.bbinfo.com www.esko.com

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da FESPA a drupa

DisplayGenie: SAi democratizza la progettazione di packaging Il mondo del packaging ha subito una scossa, con il lancio a FESPA Digital di SAi DisplayGenie, software per la progettazione di scatole ed espositori per il punto vendita. Pensato per essere integrato con Flexi, il software di disegno, stampa e taglio dell'azienda americana, è compatibile con tutti i RIP esistenti. DisplayGenie è nato per supportare le aziende che si occupano di stampa e vogliono estendere la propria offerta in modo snello e veloce, senza investimenti troppo onerosi: già dotate magari di una stampante in piano, bastano un plotter da taglio e DisplayGenie per permettere loro di riposizionarsi in maniera più competitiva sul mercato. I punti di forza del nuovo software? Un database che comprende i modelli di espositori e packaging più comuni, un'interfaccia intuitiva che permette di visualizzare immediatamente in 3D il risultato atteso e la capacità di rappresentare in modo preciso gli spessori e il comportamento dei materiali. In questo modo, semplicemente inserendo le misure, la natura del supporto e tutto il materiale grafico (testi, loghi, immagini...), è possibile avere un'anteprima animata tridimensionale di come sarà il prodotto (che si può anche inviare al cliente), superando il limite tipico di avere un progetto preciso dopo prove ed errori verificabili soltanto durante la produzione. Il tutto con un notevole risparmio di tempi e costi. www.thinksai.com

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|| In alto, la struttura di PantoneLIVE Private Cloud. Qui sopra i nuovi colori Pantone introdotti a drupa

X-Rite aumenta di 112 colori la palette Pantone e introduce PantoneLIVE Private Cloud X-Rite presenta a drupa un mix di novità Pantone da non perdere, partendo da una nuova palette, incrementata di 112 nuovi colori, che adesso può contare su 1.867 diverse cromie. Tra i software c’è il debutto di PantoneLIVE e PantoneLIVE Private Cloud, due soluzioni distinte che, usate in abbinamento, accrescono esponenzialmente le rispettive potenzialità. PantoneLIVE analizza e unifica la libreria di colori dello stampatore o del converter che lo utilizza. Contestualmente il software effettua una mappatura digitale, controllando se all’interno dell’archivio esistano colori tanto vicini tra loro nello spazio cromatico da poter risultare, di fatto, identici. In tal caso vengono accorpati, con una riduzione della palette di colori tra il 30 e il 40%. PantoneLIVE Private Cloud rappresenta, invece, un vero e proprio archivio online di colori proprietari, sempre a disposizione. Grazie a questa soluzione gli utilizzatori di PantoneLIVE Private Cloud possono accedere alle librerie, uniformando i workflow, eliminando ogni possibilità di errore e velocizzando i processi. I sistemi di prestampa compatibili con PantoneLIVE Private Cloud, come GMG ed Esko, possono accedere senza problemi alla piattaforma, mentre per gli altri utenti X-Rite ha realizzato PantoneLIVE Rationalization Service. Si tratta di un software che analizza e consolida l’archivio di colori dello stampatore, migliorandone la precisione cromatica ed efficientandolo, rendendo più agevole un successivo passaggio a PantoneLIVE Private Cloud. www.xrite.com


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da fespa a drupa Prodotti di qualità rispettosi dell’ambiente: questa la tendenza che, partendo dal Nord Europa, si sta diffondendo rapidamente anche in Italia, coinvolgendo tutta la filiera produttiva, fino ai consumatori finali

La rivoluzione ecologica parte da supporti e inchiostri a cura della redazione // redazione@densitymedia.com

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a diversi anni assistiamo a un interesse crescente per l’ecologia che sta coinvolgendo, pian piano ma capillarmente, ogni settore industriale. I consumatori sono sempre più consapevoli e sempre più attenti a cosa scelgono, a cosa mangiano, all’impronta am-

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bientale delle loro scelte. Questa sensibilità sta arrivando in maniera sempre più tangibile anche nel settore della stampa, e tutti si stanno attrezzando, a cominciare dai produttori delle materie prime. Carte riciclate e certificate FSC, supporti eco-friendly e alternative al PVC sempre più competitive, chimiche d’inchiostro eco-compatibili, e ancora processi produttivi più controllati

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e soluzioni per l’utente finale che non pensano solo al suo portafogli, ma anche alla sua coscienza ambientale: una delle tendenze che stanno attraversando le aziende produttrici di “media & ink” è questa. Il settore, del resto, è florido e vitale, anche grazie all’apertura di nuovi segmenti di mercato e allo sfondamento delle barriere tradizionali tra segmenti da sempre limitrofi, come sono

quelli della comunicazione visiva, dell’arte, della decorazione d’interni e della moda. Largo quindi alle commistioni e alle incursioni creative in settori affini, alla ricerca di quella che è stata definita “sincronia decorativa”, la perfetta armonia di ogni elemento in un ambiente che sia unico e personalizzato in ogni dettaglio: il digitale sta arrivando, e le materie prime sono pronte.


da fespa a drupa Fedrigoni porta a drupa il suo mondo di carte preziose Il gruppo Fedrigoni è presente a drupa con uno stand suddiviso in tre aree tematiche principali, ciascuna delle quali è caratterizzata da installazioni realizzate con supporti differenti. La prima vede protagoniste le preziose carte cast-coated Splendorlux, che per l'occasione possono essere ammirate in un nuovissimo campionario che ne comprende

tutte e 11 le gamme, rinnovate nei colori e nelle finiture, e ne mostra le potenzialità attraverso un visual book realizzato con tecniche di stampa e nobilitazione diverse. Al centro della seconda installazione le carte adesive Greaseproof, “a prova di unto”, concepite e realizzate appositamente da Arconvert – l’anima converting del gruppo

– per il mercato dell'olio d’oliva di pregio. La terza è dedicata ai fili di sicurezza e agli ologrammi, cuore della divisione Security di Fedrigoni, dedicata allo studio e alla produzione di carte valori ed elementi di sicurezza. Presso lo stand è poi possibile ammirare la gamma di carte ecologiche e riciclate Freelife, certificate FSC, che per l'occasione hanno messo l'a-

bito delle feste e parlano di sé nel campionario visuale a loro dedicato e con un’animazione a sorpresa. Infine, rappresentate in un folder a tema, le “Porte da tutto il mondo” si mettono al servizio delle carte e dei cartoncini Old Mill, marcati a feltro su entrambi i lati, che ora comprendono anche il colore Premium White. www.fedrigonicartiere.com

|| Sopra, un dettaglio del campionario delle carte Old Mill raffigurante porte di ogni parte del mondo, quali simbolo delle infinite possibilità offerte da questa carta, preziosa, ecologica e unica nel suo genere. A destra, un particolare del nuovo visual book dedicato alle carte Splendorlux.

Tre nuove proposte, qualità e attenzione all'ambiente per Mondi Mondi promette di accoglierci sul suo stand, a drupa, e di non lasciarci più andare via: tante sono le soluzioni da vedere e da toccare, le novità e i “grandi classici” come Color Copy e DNS. Nel settore novità troveremo NEUJET, portfolio studiato per stampanti inkjet professionali ad alta velocità, NAUTILUS ProCycle, carta riciclata eco-friendly, e PERGRAPHICA, design paper pensata per l'industria creativa, ma perfetta anche per l'ufficio. Con NEUJET sarà finalmente possibile sfruttare tutti i vantaggi della stampa inkjet high-speed – personalizzazione e produttività maggiori rispetto alla stampa laser – intaccando quindi il monopolio della stampa offset per alcune specifiche applicazioni. Ampliando il proprio portfolio di carte riciclate con NAUTILUS ProCycle, Mondi risponde alla richiesta del mercato di avere una carta al 100% riciclata con un ottimo punto di bianco certificata Blue Angel. Allo stesso tempo conferma la propria attenzione all'ambiente anche con la campagna “Yes, we plant!”, per sensibilizzare il mercato riguardo alla gestione forestale responsabile in modo informale e giocoso, attraverso un concorso in cui i premi sono, ovviamente, ecologici e sostenibili. PERGRAPHICA, subito ribattezzata “Carta per perfezionisti”, farà la felicità di graphic designer, agenzie pubblicitarie e stampatori di libri di lusso alla ricerca, appunto, della perfezione. www.mondigroup.com – everyday.mondigroup.com/it-home/

|| La linea NEUJET, la nuova proposta di Mondi per le stampanti inkjet high speed

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da fespa a drupa Neschen: maggior controllo per una produzione più green e sostenibile Dopo la recente riorganizzazione aziendale, che ha portato alla creazione di Filmolux Group, consorzio delle sue filiali europee, Neschen ha partecipato a FESPA Digital comunicando con forza la propria attenzione all'ambiente. Tra le novità eco-sostenibili presentate, i film in polipropilene UVPrint PP Easy Dot (con colla spalmata a gocce) e la linea di carte da parati Green Wall. Entrambe le soluzioni sono PVC-free e si rivolgono al mercato della comunicazione visiva e a quello dell'interior decoration. In particolare, la linea Green Wall è prodotta direttamente dalla casa tedesca, che in questo modo riesce a controllare e garantire la sostenibilità di ogni fase del processo. Risponde a questa medesima scelta di spostare la produzione sempre più all'interno dell'azienda anche il laminatore “made by Neschen” Hotlam 1650 TH (in grado di laminare 12 metri al minuto), che ad Amsterdam abbiamo potuto vedere in anteprima. www.neschen.com

|| La laminatrice Hotlam 1650, interamente sviluppata e prodotta da Neschen, non teme rivali grazie alla velocità di laminazione di 12 m/min

|| Lo stand a FESPA Digital ha sottolineato i molteplici usi dei film di Hexis in ambienti e settori diversi, dall’interior decoration al car wrapping

Il film “magico” di Hexis che si rigenera con l’acqua e il sole Lo stand Hexis a FESPA Digital è stato strutturato in ambienti diversi – bar, lounge, auto e motofficina – per permettere di mostrare le molteplici applicazioni dei film adesivi, tra novità e bestseller. Per la decorazione d’interni, attraverso rivestimenti diversi, Hexis ha dimostrato come sia possibile trasformare interamente il carattere di un locale, dalle finestre alle pareti, fino ai pavimenti. Novità di quest’anno per il car wrapping è BodyFence, film autoadesivo in poliuretano per proteggere la carrozzeria da sassi, abrasioni e raggi UV. Se l’auto si graffia? Niente, paura, basta metterla al sole o bagnare la superficie con dell’acqua calda. L’azienda francese ha semplificato al massimo anche il lavoro dell’applicatore, lavorando sulle proprietà tecniche del film per migliorare posa e conformabilità e corredandolo di un software che attinge a un database di 30.000 modelli di veicoli, così che misurazione e taglio di BodyFence siano rapidissimi. www.hexis-graphics.com

A FESPA i raffinati film “UNICI” di APA per il car wrapping APA ha deciso di stupire per eleganza italiana a FESPA Digital, con uno stand che ricordava il Padiglione Italia di EXPO. Qui a catalizzare (letteralmente) gli sguardi una Lamborghini decorata con il film nero effetto velluto Ultra Matt e la nuovissima pellicola animalier Jaguar. Entrambi fanno parte della serie di pellicole “gli UNICI by APA”, 15 raffinati materiali che comprendono, oltre agli Ultra Matt nero e blu (novità 2016), le serie Candy Color e Chrome. Non solo auto: ad Amsterdam sono state presentate anche le serie Creative e Cover perfetti per l’interior decoration, che si aggiungono alle Window e Printing e offrono un catalogo di prodotti a ricoprire tutte le

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superfici, dalle finestre ai muri, dai mobili ai pavimenti. In particolare i film della serie Creative sono ideali per rivestire quelle irregolari, come possono essere

|| Un testimonial d'eccezione per il nuovo film Jaguar di APA: un’elegantissima Lamborghini

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lampade o vasi, mentre quelli della serie Cover sono pensati per quelle piane, come mobili e porte. La serie Window è la soluzione ideale per vetri e finestre, men-

tre Printing è la linea con ottime performance di stampabilità, che si declina per tutte le superfici: vetro, muri, mobili e pavimenti. www.apaspa.com


da fespa a drupa Avery Dennison tra car wrapping e interior decoration

|| Lo stand di Avery Dennison a FESPA Digital 2016, che ha usato anche la gamification per coinvolgere il pubblico

Nuovi colori, nuove texture: Avery Dennison ha presentato a FESPA Digital soluzioni originali sia per il car wrapping che per l’interior decoration, in uno stand a tema “Olanda” concepito per coinvolgere e ispirare i visitatori anche grazie alla gamification. La prima novità è costituita dai film di sovralaminazione estrusi colorati Conform Chrome: disponibili nelle varianti arancione, verde e viola, hanno il duplice compito di proteggere i film cromati da graffi o danni e offrire soluzioni cromatiche inedite agli amanti delle auto customizzate. La novità pensata invece per interior designer, progettisti e architetti d’interni è rappresentata dal portafoglio Digital Wall Film, vinili da parete texturizzati permanenti nelle tre varianti Canvas, Stone e Stucco, che imitano, rispettivamente, tela, pietra e – appunto – stucco. Stampabile in digitale con solvente, eco/mild solvent, latex e UV, anche questa nuova serie MPI 8000 Wall Film ha una perfetta coprenza e ottime doti di applicabilità. Avery Dennison, per questo prodotto, garantisce una durata fino a quattro anni se i film non sono stampati. www.averydennison.com

Un’anima brevettata per il pannello ecocompatibile di 3A Composites A FESPA Digital 3A Composites ha catapultato i visitatori in un’atmosfera elegante e rarefatta: merito del Dibond con cui è stato realizzato lo stand, un composito in alluminio particolarmente apprezzato nel settore luxury, stampato con immagini perfette per sfruttare la particolarità della superficie metallica. La prima novità presentata dall’azienda tedesca è Dispa, un pannello in cartonato ecocompatibile al 100% e certificato FSC, ideale per campagne di breve durata e applicazioni POP. La particolare anima in carta è stata studiata per offrire la massima resa in termini di leggerezza, rigidità, stabilità e stampabilità: questo è possibile grazie a un processo produttivo brevettato che include una lavorazione dell’anima con uno stampo a rilievo composto da piccole sfere. Lenticular è invece il prodotto in PETG che, grazie alle sue proprietà lenticolari, consente a creativi e designer di esprimere le proprie idee in modo dinamico e tridimensionale. Per modulare al meglio formati e applicazioni è disponibile nelle versioni con 60, 74 e 100 LPI (lenti per pollice). www.display.3acomposites.com

|| Alcuni dei prodotti che 3A Composites ha in catalogo

|| L’Application Wall sullo stand Ritrama, con alcuni dei prodotti di punta dell’azienda, da RI-Pellent ai Wall Graphics Ink-Jet Print Media

RI-Pellent e RI-Wrap: Ritrama ricopre, protegge e decora Presso lo stand Ritrama a FESPA Digital l’attenzione è stata focalizzata sull’Application Wall, un corner interattivo dove i visitatori hanno potuto toccare e vedere alcuni dei principali prodotti digitali dell’azienda italiana. In primis RI-Pellent, un film trasparente conformabile altamente protettivo, grazie a una speciale caratteristica che lo rende “repellente” agli agenti esterni più diversi, dai solventi alle vernici, da olii e grassi a qualsiasi tipo di graffio. Le applicazioni sono tantissime: pensiamo per esempio a siti storici, stazioni di servizio, totem, muri esterni, sale d’attesa, ascensori, vetri esterni. Il corner ha mostrato anche le potenzialità dei Wall Graphics Ink-Jet Print Media, perfetti per decorare muri sia esterni che interni, sia con superfici regolari e intonacate che su pareti in mattoni grezzi e con grandi irregolarità. Spazio anche agli appassionati di auto e barche custom con le texture, i colori e le finiture di RI-Wrap Range, e con la nuova serie 670 Supreme CAST, che offre eccezionali performance in termini di flessibilità. www.ritrama.com

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da fespa a drupa VJ 628 e SubliJet-HD, la “coppia dell’anno” di Sawgrass

|| Un esempio delle applicazione di YUPOFPU, ideale per applicazioni outdoor (banner, rollup, pannelli retroilluminati)

Attenzione all’ambiente e formato extra large per Yupo Yupo, storica azienda nipponica nata dalla fusione di Mitsubishi Chemical Corporation and Oji Paper Co. a FESPA Digital ha puntato sul formato XXL con i prodotti YUPOXXL. Di Yupo si conosce l’attenzione all’ambiente: infatti YUPOFPU costituisce un’alternativa completamente riciclabile al PVC, offrendo proprietà fisiche di resistenza e di durevolezza, levigatezza e forza notevoli. Pensato per un uso esterno e con una perfetta resistenza all’acqua e ai raggi UV, YUPOFPU è ottimizzato per dare ottimi risultati in termini di durata dell’immagine con tutte le stampanti inkjet UV sul mercato. La superficie opaca e l’impeccabile coprenza fanno sì che sia possibile stampare i prodotti della famiglia YUPOXXL su entrambe le superfici, offrendo ottime performance anche in caso di retroilluminazione. Presente nello stand anche YUPOTako, l’originale prodotto Yupo per il mondo grafico, oltre a XXL, che aderisce a tutte le superfici lisce grazie a un trattamento nanotecnologico. www.superyupo.com

Sawgrass ha mostrato a FESPA Digital le numerose applicazioni delle proprie soluzioni per la stampa digitale e la sublimazione del colore: dalle magliette alle shopping bag, dalle mug alle targhette metalliche, dai mobili alla segnaletica per interni. Molte di queste sono state realizzate con il nuovo sistema a 8 colori VJ 628 per la sublimazione roll-to-roll su metallo, che dà il meglio di sé abbinato agli inchiostri SubliJet-HD, entrambi “Prodotti dell’anno” SGIA. VJ 628, progettato con Mutoh, si inserisce all’interno della linea di sistemi per la decorazione di prodotti nella soluzione “chiavi in mano” HD Virtuoso. Questa consiste in un motore Mutoh ad alta velocità con tecnologia i2 per eliminare il banding e stampare con una risoluzione fino a 1.440 x 1.440 dpi su prodotti con margini al vivo – caratteristiche che la rendono ideale per riproduzioni fotografiche e arti figurative. A disposizione dei visitatori anche CreativeStudio Online Designer, suite software a marchio Sawgrass di facile uso e con accesso a un vasto database di immagini. www.sawgrassink.com

|| Gli inchiostri Sawgrass SubliJet-HD

Un ventaglio di coloratissime soluzioni digitali per Marabu

|| Una dimostazione della qualità ottenibile utilizzando il nuovo inchiostro Mara Jet DI-SI Plug&Print su stampanti Epson SureColor SC-S30600

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Il produttore di inchiostri tedesco presenta a drupa un arcobaleno di colori: dal nuovo inchiostro inkjet “plug & print” alternativo per ECO-SOL MAX 3 a quello UV per la stampa diretta su vetro, passando per la stampa transfer “cold peel” su T-shirt. Vediamoli da vicino: il primo, Mara Jet DI-SI Plug&Print, è perfettamente compatibile con l’ultima generazione di stampanti Roland, senza bisogno di ricostruire i profili colore. Dotato di eccellenti resistenze chimiche e meccaniche, può essere usato su fogli in PVC autoadesivi, superfici in PVC, tessuti e carte. Con la serie inkjet Ultra Jet, in combinazione con le vernici di laminazione Marashield, le superfici in vetro trovano nuova vita e personalità, anche se curve. La nuova soluzione Marabu per la stampa su magliette, sviluppata con Mutoh per il mercato della personalizzazione in piccoli lotti, combina i vantaggi delle attuali tecnologie di stampa transfer in un’unica applicazione: sul retro del supporto viene stampata la grafica con la resina pigmentata Texa Jet, in digitale, su cui viene applicato un bianco plastisol in serigrafia che funge sia da colla che da barriera. www.marabu-italia.it


da fespa a drupa J-Teck3 e la "Cluster Technology" per i suoi inchiostri digitali

|| Lo stand J-Teck3 a FESPA Digital, con l'enorme cubo colorato che ha rappresentato la linea di inchiostri J-Cube

J-Teck3, brand di JK Group, a FESPA Digital ha presentato la propria gamma di inchiostri digitali, con un occhio di riguardo al settore tessile, da cui il produttore italiano proviene. La serie su cui si è concentrata l'attenzione dei visitatori è J-Cube, inchiostri a base acqua per stampa transfer e diretta su poliestere, metaforicamente ed eloquentemente rappresentata sullo stand da un enorme cubo multicolore. Con un gamut esteso che comprende inchiostri fluorescenti e varie tonalità di nero, J-Cube è la scelta perfetta per le aziende che chiedono un prodotto premium: garantisce infatti un'affidabilità e una stampabilità elevate grazie alla "Cluster Technology". Questo sistema, studiato da J-Teck3, incapsula le molecole di pigmento

in gruppi ("cluster"), così che possano passare attraverso le teste di stampa senza subire alcuna alterazione. Gli inchiostri J-Cube sono compatibili con teste di stampa Kyocera, Ricoh, Konica Minolta e Panasonic. La famiglia J-Cube Lux, poi, per teste di stampa Kyocera e Ricoh, è dedicata specificamente a quelle applicazioni che richiedono un'alta resistenza alla luce. Altro prodotto che ha attirato l'attenzione dei visitatori e dotato di Cluster Technology è l'inchiostro sublimatico J-Next, bestseller di casa J-Teck3 sviluppato per teste di stampa Epson e pensato per le esigenze applicative più diverse, dall'abbigliamento sportivo alla comunicazione visiva, dall'interior decoration al fashion. www.j-teck3.com

Kiian Digital tra inchiostri sublimatici, dispersi e a pigmento Kiian Digital, storico brand italiano recentemente acquisito da JK Group, oltre alla gamma di prodotti per la stampa sublimatica e agli inchiostri dispersi sta sviluppando inchiostri a pigmento, con un'offerta complessiva molto vasta: 17 serie, di cui ben 12 dedicate alla sublimazione. I visitatori di FESPA Digital hanno potuto apprezzare i prodotti della serie Digistar e le loro applicazioni sia nel settore tessile tradizionale che in quello del soft signage. Tra i sublimatici quelli studiati per stampa transfer su carte leggere e a basso coating sono Digistar WR-500 e Digistar AIR; il primo, a base acqua, è ideale per applicazioni nel fashion, il secondo invece per abbigliamento sportivo, articoli promozionali, tendaggi, flag, banner, arredamento per interni. Anche Digistar TUNE è sublima-

tico, perfetto per trasferimenti su poliestere, supporti rigidi pretrattati e fibre miste in cui si cerca un buon compromesso tra qualità e velocità. Viene usato per l'abbigliamento sportivo e l'arredamento di interni. Infine, in risposta

all'interesse crescente del mercato verso le chimiche di inchiostro a pigmento, che incuriosiscono per la loro eccezionale versatilità, Kiian Digital ha proposto varie linee: utilizzabili su tessuti naturali e sintetici e perfetti per ogni tipo

di applicazione, sullo stand abbiamo potuto osservato Digistar EASYTEX, Digistar TEX-R, Digistar K-CHOICE e Digistar BILLBOARD, ideale per stampa diretta su carta e supporti di cellulosa. www.kiiandigital.com

|| I visitatori hanno potuto toccare con mano i prodotti e le applicazioni degli inchiostri Digistar presso lo stand Kiian Digital a FESPA Digital

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da fespa a drupa INX Digital al servizio di OEM ed end-user per progetti custom INX Digital si mette al servizio del cliente, quale che sia (stampatori commerciali, designer, innovatori, OEM, utilizzatori finali): questo il messaggio che emerge dopo la partecipazione a FESPA Digital e che viene ribadito in vista di drupa, dove la divisione digitale supporta lo stand della casa madre, INX International. Ad Amsterdam hanno attirato l’attenzione i nuovi inchiostri alternativi a marchio Triangle, tra cui i nuovi UV curable HFB (per HP Scitex FB500, FB700 e FB900), e GSP e GRR (per la serie GS di EFI VUTEk, rispettivamente per flatbed e roll-toroll), e il base acqua TSE per teste di stampa Epson. Presso lo stand INX International a drupa, invece, è possibile vedere come la stampa digitale si possa integrare nei processi industriali, migliorandoli

e aumentandone la produttività, oltre che in soluzioni per la stampa di etichette e per la stampa diretta su oggetti tridimensionali. Per esempio è possibile vedere alcuni esempi di soluzioni per la stampa direct-to-object sviluppate in collaborazione con integratori che usano la tecnologia JetINX (che comprende software, teste di stampa e sistema di ricircolo dell’inchiostro). Per tutta la durata della fiera INX mette a disposizione di OEM e utilizzatori finali il proprio team di esperti, chimici e specialisti di integrazione per discutere nuovi progetti di sviluppo custom di inchiostri e fluidi per le applicazioni più diverse, dalla comunicazione visiva al soft signage, fino al packaging al tessile e a numerosi altri impieghi industriali. www.inxinternational.com

|| Lo stand INX Digital all'ultimo FESPA

Bordeaux indossa il proprio abito più colorato per drupa L’azienda israeliana si presenta a drupa per “colorare tutti gli aspetti della vita”, dal fashion all’home decoration, con la propria gamma di inchiostri inkjet al completo, che include chimiche a solvente, UV, tessili, base acqua, latex. Dopo i successi di ITMA, Heimtextil e FESPA Digital, il fiore all’occhiel-

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lo di Bordeaux si conferma VelvetJet, inchiostro a pigmento a base acqua. I suoi punti di forza? Si può usare su qualsiasi tipo di tessuto, il processo di stampa è più semplice rispetto ad altri inchiostri tessili, anche grazie alla possibilità di usare un’unica chimica di pretrattamento fornita

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direttamente da Bordeaux, e può essere usato da qualsiasi stampatore senza costosi e complessi processi di post-trattamento. Nello stand sono presenti anche tutte le soluzioni per la stampa industriale e per applicazioni particolari, come gli inchiostri profumati. È poi possibile incontrare diretta-

mente i responsabili della ricerca e sviluppo di Bordeaux per approfondire la metodologia di lavoro e discutere possibili collaborazioni. www.c-m-y-k.com || “Colorare tutti gli aspetti della vita”: alcune delle applicazioni realizzabili utilizzando inchiostri Bordeaux


UN

CUBO

PER OGNI

TESTA

J-CUBE by

J-TECK3

J-TECK3.com | info@j-teck3.com


da fespa a drupa Innovazione e sostenibilità si incontrano nel nuovo inchiostro Aquacure di Sun Chemical SunJet, la divisione di Sun Chemical dedicata all’inkjet, ha presentato, in occasione di FESPA Digital, l’innovativo inchiostro Aquacure che combina i vantaggi offerti dalle chimiche base acqua con quelli dell’UV. Il risultato? Una stampa di altissima qualità, un'ottima aderenza sui supporti più disparati, flessibilità e versatilità produttiva, una grande resistenza, ma soprattutto una serie di vantaggi ambientali non trascurabili in un settore sempre più attento all'eco-compatibilità e all'eco-sostenibilità. La speciale

formulazione a base d'acqua (oltre il 90%) fa sì che Aquacure presenti rischi ridotti per salute, sicurezza e ambiente, pur mantenendo tutte le caratteristiche di resistenza della tecnologia UV-curable. Questi risultati si ottengono tramite un doppio sistema di essiccazione: prima a calore e poi UV. La pellicola di inchiostro che ne risulta offre grandi performance di resistenza e impermeabilità, oltre che una particolare brillantezza che gli viene conferita dalla concentrazione elevata di pigmenti. www.sunchemical.com

|| Qui sotto, immagini stampate con inchiostri SunJet Aquacure

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intervista Rick Hulme SunJet Global Sales & Product Manager Sun Chemical

“Per noi innovazione non significa relazionarci solamente con quello che c’è sul mercato oggi, ma anche e soprattutto con quello che ci sarà domani” Come fa un gigante come Sun Chemical a gestire i propri diversi tipi di clienti? Sun Chemical è uno dei maggiori produttori di inchiostri da stampa al mondo. Siamo presenti nel settore digitale da più di 25 anni: abbiamo cominciato con gli inchiostri a base acqua e ci siamo rapidamente allargati ad altri settori, fino a specializzarci negli inchiostri UV. Sun Chemical gestisce i propri clienti differenziando e specializzandosi: per esempio, SunJet si dedica interamente al canale OEM, e la maggior parte delle tecnologie che produciamo è UV, anche se abbiamo anche inchiostri a solvente, a acqua e tessili. L’azienda ha poi scelto di essere esclusivamente un produttore chimico, che non ingegnerizza le soluzioni finali e per questo necessita di partner OEM, con i quali lavora per sviluppare le migliori chimiche di inchiostro, che poi si occupino di portarle al

consumatore finale. Come supportate nuovi progetti di integrazione? Abbiamo molte e diverse piattaforme di inchiostri, per cui normalmente partiamo da qui per personalizzare il prodotto sulla base delle applicazioni e delle esigenze che ha l'integratore, o in alcuni casi l’end-user. Può capitare che un integratore si presenti con un’applicazione completamente nuova, nel qual caso ne valutiamo attentamente il potenziale, che non significa necessariamente numeri enormi, in modo da cominciare un progetto di sviluppo partendo da zero. Si tratta di un modello diverso rispetto a quello di Sun Chemical, che lavora su grandi volumi. Parliamo di innovazione: cosa ha impatto oggi sul mercato, sia in termini di percezione che di effettiva utilità? Credo che Aquacure sia un ottimo esempio di come interpretiamo l'innovazione in Sun Chemical: le domande che ci siamo fatti è “dove andrà la tecnologia UV? quali sono le sue opportunità di sviluppo?”. Abbiamo fatto molta ricerca “blue sky”, come si definisce quella senza ricadute e applicazioni immediate sul mercato, per arrivare a un prodotto sicuramente innovativo. Cerchiamo sempre di non relazionarci solamente con quello che c’è sul mercato oggi, ma con quello che ci sarà domani.



da fespa a drupa Se per gli etichettifici è la tecnologia del futuro, la stampa digitale a bobina è vista da migliaia di operatori della grafica come un potenziale ampliamento del business

Le febbre da narrow-web contagia le arti grafiche a cura della redazione // redazione@densitymedia.com

C

he le applicazioni di stampa commerciale abbiano vissuto – forse lo stanno ancora vivendo - un progressivo impoverimento è cosa nota: non stiamo a ripetere quanto segmenti un tempo floridi, dall’affissione esterna alla produzione di cataloghi e materiale pubblicitario, regalino oggi ben poche soddisfazioni

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e siano oggetto di feroci battaglie tra tempi di consegna e prezzi stracciati. Complice anche il più facile accesso alla tecnologia garantito dalle piattaforme digitali: quelle stesse tecnologie inkjet che, dopo aver dato vita al “fenomeno wide format” stanno oggi infiammando tanti altri mercati. In primis quello dell’etichetta autoadesiva, un prodotto ad altissimo coefficiente tecnico e

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a elevato valore aggiunto, da sempre appannaggio di pochi etichettifici specializzati e di alcuni stampatori commerciali particolarmente attenti e creativi. In pochi anni le cosiddette “narrow-web” – espressione derivata dalla “banda stretta” delle bobine utilizzate nel settore dell’etichetta – basate su tecnologia inkjet si sono moltiplicate, al punto che oggi non c’è quasi produttore che

non ne proponga un modello o un’intera gamma. Quasi tutte rispecchiano una medesima idea o architettura di fondo, sebbene ci siano oggettive differenze da considerare. Ma questo sarà oggetto del nostro speciale in uscita su Italia Publishers #4 nel mese di settembre. Nelle prossime pagine ci limiteremo a presentarvi alcuni dei prodotti più interessanti tra quelli presenti a FESPA e a drupa.


da fespa a drupa Tau 330 e 330E: le "narrow sisters" che conquistano grandi e piccoli Tra i fornitori di sistemi narrowweb UV per etichette, Durst può dire di aver fatto breccia nel cuore e nella produzione degli etichettifici, ma anche di aver avvicinato molti neofiti a questa remunerativa applicazione. Merito del competente team guidato da Helmuth Munter, così come della serie Tau, che

soddisfa appieno le esigenze di produttività, di formato e (non ultima) di budget del mercato. Anche a drupa Tau è protagonista con il modello di punta Tau 330, disponibile nelle versioni da 330 e 200 mm di larghezza di stampa e integrabile con laser in linea e altri sistemi di finitura, che arriva a una velocità di 48 m/

min ed è in grado di riprodurre i dettagli più sottili, i testi più piccoli, immagini incredibilmente definite e passaggi tonali accurati grazie alla risoluzione ottica di 1.000 dpi e ad un motore a 7 colori: CMYK, arancio, viola e bianco. Tau 330E, disponibile nei medesimi formati e con uguale velocità, conserva tutti i plus di

Tau ma garantisce costi di acquisto e di gestione più contenuti. La versione "E" ha configurazioni colore limitate al CMYK, con l'eventuale aggiunta del bianco. www.durst.it || Tau330 è disponibile stand-alone o è integrabile con differenti opzioni di finishing, così da dare vita a workflow di produzione automatizzati

Con SurePress l’etichetta ideale è waterbased o UV Epson prosegue nella sua crescita nel campo dell’etichetta con l’ormai nota gamma SurePress, che si articola nelle due serie L4033A e AW (6 colori, più bianco nella AW) con inchiostri a base acqua e L-6034V e VW (4 colori e vernice, più bianco nella VW) con inchiostri UV. La disponibilità di due differenti chimiche e

relativi sistemi di curing, unitamente alle diverse configurazioni colore, consente agli operatori di affrontare molteplici esigenze produttive e applicative. Mentre la serie L-4033 è vocata alle lavorazioni di alta qualità in piccole tirature su supporti prevalentemente cartacei, L-6034 è pensata per carichi di lavoro più impor-

tanti e per la stampa su una varietà di materiali progettati per applicazioni ad elevata resistenza ai graffi, alle intemperie e ai chimici. Grazie al sistema di curing LED (a luce fredda), L-6034 garantisce bassi consumi energetici e consente di lavorare anche materiali termosensibili, come il PE. Entrambe le serie prevedono

l’integrazione con varie opzioni software, tra cui la potente Esko Software Suite, e differenti moduli di converting. www.epson.it || Con due differenti serie di narrowweb, Epson consente di scegliere tra il base acqua e una versatile chimica UV-curable con curing LED

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da fespa a drupa Labelfire 340 combina il top della flexo e l’inkjet del futuro Con i suoi 50 m/min, una larghezza di stampa di 340 mm e un body imponente, è chiaro a tutti che la nuova label press di Gallus (parte del gruppo Heidelberg) è destinata a un ristretto gruppo di etichettifici che vogliono realmente fare la differenza. Anzitutto Labelfire 340 combina un motore

di stampa inkjet UV-curable a 8 colori - CMYK e bianco di base, espandibili con arancio, viola e verde – combinato con 5 gruppi flexo in linea oltre alla fustella semirotativa, così da garantire il meglio delle due tecnologie e quel livello qualitativo cui i clienti Gallus sono abituati. La tecnologia

inkjet utilizzata, con 1.200x1.200 dpi, una goccia da 2 picolitri e 200 livelli di greyscale, produce una risoluzione ottica di 2.400x2.400 dpi, che consente di riprodurre in modo ineccepibile anche i testi, le linee e i dettagli più fini. Anche a livello di unità per il condizionamento del materiale, sono

disponibili web cleaner, corona, antistatico, flexo a tavola piena e spot, oltre all’eventuale primer. www.gallus-group.com || Gallus coniuga i vantaggi della flexo con il top della tecnologia digitale nel corpo della nuova Labelfire 340, vocata ad una qualità estrema

Non c’è etichetta senza Indigo. E nasce 8000 Digital Press Sembra una banalità, ma il rapporto che si è creato tra la piattaforma HP Indigo e il mercato dell’etichetta va ben oltre il classico binomio produttore/end-user. La tecnologia di casa HP, basata sull’ormai celebre ElectroInk, rappresenta infatti uno standard per molti etichettifici e brand owner (tra cui big come Coca Cola, P&G

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e Budweiser), grazie alle continue innovazioni e agli innumerevoli vantaggi offerti, a partire dalle performance cromatiche e da un look & feel che molti associano alla stampa analogica. La nuova HP Indigo 8000 Digital Press ha una larghezza di stampa di 340 mm e opera a velocità fino a 80 m/min, con risoluzioni che toccano i

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2.438x2.438 dpi in modalità HDI e lineature fino a 210 lpi su materiali spessi tra 12 e 450 micron. Oltre alla quadricromia standard, la 8000 può essere configurata a 6 colori con arancio e viola, 7 colori con l’aggiunta del verde o tinte speciali come bianco, giallo e magenta anti-sbiadimento. Anche per la 8000 è poi disponibile l’In-

diChrome Ink Mixing System, che consente di “formulare” in casa tinte spot, arrivando a coprire il 97% della gamma Pantone. www.hp.com || Con i suoi 80 metri lineari al minuto e una dotazione completa di sistemi di pre-trattamento, HP Indigo 8000 è tra le narrow-web più produttive


da fespa a drupa NW210 è la label press compatta, sostenibile e… intelligente Non velocità da capogiro, ma capacità di personalizzare, facilitare il lavoro quotidiano degli operatori, ridurre i costi di produzione e garantire sempre qualità al top: queste le ragioni del successo della narrow-web proposta da INX, che con i suoi 210 mm di larghezza di stampa, una velocità di 23 m/min,

curing/pinning UV-LED e laser integrato da 200 W, ha già conquistato molti etichettifici e stampatori. Tra i vantaggi di NW c’è un workflow stampa/ fustella completamente integrato a livello hardware e software: questo consente, partendo da un PDF con tracciato fustella incorporato, di avere un taglio

perfettamente sincronizzato, senza l’inserimento di marchi di registro. L’operatore può quindi creare una coda di lavori, anche con tracciati fustella differenti, lanciando la macchina in produzione e con la certezza che questa adeguerà automaticamente la velocità di produzione in funzione della complessità della

fustella. Tra le novità introdotte a drupa una nuova unità di laminazione frontale e una serie di inediti inchiostri low-odour ad alte prestazioni e a ridotta migrazione, utilizzabili senza sistemi di aspirazione opzionali. Tutto, ancora una volta, in meno di 4,5 metri di lunghezza. www.inxinternational.com

|| Massima compattezza, workflow integrato e facilità d’uso sono i plus che hanno già fatto innamorare di NW210 tanti piccoli e medi stampatori europei

Dagli specialisti dell’integrazione inkjet nasce N610i Se la britannica Domino ancora non rappresenta un punto di riferimento nell’ambito dei macchinari, davvero non si può dire che non possa vantare un’esperienza pluridecennale nell’inkjet. Proprio da questa lunga storia di ricerca, sviluppo e integrazione nasce N610i, una narrow-web che ha molte

caratteristiche interessanti e che – nella migliore tradizione degli integratori – mette a nudo molti dei suoi contenuti. Sotto la carrozzeria dal design minimalista la labels press di Domino racchiude un potente motore di stampa basato su teste inkjet industriali Kyocera (tra le più performanti sul merca-

to), che le consente di viaggiare a 75 m/min con una larghezza di stampa pari a 333 mm (340 mm di larghezza bobina) e risoluzione nativa di 600 dpi, pari a 1.340 dpi di risoluzione ottica. Alimentabile con bobine jumbo fino a 1.000 mm di diametro, la macchina è dotata di numerosi sistemi di condi-

zionamento del media, tra cui web cleaning e trattamento corona, cui seguono i gruppi stampa CMYK standard e ulteriori 3 stazioni colore opzionali, intervallate da lampade LED di pinning e da un curing UV finale. In uscita è possibile integrare differenti moduli di finitura. www.n610i.com

|| 75 metri lineari al minuto e alimentazione con bobine jumbo da 1 metro di diametro sono tra i plus produttivi della narrow-web UV di Domino

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pubbliredazionale Rispondere alle sfide del mercato per fare business in un mondo che cambia è possibile a Viscom Italia. La manifestazione, giunta alla sua 28esima edizione, si conferma l’appuntamento imprescindibile per il settore della comunicazione visiva

Viscom Italia 2016: comunicazione a prima vista a cura di Reed Exhibitions Italia // info@reedexpo.it

L

’a p p u n t a m e n t o per i professionisti della comunicazione visiva torna a Milano dal 13 al 15 ottobre 2016 a Fiera Milano, per precorrere stili e nuove tendenze del settore. Una manifestazione internazionale in continua evoluzione, in grado di garantire opportunità esclusive, coinvolgere sempre più espositori e visitatori anche dall’estero e offrire una segmentazione di prodotto unica. La nuova edizione di Viscom Italia ha i numeri per confermarsi come primo marketplace e luogo d’elezione per il mercato in tutte le sue declinazioni. Rappresentatività ed internazionalità sono i tratti salienti della manifestazione, che vede oltre il 60% dell’area espositiva già occupata dai player del mercato, che hanno scelto Viscom come piattaforma per farsi conoscere da oltre 16.500 visitatori da 60 paesi. Il padiglione 8/12 ospiterà in un grande hub creativo tutta la filiera dell’industria grafica per presentare tecnologie, applicazioni e materiali performanti in materia di grande formato, insegnistica, cartellonistica,

serigrafia, tampografia, promozione tessile, ricamo, incisione, fresatura, laser, digital signage, labelling, packaging, P.O.P, servizi per eventi. Attraverso un approccio trasversale verranno raccontate nuove passioni e visioni nei tre principali eventi: Viscom Talks, Viscom Live, Viscom Awards – DIVA. Il nuovo programma dei Viscom Talks, organizzati con il coordinamento scientifico di PersonaLive azienda incubata presso il POLIHUB della Fondazione del Politecnico di Milano, vedrà salire sul palco speaker d’eccezione pronti a condividere con i partecipanti le loro idee creative trasformate in storie vincenti. Un vero centro di contenuti di business, unito all’esperienza di leader di pensiero, per capire nuovi mercati e cogliere opportunità professionali. Viscom Live sarà la cornice dedicata alle sperimentazioni. Un format interattivo per dare vita a tecniche di personalizzazione grazie alle tecnologie del settore, esibire le nuove “anime” di applicazioni per impreziosire materiali, cambiare pelle agli oggetti di design e creare nuove collezioni per il mercato del fashion.

Reed Exhibitions Italia Via Marostica 1 20146 Milano www.viscomitalia.it viscomitalia@reedexpo.it +39 02 4351701

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tecnologie Una visione del business sempre un passo più avanti, unita alle tecnologie di taglio e converting più innovative, ha consentito al media-provider romano di consolidare la propria leadership nazionale

Logistica al top e taglio by Protek: così Eurmoma eccelle nel servizio

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l 25° anniversario di un’azienda è un traguardo notevole, perché ne evidenzia la lungimiranza, la capacità imprenditoriale e la serietà nello svolgere il proprio lavoro. Una tappa festeggiata quest’anno da Eurmoma, il distributore laziale che dal 1991 a oggi si è affermato tra i big della distribuzione nazionale di materiali per la comunicazione visive. Un’azienda che è riuscita a combinare la qualità dei prodotti con

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servizi sempre all’altezza delle aspettative. Nel corso degli ultimi anni Eurmoma ha scelto di continuare a innovare, interpretando tendenze e soprattutto incrementando la propria capacità di rispondere a richieste sempre più particolari da parte della clientela. In quest’ottica, un paio d’anni fa, il fondatore Ippolito Bassani ha costituito una divisione dedicata alla lavorazione dei materiali, dotata sin dall’inizio di due plotter per il taglio e la fresatura Protek Unico TT: due sistemi in-

Stai sfogliando carta Fedrigoni Symbol Matt Plus

dustriali ad elevate performance che hanno permesso a Eurmoma di portare la qualità e la varietà dei propri servizi ai massimi livelli. Grazie alla potenza e alla versatilità di Unico TT, l’azienda capitolina ha razionalizzato la composizione del proprio magazzino e standardizzato i formati dei materiali, con la sicurezza di poter gestire in autonomia e in modo efficiente il converting ondemand dei materiali. Flessibilità, qualità del prodotto e affidabilità rappresentano uno standard ir-

rinunciabile, al punto da essere diventati elementi distintivi di Eurmoma. Grazie alla propria visione e a soluzioni tecnologiche avanzate come quelle di Protek, Eurmoma dimostra come, anche in un mercato fortemente competitivo come quello dei materiali per la stampa, si possa riuscire a fare la differenza con servizi a valore aggiunto. || In alto, lo stabilimento Eurmoma di Ciampino e la divisione di finishing dell’azienda romana


tecnologie “Molti clienti ci scelgono per la qualità dei materiali e poi restano con noi per il livello di servizio che offriamo”

intervista a Ippolito Bassani Titolare di Eurmoma

Cosa ha spinto un’azienda come Eurmoma a creare un reparto dedicato al converting? E cosa vi ha portati a scegliere Protek? Quando ci siamo resi conto che i nostri clienti necessitavano di un aiuto concreto da parte nostra, che andasse al di là della vendita dei materiali, abbiamo deciso di investire su un centro di taglio interno. Unico TT è stata una scelta consequenziale: forse una mia piccola e personale follia, che ha fatto pensare a Giulio Fazzini (amministratore di Protek ndr) che io fossi matto, ma che è soprattutto una

scelta che rifarei domani mattina. Cosa c’è di tanto folle nell’acquisto di un plotter da taglio digitale? Non ho mai provato quelle machine prima di acquistarle: le ho prese a scatola chiusa, o quasi. Dico quasi perché nel corso di una fiera avevo addocchiato alcune caratteristiche tecniche che mi hanno fatto innamorare per la loro unicità rispetto alle concorrenti. Infine mi è bastato parlare con Fazzini per capire quanto fossimo in sintonia. La sua passione e la sua grande competenza mi hanno convinto che Protek fosse il partner giusto e che Unico TT fosse la piattaforma per noi. Cosa è cambiato dal giorno dell’installazione? È cambiato tutto, in positivo. Da 2 anni a questa parte riusciamo a

garantire lavorazioni che perfino i nostri clienti non sono in grado di effettuare: per questo capita sempre più spesso che si rivolgano a noi non solo per la fornitura di materiali, ma anche per realizzare una parte della lavorazione. Sia per qualità dei prodotti che per necessità di servizi accessori, il nostro parco clienti si amplia a dismisura. L’unica cosa certa è che stiamo continuando a crescere e di conseguenza che questa è la direzione giusta. A due anni di distanza come si è evoluto il rapporto con Protek? C’è una grande sinergia. Protek ci propone le sue innovazioni e si pone al nostro servizio 7 giorni su 7: un’assistenza rassicurante, benché le nostre Unico TT, nonostante le 10 ore medie di lavoro quotidiano, non abbiano mai dato reali problemi.

Unico TT è un mix di tecnologia e potenza industriale al servizio della comunicazione visiva La Unico TT è una soluzione da taglio e fresatura estremamente performante, in grado di effettuare taglio, cordonatura e fresatura. Sfrutta appieno l’esperienza in ambito industriale accumulata negli anni da Protek, realizzando lavorazioni di alta qualità e precisione nel mondo della comunicazione visiva. È dotata di una struttura realizzata in carpenteria elettrosaldata con parti in acciaio estremamente stabile e di un cambio utensile automatico a controllo numerico che può gestire fino a 12 differenti utensili. Il mandrino ha una potenza massima di 3,5 kW e la Unico TT può effettuare senza difficoltà lavorazioni su materiali con spessori fino a 500 mm, con una varietà di lavorazioni estremamente ampia: cartotecnica, legno, metalli, materiali plastici, tessuti tecnici e schiume. Il piano di lavoro, realizzato in materiale fenolico, prevede da 2 a 4 aree di vuoto indipendenti, che lavorano generalmente in combinazione con pompe da 4 kW

di potenza o, in alternativa, con turbine da 2 kW. Nel caso di Eurmoma, i tecnici di Protek hanno allestito un sistema ad hoc, che utilizza complessivamente sia 3 turbine che 3 pompe invece di 4 per ciascun tipo. Questo sistema esclusivo permette di utilizzare entrambe le piattaforme sia per

lavorazioni che necessitano del vuoto che per quelle che hanno bisogno dell’aspirazione, garantendo una grande flessibilità, una riduzione dei tempi di lavorazione e perfino una riduzione del 25% dell’energia necessaria all’alimentazione di sistemi di vuoto e di aspirazione.

|| Il sistema centralizzato di gestione delle pompe e delle turbine

Protek Zona Industriale C.da Congiunti 65010 Collecorvino (PE) www.protek.it protek@protek.it T: +39 085 8208888 F: +39 085 8206685

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speciale Il soft proofing si propone l’obiettivo di sostituire la prova di stampa cartacea: vediamo con quali pre-requisiti e con quante possibilità di successo nel mondo reale

Soft proofing: può il monitor sostituire la prova colore? di Marco Olivotto // marco@marcoolivotto.com

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el campo della stampa esistono problematiche immutabili nel tempo. Tra queste, la necessità di un riferimento affidabile da mostrare al cliente e da fornire allo stampatore, al fine di scongiurare sorprese sgradite nel corso della tiratura. Chiunque si sia occupato anche solo marginalmente di stampa certamente conosce fin troppo bene le lamentele sulla resa cromatica difettosa, sul risultato troppo scuro e via dicendo. La soluzione tradizionale è quella di produrre una prova di stampa cartacea (hard-proof): ne esistono di diversi tipi e con diversi gradi di affidabilità per quanto riguarda la riproduzione del colore. Negli

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ultimi anni si è però affermata l’alternativa di produrre una prova di stampa a monitor, quindi non fisica (soft-proof). Prima di discutere le possibilità e le problematiche di questo approccio conviene comunque esaminare l’intero problema della riproduzione del colore da una prospettiva generale. Il punto di partenza è che la maggior parte delle immagini digitali vengono oggi prodotte e preparate in RGB. Questo metodo colore descrive l’interazione di illuminanti, ovvero di sorgenti luminose; si contrappone a CMYK, che invece descrive l’interazione di inchiostri, pigmenti e coloranti. La stampa litografica offset è di norma effettuata in CMYK e utilizza pertanto i soli inchiostri di quadricromia che ben conosciamo. Uno step successivo è quello

Dopo la formazione classica, la laurea in fisica e vent’anni di produzione musicale, nel 2007 Marco Olivotto scopre le opere di Dan Margulis, padre della correzione del colore in Photoshop, e diventa suo allievo. Da sempre dedito all’insegnamento in diversi ambiti presso strutture private e pubbliche, dal 2011 dedica i propri sforzi alla diffusione delle tecniche della correzione del colore in Photoshop. Da allora organizza campus, workshop, attività formative on-demand in ambito fotografico e grafico, è speaker di FESPA, collabora con realtà didattiche di livello nazionale ed è autore di ben 25 videocorsi e seminari sulla correzione del colore. Da quest’anno è collaboratore di Italia Publishers.


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dell’aggiunta di inchiostri ulteriori allo scopo di riprodurre tinte specifiche non stampabili (o difficilmente stampabili) con i soli inchiostri di processo. Un esempio tipico è l’utilizzo di tinte piatte Pantone nella riproduzione di marchi aziendali, ma è anche possibile utilizzare un quinto o sesto inchiostro nella stampa di immagini fotografiche particolarmente difficili da riprodurre altrimenti.

È più stabile il monitor o la stampante? Il processo di stampa litografica è intrinsecamente instabile: a causa di molti fattori concomitanti, le prestazioni di una macchina da stampa possono variare sensibilmente in tempo reale, anche nell’arco di pochi minuti. Diverso è il caso di un monitor: una volta impostati i parametri di calibrazione e creato un profilo, il dispositivo varierà nel tempo – ma molto lentamente. Di norma, ciò che vediamo ora a monitor sarà identico a ciò che vedremo tra mezzora e anche tra ventiquattr’ore: il dispositivo è stabile. Anche una stampante a getto d’inchiostro è soggetta a variabilità, ma molto meno di una macchina da stampa. Per questo motivo la stampa tradizionale si effettua con un operatore che modifica in tempo reale i parametri della stampa nel corso della tiratura, al fine di minimizzare lo scarto da una condizione media approvata dal cliente. In questo senso, la presenza di una prova di stampa è essenziale, perché fornisce un riferimento visivo assai utile che si affianca alle necessarie rilevazioni densitometriche e colorimetriche messe in atto nel corso della produzione.

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monitor degno di questo nome è in grado di riprodurre molte sfumature di colore che nessuna stampa litografica può garantire, in particolare nel campo dei verdi e dei blu particolarmente brillanti. Questo rende la realizzazione di una soft-proof un processo delicato e non semplice, che va contestualizzato molto bene. L’idea che possa esistere una correlazione diretta tra monitor e stampa è errata e purtroppo assai radicata: “te la faccio uguale al monitor!” è una delle tre più grandi bugie delle arti grafiche – a meno che non prendiamo questa affermazione nel modo giusto. In generale, lo scopo della soft-proof non è quello di ottenere una bella immagine, quanto quello di ottenere una buona simulazione di condizioni di output che, in generale, sono peggiori di ciò che il dispositivo utilizzato per simularle potrebbe rappresentare.

Guardiamola sempre sotto la luce giusta… Partiamo innanzitutto dalla stampa: questa va osservata in condizioni ben definite,

perché il metamerismo degli inchiostri le fa mutare aspetto quando variano i parametri d’illuminazione. Per questo motivo esiste uno standard definito dalla norma ISO 3664-2009 che specifica quali caratteristiche debba avere la luce utilizzata per l’esame delle stampe e quali debbano essere le condizioni di osservazione. È importante che le caratteristiche siano omogenee nel reparto stampa, nel reparto pre-stampa e anche nel reparto in cui il cliente visualizza e approva o disapprova il risultato. Che, attenzione, pulce nell’orecchio, potrebbe per lui essere il suo ufficio – che difficilmente sarà a norma. La parola magica, che tutti hanno certamente almeno sentito, è “D50”: questa sigla indica la curva spettrale di un illuminante caratterizzato in maniera ben precisa. In particolare, lo spettro delle lunghezze d’onda deve essere continuo (ovvero non avere buchi né presentare picchi): una rappresentazione schematica è visibile in figura 1. Vale la pena di notare come le lunghezze d’onda dai 450 nm (nanometri) in su siano distribuite in maniera pressoché uniforme, con una caduta nell’area del blu (tra 400 e 450 nm) e una coda nella zona dell’ultravioletto (UV) che risulta invisibile all’occhio umano. D50 corrisponde a una temperatura di colore di 5.000 K, ma non tutte le sorgenti a 5.000 K sono D50. Gli illuminanti che la norma ISO 36642009 considera accettabili vengono di norma forniti da chi fabbrica cabine di osservazione come quella visibile in figura 2. È infatti poco pratico e molto costoso allestire un intero reparto in modo che rispetti la norma D50, e l’osservazione avviene di solito nello spazio ristretto di una cabina opportunamente attrezzata. Oltre alla temperatura colore è fondamentale che anche l’intensità luminosa

Il proofing non serve a produrre “belle immagini” RGB e CMYK sono due metodi colore molto diversi, non solo a causa del differente gamut dei dispositivi: è ben noto che qualsiasi

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speciale rispetti determinati parametri. Le pareti devono inoltre essere rigorosamente neutre per non influenzare l’osservazione.

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Monitor, profilo e software: il triangolo magico del soft proofing Questo articolo riguarda il soft-proofing, ovvero la produzione di prove di stampa visibili a schermo, ma era necessario introdurre il discorso più in generale, perché comunque la stampa finale verrà di norma approvata in condizioni standard, che sono le stesse definite dalla norma appena illustrata. La possibilità di visualizzare sul proprio monitor quale sarà l’aspetto di un’immagine prodotta da un dispositivo diverso è uno degli aspetti più interessanti della gestione del colore, ma questa possibilità non si realizza in maniera automatica e gratuita. Servono tre elementi essenziali: un monitor calibrato e dotato di un profilo colore accurato, un profilo colore che descriva le condizioni di stampa da simulare e un software che gestisca correttamente il colore. Photoshop, ad esempio, permette da molto tempo di realizzare una soft-proof, ma non è l’unico software in grado di farlo. Vale la pena anche di specificare che il gamut del monitor utilizzato dev’essere sufficientemente esteso. Se viene utilizzato un monitor il cui gamut corrisponde più o meno a quello di sRGB, certi colori riproducibili in CMYK non potranno essere visualizzati. L’esempio classico è quello del colore ciano solido, 100C, che un monitor simile non riesce a riprodurre. La figura 3 mostra più o meno quella che sarebbe la simulazione del colore 100C in un caso simile: a sinistra il colore “vero” dell’inchiostro ciano, che siamo in grado di stampare; a destra come verrebbe simulato su un dispositivo come quello descritto. In ogni caso, anche una soft-proof fatta in condizioni non ideali può essere indicativa degli eventuali problemi in agguato e suggerire

un metodo di correzione. La figura 4 mostra un esempio di questa problematica. La versione A è la conversione diretta in CMYK di un originale (Adobe RGB) in cui il verde del parafango è così intenso che non è in alcun modo rappresentabile in CMYK. La versione B è migliore: il colore è grosso modo simile, ma si vede bene la struttura interna del pezzo, che è stata quasi obliterata nell’originale a causa del tipico appiattimento (anche di luminosità) che affligge le aree fuori gamut nella conversione a uno spazio colore più piccolo. L’intervento che ha reso possibile questo risultato è stato effettuato in RGB ed è una semplice desaturazione selettiva del verde, in maniera da farlo rientrare nel gamut disponibile senza che gli altri colori ne siano affetti: non sarebbe stato possibile farla, perlomeno non in maniera così efficace, in assenza di una soft-proof che denunciasse l’appiattimento del colore originale. Che, per inciso, non può essere rappresentato neppure in sRGB e non è visualizzabile su un monitor consumer a gamut ridotto.

Come cambia la soft proof se “cambio” carta o tecnologia di stampa La funzione della soft-proof è quindi duplice: 4

serve innanzitutto a chi si occupa della fase creativa per evitare sorprese in fase di stampa, perché denuncia la presenza di colori fuori gamut in due step diversi. Il primo è quello di segnalare che un certo colore esaminato ha un problema; il secondo è di quantificare il problema, visivamente, simulando il risultato di un output sotto determinate condizioni: stampa tradizionale, ma anche a getto d’inchiostro e in generale digitale. Nel momento in cui abbiamo a disposizione un profilo colore che descriva ciò che dobbiamo simulare, la natura del processo passa in secondo piano. Ciò che il software esegue è semplicemente una conversione “finta”, senza modificare in alcun modo i pixel, secondo un certo intento di rendering che detta le condizioni su come debbano essere affrontati i colori fuori gamut. Questa conversione virtuale è, di fatto, la nostra prova di stampa a schermo, la softproof: può essere influenzata da varie scelte (intento di rendering, compensazione del punto nero, simulazione del colore del supporto, etc.). Serve anche in fase di prestampa per effettuare la stessa verifica e per visualizzare – se si presenta la necessità – come un determinato documento si stamperà su una macchina o un supporto diverso da quello per il quale è stato preparato. Questo è un problema assai sentito nel campo della stampa digitale, dove i diversi substrati e le tecnologie si sono moltiplicati a dismisura rispetto al mondo relativamente semplice e ordinato del passato.

Non si può controllare tutto, sempre e comunque Un punto cruciale sul quale esiste un margine d’incertezza riguarda le condizioni di osservazione: così come esistono precise prescrizioni sulle modalità di esame e analisi delle prove cartacee, devono essere specificate anche le condizioni di visualizzazione per i sistemi che simulano un output a monitor. Esi-

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speciale ste una norma (ISO 12646, ultima revisione nel 2015) che stabilisce quali caratteristiche tecniche minime un monitor debba avere per essere considerato adatto all’operazione. La norma prescrive anche delle regole relative all’ambiente circostante, ivi compresa l’illuminazione da adottare. Soprattutto, suggerisce un parametro di calibrazione abbastanza controverso: il punto di bianco del monitor va impostato a D50, ovvero 5.000 K. Questo può sembrare sensato alla luce delle prescrizioni in essere per i sistemi di hard-proof, ma diversi operatori sostengono che il monitor sia troppo tendente al giallo con questa impostazione. Personalmente concordo: trovo più facile ottenere una prova soddisfacente con impostazioni che oscillano tra i 5.500 e i 5.800 K. Questo si spiega con il fatto che il nostro sistema visivo reagisce in maniera diversa alla luce emessa direttamente da illuminanti (come nel caso del monitor) o riflessa da una superficie (come nel caso della prova cartacea). I 6.500 K suggeriti da qualcuno (un’impostazione nota anche come D65) forniscono una rappresentazione tendenzialmente troppo fredda. A prescindere da questo, si evince facilmente che un realizzare un sistema di soft-proofing formalmente rispondente allo standard ISO non è semplice, e se da un lato è probabile che un reparto prestampa possa metterlo in atto, dall’altro

è altrettanto improbabile che l’utente medio possa implementarlo correttamente. Bisogna stare molto attenti, quindi, che non si creino aspettative impossibili da soddisfare nel cliente, che per il semplice fatto di avere impostato il suo monitor in un certo modo e per avere adottato una procedura in maniera solo apparentemente corretta pensa di poter vedere a schermo “la stampa così come verrà”. Diciamolo chiaro: in questo caso, seguiranno discussioni sanguinose per una settimana, come minimo. A questo va aggiunto che uno dei vantaggi della stampa digitale è la possibilità di effettuare tirature estremamente piccole (al limite di una sola copia) a costi molto vantaggiosi, a differenza di quanto accade nel campo della stampa tradizionale: le prove certificate ISO sono di per sé piuttosto costose, mentre le tirature di prova effettuate direttamente in macchina hanno un costo di norma insostenibile perché implicano la realizzazione di lastre, l’allestimento della macchina, l’avviamento stampa – e via dicendo. Questo aspetto della stampa digitale genera anche la possibilità di effettuare delle prove di stampa mirate: il loro aspetto è soggetto alle condizioni di osservazione, ma è spesso più semplice osservare qualcosa di fisico che affidarsi a un sistema calibrato e profilato in base a parametri teorici, magari non supportato da un ambiente di osservazione a norma. 5

E, diciamocelo, qualcosa può sempre andare storto: il mondo reale non è né omogeneo, né semplice.

L’hardware e il software giusti per un risultato non bello né brutto, ma ottimale Alcuni strumenti sono comunque necessari: esistono modelli ben noti di monitor in grado di realizzare da soli il proprio profilo colore in base a parametri di calibrazione pre-impostati: EIZO, NEC, BenQ sono le tre marche più diffuse. Alcuni modelli hanno il colorimetro incorporato, altri necessitano di uno strumento esterno. In questo campo specifico esiste soltanto l’imbarazzo della scelta: colorimetri e spettrofotometri di diverso livello vengono prodotti da X-Rite, Datacolor, Barbieri e altri. Il software di riferimento, soprattutto a livello creativo e progettuale, rimane la Creative Cloud di Adobe, anche se moltissimi software concorrenti mettono a disposizione funzionalità simili anche per quanto riguarda la soft-proof. Con una contraddizione in termini: anche se non si può generalizzare, non sempre i software di RIP rappresentano accuratamente il colore a schermo quindi conviene fidarsi con riserva. Personalmente, utilizzo Photoshop se devo osservare un’immagine con la certezza che la prova colore venga effettuata come si deve; in subordine, Acrobat – anche se alcune delle ultime versioni hanno mostrato problemi assai seri proprio in questo campo: nella mia esperienza, però, Acrobat DC ha risolto ogni difficoltà relativa al rendering del colore. Per finire, la figura 5 mostra la finestra di dialogo della funzione Imposta prova in Photoshop, disponibile nel menu Visualizza. Questa è la voce denominata “Personale”, che permette di visualizzare a schermo la simulazione di output nei confronti di un profilo colore scelto dall’utente. Nel caso specifico, abbiamo deciso di simulare la condizione di stampa su quotidiano identificata dal profilo colore ISOnewspaper26v4, con l’intento di rendering percettivo e simulando il colore della carta. Il risultato, rispetto a quello visibile in figura 4, è abbastanza abominevole – ma riflette delle caratteristiche di stampa tra le più disperate che potremmo escogitare. Il valore della softproof è proprio quello: dirci quando qualcosa sarà brutto, e soprattutto quanto sarà brutto – naturalmente rispetto a un originale tecnicamente non stampabile in maniera fedele. La bontà e la fedeltà della prova dipenderanno però dalla qualità delle attrezzature utilizzate e da come sarà stato impostato il nostro sistema nel nostro ambiente di lavoro.

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strategie wrapedecorcircle.it è stato progettato per mettere in contatto i migliori esperti di applicazione e interior decoration con clienti a caccia di idee e di professionisti

Esperti di wrapping e committenti si incontrano online con SIR Visual

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n un mercato competitivo la scelta dei fornitori di materiali dipende da servizi imprescindibili, ma sempre più anche da valori aggiunti legati al business e alla consulenza. SIR Visual ha compreso appieno la centralità di questi fattori, creando nel 2012 la Wrap&Decor School: un progetto innovativo sviluppato con la collaborazione del partner 3M, che offre ai professionisti della stampa digitale, del wrapping e dell'interior decoration le nozioni per ottenere il massimo dalla propria attività. Da circa un mese alla scuola si è aggiunto un nuovo e ambizioso progetto: un sito web destinato a mettere in contatto i migliori esperti italiani di applicazione di pellicole adesive con nuovi clienti finali alla ricerca di professionisti a cui affidare la realizzazione di progetti di riqualificazione. Si tratta di un sistema ben congegnato e meritocratico, basato sul rilascio di feedback da parte degli end-user per i servizi ricevuti: tanto maggiore sarà il livello di soddisfazione del cliente finale, tanto più crescerà la reputazione del professionista sulla piattaforma web.

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|| In alto, l'insegna della Wrap&Decor School di Castenedolo; in basso, la home page del nuovo sito web e la schermata del profilo personale del decoratore

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strategie

intervista a Fabrizio Conti Sales & Marketing Manager di SIR Visual

“I feedback sono determinanti, poiché ci mostrano le reali capacità dell’applicatore, mentre questi capisce cosa deve migliorare”

Come nasce l’idea di un canale di comunicazione tra clienti finali e decoratori? Già da tempo abbiamo percepito quanto per il committente sia difficile trovare nella propria zona un applicatore esperto per affidargli progetti di wrapping e riqualificazione di interni. Al di là del reperimento dei nomi, mancava uno strumento in grado di connettere domanda e offerta. Inizialmente abbiamo creato un gruppo segreto su Facebook, che in breve tempo ha raggiunto i 275 iscritti, ma ben presto abbiamo preso atto dell’inefficienza del mezzo di comunicazione, causato anzitutto dalla natura generalista del social network: in troppi casi, per esempio, è capitato che l’iscritto non badasse alle notifiche, perdendo così opportunità di lavoro. Per questo abbiamo deciso di realizzare una piattaforma dedicata.

circle.it dovrebbe rappresentare il TripAdvisor dell’interior decoration e del wrapping. Anzitutto possono registrarsi e accedere solo professionisti certificati. Poi il sito è suddiviso per settori, con blog tematici attraverso i quali chiedere informazioni e risolvere problemi comuni a tutti. Sono disponibili le case history di realizzazioni già fatte, con la possibilità di scaricare foto in alta definizione da usare come esempio da presen-

tare ai propri clienti. Ogni utente ha un profilo che gli mostra le opportunità disponibili, i lavori svolti e i feedback ottenuti. I feedback vengono forniti dai clienti finali con valutazioni da una a cinque stelle per ogni aspetto del lavoro e sono visibili solo a noi e al professionista interessato. Questi sono determinanti, poiché ci mostrano le reali capacità dell’applicatore, mentre questi capisce cosa deve migliorare.

Quali sono le caratteristiche del sito web? Nella nostra visione wrapedecor-

La scuola che ha fatto scuola… detto, fatto! La nuova piattaforma web è un tassello determinante nel mosaico dei servizi di SIR Visual, che sembra aver trovato così un canale per valorizzare tutto il potenziale della Wrap&Decor School. La scuola rappresenta un’eccellenza che in soli 4 anni ha formato oltre 1.600 professionisti, sfruttando le competenze di 14 docenti esperti. L’accademia è una realtà a

sé, che si autofinanzia con il pagamento dei corsi e che per questo viene riconosciuta come una delle realtà più innovative nel settore. Le lezioni, suddivise per tipologia e livello, oltre agli insegnamenti pratici dei Trainer ufficiali 3M prevedono nozioni di marketing e tecniche di vendita e progettazione: conoscenze fondamentali per aggiungere

valore alla professionalità degli applicatori. I corsi durano uno o due giorni e il numero degli iscritti a ogni modulo è limitato, così che ogni partecipante goda del miglior tutoraggio. Le iscrizioni avvengono esclusivamente attraverso il sito wrapedecor.it, che offre tutte le informazioni necessarie per scegliere il corso più adatto alle proprie esigenze.

SIR Visual Via Brescia 41 25014 Castanedolo (BS) www.sirvisual.it info@sirvisual.it T: +39 030 2130290 F: +39 030 2733266

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idee per crescere Centinaia di operatori della grafica e della comunicazione si trovano ad un bivio, ma per evitare errori ci sono domande da porsi e azioni pratiche da mettere in atto

Da rivenditore a stampatore: compro o no la stampante? di Alessandro e Daniele Bosco // alessandro_bosco@boscofg.it, daniele_bosco@boscofg.it

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uello che oggi vogliamo affrontare con te è un tema scottante, che riguarda ogni anno centinaia di piccoli e medi operatori della comunicazione. Una situazione di cui fronte a cui – premettiamo doverosamente – non esiste un approccio giusto e uno sbagliato. Un fatto è tuttavia certo: se produci puoi far crescere il tuo business come vuoi, riducendo l’influenza di fattori esterni, con margini mediamente più alti e con il pieno controllo

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delle tempistiche. Improvvisamente diventi l’unico fautore del successo o dell’insuccesso della tua azienda e puoi mettere in pratica e perfezionare strategie commerciali e prodotti per conquistare e fidelizzare i tuoi clienti. La questione resta se investire o meno, e soprattutto quale tecnologia scegliere. Oggi ti guideremo attraverso un ragionamento che speriamo ti aiuterà a prendere una decisione, se possibile basandoti su dati e non solo sulle sensazioni, magari condizionate da un momento di euforia.

Affiatati nella vita e nell’azienda di famiglia, la palermitana Bosco Forniture Grafiche, i fratelli Bosco vantano competenze complementari. Con il suo brand “Sistema Consulenza Plotter” e un decennio di esperienza nel settore, Alessandro supporta ogni anno decine di aziende grafiche nella scelta della stampante più idonea per applicazioni e necessità specifiche. A sua volta Daniele, all’attivo oltre 14 anni di stampa digitale e di supporto telefonico a clienti di ogni tipologia e dimensione, ha scelto di specializzarsi nella consulenza su materiali di consumo ed espositori pubblicitari. Dal 2016, complici la loro contagiosa positività e voglia di comunicare, contribuiscono ad arricchire la “diversity” dei contenuti di Italia Publishers.


POP

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idee per crescere Pensa al tuo business prima che alla tecnologia

A BOARD

ROLL

UP

Se scegli di investire sulla tua capacità produttiva non basare la scelta della stampante solo sulle caratteristiche tecniche, sul prezzo e sullo sconto. È un processo standard, è sempre stato cosi: valuti la qualità di stampa, ti fidi del marchio e fai la tua scelta. Ma oggi il mercato è complesso, l’offerta è immensa e per questo vorremmo suggerirti quattro punti su cui riflettere prima di scegliere la tua prima stampante: a) posizionamento; b) volumi di stampa attuali e futuri; c) marketing; d) integrazione della nuova stampante in azienda.

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Qualche decennio fa era sufficiente affiggere un’insegna “tipografia” per avere clienti e stampare. C’era tanta richiesta, scarsa capacità produttiva e meno concorrenza. Oggi la concorrenza è aumentata e le commesse non sono più costanti come un tempo, quindi per avere successo devi posizionarti in modo da differenziarti dalla concorrenza. Ma cosa vuol dire all’atto pratico? Anzitutto devi trovare una nicchia di mercato che ti permetta di sostentarti con una clientela stabilizzata: la nicchia di mercato è un insieme di clienti che hanno lo stesso problema da risolvere, che tu sei chiamato a servire. Immagina che i tuoi clienti di riferimento abbiano tutti il problema dell’urgenza: fanno tutti molte fiere e devono sempre avere stand belli e realizzati in tempi record. Ebbene, tu puoi risolvere il problema garantendo consegne in tempi record e magari aggiungendo servizi extra come la grafica, il montaggio e smontaggio e qualsiasi altra cosa sia strettamente legata all’evento. Nel momento in cui la nicchia esiste e può farti guadagnare, devi occupare una posizione nell’immaginario del tuo cliente: una posizione unica e distintiva rispetto alla concorrenza. Devi quindi studiare la tua concorrenza e porti le domande giuste. La stampante che ho in mente è già installata e molto diffusa nella zona in cui voglio operare? E se anche è presente potrei utilizzarla in maniera nuova e diversa? Se il tuo concorrente ha la stessa macchina a solvente ma si dedica principalmente alla stampa di banner, tu potresti specializzarti sugli adesivi e sulla loro applicazioni in ambito fieristico nel punto vendita. Stessa stampante, quindi, ma utilizzi

M A IN D E

Come sono posizionato?

WWW.EUROTECH-ITALIA.IT

Via Ciro Amedeo Moriconi n°6 60035 Jesi (AN) ITALY PAPER Tel. +39 0731 60195 Fax + 39 073189 605083


idee per crescere (i metri quadrati) che potresti produrre: un dato che ti permette di capire quanto puoi dare in pasto alla tua macchina già dal primo giorno. Dovresti poi analizzare quali lavori hai perso o rifiutato negli ultimi mesi: scrivi su un foglio ogni vota che rifiuti o perdi un lavoro per ragioni tecniche o economiche: somma tutti questi lavori persi/rifiutati e prova a ricondurli al nuovo investimento, tentando magari una statistica per tipologia di lavoro e presunto prezzo di vendita. Inoltre non è escluso che tu abbia già tanti clienti che comprano altri tipi di stampe da te, ma non di grande formato. Ebbene, alza il telefono e chiamali! Sono già tuoi clienti, ti conoscono. Fai loro qualche domanda su quali supporti e prodotti acquistano regolarmente. È un metodo parzialmente empirico, ma un’analisi almeno parziale delle prospettive di vendita è di grande aiuto quando è il momento di calcolare (e sottoscrivere) la rata del leasing della stampante e tutti gli annessi e connessi.

Anche nel piccolo si può (e si deve) “fare marketing” completamente diversi. Qualora invece avessi l’idea – decisamente sconsigliabile – di portare via clienti al tuo concorrente stampando banner e abbattendo prezzi, a lungo termine potresti pentirtene, vedendo erosi i tuoi margini e ritrovandoti incapace di mandare avanti l’azienda. È molto meglio ritagliarsi una nicchia di mercato ed essere davvero indispensabili al cliente. Immagina poi che i tuoi concorrenti in zona non stampino bene le foto in bianco e nero, tirando sempre fuori dominanti ciano o magenta: ecco che potresti investire qualche soldo nella profilazione del tuo sistema, o ancor meglio acquistare strumenti di color management per dominare la nicchia delle “stampe senza dominanti di colore”, differenziandoti per competenza. Una volta che hai chiaro il tuo posizionamento e i clienti cui ti vuoi rivolgere, devi ragionare sulla fattibilità dell’investimento e su quale stampante acquistare. Ma come fare?

siness plan. Ma è fondamentale, seppure con una certa approssimazione, che tu preveda cosa e quanto venderai. E naturalmente a chi. Se hai già venduto stampe di grande formato prodotte da terzi, hai senz’altro uno storico delle vendite e quindi dei volumi di stampa

Quante stampe potrò e dovrò vendere? Un bene strumentale fermo o sottoutilizzato è quasi sempre un sinonimo di perdite. Per sapere se un investimento ti porterà un guadagno devi prevedere quale volume d’affari potrà generare. Hai idea di quanto potrai produrre? Non siamo dei fan dei business plan ultracomplessi e sappiamo che molte aziende di successo sono nate senza un bu-

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Questo tema meriterebbe da solo una serie di articoli, ma ci limitiamo a darti qualche indicazioni su cosa è indispensabile fare. Fare marketing per una piccola stamperia vuol dire due cose: anzitutto cercare sempre e costantemente clienti che vogliono acquistare


idee per crescere da te; secondo, tenersi i clienti e non farli scappare dalla concorrenza. Ma attenzione: cerca clienti che fanno parte della nicchia che hai scelto, ovvero quei clienti che amiamo definire “in target”. Se hai deciso di servire clienti interessati all’allestimento fieristico di alto livello, è chiaro che un cliente che allestisce con carta da 50 centesimi al metro quadrato appiccicata col nastro adesivo sarà solo una perdita di tempo. Quindi non perdere tempo con clienti che non vuoi. La prima cosa da fare è creare oppure profilare la tua lista clienti, completa dei dati di contatto (email, telefono diretto…) della persona che in azienda prende o influenza le decisioni. Puoi iniziare dai tuoi clienti già attivi (se ne hai), suddividendoli per categorie, definendo quali necessità hanno e cosa comprano o potrebbero comprare: solo così potrai inviare loro un’offerta coerente con la loro esigenza: se vuoi proporre etichette adesive on-demand realizzate con un sistema print & cut, meglio inviarla solo a quei clienti che potrebbero potenzialmente acquistarle. Se al contrario invii un’email o un mailing cartaceo a un cliente cui non interessa ciò che proponi, la tua mail successiva finirà nel cestino, anche se il prodotto è quello giusto. Pensa a cosa fai quando trovi sul parabrezza della tua auto (tu che sei un correntista modello) la pubblicità di un finanziamento per protestati in black list: la prendi e la butti senza neanche

leggerla, magari facendoti un’idea negativa su un fornitore di servizi finanziari potenzialmente valido. La seconda opzione che hai è realizzare una lista clienti da zero: è un’operazione che richiede tempo, ma avrai una lista super-profilata. Ovvero tutti i potenziali clienti saranno perfettamente in target con

il tuo posizionamento e ogni comunicazione (se ben fatta) ti porterà un risultato. Pertanto ti sconsigliamo vivamente di acquistare liste clienti con indirizzi mail: anzitutto non è detto sia legale, e quasi certamente non sono profilate per te. Per creare una buona lista è necessario utilizzare strumenti on-line e off-

LAMINATORE PNEUMATICO  CAR-WRAPPING  CARTOTECNICA  SIGN-MAKING

1650/2050

Neolt Factory srl Via Italia, 6 - 24030 Valbrembo (BG) T. +39 035.46.88.11 F. +39 035.46.88.86 info@neoltfactory.com ordini.italia@neoltfactory.com www.neoltfactory.com

Eco-sostenibile

Self-adaptive

il sistema di pressione ad aria ha consumi energetici molto più contenuti dei motori elettrici.

Grazie a due pistoni indipendenti la macchina adatta i rulli alla superficie del supporto.

Plug & Play

Flessibile

I laminatori della serie Shield sono dotati di compressore interno. E’ sufficiente attaccare la spina, portare la macchina in temperatura e iniziare a lavorare

È possibile predefinire quale pressione applicare a ciascun supporto. Una volta che il materiale è posizionato è sempre possibile effettuare aggiustamenti alla pressione

Piano reversibile

91 Taglio verticale


idee per crescere

line che ti permettono di generare prospect (potenziali clienti) in target: è una cosa seria che va affrontata con molta attenzione. Per ora con il marketing ci fermiamo qui, per capire se la nuova stampante che hai in mente si integra con la tua azienda.

La stampante non è un’isola Comprare una stampante o un qualsiasi altro bene strumentale deve rappresentare un passo in più verso il successo, un’enorme spinta in avanti per l’azienda, e non uno dei tanti “proviamoci, al massimo avremo buttato qualche soldo”: l’introduzione di una tecnologia dove non c’era è il sinonimo di una rivoluzione che deve farti moltiplicare i guadagni e migliorare la qualità della tua vita. Un fattore abilitante che, al tempo stesso, deve essere però integrato correttamente nella tua azienda. La stampante non è cellula isolata, ma una parte integrante del sistema azienda, che necessita quindi di quelle connessioni nervose che le permettono di interfacciarsi con tutte le altre cellule. Un workflow di stampa è normalmente composto da numerose attrezzature tra loro complementari, oltre naturalmente a molteplici competenze da acquisire. Ma limitiamoci all’hardware! Per integrare la stampante nel tuo sistema produttivo devi sapere che tipo di prodotti vuoi realizzare: consegni stampe arrotolate in un tubo così

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come escono dal plotter? Oppure fai tu l’applicazione dopo averle plastificate e rifilate ad arte? In funzione del prodotto e servizio che vuoi vendere cambia la tua organizzazione: più vuoi essere indipendente, più il tuo reparto produttivo e il tuo staff devono essere completi e organizzati. Niente paura! Si può crescere passo dopo passo, ma l’importante è avere le idee chiare sulle lavorazioni aggiuntive necessarie a monte e a valle della stampante. Un esempio? Devi realizzare un pannello segnaletico rigido da applicare ad una parete con i distanziali. Per fare tutto in casa con una piccola stampante roll-to-roll devi creare la grafica, stampare, plastificare con un laminatore o calandra, rifilare con una taglierina, applicare la stampa con la calandra sul pannello che avrai precedentemente sagomato con una tagliapannelli, praticare dei fori per i distanziali e quindi inviare un operatore ad applicare il pannello al muro. Forse all’inizio non hai tutto il capitale economico necessario ad acquisire le attrezzature e le risorse umane, ma puoi fare lo stesso lavoro cosi: progetti la grafica, stampi sul tuo nuovo plotter, fai plastificare la stampa da un service/ collega, pannellizzi a mano su un pannello pre-sagomato a misura dal tuo fornitore e infine ti appoggi a un montatore specializzato per l’installazione del pannello. Ovviamente guadagni qualcosa in meno, ma di contro hai ridotto la tua esposizione finanziaria e valorizzi le altrui competenze/attrezzature

Stai sfogliando carta Fedrigoni Symbol Matt Plus

per soddisfare il tuo cliente. Puoi prenderti del tempo per acquistare tutte le macchine necessarie, ma in ogni caso devi sapere prima cosa ti serve. Se ad esempio punti già da subito a realizzare centinaia di metri quadri ogni mese di stampe plastificate, devi acquistare subito un laminatore: non averlo genererebbe ritardi nelle consegne e una perdita di marginalità. Se poi le necessità cambiano durante il percorso, si può sempre aggiustare il tiro. Non è la fine del mondo

Quindi quale stampante scelgo? Che la prima stampante sia base acqua, solvente, eco-solvent, UV, latex o ibrida, l’importante è che soddisfi le necessità imminenti del tuo cliente e ti permetta di concretizzare la giusta strategia per differenziarti dalla concorrenza. Scegli quindi in funzione dei volumi di stampa che devi produrre, della qualità attesa, della versatilità e naturalmente della possibilità di integrarsi nel sistema produttivo esistente e in quello a regime. Se poi ne hai la capacità o la visione, prova a scegliere la migliore soluzione per il tuo futuro: non ti accontentare di un prezzo aggressivo o di un extra-sconto, ma progetta la tua azienda su dati previsionali a 3 o 5 anni (spesso la durata di un leasing o di un finanziamento) e non sulla speranza di alzare la saracinesca e veder entrare i clienti.


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