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EVENTI
Viscom 2015 in avvicinamento EDP
I premi europei all’innovazione digitale TO TEXTILE
Verso le chimiche d’inchiostro industriali
Italia Publishers - Anno XXVII - n° 4/2015 - Prezzo euro 10,00 Iscrizione al Registro degli Operatori di Comunicazione (ROC) n° 14289 del 15/07/2005 Poste Italiane s.p.a. - Sped. Posta Target Creative (SMA autorizzazione LO/00335/02.2015) CMP di Milano-Roserio In caso di mancato recapito inviare al CMP di Milano-Roserio per la restituzione al mittente previo pagamento dei resi
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Ricoh unisce creatività e tecnologia Grazie alla presenza della quinta stazione colore per la stampa del bianco e del trasparente le possibilità diventano infinite.
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sommario 04
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EDITORIALE 7 |
Quando c’è un testimone da passare
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olleTog dà un taglio nuovo e digitale agli accessori moda
EVENTI
NEWS
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Si accendono i riflettori sul palco di Viscom Italia 2015
8 |
36 |
Labelexpo Europe 2015: va in scena il digital labeling
Strategie, tecnologie, eventi e novità da tutti i mercati del printing
SPECIALE
STRATEGIE
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Nuove prospettive per la stampa degli imballaggi
TECNOLOGIE
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Eccellenza tecnologica e partnership: swissQprint gioca da leader in Italia
18 |
Creatività e tecnologia al lavoro in Grafiche MZ per infiniti nuovi business
RUBRICHE
24 |
Con le etichette inkjet by Durst, PWG conquista i mercati internazionali
56 |
44 |
Il web-to-print dei grandi numeri sceglie MCA Digital e la stampa green di HP Latex
TOTEXTILE
46 |
Packway aumenta i profitti e valorizza gli investimenti tecnologici di Tech Art
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Gestione e correzione del colore: un matrimonio che… s’ha da fare
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EDP Awards 2015: l’editoria premia la tecnologia, e il vostro contributo conta...
Verso le chimiche d’inchiostro industriali
26
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inserzionisti B+B International Bompan Digitalia Durst Edigit International EDP Epson Eurmoma
pag. 31 pag. 39 pag. 28, 40, 53 pag. 68 pag. 9 pag. 50 pag. 65 pag. 12
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pag. 59 pag. 32-33 pag. 66 pag. 2 pag. 34 pag. 22-23 pag. 43 pag. 11
Registrazione: Tribunale di Milano n.74 del 12/2/94 Anno XXVII - n° 04 2015 Direttore responsabile: Silvia Guglielmi
editoriale di Lorenzo Villa // lorenzo@densitymedia.com
Co-editore: Lorenzo Villa - lorenzo@densitymedia.com In redazione: Roberto Bonsignore, Carola Dessena Consulente tecnico: Gabriele Lo Surdo - gabriele@densitymedia.com Pubblicità: Deborah Ferrari - marketing@densitymedia.com Amministrazione e ufficio traffico: Manuela Spatola - manuela@densitymedia.com Grafica di copertina: Alessandra Pivato - alessandra@2bepartners.com Collaboratori: Giuseppe Bosio - giuseppe@densitymedia.com Marco Olivotto - marco@marcoolivotto.com Stampa: Reggiani - Gavirate (VA) - Tel +39 0332 755300 Tiratura: 7.000 copie Poste Italiane s.p.a. - Sped. Posta Target (SMA autorizzazione LO/00335/02.2015) CMP di Milano-Roserio Una copia: euro 10,00 Arretrati: euro 15,00 Abbonamento 6 numeri: euro 60,00 Abbonamento estero 6 numeri: euro 120,00 Ufficio abbonamenti: abbonamenti@densitymedia.com I pagamenti possono essere effettuati a mezzo bonifico bancario sul conto intestato a Density srl IBAN IT21S0100501660000000001211 Density srl Sede operativa: Via Carlo Torre, 29 - 20143 Milano (MI) Sede legale: Via Pistoia, 5 - 21052 Busto Arsizio (VA) Associato a:
Tutti i diritti sono riservati. Notizie e articoli possono essere riprodotti solo con l’autorizzazione dell’Editore e in ogni caso ci-tando la fonte. Manoscritti, disegni, foto e altri materiali inviati in redazione, anche se non pubblicati, non verranno, in nessun caso, restituiti. In particolare l’invio di articoli implica, da parte dell’autore, l’accettazione (in caso di pubblicazione) di un compenso puramente simbolico stabilito dall’Editore, salvo accordi preventivi sottoscritti e comunicati a mezzo R.R. Gli articoli firmati impegnano esclusivamente gli autori. Dati, caratteristiche e marchi sono generalmente indicati dalle Case Fornitrici (rispettivi proprietari); non sono comunque tassativi e possono essere soggetti a rettifiche in qualunque momento. Informativa ai sensi dell’art. 13, d. lgs 196/2003 I dati sono trattati, con modalità anche informatiche, per l’invio della rivista e per svolgere le attività a ciò connesse. Titolare del trattamento è: sunnycom publishing srl - via stromboli 18 - 20144 milano (mi). Le categorie di soggetti incaricati del trattamento dei dati per le finalità suddette sono gli addetti alla registrazione, modifica, elaborazione dati e loro stampa, al confezionamento e spedizione delle riviste, al call center, alla gestione amministrativa e contabile. Ai sensi dell’art. 7, d. lgs 196/2003 è possibile esercitare i relativi diritti fra cui consultare, modificare, aggiornare o cancellare i dati, nonché richiedere elenco completo e aggiornato dei responsabili, rivolgendosi al titolare al succitato indirizzo. Spedizione in abbonamento a titolo oneroso Il ricevimento di questa rivista avviene a titolo oneroso secondo il tipo di abbonamento sottoscritto o tacitamente accettato. Chiunque desiderasse sospendere tale abbonamento ne avrà piena facoltà, senza alcun costo e basterà darne comunicazione scritta all’ufficio abbonamenti.
Quando c’è un testimone da passare Quello del passaggio generazionale, in una famiglia, in una comunità, in un mercato o in un’azienda è un tema che è oggetto di dibattiti e case-history, che di tanto in tanto ci troviamo a trattare, senza mai affrontarlo in modo risolutivo. Non è certo l’oggetto della nostra attenzione quotidiana, eppure torna alla ribalta ogni qualvolta viene a mancare un elemento, sia esso una figura chiave in un’organizzazione o più semplicemente una persona. E tanto più questo elemento è grande, carismatico e insostituibile nel proprio pensiero e nel proprio ruolo guida, o esercita la propria influenza su una cerchia allargata di persone, tanto più il senso di vuoto e la problematica si fanno importanti. Lo stato d’animo di chi sopravvive alla fuoriuscita, o alla scomparsa, è quasi sempre di smarrimento, ansia, talvolta panico. Comunque di necessità di tornare a vivere o a svolgere i propri compiti, con in più la difficoltà di rimettere insieme i mattoncini del proprio Lego senza le istruzioni. Casi non infrequenti, che ci portano a considerare come preparare al meglio il passaggio del testimone o più semplicemente costruirsi uno o più backup sia un’oggettiva responsabilità. Così come essere pronti a raccogliere un’eredità o anche solo a supportare appieno un progetto è un dovere morale. Nonché, laddove questo riguarda il lavoro, segno di maturità e professionalità. Eppure, nella maggior parte dei casi, questo passaggio naturale non avviene, salvo che per pochi grandi maestri e pochissimi ottimi discepoli. Come fare? Non credo ci sia una ricetta, ma senz’altro ci sono delle best practice cui ispirarsi. E anche strumenti da utilizzare perché dati, fatti e conoscenza siano un valore condiviso. Credo che la mancanza di certe persone possa e debba quantomeno stimolarci a diventare tutti padri, figli, imprenditori, manager e dipendenti più coscienti, consapevoli, competenti e padroni non solo del nostro sapere ma anche delle tecniche e dei processi per trasformarlo in business oggi. E propagarlo verso chi è destinato o esprime l’ambizione di seguire i nostri passi.
news Epson: le ultime frontiere della stampa sublimatica
Paolo Capano lascia un vuoto nell’industria dell’inkjet Increduli. Era l’aggettivo che nel 2009 avevamo usato per annunciare su Italia Publishers la scomparsa di Brad Kisner, fondatore di Triangle, uno dei pionieri dell’inkjet contemporaneo, collega e amico di Paolo Capano. Mai avremmo pensato di trovarci nuovamente, ancor più increduli e addolorati, a scrivere della morte di Paolo, indiscutibilmente uno dei personaggi più rilevanti nell’industria globale dell’inkjet, così permeato di quei tratti da businessman self-made tutto italiano, ma al tempo stesso padrone di una visione che - i fatti lo hanno dimostrato - è sempre andata oltre il prodotto, l’azienda e gli affari. Fondatore di Anteprima, che già negli anni ‘90 aveva come core-business la stampa di tessuti in digitale, Paolo ha unito le proprie sorti professionali al brand Triangle nei primi anni 2000, fino ad inglobare il proprio business nel gruppo Sakata INX e a diventarne direttore vendite per l’area EMEA e figura di spicco a livello mondiale. Sempre un passo più avanti e sempre oltre le convenzioni, la sua genuina passione per l’innovazione e l’invenzione lo ha spinto a profetizzare e poi ad incarnare ciò che oggi chiamiamo Industrial Printing. Paolo lascia la moglie Rosy, i figli Tommaso e Gaia e una grande famiglia allargata, di cui ci sentiamo parte insieme al team di INX e alle centinaia di colleghi, partner e concorrenti che hanno avuto la fortuna di lavorare con lui. Ci uniamo alle parole di Stefano Rogora, Marketing Supervisor EMEA di INX Digital e suo vero amico, per riassumerne la grandezza: “Paolo è stato un mentore e un pilastro per molti. Anche coloro che non lo amavano più tanto si sono trovati a seguire le sue orme. Potrei scrivere un libro su Paolo e raccontare storie usando migliaia di parole, ma è sufficiente dire che l’ho amato come un padre e resterà nel mio cuore per il resto della vita”.
Epson ha recentemente presentato, nella sede di Cinisello Balsamo, le due nuove nate di casa, a completamento della gamma di stampanti a sublimazione: la SureColor SC-F7200 e la SC-F6200. Deputate alla stampa su tessuto di alta qualità, utilizzano entrambe la tecnologia PrecisionCore TFP, che sfrutta la proprietà di deformazione di un cristallo piezoelettrico come forza motrice delle pompe d’inchiostro, assicurando colori brillanti e definiti. La tecnologia permette una qualità ancora maggiore se utilizzata in combinazione con il set di inchiostri UltraChrome DS, tra cui il nuovo nero HDK ad alta densità. La SC-F6200, inoltre, offre la possibilità di stampare su substrati rigidi come legno e metallo, per il settore dei gadget promozionali e della fotografia. Le stampanti sono disponibili in un pacchetto completo di componenti hardware e software, inchiostri e carte interamente compatibili e sono vendute in bundle con il software Wasatch. E’ un valore aggiunto che le stampanti siano fornite di taniche d’inchiostro da 1,5 l facilmente ricaricabili e di collettori d’inchiostro residuo da 2 l che ne permettono uno smaltimento più agevole e conveniente. Le stampanti fanno parte del programma a costo copia Epson, che offre un pacchetto di servizi, compreso l’acquisto o la concessione in leasing delle macchine, con una rata mensile fissa per tre anni. www.epson.it
|| La nuova Epson SureColor SC-F7200 a sublimazione, con luce di stampa fino a 1.625 cm, risoluzione fino a 1.440*720 dpi e velocità massima di 58,9 m²/h.
Arjowiggins Teknocard: cartoncino eco-friendly per grafica e packaging Teknocard è una nuova gamma di cartoncini certificata FSC per i settori della grafica e del packaging, pensata per rispondere a qualsiasi tipo di esigenza e richiesta. Con una superficie completamente liscia per un’eccellente resa dei colori e delle stampe, il cartoncino è disponibile nelle versioni non patinata, monopatinata e bipatinata e nelle declinazioni ecosostenibili riciclato al 50% e al 100%. A occuparsi del lancio di questa nuova linea, come Responsabile dello Sviluppo, è Malcom Sinclair, già direttore Vendite di Tullis Russel. www.arjowigginsgraphic.com
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Avery Dennison MPI 1104: Spandex presenta il film in PVC, must-have per applicazioni 3D Le pellicole cast Avery Dennison MPI 1104 sono vinili estremamente morbidi e sottili di ultima generazione, che garantiscono un’ottima qualità delle immagini e una durata fino a 7 anni, e sono ideali per applicazioni 3D come il car wrapping e altre applicazioni difficili indoor e outdoor. Spandex le ha lanciate in bundle con i vinili di sovralaminazione DOL 1460 (la promozione è disponibile sul sito). L’intera gamma di pellicole è caratterizzata da un’estrema conformabilità, che semplifica notevolmente l’applicazione, non necessita di primer o incisioni, ed è compatibile con le più disparate tecnologie di stampa e chimiche d’inchiostro, tra cui Latex, UV-curable (o solo UV), solvente ed eco-solvent. Disponibile anche la versione Easy Apply, che riduce i tempi di applicazione grazie a un efficace sistema di smaltimento delle bolle d’aria. www.spandex.com
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news Enfocus Switch 13: il massimo dell’automazione in remoto Alla fine di Agosto Enfocus ha presentato la versione 13 di Switch, un software per la gestione di documenti che permette di gestire workflow particolarmente complessi, grazie a una tecnologia di ricezione, controllo e archiviazione automatizzata dei file in entrata via e-mail, server FTP o server aziendale, con un rilevante risparmio di tempi e costi e un alto livello di qualità del lavoro. Essa introduce un’importante novità: l’interfaccia Switch WebServer, che permette la connessione al software in remoto attraverso un comune browser web. Campi di descrizione ed elementi colorati rendono i flussi di lavoro chiari e riconoscibili e di ogni azione resta una traccia, a documentare lo storico di ogni flusso. La versione 13 si presenta con un new look, icone riprogettate per semplificare ulteriormente il lavoro. Inoltre gli utenti beta hanno segnalato una velocità fino a 4 volte superiore per i lavori di assemblaggio e fino a 7 volte superiore per i lavori di suddivisione o unione dei PDF. www.enfocus.com
Nuovo traguardo per Onyx 12: fare più cose in meno tempo Il software di stampa firmato Onyx è in continua evoluzione. Dedicato ai settori della grafica, del tessile e della decorazione, è stato presentato allo scorso Fespa nella versione 12, che rispetto alle precedenti regala prestazioni superiori, grazie a una serie di aggiornamenti applicativi e nuove funzioni. Prima importante news è che la versione è compatibile con la piattaforma a 64bit, che permette di processare il lavoro molto più rapidamente. Una rinnovata interfaccia grafica poi aiuta a semplificare la preparazione dei job, grazie all’uso di colori e miniature d’anteprima. Sono stati progettati nuovi strumenti applicativi, come quello per l’inserimento di spazio d’abbondanza nelle stampe al vivo (smarginatura) o quello per l’inserimento di un segno in corrispondenza dell’occhiello, per semplificare il lavoro poststampa. Inoltre è stata introdotta la versione 2.0 dell’esclusiva tecnologia QuickSet, che consente agli utilizzatori di costruire percorsi di lavoro personalizzati e completamente automatizzati. Sul sito sono disponibili alcuni video di presentazione. www.onyxgfx.com
Xerox presenta la sua soluzione integrata per il packaging digitale: Automated Packaging Solution Il 2 settembre scorso si è tenuto a Dublino il Digital Print & Packaging – LIVE!, evento dedicato al mercato del packaging digitale firmato Xerox in collaborazione con esmark finch, società leader irlandese nell’ambito della progettazione e produzione di packaging. Nel corso della giornata un team di esperti ha introdotto lo stato dell’arte del mercato della stampa e del packaging digitale, presentando una panoramica delle nuove tecnologie disponibili, per andare incontro alle richieste del cliente, e dei potenziali futuri orizzonti commerciali. All’evento hanno partecipato tra gli altri, in qualità di relatori, Sean Smyth, giornalista e consulente di Smithers Pira e Noel Candon, Sales & IT Development Consultant di esmark finch. Destinato al settore del packaging, Xerox ha progettato Automated Packaging Solution, un sistema che utilizza la tecnologia iGen4 in unione a una serie di moduli a scelta con diverse funzioni, dalla verniciatura alla fustellatura. www.xerox.it
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|| La stampante Xerox iGen4, parte della Xerox Automated Packaging Solution, e alcuni prodotti finiti realizzati da esmark finch
Durst Rho Vetrocer: il futuro della stampa su vetro è adesso Alla prossima edizione di Vitrum (6 – 9 ottobre, Fieramilano), Durst presenterà in anteprima italiana Rho Vetrocer, gioiello tecnologico per la stampa su vetro. Sviluppata presso il centro di ricerca Durst di Lienz, la Vetrocer sfrutta la stampa digitale con inchiostri ceramici per decorare lastre di vetro per tutti i tipi di applicazioni, arredamento, videogame, insegne, pannelli solari, il tutto con tempi di produzione veloci, anche per piccole o medie tirature. La stampante presenta l’innovativa Fluid Technology, un sistema per cui l’inchiostro circola in maniera continua nella testa di stampa per prevenire la sedimentazione dei pigmenti per un effetto sempre fluido e fresco, potenziato dalle nuove printheads QSR. Durst ha anche messo a punto l’inchiostro Rho Vetrocer, composto di pigmenti inorganici, fritte, fluidi dispersori e fluidi vettori, che
si applica senza primer e si fissa in modo permanente durante la cottura. Questi inchiostri sono privi di piombo, cadmio e nichel e sono conformi alle norme DIN. Il software di gestione del colore consente inoltre la riproduzione dei colori RAL direttamente su vetro. Altra caratteristica innovativa è costituita dal carrello a motore lineare magnetico per il trasporto materiale, dotato di ventose per la messa a registro del vetro. Dalle stesse parole di Richard Piock, Presidente del Consiglio d’Amministrazione di Durst: “L’integrazione verticale che caratterizza il lavoro del nostro centro di ricerca ci ha permesso di risolvere con successo le complesse sfide della stampa su vetro. Il motto della fiera diventa per noi: il futuro del vetro è oggi e facciamo sì che tutto sia possibile”. www.durst.it
Cutter Zünd ad alte prestazioni Efficiente, innovativo, modulare – Strutturato in forma modulare – Estremamente versatile: cartone, cartone ondulato, materiale a sandwich e molto altro ancora – Componenti robusti per la massima affidabilità – Massima produttività – Funzionamento completamente automatico
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Starway 2015: Pixartprinting organizza viaggi nell’universo Pixartprinting lancia la campagna Starway 2015: un programma di fidelizzazione volto a premiare gli acquirenti che hanno fatto dell’azienda di Quarto d’Altino il loro interlocutore privilegiato. La società, infatti, ha inviato un welcome pack a quei clienti che appartengono al suo “universo” (da cui la scelta del nome della campagna), secondo una scala di valori che li differenzia in Star, Red Giant e Supernova, con cui propongono una serie di promozioni, tra cui servizi di customer care e assistenza dedicati (UserHub), promozioni e prezzi vantaggiosi su più
pubblicazione
prodotti e un prezioso gift di benvenuto firmato Magis. Andrea Pizzola, Sales and Marketing Director, dice: “Starway nasce con l’intento di integrare e strutturare un efficace piano di gestione delle relazioni personalizzate con i nostri utenti, una vera a propria branded relationship basata sul continuo dialogo”. Sul sito è disponibile una sezione dedicata. www.pixartprinting.it || In basso, il welcome pack della campagna Starway 2015 di Pixartprinting
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Tecnologie ink jet alta risoluzione, drop-on-demand ad alta risoluzione, ink jet termico. La stampa personalizzata a dati variabili permette di offrire un servizio completo per il direct marketing, l’indirizzamento, il gaming e la stampa a colori di etichette, aumentando così la competitività sul mercato: Nimax, con le sue soluzioni plug-in, è il partner ideale per le grandi e piccole aziende grafiche che intendono offrire servizi flessibili e all’avanguardia. Chiedi un incontro con i Consulenti Nimax per individuare la soluzione ideale per le tue specifiche esigenze di codifica: nelle offerte Nimax la qualità non è un optional. nimax s.p.a. - via dell’Arcoveggio, 59/2 40129 Bologna - Italy - T. +39 051 419 9133 contactcenter@nimax.it - www.nimax.it ESCLUSIVISTA
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speciale L’avvento del digitale, in tutte le sue accezioni, ha scosso il mondo della stampa. Servono standard, gestione del colore e una nuova prestampa
Gestione e correzione del colore: un matrimonio che… s’ha da fare di Marco Olivotto // marco@marcoolivotto.com
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’era una volta, in un tempo neppure molto lontano, la stampa tradizionale. Potremmo chiamarla analogica, contrapponendo il termine a digitale, ma non è così importante: certo è che le fotografie uscivano da bagni chimici, i libri da macchine da stampa offset, i tessuti da macchine serigrafiche. La stampa digitale, in realtà, è analogica quanto quella tradizionale: è analogico l’inchiostro di una stampante ink-jet, così come il toner di una stampante laser. Il processo di stampa, che pure si è evoluto moltissimo, non è cambiato nella sostanza: per stampare è ancora necessario depositare inchiostri di qualche genere su un supporto. Invece, è cambiato nella sostanza ciò che inviamo alla macchina da stampa: il file che contiene il nostro lavoro è composto da numeri, che per definizione sono immutabili fino a che qualcosa non interviene per modificarli. Il problema più grande che dobbiamo affrontare oggi è legato al significato di questi numeri.
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|| Questa immagine è molto semplice, ma i colori originali dei fiori non sono riproducibili in stampa offset, perché cadono fuori dal gamut che è possibile ottenere con questo processo. Ovvero, state guardando una riproduzione che non è del tutto coerente con ciò che avremmo visto osservando il soggetto con i nostri occhi. Output diversi danno esiti differenziati: un monitor di alta fascia riesce nell’intento, un monitor ordinario perde alcuni colori per strada, una stampante ink-jet di alta qualità ce la fa benino, con qualche difficoltà secondaria.
Dopo la formazione classica, la laurea in fisica e vent’anni di produzione musicale, nel 2007 Marco Olivotto scopre le opere di Dan Margulis, padre della correzione del colore in Photoshop, e diventa suo allievo. Da sempre dedito all’insegnamento in diversi ambiti presso strutture private e pubbliche, dal 2011 dedica i propri sforzi alla diffusione delle tecniche della correzione del colore in Photoshop. Da allora organizza campus, workshop, attività formative on-demand in ambito fotografico e grafico, è speaker di FESPA, collabora con realtà didattiche di livello nazionale ed è autore di ben 25 videocorsi e seminari sulla correzione del colore. Da quest’anno è collaboratore di Italia Publishers.
speciale PDF/X: uno sconosciuto alla porta nel digital printing L’adozione di uno standard è il prerequisito fondamentale per ottenere risultati di elevato livello qualitativo in stampa. Una standardizzazione è di solito suddivisa in due parti ben distinte: la specificazione del risultato finale e il processo necessario per ottenerlo. Un noto esempio di descrizione di una procedura standard è PSO (ProcessStandard Offset), che è conforme alla norma ISO 12647. Questa descrizione non è però adatta a descrivere la stampa digitale, e sono state proposte in suo luogo le linee guida denominate PSD (ProcessStandard Digital). PSD ha tre obiettivi principali: la ripetibilità del risultato stampato, la fedeltà cromatica e l’aderenza del flusso di lavoro allo standard PDF/X. A questo proposito, da diverse parti si ritiene che “PDF/X” sia un’estensione dello standard ISO noto come PDF. Al contrario, si tratta di una restrizione: è stata introdotta allo scopo di facilitare lo scambio di dati propri dei documenti grafici, e impone quindi una serie di regole inerenti alla stampa alle quali i documenti devono sottostare. Attualmente, lo standard ISO 15930 (reperibile su www.iso.org) definisce diverse implementazioni dello standard PDF/X, alcune delle quali hanno subito delle revisioni nel tempo. Oggi come oggi si utilizzano gli standard denominati X-1a, X-3, X-4 e X-5. Lo standard X-2 è esistito come estensione di X-3 ma è stato cancellato dalla lista degli standard qualche anno fa, quindi non compare. Queste ultime righe dimostrano che la situazione non è semplice come si potrebbe auspicare. La esamineremo in dettaglio in un prossimo articolo.
Gestione del colore: pratica virtuosa e funzionale al dispositivo, non garanzia di qualità La gestione del colore è ciò che ci permette di interpretare correttamente i numeri di un’immagine. Si tratta di una serie di procedure che consentono di operare una conversione tra le diverse rappresentazioni cromatiche dei dispositivi coinvolti in una generica catena di produzione: monitor, stampanti, ma anche scanner e fotocamere digitali. Naturalmente anche i vari supporti di stampa vanno considerati parte del processo, perché forniscono in generale risultati diversi a seconda delle loro caratteristiche. Le loro caratteristiche possono essere influenzate anche da trattamenti che possono avvenire prima o dopo la stampa: la differenza di comportamento tra un tessuto pre-trattato e uno non sottoposto a operazioni preparatorie è spesso enorme. Allo stesso modo, l’utilizzo di trattamenti speciali dopo la stampa, in campo tessile come in campo ceramico, può influire molto sull’aspetto del risultato finale. Ogni dispositivo, eventualmente accoppiato a un dato supporto, ha un suo spazio colore che viene descritto per mezzo di un profilo colore. Esistono anche spazi colore standard che non descrivono in realtà alcun dispositivo reale, ma servono come modelli ideali di comportamento: i più noti sono sRGB, Adobe RGB e ProPhoto RGB. I profili colore che descrivono i dispositivi, invece, vengono creati misurando la risposta del dispositivo stesso, con un colorimetro o uno spettrofotometro a seconda dei casi. Si è diffusa in molti ambienti la convinzione che la gestione del colore sia sufficiente a garantire la riproduzione perfetta dei colori in qualsiasi situazione: questo è purtroppo falso, perché dispositivi diversi hanno caratteristiche diverse. Chiedere a un monitor economico di riprodurre i colori alla stregua di uno di fascia alta sarebbe come chiedere a un’utilitaria di avere le stesse prestazioni di una Ferrari. Una corretta gestione del colore, semmai, garantisce che la riproduzione del colore avvenga nella maniera più accurata possibile, tenute in conto le caratteristiche dei dispositivi coinvolti nel flusso di lavoro. È possibile valutare la qualità di questa riproduzione misurandone la deviazione rispetto a un comportamento ideale, ma la gestione del colore non si cura della qualità reale di ciò che viene stampato. Ad esempio,
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speciale un’immagine poco contrastata verrà riprodotta fedelmente su un determinato dispositivo di uscita, ma in nessun modo il basso contrasto dell’immagine sarà modificato. Sarebbe una buona prassi ottimizzare l’immagine prima della stampa, ma la gestione del colore non tiene conto di questa problematica.
Correggere o non correggere il colore? Questione di scelta e... di budget Gli interventi sull’immagine prima dell’output rientrano nel campo della correzione del colore, che è diversa dalla gestione. Questi interventi, molto in generale, fanno parte delle pratiche di prestampa, dove con il termine s’intende una rosa di operazioni molto ampia. Uno degli effetti del dilagare delle immagini digitali è stato di tipo inflazionistico. A differenza di quanto accadeva ai tempi della pellicola, ad esempio, l’enorme numero di fotografie disponibili pressoché ovunque ne ha fatto precipitare il valore spesso a livelli prossimi allo zero. Anche il lavoro necessario per preparare un’immagine alla stampa è stato conseguentemente deprezzato: interventi che un tempo avevano un valore, vengono oggi implicitamente considerati gratuiti o quasi. Purtroppo, pensare che le immagini digitali abbiano automaticamente una qualità adatta a qualsiasi condizione di output è un errore che spesso si paga caro. Questo porta a una domanda cruciale: quale margine abbiamo per ottimizzare ciò che stampiamo, in modo da offrire ai nostri clienti un livello qualitativo superiore? Si parla di qualità percepita, in questo caso, un parametro difficile da misurare in maniera scientifica. In una recente corrispondenza, Scott Donovan (consulente del colore in USA e speaker per FESPA) mi ha scritto: “Prima di questo stato di cose, il nostro ruolo di esperti era quello di curare la stampa il più possibile. Che si trattasse di stampa fotografica o altro, ci sforzavamo comunque di rendere quell’immagine perfetta. Oggi l’atteggiamento è diverso, e si riassume nella frase: questo il cliente ci ha dato, questo è ciò che riceve".
Qualità/tempo/prezzo: triangolo immutabile e metafora dell’eterno dilemma del printing Nella mia esperienza, Scott Donovan afferma il vero. Purtroppo il digitale non ha spezzato il ben noto triangolo che lega qualità, tempo e prezzo: se il tempo di lavorazione si riduce ai minimi termini e il prezzo crolla, la qualità non può che soffrirne. Per contro, un aumento della qualità percepita richiede procedure che nei flussi di lavoro odierni
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potrebbero avere un impatto pesante, mettendo a rischio il doveroso profitto che un lavoro deve portare. Sembra un dilemma irrisolvibile. La chiave giusta per affrontarlo, a mio parere, passa per una rivalutazione critica dei flussi di lavoro. Dobbiamo accettare che viviamo in una realtà produttiva complessa e sfaccettata, dove si richiedono output diversi a un livello qualitativo consistente: oggi è possibile, per non dire comune, che l’immagine di una campagna pubblicitaria debba essere riprodotta in offset su una rivista, su un sito web alla massima qualità compatibile con la navigazione, su un supporto diverso dalla carta come un tessuto adatto alla retroilluminazione o - perché no? - su una vela o su una mongolfiera. La definizione di linee guida standard indipendenti dal processo di stampa è la chiave di volta per costruire un insieme di procedure affidabili e ripetibili, e il PSD va in questa direzione. Una soluzione “chiavi in mano” per ogni possibile esigenza è improbabile, per non dire impossibile, ma un aumento della cultura nel campo sia della gestione che della correzione del colore, che dovranno necessariamente integrarsi più di ora, è il primo passo da fare in questa direzione. Questa responsabilità, naturalmente, va suddivisa equamente tra tutti gli operatori del settore: da chi prepara i dati originali a chi produce le separazioni da inviare in stampa; da chi si occupa della produzione delle prove di stampa a chi materialmente realizza l’output finale. Ovvero, la responsabilità di uno sviluppo culturale è equamente suddivisa tra tutti noi. Nei prossimi numeri cercheremo di dare un minimo contributo in questa direzione. Questo contributo dovrà necessariamente passare per un approccio essenzialmente pratico nei confronti delle problematiche di gestione del colore. Questa materia, di per sé ben strutturata e definita da un punto di vista teorico, può presntare diversi trabocchetti nel momento in cui viene applicata nella realtà. Cercheremo quindi di fare un po’ d’ordine innanzitutto tra i concetti e poi tra le varie implementazioni hardware e software esistenti, al fine di ridurre i margini di variabilità e di errore che inevitabilmente qualsiasi processo porta con sé.
tecnologie La copertina di questo numero è stata stampata da Grafiche MZ utilizzando Ricoh Pro C7100X, la soluzione che integra la quinta stazione colore per la stampa del bianco e del trasparente
Creatività e tecnologia al lavoro in Grafiche MZ per infiniti nuovi business
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a circa un decennio ormai la stampa digitale è considerata da tutti una tecnologia matura, consolidata e accettata da stampatori e brand-owner sul piano della qualità, dei formati di stampa e dei supporti, specie nell'ambito dei modelli high-end. Mentre molti osservatori tendono a concentrare la propria attenzione unicamente sulle più rivoluzionarie tecnologie inkjet, c'è da parte di alcuni vendor un impegno costante per introdurre ulteriori miglioramenti e innovazioni nei sistemi cut-sheet a toner, con l'implementazione anche nella fascia mid-range di soluzioni tecnologiche fortemente differenzianti, tra cui formati carta, colori speciali e nobilitazioni. Ricoh, da sempre leader nello sviluppo di tecnologie per l'imaging professionale, è uno dei produttori globali più attivi in questo processo di specializzazione e "democratizzazione" della tecnologia di stampa. Tra le piattaforme di ultima generazione che stanno riscuotendo maggior successo sui mercati internazionali c'è Ricoh Pro C7100X,
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la soluzione cut-sheet colore che si distingue per caratteristiche innovative, al punto da caratterizzarla agli occhi degli stampatori non come la classica tecnologia di sostituzione, ma piuttosto come una rivoluzione in grado di aprire nuove opportunità di business. L'assegnazione del premio "Best Production Cut-sheet Printer Light Production" agli EDP Awards di quest'anno e le oltre 30 installazioni collezionate in pochi mesi solo in Italia ci hanno spinti a realizzare la copertina di questo numero di Italia Publishers proprio con una Pro C7100X, la versione dotata della quinta stazione colore per la stampa del bianco e del trasparente. A supportare questa operazione l'esperienza di Grafiche MZ, una storica tipografia milanese che ha visto in Ricoh Pro C7100X l'opportunità di effettuare il definitivo switch dall'offset al digitale. Come vedete con inaspettato ma grande successo. || In alto, alcune fasi della produzione della copertina di Italia Publishers. Nelle foto di pagina destra Ricoh Pro C7100X installata presso Grafiche MZ.
tecnologie
Quinta stazione colore per nobilitazioni con toner clear e bianco coprente Se la presenza di gruppi stampa aggiuntivi sui motori di stampa digitale non è più una novità, è altrettanto vero che la maggior parte delle piattaforme equipaggiate con tali feature sono per lo più sistemi entry-level per proofing e prototipazione, oppure macchine di fascia molto alta, destinate a un pubblico ristretto di stampatori ad alto budget. Ricoh Pro C7100X è dotata della quinta stazione colore, con uno slot dedicato all'alimentazione di un toner speciale a scelta in fase di
produzione tra bianco e clear. Il bianco, dotato di un'elevata coprenza, è utilizzabile in differenti modalità e può essere usato tanto come "fondo" per riprodurre immagini a colori o dettagli d'impatto anche su supporti speciali e carte nere, grigie o colorate, quanto come tinta spot per realizzare testi, linee e pattern con livelli di dettaglio incredibili. Nel caso di questa copertina di Italia Publishers la scelta è caduta sulla carta Sirio Pearl di Fedrigoni con finitura metallizzata, uno dei mille materiali che Ricoh Pro C7100X può alimentare agevolmente e stampare in piena velocità. Il toner clear, che molti nel mondo offset e serigrafico peferiscono chiamare "varnish", dona invece un effetto lucido a zone delimitate della stam-
pa, sebbene sia possibile utilizzarlo anche a tavola piena per un effetto di lucidatura completo. La possibilità di concentrare stampa e nobilitazioni su un unico engine implica innumerevoli vantaggi, tanto per i piccoli tipografi quanto per centri servizi e aziende di stampa più strutturate. Anzitutto azzerando la necessità di servirsi di un serigrafo esterno per verniciare o stendere il layer di bianco coprente, con evidenti riduzioni nei tempi di lavorazione e nel costo di telai e impianti aggiuntivi. Anche se il vantaggio principale di un sistema di stampa con queste potenzialità è la possibilità di offrire a creativi e clienti finali prodotti unici, che si smarcano da pure logiche di prezzo e garantiscono elevate marginalità.
Formato carta XXL e grammature fuori standard per produrre stampati a tre ante, anche su carte offset standard Inutile sottolineare come il formato carta sia da sempre un elemento di criticità delle stampanti digitali a foglio, specie se confrontate con macchine offset 35x50, 50x70 o superiori. Un limite parzialmente colmato con formati carta SRA3 sempre più generosi nel mid-range, fino al 35x50 al vivo su una manciata di modelli top di gamma. Anche in questo caso Ricoh sembra aver colmato il gap prezzo/formato/prestazioni introducendo su Ricoh Pro C7100X un formato carta massimo di 330x700 mm: un record per una macchina di questo segmento, che consente di produrre con facilità stampati di grande formato come locandine e calendari, ma anche di gestire lavori di formato chiuso A4 a tre ante al vivo e con abbondanze. Ulteriore plus è la possibilità di alimentare anche il formato massimo dallo speciale cassetto, che ha capacità massima di 730 fogli ed è equipaggiato con uno speciale sistema di aspirazione ad aria che previene la presa di fogli multipli e i relativi inceppamenti. Proprio la solidità del sistema di alimentazione, unita alla linearità dei passaggi carta, è la migliore garanzia di affidabilità anche per i moltissimi tipografi che sui motori digitali utilizzano carte offset tagliate in formato. E come potete toccare con mano Ricoh Pro C7100X non si limita a patinate e naturali, ma consente di gestire una varietà di carte lavorate e di supporti speciali.
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intervista a Stefano Merlotti Titolare di Grafiche MZ
"Abbiamo deciso di sviluppare un business digital-oriented" Raccontaci un po' di Grafiche MZ... La prima tipografia di famiglia nasce nel 1965 e nel 1995 si evolve nell'attuale ragione sociale. Oggi operiamo su 600 m², di cui 500 occupati dalla produzione. Eravamo un'azienda 100% offset finché nel 1998 abbiamo introdotto una piccola Gestetner. Poi nel 2000 abbiamo visitato Drupa e abbiamo introdotto una 45 pagine a colori, che presto ha lasciato il posto a una 60 pagine e infine nel 2006, per fronteggiare un aumento dei volumi, due digitali da 70 pagine e una offset a foglio 35x50 di Heidelberg. Come nasce il sodalizio con Ricoh? Negli anni abbiamo consolidato sempre più il business della
stampa di dispense, buste e altri stampati utilizzati nella produzione di materiali di marketing: prodotti per cui Ricoh Pro C900 era la soluzione ideale. Un sistema di stampa altamente produttivo, sostituito nel 2010 dal modello successivo: Ricoh Pro C901. L'affidabilità delle piattaforme Ricoh ci ha colpiti al punto da investire su Ricoh Pro C5100 e Pro 907EX quando nel 2010 abbiamo ampliato la nostra offerta con i servizi di manualistica. Le premesse giuste per un'altra Ricoh? Esattamente, al punto che quest'anno abbiamo scelto di dismettere la soluzione offset focalizzandoci su un'infrastruttura totalmente digitale. È una scelta importante, che abbiamo deciso di compiere grazie a Ricoh Pro C7100X, un sistema solido in grado di gestire un'ampia gamma di supporti e formati di carta, consentendoci di realizzare con grandissima precisione le brochure a 3 ante in formato 297x630, un prodotto richiestissimo dai nostri clienti.
riscontrato un'eccellente brillantezza dei colori e precisione del retino. Per esempio abbiamo prodotto 1.000 depliant 4 ante fronte e retro su carta patinata solitamente utilizzata per la stampa tradizionale: grazie al sistema di presa carta vacuum di Ricoh Pro C7100X non abbiamo avuto inceppamenti dalla prima all'ultima pagina.
tirature da offset su una soluzione digitale? Forse non dovrei dirlo, ma con il costo copia delle macchine digitali di oggi si può davvero affermare che vale la pena migrare al digitale. Nel caso di picchi di lavoro verifico che l'utilizzo di una soluzione non digitale è quasi sempre meno economica di Ricoh Pro C7100X.
Anche su supporti speciali e carte molto lavorate? L'altro giorno non riuscivamo a stampare la carta pergamena sulla soluzione di un altro vendor, mentre con Ricoh Pro C7100X è stata gestita senza alcun problema. Abbiamo già iniziato ad utilizzarla con supporti molto particolari, tra cui carte argentate, bronzate e anche le adesive, che stampavamo solo in inkjet. Con l'introduzione di questo sistema stiamo internalizzando anche importanti volumi di PVC adesivo, che prima facevamo stampare esternamente.
Arriviamo alle nobilitazioni: cosa significa avere bianco e clear a bordo? Il quinto canale rappresenta un vero cambio di paradigma nel rapporto tra grafica, prestampa e stampa, che inizia dal creativo e dall'uso di Illustrator. Per stampare il bianco prima dovevamo andare in serigrafia, mentre oggi siamo autonomi e possiamo fare proposte diverse ai clienti. Lavorando prevalentemente con clienti finali, specie in settori come il beverage, gli eventi e il retail, siamo noi a guidare la creatività e stiamo già beneficiando delle possibilità applicative di questa tecnologia.
Conviene davvero gestire
Come tipografi dovrete gestire numerosi tipi di carte... Proprio così. E soprattutto dobbiamo essere pronti a soddisfare qualsiasi richiesta di carte speciali da parte di agenzie e committenti. Spinti anche dalla curiosità di testare i risultati di stampa con bianco e trasparente, già nelle prime settimane di utilizzo abbiamo testato carte "critiche" come una Plike nera da 330 g/m², Acquerello da 300 g/m², carte martellate e molte altre. Su tutte abbiamo
Se il futuro della stampa è 100% digitale Ricoh è in prima linea al fianco degli stampatori Ricoh Italia srl viale Martesana, 12 20090 Vimodrone - Milano T: +39 02 91987100 F: +39 0291987399 E: production_printing@ricoh.it www.ricoh.it
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L'industria del printing, dal mercato commercial ai segmenti più specialistici come il packaging e il labeling, si interroga sul proprio futuro e sull'impatto che le tecnologie digitali avranno nel futuro. Coesistenza o sostituzione? Un'evoluzione che nelle arti grafiche è autentica rivoluzione, al punto che molti operatori si trovano nella condizione di non
rimpiazzare i propri impianti analogici, preferendo uno switch completo al digitale. Questa realtà di mercato impone a produttori e fornitori di formulare un'offerta tecnologica aderente alla domanda del mercato, capace di soddisfare tanto le esigenze di produttività quanto quelle di qualità estrema, senza dimenticare piena compatibilità coi supporti e adeguata economicità del processo. Ricoh sta dimostrando di voler giocare un ruolo guida, con una gamma che include cut-sheet a toner, inkjet ad alta velocità a bobina, wide format, software e servizi professionali best-in-class.
Crescita inarrestabile Più applicazioni. Tempi di consegna ridotti. Contenimento dei costi. La stampa HP Latex può offrire più guadagni rispetto alla stampa a eco-solvente. Oltre a tutti i vantaggi della consolidata tecnologia, HP Latex, offre più versatilità nelle applicazioni con una singola stampante, tempi di consegna estremamente brevi grazie alle stampe che escono completamente asciutte, prezzo di acquisto competitivo e costi operativi bassi. Le nuove stampanti HP Latex serie 300 segnano l’inizio della tua inarrestabile crescita. Vieni a trovarci a Viscom Milano! Stand Pad 8 – stand G01 – H08
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tecnologie Poliweb Graphics, etichettificio leader nel labeling farmaceutico, dopo anni di successi ottenuti con Durst Tau 150, ha investito su Tau 330 trasformandola in uno strumento indispensabile per la propria strategia di vendita in tutto il mondo
Con le etichette inkjet by Durst, PWG conquista i mercati internazionali
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sistono player che ogni giorno evochiamo, di cui parliamo e dei quali a volte inconsapevolmente utilizziamo i prodotti. Si tratta di realtà senza le quali il mondo che ci circonda non sarebbe lo stesso, ed è esattamente il caso di PWG, azienda di stampa piacentina specializzata nella progettazione e produzione di soluzioni innovative nel campo del packaging. Nata nel 1994 da un'intuizione dell'attuale Direttore Generale Silvio Zoni, la Poliweb Graphics si è distinta nel corso degli anni per l'ideazione e la realizzazione di etichette autoadesive standard e multipagina, inventando nuovi sistemi, studiati soprattutto per soddisfare l'esigente settore farmaceutico. Uno dei brevetti più innovativi della società, denominato Keep Me Up, è nato dalla mente di Silvio Zoni e rappresenta l'emblema delle capacità di PWG non solo a livello produttivo ma anche organizzativo e commerciale: si tratta di un'etichetta autoadesiva dotata di un appendino estraibile incorporato che ha riscosso e continua a riscuotere, insieme agli altri brevetti, un grande successo in Italia
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e all'estero, fino al Far East. Risultati che già nel 2011 hanno portato l'azienda a incrementare e diversificare la sua capacità produttiva, puntando per la prima volta su una piattaforma di stampa digitale che potesse soddisfare le richieste sempre più strutturate dei propri clienti e al tempo stesso attrarne di nuovi, garantendo flessibilità, velocità e ottimizzazione dei costi di produzione. Un'esigenza che ha portato ad un primo investimento su Durst Tau 150 cui un anno fa, dopo un'attenta valutazione e analisi dell'offerta di mercato, l'etichettificio piacentino ha deciso di affiancare la nuova Durst Tau 330. Siamo andati a fare visita all'azienda per scoprire quali siano stati i risultati e le impressioni a distanza di un arco di tempo sufficiente a comprendere appieno le funzionalità della sofisticata narrow web di casa Durst. || In alto il dipartimento inkjet di PWG con le due narrow web Tau di Durst e accanto Barbara e Silvio Zoni posano orgogliosi di fronte alla Tau 330. Nella pagina accanto uno scorcio dell'ampio settore dell'azienda dedicato alla linee di stampa.
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intervista a Barbara Zoni Amministratore Unico Poliweb Graphics srl
"La nostra forza sta nell'offerta di soluzioni funzionali dedicate a nicchie del mercato farmaceutico"
Da dove nasce la decisione di dotarvi di nuove piattaforme di stampa digitale? Siamo sul mercato ormai da 20 anni e la nostra forza risiede da sempre nell'offerta di soluzioni funzionali e applicazioni di nicchia ad elevata marginalità, specie in un mercato molto particolare come quello farmaceutico. Un mercato dai ritmi vorticosi, che da sempre ci impone attenzione e lungimiranza nei nostri investimenti in tecnologie e processi produttivi. La principale necessità che ci ha spinti verso l'inkjet è stata la gestione degli ordini più piccoli e in tempi più stretti. Quindi abbiamo effettuato una comparazione tra le diverse soluzioni per capire quale piattaforma fosse più adatta alle nostre esigenze. Nel mondo farmaceutico non esistono solo medicine con una produzione da milioni di confezioni, ma anche prodotti per i quali sono necessari solo poche migliaia di pezzi in un anno. Oggi siamo in grado di soddisfare efficacemente queste nicchie di mercato.
hanno portato ad acquistare nuovamente una Durst? Certamente non è stata una conferma automatica. Abbiamo valutato le stampanti appartenenti al segmento di riferimento e siamo nuovamente arrivati a Durst perchè è stata quella che ci ha convinto di più in termini di qualità dell'inchiostro e soprattutto di coprenza, al punto da poter paragonare la stampa di Tau a quella serigrafica. L'UV di Durst garantisce infatti buoni risultati anche nella stampa su materiali plastici. Inoltre siamo soddisfatti dei servizi di training e assistenza post-vendita.
Qual è l'importanza che PWG ha attribuito all'assistenza in fase di investimento? La professionalità e puntualità riscontrate in Durst sono state un plus rilevante. Come è comprensibile, il passaggio da una tecnologia analogica a una digitale necessita di tempo e di capacità da parte del costruttore di istruire e guidare il personale addetto, mettendolo nelle condizioni di sfruttare appieno le possibilità di una piattaforma poliedrica e performante come la Tau 330. Grazie a Durst possiamo affermare di aver approcciato il digitale senza alcun trauma.
Quali sono stati i motivi che vi
High Definition di Durst: la scelta giusta per dettagli ultrafini nel settore farmaceutico La scelta di Durst Tau 330, che il management aziendale ribadisce e argomenta dettagliatamente, è dovuta alla necessità di ottimizzare una produzione di etichette che resta per lo più basata su sistemi di stampa tipografici, flexo e serigrafici. In tal senso
PWG ha optato per una soluzione in grado di abbinare una grande versatilità e flessibilità a un plus decisivo: l'High Definition. Grazie all'estrema precisione del motore di stampa Durst, infatti, PWG è in grado di stampare immagini e testi definiti fino 720x1.260 dpi di risoluzione. In campo farmaceutico questa è una caratteristica fondamentale, dato che ci si riferisce a un mercato che non ammette imperfezioni nelle etichette: è facile intuire quali conseguenze potrebbero derivare da un'errata interpretazione di un componente utilizzato per la fabbricazione del prodotto. Pertanto le case farmaceutiche pretendono la massima qualità e conformità del prodotto. È quindi comprensibile la delicatezza del ruolo dell'etichettificio e la necessità di mantenere standard di eccellenza. In tal senso la piattaforma di stampa Durst abbina la massima precisione nella generazione dell'immagine a cromie sempre impeccabili e ad un'affidabilità e ripetibilità ai massimi livelli. Non è da sottovalutare neanche la velocità di lavorazione che può arrivare fino a 48 m/min. Tra i principali plus riscontrati da PWG su Tau 330 è degno di nota il dimezzamento del già ridottissimo scarto di lavorazione normalmente riscontrato in azienda. Un risultato apprezzabile, vista la delicatezza del prodotto finale e il costo di alcuni materiali autoadesivi.
Durst Phototechnik AG Julius-Durst-Strasse 4 39042 Bressanone (BZ) www.durst-online.com T: +39 0472 830980 info@durst.it
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eventi Lo storico appuntamento italiano per gli operatori della comunicazione visiva si prepara ad accorgliere migliaia di visitatori e a confermarsi, anche per quest’anno, un imprescindibile trait d’union tra i più significativi player del mercato
Si accendono i riflettori sul palco di Viscom Italia 2015 a cura della Redazione // redazione@densitymedia.com
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iscom Italia scalda i motori ed è pronto a riaprire i battenti. Anche quest’anno la fiera della comunicazione visiva italiana, che si distingue nel panorama europeo per dinamismo e innovazione, si preannuncia ricca di novità, player prestigiosi e ospiti di spicco che dal 15 al 17 ottobre popoleranno i padiglioni 8 e 12 di Fiera Milano a Rho, pronti a stupire con tecnologie e materiali, ma anche tante idee e applicazioni. Oltre 300 brand internazionali, 55 paesi coinvolti e più di 17.000 visitatori: questi i numeri, decisamente interessanti, relativi all’appuntamento dello scorso anno e che l’organizzazione di Viscom Italia si propone di replicare e addirittura incrementare durante l’edizione 2015,
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facendo di questa manifestazione un appuntamento imperdibile, ricco di conferenze, contest ed esperienze. Sarà l’occasione giusta per incontrare le aziende leader e per scoprire in anteprima come il mercato italiano sta interpretando le tendenze in atto nei vari segmenti della stampa digitale, incluse nicchie ad alta redditività, come quella del labeling e del packaging, con un occhio di riguardo alle innovazioni tecnologiche e alle novità in termini di materiali e tecniche, in una combinazione ideale tra imaging d’effetto e ottimizzazione dei flussi produttivi. || Esperienza, business e conoscenza sono i tre temi centrali della campagna promozionale di Viscom 2015, su cui è incentrato il format dello show
eventi MCA Digital debutta al Viscom col piglio della veterana
|| Il demo center di MCA Digital trasferirà le proprie competenze a Viscom Italia
Dopo aver bruciato le tappe, la giovane MCA Digital sbarca per la prima volta al Viscom e si propone come dinamica protagonista nel suo settore. La società, specializzata nella distribuzione a valore aggiunto di soluzioni digitali di piccolo e grande formato, fa dell’ampiezza di gamma e della completezza dell’offerta i propri punti di forza, contando su partnership di indiscussa rilevanza come quelle con Canon, Xerox, EFI, Fotoba, Flexa e HP. Proprio per HP la MCA ha installato la prima Latex 3500, ammiraglia nella gamma di grande formato del leader globale. Un ottimo biglietto da visita per la società di Campodarsego, che dimostra di essere perfettamente in linea con il motto dell’azienda: “quando l’offerta esce dall’ordinario”. www.mcadigital.it
Workshop e dimostrazioni l’ingrediente segreto di Ricoh L’Interior Decoration sarà sotto i riflettori di Viscom 2015, anche sullo stand Ricoh. L’attenzione dei visitatori sarà catturata dalle applicazioni realizzate negli spazi espositivi del gigante dell’imaging, dove si potranno scoprire le grandi potenzialità della piattaforma Ricoh Pro L4100 latex, soluzione dedicata alla comunicazione visiva. Wrapping, tele, vetrofanie, calpestabili e carta da parati sono solo alcuni esempi delle applicazioni che i visitatori potranno toccare con mano nel corso di una serie di workshop, durante i quali verrà evidenziato il ruolo decisivo delle tecnologie digitali nel tradurre in realtà le idee di progettisti, architetti e allestitori. Sarà inoltre mostrata dal vivo la piattaforma Pro C7100X, la soluzione di stampa digitale a colori a foglio singolo dotata della quinta stazione colore per la stampa del bianco e del trasparente, che si caratterizza per l’elevata qualità di immagine (fino a 1.200x4.800 dpi) resa possibile dal particolare motore di imaging laser, che garantisce risultati ottimali in termini di definizione e precisione del registro. Peraltro Pro C7100 è la tecnologia scelta per produrre la copertina del numero di Italia Publishers che state sfogliando! www.ricoh.it
|| Pro L4100 è la piattaforma large format di Ricoh con tecnologia Latex
|| Quello di Bompan a Viscom 2015 sarà ancora una volta uno stand prestigioso e reppresentativo della vastissima gamma di soluzioni Mimaki
Bompan si fa in tre per Mimaki Esclusivista in Italia del marchio Mimaki, Bompan andrà incontro alla variegata domanda del pubblico di Viscom suddividendo il grande stand in tre diversi spazi, ciascuno dedicato a un settore ben definito tra quelli delle arti grafiche, della produzione industriale e della stampa tessile. Si tratta di un’operazione necessaria, visto che – come spiega la Marketing Manager della società Rachele Bompan – verranno esposte ben 23 soluzioni della casa nipponica. Tra le tante novità spiccano la nuova piattaforma JV 400 SUV, che combina la stampa a solvente con le caratteristiche proprie della tecnologia UV, e Mimaki UJF 6042, sulla quale verrà effettuata una dimostrazione dell’esclusiva opzione Kebab, che permette di stampare a 360° su oggetti cilindrici. Non mancheranno le dimostrazioni ideate per soddisfare le necessità più disparate, dagli effetti di nobilitazione gloss ai rilievi, senza tralasciare la grande varietà dei consumabili e le soluzioni dedicate alla fase del converting. Una prova di muscoli e di cervello, a dimostrazione del fatto che Bompan e la vulcanica multinazionale giapponese si propongono tra i sicuri protagonisti di Viscom 2015. www.bompan.it
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• Plotter flatbed (per stampa su supporti rigidi: PVC, DIBOND®, sandwich, legno, vetro, etc) e roll-to-roll con riavvolgitore (per supporti flessibili: banner, vinili, tessuti, carta, adesivi, etc). • Configurazione da 4 a 15 teste di stampa Konika Minolta da 14 picolitri. • Sistema con fotocellula per la gestione dei supporti flessibili. • Lettura automatica dell’altezza del supporto di stampa. • Produttività fino a 27 mq/h.
Via Polonia, 27 - 35127 Padova - Italy - Tel. 049.89.99.111 Via Magenta, 77 - 20017 Rho Milano - Italy - Tel. 02.93.07.178 www.digitaliaspa.com info@digitaliaspa.com
Fenix si prepara a lasciare di ghiaccio il pubblico di Viscom Gli ex “enfants terrible” del digital printing italiano non smettono di mietere successi e sono intenzionati a dare a Viscom un’ulteriore prova delle proprie capacità. «Puntiamo a sorprendere – spiega la CEO Paola Mortara – allestendo all’interno dello stand un concept dal titolo Freeze The Power Of Colour, che permetterà di congelare l’attimo e sbirciare tutto il mondo che sta dietro alla stampante intesa come pezzo meccanico. Per fare questo abbiamo trovato un prezioso alleato in Luca Pianigiani di Jumper». Sullo stand avranno risalto le novità HP, tra cui HP Latex 370, HP Pagewide XL 8000 e HP Scitex FB750. Inoltre un indiscusso ruolo da protagonista sarà ricoperto anche dalla “Generazione 2” di sistemi di stampa flatbed UV swissQprint, dedicata a chi desidera affrontare volumi più consistenti senza però rinunciare alla qualità. Due brand d’eccezione, che con la loro fiducia legittimano e confermano la bontà del lavoro svolto dalla società di Borgomanero. www.fenixdigitalgroup.com
|| Rho P10 200 HS sarà protagonista sullo stand Durst a Viscom Italia
Durst va a tutta velocità con la sua nuova gamma High Speed
|| Nyala 2 è tra le tecnologie di punta proposte da Fenix nell’ambito della fruttuosa collaborazione con swissQprint
Durst non ha tempo da perdere e per dimostrarlo presenterà la nuova gamma High Speed (HS) della sua bestseller Rho P10. In particolare spetterà alla Rho P10 200 HS il compito di mostrare al pubblico “l’evoluzione della specie”, con una velocità di stampa fino a 350 m²/h: il doppio rispetto a quella del modello standard, con il grande plus di mantenere risoluzione e omogeneità di stampa invariate. Caratteristiche da capogiro che l’azienda di Bressanone non mancherà di mostrare, spingendo la nuova nata al massimo delle sue capacità. Tra i dettagli più interessanti di P10 200 HS ci sono le nuove teste Quadro Array 10M, equipaggiate con il doppio degli ugelli rispetto alle precedenti versioni, e una speciale tecnica di polimerizzazione che combina lampade LED a un sistema UV tradizionale. www.durst.it
Neopost porta il finishing "small size" nel regno del large format Presente al Viscom per il quarto anno consecutivo, Neopost ha nuovamente deciso di puntare sulla principale manifestazione italiana del settore per svelare al pubblico le proprie novità. L’azienda rhodense, specializzata nella gestione dei documenti, presenterà il nuovo Duplo 600i Booklet System, destinato a rinnovare la gamma di finitura a punto metallico di casa Duplo. Il nuovo cucipiega abbina una grande affida-
bilità a una notevole versatilità, con un sistema di cutting online e un software di gestione particolarmente user-friendly, che permette di effettuare un setting automatico del sistema in un arco di tempo compreso tra i 35 e i 60 secondi, con una velocità operativa di 5.200 libretti/ora e una quantità massima di 30 fogli (120 facciate) per ciascun prodotto www.neopost.it
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eventi Zünd G3 è il cutter all-in-one che ottimizza i processi produttivi Zünd presenterà al prossimo Viscom due modelli della sua fortunata serie G3, entrambi configurati con opzioni decisamente interessanti. Il G3 L-3200 sarà infatti dotato di trave rialzata e modulo speciale di fresatura RM-120, per la lavorazione di spugne, schiume e altri espansi dedicati al mondo dell’imballaggio, con spessori fino a 110 mm. Il G3 M-2500 sarà invece configurato con il nuovissimo dispositivo ARC (presentato durante la scorsa edizione di FESPA) dedicato a chi desidera spingere le operazioni di fresatura a un livello di qualità e produttività superiore. Questo dispositivo permette infatti di effettuare il cambio utensile del modulo di fresatura in modo completamente automatico, prevenendo errori e rendendo veloci anche le lavorazioni più complesse. Senza dubbio, ancora una volta, l’azienda svizzera dimostrerà lo straordinario e costante impegno del proprio R&D Team nel rendere un sistema di finishing – dalle prestazioni e dall’affidabilità eccezionali – anche uno strumento creativo e di facile utilizzo. www.zund.com
|| Zund G3, grazie alla qualità costruttiva e alla concezione completamente modulare, si adatta alle esigenze più disparate: dalla visual communication alla cartotecnica, dall’industria dei grandi numeri alle piccole realtà focalizzate su prodotti di lusso.
Softeam valorizza le potenzialità della gamma Summa Specializzata nelle tecnologie per l’imaging e il taglio, Softeam esporrà durante il Viscom 2015 i plotter da taglio Summa, estremamente performanti nella lavorazione del vinile e dotati della tecnologia di lettura ottica OPOS, attraverso la quale le macchine per il cutting riescono a utilizzare fino a 128 parametri differenti per adattare la lavorazione alle deformazioni che i materiali subiscono in fase di stampa, a causa degli agenti chimici o delle variazioni di temperatura cui sono sottoposti nel corso della lavorazione. La gamma di piattaforme Summa offerta da Softeam ricopre più o meno tutte le necessità, ma è particolarmente interessante la presenza della Serie DC, un sistema di stampa e taglio basata sulla tecnologia di imaging a trasferimento termico che strizza l’occhio all’ambiente, si propone come una soluzione versatile destinata a un ampio range di materiali e promette fino a 5 anni di durata delle stampe per esterno senza necessità di laminazione. Nell’ambito delle soluzioni di taglio top di gamma, brilla la serie F di Summa, che con il modello F2630 raggiunge performance degne di nota e dà agli end-user la possibilità di lavorare materiali di dimensioni fino a 265x305 cm. A renderne la dotazione particolarmente interessante troviamo il conveyor belt, che facilita l’avanzamento dei materiali, e la testa multiutensile, che consente di effettuare fino a 3 differenti operazioni in contemporanea. www.softeamitalia.com
|| F2630 è il modello top della gamma di cutter piani di casa Summa
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Eurmoma lancia la sua nuova linea di display extra-large Eurmoma si presenterà all’edizione 2015 di Viscom con grandi proposte per i visitatori… nel senso letterale del termine. Una delle sue core-innovations sarà infatti la realizzazione e la commercializzazione di prodotti “oversized”. Sullo stand si potranno ammirare alcuni esempi dei nuovi prodotti, tra cui i totem da interni Prisma, Prisma Quadro, Totem Tris Maxi e New Big Totem, proposti con altezze che arrivano fino ai 3 metri. Anche altri articoli del catalogo Eurmoma verranno sottoposti a una cura ricostituente, come desk, flag, cornici e roll-up. Ma la svolta extra-large non è l’unica novità; sono anche in arrivo nuove finiture estetiche e cromatiche per gli espositori Univers System, mentre rappresenteranno interessanti new entry il Brochure Set, il Flag Brochure e il Barrier; tutti prodotti che i visitatori potranno toccare con mano per testarne qualità e solidità strutturale. www.eurmoma.it
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eventi L’esperienza di Colorcopy al servizio delle arti grafiche
|| Edoardo Elmi è il poliedrico presidente di Guandong
Guandong attacca il mercato della window decoration Guandong punta su Viscom Italia 2015, scegliendo la kermesse della comunicazione visiva per la presentazione italiana del suo nuovo prodotto Nano-Tack, un supporto di stampa con una tecnologia innovativa che permette di rivisitare gli standard della window decoration. Totalmente privo di colla, il Nano-Tack si propone come un materiale per la decorazione particolarmente versatile, in grado di essere posizionato e ricollocato agevolmente, prestandosi soprattutto ad un’attività di comunicazione molto rapida e d’impatto. Per garantire la massima visibilità possibile alla sua iniziativa, Guandong ha stretto accordi con brand tecnologici di prim’ordine come Roland e HP, mettendo a punto soluzioni certificate per queste piattaforme. I partner effettueranno quindi dimostrazione live nel corso della manifestazione. Guandong ha inoltre anticipato che, durante lo svolgimento di Viscom 2015, comunicherà l’inizio di una nuova partnership con un player di livello internazionale. www.guandong.eu
Forte della propria vocazione di rivenditore leader regionale, Colorcopy presenterà presso il suo stand al Viscom 2015 le ultime novità dei propri partner Roland, Xerox e DTG. In particolare appare molto innovativa l’offerta di quest’ultima, multinazionale leader nella tecnologia di stampa tessile digitale, che con la sua piattaforma Viper 2 mostrerà ai visitatori le sue potenzialità in un settore in forte cambiamento, sempre più presidiato dalla tecnologia inkjet. Tante le novità rispetto al precedente modello, come il software RIP in italiano e la modularità dei piani di alimentazione per ospitare fino a 4 soggetti per volta. Per quanto riguarda le altre soluzioni, la gamma proposta da Colorcopy è decisamente ampia. Chi visiterà lo stand del dealer lombardo potrà spaziare dalle stampanti sublimatiche ed eco-solvent ai sistemi UV progettati per un utilizzo nel campo dell’oggettistica, fino alle stampanti digitali a foglio per le graphic arts, passando per le più recenti soluzioni per la stampa diretta su tessuto. All’interno dello spazio espositivo sarà possibile trovare, inoltre, i plotter da taglio Valiani studiati per il mondo del converting, così come le innovative periferiche per taglio e incisione laser di Hartweg.. www.colorcopy.it
|| La nuova sede milanese di Colorcopy sottolinea la crescita del dealer lombardo
Tra plastificazione e nobilitazione, l’innovazione passa da Prima Da oltre cinquant’anni Prima è una società specializzata nel poststampa, con una specializzazione particolare nei sistemi di taglio, rilegatura, plastificazione e finitura dello stampato. La storica azienda milanese sarà presente a Viscom con la sua gamma di soluzioni ad alta tecnologia, tra cui Sleeking, un innovativo supporto che ha la capacità di legarsi al toner delle stampanti laser, sfruttando un procedimento analogo al trasferimento termico, consentendo di applicare alle zone stampate effetti gloss, oro, argento e hologram. I visitatori potranno inoltre testare anche Ultrabond, una pellicola con un’aderenza estrema, adatta alle produzioni con stampanti digitali a toner, che può essere utilizzata anche con le più alte coperture di colore. www.primabind.com
|| Una delle mille applicazioni di Sleeking, la nobilitazione per stampe a toner
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eventi Tra gli oltre 600 espositori, un numero mai visto prima di produttori di sistemi di stampa e finitura digitale. Inizia a Bruxelles quella che si preannuncia, da molti punti vista, un’edizione record del principale show dedicato al mondo delle etichette.
Labelexpo Europe 2015: va in scena il digital labeling
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ono più di 600 gli espositori presenti negli otto padiglioni di Brussels Expo durante la prossima edizione di Labelexpo Europe, fiera internazionale di riferimento per il settore del labeling e del packaging flessibile. Mai come quest’anno l’evento è dedicato alla stampa inkjet, che si è fatta e si sta facendo strada implacabilmente in un comparto ancora fortemente presidiato dalle piattaforme analogiche, superando molti limiti tecnologici e offrendo soluzioni agili e innovative, impensabili prima. È in atto una trasformazione sostanziale nel mondo del printing e i produttori tradizionali sanno bene che assecondare le evoluzioni del mercato è l’unica strategia sensata per restare competitivi e, perché no, aprirsi a nuovi possibili orizzon-
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ti commerciali. Questo è il motivo per cui assistiamo già da anni a un cambio di pelle da parte di numerosissimi operatori del settore, produttori di macchine ma anche di materiali e consumabili, che se da un lato proseguono sulla strada dell’analogico, parallelamente si sono aperti all’universo digitale e adeguano i propri prodotti alle applicazioni (e dunque alle richieste da parte dei clienti) che la tecnologia digitale ha reso possibili. Tra gli highlight dell’edizione 2015 alcune aree applicative - Workshop Packprint, Smart Packaging Lab e Packaging Design studio - in cui i partecipanti potranno dialogare e confrontarsi con gli esperti di settore. Scopriremo tutte le novità e le curiosità presentate dai vendor piccoli e grandi di cui vi racconteremo in un approfondito report nei prossimi numeri. Eccovi un’anteprima.
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eventi
Labelexpo è destinata a rafforzare la partnership tra SPGPrints e il suo partner italiano NTG Digital. Presso lo stand di SPGPrints, leader di mercato nella stampa grafica e tessile, è infatti in funzione DSI, sistema di stampa digitale modulare inkjet UV. In grado di stampare su molteplici supporti, materiali vinilici, plastici, trasparenti e cartacei è ideale per applicazioni varie, dal packaging flessibile alle campionature di cartoncino teso, fino a 600 micron. DSI monta teste di stampa Xaar, con una risoluzione di 1.000 dpi e lavora fino a una velocità di 700 m²/h su larghezze fino a 530 mm, è equipaggiata con quattro colori e può essere estesa a 6, con l’aggiunta dell’arancio e del viola, più primer e bianco opaco all’occorrenza. La stampante può essere integrata con gruppi flexo e moduli dedicati alla finitura. Tra le partenship di NTG attive a Labelexpo quella con Allen Datagraph System, che presenta la tecnologia HP PageWide applicata su stampante Cypher, una piattaforma che garantisce una velocità di stampa di 30 m/min per una risoluzione di 2.400x1.200 dpi e che utilizza inchiostri ad acqua pigmentati. Lüscher Technologies AG invece presenta il sistema CTP MultiDX, tecnologia ibrida per la produzione di matrici di stampa ad ablazione digitale con strato LAMS come lastre tipografiche, serigrafiche, waterless, magnesio, lastre offset, lastre di verniciatura e altre. www.ntg.it - www.spgprints.com
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NTG Digital più innovativa che mai con SPGPrints e nuove partnership tecnologiche d’eccezione
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eventi Tau 330 miete successi nel mondo con qualità e prestazioni al top Durst è protagonista all’edizione 2015 di Labelexpo, dove ha scelto di presentare la propria piattaforma Tau 330 con uno slogan chiaro e diretto: "Configure Your Digital Future Today". Grazie al favorevole rapporto tra le eccellenti prestazioni e la capacità di razionalizzare i costi di produzione, mantenendo sempre uno standard qualitativo eccellente, Tau 330 ha già conquistato importanti successi e in meno di due anni è arrivata a contare ormai oltre 50 clienti in tutto il mondo. Durst inoltre ha scelto Labelexpo per presentare in anteprima una nuova versione della Tau 330, denominata “Tau 330 E”. Secondo le strategie dell’azienda di Bressanone, la Tau 330 E si andrà a posizionare in un segmento mid-range ed è quindi destinata ad attrarre le attenzioni sia dei leader del settore desiderosi di differenziare la produzione digitale, sia di chi si avvicina al digital printing per la prima volta. Già da qualche anno Durst ha fatto le proprie mosse nel competitivo settore dell’etichetta, approcciandolo con la propria abituale eccellenza tecnologica e ottenendo risultati lusinghieri. Siamo certi che la gamma Tau continuerà a far parlare di sé. www.durst.it
|| Tau 330 è la narrow-web inkjet UV di Durst caratterizzata da altissima qualità dell’immagine, versatilità ed elevata produttività
|| HP Indigo 20000 è tra le piattaforme protagoniste dell’enorme spazio espositivo HP a Labelexpo Europe 2015
HP indigo resta il punto di riferimento per i professionisti del labeling di alta qualità Tra i player trainanti nel settore del labeling digitale non può mancare HP, che all’interno del proprio enorme stand a Labelexpo 2015 espone la narrow-web Indigo WS6800 e la Indigo 20000, le sue piattaforme più vendute, in azione per mostrare il vasto range di applicazioni possibili, coniugando le esigenze di un mercato che richiede sempre più spesso soluzioni just-in-time con volumi di produzione importanti, ma che necessitano di una tecnologia end-to-end e di alta qualità per riuscire a raggiungere una produttività in linea con i trend di competitività che richiede il mercato. Proprio per evidenziare le molteplici potenzialità dei suoi prodotti, HP ha predisposto un settore del proprio stand adibito ad “area di ispirazione” del brand: un luogo in cui i visitatori possono ascoltare i suggerimenti degli esperti, apprendendo case-history e scoprendo come trarre il massimo nel proprio settore di interesse utilizzando strumenti, piattaforme e tecnologie HP. www.hp.com
NW210 di INX è il sistema di labeling compatto e all-in-one A Labelexpo 2015 INX ha tutta l’intenzione di non far passare inosservata la sua NW210, stampante narrow-web single pass dedicata per etichette. Frutto della ricerca tecnologica INX, NW210 si basa su un motore di stampa JetINX proprietario, che in abbinamento alle teste Xaar 1002 e alla fustellatura laser è in grado di offrire una velocità massima di 23 m/min. Obiettivo resta quello di sottolineare l’estrema versatilità della piattaforma. NW210 è infatti in grado di gestire oltre 50 ordini quotidiani totalmente differenti. Tra i plus la possibilità di customizzare la macchina secondo le necessità del cliente e tra gli optional è possibile avere in linea un gruppo di laminazione, trattamento corona, modulo di converting da rotolo a foglio (portando gli ingombri a un massimo di soli 3,6 metri) e teste di stampa per il bianco e la vernice, oltre ad un laser fino a 400 W di potenza. www.inxdigital.com
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|| NW210 porta a Labelexpo il suo importante contenuto tecnologico, unito alla versatilità e alla straordinaria compattezza
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eventi Xeikon si riconferma leader nella produzione digitale di etichette
|| CX3 è la nuova piattaforma Xeikon per la stampa di etichette autoadesive basata su tecnologia Ceetah e presentata a Labelexpo Europe 2015
Xeikon presenta CX3, il nuovo sistema per etichette autoadesive destinate a tutte le applicazioni, dal food, all’healt & beauty, passando per l’industrial. La stampante alimentata a bobina a cinque colori utilizza la tecnologia Cheetah e ha una produttività massima di 30 m/ min e un’eccellente qualità di stampa (1.200 x 3.600 dpi). Accanto alla CX3 saranno presenti una Xeikon 3300, in grado di stampare fino a 300 mm di larghezza, e una Xeikon 3500 rivolta al settore della cartotecnica, entrambe in azione nel Packprint Workshop. Xeikon presenta anche i due nuovi toner MatteSilver e PalladiumSilver, il primo per finiture metalliche di lusso e il secondo disponibile dedicato alla realizzazione di texture argentate brillanti. Per ottimizzare la produttività, l’azienda olandese ha rilasciato la versione 4.0 del digital front-end X-800 con il plug-in VariLane,che permette di combinare più lavori in un unico job. Altra novità è il Web Varnishing Module (WVM) che consente di applicare vernice UV o base acqua. www.xeikon.com
Kodak: soluzioni ingegnose per molteplici applicazioni Kodak propone una gamma di tecnologie innovative, volte ad accrescere gli standard competitivi per tutti gli operatori del labeling e del packaging. A Labelexpo è prevista una dimostrazione live del funzionamento del sistema Kodak Flexcel NX Wide 5080, che utilizza la nuova tecnologia NX advantage per applicazioni che vanno dalle etichette agli imballaggi flessibili, alle scatole di cartone ondulato, che consente un trasferimento migliore dell’inchiostro in fase di stampa. Altra novità sono i sistemi Kodak Prosper S20 Imprinting: un engine di stampa ad elevate performance integrabile con macchine da stampa flessografica tradizionali, già utilizzato dal produttore italiano Uteco, che rende possibile l’aggiunta di contenuti variabili anche su alti volumi di packaging. Per finire i software per la gestione del workflow Prinergy Workflow 7 e Insite Prepress Portal 7. www.kodak.com || Panorama è la nuova piattaforma per il digital labeling di Nilpeter
Nilpeter crede e investe nell’inkjet
|| La tecnologia Flexcel NX, unita alle tecnologie inkjet di Kodak, consente di produrre packaging di qualità e integrare dati variabili
Nilpeter figura tra le aziende che negli ultimi anni hanno maggiormente investito nell’innovazione della produzione di etichette. Lo storico player danese, nel corso degli ultimi 10 anni ha acquisito know-how e asset in giro per il mondo, recuperando il gap iniziale nei confronti dei diretti concorrenti e ha deciso di presentare a Labelexpo 2015 la sua nuova linea di stampa digitale Panorama. Si tratta di una soluzione che racchiude in sé tutto il workflow produttivo, basato su un motore di stampa inkjet UV e un gruppo di finishing che permetteranno a chi sceglierà Panorama di dotarsi di un sistema molto affidabile. In grado di riprodurre la quasi totalità dei colori Pantone, la piattaforma single-pass di Nilpeter promette semplicità di lavorazione, totale flessibilità della produzione e un’alta qualità di stampa con una velocità massima di 50 m/min e la possibilità di integrare nel sistema anche un’unità di verniciatura. www.nilpeter.com
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eventi Soluzioni di etichettatura per mille applicazioni da Avery Dennison Avery presenta nuovi sistemi di etichettatura e packaging pensati in chiave sostenibile, con zone interattive a tema sullo stand. In tema di produttività nasce invece un nuovo adesivo ad emulsione acrilica, veloce e adatto a numerose applicazioni, specialmente il cartone, certificato anche per il contatto con gli alimenti. Tra i prodotti specialistici citiamo Aqua Opaque, pensato per risolvere problemi di coprenza in situazioni di umidità per le applicazioni enologiche, e AeroDress, soluzione autoadesiva per lattine in alluminio e banda stagnata. Sul tema della sostenibilità l’azienda presenta un prodotto PE bio-based e la tecnologia Glass Recycling, che permette la separazione delle etichette dal vetro. Infine Avery Dennison ha realizzato un portfolio Select Solutions che offre ai clienti soluzioni collaudate, da mischiare e accoppiare a seconda delle esigenze (Mix & Match) con la possibilità di customizzare il servizio. www.averydennison.com
|| Avery Dennison punta su soluzioni autoadesive funzionali e ad alte prestazioni per settori e applicazioni specifiche
Arconvert svela le sue soluzioni in uno scenario da art gallery The Art Gallery of Luxury Labeling. Quella che Arconvert ha allestito per il suo debutto al Labelexpo 2015 è una vera e propria galleria d’arte all’interno della quale l’azienda italiana ha mostrato al pubblico le sue ultime novità. Una vasta gamma di prodotti decisamente innovativi e altamente performanti in termine di materiali utilizzati. Ideati per essere totalmente eco-friendly, senza tralasciare un livello qualitativo di prim’ordine. Tra le soluzioni presentate durante la kermesse internazionale dedicata al labeling risulta sicuramente degna di nota la collezione “The New Seven Wonders”, una linea inedita di carte autoadesive che compongono le 7 visual cases by Manter. www.arconvert.com
|| Vanish è la nuova linea di adesivi trasparenti ad altissime prestazioni di UPM Raflatac per applicazioni no-label-look
UPM Raflatac: “no-label look” grazie alla nuova gamma VANISH
|| Labelexpo è una manifestazione chiave per Arconvert, che si riconferma tra i leader indiscussi dell’adesivo per applicazioni di qualità.
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UPM si presenta a Labelexpo 2015 con una novità interessante per il mercato delle etichette: Vanish, una linea di trasparenti in PET ultra sottili, dedicati al mondo del food & beverage e della cura della persona. Ideale per un’immagine pulita e prestigiosa, Vanish ha uno spessore di soli 23 micron ed è il materiale più sottile tra quelli analoghi disponibili sul mercato, è robusto e assicura un risultato finale di alta qualità. L’effetto “no-label look” viene intensificato con contorni non più visibili, e grazie alle tecnologie di stampa è possibile declinare il prodotto in varie finiture: opaca fluttuante, in rilievo, profumata, con stampa luminosa al buio, UV fluorescente, con pattern circolari o irregolari e scritte in trasparenza, metalliche e opache. Presso lo stand, l’azienda metterà in mostra il potenziale applicativo e commerciale del nuovo prodotto con momenti di etichettatura dal vivo. In fiera Upm, che ha un occhio di riguardo per la sostenibilità ambientale, presenterà anche l’adesivo catalizzato RX 15, alternativa eco-friendly agli adesivi a solvente finora utilizzati per applicazioni difficili come l’etichettatura di materiali durevoli, componenti elettronici o del settore automobilistico. www.upmraflatac.com
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tecnologie Forte di una tradizione serigrafica e della potenza di fuoco di motori inkjet industriali, Minimegaprint ribadisce la vocazione al green e agli alti volumi
Il web-to-print dei grandi numeri sceglie MCA Digital e la stampa green di HP Latex
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on servono troppe parole per introdurre Marco Biancavilla e la dimensione industriale serigrafica che, da due generazioni, rende DB Ingegneria dell’Immagine un riferimento produttivo di eccellenza nel territorio romano, che ha via via allargato la propria influenza a livello nazionale e dal 2012 è sbarcata sul web con il marchio Minimegaprint. Industria è proprio la parola chiave per descrivere la realtà produttiva di Minimegaprint, che già dagli albori dell’inkjet ha scelto strategicamente di adottare soluzioni produttive capaci di coniugare elevata qualità, possibilità di realizzare prodotti fortemente differenzianti e garantire volumi di produzione sempre in linea con le esigenze di comunicazione di grandi brand globali e concessionarie di pubblicità nazionali. Sempre all’avanguardia della tecnologia, negli ultimi anni Minimegaprint ha affrontato importanti investimenti nel potenziamento della base installata, sempre nell’ottica di servire la clientela in modo efficiente e garantire tempi di con-
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segna ridotti, prezzi aggressivi e prodotti in linea con le aspettative di buyer sempre più esigenti. L’introduzione della tecnologia Latex per Minimegaprint ha significato esattamente questo: stampe brillanti e durevoli, ma anche sostenibili e integrabili in qualsiasi contesto indoor e outdoor. Chiusa l’ennesima parentesi pionieristica, per Minimegaprint il 2015 è stato l’anno della conferma del Latex come tecnologia di mainstream da applicare su larga scala ai propri volumi di materiale flessibile. A fare la differenza, in questa sfida tecnico/applicativa è stata chiamata MCA Digital, società padovana giovane nel suo atto costitutivo, ma blasonata e forte di un’esperienza pluridecennale nella fornitura di tecnologie top di gamma e nell’elaborazione di workflow produttivi nelle Arti Grafiche. Scopriamo insieme cosa ha spinto Minimegaprint verso HP Latex e verso le competenze di MCA Digital. || In alto, Marco Biancavilla accanto alla nuova HP Latex 3000 e uno dei reparti produttivi di Minimegaprint. Nella pagina accanto la sede dell’azienda capitolina.
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intervista a Marco Biancavilla Fondatore di Minimegaprint
“La stessa flessibilità del solvente e dell’UV, ma senza emissioni e con un effetto visivo e tattile più naturale...”
Cosa vi ha avvicinato e poi indotto a reinvestire sulla tecnologia Latex? Sin dal lancio della prima generazione di HP Latex, seppure la produttività e la qualità fossero minori rispetto all’attuale piattaforma, siamo stati attratti da un concept tecnologico più amico dell’ambiente. Per sensibilità aziendale abbiamo cercato e cerchiamo da sempre di prestare attenzione alla sostenibilità e di farlo con atti pratici, come per esempio aver bandito i solventi. Questo è proprio uno dei temi che ci ha avvicinati al Latex: una soluzione in grado di stampare con la stessa flessibilità del solvente e dell’UV-curable, ma senza le emissioni del primo e con un effetto visivo e tattile più naturale delle stampe UV. Il mercato ha compreso questa opportunità? Il nostro impegno per una prodotto totalmente ecologico, che includa quindi anche l’adozione di supporti PVC-free, è massimo. Possiamo affermare che la sensibilità da parte dei clienti sta crescendo, anche se le richieste esplicite di prodotti green restano limitate, forse per paura di un maggior costo. Ma questo non ci scoraggia e il solo fatto di poter fronteggiare con argomentazioni solide una richiesta in tal senso ci induce a perseverare.
Dove trova maggiormente spazio lo stampato Latex? Inizialmente abbiamo introdotto il Latex come soluzione per la decorazione di automezzi e stampe outdoor su materiali flessibili, ma la qualità pressoché fotografica e tutti i valori aggiunti ambientali di questa tecnologia ci hanno presto convinti ad utilizzarla a 360° nella produzione di stampe per interni, dove l’immagine deve essere osservata da vicino e l’assenza di odori ed emissioni sono plus impagabili, per i buyer e per i fruitori degli spazi. Focalizziamoci sul nuovo investimento: perché HP Latex 3000? Chi ci conosce sa che siamo orientati a tecnologie qualitative, ma anche produttive: è stato così con l’UV e ora lo è con il Latex. La produttività è un fattore chiave quando dobbiamo produrre campagne su scala nazionale, magari utilizzando la macchina in modalità multi-roll e caricando bobine da 100 metri lineari. Lo stesso vale per il costo di produzione, che oggi è allineato, se non inferiore, alle più performanti macchine UV. In che modo MCA Digital ha fatto la differenza? Premesso che la nostra dimensione aziendale ci porta ad
essere serviti da molti costruttori in modo diretto, l’esperienza vissuta con MCA Digital è comparabile a quella di un grande vendor in termini di prontezza di risposta e professionalità. Di fatto nel rapporto con noi hanno raccolto il testimone di HP sul Latex, esprimendo un altissimo livello di competenza su questo tipo di macchina. La fiducia che abbiamo riposto nella struttura organizzativa di MCA Digital non è mai stata delusa, grazie soprattutto ad una rete di assistenza convincente, alla consulenza sui materiali e sui software, ad un livello di relazione umana franco e sereno. Intravedete ulteriori sviluppi del Latex in azienda? Abbiamo già due HP Latex, una più compatta Latex 360 e la nuova 3000, così da poter equalizzare le piccole lavorazioni just-in-time e le grandi produzioni. L’obiettivo, di pari passo col crescere dei volumi, sarà quello di andare più radicalmente verso il Latex, ampliando la gamma di prodotti con una soluzione PVC-free. D’altra parte anche produttori leader di mercato come 3M stanno puntando sul PVC-free: è una tecnologia che non era perfettamente matura, specie per applicazioni critiche come il car wrapping, ma che oggi inizia ad affermarsi.
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tecnologie Forte di una base installata digitale che ha pochi eguali, lo stampatore torinese ha scelto Formula Digitale di B+B per gestire ogni aspetto del proprio business
Packway aumenta i profitti e valorizza gli investimenti tecnologici di Tech Art
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nvestire in innovazione per aumentare le marginalità: questo è il motto che il brillante e poliedrico Davide Salvo non si stanca di ripetere per sintetizzare le ragioni del successo della “sua” Tech Art. E non è un caso che proprio la società torinese da qualche mese sia finita sotto i riflettori - quelli di Italia Publishers compresi - per l’incredibile dinamismo del proprio modello di business e per la straordinaria base installata, rigorosamente digitally-oriented, che consente a Tech Art di gestire ogni giorno centinaia di commesse provenienti tanto dall’ufficio marketing del grande brand quanto dal sito e-commerce a disposizione di agenzie, studi grafici e tipografie. Uno degli aspetti che più lascia attoniti, osservando i superbi stampati prodotti dalle tre HP Indigo, gli espositori extra large stampati e impilati dall’imponente HP Scitex FB11000 e sagomati con Kongsberg, l’enorme varietà di prodotti finiti e rilegati ogni ora nel reparto di legatoria digitale, o ancora le meravigliose nobilitazioni realizzate mixando la vernicia-
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tura spot tridimensionale di JetVarnish, è l’inusuale ordine che regna in un’azienda in grado di gestire un modello commerciale multicanale e produzioni ad altissimo valore aggiunto, che spesso partono proprio dalle proposte creative dello studio di progettazione interno. Ebbene, al di là della visione straordinariamente chiara di Davide Salvo e del suo team, una delle chiavi del successo di Tech Art è l’organizzazione infallibile di flussi e processi, resa possibile dalla stretta collaborazione con B+B International, che ha condiviso con Tech Art l’ormai nota filosofia di Formula Digitale, a partire dalla piattaforma software Packway totalmente integrata con le soluzioni di progettazione e job-submission di Esko. || In alto il reparto di progettazione di Techart, basato su ArtiosCAD e l’area dedicata al taglio digitale di grande formato con Kongsberg. Nella pagina accanto, la sala stampa con le tre HP Indigo e un momento della recente open house, che ha sancito il sodalizio tra Davide Salvo di Tech Art (a sx) e Davide Dal Col di B+B.
tecnologie vazione come la nostra, la crescita non è graduale, ma deve necessariamente assumere ritmi diversi. Ultimamente direi che stiamo crescendo a scalini. HP Indigo 10000, HP Scitex FB 11000, JetVarnish e altre attrezzature sono scalini importanti.
intervista a Davide Salvo Production Manager di Tech Art
“La crescita si basa sulle idee. Le tecnologie sono la soluzione per realizzarla...” Ultimamente Tech Art dà segni di grande dinamismo... La nostra storia è stata un crescendo di successi, che va oltre gli ultimi due anni. Dal 2001 è un susseguirsi di investimenti per rispondere alle esigenze di competitività. In sintesi, se stiamo investendo così tanto è perché per aumentare le marginalità bisogna investire in innovazione. Ammettete però di aver aumentato la velocità? In una rincorsa all’inno-
Eppure non siete gli unici ad averle... Concordo. Forse non tutti, ma una HP Indigo se la possono comprare in molti. A parità di tecnologie, credo che la nostra capacità sia quella di saper costruire risposte adeguate alle domande del mercato, arrivando sempre a fare proposte. Abbiamo un reparto R&D popolato da un pool di professionisti che pensa solo a combinazioni materiche e grafico/cartotecniche nuove. Avendo un’anima che tende al design e alla progettazione, possiamo inventare nuovi prodotti. Diciamo che la crescita esponenziale di questi anni si basa sulle idee, mentre la tecnologia è la soluzione per realizzarla. Ma trasformare le idee in denaro non è semplice... Grazie alla collaborazione con B+B, iniziata due anni fa e coincisa con l’esplosione dei volumi di produzione, abbiamo sviluppato una capacità di pianificazione e un controllo dei processi ineccepibile. Sin dall’inizio abbiamo condiviso con B+B
un business plan con obiettivi chiari da raggiungere e abbiamo identificato in Packway la soluzione gestionale ottimale per governare l’enorme varietà di tecnologie, processi e lavorazioni svolte in azienda e veicolate su clienti diversi. Non dimentichiamo infatti che non siamo un web-to-print puro, neppure un commercial printer puro, e tanto meno un’agenzia pura. I canali di ingresso delle nostre commesse sono pressoché tutti quelli esistenti sul mercato. In molti casi le nostre lavorazioni si compongono di un solo foglio, eppure sono redditizie. È proprio sulla piena valorizzazione di questo mix che si basano marginalità elevate. Qual è il segreto? Grazie all’integrazione di Automation Engine su ogni singola stampante abbiamo fino al 70% di aumento della marginalità. Ottimizzando le fasi di pre-produzione portiamo ogni macchina vicino alla sua capacità produttiva reale. Parliamo di Packway. È lui il cuore di tutto, giusto? Esatto, tutto è partito da Packway e per derivazione ci ha condotti alle piattaforme hardware e software di Esko, e a breve anche alla gestione integrata del sito web. Packway è molto scalabile e perfettamente interconnesso con Automation Engine, con Ar-
tiosCAD per la progettazione, con gli hardware di stampa e con Kongsberg. Packway è il perfetto convogliatore e concentratore di tutto ciò che si muove in azienda. Quali sono i plus principali? Rispetto ad altre soluzioni, Packway è aperto e plasmabile. Ho sempre pensato che una soluzione software non debba cambiare il mio modo di lavorare o di pensare, ma piuttosto che anche la soluzione più pazza che mi viene in mente debba essere governata dal mio gestionale. Altro plus fondamentale è l’interfaccia a bordo macchina, che stiamo implementando e personalizzando grazie B+B, alla fiducia reciproca e alla confidenza con gli sviluppatori: sono loro che si stanno adattando a Tech Art e non il contrario. Qual è l’utilizzo più estremo a cui pensate? A breve lanceremo il packaging personalizzato online. Sito web, Automation Engine e Packway andranno a braccetto, con integrazione completa tra scheda tecnica, pianificatore e rilevazione dati bordo macchina: se solo uno di questi elementi non ci fosse, il sistema non funzionerebbe. Stiamo mettendo sotto stress B+B, ma insieme dimostreremo che la scelta dell’apertura e della modularità si sta rivelando quella giusta.
B+B International srl Vicolo Boccacavalla 3/F, 31044 Montebelluna - TV T: +39 0423 289090 F: +39 0423 1912102 info@bbinternational.eu www.bbinternational.eu
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strategie Drupa 2016 si preannuncia già come il palcoscenico privilegiato per tecnologie e processi produttivi che segneranno l’evoluzione del printing e del packaging
Nuove prospettive per la stampa degli imballaggi di Des King
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’aspetto è importante e le prime impressioni sono decisive. Il modo in cui i prodotti vengono valutati in base ai loro numerosi e diversi attributi, non ultima la loro capacità di svolgere il loro compito finale, un’affidabilità uniforme e il rapporto qualità/prezzo - stabiliranno la loro capacità di creare una quota di mercato su base stabile. Prima di ciò, tuttavia, sarà con ogni probabilità un colore spot, un font particolare oppure un’applicazione artistica di un inchiostro metallico sull’esterno della confezione a dare il via a una relazione tra un marchio e un consumatore. “Grazie alla stampa di imballaggi che attirano l’attenzione, i marchi sono in grado di spingere i clienti a cambiare il comportamento di acquisto presso il punto vendita” - spiega il fondatore di Superbrands, Marcel Knobil. “Si avrebbe un minore appeal del marchio se non fosse per l’attenzione suscitata dalla confezione stessa.” Superbrands è riconosciuta a livello mondiale per essere un’autorità indipendente e arbitro dell’eccellenza del branding, impegnata a rendere omaggio a marchi eccezionali e a promuovere la disciplina
Negli ultimi vent’anni, Des King ha lavorato come giornalista freelance nei settori della stampa e dell’imballaggio. In questo periodo ha collaborato regolarmente con le principali riviste del Regno Unito e con alcune delle più importanti pubblicazioni specializzate europee e internazionali. È autore di un editoriale mensile in Packaging News. Des è da molto tempo membro della IPPO, la International Packaging Press Organisation. Nel corso degli ultimi quattro anni si è occupato della revisione di inserti per il settore della stampa e dell’imballaggio nel Regno Unito di The Times, Guardian e Daily Telegraph e ha eseguitosi la revisione della versione in lingua inglese per le pubblicazioni della fiera Interpack
tenutasi a Düsseldorf nel 2008, 2011 e 2014. Prima di entrare a far parte del “quarto potere”, Des King è stato direttore marketing per diciassette anni presso Reed Exhibitions (Regno Unito), durante i quali è stato responsabile della promozione degli eventi PACKEX (packaging); INTERPLAS (plastica) e IPEX (stampa). I suoi principali ambiti di interesse nel settore dell’imballaggio sono l’impatto crescente della tecnologia digitale sulla riduzione dei tempi di commercializzazione e sull’aumento dell’impatto sullo scaffale; il ruolo dell’imballaggio nelle strategie di branding dei prodotti e i modi in cui gli imballaggi possono essere resi più accattivanti per i consumatori della fascia di età dei 50-65 anni.
strategie
@ HP
del branding. L’impatto di una combinazione vincente di testo e grafica va ben oltre questa iniziale ostentazione di bellezza. Oltre a essere un elemento piacevole che attira il cliente, un’immagine esterna perfettamente riprodotta fornisce ai clienti una capacità di riconoscimento dei prodotti spesso subliminale e un livello di rassicurazione che può essere l’ancora di salvezza per i proprietari dei marchi in uno spazio di retail spesso congestionato. Le tendenze attuali degli imballaggi sono spesso dettate da orari di apertura dei supermercati sempre più lunghi, tecnologie di stampa continuamente potenziate e capacità e richieste di proteggere i marchi e di aumentare il riconoscimento degli stessi. In tali condizioni estreme, non solo sopravvivere ma anche raggiungere lo status di marchio preferito dei clienti rappresenta la prima parte della principale sfida affrontata dai proprietari dei marchi. La seconda consiste nel farlo a un costo sostenibile.
Controllo di qualità Con l’elevata probabilità di variazioni cromatiche non solo tra diversi supporti ma anche tra processi di stampa - e senza dubbio anche da uno stampatore all’altro, non solo in aziende diverse ma addirittura quando si utilizzano macchine da stampa realizzate dallo stesso fabbricante - la manutenzione dell’uniformità può costituire un’impresa complessa. Il modo migliore per affrontarla è che tutti gli anelli che fanno parte della supply chain e che contribuiscono allo sviluppo di un imballaggio stampato dall’inizio alla fine possano interagire attraverso una piattaforma basata su Web open entry. Possiamo raggiungere questo obiettivo creando una maggiore funzionalità che soddisfa le esigenze di commercializzazione e qualità delle attività e dei retailer di merci CPG (consumer packaged goods). Consentiamo inoltre al proprietario del marchio di garantire che il flusso di dati sia protetto e trasparente, che sia possibile identificare subito gli errori o evitarli completamente e che il risultato finale sia di lanciare i prodotti sul mercato più rapidamente. Allo stesso modo, i sistemi di gestione del colore basati su Web possono offrire lo stesso grado di confort e controllo ai proprietari dei marchi in merito al modo in cui i parametri di colore prestabiliti possono essere successivamente riprodotti in modo preciso indipendentemente da fornitore o supporto, garantendo un’uniformità perfetta nella riproduzione cromatica, che è alla base di autenticità e integrità del marchio. La soluzione di gestione del colore X-Rite PantoneLIVE è ideale per il proprietario del marchio poiché mantiene il controllo sui parametri cromatici predeterminati, che vengono quindi archiviati nel cloud per essere utilizzati al momento necessario nella supply chain. In tal modo vengono garantite riproduzioni precise dell’immagine approvata del marchio, indipendentemente da supporto o fornitore.
Verso maggiori prestazioni I trasformatori dotati di impianti di produzione intelligenti possono essere più decisivi nell’ottenere vantaggi di costi e prestazioni per i proprietari dei marchi. L’impiego di lastre flessografiche ad alta definizione e di tecnologie software consente di soddisfare i requisiti dell’85% degli imballaggi flessibili con la stampa flessografica senza andare a scapito del risultato finale con CMYK + bianco anziché utilizzare inchiostri speciali. “Lavorare con una tavolozza di colori ridotta significa un numero minore di lastre e minor spreco di inchiostro. I vantaggi sono numerosissimi” - spiega il direttore alle vendite di Ultimate Packaging (Regno Unito), Chris Tonge. “Sebbene gli attori a livello globale come Unilever e P&G abbiano specificato queste soluzioni nel corso degli ultimi 10-15 anni, i marchi più piccoli stanno comprendendo che esiste un vantaggio
sui costi derivato da un migliore controllo dei colori quando si impostano gli standard corretti”. Non è solo il miglioramento della fase iniziale del processo che aumenta la qualità e gli standard di prestazione della stampa flessografica, che è ancora il processo di stampa più largamente impiegato del settore e che rappresenta più del 40% degli imballaggi stampati globalmente, per un valore stimato di circa 250 miliardi di euro all’anno, in particolare per applicazioni flessibili e in cartone ondulato. La velocità in macchina da stampa e l’uniformità tra supporti sono fondamentali. Prima di drupa, Ultimate Packaging ha installato due macchine da stampa servoassistite Bobst aggiuntive. Anche la stampa offset ha risposto in modo positivo alla creazione di tirature di stampa più brevi e convenienti.
Mentalità digitale Ciò che ha dato il via a questi miglioramenti nell’ambito della tecnologia di stampa analogica è la sfida sempre più impellente rappresentata dalla stampa digitale, soprattutto per soddisfare le richieste dei proprietari dei marchi di tirature di stampa più brevi e convenienti - e di conseguenza livelli di inventario più bassi - e la capacità di differenziare i prodotti sullo scaffale attraverso la personalizzazione. Sebbene l’impiego conveniente di dati variabili sia sempre stato parte integrante della stampa digitale, è ora chiaramente un elemento di primo piano per il marketing nel settore del retail in base all’adozione riuscita di campagne di marketing di retail di alto profilo condotte da Coca Cola, Heineken, Nutella e dal gruppo in crescita di marchi globali blue-chip. “Togliere il nostro marchio dalla confezione e sostituirlo con qualcosa di diverso dalla scritta Coca Cola non è stato semplice in una struttura come la nostra, in cui si agisce sulla base di linee guide del marchio estremamente severe, volte a proteggerlo” - spiega Greg Bentley, innovatore dell’imballaggio di Coca Cola. “La capacità della stampa digitale ha consentito che accadesse, ma la campagna di marketing è il vero elemento chiave”. “Si allontana dall’idea di imballaggio considerato come supporto statico di logo e della tabella degli ingredienti, per utilizzarlo invece come un’opportunità per creare fidelizzazione dei clienti a vantaggio del marchio.
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strategie e in secondo luogo, aiuta ad apprendere in che modo la tecnologia può rispondere alle esigenze all’interno del proprio modello aziendale - in particolare con una più rapida commercializzazione e un migliore utilizzo del capitale circolante. “Sebbene l’adozione della tecnologia digitale si stia diffondendo, nonostante tutto il parlare che se ne fa, il suo impiego non sta sfruttando il suo potenziale” - spiega Doug Hutt, responsabile imballaggio di SAB Miller Global. I dieci principali proprietari dei marchi al mondo stanno generando oltre un quarto di un trilione di dollari di vendite. Se solo il 10-20% di questi venisse digitalizzato con l’ago della bilancia verso la stampa analogica, si tratterebbe ancora di un enorme fatturato potenziale a cui i trasformatori non hanno ancora avuto accesso. Nel frattempo, la tecnologia inkjet sempre più rapida sembra pronta a scrivere il prossimo capitolo della storia della stampa digitale degli imballaggi, soprattutto grazie alla commercializzazione preannunciata dal guru digitale Benny Landa delle stampanti “nanografiche”, progettate per creare materiale stampato di dati variabili a velocità offset.
Il tocco finale
La nuova frontiera “L’adozione di tecnologie orientate all’utilizzo online sta indicando la strada verso la prossima generazione di applicazioni volte a promuovere un maggiore coinvolgimento del cliente nei confronti del marchio” - spiega Gillian Garside-Wight, direttore tecnologia d’imballaggio presso Sun Branding Solutions. “Chi avrebbe pensato cinque anni fa che l’Apple watch sarebbe stato lanciato sul mercato? I proprietari dei marchi devono offrire ciò che desiderano i clienti, compresi imballaggi
@ ESKO
Il panorama dei supporti è cambiato. Sta diventando sempre più frammentato tra supporti acquistati (spesa “above the line”), PR e supporti guadagnati (below-the-line) e imballaggi o supporti posseduti - con una relazione sempre più stretta tra gli ultimi due. Non sorprende quindi il fatto che i proprietari dei marchi visitino ora regolarmente il Graphics Experience Centre di HP a Barcellona”. Lo stesso accade con il centro tecnologico di Xeikon ad Anversa. “Per i proprietari dei marchi, partecipare al nostro programma Xeikon Café rappresenta una doppia curva di apprendimento” - spiega Filip Weymans, direttore marketing etichette et imballaggi. “Innanzitutto, serve a comprendere in che modo i vantaggi della produzione digitale possono essere tradotti in metodi di comunicazione diversificati nei confronti del pubblico che si desidera raggiungere
La personalizzazione non è l’unica strada per attirare lo sguardo del consumatore sullo scaffale. Effetti speciali a basse tirature e convenienti come glitter, effetti metallici o estremamente lucidi senza ricorso alla stampa a caldo e addirittura la stampa Braille sono alla portata della tecnologia di nobilitazione post-stampa digitale di prossima generazione che si sta ora affermando nel settore della finitura. Anche l’aumento della stampa a freddo con processo analogico offre un modo più efficiente per ottenere un maggiore risalto, in particolare come alternativa ai supporti laminati/metallizzati per etichette e astucci.
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strategie più intelligenti che si integrano in uno stile di vita basato sulle tecnologie digitali”. Diverse applicazioni presenti sul mercato coinvolgono la tecnologia mobile. Ad esempio, le applicazioni di realtà aumentata (AR) sugli imballaggi, con Blippar come pioniere, che consentono agli utenti di guardare semplicemente un oggetto attraverso la fotocamera del loro smartphone per attivare immediatamente una ricerca digitale e scaricare informazioni dal Web. Durante una recente campagna condotta per Perrier, l’invito rivolto ai clienti a scuotere il loro telefono come se fosse uno shaker per cocktail per visualizzare una ricetta si è dimostrato un modo innovativo per presentare l’idea generale e aggiungere un elemento divertente usando la tecnologia a proprio vantaggio. Anziché posizionare un’icona sull’imballaggio per promuovere l’interazione, lo specialista di prestampa Reproflex3 con sede nel Regno Unito si è avvalso della propria tecnologia di scansione proprietaria “PackLinc” che integra un codice nascosto nell’inchiostro stesso, consentendo al consumatore di impiegare in modo efficiente l’intera confezione come fosse un portale. Applicato di recente a una tiratura limitata della confezione di patatine per bambini POM-BEAR, il sistema è stato insignito lo scorso anno del premio EFIA (European Flexographic Industry Association) e del prestigioso premio Starpack gold. Il direttore di EFIA, Debbie Waldron-Hoines, afferma che “I proprietari dei marchi hanno bisogno di una maggiore comprensione dei processi in modo da poter contribuire all’adozione di decisioni ponderate in merito a ciò che è meglio per il loro marchio. Sia la stampa digitale che quella flessografica possono lavorare assieme in modo meraviglioso per potenziare il marchio”. Sostenere la sicurezza del prodotto e di conseguenza anche l’integrità del marchio è un altro ovvio percorso attualmente esplorato dalle tecnologie intelligenti. Un cartellino sensore NFC (near-field communication) completamente stampato sviluppato da Thin Film Electronics per il whisky Johnnie Walker di Diageo si propone come dispositivo di protezione e anticontraffazione e consente l’interazione con gli smartphone per offrire consigli e informazioni. Poiché molte delle informazioni attualmente prestampate e riportate sulle etichette che è necessario visualizzare sulla confezione verranno gradualmente eliminate, è possibile immaginare il potenziale di branding offerto da quello spazio che resterà finalmente libero. I marchi occupano attualmente solamente il 40% della superficie dell’imballaggio per il loro scopo primario. Tuttavia, se un piccolo codice a barre interattivo sarà in grado di rispondere a tutti i requisiti normativi e legali, il 90% della superficie di stampa potrebbe risultare libera per promuovere il marketing del prodotto. “Paradossalmente, il
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collegamento più pratico tra marchio e consumatore potrebbe implicare un semplice aggiornamento del codice a barre lineare al formato 2D” - spiega Craig Sobie, account manager globale di Domino Printing Sciences. “I proprietari dei marchi devono ancora comprendere appieno il potenziale che offre un codice che può essere letto da una macchina e che non contiene solo moltissimi più dati ma che presenta anche lo stesso formato o addirittura un formato più ridotto rispetto a un codice visibile all’occhio umano, e che può essere anche più economico.” “I proprietari dei marchi devono rispondere alle sfide che implicano contraffazione, sicurezza dei prodotti nella supply chain, fidelizzazione dei clienti e gestione dei “big data”. La protezione del marchio e un marketing migliore dei loro prodotti sono importanti punti di partenza per evitare un possibile danno alla reputazione e per risparmiare denaro”. Un imballaggio stampato innovativo e accattivante rappresenta un investimento minimo per la creazione di una base clienti fidelizzata e duratura, conclude Des King. Mentre i consumatori possono avvalersi di una versatilità mai sperimentata in precedenza nello scegliere in che modo e dove possono raccogliere informazioni e attraverso quale dispositivo per stabilire le preferenze dei prodotti, l’imballaggio offre ai proprietari dei marchi un’opportunità garantita in modo esclusivo per controllare in che modo comunicare con i potenziali clienti, in modo diretto in negozio, presso il punto di acquisto vero e proprio. Non sorprende quindi il fatto che le modalità di stampa degli imballaggi occuperanno una posizione privilegiata in occasione di drupa 2016.
Sommario esecutivo L’imballaggio stampato rappresenta il meccanismo chiave che consente ai proprietari dei marchi di ottenere una fidelizzazione dei clienti duratura per ottenere migliori prestazioni di vendita rispetto alla concorrenza. L’evoluzione nei modelli di comunicazione ha fatto evolvere il ruolo degli imballaggi, non più considerati un semplice rivestimento protettivo, ma strumento in prima linea di vendita e marketing. Indipendentemente dal supporto, si tratta di una funzione sia tecnologica che di marketing e che fornisce al proprietario del marchio il profilo e l’esposizione garantiti di fronte al consumatore. Per poter ottimizzare la risposta del consumatore nel punto vendita, i proprietari dei marchi vorranno probabilmente investire non solo in progettazioni fantasiose, innovative e ben eseguite per differenziarsi, ma anche in tecnologie di gestione del colore per garantire una riproduzione precisa indipendentemente dal supporto o dalla posizione geografica. I più recenti sviluppi delle piattaforme e dei sistemi di flusso di lavoro basati su Web che collegano tutti i componenti all’interno della supply chain della stampa degli imballaggi verranno esposti in occasione di drupa 2016. Mentre un’immagine riprodotta in modo uniforme e riconoscibile immediatamente è fondamentale per sottolineare l’autenticità del prodotto, ai proprietari dei marchi è richiesto inoltre sempre più di dimostrare rapidità di risposta per mantenere un margine sulla concorrenza tramite messaggi stampati aggiornati nel modo più economico possibile poiché tali strategie sono spesso valide sul breve termine e implicano invariabilmente basse tirature. Lo stesso livello di utilità si applica all’introduzione di estensioni del marchio e di nuovi prodotti. I processi di stampa analogica potenziati e i dispositivi digitali di prossima generazione progettati per garantire una commercializzazione più rapida e conveniente si contenderanno l’attenzione dei visitatori in occasione di drupa 2016. Effetti decorativi speciali e funzionalità aggiuntive forniscono in misura sempre maggiore una finitura dal valore aggiunto che può andare oltre il punto di acquisto per potenziare la relazione del consumatore con la proposta di branding per tutta la sua durata.
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tecnologie Un engine di stampa inkjet, valorizzato dalle potenzialità del taglio digitale by Valiani, sono gli strumenti scelti dal giovane e innovativo fashion brand altoatesino per il proprio atelier destinato a produrre variopinte bags in PVC
olleTog dà un taglio nuovo e digitale agli accessori moda
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volte le belle storie imprenditoriali nascono per caso. Iniziano come un desiderio, un piccolo sogno, un'idea talmente ardita da essere raccontata sottovoce. A volte quei pensieri svelano la propria genialità, e le voci si rincorrono, amplificano, riportano fino a trasformare il piccolo sogno in una grande speranza, il desiderio in un fuoco ardente. Fino a dare forma a qualcosa di cui non si può che intravedere la reale grandezza, le enormi prospettive che d'un tratto appaiono una meta possibile. La favola di olleTog nasce così, all'interno di un negozio di jeans di Merano. Non si può definire neanche una scommessa, dato che inizialmente Mariana Frühauf, a parte la propria inventiva e qualche metro di PVC, ha dedicato a questo progetto esclusivamente il proprio lavoro. Un valore sicuramente non da poco, ma da interpretare più che altro in termini di tempo e fatica regalati a una passione. Una passione che ha portato Mariana a produrre le prime borse in totale autonomia, 100%
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hand-made, circa tre anni fa. Da lì il sogno ha iniziato a prendere consistenza, materializzandosi in 500 borse vendute nel corso di qualche mese. Tre anni dopo, Mariana di borse ne produce 1.000 al mese, supportata dal marito Hans Stingel. Fattore scatenante, a fronte dei volumi crescenti e della necessità di caratterizzare ed efficientare sempre più la produzione, è stata l'adozione di sistemi di produzione digitali in grado di non snaturare il carattere artigianale del prodotto. In maniera quasi naturale olleTog ha quindi scelto la tecnologia di taglio made-in-Italy di Valiani. Abbiamo chiesto a Mariana Frühauf, ormai imprenditrice a tutto tondo, di raccontarci i retroscena tecnologici di questa avventura e quali siano i futuri scenari che attendono la olleTog. || In alto, la testa di taglio multiutensile del plotter Valiani Optima V in azione nell'atelier di olleTog. Nella pagina accanto il team di olleTog e il sistema di taglio installato negli accoglienti locali della sede e punto vendita di Merano.
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intervista a Mariana Frühauf Amministratore Blue Red srl
"Tre anni fa ho iniziato da sola. Adesso il team è composto da 4 sarti e un addetto alla grafica e al taglio..." Come olleTog si è trasformata da attività artigianale in un business di successo? Come tutte le cose più belle, la mia attività nasce da un'intuizio-
ne e dalla grande passione che ho sempre avuto per la manifattura. Certamente non avevo idea di quale sarebbe potuto essere il risultato, ma ho iniziato a creare qualche borsa, tagliando e cucendo totalmente a mano alcuni fogli di PVC che, inizialmente, erano a tinta unita. Le borse hanno iniziato ad attirare l'attenzione quando le ho esposte all'interno del negozio di mio marito, dove avevo ricavato uno spazio dedicato. Ho iniziato a venderne sempre di più. Inizialmente lavoravo in un laboratorio, fino a quando, circa un anno e mezzo fa, ho dovuto allestire un punto vendita dedicato esclusivamente ai miei prodotti. Al piano terra lo spazio riservato al pubblico e al primo piano una zona in cui lavorare insieme a 4 sarti e un addetto alla grafica e al taglio. Quanto ha influito sulla vostra evoluzione l'uso del plotter da taglio Valiani? Dico solo che senza questo plotter da taglio non sapremmo come fare. Il mio Valiani Optima V è
Per un plotter da taglio, soprattutto se studiato per le PMI, la versatilità è ormai un plus fondamentale Nonostante il rapido successo ottenuto, olleTog resta una piccola azienda con i piedi ben piantati per terra. Ogni passo va ponderato e studiato, soprattutto se si tratta di qualcosa di così bello e importante come la scelta di espandere la propria attività. Per questo motivo è necessario che i produttori pensino a offrire strumenti di lavoro che, come il plotter da taglio Valiani Optima V, permettano di lavorare non soltanto la materia prima principale - nel caso di olleTog il PVC - ma anche di sperimentare nuove soluzioni,
|| Il plotter da taglio Valiani Optima V durante la produzione
diventato imprescindibile per la produzione di olleTog. Soprattutto in questo momento, dato che ormai la vendita online e il nostro negozio iniziano ad andarci stretti. Stiamo pensando infatti di aprire nuovi punti vendita in altre città, e senza la tecnologia Valiani sarebbe impensabile incrementare la produzione. Come mai la scelta è ricaduta su questa piattaforma? Siamo una PMI con caratteristiche ben precise. La qualità dei nostri prodotti è una di queste,
insieme alla loro esclusività. Valiani ci ha offerto una piattaforma perfetta per il tipo di taglio di cui avevamo bisogno, ma al tempo stesso performante anche con altri materiali come ad esempio il cotone. Inoltre il rapporto costi/benefici è decisamente in attivo dato che, oltre al prezzo di acquisto decisamente accessibile, abbiamo ricevuto un ottimo trattamento sia in termini di assistenza prevendita che postvendita. Questo è decisamente un fattore determinante, soprattutto per un'azienda come la nostra.
grazie alla notevole versatilità e anche alla possibilità di lavorare tessuti, pelle e altri materiali come cartone e cartone a nido d'ape, con spessori fino a 20 mm e sempre con un'ottima qualità di taglio. "Olletog" è una parola dialettale, che significa "tutti i giorni" e che, oltre ad essere un brand, rispecchia anche quella che è al tempo stesso la filosofia e la forza dell'azienda. Al pari delle sue bags, la capacità della piattaforma Valiani di adattarsi e di risultare performante anche quando cambiano tutti i fattori impiegati è la dimostrazione di come una tecnologia creata per molti può di fatto rivelarsi perfettamente in linea con il modo di fare impresa di una PMI. Rivelandosi di conseguenza un fattore scatenante di dinamiche produttive, commerciali e di business redditizio.
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EDP Awards 2015: l’editoria premia la tecnologia, e il vostro contributo conta...
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nche quest’anno la partita è chiusa e l’innovazione digitale ha trovato i suoi vincitori. La cerimonia di premiazione degli EDP Awards 2015, che si è svolta durante l’ultima edizione di Fespa a Colonia, è stata come ogni anno il teatro della premiazione delle tecnologie che si sono rivelate a vario titolo le più innovative, performanti, potenzialmente capaci di fare la differenza nel nostro vasto mercato. Come sapete EDP è un’associazione di editori specializzati, di cui Italia Publishers è membro fondatore. E quella degli Awards è una tradizione inaugurata sin dal principio, con la volontà non solo di esaltare questo o quel prodotto o brand, o ancora scatenare una competizione tra costruttori, ma piuttosto tentare di fare un lavoro serio di osservazione e analisi indipendente e rimetterlo al servizio del mercato. Per questo esiste un comitato tecnico composto da consulenti ed esperti indipendenti, che dopo mesi di analisi suggeriscono agli editori una short-list di candidature per ciascuna
categoria merceologica. L’ultima parola, come detto, spetta agli editori. Il risultato è la cerimonia patinata che vedete, sono i trofei che quasi tutti i costruttori esibiscono con orgoglio, sono i marchietti “EDP Winner” riportati su brochure, siti web e materiali promozionali delle attrezzature vincitrici. Per noi questo è senz’altro importante sul piano del prestigio della nostra rivista, ma è soprattutto importante perché sottolinea il ruolo che la community editoriale continua a giocare nel nostro panorama industriale, senz’altro come trait-d’union tra domanda e offerta, ma anche - speriamo sempre di più - come carrier delle istanze degli utilizzatori finali rispetto ai produttori. Per questo vi invitiamo sin d’ora, in vista degli EDP Awards 2016, a segnalarci le vostre preferenze ed eventuali tecnologie meritevoli di attenzione. Perché, come potete vedere, la forza di EDP è stata e resta quella di portare all’attenzione del mercato anche piccoli e medi produttori locali, che in alcune categorie possono davvero eccellere e trionfare. Aspettiamo i vostri suggerimenti e le vostre osservazioni...
|| Il gruppo di manager rappresentanti delle case produttrici premiate con gli EDP Awards 2015 posano con i trofei consegnati durante la cerimonia di premiazione a FESPA 2015.
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|| Michael Seidl di Print & Publishing consegna l’Award a Erik Peeters di Agfa per Asanti, premiato come miglior soluzione di workflow management
|| Jean Poncet di Signal Etiq consegna il premio a Pierre Olivier Esteban di Canon per OcĂŠ Arizona 6100, miglior stampante UV flabted/ibrida
|| John Ter Meer di Sign Pro Benelux consegna il trofeo a Mike Horsten di Mimaki per CJV 150/300, premiata come migliore soluzione print & cut
|| Julius Nicolay di Druckmarkt consegna il premio a Graham Moore di Ricoh Europe per Ricoh Pro C7100X, migliore sistema a foglio di produzione per bassi volumi
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EDP Awards 2015: i vincitori Miglior soluzione per applicazioni speciali Trotec JobControl Vision Miglior soluzione di color management Agfa Asanti Color Management Miglior strumento di supporto alla stampa GEW LW1 Miglior stampante roll-to-roll fino a 1,7 m HP Latex 360 Miglior soluzione di stampa e taglio Mimaki CJV150/300 Series || Michael Seidl di Print & Publishing consegna il premio a Christoph Gamper di Durst per Rhotex HS, miglior stampante tessile di elevata produttività
Miglior stampante roll-to-roll fino a 3,3, m Agfa Anapurna M3200i RTR Miglior stampante UV flatbed/ibrida Canon Océ Arizona 6100-Series Miglior stampante tessile per bassi volumi Roland DG Texart RT-640 Miglior stampante tessile per alti volumi Durst Rhotex HS Miglior macchina da stampa a foglio per bassi volumi Ricoh Pro C7100X Miglior macchina da stampa a foglio per alti volummi Canon Océ VarioPrint i300 Miglior macchina da stampa di produzione a bobina Ricoh Pro VC60000
|| Jean Poncet di Signal Etiq consegna il premio a Filip Weymans di Xeikon per Ceetah, premiata come migliore piattaforma di labeling
Miglior stampante per applicazioni speciali Leonhard Kurz DM-Liner Miglior soluzione per la stampa di etichette Xeikon Cheetah Miglior soluzione per la produzione di packaging HP Indigo 20000 Digital Press Miglior stampante per la decorazione di oggetti Mutoh ValueJet 426UF Miglior sistema di finitura offline a foglio Highcon Euclid II+ Miglior supporto tessile DHJ Decoprint Acqualight Miglior supporto eco-sostenibile 3A Composites SMART-X natura
|| Blaise Humphries di DHJ riceve il premio per Digitex Decoflex Opaque come miglior supporto tessile per la stampa digitale
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Miglior supporto per applicazioni speciali Khora by James Cropper Paper
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strategie Il costruttore svizzero di stampanti inkjet flatbed con tecnologia UV consolida la propria leadership nel nostro paese grazie alla collaborazione con Fenix DG
Eccellenza tecnologica e partnership: swissQprint gioca da leader in Italia
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ondata su solide basi tecnologiche, che derivano dalle competenze specifiche nell’ambito delle tecnologie flatbed espresse dal team di ingegneri e inventori che ha dato vita all’azienda, fin dalla sua fondazione nel 2007 swissQprint si è caratterizzata come una piccola ma solida “dream company” capace di distinguersi tra i tanti fornitori del wide format per l’autentica eccellenza tecnologica e un’architettura oggettivamente “diversa”, portata avanti con passione e convinzione. Al punto che nei primi mesi del 2015 il produttore elevetico ha festeggiato la consegna della 500a unità e il lancio della seconda generazione delle proprie macchine. Nel mezzo di questi otto anni di duro lavoro e di successi commerciali, swissQprint ha evoluto la propria gamma di prodotti dall’originale piattaforma Oryx alle sempre più performanti Impala e Nyala - tutte migrate alla versione 2 - che vedono oggi il top di gamma in Nyala 2, capace di oltre 200 m2/ ora di produttività e con un formato di stampa di 3,2x2 metri. Ma al di là delle macchine, uno dei principali successi di cui swissQprint può andare orgogliosa è stata la capacità di costruire una rete di dealer
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e partner nazionali corrispondente alle proprie visioni e ambizioni, con cui il costruttore intrattiene un rapporto di collaborazione, fiducia reciproca, investimento bilaterale e comunicazione costante. A molti sembrerà banale, ma è proprio su questa logica di co-ownership che swissQprint è riuscita a costruire approcci di valore, come quello instaurato con il mercato italiano grazie alla partnership con Fenix Digital Group. Il noto fornitore di piattaforme tecnologiche, basato a nord di Milano, ha infatti scelto di investire sul brand svizzero in tempi non sospetti, arrivando a costituire un’organizzazione di pre e post-vendita capillare, costruire un centro demo e posizionare il brand swissQprint ai massimi livelli nel nostro Paese. Abbiamo parlato di questa collaborazione, dei risultati ottenuti e degli obiettivi futuri con Kilian Hintermann, Product Manager di swissQprint. || In alto un reparto di produzione e assemblaggio delle stampanti swissQprint e uno scorcio della nuova sede aziendale, appena inaugurata. Nella pagina accanto il gruppo di rivenditori e partner di swissQprint: nel gruppo si distinguono Paola Mortara, Alessandro Mantovani e Federico Musaio, soci di Fenix Digital Group.
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intervista a Kilian Hintermann Product Manager di swissQprint
“Non è casuale avere clienti che hanno già installato la seconda unità...” Come è possibile partire e affermarsi in un mercato maturo e popolato da colossi? Significa muoversi con grande concentrazione e serietà, con un focus preciso sul prodotto e sulla customer satisfaction. swissQprint è nata e si è sviluppata su queste basi e il nostro successo dimostra che c’è sempre spazio per un’offerta seria e funzionale alle esigenze del mercato. L’Italia è un mercato particolarmente complesso: qual è il bilancio della collaborazione con Fenix? A differenza di altri interlocutori, il team di Fenix ha capito al volo le nostre intenzioni e ha
saputo offrire al mercato italiano un’interpretazione ineccepibile della strategia swissQprint. Fenix è diventata uno dei nostri Official Sales & Service Partner, nonché uno dei primi cinque rivenditori a livello mondiale. Riconosciamo che in Italia non ci sono le migliori condizioni economiche e il potere d’acquisto medio è peggiore di quello di Germania e Svizzera, tuttavia l’impegno di Fenix ha consentito di superare anche questo ostacolo. L’unità di misura sono le stampanti vendute? Non solo. Indubbiamente Fenix ha dato una svolta al numero di unità installate, che continuano a crescere, ma soprattutto ha generato un circolo virtuoso e stabilito un livello di servizio di assistenza e supporto first class. Non può essere casuale avere un certo numero di clienti che hanno già installato con soddisfazione la seconda unità. Cosa rende Fenix così unica? Sono le persone a fare la differenza. Paola guida l’azienda, mentre Federico è l’elemento di stabilizzazione che lavora da dietro le quinte. Alessandro dà corpo al team di vendita con la sua lunga esperienza e Gillo supporta il business con la sua enorme competenza sul piano tecnologico, maturata negli anni anche su tecnologie concorrenti o complementari. Senza offesa, mi viene da dire che il team di Fenix è leggermente estraneo alla tipica mentalità italiana: possiede infatti la flessibilità tipica degli italiani,
unita alla freddezza degli svizzeri o dei tedeschi. In generale, guardando Fenix dall’esterno, trasferisce a tutti noi l’impressione di un’azienda open-mind, onesta, diretta nel dialogo. E questo ci porta a fare del nostro meglio per seguire e soddisfare ogni richiesta che ci arriva da Fenix e dall’Italia. Quali fattori portano un dealer a fare la differenza? Per i clienti finali è spesso difficile ottenere credito dalle banche, quindi gli spazi di manovra per i dealer sono oggettivamente esigui. Conquistare la fiducia del cliente passa quindi da fattori scatenanti e abilitanti, come la capacità di formulare un’offerta coerente con il business plan del cliente, una demo convincente, la produzione di campioni ineccepibili, la capacità di installare e assistere il prodotto. Per questo non chiediamo ai nostri sales & service partner di vendere in modo fantasioso, ma insegniamo loro le procedure di uso e manu-
tenzione, formiamo i loro tecnici in Svizzera, forniamo istruzioni per un supporto di primo livello. Infine parliamo delle novità di prodotto. Sempre focalizzati sul flabted puro? Con la Serie 2 abbiamo introdotto diverse dimensioni dei tavoli, nuove teste di stampa e un’equalizzazione delle caratteristiche tecniche sull’intera gamma. Aborriamo la filosofia della continua presentazione di prototipi, cui contrapponiamo un’innovazione del prodotto vera, solida, disponibile da subito per tutti i clienti. L’architettura flatbed ha certi vantaggi, quella ibrida ne ha altri. Siamo convinti che l’architettura XY abbia più vantaggi che svantaggi, a partire dalla stabilità nella stampa di supporti critici. Inoltre, grazie a soluzioni come il tandem system e l’opzione roll-to-roll, crediamo di aver ampiamente superato molti dei limiti di versatilità che alcuni vedono nel piano fisso.
Fenix Digital Group Via Maggiate 69/B 28021 Borgomanero (NO) T: +39 0322.060.276 F: +39 0322.060.128 www.fenixdigitalgroup.com info@fenixdigitalgroup.com
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Prosegue il nostro viaggio nel digital textile printing, oggi con una prima infarinatura sui coloranti inkjet dedicati ad applicazioni industriali e professionali. Protagonista, oggi più che mai, il pigmento
In viaggio verso le chimiche d’inchiostro industriali di Giuseppe Bosio // giuseppe@densitymedia.com
L
a stampa del tessuto è generalmente definita come una “tintura localizzata” ad uno o più colori, che permette di realizzare disegni e creazioni artistiche ed è una tecnica antichissima, utilizzata da tutti i popoli del mondo. Da subito si è scoperto che ogni materiale necessita di un colorante dedicato, con cui ottenere le due caratteristiche più importanti: brillantezza e resistenza del colore nel tempo. Questa semplice considerazione è il punto di partenza di questo articolo, che ci introduce a nuovi capitoli della nostra rubrica ToTextile, con uno sguardo alla situazione attuale a livello di tecniche e tecnologie inkjet tessili disponibili. Nell’ultimo biennio stiamo infatti assistendo al crescente sforzo congiunto da parte di costruttori di stampanti e produttori di inchiostri, che insieme stanno trovando il giusto equilibrio tra “ferro” e chimica per permettere agli stampatori tessili di adottare la tecnologia digitale. Come già detto, ogni materiale necessita di un inchiostro specifico e ogni fibra tessile richiede un adatto pre-tratta-
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mento e un opportuno finissaggio per assorbire in modo ottimale e più o meno permanente i coloranti, di cui pubblichiamo a parte una tabella esplicativa con l’abbinamento fibra/chimica. Esiste però una chimica, il pigmento tessile, destinata ad essere utilizzata su tutti i tessuti con una relativa facilità. E’ una tecnologia ancora agli albori, che tuttavia sta monopolizzando l’attenzione e gli sforzi di R&D dei fornitori leader globali e degli utilizzatori finali.
Giuseppe Bosio è operativo nell’industria tessile dal 1978, presso l’azienda di famiglia. Nei primi anni Ottanta inizia un percorso professionale che lo condurrà alla direzione in ambito commerciale e alla ricerca e sviluppo presso grandi aziende tessili manufatturiere italiane attive a livello internazionale. Negli ultimi anni le sue competenze sono al servizio del mercato della stampa digitale tessile.
Sino all’avvento della tecnologia digitale, per stampare i tessuti venivano utilizzate unicamente macchine serigrafiche industriali, che prevedono l’utilizzo di impianti di stampa con l’incisione di un apposito quadro o telaio (per le macchine piane) o cilindro (per le macchine rotative) per ciascun colore, con un numero massimo di colori variabile in funzione della macchina e dell’effetto grafico da ottenere. Queste attrezzature, ancora utilizzate per le altissime tirature e per alcune commesse specifiche, specie nei distretti tessili orientali e del sud-America, utilizzano paste coloranti contenenti tutti i componenti necessari per ottenere le caratteristiche tecniche richieste.
Per ogni applicazione un tessuto, per ogni chimica un trattamento ad-hoc I mercato dei tessuti stampati con chimiche industriali sono principalmente quelli dell’abbigliamento, dell’arredamento e dell’home textile, in cui ogni applicazione ha criteri qualitativi ben definiti da soddisfare. Come noto, i grossi volumi di consumo di tessuto sono ormai appannaggio dei paesi asiatici e del Sud America, mentre in Europa sono rimaste le produzioni di maggior pregio, personalizzate o realizzate in quantità ridotte per ciascuna variante. Proprio da questa situazione di mercato nasce l’esigenza di disporre di attrezzature più versatili – le stampanti inkjet appunto - capaci di molteplici cambi lavoro senza stravolgere la struttura produttiva. Qui subentrano i produttori di coloranti, che sin dagli albori dell’inkjet sono stati chiamati a superare gli scogli tecnici della resistenza e della solidità fisico/meccanica indispensabile per ogni applicazione, oltre all’annosa questione della “gettabilità” con differenti tipologie di teste di stampa inkjet. Un impegno coadiuvato da quei produttori e trasformatori di chimica che contribuiscono al processo con prodotti di coating e post-trattamento da applicare sul tessuto prima, durante e dopo la stampa, per concludere con eventuali operazioni di vaporizzo, lavaggio, asciugatura e termofissaggio. La combinazione di questi prodotti e processi inkjet ha portato a risultati veramenAnalogico e digital textile a confronto Analogico
Digitale
Prestampa
costo elevato per l’incisione di ogni colore
nessun costo di impianti e bassi costi di esercizio complessivi
Tirature
elevati volumi minimi da sviluppare per ammortizzare il costo degli impianti
massima efficacia anche su quantitativi ridotti
Risorse umane
elevato impiego di operatori
possibilità di gestire la macchina anche con un solo operatore
Avviamenti e consegne
elevato time-to-market tra la fase di committenza e la consegna del prodotto finito
tempi di avviamento rapidi e time-tomarket brevissimo
Qualità
impossibilità di riprodurre efficacemente mezzi toni e passaggi tonali morbidi
qualità fotografica e riproduzioni tonali precise
rapporti e misure dei disegni limitati
dati variabili e possibilità di infinite varianti cromatiche e del disegno
Gestione file e varianti
te ottimi in termini di qualità, brillantezza e resistenza, che stanno cambiando radicalmente le proposte delle aziende con collezioni sempre più vivaci, d’impatto e soprattutto con rilasci di prodotto sul mercato sempre più ravvicinati e con ripetibilità pressoché perfetta nel tempo. Le stampanti inkjet tessili che troviamo sul mercato coprono pressoché tutti i settori e mercati interessati alla stampa tessile. Le piattaforme presentate nelle ultime fiere si sono concentrate essenzialmente sulla possibilità di stampare con inchiostri acidi, reattivi e dispersi, che si abbinano alla maggior parte delle fibre tessili utilizzate per abbigliamento ed arredamento. Chimiche che tuttavia implicano l’utilizzo di tessuti pretrattati, oltre a necessitare di processi di post-trattamento più o meno complessi. A questo proposito, negli ultimi anni è in aumento il numero di produttori (alcuni di essi italiani) di attrezzature dedicate a questi indispensabili cicli di produzione post-stampa inkjet.
Sarà il pigmento la chimica “standard”? Seppur presenti sul mercato da anni, solo da un anno o due stiamo assistendo alla crescita dell’offerta da parte dei leader di mercato di piattaforme di stampa basate su chimiche d’inchiostro tessili a pigmento. Una tecnologia che, come già accennato, può essere utilizzata indifferentemente su tutti i tessuti, in alcuni casi anche senza necessità pre-trattamento e con il solo termofissaggio finale. Il principio di funzionamento del pigmento tessile è infatti l’unione di micro-polvere di colore (pigmento) e particolari leganti chimici, che non penetrano nella fibra ma si fissano al supporto grazie alla temperatura dell’ultimo passaggio. Proprio per questa caratteristica, i coloranti a pigmento hanno sempre garantito un’ottima solidità alla luce, con una media resistenza ai lavaggi e soprattutto allo sfregamento ad umido. Ciò nonostante, è una tecnologia estremamente gradita e diffusa nel mercato dell’home textile. Proprio la presenza della polvere è lo scoglio più difficile da gestire perché gli inchiostri raggiungano la viscosità necessaria per essere “ sparati” dagli ugelli delle testine, cui si aggiunge la necessità di utilizzare leganti e componenti chimici che non corrodano o danneggino i circuiti e le parti delicate delle stampanti digitali. Nonostante queste problematiche, i produttori di inchiostro hanno lavorato intensamente sino ad ottenere un prodotto adeguato e riuscendo addirittura a migliorare sensibilmente i valori delle solidità ai lavaggi ed allo sfregamento ad umido, aprendo così un ampio mercato con elevati potenziali di sviluppo, che uniti alla prevedibile diminuzione di costi dell’inchiostro renderanno il pigmento sempre più apprezzato e papabile anche per altre applicazioni. Al di là degli scenari futuribili, per chi ha necessità di penetrare un mercato applicativo in tempi brevi è importante orientare le proprie scelte verso la tecnologia più adatta al business odierno, non lasciandosi condizionare da messaggi di multifunzionalità che potrebbero risultare poco attuabili nel brevissimo, non per tutti quantomeno. Occorre infatti mantenere una salda e realistica visione delle proprie strategie, che dovrebbero restare il filo conduttore delle decisioni di investimento. Quale chimica d’inchiostro per quale fibra? Acidi
Nylon, Lana, Seta
Dispersi
Poliestere
Reattivi
Cotone, Viscosa, Acetato
Pigmenti
Virtualmente tutte le fibre
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intervista a Carlo Gallizioli Amministratore di FIB
Come inizia la storia di FIB nel tessile digitale? Nasciamo nel 1975 come fotoincisione per quadri serigrafici, cui nel 1985 affianchiamo i cilindri: un decennio ruggente, che ci ha sempre visti attenti alle evoluzioni. Nel 1990, con le prime tecnologie inkjet, abbiamo intrapreso un’attività di ricerca e sperimentazione per stampare su tessuto con piattaforme inkjet di HP e altri brand, utilizzando differenti ink chemistry. Quando avete iniziato a fare sul serio? Quando la tecnologia si è finalmente resa matura e disponibile. Nel 2003 abbiamo acquisito la prima Monna Lisa di Robustelli, basata su tecnologia Epson, in larghezza 160 cm, per poi introdurre due unità da 320 cm nel 2006 e 2007, fino all’acquisto nel 2015 dell’ultima serie da 320 cm a 8 colori e 32 teste. Ad oggi circa la metà del nostro fatturato è inkjet, ed è in aumento.. Qual è la vostra specialità? Il 90% del nostro business nell’inkjet è legato alla produzione di articoli home textile per conto terzi su tessuti forniti direttamente dai nostri clienti, che sono per il 90% brand italiani. Perché avete scelto il pigmento? Da sempre è il colorante utilizzato nell’home textile, in quanto permette di stampare su tutti i supporti senza continui cambi di inchiostro e spesso anche senza pre-trattamento: così possiamo proporre nella stessa collezione abbinamenti di tinta unita e disegni, anche in quantità limitate e personalizzate. Piena solidità anche senza finissaggi dedicati, quindi? Talvolta è necessario eseguire un post-trattamento per aumentare la solidità. In questi casi usiamo ricette formulate grazie al supporto di Epson, che garantisce i valori richiesti dal mercato. Quello con Epson è un rapporto speciale… Decisamente e a buona ragione: le teste Epson per il pigmento garantiscono un deposito dell’inchiostro ottimale per ottenere un’altissima definizione dei disegni, unita all’elevata solidità dei colori alla luce. Con i tecnici Epson abbiamo ottimizzato sempre più il risultato, forse contribuendo alla formulazione di inchiostri che raggiungono risultati di tonalità e brillantezza vicinissimi alle cromie tipiche di reattivi, acidi e dispersi.
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intervista
a Bruno Lazzaroni Co-titolare di Stamperia Lazzaroni
Quando l’inkjet entra in casa Lazzaroni? Abbiamo una storia lunga, che inizia nel 1883 con un business a famigliare nella preparazione e candeggio dei tessuti. Solo nel 1979 viene aperta ad Erbusco la stamperia, che inizia a produrre con la prima macchina a quadri, cui ben presto viene affiancata una rotativa per le grandi tirature. Nel 2005 abbiamo avuto il primo incontro con una stampante inkjet DuPont/ Ichinose a pigmenti, che ha suscitato il nostro interesse e che nel 2007 ci ha indotti all’acquisto della prima stampante da 180 cm, seguita a ruota da una 320 cm, entrambete affiancate da due unità gemelle, fino a quattro unità in totale. Avete bruciato le tappe… Da sempre il nostro business è la stampa conto terzi, specie nell’home textile, abbigliamento e soft signage. E’ un lavoro che implica velocità, efficienza, tempi di reazione fulminei e anche molta proattività nei confronti dei clienti. Per conquistare gli ordinativi è necessario presentare proposte, campionature e prototipi di intere collezioni, talvolta con una grande gamma di variant. Una situazione che ha reso obsoleti gli impianti tradizionali e ci ha indotti ad abbracciare con convinzione l’inkjet. Quali chimiche d’inchiostro utilizzate? Utilizziamo tutte le chimiche tessili tradizionali, tra cui dispersi, reattivi e acidi, anche se il nostro mercato richiede principalmente il pigmento. Da anni collaboriamo con i produttori per ottenere una gamma di colori adeguata e, parallelamente, abbiamo messo a punto ricette di pre e post-trattamento adatte per ottenere la nitidezza, brillantezza e solidità del colore richiesta: quest’ultima attività è forse una delle sfide più importanti, che dopo anni di duro lavoro possiamo dire di aver vinto. Come gestite pre e post-trattamento? In azienda abbiamo una rameuse per pre-trattare i tessuti e un calandra in larghezza 340 cm per il termofissaggio del colorante. Ad oggi ci avvaliamo di una tintoria esterna per il lavaggio e l’eventuale vaporizzo, ma siamo pronti a completare un flusso al 100% interno per essere ancora più efficienti: il fatto di poter eseguire internamente tutte le lavorazioni ci permette di sperimentare e disporre di soluzioni uniche, che talvolta inducono le stesse case produttrici a coinvolgerci in progetti di sviluppo.
Esperienza, Business, Conoscenza Experience, Business, Knowledge
27A MOSTRA CONVEGNO
INTERNAZIONALE DI COMUNICAZIONE VISIVA
27TH INTERNATIONAL TRADE FAIR AND CONFERENCE ON VISUAL COMMUNICATION
Stampa digitale Insegnistica, Cartellonistica Serigrafia, Tampografia Promozione tessile, Ricamo Incisione Fresatura, Laser P.O.P. punto vendita Servizi per eventi Digital signage Labelling Packaging
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