05/16 WHAT’S INSIDE?
Il digitale a foglio allarga i propri orizzonti SPECIALE
Software per il workflow: la rivoluzione che fa bene all’azienda
Copertina realizzata con carta Fedrigoni Stucco Old Mill
Italia Publishers - Anno XXVIII - n° 5/2016 - Prezzo euro 10,00 - Iscrizione al ROC n° 26062 del 23/11/2015 Poste Italiane SpA - Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, LOM/MI
STEP ON IT up to 21.5 m/min (70 ft/min) 1200 dpi wide substrate range up to 512 mm (20.2”) media width variable data capabilities
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UNA STAMPA DI QUALITÀ SI ABBINA BENE CON TUTTO. Una stampa perfetta è un valore aggiunto per qualsiasi prodotto. Riesce a far emergere su carta tutta la sua qualità, come se si potesse toccare con mano. Per questo in Unigrafica lavoriamo da oltre quarant’anni fra tradizione e innovazione, alla ricerca della soluzione migliore per ogni specifico campo: moda, design, gioielli, automobili, arredamento, cosmetica e molto altro ancora. Vieni a conoscerci su www.unigrafica.it Unigrafica srl • Via Buonarroti, 65 - 20064 Gorgonzola (MI) • T +39.02.9510095 F +39.02.9517500
sommario 05
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EDITORIALE
WHAT’S INSIDE
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Le stampanti a foglio allargano i propri orizzonti
NEWS
MEETING LEADERS
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Pixartprinting ieri, oggi e domani, tra aneddoti e progetti per il futuro
IDEE PER CRESCERE
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E se ti fermassi un attimo e provassi ad alzare lo sguardo?
Da Johannes a Benny, eppur si stampa...
Novità, tecnologie e tendenze dai player del mercato digitale
SPECIALI 10 |
Le nuove realtà trasformano i mercati mondiali per la stampa di produzione
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La rivoluzione software, innovazioni di processo che fanno bene all’azienda
TECNOLOGIE 16 |
Press Up sfrutta al meglio le potenzialità di HP Indigo grazie a Enfocus Switch
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L’automazione by Elitron supporta il business di Simpac tra POP e packaging
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Arte e POP: Gruppofallani riscrive la storia con l’inkjet
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Trocart: la qualità prima di tutto grazie a GMG, fuoriserie nella gestione del colore
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inserzionisti B+B International Digitalia Edigit EIZO Elitron Epson Eurmoma Eurotech
pag. 23 pag. 31, 53 pag. 7 pag. 49 pag. 33 II copertina pag. 51 pag. 43
Fotoba Gruppo Masserdotti JK Group Kiian Digital KIP Italia Manifattura Seveso MCA Digital Neopost
pag. 3 III copertina pag. 4 pag. 9 pag. 13 pag. 63 pag. 47 pag. 35
Protek SmartColor Smithers Pira Unigrafica Valiani Xeikon
pag. 45 pag. 26-27 pag. 64 pag. 1 pag. 37 IV copertina
Italia Publishers - Anno XXVIII - n° 05 2016 Registrazione: Tribunale di Milano n. 74 del 12/2/94 Iscrizione al ROC n° 26062 del 23/11/2015 Direttore responsabile Silvia Guglielmi silvia@densitymedia.com Co-editori Lorenzo Villa lorenzo@densitymedia.com Responsabile operativo Gabriele Lo Surdo gabriele@densitymedia.com
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editoriale di Lorenzo Villa // lorenzo@densitymedia.com
Da Johannes a Benny, eppur si stampa... Termini come Arti Grafiche e Tipografia permeano da tempo immemorabile la nostra industria e la vita di tutti coloro che hanno scelto di farne parte. Chi non ha mai sentito parlare, contattato o chiesto un preventivo alla celeberrima "Arti Grafiche XYZ" in qualità di miglior fornitore di stampa della propria regione, città, borgo o quartiere? Tradizioni radicate nel profondo di queste aziende, dei propri clienti e dei propri fornitori di tecnologia, sebbene negli ultimi duecenni – per ragioni dettate dalla crisi del comparto, dall'attualità e dalle rivoluzioni tecnologiche – certe terminologie abbiano perso molto del proprio significato. Al punto che le nuove generazioni sanno poco o niente dell'arte tipografica e dei basilari del processo di stampa rilievografico, ma anche di quello planografico, incavografico o permeografico. Eppure un dato è incontrovertibile e come tale non possiamo ignorarlo: la macchina da stampa resta lo strumento base di qualsiasi azienda che voglia fregiarsi del titolo di "Tipografia". Nonostante l'inkjet, la stampa di grande formato e l'utilizzo di materiali speciali abbiano assunto un peso determinante nel business delle aziende del settore, la stampa – quella vera – implica ancora oggi l'impressione di testi e immagini su un foglio di carta, che viene poi piegato, tagliato e rilegato per diventare un libro, una rivista, una brochure. Non è casuale che Gutenberg, al pari di altri tipografi che in epoche diverse hanno scritto la storia del printing, si occupasse in sostanza di editoria: la sua intuizione nasce proprio dalla volontà di riprodurre un volume (la Bibbia) in modo massivo, efficiente, qualitativo e relativamente economico. E non è casuale che fino a pochi anni fa molti degli stabilimenti di stampa più importanti fossero di proprietà di editori. Cosa è cambiato? Cosa abbiamo guadagnato e cosa ci siamo persi? La stampa digitale a foglio, del cui stato dell'arte vi parliamo in questo numero, ha reso le nostre vite di stampatori, editori e buyer più facili e potenzialmente ricche. Ma ispirazione e visione non sono più quelle di una volta. Perché allora non provare a ripartire dallo spirito che Johannes Gutenberg, Benny Landa e altri inventori e ingegneri di ogni tempo continuano a regalarci?
news EIZO Radilight, la fonte di luce che aumenta il comfort di ColorEdge Anche avendo a disposizione uno schermo ad alte prestazioni come ColorEdge è impossibile non affaticare la vista passando lunghe ore in ambienti di lavoro bui o eccessivamente luminosi. Per questo EIZO ha messo a punto Radilight, una fonte di luce in grado di fornire il corretto livello di illuminazione per rendere più confortevole l’utilizzo dei suoi monitor professionali. RadiLight si installa facilmente sul retro degli schermi ColorEdge ed è dotata di un sistema di alimentazione USB. La tecnologia dimmer consente
di regolare con 10 livelli di intensità l’illuminazione, consentendo di ottenere la concentrazione di luce desiderata. L’accessorio, dotato della stessa tecnologia Flicker-Free utilizzata sui monitor EIZO FlexScan della serie EV, elimina, inoltre, ogni minimo e fastidioso sfarfallio. RadiLight include anche un piccolo faretto snodabile che permette di illuminare l’area di lavoro antistante il monitor, rendendo più confortevole anche la consultazione di documenti e la digitazione sulla tastiera. www.eizo.it
|| RadiLight è plug&play ed è estremamente utile in ambienti con illuminazione irregolare o proveniente da sorgenti mal dislocate rispetto alle postazioni di lavoro
|| Roz McGuinness, Divisional Director di FESPA, nel corso del FESPA Global Summit 2015 in cui era già chiaro l’interesse di FESPA per l’industrial printing.
FESPA ed ESMA unite per spingere la crescita della stampa industriale FESPA ed ESMA uniscono le forze per lanciare una nuova conferenza che esplorerà il mondo della stampa industriale. La sinergia si propone di scandagliare le nuove tecniche e le prospettive di evoluzione della stampa digitale in un ambito che sta avendo sempre più attenzione da parte di costruttori, integratori e potenziali clienti. Roz McGuinness, Divisional Director di FESPA, ha commentato la scelta spiegando che “Secondo il FESPA’s Print Census, la stampa industriale è tra le aree in mag-
gior crescita nell’ambito delle tecnologie da stampa per applicazioni speciali. Sia FESPA che ESMA riconoscono come propria la responsabilità di sostenere lo sviluppo della stampa industriale e promuoverne le incredibili potenzialità per favorirne una rapida diffusione.” La conferenza “Industrial Print in Production” si svolgerà dal 7 al 9 marzo 2017 ad Amburgo e sarà un’ottima occasione per discutere, intessere relazioni e condividere esperienze. www.fespa.com - www.esma.com
Masserdotti scende in campo con applicazioni extralarge mozzafiato Forse non tutti considerano il calcio come lo sport più bello del mondo, ma sicuramente è quello più seguito. La necessità di innalzare ogni volta di più il livello della spettacolarizzazione ha portato, negli ultimi anni, a voler ideare coreografie incredibili. Per realizzare questi progetti si è reso sempre più necessario fare ricorso alla tecnologia di stampa digitale. Proprio in questo ambito il Gruppo Masserdotti ha dimostrato di far parte – a pieno titolo – di una élite di stampatori digita-
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li di livello mondiale, venendo scelto per realizzare le scenografie che hanno coperto interamente i campi da calcio per i tre principali eventi calcistici degli ultimi due anni: le finali di Champions League 2015 e 2016 e la cerimonia di apertura di EURO 2016. Tre realizzazioni uniche, ciascuna con superfici da oltre 7.500 m², con temi e soggetti che sono stati parti integranti delle complesse coreografie ammirate da milioni di spettatori in tutto il mondo. www.masserdotti.it
|| Un momento della coreografia che ha preceduto la finale della Champions League 2016 giocata allo Stadio Meazza di Milano tra Real Madrid e Atletico Madrid
news
CorruSpeed innalza la qualità di taglio dei cutter Esko Kongsberg Presentato a drupa 2016, CorruSpeed è uno strumento per il taglio ad alta velocità di cartone ondulato che ha ottenuto immediatamente il gradimento dei clienti, i quali ne hanno richiesto l’adozione sia sui plotter già installati che su quelli in consegna. Successo dovuto a un taglio preciso che lascia i bordi perfettamente lisci e angoli arrotondati, come nella fustellatura tradizionale. Compatibile con la serie C, la serie X, le piattaforme XP e XE, il tool gestisce cartone
corrugato a onda singola o doppia – anche BC – con spessori fino a 7 mm. È dotato di un dispositivo di regolazione manuale della pressione che sfrutta un sistema a molla e si serve di un manometro a bordo macchina per ottenere una calibrazione ottimale. Il taglio deciso evita che il cartone venga danneggiato nel corso della lavorazione, e aumenta la produttività delle piattaforme Kongsberg. www.bbinternational.com www.esko.com
|| In alto si può notare la lama regolabile utilizzata da CorruSpeed, mentre in basso un particolare dello strumento, integrabile sui Kongsberg serie C, serie X, XP e XE
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news La Digital Printing Conference 2016 corona l’anno di IMI Europe
|| Un momento di una delle lezioni svolte nel corso della IMI Europe Inkjet Summer School 2016, tenutasi questa estate a Heidelberg
IMI Europe ha riservato per il mese di dicembre un appuntamento di grande importanza. Si tratta del Digital Printing Europe 2016, che si terrà dal 28 novembre all’1 dicembre nella suggestiva cornice di Amsterdam, includendo due eventi distinti sebbene strettamente connessi, ossia la Digital Printing Conference 2016 e l’Inkjet Academy. Durante la Digital Printing Conference verranno affrontati alcuni temi fondamentali relativamente all’universo della stampa digitale. Si
parlerà di prospettive a breve e medio termine e delle recenti e tumultuose evoluzioni delle applicazioni inkjet nel mondo del packaging e della decorazione industriale, oltre che nel tessile. Particolare attenzione verrà data a criticità e opportunità relative al passaggio da piattaforme di stampa analogiche all’inkjet, con alcuni focus sull’evoluzione delle tecnologie digitali attraverso l’analisi delle teste di stampa e del ruolo fondamentale delle chimiche d’inchiostro. www.imieurope.com
Caldera e Pantone festeggiano i 25 anni della software house francese Per il suo 25° compleanno Caldera ha rilasciato un’edizione speciale di V11, la nuova versione del suo RIP. La software house ha dotato V11 di Adobe PDF Print Engine 4, per la prima volta con migliorie specifiche per il wide format, introducendo la gestione di un massimo di 127 colori spot, ottimizzando anche la gestione di pattern e maschere per eliminare le problematiche di gestione dei file complessi. V11 include anche True Bleed, una nuova funzionalità che crea automaticamente l’abbondanza
al di fuori del tracciato di taglio, evitando imperfezioni durante le operazioni di finitura. Un grande aiuto per lavorazioni print&cut, tessili e per realizzare canvas. Inoltre, a chi adotterà V11 entro il 31 dicembre 2016, Caldera farà una sorpresa: un paio di Lighting Indicator di Pantone (D50 e D65). I due sticker permettono di comprendere in che condizioni di luce si stia lavorando e dunque a capire se i colori che vediamo siano o meno quelli che dovremmo vedere. www.caldera.com
|| I due Lighting Indicator di Pantone, strumenti preziosi per stabilire se le condizioni di luce permettano di ottenere una corretta corrispondenza cromatica
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|| Un momento dell’edizione 2015 di Xeikon Café, che in breve tempo è riuscito a coinvolgere alcuni dei player più innovativi del mondo della stampa digitale.
Xeikon Café, il rendez-vous per labeling e stampa di produzione Cresce e continua a suscitare un interesse sempre maggiore Xeikon Café. L’appuntamento di formazione e informazione promosso dal costruttore accoglierà, dal 28 al 31 marzo 2017, aziende e professionisti di caratura mondiale presso l’headquarters Xeikon a Lier, in Belgio. Giunto alla sua terza edizione, l’evento ha acquistato ancora valore, diventando sempre più articolato e interessante per i protagonisti del labeling, del packaging e della stampa di produzione webfed, che avran-
no modo di confrontarsi e scoprire tendenze e innovazioni. Non sono più tre ma quattro i giorni a disposizione per gestire un’agenda ricca di incontri che lascerà comunque spazio alla libera interazione e allo scambio di idee e visioni. Ciò per poter capire quali siano le tecnologie e la direzione del mercato, con l’obiettivo di superare criticità e capire se convenga convertire definitivamente al digitale alcuni mercati strategici, come quello del packaging alimentare. www.xeikon.com
news Successo del tour organizzato da KIP in collaborazione con i dealer regionali per mostrare le potenzialità delle wide format serie 800 Si sta rivelando molto proficuo il tour italiano organizzato da KIP in collaborazione con i propri dealer regionali. Organizzata per far scoprire agli stampatori e ai professionisti della progettazione – direttamente a casa propria – le potenzialità e la versatilità della gamma 800, la serie di incontri ha avuto un esordio decisamente fortunato a Napoli, il 23 e 24 settembre, seguito dagli open house
di Pordenone – il 30 settembre e 1 ottobre – e Bari dal 27 al 29 ottobre. In mezzo la partecipazione da protagonista di KIP al Viscom 2016, in vista degli incontri di Roma e Milano, avvenuti rispettivamente dal 3 al 5 novembre e dal 17 al 19 novembre. Chiuderà la serie di manifestazioni l’evento di Campobasso il 2 e 3 dicembre. Durante questo tour è sempre stato presente il team di KIP Italia, capi-
tanato da Davide Carolo, Regional Sales Manager della multinazionale giapponese, per far toccare con mano la qualità dei sistemi di stampa wide format, a colori e in bianco e nero, serie 800. Una media di oltre 60 potenziali acquirenti per ogni tappa del tour sottolinea l’efficacia della rete di vendita KIP, in grado di far risaltare i plus delle sue soluzioni wide format. Smart
e versatili, le stampanti della serie 800 sono studiate per operare con una qualità di stampa elevata (600x2.400 dpi) e una grande scalabilità, in grado di affrontare picchi produttivi notevoli, con una velocità massima di 268 m²/h. Il tutto a fronte di emissioni estremamente basse, adatte a un uso anche all’interno di uno studio. www.kip.com
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speciale Cambia la composizione dei volumi, col declino della pubblicità postale e un crescente interesse per il mondo dei servizi, mentre sempre più aziende scelgono l’outsourcing
Le nuove realtà trasformano i mercati mondiali per la stampa di produzione di Smithers Pira // info@smitherspira.com
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econdo l’ultima ricerca firmata Smithers Pira, la stampa di produzione subirà, nel corso dei prossimi 5 anni, un profondo cambiamento del mercato. Ciò costringerà le realtà coinvolte nella catena del valore ad adattarsi a un nuovo panorama commerciale, con volumi postali in declino e una sempre maggior rilevanza di tecnologie di stampa innovative. Il nuovo report Smithers The Future of Production Printing to 2021: Toner vs Inkjet attesta un mercato globale per la stampa di produzione pari a 13,8 miliardi di dollari nel 2015 e prevede un valore di 14,5 miliardi di dollari entro la fine del 2016, con la stampa di 309,7 miliardi di fogli A4, che compongono un totale di 119 miliardi di pagine. Il volume della stampa è destinato a declinare nel lungo periodo, ma il numero delle pagine e il valore continueranno a crescere fino al 2018 prima di iniziare la fase discendente che, nel 2021, vedrà il valore complessivo del mercato ripiegare a 13,9 miliardi di dollari. La stampa di produzione interes-
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The Future of Production Printing to 2021: Toner vs Inkjet
Smithers Pira è un riferimento a livello mondiale nell’industria del packaging, della carta e della stampa. Fondata nel 1930, offre ai propri clienti servizi di consulenza tecnico-strategica finalizzati ad approfondire la conoscenza di questi mercati, identificare opportunità e valutare performance di prodotto. Per maggiori informazioni visitare il sito www.smitherspira.com o scrivere a info@smitherspira.com.
speciale sa un range di applicazioni di stampa in cui una determinata informazione archiviata in un computer da un’organizzazione viene stampata digitalmente e inviata a un individuo o a un’altra organizzazione. Il più grande segmento dell’industria della stampa di produzione è rappresentato dal settore finanziario, seguito da quello dei servizi e dalle applicazioni nel settore pubblico e governativo. Le divisioni variano considerevolmente tra i differenti paesi e regioni, anche se a livello globale non è improbabile che ci siano grandi cambiamenti nelle quote relative lungo il periodo 2016-2021.
I driver della stampa di produzione Attraverso questo decennio, la stampa di produzione – insieme ad altri segmenti della stampa tradizionale – è stata colpita profondamente da un numero di fattori che condizioneranno il futuro del mercato. Tra i più significativi ci sono: Più famiglie economiche Il principale driver per il volume della stampa di produzione è un maggiore numero di famiglie, aziende ed individui economicamente attivi in tutto il mondo. Questo è generalmente indice di un maggiore volume di transazioni che necessita di essere registrato e documentato. I fornitori di servizi stanno ottenendo l’accesso a questo maggiore archivio di informazioni. Per esempio, l’aumento dei “contatori intelligenti” per il gas e l’elettricità significa che gli utenti possono cambiare le loro abitudini per utilizzare gli elettrodomestici in orari che non siano di punta. Le bollette possono sottolineare le attività di risparmio energetico – di cui beneficia anche il distributore di elettricità – e adattarle agli schemi di consumo individuali, costruendo contemporaneamente la fedeltà del consumatore. Allo stesso modo con cui crescono i pagamenti senza l’uso di contanti, con le carte per il pagamento senza necessità di contatto e gli smartphone usati più frequentemente per l’acquisto di oggetti di basso costo, proporzionalmente aumentano anche le quantità di dati acquisiti in merito alle attività di acquisto giornaliere. Questo trend non solo incoraggia un aumento dei volumi nella stampa di produzione, ma incoraggia anche gli investimenti dato che sia mittenti che destinatari possono ottenere un aumento di valore da essi. Declino postale Mentre la crescente base globale di operatori economici e le nuove offerte di valore potrebbero puntare a un boom nella stampa di produzione, i dati mostrano che in tutto il mondo
i volumi postali sono in calo da diversi anni. Le ultime statistiche della Universal Post Union (UPU) svelano che nel 2014 il traffico postale ha totalizzato 327,4 miliardi di invii, con un declino globale del 2,6% dal 2013. Il settore più vasto è quello della posta pubblicitaria, con la stampa transazionale e quella di produzione subito a seguire. Una nota più positiva è data dall’aumento del peso medio delle lettere - una tendenza guidata dalla stampa di produzione, indicativa dell’aumento della capacità di dettagliare e personalizzazione i prodotti in base al destinatario. Nel lungo periodo questo aumento compenserà solo parzialmente la perdita dei volumi, specialmente per il fatto che la maggior parte di questa comunicazione potrà progressivamente spostarsi su piattaforme email più reattive e interattive. Considerando il report per il 2015 dell’International Post Corporation, le lettere prioritarie e non prioritarie – entrambe largamente comprese nella posta transazionale inviata da aziende e amministrazioni pubbliche – continuano a decrescere più velocemente rispetto al volume postale totale, a causa della sostituzione elettronica. Il volume annuale di queste produzioni è stato abbattuto rispettivamente del 6,5% e del 4,6% nel 2014. In risposta, il costo delle spese di spedizione è in aumento in molti paesi perché le autorità postali cercano di rimediare in questo modo alla perdita di volumi, con ulteriori impatti sulle proposte d’affari relative alla stampa di produzione, dato che le organizzazioni puntano a minimizzare i loro costi postali. Impatti ambientali Sia la comunicazione elettronica che quella
cartacea hanno un impatto sull’ambiente e fare una comparazione valida è impossibile senza tenere in considerazione i complessi cicli di vita di entrambe le tipologie; comunque la maggior parte delle analisi punta ad allontanarsi dalla posta convenzionale. In Australia Telstra ha prodotto un’analisi indipendente sull’intero ciclo vitale che punta a differenziare la fatturazione puramente online rispetto a quella cartacea. L’analisi ha riscontrato che “per ogni milione di bollette online ricevute dai clienti a fronte di bollette cartacee, si risparmia l’emissione di: 19,9 tonnellate di CO2, 6 tonnellate di carburanti fossili e 32 tonnellate di sostanze tossiche”. Dato che molti mittenti del settore pubblico e privato adesso devono rispettare rigide disposizioni in termini ambientali, il taglio sulla produzione di posta stampata è spesso visto come un’opzione facile da attuare. Ci sono casi in cui la carta rimane un’alternativa più sostenibile – per esempio quando tutti i clienti che ricevono le bollette cartacee le riciclano, oppure quando il 95% dei clienti stampa la propria fattura online. L’Università Francese della Tecnologia di Troyes ha comparato i cicli “fatturazione cartacea – pagamento” e “fatturazione elettronica – pagamento” e ha concluso che “l’impatto ambientale del secondo sistema è molto più basso del primo”. Queste condizioni di mercato in evoluzione stanno collaborando alla creazione di un mercato più dinamico e complesso, con l’onere di adottare modelli di business più flessibili per adattarsi e sopravvivere. Per riuscire a fare questo è fondamentale che i fornitori di servizi di stampa comprendano come possano
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speciale sfruttare le ultime tecnologie di stampa, per realizzare nuovi flussi di entrata.
Tecnologia inkjet e toner Tutto il valore in questo segmento dipende dai dati variabili stampati utilizzando le soluzioni di stampa digitali – sia a getto d’inchiostro che elettrofotografiche (toner), sia in combinazione con una stampante litografica che indipendentemente. Il toner è stata storicamente la tecnologia dominante, ma l’inkjet sta continuando a crescere, attestandosi come l’unica tecnologia destinata a guadagnare quote di mercato tra il 2016 e il 2021, con un incremento annuo del 4,9%. Questa prospettiva si manifesta in diverse prospettive di mercato per i costruttori di attrezzature da stampa dei due segmenti. Elettrofotografia (stampa toner) La maggior parte dell’elettrofotografia è rappresentata da sovrastampe B/N eseguite con stampanti a bobina, utilizzando le stampanti a foglio per brevi tirature e riparazioni. Anche nel 2021 quasi il 94% dei volumi stampati a toner sarà monocromatico, principalmente per il maggiore costo della stampa a colori. Il mercato per stampanti webfed monocromatiche toner ad alta velocità è già ampiamente maturo, con vendite molto basse di nuove stampanti nel 2016. Le vendite sono principalmente sostituzioni e molti dei più importanti costruttori di stampanti hanno ampiamente sostituito il proprio installato a toner con unità inkjet. Adesso esiste un affermato mercato di rifornimento/aggiornamento, con disponibilità di stampanti a prezzi bassi e l’offerta di macchine revisionate da parte di diversi costruttori, che in tal modo costituiscono un’economica alternativa ai nuovi acquisti. Inkjet Con l’aumento della penetrazione nel mondo della stampa di produzione da parte dei sistemi inkjet, vengono lanciate nuove piattaforme webfed ad alta velocità a testa fissa, così come nuove macchine a foglio. La tecnologia costituente sta continuando a svilupparsi rapidamente, con miglioramenti per teste di stampa, inchiostri, software e controlli, integrati nel design delle nuove stampanti. I macchinari della Domino Printing di Cambridge evidenziano diverse innovazioni che stanno contribuendo all’ascesa dell’inkjet. Le sue stampanti operano adesso con teste di stampa indipendenti, montate utilizzando una tecnologia di controllo a micro-motori. Ciò vuol dire che tutte le teste sono portate automaticamente in posizione e calibrate precisamente per stampare come fossero solo una, consentendo una stampa
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ininterrotta per tutta la larghezza del substrato. Quando la stampante è operativa, è attivo il sistema i-Tech CleanCap di Domino. Si tratta di un processo automatico di pulizia delle teste di stampa, con una stazione di copertura, in cui le teste di stampa vengono posizionate quando non sono attive – o durante un ciclo di pulizia – per mantenere le teste pulite. Il ciclo è completo in meno di un minuto, aiutando a ottimizzare la produttività dei fornitori di servizi di stampa. Nel 2016 la maggior parte della stampa inkjet è a colori – 60,4% –, così come il volume di azioni di stampa e pagine mostra il suo dominio sui vecchi sistemi monocromatici. Nel 2021 questa percentuale salirà a oltre l’80%, mentre il mercato si concentrerà su obiettivi di maggiore valore al declinare dei volumi complessivi della produzione.
Mercati di stampa di produzione per settore Ci sono molti tipi di prodotti di stampa di produzione. La maggior parte sono documenti con misure A4 o US Letter, alcuni con un pannello perforato da strappare che può essere stampato su entrambi i lati con informazioni variabili. Possono essere pagine singole o documenti di più pagine. In alcune applicazioni il sistema di gestione della posta può inserire più di un prodotto – per esempio gas ed elettricità da un singolo fornitore. Ci sono sistemi di invio della posta a pezzo singolo, e alcuni per la gestione di prodotti molto specializzati, come le notificazioni di PIN di sicurezza e aggiornamenti delle password. Questo segmento include alcuni prodotti che non vengono ne-
cessariamente spediti – per esempio le buste paga settimanali o mensili dei dipendenti e i prospetti di fine anno. Due dei settori in cui la stampa di produzione sta incontrando i più grandi cambiamenti sono l’industria dell’assistenza sanitaria e l’industria di produzione. Assistenza sanitaria L’assistenza sanitaria è dominata dalla documentazione di schemi medici, dichiarazioni, cartelle mediche, pagamenti e dettagli di trattamento. Ci sono tessere sanitarie individuali, insieme ai promemoria per gli appuntamenti dei pazienti di dentisti e degli oculisti, etc. C’è il settore dell’assistenza sanitaria per gli animali, particolarmente in crescita, con l’aumento della compilazione di schemi di assicurazione per gli animali domestici e di documenti per la medicina veterinaria. Questo sta creando un mercato per servizi specialistici; alcuni collegati con sistemi di report digitali che possono trasmettere performance e risultati alle autorità preposte. Xerox Business Services offre una soluzione di automazione del flusso di lavoro per la documentazione medica e per la gestione delle informazioni. Questa consente al personale sanitario di acquisire, estrapolare, processare e indirizzare le informazioni sanitarie e finanziarie del paziente automaticamente, all’interno della propria organizzazione di cartelle cliniche elettroniche. Un’altra importante applicazione è la gestione del ciclo di vita dei prodotti farmaceutici. Questa riguarda l’R&D, inclusi i test clinici, in cui l’accuratezza dei risultati può essere aiutata da una comunicazione controllata, che permette al paziente di ricevere moduli codificati e opuscoli che vengono restituiti ed elaborati per determinare l’effica-
cia dei test. C’è, inoltre, una domanda per la produzione di servizi di stampa per riportare questi risultati a organismi di regolamentazione e conformità nazionali e sovranazionali. Produzione Molte aziende di produzione stanno esternalizzando le attività che non fanno parte del proprio core-business, con le aziende di gestione di stampa impegnate a gestire le loro necessità di stampa – tra cui la stampa di produzione. Ci sono molti fornitori di servizi al settore privato, alcune grandi operazioni appartenenti, in alcuni casi, ai fornitori di servizi di posta nazionali. Xerox Business Services e Ricoh offrono questi servizi, con Pitney Bowes che fornisce i servizi di stampa e di posta elettronica. Il potenziale di business di questo approccio è indicato da una società paneuropea specializzata nella consegna espressa di pacchi, che esternalizza la produzione di documenti transazionali a Ricoh, che stampa più di un milione di fatture e dichiarazioni all’anno per questa compagnia. Il servizio di outsourcing sta migliorando il cashflow dell’azienda mentre si risparmiano soldi, tagliando i costi di produzione del 20%. Precedentemente l’azienda usava una struttura interna per elaborare i dati, stampare e inviare le fatture e le dichiarazioni. L’operazione ha tentato di conferire la velocità e la flessibilità necessarie al servizio richiesto, durante la crescita del business. L’elaborazione di documenti era lenta, con ritardi di più di sei giorni tra il ricevimento dei dati e l’invio delle fatture. La limitata capacità ha fatto sì che il settore non riuscisse a far fronte facilmente alla crescita del volume d’affari. La produzione di fatture e dichiarazioni è stata spesso compromessa da problemi di integrazione di dati da differenti sistemi. Il settore interno ha richiesto spazio, risorse umane dedicate e l’immobilizzazione di capitale, investito in attrezzature. Il servizio di esternalizzazione della gestione dei documenti ha liberato risorse e ha fornito all’azienda la possibilità di investire nei suoi settori chiave. Il dato transazionale viene processato, stampato e inviato da Ricoh utilizzando strutture di stampa esterne. Il servizio ha ridotto il tempo di invio di quattro giorni. I livelli di servizio concordati sono rispettati e le metriche di produzione vengono regolarmente riportate. L’outsourcing permette di accedere a capacità virtualmente illimitate, rendendo più facile la gestione dei picchi di carico di lavoro, offrendo nel contempo una maggiore flessibilità di progettazione. Questo vuol dire che più dati, come informazioni di fatturazione e metriche di consegna dei pacchi, originati da sistemi multipli, possono essere integrati. Questi e altri vantaggi sono ben compresi e venduti con successo in aziende manifatturiere e di servizi in tutto il mondo. Solitamente, parte dell’offerta è rappresentata dall’analisi dell’uso del documento da parte dell’azienda e dal miglioramento dell’efficacia della particolare operazione, riducendo i costi e offrendo opzioni di comunicazione multicanale. L’adozione di questi servizi sta riducendo i volumi. L’aumento dei servizi ibridi di stampa e posta consente la produzione centralizzata di una varietà di corrispondenza commerciale gestita da terze parti. Questa tendenza è cresciuta per diversi anni, con specialisti in grado di offrire servizi di stampa e posta, spesso offrendo costi postali al di sotto degli standard dei clienti. L’interazione complessa del mercato e l’influenza del segmento della stampa di produzione tra il 2011 e il 2021 sono analizzati integralmente in: “The Future of Production Printing to 2021: Toner vs Inkjet” e quantificati in un esclusivo insieme di dati globali.
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strategie Michael Smetana, 25 anni in HP, è l'emblema di come il gigante globale, oggi concentrato sull'imaging, sia stato e resti un brand tecnologico di statura superiore
Tra thermal inkjet e Indigo, HP si candida a guidare il futuro del printing a cura della redazione // redazione@densitymedia.com
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a differenza che passa tra HP e tanti brand di più difficile interpretazione – passateci la circunlocuzione – è lo specchio della distanza che passa tra il concetto di "compagnia" (genuinamente interpretata come confraternita o, in una visione più laica, come organizzazione rilevante in un’industria) e quello di ragione sociale. Conosciamo poche - pochissime - aziende di livello globale in cui personaggi di autentico valore riescono a sopravvivere, convivere, affermarsi e crescere per numerosi lustri. E se il nostro rispetto va agli individui, il nostro "chapeau!" va appunto alla compagnia – in questo caso HP – che è stata capace di creare un microclima favorevole e stimolante per persone sensibili agli stimoli. E come tali indubbiamente più vocate all’evoluzione e al cambiamento. Un recente incontro con Michael Smetana, che oggi guida il marketing Graphic Solutions Business di HP nella regione EMEA, è la sintesi di questa tesi, ma (lo affermiamo per esperienza) è solo la punta dell’iceberg di un’organizzazione che a tutti i
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livelli rispecchia eccellenza, grandezza, visione e capacità di sviluppare tecnologia, prodotti e mercati. Quello che è emerso dall’incontro è di fatto un tributo a tutti gli uomini e le donne di HP, inclusi i molti manager, tecnici e sviluppatori basati nel nostro paese, che stando a Smetana si distingue per creatività e capacità di creare e trasferire innovazione. Ma parlando di strategie e sviluppi futuri, ciò che siamo lieti di apprendere è che la “nuova” HP – quella derivante dalla separazione dal business dei servizi, per intenderci – è un’azienda più che mai dinamica e concentrata sulla ricerca e sviluppo di tecnologie di stampa di altissimo livello, che in alcuni segmenti hanno già definito nuovi standard e in altri promettono di ridefinire livelli di produttività, qualità ed efficacia, non solo rispetto alla stampa analogica. Contiamo di poter presto toccare con mano e raccontarvi tutto questo. || In alto, da sx la PageWide XL 8000 e l'imponente PageWide T1100S Press, sviluppata con KBA, sono entrambe basate sulla tecnologia thermal inkjet di HP
strategie mai smettere di investire in nuove competenze. Ci sono poi persone come me, che devono saper parlare di tutto: in questo caso la chiave è la visione d'insieme, senza entrare nei minimi dettagli. Quello è il compito dei nostri analisti di prevendita. Abbiamo gruppi ristretti di specialisti ed esperti di certe applicazioni, che ci consentono di distinguerci da approcci talvolta generalisti.
intervista
a Michael Smetana Head of Marketing, HP Graphic Solutions Business EMEA
“Reinvestiamo i profitti nel nostro core business” Parlaci del tuo background e perché è così importante nella HP di oggi e di domani... In circa 25 anni ho girato quasi ogni business unit di HP, inclusa la grafica, dove sono rientrato da poco. Negli ultimi 6 anni mi sono occupato di office, seguendo i large account: interlocutori sempre più interessanti anche per le soluzioni di printing, specie nella nuova HP, in cui il printing è tornato centrale. Tra il 2006 e il 2014 l’azienda ha puntato molto sulle acquisizioni, generando nel printing profitti che talvolta sono stati reinvestiti in altri business. Ora che siamo un’azienda più piccola, snella e veloce, il profitto che generiamo è reinvestito nel nostro core business. Un beneficio che sarà evidente nei prossimi anni, ma che già oggi ha prodotto un’accelerazione nell'R&D e in altre attività. Credo sia stata una decisione corretta e presa nel momento giusto. Come riuscite a sviluppare le competenze necessarie in ogni settore applicativo? Anzitutto in ogni country abbiamo degli specialisti di vendita, dal packaging al cartone ondulato. Acquisendo poi aziende come Scitex e Indigo, ne abbiamo acquisito anche la cultura, senza
Qual è lo step successivo? Specie nell'ottica di rilasciare prodotti sempre più potenti… In effetti già oggi proponiamo macchine che dall’unità di feeding al finishing occupano decine di metri e sviluppano volumi enormi. Specializzandoci in questo tipo di hardware costruiamo contestualmente delle partnership industriali che ci aiutino a governare aspetti delicati, come la gestione della carta, mentre noi ci concentriamo sul motore di stampa. La nuova T1100, per esempio, è stata sviluppata con KBA. Intendiamo sviluppare nuove partnership, in particolare nel finishing, ma anche alleanze con altri costruttori di software e di hardware, così da poter offrire soluzioni complete. Quanto è importante governare la supply chain, anche attraverso le alleanze? Il nostro focus è sulle soluzioni end-to-end, dove le alleanze sono un tema chiave. Ascoltiamo le esigenze del cliente, ci sinceriamo di avere tutto quello che gli serve, lo testiamo e ne verifichiamo la funzionalità. E ovviamente analizziamo i trend di mercato e ascoltiamo i clienti sin dall’inizio dello sviluppo di un nuovo prodotto. Le aree in cui le alleanze sono più estese sono il packaging, le etichette, il commercial printing e l’area production del large format. Oggi HP governa tante e differenti tecnologie, dal thermal inkjet al piezo, fino a Indigo e al laser. Ci sono spazi per una semplificazione? Nell'inkjet disinvestiremo da al-
cune tecnologie per concentrarci sul thermal inkjet, col Latex e gli sviluppi futuri. Il toner resta applicato all'office, mentre nel graphics il cerchio si restringe a Indigo, il cui sviluppo procede a ritmi serrati, e al thermal inkjet. Basti pensare che PageWide, così come alcune soluzioni 3D, utilizzano teste thermal inkjet. E' una tecnologia core che può essere sfruttata in differenti ambiti e attraverso lo sviluppo di differenti chimiche d’inchiostro. Per questo abbiamo laboratori di ricerca e sviluppo degli inchiostri in cui sono già allo studio le prossime generazioni di inchiostri Latex, PageWide o per la stampa fotografica. Una delle sfide che stiamo affrontando, specie nell’ambito delle macchine ad alta produttività, è quello di formulare a livello globale e produrre localmente, come accade oggi per Indigo. Nei prossimi 5-10 anni farà la differenza. L'aqueous coprirà qualsiasi segmento del mercato? Senz'altro. Non escludo comparti come il flexible packaging, dove la tecnologia Indigo conserva certamente alcuni vantaggi rispetto al thermal inkjet, che tuttavia si attesterà come la tecnologia di riferimento per la grafica, rendendo le altre obsolete. Un approccio coraggioso e un po' in controtendenza... Uno dei fattori chiave per HP è l’ambiente. La tecnologia thermal inkjet non usa chimiche aggressive e non implica problemi di trasporto e di gestione. Perfino la testa di stampa è riciclabile perché non contiene materiali pericolosi. Le normative ambientali negli Stati Uniti e in Europa diventano ogni anno più stringenti, ed è la direzione in cui stiamo andando. Difficilmente altre tecnologie saranno in grado di soddisfare standard ecologici, come quelli che abbiamo raggiunto con gli inchiostri Latex. Quali saranno i trend di sviluppo dell'R&D nella nuova HP?
Il nostro nuovo board e lo stesso CEO hanno reso chiaro che seguiremo un approccio equilibrato, perché acquisire aziende solo per sembrare più grandi ed entrare in mercati dove non si è ben introdotti è molto rischioso. Di contro sviluppare i prodotti solo internamente è talvolta un limite, perché non puoi essere veloce come vorresti. Se ci sono tecnologie che già esistono, perché non comprarle? Per questo serve equilibrio, continuando ad investire in ricerca e sviluppo proprietarie, ma anche essere pronti a cogliere opportunità per nuove acquisizioni. Per esempio sviluppare da zero nuova tecnologia laser sarebbe costato ad HP milioni e anni di lavoro: due ottimi ragioni per pensare all’acquisizione di Samsung. Pensate di portare il laser nel segmento production? Non immediatamente perché nel portfolio che stiamo acquisendo i livelli di produttività si attestano su valori adatti all’office o alle micro-tirature nella grafica: un segmento quest'ultimo che tuttavia soffre di basse marginalità e sovracapacità produttiva. Di certo questa acquisizione ci fa guardare con maggior interesse allo spazio che sta sotto Indigo. Che ruolo gioca l'Europa nel printing di HP? Un ruolo chiave. A Barcellona sviluppiamo tutto il large format, il Latex, il 3D e qualcosa del flatbed, ovviamente in collaborazione con altri team basati in USA e in Israele, dove invece nascono Indigo e Scitex. Nel nostro sito di Dublino, invece, produciamo inchiostri e teste di stampa, oltre a sviluppare nuove chimiche. A livello di R&D possiamo dire che la regione EMEA pesa per circa il 50%. Riguardo il business, in Europa è ben bilanciato su una decina di grandi paesi, con alcune country in via di sviluppo o emergenti. L'Italia, in particolare, rappresenta uno dei paesi più dinamici, grazie a creatività, innovazione e una dimensione industriale evoluta.
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tecnologie Il web2print 100% italiano automatizza ogni fase del proprio flusso di lavoro affidandosi all'esperienza di Pico e alla versatilità del software Enfocus Switch
Press Up sfrutta al meglio le potenzialità di HP Indigo grazie a Enfocus Switch
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ress Up è una di quelle realtà che grazie a una strategia precisa e a una visione lucida fin dalla sua nascita (nel 2010) è riuscita ad affermarsi dapprima a livello locale, poi nazionale, e oggi garantisce consegne in 24 ore anche in Francia e Spagna. Basata in provincia di Viterbo, Press Up è un web2print che offre una gamma completa di servizi di stampa per il mercato B2B. Questo significa rivolgersi quotidianamente ed esclusivamente a professionisti: agenzie, grafici, altre tipografie – clienti esigenti da tutti i punti di vista. Per questo motivo, nulla può essere lasciato al caso. E infatti in Press Up troviamo solamente macchine high end: Komori e Heidelberg per la produzione offset, HP per quella digitale. Proprio il consistente installato HP Indigo, che comprende anche 4 nuovissime Indigo 10000 a sette colori, è stato la "causa scatenante" che ha portato il web2print laziale ad adottare una soluzione software che automatizza ogni fase
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del proprio workflow digitale. Gli ultimi modelli Indigo, infatti, consentono di aumentare la produttività fino al 33% grazie alla funzione EPM (Enhanced Productivity Mode) che permette di stampare in tricromia, con un'ottima resa di immagini colorate come quelle fotografiche. Dopo un periodo di gestione semiautomatica di questa funzionalità, con gli operatori che valutavano di volta in volta l'idoneità di ciascun file per la stampa, Vincenzo Cirimele, CEO di Press Up, ha deciso di adottare Enfocus HP Indigo EPM Preflight Solution, che compie questa scelta in modo automatico. «Abbiamo impostato le regole così da soddisfare i nostri standard di qualità di stampa», spiega Cirimele. «Questo ci consente di ridurre sensibilimente i tempi di stampa di particolari lavori, arrivando a consegnare il giorno stesso in diverse zone del centro Italia e in 24 ore nel resto d’Italia». || Qui in alto, la sede di Press Up, a Nepi (Viterbo)
tecnologie
intervista a Vincenzo Cirimele CEO di Press Up
"Il nostro segreto? Abbiamo investito non solo nel parco macchine, ma anche nelle persone e nei software"
Press Up è un'azienda giovane, ma con numeri importanti. Il vostro segreto? Sono tante le aziende che si sono affacciate nel web2print, in questi anni. Ma in un mondo così mutevole e competitivo come quello dell'ecommerce è fondamentale riuscire a tenere il passo con i tempi: ci vogliono rapidità di reazione e capacità di adattarsi. Da subito siamo andati verso una standardizzazione del processo sempre più radicale e completa, senza mai rinunciare alla qualità del prodotto finale. L'abbiamo perseguita investendo non solo nel parco macchine, ma anche nelle persone e soprattutto nei software, in un momento in cui nessuno era ancora consapevole della loro importanza
strategica. Credo che sia stato questo a differenziarci rispetto a tante aziende concorrenti. Da dove nasce la decisione di adottare Enfocus HP Indigo EPM Preflight Solution? Ne siamo venuti a conoscenza durante un evento Dscoop, la comunità indipendente di professionisti delle arti grafiche che usano stampanti HP di fascia alta. Ci siamo immediatamente resi conto delle grandi potenzialità di questa soluzione, che ci avrebbe consentito di automatizzare il processo di selezione dei file stampabili in modalità EPM. Abbiamo chiesto al distributore italiano di Enfocus, Pico, di poterla testare in versione beta, e di lì a poco abbiamo deci-
so di acquistarla. Quali sono i vantaggi di questa soluzione Enfocus? Ancora prima di sapere se un file verrà stampato o meno in modalità EPM, il modulo di preflight della HP Indigo EPM Preflight Solution ci aiuta a identificare e correggere automaticamente gli errori. Se il file non è corretto al 100% per la stampa, contattiamo il cliente e gli segnaliamo il problema; questo ovviamente ha ridotto di molto il numero di contestazioni a lavoro finito. Anche la fase produttiva è migliorata, dato che grazie alla gestione automatizzata della funzione EPM abbiamo ridotto il nostro timeto-market, riuscendo ad essere molto apprezzati dai clienti.
|| Un esempio di come Enfocus HP Indigo EPM Preflight Solution gestisce in modo automatizzato il flusso di lavoro
Enfocus HP Indigo EPM Preflight Solution, un software che ne vale (almeno) tre Il software di Enfocus sviluppato per i modelli di HP Indigo che supportano la funzionalità EPM è la soluzione perfetta per quelle aziende che, come Press Up, si basano su macchine Indigo e necessitano di un controllo millimetrico di ogni fase del proprio processo produttivo, così da sfruttare al meglio le proprie caratteristiche di web2print. Comprende Switch Core Engine, Switch Configurator Module, HP Indigo EPM kit, PitStop Server, PitStop Pro. Questo significa, nella pratica, che permette la gestione automatizzata del preflight, correggendo
in modo automatico tutti i più diffusi errori contenuti nei file PDF, e quello per la gestione del flusso di lavoro, fino alla stampa su sistema digitale Indigo. HP Indigo EPM kit consente di identificare in modo automatico, secondo delle regole di qualità impostate direttamente dallo stampatore, i file più idonei alla stampa in tricromia, ovvero in modalità EPM, e quelli più idonei alla stampa tradizionale in quadricromia (ovvero file con numerose parti scritte in caratteri molto piccoli, o con una grande presenza di colore nero). Pico srl Distributore per l'Italia Enfocus Via della Costituzione, 29 42124 Reggio Emilia Tel. +39 0522 271621 www.pico.it
|| Tutto il percorso del file grafico, da quando entra in azienda a quando viene lanciata la stampa con HP Indigo
Sig. Vainer Gilioli Product Specialist vainer.g@pico.it
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tecnologie L'azienda lombarda ha puntato su Kombo TAV, la piattaforma di taglio industriale con doppia testa, software e full automation che abbina qualità e produttività
L'automazione by Elitron supporta il business di Simpac tra POP e packaging
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a cartotecnica è tra i settori che negli ultimi anni stanno interpretando in modo più intenso e autentico la rivoluzione digitale. In un mercato in evoluzione costante emergono aziende lungimiranti come Simpac, che vanta un'esperienza ventennale nella realizzazione di imballaggi e prodotti cartotecnici, che nel 2005 ha deciso di ampliare l'offerta con allestimenti e materiali POP destinati al retail e alla GDO. Simpac ha dalla sua un team dinamico e con differenti competenze, che non si occupa quindi della sola produzione ma persegue un approccio end-to-end che parte dalla consulenza e si spinge fino alla progettazione e alla prototipazione. Conclusa la fase preliminare, viene avviata la produzione vera e propria, che si aggancia ad una piattaforma logistica tarata sulle esigenze di fornitura dei singoli clienti. Questo modo di operare attento ed efficiente ha portato la Simpac ad acquisire clienti di prim'ordine, soprattutto nel
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settore cosmetico e farmaceutico, che notoriamente richiedono tempistiche e standard qualitativi di prim'ordine. In cerca di una soluzione di finishing e converting in grado di garantire qualità, scalabilità e affidabilità, la scelta di Simpac è infine caduta, nel 2011, su Kombo TAV, una piattaforma di taglio digitale per alti volumi considerata avveniristica per quei tempi. Una scelta riconfermata nel 2015, quando gli ottimi risultati e i volumi in crescita hanno fatto propendere Simpac per l'investimento nella seconda versione del superplotter del costruttore marchigiano. Elitron, nel frattempo, ha continuato a sviluppare la propria tecnologia, lavorando su quei dettagli hardware e software che mettono a disposizione di aziende come Simpac una piattaforma industriale di alto livello. || In alto, da sinistra, uno scorcio del reparto di produzione di Simpac e Kombo TAV con in primo piano il sistema di carico e scarico automatizzato
tecnologie tecnologie
intervista a Cristiano Molteni Titolare di Simpac
"Il nostro è un mercato ad alta competitività, in cui le competenze e l'esperienza di un'azienda sono il valore aggiunto che fa la differenza"
Cosa vi ha spinti a diversificare e introdurre i materiali POP? Abbiamo deciso di sfruttare le nostre competenze e la profonda conoscenza non solo del settore cartotecnico, ma anche delle applicazioni e dei servizi che vi ruotano attorno. Per questo è stato abbastanza naturale dedicare una divisione dell'azienda agli allestimenti, che ci ha permesso di sfruttare le nostre competenze in termini di progettazione e consulenza. Ciò che non era stato previsto è il calo dei volumi cartotecnici, che tuttavia è stato controbilanciato dalla crescita dei materiali per il retail. Questo ci ha permesso di continuare crescere. Che impatto ha avuto Kombo TAV sull'attività aziendale? È stato un cambiamento importante. Lavoriamo, nella maggior parte dei casi, materiali stampati in offset con dimensioni massime di 120x160 cm. Grazie alla doppia testa di taglio riusciamo a gestire anche tre fogli contemporaneamente, sfruttando così appieno le potenzialità
del plotter e garantendo ai nostri clienti flessibilità e capacità di affrontare senza problemi i picchi produttivi. L'affidabilità e il livello di automazione sono ovviamente notevoli: spesso lasciamo in funzione di notte la Kombo TAV, senza aver mai riscontrato inconvenienti. Abbiamo scelto una versione con una maggiore capacità di feeding e stacking proprio per avere più autonomia produttiva, oltre ad una dotazione completa di strumenti di controllo, come il sistema di rilevazione ottica, a garanzia di una messa a registro sempre perfetta.
Quanto conta il post-vendita in un sistema così importante? Scegliendo una soluzione da taglio industriale realizzata da un costruttore italiano contavamo anzitutto sulla tempestività d'intervento e su un rapporto diretto e continuativo. Ed è un sollievo affermare che, nonostante le relazioni cordiali, non ci sentiamo poi così spesso. Kombo TAV si sta rivelando un sistema affidabile e nelle rare occasioni in cui abbiamo richiesto assistenza abbiamo sempre riscontrato precisione e rapidità di intervento, sia in modalità di assistenza remota che qui in azienda.
|| La doppia testa di taglio e cordonatura di Elitron, gestita dal software Twin Cut
Kombo TAV è un mix di solidità e raffinata ingegneria, con un occhio di riguardo per il software Disporre di una macchina affidabile e robusta è il sogno di ogni imprenditore. Elitron fa parte di quel novero di costruttori che quotidianamente si applica per avvicinarsi il più possibile a questo obiettivo, realizzando ottime soluzioni come Kombo TAV. Questo supercutter è progettato per tagliare e cordonare altissimi volumi di cartone, materiali plastici e compositi con spessore massimo di 20 mm, e consente una re-
|| Particolare di un espositore realizzato utilizzando Kombo TAV
ale produttività 24/7. Il piano di lavoro è disponibile in due formati, 3.200x1.600 mm e 3.200x2.200 mm, suddivisi rispettivamente in 24 o 32 zone di aspirazione. Per gestire lavorazioni ad alta pila da bancali fino a 1.380 mm di altezza, è possibile aumentare la quota di installazione della macchina. L'operato della doppia testa di taglio, che può raggiungere la velocità di taglio di 106 metri lineari incrementando la produttività, viene bilanciato e razionalizzato da una serie di algoritmi avanzati alla base dal software Twin Cut. La produttività di Kombo TAV è incrementata dalla sinergia tecnologica con altri due brevetti Elitron: il Seeker System e l'AiroPanel. Il primo è un sistema di riconoscimento, comparazione e correzione in tempo reale dei file di taglio attraverso l'utilizzo di una doppia telecamera HD. AiroPanel è invece l'esclusivo sistema aspirante di scarico dei materiali, che consente di scaricare il pezzo tagliato e lo sfrido (senza ponticelli), tenendoli perfettamente ancorati fino al raggiungimento della posizione di rilascio, impilando perfettamente il materiale lavorato sul pallet in uscita. Funzionalità apprezzata dalle industrie cartotecniche, come Simpac.
Elitron IPM srl Viale 1° Maggio 42 63813 Monte Urano (FM) www.elitron.com elitron@elitron.com T: +39 0734 842221
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What’s inside
Uno dei segmenti più consolidati dell’intero digital printing mostra un’inaspettata vivacità
Le stampanti a foglio allargano i propri orizzonti
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icordando che l’elettrofotografia è stata inventata da Chester Carlson nel 1938, si potrebbe pensare che il settore delle stampanti a foglio da produzione sia ormai del tutto maturo. Niente di più lontano dalla realtà. I produttori sono chiamati a rispondere alle sfide di un mercato molto competitivo. Questo perché gli stampatori sentono l’esigenza di incrementare e differenziare il proprio business, approcciando nuovi segmenti di mercato (leggi, tra gli altri, “packaging”) o puntando su applicazioni uniche o comunque difficilmente realizzabili con tecnologie tradizionali. Anche i centri stampa aziendali sono un bacino importante per questo tipo di macchine: grazie alla stampa transazionale, che sta vivendo una seconda primavera proprio sfruttando le potenzialità del digitale, ma non solo. Per questo, se da un lato abbiamo tecnologie ampiamente consolidate di cui la xerografia è l’esempio più eclatante, dall’altro abbiamo un grande fermento nella ricerca di soluzioni sempre più sofisticate che offrano produttività e qualità superiori, allargando, al contempo, lo spettro dei supporti compatibili e degli effetti realizzabili. Una cosa è certa: sul piano tecnico il digitale è sempre meno all’inseguimento dell’offset, di cui spesso eguaglia o supera la qualità, la ripetibilità e la compatibilità con ampi stock di carte e supporti. Piuttosto, tanto i costruttori quanto gli stampatori si interrogano sulla sostenibilità dei propri modelli di business e sull’opportunità di crearne di nuovi.
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Dimensioni, superficie, grammatura: il (difficile) percorso della carta in macchina Nota delicata per tutti i sistemi di stampa da produzione, la gestione dei supporti diventa ancora più vitale man mano che le macchine si fanno più veloci e produttive. La lotta tra le grandi case produttrici è serrata per riuscire a garantire un percorso carta a prova di inceppamento – lineare, fluido e veloce. Le difficoltà si moltiplicano quando si parla di stampa in bianca e volta, oppure di supporti speciali (tessuti, materiali polimerici), di grammature particolarmente alte o basse, o di dimensioni non standard (per esempio, per i banner). Un’altra sfida che i produttori hanno raccolto riguarda la possibilità di lavorare carte patinate e non specificamente trattate per il digitale. Alcune risposte possibili? Dispositivi di primerizzazione in linea, ma anche cassetti a temperatura controllata e dotati di soffiatura, abbinati a sistemi ottimizzati di presa dei fogli.
what’s inside Il valore cresce con i sistemi di finitura in linea
Il mix perfetto tra qualità e produttività
Uno degli aspetti cruciali, nel mercato digitale odierno, è riuscire a proporre prodotti e applicazioni ad alto valore aggiunto. Per questo motivo, delle stampanti da produzione viene apprezzata – tanto da diventare elemento dirimente per l’acquisto – la possibilità di integrarle e completarle facilmente con i più diversi dispositivi di finitura. Piega, cordonatura, taglio, rifilo frontale, squadratura del dorso, sono quindi la chiave per realizzare brochure, biglietti da visita, inviti e talloncini, cataloghi, riviste e perfino libri. Alcuni produttori propongono i propri sistemi di finitura, sebbene nel caso di macchine ad alta produttività la tendenza è affidarsi all’expertise di produttori specializzati, con partnership ad hoc.
“Chi va piano, va sano e va lontano”. Questo detto non è valido, però, nel competitivo mercato del production printing, dove precisione, qualità e risoluzione di stampa devono andare di pari passo con velocità e produttività. Per questo motivo le case produttrici hanno messo a punto strumenti di controllo sempre più sofisticati per mantenere produttività e qualità costante senza rischiare fermi macchina. Ecco quindi strumenti in grado di riconoscere ed espellere in tempo reale i fogli difettati, spettrofotometri in linea per mantenere costanti i valori colorimetrici, sistemi capaci di ovviare a ugelli occlusi o non funzionanti senza intervento dell’operatore.
Un mondo di effetti speciali con la 5° stazione colore Al crescere delle applicazioni realizzabili con le stampanti da produzione (packaging, copertine, lavorazione di materiali diversi dalla carta...), si assiste a un parallelo aumento della domanda di nuovi effetti e colori. Bianco in primis, per stampare carte e cartoncini colorati e neri. Tinte spot, per andare incontro a clienti e lavori che necessitano di una perfetta rispondenza cromatica. E poi ancora inchiostri metallizzati, fluo, trasparenti e perfino dimensionali, così da riuscire a realizzare con la stessa macchina – e in un unico passaggio – anche effetti di nobilitazione. La quinta stazione colore è la risposta tecnologica a queste domande, sempre più comune anche tra i sistemi di stampa di fascia medio-bassa.
Engine di stampa: la prima scelta da compiere
Il “lato B” di qualsiasi stampante: il software
Il mercato della stampa a foglio da produzione è suddiviso tra macchine a toner, inkjet e... HP Indigo (che utilizza l’esclusiva tecnologia ElectroInk, nota anche come “toner liquido”). Se infatti il toner è la tecnologia storica e più diffusa, Indigo occupa una solida posizione nel segmento medio-alto, grazie anche ad un effetto visivo e tattile che sin dall’esordio ha portato i tipografi a paragonarla all’offset. Anche l’inkjet negli ultimi anni ha fatto passi da gigante, come testimoniano le impressionanti soluzioni high-end presentate all’ultima drupa (vedi Landa, Komori, Xerox), che sembrano voler sferrare il colpo finale all’offset sul suo stesso terreno – la stampa commerciale – con i plus del digitale.
Non sempre valorizzati come meritano, oggi si stanno prendendo una bella rivincita: sono i software che rasterizzano, ottimizzano, gestiscono e controllano ogni aspetto del processo di stampa, dal preflight all’interazione con i sistemi di finishing. A parità di specifiche hardware, essi possono incidere in maniera significativa aiutando, ad esempio, ad aumentare la produttività con una gestione più razionale dei flussi di lavoro o con rasterizzazioni sempre più rapide ed “error free” che, di fatto, azzerano i tempi di attesa tra le varie produzioni e riducono al minimo le necessità di ristampe. Estremamente interessanti sono inoltre le loro funzionalità dedicate all’utilizzo razionale dei supporti mediante imposition e nesting.
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What’s inside
Xerox Color 800i/1000i
Ricoh Pro C7110x
Perfette per chi desidera un connubio di qualità e produttività, le stampanti Xerox Color 800i/1000i sono dotate di un toner EA (Emulsion Aggregation) che, sommato a una tecnologia di fusione senza olio e a bassa temperatura, permette di ottenere finiture paragonabili a quelle della stampa offset. I 2.400 dpi effettivi permettono di riprodurre testi molto piccoli e immagini estremamente dettagliate con un’eccezionale morbidezza, soprattutto nei mezzitoni e nelle zone di luce. Un ulteriore punto di forza è la quinta stazione colore opzionale, Speciality Dry Ink, che consente sia l’applicazione del toner trasparente Clear Dry Ink, per effetti creativi – che possono interessare tutto il foglio o solo aree precise – sia dei toner Metallic Gold e Silver grazie ai quali, se combinati con la quadricromia, è possibile riprodurre svariate tonalità metalliche. Xerox Color 800i e 1000i permettono anche una forte ottimizzazione grazie al sistema di raffreddamento carta in linea, che facilita il processo di impilamento dei fogli, al registro di fronte-retro con una precisione pari o inferiore ai 0,5 mm ma, soprattutto, per merito del sensore Full Width Array, che regola automaticamente la densità e l’esattezza dei colori riprodotti, allinea le immagini e crea profili carta per i vari tipi di supporto, riducendo la necessità di interventi manuali per la gestione del colore. www.xerox.it
Nel mondo del production printing l’efficenza dell’intero processo spesso dipende dalla capacità della macchina di gestire volumi più o meno grandi, riducendo interruzioni e interventi dell’operatore. Lo sa bene Ricoh, che proprio nell’ottica di una forte ottimizzazione del flusso produttivo ha progettato la Pro C7110x. Tra i pregi di questa tecnologia ci sono la possibilità di sostituzione del toner senza necessità di un fermo macchina, un sistema di raffreddamento a liquido per mantenere sempre la temperatura d’esercizio a livelli ottimali. La qualità di stampa è garantita dalla tecnologia di ultima generazione VCSEL – Vertical Cavity Surface Emitting Laser – che, grazie all’azione combinata di 40 raggi laser simultanei, permette di ottenere risultati sempre più simili a quelli della stampa offset, con una definizione di 1.200x4.800 dpi che, peraltro, non va a incidere sulla velocità di stampa. Il valore del prodotto finito viene ulteriormente migliorato grazie alla stazione colore aggiuntiva, utilizzabile sia con un toner trasparente che bianco, per realizzare filigrane ed effetti lucidi, o per stampare su fondi colorati. Ricoh C7110x permette infine la stampa su formati non standard fino a una lunghezza massima di 700 mm, grazie ai quali è possibile realizzare applicazioni uniche tradizionalmente precluse nel mondo digitale. www.ricoh.it
Per merito della loro capacità di produrre sfumature molto morbide, mezzitoni di livello molto alto, colori puri neutri, punti luce brillanti e un rendering di qualità fotografica indipentemente dal tipo di supporto, le stampanti Xerox Colour 800i/1000i sono ideali per applicazioni speciali e fotografiche, che saranno ulteriormente impreziosite dalla possibilità di applicare strati metallici di svariati colori, oppure effetti di rilievo grazie al toner Clear Dry Ink.
La quinta stazione colore di Ricoh Pro C7110x permette di ottenere effetti grafici e tattili molto particolari, su materiali di varie grammature trasparenti o colorati, per valorizzare al meglio le stampe e creare prodotti originali in-house. Questa funzione, unita alla grande adattabilità ai supporti, permette di offrire un vasto bacino di soluzioni finali di stampa, ottenendo sempre risultati di livello altamente professionale, anche in ambiti applicativi particolari come possono essere, per esempio, le soluzioni per il packaging.
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What’s inside
Canon imagePRESS C850
Sharp MX-7500N
La potenza non è nulla senza il controllo. Ne è una riprova la Canon imagePRESS C850, che a dispetto di un formato compatto e ridotto può arrivare a tirature di migliaia di fogli – caratterizzati da varie grammature – gestiti tramite l’innotiva tecnologia CRT di registro che combina sensori digitali con rulli di registrazione per garantire lavori al massimo della precisione, anche e soprattutto nel caso di stampe in fronte-retro. La vera punta di diamante consiste però nella possibilità di stampare banner in un formato che arriva fino a 762 mm, caratteristica che fa risaltare la imagePRESS C850 rispetto alle altre macchine della stessa categoria. Se invece si desidera una gamma di colori più vasta rispetto a quella di partenza, il sistema ACCT (Auto Correct Colour Tone) per la calibrazione pluridimensionale di colori misti allarga il gamut di tinte a disposizione, creando un catalogo ben più ampio tra cui è possibile scegliere a piacere, sempre mantenendo la qualità del colore ai massimi livelli. Il rispetto della gamma cromatica è invece garantito dal veloce AGA (Auto Gradiation Adjustment), che in tempi brevi è in grado di correggere le tinte, per risultati sempre in linea con il top di gamma, che possono essere ulteriormente rifiniti a piacimento grazie agli interessanti finishing opzionali disponibili per la imagePRESS C850. www.canon.it
La MX-7500N di Sharp è una soluzione completa, versatile e modulare, pensata per coniugare una produttività significativa a costi contenuti. E infatti con MX-7500 si possono ottenere in modo completamente automatizzato, a partire da fogli A3, libretti perfettamente piegati e pinzati, con rifilo trilaterale, senza la necessità di avere un’unità di finitura separata. La capacità totale della carta in linea è di 3.100 fogli (da 60 a 300 g/m²), che può però essere aumentata fino a 13.500 fogli da 9 diversi cassetti oppure a 5.000 da un unico cassettone; la carta viene movimentata grazie all’esclusito sistema ad aspirazione “Triple Air Feed System”, che garantisce la massima stabilità operativa. La possibilità di aggiungere carta mentre il processo di stampa è in corso consente di non interrompere la tiratura, evitando il fermo macchina. Sono poi disponibili tre diversi sistemi di raccolta carta, fino a 14.000 fogli A4 o 12.000 fogli A3, così da garantire produzioni continue di più ore. All’uscita del sistema di fusione, un dispositivo di decurling corregge l’eventuale imbarcamento della carta, garantendo così la massima fluidità rispetto a tutti i processi di finitura. Lo scanner integrato consente di gestire fino a 150 originali al minuto in fronte retro (che si possono anche memorizzare nell’hard disk integrato da 1 TB), garantendo una buona autonomia di lavoro. www.sharp.it
La Canon imagePRESS C850 riserva un’attenzione speciale ai profili colore e permette di controllare la loro riproduzione grazie alla tecnologia intelligente di Auto Gradiation Adjustment, tramite la quale sarà possibile riprodurre fedelmente le tinte campionate. E se il catalogo di colori a disposizione non dovesse essere sufficiente, il sistema Auto Correct Colour Tone permette di ampliarlo notevolmente, rendendo fattibile la riproduzione di colori spot e personalizzati e la creazione di tinte ad hoc per loghi o brand già conosciuti.
Tutte le funzioni di EFI Command Workstation si possono gestire direttamente dal pannello LCD integrato da 15,4” e dalla tastiera ruotabile. Oltre a una gestione base del colore base e a una programmazione semplificata dei lavori, EFI consente di controllare anche funzioni avanzate: profili colore, retinatura, bilanciamento dei colori RGB, luminosità, contrasto, saturazione delle immagini...
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what’s inside
Konica Minolta bizhub PRESS C1085/C1100 L’ultima generazione della tecnologia Konica Minolta garantisce una velocità di stampa inalterata indipendentemente dalla grammatura dei supporti usati (che può andare da 55 a 350 g/ m²). Un occhio di riguardo è riservato al processo di gestione delle carte leggere grazie al lavoro incrociato del sistema intelligente di decurling meccanico e della tecnologia di raffreddamento della fusione, che concorrono a evitare fenomeni di imbarcamento. Per chi abbia necessità di effettuare la finitura degli stampati in linea, le bizhub PRESS C1085 e C1100 possono essere dotate di dispositivi opzionali per la creazione di opuscoli: rilegatura automatica ad anelli, unità di brossura, foratura, foratura multipla GBC e 6 tipologie di piegatura e pinzatura. Due finitori alta pila opzionali che arrivano a contenere oltre 13.000 fogli – numeri finora appartenuti esclusivamente all’universo offset – permettono all’operatore di concentrarsi su altri flussi di lavoro. La qualità dei colori e la stabilità delle caratteristiche di stampa viene controllata dalla tecnologia di elaborazione dell’immagine S.E.A.D. IV, attraverso un campionamento del materiale in uscita effettuato mediante un sensore dedicato di retroazione del colore. www.konicaminolta.it
Kodak NexPress ZX3900 La più recente della soluzioni elettrofotografiche firmate Kodak è stata presentata in occasione dell’ultimo drupa. NexPress ZX3900 riprende i tratti distintivi della linea madre – forte capacità produttiva, ampie opzioni di stampa e una struttura modulare che permette di personalizzarla secondo le proprie esigenze –, a cui aggiunge la capacità di stampare su più di 800 generi di supporti certificati che vanno dalla carta (lucida e opaca, magnetica, riciclata, per libri fotografici, anche offset standard, da 60 a 350 g/m²), ai materiali sintetici, al cartone pieghevole, e anche al packaging in basse tirature. Il bypass (Long Sheet Feeder) con vassoio consente di lavorare materiali lunghi fino a 1.000 mm; da feeder, i substrati stampabili misurano massimo 356x520 mm. Punto di forza della NexPress ZX3900 è il potente front end scalabile, che integra Adobe PDF Print Engine e gestisce file con dati variabili ricorrenti 3 volte più velocemente delle versioni precedenti. System Software v16 offre una serie di strumenti per il controllo della qualità dell’immagine, monitorando al contempo la produttività, così da ottimizzare costi e uptime: per esempio, Ink Estimating Tool consente di stimare la quantità di inchiostro che verrà usato per un determinato lavoro, e una nuova Production Dashboard permette di controllare manualmente le attività di produzione. www.kodak.com
Le tecnologie Konika Minolta PRESS C1085 e C1100 sono note soprattutto per la loro velocità di stampa – che nella PRESS C1085 è pari a 85 fogli formato A4 al minuto, mentre nel caso della PRESS C1100 arriva ai 100 fogli formato A4 al minuto. La produttività delle due macchine, unita all’alto livello di ottimizzazione del processo di lavorazione e al sistema di stampa duplex automatica, permette di mantenere una produttività molto alta anche nel caso di prodotti con una grammatura alta o che necessitino di finishing particolari. La quadricromia di partenza si arricchisce con una stazione colore aggiuntiva, per la quale si può scegliere tra diverse opzioni: un inchiostro dorato, inchiostri rosso, verde, blu o light black, un rosso fluorescente, un inchiostro magnetico o uno dimensionale, con effetto a rilievo, o un più classico inchiostro bianco, utile nel caso di stampe su fondi colorati o trasparenti. Infine, l’unità NexGlosser consente di nobilitare la stampa con una lucidatura totale o parziale.
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Ricoh Pro C9110 Per andare incontro a quegli stampatori, anche offset, che vogliano integrare il loro parco macchine con una nuova stampante per poter entrare nel production printing digitale – con tutti i suoi vantaggi, a cominciare dalla personalizzazione – senza i rischi derivanti da volumi produttivi incerti, Ricoh propone Pro C9110. Adatta per carichi di lavoro che arrivano fino a 1 milione di stampe al mese, è progettata per limitare al massimo i fermi macchina e garantire una produttività costante di 130 fogli al minuto: ecco quindi che c’è la possibilità di sostituire le cartucce di toner anche mentre la stampante è in funzione, così come specifiche ORU (Operator Replaceable Units). La qualità di stampa è molto alta grazie alla tecnologia VCSEL (Vertical Cavity Surface Emitting Laser), che consente di ottenere una risoluzione di 1.200x4.800 dpi. Il RIP Ricoh R-61, di serie, si integra con flussi di lavoro IPDS, AGFA (Apogee), Kodak (Prinergy), Heidelberg (Prinect). Un’altra possibilità è quella di integrare alla macchina un potente server EFI Fiery esterno, che consente di gestire non solamente lavori complessi in modo semplice (il RIP EFI E-43/83 si integra con tutte le soluzioni software EFI opzionali, dal workflow al colour management), ma anche di controllare al meglio i processi di finishing, realizzabili grazie a vari moduli standard o opzionali. www.ricoh.it
Canon imagePRESS C10000VP La top di gamma Canon imagePRESS C10000VP perfeziona tutte le caratteristiche della serie, con qualche novità, arrivando a una produttività massima di 100 fogli A4 al minuto. In primo luogo, il doppio fusore – esclusivo di questo modello – offre funzionalità di raffreddamento avanzate, garantendo una gestione migliore di lavori che contengono al proprio interno grammature carta differenti. In secondo luogo, un nuovo compressore ad aria che previene le alimentazioni multiple consente di stampare agevolmente anche su supporti sottili e patinati a partire da una grammatura minima di 70 g/m² (fino a 350 g/m²), eliminando il rischio di inceppamento. Infine, la nuova tecnologia Multi DAT (Multi-Density Adjustment Technology) controlla in tempo reale e in modo completamente automatizzato la calibrazione del colore, così da garantire output uniformi anche in caso di tirature elevate o di riproduzioni di progetti a distanza di tempo; questo è possibile anche grazie anche al sensore spettroscopico in linea Xrite i-One Process Control, di serie. Sulla base del proprio workflow, è possibile equipaggiare la macchina con due diverse soluzioni EFI Fiery, con un controller PRISMAsync oppure con uno CREO. www.canon.it
Ricoh Pro C9110 apre agli stampatori nuovi scenari, consentendo di realizzare le più varie applicazioni: materiali promozionale, buste, libri e brochure, biglietti da visita, fino a piccoli imballaggi e direct mail – opzione non realizzabile con macchine tradizionali. Questo anche grazie alla possibilità di stampare su una gamma di supporti molto vasta, con grammature da 52 a 400 g/m² e lunghi fino a 700 mm (materiali patinati, non patinati, ruvidi, carte speciali, lucide, magnetiche, colorate, adesive, transfer...). Il nuovo toner Consistently Vivid (CV) ha un’efficienza di trasferimento migliorata e viene fissato a una temperatura inferiore rispetto ai toner della generazione precedente, pur garantendo le stesse performance di brillantezza e uniformità anche su supporti goffrati. Inoltre, gli sprechi e l’effetto di ondulazione dei substrati sono ridotti. Grazie al toner CV e all’unità laser Vertical Cavity Service Emitting Laser (VCSEL) a 32 raggi, usata anche nella serie imagePRESS C800, la imagePRESS C10000VP consente di ottenere una risoluzione massima di 2.400x2.400 dpi.
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Xerox iGen 5
HP Indigo 5900/7900
La serie iGen di Xerox è diventata, negli anni, sinonimo di qualità e sicurezza nel mondo toner: per la solidità dell’architettura, per la risoluzione delle stampe, per i volumi di produzione che si possono sostenere. La iGen 5, lanciata nel 2015, con una risoluzione di 2.400x2.400 dpi e una produzione mensile consigliata fino a 3.750.000 pagine, è la prima della serie che si può configurare con una quinta stazione colore. Ha vinto numerosi riconoscimenti, tra cui due MUST SEE ‘EMS Legacy Award e un EDP Award. Questo successo “di critica e di pubblico” è dovuto sicuramente anche al fatto che sia modulare e flessibile. È disponibile in 3 versioni (iGen 5 150, iGen 5 120 e iGen 5 90, dove la seconda cifra corrisponde alla quantità massima di fogli/min che si possono stampare). Poi si può decidere ogni aspetto della sua configurazione, a cominciare da tipo e numero di moduli alimentatori (fino a sei, per una capacità complessiva di 30.000 fogli), per arrivare a una vasta scelta di dispositivi di finitura dei principali produttori sul mercato (tutti compatibili e gestibili grazie a Xerox IntegratedPLUS, che li configura automaticamente tramite istruzioni JDF e codici a barre). E sono disponibili anche funzionalità estremamente sofisticate come il supporto al trasferimento acustico, che usa le onde sonore per migliorare l’incorporamento del toner su supporti ruvidi o goffrati. www.xerox.it
HP Indigo 5900 e la best seller HP Indigo 7900 sono gli ultimi modelli delle serie 5000 e 7000, pensate rispettivamente per volumi di stampa medi e medio-alti, con numeri record di installazioni in tutto il mondo. Entrambe sfruttano l’esclusiva tecnologia LEP (Liquid ElectroPhotography) a inchiostri liquidi, che vengono caricati elettricamente, poi asciugati e applicati sul substrato attraverso una speciale tela gommata. Questa particolare tecnologia offre una qualità di stampa estremamente alta, paragonabile a quella dell’offset. Le stazioni colore di queste Indigo (fino a 7) consentono di riprodurre anche colori particolari (bianco, fluo, metallizzati, spot), e di ottenere effetti di nobilitazione con l’inchiostro trasparente. Non solo qualità, comunque, ma anche affidabilità e produttività – nello specifico, la 5900 può raggiungere i 90 e la 7900 i 120 fogli A4/min (riescono a stampare fino al formato A3+). Inoltre, attivando la modalità produttività avanzata (EPM), che crea il nero con la tricromia (usando di fatto solo 3 colori), si potrà incrementare la produzione del 33%, riducendo tempi e costi, e risparmiando il 25% dei costi di energia per pagina. Un insieme di soluzioni software, a cominciare dal server di stampa HP SmartStream Production Pro, di serie, facilita ogni fase della lavorazione, dalla prestampa alla gestione del flusso di lavoro. www.hp.com
Novità di questa versione, la quinta stazione colore, opzionale, apre un mondo di possibilità: alla quadricromia si aggiungono i toner arancione, blu o verde, per estendere il gamut e coprire una significativa percentuale di colori Pantone, oppure il clear, per creare effetti di nobilitazione. Inoltre, la possibilità di scegliere, in alternativa al tradizionale toner lucido, il toner opaco, consente di simulare l’effetto della stampa offset assicurando l’uniformità dell’aspetto lucido su punti luce, mezzitoni e ombreggiature, soprattutto su formati non patinati o satinati. La soluzione di finitura Xerox IntegratedPLUS estende la fruibilità e la convenienza della finitura automatica a più stampanti.
La tecnologia One-Shot permette di stampare su substrati particolari come tele, supporti sintetici, lenticolari e metallizzati: i diversi colori vengono depositati uno dopo l’altro sul caucciù e poi vengono trasferite sul supporto in un unico passaggio. La possibilità di stampare su PVC opaco spesso fino a 600 micron apre la strada a nuove applicazioni finora proprie del mondo serigrafico (pannelli, etichette e cartellini per abbigliamento), e la possibilità di stampare su cartoni spessi fino a 550 micron consente di avvicinare il mondo del packaging e degli espositori. HP Indigo ElectroInk Primer consente di stampare anche su carte offset e non pretrattate.
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RISO ComColor
Canon VarioPrint i300
La versatilità dell’inkjet abbinato alla stampa a foglio è una delle caratteristiche peculiari della gamma ComColor di RISO. Dotato di 24 teste di stampa inkjet (6xCMYK), il modello top 9150 riesce a raggiungere una velocità record di 150 fogli/min a colori in formato A4, con risoluzione di 300x300 dpi e 8 livelli di greyscale. In grado di stampare su formati di foglio con dimensioni massime di 314x548 mm, la serie ComColor non si basa solo sulla rapidità ma può fare conto anche su una grande affidabilità, garantita dall’architettura del trascinamento dei materiali, a prova di inceppamento. La velocità di gestione dei fogli è modulata sulla base della frequenza di getto delle teste di stampa, garantendo un sincronismo perfetto favorito anche dalla disposizione dei quattro vassoi di alimentazione: posti al di sotto del motore di stampa, permettono ai fogli di percorrere il minor tragitto possibile fino alle teste di stampa, concorrendo a incrementare il livello di affidabilità. La modularità è un’altra peculiarità da non trascurare e di cui le ComColor fanno uno dei punti fondamentali della propria offerta, insieme al notevole livello di automazione. Oltre a poter disporre di alimentatori e di impilatori ad alta capacità, queste stampanti a foglio offrono, infatti, alcune funzioni opzionali tra cui pinzatura, foratura, piegatura, rilegatura e fascicolatura. www.risograph.it
L’imponente VarioPrint i300 (è lunga oltre 10 metri), con una velocità di 300 fogli A4 al minuto e un duty cycle fino a 10 milioni di pagine/mese, è la soluzione per chi cerca la produttività di una stampante a bobina ma non vuole rinunciare alla flessibilità di una stampante a foglio. Per assicurare una produzione continua, le taniche da 10 kg di inchiostro inkjet pigmentato a base acqua possono essere sostituite senza interrompere la stampa. Oltre alla quadricromia, una testa di stampa aggiuntiva è dedicata all’applicazione dell’esclusivo liquido ColorGrip, che serve a migliorare l’adesione degli inchiostri sulla superficie di tutti i tipi di carta, ma in particolar modo di quelle offset patinate – notoriamente tra le più ostiche da trattare. La gamma di substrati stampabili è ampia, e comprende, oltre alle offset patinate e non, carte usomano e inkjet da 60 a 300 g/m². Questa grande versatilità può essere sfruttata al meglio grazie alla particolare architettura e capacità degli stacker, che consentono di gestire fino a 12 diversi tipi di carta per processo e fino a 12.000 fogli. Merita attenzione anche il controller Prisma Sync, che si può interfacciare con una serie di potenti strumenti software come Suite Prisma Workflow con Color Management e Prisma Production, opzionale. Il sistema è però aperto, quindi è compatibile anche con tutti i principali software sul mercato. www.canon.it
Gli inchiostri pigmentati a base olio utilizzati sulle ComColor permettono un’asciugatura immediata, senza necessità di curing. Il fatto di non richiedere un sistema di fissaggio dell’inchiostro basato sul calore permette di abbattere il consumo energetico rispetto alle macchine a toner e riduce i tempi di warm-up (5 secondi con lavorazioni a intervalli di 10 minuti). Questi inchiostri sono caratterizzati da elevata resistenza ai raggi UV ed impermeabilità, caratteristiche che impediscono rispettivamente lo sbiadimento dei colori e l’arricciamento dei fogli. Una serie di accorgimenti estremamente sofisticati garantiscono la fluidità del flusso della carta all’interno della macchina: per esempio, un sistema di controllo del foglio in entrata rileva e elimina automaticamente i supporti danneggiati che potrebbero interrompere la produzione. Oppure, ancora, un innovativo sistema di asciugatura basato sulla combinazione di calore, aria calda e Carbon Infrared Radiation (CIR) impedisce l’incurvatura della carta e consente di ottenere fogli in uscita perfettamente planari e impilati.
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What’s inside
Xerox Brenva HD
HP Indigo 12000
La più recente delle macchine sheetfed Xerox (presentata all’ultimo drupa) è Brenva HD, che unisce alla solida architettura iGen la tecnologia inkjet di Impika (la vivace azienda di Marsiglia fondata da Paul Morgavi, recentemente acquisita dalla multinazionale americana). Insomma, Brenva HD è una novità, ma ha già tutte le carte in regola per diventare una delle protagoniste del mercato della stampa di produzione high end. Progettata per un volume medio mensile consigliato che va da 750.000 a 3.000.000 di pagine (con picchi fino a 6 milioni), è uno strumento che permette all’azienda grafica di consolidare i propri flussi di lavoro, di ottimizzare le stampanti e le superfici occupate e di gestire le risorse e il magazzino in modo millimetrico. Questo è possibile grazie a una serie strumenti come il dispositivo di misurazione dei consumi di inchiostro proprietario e il software integrato Xerox FreeFlow Print Server, ma anche alla sua capacità – in determinati contesti – di sostituirsi all’offset. Infatti ha una produttività di 197 fogli A4 al minuto, e riesce a offrire performance di tutto rispetto su supporti non patinati, non trattati e trattati inkjet non patinati da 60 a 220 g/m², aprendo la porta quindi anche a produzioni in quadricromia ad alto valore aggiunto, come la rendicontazione transazionale, il direct mailing e la pubblicità. www.xerox.it
Versione potenziata e migliorata del sistema di stampa digitale B2 a ElectroInk HP Indigo 10000, la nuova Indigo 12000 è stata presentata a giugno, a drupa. Stampando a colori in modalità di produttività avanzata (EPM) fino a 4.600 fogli in formato B2 all’ora, Indigo 12000 assicura una produttività di due milioni di fogli al mese. Le novità rispetto alla versione precedente coinvolgono sia l’ambito hardware che software. Uno dei risultati più importanti è l’ampliamento delle potenzialità applicative, grazie alla funzionalità opzionale One-Shot che permette di stampare anche su tela, supporti sintetici e metallizzati, oltre che su carte patinate, non patinate, colorate e scure, e su cartoni pieghevoli, da 70 a 400 g/m². Il sistema di primerizzazione integrato di nuova concezione consente di stampare anche su carte non pretrattate. Un profilo colore adattivo, calibrazioni ottimizzate per ottenere colori uniformi, e un blanket a microsfere contribuiscono a aumentare la qualità di stampa. È annunciata per il 2017 la nuova testa di stampa ad alta definizione HDLA (High Definition Laser Array), che raddoppierà la risoluzione, portandola a 1.600 dpi. E chi ha già una HP Indigo 10000? Niente paura: la maggior parte delle novità di HP Indigo 12000 è disponibile sotto forma di aggiornamenti opzionali perfettamente compatibili con il vecchio modello. www.hp.com
Il modulo di imaging integrato (IIM), all’interno del percorso carta, assicura il controllo costante della qualità di stampa. Le regolazioni del controllo di qualità, che possono essere avviate manualmente dagli operatori, includono la regolazione delle 12 teste di stampa per mantenerle esattamente perpendicolari alla direzione della carta e allineate al punto d’incontro tra carta e inchiostro, e la correzione automatica del getto mancante causato da un eventuale ugello difettoso, che viene compensato dai getti circostanti. La potenza e la versatilità di HP Indigo 12000 non si deve solamente a una solida architettura hardware, ma anche ai software. Per esempio, grazie a Optimizer è possibile incrementare la produttività anche del 40%. O ancora, HP SmartStream Mosaic permette di creare in modo automatico, a partire da un progetto grafico, un numero virtualmente infinito di varianti uniche, ad alto valore aggiunto, grazie a una speciale funzionalità di selezione casuale dei colori – un modo creativo e innovativo di gestire i dati variabili.
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Landa S10P
Komori Impremia IS29
Al debutto a drupa 2016, l’avveniristica S10P si è distinta sia per prestazioni che per soluzioni tecnologiche. Destinata alla stampa commerciale e pubblicitaria, questa imponente piattaforma alimenta fogli in formato B1 (707x1.050 mm) con spessore massimo di 0,6 mm, per la produzione di brochure, volantini, cataloghi e magazine hi-end, con la possibilità di stampare anche in bianca e volta. La tecnologia Landa è basata su un utilizzo innovativo dell’inkjet, che permette alla S10P di raggiungere una produttività massima di 13.000 fogli/ora in modalità high-speed con bassi costi di stampa. L’intento è quello di sfidare non solo le soluzioni digitali top di gamma ma anche le tecnologie offset, su tirature short e mid-run. Questa piattaforma utilizza i NanoInk, inchiostri a base acqua prodotti dalla stessa Landa, ed è configurabile con un numero massimo di 8 canali colore (CMYK, Orange, Violet, Green e una tinta spot) che assicurano una notevole estensione del colour gamut. Le teste di stampa sono Fujifilm Dimatix Samba con dimensione della goccia di soli 2 pl e 4 livelli di greyscale, in grado di realizzare prodotti di altissima qualità, grazie a una risoluzione nativa di 1.200x1.200 dpi. Studiata per essere usata sia come piattaforma standalone che inserita in una linea produttiva, la S10P verrà installata all’inizio del 2017 presso i beta tester. www.landanano.com
Sviluppata in collaborazione con Konica Minolta, la Komori Impremia IS29 ha debuttato nel corso dell’ultima drupa, puntando sulla combinazione vincente tra l’eccellenza costruttiva dello storico produttore giapponese e la raffinata tecnologia inkjet del motore di stampa Konica Minolta. Il risultato è una piattaforma in grado di raggiungere una velocità di stampa di 3.000 fogli B2+ (formato massimo di stampa 585x750 mm) all’ora, con la possibilità di effettuare lavorazioni anche in bianca e volta (dimezzando la produttività). Impremia IS29 dispone di 4 canali colore (attualmente disponibile solo CMYK) e le teste di stampa Konica Minolta garantiscono una risoluzione di 1.200x1.200 dpi. Il sistema di curing UV-LED interno è estremamente rapido ed efficiente, grazie anche all’utilizzo di inchiostri ad alta pigmentazione che permettono di stampare senza problemi su substrati con spessori da 0,06 a 0,6 mm (da 0,06 a 0,45 in bianca e volta). I materiali su cui è possibile stampare con Impremia IS29 vanno dalla carta al cartone teso fino ai materiali plastici. Questo rende la stampante una piattaforma realmente poliedrica, in grado di effettuare produzioni commerciali come volantini o brochure ma con la possibilità di realizzare, al tempo stesso, riviste, packaging e una notevole quantità di ulteriori tipologie di applicazioni. www.komori.eu
La tecnologia di stampa nanografica adottata da Landa prevede che l’immagine venga composta grazie al getto d’inchiostro su un conveyor riscaldato che la trasferisce sul substrato dopo aver eliminato l’acqua in eccesso. Questa modalità di stampa permette di utilizzare quantità ottimizzate di inchiostro ottenendo, nel contempo, un prodotto finale caratterizzato da una notevole definizione e qualità cromatica, con la possibilità di stampare su substrati anche molto sottili che non subiscono alterazioni causate da un eccesso di umidità. La precisione della riproduzione cromatica è uno dei capisaldi di Komori, sia che si parli di tecnologia analogica che digitale. Per questo motivo la Impremia IS29 può contare su K-ColorSimulator 2, un software opzionale per il colour management sviluppato appositamente per garantire una fedeltà totale quando si desidera produrre una replica digitale dei colori ottenuti utilizzando tecnologie di stampa offset. Presentato per la prima volta nel 2012, il sistema è stato ulteriormente perfezionato e mostrato nel corso di drupa 2016.
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L’evoluzione sta alla base dei migliori risultati
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What’s inside
FUJIFILM Jet Press 720S
Konica Minolta KM-1
La Jet Press 720S rappresenta il punto culminante di un’evoluzione intrapresa da Fujifilm oltre dieci anni fa nella stampa di produzione a foglio. Ideata per poter essere sfruttata su lavorazioni 24/7 in formato B2, è disponibile in due configurazioni: standard, per carta con spessore compreso tra 0,105 e 0,340 mm, e heavy stock, per carta fino a 0,6 mm. Può alimentare ogni tipo di carta offset (inclusa quella pretrattata, brossurata e riciclata) ed è destinata a realizzare brochure, poster, magazine e ogni tipo di stampa commerciale, anche a dato variabile. La stampante ha a bordo 4 canali colore (CMYK) e fa affidamento sulle perfomanti teste di stampa Dimatix SAMBA con tecnologia MEMS, con una dimensione di goccia nativa da 2 pl e una risoluzione di 1.200x1.200 dpi. Disposte in printbar, composte ciascuna da 17 teste di stampa, le SAMBA sfruttano la tecnologia proprietaria VersaDrop, con 8 livelli di greyscale. Gli inchiostri a base acqua VIVIDIA sono studiati per un uso combinato con le SAMBA e la carta offset, garantendo un ampio color gamut e immagini definite, grazie anche all’applicazione del Rapid Coagulation Primer, applicato utilizzando un cilindro anilox. Il curing sfrutta, invece, una combinazione tra lampade a infrarossi e Hot Air Knife (HAK), un sistema di asciugatura ad aria disposto lungo tutta la larghezza del substrato. www.fujifilm.eu
Nata dall’incontro tra la profonda conoscenza del mondo inkjet di Konica Minolta e la raffinatezza meccanica di Komori, la KM-1 è una piattaforma per la stampa a foglio di formato B2+, in grado di garantire prestazioni di alto livello e una grande versatilità. Dotata di 4 canali colore (CMYK), la stampante utilizza inchiostri UV curable e un sistema di curing UV-LED interno, che permette un’asciugatura immediata dei prodotti. La KM-1 è in grado di alimentare non solo carta (con o senza pretrattamenti e anche brossurata) con spessore massimo di 0,6 mm, ma anche cartone teso e materiali plastici come, ad esempio, il polipropilene. Questo la rende uno strumento in grado di realizzare sia produzioni destinate alla stampa commerciale come brochure, volantini e manifesti, ma anche packaging leggero e prodotti più particolari, grazie anche alla funzione di stampa in bianca e volta realizzata da Komori. Il costruttore giapponese è riuscito a ingegnerizzare nella maniera migliore il sistema di messa a registro e gestione dei materiali della KM-1, mettendola in condizione di raggiungere una produttività massima di 3.300 fogli/ora (1.650 in modalità bianca e volta), che la rende una soluzione particolarmente interessante per produzioni a dato variabile e per gestire lavorazioni di bassa e media tiratura, potendo comunque far fronte a picchi produttvi. www.konicaminolta.it
La stampa di dati variabili è uno dei vantaggi fondamentali della Jet Press 720S, che crea un codice a barre sull’area esterna del substrato, non interessata dalla lavorazione. Una volta stampato il primo lato, il foglio viene capovolto e, prima di essere sottoposto alla seconda lavorazione, il barcode viene letto – in 1,3 secondi – permettendo alla piattaforma di interpretare le informazioni da stampare. Grazie ai nuovi server e ai sistemi di trasferimento dati, la Jet Press 720S è in grado di stampare in bianca e volta alla massima velocità di 2.700 fogli all’ora. Il motore di stampa della KM-1 si basa sulle teste di stampa KM1800IS, realizzate per stampare in single-pass a elevate velocità e in grado di gestire fluidi ad alta densità. La dimensione di goccia è di 3,5 pl, con 8 livelli di greyscale, e permette alle KM1800IS di ottenere una risoluzione nativa di 1.200x1.200 dpi. Ogni canale colore dispone di 8 teste di stampa posizionate su due array sfalsati, e Konica Minolta si è impegnata per rendere facile e rapida l’eventuale sostituzione di ciascun singolo componente per ridurre al minimo gli interventi di manutenzione.
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tecnologie Tra progetti museali e allestimenti, l’azienda veneziana cresce nel flatbed con Jetrix KX7 e nel roll-to-roll con OKI M-64s e H3-104s, entrambe by Digitalia
Arte e POP: Gruppofallani riscrive la storia con l’inkjet
S
tamperia Serigrafica Fallani nasce negli anni ‘60 a Venezia specializzandosi nella prestampa e poi abbracciando la serigrafia artistica. Cresciuta e mutata nel corso degli anni, fino a divenire l’attuale Gruppofallani, l’azienda ha ampliato il proprio range di lavorazioni, specializzandosi nella realizzazione di sistemi espositivi – soprattutto in ambito museale e POP – introducendo già qualche tempo fa tecnologie di stampa digitale. Le profonde conoscenze mutuate dal campo artistico hanno continuato a contaminare le modalità di lavorazione dell’azienda, consentendo a Gruppofallani di raggiungere livelli di autentica eccellenza nelle lavorazioni che oggi si basano sull’inkjet, che sono oggetto di continua sperimentazione e sfruttano appieno le possibilità applicative di una piattaforma di stampa versatile come Jetrix KX7. Confermando che anche una stampante inkjet, se utilizzata con fantasia e creatività, può essere al tempo stesso strumento di business e di espressione artistica.
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|| In alto Matteo Pantaleoni accanto alla OKI H3-104s e alcuni esempi di lavorazioni possibili grazie all’utilizzo della Jetrix KX7.
tecnologie
intervista a Matteo Pantaleoni Direttore Commerciale Gruppofallani
“Il nostro mondo ha bisogno di macchine flessibili e versatili, capaci di combinare lavorazioni artistiche con allestimenti e stampa commerciale”
Cosa vi ha spinti ad affiancare l’inkjet alla serigrafia artistica? Volevamo realizzare qualcosa di diverso, dimostrando ai designer le potenzialità espressive del digitale. Già realizzavamo in serigrafia allestimenti in ambito museale e culturale, ed è innegabile che essere basati a Venezia, una città dalle caratteristiche storiche e artistiche uniche, ha messo le ali al progetto. Sfruttando il mix tra l’esperienza maturata nel mondo dell’arte e la tecnologia inkjet abbiamo realizzato progetti ben al di là delle aspettative, attirando immediatamente l’attenzione di importanti brand alla ricerca di soluzioni fuori dagli schemi anche per la grafica e il POP. Innovazione e originalità sono le parole chiave. Come Digitalia ha giocato un ruolo in questa evoluzione? Digitalia ci affianca da circa 25 anni, che nel mercato digitale sono secoli. Hanno affrontato con noi ogni fase, assecondan-
do le nostre sperimentazioni e assistendoci in ogni tentativo di spingere all’estremo le macchine, così da sfruttarne appieno le caratteristiche. Si è creato un rapporto basato sulla reciproca fiducia, costantemente sostenuto dai fatti e sempre rafforzato da una disponibilità e capacità di ascolto fuori dal comune. Tra tutte le vostre soluzioni digitali quale fa la differenza?
Le eco-solvent OKI combinano qualità e alti volumi produttivi: la H3-104s, ultima arrivata, è molto versatile e con i suoi 2,5 m di luce di stampa ci permette una grande varietà di lavorazioni. Ma è la KX7 che ci permette di sbizzarrirci. Abbinando le possibilità di questa flatbed con le nostre conoscenze artistiche siamo riusciti a realizzare prodotti incredibili, che ci differenziano in modo sostanziale dai competitor.
InkTec Jetrix KX7: sintesi di robustezza e versatilità Una tuttofare che non rinuncia a sorprendere: si potrebbe definire così l’ammiraglia del brand coreano Jetrix, distribuita in esclusiva da Digitalia. KX7 è una flatbed UV affidabile che abbina una struttura solida a un buon motore di stampa. Il piano di lavoro, dotato di 6 zone di aspirazione, può accogliere materiali di di-
mensione massima 2.500x3.060 mm e spessori fino a 70/100 mm. Disponibile in 4 diverse configurazioni, può essere equipaggiata con 7 canali colore con un massimo di 14 teste inkjet: la KX7 di Gruppofallani è dotata di doppia quadricromia, bianco e primer. Le teste di stampa sono le performanti Konica Minolta
|| Sfruttando la precisione della Jetrix KX7, Gruppofallani ha realizzato segnaletiche museali consultabili anche dagli ipovedenti grazie alla presenza di simboli in rilievo.
KM1024 da 6 pl con 8 livelli di greyscale e risoluzione massima di 1.440x720 dpi. Durante le sue sperimentazioni artistiche, Gruppofallani ha evidenziato la notevole precisione meccanica di Jetrix KX7, che permette di utilizzare i canali colore anche singolarmente e tornare a stampare a registro nel medesimo punto. L’azienda veneta, come già sottolineato, non ha risparmiato alcun test alla nuova stampante, esaltandone così le performance nella lavorazione di materiali critici come metalli, vetro, legno, tessuti, plastiche e laminati, ottenendo sempre l’effetto desiderato. Un risultato possibile anche grazie ad un Primer efficace (prodotto dalla stessa InkTec) così come le altre chimiche d’inchiostro utilizzate su KX7, che combinano qualità, costi contenuti, un gamut cromatico ampio e resistenza alle alterazioni cromatiche.
Digitalia SpA Via Polonia 27 35127 Padova (PD) www.digitaliaspa.com T: +39 049 89 99 111 F: +39 049 87 00 543 info@digitaliaspa.com
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software Meno errori, nessun collaboratore impiegato in lavori noiosi e ripetitivi, una pianificazione perfetta e fermi macchina ridotti al minimo: non è un sogno. Tutto questo è possibile gestendo il workflow con un software specifico
La rivoluzione software, innovazioni di processo che fanno bene all’azienda a cura della redazione // redazione@densitymedia.com
L
e aziende di stampa digitale hanno passato i primi vent’anni della loro storia a sviluppare, potenziare, mantenere aggiornato ciò che percepivano come asset fondamentale: le macchine. Anche il mercato è cresciuto, sono nate tecnologie nuove, e altre hanno raggiunto livelli di produttività e qualità talmente alti da poter competere con l’offset. Dopo un inizio esplosivo, nella parte hardware oggi i ritmi di sviluppo e innovazione di prodotto sono rallentati e i margini di miglioramento sono più stretti. C’è ancora spazio per i miglioramenti di processo: la gestione può diventare più rapida e precisa, il flusso di lavoro più fluido, i costi e gli investimenti più controllati. Operazioni che si compiono grazie a strumenti software: in questo caso, per la gestione automatizzata del flusso di lavoro, dalla ricezione del file alla spedizione del prodotto finito. I benefici sono tanti, a cominciare dalla riduzione della possibilità di errori, e quindi dei tempi e costi di produzione.
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software
Enfocus Switch, un unico software per gestire tutto il flusso di lavoro Enfocus Switch è perfetto per le aziende con tante tecnologie diverse, che affrontano spesso piccoli ordini in cui il carico di lavoro per la prestampa diventa spesso insostenibile. Il suo punto di forza è la compatibilità con gli altri software, che controlla
come un vero e proprio “operatore automatizzato”. Infatti riesce a dialogare e a integrarsi con tutti i principali software che gestiscono la ricezione del file, il preflight, il colore, l’imposizione, l’invio al RIP... La software house belga ha poi scelto un ambiente Javascript
che facilita l’integrazione con soluzioni personalizzate di terze parti. Con Switch è poi possibile lavorare su ogni formato di file. Infine, ha creato AppStore, uno spazio in cui esperti da tutto il mondo possono mettere a disposizione del mercato le proprie
integrazioni. Anche le piccole realtà possono sostenere economicamente l’acquisto di Switch, grazie alla sua struttura a moduli. Non serve acquistarli tutti: basta scegliere quelli più adatti. E si fa sempre in tempo a integrarli. www.pico.it
EFI: i workflow per ogni azienda, dalle multinazionali ai centri stampa La profonda conoscenza del settore della stampa digitale ha permesso a EFI di sfruttare appieno la professionalità e il know-how dei propri sviluppatori per realizzare un vasto
range di soluzioni per la gestione del workflow nel settore del digital printing. Tutte le suite offerte da EFI si basano su una logica di scalabilità e modularità, puntando su caratteristiche
The Marketing
Acquisition
specifiche che permettono di proporre a ogni tipologia di cliente soluzioni su misura: in questa sede accenniamo ad alcune tra le più interessanti. EFI Enterprise Commercial Print Suite è
Digital Ecosystem Management
Pre-Production
Production
Post Production
AUTOCOUNT
Intelligent Quoting
Planning
Order Management
Purchasing
Scheduling
Inventory
Costing
Estimating Campaign Management
AUTOCOUNT AUTOCOUNT
eCommerce Web-to-Print
Cross Media Marketing
CRM
Variable Data Printing
Remote Desktops
AUTOCOUNT
Warehousing & Fulfillment
Fiery Central
Fiery Workflow
Shipping
VUTEk Invoicing & Receivables
GL & Financials
Pre-Press Workflows Kodak
Prinergy
Jetrion A
Shop Floor Data Collection
Direct Machine Interface
Automation • Smart Software • End-to-End Optimization • TGO • Business Intelligence Certified Workflows • Synchronized Version Releases Revenue Generation • Differentiation The EFI Packaging Suite is part of the EFI Digital Ecosystem, ready to help your business capture moments of opportunity for long term success.
An Industry-focused Business Strategy The EFI Packaging Suite is built on the Theory of Global Optimization (TGO) – a Lean business strategy developed for the printing and packaging industry. The Packaging Suite takes the global component of TGO to new levels, delivering out-of-the-box workflows that provide rapid ROI to meet your immediate needs while scaling for
destinata alla gestione di aziende di stampa commerciale strutturate e, possibilmente, con più impianti di produzione, offrendo i migliori software MIS e ERP per ottimizzare i flussi di lavoro. EFI Midmarket Productivity Suite è, invece, una soluzione ottimizzata per gestire le stampanti superwide format utilizzate da aziende comunque strutturate e operanti anche in ambito W2P, che necessitano di un elevato livello di automazione dei processi. Basato su cloud e destinato principalmente a piccole stamperie digitali e e-commerce, EFI Quick Print Suite utilizza la tecnologia per la gestione delle informazioni EFI PrintSmith Vision. Di questo software sfrutta la flessibilità e la scalabilità, oltre all'integrazione con un sistema completo offerto da EFI, che ha in Fiery un frontend efficace e in grado di offrire una soluzione completa. www.efi.com
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software Automation Engine 16: packaging e sign & display hanno il loro workflow Dedicato sia agli stampatori digitali del sign&display che agli operatori del packaging e cartotecnica, Automation Engine 16 è il server per il workflow di Esko. Parte della Esko Software Platform, si occupa di automatizzare le procedure di prestampa in maniera intelligente, ottimizzando le risorse a disposizione. Ciò incrementa la produttività a parità di for-
za lavoro e attrezzature, con una concezione assolutamente scalabile delle lavorazioni. Virtualmente in grado di essere inserito in ogni tipo di sistema produttivo, Automation Engine 16 consente di ottimizzare le tempistiche delle operazioni, abbattendo le possibilità di errore e riducendo la necessità di intervento umano. I flussi di lavoro vengono avviati tramite una
qualsiasi applicazione Esko, ma anche direttamente attraverso Illustrator. Inoltre, il software è in grado di acquisire informazioni anche dai sistemi esterni, interrogando server SQL e leggendo file XML o XMP. Questi contengono i metadati che istruiscono il software e i device per processare correttamente le lavorazioni, permettendo di gestire facilmente ogni tipo di
variabile. Interessante anche la soluzione Esko WebCenter 16, anch'essa parte della Software Platform. È una piattaforma web che permette di gestire la preproduzione, abilitando più utenti a comparare, annotare e approvare progetti di packaging in vari formati tra cui CAD e PDF, direttamente su browser. www.bbinternational.com www.esko.com
Con tFLOW l’automazione è estrema e strizza l’occhio al web2print tFLOW di Tucanna è un software per la gestione del workflow con caratteristiche particolarmente adatte al web to print. Governa sia stampanti wide format che sistemi di taglio digitali, ma l’ambito in cui fa la differenza è quello della prestampa. In particolare, una volta ricevuti i file ‒ nella configurazione più avanzata attraverso piattaforma W2P oppure trami-
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te un MIS ‒ tFLOW li processa, applica le modifiche richieste ed effettua un proofing anche dal punto di vista cromatico per poi realizzare un file in PDF che viene sottoposto ad approvazione. Tutti questi passaggi avvengono in maniera automatica, così come la fase successiva al via libera da parte del cliente: il file approvato viene automaticamente scaricato,
processato e instradato al tipo di lavorazione richiesta: stampa, taglio o entrambi. tFLOW è, comunque, un sistema scalabile che può essere utilizzato in maniera estremamente modulare. Per questo motivo, Tucanna dà la possibilità di scegliere un’installazione del software direttamente on site oppure di orientarsi su una soluzione SaaS con un canone mensile,
con la possibilità di optare anche per una configurazione meno automatizzata. Tuttavia, grazie alla sua modalità di gestione dei processi, tFLOW permette alle aziende di risparmiare ‒ nella configurazione di punta ‒ fino a 32 minuti di lavorazione per ogni file, incrementando la produttività di una percentuale tra il 63% e l’82%. www.tucanna.com
ROLL
UP
POP UP
software
E L TʼS
FLAG SYSTEM
DISPLAY
R
semplice grazie al “drag & drop”: chiunque può farlo, anche senza avere competenze specifiche di programmazione. FreeFlow Core on-premises include il software di base e 4 moduli opzionali: Prestampa avanzata, Automazione avanzata, Gestione output di stampa e Dati variabili. FreeFlow Core Cloud è invece disponibile in due diverse configurazioni: Base Cloud (per il preflight, il miglioramento delle immagini, l’imposizione e la stampa) e Advanced Cloud (che aggiunge al Base Cloud i moduli di Prestampa e Automazione avanzate). www.xerox.it
M A IN D E
La piattaforma Xerox per la gestione del workflow FreeFlow Core è stata sviluppata con una particolare attenzione alla facilità d’uso. Si posiziona sul mercato in modo competitivo anche dal punto di vista economico. È disponibile sia nella versione on-premises (installata direttamente in locale, pensata per le aziende più strutturate), sia nella versione cloud (con la quale si lavora direttamente online e si delegano al produttore tutti degli oneri di configurazione e gestione). Entrambe le versioni sono accessibili tramite browser standard. Creare un flusso di lavoro è
A BOARD
FreeFlow Core, la soluzione facile da usare, cloud oppure on-premises
WWW.EUROTECH-ITALIA.IT
Via Ciro Amedeo Moriconi n°6 60035 Jesi (AN) ITALY PAPER Tel. +39 0731 60195 Fax + 39 073143 605083
software Canon PRISMAdirect, dal web2print alla gestione completa del workflow Canon PRISMAdirect si posiziona come soluzione high end per la gestione del workflow. Oltre alle tradizionali opzioni per
la gestione del flusso di lavoro controllabili attraverso la Order Processing Console, offre la possibilità di trasformare, di fatto,
il centro stampa in web2print. Il modulo Webshop opzionale consente di pubblicare un numero illimitato di “vetrine
elettroniche” (Web Storefront), completamente personalizzabili sulle esigenze del cliente o dello stesso centro stampa, attraverso cui si possono ricevere anche pagamenti (per esempio, con PayPal). PRISMAdirect è poi pensato per offrire una piena interoperabilità con soluzioni di stampa e finishing non solo a marchio Canon, ma anche di terze parti, per la massima protezione dell’investimento dei clienti. Altra funzionalità estremamente interessante, la possibilità di tenere sotto controllo la contabilità e i costi, e di avere dei report dettagliati di produttività attraverso una sezione dedicata. www.canon.it
però dover cambiare il proprio parco macchine. Compatibile sia con Mac che con PC, Navigator ha un’interfaccia intuitiva che funziona con “drag & drop”, e consente di eseguire in modo automatico imposizione, configurazione degli inchiostri [ink remapping o ink
key setting], preflight (con report relativi), sottomissione dei lavori e bilanciamento dei carichi, preview dei risultati, controllo dello stato di avanzamento dei lavori, soft proofing raster in PDF [Raster PDF Output for Soft Proof], archiviazione. www.xitron.com
Xitron Navigator Workflow La soluzione standalone Xitron Navigator RIP and Workflow si basa su Harlequin RIP Core e offre una serie di funzionalità per l’automazione di tutta la fase di prestampa e la gestione del flusso di lavoro. L’architettura Client / Server consente di accedere ai la-
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vori da qualsiasi luogo. Altamente scalabile, vuole essere la risposta alternativa ai software proprietari per quelle aziende di stampa commerciale (offset, digitali, inkjet con alti volumi di produzione) che cercano di aumentare la produttività in prestampa, senza
software
X-800 è il software end-to-end di Xeikon per ottenere il massimo dalle proprie soluzioni di stampa Questo front-end digitale pilota l'intera fase produttiva ed è sviluppato da Xeikon per gestire esclusivamente le proprie soluzioni da stampa per etichette, packaging e stampati commerciali. X-800 include prestampa, RIP, gestione della produzione, report e archiviazione della lavorazione. È in grado di dialogare con i principali MIS e ERP, includendo anche soluzioni destinate alla creazione di dati variabili e strumenti di sicurezza e anticontraffazione (es. ologrammi). In procinto di rilasciare la versione 5.0 di questo front-end (all'inizio del 2017), Xeikon conferma la propria attenzione per la qualità del prodotto finale: X-800 include funzionalità
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per la gestione del colore, grazie allo strumento ColorForecast che assicura una corretta riproduzione delle cromie richieste, eseguendo i controlli durante la fase di prestampa. Inoltre, si interfaccia, con uno spettrofotometro in linea e con un sistema per il controllo della qualità. Oltre a poter apporre marchi, dati variabili e creare fogli di separazione, X-800 può essere integrato anche con sistemi destinati al converting, con notevoli benefici sia in termini di velocità che di ottimizzazione. Le sue funzionalità promettono infatti una riduzione degli scarti di produzione dal 17% al 12%, riducendo gli sprechi di materiale del 30%. www.xeikon.com
XMF Workflow, cliente e aziende di stampa sempre più vicini Fujifilm XMF Workflow offre a un’azienda di stampa commerciale (inclusi stampatori di riviste e libri) che abbia un parco macchine Fujifilm o Xerox, oppure sistemi di stampa dotati di interfaccia Tiff 1 bit, la possibilità di una gestione end to end della produzione. Attraverso un portale online, XMF Remote permette sia all’azienda di stampa che ai suoi clienti di controllare ogni fase della produzione. Le operazioni di controllo e approvazione anche dei lavori più complessi sono rese più semplici e intuitive dalla funzionalità esclusiva 3D Proofing, che consente di visualizzare il risultato
previsto in modo realistico e tridimensionale, con eventuali piegature e rilegature. Altre funzionalità di XMF Workflow comprendono il colour management, il preflight, l’imposizione. L’adozione di Adobe Mercury Architecture per APPE (Adobe PDF Print Engine) velocizza il processo di rasterizzazione dei file, massimizzando l’efficienza della macchina – che non è costretta a interruzioni causate dall’elaborazione di file di grandi dimensioni. Come? Il processore genera raster di stampa da file diversi, lavorando su più core contemporaneamente. www.fujifilm.eu/it
Continua il viaggio #adaltavelocitĂ di MCA Digital Per poter competere sul mercato le imprese devono cambiare e il cambiamento deve passare attraverso una nuova progettazione dell'organizzazione aziendale. FlessibilitĂ e adattabilitĂ diventano quindi i principali fattori di successo. Questa la filosofia che MCA Digital ha scelto di seguire salendo sul "treno del cambiamento" e selezionando partner e collaboratori che condividono lo stesso obiettivo. Un lavoro di squadra tra persone che hanno il coraggio di cambiare. MCA Digital s.r.l. (+39) 049 9200900 - info@mcadigital.it www.mcadigital.it
software Il “job ganging” di PuzzleFlow Mosaic ottimizza i passaggi in macchina PuzzleFlow Mosaic è il software standalone perfetto per aziende di stampa che vogliano comunicare con i loro partner attraverso internet. Viene fornito insieme a un sistema completo per l’elaborazione e la produzione dei file PDF. Compatibile con ogni software di terze parti che possa
essere gestito attraverso API o JobTicket, è aperto per l’integrazione con script personalizzati. Include funzionalità di preflight, colour management, imposizione e ottimizzazione dei PDF, oltre che di riduzione dei costi. Infatti, oltre a uno strumento per il risparmio dell’inchiostro
e a uno per il soft proofing (che consente di evitare costose prove di stampa), presenta un innovativo sistema per il “job ganging”, ovvero l’aggregazione di lavori simili da realizzare su uno stesso substrato, così da diminuire i passaggi macchina e gli sfridi, sfruttando al massimo i mate-
riali e ottimizzando il numero di tagli. Con PuzzleFlow Mosaic si può poi realizzare un ecommerce, integrando o sostituendo le proprie commesse in entrata, e automatizzare il processo di approvazione dei file da remoto, rendendolo accessibile via web. www.puzzleflow.com
PrintFactory, il workflow versatile con una grande gestione del colore PrintFactory è una soluzione realizzata dall’olandese Aurelon (software house appartenente a GMG), in grado di gestire sia la fase di prestampa che l’intero
processo di stampa e taglio wide format digitale. Sono oltre 800 le piattaforme di stampa supportate dal RIP di PrintFactory, con un’architettura scalabile per
andare incontro alle esigenze di un vasto range di utilizzatori. Potendo contare sulla tecnologia GMG MX, la suite mette a disposizione degli utilizzatori Production
PrintFactory WebFront
File editing
PrintFactory Flux
PrintFactory Editor(s)
PrintFactory Spectro LFP
M
File edit
PF
u an
PrintFactory RIP(s)
g Printer Automatic printing
Di
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tc on to u
rc
Printer pool
ut
tin
g
Linerization & Color
Cutters
Increase reliability
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PrintFactory PrintStation Production & Finishing
tin
rin
al p
File submission
File Processing
PrintFactory Calibrator + Advanced Color option
quello che è attualmente considerato uno tra i migliori color engine sul mercato. GMG ColorServer è, infatti, in grado di simulare in maniera ottimale i profili colore richiesti, utilizzando profili device link. Questi ultimi sono criteri di memorizzazione della conversione RGB - CMYK molto più precisi e veloci perché evitano il passaggio intermedio nello spazio colore Lab, rendendo possibile anche il processo di repurposing, cioè il passaggio da CMYK a CMYK. In quest’ultimo caso si modificano in base alle caratteristiche della stampante i parametri dei colori per ottenere, a prescindere dalla composizione, lo stesso identico risultato cromatico sul prodotto finito, senza differenza tra tecnologia di stampa, supporto e formato: un plus che permette di integrare in maniera soddisfacente le lavorazioni digitali con quelle effettuate su soluzioni di stampa analogiche. www.aurelon.eu
CHOOSE EIZO. SEE REALITY. WORK BETTER.
Monitor o realtà? Non riuscite più a distinguere la differenza? Allora state utilizzando sicuramente uno dei nuovi monitor grafici EIZO da 24 pollici. L’impareggiabile capacità di differenziazione cromatica consente ai modelli ColorEdge CG2420 e CS2420 di riprodurre i colori e i dettagli in maniera straordinariamente realistica e accurata. Qualità e produzione made in Japan sono elementi che rendono unici e inconfondibili i monitor EIZO. Senza contare i 5 anni di garanzia. Ulteriori dettagli sui monitor ColorEdge sono disponibili sul sito www.eizo.it
software StreamLive è il workflow smart di Caldera: cloud based e customizzabile Rilasciata a settembre 2016, StreamLive è un’applicazione basata su cloud, ideata da Caldera per permettere agli utenti di personalizzare il processo di
produzione. Questo può essere realizzato su misura da ciascun utente secondo le diverse esigenze, monitorando le lavorazioni in tempo reale e automatizzando i
processi più frequenti. La configurazione entry-level di StreamLive include una notevole gamma di funzionalità, permettendo di creare fogli di lavoro, aggiungere
documenti, interfacciarsi con i software RIP Caldera e compilare automaticamente report, inviandoli tramite email alle persone coinvolte. È una suite scalabile secondo le esigenze: il pacchetto base prevede 5 installazioni, con la possibilità di aggiungere ulteriori postazioni di lavoro. StreamLive tiene sempre i costi sotto controllo perchè, per la sua natura di Software as a Service, permette di decidere, di volta in volta, di adottare uno specifico tool o rinunciare a uno non più utilizzato. Tra i moduli disponibili ci sono la pianificazione basata su calendario, la generazione di template personalizzati, la gestione della prestampa e la connessione a software di terze parti tra cui quelli di alcune società di spedizioni – FedEx, TNT, DHL, UPS–, oltre a Joomla, Enfocus e HP webOS. www.caldera.com
ONYX Thrive, flusso di lavoro affidabile per la stampa di grande formato L’esperienza di ONYX nel mondo della stampa digitale rende Thrive uno dei workflow più affidabili per la gestione dei processi di prestampa, stampa e taglio di grande formato. Realizzato per andare incontro alle necessità di PSP e centri di stampa digitale, Thrive utilizza
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l’APPE 3.6 e ogni singola licenza permette di controllare da da 2 fino a 8 periferiche di stampa o taglio contemporaneamente, in base alle proprie necessità. Il software riceve i file pronti per la stampa e li prepara utilizzando funzioni di nesting (posizionamento ottimizzato per sfruttare
l’intera superficie dei materiali), tiling (suddivisione di grafiche molto ampie in pezzi da assemblare dopo la stampa, come nel wrapping), profilazione e gestione del colore – ottimizzando il consumo di inchiostro. Uno dei tool più interessanti di Thrive è Production Manager, una
piattaforma web realizzata da ONYX per controllare, gestire e modificare le lavorazioni presenti nella coda di lavorazione del RIP, accedendo a Production Manager utilizzando qualsiasi browser, anche attraverso dispositivi mobili. www.onyxgfx.com
pubbliredazionale A Viscom 2016 Ricoh utilizza le applicazioni per mettere in luce l’innovazione tecnologica e il potenziale creativo delle sue tecnologie di stampa professionali
Tra indoor e outdoor, Ricoh crea decine di nuovi business per gli stampatori digitali a cura della redazione // redazione@densitymedia.com
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iempire uno stand di attrezzature e di tecnici e venditori pronti a dimostrarne e descriverne le prestazioni può apparire la scelta più sicura e remunerativa, specie per un grande produttore globale di macchinari e servizi. Ma non a tutti piace vincere facile, e per la sua seconda presenza diretta a Viscom Italia la filiale italiana di Ricoh ha scelto nuovamente una strategia originale e tutt’altro che scontata: lasciar parlare le applicazioni e regalare ai visitatori un’esperienza visiva ed emozionale, supportata dal racconto puntuale di ogni singola scelta tecnica e applicativa, dal concept al supporto di stampa, fino ovviamente alla tecnologia hardware e software utilizzata per la sua realizzazione. Tra le innumerevoli tecnologie di stampa progettate e commercializzate da Ricoh, è naturale che in uno show come Viscom a giocare un ruolo da protagonista sia stata la tecnologia Latex, che i creativi di Ricoh hanno utilizzato per dare vita a decine di affascinanti applicazioni finali, ciascuna rappresentativa di un nuovo potenziale business da in-
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traprendere. Tra le più originali quelle tessili - tovaglie, grembiuli, tende e sacche stampate su poliestere - ma anche quelle realizzate con vinili per il wrapping Metamark Metascape su caschi, snowboard e sul serbatoio di una moto. Per continuare con l’arte tra quadri retroilluminati, incorniciati o stampati su canvas Diatec con effetto tela pittorica. A supporto della propria idea di un mercato della comunicazione visiva sempre più multimediale, Ricoh ha stupito molti ignari operatori con i propri proiettori ad ottica ultracorta, ideali per il digital signage e l’allestimento di eventi e location. Ricoh PJ WX4152NI, ad esempio è in grado di proiettare a distanze comprese tra 11 e 25 cm dalla parete con dimensioni da 48 a 80 pollici e luminosità di 3500 lumen. Infine, nel cuore dello stand, un’area dedicata all’hardware di stampa e in particolare alla nuova Ricoh MP CW2201SP, con tecnologia inkjet Liquid Gel progettata per applicazioni CAD/ GIS e graphic arts, oltre all’ormai celebre gamma wide format Pro L4100 con tecnologia Latex. || In alto una vista d’insieme dello stand Ricoh a Viscom italia 2016. In basso due delle tante applicazioni presentate.
Ricoh Italia Viale Martesana, 12 20090 Vimodrone (MI) Tel. +39 02 91987100 production_printing@ricoh.it www.ricoh.it
meeting leaders Il colosso dell’“upload & print” ci ha aperto le porte in occasione di un momento molto importante per la propria storia: il passaggio di consegne tra Alessandro Tenderini e Paolo Roatta, il nuovo Managing Director
Pixartprinting ieri, oggi e domani, tra aneddoti e progetti per il futuro di Elena Panciera // elena@densitymedia.com
È
la prima società manifatturiera italiana che vende esclusivamente online, con risultati da capogiro paragonabili solamente a quelli di colossi dell’ecommerce come Amazon o eBay. Non è un caso che, nel lontano 1994, Pixartprinting sia nata come pixart.it proprio in quell’“operoso Veneto” dove la tradizione manifatturiera è così radicata. Da allora abbiamo assistito alla definizione di un brand che si è guadagnato una posizione di primo piano tra i big internazionali del web2print. Merito di un fondatore dall’aura quasi mitica, Matteo Rigamonti, ma anche di un team coeso che si è messo in gioco accettando le sfide del mercato globale, pur custodendo una solida integrità aziendale e un geloso attaccamento al territorio (la parola d’ordine è “glocal”). Ora Pixartprinting è a un punto cruciale della propria storia, con l’entrata in azienda di un nuovo Managing Director, Paolo Roatta, che prende il posto di Alessandro Tenderini, da anni carismatico punto di riferimento per gli oltre 500 dipendenti.
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|| L’ingresso della sede di Pixartprinting a Quarto d’Altino (Venezia), inaugurata nel 2010
meeting leaders
intervista a Paolo Roatta Managing Director di Pixartprinting e Alessandro Tenderini
Cosa vi lega alla stampa? AT: La verità è che non c’è nessun legame, e probabilmente questo è uno dei segreti del successo: non avere nessun legame affettivo iniziale con l’attività che si sta per intraprendere. Ogni volta che ho cercato di seguire le mie passioni caricavo quello che stavo facendo di aspettative. Nel mondo della stampa, invece, mi ci sono ritrovato per caso, grazie a Matteo [Rigamonti, il fondatore di Pixartprinting, ndr]. Fino a quel momento non ci avevamo mai pensato, ma con le tecnologie digitali allo stato embrionale e internet come catalizzatore abbiamo intuito che potesse avere
un’espansione esplosiva. Per cui, più che alla stampa o ai prodotti in sé, sono legato alla tecnologia e alla dimensione della scoperta a cui si accompagna. Tra l’altro, un altro dei motivi per cui abbiamo avuto successo, secondo me, è che non abbiamo mai pensato alle “arti grafiche” così come sono sempre esistite. La scelta di puntare sulla stampa per certi versi è stata un caso, avremmo potuto produrre scarpe: l’importante era non farle nel modo in cui le si faceva prima. Per noi e per i nostri primi collaboratori è stato eccitante perché abbiamo vissuto la startup: la tecnologia nascente, i primi investimen-
ti, io che studiavo le macchine dalla mattina alla sera e Matteo che faceva discorsi visionari, si chiudeva in ufficio per una settimana e ne usciva con la barba lunghissima ma anche con il primo sito web, oppure con il primo software. Perché quando abbiamo cominciato non c’era niente, né MIS né gestionale. E poi è nato Uragano [il primo software, ndr]: stavamo creando la spina dorsale dell’azienda. L’idea di base è molto banale – a pensarci oggi, ma allora per noi era fantascienza –, ovvero: perché non trasferire al cliente l’onere di inserire il proprio ordine nel nostro gestionale, abbattendo costi, tempi e possibilità di errore? Così abbiamo fatto, e da lì è cominciata la nostra storia. PR: Anch’io con il mondo della stampa ho poca attinenza. Considerando le mie esperienze professionali precedenti, direi che la sintonia è più con il modello di innovazione del business, che è l’essenza stessa di Pixartprinting. Qui si rivoluziona un processo esistente – quello della stampa – automatizzandolo, standardizzandolo e arrivando, in ultima battuta, a ridiscutere le regole del paradigma. Mettendo insieme tanti ordini, proprio come un gruppo d’acquisto, e ingegnerizzando il sistema, produciamo a costi industriali bassissimi anche commesse con quantitativi minimi e possiamo proporre linee di prodotti che
1994-2011: Matteo Rigamonti e l’avventura della fondazione
|| Matteo Rigamonti e Alessandro Tenderini ai tempi della loro collaborazione
Nata letteralmente in un garage, pixart.it – che nel 2010 diventa Pixartprinting – per quasi vent’anni è stata la “creatura” di Matteo Rigamonti, figura trascinante, visionaria e innovatrice (tutto il contrario del tipico parón veneto). Una serie di investimenti coraggiosi e lungimiranti hanno portato pixart.it ad avere un parco macchine di tutto rispetto, a consolidare la propria posizione e a poter quindi attuare una politica commerciale molto aggressiva. Sono gli anni entusiasmanti della sperimentazione più spinta e appassionata, dell’acquisto di interi battaglioni di macchine high end (Durst, HP, Komori, Zünd – per citarne alcuni), della creazione di nuovi strumenti software per ingegnerizzare e ottimizzare ogni fase del processo, dall’ordine alla consegna. Al 2000 risale la pionieristica ristrutturazione aziendale a ecommerce puro con un sito sviluppato internamente.
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meeting leaders prima avevano bisogno di tirature molto più elevate; di fatto, riusciamo a raggiungere una clientela che prima non esisteva, perché non era possibile offrire qualità di così alto livello industriale su piccolissima scala e a prezzi così competitivi. Questa innovazione, questa ridiscussione del paradigma, è ciò che fa sì che Pixartprinting oggi abbia tassi di crescita a doppia cifra che non sono propri del settore della stampa, ma di quello dell’ecommerce. È una realtà principalmente online che – quasi per caso – si occupa di printing, ma che a differenza di Amazon o Yoox ha anche un’attività di produzione. Se la stampa non è una passione, quale passione o background avete portato in Pixartprinting? PR: Più che una passione, la parte di DNA che ho portato qui è la volontà di trovare potenzialità innovative nei modelli di business adottati, ripensandoli se necessario. Come ho fatto quando ho lanciato un social network ante litteram su mobile [con tj.net nel Gruppo Bertelsmann, ndr], oppure sperimentando nuove forme di comunicazione televisiva che si basano sui paradigmi del social network [in Arkimedia, ndr]. Questo è simile a quello che succede in Pixartprinting, dove il “si è sempre fatto così” non esiste. Qui si
|| Il reparto dedicato al piccolo formato è tra i più innovativi, completi e avanzati del mercato
può cambiare, si può rivedere tutto: dal modello di business al processo produttivo. Questa è la tendenza della nostra Research & Innovation, condivisa da Cimpress: coniugare sensibilità per il mercato e conoscenza tecnologica. Per questo motivo la mia collaborazione con Alessio Piazzetta, il nuovo Plant Manager, è strettissima: per mettere a punto insieme nuove strategie e fare salti in avanti, continuando a innovare con passione, creatività e volontà di rompere con il passato (se necessario), così da aprire nuovi mercati, ampliare quelli esistenti, offrire servizi che
prima non c’erano. Dalla mission di Pixartprinting: «Obiettivo primario: anticipare i trend del mercato della stampa». Quali sono? AT: Il surfista, per mantenere l’equilibrio sull’onda, non può stare né troppo indietro, né troppo avanti. Solo se riesce a cavalcarla perfettamente si diverte. Lo stesso capita nel mercato. Pensiamo al 3D: parliamoci chiaro, non è ancora industrializzabile, i materiali sono ancora agli albori, e chi si è mosso troppo velocemente ci sta perdendo. Il tessile è un passo
più avanti, per esempio. La tecnologia a pigmento, che promette di essere rivoluzionaria, si sta avvicinando alla maturità. Parlare di tendenze, in gruppi come il nostro, è pericoloso: muovendosi troppo in fretta, in un momento in cui non si hanno sufficienti elementi per capire, si rischia di forzare il mercato e tutta la propria evoluzione. L’anticipo giusto è un anno, un anno e mezzo al massimo. Bisogna avere in mente un obiettivo chiaro e un’ipotesi di percorso, mantenendo al contempo anche la flessibilità di adattarsi al mutare delle condizioni. Il mercato è liquido, se si
2011-2014: l’entrata nel fondo Alcedo e il nuovo CdA Nel 2011 entra in Pixartprinting il fondo d’investimento Alcedo, che rileva il 75% della società con un investimento pari a circa 17 milioni di euro. Alcedo affianca il management di Pixartprinting nella strategia di sviluppo della società, apportando oltre a un’iniezione di capitale anche nuove risorse manageriali (come Andrea Pizzola, Sales & Marketing Director, in azienda dal 2013) e un generale supporto nelle scelte strategiche relative allo sviluppo, al posizionamento e all’internazionalizzazione del business. Nel CdA vediamo il fondatore Rigamonti, che mantiene la carica di presidente, Tenderini, direttore generale, e gli esponenti del fondo Masetti, Valvasori e Lorenzet. A questo periodo risale lo sviluppo di una versione potenziata del software (presentato come “Uragano”), l’introduzione del servizio chat. Nel 2013 Pixartprinting entra nel programma ELITE di Borsa Italiana.
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|| I membri del CdA all’entrata nel fondo Alcedo: Alessandro Tenderini, Matteo Rigamonti, Sonia Lorenzet e Franco Valvasori
meeting leaders fanno programmazioni troppo lunghe e rigide si rischia l’insuccesso. PR: Il nostro obiettivo è essere focalizzati sul mercato di riferimento, sui nostri clienti e sulle loro esigenze. Tutto deve essere allineato a questo, dalla comunicazione alla qualità di ciò che produciamo. AT: Dove la qualità non è soggettiva, ma è quella che il cliente chiede e si aspetta sulla base di quanto è disposto a pagare. C’è un’applicazione che vi piace di più? AT: La realtà è che per me non
c’è nulla di eccitante nei singoli prodotti. È il modo in cui li facciamo, che è fantastico, che si può reinventare, sbizzarrendosi sulla base dei movimenti del mercato: come usare le macchine in modo nuovo, come rendere tutto più efficace, quali macchine comprare. Abbraccerei i nostri competitor uno a uno: sono loro che ci permettono di progredire. PR: Chi vuole limitare la concorrenza, oppure adottare forme protezionistiche dei prezzi o “fare cartello”, sta pensando alla vecchia maniera: cogliere le opportunità che il mercato offre significa reingegnerizzare tutto.
Tornando alla domanda, non si può scegliere un solo prodotto, sarebbe come dover scegliere uno tra i propri figli! Comunque, concordo con Alessandro: la cosa più affascinante è riuscire a trasformare delle sollecitazioni che partono dal web in prodotto finito, sulla scrivania del cliente, anche in solo 24 ore. È il modo in cui noi riusciamo a fondere una realtà online come l’ecommerce e una molto concreta come la produzione – mondi che tendono a essere visti come separati. Pur essendo protagonisti del virtuale, non c’è nulla di più fisico dei nostri prodotti: ecco, questo lo
|| Per le produzioni di grande formato, oltre alla parte dedicata alla stampa, ci sono sistemi di finishing all’avanguardia
trovo meraviglioso. Alessandro, che consiglio daresti a Paolo? Paolo, cosa vorresti dire ad Alessandro? AT: Negli ultimi mesi abbiamo avuto tutto il tempo per scambiarci idee e consigli, comunque una cosa a cui tengo molto – più che un consiglio, un mantra – è: bisogna mantenere l’identità di Pixartprinting (flessibilità, adattabilità e capacità di reinventarsi) anche all’interno di Cimpress. Ho piena fiducia che sarà così. Paolo e Alessio non sono state figure imposte dall’alto: quando ho deciso di andarmene, ho contribuito alla loro scelta e abbiamo lavorato insieme perché il passaggio fosse armonico e graduale. PR: Ad Alessandro voglio dire due cose: innanzitutto, grazie. E vorrei poi rassicurarlo: il suo messaggio è stato compreso e interiorizzato. Condivido l’approccio nel gestire questa azienda dai due cuori, mercato e tecnologia. Condivido la sua volontà di adattare, automatizzare, ingegnerizzare una struttura tecnologica che è la spina dorsale del nostro lavoro, per andare incontro ai bisogni dei nostri clienti. Intendo continuare a costruire e a fare leva sui valori che sono alla base di Pixartprinting, proseguendo per la strada maestra che ha tracciato Alessandro, apportando ovviamente il mio contributo personale.
2014-oggi: “a Cimpress company”, una crescita senza limiti
|| Sulle orme di Tenderini e Rigamonti: Alessio Piazzetta e Paolo Roatta
Nel 2014 Pixartprinting viene acquisita al 97% dal gruppo multinazionale Cimpress, specializzato nella mass customization, per circa 140 milioni di euro. Dopo l’apporto del fondo d’investimento, quindi, è un gruppo dalla forte expertise nel settore della stampa a decidere di scommettere sull’azienda veneziana. Intanto Pixartprinting macina successi: ottiene le certificazioni Trusted Shops e TÜV, che accerta che la qualità dei servizi di relazione con il cliente; apre una nuova sede a Boston, negli Stati Uniti; ha un customer care che si relaziona con i clienti nella loro lingua attivo per Italia, Francia, Spagna, Portogallo, Regno Unito e Germania; dà vita a una strategia di marketing innovativa che va “oltre” il prodotto (tra le varie iniziative, il blogazine Pixarthinking, il cui payoff è: “Ideas. Can we trust them?”). A oggi conta oltre 500 dipendenti, con 100 assunzioni previste per il 2017.
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tecnologie La dinamica azienda milanese vive una fase di forte crescita nella produzione di espositori POP e POS, realizzando soluzioni coordinate per grandi brand, in cui qualità e fedeltà cromatica rappresentano la chiave per fare la differenza
Trocart: la qualità prima di tutto grazie a GMG, fuoriserie nella gestione del colore
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utto ha avuto inizio quasi 35 anni fa con un’intuizione tanto semplice quanto geniale: il brevetto di una struttura in plastica, in grado di sostituire i pallet in legno, ha sancito l’inizio dell’avventura di Trocart. La realizzazione di imballaggi in cartone ondulato, prevalentemente per il settore dell’automotive, è stato il primo business dell’azienda ad aver sfruttato il supporto plastico brevettato. In seguito, la richiesta di un rivenditore d’acqua in bottiglia ha spinto Trocart a realizzare il primo espositore per la GDO partendo dalla tecnologia utilizzata per gli imballaggi e, da quel momento, è iniziata la rapida transizione dal mondo degli imballaggi a quello della comunicazione per il punto vendita. Dal 2006 Trocart ha iniziato a introdurre soluzioni di stampa digitali, affiancandole al parco macchine analogiche, ampliando e differenziando la propria offerta, dovendo misurarsi con richieste sempre più articolate da parte dei
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grandi brand. Questo ha portato, nel 2012, a mettersi alla ricerca di un software che fosse in grado di gestire i flussi di lavoro, garantendo l’omogeneità della resa cromatica dello stesso progetto realizzato su diverse tipologie di stampanti digitali, con differenti chimiche d’inchiostro, indipendentemente dal supporto utilizzato. La scelta è ricaduta inevitabilmente sul sistema di color management hi-end GMG che ha permesso a Trocart di ottenere un’uniformità pressoché assoluta delle lavorazioni, gestendo nel contempo macchine da stampa a base acqua, UV ed eco-solvent, su materiali rigidi e flessibili e in qualsiasi condizione ambientale: una soluzione che, alla luce dei risultati ottenuti dall’azienda nel corso degli ultimi quattro anni, si è rivelata vincente. || Da sinistra, una parte dell’impianto di produzione di Trocart, in cui sono visibili la Scitex 11000 e la Latex 360 pilotate dal software PrintFactory dotato del color engine GMG. A fianco alcuni allestimenti per aziende leader in ambito cosmetico.
tecnologie tecnologie
intervista a Loris Santolini Titolare di Trocart
“Continuiamo a innovare e GMG ha rappresentato un aiuto notevole per riuscire a cogliere in maniera proficua le possibilità offerte dal mercato”
Passare dagli imballaggi agli allestimenti di eventi per top brand: come è stato possibile? La stampa digitale è stata il fattore chiave. Il resto lo ha fatto la nostra voglia di crescere e misurarci con mercati nuovi e stimolanti. Stiamo vivendo una fase di crescita a doppia cifra: dal 2008 ad oggi abbiamo quasi triplicato il fatturato complessivo e il segmento digitale acquisisce costantemente una incidenza sempre maggiore sul totale. Da quest’anno abbiamo deciso di affiancare alla produzione di imballaggi e di espositori per la GDO e il retail anche alcune collaborazioni con agenzie di eventi. Questo ci ha permesso di realizzare una serie di progetti spot e on-demand che hanno esaltato le nostre capacità produttive, sia in termini di time-to-market che di qualità delle lavorazioni. In questo contesto quanto ha influito l’utilizzo di GMG? Il software di color management è stato semplicemente fondamentale dal momento in cui
abbiamo deciso di acquistarlo. A distanza di 4 anni posso dire che non ne potremmo più fare a meno, perché ha risolto tutti i nostri problemi di profilazione e azzerato il rischio di scontentare clienti strategicamente insostituibili. Inoltre, potendo contare su una piattaforma ad alta produttività come la nostra HP Scitex 11000, è confortante sapere di avere a disposizione un software realizzato da un partner ufficiale HP. Perché avete deciso di puntare sulla suite completa Aurelon PrintFactory? PrintFactory ci ha permesso di
gestire con un’unica suite tutte le nostre piattaforme di stampa, utilizzando GMG come motore colore nativo. PrintFactory gestisce l’intero processo di prestampa oltre che quello di stampa vero e proprio, suggerendo come migliorare la qualità delle immagini e gestendo il preflight in maniera ineccepibile, calibrando anche l’utilizzo degli inchiostri. Inoltre, grazie alla gestione ottimizzata di Lc e Lm, ci ha permesso di estendere il color gamut, ottenendo sfumature assolutamente realistiche e complesse come, ad esempio, quelle per la riproduzione dell’incarnato dei volti.
|| Alcuni espositori realizzati da Trocart, destinati a clienti del settore cosmetico
GMG è indispensabile per lavorazioni che utilizzano contemporaneamente stampanti analogiche e digitali Il mare magnum delle criticità legate al colore è estremamente difficile da affrontare senza uno strumento adeguato. In tal senso, GMG rappresenta attualmente uno dei più avanzati software per il color management. Basato su una serie di algoritmi in costante evoluzione, GMG è in grado di gestire il
|| Un dettaglio dell’interfaccia grafica di Aurelon PrintFactory
colore indipendentemente dalle altre soluzioni software coinvolte nel flusso di lavoro, intervenendo direttamente sui file esecutivi e applicando ad essi le correzioni colore necessarie per l’output sulle differenti piattaforme di stampa per poter ottenere il risultato desiderato, con un livello di ripetibilità massimo. Dal 2011, con l’acquisizione della software house olandese Aurelon, GMG dispone anche di PrintFactory, una soluzione per la gestione integrata del workflow nella stampa di grande formato, in grado di controllare oltre 800 stampanti e ovviamente ottimizzata per sfruttare al massimo le potenzialità del suo color engine. La configurazione scelta da Trocart è PrintFactory GMG Edition, che integra i moduli GMG ColorServer e GMG SmartProfiler. Il primo si occupa di convertire con precisione i dati di stampa nello spazio colore di destinazione, usando ISO Coated V2 come standard di riferimento e consentendo così una corrispondenza visiva tra offset e stampa digitale: Lo SmartProfiler è invece uno strumento fondamentale per calibrare i device di stampa e creare profili colore che restituiscano sempre lo stesso risultato cromatico, riuscendo anche ad ottimizzare il consumo di inchiostro.
Stecam srl Via San Francesco 7 20843 Verano Brianza (MB) www.gmgcolor.com T: +39 0362 912 909 dinardo.c@mainitalia.it
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idee per crescere Lavoro, lavoro, sempre lavoro. A testa bassa, senza fermarsi un attimo, quasi senza pensare. Perché ci sono mille cose da fare, troppo poche persone per farle, scadenze sempre nuove e poi… ci si è messa di mezzo anche un’emergenza!
E se ti fermassi un attimo e provassi ad alzare lo sguardo? di Gianluca Ferrauto // ferrautogianluca@gmail.com
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utti dicono che la mia è una bella azienda. Il fatturato è buono, assumo nuove persone ogni anno, faccio investimenti importanti per migliorare il parco macchine, per formare le nuove leve, per partecipare a fiere e eventi. Ma... c’è un “ma”. Sono anni – anni! – che non c’è un responsabile marketing che rimanga in azienda per più di sei mesi. Ogni tanto se ne vanno loro, ogni tanto sono io che non gli rinnovo il contratto perché non sono convinto di come hanno lavorato: uno non ci mette passione e alle 18 scappa a casa anche se ci sono scadenze o emer-
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genze, uno trova mille scuse e contesta tutto quello che gli chiedo, a uno devo chiedere la stessa cosa tre volte prima che la faccia... Fatto sta che non riesco a trovare la persona giusta, in un ruolo così delicato. Ho provato di tutto: lo stipendio è ottimo, offro un sacco di benefit, un bell’ufficio, ma niente. Non si riesce a superare i sei mesi di collaborazione. ..... Con fatica e passione, dopo più di dieci anni di duro lavoro, in cui non c’è stato un singolo giorno di vacanza o di festa trascorso senza almeno una telefonata da parte
Gianluca Ferrauto, dal ’76 all’84 giocatore di pallavolo semiprofessionista (ha giocato 8 anni in serie A), ha poi ricoperto ruoli dirigenziali in importanti compagnie italiane ed estere. È stato direttore generale in Condé Nast e amministratore delegato di Finservice (gruppo Cerved), per ricordare solamente qualche esperienza. Ha deciso di mettere a frutto come consulente la sua conoscenza di ogni sfumatura delle delicate dinamiche relazionali nel mondo sportivo e professionale. Ha attitudine al pensiero strategico, al lavoro di gruppo, alla gestione e al rafforzamento del talento. Come specialista delle relazioni, agisce accompagnando le persone in azienda in un percorso di sviluppo e acquisizione di autoconsapevolezza.
idee per crescere
Vorrei essere uno dei miei dipendenti, dico davvero! Faccio di tutto per mantenere un buon clima in azienda, ci sono degli spazi ricreativi, organizzo una cena a cui tutti sono invitati ogni natale, se hanno bisogno di permessi non dico mai di no. Facciamo almeno una riunione alla settimana, in cui spiego quello che ciascuno deve fare, e con che tempi lo deve fare: tutto con la massima chiarezza e trasparenza. Eppure, durante queste riunioni, hanno tutti lo sguardo perso, non rispondono alle domande che faccio, non prendono appunti, e alla fine c’è perfino qualcuno che non si ricorda cosa deve fare.
pa digitale, ma potrebbero avere un’attività qualsiasi, a ben vedere, oppure anche essere manager a capo di un gruppo di lavoro in una multinazionale. Basta cambiare qualche piccolo dettaglio, ed ecco che si adattano a molteplici situazioni. Il protagonista della prima storia, per quanti sforzi faccia, non riesce a trovare la persona giusta per un ruolo chiave nella propria azienda (in questo caso il responsabile marketing, ma potrebbe essere anche il responsabile delle risorse umane oppure di figure commerciali). Il protagonista della seconda storia, invece, non riesce a scaricarsi di compiti e responsabilità, pur avendo collaboratori consolidati. L’ultima testimonianza, infine, vede protagonista quello che sembra, a tutti gli effetti, il capo perfetto. Eppure, nonostante tutte le attenzioni che ha per le persone che lavorano per lui, non riesce a farsi ascoltare. Queste tre testimonianze così diverse in realtà hanno qualcosa in comune: raccontano tutte storie di difficoltà relazionali.
Hai pensato almeno una volta “succede anche a me”?
Non di soli prodotti sono fatte le aziende...
Se ti riconosci in una queste situazioni, se le hai vissute o le stai vivendo proprio ora, perché sei un capo o perché in queste parole riconosci quelli che potrebbero essere i pensieri del tuo superiore, questo articolo fa per te. Proviamo ad analizzarle. Sono tre testimonianze (inventate) di tre diversi titolari d’azienda: imprenditori, che potrebbero far parte del settore della stam-
Al contrario di quanto si pensa, la maggior parte dei problemi di un’azienda non dipende dal prodotto, dalla capacità produttiva o dal livello di innovazione, bensì dalla sua incapacità di far lavorare bene insieme le persone, di condividere i propri valori e creare un clima aperto e sincero. E quindi, in altre parole, il successo di un’azienda dipende in grandissima parte dalle relazioni
di clienti, posso dire che la mia azienda è affermata. Tutti la conoscono, i clienti arrivano da soli, grazie al passaparola positivo, ho gli stessi collaboratori da anni... Sarebbe l’ora di riposarmi, finalmente! Penso di meritarmelo. Eppure, non riesco a farlo. Tutto ricade sempre sulle mie spalle, nessuno si assume delle responsabilità, tanto poi ci sono io a controllare che tutto venga fatto nel migliore dei modi. .....
tra colleghi, dalle simpatie e dalle invidie, dai riconoscimenti dati a Tizio e non a Sempronio, dalle motivazioni che spingono una persona a fare sempre di più mentre un’altra si accontenta e non cambia. Anche i migliori manager e i più illuminati imprenditori spesso ignorano di poter fare diversamente (meglio?) di quanto già fatto, fanno fatica a capire perché le cose non funzionano, e molto spesso non conoscono gli strumenti per cambiare la situazione.
Idee per crescere come persona e come azienda Ma è possibile cambiare lo status quo? È possibile rendere le persone più felici, più appassionate, più responsabili? E magari – sogno nemmeno tanto segreto di tutti gli imprenditori e i manager – farle produrre di più? Le risposte a tutte queste domande è sì, e ti dirò di più: non c’è un’unica soluzione, ma tante. Questo articolo vuole essere il primo di una serie di appuntamenti in cui parlare di problemi comuni in tutte le aziende, che però non c’entrano (non direttamente, almeno) con i prodotti, i budget e i fatturati. Di problemi che però, da un certo punto di vista, sono ancora più cruciali e delicati, perché riguardano le persone e le loro relazioni in ambito aziendale. In questa rubrica, che si intitola significativamente Idee per crescere, ti darò degli spunti per crescere (appunto) e cambiare in meglio, ma starà comunque a te la scelta della strategia più adatta alla tua realtà e alle tue caratteristiche.
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idee per crescere Un percorso lungo un anno? A dire il vero, lungo una vita Ho pensato a una serie di appuntamenti in cui affronteremo vari temi legati alle soft skill, le “competenze trasversali” che comprendono qualità personali, atteggiamento in ambito lavorativo e abilità nelle relazioni interpersonali, come l’efficacia comunicativa, la negoziazione o la capacità di lavorare in gruppo. Si contrappongono alle hard skill, competenze tecniche e specifiche, misurabili e verificabili, come la capacità di parlare cinese o di usare la suite Adobe. Cominceremo con un articolo sull’intelligenza, che secondo lo psicologo e docente statunitense Howard Gardner non è una sola, ma molte. È l’intelligenza emotiva che ci aiuta a migliorare le nostre soft skill, come ha dimostrato Daniel Goleman (psicologo, scrittore e giornalista), che spiega anche come le relazioni siano influenzate
dalle nostre emozioni e, quindi, come poterle riconoscere e governare. Poi cercheremo di capire come migliorare la nostra comunicazione (essere più convincenti, più efficaci). Affronteremo il tema della flessibilità relazionale (che ci fa migliorare nella negoziazione) e mentale (che ci fa gestire al meglio il cambiamento). Parleremo di passione e motivazione. Discuteremo di time management, di stress (lo sai che non sempre è negativo?), di cose urgenti e cose importanti. E infine faremo una chiacchierata sulla disciplina (cos’è? è davvero importante?), riassumendo anche tutto quello che ci saremo detti fino ad allora. Alla fine di ogni appuntamento ti darò un obiettivo SMART, ovvero Specifico, Misurabile, raggiungibile (dall’inglese Achievable), Rilevante e definito nel Tempo, che potrai decidere di provare a raggiungere in un dato periodo, automonitorando e autovalutando i tuoi progressi. Il primo, per metterti alla prova, lo trovi nel box qui sotto.
Ti anticipo già quello che ti servirà in questo percorso: la predisposizione e il coraggio di cambiare, la flessibilità mentale e relazionale di accettare pareri diversi, e ovviamente risorse sia in termini di denaro che di tempo, perché questi processi sono lunghi e necessitano di investimenti (che non sono mai costi). «Il tempo è tiranno» o «Il budget non ce lo consente» sono tutte scuse! Se vuoi cambiare, puoi farlo, da adesso. Le aziende coraggiose e forti dei loro valori non si fermano al budget o al tempo, ma guardano lontano. Alzano lo sguardo su quello che sarà, allargano la mente e propongono nuove visioni del business, seppur maturo, per uscire da crisi o da situazioni difficili. Consapevoli che porteranno benefici a tutti, i manager e gli imprenditori illuminati non scommettono sul futuro ma definiscono strategicamente quali azioni saranno positive e su quali elementi fondare lo sviluppo e la crescita dell’azienda.
Obiettivo SMART n. 1: fare riunioni per ascoltare i collaboratori Quante riunioni fai, abitualmente, con i tuoi collaboratori per conoscere il loro parere, i loro sentimenti, i loro problemi? Se la risposta è “nessuna”, ti suggerisco di fare questo esperimento per almeno 6 mesi, tenendo conto di queste cose: • Nelle aziende con meno di 15 persone, alla riunione possono partecipare tutti. In aziende più grandi è meglio suddividersi in gruppi.
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• L’ideale sarebbe organizzare almeno una riunione al mese (anche via Skype). • Lascia decidere ai tuoi collaboratori la gran parte dei punti all’ordine del giorno. • Prepara l’agenda all’inizio del mese e stabilisci una data rinnovabile nel tempo per questa riunione (ad esempio il primo lunedì del mese). • Fai una relazione alla fine di ogni riunione: ti servirà per valutare, alla fine
dei 6 mesi, se ci sono delle differenze. Puoi usare questa traccia: a) Che reazioni ci sono state all’annuncio di questa riunione? b) Sono emersi punti critici, proposte di miglioramento di processi aziendali? c) Sono emersi segnali di apprezzamento per questa iniziativa o per decisioni prese durante la riunione? d) Hanno partecipato attivamente tutti?
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