Italia Publishers 05/2017

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WHAT’S INSIDE?

La roll-to-roll è ancora (e sempre) un “must-have” MEETING LEADERS

Tra passione e visione globale, in Israele nascono le roll-to-roll XXL di EFI Matan

Italia Publishers - Anno XXIX - n° 05/2017 - Prezzo euro 10,00 - Iscrizione al ROC n° 26062 del 23/11/2015 Poste Italiane SpA - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, LOM/MI


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sommario 05

EDITORIALE

5 |

Intelligenza e profitto: verso il Soft Signage

NEWS

6 |

Novità, tecnologie e tendenze dai player del mercato digitale

12

WHAT’S INSIDE?

12 |

La roll-to-roll è ancora (e sempre) un “must-have”

MEETING LEADERS

34 |

Tra passione e visione globale, in Israele nascono le roll-to-roll XXL di EFI Matan

STRATEGIE 52 |

Per i giganti del flessibile il futuro è differenziazione e automazione del workflow

62 |

Quando il formato è XXL, il project management è la chiave del successo

EVENTI 38 |

54 |

Perché oggi avere una stampante roll-to-roll è (quasi) indispensabile?

FOCUS

68 |

Tre strategie praticabili per aumentare il numero di conversazioni commerciali

48 |

Protek Unico TT Conveyor: tagliata per tessuti XXL

58 |

Nuova Pico ColorBOX: la gestione colore facile, completa e affidabile

TECNOLOGIE 50 |

Xeikon Folding Carton Suite: modularità e stampa hi-end al servizio del packaging

60 |

Pragmatismo e ambizione guidano la rivoluzione wide format di Océ Colorado

2

IDEE PER CRESCERE

Ispirarsi per far crescere network e infrastrutture: Dscoop 2017 segna la rotta

PUBBLIREDAZIONALE 66 |

PGE acquisisce clienti grazie alla nuova HP PageWide XL


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Italia Publishers - Anno XXIX - n° 05 2017 Registrazione: Tribunale di Milano n. 74 del 12/2/94 Iscrizione al ROC n° 26062 del 23/11/2015 Direttore responsabile Silvia Guglielmi silvia@densitymedia.com Co-editore Lorenzo Villa lorenzo@densitymedia.com Responsabile operativo Gabriele Lo Surdo gabriele@densitymedia.com

Redazione Roberto Bonsignore roberto.b@densitymedia.com Caterina Pucci caterina@densitymedia.com Hanno contribuito Alessandro Bosco Matthew Parker

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Amministrazione Manuela Spatola manuela@densitymedia.com

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editoriale di Lorenzo Villa // lorenzo@densitymedia.com

Intelligenza e profitto: verso il Soft Signage Più e più volte, con cadenza ciclica, abbiamo avuto l’impressione che l’innovazione tecnologica nell’ambito del wide format sia stata guidata da logiche isteriche e da fattori esogeni, più che da chiare visioni del futuro. Pensiamo alla pubblicità esterna in Italia - un mercato basato sulla carta blueback e che in certi periodi è apparso quasi “drogato” - il cui crollo non solo ha messo in crisi un sistema, ma ha prodotto un disinteresse generalizzato per qualsiasi evoluzione della tecnologia roll-to-roll. Al netto dell’oggettiva rivoluzione portata dal Latex e di qualche replacement di grandi macchine UV, gli investimenti dell’ultimo decennio sono apparsi più dettati da ragioni di obsolescenza e di accresciute esigenze qualitative, che non dalla volontà di impiantare nuovi modelli di business. Al punto che molti imprenditori del roll-to-roll sono stati indotti a pensare alla stampa sul rigido come unica via di salvezza. Parallelamente, in altri Paesi europei e in Nord America, con più curiosità, serenità e pragmatismo si sono esplorate nuove vie per continuare a stampare materiali flessibili. Arrivando a progettare, realizzare e vendere applicazioni nuove, enormemente più belle, versatili e redditizie del classico banner e delle ormai impoverite pannellature in Forex e affini. Tutto materiale che, oltre a generare scarse marginalità, implica i noti problemi di trasporto, installazione e smaltimento. Quasi nessuno deve aver riflettuto sul fatto che una parte rilevante della produzione mondiale di stampanti e inchiostri tessili per la grafica sia concentrata in Italia. Che queste aziende siano state oggetto di acquisizioni e che il loro business cresca in modo esponenziale. E ancor meno sul fatto che larghissima parte di questa tecnologia prenda la via dei mercati esteri più ricchi. Ma il vento inizia a girare e, visitando aziende in tutti gli angoli d’Italia, si comincia a vedere uno spiraglio di luce e un’opportunità di sviluppo autentico per il Soft Signage. Un termine che segna anche una linea di demarcazione tra passato e futuro della comunicazione visiva.


news Fenix DG esalta l’arte attraverso la stampa digitale green e hi-end Fenix DG continua a differenziarsi, seguendo un filo conduttore che unisce green economy, arte e stampa digitale. L’avveniristica struttura in bioedilizia dell’Ecoarea di Cerasolo (RN) ha fatto da cornice all’evento promosso dal dealer. Il viaggio è stato il tema della mostra fotografica dell’artista Luca Marinelli, le cui immagini sono state esaltate dalla qualità di stampa di swissQprint. I partecipanti all’evento hanno visto all’opera la stampante HP PageWide XL 8000 e la HP Latex Print & Cut Solution, combinazione tra

HP Latex 335 e il plotter da taglio roll-to-roll HP Latex 64 Cutter. Nel pomeriggio Antonio Muratori, Sales Director di Casadei Industria, ha discusso dell’importanza della finitura nella grafica e mostrato le possibilità applicative della bordatrice di pannelli Alu Bender Photo. A seguire, Dario Morelli, Partner Business Manager di HP Italia, ha esposto le potenzialità della stampa Latex, evidenziandone la versatilità applicativa indoor e outdoor e l’elevata ecosostenibilità. www.fenixdigitalgroup.com

|| Alcuni dei visitatori all’interno dell’Ecoarea, in cui hanno scoperto anche i materiali rigidi prodotti da Ti-Vu Plast e 3A Composites, oltre ai plotter flatbed Valiani

|| La combinazione di backlit e ledwall, realizzata da ABS Group, esalta gli scatti fotografici esposti in occasione di un evento Aldo Coppola presso la Triennale di Milano

La veneta ABS Group si aggiudica la prima Durst Rhotex 500 in Italia Anticipando ogni tendenza di mercato e dimostrando una innata attitudine alla sperimentazione, ABS Group esplora già da oltre 25 anni le possibilità offerte dal tessuto negli ambiti della comunicazione visiva e dell’allestimento. A conferma della sua costante ricerca dell’eccellenza, l’azienda trevigiana si prepara ad ampliare ulteriormente il suo parco macchine. In arrivo, per la fine dell’estate, la 5 metri per stampa sublimatica Durst Rhotex 500. Giorgio Grando, responsabile R&D di ABS Group, spiega:

“Abbiamo scelto di investire in una soluzione unica come Rhotex 500 perché offre il massimo da tutti i punti di vista: produzioni extra large senza necessità di cuciture, velocità, affidabilità e qualità di stampa”. Plus, questi, che permetteranno all’azienda di spingersi oltre quanto fatto finora, approcciando progetti ancora più ambiziosi e offrendo ai clienti maggiore flessibilità. Il tutto, senza mai perdere di vista l’obiettivo di realizzare solo prodotti ecosostenibili. www.durst.it

Heidelberg punta sul finishing di Neopost per la sua offerta digitale L’evento Digital Days 2017, organizzato a fine maggio dalla filiale italiana di Heidelberg nella sede di Milano, non lascia alcun dubbio sul livello di maturità e motivazione nell’offerta di soluzioni full-digital raggiunto dal costruttore tedesco. In combinazione con la tecnologia di workflow management proprietaria Printect, a destare l’interesse dei tanti stampatori presenti è stata Versafire CV, in grado di stampare anche bianco, vernice trasparente o giallo fluo, sia a tavola piena che spot. Ma

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a giocare un ruolo chiave sono state soprattutto le applicazioni, rese possibili grazie ai tanti sistemi di finishing proposti in partnership con Scodix, Zund e Neopost. Quest’ultima, vera protagonista con il suo dinamico team e con 4 diversi sistemi installati, ha mostrato tra l’altro le potenzialità del finisher multifunzione Duplo DC-646i Pro, in grado di effettuare lavorazioni di taglio, rifilo, cordonatura, piega, perforazione, microperforazione e mezzo taglio. www.neopost.it

|| Duplo Booklet System 600i (nella foto alle spalle del team Neopost) è stato uno degli highlight nell’ambito del finishing ai Digital Days insieme alla DC-646i Pro e alla brossura UltraBind 2000 PUR


news Eurmoma, l’open house di primavera trabocca di novità e idee applicative È stato un open house ricco di novità quello organizzato da Eurmoma, dal 6 all’8 giugno scorso, nei locali della sua sede romana. Demo, corsi e seminari tenuti da esperti della comunicazione visiva hanno coinvolto molti stampatori digitali, specialisti di wrapping e di interior decoration. È stato possibile vedere all’opera le presse a caldo e il rivoluzionario spellicolatore EZ Weeding Table, prodotti

dal leader di mercato Stahls’. Fabio Agnetti, responsabile commerciale per il Sud Europa dell’azienda americana, ha mostrato come il piano di lavoro riscaldato dello spellicolatore agevoli la rimozione degli sfridi, ottenendo un risultato migliore in minor tempo. Grande interesse per le nuove wallpaper Kernowjet Interiors di Kernow Coatings, traspiranti e antibatteriche, stampabili con tecnologia

inkjet UV, Latex ed eco-solvent. Debutto europeo di successo per le pellicole elettrostatiche riposizionabili ClingZ, stampabili con inchiostri UV, prive di collanti e ideali per applicazioni temporanee su un vasto range di superfici. Grande curiosità per i film adesivi Cover Styl’ e Solar Screen. I primi sono ideali per rivestimenti durevoli di pareti e arredi. I secondi filtrano la luce solare per diversi

utilizzi su vetri trasparenti, tra cui schermatura dai raggi UV e protezione della privacy. Molto interesse, infine, per il seminario “1 idea, 10 tecnologie, 100 applicazioni” tenuto da Giovanni Re, community manager di Roland DG, e per il corso sulle pellicole autoadesive Cover Styl’ e Solar Screen di Jeremy Truscello, sales manager di Solar Screen Europe. www.eurmoma.it

|| A sinistra, Duilio Zarola durante un workshop sui materiali termotrasferibili. Qui sopra, Stefano Alosa mostra come applicare correttamente la wallpaper Kernowjet Interiors.

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news Il valore dei prodotti personalizzati sotto i riflettori a InPrint 2017 Dal 14 al 16 novembre il Trade Fair Centre di Monaco ospiterà InPrint 2017, la fiera sulle tecnologie di stampa per applicazioni industriali. Dalla decorazione di mobili e pavimenti alla stampa di tessuti, fino alla personalizzazione del packaging e alla stampa funzionale per componenti automotive e circuiti elettronici. Queste le principali applicazioni che i 118 espositori, da 17 diversi paesi, sveleranno a InPrint 2017. Il tema dello show sarà: “Creare valore con prodotti personalizzati”. L’obiettivo di InPrint 2017

sarà rispondere alla crescente domanda di personalizzazione dei prodotti. Gli imprenditori potranno scoprire come integrare strumenti digitali all’interno di processi produttivi tradizionali. “InPrint offre ai visitatori l’opportunità unica di scoprirne le possibili applicazioni della stampa industriale, scambiando competenze e soluzioni con esperti del settore.”, spiega Nicola Hamann, managing director di Mack Brooks Exhibitions, società organizzatrice dello show. www.inprintshow.com

|| Oltre all’esposizione di tecnologie, nel corso di InPrint sarà dato, come di consueto, ampio spazio a seminari e momenti destinati al networking

Masserdotti: wrapping di 1.000 m², a Brescia, per promuovere la cultura “La tua strada per il futuro” è il titolo dell’imponente building wrapping realizzato da Gruppo Masserdotti per la copertura di Palazzo Martinengo Palatini, storica sede del Rettorato dell’Università degli Studi di Brescia. Destinata a rimanere circa 2 mesi sulla facciata in ristrutturazione del palazzo, l’installazione è stata stampata su PVC microforato, con tecnologie roll-to-roll inkjet UV di grande formato. Il soggetto principale è un tocco accademico formato da ragazzi e ragazze.

Sotto di esso scorre una grande strada nella quale confluiscono quattro percorsi, che originano dalle facoltà di Ingegneria, Medicina, Giurisprudenza ed Economia, simboleggiate dalle immagini degli storici edifici che le ospitano. Fortemente voluta dalla prof.ssa Ivana Passamani, Delegata del Rettore all’edilizia universitaria – Campus sostenibile, l’opera è stata progettata, graficamente da Massimiliano Musolino ed è totalmente “made in Brescia”. www.masserdotti.it

|| Per una tensionatura ottimale del materiale, i tecnici di Gruppo Masserdotti hanno realizzato una sottostruttura ad hoc, montata sul ponteggio già esistente

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|| Prima di ricoprire l’attuale ruolo, Massimo Macarti è stato Senior Vice President of Corporate Communications and Marketing Services di Canon EMEA

Massimo Macarti è ufficialmente il nuovo AD di Canon Italia Massimo Macarti è il nuovo Amministratore Delegato di Canon Italia. Dopo aver ricoperto la carica ad interim dallo scorso gennaio, a giugno il manager è diventato ufficialmente l’AD della controllata italiana. Proprio in Canon Italia, nel 1991, Macarti ha iniziato la propria carriera all’interno della multinazionale, proseguita con una crescita professionale costante, che lo ha portato a raggiungere posizioni strategicamente rilevanti, anche all’estero. Il manager succede a Enrico Deluchi,

che ha guidato Canon Italia da febbraio del 2014 a gennaio del 2017. “Il mio obiettivo”, spiega Macarti, “è quello di far diventare Canon Italia un punto di riferimento per tutto il resto del Gruppo in termini di crescita profittevole, sviluppo innovativo del mercato, offerta di soluzioni orientate al cliente. Canon vuole ispirare consumatori e aziende a esplorare il potere dell’immagine e dell’informazione: il nostro paese è il terreno ideale per questo”. www.canon.it


news IMI Europe: al via una Digital Printing Conference traboccante di novità Dal 20 al 21 settembre, si terrà a Barcellona l’attesa edizione 2017 della Digital Printing Conference, organizzata da IMI Europe. La manifestazione sarà preceduta, il 18 e 19 settembre, da interessanti e innovativi eventi a supporto, con tante novità in serbo per i partecipanti. La conferenza sarà un’occasione per entrare in contatto con i principali esperti di stampa digitale, scoprire gli ultimi sviluppi tecnologici e comprendere in quale direzione

andrà il mercato nei prossimi anni. “Abbiamo un programma straordinario di contenuti strategici per il nostro evento Digital Print Europe, una lista di speaker d’eccezione per la Digital Print Conference e una serie di eccezionali eventi collaterali organizzati da importanti partner.”, spiega Tim Phillips, Managing Director di IMI Europe, “Il tema ‘Vision 2020’ della nostra conferenza è particolarmente significativo per il settore in questo momento,

siamo impazienti di ospitare un dibattito vivace ed istruttivo a riguardo.” Il 18 e 19 settembre si terrà una nuova ed esclusiva edizione dell’Inkjet Academy. Sarà un’inedita Business Edition, dedicata a chi desidera comprendere gli aspetti essenziali delle tecnologie, dell’industria che le utilizza e delle applicazioni realizzabili. Altra novità, introdotta quest’anno per la prima volta, è il Mergers & Acquisitions Forum, in programma il 19 settembre.

Durante l’incontro gli esperti del settore analizzeranno le strategie di chi compra e chi vende società e rami d’azienda, presentando uno studio sui più rilevanti tra gli ultimi casi di acquisizione e fusione. Infine, durante il Market Reports Live verranno evidenziate le applicazioni chiave nei differenti ambiti della stampa inkjet, soprattutto per il settore tessile e quello del packaging. www.imieurope.com

|| A sinistra, una delle sessioni della scorsa edizione della Digital Printing Conference, tenutasi ad Amsterdam. Qui sopra, uno degli importanti momenti di networking, durante i quali i partecipanti hanno modo di conoscersi e creare occasioni di business.

Continua il viaggio #adaltavelocità di MCA Digital Per poter competere sul mercato le imprese devono cambiare e il cambiamento deve passare attraverso una nuova progettazione dell'organizzazione aziendale. Flessibilità e adattabilità diventano quindi i principali fattori di successo. Questa la filosofia che MCA Digital ha scelto di seguire salendo sul "treno del cambiamento" e selezionando partner e collaboratori che condividono lo stesso obiettivo. Un lavoro di squadra tra persone che hanno il coraggio di cambiare.

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news Onlineprinters: per evadere ordini in tempo reale c’è HP Indigo 12000

|| Un momento del seminario tenuto da Michela Di Stefano, di fronte a un gruppo di professionisti e studenti della 4ª classe dell’Istituto Salesiano Pio XI

L’Istituto Pio XI forma i talenti di domani e ospita aziende illuminate L’Istituto Salesiano per le arti grafiche Pio XI ha ospitato, il 22 e 23 giugno, la tappa romana del Roland Graphic Lab on the Road. MB Office, rivenditore Roland DG, ha organizzato l’evento, coinvolgendo sia i professionisti della grafica che gli studenti dell’istituto. La prima giornata di lavori è stata incentrata sui software Adobe Illustrator, Photoshop e sulle Adobe App per il mondo mobile. L’Adobe Guru Michela Di Stefano ha svelato alcune soluzioni semplici ma di sicuro impatto, mostrando le potenzialità di questi

software. Durante il secondo giorno Giovanni Re, community manager di Roland, ha parlato di personalizzazione di massa e svelato le possibilità applicative del software RIP VersaWorks Dual. “Attraiamo le aziende – spiega Marco Tarisciotti, preside dell’Istituto Pio XI – investendo nell’evoluzione tecnologica delle arti grafiche. La formazione dei nostri studenti dà risposte immediate, rendendo i ragazzi competitivi nel mercato del lavoro già al termine degli studi”. www.cfp-pio.it

La tedesca Onlineprinters, leader europeo nella stampa web-toprint, estende la propria gamma di soluzioni di stampa digitale, dotandosi di una HP Indigo 12000. “Con questo acquisto intendiamo far fronte al notevole incremento di ordini, soprattutto nei settori delle piccole tirature e della stampa immediata che prevede la produzione delle stampe in giornata”, spiega Michael Fries, CEO di Onlineprinters. Per rispettare i ritmi di produzione serrati dell’azienda, HP ha coinvolto nell’installazione un team di quattro

tecnici specializzati. In soli tre giorni la macchina è stata pronta a stampare. Alta produttività, software migliorato e tempi di avviamento stampa ridotti sono stati determinanti per la scelta di Onlineprinters. Lo stampatore ha inoltre apprezzato altre peculiarità di HP Indigo 12000. Tra queste, la capacità di riprodurre un gamut cromatico estremamente esteso, grazie ai 7 canali colore, e la compatibilità con un’ampia gamma di supporti, grazie alla modalità di stampa One Shot. www.onlineprinters.it

|| Onlineprinters ha scelto HP Indigo 12000 per rispondere adeguatamente al notevole aumento di ordini caratterizzati da tirature piccole e aspettative di consegna rapide

Mimaki e Bompan uniscono le forze per promuovere la stampa digitale tessile nei territori EMEA

|| Da 21 anni l’azienda di Massimo Bompan (foto) è legata a Mimaki. Bompan è il principale punto di riferimento del costruttore per la vendita in Italia ed Europa.

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La joint venture siglata lo scorso 21 giugno tra Mimaki Europe e Bompan, importatore esclusivo del marchio nipponico per l’Italia, ha dato vita alla Mimaki Bompan Textile srl. La società gestirà il primo hub interamente dedicato alle soluzioni Mimaki per la stampa digitale tessile. Un nuovo edificio, realizzato appositamente, ospiterà i locali dell’azienda. Al suo interno troveranno spazio uffici amministrativi, commerciali e tecnici, oltre a uno showroom di 500 m² destinato ad accogliere l’intera gamma di stampanti

tessili Mimaki. La newco si occuperà inoltre di commercializzare queste tecnologie, fornire la relativa assistenza tecnica e organizzare corsi di formazione on demand per clienti di tutto il mondo. Massimo Bompan, presidente di MB Tex, commenta: “Essere scelti per dare vita a questa nuova realtà […] rappresenta una grande opportunità per riconfermare la serietà, la professionalità e la competenza con cui abbiamo da anni approcciato il mercato del tessile in Italia”. www.bompan.it


news Inaugurato lo showroom di Dato Variabile, nuovo dealer di tecnologie di stampa digitale per il mercato del nord-est e della Lombardia Un’ottima partecipazione ha accolto il debutto del nuovo showroom di tecnologie di stampa digitale, realizzato a Limena (PD) dalla neonata azienda di distribuzione Dato Variabile. Oltre 600 m² di esposizione, con un range completo di soluzioni. Roll-to-roll e ibride Roland e Fujifilm, dalle entry level alle hi-end, un plotter da taglio e fresatura SD e, soprattutto, la versatile

flatbed Inca SpyderX. Dato Variabile inizia nel migliore dei modi un’avventura fortemente voluta da due grandi protagonisti della stampa analogica come Camporese e SMG. Lo storico rivenditore leader in Italia nelle installazioni Heidelberg e il noto distributore di materiali per le arti grafiche hanno messo insieme le proprie esperienze per dare vita a un progetto ambizioso. Al

comando Enrico Camporese, già responsabile commerciale dell’azienda omonima, e Giovanni Pellicioli, CEO di SMG Spa. “Nel corso degli ultimi anni – spiega Camporese – siamo riusciti ad attrarre l’interesse di partner molto importanti, come Fujifilm, ma il nostro obiettivo è quello di restare indipendenti e proporre il nostro modello di business”. Dato Variabile inizialmente si

rivolgerà al mercato del nord-est e alla Lombardia. L’azienda ha una base più che solida, in termini di asset e rete vendite, ma soprattutto per l’affidabilità e il rapporto con i clienti. “Abbiamo grande esperienza – aggiunge Pellicioli – e molto entusiasmo. La nostra forza – prosegue – è la proposta di progetti che includono i prodotti”. www.camporese.it www.smgitalia.it

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What’s inside

Troppo spesso messe in ombra da ibride e flatbed, le stampanti a bobina si prendono la loro rivincita

La roll-to-roll è ancora (e sempre) un “must-have”

È

la moda, bellezza, la moda! E le “fashion victims”, a quanto pare, esistono anche in un settore B2B ultra-professionale come il nostro. A dimostrarlo ci sono i periodici innamoramenti per questo o quello strumento di lavoro, spesso pilotati da imprescindibili esigenze di marketing. O più spesso causati da altri fattori esogeni, come quei trend di mercato presentati come la “next big thing” in grado di cambiare la storia di un settore e far fare a tutti montagne di soldi. Ma tant’è. E in fondo anche noi di Italia Publishers, che investiamo un’enorme mole di tempo e di risorse per analizzare e presentarvi sempre le tecnologie del futuro, non vogliamo esimerci dal compito di farvi entusiasmare, sognare e guardare avanti. Tornando alle tecnologie e ai prodotti, però, non possiamo dimenticare che la vera innovazione, la possibilità di efficientare un processo o di affrontare business del tutto nuovi non risiedono quasi mai in architetture del tutto inedite, ma più spesso nella semplice (eppur sofisticata) evoluzione di quelle che conosciamo già. Ne sono un chiaro esempio le stampanti roll-to-roll, storiche protagoniste e compagne di grandi successi di quasi ogni imprenditore della nostra industria. Seppur oscurate dall’avvento dei sistemi per stampa diretta su pannelli, il loro ruolo chiave e la loro portata innovativa – specie guardando al tessile e alle nuove istanze legate al “green printing” – è oggi più che mai un fattore decisivo.

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La gestione corretta dei materiali previene le criticità e massimizza la produttività Nelle produzioni roll-to-roll è cruciale che svolgimento e riavvolgimento dei supporti avvengano senza sbandamenti, deformazioni dovute al trascinamento e formazione di grinze. Per prevenirli sono necessari appositi dispositivi, meccanici ed elettronici. Specifici sensori sono, ad esempio, in grado di rilevare il bordo del materiale, cosicché eventuali spostamenti laterali possano essere compensati in tempo reale. Svolgitori e riavvolgitori motorizzati, attivati da ballerini, assicurano un tensionamento del materiale costante, ovviando al problema delle deformazioni. Alcuni sistemi hi-end prevengono, infine, danni derivanti dalla formazione di grinze nel materiale, rilevandone la presenza e adattando automaticamente l’altezza del carrello di stampa. In risposta alla crescente frammentazione delle commesse, i costruttori stanno inoltre lavorando per semplificare e velocizzare carico e scarico delle bobine, rendendolo effettuabile anche dal solo fronte macchina e da un singolo operatore.


what’s inside Chimiche d’inchiostro: molte variabili da valutare con cura

Dalla configurazione colore dipende il range di applicazioni

Le stampanti roll-to-roll sono compatibili con numerose applicazioni e materiali. È dunque necessario prestare attenzione alle chimiche di inchiostro che utilizzano. Qualora non fossero pienamente compatibili con alcune delle lavorazioni, il rischio è di ottenere risultati di bassa qualità o addirittura invendibili perché incapaci di soddisfare i requisiti del cliente. Una delle discriminanti più importanti è l’ambiente a cui saranno destinate le applicazioni. Se interno, le chimiche dovranno avere odore tenue e componenti atossiche; se esterno, esse dovranno resistere agli agenti atmosferici e ad altre sollecitazioni. Sono inoltre aspetti importanti la resistenza allo sfregamento, per evitare di dover ricorrere alla laminazione anche in applicazioni di breve durata, e l’elasticità, per il wrapping.

Per realizzare backlit day and night, vetrofanie, effetti metallizzati e altre applicazioni particolari, è necessaria una stampante che accosti alla quadricromia altri inchiostri speciali. Il numero di canali colore disponibili determina le possibilità applicative offerte. Le tecnologie più evolute arrivano a gestirne 10, affiancando la quadricromia con colori supplementari (light, di processo o fluo), bianco, vernice e metallico. I colori light consentono di ottenere sfumature più morbide. I colori di processo (es. orange, green e violet) ampliano il gamut riproducibile, includendo un maggior numero di colori Pantone. Il bianco è indispensabile per stampare su materiali trasparenti, mentre fluo, vernice e metallico rendono possibili ulteriori effetti. Possibilità da non sottovalutare per differenziare la propria offerta.

Qualità di stampa: da non confondere con la risoluzione Spesso si parla di qualità di stampa e risoluzione come si trattasse di parametri totalmente assimilabili. La verità è che sono diversi i fattori che concorrono a determinare la qualità percepita di una stampa. Ad esempio, a parità di risoluzione, teste che gettano gocce di dimensioni più piccole sono in grado di riprodurre dettagli più sottili (es. testi molto piccoli). Inoltre la possibilità di gettare gocce di diverse dimensioni (grayscale) permette di ottenere, contemporaneamente nelle diverse aree del medesimo stampato, dettagli nitidi, sfumature morbide e alte densità d’inchiostro. Infine, anche la tipologia di inchiostro e le modalità con cui viene effettuta l’asciugatura concorrono a determinare la qualità finale dello stampato. È importante quindi effetuare un accurato confronto visivo e non lasciarsi guidare esclusivamente dai numeri.

Cresce l’interesse per la stampa sublimatica su poliestere

Software: volumi di stampa elevati richiedono potenza

L’interesse verso le soluzioni di stampa di grande formato con inchiostri sublimatici è in costante crescita. Il soft signage risulta infatti molto attraente per il pubblico più esigente, grazie alla straordinaria qualità visiva ottenibile e alla sua maggiore ecologicità. Per queste applicazioni si utilizzano chimiche sublimatiche a base acqua, VOC free e quasi completamente inodori, che sono ideali per ambienti chiusi o con specifici requisiti sanitari. Il poliestere ha inoltre un peso nettamente inferiore a quello del PVC. Esso è quindi più economico da trasportare e più facile da gestire, specialmente quando impiegato in applicazioni di grandissimo formato (stand fieristici, building wrapping, etc.). Le applicazioni soft signage possono infine essere lavate e riutilizzate più volte, oltre a essere totalmente riciclabili.

L’importanza dei software che gestiscono i file di stampa cresce proporzionalmente ai volumi e alla complessità delle lavorazioni, fino a diventare imprescindibile. Processare correttamente e rapidamente immagini di dimensioni elevate è un passaggio cruciale. Un’elevata velocità di elaborazione dei dati consente di ridurre i fermi macchina, aumentando la produttività e massimizzando il lavoro degli operatori. Fondamentale è la capacità del software di controllare in maniera efficace la rispondenza dei colori stampati con quelli dei file. Allo stesso modo non si può fare a meno del controllo preflight, in cui si verifica la rispondenza dei file di stampa con i parametri richiesti. I RIP consentono, inoltre, di realizzare nesting e pannellizzazioni, ottimizzando l’uso dei materiali.

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What’s inside

EFI VUTEk 3r e 5r

Durst Rho 312R e 512R Plus

VUTEk 3r e 5r sono stampanti industriali, concepite per massimizzare la produttività, riducendo nel contempo consumi energetici e costi di gestione, grazie al curing UV-LED. VUTEk 3r ha luce di 3.500 mm e velocità fino a 345 m²/h, mentre VUTEk 5r ha luce di 5.000 mm e velocità fino a 455 m²/h. Entrambe hanno risoluzione massima di 1.200 dpi. Fino a 8 i canali colore, configurabili come CMYK più, opzionali, tre colori light (ciano, magenta e nero) e bianco. La EFI UltraDrop Technology, sfruttando teste di stampa con goccia variabile a partire da 7 pl, permette di ottenere testi leggibili a partire da 4 pt, sfumature morbide e fondi pieni uniformi. Il sistema di gestione dei materiali è compatibile con produzioni a bobine affiancate (multi-roll): due nel caso di VUTEk 3r, due o tre nel caso di VUTEk 5r. Inoltre, grazie all’opzione Jumbo-roll, può arrivare a gestire bobine con un peso massimo di 750 kg. Il caricamento di nuove bobine in macchina è stato studiato per ridurre lo spreco di materiale a soli 40 cm. Un sistema di controllo (opzionale) rileva la presenza di grinze nel materiale. In caso, la macchina adatta automaticamente l’altezza del carrello di stampa, così da poter proseguire la lavorazione, evitando crash. È inoltre presente un sistema di taglio verticale in linea, che consente di limitare le lavorazioni post-stampa, incrementando ulteriormente la produttività. www.efi.com

Elevata produttività e prolungata operatività non presidiata distinguono le stampanti industriali Rho 312R e Rho 512R Plus. Entrambe sono basate su tecnologia UV e sono ideali per grandi volumi di stampa destinati ad applicazioni indoor e outdoor. Rispettivamente con luce di 3.200 mm e 5.000 mm, esse raggiungono velocità di 274 e 400 m²/h e hanno risoluzione massima di 800 dpi e 1.200 dpi. Rho 312R gestisce fino a due bobine affiancate con diametro massimo di 600 mm e 480 kg di peso complessivo. Rho 512R Plus gestisce fino a tre bobine affiancate, con diametro massimo di 350 mm e 350 kg di peso complessivo. Ambedue dedicano una coda di stampa distinta a ogni bobina. Rho 312R e 512R Plus possono realizzare stampe bifacciali, grazie a una videocamera e a un modulo software opzionali. La videocamera riconosce i marchi di registro stampati sul bordo esterno delle bobine e li trasferisce al software, quest’ultimo assicura il perfetto allineamento fronte/retro delle immagini. Rho 312R può gestire fino a 6 canali colore e Rho 512R Plus fino a 8. Alla quadricromia si possono aggiungere Lc e Lm, colori di processo e bianco. Le teste di stampa Quadro Array da 12 pl offrono un’elevata stabilità dei risultati di stampa. Gli inchiostri Durst ad alta pigmentazione permettono di contenere i costi di produzione. www.durst.it

VUTEk 3r e 5r possono stampare fino a 5 livelli di inchiostro sovrapposti. Una funzionalità che consente molteplici tipologie di applicazione, tra cui grafiche bifacciali blockout. Queste ultime si ottengono stampando su supporti trasparenti quadricromia, bianco, nero, bianco e ancora quadricromia. Il nero centrale impedisce alla luce di attraversare la stampa, i due bianchi fanno da base per le stampe in quadricromia e queste ultime riproducono soggetti grafici diversi, visibili osservando l’applicazione dal fronte o dal retro. Durante lo scorso FESPA, Durst ha presentato una versione evoluta della sua 5 metri, denominata Rho 512R Plus. Sia risoluzione che velocità massime eccedono quelle del precedente modello arrivando rispettivamente a 1.200 dpi e 400 m²/h. È inoltre disponibile un nuovo sistema di taglio in linea. Durst ha rilasciato per questa versione due nuovi colori di processo: il rosso e il light black (Lk). Questi estendono notevolmente il color gamut della stampante, andando incontro alle richieste di clienti sempre più esigenti, nella comunicazione visiva e nella fine-art.

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valiani.com / flatbed-plotter.com what’s inside

Agfa Jeti Ceres RTR3200 LED Jeti Ceres RTR3200 LED è una versatile e affidabile stampante UV-LED con luce di 3.200 mm. Essa è destinata a volumi di stampa medio-alti ed è pensata per lavorare anche su tre turni produttivi, con costi di gestione ottimizzati. La stampante raggiunge una velocità massima di 186 m²/h, ha una risoluzione fino a 920x1.200 dpi e riproduce testi leggibili a partire da 4 pt. Jeti Ceres RTR3200 LED stampa su materiali flessibili con spessore massimo di 2 mm. Essa può gestire una singola bobina con peso fino a 200 kg o due da 90 kg, ciascuna con larghezza massima di 1.524 mm. La struttura di Jeti Ceres RTR3200 LED è solida ed è ingegnerizzata per ridurre al minimo la manutenzione necessaria. Notevole il range di applicazioni possibili, tra cui stampe bifacciali, grazie a una videocamera opzionale che consente di trovare rapidamente il punto di partenza per stampare perfettamente a registro. Da 6 a 8 i canali colore, con la possibilità di aggiugere a CMYKcm anche bianco e primer. Il bianco è indispensabile per realizzare vetrofanie e backlit, mentre il primer migliora adesione e durabilità, anche su supporti difficoltosi. La modalità di stampa Thin Ink Layer di Agfa permette di ottenere un’alta coprenza anche applicando uno strato di inchiostro molto sottile. Essa concorre a mantenere elevata la flessibilità dello stampato, riducendone al contempo il costo. www.agfa.com

Piccole e Medie serie? Produrre in casa è facile e redditizio!

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Il curing con tecnologia UV-LED non produce calore e estende la gamma di materiali stampabili anche a quelli termosensibili. Gli elementi UV-LED abbattono inoltre il consumo energetico rispetto alle lampade tradizionali, con un notevole risparmio economico. Questa tecnologia di asciugatura ha una grande stabilità nell’erogazione della potenza. Ciò permette di disporre sempre delle stesse condizioni di curing, migliorando la ripetibilità delle lavorazioni. Infine, con una vita media di 10.000 ore, le lampade UV-LED riducono anche i costi di gestione.

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Disponibile in 3 dimensioni, fino a 100x150cm

Ideali per la realizzazione e finitura di piccoli e medi lotti, i sistemi di taglio Valiani permettono di lavorare in piena autonomia e garantiscono la più ampia libertà di scelta nell’utilizzo di materiali per grafica pubblicitaria, stampa digitale, segnaletica, arredamento, abbigliamento e imballaggio. Dotati di un potente piano aspirante, un esclusivo sistema di teste intercambiabili e modulari e un software di utilizzo semplice e intuitivo, i nostri plotter garantiscono massima produttività e precisione per tutti i tipi di lavorazione (taglio, mezzo taglio, cordonatura, disegno e decoro) e per la realizzazione di scatole, espositori, adesivi, prototipi, mock-up e molto altro L’ottimo rapporto qualità/prezzo, la robustezza e l’affidabilità della tecnologia rendono i nostri plotter la vostra scelta vincente! *con testa Oscillante opzionale.

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What’s inside

HP Latex 1500, 3200 e 3600

Fujifilm Acuity LED 3200R

Ciò che accomuna le soluzioni HP Latex 1500, 3200 e 3600 è la capacità di offrire versatilità, produttività e qualità dell’immagine alle lavorazioni di formato super-wide. La larghezza di stampa di 3.200 mm rende queste stampanti compatibili con un’ampia gamma di applicazioni: striscioni, vinile autoadesivo, pellicole, carta, wallpaper, canvas, mesh e tessuti porosi. HP Latex 1500 raggiunge una velocità massima di 74 m2/h, mentre HP Latex 3200 e 3600 arrivano a 180 m2/h. La capacità di gestire due bobine affiancate permette di affrontare volumi di produzione elevati su materiali da 1,6 m. La presenza dello spettrofotometro integrato e del sensore ottico HP OMAS – che controlla l’avanzamento dei supporti ed elimina l’effetto banding – assicurano una qualità di stampa costante nel tempo. HP Latex 1500, 3200 e 3600 utilizzano teste proprietarie HP Thermal Inkjet e hanno una configurazione a 6 colori (CMYK, Lc, Lm). Una serie di dispositivi consente inoltre di ridurre i costi operativi e semplificare la gestione delle impostazioni. Il dispositivo HP Media Saver permette ad esempio di risparmiare fino a 1 m lineare di materiale ad ogni caricamento del supporto sia su singola sia su doppia bobina. La promessa di HP è che un singolo operatore possa gestire fino a 4 stampanti, grazie ai dispositivi di controllo automatico dei processi di stampa. www8.hp.com

Acuity LED 3200R è una roll-to-roll UV-LED, con luce di 3,2 m, pensata per offrire un’alta qualità di stampa, una produttività interessante e costi competitivi. È una soluzione adatta a medi volumi produttivi, in grado di stampare su materiali flessibili con spessore uguale o inferiore a 1 mm. Essa raggiunge una velocità massima di 110 m²/h e una risoluzione di 1.200x900 dpi. Acuity LED 3200R offre di serie la modalità dual roll, per utilizzare anche bobine affiancate con larghezza fino a 1.620 mm e peso massimo complessivo di 100 kg. Su richiesta è possibile installare sulla parte posteriore della stampante un ballerino per gestire anche tessuti in poliestere, controllandone il tensionamento durante la lavorazione. Acuity LED 3200R può essere configurata con 4, 7 o 8 canali colore (CMYK, CMYKcmW, CMYKcmWCl). Poter disporre sia del bianco che della vernice aumenta le possibilità applicative e rende la stampante compatibile con una vasta gamma di lavorazioni per allestimenti indoor e outdoor, tra cui vetrofanie e retroilluminati. Le teste di Acuity LED 3200R sono Ricoh Gen5 con dimensione minima di goccia di 7 pl, mentre gli inchiostri utilizzati sono Fujifilm Uvijet LF, formulati specificamente per curing UV-LED. Questi inks, grazie all’alta pigmentazione, consentono di ottenere una elevata coprenza pur depositando uno strato d’inchiostro molto sottile. Ne deriva una sensibile riduzione dei consumi. www.fujifilm.eu/it

HP Latex 3600 è la più performante tra le stampanti HP da 3,2 m. Questa soluzione può gestire un singolo jumbo roll con diametro fino a 400 mm e peso fino a 300 kg, oppure due da 200 kg ciascuno. Le taniche di inchiostro da 10 l massimizzano l’autonomia di stampa e rendono questa soluzione ideale per lunghe produzioni non presidiate, anche durante la notte. Le taglierine in linea eseguono il taglio direttamente durante la stampa, semplificando le operazioni di finitura post-stampa. Acuity LED 3200R dispone di un sistema evoluto di asciugatura dell’inchiostro, operato in due fasi distinte. Un gruppo di lampade UV-LED a bassa potenza, collocate accanto alle teste di stampa, effettua il pinning. Questa operazione consente di sigillare le gocce d’inchiostro, migliorando la definizione ed evitando il dot gain. Altri elementi UV-LED, posizionati sullo shuttle di stampa, realizzano il curing finale. L’utilizzo della tecnologia UV-LED consente di ridurre sia i costi di gestione che quelli di manutenzione della stampante.

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POP UP

what’s inside

Flora XTRA 5000

A BOARD

ROLL

UP

Top di gamma di Flora, XTRA 5000 è una versatile stampante UV con luce di 5 metri, adatta a volumi di produzione medi ma in grado di affrontare anche picchi, lavorando su più turni. XTRA 5000 ha una risoluzione massima di 746x1.080 dpi e raggiunge una velocità di stampa di 150 m²/h. La stampante può gestire una vasta gamma di materiali flessibili, per realizzare numerose applicazioni di grande e grandissimo formato tra cui allestimenti POP, retroilluminati e banner, per uso interno ed esterno. A dispetto della struttura imponente è una stampante semplice da usare, che richiede ridotte operazioni di manutenzione. XTRA 5000 può gestire fino a tre bobine affiancate, con diametro massimo di 400 mm e un peso complessivo fino a 360 kg. La stampante è dotata di un’area aspirante suddivisa in 4 zone di vuoto indipendenti, controllate manualmente, che aumentano la precisione del trascinamento dei materiali. XTRA 5000 è disponibile con 4 o 6 canali colore configurabili come CMYK, CMYKcm e CMYK + doppio bianco. Questa configurazione è necessaria per la realizzazione di vetrofanie e retroilluminati. Il motore di stampa, in base alle esigenze dei clienti, può essere dotato di 8 o 16 teste di stampa Konica Minolta KM1024i da 13 pl. Queste ultime utilizzano una tecnologia di getto a goccia variabile con 8 livelli di greyscale. www.digitaliaspa.com

E L TʼS

R

FLAG SYSTEM

DISPLAY

M A IN D E

Il sistema di gestione dei materiali di Flora XTRA 5000 è costituito da uno svolgitore, un riavvolgitore e un ballerino per controllare costantemente il tensionamento dei supporti. Svolgitore e riavvolgitore possono lavorare sia in sincrono che attivati al raggiungimento di una specifica tensione del materiale. Questo permette di gestire anche materiali elastici, mantenendone le proprietà dimensionali. Il sistema di trascinamento è pensato per ridurre al minimo lo spreco di materiale, limitando a un solo metro lineare lo scarto di lavorazione per ciascuna bobina.

WWW.EUROTECH-ITALIA.IT

Via Ciro Amedeo Moriconi n°6 60035 Jesi (AN) ITALY PAPER Tel. +39 0731 60195 Fax + 39 073117 605083


What’s inside

Mimaki UJV55-320

Agfa Anapurna RTR3200i LED

UJV55-320 è una soluzione di stampa UV-LED, con luce di 3.200 mm e una velocità massima di 110 m²/h. Pensata per piccoli e medi volumi produttivi, essa è ideale sia per applicazioni indoor che outdoor. La piattaforma può stampare su una vasta gamma di materiali flessibili, anche termosensibili, con spessore massimo di 1 mm. UJV55-320 può gestire due bobine affiancate, con diametro fino a 250 mm e un peso massimo complessivo di 100 kg. Su ciascuna bobina è possibile stampare contemporaneamente soggetti differenti. La stampante dispone di un visore con illuminazione LED posizionato sulla parte frontale. Questo strumento permette di analizzare in tempo reale, senza interrompere il processo di stampa, la qualità delle lavorazioni retroilluminabili. I canali colore sono 4 o 7 con la possibilità di affiancare alla quadricromia light cyan, light magenta e bianco. Quest’ultimo, è fondamentale per realizzare con UJV55-320 applicazioni come i backlit Day & Night, che necessitano della sovrapposizione di tre livelli di inchiostro: quadricromia, bianco, quadricromia. Le teste di stampa hanno risoluzione di 1.200 dpi, dimensione minima di goccia di 7 pl e beneficiano della Waveform Control Technology (WCT) di Mimaki. Quest’ultima assicura che le gocce d’inchiostro abbiano sempre forma perfettamente circolare e seguano sempre traiettorie lineari prima di depositarsi sul materiale. www.bompan.it

Questa stampante UV-LED con luce di 3.200 mm rappresenta un giusto compromesso tra qualità e produttività per medi volumi. Grazie al curing UV-LED, Anapurna RTR3200i LED gestisce un’ampia gamma di materiali flessibili, assicurando consumi energetici ridotti, bassi costi di gestione e alta ripetibilità dei risultati. La stampante ha una velocità fino a 127 m²/h, risoluzione massima di 720x1.440 dpi e può riprodurre testi leggibili a partire da 4 pt. Essa ha una struttura solida, con un’area aspirante suddivisa in 4 zone indipendenti e una trave rinforzata per garantire allo shuttle massima precisione di movimento. È presente inoltre un sistema di sensori che evita contatti tra le teste e i materiali. Il caricamento di bobine con diametro fino a 360 mm e 100 kg di peso (opzionale fino a 150 kg) è semplice e rapido, con la possibilità di lavorare anche in modalità dual roll. Inoltre, la stampante dispone di un ballerino frontale che corregge automaticamente il tensionamento dei materiali. Sei i canali colore, due le configurazioni: CMYKcm e CMYK più bianco. Quest’ultimo può essere impiegato sia come base per stampe su supporti trasparenti, sia come livello intermedio tra due stampe di quadricromia sovrapposte. In tal modo l’utilizzo del bianco consente di realizzare applicazioni come backlit o vetrofanie. www.agfa.com

UJV55-320 è in grado di preservare produttività e qualità degli stampati anche in caso di occlusione di ugelli, senza dover arrestare la lavorazione. La tecnologia proprietaria Nozzle Check Unit (NCU) rileva l’ostruzione e provvede a liberare l’ugello. Se quest’ultimo resta otturato, l’NCU attiva il Nozzle Recovery System (NRS). L’NSR è una tecnologia di compensazione che sostituisce la goccia assente. Utilizzando i 4 livelli di greyscale delle teste di stampa, vengono gettate gocce più grandi dagli ugelli contingui a quello ostruito, neutralizzando il difetto. Gli inchiostri Agfa 1500 LED sono formulati specificamente perl’impiego combinato con lampade UV-LED. Specifici fotoiniziatori agevolano il processo di asciugatura, rendendolo estremamente rapido. Questo risultato consente di mantenere una velocità di stampa elevata pur riducendo il consumo di energia. Inoltre, l’alta pigmentazione consente di ridurre il consumo d’inchiostro e ottenere una coprenza elevata anche depositando uno strato d’inchiostro molto sottile (Thin Ink Layer Technology).

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Mutoh ValueJet VJ-2638X

HP Latex 560 e 570

La luce di stampa di 2.590 mm, la struttura robusta e il prezzo estremamente competitivo fanno di Mutoh ValueJet VJ-2638X una scelta ideale per chi vuole crescere affrontando investimenti contenuti. Il particolare formato permette infatti di ampliare la gamma di applicazioni realizzabili e aumentare i volumi di produzione, ottimizzando al contempo l’utilizzo dei materiali. La stampante raggiunge una risoluzione di 1.440 dpi e una velocità di 48,3 m2/h. Le due teste di stampa non allineate gettano gocce di dimensioni variabili da un minimo di 3,6 pl. VJ-2638X riesce a mantenere una qualità di stampa analoga su supporti di differente spessore, grazie al sistema di calibrazione automatica Drop Master. Un algoritmo calcola infatti la distanza tra la testa di stampa e il materiale e regola il getto della goccia in modalità di stampa uni e bidirezionale. La stampante ha una configurazione a 4 colori e utilizza inchiostri eco-solvent Eco Ultra o mild-solvent UMS. Questi ultimi hanno una formulazione chimica basata su solventi non aggressivi, non rilasciano VOC e sono inodori. Le chimiche UMS sono resistenti agli agenti atmosferici e offrono fino a 3 anni di durata in ambienti esterni, anche senza laminazione. Infine, il sistema di curing della VJ-2638X si compone di tre elementi di riscaldamento che minimizzano i tempi di asciugatura e incrementano la produttività della macchina. www.mutoh.eu

I modelli HP Latex 560 e 570, con velocità fino a 91 m2/h, semplificano la gestione di ambienti produttivi caratterizzati da picchi di domanda e volumi di stampa medio-grandi. Le due stampanti, con luce di 1,6 m, si basano su tecnologia HP Latex di terza generazione e prevedono una configurazione a sei canali colore (CMYK, light magenta e light cyan). Il sistema di gestione della bobina, senza mandrino, velocizza e semplifica il caricamento e scaricamento del materiale. L’intera operazione può essere eseguita da un singolo operatore, dal lato frontale della macchina. HP Latex 560 e 570 gestiscono bobine fino a 55 kg e la loro struttura è compatibile con i più comuni roll lifter. Il sensore integrato OMAS controlla l’avanzamento del supporto durante la stampa e permette di mantenere un registro fronte/retro perfetto per applicazioni bifacciali. Con una risoluzione di 1.200 dpi e uno spettrofotometro i1 integrato, i due modelli assicurano qualità di stampa e corrispondenza cromatica elevate. Grazie a un wiper roller opzionale, è possibile ottenere risultati di qualità anche su PVC e vinili economici. Gli inchiostri HP Latex sono ecologici e riducono considerevolmente i tempi di asciugatura. Le cartucce hanno una capacità di 775 ml e il modello 570 è inoltre dotato di serbatoi da 3 litri per ciascun colore che incrementano ulteriormente l’autonomia di stampa. www.hp.com

VJ-2638X utilizza Intelligent Interweaving (i2), tecnologia proprietaria di Mutoh, che elimina l’effetto banding e altri difetti imputabili all’ostruzione degli ugelli. Sfruttando la disposizione delle teste di stampa, il sistema i2 distribuisce l’inchiostro seguendo un motivo a forma di onda. Ciascuna passata risulta così perfettamente intrecciata alla precedente e alla successiva. Il sistema Intelligent Interweaving, in combinazione con la tecnologia di stampa a goccia variabile, assicura nitidezza dei margini e cura dei dettagli. HP Latex 560 e 570 garantiscono colori perfetti, sin dalla prima stampa, grazie allo spettrofotometro i1 incorporato. La presenza di questo dispositivo assicura un dE2000 ≤ 2 tra stampe eseguite in momenti differenti, ovvero uno scostamento cromatico inferiore alla soglia di percezione. Una peculiarità che risponde alla crescente esigenza di qualità nel mondo delle applicazioni di grande e grandissimo formato, interior decoration e car wrapping. Lo spettrofotometro i1 consente inoltre di automatizzare la creazione di profili ICC e curve di linearizzazione.

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Mutoh ValueJet VJ-1938WX

Epson SureColor Serie S

ValueJet VJ-1938WX è una soluzione con luce di 1.910 mm per stampa sublimatica diretta su poliestere o su carta transfer, top tra le entry-level. La libertà di scegliere indifferentemente tra le due tipologie di lavorazione, semplicemente sostituendo il supporto, conferisce alla stampante una versatilità notevole per la produzione di piccoli volumi. ValueJet VJ-1938WX ha una risoluzione di 1.440 dpi, raggiunge una velocità massima di 73 m²/h e gestisce bobine con diametro massimo di 150 mm e un peso fino a 30 kg. La stampante è dotata di un piano preriscaldato, collocato nella parte posteriore, che ha la funzione di preparare i materiali per ottenere una migliore adesione degli inchiostri. I canali colore sono 8, configurati con una doppia quadricromia. Le due teste di stampa, posizionate sfalsate, hanno una dimensione minima di goccia di 3,3 pl e tecnologia greyscale. Esse possono essere posizionate manualmente su tre altezze di stampa, per gestire materiali con spessori da 0,3 a 2,8 mm. ValueJet VJ-1938WX dispone inoltre di Intelligent Interweaving (i²), una modalità di deposito delle gocce d’inchiostro che migliora la qualità di stampa, evitando il banding e compensando la presenza di eventuali ugelli otturati. Intelligent Interweaving (i²) sfrutta il posizionamento delle teste e getta l’inchiostro creando delle onde, che rendono visivamente più omogenea la stampa risultante. www.mutoh.eu

Le soluzioni SureColor serie S coniugano l’alta qualità, tipica delle tecnologie Epson, con la capacità di affrontare volumi di produzione importanti. Esse offrono inoltre ampie possibilità applicative grazie alle numerose configurazioni colore disponibili. I tre modelli -SC-S40600, SC-S60600 e SC-S80600 - hanno in comune una luce di 1.626 mm e una risoluzione fino a 1.440 dpi. Le teste di stampa sono Epson PrecisionCore TFP, dotate di sistema Variable Size Droplet (VSDT) che getta gocce di dimensioni diverse, a partire da 4 pl. Gli inchiostri utilizzati sono Epson UltraChrome GS3 ad asciugatura rapida. Sia l’entry-level SCS40600 che l’intermedia SC-S60600 hanno una configurazione a 4 colori, CMYK la prima e 2xCMYK la seconda. Esse raggiungono rispettivamente velocità di 48,6 e 95,3 m2/h. La top di gamma SC-S80600 ha invece una configurazione a 11 colori e raggiunge una velocità di 95,1 m2/h. La presenza di colori light (light black, light cyan, light magenta) e speciali (rosso, arancio) assicura un gamut cromatico molto esteso. Il bianco e il metallizzato abilitano inoltre alla realizzazione di applicazioni ad alto valore aggiunto. I migliorati sistemi di trasporto e tensionamento dei materiali massimizzano l’uptime e assicurano stampati impeccabili indipendentemente dal supporto utilizzato. A riprova dell’affidabilità dei suoi prodotti, Epson offre una garanzia standard di due anni. www.epson.it

ValueJet VJ-1938WX è in grado di stampare sia direttamente su poliestere che su carta transfer grazie agli inchiostri appartenenti alla serie DS2. Si tratta di inchiostri sublimatici universali a base acqua, caratterizzati dall’assenza di composti organici volatili e da un odore molto ridotto, sviluppati da Mutoh appositamente per essere del tutto conformi allo STANDARD 100 di ÖKOTEX. Queste chimiche d’inchiostro risultano performanti sia su fibre naturali che su tessuti sintetici e offrono colori saturi, tinte brillanti e un ampio color gamut. Tra le SureColor di questa serie, S-80600 si distingue per la configurazione a 11 colori (CMYK, light black, light cyan, light magenta, rosso, arancione, bianco, metallizzato). L’esteso gamut cromatico permette di riprodurre fino al 98,2% dei colori Pantone. La combinazione delle testine di stampa Epson PrecisionCore TFP e degli inchiostri UltraChrome GS3 assicura qualità agli stampati. S-80600 si propone come una soluzione versatile, in grado di realizzare applicazioni creative su numerosi materiali, come pellicole trasparenti, vinili, canvas e carte colorate.

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what’s inside

IL GRANDE FORMATO, PRODUTTIVO 24/7. Kombo SDC+ 3.2 integrabile con Heleva per automatizzare in maniera intelligente il flusso di lavoro tra il finishing e le stampanti di formato super wide. L’area di lavoro di larghezza 3.2 metri permette di lavorare sia materiali in rotolo che supporti rigidi di diverse dimensioni. Il risultato è un’elevata flessibilità, rapidità nelle lavorazioni e maggior competitività.

Plotter da taglio automatico con piano di taglio a tappeto conveyor. Testa multiutensile, riconoscimento automatico di immagini stampate e crocini, sistema di videoproiezione.

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Sistema automatico di alimentazione materiali. Dotato di un piano elevatore che preleva, allinea e carica uno o più fogli/pannelli su plotter e stampanti digitali di grande formato.

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Mimaki UJV 500-160

Canon Océ Colorado 1640

Mimaki UJV500-160 spinge la tecnologia UV-LED verso nuovi traguardi applicativi, combinando produttività e qualità con chimiche di inchiostro altamente flessibili. Il sistema di stampa con goccia variabile e sei teste sfalsate da 1.280 ugelli ciascuna, assicura una risoluzione fino a 1.200 dpi. Due sono le configurazioni colore disponibili: CMYK e CMYK + bianco. Stampando in quadricromia, UJV 500-160 raggiunge una velocità massima di 60 m2/h. Il sistema di curing a lampade UV-LED permette una rapida asciugatura degli inchiostri senza generare calore. Questo consente di stampare su una gamma di supporti più ampia eliminando il rischio che si verifichino deformazioni. La funzione MAPS (Mimaki Advanced Pass System) riduce l’effetto banding. UJV 500-160 supporta il RIP Raster Link 6, studiato per semplificare il controllo delle operazioni di stampa da parte del singolo operatore. Il software gestisce, inoltre, la stampa a tre strati (colore, bianco, colore) in un unico passaggio. L’applicazione di uno strato di bianco come base consente di riprodurre in maniera precisa la brillantezza dei colori su materiali trasparenti, mentre il single-pass elimina le sfasature nella messa a registro. Una funzionalità perfetta per la realizzazione di vetrofanie. Per evitare la sedimentazione e l’ostruzione dei canali colore, infine, la stampante è dotata di un sistema di ricircolo dell’inchiostro bianco. www.bompan.it

Presentata in anteprima mondiale a FESPA 2017, Océ Colorado 1640 è la prima stampante roll-to-roll a utilizzare la tecnologia proprietaria Canon UVgel. Grazie a questa innovativa chimica d’inchiostro, essa assicura un’alta qualità di stampa, anche alle velocità più elevate. Océ Colorado 1640 si attesta infatti come la più veloce tra le stampanti da 1,6 m attualmente sul mercato, arrivando a produrre fino a 159 m2/h. Essa ha una luce di stampa di 1.630 mm, 4 canali colore (CMYK) e una risoluzione massima di 600x1.800 dpi. La tecnologia Océ PAINT previene l’occlusione degli ugelli grazie a un sistema di monitoraggio a onde sonore. Gli inchiostri Canon UVgel si solidificano a contatto con il supporto, garantendo totale controllo sul comportamento della goccia. Inoltre, dispersioni minime e un ridotto consumo di inchiostro promettono di ridurre i costi di stampa fino al 40% rispetto alle soluzioni concorrenti. Non contenendo acqua, gli inchiostri Canon UVgel prevengono la distorsione e il rigonfiamento dei supporti in fase di asciugatura. Il sistema di caricamento dei materiali è costituito da un cassetto capace di ospitare contemporaneamente due bobine, che possono distinguersi per dimensioni e tipo di materiale. Océ Colorado 1640 è in grado di stampare alternativamente sull’una o sull’altra, senza richiedere l’intervento di un operatore e senza interrompere il processo di stampa. www.canon.it

UJV 500-160 è compatibile con tre diverse tipologie di inchiostri UV. LUS-120 e LUS-150 offrono tempi di asciugatura rapidi, elevata resistenza al graffio e un buon livello di flessibilità. Essi sono compatibili con un’ampia gamma di materiali e sono indicati per la maggior parte delle applicazioni. LUS-200, sviluppati in collaborazione con 3M, sono invece pensati per applicazioni in cui sia fondamentale l’elasticità e la lunga durata all’esterno come, ad esempio, il car wrapping. LUS-120 e LUS-150 includono quadricromia e bianco, LUS-200 include la sola quadricromia. La tecnologia Canon UVgel combina un ampio gamut cromatico, paragonabile a quello delle chimiche eco-solvent, all’ecosostenibilità del latex. Il curing UV-LED assicura stampe immediatamente asciutte e pronte per la finitura. Una caratteristica che può fare la differenza negli ambienti lavorativi che devono rispettare elevati ritmi produttivi e tempi di consegna serrati. Gli inchiostri Canon UVgel sono durevoli, resistenti alle abrasioni e agli agenti atmosferici, ideali per applicazioni in esterni. Inodori e a bassa emissione di VOC, si prestano altresì alle applicazioni indoor.

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what’s inside

Ricoh Latex Pro L4160

OKI ColorPainter E-64s

Ricoh Latex Pro L4160, con larghezza di stampa di 1.610 mm, risponde perfettamente alle esigenze degli stampatori che vogliano ottenere risultati di qualità su tirature medio-piccole. Le teste Ricoh Gen5, con gocce di dimensione variabile a partire da 4 pl, unite alla risoluzione massima di 1.200 dpi assicurano stampe estremamente dettagliate. La macchina prevede tre configurazioni colore (CMYK, CMYKOrGr, CMYKOrGrW) e utilizza la nuova generazione di inchiostri AR (Aqua Resin) Ricoh Durable Latex Ink. Si tratta di chimiche ecosostenibili, dotate di certificazione Greenguard GOLD, con emissioni di VOC e odori minime, ideali per applicazioni destinate ad ambienti con requisiti particolari, quali scuole e strutture mediche. La tecnologia latex assicura un’asciugatura immediata e permette di passare velocemente alle lavorazioni post-stampa, eliminando i tempi di attesa. La velocità massima della macchina, raggiungibile in modalità quattro colori, è di 33,1 m2/h. Il pannello di controllo della stampante è pensato per essere intuitivo e di facile utilizzo. L’operatore accede semplicemente alle principali impostazioni di stampa tramite icone e può salvare e richiamare i setting utilizzati con maggior frequenza tramite la funzione “registra come preferito”. Se configurata in quadricromia, la macchina può utilizzare due cartucce per canale colore, incrementando l’uptime. www.ricoh.it

OKI ColorPainter E-64s ha una luce di 1.616 mm e una configurazione a 6 colori (CMYK, Lc e Lm). Essa può raggiungere una velocità di 22,9 m2/h e una risoluzione massima di 1.080 dpi. La macchina è in grado di offrire un’elevata qualità di stampa anche nelle modalità più produttive. Il merito va agli inchiostri ad alta viscosità, alle teste di ultima generazione e alla tecnologia DDP (Dynamic Dot Printing). Questa infatti ottimizza la dimensione delle gocce nelle differenti aree della stampa e permette di ottenere al contempo dettagli accurati e velocità superiori. La funzione SNM3 (Smart Nozzle Mapping3) compensa l’ostruzione degli ugelli, fino a un massimo di 10 per testa, riducendo la necessità di manutenzione. Per prevenire difetti derivanti dall’elettrostaticità dei materiali, OKI mette a disposizione uno ionizzatore opzionale. Un sensore RGB, montato sul carrello di ColorPainter E-64s, controlla e regola automaticamente l’avanzamento dei supporti e l’allineamento delle passate in modalità bidirezionale. L’operatore può gestire le funzionalità della stampante da PC o dispositivo mobile grazie al software CP Manager, che fornisce anche dati sul processo di stampa e monitora la presenza di eventuali errori. La presenza di tecnologie intelligenti riduce la necessità di manutenzione manuale e permette a OKI di offrire due anni di garanzia su componenti hardware e teste di stampa. www.oki.com

Ricoh Latex Pro L4160 aggiunge ai vantaggi offerti della tecnologia latex quelli delle configurazioni colore CMYKOG e CMYKOG+W, dove O sta per orange, G per green e W per white. Questo amplia la gamma dei colori ottenibili in stampa e permette di realizzare applicazioni ad alto valore aggiunto. Arancione e verde consentono di stampare in maniera precisa colori aziendali e altre cromie non riproducibili con la sola quadricromia. Il bianco può essere utilizzato su materiali colorati o trasparenti per realizzare effetti speciali ed applicazioni uniche. ColorPainter E-64s utilizza gli inchiostri eco-solvent OKI SX ad alta pigmentazione che promettono prestazioni ottimali assicurando un esteso gamut cromatico. Tali chimiche hanno ricevuto le garanzie 3M MCS e Avery ICS che ne confermano le elevate performance, specialmente quando impiegate in applicazioni critiche. La particolare formulazione rende gli inchiostri della serie SX ecosostenibili, inodori e a basse emissioni di VOC. Caratteristiche che hanno permesso a queste chimiche di ottenere le certificazioni Nordic Ecolabel e Greenguard GOLD.

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Roland TrueVIS serie VG

MS JP3

Roland TrueVIS VG-540 e VG-640, con luci di stampa di 1.625 mm e 1.371 mm, rappresentano la soluzione ideale per chi muove i primi passi nel mondo della stampa di grande formato. Il rodato sistema stampa e taglio firmato Roland risulta particolarmente indicato per la realizzazione di applicazioni sagomate ad alto valore aggiunto, quali vetrofanie, adesivi, calpestabili, insegne etc. Decisamente versatili, queste tecnologie sono inoltre compatibili con numerose altre applicazioni di comunicazione visiva, quali banner, poster, car wrapping, decorazioni murali, etc. La risoluzione nativa di 900 dpi assicura risultati ideali sia per applicazioni indoor che outdoor. Le soluzioni TrueVIS sono disponibili in tre diverse configurazioni: 4 colori (2xCMYK), 7 colori (CMYK, light cyan, light magenta, light black), 8 colori (7 colori più il bianco) e utilizzano inchiostri eco-solvent. La velocità massima, raggiungibile in configurazione 4 colori (2xCMYK), è di 32 m2/h per VG-540 e 34 m2/h per VG-640. Tramite la app Roland DG Mobile Panel, compatibile con iOS e Android, è possibile utilizzare il proprio tablet o smartphone per monitorare il processo di stampa da remoto. Infine, un sistema interno di illuminazione LED permette all’operatore di avere una migliore visibilità sulla stampa in esecuzione e durante le fasi di manutenzione. www.rolanddg.it

MS JP3 è la prima stampante realizzata per il mondo della grafica dallo storico costruttore italiano di macchine tessili. È una soluzione con luce di 1.800 mm per stampa su materiali flessibili con inchiostri base acqua ad alta pigmentazione. La stampante raggiunge una velocità massima di 120 m2/h e ha una risoluzione di 600 dpi. MS JP3 è destinata principalmente alla realizzazione di piccoli e medi volumi di wallpaper e home decoration. Tuttavia, essa è compatibile anche con applicazioni outdoor, grazie alla possibilità di gestire un’ampia gamma di supporti pretrattati. MS JP3 utilizza bobine con diametro massimo di 200 mm ed è dotata di un sistema di gestione dei materiali molto preciso e affidabile. Questo sfrutta la presenza di due ballerini, posti su entrambi i lati della stampante, che assicurano il tensionamento costantemente corretto dei supporti. MS JP3 è dotata di 4 o 8 canali colore, configurati con singola o doppia quadricromia. Il motore di stampa utilizza una o due teste Kyocera che, grazie alla tecnologia greyscale, sono in grado di gettare gocce d’inchiostro con dimensione variabile da 4 a 72 pl. Il sistema di stampa viene fornito abbinato al RIP software ONYX Thrive 12 MS Edition, ottimizzato per ottenere una gestione del colore molto performante in abbinamento a questa specifica tecnologia di stampa. www.msitaly.com

Nei prodotti della linea TrueVIS VG è incluso il RIP standard VersaWorks Dual. Da marzo, gli utenti più esigenti possono però scegliere l’alternativa avanzata Roland PrintStudio (RPS), sviluppata da Caldera e compatibile con Mac OS X. RPS, grazie al motore APPE 4, garantisce l’interpretazione corretta di qualsiasi PDF. Tra le sue funzionalità più interessanti figurano la gestione della produzione mediante preset, l’impiego di hot folder per automatizzare il flusso di lavoro nonché le opzioni di pannellizzazione e contour nesting. Gli inchiostri a base acqua utilizzati da MS JP3 sono formulati e prodotti da INX Digital. La loro caratteristica principale è l’alta capacità di adesione sia su carta che su materiali non cartacei pretrattati. Sono chimiche con un odore molto tenue, particolarmente adatte a un utilizzo indoor, data l’assenza di componenti organici volatili. Dal punto di vista della resa cromatica questi inchiostri garantiscono elevata coprenza, colori brillanti e un ampio gamut. Inoltre, la solidità alla luce e la resistenza a sfregamento e agenti atmosferici ne consentono l’utilizzo outdoor.

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what’s inside

La soluzione sta nella giusta formula

B+B= Progettazione

Prestampa

Poststampa

Gestione

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EFI VUTEk serie FabriVU

Durst Rhotex 325 e 500

Basate sull’engineering industriale delle tecnologie tessili di EFI Reggiani, le FabriVU sono stampanti con inchiostri sublimatici in grado di gestire sia poliestere (stampa diretta) sia carta transfer. La serie è pensata per affrontare alti volumi, con lavorazioni 24/7 non presidiate e costi di produzione ottimizzati. FabriVU 180, 340 e 520 hanno rispettivamente luce di 1.800, 3.400 e 5.200 mm e velocità massima di 400, 500 e 446 m²/h. Le stampanti gestiscono bobine di diametro fino a 450 mm (FabriVU 180 e 340) e 350 mm (FabriVU 520). Un sistema di riconoscimento delle grinze sui materiali consente di evitare collisioni tra le teste di stampa e i supporti. Un modulo di preriscaldamento dei materiali, posto all’ingresso della macchina, aiuta a migliorare la penetrazione degli inchiostri nei tessuti, mentre un dryer posto all’uscita del percorso di stampa effettua l’asciugatura. Tutte le FabriVU dispongono di 8 canali colore, configurati con una doppia quadricromia. Le teste di stampa possono gettare gocce di 4 differenti dimensioni da 4 a 18 pl. In questo modo garantiscono una riproduzione perfetta dei dettagli più fini anche alle elevate velocità. La risoluzione massima di 2.400 dpi consente alle FabriVU di ottenere risultati di qualità e con elevata definizione con un ridotto numero di passi, contribuendo a ottimizzare i costi di stampa. www.efi.com

Elevata produttività e capacità di effettuare lavorazioni non presidiate su più turni sono aspetti distintivi di Rhotex 325 e 500. Ambedue sono soluzioni industriali per stampa sublimatica su poliestere, diretta o con carta transfer (solo Rhotex 325), ideali per realizzare alti volumi di soft signage di grandi dimensioni, interior decoration e abbigliamento tecnico. Rispettivamente con luce di 3.200 mm e 5.050 mm, esse raggiungono velocità di 390 e 310 m²/h e hanno risoluzione massima di 800x600 dpi e 400x600 dpi. Rhotex 325 gestisce bobine con diametro massimo di 400 mm e 300 kg di peso. La stampante può essere dotata di uno sbobinatore opzionale maggiorato, necessario per utilizzare jumbo roll con diametro massimo di 700 mm e 900 kg di peso. Rhotex 500 gestisce bobine con diametro massimo di 400 mm e 350 kg di peso complessivo. Fino a 6 i canali colore di Rhotex 325, nelle configurazioni CMYK, CMYKcm, CMYKOV. Fino a 8 i canali colore di Rhotex 500: alla quadricromia si affiancano light cyan, light magenta, light black, orange e violet. Entrambe le soluzioni utilizzano teste di stampa Durst Quadro Array, con goccia di 7 pl e 3 livelli di greyscale, che garantiscono alta definizione e fondi pieni uniformi. Le stampanti utilizzano un dryer integrato in grado di assicurare un’asciugatura uniforme prima di effettuare la calandratura con piattaforme di terze parti. www.durst.it

La serie FabriVU dispone di un sistema brevettato di ricircolo degli inchiostri che consente di recuperare più del 95% dei fluidi che generalmente vengono persi nelle operazioni di stampa. Inoltre, una formulazione con un ridotto contenuto d’acqua permette di ottenere colori estremamente saturi gettando meno inchiostro. Per questo motivo è possibile utilizzare carte transfer più sottili ed economiche, che impiegano meno tempo e richiedono meno energia per la sublimazione. Gli inchiostri sublimatici utilizzati da Rhotex 325 e 500 fanno parte della gamma di chimiche Water Technology sviluppate da Durst. Questi inchiostri sono caratterizzati da un’elevata ampiezza del gamut, con colori brillanti e una notevole solidità, che concorrono a elevare la qualità delle immagini stampate. Vanno riscontrate anche altre caratteristiche: la bassa migrazione, l’assenza di composti organici volatili, l’atossicità e un odore ridotto. Queste peculiarità rendono gli inchiostri Water Technology del tutto compatibili con applicazioni indoor.

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what’s inside

supporti per la stampa inkjet

E m o z i o n e . C o l o re . I n e s a u r i b i l e c re a t i v i t Ă .

www.rossorubino.eu

i t a l i a n s u p re m e q u a l i t y

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ATP Color DFP2000

Agfa Avinci DX3200

L’ammiraglia di casa ATP Color, DFP2000 è una soluzione con luce di 5.300 mm per stampa sublimatica su poliestere, diretta o con carta transfer, dotata di calandra in linea. Ideale per gli alti volumi produttivi, DFP2000 raggiunge una velocità massima di 320 m²/h con risoluzione fino a 1.200x600 dpi. La stampante gestisce da una a tre bobine affiancate, anche con larghezze differenti, con diametro fino a 400 mm e peso massimo complessivo di 200 kg. DFP2000 è pensata per lunghe lavorazioni non presidiate. Due motori passo-passo gestiscono sbobinamento e ribobinamento, mentre un ballerino modula il tensionamento dei materiali. Un sistema di saldatura a ultrasuoni consente di giuntare una nuova bobina a quella già in macchina, riducendo i tempi di caricamento e gli sprechi di materiale. DFP2000 dispone di 4 o 6 canali colore. Alla quadricromia possono essere affiancati i due colori light o altri colori speciali. Il motore di stampa può accogliere sia teste di stampa Ricoh che Kyocera. La scelta dipende dalle necessità del cliente in termini di velocità e applicazioni. Gli inchiostri sublimatici ATP Color offrono colori brillanti, ampio spazio colore ed elevata solidità. La stampante dispone di un bulk system da 5 L per canale, che concorre a garantire ampia autonomia. DFP2000 può essere configurata con un sistema opzionale di taglio verticale a lame fredde, per limitare le operazioni di finitura post-stampa. www.atpcolor.it

La nuova Avinci DX3200 è la prima inkjet di Agfa con inchiostri sublimatici per stampa diretta, pensata per applicazioni soft signage. La stampante ha luce di 3.260 mm e raggiunge una velocità di 173 m²/h. Avinci DX3200 offre una risoluzione massima di 1.440x540 dpi, gestisce materiali base poliestere spessi fino a 5 mm e può utilizzare bobine con diametro massimo di 360 mm e 100 kg di peso. La stampante ha una struttura solida, ed è pensata semplificare la vita dell’operatore, sia nell’utilizzo giornaliero sia per la manutenzione ordinaria. Avinci DX3200 adotta un sistema automatico di pulizia delle teste di stampa e in più, a intervalli regolari, effettua spitting per prevenire l’occlusione degli ugelli. Il corretto svolgimento e riavvolgimento dei materiali, nonché la loro stabilità dimensionale, sono garantiti da due rulli stenditori e un ballerino. I primi eliminano le grinze dal tessuto, il secondo ne mantiene costante il tensionamento. Per l’asciugatura degli inchiostri Avinci DX3200 utilizza un dryer con lampade a infrarossi, posizionato immediatamente dopo l’area di stampa. La stampante è dotata di sei canali colore nell’unica configurazione CMYKcm. Gli inchiostri sublimatici Agfa, ad alta pigmentazione, consentono di ottenere colori brillanti, un esteso color gamut e consumi contenuti, grazie a specifici algoritmi contenuti nel software di gestione Agfa Asanti. www.agfa.com

La calandra in linea di DFP2000 consente un notevole risparmio in termini di costi di lavorazione e tempi di produzione, oltre a una riduzione dello spazio fisico occupato. Grazie ad essa, la gestione dei materiali si restringe a una sola operazione di carico e di scarico per ciascuna produzione e richiede anche un ridotto coinvolgimento degli operatori. Inoltre, la calandra ATP Color è costruita sfruttando un sistema brevettato che garantisce una distribuzione uniforme del calore per risultati qualitativamente omogenei sull’intera ampiezza di stampa. Il software Asanti facilita, velocizza e automatizza la gestione dell’intero flusso di lavoro. Questo lo rende uno strumento fondamentale per migliorare produttività e ripetibilità dei risultati di Avinci DX3200. Per la realizzazione di applicazioni di grandissimo formato Asanti offre specifiche funzionalità di pannellizzazione. Esso inserisce nei file i riferimenti necessari ad eseguire le varie operazioni di finitura poststampa. Inoltre genera un pratico documento per guidare l’operatore nell’assemblaggio finale dei vari soggetti stampati.

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MS Serie Impres

d.gen Teleios Grande/H6

Il colosso Dover ha sviluppato Impres come un sistema di stampa completo, pensato per realizzare soft signage unendo il know how delle tre aziende controllate dalla multinazionale nell’ambito della stampa digitale. L’hardware è costruito da MS, gli inchiostri sono studiati e prodotti da JK Group mentre il RIP software dedicato è di Caldera. La serie è composta da tre soluzioni di stampa sublimatica su poliestere, diretta o con carta transfer, per produzione di volumi medio-alti. Impres 3180 e 4180 hanno luce di 1.800 mm e raggiungono velocità rispettivamente fino a 123,6 e 201,8 m²/h. Impres 4320 ha luce di stampa di 3.200 mm e raggiunge una velocità fino a 430 m²/h. Le stampanti hanno una risoluzione di 600 dpi e gestiscono bobine con diametro massimo di 200 (3180) e 500 mm. Impres 3180 dispone di 4 canali colore, mentre le sorelle maggiori possono averne anche 8, configurabili come 2xCMYK. Il motore di stampa è dotato di 2, 4 o 16 (solo Impres 4320) teste di stampa Kyocera con goccia di 4 pl e 16 livelli di greyscale. Il front-end Qwizard è un sistema di gestione dell’intero flusso della lavorazione, includendo le fasi di prestampa. Esso è in grado di gestire la rasterizzazione dei file, governando contestualmente tutti i passaggi della produzione e consentendo di aggiungere file alla coda di stampa anche durante la realizzazione del lavoro. www.msitaly.com - www.impresprint.com

Teleios Grande/H6 è una soluzione con luce di 3.300 mm per stampa sublimatica diretta su poliestere. Destinata alle medie tirature, è una macchina idonea per chi vuole esordire nel mondo del soft signage. La stampante raggiunge una velocità massima di 177 m2/h, con risoluzione fino a 2.400 dpi, e gestisce bobine con diametro massimo di 350 mm e peso massimo di 150 kg. Teleios Grande/H6 dispone di 6 canali colore, con una configurazione standard che prevede CMYK più orange e blue. Eventualmente si possono sostituire entrambi i colori di processo con light cyan e light magenta oppure utilizzare uno di questi due canali per lo speciale fluido Stylish Printing Liquid (SPL), necessario per ottenere stampe bifacciali perfette. Il motore di stampa di Teleios Grande/H6 ospita 6 teste di stampa Ricoh Gen5 con dimensione minima della goccia di 7 pl e 8 livelli di greyscale. Una delle caratteristiche più interessanti di questa macchina da stampa è la possibilità di ottenere prodotti finiti in un solo processo. Teleios Grande/H6 ha, infatti, un sistema di asciugatura integrato, affiancato da una stazione di termofissaggio in linea. Questa combinazione permette di ottenere prodotti finiti in un unico processo, senza doversi dotare di una calandra. Ciò consente di risparmiare soldi, tempo e spazio, sfruttando al massimo la produttività della stampante. eng.dgen.com

I sistemi di stampa Impres utilizzano gli inchiostri sublimatici base acqua DySubli e Dyrect S. Il primo è destinato alla stampa su carta transfer, mentre il secondo è formulato per essere gettato direttamente su tessuti di poliestere. Queste chimiche d’inchiostro offrono un ampio color gamut e tinte brillanti. Inoltre, sono entrambe formulate per massimizzare le prestazioni delle teste di stampa Kyocera. La loro viscosità contribuisce a realizzare fondi pieni uniformi, permette di stampare ad alte velocità e ottimizza il consumo d’inchiostro. Lo Stylish Printing Liquid (SPL) è un promotore di penetrazione che, gettato insieme agli inchiostri, consente loro di permeare in maniera efficace i materiali per realizzare perfette applicazioni di stampa bifacciali, indispensabile per realizzare bandiere e vele. L’utilizzo dello Stylish Printing Liquid viene gestito grazie allo Stylish Printing Control. Questo è un modulo software che regola la quantità di SPL necessaria per materiali di differenti spessori, spesso trattati con coating che ne rendono difficoltosa la penetrazione profonda da parte degli inchiostri.

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what’s inside

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What’s inside

MTEX Blue

Mutoh ValueJet VJ-1604WX

MTEX Blue è una soluzione con luce di 1.800 mm per stampa sublimatica diretta su poliestere. La risoluzione massima della stampante è di 1.080 dpi. Essa può gestire bobine da 400 mm di diametro massimo e, nonostante la velocità massima di soli 55 m²/h, adotta di serie alcune soluzioni tecnologiche generalmente riservate a macchine destinate a un target più elevato. Il giusto tensionamento dei materiali è assicurato dalla presenza di un ballerino su entrambi i lati della macchina. Il trascinamento avviene utilizzando rulli sincronizzati che movimentano le bobine in modo omogeneo, senza creare deformazioni né sbandamenti. L’aspirazione delle microparticelle di inchiostro disperse nel corso della lavorazione evita che queste si depositino sugli stampati, influenzandone negativamente la qualità. I canali colore sono 8, configurati con una doppia quadricromia. Le quattro teste di stampa Panasonic hanno una dimensione di goccia minima di 3 pl e utilizzano tecnologia di getto greyscale. L’asciugatura del supporto è ottenuta mediante un modulo dotato di elementi IR ad alta potenza. Questi sono controllati individualmente, per assicurare una diffusione omogenea del calore. Ciò consente di ottenere risultati qualitativamente uniformi e colori con lo stesso elevato livello di brillantezza su tutto lo stampato. www.mtex.eu

ValueJet VJ-1604WX è una stampante con luce di 1.615 mm, ideale per entrare nel mondo della stampa inkjet sublimatica su poliestere, con carta transfer o diretta. È una soluzione facile da usare, con costi di acquisto e manutenzione competitivi, che consente molteplici applicazioni tra cui allestimenti per negozi, home decoration e abbigliamento sportivo. ValueJet VJ-1604WX ha risoluzione di 1.440 dpi e velocità massima di 29 m²/h. Essa gestisce bobine fino a 150 mm di diametro e 30 kg di peso; può essere inoltre dotata di diversi sbobinatori e ribobinatori motorizzati, a seconda delle esigenze. Gli 8 canali colore (2xCMYK) sono gestiti da un’unica testa di stampa. Quest’ultima ha una dimensione di goccia da 3,5 a 21 pl, con 5 livelli di greyscale. La testa di stampa può essere regolata manualmente su due altezze, consentendo di stampare su materiali con spessore compreso tra 0,3 e 1,3 mm. Le chimiche d’inchiostro DS2 utilizzate da ValueJet VJ-1604WX sono sviluppate da Mutoh, offrono un ampio color gamut e una notevole brillantezza. Questi inchiostri sono compatibili con un’ampia gamma di carte transfer e offrono una buona resistenza al lavaggio. Privi di composti organici volatili, gli inchiostri DS2 hanno un ridotto odore e risultano conformi allo standard 100 ÖKOTEX. www.mutoh.eu

MTEX Blue è dotata di un front end proprietario semplice e intuitivo, che ne facilita l’utilizzo. Inoltre, la versione Neo della stampante usufruisce del software RIP neoStampa di Inèdit. Questo RIP consente le principali opzioni applicative, come la pannellizzazione e l’annidamento, realizzandole anche in maniera automatica. neoStampa aumenta la ripetibilità delle lavorazioni e ottimizza il consumo di inchiostro, garantendo coprenza adeguata e offrendo rispondenza tra i colori stampati e quelli contenuti nei file. Mutoh adota su ValueJet VJ-1604WX la modalità di getto d’inchiostro Intelligent Interweaving (i²), destinata a eliminare la presenza di banding e di linee dovute al malfunzionamento di alcuni ugelli. Questo sistema, alternativo al deposito lineare degli inchiostri, consente alla testa di stampa di gettare le gocce formando onde di inchiostro sul materiale. In questo modo è possibile rendere più omogenea la deposizione degli inchiostri e compensare efficacemente l’occlusione di alcuni ugelli, grazie anche al sistema di goccia variabile.

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meeting leaders Molti la chiamano ancora Matan, ma EFI Inkjet Israel è oggi il cuore pulsante, in espansione, della produzione di stampanti roll-to-roll del gigante dell’imaging

Tra passione e visione globale, in Israele nascono le grandi roll-to-roll XXL di Lorenzo Villa // lorenzo@densitymedia.com

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ospeso tra occidente e oriente, incastonato tra il Mediterraneo, il Mar Rosso e i deserti del Nord Africa, Israele è anzitutto un luogo evocativo e affascinante. Ma chi opera nelle arti grafiche da più di un decennio sa quanto e perché questo piccolo stato – 8 milioni di abitanti o poco più – abbia giocato e continui a giocare un ruolo chiave per la nostra industria. Israele è la patria di aziende leggendarie come Scitex Corporation e Indigo, di startup innovative come Aprion Digital, XMPie e Highcon, di costruttori d’eccellenza nell’ambito dell’inkjet come la mitica NUR Macroprinters, le più giovani Kornit, Scodix, Landa e ancora di pionieri del 3D printing come Massivit e Stratasys. Solo per citarne alcune. Anche per chi non ha mai avuto la fortuna di visitarli, è quindi facile immaginare come questi luoghi siano un terreno particolarmente fertile per la nascita, la crescita e lo sviluppo di business correlati al printing, la ricerca e sviluppo, il repe-

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rimento di ingegneri e tecnici preparati, lo scambio di competenze e la costruzione di partnership. La piccola Matan Digital Printers, nata nei primi anni ‘90 poco fuori Tel Aviv, ha fondato la propria esistenza e i suoi quasi tre decenni di successi proprio su questa spinta all’innovazione, sulla specializzazione estrema e sull’osmosi tecnologica tra aziende virtuose e aperte alla collaborazione. Al punto da essere stata identificata dal gigante EFI non tanto come una base installata da conquistare, ma piuttosto uno scrigno di competenze da valorizzare e su cui investire. Non è casuale che dall’acquisizione del luglio 2015 l’importanza di Matan – che oggi si chiama EFI Inkjet Israel – sia cresciuta esponenzialmente. Insieme ad Hanan Yosefi, già CEO di Matan e oggi General Manager del centro di eccellenza israeliano di EFI per il roll-to-roll, ne abbiamo scoperto i valori e l’essenza più autentica. || Il CEO di EFI, Guy Gecht, posa con il team di EFI Inkjet Israel


meeting leaders

intervista a Hanan Yosefi General Manager EFI Inkjet Israel

“Puoi anche fare tutto al meglio, ma se il prodotto è sbagliato hai poche chance. Solo credendo nel prodotto ed esprimendo amore per il cliente si può perseguire un successo duraturo”

Come nasce il tuo sodalizio con Matan e poi con EFI? Dopo oltre vent’anni di esperienza in Scitex, Creo e Stratasys, mi sono unito a Matan 2004 e ho trovato un’azienda con un livello di esperienza incredibile nell’architettura roll-to-roll. Basti pensare che l’engineering di Matan è alla base di progetti di grande successo come Outboard, Wideboard e Blueboard di NUR Macroprinters, della versione originaria di Scitex GrandJET e in anni più recenti della Uvistar di Fufjilm. Ma quello che più mi ha affascinato e indotto a restare in Matan è un gruppo di persone con competenze autentiche e passione genuina. Che poi è ciò che ha permesso a Matan di inventare macchine, sviluppare prototipi funzionanti e trovare sempre qualcuno che li comprasse. Cosa vi ha portati ad essere percepiti come dei veri innovatori? Anzitutto abbiamo sempre interpretato l’evoluzione delle tecnologie e delle ink chemistry, prima con il solvente, poi con l’UV-curable e oggi con il curing LED. Ma soprattutto abbiamo visto l’opportunità di traghettare la nostra passione e una tecnologia ormai matura in qualcosa di nuovo. L’idea di base che ha reso unica Matan è stata quella di sviluppare una macchina con il cliente al centro, uscendo dal

coro e concentrandoci su quello che davvero i clienti facevano, su come lavoravano. Cosa rende unico l’engineering di Matan? La capacità di applicare sul campo funzionalità apparentemente semplici ma di fatto uniche, che migliorano la vita del cliente e abbassano il TCO delle attrezzature. Ad esempio il rifilo in linea della stampa sui quattro lati, la possibilità di stampare sul retro del materiale, i piani aspirati removibili che abilitano alla produzione di pannelli anche su una 5 metri roll-to-roll. Insomma, tutto ciò che può rendere più efficace il processo in un’ottica di efficientamento del workflow e riduzione dei costi di finishing. Cosa è cambiato da quando fate parte di EFI? Sul fronte industriale molto poco. Siamo una divisione di prodotto e la nostra mission è continuare a innovare ed eccellere nella progettazione e nella produzione. Sul piano personale, far parte di EFI mi consente di spendere più tempo nello sviluppo di prodotto anziché su temi meno rilevanti. Quello dei centri di eccellenza introdotto da EFI, che poi è il medesimo introdotto in Italia con Reggiani, è un modello efficiente e la migliore opzione per competere sul mercato.

Hai mai pensato che unirti a un’azienda globale potesse farvi perdere identità? Sì. Sono stato in Scitex per qualche anno e so cosa significa far parte di una grande azienda. Ma la conferma della bontà di questa scelta è supportata dai fatti. Il mio team oggi apprezza completamente il nuovo assetto e in pochi mesi siamo arrivati al punto che EFI ha vestito la nostra tecnologia del suo brand più importante: VUTEk. Un prodotto consistente, quindi, vale più di mille brand? Ne sono persuaso. Puoi anche fare tutto al meglio, ma se il prodotto è sbagliato hai poche chance. Solo credendo nel prodotto ed esprimendo amore per il cliente si può perseguire un successo duraturo. Abbiamo vissuto momenti di crisi e ho visto il mio team lavorare fino alle 4 di notte per un singolo cliente e per tutti quelli che sarebbero venuti dopo, senza straordinari pagati. Volevano fare la differenza. E l’hanno fatta. E ancora oggi vogliono continuare a farla. Anche nelle situazioni più complesse, il tempo che ho speso con il mio team a parlare, a definire quanto il progetto fosse importante per l’azienda e per il cliente, ha eliminato qualsiasi preoccupazione. Oggi siamo tutti molto orgogliosi di appartenere a questo team e continuiamo a fare la differenza pensando all’applicazione finale.

|| Hanan Yosefi posa accanto alla prima VUTEk 5r, presentata in anteprima mondiale a clienti e partner durante il Connect, l’annuale user conference di EFI tenutasi al Wynn di Las Vegas lo scorso gennaio 2017

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meeting leaders

Perché reinventare la ruota? La filosofia progettuale di Matan

Persone, competenze e network: il modello israeliano

Si è spesso portati a considerare che un prodotto rivoluzionario debba necessariamente essere il frutto di una ricerca e sviluppo “from scratch”. Meglio se supportata da un’importante dotazione finanziaria. Il team di Matan non la pensa così e, pragmaticamente, sostiene che la capacità di creare un ottimo prodotto sia più questione di testa che di soldi. Dialogando con Hanan Yosefi e con il team di sviluppo dell’azienda israeliana, si resta stupiti per la straordinaria capacità di fare tesoro delle proprie e delle altrui esperienze pregresse, di asservire al proprio progetto la tecnologia e i componenti sviluppati da terze parti. Le energie sono anzitutto concentrate sull’analisi delle applicazioni e delle esigenze di specifici target di clienti, cui segue un processo di sviluppo estremamente rapido, nell’ottica della massima semplificazione. L’ingresso di Matan in EFI, per esempio, ha consentito al gruppo di sviluppo del roll-toroll di accedere all’elettronica sviluppata per Fiery, con enormi vantaggi in termini di potenza e velocità di calcolo nell’elaborazione di enormi quantità di dati. “Notoriamente il mio team non sviluppa tecnologia di base. Noi facciamo integrazione, combiniamo tecnologie per costruire i prodotti migliori. Oggi, grazie a EFI, lo facciamo solo più agilmente e velocemente” – sottolinea Yosefi.

Israele è forse il principale incubatore mondiale di aziende del digital printing. “Nel 1969 quando l’uomo è sbarcato sulla luna, è nata Scitex e da allora Israele è un centro di eccellenza tecnologico” – tiene a sottolineare Yosefi. In un territorio compatto come quello israeliano tutto è molto concentrato, al punto che attorno al sito di EFI hanno sede numerosi altri brand dell’inkjet. Quello degli ex-Scitex è un network di colleghi che dialogano, che spesso sono amici e, se necessario, si supportano reciprocamente per reperire persone e sviluppare partnership. Di fatto ciò che molti in Europa occidentale o in Nord America considererebbero sconveniente, è la forza di Israele e rende lo sviluppo tecnologico enormemente più efficace. Ma alla base del successo di Matan c’è di più. Alla capacità di trovare le persone giuste e portarle nel gruppo, il costruttore di stampanti superwide ha scelto di affiancare un feeling di tipo famigliare, che non è venuto meno con l’ingresso in EFI e che amplifica il livello di passione dell’intero team. “Lo affermano anche i candidati che vengono da noi per un colloquio. E’ qualcosa che si può percepire ed è qualcosa che attrae le persone migliori, quelle che amano sentirsi bene ed esprimere le proprie competenze – continua Yosefi – ma di contro non siamo un grande polo indu-

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Efi Arazi: un solo uomo dietro a EFI e al superwide “made in Israel” Chi è persuaso che la storia sia fatta di corsi e ricorsi, non potrà che confermare le proprie certezze di fronte all’incorporazione di Matan e del suo team nel business di EFI. Tutto ruota attorno al personaggio di Efi Arazi, classe 1937, laureato al MIT, leggendario fondatore e CEO di quella Scitex Corporation che all’apice del proprio splendore contava migliaia di dipendenti e un business globale nei sistemi di prestampa e stampa digitale, compresa la leadership indiscussa nel campo pionieristico della stampa superwide format con prodotti come GrandJet e Idanit. Vent’anni dopo aver costituito Scitex, è lo stesso Arazi nel 1988 a fondare quella Electronics For Imaging (EFI) che nei tre decenni successivi, con Fiery, avrebbe dato vita a uno standard de facto nell’ambito dei digital front end per la stampa digitale. Con l’acquisizione di Matan, nel cui team risulta determinante la presenza di ex collaboratori di Scitex, le tecnologie alla base delle due startup di Arazi tornano sotto un unico brand. Chissà se Efi lo avrebbe mai immaginato?


meeting leaders striale, che può attrarre ingegneri ventenni senza esperienza. Più spesso i nostri nuovi collaboratori di anni ne hanno 35 e portano in azienda le proprie competenze”.e

C’è ancora spazio per l’innovazione? What’s next? Se la stampa roll-to-roll è a buona ragione considerata il segmento più maturo dell’inkjet applicato alle arti grafiche, sono in molti a chiedersi quanto abbia ancora senso investire in queste piattaforme. E quanto spazio ci sia ancora per innovare. “L’ho ricordato ai miei stakeholder nel 2004, quando mi hanno detto che non c’era più spazio per innovare. Ho chiesto loro di fidarsi e il resto è storia – ricorda Hanan Yosefi – Per il futuro, senza svelare dettagli, siamo convinti che i prossimi step evolutivi del roll-to-roll andranno verso l’industrializzazione e l’integrazione di più processi in un’unica infrastruttura. Non è casuale che quest’anno abbiamo raddoppiato la capacità produttiva per supportare la do-

manda, e per il futuro vediamo un potenziale incredibile”. Pur con una buona presenza internazionale, nell’ultimo decennio Matan ha affermato la propria leadership in Israele, trasformandosi in uno standard di fatto per molti operatori. Questo ha consentito di mettere a punto un modello di relazione con il cliente che è alla base dello sviluppo presente e futuro. Contrariamente all’approccio adottato da molti brand, è l’intero team a relazionarsi con l’utilizzatore finale: venditori, sviluppatori, ingegneri di R&D e tecnici di produzione hanno costituito un team coeso e trasparente che si occupa della validazione del processo del cliente direttamente presso la sua sede, attraverso test, conversazioni e un confronto serrato. Questa relazione profonda è ciò che ha permesso e permette al team israeliano di EFI di innovare e migliorare continuamente il prodotto nel modo più profondo. “Alcuni dei nostri brevetti – racconta con orgoglio Yosefi - li abbiamo messi a punto insieme ai clienti, che per correttezza e gratitudine abbiamo infatti citato nel testo di deposito del brevetto”.

EFI Inkjet Israel raddoppia spazi e capacità produttiva La prospettiva di valorizzare il sito produttivo israeliano di Rosh Ha’Ayin si è rapidamente trasformata in realtà a seguito dell’acquisizione. Anzi in un’esigenza impellente. La decisione di centralizzare la produzione dei sistemi superwide roll-to-roll in Israele (ad eccezione dei modelli tessili FabriVU che vengono costruiti in Italia da EFI Reggiani), ha imposto un sostanziale raddoppio degli spazi impiegati per la ricerca e sviluppo e la produzione delle nuovissime stampanti VUTEk 3r e 5r e dei modelli denominati Quantum e Matan da 3 e 5 metri, basati sull’architettura preesistente.

La rete vendita globale di EFI, che conta migliaia di dealer e agenti, cui si aggiungono i funzionari di vendita diretta nei mercati più rilevanti, genera ogni anno un volume di ordinativi elevatissimo e in continua crescita. Attualmente EFI sta infatti investendo per potenziare tutti i propri siti centri di eccellenza specializzati nell’hardware di stampa, inclusi lo stabilimento di Castellon in Spagna e la storica fabbrica VUTEk di Meredith. L’intera produzione USA è infatti in fase di rilocalizzazione nel nuovo sito dedicato all’inkjet a Manchester (New Hampshire), poco fuori Boston.

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eventi A Lione, dal 7 al 9 giugno, la sesta edizione di Dscoop EMEA ha riunito ed entusiasmato la community degli stampatori digitali utilizzatori di tecnologie HP

Ispirarsi per far crescere network e infrastrutture: Dscoop 2017 segna la rotta di Lorenzo Villa // lorenzo@densitymedia.com

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osa hanno in comune oltre 1.300 stampatori e professionisti della comunicazione provenienti da 45 paesi di Europa, Medio Oriente e Africa, che per tre giorni scelgono di staccare la spina dalla produzione e investire tempo e denaro per riunirsi, confrontarsi, misurarsi e apprendere? Anzitutto un livello di visione e una capacità di ispirare e ispirarsi superiore alla media. Oltre, naturalmente, ad una straordinaria affezione per una tecnologia e un brand che considerano differenziante. Solo partecipando personalmente agli eventi

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organizzati da Dscoop – la community mondiale degli utilizzatori di sistemi di stampa professionali HP – si riesce a comprendere quanto grandi siano l’orgoglio, il senso di appartenenza e la voglia di scambiare idee di questi imprenditori. Dscoop EMEA 2017, che vi invitiamo a scoprire nelle prossime pagine, non è infatti che la punta dell’iceberg di un sistema di relazioni più complesso, sviluppatosi in larga misura in modo spontaneo. Dscoop è di fatto una community indipendente nata nel 2005 e arrivata oggi a contare migliaia di membri attivi in tutte le parti del mondo. Il funzionamento di un’organizzazione tanto

complessa è appannaggio degli stessi membri, con l’ausilio di un management team dedicato. Nell’area EMEA, ad esempio, la community è retta da un Board of Directors formato da stampatori – tra cui l’italiano Vincenzo Cirimele di PressUP – coadiuvati da manager Dscoop e manager HP. Ma Dscoop è anche tecnologia e differenziazione applicativa. L’annuale meeting include infatti un’area espositiva da fare invidia alle più blasonate fiere delle Graphic Arts. || In alto, l’assegnazione degli Inkspiration Awards, i premi alle migliori applicazioni realizzate dai membri di Dscoop con tecnologie digitali HP


eventi

intervista a Keith Wilmot CEO di Dscoop

“Nella nostra Vision 2020 Dscoop non sarà solo un collettore di stampatori, ma una community di soggetti like minded che trasforma le idee in prodotti”

Parlaci di te e di cosa ti ha portato ad abbracciare l’avventura di Dscoop... Vivo negli USA con mia moglie Jennifer, con cui sono spostato da 23 anni. Ho quattro figli, di cui due al college, un cane e un gatto. Una vita folle, insomma. La maggior parte della mia carriera e del mio background è legato ai grandi brand, il più recente dei quali è Coca Cola, per cui ho avuto il privilegio di guidare l’innovazione e la creatività globale. Tra i miei compiti quello di costruire le competenze creative e innovative, e lavorare concretamente su progetti di sviluppo del business in un’ottica di innovazione. Dopo un decennio in Coke ho deciso di dare vita a un’azienda di leadership development, di cui HP e Dscoop sono state clienti. Sono stato attratto e affascinato dalla vision e dalla mission di Dscoop e aver speso 20 anni presso grandi brand, aver compreso le sfide che questi si trovano ad affrontare, mi ha persuaso che avrei potuto essere utile. Una delle criticità maggiori per i brand è legata all’evoluzione tecnologica, al chiasso che c’è nel nell’ambito dei media e nella comunicazione digitale, che rendono sempre più complesso il calcolo del ROI. La stampa, di contro, sta dimostrando di essere una soluzione eccezionale per supportare la crescita dei brand. Anzitutto perché riduce il rumore e aumenta il livello di realismo del messaggio di marketing. La stampa dà vita alle idee come nessun altro strumento di marketing riesce a fare, incluse la pubblicità e i

Oltre 60 partner tecnologici Che un evento capace di attrarre centinaia di potenziali clienti ultra-selezionati sia un’occasione ghiotta per qualsiasi vendor, è quasi un’ovvietà. Eppure, anche sul fronte dei partner e degli sponsor, Dscoop ha saputo attrarre attorno a sé alcuni dei brand più innovativi e virtuosi della nostra industria. L’immensa area espositiva, suddivisa in aree applicative e basata sulle ultimissime piattaforme HP a foglio e a bobina, si è trasformata in un palcoscenico applicativo per decine tra software house, cartie-

digital media. E sono persuaso che questa capacità aumenterà sempre di più nel futuro. Tra i brand la tendenza comune è il ritorno al cosiddetto power of print. Credo che oggi ogni brand owner stia guardano a investimenti capaci di offrire il massimo impatto in termini di penetrazione, lettura, impatto e ritorno dell’investimento. Specie laddove gli stampatori innovano e offrono nuovi servizi, tecnologie e modi di portare il messaggio verso il consumatore. Creativi e influenzatori sono più facilitatori o ostacoli? Uno degli scogli maggiori è l’awareness di questi soggetti, la loro compresione di ciò che la stampa può realmente offrire. Il passato di Dscoop e della nostra industria è stato in larga misura incentrato sulle macchine. Di conseguenza la maggior parte dei creativi non conosce il potere della stampa e ciò che è possibile realizzare con una Indigo Press. Una delle sfide di Dscoop è infatti aiutare a superare questo gap, connettendo i creativi con le potenzialità degli stampatori. Ed è anche vedendo e toccando mano come è possibile innovare un’etichetta, nel corso di un evento come questo, che si comprendono le potenzialità. L’ispirazione è sufficiente o servirebbe più formazione su strumenti e piattaforme? Education e awareness dovrebbero andare di pari passo. Ad oggi i creativi sono una percentuale minima dei delegati al Dscoop e abbiamo una grande opportunità

re, fornitori di materiali speciali e produttori di sistemi di finishing e nobilitazione. Un’occasione preziosa per approfondire, senz’altro meglio che in molti affollati trade show, il funzionamento pratico e le innumerevoli opportunità di integrazione e di business di molte soluzioni, con il vantaggio di poterne vedere dal vivo le applicazioni e di poter dialogare con stampatori di tutto il mondo che già le utilizzano.

Decine di sessioni formative Il piatto forte di Dscoop è senza dubbio la

perché questo diventi il luogo in cui condividere idee, competenze e far nascere progetti. Quanti brand owner frequentano Dscoop? Ancora troppo pochi, per lo più brand globali. Ma è solo l’inizio. Il nostro futuro è connettere i brand al nostro network di stampatori e partner. Nella nostra Vision 2020 Dscoop non sarà solo un collettore di stampatori, ma una community di soggetti like minded che trasforma le idee in prodotti. Ci sarà ovviamente HP con creativi, brand, stampatori e converter. Vogliamo essere il collante di questa community. Quanto è abilitante essere la user community di HP? È un fattore chiave. Non c’è nulla nel mercato che non possa o non dovrebbe essere creato con la tecnologia Indigo. Continueremo ad essere una community di clienti che ruotano attorno al brand HP Indigo, aperta naturalmente anche a quei prospect che vogliono capire se questa piattaforma possa essere la risposta tecnica e creativa ai propri bisogni. Che raccomandazione faresti a un giovane creativo? Le idee sono fantastiche, il mondo ne ha bisogno. Ma vanno eseguite e rese tangibili, o non si va da nessuna parte. È fondamentale trovare partner, lavorare a stretto contatto con gli stampatori e i converter, apprendere i processi e comprenderne esattamente le potenzialità e i limiti.

formazione. Un tema che alle nostre latitudini è troppo spesso sottostimato e che in generale, durante fiere e convegni, occupa quasi sempre una posizione di subordine. Con un programma serrato di convegni, workshop, corsi e sessioni plenarie di pura ispirazione e motivazione, Dscoop offre straordinarie opportunità formative: dal packaging alle etichette e all’interior decoration, dall’ottimizzazione del workflow all’uso dei social media, cui si aggiungono sessioni tenute da esperti di marketing e importanti brand-owner. Non è casuale che a Lione quasi ogni sessione abbia registrato il tutto esaurito.

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eventi

intervista a Elan Friedman VP Marketing di Ilan e Chairman di Dscoop EMEA

“Per avere successo devi impegnarti a scoprire e comprendere le dinamiche di business e di marketing del tuo cliente, e poi mettere in campo tutti gli strumenti e le competenze necessari per dare vita al progetto”

Parliamo di Elan stampatore. E di Elan membro di Dscoop... Ho iniziato il mio viaggio in Dscoop 5 anni fa, quando mi è stato chiesto di entrare come volontario in uno dei comitati. Mi sono sentito subito a mio agio trovando persone come me, che hanno il piacere di condividere esperienze. Uno dei miei amici mi ha detto che se avessi condiviso un’idea avrei ottenuto in cambio moltissimo dalla community, perché tutti sono in cerca della prossima success story. Tutti vogliono imparare dagli errori commessi con una tecnologia o con un business. Cosa vi rende diversi? Siamo persone che vogliono essere migliori dei propri concorrenti. È il motivo per cui siamo qui: per impararare e scoprire in anticipo quello che verrà. Quando sei qui, tra colleghi visionari, sei davvero ispirato ad essere come loro. È un circolo virtuoso di persone che vogliono fare le cose meglio, senza mai smettere di imparare. Se vieni al Dscoop è perché vuoi migliorare i tuoi risultati E non è solo una questione economica, ma significa smettere di fare sempre la stessa cosa, aspettando che le cose cambino, e iniziare a pensare out of the box. Fare qualcosa di diverso, pensare di realizzare prodotti e servizi premium. E la via più veloce per farlo è confrontarsi con persone che lo hanno già fatto. Nonostante oggi si possa cercare su Google per qualunque cosa, non ci sono risposte buone per tutto. E allora, perché non riunirsi con persone come te, che vogliono cambiare il proprio

mondo e innovare la stampa? Ecco perché ho scelto di investire più tempo in Dscoop, incontrare più persone e cercare nuove opzioni per far crescere il mio business. Diventati amici, poi, ci si supporta a vicenda, si scambiano contatti e visite reciproche, in tutte le parti del mondo. Ultimamente sono stato da colleghi in UK, in Francia, e nelle prossime settimane andrò in Olanda. Tutto perché ci siamo conosciuti in un luogo che si chiama Dscoop, che per me si è trasformato in un modo per aumentare i profitti. Quali aspetti pratici accomunano voi innovatori, eccetto la stampa digitale... La stampa digitale non è magia, ma una piattaforma su cui stampare i lavori. Ciò detto, non mi considero uno che butta colore sulla carta. Noi vendiamo servizi e prodotti. E talvolta i servizi che vendiamo includono prodotti stampati. In sintesi, quando realizzo un progetto mi occupo di pensare a come renderlo unico. uno stampato personalizzato non è di per sé un’invenzione, ma quando fai qualcosa che ti permette di lavorare con un dipartimento marketing anziché con un broker, il rapporto con il cliente cresce di livello e si esce dalla logica perversa del prezzo. Significa che avete portato skill creativi e di marketing in azienda? Credo sia un imperativo. Guardando alla supply chain della stampa, se stampi e basta ti fai del male. Se puoi mettere valore

aggiunto sulla pagina, invece, inizi a competere sulla base delle tue skill di marketing e di innovazione. Tutte le applicazioni meravigliose presenti qui al Dscoop non rappresentano semplice stampa, ma stampatori che sono stati pagati per la loro creatività. E questo è lo spazio in cui puoi fare soldi. Per questo educo i miei venditori ad essere più creativi, andando dai clienti non a parlare a parlare di prodotto, ma dialogare su come far crescere il loro business. Quando acquisisci questa capacità, non sei più solo uno stampatore: diventi qualcosa a metà tra un’agenzia e un consulente marketing. L’alternativa è spartirsi i lavori economici. Commercialmente non fa un piega. Ma come si esegue nella realtà? Anzitutto devi essere creativo nella tua testa: molti non ce la fanno perché in fondo è molto più semplice stampare. Per avere successo devi impegnarti a scoprire e comprendere le dinamiche di business e di marketing del tuo cliente, e poi mettere in campo tutti gli strumenti e le competenze necessari per dare vita al progetto: design, database management, digital marketing. Se non li hai, li prendi in outsourcing. Un suggerimento ai colleghi? Quello che ho dato a un collega israeliano che mi ha detto di aver imparato tantissimo in questi tre giorni: vieni qui e alla fine farai più soldi, non perché è divertente ma perché non puoi implementare senza aver prima imparato.

Passione e devozione per far crescere la community Assistere a continue dimostrazioni di affetto e gratitudine nei loro confronti da parte di membri e partner tecnici del grande evento di Lione, ti fa capire quanto il loro sia un ruolo chiave. Parliamo di Olivier Gravet, stampatore francese e Chairman dell’edizione 2017 di Dscoop EMEA. Ma

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soprattutto di Alonzo Romero Lauro, Director di Dscoop EMEA, e della Community Manager Natalia Skwarek. Sono loro i punti di riferimento che, giorno dopo giorno, creano le condizioni perché la community possa interagire, incontrarsi ed esprimere il massimo del valore.

|| Da sx Olivier Gravet, Natalia Skwarek e Alonzo Romero Lauro di Dscoop EMEA


eventi

|| A sinistra, applicazioni prodotte a Dscoop con il nuovo digital coater Duplo DuSense. Qui sopra, un esempio di verniciatura spot a rilievo realizzata con Scodix

La nobilitazione digitale cattura stampatori, creativi e brand-owner Se creatività estrema, dati variabili, colori speciali, cordonature e fustellature contribuiscono sensibilmente alla costruzione di progetti stampati digitali ad alta marginalità, nell’ultimo biennio i riflettori sono più che mai puntati sulla cosiddetta nobilitazione digitale. In sostanza la trasposizione inkjet di quelle tecniche che da decenni fanno parte dell’arte nota (analogica)

nel campo del packaging, delle etichette e dell’editoria di lusso: ori, argenti, verniciature selettive, effetti lucido/opaco, effetti di embossing e tanto altro. Tecniche consolidate e note a creativi e brand-owner, caratterizzate però da un certo livello di complessità tecnica, dalla necessità di realizzare matrici e cliché e – non ultimo – da tempi e costi di avviamento non trascurabili.

Non è casuale che, a fronte dei continui sviluppi della tecnologia inkjet, siano sempre di più i costruttori che hanno scelto di cimentarsi in questo segmento. A partire dall’israeliana Scodix, apripista del segmento e protagonista anche all’ultimo Dscoop. Per continuare con una manciata di altri brand, cui si è recente aggiunta la giapponese Duplo. Proprio Dscoop è stato

uno dei palcoscenici europei per il lancio di DuSense. Il nuovo UV coater Duplo per verniciature spot, anche a rilievo, apre nuove prospettive per molti piccoli e medi stampatori, che oggi possono realizzare effetti speciali sul popolare formato 35x50 cm - DuSense gestisce fogli fino a 364x740 mm - con dimensioni macchina e livelli di investimento limitati.

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eventi L’energia di Dscoop è travolgente. Perché, allora, gli italiani lo frequentano poco? È una tendenza comune ai grandi paesi del Sud Europa. Per questo ci siamo impegnati per costruire degli eventi Dscoop locali, che hanno già avuto buoni riscontri in Italia, in Francia e in Spagna. Ora la sfida è accrescere il valore dei contenuti.

intervista a Francois Martin Global Marketing Lead Graphics Solutions Business di HP

Quest’anno il tema di Dscoop è la trasformazione del business? In quale ottica? Veniamo da un modello ultradecennale basato su prodotti e servizi. Che oggi segna il passo. È inziata l’era dei servizi e delle piattaforme, alcune delle quali hanno avuto un successo travolgente, come Pixartprinting nell’ambito del web-to-print in Italia. Non è il caso di banalizzare il successo straordinario di questa azienda, ma semplificando, se garantisci un’ottima qualità e fornisci una buona infrastruttura, pienamente automatizzata, dove i clienti possono ordinare online, hai senz’altro maggiori possibilità di successo.

“Se io ho una HP Indigo a 4 colori e tu hai una 7 colori, magari riusciamo a fare qualcosa di buono insieme. Se facciamo parte del network di Dscoop è più semplice, senza mettere in discussione la relazione Non tutti, però, possono con il cliente finale” diventare online printers...

Indubbiamente. Ma iniziare a

dire ai tuoi clienti che se vogliono stampare brochure, roll-up e poster non devono più chiamare o venire fisicamente, è un bel passo avanti. Un servizio aggiuntivo, trasparente, fidelizzante, che incentiva la personalizzazione. Mettere in piedi un e-procurement per i propri clienti, grazie anche al supporto di PrintOS, può diventare un’operazione win-win per qualsiasi stampatore e qualsiasi creativo o brand-owner, a partire dal packaging. Eppure per tanti piccoli stampatori commerciali a foglio questa è utopia... Non è l’unica via per migliorare le proprie performance. Una delle aree meno esplorate e più promettenti è quella della collaborazione. L’esempio lampante è quello di due nostri clienti, uno a Ginevra e uno a Losanna. Entrambi stampano large format, uno con un mix di HP Latex industriali e compatte, l’altro con Latex piccole e medie, e una flatbed UV. Entrambi hanno un cutter, ma con formati e performance differenti. Ebbene, hanno deciso di mutualizzare le proprie risorse e stanno creando una terza azienda partecipata.

Anche questo significa fare network: condividere attrezzature non pienamente utilizzate prima di comprarne di nuove. Così facendo hanno ridotto i costi e ora stanno considerando di acquistare una nuova stampante 3D e altri engine HP. Ma gli esempi sarebbero moltissimi. Dscoop è il luogo in cui queste cose succedono e vediamo che sempre più imprenditori mettono a fattore comune le proprie risorse. In che modo Dscoop promuove queste dinamiche? In modo spontaneo. Se io ho una HP Indigo a 4 colori e tu hai una 7 colori, magari riusciamo a fare qualcosa di buono insieme. Se facciamo parte del network di Dscoop è più semplice, senza mettere in discussione la relazione con il cliente finale. Il trend lo hanno scatenato fenomeni di successi come Blablacar e Uber: network potenti, al punto da aver ridotto le revenue di treni e taxi. Ora ci aspettiamo che questo comportamento, che è logico anzitutto finanziariamente, influenzi positivamente non solo la community di Dscoop, ma l’industria del printing in generale.

Fustellatura e cordonatura digitale diventano un “must have” La crescita dei formati carta – emblematica l’affermazione delle nuove HP Indigo 10000 e 12000 in formato B2 – avvicina sempre più la stampa digitale a foglio al packaging e alle sue applicazioni. Un’opportunità che molti stampatori commerciali e cartotecniche hanno già abbracciato, integrando i propri reparti produttivi con una nuova digital press, o in altri casi dando vita a workflow completamente nuovi. Al di là delle criticità tecniche implicite in processi e applicazioni inediti, la necessità di progettare e consegnare prodotti finiti complessi, sta stimolando molti stampatori a valutare l’investimento congiunto su macchina da stampa, software di progettazione e

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sistemi di finishing in grado di realizzare astucci e materiali per il punto vendita just-in-time, in basse tirature e con un certo livello di personalizzazione. Per questo, già da qualche anno, produttori come l’israeliana Highcon e l’italiana SEI Laser lavorano al perfezionamento di attrezzature in grado di cordonare e fustellare carta e cartoncino teso e ondulato. Un tema caldo, che al Dscoop è stato affrontato nel seminario “Digital all the way” – che ha registrato il tutto esaurito – tenuto da Eshchar Ben-Shitrit di Highcon. Un incontro in cui a parlare sono state principalmente applicazioni e utilizzatori capaci di dimostrare il vantaggio tecnico e di business del digital finishing.

|| In alto, PaperOne 5000, il sistema di cordonatura e fustellatura digitale di SEI Laser. Qui sopra, il seminario sul digital finishing tenuto da Eshchar Ben-Shitrit di Highcon.


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eventi

intervista

a Antonio Maiorano Country Business Manager Indigo di HP Italy

“Agli stampatori abbiamo portato riflessioni e proposte, la prima delle quali è uscire dalla logica della vendita tramite ufficio acquisti e della lotta sul prezzo, spostandosi sul premium price”

Come sei arrivato a guidare con successo il business di HP Indigo nelle arti grafiche? Forse proprio grazie a un’esperienza pregressa del tutto avulsa dalle arti grafiche. Sono entrato in HP nel 1996 nell’ambito del computing e dell’office printing, occupandomi sia del canale che del cliente finale. Seguivo grandi clienti tra cui banche, assicurazioni e manufacturing. L’acquisizione di Indigo da parte HP si è concretizzata nel 2001 e infine ha avuto successo. Da sempre quello delle arti grafiche è un mercato molto verticale in termini di knowledge: è la classica industria di cui devi far parte, di cui devi parlare la lingua. Ma è un modello superato, che va in contrasto con il momento storico. Fino a ieri si stampava carta con l’obiettivo di riprodurre immagini, mentre oggi lo si fa per comunicare, ovvero per creare prodotti e progetti completamente diversi. Pensi che questo cambio di paradigma sia stato compreso? Solo parzialmente. Il limite spesso sta nelle visioni imprenditoriali, ancora legate ai modelli di business tradizionali. Ma ci sono

spazi enormi: basti pensare che la stampa digitale pesa solo il 4 o il 5% dei volumi complessivi. Che sono in calo, questo è vero, ma solo nell’area analogica. Dscoop ci parla di trasformare dei modelli di business, di fare network. Quanto è difficile affermare questa logica in Italia? Ricopro questo ruolo da circa tre anni e quando sono arrivato ci siamo resi conto di dover agire. Con Indigo eravamo e siamo leader di mercato. E abbiamo la responsabilità di guidarlo. Anzitutto abbiamo iniziato a coinvolgere la filiera, smontando il rapporto esclusivo tra fornitore di macchine e stampatore, e coinvolgendo agenzie e brand owner, spiegando loro cosa è possibile realizzare. Da qui sono nate le operazioni con Coca Cola, Nestlé, Barilla, Parmalat, Danone e altre. Dal rapporto di valore con alcuni creativi lungimiranti è nata l’esperienza di Brand Revolution, che ci ha permesso di coinvolgere altri brand owner. Agli stampatori abbiamo portato riflessioni e proposte, la prima delle quali è uscire dalla logica della vendita tramite ufficio

acquisti e della lotta sul prezzo, spostandosi sul premium price. Come farselo riconoscere? Stampando prodotti che comunicano col consumatore e aiutano il brand-owner ad accrescere le vendite. La verità è che chi approccia il digitale trova facilmente nuove aree di business. Chi lo capisce, come accade nel packaging rigido e flessibile, di solito ci riesce. In che modo gli stampatori commerciali a foglio possono interpretare questa opportunità? La stampa a foglio è un mercato consolidato e competitivo, in cui è necessario avere le idee più chiare. Partendo dalle due peculiarità chiave del digitale, ovvero i dati variabili e l’efficienza sulle basse tirature, abbiamo clienti che hanno saputo costruire progetti unici da cui ricavano elevate marginalità. Per esempio libri on-demand la cui storia è costruita attorno al lettore, che acquista e legge un libro personalizzato. E ancora fumetti manga di altissima qualità, stampati just-in-time anziché in alti volumi. Solo così si creano prodotti premium price.

|| A sx, il set di packaging realizzato da Iggesund con HP Indigo e HP SmartStream Mosaic. A dx, il campionario della nuova gamma Soho Touch Class di Fedrigoni.

Carta e stampa digitale: una coppia di valore che inizia a dialogare Salvo rarissime eccezioni, il rapporto tra produttori di stampanti digitali e cartiere è stato per molti anni inconsistente. Se da un lato i costruttori di macchine erano impegnati a migliorare le performance delle stampanti e la compatibilità con gli stock di carta utilizzati dagli stampatori, dall’altro le cartiere presidiavano i propri clienti e interlocutori tradizionali

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nell’offset e nella rotocalco. I volumi e i fatturati prodotti dal digitale, questo è vero, non erano quelli di oggi. Un chiaro esempio di lungimiranza è stato e continua ad essere quello dell’italiana Fedrigoni, che già da anni supporta HP Indigo con le proprie carte di pregio e che a Dscoop ha lanciato la nuova gamma Soho Touch Class. Disponibili in tre grammature (95,

200 e 300 g/m2), tre formati e due finiture, le nuove carte sono dotate di uno speciale trattamento che garantisce la massima qualità di stampa su HP Indigo, sistemi a toner e macchine offset, ma soprattutto valorizza gli effetti di verniciatura (anche spessorata) e foiling digitale. Tra i player cartari che più sono diventati ambasciatori del digitale c’è poi Iggesund,

che con il suo brand Invercote è un punto di riferimento per creativi e stampatori di packaging. Al Dscoop la cartiera svedese ha mostrato le caratteristiche tecniche e di stampabilità della serie G di Invercote, in abbinamento alla stampa digitale HP Indigo e al software di layout variabile HP SmartStream Mosaic, con cui ha realizzato una serie di pack dal design unico.



eventi Inkspiration Awards: l’Italia con Nava Press trionfa nei cataloghi Se è vero che non c’è grande evento senza una premiazione, è altrettanto vero che negli ultimi anni la maggior parte degli awards applicativi faticano a convincere e ad essere rappresentativi di quei livelli di eccellenza e innovazione che dovrebbero incarnare. Storia diversa è quella degli Inkspiration Awards, che beneficiano del medesimo livello creativo, qualitativo e innovativo – nettamente fuori scala, per dirla tutta – espresso

dai membri di Dscoop. Otto le categorie in cui gli end-user possono candidare i propri lavori: Self-promotion, Direct mail, Catalogs/Brochures/Flyers, Publishing, Photo Books/Photo Applications, Folding Carton, Flexible Packaging e Labels/ Shrink sleeves. Un mix quasi apparentemente esagerato, che tuttavia ben rappresenta la varietà di applicazioni realizzabili combinando la tecnologia HP (per lo più Indigo a foglio e a bobina)

con innumerevoli tecniche di finishing, carte, materiali ed effetti speciali. Ciò che appare subito chiaro entrando al Dscoop e visitando le varie isole tematiche in cui sono esposte le applicazioni, è che per popolarle non è stato necessario raschiare il fondo del barile. Sono centinaia, una più bella dell’altra, le applicazioni che combinano stampa digitale con colori di processo e tinte speciali, effetti di verniciatura, cordonature e fustellature speciali,

personalizzazioni e dati variabili, supporti speciali e lavorazioni manuali. In molti casi realizzate per brand-owner rilevanti. Motivo di orgoglio per l’Italia è stato il premio che la milanese Nava Press (gruppo Rotolito Lombarda) si è aggiudicata per il miglior catalogo: un progetto di altissima qualità, nobilitato con una copertina in pelle e confezionato a a mano per Ermenegildo Zegna Atelier, stampato in 80 copie riservate ai buyer più esclusivi.

|| Gabriella Moretti di Rotolito Lombarda ritira il premio per il miglior lavoro nella categoria “Catalogs” per il progetto “Atelier”, realizzato da Nava Press con HP Indigo 12000

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focus | Protek Unico TT Conveyor

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Protek Unico TT Conveyor: tagliata per tessuti XXL

carta d'identità

La rinnovata soluzione di taglio dispone di un inedito piano di lavoro con larghezza di 3,3 m e mutua dalle sorelle più piccole versatilità e produttività 24/7

PRODUTTORE Protek

NOME Unico TT Conveyor

DIMENSIONI DEL PIANO DI LAVORO 1.650x3.075, 2.150x3.075, 3.300x2.100 mm

SUPPORTI FLESSIBILI GESTIBILI Vinile adesivo, carta, tessuto, banner in PVC, cartone teso

SUPPORTI RIGIDI GESTIBILI Compositi di alluminio, spugne, pannelli plastici, supporti cartacei, metacrilati, cartone ondulato, legno

VELOCITÀ 60 m/min

SOFTWARE Protek Visiotek

APPLICAZIONI Allestimenti POP, sign & display, interior decoration, packaging

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Protek è nota nel mondo delle arti grafiche digitali per le sue tecnologie di taglio e fresatura eccezionalmente affidabili. Lo scorso anno ha lanciato la prima serie di cutter dotati di conveyor belt, Protek Unico TT Conveyor. Essa conserva il DNA industriale, tratto distintivo delle tecnologie Protek, e amplia la gamma di lavorazioni rispetto al modello a piano fisso da cui deriva. Negli ultimi mesi la serie è stata oggetto di aggiornamenti della tecnologia di trascinamento e di gestione dei materiali, nonché l’aggiunta di un terzo formato. Oggi Unico TT Conveyor è disponibile anche con larghezza massima di 3,3 m e punta a soddisfare le crescenti richieste di applicazioni XXL in tessuto. Il punto di forza di questa macchina risiede nella sua versatilità e nella capacità di passare in pochi minuti dal taglio di materiali flessibili alla fresatura di supporti rigidi di ogni tipo. Unico TT Conveyor è destinata a stampatori digitali e serigrafi in cerca di una soluzione all-in-one che non implichi alcun tipo di rinuncia. Progettata per produrre 24/7, questa piattaforma è in grado di effettuare anche lavorazioni non presidiate candidandosi, di fatto, a rappresentare un investimento altamente remunerativo.

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intervista a Giulio Fazzini Amministratore Protek

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Rispetto alla versione del 2016, cosa rende oggi Unico TT Conveyor ancora più performante sui materiali flessibili? Abbiamo lavorato molto sul sistema di trascinamento. Il tappeto è stato perfezionato scegliendo un nuovo materiale con prestazioni superiori. Questo ci ha consentito di ridurne il tensionamento, prevenendo quello che definiamo “ritorno elastico” ovvero una deformazione che influisce negativamente sulla precisione di taglio. Poi abbiamo potenziato il sistema di controllo a bordo macchina, installando telecamere con una maggiore definizione. L’adozione di un nuovo algorit-

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mo ha velocizzato la lettura dei crocini sui materiali, riducendo di conseguenza i tempi di avviamento delle lavorazioni. Inoltre, abbiamo realizzato nuovi tavoli di scarico e nuovi sistemi di svolgimento e avvolgimento delle bobine. Infine abbiamo introdotto un dispositivo, ancorato alla trave, per ottimizzare il trasporto del materiale. Esso si attiva durante il trascinamento per mantenere saldamente ancorato al tappeto il supporto da movimentare. Ci sono differenze strutturali o tecnologiche nel plotter da 3,3 m rispetto alle “sorelle”? Il telaio è stato ridisegnato per

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mantenere la consueta solidità. La trave, ovviamente più lunga, ha subito modifiche alla sua architettura per garantire maggiore rigidità con un aumento minimo del peso. Questo per non pregiudicare velocità e precisione negli spostamenti. Quali sono i tratti caratteristici che nessun competitor nella fascia 3,3 m può offrire? La reale multifunzionalità e la grande potenza di fresatura. Unico TT Conveyor passa dal soft signage al metacrilato in meno di 10 minuti. Inoltre, la macchina può essere personalizzata in base a specifiche richieste dei clienti.

Solidità, precisione e potenza al servizio del finishing digitale Unico TT Conveyor è una solida soluzione di taglio e fresatura che non teme un utilizzo massivo e su più turni di lavoro. Il piano di lavoro è disponibile nei formati 1.650 x 3.075, 2.150 x 3.075, 3.300 x 2.100 mm e può essere diviso in nove o dodici zone di aspirazione indipendenti. La macchina dispone di una testa di taglio multiutensile. Questa ospita contemporaneamente fino a 3 utensili e una fresa con potenza di 3,6 kW e velocità di rotazione di 50.000 giri/min. Un cambio utensile rotativo automatico, a lato macchina, consente la sostituzione rapida degli utensili per la fresatura, in base alle diverse lavorazioni. Tra i materiali rigidi Unico TT Conveyor può gestire compositi di alluminio con spessore massimo di 10 mm, spugne fino a 80 mm, cartone ondulato

e pannelli con un peso fino a 120 kg. La larghezza di 3.300 mm rende l’impiego della macchina ideale in abbinamento a stampanti rollto-roll da 3,2 m. Lo sbobinatore di Unico TT Conveyor può gestire bobine di vinile, tessuti, PVC con diametro massimo di 1.000 mm e un peso fino a 1.000 kg. Per trascinare correttamente materiali elastici come i tessuti, evitando distorsioni, il sistema è dotato di uno svolgitore supplementare. per gestire una bobina di materiale cartaceo microforato da accoppiare a eventuali materiali elastici per prevenirne l’alterazione dimensionale durante il trascinamento. Il software proprietario Visiotek concorre ad abbattere le possibilità di errore, confrontando la posizione dei crocini presenti sullo stampato con le informazioni contenute

l’azienda Protek nasce nel 1996 da una visione dell’attuale amministratore Giulio Fazzini. L’imprenditore, fin dall’adolescenza, dedica il suo interesse alle macchine CNC ad alto contenuto tecnologico, con lo scopo di iniziare a produrle. Dopo avere ottenuto

ottimi risultati nell’industria pesante, negli anni 2010 Protek si rivolge al mercato emergente della stampa digitale, con soluzioni di taglio per la grafica e il tessile. L’azienda è attualmente presente, in quattro continenti: Europa, Asia, Africa e America.

|| Lo sbobinatore frizionato di Unico TT Conveyor e, sulla destra, il nuovo dispositivo per ottimizzare il trascinamento dei materiali.

nel file di taglio e correggendo eventuali distorsioni. Mediante la lettura di QR Code, Visiotek può inoltre individuare i file di taglio da associare agli stampati, carica-

re il relativo set di impostazioni macchina e avviare la lavorazione. Una funzionalità pensata per la finitura non-stop di bobine contenenti molteplici soggetti.

Protek Zona Industriale C.da Congiunti 65010 Collecorvino (PE) www.protek.it protek@protek.it T: +39 085 8208888 F: +39 085 8206685

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tecnologie Il costruttore belga esalta la sua tecnologia a toner nell’ambito della stampa di cartone teso, integrandola in una linea completa di sistemi di verniciatura e finitura analogici

Xeikon Folding Carton Suite: modularità e stampa hi-end al servizio del packaging di Roberto Bonsignore // roberto@densitymedia.com

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l toner è la più matura tra le tecnologie di stampa digitale. Per qualcuno potrebbe suonare come un’accezione negativa, riservata a qualcosa che si avvia verso l’obsolescenza. In realtà la maturità corrisponde a una notevole affidabilità, con qualità di stampa e risoluzione comparabili all’offset e costi di produzione competitivi. Da oltre vent’anni Xeikon dimostra che è ancora possibile fare innovazione, portando l’elettrofotografia al di là dei suoi limiti e sfruttando le potenzialità della stampa a toner in nuovi mercati. Il packaging è un settore particolarmente interessante per lo sviluppo di tecnologie di stampa digitale. I brand owner sono alla costante ricerca di soluzioni innovative e sempre più personalizzate. Essi sanno che il packaging può essere il fattore decisivo per vincere l’ultima e fondamentale sfida con i competitor, quella che vede protagonista il consumatore. La Xeikon Folding Carton Suite nasce in quest’ottica ed è

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basata su un’inedita integrazione tra le stampanti digitali Xeikon 3050 e 3500 e alcuni dispositivi analogici per la finitura del cartone teso. La tecnologia Xeikon permette di realizzare prodotti finiti, pronti per piegatura e incollaggio, partendo da cartone teso in bobina. La Folding Carton Suite dà vita a un flusso di lavoro unico, che riduce tempi morti e sprechi di materiale, e consente di gestire lavorazioni just-in-time per rispondere alle richieste dei clienti. Per una gestione integrata del processo digitale nell’ambito del workflow aziendale esistente, Xeikon ha introdotto il front-end proprietario X-800. Il potente DFE di Xeikon consente di tenere sotto controllo l’intero processo di lavorazione, dalla prestampa alla submission dei lavori su una o più linee di produzione. || In alto, Xeikon 3500 in linea con il Web Varnishing Module, la taglierina integrata e lo stacker ad alta pila, accessori essenziali per produzioni non presidiate.


tecnologie Xeikon 3050 e 3500 sono il cuore di Folding Carton Suite Xeikon 3050 e 3500 garantiscono una qualità di stampa paragonabile all’offset. Un risultato reso possibile dalla combinazione tra i 1.200 dpi di risoluzione e la densità di punto variabile a quattro bit, che produce fondi pieni omogenei, sfumature morbide e colori profondi, con un elevato livello di contrasto. Xeikon 3050 e 3500 hanno una velocità massima rispettivamente di 297 m²/h e 594 m²/h. Entrambe le macchine da stampa sono dotate dello speciale fusore Alpine, che garantisce omogeneità e qualità su cartone teso fino a 350 g/m² e spessore fino a 550 µm. Il fusore è rivestito con un materiale morbido di origine plastica, con caratteristiche fisiche simili a quelle della gomma. Questo rivestimento aderisce in maniera ottimale anche a supporti con superfici irregolari. Questo permette un perfetto fissaggio dell’immagine, con un notevole aumento della qualità finale. La luce di stampa di 508 mm consente di poter stampare nel formato B2 (500x707 mm), tra i più utilizzati in ambito cartotecnico. Poter poi variare la lunghezza del foglio in uscita, partendo da un unico materiale in bobina, riduce i costi di magazzino e aumenta la versatilità. Una caratteristica che si accentua ulteriormente grazie al quinto colore. La configurazione standard è CMYK più orange, ma si può optare per il bianco, i colori di processo rosso, blu, verde, ExtraMagenta e SuperBlack, tinte piatte e anche colori metallizzati. Inoltre, per settori a rischio di contraffazione, Xeikon ha sviluppato colori tecnici per la brand protection.

|| Alcuni esempi di packaging realizzabili utilizzando la Folding Carton Suite, che include Xeikon 3050 e 3500

Vantaggi esclusivi del toner QA-I

Una suite modulare

Xeikon ha sviluppato interamente i toner QA-I utilizzati nella Folding Carton Suite, ottimizzandoli per la stampa su cartone teso. I toner QA-I non contengono composti organici volatili e, una volta applicati sui supporti, hanno un odore quasi impercettibile. Queste caratteristiche rendono i toner QA-I ottimali per la stampa di packaging alimentare primario. Un altro vantaggio non trascurabile è che queste chimiche aderiscono perfettamente e in modo duraturo anche su materiali molto economici, senza l’utilizzo di primer. Questa caratteristica rappresenta un notevole vantaggio, abbattendo i costi di stampa ed eliminando i problemi di gestione di magazzini differenziati per coloro che scelgono di affiancare un flusso digitale a quello analogico.

La Folding Carton Suite ha una logica modulare e include sia soluzioni sviluppate da Xeikon che macchine di terze parti, per soddisfare le differenti necessità di stampatori e converter. La configurazione presentata a Interpack 2017 include il WVM (Web Varnishing Module), un versatile modulo di verniciatura flexo per applicare a tavola piena o con riserva vernici a base acqua e UV, la sovrastampa di dati o l’applicazione di nobilitazioni, come i foil metallici. Il WVM integra anche una taglierina per lavorazioni roll-to-sheet. Infine, la possibilità di integrare uno stacker ad alta pila agevola la raccolta dei fogli in uscita nelle alte tirature, rendendo le pile di cartoncino stampato facilmente removibili e trasportabili verso una linea di fustellatura tradizionale.

X-800, il front-end che garantisce produttività, qualità e affidabilità X-800 è il front-end sviluppato da Xeikon per controllare ogni fase del processo di stampa. Il software gestisce la fase di prestampa indipendentemente da quella di produzione. Ciò semplifica notevolmente le operazioni, permettendo agli operatori di focalizzarsi solo sul processo di stampa, come nei flussi tradizionali. X-800 interagisce con ogni singolo componente hardware, ottenendo dati utili per migliorare in tempo reale le prestazioni di stampa. Il modulo

software ColorKey gestisce inoltre lo spettrofotometro in linea, permettendo di misurare i valori Lab della stampa in uscita e confrontandoli con i preset cromatici originali, a tutto vantaggio della consistenza cromatica dalla prima all’ultima copia. Il software permette anche la gestione di dati variabili complessi, con la possibilità di stampare metadati e codici a barre. La piattaforma è in grado di interagire con software di terze parti, come MIS, applicazioni web-to-print o gestionali.

|| Xeikon X-800 velocizza i processi di stampa ed è in grado di generare report dettagliati per poter analizzare tutti i dati relativi al processo produttivo.

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tecnologie La biellese Immagine, storico leader italiano dell’affissione, oggi beneficia dei più innovativi strumenti di progettazione, gestione e pianificazione di B+B ed Esko

Per i giganti del flessibile il futuro è differenziazione e automazione del workflow

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alla serigrafia alla stampa digitale, fin dalla sua nascita nei lontani anni ‘60 Immagine si è ormai affermata nell’immaginario nazionale come uno di quei player capaci di scrivere pagine gloriose nell’ambito dell’affissione pubblicitaria. E soprattutto uno dei pochissimi che ancora possono raccontarlo. Per gli operatori del superwide format l’ultimo decennio ha imposto un’evoluzione tecnologica vorticosa e un cambio inesorabile dei modelli di business, imposto anche dal crollo generalizzato dei volumi nella pubblicità esterna e dalle mutate esigenze tecniche e qualitative dei brand owner. Un cambiamento che Gianni e Pablo Marini, figli d’arte guidati da una genuina passione per la stampa, hanno abbracciato e interpretato con la propria personale ricetta di tradizione e innovazione, non smettendo di investire in un parco macchine sempre all’avanguardia. Questo ha permesso alla società piemontese di continuare a offrire il top in termini qualitativi e di capacità produttiva,

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efficientando i processi e continuando ad ampliare il range di prodotti. Ed è grazie a questa vocazione al miglioramento continuo, a questa spinta verso la differenziazione, che si apre un nuovo capitolo nella storia di Immagine. Se già infatti l’azienda stampava materiali rigidi per la cartellonistica, solo nell’ultimo anno è nata l’idea di garantire ai propri prestigiosi clienti progetti di comunicazione e allestimento chiavi in mano, dal megaformato all’espositore multimaterico, dall’allestimento in tessuto fino al complemento d’arredo in cartone alveolare. L’implementazione del nuovo workflow produttivo, basato su una iper-produttiva EFI Vutek LX3 Pro e sul cutter ad alte prestazioni Esko Kongsberg C64 da 3,2x3,2 metri, è appena iniziata. E grazie alla partnership con B+B ed Esko, Immagine si prepara a integrare i più evoluti strumenti di design, di workflow management e di gestione avanzata dei propri processi produttivi, vecchi e nuovi. || In alto, la nuova Kongsberg C64 da 3,2 metri è il cuore del finishing di Immagine


supplies tecnologie Dopo 50 anni tra serigrafia e pubblicità aprite a nuovi mercati. E’ più una sconfitta o un’opportunità? Siamo nati e cresciuti con la pubblicità, è vero. Ma un rapporto consolidato con i brand e con le loro esigenze ci conferma che abbiamo un potenziale enorme. Per questo stiamo diversificando.

intervista a Gianni Marini Co-titolare di Immagine srl

“Grazie alle nuove potenzialità produttive, stiamo anche vedendo un’evoluzione nel dialogo con i nostri clienti abituali”

All’atto pratico di quali prodotti e applicazioni parliamo? Fino a ieri non eravamo in grado di gestire internamente tutte le lavorazioni di sagomatura e fresatura. Un handicap nella costruzione di progetti di allestimento complessi in negozi e centri commerciali, di cui prima gestivamo solo la stampa. Oggi, con l’ingresso di Kongsberg C64, possiamo fare in casa ogni tipo di lavorazione, comprese quelle su cartone e affini. Siete già proiettati verso un futuro cartotecnico? No, e anzi la scelta di Kongsberg C64 si è rivelata strategica e il-

luminante per Immagine. Se la tecnologia Esko si è rivelata la più precisa e performante nelle lavorazioni su cartone, honeycomb, metacrilati e altri materiali rigidi complessi, tra i motivi che ci hanno spinto a sceglierla ci sono proprio il formato extra large, la presenza del conveyor belt e la possibilità di tagliare con grande velocità e precisione anche banner, reti mesh e tessuti. La nostra mentalità è quella dei grandi numeri e oggi, con cinque macchine roll-to-roll industriali, i volumi sono tutti sul flessibile. Come si evolverà il modello di business di Immagine? Aver completato il ciclo produttivo e introdotto nuove lavorazioni imporrà una revisione del modello commerciale. Stiamo già dialogando con allestitori e aziende potenzialmente complementari, che magari hanno le commesse ma non le attrezzature. In parallelo, grazie alle nuove potenzialità produttive, stiamo anche vedendo un’evoluzione nel

dialogo con i nostri clienti abituali, che già ci coinvolgono in progetti più complessi. Infine c’è il grande bacino di chi, vedendoci più legati all’affissione, non ci considerava un potenziale fornitore. Quali ulteriori evoluzioni deriveranno da questi ultimi investimenti? E’ presto per dirlo, ma la nuova VUTEk con curing LED sta già dando enormi vantaggi in termini di consumi elettrici e di stabilità dimensionale dei materiali. Di contro aver conosciuto una realtà come B+B ci ha permesso non solo di introdurre una tecnologia di taglio straordinaria, ma ci ha aperto gli occhi su innumerevoli opportunità e strumenti che sottostimavamo. Stiamo valutando ad esempio l’introduzione di software di automazione e nuove soluzioni gestionali che potranno darci un ulteriore vantaggio competitivo. Così come strumenti di design parametrico per sviluppare e mostrare ai brand owner progetti di stampa e taglio complessi.

Dal superwide format UV e Latex fino al rigido, oggi il flusso è automatizzato “from design to delivery” L’automazione nel printing non è sempre sinonimo di hardware, ma più spesso di ottimizzazione dei processi, riduzione dei livelli di interazione tra operatore e commessa, riduzione degli errori e degli scarti, pianificazione del lavoro e semplificazione delle attività di preventivazione e consuntivazione. Un’esigenza già

sentita e “verbalizzata” da buona parte delle aziende cartotecniche italiane, che condividono un elevato grado di complessità delle lavorazioni e varietà dei materiali, che tuttavia si fa sentire anche nel mondo del roll-to-roll. Più aumentano i formati, più crescono i volumi e più i tempi di delivery e la qualità del rapporto

|| Qui sopra, il reparto di stampa con sistemi EFI Vutek, HP Latex e NUR. A destra, il reparto di taglio e fresatura con Esko Kongsberg C64

diventano stringenti, tanto più automatizzare diventa la parola chiave. Grazie al gestionale proprietario Packway, perfettamente integrato con le potenti suite di casa Esko – Automation Engine e ArtiosCAD tra tutti – il team di B+B è impegnato in un confronto assiduo con aziende come Immagine per migliorare i loro processi.

B+B International srl Vicolo Boccacavalla 3/F, 31044 Montebelluna - TV Tel. +39 0423 289090 Fax +39 0423 1912102 info@bbinternational.com www.bbinternational.com

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idee per crescere Acquistare una stampante, anziché esternalizzare il lavoro a service e fornitori online, è un’opzione da valutare con attenzione e spirito analitico

Perché oggi avere una stampante roll-to-roll è (quasi) indispensabile? di Alessandro Bosco // alessandro_bosco@boscofg.it

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egli ultimi anni le possibili applicazioni derivanti dalla stampa con sistemi roll-to-roll di grande formato sono aumentate vertiginosamente, rendendo il plotter da stampa un’attrezzatura quasi indispensabile, per vari motivi che analizzeremo insieme in questo articolo. La diffusione di questi plotter mi fa pensare all’ascesa delle stampanti laser negli anni ‘90. Quando i primi modelli a colori di media produttività vennero introdotti nel mercato delle arti grafiche, furono adottati velocemente dai centri stampa e dalle agenzie pubblicitarie, mentre la maggior parte dei tipografi le etichettarono come “giocattoli”, mettendoli a confronto con le loro macchine offset da migliaia di fogli/ora. Le aziende

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che si sono dotate di una stampante a toner si sono rese indipendenti dai service per molti lavori tipografici, fidelizzando la propria clientela grazie alla capacità di gestire basse tirature di buona qualità, con consegne rapide. Oggi sono poche le aziende che non hanno una stampante laser e offrire un buon servizio di stampa è un must, anche se non è il core business: far allontanare un cliente perché non si è grado di fare 100 biglietti da visita, vuol dire invece consegnarlo alla concorrenza. Allo stesso modo, oggi, un plotter roll-to-roll sta diventando indispensabile come la laser dieci anni fa. Tre sono i fattori principali che guidano questo fenomeno: le consegne urgenti, la ricerca e sperimentazione di nuove soluzioni applicative e la possibilità di offrire un prodotto finito realizzato con la giusta qualità.

Affiatati nella vita e nell’azienda di famiglia, la palermitana Bosco Forniture Grafiche, i fratelli Bosco vantano competenze complementari. Con il suo brand “Sistema Consulenza Plotter” e un decennio di esperienza nel settore, Alessandro supporta ogni anno decine di aziende grafiche nella scelta della stampante più idonea per applicazioni e necessità specifiche. A sua volta Daniele, all’attivo oltre 14 anni di stampa digitale e di supporto telefonico a clienti di ogni tipologia e dimensione, ha scelto di specializzarsi nella consulenza su materiali di consumo ed espositori pubblicitari. Dal 2016, complici la loro contagiosa positività e voglia di comunicare, contribuiscono ad arricchire la “diversity” dei contenuti di Italia Publishers.


idee per crescere

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B Costo del plotter

Bisogni del cliente finale

Materiali compatibili e costo di stampa a m22

Tecnologia / plotter adeguati a soddisfare il bisogno

Ricerca e confronto dei preventivi per i vari modelli di plotter

Plotter disponibili sul mercato

Bisogni del cliente finale

Costo del plotter

Tutto è diventato urgente Molti miei clienti hanno l’esigenza di consegnare stampe di grande formato, banner, pannelli e grafiche per decorazioni in tempi rapidissimi. La conferma di un ordine, dipende soprattutto dalla certezza della consegna, che può essere tempestiva solo se si produce tutto in azienda oppure ci si affida ad un service che rispetta davvero i tempi di consegna. Ma anche il miglior stampatore online non può di fatto consegnare in poche ore, sebbene questa sia l’aspettativa di molte aziende che non possiedono un plotter. Anche chi ha in casa una stampante, tuttavia, con il passare degli anni deve fare i conti con il primato delle nuove tecnologie e con l’ulteriore assottigliamento dei tempi di consegna, al punto che una stampante molto produttiva si rivela la chiave per gestire i picchi di produzione, anche se non si hanno grandi volumi di stampa.

Sperimentare nuove soluzioni Trovare nuove soluzioni, con materiali innovativi, richiede una certa indipendenza nella stampa. Di fatto è quasi impossibile trovare un partner che sia disposto a stampare campionature per fare test insieme a te. Sperimentare ti permette di trovare nuove nicchie di mercato, di trasformare materiali ordinari in straordinari, di risolvere in maniera originale i problemi dei clienti finali. Pensiamo per esempio ad un vinile monomerico che viene utilizzato per rivestire il frontale del

bancone di un bar: un investimento a basso budget, che permette di dare nuova vita ad un arredo vecchio di 30 anni.

Stampe di qualità per clienti sempre più competenti Vista la crescente concorrenza sia on-line che offline, consegnare stampe perfette è indispensabile. Dopo un paio di decenni di esperienza con l’inkjet, i clienti finali sono diventati sempre più competenti e riescono infatti a fare i dovuti confronti tra una stampa di qualità e una con qualche difetto. Anche lo stampatore più esperto deve quindi fare attenzione. Le stampanti invecchiano e non sempre riescono a garantire risultati consistenti, al punto che, prima o poi, devono essere sostituite. Solo seguendo con attenzione tutto il processo produttivo si può garantire la consegna di un prodotto impeccabile. Anche la produzione di un semplice pannello implica infatti più fasi: stampa, plastificazione, pannellizzazione, rifilo e pulizia. La stessa plastificazione, considerata una lavorazione banale, implica scelte tecniche e qualitative che includono la tipologia di vinile adesivo (che può essere monomerico o polimerico), la stampa con profili colore più o meno ottimizzati per lo specifico materiale e la plastificazione, che può risultare neutra oppure dare riflessi giallastri, in base all’economicità del film. Il pannello può essere poi un prodotto premium, garantito per esterno, o un materiale economico di scarsa qualità. Questo esempio solo per dire come anche una lavorazione apparentemente ba-

nale vi obbliga a fare delle scelte, o talvolta a “subirle” se scegli di avvalerti di un service.

È il momento di investire. Da dove iniziare? Una volta presa coscienza della necessità di acquistare la prima stampante roll-to-roll, oppure sostituire il vecchio plotter, bisogna fare le dovute considerazioni per non sbagliare acquisto. Nell’immagine A ho provato a descrivervi, sulla base della mia esperienza, come viene presa normalmente la decisione di acquisto di una stampante. Troppo spesso mi viene chiesto “un preventivo per un plotter da stampa”. Domanda troppo generica per poter dare una risposta sensata, anche se capisco perfettamente che il prezzo è un fattore chiave per definire la sostenibilità dell’investimento. Ma è un dato di fatto che le prime richieste di informazioni che ricevo che ricevo non sono quasi mai tecniche, bensì commerciali. Quanto costa la stampante? Qual è il costo di produzione al metro quadrato? Ebbene, dopo che vi siete chiariti le idee sui prezzi di mercato dei vari marchi, è tempo di ragionare sui benefici che porterà il vostro nuovo plotter ai vostri clienti. Vi troverete davanti a molti preventivi e differenti approcci commerciali. E non sarà facile prendere la decisione giusta.

Invertire le priorità! Io vi consiglio di invertire l’ordine delle priorità come descritto nell’immagine B. Di cosa

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idee per crescere hanno bisogno i vostri clienti? Analizzare cosa richiedono i clienti è importante per fare una prima scrematura dei plotter che trovate in commercio. Ad esempio, se avete una richiesta continua di adesivi di piccolo formato e t-shirt da personalizzare con materiali transfer, un plotter da stampa e taglio di piccole dimensioni potrebbe essere una scelta azzeccata. Se invece il vostro è un business avviato e la priorità è aumentare la capacità produttiva per evitare ritardi e colli di bottiglia, una stampante in luce 160 cm con buone velocità di punta potrebbe essere di grande aiuto. Sembrerà banale, ma questo è un passaggio chiave. Ho conosciuto stampatori che pensavano di presidiare una certa nicchia di mercato, ma quando hanno iniziato a produrre si sono resi conti che non c’erano abbastanza clienti per sostenere l’investimento. Viceversa, trovare una nicchia di mercato con clienti che hanno realmente bisogno della tua soluzione può fare una grande differenza. In rapporto all’investimento e all’ingombro, il plotter roll-to-roll è a mio avviso il macchinario da stampa più versatile che si può trovare nel settore grafico: vi permette infatti di stampare dall’etichetta chiudipacco fino alla gigantografia. Un potenziale che però deve essere sfruttato, dal momento che il mercato è molto competitivo e per attrarre lavoro ci vuole pianificazione. E’ necessario mettere da parte per un attimo

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le proprie convinzioni e iniziare ad ascoltare i bisogni dei clienti. Appena vi sarà chiaro cosa vogliono i vostri clienti (o potenziali clienti) potrete fare un’indagine di mercato sui modelli di stampanti che hanno le caratteristiche giuste per sviluppare il vostro progetto. Così risparmierete molto tempo e vi troverete a chiedere informazioni solo a chi ha la tecnologia giusta per voi, arrivando ad avere la certezza di aver acquistato la macchina giusta per soddisfare le esigenze dei vostri clienti. E arrivando a considerare serenamente che il costo del plotter è solo uno degli elementi da valutare e non il principale.

Conoscete i vostri concorrenti? Una frase che ho sentito spesso pronunciare da alcuni stampatori è: “Non mi interessa quello che fanno gli altri, io guardo il mio”. Se anche voi siete di questo avviso, permettetemi di dire che non sono più i tempi di guardare solo dentro la vostra azienda! Il vostro concorrente può essere il tipografo della porta accanto, oppure un e-commerce: dipende essenzialmente da ciò che fate e da chi sono i fornitori alternativi scelti dai vostri clienti. Sapere cosa fanno i concorrenti è molto importante per acquistare una stampante che possa fare la differenza, o quantomeno eguagliare le performance di chi come

voi compete ogni giorno per trovare nuovi clienti e fidelizzarli. Ad esempio, se il vostro principale concorrente non cambia stampante da 5 o 7 anni, potreste puntare su una tecnologia di ultimissima generazione per offrire stampe più qualitative. Oppure potreste pensare a tecnologie come l’UV-curable e la sublimazione, che sono in grande espansione e vi consentirebbero di smarcarvi dalla battaglia del prezzo sul vinile monomerico. Un’altra cosa che dovreste valutare sono i mercati in cui i vostri concorrenti non sono presenti. Ho già detto che il plotter di grande formato è molto versatile e non tutti lo usano allo stesso modo. Anche se tutti i vostri concorrenti hanno un plotter, quindi, non è detto che stampino già carte da parati o si dedichino a piccole forniture di sticker adesivi o t-shirt, oppure siano in grado di far fronte efficacemente alla fornitura di grandi volumi di stampa. La verità è che quasi tutti stampano banner e vinile adesivo, ma esplorando nuovi materiali si possono affrontare nicchie di mercato davvero differenzianti.

Qual è il miglior plotter da acquistare? Non credo esista una stampante “migliore” in senso assoluto. Fatte le debite eccezioni, oggi i plotter costruiti o commercializzati dai principali brand globali stampano tutti molto bene. L’innovazione continua sulle teste di stampa, sulle chimiche d’inchiostro, sui sistemi di recupero degli ugelli (per prevenire il banding) e di ottimizzazione della cromia e della qualità, rendono le stampanti molti simili tra loro. Sicuramente ogni plotter ha delle peculiarità che lo rendono più idoneo ad alcune applicazioni rispetto ad altre, ma come ho già detto dovrete analizzare cosa volete stampare ed effettuare i dovuti test, per essere certi che quello che viene pubblicizzato corrisponda alla realtà. Valutare se acquistare un plotter con stampa e taglio integrati o due macchine separate, ad esempio, è una delle questioni da valutare con attenzione. Al pari dei servizi di assistenza post vendita e dei servizi di formazione sull’uso della macchina e dei software a corredo. Avere come vostro fornitore un partner in grado di assistervi e supportarvi nella crescita è importante tanto quanto la qualità della macchina. Sono certo, che nei prossimi anni le aziende che si specializzeranno in settori ben precisi, garantendo prossimità e qualità della relazione con il cliente finale, consegne puntuali, qualità di stampa ottimale e un rapporto prezzo/servizio favorevole faranno sempre di più la differenza sul mercato.


EXTREMELY VIVID PRINTING

LA NUOVA JETI TAURO LED. STRAORDINARI STAMPATI, INCREDIBILE PRODUTTIVITA’ La nuova Jeti Tauro, con sei colori più bianco o primer e l’innovativo sistema UV LED a basso consumo, realizzerà per voi stampati incredibilmente brillanti su supporti rigidi e flessibili fino a 2.54 m di larghezza e scegliendo l’automazione più adatta vostre esigenze otterrete la massima efficienza con una produttività fino a 275 m²/ora. Jeti Tauro è pronta ad affrontare con voi ogni sfida insieme ad Asanti, il workflow studiato da Agfa per il wide format, a PrintSphere, per l’ottimizzazione dello scambio di dati e agli inchiostri UV Agfa ad alta pigmentazione su cui è stata progettata. Risultati d’altissima qualità con colori eccezionali saranno il vostro standard.

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focus | Pico – ColorBOX

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Nuova Pico ColorBOX: la gestione colore facile, completa e affidabile

carta d'identità PRODUTTORE Pico

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COS’È? Server per correzione cormatica automatica e gestione del colore

COMPATIBILITÀ Tutte le tecnologie di stampa, sia digitali che convenzionali

FUNZIONALITÀ Color Matching System (CMS Server): linearizzazione e profilazione di device e supporti di stampa, repurposing, ottimizzazione del consumo inchiostri Image Processing Machine (IPM Service): trattamento automatico di immagini raster, ottimizzazione per specifici dispositivi di stampa, correzione dei difetti più comuni

OPZIONI Possibilità di integrazione con altre soluzioni software proposte da Pico per gli stampatori digitali (es. Enfocus Switch, Pitstop Server e Quite Imposing)

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Software evoluti, algoritmi brevettati e totale automazione, questi gli ingredienti della soluzione chiavi in mano firmata Pico Parlando di gestione del colore e ritocco automatico delle immagini, capita spesso di sentire commenti del tipo “non ne ho bisogno” oppure “i miei clienti non me lo chiedono”. Eppure capita altrettanto spesso di incontrare stampatori che ricevono contestazioni per la qualità dei lavori realizzati, che dedicano ore a determinare le corrette impostazioni di stampa prima di avviare la produzione o, ancora, che non riescono a ottenere gli stessi risultati a distanza di tempo. Che ci sia un nesso? La qualità finale del prodotto stampato dipende in ampia misura dalle informazioni contenute nel file di partenza e da come esse vengono elaborate a livello di prestampa. Diversi sono i fattori chiave per un buon risultato. La corrispondenza cromatica non è che uno di questi. Altrettanto importante è tenere sotto controllo i quantitativi di inchiostro/toner utilizzati, assicurare sfumature morbide, correggere le immagini nel file di partenza se presentano criticità. Per governare con successo tutte queste variabili Pico ha creato ColorBOX: una soluzione capace di offrire un’ampia gamma di funzionalità avanzate, fruibili in maniera semplice e intuitiva.

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CMS Server: la gestione del colore semplice e intelligente Binuscan CMS Server è la tecnologia di color management alla base della Pico ColorBOX. Nata all’inizio degli anni novanta, questa soluzione può vantare oggi oltre 150 installazioni in tutto il mondo, sia presso aziende di stampa che editoriali. Dopo la

configurazione iniziale, , eseguita dal team Pico o da rivenditori certificati, CMS Server sarà accessibile agli operatori di prestampa attraverso semplici hotfolder condivise. Per l’elaborazione dei file, CMS Server utilizza una serie di algoritmi proprietari che ese-

guono automaticamente diverse ottimizzazioni. I colori del file di partenza vengono analizzati e processati per migliorarne la riproducibilità sul dispositivo di output prescelto. Al contempo viene ridotto il quantitativo di inchiostro/toner necessario per

la stampa (fino a -30%) mediante un esclusivo algoritmo adattivo. Infine, se necessario, le immagini raster vengono ricampionate e viene applicata loro una maschera di contrasto adeguata alle caratteristiche della tecnologia di stampa che sarà utilizzata.

|| A sinistra, un’immagine fotografica prima (sx) e dopo (dx) l’elaborazione con il CMS Server integrato nella Pico ColorBOX. Durante l’elaborazione sono state applicate correzioni cromatiche e di constrasto in base alla tipologia e alla risoluzione della tecnologia di stampa utilizzata. Qui sopra, un esempio della riduzione dei consumi di inchiosto ottenibile con CMS Server.

Immagini sempre perfette grazie a IPM Service L’intelligenza delle tecnologie binuscan a disposizione dell’utilizzatore Pico ColorBOX non si limita però alla “sola” gestione del colore. Nella suite è presente anche IPM Service, un sistema automatico per il trattamento

delle immagini che assicura risultati stupefacenti, oltre a un elevato livello di flessibilità per adattarsi a qualsiasi ambiente operativo. Le numerose correzioni effettuate da IPM Service, in modo completamente automa-

tico, ruotano attorno alla tecnologia RECO (REbuilding COlors), brevettata da binuscan nel 1994 e a tutt’oggi insuperata. Grazie ad essa ogni file viene analizzato e le sue principali criticità risolte. IPM Service è inoltre progettato

per una facile integrazione con i principali software grafici (es. Adobe InDesign). In questo modo l’operatore di prestampa potrà lavorare direttamente con le immagini ottimizzate, risparmiando ulteriore tempo.

|| Qui sopra, un’immagine prima (sx) e dopo (dx) l’elaborazione con IPM Service. A destra, creare preset personalizzati per il trattamento delle immagini con IPM Service è molto semplice. IPM Simulator permette di alterare ciascuna impostazione visualizzando in tempo reale quale sarà il risultato.

l’azienda Da oltre 30 anni Pico è specializzata nella distribuzione, sul territorio italiano, di soluzioni ICT per le arti grafiche, l’editoria digitale e il web. Adobe, Corel, Binuscan, EIZO, Extenis, Enfocus, Kodak, Quite e WoodWing sono sono alcuni dei marchi

trattati. Tratti distintivi dell’azienda sono un team competente, costantemente coinvolto in percorsi formativi, nonché l’approccio agile e informale mirato a fornire al cliente soluzioni complete a flessibili, a misura delle sue esigenze.

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Pico srl Via della Costituzione, 29 42124 Reggio Emilia +39 0522 512332 Per clienti e rivenditori che vogliano approfondire: www.pico.it/colorbox.cfm

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tecnologie Fedele ai suoi valori e coerente con il suo passo, la major giapponese procede puntualmente tra installazioni, testing e validazione delle nuove stampanti UVgel

Pragmatismo e ambizione guidano la rivoluzione wide format di Océ Colorado

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he l’annuncio della tecnologia UVgel e il successivo lancio della prima versione di Océ Colorado lo scorso marzo corrispondano a un cambio di paradigma nella strategia wide format di Canon, è un fatto assodato. Meno scontati, al netto dell’interesse scatenato allo scorso FESPA di Amburgo, sono invece i prossimi step nella strategia di rilascio, commercializzazione e installazione della serie di stampanti roll-to-roll basate sulla nuova tecnologia UVgel. Quanti e quali modelli? Quali i selling point che possono rendere unica e differenziante, per uno stampatore, la nuova filosofia tecnologica di Canon? Queste sono alcune delle domande che, in un mercato tecnologicamente maturo e competitivo, un print-service provider tende a porsi quando pianifica un investimento in nuova tecnologia e mette a confronto l’offerta di diversi fornitori. Con UVgel Canon

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ha segnato una linea di demarcazione col passato, introducendo una tecnologia piezo completamente proprietaria sia per le teste di stampa che per la chimica d’inchiostro, cui si abbinano un curing LED dall’architettura inedita e un corpo macchina apparentemente sovradimensionato. Dettagli, neppure tanto piccoli, che dovrebbero dirla lunga sull’ambizione di Canon di entrare in un segmento già maturo e sovraffollato (seppure in ulteriore espansione) con un’offerta unica e capace di reggere ed eccedere il confronto con l’arte nota. In vista delle prime installazioni italiane – previste nel corso dell’estate – e in attesa di Viscom Italia, per saperne di più abbiamo incontrato Walter Bano, uomo chiave nell’attuazione della strategia wide format di Canon. || In alto, la nuova Océ Colorado 1640 è il primo modello in formato 64” della nuova serie di stampanti wide format Canon equipaggiato con tecnologia UVgel


tecnologie

intervista a Walter Bano Wide Format Channel Director di Canon Italia

“Ci siamo resi conto che chi è partito con stampanti entry level si trova oggi a dover fare un salto, che talvolta è veramente troppo alto”

L’offerta di sistemi roll-toroll è ampia, al punto da disorientare gli end-user. Cosa c’è di rivoluzionario nell’offerta di Canon? Non so dire se sia rivoluzionario, ma l’unico fatto vero è che Canon sta rilasciando una tecnologia proprietaria e inedita, ed è qualcosa che non succede ogni giorno. Al di là della nostra tecnologia Bubble Jet, fino a ieri nel wide format operavamo in regime di OEM e oggi cambiamo le regole del gioco. La nostra ricerca e sviluppo lavora su questo progetto da parecchi anni e con il lancio di Océ Colorado 1640 abbiamo finalmente un prodotto unico, anche sul piano applicativo, che ci consente di esprimere un livello di ambizioni diverso. In quale segmento pensi che Océ Colorado potrà trovare la sua collocazione ideale? Dobbiamo trovare il nostro spazio, quanto grande sarà il tempo a dirlo. Ma le prime risposte dal lancio di UVgel, lo scorso anno a SGIA, ci dicono che l’interesse è solo cresciuto. Abbiamo intrapreso un percorso con diversi partner in tutto il mondo che

hanno lavorato con noi per testare, validare e migliorare la qualità del prodotto e le sue caratteristiche, realizzare applicazioni e darci feedback. Non ultimo mettendo Océ Colorado a dura prova sul rapporto prezzo/prestazioni. Quello che ne è scaturito finora è promettente e incoraggiante, al di là degli oltre 100 ordinativi siglati a FESPA. Chi è il prospect ideale? Ci siamo resi conto che chi è partito con stampanti entry level si trova oggi a dover fare un salto, che talvolta è veramente troppo alto. Con Océ Colorado, che con un investimento relativamente contenuto offre un’ottima qualità a 100 m2/ora in formato 64”, crediamo di poter colmare un gap. Guardando ai risultati dei beta test europei, le performance sono soddisfacenti sia per piccoli stampatori con volumi compresi tra gli 8 e i 10.000 m2/anno che per utilizzatori industriali che superano i 200-300.000 m2/anno con installazioni multiple. Proviamo ad entrare più nel dettaglio. Quali, nel concreto, i vantaggi di Océ Colorado?

Anzitutto la robustezza: Colorado 1640 pesa circa 750 kg ed è progettata per sostenere cicli di lavoro estremi e durare a lungo. Inoltre, lavorando a bassa temperatura, l’UVgel riduce significativamente il consumo energetico ed elimina i problemi di deformazione dei supporti, pur garantendo un’asciugatura totale. Questo consente di accelerare i tempi di laminazione e post-produzione dei lavori, riducendo i tempi di consegna. Tra le preoccupazioni degli end-user ci sono i costi legati a inchiostri e teste. Qual è il modello economico? Abbiamo un modello di service omnicomprensivo che consente al cliente di avere un TCO competitivo, basato anzitutto su un costo di produzione vantaggioso in termini di consumi elettrici, inchiostri, teste e alta produttività. Non dimentichiamo che alta velocità si traduce in meno turni straordinari. La rete vendita Canon dispone comunque di tool avanzati in grado di calcolare in modo preciso il vantaggio economico sulla base del business specifico di ogni cliente.

|| A sx un dettaglio del solido engine di stampa di Océ Colorado. A dx una chart riassuntiva dei vantaggi di UVgel

Adesione e compatibilità pressoché universale Tra le caratteristiche che più hanno decretato il successo di questa o quella tecnologia inkjet c’è indubbiamente la compatibilità con un ampio range di materiali, compresi quelli non pretrattati e quelli più economici. Sensibile a questo tema, Canon ha sviluppa-

to UVgel nell’ottica di garantire non solo la massima compatibilità senza pretrattamento, ma anche un livello qualitativo e una resistenza della stampa sempre ottimali. Per questo Océ Colorado 1640 è dotata di un sofisticato sistema di autocalibrazione

dei supporti. Inoltre, nell’ambito del progetto UVgel, è stato avviato un programma di validazione che da mesi vede il testing parallelo di centinaia di supporti già inclusi nel range di consumabili Canon, oltre ai materiali proposti di volta in volta dai clienti.

Canon Italia SpA Strada Padana Superiore 2/B 20063 Cernusco S.N. – MI www.canon.it

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strategie Con un parco macchine in crescita, un modello di business unico e un management in evoluzione, New Decor System promette di fare la differenza nel superwide

Quando il formato è XXL, il project management è la chiave del successo di Lorenzo Villa // lorenzo@densitymedia.com

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e quindici anni fa il fatto stesso di poter stampare megaformati bastava a fare notizia, la fine del primo decennio degli anni ‘2000 ha di fatto oscurato gli operatori di questo affascinante segmento. Complici la crisi della pubblicità esterna e la banalizzazione di tecnologie e soluzioni tutt’altro che banali, quelli che un tempo erano i pionieri dell’inkjet - quelli che coprivano i palazzi e ingigantivano le immagini - si sono ritrovati ai margini di un mercato assetato di nuovi progetti, per lo più legati all’indoor e al punto vendita. Ma gli operatori più dinamici e convinti dell’attualità del proprio business non hanno mai mollato, continuando a innovare e investire in competenze e nuove tecnologie. Ne è un chiaro esempio la capitolina New Decor System, capitanata dal suo vulcanico CEO Angelo Modica, che fuori dalle luci dei riflettori ha difeso le proprie posizioni, portan-

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do il proprio business fuori dalla dimensione regionale e arrivando a servire una clientela internazionale attenta al servizio e alla qualità. Benché segreta, la ricetta della crescita di New Decor System è un mix di estremo pragmatismo, volontà di continuare a eccellere sul piano tecnologico, capacità di innovare, dialogare a 360° con creativi e brand-owner e gestire progetti “chiavi in mano”, ma anche voglia di inventare e brevettare soluzioni capaci di superare l’arte nota. Con un parco macchine invidiabile di stampanti roll-to-roll e ibride - è attesa a breve la quarta 5 metri UV - e una naturale inclinazione verso il soft signage e le soluzioni green, Angelo Modica e il suo team si preparano a giocare un ruolo chiave nel superwide nazionale. || In alto, due momenti della progettazione, prestampa e installazione a Milano di una recentissima campagna di Yves Saint Laurent curata da New Decor System.


strategie

intervista a Angelo Modica CEO di New Decor System

“Pensare che il PVC debba sparire è probabilmente corretto e sono certo che accadrà, ma con migliaia di metri quadrati stampati ogni giorno pensare ad una sostituzione nel breve periodo è prematuro”

Quali sono i driver che fanno crescere il vostro business? Siamo semplicemente molto concentrati ed efficienti, al punto che il bacino di clienti che apprezzano i nostri servizi si è esteso a tutto il Nord Italia, alla Svizzera e altri paesi esteri, soprattutto nelle applicazioni di alta qualità. In ordine di tempo l’ultima sfida è quella di New Mod System, una nuova società in cui siamo riusciti a coinvolgere Valentina Caroti. Dopo due esperienze rilevanti in Vertical Vision e in Futura Wide Format, Valentina ha già dimostrato di poter fare la differenza nel nostro gruppo. La qualità è un tema sentito? Sì, ma intesa come qualità complessiva del progetto: colori accurati e immagini definite sono un fatto scontato. Per questo abbiamo messo a punto la qualità giusta per ciascun cliente: quella top, con goccia da 10 o 12 picolitri, è per punti vendita, centri commerciali e scale mobili, con soggetti che richiedono sfumature morbide e dettagliate o testi leggibili fino al corpo 4. Quando invece stampiamo su moquette, retroilluminabili, banner e reti agricole, servono alte coprenze e colori brillanti. Una stampante come Rho 500R, ad esempio, ci permette di lavorare con ottima qualità a 200-250 m2/ora, ma possiamo spingerla a 350-400 per soggetti che non implicano criticità. Cosa vi rende diversi? Senza dubbio la capacità di

Da service a project leader, mentre i volumi crescono Quello del “service” è storicamente il modello organizzativo più diffuso tra gli operatori del superwide format, figlio di quelle logiche di business (un tempo ricche e virtuose) che negli anni ‘90 hanno indotto più di una fotolito a differenziare la gamma di servizi dalla pellicola alla lastra, fino alla stampa extra large. D’altra parte le prime Scitex, NUR e VUTEk poco avevano a che fare con vere macchine da stampa e - visti i tempi - le competenze ri-

gestire la commessa nella sua interezza. Abbiamo scelto di abbandonare la logica del service e abbiamo reso la stampa un argomento marginale. Eppure i volumi crescono... Se lavori bene, quelli non mancano mai. La nostra è infatti una politica di costante aumento della capacità produttiva e della qualità. Sebbene l’ultima Durst sia arrivata da pochi mesi, siamo già saturi e stiamo valutando l’acquisto di una nuova 5 metri UV. E il soft signage? Credete sia una via percorribile? Stampiamo già in sublimatico su formati più piccoli e stiamo riflettendo se portare questa tecnologia nel superwide. Lavorando con l’Europa, le richieste di stampe su poliestere crescono: per esempio i teli con la gomma siliconata cucita per realizzare light box. Credo sia il futuro, ma ad oggi è più costoso e implica alcune incognite. Se stampo in 5 metri su tessuto, ad esempio, devo

considerare l’impatto del passaggio in calandra, oltre al costo della carta e alla difficoltà di giuntare i teli per realizzare i megaformati. Pensare che il PVC debba sparire è probabilmente corretto e sono certo che accadrà, ma con migliaia di metri quadrati stampati ogni giorno pensare ad una sostituzione nel breve periodo è prematuro. Qual è il segreto? Saper elaborare e proporre soluzioni uniche. Per esempio aver creato un sistema di cambio stampe senza l’uso di piattaforme aeree per formati extra large, anche di 15x30 metri, ci ha resi un interlocutore unico per concessionarie e brand owner. Ma per fare la differenza ci vogliono risorse, competenze, personale specializzato e formato. Per questo, con l’arrivo della crisi e della guerra dei prezzi sul PVC stampato, abbiamo iniziato a guardare ai mercati esteri, alle applicazioni di nicchia, alla differenziazione dei servizi, e abbiamo creato due società distinte per stampa e allestimenti.

|| A sx gli operatori di New Decor System in produzione. A dx Valentina Caroti, manager della neonata New Mod System, definisce gli standard cromatici di una commessa.

chieste per gestirle erano totalmente affini a quelle della prestampa. Se tuttavia, complici le difficoltà tecniche e l’elevata barriera di accesso alla tecnologia, la vendita di metri quadri stampati ha permesso ai primi pionieri del superwide di ammortizzare e reinvestire velocemente in macchine nuove e più veloci, la metà degli anni ‘2000 ha determinato un rapido consolidamento del settore, con una crescita continua dei volumi ma anche un calo generalizzato delle marginalità. Al punto che alcuni degli operatori più strutturati e blasonati si sono trovati di fronte a un bivio: accrescere ulteriormente la capacità produt-

tiva, tenere botta e tentare di drenare volumi? O riorganizzare la propria azienda?

Progettare, non solo la stampa Pur meno visibile di altre, New Decor System ha saputo ritagliarsi uno spazio di valore nel mercato, superando le difficoltà grazie a un’idea imprenditoriale in cui il PVC stampato ha perso centralità, a favore di un maggiore focus sul problem solving e sulla gestione del progetto. Una logica che, in ultima analisi, ha fatto bene anche ai volumi di stampa.

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strategie

|| A sx un impianto realizzato da New Decor con il suo esclusivo sistema di cambio immagine motorizzato. A dx una lavorazione di cucitura del tessuto per bandiere outdoor.

Soluzioni uniche, materiali e tecniche innovative: così si cresce Non smettere di innovare e non accontentarsi di fare il lavoro come lo fanno tutti. Questo sembra essere il motto di Angelo Modica e dei suoi collaboratori: un team giovane, appassionato e capace di adattarsi rapidamente al cambiamento. Ma anche curioso e desideroso di esplorare le nuove vie rese possibili dall’abbinamento di tecnologie ed esperienze diverse. È questo

lo spirito che ha permesso all’azienda romana di reinventarsi continuamente, superando con slancio anche il calo dei volumi che ha messo in ginocchio molti operatori dell’affissione. Alla positività, però, il team di New Decor System ha abbinato progettualità e capacità di inventare. Ne è un esempio l’innovativo impianto pubblicitario progettato per semplificare le operazioni

di cambio immagine, che prevede l’installazione sull’edificio di una speciale cornice con sistema integrato di aggancio, sgancio e sollevamento della stampa. L’impianto, già in uso in diverse zone della capitale e sottoposto a domanda di brevetto, è completo di motorizzazione e interfaccia di controllo, così da rendere possibile la sostituzione di stampe XXL (alte fino a 30-40 metri) in

pochi minuti, senza piattaforma aerea e senza occupare il suolo pubblico. All’interno dei propri reparti di produzione, inoltre, New Decor System integra innumerevoli tecnologie e competenze specifiche - montaggio, cucitura, carpenteria, falegnameria - che consentono di rispondere alle esigenze di clienti e mercati complessi, come quello delle scenografie per il cinema.

Dal solvente XXL all’UV-curable industriale con Durst Rho 500R Le scelte tecnologiche di un’azienda sono quasi sempre rappresentative della sua volontà di posizionarsi in una certa fascia di fornitori. New Decor non fa eccezione e da sempre ha scelto di distinguersi adottando stampanti al top per qualità e produttività. Per sostenere la crescita inarrestabile dei volumi, il parco macchine ha visto avvicendarsi

diverse generazioni di sistemi a solvente, l’ultimo dei quali (una HP XL1500, già nota come XLjet) è ancora perfettamente funzionante e utilizzato per le affissioni outdoor. A seguire New Decor ha introdotto diverse generazioni di stampanti ibride EFI Vutek nei formati da 2 e 3,2 metri, utilizzate per la stampa di materiali flessibili e per la realizzazione

di pannelli leggeri per stand e punti vendita. Di recente installazione sono le due Rho 500R in formato 5 metri, scelte per la loro elevata produttività – fino a 350 m2/ora – e per l’eccellente qualità di stampa garantita dai 6 colori e da una goccia da 30 picolitri. La versatilità di queste stampanti, dotate di sistema multi-roll per l’alimentazione di più bobine

affiancate, consente a New Decor di produrre sia i megateli su banner e mesh che le stampe di alta qualità destinate a una visione ravvicinata. Per le lavorazioni di altissima qualità, il car wrapping, il tessile e il promozionale, inoltre New Decor impiega stampanti HP Latex, Roland e Mimaki, cui si aggiunge un sistema di taglio e fresatura flatbed.

|| Il reparto di stampa superwide format è adiacente allo spazio dedicato alla saldatura dei megateli pubblicitari e al reparto di finishing con taglio, fresatura e cucitura

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pubbliredazionale PGE più competitiva e con più appiglio nel mercato con la sua nuova HP PageWide XL

PGE acquisisce clienti grazie alla nuova HP PageWide XL

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asandosi su un’esperienza di oltre 25 anni, PGE è un’azienda che si occupa di comunicazione rivolta al settore della grande distribuzione organizzata (GDO). Le attività principali vanno dall’impaginazione grafica fino alla stampa digitale per grafiche da interni. Vengono anche proposte grafiche per esterni, stampate principalmente su blueback e carta da affissione. Inoltre, negli ultimi anni si è sviluppato un nuovo dipartimento che si occupa della parte web. Attenta a rispondere ad ogni esigenza di stampa con tecnologie sempre all’avanguardia, PGE si è affidata alla tecnologia HP PageWide, per cogliere nuove opportunità di business, puntando al contempo a migliorare ulteriormente i propri lavori, in

termini di qualità, velocità e flessibilità di stampa. Le stampanti HP PageWide XL offrono stampa monocromatica e a colori a velocità rivoluzionarie, fino al 60% superiori alle più veloci macchine da stampa monocromatiche a LED, aprendo così importanti opportunità di business. “Abbiamo scelto la stampante HP PageWide XL 8000 per diverse ragioni”, dichiara Jacopo Rivoltella, responsabile di produzione di PGE. “Il primo punto è dato dalla velocità - una velocità che si è mostrata anche correlata all’affidabilità e che richiede poca manutenzione. Il secondo punto è dato dalla facilità di utilizzo e facilità di gestione. Il terzo aspetto è dato dalla competitività e quindi mi riferisco ai costi. Questa macchina ha un costo sul mercato assolutamente competitivo.” La stampante sta rispondendo efficacemente a

tutte quelle che sono le esigenze di stampa di PGE, quali velocità, facilità di utilizzo e competitività sul mercato. Inoltre, Jacopo Rivoltella conferma che grazie alla semplicità di utilizzo del suo software – HP SmartStream – la nuova stampante HP PageWide XL permette di svolgere al meglio il loro lavoro con un riscontro immediato sui processi di stampa. Il software HP SmartStream infatti, riduce del 50% il tempo

impiegato per la preparazione e l’elaborazione dei processi di stampa. “Grazie all’ingresso di questa macchina siamo riusciti a produrre di più, ad acquisire nuovi clienti e ad avere un maggiore appiglio sul mercato”, conclude Jacopo Rivoltella “Non avere più questa macchina a disposizione sicuramente ci farebbe fare dei passi indietro. Non avremmo in alcun modo la possibilità di colmare questo gap.”

HP Italy Via Carlo Donato Cattin, 5 20063 Cernusco sul Naviglio (MI) Tel. +39 02 3859 0383 hp.com/go/pagewide

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idee per crescere Nella vendita di materiale stampato la comunicazione commerciale tradizionale non funziona più? Cambiare approccio, canali e strategia non è impossibile

Tre strategie praticabili per aumentare il numero di conversazioni commerciali di Matthew Parker // matthew.parker@printandprocurement.com

L

a maggioranza delle aziende di stampa si accorgono che instaurare un nuovo dialogo con i prospect sta diventando sempre più difficile. Si sono rese conto che ciò richiede sempre più sforzi. Ma, nonostante tutti questi ulteriori sforzi, riescono ad avere sempre meno conversazioni di vendita efficaci. Le statistiche sulle chiamate a freddo e sull’utilizzo dell’email sono spaventose. Ci vogliono giorni e una media di 8,4 chiamate solo per entrare in contatto con un potenziale cliente. A questo punto, il 48% dei

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potenziali clienti vi dirà sbrigativamente che non è interessato ai vostri prodotti e servizi. E un altro 19% vi chiederà di essere richiamato più tardi o di mandare un’email. Solo nell’11% dei casi è probabile che l’interlocutore si impegni in una conversazione utile con voi (fonte: IKO). Questi significa dover fare una media di 77 chiamate a freddo per ottenere una singola conversazione utile. L’email richiede altrettanto sforzo. L’imprenditore medio riceve più di 120 email al giorno (fonte: Radicati). Come si fa quindi a distinguersi dalla concorrenza? In molti casi la vostra email non verrà neppure mai aperta

Matthew Parker opera attraverso il suo brand Profitable Print Relationships. Matthew ha oltre 20 anni di storia nell’ambito dell’acquisto di stampa e tra le altre esperienze ha gestito gli acquisti di stampa di Future Publishing, uno dei principali editori di riviste consumer nel Regno Unito. Nel corso della sua carriera ha gestito oltre 1.400 trattative con aziende di stampa e oggi mette a frutto la sua esperienza di buyer come formatore e mentore in grado di aiutare le aziende di stampa a vendere di più e con maggiori marginalità. Potete scaricare gratuitamente l’e-book di Matthew “Dieci errori comuni nella vendita di stampa e cosa fare in proposito” dal sito profitableprintrelationships.com.


idee per crescere I risultati di vendita in calo hanno una ragione molto precisa La maggior parte delle aziende di stampa sta usando gli stessi identici metodi di comunicazione che utilizzava dieci anni fa. E si aspetta gli stessi risultati che stava ottenendo dieci anni fa. Tuttavia, il mondo del business è cambiato. I clienti si comportano molto diversamente rispetto a dieci anni fa. Come buyer, ho un’idea abbastanza chiara di quello che i venditori delle aziende di stampa mi stanno per dire. Non ho intenzione di richiamare quando ricevo messaggi in segreteria e sono piuttosto bravo a concludere le conversazioni commerciali velocemente. È improbabile che io legga fino alla fine la maggior parte delle email commerciali che ricevo dalle aziende di stampa. Tuttavia, questo non vuol dire che ignoro tutti i venditori. Ce ne sono alcuni con i quali sono pronto a parlare anche a lungo

Cosa succede se cambi approccio? II venditori che comunicano in modo diverso dalla maggioranza dei loro concorrenti si distingueranno agli occhi dei clienti. È più probabile che creino dei rapporti efficaci con loro. Questo significa che sono più propensi ad avere il controllo di un canale di vendita potente. Questi sono i venditori che hanno più probabilità di ottenere buoni risultati di vendita nell’ambito della stampa. Coloro che continuano a vendere usando gli stessi vecchi canali e gli stessi vecchi messaggi avranno difficoltà ad ottenere buoni risultati di vendita. Non avranno il controllo di un buon canale di vendita. Questo è perché i loro potenziali clienti li ignoreranno. I venditori non creeranno il giusto livello di rapporto per aggiudicarsi nuovi lavori. Ecco tre modalità di comunicazione per farvi notare dai potenziali clienti.

Comunicate tramite canali nuovi In quanti modi avete provato a comunicare personalmente con clienti e prospect la scorsa settimana? La maggioranza delle persone avrà usato solamente tre o quattro metodi. Un buon venditore avrà usato circa dieci canali diversi. Questi potrebbero includere: • Meeting • Telefono

• Email • SMS • WhatsApp • Skype • Mailing postali • Messaggi su LinkedIn • Tweet • Messaggi su Facebook I clienti si aspettano di essere chiamati e di ricevere e-mail. Non sono abituati agli SMS, WhatsApp e al contatto diretto sui social media. Quando mi dedico alle vendite ottengo ottimi risultati con questi canali. I miei tassi di risposta sono molto più alti rispetto alle tradizionali telefonate o e-mail. Anche la pubblicità per posta sta dando buoni risultati per molte aziende. Per creare i risultati giusti è importante allontanarsi dalle campagne tradizionali su larga scala. Di questi tempi, mandare piccole quantità di posta altamente mirata è il modo per cominciare ad attirare l’interesse dei potenziali clienti. Per ottenere i risultati migliori, create spedizioni voluminose e scrivete a mano sulle buste. Qualsiasi

canale utilizziate, dovreste fare attenzione a come lo usate. Alcuni potrebbero essere sorpresi dalla prossima strategia.

Comunicate ad intervalli irregolari Potrebbe sembrare che questa idea vada contro i consigli tradizionali di vendita. La maggior parte degli insegnamenti sulle vendite raccomandano di contattare i potenziali clienti il più spesso possibile. Il prospect dovrebbe aspettarsi la vostra chiamata. Non vi suggerisco di comunicare raramente. Suggerisco però di cominciare a chiamare in tempi diversi ed utilizzando canali diversi. Se non riuscite a contattare un potenziale cliente ad un orario standard, provate a contattarlo ad un orario diverso. Create il vostro programma di vendita intorno alle esigenze del prospect, piuttosto che al vostro calendario. Allo stesso modo, provate metodi diversi di comunicazione. Se non rispondono mai

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idee per crescere alle e-mail, provate con SMS o social media. E, ripeto, dovreste provare a contattarli in tanti momenti diversi. È stata fatta molta ricerca sul momento migliore per chiamare i potenziali clienti. Alcuni dei risultati migliori sono stati ottenuti ignorando questo tipo di suggerimento! Generalmente, ci dicono che i potenziali clienti raramente rispondono la mattina del lunedì o il pomeriggio del venerdì. Io ottengo ottimi risultati in questi momenti dalla mia attività tramite telefono e email. Questo tipo di ricerca è basata sul cliente medio. Ma non esiste un cliente medio! Forse ottengo risultati migliori perché così tanti venditori sono occupati a fare chiamate durante i tempi cosiddetti “più efficaci”! Anche quando un venditore entra in contatto con un potenziale cliente, c’è ancora un compito difficile davanti a lui. Generalmente avrete solo 20 secondi per ottenere dell’interesse da parte dei prospect. Ed è qui che la prossima strategia entra in gioco.

Usate il “pattern interrupt” I clienti hanno già sentito tante volte il solito dicorso dei venditori di prodotti di stampa. Si aspettano che i venditori inizino a parlare loro della loro azienda in termini di: • Qualità superba • Servizio eccellente • Macchine da stampa fantastiche • Prezzi competitivi Se un venditore comincia a parlare di queste cose, allora il cliente si spegne. Il venditore non sta dicendo niente di interessante. Il cliente si aspetta infatti ottima qualità, ottimi servizi e prezzi competitivi come standard. Generalmente non capisce cosa il venditore gli stia dicendo riguardo ai macchinari e non gli interessa in ogni caso. Per catturare l’attenzione di un cliente, è importante usare il “pattern interrupt”. “Pattern interrupt” significa dire qualcosa che il cliente non si aspetta. Questo creerà abbastanza interesse da fargli prendere atto delle altre cose che avete da dire.Un esempio di “pattern interrupt” è quando lavoravo in una casa editrice di riviste. Come potete immaginare, ho ricevuto molte chiamate da aziende di stampa che volevano stampare le nostre riviste. Tuttavia, una persona mi ha chiamato e ha detto: “Ciao Matthew. Sono uno stampatore. Ma non voglio stampare le vostre riviste.” Questo era il completo opposto di ciò che dicevano tutti gli altri. È stato sufficientemente intrigante da farmi voler ascoltare un po’ di più di quello che aveva da dire. Un altro modo efficace di usare il “pattern interrupt” è quello di affermare che qualcosa che è ampiamente

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accettato sia sbagliato. Avrete notato che ho usato questa tecnica più di una volta in questo articolo! Un altro modo per attirare l’attenzione del cliente velocemente è quello di parlare dei risultati che può raggiungere. Ricordate, il “pattern interrupt” può essere usato in qualsiasi tipo di comunicazione, sia verbale che scritta. Inoltre, l’utilizzo di canali di comunicazione inusuali o le chiamate in momenti imprevisti sono anch’esse forme di “pattern interrupt”.

Come potete fare la differenza per le vostre comunicazioni di vendita? È ora di agire. Ecco tre obiettivi che dovreste impegnarvi a raggiungere nei prossimi cinque giorni lavorativi. 1. Impegnatevi ad usare canali di vendita che non avete usato prima. Provate ad avvicinarvi ad un possibile cliente tramite SMS o social media. Prendete in considerazione la possibilità di inviare della posta pubblicitaria. Suggerite una videochiamata invece di una chiamata vocale. Se cominciate ad utilizzare un nuovo canale regolarmente, è opportuno misurare il numero di contatti che riuscite a fare rispetto a quelli che ottenevate con i metodi tradizionali. 2. Cambiate i momenti nei quali mettete in atto le vostre attività di vendita. Molto di noi utilizzano la prima mattina o la fine della giornata per svolgere le mansioni amministrative delle vendite. Questi potrebbero essere orari efficaci per chiamare, specialmente se i vostri potenziali clienti sono abituati a sentirvi ad orari diversi della giornata. Impostate uno slot di tempo di 90 minuti sul vostro calendario o agenda per vendere in un momento diverso dal vostro solito. 3. Create uno stile di “pattern interrupt” per i vostri messaggi. Che cosa potete dire che farà risaltare il vostro messaggio? Ricordate le statistiche per le chiamate a freddo e le email. Potete scegliere. Potete continuare ad usare le stesse vecchie tecniche di vendita collaudate. Vi troverete a dover fare sempre più sforzi. Vi troverete ad avere un declino nelle vendite. Alternativamente potete impegnarvi a fare le cose in modo diverso. Molto probabilmente vi troverete di fronte ad un miglioramento nelle vendite. Inoltre sarà molto più probabile che scopriate di divertivi molto di più a svolgere l’attività di vendita. Condividete con noi i vostri successi nelle vendite!


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