«Gerti», la vita e le amicizie di una donna complessa

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«Gerti», la vita e le amicizie di una donna complessa E' stato presentato alla Biblioteca Palatina «Gerti, Bobi, Montale e C. Vita di un’austriaca a Trieste» edito da Diabasis. Elvio Guagnini, Giuseppe Marchetti e il presidente della casa editrice Mauro Massa hanno conversato con l’autrice Waltraud Fischer, studiosa austriaca che ha pubblicato saggi su «Dora Markus» di Eugenio Montale e nel 2005 ha curato il catalogo della mostra documentaria «Il viaggio di Gerti. Gerti Frankl Tolazzi». Dalle pagine del libro emerge la figura di una donna indipendente nell’ambiente mitteleuropeo triestino. Attraverso l’epistolario di Gerti si ripercorre la sua fitta trama di amicizie con Stuparich, Svevo, Saba, Montale e particolarmente con Bobi Bazlen. Quest’ultimo fu critico letterario, scrittore, traduttore, consulente editoriale di varie case editrici, collaboratore dal 1962 dell’Adelphi. Fu Bazlen a far leggere i romanzi dimenticati di Svevo a Montale sollecitandolo alla lettura di «Senilità» e della «Coscienza di Zeno». Nel 1925 sulla rivista «L’esame» apparve «Omaggio ad Italo Svevo» di Montale che dava inizio alla riscoperta del grande scrittore. Gerti, figura femminile complessa e tormentata, è anche un personaggio letterario, protagonista del «Carnevale di Gerti» di Montale. Come disse Montale a Guido Nascimbeni: «Sempre nell’ambiente di Bobi [Bazlen] conobbi Gerti: era asburgica come Dora [Markus]. Gerti è la vera protagonista della seconda parte della poesia. La vidi una decina di volte. Di lei e di Dora feci un unico fantasma». La drammaticità del momento storico in cui visse vietò a Gerti ogni illusione: era ebrea nata a Graz, «nell’ora che abbuia», quando avvenne l’Annessione, tentò di salvare i genitori dalla persecuzione, ma non vi riuscì. Più tardi aiutò diversi ebrei a espatriare in Svizzera, fu uno spirito libero, una donna emancipata, seduttiva, elegante, moderna, ironica, divertente e al tempo stesso apparve contraddittoria e aggressiva per reagire alla solitudine interiore. La sua personalità suscitò reazioni infinite in chi venne a contatto con lei, coltivò molteplici interessi: la fotografia, la danza, la pittura. Il libro su Gerti rappresenta uno sforzo notevole da parte della casa editrice Diabasis, l’aver pubblicato un volume rivolto a esperti di letteratura potrebbe farlo apparire come un libro per pochi studiosi, in realtà la fluidità della scrittura lo rende apprezzabile anche a lettori interessati a conoscere in maniera approfondita un periodo storico ancora poco conosciuto del nostro Paese. r. cu. Gazzatta di Parma 01/03/2019 pa. 39


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