Passages
PASSAGES
direzioneGiorgio Cusatelli, Massimo Quaini, Eugenio Turri conGiorgio Bertone, Elvio Guagnini, Francesco Surdich
La carovana
Massimo Quaini, La mongolfiera di Humboldt Paesaggio: pratiche, linguaggi, mondi, a cura di A. Turco Vanni Blengino, Il vallo della Patagonia. I nuovi conquistatori: militari, scienziati, sacerdoti, scrittori Amanda Salvioni, L’invenzione di un medioevo americano
Jean-Jacques Rousseau, La scoperta del Nuovo Mondo, a cura di F. Surdich Luisa Rossi, L’altra mappa. Esploratrici, viaggiatrici, geografe (secc. XVI-XX)
ALTRI VOLUMI PUBBLICATI
Le Americhe annunciate. I viaggiatori liguri precolombiani, a cura di I. Luzzana Caraci
Un esploratore di deserti e geografo racconta giorno per giorno i quattro mesi di viaggio che nel 1958 lo portano da Istanbul a Samarcanda, attraverso un’umanità mai come ora in bilico. Un eccezionale, inedito taccuino fotografico accompagna la narrazione.
Eugenio Turri
DI PROSSIMA PUBBLICAZIONE
Eugenio Turri
VIAGGIO A SAMARCANDA
Nicolas Bouvier, Il suono di una mano sola. Cronache giapponesi
Eugenio Turri, esploratore e geografo, è autore di numerosi libri: da quelli che descrivono l’ambiente d’origine, nelle valli veronesi, a quelli nati dalle esperienze fatte tra i popoli nomadi (tra cui Gli uomini delle tende, La via della seta, Il Sahel), sino a quelli dedicati allo studio del paesaggio (Antropologia del paesaggio, Semiologia del paesaggio italiano, Il paesaggio come teatro) e ai territori urbanizzati e densificati, opposti a quelli dei nomadi (Dalla villa veneta al capannone industriale, La Megalopoli padana). Ha insegnato alla facoltà di Architettura e Urbanistica del Politecnico di Milano, ed è stato consulente per la pianificazione paesistica della Regione Lombardia.
VIAGGIO A SAMARCANDA
Luigi Cavalli, Più neri di prima, a cura di F. Surdich Carmen Radulet, Vasco Da Gama e la prima circumnavigazione dell’Africa. 1497-1499 André Thevet, Le singolarità della Francia antartica, a cura di G. Bogliolo
€ 24,00
DIABASIS
Giuseppe Caraci, Segni e colori degli spazi medievali, a cura di I. Luzzana Caraci
Correva l’anno 1958 quando Eugenio Turri intraprese il suo viaggio lungo la Via della Seta, poi forzatamente concluso a Samarcanda, città-mito dell’antichità, da secoli riferimento affascinante dell’immaginario collettivo. Nel duro contrasto tra USA e URSS, che dominava la scena politica di quegli anni, si aprivano spazi in una sorta di pax interstiziale, basata su reciproche deterrenze, per cui si poteva accedere alla Turchia, all’Iran e all’Afghanistan senza troppa difficoltà. Dovunque si avvertiva, anzi, una curiosità quasi morbosa per il giovane occidentale che muoveva lungo una direttrice che sarebbe divenuta, dopo il ’68, una via di fuga dai malesseri dell’Occidente. Nel viaggio di Turri, percorso con lentezza, raccontato giorno dopo giorno, l’autore si imbatteva in società antiche, in mondi chiusi, arroccati nelle loro tradizioni asiatiche, fossero contadini o nomadi, pieni di orgoglio e di stravolgente bellezza. Il libro ha proprio negli incontri il suo interesse primo, rivelandoci come l’anima profonda di questi popoli, colta allora, continui a condizionare la storia di oggi, nonostante vicende drammatiche abbiano attraversato o attraversino i loro paesi.
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