annalisa avvanzo carla Iozza
a fi a r g o e G e ia r to S , o n Vacanze Italia
ü Attività ü Percorsi ü Prove ü In
didattiche inclusive. di dignità, diritti e accoglienza.
autentiche collegate alla realtà.
omaggio il romanzo
IL PICCOLO PRINCIPE.
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annalisa avvanzo carla Iozza
rafi g o e G e ia r to S , o n a li a Vacanze It
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Redazione: Mario Carpinelli Progetto grafico, impaginazione e copertina: Anna di Ianni
L’attenzione e la cura necessaria per la realizzazione di un libro spesso non sono sufficienti a evitare completamente la presenza di sviste o di piccole imprecisioni. Invitiamo pertanto il lettore a segnalare le eventuali inesattezze riscontrate. Ci saranno utili per le future ristampe. Tutti i diritti sono riservati ©2019 www.lanavedeisogni.com info@lanavedeisogni.com è vietata la riproduzione dell’opera o di parti di esse con qualsiasi mezzo, comprese stampa, fotocopie e memorizzazione elettronica se non espressamente autorizzate dall’Editore. Nel rispetto delle normative vigenti, le immagini che rappresentano marchi o prodotti commerciali hanno esclusivamente valenza didattica. L’Editore è a disposizione degli aventi diritto con i quali non è stato possibile comunicare, nonché per eventuali omissioni o inesattezze nella citazione delle fonti. Ristampa 6 5 4 3 2 1
2024 2023 2022 2021 2020 2019
3 TUTTI A BORDO! Vacanze Italiano, Storia e Geografia Ciao, sappiamo bene che, dopo mesi di intenso lavoro, desidererai solo divertirti all’insegna di una bella vacanza e dimenticare per qualche tempo la scuola e gli insegnanti. Non si può darti torto! Come conciliare allora diverimento e un minimo d’impegno? Il metodo esiste ed è anche facile! Disponi ora di un libretto che tratta in modo giocoso, semplice e piacevole, le cose più importanti apprese nel corso dell’anno scolastico, un libro che non richiederà da parte tua più di 20-30 minuti di attenzione al giorno. Immagina allora, questo volumetto come fosse un aereo in fase di decollo: stai per iniziare un viaggio che ti porterà in giro per i mesi di Luglio e Agosto. Il testo è suddiviso in quattro parti. Ognuna, a sua volta, comprende le seguenti sei sezioni: { Giochiamo con le parole, breve spazio dedicato alle battute di spirito, ai proverbi, ai colmi ed ai giochi di parole, per rilassare la mente e rendere più divertente il lavoro proposto; { Comunichiamo, dove potrai svolgere numerose esercitazioni pratiche che ti accompagneranno nel ripasso delle strutture e delle regole grammaticali; { Libriamoci, una raccolta di testi, né troppo brevi né troppo lunghi, che accenderanno la tua fantasia e ti inviteranno a riflettere su te stesso e sul mondo intorno a te; { Viaggiamo nel tempo, ti aiuterà a ripassare la Storia e a farti rendere conto di quanto sia utile conoscere il passato, per poter capire meglio il presente; { Io e gli Altri, ti aiuterà a familiarizzare con gli argomenti di Cittadinanza e con la Costituzione, vicini alla tua realtà quotidiana. Incontrerai parole come dignità, diritti, diversità, accoglienza, che ti aiuteranno a riflettere sui grandi valori della vita. { Viaggiamo nel mondo, ti permetterà di ripetere, con leggerezza, la geografia e conoscere i posti più belli d’Italia; BUON VIAGGIO E BUONE VACANZE
4 INDICE PARTE 1a
Giochiamo con le parole 7 Per iniziare Espressioni idiomatiche Tanto per ridere Comunichiamo 10 La comunicazione Il tormento dell’accento Gli articoli Libriamoci 15 Testo regolativo Risveglio Le barchette Descrizione oggettiva di una persona Viaggiamo nel tempo 21 Fine dell’Impero Romano d’Occidente Chi era Costantino? Io e gli altri 23 Unità nella diversità Viaggiamo nel mondo 24 La cartografia L’orientamento con l’orologio Compito di realtà
PARTE 2a
Giochiamo con le parole 27 Sai qual è il colmo? Parole palindrome Proverbi Comunichiamo 31 Daniel Pennac: “Come un romanzo” Book tag Interiezioni o esclamazioni
5 Giochiamo con i nomi Crucinome Libriamoci 35 Descrizione di un paesaggio Il cerbiatto e il cervo I personaggi di Minnie e Topolino Perché non sono mai andato a scuola Al cinema con… il cuore Viaggiamo nel tempo 43 I Longobardi, i Franchi e Carlo Magno Il Feudalesimo Viaggiamo nel mondo 45 Climi d’Europa Il clima non è il tempo Io e gli altri 48 C’è tempo e tempo Compito di realtà
PARTE 3a
Giochiamo con le parole 50 La sciarada Il lipogramma Vietata la lettera U Il logogrifo Comunichiamo 52 L’aggettivo Forme speciali degli aggettivi qualificativi I dialetti: le lingue regionali Scrivi una E-mail Libriamoci 58 Descrizione soggettiva La creazione di MarduK Il mito Dalla realtà alla fantasia Viaggiamo nel tempo 66 Medioevo: commerci, crociate, guerre La linea del tempo
6 Viaggiamo nel mondo Le regioni a statuto speciale Io e gli altri Vivere insieme Compito di realtà
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PARTE 4a
Giochiamo con le parole 71 Trait d’union Tuttologia Il tautogramma Comunichiamo 73 Tutto sui pronomi Il verbo Cruciverba La varietà dei segni Libriamoci 78 Estate in poesia “Il fantasma di Canterville” Cruciverba del terrore Viaggiamo nel tempo 83 L’Italia delle Signorie I castelli e i palazzi del Rinascimento Viaggiamo nel mondo 84 La città italiana nel tempo Dove vivono gli italiani? Io e gli altri 87 Noi cittadini italiani! Noi cittadini europei! Siamo tutti cittadini del mondo! Io e la natura Compiti di realtà Bentornati
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PARTE 1
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PER INIZIARE
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legenda
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5 E 11 K
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GIOCHIAMO CON LE PAROLE
Scrivi le lettere nelle caselle al posto dei numeri, utilizzando la legenda:
8 ESPRESSIONI IDIOMATICHE GIOCHIAMO CON LE PAROLE
L’ espressione idiomatica o modo di dire, è una locuzione figurata convenzionale, la cui traduzione letterale in altre lingue non ha senso logico e per questo, per essere compresa, necessita di una traduzione logicamente estesa.
Collega l’espressione idiomatica al suo significato. Andare a colpo sicuro
rimproverare
Arrampicarsi sugli specchi
procurarsi danno da soli
Avere il cuore in gola
non sbagliare
Avere una marcia in più
sforzarsi di dare una spiegazione senza riuscirci
Avere un groppo in gola
arrabbiarsi in maniera incontrollabile
Tirare le orecchie
guardare il lato positivo di qualcosa poco piacevole
Tirarsi la zappa sui piedi
essere tanto emozionati da non riuscire a parlare
Perdere le staffe
essere più preparati, migliori
prendere con filosofia
avere il batticuore per angoscia o sforzo fisico
prendere due piccioni con una fava con un solo stratagemma raggiungere due scopi
9 TANTO PER RIDERE
morse – scogli – imbarcazione – notte – rotta
Segnali luminosi
In barca di ....................... quattro amici vedono una luce avvicinarsi velocemente a loro. Pensando a un’altra ...................... in rotta di collisione, con il faro di segnalazione in linguaggio ....................., intimano: - Virate voi! Indispettiti rispondono: - No, virate voi! Ma di nuovo dall’altra parte: - Virate voi! Il capitano decide di prendere in mano la situazione: - sono il comandante dell’imbarcazione, se non virate dalla nostra ....................... chiamo la guardia costiera! E dall’altra parte: - Sono Giuseppe, il guardiano del faro, se non virate voi andate a sbattere contro gli ....................................! Adatt. Da Geronimo Stilton, 1000 Barzellette Stratopiche, Piemme
GIOCHIAMO CON LE PAROLE
Completa inserendo al posto giusto le parole date:
10 COMUNICHIAMO
LA COMUNICAZIONE La rivoluzione tecnologica degli ultimi dieci anni: sms, chat, videotelefonini di ultima generazione hanno influenzato non solo il mezzo della comunicazione moderna, ma anche la sua forma, cioè la lingua attraverso cui comunichiamo il nostro pensiero.
Individua la “traduzione” del messaggio utilizzando neologismi che sono entrati nel linguaggio giovanile. 1. Forwardare una e-mail .......................................................................................................... ... 2.
Bannare ...................................................................................................................................
3. Crackare .................................................................................................................................
Gli smileys: faccette e segni per comunicare. Quando scrivi un sms e un’e-mail è importante risparmiare spazio e soprattutto essere veloci nel comunicare emozioni e stati d’animo. Così, sei ricorso, sicuramente, alle “faccette” espressive.
11 COMUNICHIAMO
Trasforma alcune di queste faccette in simboli.
: -) sorriso ....................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................... ............................................................................................................................................... ............................................................................................................................................... ...............................................................................................................................................
12 COMUNICHIAMO
IL TORMENTO DELL’ ACCENTO Alcuni monosillabi prendono l’accento per evitare confusione tra vocaboli scritti nello stesso modo, con significato diverso:
Scegli 5 monosillabi e forma 5 frasi.
da preposizione dà presente indicativo, verbo dare li e la pronomi e articoli lì e là avverbi di luogo
....................................................................
ne avverbio e pronome né congiunzione
...................................................................
................................................................... ...................................................................
se congiunzione .................................................................... sé pronome (ma se stesso si può scrivere senza) ................................................................... si pronome sì avverbio (affermazione)
...................................................................
te pronome tè nome (bevanda)
....................................................................
Do e fa non vogliono l’accento perché rischiano di essere confusi con le note musicali.
...................................................................
................................................................... ................................................................... ...................................................................
Beppe Severgnini, “Lezioni Semiserie”, Rizzoli
Trova l’errore e sottolinealo. Disse il re: chi fa da sé fa per tre! Si stupì il delfino, grasso ma carino, lì su un baldacchino. Ma và là, papà! Da quando in qua, lavora Sua Maestà ? Beppe Severgnini, “Lezioni Semiserie”, Rizzoli
13 Specie
determinativo: La tua idea è bellissima! indeterminativo: C’è una crepa nel muro. partitivo: Ho comprato del pane.
Forma
genere: maschile: il cane - un cane femminile: la gatta - una gatta numero: singolare: l’albero - un albero plurale: le piante - delle piante
Per non sbagliare Quando non si usa l’articolo determinativo: • davanti ai nomi propri di persona Ho parlato con la Cinzia • davanti ai nomi propri di città La Milano è il capoluogo della Lombardia L’articolo partitivo ha un significato simile a quello dell’articolo indeterminativo. Al singolare può essere sostituito con un po’ di... ➢ Mi piacerebbe avere del pane. Mi piacerebbe aver un po’ di pane. Al plurale può essere sostituito con alcuni, alcune,... Nello zoo ci sono dei leoni.
Nello zoo ci sono alcuni leoni.
Leggi e rifletti Sottolinea in rosso gli articoli determinativi, in blu gli indeterminativi, in verde i partitivi. Un giorno delle lepri si lamentavano della loro triste sorte: dover aver paura di tutti gli uomini, i cani e gli altri animali. Meglio, una volta per sempre, morire che vivere con la paura! Presa questa decisione, le lepri galopparono verso uno stagno per buttarvisi dentro e annegare. Subito le ranocchie schizzarono in acqua. Allora la lepre più saggia disse: - Coraggio, compagne! Avete visto? Ci sono degli animali che hanno paura persino di noi. P. Pancrazi
COMUNICHIAMO
GLI ARTICOLI
14 COMUNICHIAMO
Correggi gli errori dove occorre. Ricorda che lo, gli, uno, dello, degli, si usano davanti ai nomi maschili che iniziano con S + consonante (sc, st …), x, y, z, gn, pn, ps. ............... ............... ............... ............... ...............
il psicologo degli pneumatici lo stradario un’albero li gnomi
............... ............... ............... ............... ...............
un xilofano gli yutuber il crimine gli zaini un’ scoiattolo
TESTO REGOLATIVO
https://youtu.be/z9F9UT-v0m0
Ogni giorno trascorri molto tempo al computer per studio o per svago. Per questo è importante sapere come comportarsi. Il video “Giusta postura al computer” ti comunicherà alcune fondamentali norme di comportamento per lavorare bene al PC come: ü Mantenere la colonna vertebrale dritta. ü Usare una sedia regolabile in altezza. Quali altre regole puoi ricavare dalla visione del video? ü ……………………………………………………………………………………… ü ……………………………………………………………………………................ ü ………………………………………………………………………………
Le giornate in estate sono diverse: iniziano con più calma, si svolgono attività piacevoli, si sta all’aria aperta ...
Risveglio Era una mattina tranquilla e la città era ancora avvolta nel buio, infilata a letto. Il tempo diceva che era estate: il vento aveva quel certo tocco e il respiro del mondo era lungo, caldo e lento. Bastava alzarsi e sporgersi dalla finestra per sapere che questo era il primo giorno di libertà e vita, il primo mattino d’estate. Douglas Spaulding, dodici anni, appena sveglio, lasciò che l’estate lo cullasse nel flusso pigro dell’alba. Coricato nella stanzetta del terzo piano, col tetto della torre sopra di lui, Douglas si sentiva forte in quella stanza alta che cavalcava il vento di giugno nella torre più imponente della città. Di sera, quando gli alberi si mescolavano in un’ unica ombra, lui scoccava le sue occhiate in tutte le direzioni, come dall’alto di un faro, sull’oceano di olmi, querce e aceri mossi dal vento. E ora… “Ragazzi!” sussurrò Douglas. Aveva un’intera estate davanti a lui, un’intera estate da cancellare dal calendario, giorno per giorno. R. Bradbury, l’estate incantata, trad. di G. Lippi, Mondadori
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Parlo di me Come passi le giornate in estate? ....................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................... Quando ti svegli d’estate, presto o tardi? ..............................................................................
A cosa pensi quando stai ancora a letto? ....................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................... Hai mai vissuto un momento magico? Racconta. ........................................................................................................................................
....................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................
Le barchette Nero, buio è il fiume e la sabbia dorata. Va e va tra lunghe file di alberi. Trascina verdi foglie e fiocchetti di spuma, vi galleggia la mia barchetta‌ Ritorneranno mai a casa? Il fiume va e va, oltrepassa il mulino, oltrepassa il villaggio e la collina. E sul fiume che va cento miglia e anche piÚ lontano, altri bimbi troveranno sulla sponda la mia barchetta. (Robert L.Stevenson)
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Comprensione 1. Completa le frasi. Il fiume descritto dal poeta è .................................................................................................. La sabbia è ................................................................................................................................ La barchetta galleggia tra ....................................................................................................... Il fiume oltrepassa ……………………..................................................................................... La barchetta del poeta troverà sulla sponda.......................................................................... 2. Che cosa rappresenta la barchetta per il poeta? a)
La voglia di viaggiare
b)
I giocattoli perduti
c)
I sogni dell’infanzia
d)
La bellezza della vita
3. Quali emozioni ti suggeriscono i versi di questa poesia? a)
Gioia
b)
Nostalgia
c)
Malinconia
d)
Serenità
4. La domanda “ritorneranno mai a casa?” esprime: a)
come finirà il viaggio delle barchette
b)
i sogni dell’infanzia che ritorneranno nei nostri cuori
c)
il fiume che riporterà indietro le barchette
d)
il fiume che farà ribaltare le barchette
19 Leggi con attenzione. Mio nonno era molto alto, ma non molto largo. Era piuttosto magro. Soltanto tutt’intorno nel mezzo era un po’ più grasso perché aveva una pancetta rotonda. Non era una panciona. Mio nonno aveva occhi blu elettrico e riccioli bianchi pettinati con la riga nel mezzo. Aveva baffi bianchi e sopracciglia bianche. Perfino dai fori del naso e dalle orecchie spuntavano peli bianchi, rigidi come le setole di una spazzola. La sua pelle era scura. Anche d’inverno. Rugosa come la carta crespata, soltanto un po’ più morbida e molto calda. Sembrava che mio nonno avesse sempre la febbre. Le sue mani erano belle, scarne e ossute con lunghe dita sottili. Sul dorso della mano apparivano grosse vene scure. Il nonno aveva anche piedi enormi. Non si trovavano nemmeno scarpe grandi come quelle di cui il nonno aveva bisogno per i suoi piedi. Christine Nostlinger, Il nonno segreto, Einaudi scuola
Descrivi l’aspetto fisico di una persona in modo oggettivo seguendo lo schema. Presentazione della persona. ü corpo, fisico, viso, occhi, naso, bocca, capelli, mani, braccia; ü espressione del viso, voce; ü abbigliamento;
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DESCRIZIONE OGGETTIVA DI UNA PERSONA
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20 Completa la descrizione oggettiva della persona seguendo lo schema e i suggerimenti. Carattere: allegro, spiritoso, distratto, riflessivo, scorbutico, timido, pauroso… Atteggiamento: tranquillo, maleducato, rispettoso, socievole, impacciato, spavaldo, aggressivo.… Abitudini: mette tutto in ordine, si mangia le unghie, compera il giornale tutte le mattine, porta a spasso il cane sempre alla stessa ora…. Questi sono alcuni dei titoli di testi descrittivi oggettivi che puoi scrivere: ü
Lo zio…
ü
Un amico conosciuto in vacanza…
............................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................ .... .
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21 La caduta dell’Impero Cristianesimo Le divisioni interne Le continue guerre civili Il dispotismo L’imbarbarimento L’indebolimento dell’esercito La corruzione La crisi economica e sociale
cause
Invasione dei barbari
Alcuni attribuiscono a quel periodo l’etichetta di “invasioni barbariche” ma altri lo chiamano “l’età delle emigrazioni”. In effetti, i barbari che assalirono i confini dell’Impero erano per lo più popoli in fuga.
Da cosa? Dal grande esodo degli Unni dall’Asia verso l’Europa. Per non cadere sotto il loro potere, molte tribù si spostarono verso occidente e si ritrovarono sul limes dei romani.
Oggi come allora. La crisi demografica in Europa non è diversa da quella presente alla fine dell’Impero Romano. Il crollo demografico rese vulnerabile l’Impero, incapace di gestire le grandi migrazioni.
VIAGGIAMO NEL TEMPO
FINE DELL’IMPERO ROMANO D’OCCIDENTE 476 D. C.
VIAGGIAMO NEL TEMPO
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Chi era Costantino? Costantino è stato imperatore romano nella prima metà del IV sec. Le due più grandi riforme per cui è passato alla storia sono: aver spostato la capitale dell’Impero a Bisanzio che da lui prese il nome di Costantinopoli; aver concesso la libertà di culto ai Cristiani (Editto di Milano del 313 d.c.). Indica con una O la risposta che ritieni corretta. Perchè Costantino spostò la capitale a Bisanzio? a) Per allontanarsi da Roma, dove il senato poteva opporsi a un rafforzamento . dei poteri dell’imperatore. b) ü
Perché Bisanzio era al centro dell’agricoltura in crisi.
Come si chiama oggi Costantinopoli?
....................................................................................................................................................... ü In quale Stato si trova? ....................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................
23 IO E GLI ALTRI
UNITÀ NELLA DIVERSITÀ
Se versiamo dell’acqua in bicchieri di colori diversi essa assumerà il colore del bicchiere senza cambiare la sua natura. Allo stesso modo tutti gli uomini, a qualunque razza appartengano, sono fatti della stessa sostanza: l’umanità. Rifletti: Quale colore ti piace di più? .......................................................................................................................................................... Se tutti abbiamo gli stessi valori, abbiamo anche gli stessi diritti e doveri? .......................................................................................................................................................... Perché si dice che il mondo è bello perché è vario? ..........................................................................................................................................................
24 VIAGGIAMO NEL MONDO
LA CARTOGRAFIA Completa il brano utilizzando le parole fornite alla rinfusa. piccola - grafica - simboli - ridotta - grande - numerica - approssimata proiezione - tipologie - scala - simbolica - media - legenda Le carte sono una rappresentazione ……………………….., …………………… e …………… della realtà. La carta si disegna utilizzando una tecnica complessa, detta ……………………… . È fornita di indicazioni per l’interpretazione espressa nella ……………………. che contiene l’indicazione di riduzione, chiamata ……………………….. La scala può essere espressa da una frazione, e in questo caso si chiama ………………….. , o da una linea segmentata, e in questo caso si chiama ………………………… . Secondo il numero espresso dal denominatore della scala numerica, le carte si definiscono a …………………… , ……………………………. e …………………………… scala. Secondo la scala, le carte si suddividono in varie ………………… , con i nomi diversi. La legenda, oltre la scala, indica anche i ……………………….. utilizzati, cioè disegni e colori.
Rispondi alle seguenti domande scrivendo il tipo di carta che useresti. Per Per Per Per Per
muoverti all’interno di un parco? rappresentare la tua città? conoscere i confini delle province d’ Italia? conoscere i monti dell’Abruzzo? conoscere la produzione di frutta in Italia?
........................................................... ........................................................... ........................................................... ........................................................... ...........................................................
25 VIAGGIAMO NEL MONDO
L’ORIENTAMENTO CON L’OROLOGIO
Sapersi orientare senza l’uso di strumenti troppo tecnologici è sempre utile. Immagina di perderti in un bosco, durante una escursione, senza poter contare su Google maps. Come fare per ritornare? Se non abbiamo la bussola possiamo disporre l’orologio orizzontalmente, con il quadrante volto all’insù. Mettiamo poi un filo di paglia o un fiammifero verticalmente contro l’orologio, là dove si trova la lancetta delle ore. Ruotiamo l’orologio in modo che l’ombra del filo di paglia o del fiammifero cada sopra la lancetta corta. Il sud si troverà a metà strada tra questo punto e il numero 12 del quadrante. Per esempio, alle 4 circa del pomeriggio, dopo che avremo messo l’orologio nella posizione indicata, la linea che dal centro dell’orologio va sul 2 indicherà il sud. Se fossero le otto del mattino, la linea del sud passerebbe sul 10. Ora puoi programmare un’escursione senza paura di perderti! E se ti dovessi perdere … mantieni la calma!
26 VIAGGIAMO NEL MONDO
COMPITO DI REALTA’
Spiega ai tuoi compagni le regole del gioco del “RISIKO”. Organizzazione: lavora in coppia (Considerate che nessuno conosce alcun aspetto del gioco) Fasi: ü leggete le regole del Risiko; ü descrivete agli altri giocatori gli aspetti basilari del gioco; ü spiegate l’obiettivo. Come si fa a vincere? Quando si perde? ü fate alcuni esempi, mostrate come funzionerebbe un turno; ü elencate tutti i tipi di scenari possibili e speciali che potrebbero confondere i giocatori. Ed ora ……Divertitevi in compagnia! Risiko Club f @Risiko
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PARTE 2a
Ricostruisci i seguenti colmi. ..... per un tizio distratto? Brindare alla salute di qualcuno! ..... per un deejay? Avere le ore contate! ..... per un canguro studioso? Condurre una vita da cani! ..... per un gatto? Addormentarsi dimenticandosi di chiudere gli occhi! ..... per un orologio? Leggere solo tascabili! ..... per un medico? Avere l’ernia al disco! Geronimo Stilton,1000 Barzellette Stratopiche, Piemme Junior 1. ………………………………………………………………………………. 2. ………………………………………………………………………………. 3. ………………………………………………………………………………. 4. ………………………………………………………………………………. 5. ………………………………………………………………………………. 6. ……………………………………………………………………………….
Ora tocca a te.
Inventa un colmo partendo da modi di dire, da parole bisenso, da frasi fatte e su quelle ragiona sui doppi sensi che fanno ridere per definizione. ............................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................
PAROLE PALINDROME Dal greco: Palin = all’indietro Dromos = correre Le parole palindrome sono parole speciali: si possono leggere normalmente, da sinistra a destra e anche da destra a sinistra E si possono creare anche delle intere frasi palindrome!
GIOCHIAMO CON LE PAROLE
SAI QUAL È IL COLMO?
GIOCHIAMO CON LE PAROLE
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Crea una frase palindroma con le parole date in disordine. Esempio:
I NON NIPOTI AVEVANO TOPI
I TOPI NON AVEVANO NIPOTI
1. SERI I RE SONO .................................................................................................... 2. SEMINARE I MESI DI ERAN ....................................................................................................
PROVERBI Il proverbio è una massima che contiene norme, giudizi, consigli espressi in maniera sintetica, spesso in metafora e in rima, desunti dall’esperienza comune.
Unisci la prima parte del proverbio con la parte finale. Tanto va la gatta al lardo Meglio un uovo oggi
o salti dalla finestra la pioggia si avvicina
O mangi questa minestra
bel tempo si spera
Chi va piano
che una gallina domani
Cielo a pecorelle
bello prima delle undici
Rosso di sera
va sano e va lontano
Rosso di mattina
pioggia a catinelle
Pioggia prima delle sette
che ci lascia lo zampino
Daniel Pennac, scrittore francese, nel saggio “Come un romanzo” riporta quanto alcuni ragazzi hanno scritto sul “perchè leggere”. Per Per Per Per Per Per Per Per Per Per Per
imparare. riuscire negli studi. informarci. sapere da dove veniamo. sapere chi siamo. conoscere meglio gli altri. sapere dove andiamo. conservare la memoria del passato. illuminare il nostro presente trarre profitto dalle esperie.nze precedenti. non ripetere le sciocchezze dei nostri predecessori. (Tratto da D. Pennac, Come un romanzo; Feltrinelli)
GIOCHIAMO CON LE PAROLE
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GIOCHIAMO CON LE PAROLE
30 Sceglie quelle che sono le risposte, secondo te, più interessanti date dai ragazzi sul “perchè leggere” e, in poche righe, giustifica la tua scelta. ............................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................ ........................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................
Book tag Un book tag è una specie di quiz sui libri. Prova a farne uno! Le regole sono facili, bisogna rispondere semplicemente a delle domande. Pronti, si comincia! QUIZ Hai provato, almeno una volta, a leggere a voce alta? ........................................................................................................................................................... Qual è il posto più strano in cui hai letto? ..................................................................................................................................................... Qual è il libro che hai riletto più spesso? ............................................................................................................................................................ Qual è il libro che hai letto saltando pagine o capitoli? ............................................................................................................................................................ Qual è il libro che più ti ha fatto desiderare di essere tra le sue pagine e di avere la vita dei protagonisti? ............................................................................................................................................................
Ora continua tu… crea il tuo book tag e condividilo sui social.
COMUNICHIAMO
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Interiezioni o esclamazioni Accidenti, ho perso le chiavi di casa, uffa!
Leggi i ballons e sottolinea le esclamazioni. Al ladro! Mi hanno rubato la bici! Ahi! Mi sono fatta male!
Evviva!!! Si va in vacanza.
Povero me! Sono nei guai.
N.B. L’ interiezione esprime sentimenti spontanei di stupore, meraviglia, ammirazione‌ Possono essere: proprie (semplici suoni); improprie (sono nomi, aggettivi, verbi e avverbi usati come interiezioni); locuzioni esclamative (sono gruppi di parole o frasi usate come interiezioni).
Nomi collettivi:
Indicano un insieme di persone, animali e cose della stessa specie. :
Nomi composti:
Sono formati dall’unione di due parole.
33 Scrivi il nome che corrisponde a ciascuna definizione. Galleria destinata a conservare ed esporre collezioni di pittura. ……………………………………………………………………….. L’apparecchio che riscalda l’acqua del bagno. ………………………………………………………………………. Insieme delle specie animali di una determinata regione. ……………………………………………………………………….. Il cuore dei tifosi juventini. ………………………………………………………………………. Fila di piante, di alberi. ……………………………………………………………………….. Piccolo utensile domestico che serve a macinare i grani del caffè. …………………………………………………………………………
Riordina le lettere e forma dei nomi. Conta poi i nomi primitivi, derivati ed alterati e completa lo schema. Espec ...................................................... Aiorfon ...................................................... Logehilr ...................................................... Tagole ...................................................... Ionzacl ...................................................... Ottag ...................................................... Azonastn ......................................................
Ozzrulme ......................................................
Irabilo ...................................................... Arbca ......................................................
COMUNICHIAMO
Giochiamo con i nomi
COMUNICHIAMO
34 Ci sono ………… nomi primitivi, ……………. nomi derivati e ……….. nomi alterati. Attento! C’è un falso alterato, scoprilo! ………………………. RICORDA
Il nome può essere: Primitivo: non deriva da nessun altro nome (pesc-e) Derivato: è formato dalla radice di un nome primitivo, con l’aggiunta di un altro elemento (pesc-ame) Alterato: è formato dalla radice del nome, più un suffisso che ne modifica leggermente il significato (pesc-iolino) Falso alterato: sono quei nomi che sembrano alterati, ma in realtà non lo sono (lampone)
CRUCINOME Completa il cruciverba inserendo i nomi difettivi, invariabili e sovrabbondanti. Le definizioni indicano solo le parole da inserire in orizzontale. 1 2 3 4 5 6 7 Definizioni 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7.
Il suo aroma ci sveglia la mattina (invariabile) Circondavano le città greche (sovrabbondante) Li indossi per proteggerti dal sole (difettivo) La nostra moneta (invariabile) Godzilla è un famoso (invariabile) Il corpo umano ne possiede più di duecento (sovrabbondante) Ci sono d’oro e d’argento (difettivo) Per non dimenticare Invariabili: se non cambia passando dal singolare al plurale. Sovrabbondante: se ha più forme per il singolare o per il plurale.
35 LIBRIAMOCI
Descrivi il paesaggio della foto scegliendo lo schema spaziale.
ü ü ü ü ü ü
In primo piano In secondo piano Sullo sfondo A destra Al centro A sinistra
............................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................ ...................................................................................................................................................... ................................................................................................................................................ .......................................................................................................................................
36 LIBRIAMOCI
IL CERBIATTO ED IL CERVO Leggi la favola. Un bellissimo cerbiatto dal manto scuro e con delle stupende macchioline bianche sul dorso, viveva con la sua famiglia in una meravigliosa foresta con un ricchissimo sottobosco che offriva cibo in abbondanza. Il cerbiatto ammirava il suo caro babbo e desiderava diventare grande e forte proprio come lui, aspettando con ansia che gli spuntassero finalmente le stesse lunghissime corna che tutti invidiavano al suo genitore. Nell'impazienza di quel momento egli seguiva costantemente il grosso cervo cercando di imitarlo in ogni cosa. Durante un bel mattino di fine inverno, mentre il grande cervo brucava tranquillo le foglie dei cespugli più bassi in compagnia dell'inseparabile figliolo, un possente ruggito squarciò il silenzio della foresta. Era un leone! Il cerbiatto sconcertato osservò il suo babbo e, con enorme stupore scoprì che questi tremava come un fuscello al vento. Sì, il suo venerato papà aveva paura! Come era possibile? Ma prima ancora che egli potesse chiedergli spiegazioni, il cervo gridò al figlio: "Corri!" e si lanciò in una velocissima fuga. Il cucciolo obbediente lo seguì con le lacrime agli occhi per la vergogna e la delusione. Quando finalmente si fermarono, il cervo si avvicinò al figlio e scorgendo il suo pianto gli parlò con voce dolce: "Piccolo mio, questa paura che tu disprezzi ci ha salvato la vita. Quel leone non avrebbe avuto pietà di noi e ci avrebbe sicuramente sbranati se non fossimo fuggiti. A volte bisogna ingoiare il proprio orgoglio e sapersi arrendere di fronte a chi è più forte di noi. Questo significa diventare adulti e saggi." Quelle parole consolarono il cerbiatto. Adesso ammirava ancora di più quel suo babbo che non aveva esitato a dimostrarsi un fifone rischiando di perdere la stima del figlio pur di salvargli la vita. Questo era il vero coraggio. da Esopo
Comprensione
1. L’ambiente in cui si svolge la vicenda è una:
a
campagna
b
città
c
foresta
37
a recente
b antico
c indefinito
3. In quale momento della giornata:
a di giorno
b in un’ora imprecisata
c di sera
4. Riconosci e sottolinea le caratteristiche della favola: brevità - semplicità del linguaggio - dialogo - animali umanizzati - la morale - indeterminatezza del tempo - indeterminatezza del luogo - pochi animali - intreccio complicato - molti personaggi - monologhi. 5. Riassumi la favola utilizzando i righi. ............................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................ 6. L’autore della favola per quale dei due animali mostra più simpatia? Da che cosa lo capisci? ........................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................ 7. La morale della favola è:
a implicita
b esplicita
8. Scrivila con parole tue. ....................................................................................................................................................
LIBRIAMOCI
2. La vicenda si svolge in un tempo:
LIBRIAMOCI
38 9. Confronta le caratteristiche del cervo presentate nella favola con quelle descritte nel seguente testo informativo. Poi completa la tabella. L’habitat originario del cervo è costituito dalle zone boschive con presenza di aree di boscaglia poco fitta, generalmente in ambiente pianeggiante o a basse altitudini. Il cervo nobile deve il suo nome al portamento “altezzoso”: con il collo eretto e la camminata elegante, si muove leggero ed elegante nei boschi più fitti, nelle praterie a diverse altitudini; è maestoso e veloce nel trotto e nel galoppo, tanto che in piena corsa può raggiungere e superare i 60 km/h, agile e abile nel salto che, talvolta, può raggiungere in altezza anche i 2 m e più del doppio in lunghezza. La ricerca del cibo viene effettuata di solito nelle ore notturne: in primavera gli animali divorano le erbe fresche e tenere, i germogli, le foglie novelle e i ramoscelli. Durante l’estate vengono invece preferiti il grano maturo, l’avena, le carote e le barbabietole succose. L’inverno è certamente per questi animali la stagione più dura dell’anno, poiché il terreno si ricopre di una coltre di neve, il suolo non produce più erba, e i rami non danno più foglie; i cervi, allora, si nutrono delle cortecce, degli arbusti secchi e delle radici scavate a colpi di zoccolo. adatt. Da Wikipedia Caratteristica del cervo
Favola
Altra fonte
Vive nei boschi Veloce Maestoso Camminata elegante Si nutre di cortecce e di arbusti
10. Le caratteristiche del cervo sono descritte in modo più preciso:
a nella favola
b nel testo informativo
Perché?............................................................................................................................
39 LIBRIAMOCI
I personaggi di Minnie e Topolino
La favola che ha per protagonisti gli animali riveste ancora oggi grande importanza nel mondo dell’infanzia e dell’adolescenza: i fumetti e i cartoni animati di Walt Disney, ad esempio, si possono considerare la rielaborazione moderna dei racconti di Esopo e di Fedro. In essi gli animali parlanti diventano personaggi che non sono più soltanto proiezioni di tipologie umane (come nelle favole antiche), ma veri e propri “eroi” dotati di vita autonoma.
11. I seguenti nomi tratti dal testo sono molto usati in italiano. Scegli tra essi quelli adatti a completare le frasi date. Ne dovrai utilizzare solo tre. vergogna - delusione - famiglia - orgoglio - ruggito - foglie - fuscello - stupore - lacrime 1. Quando si prova .......................................... si vorrebbe diventare invisibili, sparendo per sempre dagli sguardi altrui. 2. L’ ....................... in amore e in amicizia è in grado di rovinare i rapporti più belli. 3. A volte la ............................ non si può evitare, spiazza e mette a rischio il nostro equilibrio.
12. Scrivi il diverso significato delle frasi contenenti la parola “fuscello”. 1. Guardare il fuscello nell’occhio del prossimo e non la trave nel proprio. (detto evangelico) .............................................................................................................................................
....
LIBRIAMOCI
40 2. L’uomo non è che un fuscello, il più debole della natura, ma è un fuscello che pensa. (Blaise Pascal) ........................................................................................................................................................... 3. Quel fuscello è troppo esile per reggere il peso del gatto. ...........................................................................................................................................................
Perchè non sono mai andato a scuola Il brano è tratto dal primo capitolo del romanzo Wonder. Protagonista è Auggie, affetto da una rara malattia che ne deforma la faccia. La settimana prossima comincio la prima media. E dato che non ho mai frequentato una vera scuola prima d’ora, direi che sono assolutamente terrorizzato. La gente pensa che io a scuola non ci sia mai andato per via del mio aspetto, ma non è così. È per via di tutte le operazioni chirurgiche che ho fatto. Ventisette, da che sono nato. Le più grosse addirittura prima dei miei quattro anni, perciò di quelle non mi ricordo. Ma da allora ho subito due o tre interventi l’anno (tra grandi e piccoli) e, dato che sono mingherlino per la mia età e che sono affetto da altri misteri della medicina che i dottori non hanno mai identificato, mi ammalavo di continuo. Ragion per cui i miei genitori hanno deciso che era meglio che non andassi a scuola. Adesso sono molto più forte, però. l’ultima operazione è stata otto mesi fa e probabilmente non dovrò affrontare altre per un paio d’anni. La mamma mi faceva studiare in casa. Prima faceva l’illustratrice di libri per ragazzi. Disegna fate e sirene davvero forti. Le cose che fa per i maschi non sono un granchè, però. Una volta ha cercato di disegnarmi un Dart Fener, ma le è venuto fuori una specie di strano robot a forma di fungo. È da un sacco di tempo che non la vedo disegnare. Credo sia perché ha troppo da fare con me e con Via. Non posso dire di aver sempre voluto andare a scuola, perché non sarebbe vero. Mi sarebbe piaciuto sì andare a scuola, ma solo se fossi stato come un qualsiasi altro bambino che va a scuola. Con tanti amici con cui andare in giro il pomeriggio, cose così. Di amici veri ne ho pochi, ora. Christopher è il mio miglior amico, e dopo di lui vengono Zachary e Alex. Ci conosciamo da quando eravamo piccoli. E
dato che loro mi hanno sempre conosciuto così, sono abituati a me. Quando eravamo più piccoli ci trovavamo sempre a giocare insieme, solo che poi Christopher ha traslocato a Bridgeport, nel Connecticut. Che vuol dire a più di un’ora da dove vivo io, ovvero North River Heights, sulla punta estrema di Manhattan. E Zachary e Alex hanno cominciato ad andare a scuola. È buffo: anche se è Christopher quello che è andato ad abitare lontano, vedo più spesso lui di Zachary e Alex. Loro hanno tutti questi nuovi amici, adesso. Se ci incontriamo per caso per strada sono ancora carini con me, però. E mi salutano sempre. Ho anche altri amici, ma non veri amici come lo erano Christopher, Zack e Alex. Per esempio Zack e Alex mi hanno sempre invitato alle loro feste di compleanno quando eravamo piccoli, mentre Joel, Eamonn e Gabe no. Emma mi ha invitato una volta, ma è un sacco che non la vedo. E, naturalmente, vado sempre al compleanno di Christopher. Forse, il problema è che do troppa importanza alle feste di compleanno. R.J.Palacio, “Wonder”, Giunti PER RIFLETTERE
Rispondi 1. Perché Auggie non è mai andato a scuola? 2. Perchè Auggie considera Christopher come migliore amico? 3. Scrivi quattro qualità che deve avere un amico per essere considerato “miglior amico”. 4. Cosa è per te la diversità? 5. è così importante sentirsi uguale agli altri? ............................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................
LIBRIAMOCI
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42 LIBRIAMOCI
Al cinema con… il CUORE Leggi la recensione del film.
Titolo:
WONDER
Genere: Drammatico, Family Regia: Stephen Chbosky Durata: 113 min
Trama Auggie Pullman è un bambino di 10 anni con una malformazione del viso che gli impedisce una vita normale. I genitori decidono che è giunto il momento per lui di andare a scuola, per la prima volta, in prima media, insieme agli altri bambini e gli fanno visitare la Beecher Prep School. Una volta a scuola, Auggie si rivela un buon alunno, ma trascorre le giornate da solo. Gli altri ragazzi hanno paura di lui, temono che la sua malattia si possa trasmettere e c’è Julian, in particolare, che si comporta da bullo. Dopo un inizio non brillante Auggie riesce però a conquistare il cuore dei compagni e anche la sua famiglia riesce a rimanere più unita che mai.
Ora prova tu a scrivere una breve recensione di un film che hai visto seguendo la struttura di “Wonder”. Titolo: ........................................................... Genere: ....................................................... Regia: ........................................................... Durata: ......................................................... Trama: ..................................................................................................................................... .............................................................................................................................................. ......................................................................................................................................... .....................................................................................................................................
43 Completa il testo con le seguenti parole. Alcune parole non servono. papa - terre - francia - abitudini - sottrae - sposa - contee oriente - sconfigge - società - riforma - difensori Invasione longobarda e divisione dell’ italia I Bizantini non dominano a lungo su tutta l’Italia. Nel 568 la popolazione germanica dei Longobardi invade l’Italia, sconfigge i Bizantini e ………………..a questi ultimi vaste zone di territorio. Per la prima volta l’Italia è divisa in due (la Longobardia e la Romània). Re Rotari pubblica la prima raccolta di leggi scritte che unisce……………….longobarde e leggi romane. Il papa chiede aiuto ai franchi I rapporti amichevoli con la chiesa non durano a lungo. Presto iniziano dei conflitti, e il……... chiede aiuto ai Franchi: una popolazione barbarica insediata nella attuale ……………., che si era convertita al cattolicesimo. I Franchi diventano i …………….. della Chiesa. Il re franco Pipino il Breve, sconfigge i Longobardi e dona al papa le …………. conquistate. Nasce lo stato della Chiesa. I Longobardi tentano di migliorare i loro rapporti con i Franchi. Ermengarda, la figlia del re longobardo Desiderio, ……………….. il re dei Franchi Carlo. Ma proprio Carlo Magno …………….. definitivamente i longobardi e unisce un grande territorio. Carlo magno Nell’anno 800 egli domina su un vasto impero. A Roma, il giorno di Natale, il papa lo incorona Imperatore. Nasce il Sacro Romano Impero. Carlo Magno divide il suo impero in grandi regioni: quelle centrali chiamate ………….., quelle di confine chiamate marche; fonda delle scuole ed incoraggia lo sviluppo dell’agricoltura. La sua fama si estende fino ad………….. . Alla sua morte l’Impero è diviso in tre regni. I nobili ottengono l’eredità dei feudi.
VIAGGIAMO NEL TEMPO
I LONGOBARDI, I FRANCHI E CARLO MAGNO
44 VIAGGIAMO NEL TEMPO
IL FEUDALESIMO Completa la piramide con i nomi delle varie classi sociali in ordine gerarchico.
La cerimonia di investitura
Ricomponi i vari pezzi mescolati di quattro frasi. Davanti
e gli
il feudatario
al sovrano
il vassallo
Fedeltà
un momento
era
solenne
di investitura
Con la spada
e più tardi
scoperto
il sovrano
toccava
Il vassallo
a capo
si inginocchiava
giurava
la cerimonia
1. ...................................................................................................................................................... 2. Nella mano gli metteva una zolla di terra, simbolo del feudo. 3. ...................................................................................................................................................... 4. ...................................................................................................................................................... 5. ................................................................................................................................................. Vuoi costruire una città medievale ed essere un personaggio? Scopri il gioco da tavolo “Citadels” e potrai vestire i panni di un ladro, di un architetto, di un mercante...
45 Sulla base dei fattori climatici, in Europa si possono individuare nove tipi di clima, ma prendendo in considerazione anche la morfologia del territorio europeo, è più opportuno dividere il continente in 5 grandi regioni naturali. I principali climi presenti in Europa e 5 grandi aree naturali europee sono:
ü Area artica / subartica: (Circolo Polare Artico - regioni settentrionali d’Europa) – inverni lunghi e freddissimi. ü Area atlantica:
Inverni ed estati miti, precipitazioni intense (coste occidentali dell’Europa e in parte della Scandinavia)
ü Area continentale: Inverni lunghi e freddi ed estati brevi ed afose (Europa centro-orientale- regioni baltiche – Francia). ü Area mediterranea: Inverni poco rigidi e estati calde – (Spagna- Francia del Sud -Italia - Balcani) ü Area alpina: Clima simile a quello artico (si trova sui rilievi ad alta quota, sulle Alpi e sui Pirenei)
Rispondi In base al clima, quali sono le mete ideali per fare una vacanza in Europa? .......................................................................................................................................
VIAGGIAMO NEL MONDO
CLIMI D’EUROPA
VIAGGIAMO NEL MONDO
46 Colora la carta dell’Europa utilizzando i colori abbinati al clima corrispondente.
giallo – clima mediterraneo azzurro – clima atlantico marrone – clima montano rosa- clima artico e subartico verde – clima continentale
47 Il clima indica l’insieme delle condizioni atmosferiche che si verificano in modo costante, per un lungo periodo di tempo, in una data regione. Il tempo meteorologico è l’insieme delle specifiche condizioni atmosferiche in un momento preciso e in un determinato luogo.
Impara qualche proverbio meteo antico… sembrerai più saggio!
Cielo di lana, se non piove oggi piove nella settimana.
Quando la rana canta, il tempo cambia.
Quando la rondine vola male, si avvicina il temporale.
Corvo che grida o pioggia o vento sfida.
Quando il gatto si lecca il pelo, viene acqua giù dal cielo.
Quando canta il rospo, il tempo si fa fosco.
Lo scirocco oggi nasce, domani cresce, dopodomani pasce.
Arcobaleno, porta il sereno.
VIAGGIAMO NEL MONDO
IL CLIMA NON È IL TEMPO
48 IO E GLI ALTRI
C’È TEMPO E TEMPO Osserva le illustrazioni e leggi la poesia.
IL TEMPO
Il tempo è troppo lento per coloro che aspettano, troppo rapido per coloro che temono, troppo lungo per coloro che soffrono, troppo breve per coloro che gioiscono; ma per coloro che amano, il tempo non è. Henry Van Dyke
Lo scorrere del tempo è connesso con gli stati d’animo, con i rapporti con gli altri e il mondo che ci circonda. Rifletti: Che rapporto esiste tra la gioia, la noia, la sofferenza e il tempo? .......................................................................................................................................................... Perché quando ti dedichi ai videogame, in genere, il tempo passa velocemente? …………………………………………………………………………………………. Ed ora la domanda più difficile… Quando, secondo te, il tempo dedicato ai videogame, eccede il limite ragionevole? ......................................................................................................................................
49 COMPITO DI REALTÀ
“La persistenza della Memoria” di Salvator Dalì, noto anche come “Gli orologi molli“; un quadro del 1931, conservato al Museum of Modern Art di New York. Il dipinto raffigura orologi che “si sciolgono”, molli appunto. Prepara un’opera d’arte (pittura, disegno, scultura) che rappresenti il valore del tempo. Osserva il quadro di Dalì, segui le indicazioni e poi lascia campo libero alla tua creatività. Organizzazione: lavora a casa e/o insieme alla tua comitiva di amici. Fasi: Osserva il dipinto attentamente e rispondi alle domande: Perchè gli orologi si sciolgono? Che tipo di paesaggio è rappresentato? Perchè l’albero è secco? Perché gli orologi sono disposti in modo strano? Prova ad immaginare una storia che abbia per protagonisti gli orologi del dipinto. Ora crea la tua opera d’arte. Inventa un titolo per la tua opera e pensa al tuo stato d’animo alla fine del lavoro. Al rientro a scuola spiegherai alla classe il tuo capolavoro motivando le tue scelte.
GIOCHIAMO CON LE PAROLE
50
PARTE 3a LA SCIARADA Gioco enigmistico di origine francese, che consiste nell'indovinare una parola composta di due o più parole, che lette di seguito formano un'unica parola di significato e origine lontani dalle componenti. Esempio PORTA + MENTO = PORTAMENTO +
MATTI + NATA= MATTINATA
Componi le sciarade con queste parole TRAM - ALI - PAPA - MARE - TRE - VERO - NO - BUSTO - RE - MENTO ............................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................
IL LIPOGRAMMA Il lipogramma è costituito da un testo in cui non può essere usata una determinata lettera; cioè si riscrive un testo sostituendo ogni parola che contiene la lettera proibita con un sinonimo che non la contiene.
Divertiti a scrivere un breve testo non usando una lettera dell’alfabeto. “Cominciavo a battere sul tronco di un albero: tac-tac…, in un attimo tutto l’esercito delle formiche rosse era fuori dalle trincee, in un furibondo e convulso ordine sparso: un tratto del tronco pareva come spalmato di una materia in ebollizione, una specie di viva pece fatta di bollicine nere e rosse, che sprigionavano un acuto odore di ammoniaca”. Ersilia Zamponi, I draghi Iocopei, EInaudi
Cominciavo a battere sopra al tronco dell’albero: tac-tac… velocemente........
U
Ora continua tu. ............................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................
IL LOGOGRIFO Il logogrifo è un gioco enigmistico basato sullo smontaggio di parole. Si devono formare con le lettere di una parola altre più brevi. La parola FINESTRA è composta da otto lettere Utilizzando alcune di queste otto lettere ricaviamo: Nomi Sera, rane, arte, seta, tane, reti, satin, sartine, fiera, festa, arnie...
Aggettivi Strani, nera, fine...
Verbi È, stare...
Altro In, si, ai, e, tra, i ...
Combinando queste parole puoi scrivere una breve frase che richiami l’idea di finestra. .............................................................................................................................................. .......................................................................................................................................
GIOCHIAMO CON LE PAROLE
VIETATA LA LETTERA U
51
COMUNICHIAMO
52 L’aggettivo RICORDA
L’aggettivo qualificativo indica delle qualità o caratteristiche di persone, animali e cose. Gli aggettivi possono essere: ü
primitivi (ricc/o)
ü
derivati (in/capace)
ü
alterati (furb/acchione)
ü
composti (auto/sufficiente)
Metti una ü nella colonna corrispondente. Primitivo
Derivato
Alterato
Composto
paffutello musicale audiovisivo dolciastro gentile areodinamico
L’aggettivo può essere preceduto dall’articolo e assumere la funzione di nome: si chiama aggettivo sostantivato. Oggi il caldo è davvero insopportabile.
L’aggettivo può accompagnare un verbo, modificandone il significato o qualificandolo meglio, svolge la funzione di avverbio. Rispondi.
Abbiamo mangiato benissimo.
53 Quando un aggettivo accompagna un verbo, che funzione svolge?
.............................................................................................. ü
Come si chiamano gli aggettivi quando assumono la funzione di nome?
..............................................................................................
I gradi dell’aggettivo QUALIFICATIVO
GRADO POSITIVO Caldo
GRADO COMPARATIVO (mette a confronto tra loro due termini) DI MAGGIORANZA Più caldo di DI MINORANZA Meno caldo DI UGUAGLIANZA Caldo come
GRADO SUPERLATIVO (serve per indicare una qualità al massimo grado di intensità) ASSOLUTO Caldissimo, super caldo RELATIVO Il più caldo di
Indica il grado dei seguenti aggettivi: ü Molto gentile = .......................................................................................................................... ü Più avvincente di = ................................................................................................................... ü Le più tenere = ........................................................................................................................... ü Piacevole = ................................................................................................................................. ü Leggere come = ..................................................................................................................... ü Meno veloce = .............................................................................................................
COMUNICHIAMO
ü
54 COMUNICHIAMO
FORME SPECIALI DEGLI AGGETTIVI QUALIFICATIVI grado positivo
comparativo
superlativo relativo
di maggioranza
superlativo assoluto
buono
Migliore
il migliore
ottimo
cattivo
Peggiore
il peggiore
pessimo
grande
Maggiore
il maggiore
massimo
piccolo
Minore
il minore
minimo
alto
Superiore
il superiore
sommo
basso
Inferiore
l’inferiore
infimo
Trasforma gli aggettivi in rosso con le forme speciali di comparativo e superlativo. Ilaria è la più grande delle sue sorelle. ............................................................................................................................................................ La pizza che ha preparato la nonna è più buona di quella che prepara la mamma. ............................................................................................................................................................ I miei amici abitano a un piano più basso del mio. ............................................................................................................................................................ Anche il più piccolo rumore non mi fa dormire. ............................................................................................................................................................
55 Prova a tradurre i seguenti proverbi e poi mettili in relazione con quelli scritti in lingua italiana.
Stip ca truv pugliese
Lavorare con allegria è il più bel mestiere che ci sia.
L’apparenze ‘nganne, lu vistete nen fa lu frate. abruzzese
La bella di ciglia, tutti la vogliono ma nessuno la piglia.
Quie timet s’abba non andet a Il caffè è buono con tre S: seduto, mare scottante e scroccato. sardo
Laurà cun legria, l’è ‘l mej mestéè che ga sia lombardo
Chi teme l’acqua non va al mare.
A’ bella ‘e ciglie, e tutte ‘a vonno e L’apparenza inganna e l’abito non niscuiuno s’a piglia. fa il prete. campano
El cafè l’è bon con tre S: sentà scotando e scrocando Conserva che poi trovi! veneto •
COMUNICHIAMO
I dialetti: le lingue regionali
COMUNICHIAMO
56 Prova a scrivere nel tuo dialetto almeno un proverbio e la sua traduzione. Divertiti a chiederli ai tuoi amici con cui trascorri le vacanze.
. ........................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................
Scrivi una e-mail al tuo migliore amico per raccontare la tua vacanza. Struttura di una mail: Da: A: CC: Oggetto:
autore del messaggio destinatario principale destinatario per copia carbone (per conoscenza) oggetto del messaggio
Testo del messaggio
Introduzione: (frase rivolta al destinatario e anticipazione dei contenuti) .................................................................................................................................................. .................................................................................................................................................. ................................................................................................................................................. Sviluppo della mail: (motivo per cui si scrive e informazioni che si vogliono comunicare) .................................................................................................................................................. .................................................................................................................................................. .................................................................................................................................................. Conclusione: (saluti e firma) ……………………………….................................................
COMUNICHIAMO
57
58 LIBRIAMOCI
DESCRIZIONE SOGGETTIVA Non c’era casa più bella. La casa della nonna a Jackson era un posto meraviglioso da esplorare. Era una costruzione a due piani, di sette stanze. Mio fratello ed io giocavamo a nasconderci nel lungo e stretto corridoio, e sotto le scale. Il figlio della nonna, zio Clark, aveva comperato questa casa per lei; e le bianche pareti intonacate; la veranda d’ingresso e quella posteriore, le colonne rotonde e le ringhiere, mi facevano pensare che certo non v’era casa più bella quanto il mondo è tondo. C’erano vasti campi verdi nei quali mio fratello e io giocavamo dalla mattina alla sera. E c’erano i timidi bambini del vicinato, maschi e femmine, verso i quali mio fratello ed io ci sentivamo superiori in fatto di conoscenza del mondo. Ci sentivano orgogliosi quando raccontavamo loro che effetto faceva andare in treno, lungo il giallo e sonnolento Mississippi; che effetto vedere Memphis. E accennavamo che ci saremmo fermati solo per pochi giorni e poi saremmo partiti verso luoghi ancor più favolosi ed ancor più meravigliose esperienze. (Rid. e adatt. Da Wright, Ragazzo negro, Einaudi)
Produzione
Descrivi la tua camera: luogo privato in cui è possibile decidere con quali regole vivere, dove maturano passioni, nascondere segreti e sognare ad occhi aperti. ............................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................
59 Leggi con attenzione questo antico mito babilonese che spiega come il dio Marduk creò il mondo. Alcune parole sono state scritte in parte: completale con la parte necessaria.
Marduk coprì le acque di uno strato di ca..............., quindi creò la terra e ve la sparse sopra. Per dare agli dèi delle belle case, creò gli uomini. Egli creò gli animali e gli esseri viventi sulla terra. Creò l’Eufrate e il Ti................., ne stabilì il corso e diede loro il no............. Creò il grano e l’erba, i cesp............ e il canneto, la buona terra, i prati e le paludi, la vacca vagabonda e il suo piccolo, il vitello, la pecora e il suo piccolo, l’agnellino del gre............. Creò i campi e le fo...................., la capra e la gazzella. (da Th.H. Gaster, Le più antiche storie del mondo, Einaudi, Torino) 1. Scrivi l’ordine in cui Marduk crea i diversi abitanti del mondo. ............................................................................................................................................................ 2. Cosa significa,secondo te, questo specifico ordine? ............................................................................................................................................................
LIBRIAMOCI
LA CREAZIONE DI MARDUK
60 LIBRIAMOCI
Il MITO Quiz mitologico 1. I miti spiegano:
a l’origine del mondo
b l’origine delle stelle
c l’origine dell’uomo
d l’origine del mondo, del cielo, delle stelle e dell’uomo
2. Era figlio di Dedalo:
a Nettuno
b Narciso
c
d Icaro
Efesto
3. Quale dio si innamorò di Dafne?
a Zeus
b Ares
c
d Poseidone
Apollo
4. Perchè Narciso fa innamorare tutte le donne?
a Perché è ricco
b perché è simpatico
c perché è bellissimo
d perché è sensibile
5. Oggi come si spiegano i fenomeni naturali? ............................................................................................................................................................ ...................................................................................................................................................... ....
...............................................................................................................................................
61 Alice, come sapete, vive una esperienza fantastica nel paese delle Meraviglie. Nel brano che segue si reca casa della Lepre Marzolina Un tè da pazzi Davanti alla casa, sotto un albero pieno di foglie, c'era una tavola apparecchiata per il tè. Accanto a essa stavano seduti la Lepre Marzolina e il Cappellaio. In mezzo a loro due si trovava un Ghiro, che dormiva a più non posso. La Lepre e il Cappellaio, mentre parlavano, tenevano le braccia poggiate sulla testa del Ghiro. "Non è molto comodo per il Ghiro "pensò Alice. "Però dorme e può darsi che non ci faccia caso". La tavola era assai grande, ma i tre strani commensali si erano ammassati tutti in un angolo. "Non c'è posto! Non c'è posto!" gridarono subito ad Alice, quando la videro arrivare. "è pieno, di posto!" rispose Alice indignata. Poi, quasi per dispetto, si sedette su una bella poltrona vuota all'altra estremità della tavola. "Vuoi un po' di vino?" Disse allora con un tono quasi incoraggiante la Lepre Marzolina. "Non vedo vino" osservò Alice. Infatti aveva guardato sulla tavola e non aveva visto altro che tè. "Non ce n'è, infatti" disse la Lepre. "Allora non è stato gentile da parte tua offrirmelo" disse Alice arrabbiata. "Non è stato gentile neppure da parte tua sederti senza essere stata invitata" rispose pronta la Lepre Marzolina. "Non sapevo che fosse la VOSTRA tavola" disse Alice. "è apparecchiata per più di tre persone!" "I tuoi capelli avrebbero bisogno di una sforbiciata" disse il Cappellaio dopo aver osservato Alice per un pezzo e con molta curiosità. Erano le sue prime parole. "Non si fanno appunti alle persone" disse Alice severa. "è cattiva educazione." A sentir questo il Cappellaio spalancò gli occhi. Era meravigliato, ma le sole parole che disse furono: "Perché un Corvo assomiglia a uno scrittoio?" "Ecco, ora ci sarà da divertirsi!” pensò Alice. "Sono contenta che mi facciano gli indovinelli". E aggiunse forte: "Credo di saperlo..." "Vuoi dire che credi di poter trovare la risposta?" domandò la Lepre Marzolina. "Proprio così" rispose pronta Alice. "Allora dimmi subito quello che credi " riprese la Lepre. "Come volete" rispose in fretta Alice. "Vi dico quello che credo...perché io quello che credo dico... è la stessa cosa". "Non è per niente la stessa cosa!" esclamò il Cappellaio. "Vorresti forse sostenere che la frase "vedo quello che mangio" ha lo stesso significato di "mangio quello che vedo"?" "O vorresti sostenere" proseguì la Lepre Marzolina "che la frase "mi piace quello che prendo" ha lo stesso significato di "prendo quello che mi piace"?" "E vorresti forse sostenere" concluse il Ghiro (il quale sembrava che parlasse dormendo) "che la frase "respiro quando dormo" ha lo stesso significato di "dormo quando respiro"?" "Per te è la stessa cosa!" disse il Cappellaio. E a questo punto la conversazione finì e tutti restarono in silenzio per un minuto, mentre Alice si sforzava di ricordare più cose che fosse possibile dei corvi e degli scrittoi. Ma non erano molte. Il primo a rompere il silenzio fu il Cappellaio. "Che giorno del
LIBRIAMOCI
DALLA REALTÀ ALLA FANTASIA...
LIBRIAMOCI
62 mese è oggi?" domandò rivolto ad Alice. Aveva tirato fuori dal taschino l'orologio e lo guardava inquieto, scuotendolo di tanto in tanto e portandoselo all'orecchio. Alice esitò per un attimo e poi rispose: "Il quattro". "è indietro di due giorni!" sospirò il Cappellaio. E guardando di traverso la Lepre Marzolina aggiunse: "Te l'avevo detto che il burro non è buono per aggiustare gli orologi!" "Ma era burro del MIGLIORE!" rispose la Lepre con tono di scusa. "Sì, sì, ma devono esserci scivolate dentro anche delle briciole" borbottò il Cappellaio. "Non avresti dovuto spalmare il burro sull'orologio col coltello del pane". La Lepre Marzolina prese l'orologio e l'osservò avvilita. Poi lo infilò nella sua tazza di tè, lo trasse fuori di nuovo, tornò a guardarlo, ma non seppe far altro che tornare alla prima osservazione. E ripeté: "Eppure era burro del MIGLIORE". Alice aveva seguito tutta la scena ed era molto incuriosita. "Che strano orologio!" esclamò. "Segna i giorni del mese e non le ore!" "E perché dovrebbe segnarle?" borbottò il Cappellaio. "Il TUO orologio, per caso, segna gli anni?" "Naturalmente no!" rispose pronta Alice. "Se fosse così, resterebbe immobile nella stessa posizione per un mucchio di tempo!" "Proprio come fa IL MIO!" disse il Cappellaio. Alice era molto imbarazzata. Il discorso del Cappellaio era tutto privo di senso, anche se le sue parole sembravano abbastanza chiare. "Non capisco bene" disse col tono più gentile possibile. "Ecco, il Ghiro s'è addormentato un'altra volta" disse il Cappellaio. E gli versò un po' di tè bollente sul naso. Il Ghiro scosse la testa seccato e, senza neppure aprire gli occhi, disse: "Naturalmente, naturalmente; è proprio quello che stavo per dire". "Hai risolto il mio indovinello?" domandò allora il Cappellaio, rivolgendosi di nuovo ad Alice. "No, ci rinuncio" rispose Alice. "Qual è la risposta?" "Non ne ho la più piccola idea" disse il Cappellaio. "E io neppure" ribadì la Lepre Marzolina. Alice ebbe un sospiro di sconforto: "Mi pare che dovreste spendere meglio il vostro tempo, invece di starvene a proporre indovinelli che non hanno risposta". L.Carroll, Alice nel paese delle meraviglie, pubblicato su www.booksandbooks.it
63 1. Dove si svolge la vicenda?
a Sottoterra
b A casa di Alice
c In un bosco
d A casa della lepre
2. Quali sono i protagonisti?
a Alice e la lepre
b Alice, il Ghiro e la Lepre
c Alice, la lepre, il Ghiro e il Cappellaio
d Il topo, la Lepre e il Ghiro
3. Per quante persone è stata apparecchiata la tavola?
a Per tre persone
b Per più di tre persone
c Per meno di tre persone
d Per quattro persone
4. Cosa afferma Alice alla fine del brano? ............................................................................................................................................................ 5. Ti sembra una battuta di spirito o una saggia affermazione? ............................................................................................................................................................ 6. Scrivi i nonsense (composizioni buffe, assurde, prive di senso, ma divertenti) presenti nel brano. 1. Vi dico quello che credo: perchè io quello che credo dico. 2 ........................................................................................................................................................ 3. ...........................................................................................................................................
LIBRIAMOCI
COMPRENSIONE
64 LIBRIAMOCI
7. Metti in ordine alfabetico le seguenti parole, numerandole da 1 a 10. Cappellaio ....., commensali ......, curiosità ....., cattiva ....., conversazione ....., corvi ....., coltello ....., chiare ....., capire ....., cosa ...... 8. Nell’elenco ci sono alcune voci verbali: risali alla prima forma dell’infinito. Segui l’esempio. Stavano Stare gridarono ......................................... sedette ......................................... disse ......................................... esitò ......................................... sospirò ......................................... avresti dovuto ......................................... scosse ......................................... 9. Collega con una linea le parole che sono contrarie l’una all’altra: pieno sgarbato comodo ghiacciato gentile disagevole inquieto vuoto bollente tranquillo 10. Crea un acrostico (gioco che consiste nello scegliere una parola e nel comporre frasi costituite da parole che iniziano con le lettere della parola scelta) con la parola Alice: A L I C E
......................................... ......................................... ......................................... ......................................... .........................................
Associa ogni frase al personaggio fantastico che l’ha pronunciata. Ciascuna frase nasconde un indizio che potrà aiutarti a individuare chi parla. (Qualche personaggio è di troppo) a. LA DUCHESSA
g. IL GRIFONE
b. IL CAPPELLAIO MATTO
h. IL TOPO
c. LA LEPRE MARZOLINA
i. ALICE
d. IL FANTE DI CUORI
l. LA REGINA DI CUORI
e. LA FINTA TARTARUGA
m. IL GATTO DEL CHESHIRE
f. IL CONIGLIO BIANCO
n. IL DODO
1. “Ti esortiamo ad accettare questo elegante ditale.” ............... 2. È sempre l’ora del tè e non abbiamo il tempo di lavare le tazze durante gli intervalli.” ............... 3.
“Non è stato molto cortese, da parte tua, metterti a sedere senza essere invitata. ” ...............
4. “Tagliatele la testa!” ............... 5. “La Duchessa! la Duchessa! Oh mie povere zampe! Oh pellicce e baffi miei! Mi farà giustiziare, come è certo che i fumetti sono fumetti! Dove posso averli lasciati?” ............... 6. “Ah, be! Ho veduto molte volte un gatto senza sorriso! Ma un sorriso senza gatto! è la cosa più strana che mi sia mai capitato di vedere in vita mia!” ............... 7. “Oh, non puoi farne a meno siamo tutti matti, qui. Io sono matto. E anche tu sei matta.” ............... 8. Tieni! Puoi cullarlo un po', se ti va! Io devo andare a prepararmi per giocare a croquet con la Regina.” ............... 9.
“La nostra famiglia ha sempre odiato i gatti: perfidie, spregevoli, volgari creature! non farmene sentire il nome mai più!
LIBRIAMOCI
65
66 VIAGGIAMO NEL TEMPO
MEDIOEVO: COMMERCI, CROCIATE, GUERRE Leggi ogni frase e indica se è vera o falsa. 1. Ottone I fondò il Sacro Romano Impero Germanico. 2. Intorno all’anno 1000 la popolazione diminuisce. 3. Nascono nuove tecniche di coltivazione. 4. Si forma una nuova classe sociale di mercanti. 5. Le città diventano deboli. 6. I commerci favoriscono la nascita dei Comuni. 7. Le rotte commerciali europee sono solo via mare. 8.La prima crociata fu guidata da Goffredo di Buglione. 9. Federico Barbarossa combatte contro i Comuni. 10. Con Federico II di Svevia si ha un periodo di decadenza. 11. L’Italia cade nelle mani di Francesi e Spagnoli. 12. Gravi problemi coinvolgono l’Europa nel XIV secolo. 13. La guerra dei Cent’anni coinvolse la Spagna e la Francia. 14. Comuni e Signorie sono la stessa cosa. 15. Le Signorie divennero Principati.
Grandi Italiani del Medioevo. Cancella l’intruso.
San Francesco
Santa Caterina da Siena
Giotto
Vittorio Emanuele II
Dante Alighieri
V V V V V V V V V V V V V V V
F F F F F F F F F F F F F F F
67 Nel lungo periodo storico che hai percorso quest’anno, si sono alternati tanti avvenimenti che hanno contribuito all’evoluzione della nostra civiltà. Collega i momenti più importanti e significativi della nostra storia alle rispettive date.
Medioevo
0
Nascita Gesù
100
di
200
Rinascimento 300
400
500
Persecuzioni Invasioni bardei cristiani bariche
600
700
800
Carlo Magno il Sacro Monachesimo Romano Impero e il Feudalesimo
900
1000 1100 1200 1300 1400 1500
I comuni e le Repubbliche Le crociate Marinare
1. Le regioni colorate di rosso hanno una organizzazione “a statuto speciale”.
Completa gli schemi.
Il Regno dell’Italia meridionale e le Signorie
Scoperte invenzioni e viaggi
VIAGGIAMO NEL TEMPO
LINEA DEL TEMPO
VIAGGIAMO NEL MONDO
68 Capoluogo
Regione
Confini
Lingue parlate
2. Riconosci l’intruso e cancellalo. ü Il Po scorre in: Valle d’Aosta - Piemonte - Lombardia - Veneto - Emilia Romagna ü I capoluoghi della regione Veneto sono: Venezia - Verona - Vicenza - Udine -Treviso - Belluno - Padova - Rovigo
3. Leggi le seguenti affermazioni e indica se sono vere o false. L’Umbria è bagnata dal mare.
V
F
La Toscana comprende le isole.
V
F
Il Lazio si affaccia sul mar Tirreno.
V
F
La Lombardia è una delle regioni più ricche d’Europa. V
F
Il Molise è la regione più piccola d’Italia.
V
F
La Campania è la regione più popolata d’Italia.
V
F
Il Vesuvio è il vulcano della Sicilia.
V
F
Taranto è una delle province campane.
V
F
Torino è una città portuale.
V
F
Il Piemonte è la regione più occidentale d’Italia.
V
F
4. Rispondi alle domande: Quale isola d’Italia è più ricca di laghi? ............................................................................................................................................... Quali sono le regioni italiane non bagnate dal mare? .....
...................................................................................................................................
69 Per Aristotele, filosofo greco del IV sec.a. C., nessun individuo può bastare a se stesso. Per Seneca filosofo latino del I secolo d. C. l’uomo è un “animale sociale”. 1. Cosa significano secondo te, queste frasi? a. l’uomo è razionale b. l’uomo è litigioso c. l’uomo è legato ai suoi simili d. l’uomo è altruista 2. Completa il testo utilizzando le seguenti parole (due parole sono di troppo). ü individuo ü animali ü comportamenti ü scopi ü autonomia L’uomo non è l’unico ............................ ad avere bisogno degli altri per sopravvivere: esistono anche le società di ............................... (api, formiche ) perfettamente organizzate. L’uomo però si differenzia dall’animale perché agisce con ............................ ed iniziativa. La società italiana è formata da persone che: ü occupano un territorio comune (l’Italia) ü condividono gli stessi valori, la stessa lingua e le stesse tradizioni ü sentono di appartenere a questo gruppo. Alcune regole e atteggiamenti possono essere normali per una società e strani per un’altra, ad esempio in Giappone è considerato volgare dire cin cin per brindare e in alcuni paesi arabi bisogna comprare un oggetto mettendosi d’accordo sul prezzo ecc. Conosci una regola rispettata da un paese straniero che verrebbe considerata “strana” per gli italiani? ……………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………
IO E GLI ALTRI
VIVERE INSIEME
70 COMPITO DI REALTA’
A scuola studiando le regioni geografiche, sei venuto a conoscenza anche delle specialità gastronomiche dell’Italia. Cucina un piatto regionale preferito in base alla tua regione d’origine o alla regione dove stai trascorrendo le vacanze, individuando una ricetta. Fasi:
Fare la spesa Preparazione a casa con descrizione degli ingredienti e dei tempi di cottura. Documentazione con video e/o foto del piatto finale. Condivisione del lavoro con i compagni attraverso i social.
Strumenti: Internet, libri di cucina, smartphone.
71
PARTE 4
a
Trova la sesta parola correlata ai cinque indizi. Scopri qual è. Alunno Sanitaria Computer Tombola Tasse
Primato Raggiungere Tempo Sport Superare
Cartella
Segnalibro
Merenda
Tuttologia Musica italiana: chi ha vinto la 69° edizione del festival di San Remo?
Ultimo
Mahmood
Loredana Bertè
Geografia: quante sono le regioni italiane?
18
20
22
Bandiere: cosa rappresentano le dodici stelle della bandiera europea?
Il numero dei paesi membri.
Ideali di unità, solidarietà e armonia tra i popoli d'Europa.
Le dodici ore indicate sull’orologio.
GIOCHIAMO CON LE PAROLE
Trait d’union
GIOCHIAMO CON LE PAROLE
72 Grammatica: Incomincia a studiare subito, poi giocherai alla Play! Il verbo in rosso è:
Verbo fraseologico
Verbo servile
Verbo sovrabbondante
Film: “10 giorni senza mamma” è stato girato da:
Fabio De Luigi
Valentina Lodovini
Alessandro Genovesi
IL TAUTOGRAMMA Un tautogramma (o “stessa lettera”) consiste nel comporre una frase utilizzando parole (nomi, verbi, aggettivi ecc.) che abbiano la stessa lettera iniziale e una qualche attinenza con la parola scelta.
LUNA Languida, Leggera, Lattea, Luccica, Lassù.
Ora tocca a te Utilizza la prima lettera del tuo nome e descrivi il tuo aspetto fisico, il tuo carattere, le tue preferenze attraverso il tautogramma. .....
............................................................................................................................................... .......................................................................................................................................
73 Secondo il loro significato i pronomi Possessivi: Dimostrativi: Indefiniti: Interrogativi ed esclamativi: Personali: Relativi:
si distinguono in: il mio, il tuo, il suo ….il proprio, l’altrui questo, quello, medesimo, stesso … diverso, alcuni, nessuno, vario, altro … che? quanti! io, tu egli,…… che, cui, il quale
1.Indica la frase dove compare un pronome dimostrativo.
a.
La sua interrogazione è stata la peggiore
b.
Quella che hai incontrato è una mia amica di scuola
c.
Non mi resta più niente da fare
d.
Chi vuole delle caramelle alla frutta?
2. Nella frase “Alle otto si aprono i cancelli e arrivano gli alunni che corrono nelle aule”, la parola colorata è:
a.
pronome relativo con funzione di complemento
b.
pronome personale
c.
pronome relativo con funzione di soggetto
d.
pronome interrogativo
3. Nella frase seguente sottolinea i pronomi e definisci la loro funzione nello spazio sottostante: Sembra incredibile, ma lei non è ancora pronta! è un’ora che la stiamo aspettando tutti in cortile. ..............................................................................................................................................
COMUNICHIAMO
Tutto sui pronomi
COMUNICHIAMO
74 4. Completa la frase seguente con il pronome adeguato: “Se non hai una maglietta, prendine una delle ................................. nell’armadio”. a. nostre b. tue c. mie d. sue 5. Con quale pronome combinato puoi sostituire le parole colorate nella frase seguente: “Vuoi conoscere Paola? Presenterò Paola a te stasera“. a. ve la b. ce la c. me la d. te la 6. Inserisci nella frase seguente il pronome relativo adatto, più la preposizione: “Il computer ............................... scrivo è nuovissimo.
7. Quanti pronomi ci sono nella frase seguente? “Nessuno può dirvi ciò che dovete fare nella vostra vita”. a. 1 b. 2 c. 3 d. 4 Sottolineali e definiscili. ........................................................................................................................................................... ........................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................ .................................................................................................................................................... .......
.............................................................................................................................................
75 Pesca la giusta definizione e collegala al nome a cui si riferisce: Attivo
Quando l’azione compiuta dal soggetto non passa sul complemento oggetto.
Difettivo
Quando un verbo può appartenere a due coniugazioni diverse, pur avendo la stessa radice e medesimo significato.
Fraseologico
Quando il soggetto subisce l’azione.
Intransitivo
Quando il soggetto della frase compie l’azione.
Irregolare
Quando l’azione passa dal soggetto al complemento oggetto.
Passiva
Quando il soggetto compie un’azione che ricade sul soggetto stesso.
Riflessiva
Quando la desinenza dei modi e dei tempi cambia rispetto a quella della sua coniugazione regolare.
Servile
Quando manca di alcune forme, quindi non ha una coniugazione completa.
Sovrabbondante
Quando si accompagna ad un verbo di modo indefinito per precisarne l’azione.
Transitivo
Quando completa il significato del verbo a cui si accompagna.
COMUNICHIAMO
Il verbo
76 COMUNICHIAMO
Cruciverba
definizioni in orizzontale
I. Verbo II. Verbo III. Verbo IV. Verbo V. Verbo
spostare (1°pers. pl. ind. fut. semplice) stringere (1° pers. sing. cond. presente) costruire (2°pers. pl. ind. pass. remoto) demolire (1° pers. pl. ind. futuro) cuocere (1° pers. pl. cond. pres)
2. Completa la tabella inserendo i verbi al posto giusto e indicandone il tempo: PR (presente); PAS (passato): avendo ricevuto, perdente, viaggiare, avendo trovato, aver letto, raccolto, partito, essendo ascoltato, aver parlato, piangente, avendo visto, cantare. INFINITO PARTICIPIO GERUNDIO avendo ricevuto (PAS)
77 La comunicazione avviene attraverso segni differenti a seconda del codice che viene usato. Riconosci e indica il significato delle icone presenti sul monitor del computer.
...................................................
..................................................
..................................................
..................................................
COMUNICHIAMO
La varietĂ dei segni
78 LIBRIAMOCI
ESTATE IN POESIA… Agosto Controluce a un tramonto di pesca e zucchero. E il sole all’interno del vespro, come il nocciolo in un frutto. La pannocchia serba intatto il suo riso giallo e duro. Agosto I bambini mangiano pane scuro e saporita luna. Federico García Lorca Comprensione 1. Da quanti versi è formata la poesia? ............................................ 2. Quali sono i sapori del mese di agosto? 3. Quali sono i colori?
.......................................................................
.............................................................................................................
4. Scrivi le metafore presenti nei primi due versi ............................................................................................................................................................ 5. Il sole se ne sta dentro la sera come il nocciolo dentro al frutto (Similitudine) Come se ne sta, dunque, il sole?
a.
Al sicuro
b.
Al freddo
c.
Al buio
d.
All’ombra
6. I bambini giocano:
a.
Al sole
b.
Al chiaro di luna
c.
Al tramonto
d.
All’alba
79
a.
Gioia
b.
Nostalgia
c.
Malinconia
d .
Serenità
“IL FANTASMA DI CANTERVILLE” Si tratta di una storia ironica che contiene interessanti spunti di riflessione sui temi della paura e del mistero. Il racconto è ambientato in Inghilterra, alla fine dell'Ottocento. Hiram Otis è l'ambasciatore degli Stati Uniti d'America che acquista un castello inglese, vicino alla cittadina di Ascot. La famiglia Otis è composta oltre che da Hiram, dalla moglie Lucrezia, dal figlio maggiore Washington, da Virginia, timida quindicenne e dai due terribili e disobbedienti gemelli chiamati Stars e Stripes. Il castello però è infestato dal fantasma di Sir Simon de Canterville che uccise la moglie Lady Eleonore di Canterville e poi si dice scomparve nel nulla. Gli Otis non sono per nulla spaventati e al contrario di come si aspettava il fantasma, rispondono in modo ironico a ogni tentativo fallito del fantasma e gli parlano tranquillamente, prendendolo in giro. Infine, la famiglia Otis inizia ad avere un certo rapporto con lo spettro, il quale è ormai caduto in depressione perché non riesce a far spaventare più nessuno.
Leggi il seguente brano tratto dall’opera originale di Wilde “... Il fantasma fece la seconda comparsa nella notte della domenica. Erano da poco andati a letto che intesero un fracasso pauroso nel vestibolo. Si precipitarono tutti dabbasso e constatarono che una enorme, antichissima armatura si era staccata dal suo supporto ed era caduta sul pavimento di pietra, mentre il fantasma di Canterville, seduto su una poltrona dall'alto schienale, si stava soffregando le ginocchia con un'espressione di acuta sofferenza dipinta sul volto. I gemelli, che erano venuti armati delle loro scacciacani, si affrettarono a sparargli addosso due scariche di pallottoline, mentre il ministro degli Stati Uniti gli puntò addosso il revolver e, seguendo le regole dell'etichetta, gli ingiunse di alzare le mani. Il fantasma balzò in piedi con un urlo inumano di rabbia e guizzò tra loro, dileguandosi come una nebbia, spegnendo al suo passaggio la candela che Washington Otis teneva in mano e lasciandoli così immersi in un'oscurità completa. Ma arrivato che fu in cima alle scale si riprese e decise di prorompere nel suo celebre scroscio di risa demoniache. Queste gli erano state in più di un'occasione estremamente utili.
LIBRIAMOCI
7. Quali emozioni ti suggeriscono i versi di questa poesia?
LIBRIAMOCI
80 Si dice che avessero fatto diventar grigia, in una sola notte, la parrucca di lord Raker, e comunque era un fatto che per causa loro ben tre governanti francesi di lady Canterville si erano licenziate prima della fine del mese di prova. Pertanto egli rise il suo terribile riso, finché l'antica volta ne risuonò ripetutamente in ogni recesso; ma la sua eco paurosa si era appena spenta che un uscio si aperse e la signora Otis vi si affacciò avvolta in una veste da camera azzurro chiaro dicendo: "Ho proprio paura che lei non stia affatto bene. Perciò le ho portato una bottiglia di Tintura del Dottor Dobefi. Se si tratta di indigestione lo troverà un rimedio veramente ottimo". Il fantasma le lanciò un'occhiata satanica di indignazione e incominciò subito a fare i preparativi necessari per potersi trasformare in un enorme cane nero, una bravura per la quale era giustamente rinomato e alla quale il medico di famiglia aveva sempre attribuito l'idiozia congenita dello zio di lord Canterville, l'onorevole Thomas Horton. Ma un rumore di passi che si avvicinavano lo fece recedere dal suo bieco proposito, e si accontentò pertanto di diventare appena appena fosforescente, dileguandosi con un profondo e funereo gemito proprio nel momento in cui i gemelli stavano per piombargli addosso...” Comprensione
Rispondi alle seguenti domande: 1. Cosa fecero i gemelli quando videro il fantasma? .................................................................................................................................................... 2. Cosa fece il signor Otis quando vide il fantasma? .................................................................................................................................................... 3. Cosa diede la signora Otis al fantasma?
a.
Niente
b.
Un tè
c.
Una bottiglia di tintura
d.
Una camomilla
4 .
Perché? .............................................................................................................
81 ............................................................................................................................................................ 6. Cosa si raccontava della risata del fantasma?
a.
Che fosse allegra.
b.
Che fosse satanica.
c.
Che avesse fatto ingrigire la parrucca di lord Raker.
d.
Che fosse contagiosa.
Lessico 7. La parola vestibolo significa:
a.
Porta
b.
Cantina
c.
Ingresso
d.
Edificio.
8. L’espressione “soffregando le ginocchia” significa:
a.
Grattando
b.
Scoprendo
c.
Massaggiando
d.
Toccando
9. Il verbo recedere significa:
a.
Proseguire
b.
Difendersi
c.
Desistere
d.
Ripararsi
10. L’aggettivo bieco significa:
a.
Sereno
b.
Cattivo
c.
Fedele
d.
Forte
LIBRIAMOCI
5. Cosa fece il fantasma alla fine?
82 LIBRIAMOCI
11. Esprimi il tuo giudizio sul racconto:
a.
è interessante
b.
è verosimile
c.
è fantastico
d.
suscita emozioni
Inventa un tuo racconto del brivido...
Immagina che il fantasma voglia vendicarsi della famiglia Otis. Cerca di creare un senso del mistero e paura nel castello di Canterville. ............................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................
CRUCIVERBA DEL TERRORE “Finora ignoravo cosa fosse il terrore: ormai lo so. è come se una mano di ghiaccio si posasse sul cuore. è come se il cuore palpitasse, fino a schiantarsi, in un vuoto abisso”. (Oscar Wilde) 1 2 3 4 5 6 Definizioni Orizzontali
1. Il mostro da lui creato è protagonista di molti film. 2. Lo è Dracula. 3. Il genere di Stephen king. 4. Cadavere di persona rianimato secondo alcuni rituali magici. 5. Alla smorfia fa 90. 6. Trasformazione di un essere o di un oggetto in un altro di diversa natura.
83 Completa il testo utilizzando le parole scritte nel riquadro. Alcune di esse non serviranno. SFORZA - ESTENSI - DANTE - MEDICI - MAGNIFICO - SCALIGERI Il comune di Milano fu uno dei primi a trasformarsi in Signoria. Sotto il ducato di Gian Galeazzo Visconti si iniziò la costruzione di due importanti monumenti: il Duomo di Milano e la Certosa di Pavia. Il ducato fu in seguito governato dagli Sforza, che portarono il paese ad una grande prosperità. A Firenze alcune famiglie acquistavano grande importanza, prime fra tutti quella dei ……………... . Eran, questi, abili mercanti e ricchi banchieri. Lorenzo fu il più illustre dei Medici. Protettore di artisti e letterati e poeta egli stesso. Lorenzo fece di Firenze la città più bella d’Europa e i contemporanei lo chiamarono col titolo di …………….. . Tra le più antiche Signorie si deve ricordare quella degli ……………… a Verona. Cangrande della Scala accolse alla sua corte …….. profugo da Firenze, e fece di Verone una splendida Città. Gli Estensi ebbero la Signoria di Ferrara. I Gonzaga furono signori di Mantova. I Montefeltro tennero una bellissima corte ad Urbino.
Estensi
Medici
CASTELLI E PALAZZI DEL RINASCIMENTO Associa ogni immagine alla lettera corrispondente.
a
b
VIAGGIAMO NEL TEMPO
L’ITALIA DELLE SIGNORIE
VIAGGIAMO NEL MONDO
84
ü ü ü ü
Il Il il Il
c castello dei Gonzaga a Mantova castello degli Estensi a Ferrara Palazzo della Signoria di Firenze Castello Sforzesco di Milano
d ............ ............ ............ ............
LA CITTÀ ITALIANA NEL TEMPO 1. Leggi le definizioni e scrivi il tipo di città corrispondente.
Metropoli - Città medievale - Città rinascimentale Città romana - Città moderna
I.
a
I. Le città hanno mura a pianta regolare e due vie principali, chiamate “cardo” e “decumano”: è la ................................................................................... II. Ha tanti palazzi e piazze che ricordano la potenza del signore o del principe che l’ha governata: è la ................................................................................... III. La città è piccola, circondata da mura. La pianta è irregolare e si trova sui colli o pendii delle montagne: è la ................................................................................... IV. Non ha mura, il centro storico è modificato, nelle periferie ci sono fabbriche e abitazioni operaie; è ricca di edifici per il terziario: è la ................................................................... V. La città incorpora i centri vicini: è la ...................................................................................
Conosci la tua città? 2. Nella tua città esistono resti di mura, di acquedotti, di castelli, monumenti e chiese di interesse storico, artistico e culturale? ............................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................ 3.. Esistono squadre di calcio? Sono nati nella tua regione campioni sportivi? ............................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................
VIAGGIAMO NEL MONDO
85
86 VIAGGIAMO NEL MONDO
DOVE VIVONO GLI ITALIANI?
Osserva la cartina e indica se ciascuna affermazione è vera o è falsa. 1. Più di due italiani su tre vivono nelle città.
V
F
2. Si hanno valori bassi di densità nella zona appenninica.
V
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3. Nella pianura Padana la densità di popolazione è bassa.
V
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4. Nelle aree alpine la densità di popolazione è bassa.
V
F
87 IO E GLI ALTRI
NOI CITTADINI italiani!
Cosa vuol dire essere cittadino italiano?
Collega i termini al significato giusto.
1. CITTADINO
Legge fondamentale dello Stato a cui fanno riferimento tutte le altre leggi.
2. COSTITUZIONE
Insieme formato da un territorio, da chi lo abita e dagli organi che su quel territorio si occupano del rispetto delle leggi e dell’amministrazione.
3. CITTADINANZA
4. STATO
Insieme di diritti e doveri che spettano ad ogni cittadino.
Persona che appartiene alla collettivitĂ di uno Stato, alla quale spettano diritti e doveri stabiliti dalla legge.
88 IO E GLI ALTRI
NOI CITTADINI europei! L’Italia è uno Stato membro dell’ Unione Europea.
Le stelle rappresentano gli ideali di unità, solidarietà e armonia tra i popoli. Il motto dell’Unione europea è: “Unita nella diversità”. Scrivi la lettera corrispondente alla definizione giusta.
A
Si fonda sulla volontà espressa dai Paesi membri di creare un’unità più stretta tra i rispettivi popoli, e di rafforzare la tutela dei diritti e gli interessi dei cittadini, all’interno di un unico spazio politico europeo.
B
Si fonda sull’appartenenza ad un popolo che si riconosce come appartenente ad uno Stato.
CITTADINANZA
................
CITTADINANZA EUROPEA
................
89 Il nostro paese è la terra!
Quando possiamo considerarci cittadini del mondo? Cancella le risposte che secondo te sono errate.
1.
Se riconosciamo che eventi che accadono nelle altre parti del mondo, lontano dal
nostro paese, possono avere una conseguenza reale sulla nostra vita, ad esempio
l’11 settembre, il riscaldamento globale, ecc.
2. Se aiutiamo chi è in difficoltà. 3. Se ci interessiamo alla vita degli altri popoli. 4. Se siamo corretti con gli atri. 5. Se cediamo il posto ad un anziano sull’autobus. 6. Se appartieni a una famiglia multietnica.
IO E GLI ALTRI
SIAMO TUTTI CITTADINI DEL MONDO!
90 IO E GLI ALTRI
NOI E LA NATURA Ascolta questo brano in cui il cantautore Alex Britti polemizza sulla scarsa coscienza ecologica.
Alex Britti - Il Quadro by Kekkuz - YouTube https://www.youtube.com/watch?v=_EoB9zIzRy0
1. Scegli vero o falso. 1. L’inquinamento è la sola causa di degrado ambientale.
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2. L’ecologia è la scienza che si occupa del fenomeno sonoro dell’eco.
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3. L’aumento della temperatura determina lo scioglimento dei ghiacciai.
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4. Le risorse naturali sono infinite.
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5. Gli animali non sono necessari all’equilibrio della natura.
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6. Difendere l’ambiente è un dovere imposto e regolato da leggi.
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7. La vita sulla terra è assicurata dall’equilibrio naturale.
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8. L’Italia non è colpita da problemi di inquinamento acustico.
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2. Tra i seguenti movimenti ecologici ci sono due intrusi. Cancellali. WWF - Greenpeace - Avo -
Amnesty International – Animalisti
91 COMPITO DI REALTÀ
Obiettivo: Rispetto per la natura. Fasi: 1.Cerca in Internet il parere di qualche esperto sui problemi ambientali (inquinamento, il riscaldamento globale del pianeta, i rifiuti tossici, il disboscamento, la caccia ecc). 2. Rifletti sulle seguenti domande. ü Butti in strada le carte delle caramelle? ü Lasci in giro i rifiuti perché non hai la pazienza di cercare un cestino? ü Se trovi della cartaccia, la raccogli? ü Sei disposto a differenziare i rifiuti? ü Nel luogo in cui abiti, ci sono mai stati blocchi del traffico a causa dell’inquinamento dell’aria? ü Ci sono delle industrie inquinanti dove abiti? 3. Scrivi le tue riflessioni. 4. Le riflessioni di tutti i compagni serviranno per organizzare in classe un processo in un ipotetico tribunale: « Il Giudice sarà uno dei compagni: dopo ogni accusa del Pubblico Ministero, il Giudice darà la parola all’accusato e al suo difensore. « L’Accusato sarà un tuo compagno, che rappresenterà l’Uomo. « Il Pubblico ministero sarà un altro tuo compagno: egli accuserà l’Uomo di tutti i delitti che l’umanità commette contro la natura. « Il Difensore sarà un terzo tuo compagno che ad ogni accusa potrà controbattere. « Alcuni compagni saranno i testimoni dell’accusa e altri della difesa. « Ci sarà anche un Cancelliere che redigerà un verbale dove riporterà le accuse, gli argomenti a difesa, le considerazioni del Giudice, la sentenza con la motivazione. In caso di condanna, il Giudice inventerà una pena per l’Uomo (es. pulire il giardino o il cortile della scuola).
92 Tu… bravo cittadino.
COMPITO DI REALTÀ
Realizza un power point sulle norme di comportamento per essere un bravo cittadino. Organizzazione: lavoro individuale. Fasi:
1. Leggi le seguenti domande che ti aiuteranno a riflettere: ü ü ü ü ü ü
Le regole esistono dappertutto a casa, a scuola, in città, in spiaggia. é possibile vivere come ci pare, senza obbedire a nessuno? Che mondo sarebbe? Secondo te è sufficiente che una regola esista per essere osservata? Quando una regola esiste davvero? Perché è utile rispettare le regole? Da quale età bisogna rispettarle?
2. Organizza le tue riflessioni e scrivi un breve testo. 3. Inserisci delle immagini pertinenti.
4. Organizza le tue riflessioni.
5. Scrivi un breve testo ed inserisci immagini appropriate.
Ognuno esporrà in classe il proprio lavoro.
93 COMPITO DI REALTÀ Conosco i simboli della Repubblica Italiana!
Organizzazione: individuale / in gruppo Fasi: ü ü
Trova informazioni in Internet a cominciare dall’Inno nazionale. Per ciascun simbolo compila una scheda contenente l’immagine e le informazioni sul suo significato.
Al rientro a scuola presenterai ai compagni il simbolo che hai ritenuto più interessante.
94 COMPITO DI REALTÀ Conosco la mia città!
Organizzazione: individuale / in gruppo Fasi: ü Consulta il sito ufficiale del tuo Comune e cerca le informazioni che riguardano la tua città e l’amministrazione comunale. ü Scegli un argomento tra : « la storia; « le istituzioni locali; « le attività economiche della città; « i progetti per valorizzare il territorio; « le attività culturali. ü Raccogli le informazioni ottenute. Le informazioni raccolte da tutti i compagni serviranno per realizzare una brochure di presentazione della tua città, corredata da foto, immagini, simboli e disegni.
95 Individua gli oggetti raffigurati una volta sola, le loro iniziali, adeguatamente riordinate, daranno vita ad un saluto.
............................................... !
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e Geogra a ri to S , o n a li a It ze n ca Va
cizi, ma una serie di er es di e on si es cc su a « Non è un mento coinvolgente. di en pr ap un r pe i iv at suggerimenti oper cuna delle quali è as ci , rti pa 4 in to ra ttu « Il volume è stru suddivisa in 6 sezioni: spazio di gioco o un : le ro a p le n co ü Giochiamo
e accoglienza. i per un ripasso ludico on zi ta ci er es : o m ia h ic ü Comun i. delle regole grammatical esprimere sensazioni, ad ti ta vi in no so i zz ga ra ü Libriamoci: i lla propria estate. de ti en om m re ta on cc ra stati d’animo e a nel mondo o m ia g g ia V e o p m ü Viaggiamo nel te storico-geografiche. i al in ig or i on zi ta ci er es propongono a familiarizzare con a ut ai si i cu in io az sp : ü Io e gli Altri la Costituzione, nonn co e za n a in d ta it C gli argomenti di itti, diversità e ir d , à it n ig d e m co le ché a misurarsi con paro accoglienza. n le soluzioni di tutti gli
a agile e snella co Per il docente: una guid esercizi proposti.
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ISBN 978-88-32178-10-4
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Questo volume, sprovvisto del talloncino a fronte (o opportunamente punzonato o altrimenti contrassegnato) è da considerarsi copia di SAGGIO-CAMPIONE GRATUITO, fuori commercio (vendita e altri atti di disposizione vietati: art 17 c. 2 L.633/1941). Esente da I.V.A. (D.P.R. 26/10/1972, n° 633, art.2 lett. d). Esente da bolla di accompagnamento (D.P.R. 6/10/1978, n° 627, art.4 n°6).
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