All’inizio del secolo Ottone Rosai, descrivendo Piazza Torquato Tasso, parla di un luogo in cui risiedono contemporaneamente “il dramma e la poesia”. Volendo dire perché i due termini ci sembrano adatti a definire l’esperienza didattica pubblicata in questo volume, potremo giustificarci argomentando che il “dramma” risiede nell’attuale incapacità che la piazza ha nell’esprimere le potenzialità che possiede, mentre la “poesia” può essere ritrovata nel lavoro generoso e appassionato degli studenti, felicemente sublimata nelle ombre accoglienti che le loro logge sanno promettere a chi le osserva.
Il Laboratorio integrato di Architettura e Struttura, incentivando l’esercizio progettuale quale momento operativo utile alla lettura dei luoghi, è servito a trovare risposte plausibili alle criticità emerse. Attraverso l’uso degli strumenti della disciplina architettonica si è voluto riflettere con cura sulla costruzione e la messa in opera delle idee di progetto.