Quaderni 2020 - Oriente-Occidente rilievi

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Firenze Architettura (Quaderni, 2020), pp. 24-29 ISSN 1826-0772 (print) | ISSN 2035-4444 (online) © The Author(s) 2020. This is an open access article distribuited under the terms of the Creative Commons License CC BY-SA 4.0 Firenze University Press DOI 10.13128/FiA-11892 - www.fupress.com/fa/

Il parallelismo tra Oriente ed Occidente dell’archetipo della cupola nell’analisi degli elaborati grafici di rilievo relativi alla Cappella Pandolfini, posta all’interno del più ampio complesso della Badia Fiorentina. Lo studio è focalizzato sul particolare rivestimento dell’estradosso della cupola, formato da scaglie ceramiche, ed emerso durante i recenti lavori di restauro. The similarities between East and West in the archetype of the cupola in the analysis of the graphic results from the survey of the Cappella Pandolfini, located within the wider complex of the Badia Fiorentina. The study focuses on the distinctive cladding of the extrados of the cupola, composed of ceramic flakes, which emerged during the recent restoration works.

L’archetipo della cupola tra Oriente e Occidente nei primi studi del rilievo della Cappella Pandolfini The archetype of the cupola between East and West in the first survey studies of the Cappella Pandolfini Michela Bigagli e Lorenzo Matteoli

Il presente contributo si propone come un aggiornamento critico dello stato delle conoscenze sull’antico e grande complesso della Badia Fiorentina. L’attuale complesso monastico, la cui fondazione, attribuita a Willa madre di Ugone di Toscana nel 978, è il frutto di continue mutazioni avvenute nel tempo. Il monastero si fonda sulle antiche mura romane e nel tempo si sono aggiunti al nucleo originario numerosi contributi architettonici: tra i principali troviamo il campanile di Arnolfo di Cambio, alcune tracce del vecchio impianto della chiesa di Santa Maria Assunta anch’essa arnolfiana, il Chiostro degli Aranci di Bernardo Rossellino, il porticato d’ingresso e la Cappella Pandolfini di Benedetto da Rovezzano. Analizzando gli elaborati grafici di rilievo relativi alla Cappella Pandolfini, posta all’interno del più ampio complesso della Badia Fiorentina, non possiamo fare a meno di porre l’attenzione sul particolare rivestimento dell’estradosso della cupola formato da scaglie ceramiche, ed emerso, durante i recenti lavori di restauro, al di sotto dell’attuale copertura a falde visibile dall’esterno. Questo tema ci porta ad approfondire il parallelismo dell’archetipo della cupola tra Oriente ed Occidente; infatti la decorazione a scaglie ceramiche colorate è un elemento decorativo e costruttivo che si ritrova spesso nelle cupole realizzate in ambiente islamico e nei paesi del Medio Oriente. Nonostante l’architettura sacra islamica e l’architettura sacra cristiana occidentale abbiano una concezione morfologica ed uno sviluppo dello spazio molto diversa, presentano in realtà molti elementi architettonici comuni, che ovviamente derivano dalle loro comuni radici classiche e dagli stretti rapporti culturali e commerciali che si sono sviluppati nel tempo. Elemento architettonico comune è la copertura

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This contribution is a critical update of the state of knowledge concerning the ancient and great complex of Badia Fiorentina. The current monastic complex, whose foundation is attributed to Willa, mother of Ugone di Toscana in 978, is the result of continuous transformations which have taken place throughout the years. The monastery was founded on the ancient Roman walls, and with the passing of the years many architectural contributions were added to the original nucleus: some of the most important among these are the belfry by Arnolfo di Cambio, some traces of the old layout of the church of Santa Maria Assunta, also by Arnolfo, the Cloister of the Oranges by Bernardo Rossellino, the entrance portico and the Cappella Pandolfini by Benedetto da Rovezzano. When analysing the graphic results of the survey of the Cappella Pandolfini, located within the wider complex of the Badia Fiorentina, our attention necessarily focused on the distinctive cladding of the extrados of the cupola, composed of ceramic flakes, which emerged under the current pitched roof during the recent restoration works. This theme led to analysing in depth the similarities between East and West in the archetype of the cupola; in fact the decoration with coloured ceramic flakes is a constructive and decorative element which is often found in Islamic cupolas and in the Middle East. Although Islamic sacred architecture and Western Christian sacred architecture have a morphological conception and a development of space which are very different, they also have many architectural elements in common, which obviously derive from their shared Classical roots and from the close cultural and commercial ties that developed between them through time. One of these common architectural elements is the choice of the cupola as roof


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