Quaderni 2020 - Oriente-Occidente rilievi

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oriente - occidente rilievi East - West surveys Il tema di questo numero di «Firenze Architettura» è il Disegno che racconta come ha colto l’opportunità dei veloci cambiamenti del mondo digitale, senza dimenticare un passato che è incancellabile e che fa parte della propria identità culturale. Mutazioni come quelle affrontate dal Maestro Miniaturista, personaggio di Pamuk, nella Istanbul del Cinquecento: «ora capisco che migliaia di miniaturisti, facendo in delicato segreto sempre gli stessi disegni per secoli, avevano disegnato il segreto e delicato trasformarsi del mondo in un altro mondo» (O. Pamuk, Il mio nome è Rosso). Lo straordinario incremento delle tecnologie a nostra disposizione, sia a livello scientifico che divulgativo, ha imposto mutati e più ampi orizzonti al nostro tradizionale quadro di riferimento. I saggi raccolti in questo numero dimostrano come il Disegno, sulla base di solide radici, abbia fatto proprie le istanze dell’innovazione con contributi di alto livello scientifico. Il «segreto e delicato trasformarsi del mondo» si concretizza qui, in particolare, nell’accurata ed efficace rappresentazione del Patrimonio. I temi dell’archeologia sono colti dai lavori sulla Terrasanta, Cesarea e Masada, sulle chiese armene e sul sito romano di Volubilis in Marocco, venendo poi a Gioiosa Guardia, villaggio abbandonato in Sicilia. I grandi complessi monumentali trovano specifici approfondimenti come la cattedrale di Sasamon sulla via di Santiago, Badia Fiorentina e il moderno palazzo Affari a Firenze, Villa Celeste a Settignano, la Cappella della Sindone di Torino, il cinema-teatro dell’Accademia delle Belle Arti a Tirana, il monastero di Panagia Acheiropoietos a Cipro, giungendo ai disegni di Giuliano e Francesco da Sangallo che rappresentano Santa Sofia a Costantinopoli. Il Disegno documenta infine paesaggi come quello di “fate, marzapane e meringhe” dell’habitat rupestre di Göreme, di un quartiere di epoca coloniale a Shanghai e quello dell’architettura moderna di San Paolo in Brasile. Una inedita riflessione attraverso gli strumenti del disegno fra innovazione e tradizione conclude il numero trattando un particolare aspetto del patrimonio culturale immateriale fiorentino. (Stefano Bertocci)

The theme of this number of «Firenze Architettura» is Drawing as it narrates the ways in which it has grasped the opportunities offered by the swift transformations of the digital world, without forgetting a past that is unerasable and remains a part of cultural identity itself. Mutations such as those faced by the Mater Miniaturist, Pamuk’s character from 16th century Istanbul: «I know understand how thousands of miniaturists, drawing for centuries in delicate secret always the same drawings, had drawn the secret and delicate transformation of the world into another world» (O. Pamuk, My Name is Red). The extraordinary increase in the technologies available to us, both in scientific and disseminative terms, has imposed wider and transformed horizons to our traditional frames of reference. The essays collected in this number demonstrate how Drawing, based upon solid roots, adopted the instances of innovation with contributions of a high scientific level. The «secret and delicate transformation of the world» is crystallised here, in particular, in the accurate and efficient representation of Heritage. The themes of archaeology include works on the Holy Land, Caesarea and Masada, on Armenian churches and on the Roman site of Volubilis in Morocco, and finally on Gioiosa Guardia, an abandoned village in Sicily. Among the great monumental complexes which are analysed in depth, the cathedral of Sasamón in the camino de Santiago, the Badia Fiorentina and the modern Palazzo degli Affari in Florence, Villa Celeste in Settignano, the Cappella della Sindone in Turin, the cinema-theatre of the Academy of Fine Arts in Tirana, and the monastery of Panagia Acheiropoietos in Cyprus, to which are added the drawings by Giuliano and Francesco da Sangallo which depict Saint Sophia in Constantinople. Drawing finally documents landscapes such as the one made of “fairies, marzipan and meringue” of the cave habitat of Göreme, of a neighbourhood from the Colonial era in Shanghai, or that of Modern architecture in Sao Paulo, Brazil. A unique reflection on the tools of drawing, between innovation and tradition, completes the number, focusing on a specific aspect of the intangible cultural heritage of Florence. (Stefano Bertocci) (Translation by Luis Gatt)


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Il patrimonio culturale immateriale: un dialogo tra oriente e occidente Federico Cioli

18min
pages 116-124

Tra innovazione e tradizione: il cinema-teatro dell’Accademia delle Belle Arti in Tirana Alessandro Merlo

22min
pages 110-115

Il contributo degli architetti italiani nella San Paolo modernista Anastasia Cottini

16min
pages 104-109

Oltre la modellazione informativa: “componibilità come composizione” Carlo Biagini

20min
pages 98-103

La dimora storica Villa Celeste a Settignano: documentazione digitale per la valorizzazione e la conservazione sostenibile del patrimonio Barbara Aterini e Alessandro Nocentini

22min
pages 92-97

Fatto senza mani: rilievo, storia e valorizzazione del monastero di Panagia Acheiropoietos, Cipro Giorgio Verdiani e Alessandro Camiz

17min
pages 86-91

Un paesaggio di “fate, marzapane e meringhe”: il rilievo digitale 3D dell’habitat rupestre di Göreme Francesco Tioli

21min
pages 80-85

Skikumen. Interpretazione di una memoria da trasfigurare Marco Ricciarini

19min
pages 68-73

Architetture religiose tra Occidente e Oriente. La Katoghike Tsiranavor Church di Avan: il rilievo per la valorizzazione del patrimonio monumentale armeno nel progetto Yerevan Virtual Heritage Paola Puma

18min
pages 62-67

Giuliano e Francesco da Sangallo e la Pianta della Santa Sofia di Costantinopoli nel Codice Latino Barberiniano Vaticano Marcello Scalzo

24min
pages 74-79

Volubilis, antica capitale della Mauretania. Le architetture del foro: l’arco di Caracalla, la Basilica, il tempio del Campidoglio Giovanni Pancani

17min
pages 56-61

Il Presbiterio nella concezione armena dello spazio sacro. Le chiese della Vayots Dzor Cecilia Luschi e Marta Zerbini

17min
pages 50-55

Abbandono e memoria. I ruderi dell’antico borgo di Gioiosa Guardia nella Sicilia nord-orientale Andrea Lumini

20min
pages 44-49

Influenze romane ed orientali nei complessi residenziali delle opere di Erode il Grande Monica Bercigli

17min
pages 20-25

Influenze culturali nel Progetto compositivo delle volte del San Lorenzo e della Sacra Sindone a Torino di Guarino Guarini Carmela Crescenzi

23min
pages 38-43

Oriente ed Occidente in Spagna: la cattedrale di Sasamón lungo il Cammino di Santiago Matteo Bigongiari

17min
pages 32-37

Il Gotico nel Principato di Galilea Laura Aiello

18min
pages 14-19

L’archetipo della cupola tra Oriente e Occidente nei primi studi del rilievo della Cappella Pandolfini Michela Bigagli e Lorenzo Matteoli

21min
pages 26-31

Visioni contemporanee del Diségno nell’Architettura Stefano Bertocci

16min
pages 6-13

oriente - occidente rilievi

3min
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