Il granduca Cosimo I de' Medici | Monica Bietti, Emanuela Ferretti

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michelangelo tra singolarità e norma. le ragioni di nuovi rilievi architettonici della sagrestia nuova e della biblioteca laurenziana Flavia Cantatore

Dipartimento di Storia, disegno e restauro dell’architettura, Sapienza Università di Roma

Despite the great attention and the numerous studies, even recent ones, dedicated to the New Sacristy and to the Laurentian Library, for these important Michelangelo’s Florentine works there was a lack of surveys able – beyond the general representation and the examination of details – to provide an adequate reading of the complex system of the architectural order and above all to highlight, through the wall thicknesses, the correspondences between internal and external spaces. The re-examination of the main ‘historical’ surveys and the reconstruction of the peculiar conditions in which they were carried out has indicated several limits in the restitution of the two architectures and, consequently, in some historiographic orientations based on such readings. The present paper illustrates the main objectives of the research in progress, also with reference to the vast field of the history of the representation of architecture that sees, in the first decades of the Sixteenth century, the definition of the architectural drawing, medium between the three-dimensional reality and the two-dimensional graphic abstraction, in the different declinations and uses still current today.

La conoscenza e la profonda comprensione maturata da Michelangelo sulla lezione vitruviana e in particolare sul significato e l’utilizzo del complesso sistema degli ordini sono questioni e problemi centrali di una ricerca universitaria interdisciplinare sulla Sagrestia Nuova e la Biblioteca Laurenziana1. Lo studio, condotto soprattutto attraverso l’esame diretto delle opere, l’analisi dei rilievi storici, la realizzazione di nuove operazioni di rilevamento, l’indagine filologica delle diverse soluzioni impiegate, è proposto in questa sede attraverso una riflessione su alcuni nodi tematici (figg. 1-3). Sin dal racconto di Vasari emerge l’impareggiabilità di Michelangelo, unico “che universalmente in ciascheduna arte ed in ogni professione fusse abile, operando per sè solo a mostrare che cosa sia la perfezione dell’arte del disegno nel lineare, dintornare, ombrare e lumeggiare, per dare rilevo alle cose della pittura, e con retto giudizio operare nella scultura, e rendere le abitazioni commode e sicure, sane, allegre, proporzionate, e ricche di vari ornamenti nell’architettura” (Vasari-Milanesi, VII, 1881,

1 Il titolo del presente saggio riprende quello della ricerca su fondi di Ateneo 2019 (coordinatrice: Flavia Cantatore; partecipanti: Paola Zampa, Carlo Bianchini, Francesca Tottone; partecipante esterno: Federico Bellini, Università di Camerino), condotta nell’ambito di due accordi di collaborazione scientifica tra il Dipartimento di Storia, Disegno e Restauro dell’Architettura della Sapienza-Università di Roma, la Biblioteca Laurenziana e il Musei del Bargello-Museo delle Cappelle Medicee. I rilievi, avviati su iniziativa di Francesca Tottone come parte integrante della propria tesi di dottorato in Storia dell’architettura (2020, supervisori Flavia Cantatore e Federico Bellini), sono stati coordinati da Carlo Bianchini ed eseguiti da Leonardo Baglioni, Carlo Inglese e Marta Salvatore. Desidero ringraziare per l’invito a partecipare alla giornata di studi le curatrici Monica Bietti, vero punto di riferimento della nostra ricerca fin dalla sua fase iniziale, e Emanuela Ferretti, con la quale nel tempo ho potuto avere diverse occasioni di confronto su temi medicei.

flavia cantatore

pagina a fronte Fig. 1 Ricetto, soluzione angolare, Biblioteca Medicea Laurenziana, (foto: F. Cantatore, campagna di rilievo 2019).


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