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L’abitare dopo. L’onnipresenza del digitale, George Narcis Patru
L’abitare dopo. L’onnipresenza del digitale tesi
George Narcis Patru A.A 2019-20
Cucina. Le proiezioni oleografiche agevolano il cucinare. Quello che è il digitale ormai è talmente partecipe nella vita dell’uomo a tal punto da diventare onnipresente, senza ch’egli se ne accorga; passa un’intera giornata a contatto con una dimensione situata a pochi centimetri dal suo viso - lo schermo. Sia esso di uno smartphone, di un tablet o di un computer, gli occhi della persona sono incollati perennemente a questa pellicola auto-illuminante che riesce a trasportare l’utente nella dimensione astratta dell’Internet. L’inaspettata manifestazione del “Covid-19” ha provocato un arresto totale dell’intero pianeta. Durante il “lockdown”del 2020, tutte le attività (produttive e non) sono state interrotte, costringendo le persone a trascorrere un periodo indefinito nelle proprie abitazioni.
Zona notte. Le proiezioni oleografiche agevolano la procedura di scelta dei vestiti indicando il vestiario presenta all’interno dell’armadio.
Zona giorno. Siamo lo studio che il solotto sono stati dotati di funzioni hitech in grado di garantire privacy e funzionalità.
Bagno. Le proiezioni oleografiche le procedure di igiene e permettono di rilassarsi al meglio. Questo fenomeno è causa di cambiamenti sociologici, psicologici ed antropologici, non soltanto tra l’interazione uomo-uomo, bensì anche tra il binomio uomo-abitare. Il progetto prende in considerazione il legame nato dalla cosiddetta rivoluzione digitale, il quale ha subito un incremento esponenziale con l’avvento della pandemia. La tecnologia ha cambiato in maniera significativa il nostro approccio alla cultura, al mondo del lavoro, al modo in cui passiamo il tempo libero. In tutti gli aspetti della vita sociale, la digitalizzazione dell’informazione è diventata indispensabile, un elemento chiave che ha modificato anche il modo di interagire con il prossimo. Una semplice struttura architettonica che ospita spazi già conosciuti dall’uomo, ma che nasconde una dimensione invisibile. Dentro all’impianto elettrico si nascondono sensori, telecamere, microfoni e proiettori, resi impercettibili per sperimentare una convivenza tra l’umano ed il tecnologico a 360°.
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