OPEN SESSION ONLAND SCAPE
OPEN SESSION ONL
Open Session on Landscape è un programma di alta formazione coerente con il processo di internazionalizzazione della didattica e della ricerca e connesso a più tematiche di Horizon 2020. Ideato e curato dal curriculum in Architettura del paesaggio del dottorato di ricerca in Architettura dell’Università degli Studi di Firenze, il programma è promosso dal Dipartimento di Architettura, in collaborazione con il Corso di laurea magistrale in Architettura del paesaggio e il Master in Paesaggistica dello stesso ateneo. I temi delle sessioni compongono un “racconto” sulle teorie, sulle innovazioni progettuali, sulle “provocazioni” culturali più significative del complesso sistema di insegnamento universitario e di pratiche professionali oggi esistente in Europa. A seguito del successo ottenuto dalla prima edizione nel 2014, la programmazione dei contenuti e dei relatori di questo nuovo ciclo conferma anche l’obiettivo di fornire un aggiornamento professionale qualificato per gli iscritti all’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori di Firenze che ne facciano richiesta, in base all’accordo stabilito nel marzo 2014. In questo modo i corsi di dottorato, master e laurea magistrale che a Firenze si occupano in modo specifico di Architettura del paesaggio, intendono valorizzare un processo formativo specialistico di livello internazionale, anche creando un luogo di contatto tra i diversi livelli e profili formativi. I seminari internazionali vedono una collaborazione attiva con le sedi universitarie di Barcellona (Universitat Autònoma De Barcelona Escola Tècnica Superior d’Arquitectura de Barcelona – ETSAB, Universitat Politècnica De Catalunya – UPC) , Wageningen (Wageningen UR – University & Research centre), Versailles (École Nationale Supérieure du Paysage – ENSP), Ghent (Sint Lucas School of Architecture in Ghent, KU Leuven, University Of Ghent), Liegi (Faculté D’architecture – Université De Liège), University of KU Leuven, Reggio Calabria (Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria) e con l’Osservatorio del Paesaggio della Catalogna (Observatori del Paisatge de Catalunya).
Referenti | References
DIDA | Dipartimento di Architettura, Università degli Studi di Firenze DIDA | Department of Architecture, University of Florence.
Gabriele Paolinelli
coordinatore del curriculum in Architettura del paesaggio del dottorato di ricerca in Architettura coordinator of curriculum in Landscape Architecture of the PhD in Architecture
Enrico Falqui
curatore scientifico del programma OPEN SESSION ON LANDSCAPE membro della Commissione attività culturali e editoria DIDA scientific curator of the program OPEN SESSION ON LANDSCAPE member of the Committee on Cultural Activities and Publishing DIDA
Ludovica Marinaro
coordinatrice esecutiva del programma OPEN SESSION ON LANDSCAPE phd candidate del dottorato di ricerca in Architettura | curriculum in Architettura del paesaggio executive coordinator of the program OPEN SESSION ON LANDSCAPE phd candidate of the PhD in Architecture | curriculum in Landscape Architecture
Flavia Veronesi, Nicoletta Cristiani, Marta Buoro
executive staff del programma OPEN SESSION ON LANDSCAPE executive staff of OPEN SESSION ON LANDSCAPE programme
LANDSCAPE
Open Session on Landscape is a program of higher education consistent with the process of internationalization of teaching and research, and connected to multiple issues of Horizon 2020. Created and curated by the curriculum in Landscape Architecture of the PhD in Architecture, University of Florence, the program is sponsored by the Department of Architecture, in collaboration with the Master Degree in Landscape Architecture and the Master in Landscaping of the same university. The topics of the sessions make up a “story” on the theories, the design innovations, the cultural “provocations” of the most significant complex system of university teaching and professional practice existing today in Europe. Following the success of the first edition in 2014, the programming content and the lecturers of this new cycle also confirm the aim of providing a professional qualified update for members of the Chamber of Architects, Planners, Landscapers and Conservationists of Florence who request it, according to the agreement established in March 2014. In this way the PhD program, the master and the master that in Florence deal specifically of Landscape Architecture, intend to promote a specialized educational path of international level, also creating a place of contact between different levels and educational profiles. The international seminars see active cooperation with the universities of Barcelona (Universitat Autònoma De Barcelona Escola Tècnica Superior D’arquitectura De Barcelona – ETSAB, Universitat Politècnica De Catalunya – UPC), Wageningen (Wageningen UR – University & Research centre), Versailles (École Nationale Supérieure du Paysage – ENSP), Ghent (Sint Lucas School of Architecture in Ghent, KU Leuven, University of Ghent), Liegi (Faculté d’Architecture – Université De Liège),University of KU Leuven, Reggio Calabria (Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria) and with the Landscape Observatory of Catalonia (Observatori del Paisatge de Catalunya).
Sede | Location
Palazzo Vegni, Aula Zaffagnini, via San Niccolò, 93, Firenze Palazzina Reale, Stazione di Santa Maria Novella, Firenze Orari | Timetable I seminari si svolgono solitamente il martedì e il lunedì con uno sviluppo in due sessioni dalle 10.00/10.30 alle 13.30 e dalle 14.30 alle 17.30. Eventuali diverse specificazioni in merito alla sede di svolgimento dei seminari saranno comunicate in tempo a tutti i partecipanti. La registrazione alle conferenze inizia alle mezz’ora prima della conferenza stessa. The Conferences will take place usually on Mondays and/or Tuesdays and will be developed in two sessions from 10.00/10.30 to 13.30 and from 14.30 to 17.30. Any different specifications on the seat of the seminars will be communicated in time to all participants. Registration to conferences is open half an hour before the conference itself. Ciascuna conferenza fornisce crediti formativi per l’aggiornamento professionale degli iscritti all’ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e conservatori. Per ottenere i crediti stabiliti dall’ordine nazionale (CNA) è obbligatorio effettuare ogni volta l’iscrizione presso la piattaforma informatica dell’ordine degli architetti di Firenze. Each conference provides credits for professional upgrade for the members of the Association of Architects, Planners, Landscapers and Conservators. To achieve the credits established by the national order (CNA) is required to subscribe each Call performed on the Florence’s order informatic platform.
open session 1
3 febbraio 2015
Pierre Donadieu
École nationale supérieure du paysage | ENSP Sciences du paysage. Entre théories et pratiques Pierre Donadieu ingegnere agronomo, geografo ed ecologo, professore emerito di Scienze del Paesaggio, insegna attualmente all’Ecole Nationale Superieure du Paysage di Versailles-Marseille dove dirige i dipartimenti di Ecologia e Scienze umanistiche ed è considerato oggi uno dei massimi esperti europei delle scienze del paesaggio. Autore di numerosi libri e saggi in materie paesaggistiche, è conosciuto in Italia per il suo testo “Campagne urbane: una proposta di paesaggio della città”. Pierre Donadieu agrionomist, engineer, geographer and ecologist, professor emeritus of Landscape Sciences, currently teaches at the Ecole Nationale Superieure du Paysage of Versailles-Marseille where he directs the departments of Ecology and Humanities and is considered one of the leading European experts at landscape sciences. Author of several books and essays on landscape subjects, is known in Italy for his text “Urban countryside: a proposal for a city landscape”.
Inaugurazione della seconda edizione del ciclo di conferenze internazionali Inauguration of the second edition of the series of international conferences Open Session on Landscape 2015 10:00 Saluti | Open Greetings Saverio Mecca
Director of DIDA | Department of Architecture, University of Florence
10:20 Benvenuto | Welcome speech Enrico Falqui
DIDA | Department of Architecture, University of Florence
10:30 11:00 13:30 14:45
Introduzione | Introduction Gabriele Paolinelli
DIDA | Department of Architecture, University of Florence
Lecture Pierre Donadieu Pausa | break Quesiti e discussione | Question and discussion Francesco Ferrini moderatore | moderator
DISPAA | Department of Crop, Soil and Environmental Science, University of Firenze
16:30 Relazione conclusiva | Final Report Francesco Ferrini
DISPAA | Department of Crop, Soil and Environmental Science, University of Firenze
TEMA La presentazione della II opera di Pierre Donadieu per il pubblico italiano, costituisce l’occasione per dare una risposta convincente al ruolo che i paesaggisti e i professionisti del paesaggio possono svolgere oggi nei diversi contesti nazionali ed europei. Definendo l’ambito complesso delle scienze del paesaggio attraverso tutte le sue componenti: architettonica, urbanistica, ecologica, agronomica, geografica, storica, economica ed infine inevitabilmente politica, in quest’opera Donadieu indica il progetto come sintesi di un approccio multi e inter-disciplinare. Avverte però il lettore, che il raggiungimento di tale sintesi non avviene mai come conseguenza automatica di una sovrapposizione di interpretazioni, ma sempre per una scelta responsabile individuale da parte di chi “intende soddisfare il ruolo genuino e autentico di progettista”. ITEM The presentation of the 2nd work of Pierre Donadieu for the Italian public, provides an opportunity to give a convincing answer to the role that landscapers and landscape professionals can play today in different national and European contexts. Defining the complex scope of landscape science through all its components: architectural, urban, ecological, agronomic, geographic, historical, economic and ultimately inevitably political, in this work Donadieu indicates the project as a synthesis of a multi and inter- disciplinary approach. However he warns the reader that reaching this synthesis never occurs as an automatic consequence of a superposition of interpretations, but always for a responsible individual choice made from those who “intends to satisfy the genuine and authentic role of the designer”.
open session 2
16 febbraio 2015
Joan Nogué
Observatori del Paisatge de Catalunya El reencuentro con el lugar: Cambio de paradigma, sociedad civil y paisaje Joan Nogué direttore dell’Osservatorio del Paesaggio della Catalogna e professore di geografia umana all’Università di Girona, vanta una formazione ed un esperienza di docenza internazionale (Università del Western Ontario, Canada; Università di Buenos Aires) Collabora oggi a riviste di ambito nazionale ed internazionale ed è autore di molti libri tra cui per il pubblico italiano ricordiamo “Altri Paesaggi” (2010). Joan Nogué director of the Landscape Observatory of Catalonia and professor of Human Geography at the University of Girona, has a training and an international teaching experience (University of Western Ontario, Canada; University of Buenos Aires). Today he collaborates with national and international magazines and is the author of many books including, for the Italian public, “Other Landscapes” (2010).
10:30 11:00 11:30 13:30 14:30 17:00
Relazione introduttiva | Introductory report Enrico Falqui
DIDA | Department of Architecture, University of Florence
Presentazione | Introduction Margherita Azzari
Laboratory of Applied Geography, (LABGEO) University of Florence
Lecture Joan Nogué Pausa | break Quesiti e discussione | Question and discussion Gabriele Paolinelli moderatore | moderator
DIDA | Department of Architecture, University of Florence
Relazione conclusiva | Final Report Gabriele Paolinelli
DIDA | Department of Architecture, University of Florence
TEMA Contribuire all’incremento della coscienza dei cittadini in relazione al Paesaggio perchè informi le politiche pubbliche, tanto quelle di carattere culturale come quelle territoriali e urbanistiche, è un tema sempre più urgente. Spesso di dimentica che il paesaggio è ed è sempre stato un elemento fondamentale nei processi di creazione e consolidamento dell’identità territoriale, a tutte le scale. In un momento culturale in cui si assiste ad un cambio di paradigma sociale, culturale ed economico, il paesaggio diventa una buona scusa per tornare a riflettere sui concetti come “il senso del luogo” e un’ottima occasione per ripensare il modo in cui ci relazioniamo ad esso. Constatata la debolezza di questa relazione, Nogué difende la necessità di coltivare ed arrichire la nostra esperienza polisensoriale ed emozionale del paesaggio, riscoprendone la dimensione etica. ITEM To contribute for the increase of citizen’s awareness of Landscape, so that inform public policies, especially those of cultural nature as the territorial and urban one, is an increasingly urgent topic. It is often forgotten that landscape is and has always been a key element in the process of creation and consolidation of territorial identity, at all scales. In a cultural moment in which there has been a social, cultural and economic paradigm change,landscape becomes a good excuse to go back to reflect on concepts such as “sense of place” and an excellent opportunity to rethink the way we relate to it. Verified the weakness of this report, Nogué defends the require to cultivate and enrich our multi-sensory and emotional experience of landscape, rediscovering the ethical dimension.
open session 3
3 marzo 2015
Kris Scheerlinck Daniela Colafranceschi Sint Lucas School of Architecture, KU Leuven Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria Streetscapes: public linear spaces Kris W.B. Scheerlinck architetto e direttore dei programmi di Master alla Sint Lucas School of Architecture, vanta una esperienza formativa e di docenza internazionale. Ha coordinato diversi progetti di ricerca internazionali, mostre ed eventi a Barcellona (Spagna), Córdoba (Argentina), Valparaiso (Cile), Bratislava (Repubblica Slovacca) e Gent (Belgio). Autore di vari libri e articoli, lavora come corrispondente della radio per la VRT, Flemish Radio and Television Network. Daniela Colafranceschi architetto e professore ordinario, ha insegnato in molte università internazionali (Barcellona, Girona, Malaga, Las Palmas,Còrdoba-Argentina, Montevideo, Punta del Este, Maldonado-Uruguay, Rabat e Addis Abeba). Nel 2003 vince il premio “FAD, arcquitectura efimera” con il progetto del giardino del Museo di Storia della Città a Girona. Svolge attività di ricerca soprattutto nell’ambito dei paesi mediterranei, studiando i caratteri che ne identificano la complessità. Kris W.B. Scheerlinck architect and director of the Master’s programs at Sint Lucas School of Architecture, has a learning and teaching international experience. He has coordinated several international research projects, exhibitions and events in Barcelona (Spain), Buenos Aires (Argentina), Valparaiso (Chile), Bratislava (Slovakia) and Gent (Belgium). Author of several books and articles, works as radio correspondent for VRT, Flemish Radio and Television Network. Daniela Colafranceschi architect and professor, has taught in many European and American universities (Barcelona, Girona, Malaga, Las Palmas, Córdoba-Argentina, Montevideo, Punta del Este, Maldonado-Uruguay, Rabat and Addis Ababa). In 2003 she won the “FAD, arcquitectura efímera” with the design of the garden of the Museum of City History in Girona. Conducts research especially in the Mediterranean countries, about the study of the features that identify the complexity of these landscapes.
10:30 Relazione Introduttiva | Introductory report Enrico Falqui
DIDA | Department of Architecture, University of Florence
11:15 Presentazione | Introduction Gabriele Paolinelli
DIDA | Department of Architecture, University of Florence
11:30 13:30 14:30 15:30
Lecture Kris Scheerlinck Pausa | break Lecture Daniela Colafranceschi Quesiti e discussione | Question and discussion Maurizio Morandi moderatore | moderator
DIDA | Department of Architecture, University of Florence
16:30 Relazione conclusiva | Final Report Maurizio Morandi
DIDA | Department of Architecture, University of Florence
TEMA Streetscapes è un progetto di ricerca internazionale divenuto celebre in pochissimi anni, che si occupa di modelli di prossimità e sistemi territoriali legati alla strada, partendo dal presupposto che lo spazio urbano, dalla scala domestica fino a quella della città, può essere inteso come uno spazio collettivo discontinuo, contenente diversi livelli di uso collettivo che sono individuati da più confini fisici, territoriali, culturali. Kris Scheerlinck sostiene che l’ambiente costruito con i suoi elementi costitutivi è sempre più definito dal controllo degli accessi e dalle sue intrinseche relazioni con il sistema sociale. Territorialità, permeabilità e vicinanza, sostiene Scheerlinck, sono diventati in questi ultimi anni i veri protagonisti della crescita urbana o dei processi di trasformazione urbana. ITEM Streetscapes is an international research project became famous in a few years, which deals with models of proximity and territorial systems linked to the road, on the assumption that the urban space, from the domestic scale to that of the city, can be understood as a collective batch space containing different levels of collective use that are identified by multiple physical, territorial, cultural boundaries. Kris Scheerlinck argues that the built environment with its components is increasingly defined by access control and its intrinsic relationship with the social system. Territoriality, permeability and proximity, Scheerlinck argues, have become in recent years the real stars of urban growth or urban transformation processes.
open session 4
17 marzo 2015
Sven Stremke, Simona Puglisi Wageningen UR | University & Research Centre Olaf Gipser Architects The Nature and the Project: redefining a relationship on different scales Sven Stremke ingegnere e professore di architettura del paesaggio alla Wageningen UR University. Le sua ricerca si concentra sul significato di sostenibilità paesaggistica per l’inserimento delle fonti energetiche rinnovabili. Nel 2012 insieme a Renée Dewaal ha creato un laboratorio (NRG LAB) e dal 2014 è parte del Amsterdam Institute for Advanced Metropolitan Solutions (AMS) come Capo Ricercatore per l’Energia. Simona Puglisi architetto, durante gli studi all’Università ‘Mediterranea’ di Reggio Calabria, matura si appassiona all’architettura del paesaggio e nel 2005 si laurea (con lode) con il relatore Franco Zagari. Dopo un breve periodo di pratica professionale in Italia, si trasferisce in Olanda dove collabora con prestigiosi studi internazionali, tra cui UNStudio e KCAP Architects & Planners. Dal 2009 riprende l’attività in qualità di partner con lo studio Olaf Gipser Architects. Sven Stremke engineer and professor of landscape architecture at Wageningen UR University. His research focuses on the meaning of landscape sustainability, for the landscaping input of renewable energy sources. In 2012 along with Renée DeWaal has created a laboratory (LAB NRG) and from 2014 is part of the Amsterdam Institute for Advanced Metropolitan Solutions (AMS) as Chief Researcher on Energy. Simona Puglisi architect, during her studies at the University ‘Mediterranean’ of Reggio Calabria, mature a particular interest in landscape architecture and in 2005 she graduated (with honors) with the mentor Franco Zagari. After a short period of work experience in Italy, she moved to Holland, where collaborates with prestigious international studios, including UNStudio and KCAP Architects & Planners. Since 2009 she resumed her activity as a partner with the studio Olaf Gipser Architects.
10:00 Relazione Introduttiva | Introductory report Enrico Falqui
DIDA | Department of Architecture, University of Florence
10:30 Presentazione | Introduction Gabriele Paolinelli
DIDA | Department of Architecture, University of Florence
11:00 13:30 14:30 16:00
Lecture Sven Stremke Pausa | break Lecture Simona Puglisi Quesiti e discussione | Question and discussion Biagio Guccione moderatore | moderator
DIDA | Department of Architecture, University of Florence
17:00 Relazione conclusiva | Final Report Biagio Guccione
DIDA | Department of Architecture, University of Florence
TEMA La percezione del paesaggio si è storicamente declinata in diversi approcci alla Natura: dall’idea di Natura inaccessibile e pericolosa, fino al progetto culturale di completo dominio. Oggi la cultura ecologica ha ridefinito ulteriormente la nostra relazione con la Natura, modificando la percezione del paesaggio, così chiamato a farsi scenario e presupposto di un differente modo di percepire e di disporre delle risorse che luoghi sono in grado di offrire, dalla dimensione puntuale a quella geografica dello spazio abitato. La “Visione energetica integrata” che Sven Stremke propone, è un metodo innovativo per rifondare questa relazione alla scala territoriale in chiave sostenibile, mirando all’identificazione di strategie robuste per la trasformazione energetica consapevole di intere regioni, e alla conservazione delle risorse naturali. Scendendo alla scala dell’architettura la riflessione di Simona Puglisi si concentra sulla possibilità di progettare e costruire buona architettura che sappia integrare la dimensione sociale e quella della gestione delle risorse ambientali ed energetiche del luogo. ITEM The perception of the landscape hasbeen historically declined in different approaches to nature: from the idea of an inaccessible and dangerous Nature, to the cultural project of complete domination. Today the ecological culture has redefined further our relationship with nature, changing the perception of the landscape, so called to be the scenario and the premise of a different way of perceiving and disposing of the resources that places are able to offer, from the local to the geographical dimension of the inhabited space. The “integrated energy vision” that Sven Stremke proposes, is an innovative method to re-establish this relationship to a regional scale in a sustainable way, aiming the identification of robust strategies for energetic transformation of entire regions, and the conservation of natural resources. Going down to the scale of architecture the reflection of Simona Puglisi focuses on the ability to design and build good architecture capable of integrating the social dimension and the management of environmental and energetic resources of the place.
open session 5
24 marzo 2015
Rita Occhiuto
Faculté d’Architecture | Université de Liège Paesaggi incisi: recupero, riuso, rigenerazione Rita Occhiuto presidente del Dipartimento di ricerca architettonica e di progettazione del paesaggio (LAB VTP città-territorio-paesaggio) della Facoltà di Architettura dell’Università di Liegi, insegna al Dottorato di ri cerca in Arte del costruire e pianificare la città, sezione architettura. Membro fondatore del network europeo di università UNISCAPE, per l’applicazione e la promozione della Convenzione Europea sul Paesaggio, tutt’ora fa parte dell’assemblea europea di UNISCAPE ed è uno dei membri più attivi dell’organizzazione. Rita Occhiuto chairman of the Department of architectural research and landscape design (LAB VTP city-territory-landscape) of the Faculty of Architecture of the University of Liége, teaches at the PhD in Art to plan and to build the city, architecture section. Founding member of the European network of universities UNISCAPE, for the application and promotion of the European Landscape Convention, she is still part of the Assembly of European UNISCAPE and is one of the most active members of the organization.
10:00 Relazione introduttiva | Introductory report Enrico Falqui
DIDA | Department of Architecture, University of Florence
10:15 10:30 13:30 14:30
Presentazione | Introduction Carlo Peraboni
Doctorate of research in Architecture, University of Florence
Lecture Rita Occhiuto Pausa | break Quesiti e discussione | Question and discussion Enrico Falqui moderatore | moderator
DIDA | Department of Architecture, University of Florence
17:00 Relazione conclusiva | Final Report Enrico Falqui
DIDA | Department of Architecture, University of Florence
TEMA Il tema invita a riscoprire nel paesaggio un testo e/o un contesto già scritto da saper leggere e riscrivere di nuovo ciclicamente, ininterrottamente e persino quasi involontariamente. L’urgenza di tornare a leggere i luoghi rinvia alla richiesta di strutture progettuali di uguale spessore e complessità dell’esistente. La scrittura, lasciando traccia, porta a riflettere sul senso dell’incisione, che come nella metafora del palinsesto (A.Corboz) “un supporto inciso a più riprese in cui il susseguirsi di scritture e cancellazioni non riesce mai ad eliminare completamente i segni preesistenti”, spinge a riconsiderare il persistere di azioni che modificano i materiali del paesaggio. Se per costruire, si intende andare oltre il semplice processo di organizzare e dare forma, per integrare la consapevolezza della trasformazione, ogni azione antropica può acquisire significati più profondi, riferiti alla volontà e alla capacità dell’uomo di decidere ed operare. ITEM The theme invites us to rediscover in landscape a text and / or a context already written, being able to read and rewrite it again cyclically,continuously and even almost involuntarily. The urge to go back to read the places returns to the request for planned structures of equal thickness and complexity of the existing. Writing, leaving traces, leads us to reflect on the meaning of the incision, which as in the metaphor of the palimpsest (A.Corboz) “support engraved on several occasions in which the succession of scriptures and cancellations can never completely eliminate the signs of pre-existing”, pushes to reconsider the persistence of actions that modify the materials of landscape.If building is meant to go beyond the simple process of organizing and shaping, to integrate the knowledge of the transformation, every human action can acquire deeper meanings, refer to the will and man’s ability to decide and act.
open session 6
21 aprile 2015
Jordi Bellmunt | Agata Buscemi B’ Jordi Bellmunt i Agata Buscemi, Arquitectes Public space: from strategy to detail Jordi Bellmunt architetto, è direttore del Master in Architettura del Paesaggio (2000) e del Centro di Ricerca e Progetti di Paesaggio (2002) presso il Dipartimento di Urbanistica e Pianificazione Territoriale della Università Politecnica di Catalunya (UPC). Ha promosso la Biennale Europea di Architettura del Paesaggio di Barcellona, di cui ha curato le otto edizioni. Attualmente esercita la professione di architetto e specialista del paesaggio. I suoi lavori sono pubblicati su diverse riviste specializzate. Jordi Bellmunt architect, is director of the Master of Landscape Architecture (2000) and the Center for Research and Landscape Projects (2002) at the Department of Urban and Regional Planning of the Polytechnic University of Catalunya (UPC). He promoted the European Biennial of Landscape Architecture of Barcelona, of which he curated the eight editions. Currently he is practising as architect and landscape specialist. His works are published in various magazines. Agata Buscemi architetto, dopo una breve esperienza professionale in Italia con Franco Zagari, nel 2002 si trasferisce a Barcellona dove inizia la collaborazione professionale con Jordi Bellmunt prima come project manager e dal 2010 come socio dello studio “B’ Jordi Bellmunt i Agata Buscemi, Arquitectes”.Dal 2003 è docente del Master di Architettura del Paesaggio e del Master Universitario di Paesaggismo (MUP) di Barcellona. Collabora attivamente con le riviste Architettura del Paesaggio, Scape e Paysage e dal 2010 dirige la collana “Monograficos del Paisaje” (Asflor). Agata Buscemi architect, after a brief professional experience in Italy with Franco Zagari, in 2002 she moved to Barcelona where she began working professionally with Jordi Bellmunt first as a project manager and since 2010 as a partner in the studio “B’ Jordi Bellmunt the Agata Buscemi, Arquitectes”. Since 2003 she is professor of the Master of Landscape Architecture and of the Landscaping University Master (MUP) of Barcelona. Actively collaborates with the magazines Landscape Architecture, Scape and Paysage and since 2010 directs the series “Monograficos of Paisaje” (Asflor).
10:30 Relazione introduttiva | Introductory report Enrico Falqui
DIDA | Department of Architecture, University of Florence
10:45 11:00 12:30
Presentazione | Introduction Anna Lambertini
DIDA | Department of Architecture, University of Florence
Lecture Jordi Bellmunt Quesiti e discussione | Question and discussion Anna Lambertini moderatore | moderator
DIDA | Department of Architecture, University of Florence
13:30 14:45 16:00
Pausa | break Lecture Agata Buscemi Quesiti e discussione | Question and discussion Gabriele Paolinelli moderatore | moderator
DIDA | Department of Architecture, University of Florence
17:00 Relazione conclusiva | Final Report Gabriele Paolinelli
DIDA | Department of Architecture, University of Florence
TEMA Lavorare sullo spazio pubblico rappresenta oggi una grande sfida culturale poichè se da un lato la società vive con drammaticità la perdita dell’appartanenza a valori collettivi e condivisi propri del concetto di “pubblico”, dall’altro l’estensione indeterminata del senso di urbanità tende a omogeneizzare lo spazio e indebolire la resilienza del contesto. I modelli tradizionali cui era legato lo spazio pubblico, fino alla fine degli anni ‘80 in Europa, vivono oggi una crisi di identità. I nostri territori divengono ibridi e gli spazi vuoti, dismessi o abbandonati diventano liquidi, ovvero dotati di positive potenzialità ma tendenzialmente destinati a divenire spazi del rifiuto. Compito del progettista- paesaggista in questo contesto urbano è quello di generare nuove centralità pubbliche, progettando le trasformazioni di tali spazi attraverso un approccio paesaggistico che produca luoghi riconoscibili che favoriscano l’incontro. ITEM Working on public space today is a great cultural challenge because if on one hand society lives dramatically the loss of affinity to collective and shared values typical of the “concept” of public, on the other hand the indefinite extension of the sense of urbanity tends to homogenize the space and weaken the resilience of the context. Traditional models to which the public space was linked , until the end of the 80s in Europe, now live a crisis of identity. Our territories become hybrids and empty spaces, disused or abandoned become liquid, in other words equipped of positive potential but basically destined to become spaces of rejection. The task of the designer-landscaper in this urban context is to generate new central government, planning transformations of these spaces through a landscape approach that produces recognizable places that favor the encounter.
open session 7
28 aprile 2015
Giulio G. Rizzo Università degli Studi di Firenze
Roberto Burle Marx, or the culture of project in a vitruvian revolutionist Giulio G. Rizzo è stato, nella Facoltà di Architettura di Firenze, professore ordinario prima di Urbanistica e poi di Architettura del Paesaggio, direttore della scuola di dottorato in Progettazione della Città del Territorio e del Paesaggio, coordinatore del dottorato in Progettazione Paesistica e del master in Paesaggistica. Ha insegnato Urbanistica e Cultura del Progetto Paesistico in università italiane e estere ed è autore di decine di libri e centinaia di saggi su temi di urbanistica, paesaggio e sull’opera di Roberto Burle Marx. Giulio G. Rizzo was, in the Faculty of Architecture in Florence, Professor of Urban Planning and then first of Landscape Architecture, director of the PhD in City, Land and Landscape design, coordinator of the PhD in Landscape Design and of the Master in Landscaping. He taught City planning and Culture of Landscape Design in Italian and foreign universities and is the author of dozens of books and hundreds of essays on issues of urban planning, landscape and the work of Roberto Burle Marx.
10:00 Relazione introduttiva | Introductory report Biagio Guccione
DIDA | Department of Architecture, University of Florence
10:15 10:30 13:30 14:45
Presentazione | Introduction Mariella Zoppi
DIDA | Department of Architecture, University of Florence
Lecture Giulio G. Rizzo Pausa | break Quesiti e discussione | Question and discussion Gabriele Paolinelli moderatore | moderator
DIDA | Department of Architecture, University of Florence
17:00 Relazione conclusiva | Final Report Gabriele Paolinelli
DIDA | Department of Architecture, University of Florence
TEMA Con circa 2500 progetti, Roberto Burle Marx è stato uno dei maggiori progettisti del Novecento. Un lavoro enorme, svolto senza alti e bassi, senza alcuna ripetizione. La qualità dei suoi progetti è stata sempre alta, pregna di elevati acuti - che sono state altrettante innovazioni. Una vita in mezzo alla natura, una singolare propensione alla ricerca e alla scoperta, un’originale attitudine – quasi maniacale – alla raccolta e alla conservazione, un’inusitata capacità percettiva e speculativa, un’inconsueta abilità segnica, una desueta abilità artigianale, una rara apertura alla sperimentazione/curiosità sovra-disciplinare, una fortissima attenzione verso la collettività e i suoi sogni e bisogni, una rara tensione affettiva -quasi uno stato di necessità- verso gli amici, una sensibilità paterna verso i collaboratori, in sintesi gli ingredienti del fare paesaggio di Roberto Burle Marx che saranno sinteticamente trattati. ITEM With about 2500 projects, Roberto Burle Marx was one of the major designers of the twentieth century. The quality of his projects was always high, full of innovations. A life in the outdoors, a singular focus on research and discovery, an original attitude - almost obsessive – to collection and preservation, an unusual perceptual and speculative ability, an unusual ability of signs, an old-fashioned craftsmanship, a rare openness to experimentation / curiosity over-regulate, a strong focus on the community and its needs and dreams, a rare emotional tension -almost a state of necessity towards friends, a paternal sensitivity towards collaborators, in summary the ingredients of making landscape by Roberto Burle Marx that will be briefly treated.
open session 8
5 maggio 2015
Alexandre Chemetoff Alexandre Chemetoff & Associes
Esplorare i limiti, oltrepassarli: una giornata di studio nel ricordo di Michel Corajoud Alexandre Chemetoff architetto,urbanista e paesaggista è il fondatore della École Nationale Supérieure du Paysage de Versailles insieme a P. Donadieu e M. Corajoud. Nel 2008 fonda lo studio Alexandre Chemetoff ed associati, scegliendo di praticare la sua attività di architetto in modo aperto e libero, rifiutando i limiti e le frontiere tra le discipline, perchè concepisce la pratica del suo mestiere come un impegno nel mondo. Autore del piano guida della città di Nantes (1999-2009) e di numerosi progetti urbani nell’area parigina, di Nancy e di Angouleme, il lavoro di Chemetoff è stato insignito di numerosi premi e onoreficienze internazionali tra cui ricordiamo il Grand Prix de l’Urbanisme (2000) e la nomina a membro onorario della Royal Institute of British Architects (2003). Alexandre Chemetoff architect, urban planner and landscape architect is the founder of the École Nationale Supérieure du Paysage de Versailles with P.Donadieu and M.Corajoud. In 2008 he and associated founded Alexandre Chemetoff studio, choosing to practice his work as an architect in an open and free way, rejecting the limits and boundaries between disciplines, because he conceives the practice of his profession as a commitment in the world. Author of the guide of the city of Nantes (1999-2009) and several urban projects in Paris, Nancy and Angouleme, Chemetoff’s work has won numerous awards and international honours among which the Grand Prix de l’Urbanisme (2000) and the appointment as honorary member of the Royal Institute of British Architects (2003).
10:30 Relazione introduttiva | Introductory report Mariella Zoppi
DIDA | Department of Architecture, University of Florence
10:45 11:00 13:30 14:30
Presentazione | Introduction Enrico Falqui
DIDA | Department of Architecture, University of Florence
Lecture Alexandre Chemetoff Pausa | break Quesiti e discussione | Question and discussion Caterina Padoa Schioppa moderatore | moderator
Doctorate of research in Architecture, University of Florence
17:15 Relazione conclusiva | Final Report Biagio Guccione
DIDA | Department of Architecture, University of Florence
TEMA Responsabile dell’Atelier dei progetti e delle opere di Michel Corajoud, presidente dell’associazione appena costituita per tenere viva la cultura paesaggistica del celebre paesaggista francese recentemente scomparso, A Chemetoff introdurrà un percorso di riflessioni e di interpretazioni dell’opera di Corajoud, per celebrare la sua memoria fornendoci contemporaneamente la chiave per comprendere il lungo e rigoroso processo scientifico culturale e sociale tramite il quale l’architetto costruiva i suoi più celebri e conosciuti progetti. A.Chemetoff, rappresenta oggi, il simbolo di una eredità culturale nei confronti delle progettazione paesaggistica che insieme a Michel Corajoud, Pierre Donadieu e Michel Desvigne, hanno contribuito a diffondere in Francia ed in tutti i paesi europei. ITEM Head of the Atelier of the projects and works of Michel Corajoud, president of the newly formed association to keep alive the cultural landscape of the famous French landscape architect who died recently, Chemetoff will introduce a series of reflections and interpretations of the work of Corajoud, to celebrate his memory at the same time giving us the key to understanding the long and rigorous scientific process through which the cultural and social architect built his most famous and popular projects . Chemetoff, is today the symbol of a cultural heritage in relation to landscape design that along with Corajoud Michel, Pierre and Michel Donadieu Desvigne, have helped spread in France and in all European countries.
open session 9
12 maggio 2015
Enric Batlle
Batlle i Roig architects | UPC El paisaje como herramienta para definir la ciudad Enric Batlle architetto e socio fondatore dello studio Batlle & Roig Architects di Barcellona, è coordinatore del Corso di Laurea specialistica in Architettura del Paesaggio della Universitat Politècnica De Catalunya, e membro del dipartimento di Urbanistica e Pianificazione Territoriale della ETSAB. Negli anni ha tenuto numerosi corsi in queste e in altre università ed istituzioni internazionali. Insignita del premio straordinario per le tesi di dottorato da parte della stessa UPC, la sua tesi “El jardin de la metropoli” vinse inoltre il prestigioso premio Lluís Domènech i Montaner per la teoria e la critica di Architettura e nel 2012 il Premio FAD per la critica d’architettura. Enric Batlle architect and founding member of the Batlle & Roig Architects studio of Barcelona, is the coordinator of the Master of Science degree in Landscape Architecture at the Polytechnic University of Catalonia, and member of the Department of Urban and Regional Planning of the ETSAB. Over the years he has held numerous courses in these and other universities and institutions. Awarded the prize for outstanding doctoral thesis by the same UPC, his thesis “El jardin de la metropolis” also won the prestigious award Lluís Domènech i Montaner for the theory and criticism of architecture and in 2012 for the FAD Prize architectural criticism.
10:30 Relazione introduttiva | Introductory report Enrico Falqui
DIDA | Department of Architecture, University of Florence
10:45 11:00 13:30 14:30 15:30
Presentazione | Introduction Mariella Zoppi
DIDA | Department of Architecture, University of Florence
Lecture Enric Batlle Pausa | break Lecture Daniela Colafranceschi Quesiti e discussione | Question and discussion Gabriele Paolinelli
DIDA | Department of Architecture, University of Florence
17:15 Relazione conclusiva | Final Report Gabriele Paolinelli
DIDA | Department of Architecture, University of Florence
TEMA “Il paesaggio”, secondo la definizione della European Landscape Convention, si configura oggi come un valido strumento di comprensione e lettura del complesso sistema di relazioni ecologiche, ambientali, culturali e sociali che contraddistinguono la metropoli. “Il giardino della metropoli”, non è soltanto il titolo del libro che Batlle ha dedicato a questo tema ma rappresenta l’idea suggestiva di un nuovo modello di spazio libero per la città dispersa. Questo nuovo strato della realtà metropolitana si configura come un sistema organico di interconnessione in grado di riflettere lo spirito di sostenibilità con un linguaggio progettuale innovativo. Intendere e progettare oggi significa stimolare il concorso di discipline come l’agricoltura, l’ecologia, l’arte e l’architettura, integrandone il potenziale nel progetto di paesaggio. ITEM “Landscape”, as defined in the European Landscape Convention, is today a valuable tool for understanding and reading the complex system of ecological relationships, environmental, cultural and social factors that distinguish the metropolis. “The garden of the metropolis”, is not only the title of the book that Batlle has devoted to this issue, but also represents the suggestive idea of a new model of free space for the dispersed city. This new layer of metropolitan reality is configured as an organic system of interconnection able to reflect the spirit of sustainability with an innovative design language. To understand and design today means stimulating the combinations of disciplines such as agriculture, ecology, art and architecture, integrating their potential in the landscape project.
open session 10
19 maggio 2015
Lynn Kinnear Kinnear Landscape Architects
Art, creativity in green and built spaces of the city Lynn Kinnear architetto paesaggista, fondatrice dello studio Kinnear Landscape Architects (KLA), vanta una comprovata esperienza in progetti innovativi che combinano Arte, Architettura e Paesaggio. Autrice del progetto urbano della “Walsall Art Gallery” con l’artista Richard Wentworth e lo studio Caruso St. John, ha firmato il famoso “Normand Park”, vincitore anch’esso di numerosi premi. Attualmente dirige un vasto gruppo interdisciplinare come capo progetto del “Walthamstow Wetlands” a nord di Londra, ed è consulente presso la All London Green Grid (ALGG) per l’area delle Pianure Londinesi, presso CABE, Design for London e il Lewisham Design Review Panel. Lynn Kinnear landscape architect, founder of the Kinnear Landscape Architects studio (KLA), has a proven track record in innovative projects that combine art, architecture and landscape. Author of the urban project of “Walsall Art Gallery” with the artist Richard Wentworth and Caruso St. John studio, signed the famous “Normand Park”, which is also the winner of numerous awards. She currently leads a large interdisciplinary team as project leader of “Walthamstow Wetlands” north of London, and has provided guidance for the All London Green Grid, for London’s Downlands area, providing a strategic approach to environmental and sustainability issues for the city, and has taken on design advisory roles within CABE, Design for London and the Lewisham Design Review Panel.
10:00 Relazione introduttiva | Introductory report Enrico Falqui
DIDA | Department of Architecture, University of Florence
10:30 11:00 13:30 14:30
Presentazione | Introduction Gabriele Paolinelli
DIDA | Department of Architecture, University of Florence
Lecture Lynn Kinnear Pausa | break Quesiti e discussione | Question and discussion Tessa Matteini moderatore | moderator
DIDA | Department of Architecture, University of Florence
17:00 Relazione conclusiva | Final Report Tessa Matteini
DIDA | Department of Architecture, University of Florence
TEMA Le arti visive attraverso e oltre i confini professionali, creano sfide e opportunità per le politiche pubbliche, contribuendo all’istruzione, alla riduzione della criminalità e al rinforzo dell’identità sociale. Negli ultimi anni hanno contribuito a cambiare l’immagine di paesi e città e, stimolando il turismo nazionale ed estero, possono ancora guidare il senso della trasformazione: possono educare, generare competenze e fiducia, mettere in connessione le persone e cementare nuove partnership. Così un’installazione visiva con significato simbolico per il paesaggio può trasformare comportamenti e aspettative dei cittadini. In mostra diversi progetti in cui le arti visive e le attività culturali sono strumenti strategici per innescare trasformazioni condivise e raggiungere il consenso sociale a livello locale. ITEM The visual arts through and beyond professional boundaries, creating challenges and opportunities for public policy, contributing to education, crime reduction and reinforcement of social identity. In recent years have helped to change the image of towns and cities and by stimulating the domestic and foreign tourism, they can still drive the sense of transformation: can educate, generate skills and confidence, to link people and cementing new partnerships. So a visual installation with symbolic significance for the landscape can transform attitudes and expectations of citizens. Showcasing various projects in which the visual arts and cultural activities are strategic tools to trigger transformations shared and achieve social consensus at the local level.
in collaborazione con
Open Session on Landscape Bureau openssessionlandscape@gmail.com Ludovica Marinaro +39 331 2565025 ludovica.marinaro@unifi.it Enrico Falqui +39 337 221342 enrico.falqui@unifi.it
con il patrocinio di