PORTFOLIO
Diego Fiorenzani
Diego Fiorenzani Dottore Magistrale in Architettura UniversitĂ degli Studi di Firenze
Portfolio
diego.fiorenzani@gmail.com +(39)3476040236
ESPERIENZE E COMPETENZE
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Esame di Stato per l’Abilitazione alla professione di Architetto Conseguita a presso l’Università degli Studi di Firenze e regolarmente iscritto all’Ordine degli Architetti di Livorno Laurea Magistrale in Architettura a ciclo unico Conseguita con la votazione 110 e Lode su 110 presso l’Università degli Studi di Firenze Workshop: “Beyond the boundary” presso la Kent State University Florence
ESPERIENZE ACCADEMICHE Settembre 2019
Dicembre 2018
Aprile 2018
Seminario tematico di approfondimento: Salvaguardia e sicurezza strutturale del patrimonio costruito, focalizzato sulle architettetture in muratura, in terra ed in materiali tradizionali
Febbraio-Giugno 2017
Corso di Autodesk Revit per architettura Kickstart level
Maggio 2016
Partecipazione ed abilitazione: “Corso per la Sicurezza nei luoghi del lavoro” presso Scuola di Architettura, Università degli Studi di Firenze
Maggio 2015
Diploma di Maturità Scientifica Presso l’Istituto di Istruzione Superiore Carducci - Volta - Pacinotti di Piombino (LI)
Luglio 2012
Concorso di Idee Riqualificazione e ampliamento del centro sportivo comunale di Carenno (Co)
Luglio 2020
Concorso Internazionale di Idee Kaira Looro | Architecture for peace: Centro culturale a Sedhiou, Senegal
Aprile 2018
Concorso Internazionale di Progettazione Polo Scolastico di eccellenza Alberghiero ed Agroalimentare ad Ariano Irpino (AV)
Luglio 2017
Concorso Europeo di Idee Realizzazione del logo dell’Orto e del Museo Botanico di Pisa
Giugno 2017
Exiblab_2017 - Mostra dei laboratori di architettura, esposizione organizzata da Università degli studi di Firenze, presso Dipartimento di Architettura.
Luglio 2017
CONCORSI
MOSTRE
Luglio 2014 Exiblab_2014 - Mostra dei laboratori di architettura, esposizione organizzata da Università degli studi di Firenze, presso Dipartimento di Architettura. COMPETENZE INFORMATICHE Autocad Cinema 4D(+Vray) Rhinoceros Sketch Up Adobe: Illustrator, Photoshop, Lightroom, InDesign, Acrobat Pro Revit (Kickstart level) Quantum Gis Pacchetto Office Photoscan, Metashape Primus LINGUE
Italiano (madrelingua)
Inglese: IELTS band 7.5 (livello C1)
Giugno 2020
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ESPERIENZE E COMPETENZE
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ESPERIENZE LAVORATIVE Collaborazione:
Giugno-Luglio 2017
Studio OPPS (Firenze) Collaborazione finalizzata alla sviluppo di una proposta progettuale per il concorso di Ariano Irpino. Collaborazione:
Novembre-Giugno 2017
presso Architetto Francesco Falli Volterrani (Firenze) Collaborazione partita nell’ambito del tirocinio curriculare dell’Università degli Studi di Firenze e proseguita anche successivamente. Durante questo periodo ho collaborato con lo studio per quanto riguarda: Sanatorie: vari immobili situati sia nel comune di Firenze che nei comuni limitrofi Ristrutturazioni: Appartamento in un lotto gotico nella piazza di Santa Maria Novella Appartamento zona Isolotto (Firenze) Villa in campagna a sud di Firenze Ex fienile e stalla siti nel comune di Fiesole Progettazione ex novo: Tre appartamenti di nuova costruzione all’interno di una corte in zona Rifredi (Firenze) Studio preliminare per una nuova palestra di pallavolo presso il Mandela Forum (Firenze) Catasto: Uso dei programmi dell’Agenzia delle Entrate per il deposito di varie pratiche al Catasto Collaborazione
Marzo-Agosto 2019
presso Studio Petrai Associati (Campiglia M.ma) Sanatorie: vari immobili sia residenziali che industriali situati nel comune di Campiglia Marittima e nei comuni limitrofi Ristrutturazioni: Ristrutturazione interna e progettazione del nuovo tetto di un immobile nella campagna di Suvereto (Li) Progettazioni ex novo: Progettazione di una piscina in villa in campagna nel comune di Campiglia Marittima Progetto di una nuova cantina presso il Golfo di Baratti nel comune di Piombino
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ESPERIENZE E COMPETENZE
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ESPERIENZE LAVORATIVE Collaborazione:
Da Settembre 2019
Studio MVA (Castiglione della Pescaia) Perizie: Rilievo e computo metrico per la demolizione di un piano abusivo di una villa all’Elba Sanatorie: Sanatoria di un appartamento sul mare a Castiglione della Pescaia Rilievo e sanatoria di una villa a Punta Ala Sanatoria di coperture di una discoteca a Castiglione della Pescaia Sanatoria di una villetta a Castiglione della Pescaia Sanatoria di una piscina a Punta Ala Ristrutturazioni: Ristrutturazione di un quadrilocale a Castiglione della Pescaia Ristrutturazione interna di un bilocale a Castiglione della Pescaia Ristrutturazione interna di un trilocale a Grosseto Ristrutturazione di un podere nella campagna di Castiglione della Pescaia per realizzazione di un frantoio Ristrutturazione interna di un quadrilocale a Castiglione della Pescaia Rilievo, stima dei costi e ristrutturazione di villa di lusso curvilinea presso Punta Ala (Castiglione della Pescaia) Ristrutturazione di un podere e progettazione di nuovi appartamenti presso agriturismo sito a Buriano (Castiglione della Pescaia) Ristrutturazione interna di un sottotetto a Vetulonia (Castiglione della Pescaia) Ricostruzione di un immobile diruto a Castiglione della Pescaia Sistemazioni esterne di un immobile a Punta Ala Ristrutturazione di una villa a Castiglione della Pescaia con costruzione di nuovi ampliamenti Progettazione ex novo: Progettazione di un ampliamento per villa in campagna presso Castiglione della Pescaia Progettazione esecutiva di complesso di due ville ed un vivaio a Punta Ala (Castiglione della Pescaia) Progettazione di una copertura vetrata per corte interna di un immobile a Punta Ala Costruzione di una palestra privata in una villa a Punta Ala Costruzione di una piscina in Pian D’Alma Catasto: Rilievo di una villetta per nuovo accatastamento presso Castiglione della Pescaia Altre opere: Calcolo della cubatura di sabbia da utilizzare per il ripascimento della costa attraverso fotogrammetria La maggior parte delle opere citate sono comprensive di visite in cantiere, ordini del materiale e computi metrici 9
SELEZIONE DI PROGETTI
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CONCORSI
INDICE DEI PROGETTI
TESSERA
Polo Scolastico di eccellenza Alberghiero ed Agroalimentare Ariano Irpino, Avellino, 2017
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IMPLUVIUM
Kaira Looro Competition - Centro culturale in Senegal Sédhiou, Senegal, 2018
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CAPANNA
Riqualificazione ed ampliamento di un centro sportivo Carenno, Como, 2020 TESI
THE DOCK
Un nuovo Museo per la città di New York Brooklyn Heights, New York City, 2018 Relatore: Prof. Arch. Fabrizio Franco Vittorio Arrigoni Correlatore: Prof. Ing. Giovanni Cardinale
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PROGETTI ACCADEMICI
IMPRONTE
Centro civico a Magliano in Toscana Magliano in Toscana, Grosseto, 2017
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APPRODO
Centro velico sul Lago di Bilancino Barberino di Mugello, Firenze, 2016
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GREEN INDUSTRIES
Progetto per industrie modulari con serre in copertura Anderlecht, Bruxelles, 2016
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SANTISSIMA ANNUNZIATA
Progetto per il restauro della chiesa della S.S. Annunziata Suvereto, Livorno, 2014-2016 WORKSHOPS
LIMES
Beyond the boundary - Sistemazione urbana della periferia di Magliano Magliano di Toscana, Grosseto, 2018 (Effettuato presso la Kent State University Florence)
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PROGETTI PROFESSIONALI
RIPASCIMENTO COSTA
Calcolo dei volumi sabbiosi tramite drone e fotogrammetria Castiglione della Pescaia, Grosseto, 2020
PALESTRA PRIVATA
Progettazione ex novo di una palestra privata Punta Ala, Grosseto, 2020
VILLA A PUNTA ALA
Ristrutturazione di una villa di lusso Punta Ala, Grosseto, 2020
CASCINA AL COLLE
Cantina sotterranea sulle colline del golfo di Baratti Populonia, Livorno, 2019 11
TESSERA Polo Scolastico di eccellenza Alberghiero ed Agroalimentare Ariano Irpino
Il progetto si basa sulla necessità di incardinare l’edificio all’interno di due quote pubbliche, in modo da connetterle e ricostruire un frammento del centro cittadino. L’ottimizzazione del lotto di progetto spinge a razionalizzare l’area in due volumi distinti. Tra questi si frappone spazio connettivo che viene articolato in una duplice direzione. Da un lato si estromette parte di questo spazio all’esterno dell’edificio, in modo da interrompere la cubatura edificata su Via d’Afflitto e dotare questa di un’ulteriore piazza di decompressione. Dall’altra si genera un grande spazio che occupa sei livelli: l’agorà pubblica del civic center. La volontà di coniugare una completa aderenza al programma a base di concorso all’abbattimento massimo della cubatura costruite ha dato come risultato una
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variazione altimetrica della fabbrica su tre quote. Il volume ovest di quattro livelli fuori terra (q. +14,00m da Piazza San Francesco), il volume est di tre livelli (q. +11,00m) ed il dispositivo degli ingressi di soli due livelli (q. +7,50m). Questo gioco di sovrapposizioni ha permesso di alleggerire il carico edilizio a seconda degli ambienti serviti ospitati, distinguendo spazi pubblici dalla sfera privata della scuola. Nei disegni in sezione si nota come le altezze massime rientrino nei parametri del contesto, mitigando il forte impatto che l’edificio demolito aveva sull’area. L’uniformita dell’intero intervento riassume la morfologia della proposta in una variazione di una sola metodologia di intervento, la costruzione di volumi stereometrici precisi.
_Vista esterna
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B
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+0.0
1
-7.0
2
5 -7.0 -3.5
4 A
-8.0
pianta PT | q.+0.00, S. 1:250 | ingresso Piazza San France
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10 9
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_Vista esterna dalla piazza
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pianta P+1 | q.+3.50m, S. 1:500
pianta P+2 | q.+7.00m, S. 1:5
+14.50
+10.50
+7.00
+3.50
+0.00
-3.50
-7.00
-10.50
sezione trasversale A | S. 1:250
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_Sezione AA’
ATTRAVERSO LA SCUOLA
_Vista interna dell’ingresso
B
3
+0.0
1
flu ing ing us m
-7.0
2
5 -7.0 -3.5
4 A
-8.0
_Pianta al livello della piazza
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Ala pubblica | utilizzo speciale
la porzione est ospita il comparto delle funzioni pubbliche e semipubbliche ed ha tre livelli fuori terra. Il solaio di copertura (Q.+11.00m) evidenzia la presenza del grande volume dell’ agorà illuminato zenitalmente.
Ala privata | utilizzo quotidiano
La porzione ovest racchiude un sottoinsieme interno alla dinamica generale dell’edificio che rappresenta la sfera più intima della scuola. Il blocco dei quattro piani fuori terra (rispetto alla quota di Piazza S. Francesco ospita tutte le venti aule. ( )
Mensa ristorante | q. +7.00m
Il ristorante occupa una zona privilegiata del nuovo impianto. L’intera superficie del piano attico ( ) viene dedicata a refettorio e cucina. Questa netta compartimentazione ne permette un utilizzo che non esculde la destinazione pubblica, come manifesto dell’eccellenza della scuola, con una terrazza sul paesaggio.
Laboratori specialistici | q. +3.50m
Laboratori alberghieri si collocano in una posizione di cerniera tra il ristorante ed il piano terra. Questo per ridurre la percorrenza orizzontale dalle aule per raggiungerli e costituire un diaframma di supporto per la mensa. I laboratori sono pensati per poter essere aperti in orario extrascolastico per corsi e degustazioni ( ).
sala polivalente | q. +0.00m
In osmosi con Piazza S. Francesco il piano terra ospita la grande sala polivalente che affaccia sull’agorà ( ). La gradonata connette questo livello con il piano a quota -3,50m e offre una dinamica sia verticale che trasversale (apertura verso il paesaggio) nella percezione dello spazio. La sala costituisce una propaggine dell’atrio e offre uno spazio flessibile sia per eventi esterni che per la socializzazione degli studenti durante l’attività ricreativa.
attività di laboratorio
Gli altri laboratori ( ) richiesti vengono posizionati sull’impronta delle aule già indicate, e concludono la porzione privata ad uso esculsivo della scuola. Aule e laboratori godono di un blocco servizi e scale dedicato, in modo da non congestionare e suddividere i flussi.
ingresso via d’Afflitto | q. -7.00m
Nell’altro versante dell’ edificio si apre una nuova piazza, ricavata all’interno del lotto di progetto che si raccorda con Via d’Afflitto. Direttamente su questa si affaccia la biblioteca, come servizio aperto al paese ( ). Una volta entrati ci si trova nell’agorà ( ), alla base del grande volume che unisce l’ala est, cuore del civic center. Questo spazio ricreativo ospita la scala elicoidale che distribuisce tutte le funzioni pubbliche e lega l’edificio verticalmente.
palestra | q. -10.50m
Gli spazi per l’educazione fisica ( ) occupano la quota più bassa ma godono dell’illuminazione proveniente da via d’afflitto e dall’agorà (dalla quale si può assistere alle attività). Questa collocazione risulta ideale anche per l’impiego della palestra in attività extrascolastiche, direttamente accessibile dall’ingresso a quota -7.00m.
Servizi e flussi interni uffici docenti servizi igienici distribuzione verticale scale di emergenza
Legenda
_Vista interna della corte interna
_Esploso piano -1 q.-3.50m assonometrico 16. laboratorio C 17. laboratorio D
superficie utile 130 mq 145 mq
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IMPLUVIUM Kaira Looro Competition - Centro culturale in Senegal Sédhiou, Senegal
Il progetto s’ispira all’idea della capanna come prototipo di architettura naturale al quale corrisponde l’idea dell’albero come archetipo della colonna. L’idea è di ricreare uno spazio che possa fondersi con la natura circostante. Invece di essere circondato da muri, ogni spazio rimane aperto, così da permettere di ammirare il paesaggio naturale; di ricreare all’interno le stesse condizioni climatiche e le stesse sensazioni che si provano esternamente. Gli spazi divengono così fluidi e privi di separazioni, sia nei collegamenti interni che nella loro relazione con quelli esterni. L’architettura diviene quindi un’architettura di terra, un prolungamento o un’estensione del paesaggio dove l’artificialità del costruito appare come cornice necessaria, ora come presenza discreta “costruita” quale semplice testimonianza dell’abitare dell’uomo sulla terra. L’edificio è caratterizzato dal desiderio di
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preservare le caratteristiche del contesto naturale attraverso l’uso dei materiali locali, è costruito esclusivamente in legno. La parete viene sostituita da una partizione verticale e orizzontale che lascia filtrare la luce e il vento: il muro diventa quindi solo un confine, un punto di contatto tra due sistemi differenti, un passaggio tra due mondi. La diversa ampiezza delle fessure tra un pilastro e l’altro, esistente tra l’area centrale-albero adibita allo spettacolo e l’area esterna-capanna con funzione di esposizione e formazione, modula l’intensità della luce che penetra negli spazi interni, e crea un disegno irregolare di luci ed ombre. Oltre che luogo puntuale, definito ed autonomo, l’edificio diventa allora un’appendice del paesaggio naturale in cui sorge, e dialoga con esso attraverso un fragile schermatura di legno che filtra la luce ed il vento.
_Vista esterna
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_Prospetto meridionale
_Prospetto orientale
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_Sezione _Viste interne
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CAPANNA Riqualificazione ed ampliamento di un centro sportivo Carenno, Lecco
Il punto cruciale del concorso consisteva nella creazione di un nuovo edificio che servisse da ampliamento per i sevizi di ristorazione presenti nel campo sportivo. La nostra proposta progettuale si è sviluppata a partire dai materiali e dall’architettura tipica del luogo. Abbiamo infatti utilizzato il legno, presenza costante nelle valli ai piedi delle Alpi, e la tipologia del tetto a capanna, anch’esso tipico di questi luoghi, il tutto all’interno di un linguaggio contemporaneo. Volumetricamente l’edificio si sviluppa in lunghezza ed è diviso essenzialmente in tre parti principali: il patio, l’area ristoro e l’area servizi. Il primo consiste in uno spazio aperto che può essere coperto attraverso una serie di elementi integrati negli elementi strutturali della facciata, l’area può essere raggiunta
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dai disabili attraverso una rampa. La seconda area è la zona ristoro, a questa si accede attraverso un porticato, elemento filtro tra esterno ed interno, e consiste in una grande sala scandita per tutta la sua lunghezza dagli elementi strutturali, dei portali in acciaio opportunamente rivestiti e coibentati. Matericamente dominano i rivestimenti lignei che contrastano con il pavimento in cemento resina e le finiture in metallo scuro. La terza parte è dedicata ai servizi e contiene i servizi igienici, il magazzino, lo spoguiatoio e la cucina. Strutturalmente le varie parti che compongono il progetto possono essere assemblate a secco, una caratteristica fortemente voluta per dare la massima reversibilità ed il minore impatto ambientale a questa architettura.
_Vista interna
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_Vista esterna _Dettagli della copertura del patio _Esplosi assonometrici
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THE DOCK Un nuovo Museo per la città di New York Brooklyn Heights, New York City
Il progetto consiste nella progettazione di un nuovo complesso museale che raccolga al suo interno l’arte e la storia della città di New York. Il complesso è formato da due elementi principali, una biblioteca ed un museo, la prima si compone di due stecche sfalsate fra loro e divise da un lungo corridoio vetrato, l’ingresso avviene proprio da questa ‘frattura’ fra questi due blocchi. Internamente ha una struttura a terrazze in modo che,la grande apertura a nord possa illuminare efficacemente tutte le aree dedicate alla lettura e allo studio. Il museo invece è costituito da un parallelepipedo vetrato sospeso su di un basamento in calcestruzzo, ad esso è affiancato un blocco in cemento in cui sono presenti funzioni di supporto per l’edificio principale. L’accesso avviene ad un livello inferiore rispetto a quello della biblioteca, per raggiungerlo si percorre una grande scalinata rivolta verso la città. Si giunge ad una piazza che prosegue coperta sotto l’edificio, da qui si hanno gli accessi alle due parti che compongono l’area espositiva del museo oltre che l’affaccio sulle palificazioni in legno del vecchio molo. Gli ingressi che si hanno in questa piazza coperta conducono da una parte alla galleria temporanea e dall’altra alla 26
hall di ingresso alle gallerie principali, da questa si sale al livello superiore attraverso un doppio volume, una volta al primo piano è possibile accedere ad una terrazza esterna affacciata direttamente su Lower Manhattan oppure proseguire incontrando la prima galleria museale, formata da una serie di wunderkammern affacciate sulla città che si concludono con una sala proiezioni ed un ambiente a doppio volume in cui è posta la scala per salire alla galleria superiore. Questa è composta da diverse sale la cui illuminazione è formata da un lucernario tratta di una lamiera metallica microforata che ha lo scopo di rendere uniforme l’illuminazione, senza ombre o cambiamenti d’intensità, in modo da poter esporre al meglio le opere contenute in ogni sala, coadiuvata da un vellum in tessuto posto fra l’elemento in vetro e quello metallico, in modo da diffondere ancora più omogeneamente la luce. Uscendo dalle sale della galleria e proseguendo lungo i deambulatori troviamo prima il blocco dei servizi, in cui sono poste anche le scale di emergenza, e subito dopo una grande terrazza interna concludendo il percorso museale con il soggetto del museo in sé, ovvero New York nella sua vista quintessenziale vista su Lower Manhattan.
_Vista interna della hall di ingresso
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_Vista a volo d’uccello dell’area di progetto
Biblioteca La biblioteca è formata da due stecche cementizie sfalzate fra di loro. Sono separate da un lungo lucernario che segna anche esternamente il sistema distributivo e gli ingressi. Museo | Blocco dei servizi Il blocco dei servizi diversamente dalla parte propriamente museale è caratterizzato da un rivestimento in cemento. Contiene al suo interno la caffetteria, i magazzini e gli uffici. Museo | Gallerie museali Le gallerie museali si trovano all’interno di un parallelepipedo vetrato, questo è sostenuto da una doppia trave reticolare poggiata su di una serie di pilastri. Museo | Basamento All’interno del basamento cementizio si trovano, sui due lati opposti, le entrate alla galleria temporanea e la hall di ingresso alle gallerie permanenti, è anche presente un bookshop. Biblioteca | Area studio L’area studio, come la sala lettura, sorge sopra una terrazza leggermente arretrata rispetto a quella sottostante per massimizzare l’illuminazione naturale proveniente dalla grande vetrata posta a settentrione. Nel blocco più stretto è presente l’area libraria, collegata all’area dedicata allo studio tramite dei ponti sospesi sul corridoio sottostante. Spazio espositivo | Galleria Permanente II La galleria superiore è formata da una serie di ambienti che formano uno spazio permeabile tra la parte propriamente espositiva ed i deambulatori esterni. Le pareti non toccano il soffitto lasciando libero il controsoffitto con funzione di lucernario. La luce, passando attraverso un sistema di shed di vetro opaco raggiunge uno strato formato da vetro, velum in tessuto e lamiera metallica microforata viene filtrata, lasciando solo un illuminazione diffusa e zenitale. Biblioteca | Hall e sala lettura La biblioteca, come la caffetteria e gli uffici del museo, ha un accesso ad un livello più alto rispetto a quelli del museo. Il sistema distributivo è formato da un lungo corridoio in corrispondenza del lucernario fra i due blocchi. La sala lettura si trova su una terrazza affacciata su di uno spazio inferiore in modo che sia ben illuminata dalla luce proveniente da nord, nella stecca più stretta si trova l’area libraria. Spazio espositivo | Galleria Permanente I La prima galleria permantente si caratterizza per una serie di Wunderkammern, le quali raccolgano al proprio interno gli oggetti e le opere d’arte che raccontino per frame la storia di questa città. Le grandi vetrate permettono di avere per tutta la lunghezza dell’esposizione uno sguardo sul soggetto del museo in sé: la città di New York Biblioteca | Ludoteca ed aree di servizio Dalla grande apertura a nord la luce filtra copiosa anche a questo piano parzialmente interrato in cui si trovano gli spazi dedicati all’infanzia. Questo livello è collegato a quello superiore anche attraverso una gradonata la quale può essere utilizzata sia per la lettura che per piccoli spettacoli. Museo | Galleria temporanea La galleria temporanea è separata dal sistema delle gallerie principali in modo che l’ingresso sia vendibile separatamente. Durante la bella stagione è possibile estendere l’esposizione anche fuori, a contatto con i ruderi del vecchio molo. Museo | Hall di ingresso L’ingresso alla sezione principale del museo avviene attraverso questa hall a doppio volume la quale prende luce dal parallelepipedo vetrato superiore _Spaccato assonometrico
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_Vista interna della galleria inferiore
_Vista interna della galleria superiore
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_Vista esterna dalla piazza inferiore _Vista diurna del prospetto meridionale _Dettaglio costruttivo della parte vetrata
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_Vista notturna del prospetto meridionale
_Vista interna della biblioteca
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_Dettaglio costruttivo del blocco cementizio
Sistema resistente ai carichi orizzontali In rosso le parti dell’edificio che collaborano all’assorbimento dei carichi dovuti al vento
Sistema resistente a carichi verticali Sezione poggiante
Sistema resistente a carichi verticali Sezione sospesa
Sistema resistente a carichi orizzontali
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_Assonometria e sezioni strutturali _Foto dei plastici (1:200 e 1:50)
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IMPRONTE Centro civico a Magliano in Toscana Magliano in Toscana, Grosseto
Il progetto è situato a Magliano, un paese racchiuso dalle sue alte mura che lo differenziano in modo sostanziale dai centri vicini. L’avvenimento della frana è un episodio atipico per il paese, che genera un vuoto verso il paesaggio. L’incontro è l’incipit del progetto, dove la relazione tra spazio cinto e sguardo cieco viene stravolta. Adesso si è creata un’eccezione, un’apertura nel pieno che ne rompe la massa e crea uno sguardo, nuovo punto di incontro fra paese e paesaggio. Nella frattura dell’unitarietà del paese si attesta il progetto, dove il vuoto è derivato dal naturale, il pieno viene costruito. Ci troviamo così nella situazione di avere un nuovo evento, una nuova apertura verso la campagna con la quale abbiamo deciso di dialogare senza saturarla. Il progetto si relaziona con questi due piani attraverso due sintassi differenti, la prima che si rapporta con il paesaggio è più plastica, rapportandosi con esso con l’orizzontalità delle linee e l’uso di terrazzamenti, il secondo si confronta con il paese seguendo la verticalità del costruito con volumi pieni, in linea con quelli adiacenti. La dualità permane nel materiale stesso; 38
i due piani inferiori sono costruiti in calcestruzzo misto ad inerti derivati dallo scavo, lisci, invece i due piani superiori sono disegnati da fughe che ne scandiscono le aperture dandogli una forma urbana. I due linguaggi si riflettono anche negli spazi pubblici, su via Garibaldi l’edificio si arretra creando una piazza, un nuovo spazio donato alla città in cui il paese si affaccia sul paesaggio, al contrario nel secondo piano interrato si ha un ribaltamento, il paesaggio entra nel paese attraverso la sala polivalente. Tra questi due livelli vi sono due elementi di contatto. Il primo è la torre, perno progettuale, la quale funge da collegamento verticale e termine prospettico, il secondo è formato dagli spazi pubblici e semi pubblici posti nel piano intermedio. Questi sono tre spazi diversi uniti in modo organico: una corte che porta luce ed aria ai piani sottostanti, una terrazza, situata sopra la copertura della sala polivalente sempre aperta al pubblico ed un foyer con funzione di spazio filtro tra interno ed esterno che ci permette di gestire al meglio la fruizione della sala conferenze anche con la chiusura del resto dell’edificio.
_Vista esterna della piazza superiore
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_Vista esterna del progetto e delle mura cittadine dalla piazza del mercato
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Quota +4.80m 1. uffici 2. servizi 3. laboratorio
Quota 1.50 m paese 1. hall 2. servizi 3. sala espositiva
Quota -6.50 m 1. foyer 2. servizi 3. emeroteca 4. sala conferenze 5. terrazza
Quota -11.00 m spazio eventi 1. sala polivalente 2. servizi 3. magazzino 4. piazza eventi 5. sistema di risalita
_Vista esterna dell’ingresso della sala polivalente _Vista esterna della terrazza _Spaccato assonometrico
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_Assonometria d’insieme del progetto
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_Sezione passante dalla sala polivalente _Vista interna dell’auditorium _Vista interna dell’emeroteca
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_Vista interna della sala polivalente
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_Vista dalla terrazza verso il panorama
_Vista dell’ingresso dalla piazza superiore
_Vista interna dalla sala espositiva verso la strada
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APPRODO Centro velico sul Lago di Bilancino Barberino di Mugello, Firenze
Il molo, un connettore fra terra e lago, uno slancio, prosecuzione naturale del territorio che partendo dalla tangenza con l’insenatura naturale finisce col gettarsi nell’acqua. Il legame, forte, con questo elemento della natura è alla base del progetto. L’acqua accoglie gli ambienti del nuovo centro nautico che, come delle barche di pietra, si attestano lungo il molo. Le barche attraccate, sono idealmente protette da una sottile coperta la quale, per effetto del vento che quotidianamente sferza la superficie del Lago di Bilancino, viene sollevata lasciando penetrare luce naturale all’interno. L’affaccio dei singoli ambienti verso l’esterno è dato da una serie di finestre
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a nastro di altezza e quota d’imposta variabile. Questa scansione è generata da un modulo di 80 cm, l’altezza media di un piano di lavoro. E’ attraverso questo modularità delle aperture che la luce penetrando qualifica gli spazi. Nell’officina, ad esempio, il serramento è pari ad un modulo facendo si che la luce ricada sul piano di lavoro e offrendo all’artigiano che lavora il legno della barca una veduta costante sul lago. Nello spazio di ristorazione invece il modulo finestrato si triplica per creare un grande affaccio sul lago. Il sistema distributivo è schermato da una grande vetrata continua resa viva dalla pulsazione dalla diversa profondità delle barche di pietra.
_Vista interna delle officine
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_Vista esterna del progetto dalla costa
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_Pianta
_Sezione prospettica trasversale
_Sezione prospettica longitudinale
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_Vista interna del sistema distributivo
_Spaccato assonometrico
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GREEN INDUSTRIES Progetto per industrie modulari con serre in copertura Anderlecht, Bruxelles
Il progetto consiste nella realizzazione di una serie di industrie a basso impatto ambientale nell’ambito della riqualificazione del quartiere di Anderlecht a Bruxelles. L’idea che ci ha guidato nello sviluppo del design è la volontà di coniugare facilità di costruzione, modularità ed ecosostenibilità. Siamo perciò giunti ad un progetto che prevede una struttura modulare formata da tre parti: un’area dedicata ai processi produttivi, una zona dedicata ai servizi ed una fascia per i sistemi di risalita. Mantenendo questo schema gli edifici possono essere accostati indefinitivamente mantenendo le loro funzioni. Sopra ogni industria c’è una copertura
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che funge da serra, avendo un accesso separato possono essere gestite anche da aziende esterne. Vista la quantità di scarti organici provenienti da questa attività, all’interno del quartiere è stato previsto un sistema di raccolta della biomassa e dei liquami che possa produrre energia a partire da questo tipo di rifiuti. Architettonicamente ci siamo ispirati ad architetture tipiche del luogo e nelle strutture abbiamo usato pannelli prefabbricati in cemento ed isolante. Nella parte retrostante gli edifici è stata previst auna strada ad uso industriale che possa separare il traffico da quello prettamente residenziale.
_Planimetria generale con indicato il sistema di raccolta dei rifiuti organici per il compostaggio _Vista di insieme delle fabbriche
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1- IPE 330 2 - Controsoffitto in cartongesso 3 - Lamiera grecata h. 4.5 cm 4 - Soletta in calcestruzzo s. 6.5 cm 5 - Massetto di pendenza 6 - Strato isolante in poliuretano s. 4 cm 7 - Strato di finitura e livellamento 8 - Guaina impermeabilizzante 9 - Pavimentazione in gres porcellanato 10 - Riempimento in calcestruzzo s. 23 cm 11 - Soglia in calcestruzzo prefabbricato 12 - Isolante in poliuretano s. 20 cm 13 - Barriera al vapore 14 - Lastre in calcestruzzo prefabbricato s. 6 cm 15 - Pilastro in acciaio di diametro 40 cm 16 - Finestratura non apribile della serra 17 - Trave reticolare in acciaio h. 33 cm 18 - Profilato metallico a C 11.5 x 33 x 1000 cm e scatolare 11.5 x 33 x 1000 cm 19 - Finestratura apribile a vasistas 20 - Grondaia in alluminio 21 - Profilato metallico di rifinitura
_Sfogliato assonometrico
Estate
Sonde geotermiche
Inverno
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_Assonometria strutturale _Schema del comportamento climatico della struttura
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32 31 30
1 2 40
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27 17
33
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4 5 6
37
7 8
38
3 4 101112 13 5 6
17
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19
20
21
22
23
24
9
15 9
14 16
16 39
Legenda 1- Gronda 2 - Finestratura apribile a vasistas nei due terzi superiori e fissa nel terzo inferiore 3 - Soglia in calcestruzzo prefabbricata 4 -Lastra in calcestruzzo prefabbricata 5 - Riempimento in calcestruzzo 6 - Isolamento in poliuretano 7 - Lastra di chiusura in calcestruzzo prefabbricata 8 - Infisso F2A 9 - Trave rovescia con funzione di trave radice 10 - Pavimentazione in betonelli in calcestruzzo 11 - Fondo in sabbia s. 10 cm 12 - Strato di stabilizzazione 10 cm 13 - Sottofondo di riempimento in materiale arido 20 cm 14 - Guaina impermeabilizzante 15 - Zoccolo esterno 16 - Magrone s. 6 cm 17 - Zoccolino battiscopa 18 - Pavimentazione in calcestruzzo autolivellante 19 - Massetto posrtaimpianti 20 - Barriera al vapore 21 - Isolante poliuretanico per solai 22 - Barriera antiradon 23 - Soletta in calcestruzzo armato
_Vista interna dagli uffici verso l’area produttiva _Vista interna della serra _Dettaglio costruttivo terra-tetto
24 - Vespaio areato 25 - IPE 330 26 - Cartongesso per controsoffitti 27 - Pozzetto e tubazione drenaggio acque 28 - Parapetto in calcestruzzo armato 29 - Infisso F8 30 - Profilato metallico di rifinitura 31 - Infisso non apribile della serra 32 - Trave reticolare 33 - Profilato scatolare e profilo a C h. 33 cm 34 - Pilastro cilindrico in acciaio 35 - Trave IPE sagomata 36 - Profili a C h. 33 cm 37 - Trave reticolare principale 38 - Tiranti di irrigidimento 39 - Sottofondo di riempimento 40 - Pavimentazione in gres porcellanato 41 - Guaina impermeabilizzante 42 - Strato di finitura e livellamento 43 - Isolante poliuretanico per solai 44 - Massetto di pendenza 45 - Soletta portante in calcestruzzo armato 46 - Lamiera grecata
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_Concept
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_Assonometria di un modulo
_Pianta esecutiva del progetto
Area carico e scarico merci Altezza: 3.56 m Area: 37.04 mq Area finestrata: 14.96 mq Rai: 0.21
3.23
2.85
3.49 1.40
3.47
1.65 1.70 Vano di servizio Hu: 3.56 m Max Sn: 15.65 mq
A'
2.50 2.50
3.96
3.91
10.40 0.63
3.23
3.53
7.13 Bagno disabili Hu: 3.56 m Sn: 2.59 mq Ventilazione forzata 10 vol/h
1.68 0.62
32.45 33.00
0.55 Antibagno Hu: 3.56 m Sn: 5.33 mq Ventilazione forzata 10 vol/h
12.35
10.40
3.49 2.79 Bagno Hu: 3.56 m Sn: 2.59 mq Ventilazione forzata 10 vol/h
Vano di servizio Hu: 3.56 m Max Sn: 8.35 mq
2.67
Spazio distributivo Hu: 3.56 m Su: 74.94 mq Sf: 7.22 mq Rai: 0.096
1.65
Bagni uomini Hu: 3.56 m Sn: 5.33 mq Ventilazione forzata 10 vol/h
1.52
Docce uomini Hu: 3.56 m Sn: 4.75 mq Ventilazione forzata 10 vol/h
Hall Hu: 3.56 m Sn: 83.24 mq Sf: 15.14 mq Rai: 0.182
B'
4.94
Spogliatoio donne Hu: 3.56 m Sn: 9.52 mq Ventilazione forzata 5 vol/h
5.43 1.52 Bagno disabili Hu: 3.56 m Sn: 4.16 mq Ventilazione forzata 10 vol/h
Infermeria Hu: 3.56 m Sn: 8.35 mq Ventilazione forzata 10 vol/h
1.82
Bagni uomini Hu: 3.56 m Sn: 5.33 mq Ventilazione forzata 10 vol/h
0.43
Docce uomini Hu: 3.56 m Sn: 4.75 mq Ventilazione forzata 10 vol/h
10.40
A
Magazzino Hu: 3.56 m Sn: 75.48 mq Sf: 14.96 mq Rai: 0.20
Spogliatoio uomini Hu: 3.56 m Sn: 9.52 mq Ventilazione forzata 5 vol/h
C'
2.87
B
C
10.40 5.55
2.23
2.44
4.94
2.37
11.22
7.52 3.56
6.46 1.88 11.12
3.56 3.56
_Sezione longitudinale
1.68 2.23
3.50 2.05
1.68
8.70
6.08 9.83
5.17
2.52 1.70 1.43
1.52 0.67 Sn: 1.09 Vano impianto oleodinamico Hu: 3.56 m
1.49 1.64 1.62
2.05
5.38 2.57
8.70
3.34
2.32 33.00
7.76
1.50 1.78
2.05
2.05
8.70
2.05
5.23
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SANTISSIMA ANNUNZIATA Progetto per il restauro della chiesa della S.S. Annunziata Suvereto, Livorno
Il progetto per il restauro della chiesa della Santissima Annunziata è nato a partire dal Laboratorio di Restauro I dell’Università degli Studi di Firenze ed è stato sviluppato successivamente sia nel Laboratorio di Restauro II che all’interno di una proprosta di restauro finanzata da un’associazione locale. La chiesa, situata nei boschi del comune di Suvereto in provincia di Livorno, risale al XI secolo. Pur rientrando nel canone del cosidetto “romanico tirrenico” di ascendenza pisana ha delle catatteristiche che la fanno emergere rispetto a tutti gli altri immobili ecclesiastici del periodo. Questa infatti ospita una grande volta a botte a sesto acuto assolutamente innovativa ed particolare nell’ambito dell’architettura locale. Nell’ambito dello studio sono stati individuati i fattori di degrado e quali siano le azioni da intraprendere per mettere in sicurezza e riutilizzare
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la struttura. Abbiamo utilizzato varie tecnologie per questo progetto, prima fra tutte la fotogrammetria che ci ha permesso di avere un modello tridimensionale dell’interno completamente texturizzato. La proposta che si sta cercando di concretizzare con l’amministrazione comunale e la curia è un progetto a vari step, il primo dei quali vede come priorità assoluta il rifacimento del detto, il consolidamento della volta e la posa in opera di un cordolo antisismico leggero in acciaio. Il secondo step consiste invece nell’eliminazione di tutte le situazioni di degrado interne e delle parete, mentre il terzo abbraccia tutte le opere riguardanti la rifunzionalizzazione che andrà ad inserire la chiesa nell’ambito regionale dei percorsi di trekking. Parte dlelle ricerche sono liberamente consultabili su internet.
_Pianta quotata dell’interno della chiesa
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_Modello fotogrammetrico dell’interno della chiesa
_Restituzione a fil di ferro della volta _Sezione fotogrammetrica della volta
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RIPASCIMENTO COSTA Calcolo dei volumi sabbiosi tramite drone e fotogrammetria Castiglione della Pescaia, Grosseto, 2020
All’interno di questo progetto, facente parte del piano annuale per il ripascimento delle coste del comune di Castiglione della Pescaia, ho svolto il compito di monitoraggio dei volumi di sabbia presi dal fondale marino e depositati sulla spiaggia in attesa di essere sparsi. Per avere una stima accurata, semplice e veloce della sabbia accumulata dalla draga abbiamo effettuato diversi voli con il drone immortalando con una serie di foto le volu-
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metrie presenti. Le foto poi sono state elaborate creando prima una nuvola di punti e poi un DEM attraverso il quale è stato possibile calcolare i volumi in loco. I risultati sono poi stati esportati in klm e kmz, formati nativi di Google Earth, ed spediti alla ditta esecutrice che così ha potuto verificare attraverso modelli georeferenziati le effettive quantità di sabbie mosse dalla draga e confrontarle con quelle di progetto nel modo più preciso possibile.
_3D model of the first section of the beach
_Digital elevation model with volumes
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VILLA A PUNTA ALA
Ristrutturazione di una villa di lusso Punta Ala, Grosseto, 2020
L’oggetto dell’intervento, una villa progetto dell’Ingegner Valdemaro Barbetta, ha una struttura e delle forme che la fanno emergere da tutti gli altri immobili che la circondano. Costruita negli anni ‘60, nelle sue forme curvilinee si possono vedere rimandi sia a Le Corbusier che a Michelucci, rendendola un’architettura unica e preziosa. Il progetto è consistito essenzialmente nella manutenzione e nel restauro dell’immobile, reso possibile dall’utilizzo di varie tecnologie per il rilievo di un oggetto così particolare e difficile.
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La restituzione della pianta è stata possibile solamente grazie a numerose coltellazioni effettuate con un disto laser 3d, mentre per gli esterni e per una generale verifica dimensionale è stato utilizzato un volo fatto col drone per creare una nuvola di punti ed un modello tridimesionale texturizzato. I lavori, ancora in corso di svolgimento sono stati volti ad eliminare tutti gli episodi di degrado, facendo sì che alla fine del restauro la villa possa trovarsi in uno stato anche migliore di quando fu costruita oltre mezzo secolo fa.
_Dense cloud
_Orthophoto of the area
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PALESTRA PRIVATA Progettazione ex novo di una palestra privata Punta Ala, Grosseto, 2020
L’opera, attualmente in fase di realizzazione, è parte di un progetto più ampio di sistemazione ed ampliamento di una villa di lusso a Punta Ala, che prevede: la realizzazione di una piccola spa, l’ampliamento della piscina e la costruzione di questa palestra. La pianta dell’ampliamento è semicircolare e riprende l’andamento curvilineo della villa. Le aperture sono angolari e sono formate da due archi di circonferenza che lasciano l’angolo vuoto, gli
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infissi che saranno montati sono stati studiati per avere un vetro fisso curvo in pianta ed uno scorrevole unico sul lato. Internamente la palestra verrà rivestita in parquet e sarà intonacata con un intonaco color ocra richiamando le tonalità dell’esterno. Verranno montate delle luci Bega a led a colori caldi dimmerabili di forma circolare in modo da avere un’idionea illuminazione dell’ambiente.
_Render interno della palestra
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