~ Borgo Senaghino ~
~ Borgo Senaghino ~ Studio morfologico - tipologico dell’isolato tra Piazza Carlo Marx, via Toltoi e via alla Chiesa a Senago.
Vista aerea del Borgo da sud est
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~Indice~
Introduzione
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Sistema delle corti storiche a Senago
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Mappe storiche
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Rilievo fotografico
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Analisi isolato
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Schede tipi
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Bibliografia/links
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~ Borgo Senaghino ~ Così, nel corso del XVIII secolo, si conclude il processo di tipizzazione delle cascine dal punto di vista architettonico, tipologico e funzionale. Gli elementi essenziali che si individuano nella grande azienda agricola della Bassa sono: le abitazioni (quella dei salariati e quella del fittabile), i rustici e i locali per la lavorazione dei prodotti. L’impianto che racchiude tali costruzioni è a corte chiusa, quantomeno su tre lati, ma spesso anche il quarto lato veniva cintato da un muro. Il portone d’ingresso poteva trovarsi sia nel muro di cinta, quanto più spesso attraverso il blocco delle case dei salariati. L’impianto chiuso nacque prevalentemente per motivi di difesa da possibili furti e razzie, molto frequenti nelle campagne soprattutto nelle ore notturne. Una volta sprangato il portone, la cascina era quasi una fortezza [...]. All’interno della corte (come appunto venne a chiamarsi il complesso della cascina che si affaccia su di un cortile-aia, spazio comune e collettivo di lavoro) si trovano dunque le abitazioni dei contadini che occupano un fabbricato a corpo semplice stretto e allungato, privo di qualsiasi elemento decorativo. Ogni famiglia dispone di un locale con camino a piano terra, il luogo della vita domestica, e di uno al piano superiore, entrambi dotati di due finestre giustapposte. Dalla stanza del camino si accede direttamente al solarium con una ripida scala alla fratesca che verrà eliminata quando la distribuzione a ballatoio prenderà il sopravvento. Queste abitazioni definite in alcune consegne d’affitto “cassi di casa”, nella loro ripetitività seriale assumono quasi la rigidità di un modulo, da 20 a 30 mq per locale, e sono prive di qualsiasi comodità. Solo eccezionalmente sono dotate di fornello di cotto e di acquarolo di vivo, come risulta in una consegna del 1739. La pavimentazione della caminata era comunemente di terra o in qualche caso di cotto, mentre per il locale soprastante, lo spazzacà, vengono utilizzati “matoncini, pianele, o gerone” . Mauro Colombo, Le cascine di Milano: antiche testimonianze di un mondo contadino, Genesi ed evoluzione della “cascina”, 2014 L’isolato che si estende tra la piazza Carlo Marx a nord, via Tolstoi a sud, la storica via Alla Chiesa ad est e il torrente, oggi tombinato con un percorso ciclopedonale, ad ovest, è un libro di storia aperto, un manuale di edilizia ed evoluzione urbana in itinere, un mondo antico sopravvissuto ai fortissimi cambiamenti subìti dal territorio dell’alto Milanese nell’ultimo secolo. Il nucleo originario di Borgo Senaghino, nato insieme alla duecentesca Chiesa di Santa Maria Assunta, è probabilmente un piccolo insediamento nato “fuori le mura” del Borgo più a nord di Senago, legato alla produzione agricola gestita dal clero e in seguito dalle famiglie gentilizie, che in tutta Senago hanno costruito, a partire dal XVII secolo, le loro Ville di Delizia. Di fatto nella mappa del Catasto Teresiano del 1722, il nucleo di Borgo Senaghino è costituito dalla chiesa, da un edificio ad essa connesso lungo via Alla Chiesa ad ovest, dalla Villa Merico-Merlo-Creppi di Belgiojoso, con il suo ampio giardino all’italiana, ad est e da una serie di fabbricati sviluppati a C lungo la strada, che ospitavano i lavoratori dei campi che si 4
~ un dispositivo urbano~ estendono più a sud. Nel susseguirsi delle mappe si nota come il nucleo originario, probabilmente formato da una composizione di cassi di casa si evolve allungandosi verso sud e formando diverse corti, per lo più aperte, verso meridione, per poi andare a saturare l’isolato edificando anche la parte agricola a sud con nuovi blocchi isolati, nell’ultima metà del secolo scorso. Il Borgo è un organismo multiforme, esito di una mutazione lenta e continua nei secoli, che non ha mai cancellato le tracce del passato, ma ha lavorato per sovrapposizione e modificazioni per lo più minute. Così alcuni cassi di casa si sono frammentati o fusi; alcuni sono stati uniti in una distribuzione a ballatoio, ma si è mantenuta, nella diversa colorazione delle facciate, la composizione a “schiera” dei cassi; alcuni edifici sono stati sopralzati o sostituiti, ma si è mantenuto il sedime originale. Le tipologie sembrano fluire l’una nell’altra a seconda della necessità di densificare o ampliare; così un fabbricato che probabilmente accoglieva la stalla a piano terra e il fienile al primo piano, una volta dismessa la funzione agricola e con l’arrivo della motorizzazione di massa, diventa un garage e, soprastante, un deposito chiuso con materiali di recupero. Poi, ancora, se la famiglia vede aumentare il suo livello economico, il deposito diventa uno spazio abitativo e il fabbricato viene alzato di un livello fino a diventare una vera e propria villa a schiera. Il Borgo, all’interno di questa lenta mutazione, quasi sicuramente esito di trasformazioni “dal basso”, mantiene però alcune regole generali non scritte, che lo trasformano in un vero e proprio dispositivo urbano. Nonostante la sua frammentazione tipologica, infatti, verso l’esterno, la strada, si fa più regolare, ne segue l’andamento e ne semplifica i fronti ed i volumi, mentre al piano terra si trovano anche altre funzioni commerciali ed artigianali. Verso l’interno le corti e i volumi sono, invece, notevolmente più sfaccettati e denunciano maggiormente la frammentazione delle proprietà e dei tipi. Il Borgo, inoltre, è quasi interamente permeabile: si entra da grandi portali a nord, sulla piazza, ma anche da est su via Alla Chiesa; le corti sono connesse da piccoli passaggi coperti dentro gli edifici; la parte più a sud è, invece, più chiusa, in essa permangono ancora alcune aree agricole, sotto forma di orti privati. Le corti sono sia carrabili che pedonali, di fatto nell’uso accolgono le autovetture degli abitanti, ma anche piccoli giardini o sedute private davanti agli ingressi; alcuni hanno recintato delle piccole porzioni, altri le occupano liberamente con biciclette o panni stesi. In generale lo spazio rimane libero e non attrezzato univocamente. Lo spazio aperto presenta dunque la stessa sfaccettatura e ricchezza tipologica dell’edificato: come in una delle città invisibili di Calvino, nel Borgo si entra come in un labirinto e si precipita immediatamente in un’altra scala dimensionale, che mantiene la feconda ambiguità di uno spazio in parte privato, per lo più comune, ma anche pubblicamente attraversabile e fruibile. Il Borgo è come un organismo vivente: se ne può osservare la peculiarità e la vitalità di ogni sua singola parte, ma in quanto organismo funziona nel suo insieme, costruisce lo spazio urbano e ne accoglie le trasformazioni necessarie; l’individuale e il collettivo trovano qui, nel Borgo, una potente sintesi. 5
~ Sistema delle corti storiche ~
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~ Senago ~
Senago, forse dai toponimi latini sanus aer o sanus ager, ha nel nome il suo principale elemento di qualità : un luogo salubre, almeno fino agli inizi del secolo scorso. Un luogo dove coltivare, dunque, ma anche mantenere e sfruttare il grande polmone verde del Parco delle Groane. Su questi elementi, nel corso dei secoli, il territorio si è strutturato utilizzando il dispositivo insediativo della corte. Tutto il territorio storico di Senago, soprattutto lungo la direttrice Nord-Sud, oggi via Repubblica - via Don Ambrogio Rocca, è punteggiato da questi elementi tipologici, che formano un sistema quasi continuo, in buona parte tutelato come Beni Culturali della Lombardia.
Corti Storiche da PGT Senago Complessi tutelati dai Beni Culturali
0
50
200
7
500 m
~ Borgo Senaghino ~
1600 Giovanni Battista Claricio, Carta dei dintorni di Milano per il raggio di 5 miglia di braccia milanesi.
1722 Catasto Teresiano
1855 Catasto lombardo veneto
1865 Catasto lombardo veneto
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~ Mappe storiche~
1878 Carta manovra dei dintorni di Milano al 5000 IGM
1897 Nuovo catasto terreni
1980-94 CTR
2012 CTR
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~ Borgo Senaghino ~
1722
1855
1897
1980-94
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~ Evoluzione morfologica ~
1865
1878
La sequenza delle mappe storiche mostra l’evoluzione dell’isolato, da elemento aperto verso sud -verso i campi- a elemento che va prima racchiudendosi formando due grandi corti sfaccettate ed interconnesse e poi sfrangiandosi con l’inserimento di blocchi isolati nella parte meridionale. Il complesso tende comunque a costruire fronti continui e chiusi verso le strade e la piazza ad est, ovest e nord mentre verso sud rimane aperto e ancora punteggiato da aree verdi, per lo piÚ ad orto. 2012
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~ Rilievo fotografico ~
1
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~ Rilievo fotografico ~
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2 1 14 13
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7 3
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15
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~ Planimetria ~
cortili comuni verde pubblico 0
20
50
100 m 14
verde privato orti
~ Spazi aperti e accessibilitĂ ~
P
cortili comuni
accessi carrabili
orti
passaggi pedonali
verde pubblico
ingressi
giardini privati
P
parcheggio 15
~ Tipologie ~
Unifamiliare Small 2 liv
Ringhiera Plurifamiliare 2 liv
Unifamiliare Big 2 liv
Ringhiera Plurifamiliare 3 liv
Unifamiliare 3 liv Plurifamiliare 2 liv Bifamiliare 2 liv
Plurifamiliare 3 liv
Bifamiliare 3 liv
Plurifamiliare 4 liv 16
Depositi/Garage
~ Piani ~
1 livello 2 livelli 3 livelli 4 livelli
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~ Borgo Senaghino ~
A
Stalle + fienili
Garage + depositi
“Cassi di casa�
Bifamiliari
Preesistenza
Blocco isolato
Campi agricoli
Blocco isolato
B
C
D
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~ Ipotesi Mutazione Tipologica ~
Case a schiera
Ringhiera
In linea
All’interno del Borgo si osserva una elevata ricchezza tipologica caratterizzata da una forte ibridazione e mutazione dei tipi. Questo fa del borgo un organismo in continua evoluzione, capace di seguire le diverse necessità dei suoi abitanti, mantenendo però i caratteri urbani complessivi. Le tipologie presenti sono per lo più a bassa densità e di altezza limitata, con ingressi indipendenti per ciascuna unità abitativa. Le mutazioni a volte vanno verso tipologie sviluppate in verticale, a volte in orizzontale: il riutilizzo e la sovrapposizione sono le modalità con cui il Borgo si evolve. 19
Bifamiliari con duplex
~ Tipologie ~
TIPOLOGIA
FUNZIONI
DIMENSIONI
N° UNITA’
Deposito Garage
Deposito Garage
4x6x7m
2
20
~ Deposito/Garage ~
1:200
La stecca a chiusura della corte est del Borgo era probabilmente l’edificio a servizio del complesso cascinale ospitante le stalle ed i granai. La stecca appare oggi frammentata in moduli, in cui la maggior parte mantiene ancora l’antica conformazione (la scala a pioli appoggiata alla facciata è un chiaro elemento distintivo). Siamo di fronte però al secondo stadio della mutazione del tipo: la parte inferiore delle stalle è infatti chiusa per ospitare garage mentre la parte superiore del fienile è stata chiusa con materiale di riutilizzo per creare dei depositi. 21
~ Tipologie ~
TIPOLOGIA
FUNZIONI
DIMENSIONI
N° UNITA’
Schiera
Residenziale
4 x 11 x 6 m
1
22
~ Unifamiliare small 2 liv ~
1:200
Molte delle unità presenti nel Borgo appartengono a questa tipologia e si declinano in dimensioni molto differenti tra loro. Questa piccola casa rivestita in Klinker, ad esempio, possiede un’altezza molto limitata ma una grande profondità del corpo di fabbrica. Elemento interessante, comune ad altre unità nel Borgo, è l’attacco a terra molto “domestico”: gli abitanti, pur non recintando alcuna porzione di spazio comune, ne utilizzano piacevolmente lo spazio antistante con sedie, zerbini, tende e piante poste all’esterno. 23
~ Tipologie ~
TIPOLOGIA
FUNZIONI
DIMENSIONI
N° UNITA’
Schiera
Residenziale
13 x 7 x 7 m
1
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~ Unifamiliare big 2 liv ~
1:200
Diversamente dalla tipologia precedente questa unità si sviluppa maggiormente in larghezza, ma possiede una profondità molto ridotta. E’ dotata inoltre di spazi esterni privati come i balconi al primo livello e un piccolo giardino recintato al piano terra. Il rapporto con lo spazio comune è dunque molto diverso: in questo vengono lasciati unicamente i bidoni dei rifiuti e alcuni vasi inutilizzati. Un piccolo garage esterno, ma adiacente, completa l’unità a schiera. 25
~ Tipologie ~
TIPOLOGIA
FUNZIONI
DIMENSIONI
N° UNITA’
Schiera
Residenziale
6 x 6 x 10 m
1
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~ Unifamiliare 3 liv ~
1:200
In questo edificio rosa è visibile quello che probabilmente è l’ultima (per ora) evoluzione del vecchio edificio a stalla e fienile della Cascina. In questo caso l’unità si è anche densificata con l’aggiunta di un terzo livello sottotetto. La casa unifamiliare, vista la ridotta profondità, ha un piano terra occupato quasi interamente dal box, con la scala di accesso al primo piano, dove è presente la zona giorno, e le camere nel sottotetto. Lo spazio antistante è parzialmente pavimentato e utilizzato per lo stallo di moto e altre autovetture. 27
~ Tipologie ~
TIPOLOGIA
FUNZIONI
DIMENSIONI
N° UNITA’
Schiera
Residenziale
4.5 x 6 x 7 m
2
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~ Bifamiliare 2 liv ~
1:200
Questa unità, facente parte della cortina ovest lungo via Alla Chiesa, rappresenta il secondo stadio della mutazione tipologica che parte probabilmente dai cosiddetti cassi di casa (vedi introduzione), oggi non più riscontrabili nel lotto. L’unità su due livelli viene, a causa della densificazione del Borgo, suddivisa tra due famiglie: al piano terra si accede direttamente dalla corte e sotto alla scala, aggiunta per servire la nuova unità al piano superiore, si creano dei servizi igienici non presenti nella tipologia originaria. Anche in questo caso lo spazio antistante l’abitazione tende ad essere utilizzato in modo promiscuo e libero dagli abitanti. 29
~ Tipologie ~
TIPOLOGIA
FUNZIONI
DIMENSIONI
N° UNITA’
Schiera
Residenziale
8 x 6 x 10 m
2
30
~ Bifamiliare 3 liv ~
1:200
Come l’altra casa rosa appartenente alla stessa stecca, anche questa unità ha visto una mutazione funzionale (da stalla e fienile a residenza) e una sopraelevazione. In questo caso però si tratta di una abitazione bifamiliare con una unità a piano terra e una che si sviluppa su due livelli al piano superiore. L’uso dello spazio immediatamente vicino alla casa è limitato ad una diversa pavimentazione; la scala che sale al primo livello ha un piccolo cancello a chiusura. 31
~ Tipologie ~
TIPOLOGIA
FUNZIONI
DIMENSIONI
N° UNITA’
Ringhiera
Residenziale
24 x 10 x 7 m
7
32
~ Ringhiera 2 liv ~
1:200
Parte della cortina ovest del Borgo si è “evoluta” nella tipologia a ringhiera, esito di un probabile accordo tra gli abitanti delle unità del primo piano, in alternativa ad avere una scala privata per ogni unità, come nella parte più a sud. L’antica distribuzione a Cassi rimane ancora nella diversa colorazione delle facciate e delle coperture, visibile sia verso la corte che verso la strada. Anche in questo caso al piano terra si sono aggiunti volumi di servizio e verande. L’uso dello spazio esterno prospicente le unità è molto intenso e libero. 33
~ Tipologie ~
TIPOLOGIA
FUNZIONI
DIMENSIONI
N° UNITA’
Ringhiera
Residenziale
25 x 12 x 10 m
8
34
~ Ringhiera 3 liv ~
1:200
Questa lunga casa di ringhiera gialla è forse la tipologia a maggiore densità abitativa del Borgo. In generale la tipologia a ringhiera si trova maggiormente nella parte nord del Borgo stesso, in quello che è il suo nucleo più antico. In questo senso il Borgo presenta quasi un gradiente di densità decrescente verso sud. L’unità è particolarmente interessante perchè presenta due scale di accesso contrapposte ai piani superiori e un passaggio per la seconda corte più ad ovest. Alcuni volumi aggiunti agli appartamenti finali della ringhiera movimentano la facciata ed interrompono la monotonia delle aperture. 35
~ Tipologie ~
TIPOLOGIA
FUNZIONI
DIMENSIONI
N° UNITA’
In linea
Residenziale
20 x 12 x 7 m
4
36
~ Plurifamiliare 2 liv ~
1:200
Le unità prospicienti il cortile ovest sembrano in generale aver subito una maggiore sostituzione o mutazione tipologica. Le tipologie tendono ad essere meno promiscue e più standardizzate. In questo caso l’unità, facente parte della cortina edilizia più ad ovest, è una piccola quadrifamiliare con due alloggi al piano terra, con box, e due alloggi al primo piano. Lo spazio prospiciente è parzialmente recintato con vasi di piante e utilizzato privatamente. 37
~ Tipologie ~
TIPOLOGIA
FUNZIONI
DIMENSIONI
N° UNITA’
In linea
Residenziale
20 x 13 x 10 m
5
38
~ Plurifamiliare 3 liv ~
1:200
Questa unità è una delle più interessanti del Borgo in quanto esito probabile dell’aggregazione di diverse unità a formare una nuova tipologia nella quale le unità di partenza rimangono visibili. Anche in questo caso sono riscontrabili sopralzi e chiusure di parti una volta aperte. Il modulo centrale con gli archi, ad esempio, sembra quasi la trasformazione di antiche logge in un vano scala che diventa comune a due edifici diversi. Lo spazio al piano terra è parzialmente recintato con piante in vaso. 39
~ Tipologie ~
TIPOLOGIA
FUNZIONI
DIMENSIONI
N° UNITA’
Blocco
Residenziale
15 x 7 x 13 m
8
40
~ Plurifamiliare 4 liv ~
1:200
Il blocco isolato a chiusura della corte ovest, come pure l’altro edificio a L piÚ a sud, sono quasi sicuramente esito di sostituzione edilizie recenti. La sostituzione ha mantenuto il sedime della presistenza, densificando e standardizzando la tipologia antecedente. Altri blocchi nella parte sud, esito invece della densificazione di aree verdi coltivate, hanno infatti sedimi piÚ semplici e materiali meno mimetici, con una palette (supposta) di materiali tradizionali. 41
~ Bibliografia~
Politecnico di Milano, Le cascine di Milano verso e oltre Expo 2015, AGF, Arti Grafiche Florin S.p.A 2009 S. Boeri, A. Lanzani, E. Marini, Il territorio che cambia. Ambienti, paesaggi e immagini della regione milanese, Abitare Segesta, 1996 Cascine a Milano, Comune Milano Assessorato Demanio e patrimonio, 1986 G. Pagano, G. Daniel, Architettura rurale italiana, Quaderni Triennale Ed. Hoepli Milano, 1936 C. Sitte, L’arte di costruire le città, l’urbanistica secondo i suoi fondamenti artistici, 1889 A. Rossi, L’architettura della città, città studi Edizioni, 1966 Lorenzo Mingardi, La suggestione della similitudine Giancarlo De Carlo a Mazzorbo, Quodlibet Studio, 2016 Atelier Bow Wow, Pet Architecture guide book, Tokyo Institue of Tecnology, World photo press, 2002
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~ links~
http://www.lombardiabeniculturali.it http://www.comune.senago.mi.it/ http://www.miol.it/stagniweb/mappe.htm http://www.asmilano.it http://www.geoportale.regione.lombardia.it/ https://milanoneisecoli.blogspot.it/2014/09/le-cascine-di-milano-antiche.html
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~ Borgo Senaghino ~ Studio relativo al progetto architettonico dell’area di Borgo Senaghino a Senago per CCL (Consorzio Cooperative Lavoratori), via Della Signora 3, 20122 Milano. Marzo 2018
Quinzii Terna Architettura via Porpora 124 20131 Milano www.quinziiterna.com office@quinziiterna.com 347 7822134 / 328 9614636 Chiara Quinzii Diego Terna Fabio Casirati Giovanni Saputo Roberta Fiorentino Fotografie di QTA Viviana Ginolfi
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