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Ivano Mortaruolo

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Alberto De Vita

Alberto De Vita

Il Diamante di Tanimbar Erythrura tricolor (Vieillot, 1817)

Brevi considerazioni nomenclaturali e tassonomiche

testo di IVANOMORTARUOLO, FOTOI. MORTARUOLO, V. FERRARAeAUTORIVARI

Se si ripercorre l’iter della storia tassonomica del Diamante di Tanimbar Erythrura tricolor, nel tratto iniziale si incontra l’ornitologo francese Louis Jean Pierre Vieillot (1748-1831). Questi, grazie ai suoi studi e osservazioni ( per buona parte dal vivo) effettuati durante vari viaggi, fu in grado di scrivere un rile-

vante numero di opere sull’avifauna europea, africana, americana e dei Caraibi, caratterizzandosi anche per l’istituzione di cinquantasette famiglie e di duecentosettantatre generi ( ventisei dei quali tuttora adottati) e per aver descritto trecentoottantasette nuove specie ( trentadue delle quali ancora oggi ritenute valide).

Louis Jean Pierre Vieillot fu in grado di scrivere un rilevante numero di opere sull’avifauna europea, africana, americana e dei Caraibi

Maschio di Diamante di Tanimbar. Foto e allevamento di Ivano Mortaruolo

Femmina di Diamante di Tanimbar (mutazione avorio). Foto e allevamento di Vittorio Ferrara

Purtroppo, a tale impegno non fece seguito un adeguato riconoscimento da parte del mondo scientifico di allora, e in Georges Cuvier (1769-1832) e Coenraad Jacob Temminck (17781858) conobbe i suoi detrattori. Quest’ ultimo fu particolarmente acerrimo, accusando il nostro di ignorare i risultati ottenuti dagli studi ornitologici in lingua tedesca e di attribuirsi nomenclature pressoché simili a quelle esistenti (effettuando anche lievi cambiamenti di lettere) o, addirittura, di utilizzare termini scientifici senza evidenziarne l’altrui paternità. Ma al di là di queste “sventure ornitologiche”, che peraltro furono minori di quelle famigliari e personali ( sua moglie e le tre figlie morirono di febbre gialla durante il viaggio da Santo Domingo a Bordeaux e, come se non bastasse, visse i suoi ultimi anni in povertà e morì cieco), Vieillot ebbe anche il merito di aver descritto per la prima volta il Diamante di Tanimbar. In verità, molto prima della pubblicazione dell’opera presa in considerazione dai tassonomisti, vale a dire il Nouveau Dictionnaire d’Histoire Naturelle(1817, volume XII, pag. 233), l’autore aveva già segnalato il volatile in questione. Nel 1805 venne infatti dato alle stampe Histoire Naturelle des plus beaux Oiseaux Chanteur de la Zone Torride, per i tipi di J.E. Dufour (Parigi). Il maschio dell’uccello chiamato L’Azuvertviene descritto a pagina 43 e raffigurato nella tavola numero XX. Il

Vieillot evidenzia che il volatile è oriOrnitografia riproducente il Diamante di Tanimbar, tratta dall’opera Histoire Naturelle des plus beaux Oiseaux Chanteur de la Zone Torride (1805)di Louis Jean Pierre Vieillot (1748-1831). Fonte iconografica: Biodiversity Heritage Library ginario dell’isola di Timor e che in Europa non sono ancora giunti soggetti vivi. Nella descrizione del fenotipo viene rilevato che solo il groppone è interessato dal rosso (caratteristica questa presente anche nell’ornitografia), mentre in realtà questa cromia coinvolge anche la coda e il sopracoda. Lo scritto termina con la frase Communiqué par M. Bécoeur , e ciò lascia supporre che costui abbia fornito le necessarie informazioni per la presentazione del volatile. Riportando il discorso al Nouveau Dictionnaire d’Histoire Naturelle, va rilevato che al Diamante di Tanimbar viene attribuito il nome scientifico di Fringilla tricolor, ma l’autore fornisce nuovamente l’inesatta informazione sulla cromia del volatile, errore che ripeterà anche in una successiva pubblicazione. Tuttavia, come evidenzia Tommaso Salvadori (1835-1923) nella sua pubblicazione “Aggiunte alla Ornitologia della Papuasia e delle Molucche” (1889, I parte), le inesattezze non finirono qui. Difatti, Henrich Gottlieb Ludwig Reichenbach (17931879), prendendo per buona la descrizione proposta dal Vieillot, ebbe parole di disapprovazione quando illustri ornitologi come Carlo Luciano Bonapate (1803-1857) e Gustav Hartlaub (1814-1900) indicarono giustamente che anche la coda del pennuto era rossa.

Di ulteriore interesse tassonomico si rivela la suddetta denominazione di Fringilla tricolor, perché già adottata ottantasei anni prima dal naturalista inglese Mark Catesby (1683-1749) che, nella sua opera bilingue ( inglese e francese) The Natural History of Carolina, Florida and BahamaIslands (1731, volume I, ornitografia e pagina 44), descrisse il Papa della Luisiana (l’attuale denominazione scientifico è

Passerina ciris) come, appunto,

Fringilla tricolor e utilizzò i nomi volgari di Painted Finch e Pinçon de trois couleurs.

La descrizione del Catesby fu successivamente utilizzata da Carlo

Linneo (1707-1778) nel 1766 (Systema Naturae, ed. XII, vol.I, pag.

323), quando ascrisse questo splendido passeriforme americano al genere Emberizae conferendogli, così, il nome scientifico di Emberiza ciris. Dunque, il Viellot verosimilmente sapeva che la denominazione da lui proposta per il Diamante di Tanimbar era già stata utilizzata...e pertanto sorge il sospetto che le accuse del Temminck potrebbero contenere un frammento di verità. Sta di fatto che, si dovette arrivare al 1850 e agli anni immediatamente successivi per ottenere un diffuso orientamento tassonimico che approdasse all’attuale nome scientifico di Erythrura tricolor. A titolo di esempio, segnalo tre illustri ornitologi e le opere in cui è espressa tale posizione classificatoria: Carlo Luciano Bonaparte (1803-1857)- Conspectus generum avium, 1850, pag.457;Gustavo Hartlaub(1814-1900)-Proceedings of the Zoological Society of London , 1858, parte XXVI, pag. 461; Wallace Alfred Russel (1823-1913)- Proceeding of the scientfic meeting of the Zoological Society of London, 1863, pag.486). Vi furono, naturalmente, anche altre iniziative nomenclaturali e/o tassonomiche, che però non ebbero un convinto accoglimento da parte del mondo scientifico. Una proposta tuttavia trovò particolare seguito e, quindi, merita un approfondimento. Il protagonista è il biologo e zoologo Richard Bowdler Sharpe (18471909),che per trentasette anni lavorò al British Museum di Londra, occupandosi sempre di uccelli e ricoprendo per lungo tempo l’incarico di direttore della collezione ornitologica. Ebbe il merito di scrivere undici dei ventisette volumi (dati alle stampe dal 1874 al 1898) del Catalogue of Birds in the British Museum, e fu anche autore di oltre quattrocento pubblicazioni e della descrizione di duecento nuove specie. Non trascurabile è poi l’incremento che la suddetta col-

Pagina 44 dell’opera The Natural History of Carolina, Florida and Bahama Islands (volume I, 1731), scritta dal naturalista inglese Mark Catesby (16831749). L’autore, nel descrivere il volatile, attualmente noto in lingua italiana come il Papa della Luisiana (Passerina ciris), gli attribuì la denominazione scientifica di Fringilla tricolor.Fonte iconografica: Biodiversity Heritage Library

Richard Bowdler Sharpe (1847-1909). Nel 1890 propose per il Diamante di Tanimbar il nome scientifico di Erythrura forbesi. Fu un personaggio molto fecondo sia scientificamente sia “dal punto di vista riproduttivo” (ebbe dieci figlie, gran parte delle quali si specializzò nella raffigurazione degli uccelli). Fonte iconografica: Wikipedia. lezione ebbe durante la sua gestione: dagli iniziali trenta cinquemila specimens si arrivò a ben mezzo milione! Per quanto riguarda l’iniziativa che interessa questa trattazione, Sharpe credette di aver scoperto una nuova specie ascrivibile al genere Erythrura. Fu così che descrisse sul Catalogue of Birds in the British Museum (1890, vol. XIII, pag. 387) l’Erythrura forbesi: un taxonche, secondo l’autore, era molto simile all’Erythrura tricolor, ma che da questa si differenziava per la parte posteriore della testa, interamente verde come il dorso, senza però alcuna sfumatura di blu sulla testa, dorso e ali. Sono incline a credere che Sharpe, nel consegnare alla storia dell’ornitologia tale volatile, sia stato influenzato, ovviamente, dall’esame visivo del sogetto tassidermizzato che costituisce il tipus(un maschio adulto), ma che determinante sia stata la notizia della relativa cattura avvenuta a Loetoer, località delle Isole di Tanimbar ( locus typicus). Per molto tempo si era infatti creduto che il volatile in questione fosse endemico dell’isola Timor; e si deve all’esploratore e ornitologo Henry Ogg Forbes (1851-1932) la segnalazione di questa specie anche nelle Isole di Tanimbar (località Loetoer), a cui attribuì l’errato nome scientifico di Erythrura trichroa ( Proceeding of the scientfic meeting of the Zoological Society of London, 1884, pag.433). Tuttavia, successive esplorazioni di altri zoologi rivelarono la presenza del volatile pure in altre isole di tale arcipelago e in prossimità di Timor. Detto diversamente, Sharpe ha proposto una classificazione basata in buona parte sulle aree di distribuzione: l’Erythrura tricolor nell’isoladi Timor e l’Erythrura forbesi nell’arcipelago di Tanimbar. In realtà si tratta di un’ unica specie, peraltro monotipica, le cui espressioni cromatiche non sempre sono riconducibili all’una o all’altra delle due prefate unità geografiche.

Nonostante ciò, l’autorevolezza dello Sharpe è stata in grado di condizionare, all’inizio del secolo scorso, l’orientamento tassonomico di due pregevoli ornitologi, che nei loro scritti adottarono in vario modo la nomenclatura di Erythrura forbesi: Carl Eduard Hellmayr (18781944) – Zoologie von Timor, 1914, pag.62; Ernest Hartert (1859-1933) – Novitates Zoologicae,1904, vol. XI, pag. 217. Colgo l’occasione per rilevare che lo Sharpe ha indirettamente influenzato anche la lingua inglese: questo uccello viene infatti chiamato pure ForbesParrot Finch. Giova anche evidenziare che l’epiteto forbesi sta a significare “del signor Forbes”, vale a dire il nome del suddetto esploratore-ornitologo che fornì lo specimen e le relative sommarie informazioni. Tra quest’ultimo e Sharpe sorse un rapporto di collaL’epitetoforbesista a significare “del signor Forbes”, vale a dire il nome del suddetto esploratore-ornitologo che fornì lo specimen

borazione e stima, che spinse il nostro a descrivere col nome di Rallina forbesi(1) anche unRallide delle foreste della Nuova Guinea. Concludo questa breve nota segnalando gli altri sinonimi attribuiti al Diamante di Tanimbar: Fringilla sylvestris, Coenraad Jacob Temminck (1778-1858); Diacmura (2) tricolor, Heinrich Gottlieb Ludwig Reichenbach ( 17931879); Ricerca effettuata per conto del Parrot Finches European Club

NOTE

(1)Il nome specifico (o sottospecifico) forbesi è stato più volte utilizzato, ma riferito a diversi studiosi con eguale cognome. Propongo alcuni esempi: il Fringuello occhiali neriAtlapetes forbesiè stato dedicato a

Victor Courternay Walter Forbes (18891958); l’Amaranto becconero Lagonosticta rara forbesiè stato dedicato a William Alexander Forbes (1855-1883); il Cappuccino della Nuova Irlanda Lonchuraforbesi è stato dedicato a Henry Ogg Forbes (18511932). (2) Diacmura. Questo nome generico ha un’e timologia di derivazione greca: dis= doppia, akmē=puntae oura=coda. Proprio per evidenziare la presenza nel Diamante di Tanimbar di due timoniere centrali che emergono leggermente rispetto alle altre.

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