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Alberto De Vita

Pensieri in libertà

I nostri ricordi

A ricordo di un grande Amico dell’ornitologia: Lillo

Il mondo ornitologico ha perso un grande animatore, il mondo commerciale ha perso un grande imprenditore, il mondo della quotidianità ha perso una bella figura, il mio mondo ha perso un grande amico. Il giorno 14 giugno, in tarda serata, il cuore di Domenico “Lillo” Lattanzi ha smesso di battere. Un cuore forte che dal 5 dicembre, giorno in cui fu ricoverato, lo aiutava a superare tutte le fatiche e le sfortune che lo hanno perseguitato in questi mesi di degenza. Non avrei mai voluto scrivere questa lettera di saluto, in tutti questi mesi ho sempre pensato ad una sua ripresa a un suo ritorno alla vita normale. Avevamo tanti progetti da portare avanti insieme e come gli dicevo in questi ultimi mesi: “rimettiti presto perché ho trovato una trattoria dove fanno gli spaghetti alla amatriciana eccezionali”. Ma invece mi, anzi, ci ha lasciato e oggi provo a scrivere un pensiero per sintetizzare quanto ho potuto ricevere da lui in un ricordo dedicato ad una persona bellissima che ho avuto la fortuna di conoscere e vivere con tanta amicizia. Lillo, dopo anni trascorsi a guidare grandi camion in giro per l’Italia e l’Europa, spinto da una mente sempre attiva e sempre alla ricerca di idee per costruire, investì sull’attività commerciale dedicata agli animali. Con l’aiuto della moglie Vera, ha per anni fatto impresa nel settore diventando tra l’altro punto di riferimento nel mondo ornitologico. La loro azienda nacque nel centro storico di Monterotondo (Roma); giorno dopo giorno con impegno, energie e tante capacità, si è ampliata e da questa Lillo ha creato due grandi punti vendita: “La Casa di Snoopy di Monterotondo” affidata alle cure della figlia Stefania e del marito Daniele e “La Casa di Snoopy2 di Mentana” affidata alla figlia Lorenza e al marito Massimiliano. In entrambe gli esercizi commerciali si vive l’impegno di portare avanti i sogni del Lillo papà. Era il dicembre del 2010 quando in una cena ci conoscemmo, era seduto al posto difronte a me. Ci incontrammo con altri appassionati per progettare la ripresa della nostra Associazione. Un’Associazione che stava vivendo un momento economico difficile. Molti soci in quel momento di difficoltà preferirono confluire in una nuova associazione e in pochi ci incontrammo per progettare la ripresa della nostra vecchia Associazione A.R.O. In quel tavolo c’era un bel signore, alto, carismatico e con il sorriso sempre pronto. In quei momenti venni a sapere che lui non era un vero e proprio allevatore, ma si presentava come “Allevatore degli allevatori”: questo era e divenne il suo motto. Lillo, malgrado avesse interessi commerciali, non era lì per vendere prodotti ma

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era a quel tavolo per coinvolgere noi in un progetto basato sul “credere” e “agire”. Secondo lui, dovevamo credere e fare, perché con questa mentalità avremmo risollevato non solo le sorti della nostra Associazione ma anche quelle dell’ornitologia della nostra città e del nostro territorio. Aveva ragione lui. Quella sera, avendo una cultura ragionieristica di esperto di paghe e contributi dove i conti si devono far quadrare già nel budget, mi spaventò quell’atteggiamento e diffidai di quelle parole, ma lui con la sua capacità espressiva mi coinvolse e mi fece vedere che nelle sue idee non c’era incoscienza ma coraggio e nei suoi pensieri non c’erano parole ma progetti. Da quella sera nacque una reciproca fiducia: due modi di vedere le cose diametralmente opposte, la mia da dipendente con il posto fisso, la sua da imprenditore che per costruire pensava e agiva rimboccandosi le maniche e portando avanti i suoi sogni. Da allora sono passati più di undici anni, dove non c’era giorno o al massimo settimana senza sentirci o incontrarci. In questi anni, siamo andati spesso insieme e con l’amico Gennaro a visitare mostre e fiere con un unico intento: raccogliere idee per migliorare. Lillo è stato astuto, scaltro, geniale e alla nostra passione ha saputo portare molti progetti e molte idee. Lui si documentava sempre sui bisogni dei suoi clienti. Entrava in negozio un allevatore che domandava di un prodotto “X” e lui, il mattino dopo, si metteva a studiare quel prodotto e, se era un buon prodotto, lo ordinava e lo faceva arrivare al suo negozio con il pensiero che se un allevatore portava a lui una richiesta, lui gli doveva andare incontro fornendo quanto cercava. Lui, quando si trovava al cospetto di “dotti, medici e sapienti”, diceva sempre questa frase: “io sono ignorante perché non ho studiato, ma vorrei dirvi …” e come sempre le sue parole erano piene di saggezza e tanta intelligenza. In undici anni di vita associativa, non è mai stato assente ad un appuntamento, cene sociali, riunioni ordinarie o straordinarie, lui era sempre presente, era sempre pronto ad aprire una finestra di luce con un pensiero limpido, sereno e spesso costruttivo e MAI critico. Lui, pur non essendo propriamente un allevatore, in una associazione di allevatori, è stato più “allevatore” di tutti gli altri. Nel 2013, ad Hasselt in Belgio ci fu il mondiale di ornitologia; Lillo e Gennaro decisero di andare e mi chiesero di unirmi a loro. Lillo era come un bambino nel negozio di giocattoli, instancabile girava tra uno stand ed un altro a guardare i prodotti, i mangimi e i pastoni e a prendere contatti con tutte le aziende interessate al mercato italiano. Furono due giorni stressanti ma divertenti con lui che si barcamenava nell’improvvisare lingue e scambi di idee con personaggi di varie nazioni. Come il migliore degli italiani all’estero, riusciva a farsi capire tra gesti e sorrisi e, quando proprio serviva, sfruttando al meglio l’aiuto e le conoscenze linguistiche di Gennaro. Lillo è stato per molti di noi un sorriso, un abbraccio, una parola di conforto, una strizzata d’occhio e una stretta di mano. Lillo aveva carisma, aveva il cuore e la mente ricchi di esperienze belle ma anche brutte che gli avevano insegnato ad apprezzare la vita, le brave persone e le persone volenterose nel fare. Lillo amava le persone buone e sincere, ma diffidava (e non dico odiava) delle persone poco trasparenti, delle persone venditrici di fumo e di chiacchiere: sapeva però trattare anche con queste persone per cercare di tirare fuori il meglio anche da loro. Nella scorsa estate andammo insieme a Chianciano alla riunione delle Associazioni FOI e durante il viaggio parlammo molto di noi, delle nostre vite e del mondo dell’ornitologia. Dalle sue parole tanti insegnamenti, tanta saggezza e tanta intelligenza. Ascoltarlo era per me un immenso piacere, che ho perduto per sempre. Addio Lillo, mi hai insegnato e hai insegnato molto con la tua meravigliosa vita. Alberto De Vita I nostri ricordi

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