Italia Ornitologica, numero 6/7 2022

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P ensieri in libertà A ricordo di un grande Amico dell’ornitologia: Lillo

I nostri ricordi

I

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l mondo ornitologico ha perso un grande animatore, il mondo commerciale ha perso un grande imprenditore, il mondo della quotidianità ha perso una bella figura, il mio mondo ha perso un grande amico. Il giorno 14 giugno, in tarda serata, il cuore di Domenico “Lillo” Lattanzi ha smesso di battere. Un cuore forte che dal 5 dicembre, giorno in cui fu ricoverato, lo aiutava a superare tutte le fatiche e le sfortune che lo hanno perseguitato in questi mesi di degenza. Non avrei mai voluto scrivere questa lettera di saluto, in tutti questi mesi ho sempre pensato ad una sua ripresa a un suo ritorno alla vita normale. Avevamo tanti progetti da portare avanti insieme e come gli dicevo in questi ultimi mesi: “rimettiti presto perché ho trovato una trattoria dove fanno gli spaghetti alla amatriciana eccezionali”. Ma invece mi, anzi, ci ha lasciato e oggi provo a scrivere un pensiero per sintetizzare quanto ho potuto ricevere da lui in un ricordo dedicato ad una persona bellissima che ho avuto la fortuna di conoscere e vivere con tanta amicizia. Lillo, dopo anni trascorsi a guidare grandi camion in giro per l’Italia e l’Europa, spinto da una mente sempre attiva e sempre alla ricerca di idee per costruire, investì sull’attività commerciale dedicata agli animali. Con l’aiuto della moglie Vera, ha per anni fatto impresa nel settore diventando tra l’altro punto di riferimento nel mondo ornitologico. La loro azienda nacque nel centro storico di Monterotondo (Roma); giorno dopo giorno con impegno, energie e tante capacità, si è ampliata e da questa Lillo ha creato due grandi punti vendita: “La Casa di Snoopy di Monterotondo” affidata alle cure della figlia Stefania e del marito Daniele e “La Casa di Snoopy2 di Mentana” affidata alla figlia Lorenza e al marito Massimiliano. In entrambe gli esercizi commerciali si vive l’impegno di portare avanti i sogni del Lillo papà.

Era il dicembre del 2010 quando in una cena ci conoscemmo, era seduto al posto difronte a me. Ci incontrammo con altri appassionati per progettare la ripresa della nostra Associazione. Un’Associazione che stava vivendo un momento economico difficile. Molti soci in quel momento di difficoltà preferirono confluire in una nuova associazione e in pochi ci incontrammo per progettare la ripresa della nostra vecchia Associazione A.R.O. In quel tavolo c’era un bel signore, alto, carismatico e con il sorriso sempre pronto. In quei momenti venni a sapere che lui non era un vero e proprio allevatore, ma si presentava come “Allevatore degli allevatori”: questo era e divenne il suo motto. Lillo, malgrado avesse interessi commerciali, non era lì per vendere prodotti ma


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