Leonardo Sciascia - 1912+1

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Leonardo Sciascia 1912 + 1 - Andiamo? - Andiamo pure. - Torniamo indietro? - Torniamo pure. ALDO PALAZZESCHI, La passeggiata Non so se per tutto l'anno 1913: ma almeno una volta, dedicando un suo libro, D'Annunzio scrisse 1912 + 1: per superstizione sua o della persona cui lo dedicava o di entrambi. Nel Settentrione d'Italia il 13 è considerato apportatore di sciagure come nel Meridione il 17: dissenso non placato ancora ma allora vivace al punto che gli uomini del Sud il 13 avevano eletto a portafortuna, ad amuleto: e lo ricordo d'oro, traforato dentro un cerchietto, ciondolare dal taschino del gilet sull'imponente pancia di ogni beato possidente. Optando per il Settentrione, da abruzzese che trionfalmente aveva passato la linea, voleva D'Annunzio dunque l'anno 1913 attraversarlo come ad occhi chiusi ed in fretta. E invece il 1913, nonostante il rovaio, che in Italia soffiava ancora, dei debiti che non riusciva a pagarc, c chc lo avcva portato all'esilio di Arcachon, era la sua buona annata: da aggiungervi piuttosto, per la fortuna di egual segno e crescente, le altre successive, fino all'avvento del fascismo. In quell'anno, l'esilio stesso gli si dorava di un successo che in Francia e nel mondo toccava il punto più alto. Durava già da una diecina a'anni, ma in quello - l'anno in cui si confermava e consacrava scrittore francese e in italiano lo si traduceva - era arrivato al massimo. Già otto anni prima, all'Oeuvre, assistendo alla rappresentazione della Gioconda, alla fine del primo atto era stato Léon Blum a dare il segnale del lungo applauso. Nell'intervallo, tra Blum e Renard corsero queste acri battute: « Avete l'aria di essere in collera » disse Blum; « Sì, a callsa del vostro entusiasmo » rispose Renard. E credo che la mia avversione a D'Annunzio ieri, la mia insofferenza a rileggerlo oggi, trovino in questa battuta di Renard preminente ragione. Più di D'Annunzio, insopportabile il dannunzianesimo (oggi occulto); insopportabili i dannunziani: anche quelli che non l'hanno mai letto, che non lo leggeranno, che ne sanno quel tanto - della sua vita, del suo fascismo - che fa loro credere di esserne lontani. E per amore di verità, è da dire che l'entusiasmo del socialista Blum all'Oeuvre, in quel lontano 190~, può anche essere considerato un segno, cui tanti altri ne seguirono, delle imprevedibili negazioni del socialismo, dei socialismi, dei socialisti . ~ facile immaginarlo, l'entusiasmo di Blum per il D'Annunzio francese, per il francese di D'AnllUIlZiO. E IIli soffermo SU Blum per rendere lata


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Leonardo Sciascia - 1912+1 by VILLA CHINCANA salotto culturale - Issuu