Insieme - Luglio/Agosto 2011

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insieme mensile di attualità e cultura dell’Agro

Anno VI - n. 07 Luglio - Agosto 2011 € 2,00

A colloquio con Mons. Giudice: le prime scelte pastorali e gli appuntamenti per settembre

UN’ESTATE DA VIVERE I consigli di Insieme






Foto di copertina Salvatore Alfano

Sommario luglio - agosto 2011

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La bacheca

IL COMMENTO POLITICO

34 I nostri auguri

di Silvio Longobardi

a cura della Redazione

News dalle parrocchie

Editoriale

Le rubriche 51 Spazio consulenza

35 Notizie dalle parrocchie

07 Giustizia vo cercando

a cura di Andrea Annunziata

di Silvio Longobardi

In parrocchia

Spazio Scuola 14 Adozioni: una questione di classe a cura di Mariangela Giudice

39 Pagine parrocchiali

52 Granello di senapa di Carmine Giordano

53 Il legale risponde a cura dell’avv. G. Severino

Cultura

Ultima fermata

49 Libri, storia, arte, film e Musica

Vita nella’Agro

di Carolina Rossi

54 Il detective privato a cura della Redazione

a cura della Redazione

17 Notizie e curiosità dal Nocerino-sarnese

PRIMO PIANO

a cura di Salvatore D’Angelo

di Salvatore D’Angelo

Vita ecclesiale

10 Un’Estate da vivere

25 La Parola nelle parole

11 I concerti

di Caterina Paladino

12 Le sagre 13 Sosta per lo Spirito

In diocesi 30 Uffici diocesani e associazioni a cura della Redazione

insieme Mensile di attualità e cultura dell’Agro Espressione della comunità ecclesiale nocerino-sarnese Registrato presso il Tribunale di Nocera Inferiore n. 624/06 del 16 giugno 2006. Iscritto al R.O.C. n. 14248 dal 28/07/06. Membro Federazione Italiana Settimanali Cattolici, Associato Unione Stampa Periodica Italiana

Direttore Editoriale Silvio Longobardi Redazione Salvatore D’Angelo, Mariangela Giudice Coordinatrice Antonietta Abete Segreteria di redazione Maria Luisa Franco Marketing Sofia Russo Amministrazione don Gaetano Ferraioli

Editore Associazione Editrice Insieme Luciano Vastola (presidente) Direttore Responsabile Andrea Annunziata

Hanno collaborato Gaetano Ferraioli, Marina Longobardi, Salvatore Manzo, Domenico De Rosa, don Alessandro Cirillo, Emanuele Robustelli, Carmine Giordano, Maria Ermelinda Di Lieto, Marilena Pacelli, Giulia Palombo, Liliana Tortora, Caterina Paladino, Giovanni Severino, don Piercatello

Liccardo, padre Pietro Lombardi, Edoardo Tafuto, Giovanna Abbagnara, Annalisa Risi, Carlo Attanasio, Martina Grimaldi, Barbara Antignano, don Natalino Gentile, Giuseppe Ianniello, Peppe Iannicelli, Carolina Rossi,Giuseppe Robustelli, Martina Nacchio

Amministrazione Via Adriana, 18 - 84012 Angri (SA) Tel/Fax 081 5134504 redazioneinsieme@alice.it Fotografia Le foto, salvo diversa indicazione, sono dell’Archivio Insieme Progetto grafico e impaginazione Salvatore Alfano Stampa Grafica Metelliana s.r.l. - Cava de’ Tirreni (SA) Abbonamenti € 15,00 ordinario con ritiro in parrocchia € 18,00 ordinario con ritito in edicola € 20,00 ordinario con ritiro postale

€ 25,00 sostenitore € 50,00 benefattore MODALITÀ DI PAGAMENTO c.c.p. 77164507 intestato ad Editrice Insieme, via Adriana 18, 84012 Angri (SA) Questo numero è stato chiuso in redazione martedì 28 giugno 2011 “Questo periodico è aperto a quanti desiderino collaborarvi ai sensi dell’art. 21 della Costituzione della Repubblica italiana che così dispone: “Tutti hanno diritto di manifestare il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni mezzo di diffusione”. La pubblicazione degli scritti è subordinata al­l’in­sin­da­cabile giudizio della Redazione; in ogni caso, non costituisce alcun rapporto di col­la­borazione con la testata e, quindi, deve intendersi prestata a titolo gratuito. Notizie, articoli, fotografie, composizioni artistiche e materiali redazionali inviati al giornale, anche se non pubblicati, non vengono restituiti”.


EDITORIALE di Silvio Longobardi

Giustizia vo cercando Giordano sul banco degli accusati? Associazione a delinquere e riciclaggio di denaro sporco. Accuse pesantissime. Cosa è rimasto di quelle scempiaggini? Per stare a vicende più recenti, qualche mese fa un madornale errore tecnico del pm Elisabetta Pugliese, del Tribunale di Bari, ha permesso la scarcerazione di un gruppo di presunti affiliati alla criminalità per scadenza dei termini di custodia cautelare. Non voglio pensare che dietro questo errore ci sia un’occulta complicità. Mi chiedo però: come mai il principio “chi sbaglia, paga”, non riguarda la magistratura? Se un medico sbaglia una diagnosi o un intervento chirurgico, paga di persona. I magistrati, invece, sono esenti, possono avventurarsi nelle più spericolate avventure giudiziarie, esercitare con superficialità e negligenza il loro dovere, senza per questo dover pagare un prezzo.

L

a recente vicenda di Rignano ha fatto scalpore, ma solo per poche ore. Riassumiamo i fatti. Nel luglio 2006 tre famiglie di alcuni bambini dell’asilo di Rignano Flaminio accusano gli operatori della scuola di aver abusato dei propri figli. Un’accusa terribile. Nei mesi successivi il quadro accusatorio si allarga, sono almeno 24 i bambini oggetto di abusi. La vicenda, com’era prevedibile, ha avuto un grande clamore mediatico, come sempre accade la giuria virtuale si è divisa fin dall’inizio tra innocentisti e colpevolisti. Finalmente si apre il processo atteso da tutti, ma dopo aver sentito 30 testimoni il processo si blocca. Il Consiglio Superiore della Magistratura (Csm) ha destinato la dottoressa Marzia Minutillo Turtur, uno dei componenti il collegio giudicante, ad altri incarichi. Tutto questo impone di ricominciare daccapo l’intero processo. E poi si dice che in Italia la giustizia è lenta… Ma era proprio necessario cambiare fantino mentre si corre una gara così importante? La domanda va posta a Giorgio Napolitano, Presidente del Csm. Lui, in genere così attento a intervenire sui fatti della vita politica, questa volta è rimasto in silenzio. Non mi risulta che ci siano stati interventi pubblici, prese di posizione nette e chiare.

Agli inizi di giugno, a Nettuno, un rumeno investe e uccide un ragazzo di 15 anni che andava in bici. L’omicida aveva un tasso alcolemico doppio rispetto alla misura consentita. Due giorni dopo il Gip di Velletri lo fa scarcerare. Avrà le sue ragioni, per carità, ma il cittadino normale avverte quella scarcerazione come un’offesa alla giustizia. È quello che due anni fa Giuseppe Bellofronte, padre di Barbara, uccisa dal suo ex fidanzato, ha scritto sul Corriere: «Ignoro i motivi che hanno indotto la giustizia italiana a liberare l’omicida, ma

La storia della giustizia è fatta di tanti errori. Troppi

La storia della giustizia è fatta di tanti errori. Troppi. Ricordate le indagini di Henry John Woodcock, oggi sostituto procuratore di Potenza, che portarono il cardinale Michele

quello che mi chiedo da padre, da cittadino, da uomo è se è giusto tutto questo! [...] Se è giusto che ad essere tutelato nei diritti sia solo un assassino che, con fredda premeditazione, viene sotto casa, mi uccide una figlia e dopo solo due anni e mezzo, nonostante una condanna a trent’anni, esce di galera e se ne va allegramente a spasso per le vie del paese!». “Giustizia vo cercando”, possiamo dire parafrasando Dante. Una giustizia giusta che ristabilisce la verità delle cose e offre ai cittadini l’immagine di uno Stato che si oppone con decisione al male e ai poteri forti. Se questa certezza venisse meno aumenterebbe la sfiducia verso le istituzioni, l’idea che tutto è permesso e la tendenza, già largamente diffusa, che impone di contare solo sulle proprie forze.

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PARLIAMONE INSIEME

I complimenti di Rosario Carello Sono giunti alla nostra redazione i ringraziamenti di Rosario Carello, conduttore su Rai 1 del Programma A Sua Immagine. Carello, insieme all’editorialista di Avvenire Marina Corradi, è stato insignito del Premio Euanghelion lo scorso 6 aprile Carissimo Salvatore (D’Angelo, ndr), mi congratulo di cuore per il vostro mensile. Ho letto “Insieme” e l’ho trovato moderno, esaustivo e arricchente. La diocesi di Nocera-Sarno comunica con un validissimo strumento, specchio di una comunità vivace, viva e in ascolto di Dio, come ho avuto modo di constatare. Grazie poi per l’onore della copertina e ancora per l’accoglienza e la testimonianza di voi del 6 aprile. Un saluto a tutti, un abbraccio e a presto. Rosario Carello

ARRIVEDERCI A SETTEMBRE

Estate Questo sole sta bruciando tutti i ricordi, tutte le ansie, le attese, le paure, le gioie, i rimorsi. Tutto. Esco: mi tuffo nel caotico mondo. Il sole brucia ancòra, non mi lascia niente. Soltanto una sete di pace ora vive in me. Mons. Giuseppe Giudice

Cari lettori, l’appuntamento con la nostra rivista è per il mese di settembre. Auguriamo a tutti buone vacanze. La redazione

SERVIZIO ABBONAMENTI NON TI ARRIVA LA TUA COPIA IN ABBONAMENTO? HAI CAMBIATO INDIRIZZO?

CHIAMA AL NUMERO TEL E FAX 081 513 45 04 DAL LUNEDI AL VENERDI DALLE 9.00 ALLE 14.00 8

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Insieme - Luglio 2011

Insieme, uno strumento validissimo


Ecco l’elenco dettagliato di tutti i pellegrinaggi organizzati dalla Carpet Travel

PELLEGRINAGGI MAGGIORI 2011 MEDJUGORJE 20 - 26 Agosto - € 450,00 NEVERS/LOURDES 28 agosto - 4 settembre - € 680,00

VIAGGIA INSIEME A NOI

FATIMA/SANTIAGO 8-21 settembre - € 1.350,00 MEDJUGORJE 16-22 settembre - € 450,00 I luoghi dei Miracoli EUCARISTICI

Ha vinto il viaggio

regalato da Insieme e offerto dalla Carpet Travel

Imma Capaldo della parrocchia san Giacomo Maggiore (S. Valentino Torio) Il 15 giugno 2011, presso la parrocchia san Sisto di Pagani, nel corso dei festeggiamenti in onore di San Vito, Mons. Giuseppe Giudice ha effettuato il sorteggio tra coloro che hanno rinnovato, sottoscritto o regalato un abbonamento ad Insieme dal 1 settembre 2010 al 28 febbraio 2011. Il pellegrinaggio si terrà dal 23 al 25 settembre nei luoghi dove sono conservati i più importanti miracoli eucaristici italiani: Lanciano, Bolsena e Patierno.

23-25 settembre - € 230,00 (Trani-Lanciano-Bolsena…)

PELLEGRINAGGI MINORI 2011 ASSISI... sui passi del francescanesimo 1-2 ottobre - € 99,00 LORETO e la Santa Casa 8-9 ottobre - € 140,00 Per ogni prenotazione sarà destinato € 1,00 per la costruzione della Cittadella della Carità

Per informazioni dettagliate sui programmi di viaggio e prenotazioni: CARPET TRAVEL Piazza Amendola, 1 - Nocera Inferiore Responsabile turismo religioso:

L’anno prossimo potrebbe toccare a te! Abbonati

Umberto Crescenzi Tel. 081 517 38 98 email: umberto.carpet@virgilio.it

carpettravel@libero.it

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a cura di Salvatore D’Angelo

UN’ESTATE da vivere

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oncerti, mostre, sagre, spettacoli teatrali. Per i nostri lettori, ecco un ventaglio di appuntamenti per soddisfare ogni palato. E per chi desidera ritemprare anche lo spirito, proponiamo qualche itinerario interessante.

Ritorna l’appuntamento con “Estate in città”. Come lo scorso anno, anche per il 2011 Insieme pubblica un elenco di proposte di svago. In Campania sono migliaia gli appuntamenti proposti, abbiamo effettuato per voi una selezione e in queste pagine vi suggeriamo le idee migliori. Tanti i nomi noti che caratterizzano le calde serate estive, altrettanti gli eventi più piccoli e di sicuro interesse. Dalla divina costiera amalfitana a quella cilentana, passando per l’entroterra e le città d’arte, ogni paese propone iniziative ed eventi. Per i più mondani spazio anche alle tendenze del momento, con i consigli dell’event planner. A corollario ci sono anche gli itinerari della fede, per chi avverte l’esigenza di ritagliarsi uno spazio di spiritualità. Percorsi organizzati, ma anche semplici suggerimenti su luoghi da visitare, da soli o con la propria famiglia, per offrire qualche ora di ristoro al cuore e allo spirito. Perché la fede non va in vacanza.

Foto Salvatore Alfano

ESTATE INSIEME


Subsonica 22 luglio - Arenile di Bagnoli Napoli

Marco Carta 5 agosto - Bonito (Av) Renzo Arbore e l’Orchestra italiana 5 agosto - Maiori Bob Sinclar 7 agosto - Porto turistico Maiori

Gigi Proietti 30 agosto - Area Meeting Pompei

Simple Minds 8 agosto - Teatro dei templi - Paestum

Modà 27 luglio - Acciaieria sonora Napoli

Ornella Vanoni 16 agosto - Teatro dei templi Paestum

Nino D’Angelo 3 settembre - Sant’Egidio del M. Albino 4 settembre - Sala Consilina Daniele Silvestri 10 settembre - Arenile di Bagnoli Napoli Vasco Rossi 11 settembre - Stadio Partenio Avellino

Franco Battiato 5 agosto - Villa Favorita Ercolano

George Michael 11 settembre - Teatro Bellini Napoli

UN’ESTATE AL TOP

Quisisana Jazz events 3 - 7 agosto Salita Quisisana Castellammare di Stabia

Tante le idee per vivere le prossime settimane. Tra le ultime tendenze c’è lo swap party e per un momento di evasione si vola a Londra e a New York

L’

estate, si sa, è un periodo meraviglioso da vivere in com-

proprio perchè lo scambio ora è di tendenza. Ci sono poi le cene

pagnia. Perché non organizzare, dunque, party e brunch

con delitto, dove ognuno si travestirà da detective per scoprire

con gli amici? Il consiglio è quello di invitarli in una

il colpevole, eccezionale organizzarle a bordo piscina!

bella location, magari vista mare, sin dalla mattina in modo da

Per le donne in attesa c’è il baby shower party. Questo evento

godere delle ore più calde della giornata. Si potranno gustare

non è altro che una festa pre-parto alla quale vengono invitate

delle golosità che possano andare bene per una ricca colazione.

le amiche della futura mamma. Se poi ci si deve sposare perché

Se invece la pausa è dalle 10 in poi via libera a panini farciti

non organizzare un matrimonio stile “On The Beach”, sceglien-

e succhi di frutta. Per un pranzo consigliamo primi e secondi

do una località vicino al mare conferendo all’evento uno stile

veloci e di stagione, accompagnati da un buon bicchiere di vino.

giovane e informale.

Prima di cena, invece, potrete concedervi il classico spritz da

E per una fuga dalle vacanze vada per Londra: consigliamo un

accompagnare con altrettanti classici tramezzini.

weekend più lungo perché il primo giovedì di ogni mese cen-

Organizzare degli swap-parties, invece, è diventata una moda

tinaia di Gallerie d’Arte rimangono aperte per poter ammirare

travolgente, importata dagli Stati Uniti. Non è solo un modo

incredibili opere. E poi New York: per le fashion victim c’è la

vantaggioso di fare shopping, ma anche uno momento di con-

mostra dell’anno “Savage Beauty”, retrospettiva dedicata allo

divisione, amicizia e vita sociale. Rappresenta un’ottima oppor-

stilista Alexander McQueen.

tunità per vestire fashion a costo zero. Lo swapping, che vuol dire “baratto”, attrae e affascina un pubblico sempre più ampio

Nuni Petrosino - Events & Wedding Planner ottoe20@virgilio.it

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Festa del cacciatore Sagra del cinghiale 21 - 24 luglio Tora e Piccilli (Ce)

Sagra della Brace 15 - 17 luglio Sant’Agata de’ Goti (Bn) XII sagra degli gnocchi al tegamino 16 - 17 luglio Roccaromana (Ce)

Sagra della melanzana e Stradarte 22 - 24 luglio Santa Maria la Carità (Na) Sagra del Mascuotto 29 luglio - 2 agosto Bracigliano (Sa)

Teano: Storia, Sapori e Mestieri dai Sidicini a Garibaldi 13 - 14 agosto Centro storico - Teano (Ce)

XXIII edizione Sagra del Mare Flegrea 4 - 7 agosto Monte di Procida (Na)

Saperi e Sapori. Storia e Tradizione a Gesualdo 17 - 19 agosto, Gesualdo (Av)

XIII Festa della bontà di Bufala 5 - 13 agosto Albanella (Sa) Ariano Music Station e Sagra degli Antichi Sapori 21 - 24 luglio Ariano Irpino (Av)

Sagra del Fusillo, della braciola pietrafusana e dell’aglianico DOC 12 - 13 agosto Pietradefusi (Av)

Ritrovarsi a Ravello

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ome tradizione ritorna il Ravello Festival. Un appuntamento immancabile che fonda le sue radici negli anni cinquanta. L’inizio fu con Wagner, si è continuato con tanto altro ancora. «L’evento – si legge nella presentazione – vuole consentire l’immersione totale in un’atmosfera di gradevole carezza dello spirito. A crearla concorrono la serenità del paesaggio, la dolcezza del clima, la

21 luglio, ore 21.45 - Belvedere di Villa Rufolo Jazz at Lincoln Center with Wynton Marsalis 23 luglio, ore 19.45 - Belvedere di Villa Rufolo Concerto wagneriano, Orchestra del Teatro San Carlo 29 luglio, ore 21.45 - Belvedere di Villa Rufolo Compagnia “Noche Flamenca” con Soledad Barrio

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forza evocativa dei monumenti, la cortesia degli incontri». L’edizione 2011 del Ravello Festival esibisce uno ricco programma caratterizzati dal tema del Viaggio. Per il programma completo consulta il sito www.ravellofestival.com

6 agosto, ore 21.45 - Belvedere di Villa Rufolo Grupo Compay Segundo 11 agosto, ore 5.00 - Belvedere di Villa Rufolo Concerto all’Alba, FVG Mitteleuropa Orchestra 13 agosto, ore 18.00 - Giardini dell’Hotel Caruso Tè con l’autore, Racconti di viaggio Incontro con Toni Capuozzo e Giancarlo Feliziani

19 agosto, ore 21.45 - Belvedere di Villa Rufolo “An American Gala”, Principals of New York City Ballet 20 agosto, ore 21.45 - Auditorium Niemeyer “Hanno tutti ragione”, di Paolo Sorrentino con Iaia Forte 27 agosto, ore 21.45 - Belvedere di Villa Rufolo “Viaggi di Ulisse”, Concerto mitologico scritto e diretto da Nicola Piovani


Sosta per lo Spirito

IV Festa del Mangione 19 - 23 agosto Baronissi (Sa)

Alcuni suggerimenti per vivere una stagione di riscoperta spirituale

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Sagra della Patata Banzanese e del fungo Porcino 20 - 23 agosto Banzano (Av)

on solo mare, sole e moda. L’estate può diventare anche una stagione durante la quale ricrearsi uno spazio per riflettere su se stessi e sul proprio rapporto con la fede e con gli altri.

Tanti i momenti promossi nelle parrocchie che assumono

VI festa della pizza di casa 24 - 28 agosto Matinella (Sa)

il nome di “campi estivi”. Una bella consuetudine utile alla formazione dei giovani e anche degli adulti. Per chi non frequentasse la parrocchia o partecipasse alla vita parrocchiale, ci sono comunque molteplici occasioni per nutrire lo spirito.

VI Sagra della Lasagna 31 agosto - 4 settembre Mercato San Severino (Sa)

Passeggiare per le verdi valli dell’Umbria, facendo una tappa ad Assisi, potrebbe valere un’intera estate. Il nutrirsi alla fonte dello spirito di San Francesco, ma anche ritemprarsi in un’atmosfera rilassante ed eco compatibile garantisce una

Sagra della Rana 1 - 4 settembre Marcianise (Ce)

grande carica. In vista del Congresso eucaristico nazionale è anche possibile ritornare alla fonte. Diversi gli itinerari proposti alla sco-

Vinestate 3 - 4 settembre San Sebastiano al Vesuvio (Na)

perta dei miracoli eucaristici. Lanciano e Bolsena possono essere due mete speciali e sicuramente la loro collocazione geografica consentirà di trovare un’oasi di pace per la mente ed il cuore. Ci sono poi i santuari mariani. Per i giovani a Loreto grandi occasioni di grazia. E sempre per le nuove generazioni una proposta arriva dal Movimento Fac. Dall’8 al 13 agosto si parlerà di comunicazione grazie al tema “Un corpo che si comunica”. Per le famiglie un’occasione arriva da Collevalenza, in provincia di Perugia. L’associazione “Comunità delle Beatitudini” propone gli esercizi spirituali dal 25 al 28 agosto sul tema “Famiglia sacramento della Chiesa”. Se si volesse restare in Campania oasi di pace e tranquillità possono essere il santuario di San Gerardo Maiella, a Caposele, nel cuore della verde Irpinia, piuttosto che il “Monastero del deserto” a Sant’Agata sui due Golfi.

Il Santuario della Madonna di Loreto

Un momento del Ravello Festival

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a cura di Mariangela Giudice

Alcuni docenti e studenti che hanno portato avanti il progetto

Adozioni: una questione di classe

A

rriva un momento in cui c’è bisogno di mettersi in gioco, di raccogliere il grido silenzioso di chi tende la mano, chiedendoci aiuto. Sono trascorsi molti anni da quando una classe del nostro liceo adottò un bambino. Ne è passata di acqua sotto i ponti, ma l’iniziativa è stata riaccolta bene da tutti, con entusiasmo, a partire dagli stessi docenti. Il nostro dono arriva fino in Tanzania, terra che incontra respiri, affanni, dolori. Ma nonostante tutto la Tanzania sorride: venti bambini sono stati adottati dalle diciotto classi del Liceo Classico “Tito Lucrezio Caro”, complice la prof.ssa Marilina Landolfi. Tutto comincia con una foto: è appesa al muro delle nostre classi ed ormai è entrata nelle nostre vite. Abbiamo visto crescere un profondo senso di sensibilizzazione nei confronti di queste adozioni anche nelle famiglie di noi studenti, che leggendo negli occhi il nostro entusiasmo, hanno deciso per volontà propria di adottare qualche bambino, oppure di partecipare alla colletta studentesca con fondi o regali. Al punto che, burocraticamente da gennaio 2011 fino a maggio 2011, data ultima di consegna, ogni classe ha raccolto all’incirca i 200,00 € necessari per assicurare a questi bimbi i bisogni primari, dall’acqua al vestire, e un’istruzione. Nella nostra realtà duecento euro sono il costo di un cellulare mediocre, sono i soldi che riusciamo a spendere in poche settimane; non troppo lontano da noi, la stessa somma diventa

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Una storia di amore: 18 classi del Liceo Classico “Tito Lucrezio Caro” hanno adottato 20 bambini della Tanzania fonte di un futuro che di basi solide sembra non averne. L’adozione è quinquennale: ogni classe adotta un bambino per la durata della propria permanenza al liceo, in seguito sarà poi un’altra classe a prendere a cuore questo progetto, questa persona. Ogni classe è, poi, munita di una scheda anagrafica che parla della storia del proprio fratello. Su questa scheda tocca a noi scrivere qualcosa in più su quella vita che reclama un battito autentico. Si può donare di tutto, ma è l’amore l’essenza di ogni nostro dono, oltre ogni oggetto materiale. In questa raccolta ci sono le nostre piccole rinunce, perché solo in questo modo l’adozione sarebbe stata autentica, reale, sentita. La scuola è in questo trionfo: quale miglior insegnamento essa può dare se non la difesa della vita? Noi vogliamo difendere così la vita! E così ci basta questo pensiero, che è l’unica notizia che abbiamo, perché riconoscendoci negli occhi dei nostri fratelli ogni distanza si annulla. Marilena Pacelli


Agorà

Lo psicologo consiglia

Maturità 2011 tra reality e alimentazione

Tempo di vacanza?

Molto più della seconda prova, il tema di italiano suscita ancora interesse: spesso si considerano le tracce assegnate e le scelte degli studenti come indice delle tendenze sociali e generazionali

F

L

e tracce assegnate per la prima prova scritta del 22 giugno, scoglio iniziale del cosiddetto esame di maturità erano «chiare e sintetiche» con «temi vicini alla sensibilità dei ragazzi», secondo le parole del ministro Gelmini. Il 42,7% degli studenti ha preferito la tipologia del saggio breve/articolo di giornale incentrata sull’alimentazione. Il secondo posto in classifica, con il 26,4% del totale degli elaborati, spetta al tema di ordine generale, sull’importanza della notorietà nel mondo attuale. Pochi, il 6,9%, i maturandi che hanno scelto l’analisi del testo, anche se la percentuale cresce sensibilmente nei licei, fino ad arrivare all’11,6%. La traccia meno gettonata è stata, però, quella di argomento storico con l’1,4% delle preferenze. I dati confermano la tendenza degli anni scorsi a scegliere forme di scrittura più critiche ed impegnative, ma che allo stesso tempo forniscono la possibilità di confrontarsi con tematiche attuali, o di esprimere opinioni ed idee personali. Attira poco l’analisi del testo, ma forse ciò dipende anche della traccia proposta, o dalla struttura intrinseca della tipologia che di per sé lascia poco spazio alla creatività. Mariangela Giudice

Le tracce degli elaborati

L

a tipologia A proponeva l’analisi del testo di Lucca, poesia della raccolta L’Allegria di G. Ungaretti. Per la tipologia B, saggio breve o articolo di giornale, gli argomenti dei rispettivi ambiti erano: “Amore, odio, passione”, “Siamo quel che mangiamo?”, “Destra e sinistra”, “Enrico Fermi, fisico”. Il tema di argomento storico (tipologia C) era incentrato sul Secolo breve: dalla prima guerra mondiale alla caduta dell’URSS. La tipologia D, il tema di ordine generale, su fama e mezzi di comunicazione, era introdotto dal titolo «Nel futuro ognuno sarà famoso al mondo per quindici minuti». m. g.

inito l’anno scolastico, gli studenti potranno godersi il meritato riposo. Questa regola non sembra, però, valere per tutti. Nicoletta, una nostra lettrice, è ad un passo dall’esame di stato, ha studiato con impegno fin dall’inizio dell’anno scolastico ed è arrivata ad oggi quasi stremata ma con un eccellente livello di preparazione. A pochi giorni dall’esame, però, non pensa al meritato riposo che potrà godersi, ma a quanto dovrà studiare durante l’estate per superare i test di ammissione all’università. Questo pensiero le provoca una grande ansia: sa che per raggiungere rendimenti scolastici ottimali ha sacrificato molte cose: le uscite con le amiche e la sua vita relazionale. Ha paura di esagerare, ha paura che gli anni più belli della sua vita passino senza che lei li viva fino in fondo, per questo è molto combattuta: non sa se mettere al primo posto la vita professionale e la carriera, così come hanno fatto i suoi genitori, oppure la vita privata. A Nicoletta, e a chi come lei si trova a dover scegliere fra il godersi l’estate e lo studio, si può rispondere che la carriera e la vita privata non sono dimensioni nettamente contrapposte e non si escludono a vicenda. Niente ansia, quindi! Il segreto è trovare un equilibrio in cui entrambe le esigenze siano soddisfatte, ad esempio si può stilare un calendario in cui si stabiliscono le ore da dedicare allo studio ogni giorno e i periodi di riposo assoluto. L’estate per fortuna è abbastanza lunga per poter fare entrambe le cose. Giulia Palombo

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I giovani chiedono…

a cura di Salvatore Manzo

noi sappiamo ascoltarli?

Mi sento vuota Una giovane, che ha tutto, dice di sentirsi vuota. In che modo dobbiamo nutrire il nostro animo? Domande per diventare grandi ANNA P.: Perché ho tutto e mi sento vuota? Sento il peso di ogni situazione, anche se non mi riguarda! Vedo sempre tutto nero!... E poi dicono che la vita è una cosa meravigliosa? “Ho tutto…”, dici, “e mi sento vuota”. Credo sia molto interessante, mia cara Anna P., l’accostare i due verbi che tu utilizzi. Il primo, è legato all’avere, al possedere, ad una relazione, quindi, con oggetti o, comunque, tendente a cosificare quanto è intorno a noi. Il secondo verbo, invece, ci racconta del tuo modo di sentire, del tuo percepire la vita, della sensibilità con la quale entri in relazione con le cose e con le persone: è un verbo che ci rimanda ad orizzonti di senso, a quello che chiamiamo senso della vita! È, quindi, strettamente legato all’essere, a ciò che siamo nel profondo, a ciò che amiamo di più, agli occhi con i quali vediamo il mondo, alla verità che abita dentro di noi. Accostare questi due verbi ci offre la possibilità di fare almeno due osservazioni. La prima, è che pur avendo “tutto” possiamo essere “vuoti”! E, quindi, non è l’avere che riempie il nostro essere! La seconda osservazione è che i due piani, quello dell’avere e quello dell’essere, sono interconnessi e, pertanto, entrambi importanti. È necessario imparare a gestirli con sapienza! Mi viene in mente la traccia di un tema di quest’anno agli esami di stato: “Noi siamo ciò che mangiamo!” siamo, dunque,

ciò di cui ci nutriamo. Parafrasando, potremmo dire che il nostro essere, la parte sensibile e spirituale di noi, prende forma, percezione e sostanza da tutto ciò che introduciamo nella nostra mente attraverso le “voci” che ascoltiamo, i pensieri di cui ci nutriamo, i modelli comportamentali che accettiamo ed imitiamo. Tale “nutrimento” produce le convinzioni di base che faranno da struttura per la nostra vita. Agire con sapienza, dunque, vuol dire per noi seguire una “dieta” sana, per il corpo e per lo spirito. È indispensabile! Tu affermi, infatti, di “sentire il peso di ogni situazione”. Che non sia proprio quell’avere tutto, quel pieno di tante cose (magari troppe), ad appesantire il tuo spirito, fino a percepire il “tutto” così indigesto da desiderare di vomitarlo, per sentire, finalmente, il vuoto necessario, che in altro modo e di altra natura chiede di essere riempito? La vita non è meravigliosa perché qualcuno ci dice di pensarla così, lo diventa per noi se accettiamo di toglierci gli “occhiali neri” che abbiamo deciso di indossare e cominciamo a nutrirci di “buon cibo” per il nostro spirito. E, fidati, ci sono tante cose buone da mangiare per le quali vale la pena “metterci a dieta”… soprattutto ora che è estate! Che possano nutrirti di speranza e di incoraggiamento le testimonianze di alcune tue coetanee, alle quali ho chiesto se per loro la vita è una cosa meravigliosa. BUON APPETITO!

Perché la vita è meravigliosa? L’esperienza di Iolanda e Pina «… la vita è meravigliosa perché ci permette di scoprire tante cose, belle e brutte, e anche di fare scelte importanti che possono cambiare il nostro futuro! Nulla va sprecato… ricordi belli e ricordi brutti, esperienze che a volte ci lasciano senza parole. Abbiamo i “Sì” e i “No” da usare all’occorrenza!». (Iolanda) «La vita è meravigliosa perché ti fa provare emozioni straordinarie. Ti fa sogna-

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re, fino ad arrivare in alto e toccare quasi le stelle. Ti fa piangere, sorridere, ti fa essere serena, felice, triste, malinconica, annoiata, arrabbiata. Ti fa essere in mille modi diversi! E poi ti fa crescere, comunicare, conoscere mille altre persone, tra le quali, probabilmente, conoscerai l’altra tua metà…. Bhè, la vita è semplicemente meravigliosa perché oltre tutto questo, ti aiuta anche a conoscere te stesso!” (Pina)


VITA NELL’AGRO a cura di Salvatore D’Angelo

IL COMMENTO POLITICO

Una democrazia azzoppata

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Un proverbio africano avverte che “quando due elefanti lottano è l’erba che soffre”. È quello che è accaduto a Nocera Inferiore. Le ragioni della politica hanno finito per prevalere sulle ragioni di un’intera cittadinanza che usciva da un anno di commissariamento e aveva bisogno di un’amministrazione stabile per dare risposte tempestive ai tanti problemi della cit-

Un proverbio africano avverte che “quando due elefanti lottano è l’erba che soffre” tà. La Chiesa, ha detto mons. Giudice nel suo saluto alle città dell’Agro, si preoccupa di “promuovere lo sviluppo integrale dell’uomo”. Essa perciò guarda con preoccupazione alla vicenda nocerina: non era questo il momento delle barricate e di una frontale contrapposizione, era necessario esplorare tutte le vie per cercare un’intesa che aveva come obiettivo dichiarato quel bene comune di cui tutti parlano. L’irrigidimento po-

Manlio Torquato

litico, invece, riapre lo spazio per una lunghissima campagna elettorale che, presumibilmente, non sarà priva di rancori. Si apre un tempo di grande riflessione. Per tutti. La società civile, il mondo del volontariato e la stessa comunità ecclesiale hanno il dovere di far sentire più forte la loro voce. Non tanto e non solo per appoggiare l’uno o l’altro degli schieramenti, ma per ricordare a tutti i soggetti quelle esigenze che sono la premessa per una vita buona. La migliore politica è la sintesi ragionata di questo dialogo a tutto campo. È ora di metterci all’opera. Silvio Longobardi

Foto Salvatore Alfano

a ragione il neo-sindaco Manlio Torquato, il successo elettorale personale gli impone di non cedere alle logiche di una politica fatta di accordi sottobanco e di fragili compromessi. Hanno ragione i consiglieri che si sono dimessi perché non erano affatto obbligati a sostenere un sindaco contro il quale hanno duramente lottato in campagna elettorale. Ciascuno dei contendenti probabilmente ha fatto i suoi calcoli, l’ormai ex sindaco acquisisce o aumenta l’immagine di una persona integerrima pronta a rinunciare al potere pur di non cedere ai ricatti; ma anche i suoi oppositori possono vantare una certa coerenza politica in quanto hanno rifiutato di fare un’ammucchiata.


redazionale a cura dell’Unità Operativa Complessa Comunicazione, Formazione e Innovazione del Comune di Angri

Nel segno della solidarietà Lo scorso 14 giugno, il Comune di Angri ha donato all’Unità Operativa di Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale Umberto I delle attrezzature per incentivare le attività di raccolta del sangue ombelicale

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o scorso gennaio, nel Castello Doria, l’Amministrazione comunale in collaborazione con l’Assessorato alle Politiche Sociali e con la Commissione Pari Opportunità ha promosso “Il Cordone della Solidarietà”, un convegno sulla donazione del sangue contenuto nel cordone ombelicale. “Grazie agli interventi del dott. Vito Clemente, Responsabile U.O.C. Ostetricia e Ginecologia del Presidio Ospedaliero di Battipaglia, del dott. Giuseppe De Matellis, Responsabile del Consultorio del Distretto Sanitario di Battipaglia e del prof. Alfonso Maria D’Arco, Direttore della Struttura Complessa di Medicina Interna e Oncoematologia dell’ospedale Umberto I di Nocera Inferiore, abbiamo promosso questo workshop di medicina per l’importanza assunta oggi da questa donazione – ha spiegato l’Assessore Annamaria Russo. – Il sangue cordonale è una risorsa preziosa per la cura di gravi patologie ematiche. Compiere questo gesto può salvare la vita di bambini affetti da malattie importanti e contribuire alla ricerca e agli studi del caso”. Al termine dell’incontro, il primo cittadino ha promesso un impegno concreto al fine di aiutare le strutture che, per indisponibilità economiche, ancora non realizzano questo tipo di attività. Pertanto, nel marzo 2011, l’Ammini-

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strazione comunale, l’Assessorato alle Politiche Sociali e la Commissione Pari Opportunità del Comune di Angri, hanno organizzato un Gala di Beneficenza per la raccolta di fondi per l’acquisto di macchinari funzionali alla donazione del sangue ombelicale, da destinare all’ospedale “Umberto I” di Nocera Inferiore. Una serata all’insegna della solidarietà, sancita dal successo per la vendita di tutti i biglietti disponibili.

La promessa è stata mantenuta Grazie a questi due eventi, finalmente martedì 14 giugno 2011, presso la “Sala Colella” dell’ospedale “Umberto I” di Nocera Inferiore, si è tenuta la cerimonia di consegna delle attrezzature acquistate e donate dal Comune di Angri all’Unità Operativa di Ostetricia e Ginecologia per incentivare le attività di raccolta del sangue ombelicale, alla presenza del Sindaco di Angri Pasquale Mauri, del Vicesindaco dott. Gianfranco D’Antonio, dell’Assessore alle Politiche Sociali avv. Annamaria Russo, del Presidente della Commissione Pari Opportunità del Comune di Angri dott.ssa Lina Recussi, del Primario dell’Unità Operativa di Ostetricia e Ginecologia dell’Umberto I dott. Gaetano Vitagliano, del Direttore Me-

La conferenza stampa tenutasi per la consegna delle attrezzature

dico del Presidio Ospedaliero NoceraPagani dott. Maurizio M. D’Ambrosio e di tutti i membri della Commissione Pari Opportunità del Comune di Angri. Il dott. Gaetano Vitagliano ha così commentato l’iniziativa: «Ringrazio personalmente il Sindaco di Angri Pasquale Mauri e tutti coloro che hanno contribuito alla riuscita di questo progetto che ci consentirà al più presto di salvare la vita di bambini affetti da gravi patologie del sangue. Il futuro delle cellule staminali non è ancora definito e noi crediamo fermamente nell’importanza della ricerca e nella possibilità di scoprire nuove cure». Parole di ringraziamento anche da parte del dott. Maurizio D’Ambrosio: «I miei complimenti all’Amministrazione Mauri per aver portato avanti con determinazione un’iniziativa così importante». Le conclusioni della conferenza stampa sono state del Sindaco Pasquale Mauri: «La strada della collaborazione è l’unica percorribile per poter fare grandi cose. Questa mattina la Sanità e l’Ente comunale hanno raggiunto un obiettivo fondamentale per la cura di gravi malattie del sangue. La nostra Amministrazione fa appello a tutte le mamme e alle loro famiglie perché capiscano l’importanza di questo gesto, tra l’altro gratuito e privo di qualsiasi forma di rischio per la madre e per il nascituro».


L’ESPERIENZA

I viaggi della sanità campana Da Nocera a Bologna per una speranza, che a volte si tramuta in indignazione. Il racconto di una traversata dell’Italia in nome della salute

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ul treno diretto verso il “viaggio della speranza” siamo in tanti. Anch’io ci sono salita svariate volte come accompagnatrice. La trafila di mia madre risale al 1980 quando, per gravi problemi epatici, si affida alle cure dell’equipe medica dell’ospedale “Sant’Orsola” di Bologna. Nove anni dopo, per lei arriva il trapianto di fegato. Da allora Bologna è una meta periodica, l’ultima a marzo scorso. Ai controlli epatici di routine si sono aggiunti, però, quelli cardiologici a seguito di un Attacco Ischemico Transitorio che l’ha colpita a dicembre 2010. I medici bolognesi, dopo aver visionato una serie di esami a cui si è sottoposta nei mesi passati presso le strutture dell’Agro, decidono di metterla in lista d’attesa per il Day Service. A quel punto, per scongiurare un nuovo viaggio, chiedo al dottore di poter fare gli accertamenti nelle nostre zone. La risposta è stata secca ed immediata: «Sappiamo come funzionano le cose in Campania, meglio fare gli approfondimenti clinici qui da noi perché è più sicuro e scrupoloso». La mia reazione come cittadina e “cronista” è stata di rabbia e imbarazzo, perché pure dalle nostre parti ci sono valide professionalità, ma non si da merito. Forse il punto

è che non si fa posto alla meritocrazia bensì sono le nomine politiche che condizionano la sanità e, peggio ancora, la salute dei cittadini. Perché, dunque, affrontare faticose ed onerose peregrinazioni quando poi tutto potrebbe essere fatto in loco? La realtà ci mostra ospedali saturi, vedi il Pronto Soccorso di Nocera Inferiore praticamente al collasso, dove i camici bianchi operano in

situazioni di continua emergenza. Di contro l’insormontabile ostacolo costituito dal nuovo piano ospedaliero. E mentre il personale medico ed infermieristico combatte in solitario la propria battaglia quotidiana, i vertici discutono di poltrone. Una storia che non deve più ripetersi. È tempo di reagire. Liliana Tortora

Una crocchetta al giorno di Gabriella Calenda*

Sì alle vaccinazioni Amanti degli animali eccoci al nostro appuntamento!

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iao a tutti cari amanti degli animali! Dopo la pausa per lasciare il dovuto spazio alle notizie sul nostro nuovo vescovo, rieccoci al nostro consueto appuntamento. Questo mese parleremo delle vaccinazioni e quindi delle malattie che si evitano effettuando periodicamente questa piccola puntura. Iniziamo col dire che i cuccioli di cane, quando vengono correttamente allattati dalla madre nei primi giorni di vita, ricevono da essa i principali anticorpi che li proteggono dalle malattie infettive (tramite il “colostro”, parte di latte materno che contiene gli anticorpi). Col passare dei giorni e con l’interruzione dell’allattamento, questa immunità diminuisce e diventa quindi importante vaccinare il cucciolo. L’età per incominciare a vaccinare il cane è compresa tra i 42 e i 56 giorni. Le prime malattie contro le quali solita-

mente si inizia a vaccinare l’amico a quattro zampe sono la Parvovirosi, il Cimurro, la Leptospirosi, l’Epatite infettiva. Va aggiunto che fino al termine del ciclo di vaccinazioni è sempre meglio evitare di lavare i cuccioli, evitare i contatti con altri cani che non siano stati vaccinati, evitare che il cane resti esposto a freddo o intemperie e infine evitare che il cane stia in luoghi a cui possono accedere anche soggetti non vaccinati. Ci tengo a sottolineare che i vaccini sono costituiti da Virus inattivati e che non comportano stati di abbattimento o di malattia. Il prossimo mese tratteremo in modo più approfondito del Cimurro e dell’Epatite Virale, ma se vuoi chiedermi qualcosa scrivi direttamente al mio indirizzo di posta elettronica: gabriella_calenda@hotmail.it. *Medico veterinario

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redazionale a cura dell’uff. stampa del Comune di Sarno

Benvenuta serie D La “Sarnese 1926” riesce a conquistare la promozione. L’amministrazione comunale premia i protagonisti del campionato

Il sindaco Amilcare Mancusi insieme al presidente Aniello Pappacena

«È

una soddisfazione per la nostra città che adesso entra in un circuito sportivo più ampio e con maggiore visibilità. Una vetrina importante. Ringrazio voi, il vostro impegno, la passione, il sacrificio: tutti ingredienti indispensabili per raggiungere traguardi ambiziosi». Con queste parole il sindaco di Sarno, Amilcare Mancusi, ha accolto a Palazzo San Francesco la “ASD Sarnese 1926” fresca del successo promozione in serie D.

raggio e forte determinazione. La città è orgogliosa di questo obiettivo raggiunto, porterete il nome di Sarno su terreni importanti, so che darete prova di gioco pulito e corretto, come già avete fatto. Un plauso particolare al presidente Pappacena, al carattere che ha dimostrato ed al coraggio di puntare in alto. Per lui una scommessa vinta, per noi la consapevolezza di prossimi successi. L’amministrazione comunale continuerà ad accompagnare questi ragazzi nel loro cammino».

Il 19 giugno 2011 resterà una data da ricordare: dopo 23 anni la Sarnese è ritornata nel calcio che conta. Un campionato sofferto, ma i granata hanno saputo agguantare il successo e la possibilità di confrontarsi con piazze prestigiose e ricavarne elementi per crescere ulteriormente. L’intera dirigenza, guidata dal presidente Aniello Pappacena, il direttore sportivo Franco Picarone, il co-presidente Varricchio, mister Egidio Pirozzi, il direttore generale Ferdinando Adiletta, Clemente Pappacena, Nunzio Nicolini, Filippo Rainone, il medico sociale Antonio Rizzo e gli atleti protagonisti dell’impresa, sono stati ricevuti in aula di consiglio per una cerimonia ufficiale con la consegna delle medaglie ricordo.

Nel corso della cerimonia sono state consegnate targhe ricordo alla società della Sarnese protagonista, oltre della promozione in serie D, anche della vittoria del girone di competenza del Campionato Regionale Juniores. La compagine del presidente Pappacena ha ricambiato donando al sindaco una maglia ufficiale con il numero 10 e la scritta “A. Mancusi – sindaco”, un gagliardetto e il cappellino ufficiale. Nel corso dell’incontro è stata consolidata la collaborazione tra l’ente e la società granata in vista dei prossimi traguardi sportivi da raggiungere.

“La città è orgogliosa” Tutti insieme gli eroi della storica cavalcata in serie D. «Questa squadra ha dato prova di ottime qualità sul terreno di gioco ha commentato il primo cittadino - ma a fare la differenza sono state le grandi doti umane di pazienza e perseveranza. Andare avanti anche quando le condizioni sono avverse è prova di co-

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La consegna delle medaglie ricordo


redazionale a cura dell’uff. stampa del Comune di San Valentino Torio

Scuola tricolore Si è svolta lunedì 6 giugno nella Villa Comunale di San Valentino Torio la manifestazione conclusiva di fine anno scolastico inserita nelle celebrazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia

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lla presenza di un pubblico numeroso gli alunni della scuola dell’infanzia e della scuola primaria “Giuseppe Mazzini” hanno cantato e ballato sulle note delle musiche dedicate all’Unità d’Italia. Una manifestazione nata dall’esperienza del PON attuato nella stessa scuola e che ha suscitato entusiasmo sia tra i ragazzi, che tra i genitori. L’evento si è concluso magistralmente grazie ai canti degli alunni della scuola secondaria di primo grado “Don Lorenzo Milani”, diretti dal professor Amato. Il momento più suggestivo ed intenso è stato sicuramente quando i rappresentanti delle istituzioni locali e scolastiche insieme alle centinaia di presenti, nell’atmosfera magica e suggestiva della villa comunale, hanno intonato l’Inno di Mameli per dire buon compleanno Italia. I dirigenti delle rispettive scuole, la professoressa Maria Grazia Gervilli ed il professor Gaetano Ranieri, si sono detti molto soddisfatti per le attività ed i progetti portati avanti e frutto dell’offerta formativa delle scuole. Soddisfazione è stata espressa anche per la grande ricaduta a livello formativo che ha avuto sugli alunni. I dirigenti, inoltre, hanno ringraziato pubblicamente coloro i quali hanno partecipato alla realizzazione delle varie attività. La presidente del consiglio comunale Raffaella Zuottolo ha salutato i presenti ed ha detto che «l’amministrazione comunale ha iniziato le manifestazioni per festeggiare l’Unità della penisola il giorno 17 Marzo e si sono protratte sino alla conclusione dell’anno scolastico, ma altre

ancora ce ne saranno per non dimenticare i sacrifici fatti dai nostri antenati per l’Unità d’Italia». Non dimenticare, dunque, ma «fortificare sempre di più il senso dell’Italia e dell’essere italiani». L’assessore all’istruzione Nunzio Giudice si è detto molto contento dell’iniziativa, oramai consolidatasi sul territorio in quanto questa è la terza edizione conclusasi con grande successo: «L’unico problema sono i posti a sedere. Nonostante ogni anno facciamo arrivare un numero maggiore di sedie, non bastano mai». Il sindaco Felice Luminello invece si è congratulato con gli insegnati ed alunni ed ha assicurato che «le politiche scolastiche saranno sempre al centro della pianificazione politica locale in quanto sin dai banchi di scuola si formano i futuri cittadini».

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Via Nazionale: che impresa Ritorna la rubrica “Strade sicure” e per l’estate mette sotto osservazione la strada che collega i Comuni dell’Agro e non solo. Sotto accusa la stabilità ed il traffico

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on l’estate si ripresenta il disagio traffico lungo via Nazionale, ovvero la Statale 18. La concomitanza di numerose industrie conserviere catalizza sul tratto di strada decine, se non centinaia, di mezzi pesanti. Camion carichi di barattoli, di pomodori, di materiali per la preparazione dei celeberrimi pelati San Marzano, stazioneranno per almeno un mese lungo il ciglio della trafficata arteria. Le ripercussioni sul traffico saranno enormi e le soluzioni, come sempre, scarse. Per l’estate 2011, inoltre, sono pure venuti meno gli ausiliari del traffico provinciali. La loro presenza era un palliativo, ma a qualche cosa comunque servivano. Al momento è inevitabile ributtarsi nel traffico, la speranza è che vengano finalmente adottate misure preventive o realizzate nuove strade che decongestionino il flusso di veicoli lungo la Nazionale, rendendo vivibile queste zone. Chissà, poi, che i Comuni non attivino veri piani industriali per la delocalizzazione delle aree. Tale decisione rappresenterebbe l’unica e reale soluzione a tutti questi problemi.

La rotonda diventa umana La rotonda di piazza Lago a Sarno potrebbe non essere più utopia. Dopo la protesta organizzata da Sinistra Ecologia e Libertà di Sarno, che ha promosso la “rotonda umana”, a Palazzo San Francesco pare ci sia stato un sommovimento delle coscienze. A seguito di un’interrogazione consiliare l’assessore competente ha rassicurato sull’affidamento dei lavori ed ha spiegato che eventuali ritardi sono dovuti a questioni di esproprio, ma che anche in questo senso si sta favorendo lo sblocco.

CONOSCIAMOLI MEGLIO I segnali di pericolo sono quelli a forma di triangolo con il vertice rivolto verso l’alto. Generalmente vengono posti a circa 150 metri dal punto pericoloso, in modo che si abbia il tempo di rallentare PASSAGGIO A LIVELLO CON BARRIERE Avverte che a breve distanza si dovrà attraversare un binario ferroviario. All’avvicinarsi del treno si sentirà un segnale sonoro e si vedrà una luce rossa. Subito dopo le barriere cominceranno ad abbassarsi. Il segnale è integrato da tre pannelli utili per segnalare la distanza dal binario. Che cosa fare? Rallentare e stare il più possibile sulla destra. È importante non sorpassare, non sostare, non fermarsi o invertire il senso di marcia. Ridurre la velocità per potersi fermare in tempo se le barriere sono già abbassate. È importante anche non fermarsi nei binari e non attraversarli quando le barriere sono abbassate. PASSAGGIO A LIVELLO SENZA BARRIERE Questo segnale preavvisa che a breve distanza

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si dovrà attraversare un binario non regolato da barriere ma solo da due luci lampeggianti alternativamente poco prima che arrivi il treno. Che cosa fare? Fermarsi sempre in corrispondenza della striscia trasversale presente a breve distanza dal binario e dopo essersi assicurati che non vi siano treni in arrivo è possibile ripartire. CROCE DI SANT’ANDREA È un segnale posto nelle immediate vicinanze di un passaggio a livello senza barriere e indica l’obbligo di fermarsi in corrispondenza della striscia d’arresto. Che cosa fare? È importante fermarsi, guardare se il treno sta arrivando e comportarsi di conseguenza.



AUGURI PAPA BENEDETTO 1951 - 29 giugno - 2011 60 anni al servizio della Chiesa “Il Pastore non deve essere una canna di palude che si piega secondo il soffio del vento, un servo dello spirito del tempo. L’essere intrepido, il coraggio di opporsi alle correnti del momento appartiene in modo essenziale al compito del Pastore. Non deve essere una canna di palude, bensì – secondo l’immagine del Salmo primo – deve essere come un albero che ha radici profonde nelle quali sta saldo e ben fondato” (Benedetto XVI, omelia 5 febbraio 2011)


VITA ECCLESIALE

La Parola nelle parole

Alzo gli occhi verso i monti Il Signore custodisce i nostri passi e ci protegge dal male

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uesto salmo era cantato da quelli che salivano a Gerusalemme. Il pellegrinaggio era l’occasione per fare memoria della propria appartenenza al popolo eletto, in cammino verso la città che Dio aveva scelto come dimora. Era il primo salmo ad essere cantato, per chiedere a Dio di accompagnare con la sua benevolenza tutto il cammino. Per il cristiano di oggi, abituato ai ritmi frenetici, anche il pellegrinaggio è divenuto qualcosa da fare in fretta, per appagare, a volte, una religiosità superficiale. Non dobbiamo mai dimenticare che la nostra vita è un cammino verso la Patria celeste e questo salmo ci può aiutare: Il Signore ti proteggerà da ogni male,/egli proteggerà la tua vita. /Il Signore veglierà su di te, quando esci e quando entri, /da ora e per sempre.

Il Salmo 120 1

Alzo gli occhi verso i monti: da dove mi verrà l’aiuto? 2

Molti paesi africani sono afflitti da guerre interne, dittature, corruzione. Il Burkina non è esente da tutto questo, ma chi protesta può al massimo bruciare un ufficio governativo, vuoto, perché la vita è troppo preziosa. Eppure, non è facile vivere in Burkina. Non solo per il caldo, il vento, la polvere, la lingua. Non è semplice per un italiano vivere qui anche per la cultura profondamente diversa dal nostro modo di pensare. Gli uomini burkinabé sono molto attenti alla dignità, ma questa parola assume un significato diverso,

Cari amici, ho scelto questo salmo per chiudere il commento alla Sacra Scrittura prima di cedere ad altri il testimone, perché desidero ringraziare la redazione per questa bella esperienza e chiedere ai lettori di pregare per me, per il servizio che svolgo, per i giovani che accompagno nel cammino di fede, per coloro che sosteniamo con la nostra associazione. Grazie di cuore e sante vacanze.

Il mio aiuto viene dal Signore,

che ha fatto cielo e terra. 3

Non lascerà vacillare il tuo piede,

non si addormenterà il tuo custode. 4

Non si addormenterà, non prenderà sonno,

il custode d’Israele. 5

Il Signore è il tuo custode,

il Signore è come ombra che ti copre, e sta alla tua destra. 6

Di giorno non ti colpirà il sole,

né la luna di notte. 7

Dignità violata

Canto delle ascensioni.

Il Signore ti proteggerà da ogni male,

egli proteggerà la tua vita. 8

Il Signore veglierà su di te, quando esci e quando entri,

da ora e per sempre.

che a volte faccio fatica a comprendere. È difficile accettare che un uomo si pieghi di fronte ad un altro uomo in nome di ataviche usanze. Che uno sia sottomesso mentre un altro è innalzato in nome della tradizione. Che il maschio debba essere servito e riverito mentre la donna, solo perché femmina, deve servire. Tutto questo è in profondo contrasto con il significato che noi attribuiamo alla parola “dignità”. Quando diventa pesante assistere a questi piccoli soprusi, quando mi sento in gabbia e vorrei urlare a tutti che dobbiamo “darci una mossa” per il bene di questo Paese, il salmo 120 diventa balsamo sulle ferite: alzando gli occhi verso il monte - più precisamente verso il cielo perché in Burkina non ci sono montagne - affidandomi a Dio, custode, guida, sentinella, ombra che mi copre, il mio animo si calma e il servizio diventa semplice donazione! Caterina Paladino

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Il filo della fede A colloquio con Mons. Giudice: gli incontri, le prime scelte pastorali, i prossimi appuntamenti a partire dal mese di settembre

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e immagini del 4 giugno, giorno del solenne ingresso in diocesi di Mons. Giuseppe Giudice, sono ancora impresse nel cuore di tanti. Il Vescovo pronunciò parole toccanti, quasi un biglietto da visita del ministero che quel giorno iniziava: «Vorrei (…) uscire dalla Chiesa cattedrale e raggiungere tutti coloro che sono lontani, distratti, che forse si sentono esclusi da questo nostro convenire - disse il Vescovo -. Vorrei andare ai crocicchi delle strade, nelle famiglie, nei negozi, nei bar, nei luoghi di ritrovo e di sofferenza, davanti ai monasteri e nei pressi delle case religiose e raggiungere la Concattedrale di Sarno e invitare ognuno, sussurrando specialmente alle orecchie dei giovani, dicendo: Venite, venite alla festa! Vieni, senza di te c’è un posto vuoto». Sono trascorsi appena 20 giorni da quel sabato bagnato di sole e impastato di grazia di Dio. In questo tempo apparentemente breve, il Vescovo ha incontrato tante realtà e persone, cuori desiderosi di essere condotti a Cristo. Il suo volto è sereno e gioioso. Con lo sguardo limpido racconta di aver ricevuto in dono una Chiesa molto vivace, dove è stato fatto un buon lavoro e dove ci sono tante attese. Ma il Vescovo non ha la bacchetta magica. Sarà il lavoro pastorale, fatto in comunione con i sacerdoti, le parrocchie e i diversi organismi diocesani, ad offrire le soluzioni per ogni esigenza.

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Gli incontri Tra i tanti incontri non programmati, Mons. Giudice ricorda con affetto la visita al Centro Diocesano di Azione Cattolica. «Passavo di lì e mi sono fermato». È l’immagine di una Chiesa che va incontro ai suoi figli. «Vengo dall’Azione Cattolica - aggiunge -, anche se mi piace ricordare che l’Azione Cattolica non è tutto. E non tutto è Azione cattolica. Oggi, in una pastorale più variegata e ricca, se ognuno recupera il suo ministero può portare grandi frutti all’interno della Chiesa. Ho incoraggiato i giovani con la parabola biblica “Voi siete il sale della terra”. Ho ricordato loro che il sale deve sciogliersi, perché se non è buono, è gettato e calpestato dagli uomini». Il Vescovo ha parole rassicuranti per chi storce un po’ il naso di fonte a questo amore straripante per i giovani. «Questa attenzione non è escludente - chiarisce -. In una famiglia gli adulti si chinano sui piccoli, così anche nella Chiesa». Ricordiamo tra l’altro che i Vescovi della Regione Campania hanno manifestato grande interesse per il Consiglio Episcopale dei giovani, composto da 12 ragazzi, due per ogni Forania, che aiuteranno il Vescovo a conoscere la diocesi attraverso i loro occhi. «Ai giovani desidero affidare il sito diocesano, il Progetto Policoro auspicando la costituzione di una cooperativa. Supporteranno anche le attività pastorali che proporrò, realizzando la grafica di locan-


“Chi è venuto prima di me ha fatto meglio di me, chi verrà dopo di me farà meglio di me. Io cerco di fare quel poco che il Signore mi suggerisce” Mons. Giuseppe Giudice

dine, inviti e manifesti». Mons. Giudice ha visitato le sei Foranie della Diocesi. Il 9 giugno presso la Concattedrale di Episcopio ha incontrato la Forania di Sarno, il 16 giugno quella di Angri, il 17 giugno la Forania di San Valentino Torio, il 22 giugno quella di Pagani, il 23 giugno la Forania di Nocera Superiore-Roccapiemonte. Il 29 giugno quella di Nocera Inferiore. Commentando questi incontri, il Vescovo ha voluto menzionare la visita alla Forania di Sarno. «Sono entrato in punta di piedi, quasi togliendomi i calzari. Ho ricordato immediatamente le 137 vittime dell’alluvione, perché dove c’è una ferita aperta non si va solo per far festa, è necessario fare sintesi, partire dal passato». Supportato dalla nuova famiglia del Vescovo (don Andrea Annunziata, don Roberto Farruggio e don Antonio Adinolfi), «un’esperienza nuova che sta dando già i suoi frutti in termini di comunione e gioiosa testimonianza», in queste settimane, Mons. Giudice ha incontrato i sacerdoti, «che sono liberi di passare e di fermarsi a pranzo», ha fatto visita a quelli ammalati, ha ricevuto i seminaristi. «Ho visitato i due monasteri di clausura, quello di Sant’Anna e di Santa Chiara dove ho accolto la nuova Madre Badessa. “Come Chiara difese la Città di Assisi dai Saraceni, difendete la città dai lupi rapaci che si vestono da agnelli”: questa l’esortazione per le suore di santa Chiara».

Il tema dell’anno e i prossimi appuntamenti Il Vescovo ha scelto il tema per il prossimo anno

pastorale: Il filo della fede, tratto dal Vangelo di Matteo, al capitolo 4. Lo slogan potrebbe essere sintetizzato in questo modo: Educare e trasmettere la Parola a partire dalla parrocchia. Lo aveva sottolineato già nell’omelia dell’Ingresso in diocesi. «Mi piace ripetere – aveva detto - a tutti i sacerdoti, ai parroci, agli educatori, ai genitori, agli appassionati nell’educare: “non temano di insistere, a tempo e fuori tempo, sulla fedeltà dei battezzati a celebrare nella gioia l’eucaristia domenicale». Ecco perché a settembre si riparte dalla Parola di Dio, immutabile nei secoli ma che chiede di essere adeguata ai tempi con fantasia e creatività. «Ho previsto tre statio. Il giorno 26 settembre ci sarà un convegno storico. Don Carmine Citarella e Mons. Francesco Alfano ci aiuteranno a rileggere il Sinodo diocesano e a ricordare Alfonso e Tommaso Fusco, i nostri beati. In quell’occasione darò delle indicazioni per la pastorale». Il secondo appuntamento è per il 27 settembre, il Vescovo festeggerà i suoi 25 anni di sacerdozio con una solenne Celebrazione eucaristica in Cattedrale. Il terzo appuntamento è per il 9 ottobre e nasce dalla “preoccupazione” pastorale per i ragazzi, «la fascia che la Chiesa sta perdendo. A chi trasmettiamo il filo della fede? Per questo il 9 ottobre incontrerò tutti i bambini che hanno ricevuto la Prima Eucaristia nel corso dell’anno, insieme alle loro famiglie, presso il complesso parrocchiale Santa Maria delle Grazie di Angri, per un pomeriggio di festa che aiuti ciascuno a ripartire dall’Eucaristia domenicale». Lo sfondo di questi tre appuntamenti e della pastorale che sarà meglio presentata il 26 settembre è l’icona di Emmaus e tutto quello che rappresenta. La delusione lungo la strada. Quanti oggi hanno il cuore ferito e smarrito e non sanno in chi riporre la loro speranza? L’accompagnamento della Parola. Sono le scritture ad aprire i nostri occhi, a portare acqua fresca al cuore inaridito. Il sedersi intorno alla mensa. L’Eucaristia che sazia ogni attesa. Il ritorno nella notte a Gerusalemme con la gioia nel cuore: la missione, perché la gioia incontenibile dell’incontro con Cristo non può essere tenuta per sé, ma va comunicata al mondo intero. Si riparte dunque da Cristo, da quell’incontro intimo e speciale che permette, poi, di fare altri passi. Antonietta Abete Insieme - Luglio 2011

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Educare alla vita buona

di Silvio Longobardi

La parrocchia, essenziale punto di raccordo Continua la riflessione sul documento Educare alla vita buona del vangelo che offre gli orientamenti pastorali per il decennio 2010 - 2020. La parola che proponiamo questo mese è parrocchia

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a parrocchia, insieme alla famiglia e alla scuola, rappresenta uno dei luoghi educativi. Nel documento della CEI è presentata come “la comunità educante più completa in ordine alla fede” (n. 39). Essa, infatti, attraverso l’evangelizzazione e la catechesi, la liturgia e la carità, “offre gli elementi essenziali del cammino del credente verso la pienezza della vita in Cristo”. Questo riconoscimento si inserisce in una più ampia riflessione pastorale che si guarda bene dal sottolineare la centralità della parrocchia. Al centro c’è la persona umana (n. 53) con tutto il suo bagaglio di esigenze. Il quarto capitolo del documento – che ha per titolo “la Chiesa, comunità educante” – inizia con il riferimento al “primato educativo della famiglia” (n. 36); e prosegue ricordando che il desiderio di rispondere alle esigenze dei ragazzi e dei giovani “porta a superare i confini parrocchiali e

ad allacciare alleanze con le altre agenzie educative” (n. 42). In mezzo vi è la parrocchia. Vi sono tematiche e impegni pastorali che, per loro natura, superano la competenza della singola parrocchia, anche di quella più organizzata. È utopistico pensare che una parrocchia debba o possa fare tutto. Nella nota pastorale Il volto missionario della parrocchia in un mondo che cambia si afferma: “è finito il tempo della parrocchia autosufficiente” (n. 11). Occorre un progetto pastorale che superi ogni forma di sterile particolarismo.

La fontana del villaggio La parrocchia che abbiamo ereditato presenta spesso i caratteri di una monade chiusa in se stessa, una comunità autoreferenziale. Nei decenni passati, in cui il mondo era come diviso a compartimenti stagni, il pro-

blema non emergeva in tutta la sua gravità. Ma nel tempo della globalizzazione quel modo di intendere la parrocchia diventa un oggettivo ostacolo alla comunione ecclesiale. Per questo il nostro Sinodo diocesano ha proposto “la valorizzazione della Forania come zona pastorale” (n. 80). La parrocchia sta al centro perché è il naturale punto di raccordo della comunità ecclesiale nelle sue più diverse espressioni. Ma la vita ecclesiale è ben più ampia di quella che in via ordinaria passa attraverso la parrocchia. Quanta gente cerca e trova nei santuari la luce di Dio! E quanti incontrano Dio nelle corsie di un ospedale o nelle aule di una scuola o negli ambienti di lavoro. Giovanni XXIII definiva la parrocchia come la “fontana del villaggio”, grazie a quest’acqua, che tutti possono attingere gratuitamente, il Vangelo entra nei rivoli della storia.

La parrocchia - Chiesa che vive tra le case degli uomini – continua a essere il luogo fondamentale per la comunicazione del Vangelo e la formazione della coscienza credente; rappresenta nel territorio il riferimento immediato per l’educazione e la vita cristiana a un livello accessibile a tutti; favorisce lo scambio e il confronto tra le diverse generazioni; dialoga con le istituzioni locali e costruisce alleanze educative per servire l’uomo. (Educare alla vita buona del vangelo, n. 41)

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IN DIOCESI a cura dell’ufficio per la Pastorale Giovanile

Un gruppo di volontari della GMG pronti ad accogliere i giovani a Madrid

Vincitori di “I feel CUD”

Zaino in spalla,

pronti a partire per la GMG

Il gruppo dei giovani di S. Maria del Presepe di Nocera Inf. ha partecipato e vinto il concorso nazionale “I feel CUD” organizzato dall’8xMille insieme al Servizio Nazionale di Pastorale Giovanile. Il concorso consisteva nel raccogliere i modelli CUD di pensionati e lavoratori dipendenti e consegnarli ai centri CAF Acli per destinare l’8xMille alla Chiesa Cattolica. Grazie all’impegno di tutta la comunità parrocchiale, i giovani sono riusciti ad ottenere il primo premio consistente in un viaggio di gruppo per la GMG 2011 a Madrid.

Manca un mese al grande incontro dei giovani col Papa a Madrid

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ra un mese partiranno i tre gruppi di giovani della nostra diocesi che parteciperanno alla Giornata Mondiale della Gioventù a Madrid. Il primo gruppo partirà l’11 agosto con un autobus, il secondo gruppo raggiungerà il primo con 2 autobus a Barcellona, mentre il terzo gruppo arriverà con l’aereo direttamente a Madrid. Per prepararsi al meglio alla GMG, i giovani saranno inviati a Madrid dal nostro Vescovo Giuseppe Giudice, che consegnerà loro la maglietta diocesana che li accompagnerà in questo viaggio il prossimo 20 luglio. Un cammino di fede e di festa per i giovani. La GMG non è solo il grande evento che quest’anno porterà i giovani di tutto il mondo a Madrid per incontrare il Papa, ma un vero e proprio cammino di fede che li forma ad amare Cristo e la sua Chiesa. A partire dalla prima GMG del 1985, questo grande

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evento è cresciuto sempre più fino a diventare un percorso di fede integrato nella pastorale ordinaria di diocesi e parrocchie. Per questo motivo, la partecipazione alla GMG avviene per lo più attraverso la proposta diocesana della Pastorale Giovanile che, insieme al viaggio a Madrid, ha organizzato anche il cammino annuale di formazione e preparazione a questa festa. Un’occasione per scoprire la ricchezza dell’altro. I giovani della nostra diocesi parteciperanno alla GMG insieme al gruppo regionale che prevede anche una forte esperienza di gemellaggio con l’Arcidiocesi di Barcellona. Qui i giovani campani, insieme ai giovani della diocesi di Milano e di alcune diocesi piemontesi, vivranno intensi momenti di scambio con i giovani spagnoli di questa bellissima città. Il percorso di gemellaggio culminerà il 14 agosto sera con la Festa degli Italyani celebrata nel-

la splendida cornice della Sagrada Familia e che, probabilmente, sarà trasmessa in diretta da TV2000. Un incontro che cambia la vita. I giorni di Madrid sono il centro della GMG: le catechesi dei Vescovi, l’arrivo del Papa, i festival culturali, la Via Crucis rappresentano soltanto il preludio dell’evento principale che è la Veglia di Adorazione a Cuatros Vientos, dove sono previste più di un milione di persone. Il cammino continua. La GMG non finisce a Madrid, la celebrazione di domenica 21 agosto rappresenta il mandato del Papa ad essere testimoni nelle proprie comunità parrocchiali e nei luoghi in cui ogni giovane vive la propria vita e la propria fede. Il viaggio di ritorno a casa diventa così l’inizio di un nuovo cammino al servizio della Chiesa particolare che è in Nocera Inferiore-Sarno. Carmine Giordano


a cura dell’Ufficio per la Dottrina Sociale e la Pastorale del Lavoro Commissione diocesana Pastorale del Lavoro e della Solidarietà Commissione diocesana “Giustizia e Pace”, salvaguardia del Creato ed educazione alla mondialità

La questione educativa è decisiva per lo sviluppo del Sud Il documento Chiesa Italiana e Mezzogiorno pone l’accento sulla sfida educativa

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in dal 1996 i Vescovi siciliani hanno additato la sfida educativa come la più decisiva per lo sviluppo integrale del Sud. I cambiamenti sociali ed economici che si sono attuati anche nel Mezzogiorno hanno reso sempre più incerto sia il senso della socialità sia quello della legalità. L’indebolimento del senso di legalità, poi, «ha prodotto un inquinamento esteso e profondo che investe non soltanto la devianza penale, ma la stessa cultura delle regole di una convivenza ordinata». Da qui la proposta di rilanciare un serio e vigoroso processo educativo, destinato specialmente ai giovani, perché siano formati a dare un contributo qualificato alla società. Di fatto è nel campo dell’educazione delle giovani generazioni che si riscontra oggi una tendenza al ribasso, che omologa in negativo tutte le regioni d’Italia. Si deve reagire urgentemente contro questo progressivo degrado. Il Mezzogiorno può divenire un laboratorio in cui esercitare un modo di pensare diverso, cioè la capacità di guardare: al gratuito e persino al grazioso, e non solo all’utile e a ciò che conviene; al bello e persino al meraviglioso, e non solo al gusto e a ciò che piace; alla giustizia e persino alla santità, e non solo alla convenienza e all’opportunità.

Cresce l’egoismo «La mancanza di senso della socialità ha prodotto tendenze egoistiche, gonfiando il catalogo dei diritti e delle pretese dei singoli, esaltando l’individualismo, lasciando in ombra i doveri, le relazioni, le responsabilità», scrivono i Vescovi siciliani già dal 1996.

Investire nella scuola Per far maturare questa particolare sensibilità, spirituale e culturale a un tempo, è necessario impegnarsi in una nuova proposta educativa, rigenerando e riordinando gli ambiti in cui ci si spende per l’educazione e la formazione dei giovani. La questione scolastica deve essere affrontata come espressione della questione morale e culturale che preoccupa tutti in Italia e che nel Mezzogiorno raggiunge livelli drammatici. Una concreta espressione di attenzione pastorale potrebbe consistere nella definizione di percorsi mirati per i giovani più dotati, in particolare per quelli che si trasferiscono nel Centro-Nord per continuare gli studi. Quest’azione dovrebbe coinvolgere anche le autorità civili, come forma di investimento per disporre domani di una classe dirigente adeguatamente preparata. Un ruolo educativo particolare riveste la famiglia e, al suo interno, in particolare la presenza tradizionale e ricca di sapienza della donna. A maggior ragione ci sentiamo provocati dalla sfida educativa sul versante della catechesi. Questa pure, nelle parrocchie e in ogni realtà associativa, va ripensata e rinnovata. Essa non può limitarsi a essere scuola di dottrina, ma deve diventare occasione d’incontro con la persona di Cristo e laboratorio in cui si fa esperienza del mistero ecclesiale, dove Dio trasforma le nostre relazioni e ci forma alla testimonianza evangelica di fronte e in mezzo al mondo. Da essa dipende non soltanto la corretta ed efficace trasmissione della fede alle nuove generazioni, ma anche lo stimolo a curare e maturare una qualità alta della vita credente negli adolescenti e nei giovani. In questo quadro trova spazio l’esigenza di ripensare e di rilanciare le scuole di formazione sociale e politica, come pure le iniziative di formazione comunitaria intensiva. p. Pietro Lombardi

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a cura dell’Ufficio Liturgico Diocesano

Curiosità liturgiche Scopriamo insieme perché la benedizione del Vescovo è diversa da quella dei sacerdoti Perché la benedizione del Vescovo, per le parole e i gesti utilizzati, è diversa da quella dei presbiteri? La benedizione episcopale si differenzia da quella dei presbiteri per almeno due motivi. Innanzitutto il Vescovo condivide la successione apostolica, quindi è egli stesso successore degli apostoli e come tale partecipa in maniera speciale al sacerdozio di Cristo. Per questo motivo, nel pronunciare la formula trinitaria, egli ripete per tre volte con la mano il segno di croce, per ogni persona della SS. Trinità. La sua benedizione esprime la pienezza della Trinità che attraverso gli apostoli (e i Vescovi loro successori) giunge alla Chiesa. Anche la formula che precede la benedizione vera e propria appartiene esclusivamente ai vescovi. Noi siamo abituati a sentire la formula responsoriale “Sia benedetto il nome…”, in

realtà questa è solo una delle formule possibili che troviamo nel cerimoniale dei Vescovi, ma è certamente la più usata almeno in Italia. Questa sorta di introduzione alla benedizione episcopale vuole sottolineare ancora di più la pienezza del sacerdozio episcopale e la guida che il Vescovo detiene della porzione di Chiesa che gli è affidata. Chi, poi, ha partecipato all’ingresso del nuovo vescovo in Diocesi si sarà accorto di una benedizione ancora diversa utilizzata durante la Messa dell’inizio del ministero pastorale. Quella benedizione, introdotta dal Diacono (già nell’atto penitenziale viene anticipata) e che viene impartita citando gli apostoli Pietro e Paolo, concede l’indulgenza plenaria (rispettate le condizioni previste dalla Chiesa) e ogni vescovo ha facoltà di impartirla tre volte nell’anno, nella Diocesi. Piercatello Liccardo

Verso il Congresso Eucaristico Nazionale I volontari

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l Congresso eucaristico sarà un momento ecclesiale da vivere come pellegrini, ma può divenire una bella opportunità per chi volesse mettersi al servizio di quanti giungeranno ad Ancona nei giorni del Congresso. Ai volontari verrà offerto gratuitamente vitto e alloggio per i giorni permanenza, essi dovranno

provvedere solo alle spese di viaggio (ma un passaggio con qualche gruppo si trova sempre!). Il loro compito sarà quello di garantire ai pellegrini un buono svolgimento del Congresso, aiutandoli negli spostamenti, fornendo informazioni, assistenza ai luoghi delle celebrazioni o agli spazi comuni di distribuzione

dei pasti. Insomma, tutto quello che serve affinché i pellegrini facciano una buona esperienza. Per quanti fossero interessati sul sito www.congressoeucaristico.it nella colonna di sinistra della pagina principale, ci sono tutte le informazioni necessarie per iscriversi a questo servizio. Piercatello Liccardo

Ingresso in Diocesi, la benedizione del Vescovo

Vocabolario liturgico

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Il Messale

l Messale (latino Missale) è propriamente il libro delle Messe. Certamente tutti avranno fatto caso al libro dalla copertina amaranto che il sacerdote ha sull’altare e da cui legge le parole per celebrare la Santa Messa. In quel libro sono contenute le formule per tutte le parti della Messa e per tutti i giorni dell’anno, comprese le celebrazioni dei santi e le diverse feste liturgiche. Da quel libro, il sacerdote prende le formule da utilizzare e anche le istruzioni (rubriche) su come celebrare. I movimenti del corpo, i gesti, l’utilizzo delle parole. Il Messale è vincolante per ogni sacerdote che non può celebrare in maniera diversa o con parole diverse, se vuole rimanere in comunione con la preghiera di tutta la Chiesa. P.L.

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a cura della Caritas Diocesana

Il Circo mediatico dell’informazione Con gli anni cresciamo, ma impariamo a difenderci dai prestigiatori che vogliono incantarci, raccontandoci un mondo che non esiste?

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uando ero bambino i miei mi portavano spesso al circo e ricordo che tra tutti i numeri, il mio preferito era quello del prestigiatore. Era divertente “credere” ad una realtà “manipolata” senza rendersene conto, perché l’attenzione era distratta da altri gesti. Oggi non vado più al circo e sono costretto a vivere nella mia realtà non altrettanto affascinante, ma, come la maggior parte di noi, ho ancora un circo che vuole “distrarmi” e presentarmi una realtà “manipolata”: il circo mediatico dell’informazione. I nuovi prestigiatori sono coloro che si prestano ad accendere le luci su di un evento, solo per spegnerle su altri dai quali bisogna distrarre l’opinione pubblica. Allora tutti ci interessiamo al caso “Ruby” ed alle vicende private del nostro premier, e dimentichiamo che i nostri giovani non hanno un futuro; ci indigniamo per lo scandalo del calcio-scommesse, ma dimentichiamo quello delle morti bianche sul lavoro; ci preoccupiamo dell’ondata di immigrati, ma ignoriamo che a due passi da casa nostra, in Libia, si sta combattendo una guerra che uccide i civili, e che le armi usate dagli eserciti delle cosiddette nazioni civili sono prodotte e vendute anche da noi italiani.

Libera “mente” Che strano mondo: date le moderne tecnologie sarebbe possibile conoscere tutto in tempo reale, invece queste stesse tecnologie vengono usate per creare un universo virtuale, dove accade solo quello che si vuole mostrare e le giustificazioni dei fatti sono costruite a tavolino, spesso ignorando i più elementari principi etici. Ormai i nostri cervelli si accendono e si spengono con il telecomando: una notizia è vera ed importante se detta al telegiornale e ciò che i media non dicono non esiste, non accade. Per credere vero il trucco del prestigiatore bisogna avere l’ingenuità di un bambino. Quando si cresce si diventa abbastanza smaliziati da sapere che la verità è un’altra. Forse dovremmo cominciare a crescere e diventare adulti anche come popolo; liberiamo i nostri cervelli dal telecomando, lasciamoli sempre accessi: in questo modo potremmo scandalizzarci

per cose più serie e manifestare ai potenti la nostra volontà di pace. Come sarebbe bello sentire dal telegiornale di turno che è assurdo preoccuparsi del popolo degli immigrati, fratelli sfortunati che chiedono solo di essere accolti e di lavorare per vivere, mentre è scandaloso che si continui a cercare soluzioni di pace bombardando i popoli per colpire i regimi. Non esiste “guerra preventiva”, non esistono “missioni di pace”; la pace si costruisce con il rispetto della dignità umana, con la tolleranza, con l’amore vicendevole. È un sogno? Forse, ma chissà... alle volte basta essere in tanti e tutti motivati per far sì che i sogni si avverino. Allora saremmo “prestigiatori alla rovescia”, che attirano l’attenzione sui trucchi per mostrare la verità. Edoardo Tafuto

Per informazioni Rivolgersi alla Caritas Diocesana: agli uffici, in via S. Pasquale, 27 Codola di Roccapiemonte, presso la Chiesetta di San Pasquale, sono aperti al pubblico tutti i martedì dalle ore 10,00 alle ore 12,30.

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IN BACHECA a cura della Redazione

Auguri di buon compleanno a:

Buon anniversario di ordinazione sacerdotale a:

Mons. Mario Ceneri (S. Michele Arc., Sarno) il primo luglio, don Pietro Califano (Canonico della Cattedrale) il 4 luglio, p. Gigi Lamberti (eremo di S. Erasmo) il 5 luglio, don Salvatore Fiore il 12 luglio, don Roberto Farruggio (Maria SS.ma di Costantinopoli) il 13 luglio, p. Silvano Controne (S. Antonio di Padova, Poggiomarino) il 14 luglio, don Enrico Ascolese (S. Maria del Carmine, Angri) il 15 luglio, p. Maurizio Buonocore (S. Maria degli Angeli, Nocera Sup.) il 24 luglio e p. Pietro Lombardi (S. Alfredo, Sarno) che compie 70 anni, don Giuseppe Capaldo il 25 luglio, p. Massimo Staiano (S. M. Maddalena in Armillis, S. Egidio del M. Albino) il 26 luglio, p. Saverio Santomassimo (S. Alfonso, Pagani) il 29 luglio. Don Rosario Ingenito (S. Anna, Nocera Inf.) il 2 agosto, don Antonio Adinolfi (S. Giovanni e S. Bartolomeo, Nocera Sup.) il 4 agosto, mons. Mario Vassalluzzo (S. Michele Arc., Nocera Sup.) il 12 agosto, don Antonio Mancuso (Maria SS.ma delle Tre Corone, Sarno) e don Vincenzo Buono (S. Teodoro, Sarno) il 18 agosto, don Andrea Amato (S. Matteo Ap., Nocera Inf.) il 24 agosto, don Diodato Ruggiero (Canonico della Cattedrale) il 26 agosto, don Aniello M. Carillo (S. Sebastiano, Sarno) il 27 agosto.

P. Raffaele Bufano (S. Maria degli Angeli, Nocera Sup.), mons. Alfonso Desiderio (S. Maria delle Grazie, Pagani), Mons. Vincenzo Leopoldo (S. Giovanni Battista, Angri) il primo luglio; don Antonio Palumbo (Cappellano del Cimitero di Angri) il 2 luglio; don Ciro Scarpetta (Cappellano del Cimitero di Nocera Inf.) il 3 luglio; don Alessandro Cirillo (S. Giacomo Ap., S. Valentino), p. Antonio Cuomo (S. Giovanni Battista, Nocera Inf.), don Giovanni Longobardi (Assistente spirituale della Cong. di S. Caterina in Angri), mons. Alfonso Raiola il 4 luglio; don Luigi La Mura (S. Maria di Costantinopoli, Angri) e don Gianfranco Marotta il 6 luglio; don Diodato Ruggiero (Canonico della Cattedrale) l’8 luglio, don Aniello M. Carillo (S. Sebastiano, Sarno) l’11 luglio; mons. Benedetto Abate (Arciprete della Cattedrale) che il 15 luglio compie 60 anni di sacerdozio; don Vincenzo Russo il 21 luglio; mons. Pietro Milite (Officiale del Tribunale Apostolico della Rota Romana) il 25 luglio. P. Giuseppe Gazzaneo (S. Maria della Foce, Sarno) che il 3 agosto compie 15 anni di sacerdozio, p. Saverio Santomassimo (S. Alfonso, Pagani) il 4 agosto. Tutto il popolo di Dio eleva preghiere di ringraziamento per il dono del vostro sacerdozio, continuate a guidarci con la saggezza del vostro ministero.

Auguri di buon onomastico a: P. Silvano Controne (S. Antonio di Padova, Poggiomarino) il 10 luglio, mons. Benedetto Abate (Arciprete della Cattedrale) l’11 luglio, don Enrico Ascolese (S. Maria del Carmine, Angri) il 13 luglio, mons. Carmine Citarella (S. Maria delle Grazie, Roccapiemonte) e don Carmine Vitolo (S. Lorenzo in S. Egidio del M. Albino) il 16 luglio. Mons. Alfonso Desiderio (S. Maria delle Grazie, Pagani), mons. Alfonso Raiola, don Alfonso Santoriello (S. Giuseppe, Nocera Inf.) e padre Alfonso Amarante (S. Alfonso, Pagani) il primo agosto; don Salvatore Fiocco (Cancelliere diocesano) e don Salvatore Fiore il 6 agosto; mons. Gaetano D’Acunzi e mons. Gaetano Ferraioli (S. Maria delle Grazie, S. Valentino) il 7 agosto; mons. Domenico Cinque (S. Prisco, Nocera Inf.), don Domenico D’Ambrosi (S. Maria delle Grazie, Angri) e don Domenico La Guardia l’8 agosto; don Alessandro Cirillo (S. Giacomo Ap., S. Valentino) il 26 agosto, don Diodato Ruggiero (Canonico della Cattedrale) il 26 agosto. Siate lieti e forti ogni giorno della vostra vita sull’esempio dei santi!

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Un augurio speciale a mons. Illiano Festeggia il 26 luglio l’onomastico e il 27 luglio il compleanno. L’affetto di tutta la Chiesa di Nocera-Sarno si riversa nella preghiera che vogliamo innalzare insieme al Signore, perché rivolga uno sguardo speciale a colui che per tanti anni si è speso per manifestare a tutti la presenza del Buon Pastore.

Foto Salvatore Alfano

Il Signore ricolmi di benedizioni e di gioia i loro giorni. Auguri!


News dalle Parrocchie Foranie di Nocera Inferiore e di Sarno

Anche se in molti, siamo un sol corpo Processione eucaristica cittadina per le comunità di Sarno e di Nocera Inferiore

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orpus Domini: festa dell’Eucaristia, del Sacramento che, per sua essenza, chiama a raccolta e crea comunione. Il 26 giugno si è ripetuto a Sarno l’evento che, ormai da anni, caratterizza la forania durante questa festa liturgica: la solenne processione eucaristica cittadina. Fonte di ogni nostro passo è il Signore e il pane spezzato insieme da tutta la comunità sarnese

sottolinea questa unione: dopo la Concelebrazione eucaristica nella Concattedrale di Episcopio il clero e l’assemblea si sono avviati in preghiera, portando in processione il SS.mo Sacramento per le strade principali della città. Lo stesso momento di fede ha vissuto, per la prima volta, la città di Nocera Inferiore: con la guida di mons. Giudice il popolo nocerino ha rinsaldato il vincolo di unità che lega le varie

La calata dell’angelo

parrocchie. Dopo la Concelebrazione eucaristica nella parrocchia del Corpo di Cristo si è tenuta la solenne processione eucaristica, terminata nella parrocchia di S. Maria del Presepe. Così, se non in unione fisica, ma in comunione di preghiera, le due città hanno manifestato la loro appartenenza ad un unico Dio, ad un’unica fede, ad un’unica Chiesa. Mariangela Giudice

San Bartolomeo apostolo - Corbara

Si ripete il tradizionale rito. Appuntamento il 17 luglio dalle ore 19,30 in piazza Sala a Corbara

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a calata dell’angelo è un’antica tradizione corbarese, nata dalla spiritualità dei taglialegna che, utilizzando gli attrezzi del loro mestiere, professavano devozione a Sant’Erasmo, vescovo e martire, compatrono di Corbara, insieme a San Bartolomeo. La Passio che narra la sua vita risale al VI secolo, ma è ampiamente leggendaria. In essa leggiamo che Erasmo fu liberato per due volte da un angelo mentre era rinchiuso in carcere, la seconda volta sarebbe stato l’arcangelo Michele. Da più di mezzo secolo i corbaresi rinnovano la loro devozione verso il Santo, attraverso l’utilizzo dei loro mezzi di lavoro quotidiano, ossia lo ‘nzartio: la teleferica che serviva ai vecchi palorciai per trasportare le fascine di legno da monte a valle. Con la calata si commemora il salvataggio dalla prigionia di Sant’Erasmo. Un figurante, vestito da angelo e sospeso alla teleferica a circa 80 metri dal suolo, viene calato dal sagrato della chiesa, oggi eremo di Sant’Erasmo, per terminare la sua discesa circa 150 metri più a valle. Durante la discesa viene fermato a mezz’aria per tredici volte, per consentirgli di intonare a ffronna gli stornelli di un canto di devozione a Sant’Erasmo, a San Bartolomeo ed alla Madonna Regina del Rosario, lanciando fiori ed incenso. Le ultime strofe della tra-

dizionale nenia sono dedicate ai corbaresi emigrati e contengono un’invocazione affinché il Santo li protegga “in ogni lor periglio”. Oltre a numerosi giovani che ogni anno collaborano a questa operazione, i veri maestri sono alcuni veterani del mestiere. Dallo scorso anno la manifestazione è trasmessa in diretta streaming video sul sito www.apcommunication.it. In tal modo centinaia di corbaresi, emigrati al nord Italia o all’estero, hanno la possibilità di seguire l’evento. Domenico De Rosa

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News dalle Parrocchie San Giacomo Maggiore Apostolo - San Valentino Torio

Il polittico di Andrea da Salerno

Il 23 luglio la nostra parrocchia festeggerà il 500° anniversario di quest’opera d’arte. Con un piccolo rammarico…

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on è una semplice tavola di legno, ma un’opera d’arte; una pittura che non racconta solo la sua bellezza estetica, ma che porta con sé anche i segni del tempo, di un tempo che è stato grande: il tempo del Rinascimento. Tutto in quel tempo correva verso le grandi conquiste della mente: nella pittura, nella scultura, nell’architettura l’uomo realizzava il genio del suo essere. Anche negli angoli più nascosti si custodiscono vestigia di quel genio, come la tavola di legno chiamata da tutti, da 500 anni, il Polittico di Andrea da Salerno, uomo che con la sua pittura ha portato lo spirito del rinascimento pittorico sin nel Meridione dell’Italia. 1511 – 2011: questo è lo spazio temporale, che ci separa dal genio di Andrea Sabatini detto Andrea da Salerno, il quale con la sua maestria dipinse la meravigliosa opera, che gelosamente conserviamo ancora oggi nella nostra bellissima Chiesa di S. Giacomo in San Valentino Torio. Molti sono coloro che vengono rapiti, entrando nella nostra Chiesa, dall’imponenza e dalla bellezza del capolavoro raffigurato dall’artista rinascimentale, che su commissione del Dominus Carolus Paolilli, volle dipingere in un trittico meraviglioso la Vergine delle

Grazie, madre di provvidenza per i viventi e madre di misericordia per i defunti e, accanto a Lei, San Giovanni Battista, San Giacomo apostolo, San Michele arcangelo e San Sebastiano. Mentre invito tutti a partecipare all’evento celebrativo di sabato 23 luglio alle ore 20,00 presso la Chiesa parrocchiale di San Giacomo maggiore apostolo, devo denunciare la totale assenza degli enti pubblici, che per festini e sagrette varie i fondi li sanno trovare (anche in questi tempi di magra) per accontentare gli amici di turno. Devo qui dire, a mio malincuore, che non sono stati stanziati fondi per sponsorizzare e curare un’occasione, più unica che rara, di fare cultura, ossia di poter celebrare un evento che pone il suo accento sull’arte, che è patrimonio di tutti e segno di civiltà. La Storia non parla solo dai libri, ma anche attraverso le opere d’arte! Mentre il treno corre sulla strada di casa, mi lascio alla spalle la meravigliosa Firenze con le sue bellezze e il suo patrimonio d’arte, ma soprattutto con la sua fede e la sua storia.. Noi che cosa lasceremo ai nostri posteri? Don Alessandro Cirillo

Prime Comunioni

San Teodoro - Sarno

La prima comunione è un momento prezioso non solo per i bambini, ma per tutta la comunità che si fa garante e depositaria della fede

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nche quest’anno sono stati numerosi i bambini che si sono accostati per la prima volta al sacramento dell’Eucaristia: nei primi due turni, che si sono svolti nel mese di luglio, circa 25 bambini hanno vissuto con ansia e trepidazione questo momento di profonda importanza per la vita di ogni cattolico.

Un augurio speciale a loro e a tutti gli altri che nel mese di agosto parteciperanno in pienezza alla Celebrazione eucaristica. Come segno di questo momento così speciale per loro, hanno ricevuto in dono una cornice di legno dove potranno custodire una foto ricordo di questo giorno di festa. Emanuele Robustelli

Il parroco con alcuni dei bambini che hanno ricevuto la Prima comunione Foto Salvatore Mancuso

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News dalle Parrocchie S. Maria Maddalena in Armillis - S. Egidio del Monte Albino

Fiori, colori ed emozioni a S. Egidio Concluso tra bellezze artistiche e naturali il Tempo di Pasqua della nostra comunità

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l Tempo pasquale si è concluso con fervide iniziative sia parrocchiali che della Pro Loco cittadina. Dal punto di vista religioso, per contemplare più profondamente il mistero della resurrezione di Gesù, il 12 giugno, undici bambini della parrocchia hanno ricevuto il Corpo ed il Sangue di Gesù nella loro prima Comunione. Dopo un lungo percorso di preparazione spirituale, durato quattro anni, i bambini e le loro famiglie hanno partecipato con entusiasmo e commozione alla Celebrazione eucaristica officiata dal sacerdote Salvatore Fiocco e curata dall’attento e premuroso gruppo di catechiste. Inoltre, la comunità parrocchiale, il 18 giugno ha vissuto un altro importante momento spirituale

recandosi in preghiera a S. Giovanni Rotondo per visitare la nuova tomba di Padre Pio. Le spoglie del Santo sono, infatti, deposte in una nuova Cripta di circa 2.000 metri quadrati, realizzata interamente in oro massiccio e abbellita con splendidi mosaici realizzati da padre Marko Rupnik, uno dei più grandi esperti di arte sacra, con il contributo di artisti provenienti da otto Paesi diversi. Inoltre, nel pomeriggio della stessa giornata, il gruppo di fedeli ha visitato il Santuario dell’Incoronata situato nella Diocesi di Foggia-Bovino. I devoti ed i pellegrini, prima di salire a venerare l’antica e taumaturgica statua della Madonna, si sono unti la fronte con fede e devozione, attingendo l’olio benedetto nell’apposita cappella dell’unzione. È un ge-

sto semplice, ma sempre compiuto con rispetto e sincera venerazione per invocare grazie e conforto dalla Madre celeste. Infine, il 19 giugno, a Sant’Egidio del Monte Albino si è svolta la “colorata” premiazione dei partecipanti al concorso cittadino “Sant’Egidio Paese Fiorito”, indetto lo scorso mese di aprile dalla Pro Loco e promosso dal Dott. A. Tortora, Consigliere per Cultura ed Iniziative. Al Concorso hanno partecipato fervidamente circa quaranta famiglie per abbellire il Centro Storico del paese. A costoro, durante la premiazione, il presidente della Pro Loco, Angelina De Rosa, ha riconosciuto premi in denaro e un raffinato piatto in ceramica. Maria Ermelinda Di Lieto

San Giovanni Battista - Nocera Inferiore

In bici per Nocera Hanno invaso anche il cortile del Palazzo vescovile i trecento partecipanti alla settima edizione della “Bicicalesando”, la pedalata ecologica che lo scorso 26 giugno ha attraversato la città di Nocera Inferiore. Promossa dalla parrocchia di San Giovanni Battista nell’ambito dei festeggiamenti in onore del santo patrono, la “Bicicalesando” ha colorato di rosa la città. Durante la sosta al Vescovado, il vescovo monsignor Giuseppe Giudice ha salutato le centinaia di partecipanti esortandoli a portare «colore e pulizia in una città piena di rifiuti». Sal. D’An.


News dalle Parrocchie Notte bianca: l’AC c’è!

San Biagio - S. Marzano sul Sarno

L’Azione Cattolica partecipa all’iniziativa per far conoscere il carisma dell’associazione

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a “Notte bianca dei sapori” a S. Marzano è un’iniziativa intesa a promuovere e valorizzare le attività e i prodotti tipici del territorio. Oltre le degustazioni enogastrono-

miche e l’animazione consueta di cantanti e artisti di strada, è stato possibile incontrare anche uno stand “insolito”. Anche l’Azione Cattolica ha preso parte all’evento contribuendo all’animazione della serata. Durante la festa sono state proiettate immagini e foto che raccontavano la storia, le caratteristiche, lo stile dell’AC parrocchiale. Per l’occasione sono state pensate varie modalità di animazione rivolte alle diverse fasce d’età: giochi ed attività ludiche per i più piccoli, karaoke per i più giovani. Gli adulti si sono, invece, occupati delle pubbliche relazioni, entrando in contatto con le persone affluite nel corso della notte bianca ed invitandoli a prendere parte all’animazione. Durante la serata è stata organizzata, inoltre, anche una pesca di beneficenza. Partecipare a questo evento è stato un modo per essere parte attiva nel territorio, anche per far conoscere ancora di più l’AC.

m. g.

100 volte Insieme Dopo la parrocchia di S. Maria dei Bagni scopriamo la realtà parrocchiale di S. Biagio in S. Marzano La parrocchia di S. Biagio copre tutto il territorio cittadino ed è il punto di riferimento della comunità di S. Marzano. Proprio per questo motivo risulta tanto più prezioso l’operato svolto dalla parrocchia, che può essere considerata il centro primario e privilegiato di diffusione di Insieme nella cittadina sanmarzanese. Mensilmente la comunità di S. Biagio, vende circa 100 copie, della cui distribuzione si occupa il prof. Luciano Vastola, presidente dell’Ass. Editrice Insieme, sostenendo il periodico dall’inizio.


IN PARROCCHIA

A cura della comunità parrocchiale San Giovanni Battista Angri

Angri in festa

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La facciata della Collegiata di San Giovanni Battista

omenica 26 giugno, festa del Corpus Domini: piazza Doria ad Angri è piena di fedeli accorsi per partecipare alla processione per le strade della città. Don Vincenzo Leopoldo, parroco della chiesa di S. Giovanni Battista, ci racconta la tradizione del paese legata a questa festa. «È antichissima consuetudine che la processione parta dalla collegiata di S. Giovanni, percorra le strade principali del paese e termini in una delle parrocchie di Angri, dove si svolge la celebrazione finale. Come parroco, anche per quest’anno ho cercato di coinvolgere tutte le comunità e movimenti della città per la ricorrenza del Corpus Domini, festività che parte dalle Quarantore, fino alla veglia Eucaristica del sabato sera». Quali sono stati i momenti più vissuti? Il sabato sera è cominciata l’adorazione notturna, animata a turno da tutti i gruppi del territorio secondo lo stile proprio di ogni associazione. C’è stata una buona partecipazione, anche di molti giovani. La domenica è stata celebrata la Messa solenne ed alla fine è partita la processione. Come l’anno scorso, la partecipazione dei fedeli è stata sentita. Oltre lo sforzo organizzativo, qual è l’aspetto che richiede maggiore cura? Ogni nostro sforzo tende a sensibilizzare i fedeli perché non vedano nella celebrazione del Corpus Domini solo una grande parata, ma prendano coscienza che il mistero dell’incarnazione e dell’Eucaristia è l’unica salvezza dell’uomo. E dopo il Corpus Domini, la cittadinanza è tornata a riunirsi per la festa patronale… La festa di S. Giovanni, che solitamente festeggiamo

La liturgia del Corpus Domini e la Festa di S. Giovanni Battista, patrono della città di Angri, raccontate dal parroco della Chiesa madre, don Vincenzo Leopoldo la domenica successiva al 24 giugno, è stata spostata alla prima domenica di luglio perché quest’anno cadeva in coincidenza con il Corpus Domini. La statua del santo è stata tolta dalla nicchia e posta sull’altare e, come ogni anno, il sabato pomeriggio è stata portata in processione verso la parrocchia della Madonna delle Grazie, dove abbiamo celebrato la funzione religiosa. La domenica, a partire dalle 6.30 la piazza era piena di gente: oltre 3000 persone aspettavano che la statua uscisse per la peregrinatio. Quest’anno la santa Messa delle 6.30 è stata celebrata dal neo Vescovo mons. Giudice. Alla fine della processione, il corteo è tornato in piazza per eseguire un rito antichissimo: c’è l’uso che il parroco benedica la folla con una reliquia di S. Giovanni portata dalla Terra Santa. Io sto cercando di trasformare questo momento in un atto di consacrazione, recitando insieme a tutti i presenti una preghiera al Santo. Quanto sono antiche la devozione al Santo e l’adorazione di questa reliquia? Si tratta di un rito che risale al 1.300, quando fu costruita questa chiesa. È grande la devozione di tutta la città per il Santo, per cui è facile immaginare quanto il popolo tenga a questa festa e come sia uno dei momenti centrali della vita del paese. L’anno scorso è stata anche trasmessa in diretta su Internet. La nostra preoccupazione principale è “evangelizzare” questa ricorrenza, senza togliere nulla della storicità di questo momento devozionale; ma è un processo lento, stiamo seminando perché altri raccolgano, ma non dimentichiamo che stiamo raccogliendo ciò che altri prima, di noi, hanno seminato… Giuseppe Robustelli

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A cura della comunità parrocchiale Sant’Antonio di Padova Orta Loreto

Le reliquie del santo di Padova I giorni della festa patronale

Q

uest’anno la comunità ortaloretana per la festa del santo patrono si è ritrovata con una graditissima sorpresa. Dopo aver vissuto con fede il mese di maggio insieme al suo parroco, don Gerardo Coppola, la comunità ha vissuto un’intensa tredicina che ha visto la partecipazione di frati e sacerdoti diocesani per presiedere l’Eucarestia quotidiana e regalarci un approfondimento sull’aspetto della vita del Santo. La sera del 13 giugno mentre la comunità era riunita per celebrare il beato transito del Santo di Padova presso la cappellina di Avagliano, ecco che il parroco ha raccontato con intima commozione di aver ricevuto la reliquia del Santo attesa già da tempo con grande fede. Tanta commozione e non solo. Sono stati giorni di profondo dolore quelli che hanno vissuto le persone di questa piccola frazione, giorni visitati dalla morte prematura di due fanciulli. Tuttavia la fede non ha vacillato, anzi ci si è affidati nuovamente a Dio per intercessione del Santo patrono invocando da lui pace e consolazione. E non sono mancate manifestazioni della grandezza dell’amore di Dio. Il primo frutto è certamente la gioia della fraternità che nonostante la fatica ha visto i membri della comunità parrocchiale tutti insieme riuniti perché la festa fosse un momento di grande gioia. Infine, commovente e intensa è stata la processione che ha accolto il rientro del Santo domenica 19 con l’affidamento del paese a Sant’Antonio da parte del sindaco, Nunzio Carpentieri. Fede e vita quotidiana si sono intrecciati in questi giorni di grazia, con la semplicità di un popolo umile e semplice che ha trovato nel giovane ed energico parroco un pastore attento e una guida dolce e paterna. Giovanna Abbagnara

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P.zza De Ruggiero, comitato festeggiamenti con il Parroco ed il Sindaco

Processione Solenne del 19 giugno

P.zza De Ruggiero

Beato transito del 12 giugno presso la cappella di Avagliano

P.zza De Ruggiero


a cura della comunità parrocchiale Santa Maria del Carmine Pagani

L’entusiasmo dei giovani Nella nostra comunità, i giovani sono una risorsa

I ragazzi dell’oratorio san Giovanni Bosco

È

molto difficile, al giorno d’oggi, attirare l’attenzione di un giovane e proporgli un percorso di fede. Per questo la sfida che ogni parroco affronta nel coinvolgere i giovani è grande e impegnativa. C’è bisogno di senso dell’iniziativa, è necessario creare situazioni in grado di conciliare la Parola di Dio e il divertimento, la spensieratezza e l’impegno, per far crescere e maturare i giovani. In parrocchia sono numerose le attività ideate per noi ragazzi, grazie a don Enzo Di Nardi e ad un gruppo di giovani.

La riunione settimanale è tra le attività più importanti: si svolge da settembre a maggio, ogni martedì sera e coinvolge i ragazzi di età compresa tra i 14 e i 25 anni. Gli incontri sono stati tenuti a settimane alterne da don Enzo e da giovani volontari. Per trattare tematiche più impegnative, il parroco si è affidato a specialisti: la riunione sul tema della droga è stata tenuta dal dottor Vicidomini, a contatto quotidianamente con tossicodipendenti. Durante la riunione sulla malavita organizzata è, invece, venuto a farci visita l’ufficiale Marco Beraldi, tenente della caserma dei carabinieri di Pagani.

Appuntamenti per il mese di Luglio Festa della Madonna del Carmine 2011 11-17 luglio; Quinta Settimana Mariana: S. Messa alle ore 19.30 con omelia sulle virtù di Maria. Sabato 16 luglio: SS. Messe ore 7.00; 8.00; 9.00; 10.00; 11.00. Processione della statua della Vergine per le strade della parrocchia alle ore 17.00. Domenica 17 Luglio: Solenne celebrazione eucaristica alle ore 19.30, presieduta dal nostro vescovo mons. Giuseppe Giudice. Al termine benedizione e imposizione degli scapolari.

Tra canti e oratorio Le attività dei giovani sono molteplici. Molti fanno parte del coro, coordinati da Marcello Mazzuolo, una delle persone più attive della parrocchia. Allietano con i loro canti e le loro voci talentuose la Celebrazione domenicale delle 11,00 e tutte le funzioni più importanti. Altri giovani sono impegnati in oratorio, e sono educatori ed animatori dei 50 bambini che lo frequentano.

L’attività teatrale Anche quest’anno noi giovani abbiamo avuto modo di esprimere il nostro estro artistico attraverso l’attività teatrale. Dopo il musical “Canto di Natale” del 2009, sempre sotto la guida di Dina Pagano, in quest’ultimo anno pastorale ci siamo cimentati in uno spettacolo teatrale ancora più impegnativo: “Aggiungi un posto a tavola” di Johnny Dorelli. Le prove, piuttosto dure data la difficoltà del musical, si sono protratte dal mese di maggio a quello di settembre 2010 per la prima messa in scena che si è tenuta il 25 di quest’ultimo mese. Non sono mancati battibecchi e incomprensioni dovuti allo scontro dei diversi caratteri, ma alla fine tutto è andato per il meglio e lo scopo principale è stato raggiunto: abbiamo imparato a conoscerci ancor di più e l’esperienza comune ci ha sicuramente unito. Con grande determinazione la nostra regista è riuscita a farci esibire all’ Auditorium di Pagani e, grazie all’impegno nostro e di tutti i componenti della grande famiglia della Madonna del Carmine che ci hanno aiutato con i costumi e le scenografie, il musical ha riscontrato molto successo, tanto che lo abbiamo replicato il 4 Dicembre 2010. Martina Nacchio

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a cura della comunità parrocchiale Maria SS. di Costantinopoli Nocera Superiore Coordinatore della redazione parrocchiale Carlo Attanasio

Foto Salvatore Alfano

E… state insieme!

Foto Dina Coppola

Un momento dell’ordinazione di mons. Giudice a Sala Consilina

La festa diocesana di saluto a Mons. Illiano del 25 maggio scorso

Maggio e giugno, due mesi ricchi di eventi

U

4 giugno, Ingresso in Diocesi di Mons. Giudice Foto Salvatore Alfano

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n’estate ricca di eventi. Alcuni rimarranno scritti nelle pagine della storia della nostra Chiesa diocesana. Il 13 maggio eravamo a Sala Consilina per l’ordinazione episcopale di Mons. Giuseppe Giudice, il pastore che Papa Benedetto XVI ha scelto per la nostra Chiesa diocesana. Il 4 giugno lo abbiamo accolto in diocesi, vivendo insieme a lui la tappa all’ospedale Umberto I, il saluto alla città e poi la solenne Celebrazione di ingresso nella Cattedrale di Nocera Inferiore. Per lavorare bene, bisogna costruire su quanto è stato fatto con amore da chi ha lavorato prima di noi nella vigna del Signore. Per questo, il 25 maggio insieme a tutta la diocesi la nostra parrocchia ha salutato Mons. Gioacchino Illiano al Palazzurro a Pagani. Eravamo lì per dirgli grazie per l’amore donato alla nostra chiesa diocesana negli ultimi 24 anni. Nulla si costruisce senza Cristo. Per questo, desideriamo ricordare i bambini della nostra parrocchia che hanno ricevuto per la prima volta l’Eucaristia il 29 maggio, il 5 e il 19 giugno. Possano crescere in età, sapienza e grazia alla scuola di Gesù. La nostra estate continua ed è piena di tantissimi appuntamenti! Carlo Attanasio


DA GIUGNO A SETTEMBRE 2011: ATTIVITÀ VARIE (gite culturali, agape fraterna, incontri di preghiera…) DEI GIOVANISSIMI E DEI GIOVANI DI AZIONE CATTOLICA

26 GIUGNO 2011 Solennità del Corpus Domini SS. Messe: Ore 9.30 (Cappella S. Antonio) Ore 11.00 - 19.00 Ore 20.00 Processione cittadina del Corpus Domini

27 - 29 GIUGNO 2011 ESTATE RAGAZZI 2011, organizzato dai Giovanissimi di Azione Cattolica insieme al Movimento Giovanile Costruire sul Sagrato della Chiesa Parrocchiale

2 LUGLIO 2011 Solennità del Sacratissimo Cuore di Gesù Giornata Mondiale di Preghiera per la Santificazione dei Sacerdoti Ore 18.30 S. Rosario, ore 18.45 Vespri, ore 19.00 S. Messa e rinnovo della Consacrazione della Comunità Parrocchiale, nel I anniversario della Benedizione della Statua davanti al campanile

NEL MESE DI LUGLIO 2011 TORNEI DI CALCIO A 5, under 14 e over 14 nel campetto dell’Oratorio Parrocchiale

19 LUGLIO 2011 GIORNATA PRO PARROCO XIII Anniversario di Ministero Pastorale del nostro Parroco, Don Roberto Farruggio. S. Messa ore 19.00. Di seguito serata di festa.

1 - 15 AGOSTO 2011 QUINDICINA DELL’ASSUNTA Ore 18.30: S. Rosario; ore 18.45: Vespri; ore 19.00: S. Messa. Ore 20.00: Canto del tradizionale Rosario dell’Assunta, sul sagrato della Chiesa Parrocchiale.

5 - 7 AGOSTO 2011 PELLEGRINAGGIO A FATIMA (Portogallo)

14 AGOSTO 2011 Ore 4.00: Pellegrinaggio al Santuario della Beata Vergine Materdomini di Nocera Superiore.

15 AGOSTO 2011 Solennità della Beata Vergine Maria Assunta in Cielo Ore 18.00: Tradizionale tipica preghiera in onore dell’Assunta delle cento Croci e cento Ave Maria. SS. Messe: Ore 9.30 (Cappella S. Antonio) Ore 11.00 - 19.00

14 - 16 AGOSTO 2011 Partecipazione di una delegazione della Parrocchia e dell’Associazione del Concorso Internazionale dei Madonnari “San Pasquale Baylon” al Raduno dei Madonnari di Grazie di Curtatone (MN).

18 - 22 AGOSTO 2011 CAMPO SCUOLA UNITARIO PARROCCHIALE DI AZIONE CATTOLICA Rionero in Vulture (Pz)

19 - 28 AGOSTO 2011 CAMPO ESTIVO SCOUT, REPARTO AGESCI - NOCERA SUPERIORE 1 Bocca della Selva (BN)

23 - 28 AGOSTO 2011 CAMPO ESTIVO SCOUT, BRANCO AGESCI – NOCERA SUPERIORE 1 Bocca della Selva (BN)

11 SETTEMBRE - 18 SETTEMBRE 2011 CELEBRAZIONE DELLE PRIME COMUNIONI


a cura della comunità parrocchiale San Sisto II Pagani Coordinatore della redazione parrocchiale Michele Raiola

Foto Pasquale Senatore (3)

È stata festa grande Da sinistra: don Andrea Annunzita, Mino Pepe e Mons. Giuseppe Giudice

Il tavolo dei relatori

Un momento della Celebrazione eucaristica

Le immagini di un evento che ha riscosso un grande successo

M

ercoledì 15 giugno 2011, subito dopo la messa presieduta dal Vescovo Mons. Giuseppe Giudice, c’è stato un importante momento culturale: alcuni professori ci hanno raccontato le origini della nostra terra, per recuperare parte della storia di Barbazzano. L’introduzione del professore Gaetano Califano, con un linguaggio chiaro e familiare, ci ha immersi nella suggestiva atmosfera di una Barbazzano antica; facendoci passeggiare per la sua lunga strada, ci ha portati tra i cortili colorati e chiassosi e ci ha raccontato della Chiesa presente sul territorio fin dalle sue origini. Il dottor Alfonso Tortora, invece, ci ha parlato di Barbazzano nel Medioevo, quando era un territorio molto più esteso della stessa Pagani di allora, e non c’è da meravigliarsi! Infatti, fin dall’epoca romana, Barbazzano sorgeva su una delle strade più importanti, quella che congiungeva Nocera con Pompei. Infine, il professore Fiorentino Di Nardi ci ha raccontato della Pagani del 1600, un secolo tormentato durante il quale si sono succedute due alluvioni, un’eruzione del Vesuvio, diverse rivolte fino a quella famosa di Masaniello, ed infine la peste! Tante erano le chiese di cui si ha testimonianza e la popolazione era così numerosa che esistevano già due comunità parrocchiali a Barbazzano!

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Semplici e incisive sono state anche le parole del nostro Vescovo, che subito dopo i ringraziamenti ai relatori, ha parlato del martirio, esortandoci: «Saremo anche noi martiri quando ci vedranno e si chiederanno perché quel cristiano è così gioioso? Cosa gli è successo? Questo è il martirio: la testimonianza che oggi il mondo attende da noi». L’incontro si è concluso con un momento di preghiera con la lettura di alcune poesie scritte dal nostro Vescovo. Le vie del Signore sono infinite e lo si comprende quando, di fronte ad un evento di notevole portata come la nostra “Festa Grande”, ci si accorge che tutto si indirizza verso la giusta meta. Hanno avuto enorme successo i cortili delle vetrine parrocchiali, quelli della degustazione di piatti tipici, il cortile della festa dei bimbi con il Teatro dei burattini e altri giochi, i giocolieri di strada, le canzoni, la rappresentazione teatrale sulla vita di San Vito e, infine, la Via glorie del santo che ha suscitato profonda emozione in tutto il popolo di Barbazzano e nei visitatori richiamati dall’evento. Il parroco e la Commissione Organizzazione grandi eventi ringraziano tutta la comunità di San Sisto e gli abitanti dell’antica contrada di Barbazzano. Barbara Antignano


a Barbazzano Alcuni momenti della festa

“E… STATE BUONI SE POTETE!”

A

lle 16:30 in punto del 29 Maggio, presso la Chiesa di San Sisto II, ha avuto inizio l’Estate Ragazzi che quest’anno ha avuto l’onore di accogliere anche i ragazzi della vicina parrocchia di San Francesco di Paola. Ogni giornata è stata pensata nei minimi dettagli e “costruita su misura” per i 200 bambini di età compresa tra gli 8 e i 13 anni. Tutti i ragazzi sono stati accolti ogni giorno in chiesa; dopo una breve spiegazione del passo del Vangelo scelto (Matteo 14, 13-21) e dopo aver cantato insieme l’inno

(Vanità di vanità - Branduardi) veniva inscenata dai nostri giovanissimi la vita del santo Filippo Neri, fondatore dell’oratorio italiano. Le attività ludiche sono state ideate seguendo il tema stabilito per queste cinque giornate: i 150 anni dell’Unità d’Italia. Per questo motivo, ciascuna squadra aveva il nome di una regione italiana. Così, al termine di quest’esperienza, siamo tutti tornati a casa ricordando che per costruire l’Unità bisogna essere disposti a condividere con gli altri. Martina Grimaldi

Alcuni momenti dell’Estate Ragazzi

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a cura della comunità parrocchiale Santa Maria delle Grazie Casatori di San Valentino Torio

La fede non va in vacanza Attraverso la costruzione di una barca, che per vocazione solca il mare, gli educatori hanno spiegato ai ragazzi che l’estate è il tempo per dedicare più attenzione alla vita di fede

È

viva negli occhi l’immagine di tanti ragazzi accierrini che, con immensa gioia e passione, hanno realizzato ciascuno la propria barca. È questo l’impegno che gli educatori hanno affidato ai ragazzi nell’incontro conclusivo dell’anno formativo e con il quale ha avuto inizio il tempo dell’estate. Ognuno ha realizzato in vario modo la propria barca, arricchendola di disegni e frasi che in questo anno li hanno condotti alla scoperta di Gesù, l’amico fedele, che mai tradisce né delude. I ragazzi hanno poi portato in parrocchia le loro costruzioni, e lì hanno scoperto, attraverso un momento di confronto arricchito da canti scelti ad hoc, l’obiettivo dell’incontro: sentirsi piccoli falegnami, che grazie all’esperienza di fede, con fantasia e buona volontà, avevano realizzato ciascuno la propria barca.

Ma per farne cosa? Una barca non è fatta per restare in spiaggia, deve scendere in acqua, solcare il mare! Allo stesso modo, anch’essi, simbolicamente rappresentati dalla propria barca, in questo tempo di estate non devono lasciare la propria fede a casa, in Chiesa o mandarla in vacanza, ma con la propria vita devono prendere il largo, sapendo che Gesù, l’amico vero, è con loro. Anche se in estate, stare con Lui è bello, perché c’è il sole, l’azzurro del mare, l’armonia della natura, non bisogna dimenticare che tutto è dono. A con-

Gesù nel cuore

N

La celebrazione delle Prime comunioni

el mese di maggio, oltre 40 ragazzi

zione dei doni, dalla preghiera dei fedeli

hanno vissuto il loro primo incon-

a quella di ringraziamento, sono state

tro con il Signore. Tutti attendeva-

vissute con attenzione. Tutta la comunità

no con trepidazione il fatidico giorno.

era riunita per far festa con i ragazzi e i loro

I comunicandi erano ben consapevoli del

genitori, come una grande Famiglia che

significato profondo del rituale dell’Euca-

percorre insieme le tappe e i momenti più

restia, della presenza di Gesù e dell’im-

importanti dei diversi membri.

menso sacrificio che egli ha compiuto sulla

L’augurio che rivolgiamo ai ragazzi è di

Croce, che hanno approfondito grazie al

non interrompere il percorso che insieme

parroco, agli educatori e alle famiglie, figu-

abbiamo iniziato, con la speranza di poterli

re che rivestono una grande importanza.

accompagnare anche nel giorno della

Le varie Celebrazioni, curate in ogni parti-

Confermazione.

colare, dalla scelta dei canti alla presenta-

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Marina Longobardi

tatto con le bellezze del creato, il cuore è chiamato ad elevare a Dio un inno di ringraziamento. Il tempo eccezionale dell’estate è stato vissuto in parrocchia, tutti insieme ogni sabato del mese di giugno, creando una meravigliosa armonia tra educatori e ragazzi, grazie ai giochi e ad iniziative varie nello stile frizzante e gioioso dell’ACR. Che lo Spirito Santo faccia germogliare i piccoli semi che sono stati messi nei cuori dei ragazzi e renda tutti noi autentici annunciatori del Vangelo. Gaetano Ferraioli


a cura della comunità parrocchiale Maria SS. delle Tre Corone Sarno

Un pellegrinaggio speciale Il monte Krizevac

D

opo un lungo viaggio tra terra e mare, simbolo del percorso che il pellegrino di ogni tempo affronta per giungere ad incontrare Dio in maniera più intensa e speciale, siamo arrivati a Medjugorje e ho subito percepito un forte senso di pace e serenità. La prima sera abbiamo potuto assistere ad un’apparizione straordinaria della Vergine sulla collina del Podbrodo ed è stata un’emozione fortissima: nel buio della notte la collina era ricoperta di pellegrini che, nel silenzio più assoluto e con tanta partecipazione alla preghiera, hanno atteso che il veggente Ivan ripetesse il messaggio ricevuto dalla Madre di Gesù. Ho avuto la possibilità di partecipare, con l’aiuto di don Antonio e della guida locale, a momenti di intensa preghiera come la Via Crucis sul monte Krizevac, lungo il sentiero difficile e ricoperto di rocce. Sono rimasta profondamente colpita dalle parole dei ragazzi della Comunità Cenacolo che, usciti dalla dro-

Dal 16 al 21 giugno si è svolto un pellegrinaggio a Medjugorje, voluto da don Antonio Mancuso a cui hanno partecipato 50 pellegrini, in gran parte della parrocchia. La testimonianza di Annalisa

ga, ci hanno dato una testimonianza di fede vera e profonda, viva e coinvolgente che nulla ha in comune con il nostro modo di vivacchiare il rapporto con Dio. Ho ascoltato la testimonianza di suor Cornelia che vive in una comunità di accoglienza e si prende cura dei bambini e degli anziani soli. Con le sue parole semplici e dirette, mi ha fatto riflettere molto sul modo in cui mi rapporto all’altro. Posso dire che a Medjugorje ho trovato esattamente quello che mi aspettavo e molto altro, e da questo pellegrinaggio ho portato a casa tante perle preziose: frasi, sguardi, lacrime, testimonianze, propositi, emozioni. Sono convinta che con il passare del tempo ognuno dei partecipanti a questo pellegrinaggio scoprirà nel cuore e nella mente altri tesori che in maniera silenziosa e discreta il Signore, attraverso la nostra mamma celeste, ha voluto donare ad ognuno di noi, compreso il desiderio di ritornare al più presto in questo luogo speciale. Annalisa Risi


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CONSIGLI PER L’ESTATE di Mariangela Giudice

Relax intelligente I LIBRI E disse di Erri de Luca, Feltrinelli 2011 La reinterpretazione del viaggio di Mosè e del popolo ebraico in fuga, passando per la consegna della Legge. Lo scrittore medita sulla sofferente grandezza umana del grande patriarca.

Estate: tempo di libertà, tempo da dedicare a se stessi: prendiamoci cura anche della nostra mente con letture, musica e film

Il visconte dimezzato di Italo Calvino, Mondatori 1993 Libro gustoso e di agile lettura. Ma dietro questi personaggi all’apparenza fiabeschi si celano le ansie e i problemi dell’uomo contemporaneo. Da leggere insieme a Il barone rampante e Il cavaliere inesistente dello stesso autore.

non lontane dalle corde tipiche della musica italiana. Basti pensare al successo sanremese Arriverà: una canzone orecchiabile adatta a tenerci compagnia per tante ore.

LA MUSICA

icona della musica internazionale, da Like a rolling stone a Blowin’ in the wind. A 70 anni compiuti, i testi delle sue canzoni riescono ancora ad emozionare intere generazioni.

Casa 69 Negramaro, Sugar 2010 Per chi ama il pop è d’obbligo. Ascoltando il cd si ha l’impressione di un lavoro vasto e complesso che ha bisogni di essere ascoltato più volte per essere apprezzato al meglio in tutte le sue sfaccettature.

Novecento di Alessandro Baricco, Feltrinelli 1994 Il monologo che condensa gli eventi della vita di Novecento, talentuoso pianista, persona geniale ma impacciata e incompresa. Dal libro è stato tratto anche il film “La leggenda del pianista sull’oceano”.

Il mondo in un secondo Alessandra Amoroso, Sony 2010 Il mondo in un secondo racconta di un amore che forse sta per finire con una voce che emoziona ma al tempo stesso dà grinta. Vale la pena di ascoltare questo cd fino in fondo, dove possiamo apprezzare anche un sound più energico o romantico.

The Essential Bob Dylan Bob Dylan, Columbia 2000 Una raccolta che racchiude tutti i più grandi successi, i più famosi, di questa storica

I FILM Un altro mondo di Carla Vangelista e Silvio Muccino L’eterno bambino Andrea (Silvio Muccino) si trova a fare i conti con una insolita eredità che cambierà in positivo la sua vita e quella della compagna Livia, (Isabella Ragonese).

Viva i romantici Modà, Ultrasuoni 2011 Un cd fatto rock popolare dalle melodie

La ricerca della felicità di Gabriele Muccino, Ispirato ad una storia vera il film narra di Chris Gardner (Will Smith), costretto ad affrontare giorni di estrema povertà, abbandonato dalla moglie e con il figlioletto da mantenere. Alla fine, grazie alla sua tenacia, riuscirà ad ottenere il riscatto sperato.

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CULTURA Arte... rischi

Lo stemma del giardino

S

iamo a Borgo Vescovado di Nocera Inferiore, il cuore storico della intera Diocesi. Sulla stradina interna, a ridosso del giardino del vescovo gira un vecchio muro divisorio: nella parte ultima, confinante con una proprietà diversa, tanto tempo fa fu murato uno stemma di pietra arenaria. Ce ne sono diversi in giro, per la verità, seminati lungo i secoli per ricordare i vari vescovi che si sono succeduti sulla cattedra di Prisco. Alcuni sono davvero inaccessibili, quindi difficili da asportare, almeno che non si venga con una gru da pompieri e dei mezzi speciali. Altri, di più facile accesso, sono stati già tolti e collocati in luoghi sicuri, come la sala degli stemmi dello stesso palazzo vescovile. Ne era rimasto uno, non troppo facile ma nemmeno troppo difficile da rubare. E si sa come gli antiquari vanno a caccia di reperti simili che adorneranno chissà quali portali antichi o ville sfarzose, forse anche all’estero. In verità non era di facile visione, mimetizzato com’era per il tempo e le incrostazioni che lo confondevano con le altre pietre che lo circondavano. Ma l’occhio vigile dell’esperto lo avrebbe potuto comunque facilmente scoprire. È stato quindi più che opportuno provvedere all’ablazione di

di don Natalino Gentile

questo pesante cimelio in pietra. È stata una questione di prudenza chiedere ad una squadra di operai di evitare un ulteriore furto. E non è mancata la fatica fisica per poter procedere a tale operazione. Di non facile lettura, perché molto consumato, si intravede al centro dello scudo quella che può sembrare una torre; certamente è appartenuto ad uno dei nostri vescovi (o cardinale) dal galero con i fiocchi, ripartiti, sei per parte. Probabilmente si tratta di Fra’ Stefano De Vicari (1610-1620), XXXIII nella cronotassi dei vescovi nocerini. È indubbiamente un cimelio antico, interessante per la successione episcopale. Sarà, data la sua mole e la sua pesantezza, sistemato nell’ambito del museo diocesano e testimonierà certamente un frammento di una storia che ci appartiene e della quale occorre farne ancora memoria.

Nepo’... vire che te dico

Paraustielli di Giuseppe Ianniello

…da meditare (L’erba che calpesti verrà il giorno che la comprerai a peso)

L

a volta scorsa vi ho parlato di quanto nonno insistesse sulla necessità di “meditare bene” prima di prendere decisioni importanti. Oggi, vi riferirò alcune sue pillole di saggezza che, quotidianamente, ci invitavano alla riflessione! ‘A mugliera ‘e l’at’ è semp’ chiù bell’ (La moglie degli altri è sempre più bella) Era un chiaro invito a godere di ciò che si ha e a non lasciarsi affascinare dall’altrui “proprietà”. Sarà capitato anche a voi di misurare con metro diverso quanto il vostro vicino possiede e di svalutare, invece, il tesoro che si possiede! Se, poi, eravamo portati addirittura a disprezzare qualcosa o qualcuno nonno soggiungeva: L’ever’ che scarpis’ ven’ ‘o iuorn’ c’ accatt’ a pis’

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Solo le cose di valore, una volta, venivano comprate dopo averne accertato il peso! Il baratto o l’acquisto a corpo era normale nella società contadina; per nonno soppesare l’accaduto era un modo per valorizzare quanto noi nipoti rifiutavamo ed un invito a comportarci bene. Se a tavola capitava che rifiutassimo di mangiare qualche pietanza, nonno era pronto a rimproverarci rammentando che: Si l’auciell’ canuscessero ‘o gran’ a Pugl’ nun ce ne stess’ (Se gli uccelli conoscessero il grano in Puglia non ce ne sarebbe) La Puglia era considerata il granaio d’Italia per le vaste coltivazioni del prezioso cereale. Quale paradosso per definire il nostro atteggiamento di rifiuto! Ancora oggi i miei nipotini allontanano il cibo senza averlo mai provato e tocca a me rammentare loro degli uccelli ignoranti e del grano!


Spazio Consulenza di Carolina Rossi Oscar Kokoschka “La visitazione”,1912

S

Quel sudore fastidioso Il corpo può manifestare il disagio nascosto. La storia di Adele

eduta sulla sedia nella sala d’attesa si agitava, grondava sudore e si guardava intorno alla ricerca di qualcuno che potesse risolverle i problemi in un colpo solo. Adelina ha cinquant’anni, tre figlie stupende, laureate e con lavori stabili e soddisfacenti. Ha dovuto fare tanti sacrifici per tirarle su quando suo marito, dieci anni fa, è andato via con un’altra donna, dall’oggi al domani. Fino a due anni fa ha lavorato sodo nei campi e facendo le pulizie. Fino a quando l’ultima figlia ha terminato l’Università. Oggi che potrebbe godersi la vita, si ritrova a combattere con una serie di disturbi. Ha preso venti chili negli ultimi due anni perché di sera, quando le figlie sono già a letto, non sa cosa le succede, ma sente un bisogno irrefrenabile di mangiare. Si sente appesantita e sempre stanca. E poi c’è questo disagio fortissimo del sudare sempre, anche in pieno inverno. I controlli medici non hanno fornito nessuna spiegazione. E così, le hanno consigliato di rivolgersi ad uno psicologo. Adelina è abituata a combattere e a non arrendersi di fronte a nulla. Con un alto senso del dovere ha “significato” la sua vita di impegno, lo stesso impegno che è riuscita a trasmettere alle sue figlie ormai adulte e lavoratrici. All’indomani dell’uscita di casa da parte di suo marito, ha subito cercato di mettersi in piedi. Dice di non aver mai versato una lacrima e di aver vissuto gli ultimi dieci anni in funzione della sua missione di madre. Oggi, anche se ha delle amiche con le quali si incontra per il caffè, è una donna che vive un profondo senso di solitudine interiore, a cui non riesce a dare un nome. Non ha mai consentito al suo dolore di venir fuori. La sua femminilità è stata profondamente mortificata dall’abbandono del marito, ma per lei, per il suo modo di ragionare, il mondo funziona così e nulla può

o deve frenare gli obiettivi di vita di una persona, tanto meno i suoi. Bisogna bastare a se stessi! Adelina non è abituata a riconoscere i propri bisogni emotivi, quindi perché interpellare uno psicologo? A cosa serve se sta bene mentalmente?

Il corpo portavoce della psiche Ad Adelina e a tante altre persone alle prese con disturbi che non hanno una chiara causa organica possiamo rispondere che il corpo e la mente non sono mondi separati, non sono due parti scisse e non comunicanti. Al contrario, si influenzano reciprocamente e rappresentano due parti di un tutt’uno, ossia l’uomo nella sua unità corporea e psichica. Così, può accadere che il corpo si faccia portavoce della psiche e ne annunci il disagio. A volte l’ansia, la sofferenza o emozioni troppo dolorose trovano una via di uscita immediata nel disturbo corporeo. Ciò che accomuna i soggetti con disturbi psicosomatici è la difficoltà a tirar fuori le proprie emozioni, a parlare della propria rabbia, delle proprie paure, delle proprie delusioni o insoddisfazioni. Come può lo psicologo aiutare queste persone? Chi non si è mai dato spazio nella vita deve acquisire una maggiore consapevolezza del proprio modo di funzionare, vivere, reagire. È necessario imparare a dare un senso e un’espressione ai propri bisogni emotivi e psicologici. Senza dimenticare che, avendo interiorizzato un modello di fronteggiamento della vita, ci sarà sempre la tentazione di utilizzarlo nei momenti di difficoltà. Perché le persone che non hanno potuto imparare a dare il giusto spazio ai propri bisogni rischiano di tendere sempre ad un funzionamento che le porta a metter da parte se stesse.


Associazione

Granello di Senapa

Anno del Volontariato L’Unione Europea ha dedicato il 2011 al Volontariato

I

l Comitato economico e sociale europeo aveva invitato l’Unione Europea a proclamare un Anno del Volontariato e a pubblicare un Libro bianco sulle attività di volontariato e sulla cittadinanza attiva in Italia. Nel 2008 il Parlamento europeo ha stilato una “relazione sul contributo delle attività di volontariato alla coesione economica e sociale”, e ha adottato una dichiarazione scritta relativa alla proclamazione di un Anno europeo del volontariato del 2011. Le attività di volontariato costituiscono una ricca esperienza di apprendimento e di sviluppo di competenze sociali. Tre sono gli aspetti fondamentali al riguardo: quello economico con la creazione di posti di lavoro, quello sociale, legato alla partecipazione ed alla definizione di politiche sociali, ed infine quello politico che riguarda il rafforzamento della democrazia, della cittadinanza e della partecipazione civica. L’Associazione “Granello di Senapa

News Mediazione Linguistica e Culturale Lo scorso 31 maggio si è concluso, presso gli uffici del Piano di Zona S1, il Progetto Iride di Mediazione Linguistica e Culturale per Bambini immigrati che frequentano le scuole dell’Agro. All’incontro erano presenti volontari, operatori, mediatori e dirigenti scolastici coinvolti nel progetto, che hanno illustrato gli ottimi risultati ottenuti quest’anno.

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I volontari dell’associazione durante un incontro

Onlus” ha sempre creduto nel volontariato. Essa, infatti, nata nella mente e nel cuore di Suor Maria Cristina Marinelli e sostenuta dall’opera di operatori socio-pastorali, è cresciuta soprattutto grazie al volontariato di tanti giovani che in questo modo si sono formati e sono diventati professionisti nel loro settore. In questi anni, educatori, avvocati, sociologi, psicologi, insegnanti dei metodi naturali e medici hanno prestato la loro opera volontariamente, ricevendo in cambio la riconoscenza di centinaia di persone che, grazie a loro, hanno ritrovato la dignità e la gioia del vivere.

Risorsa da stimolare Nell’ambito dell’Anno del Volontariato, l’associazione ha voluto dare il suo contributo partecipando al Corso Agenti di Sviluppo Anno Europeo, organizzato da Sodalis CSV di Salerno, con lo scopo di informare e formare i volontari delle Organizzazioni di Volontariato (OdV) salernitane per promuovere al meglio nella nostra comunità l’Anno Europeo del Volontariato 2011.

Il corso ha coinvolto 25 volontari delle OdV del territorio provinciale. Coloro che si sono formati avranno l’opportunità di partecipare agli eventi promossi per questa occasione sia in Italia che all’Estero, come il Tour dell’Anno Europeo del Volontariato che si è tenuto a Roma dall’11 al 14 luglio nel Comprensorio dell’ex ospedale San Giovanni Addolorata. Durante il percorso formativo, che si è tenuto il 13, 14 e 15 maggio 2011 presso l’Hotel Hermitage a Castellabate (Sa), è stato illustrato il Manifesto del Volontariato Italiano ed Europeo, la Risoluzione del Parlamento Europeo su “il ruolo del volontariato per la coesione economica e sociale” ed una panoramica sui programmi Europei rivolti alle Organizzazioni di volontariato. L’Associazione è sempre aperta per accogliere e formare nuovi volontari. Chi volesse dedicare un po’ di tempo per aiutare famiglie, minori ed immigrati può rivolgersi presso la nostra struttura in Via M. Caputo n° 23 ad Angri, oppure telefonare allo 081 940881 o inviare una email a associazione@granellodisenapa.org. Carmine Giordano


Il legale risponde

Quelle brutte cicatrici Che cos’è l’Accertamento Tecnico Preventivo? È possibile utilizzare questo strumento in caso di un danno estetico permanente?

Gentile avvocato, avendo subito a causa di un incidente stradale un danno estetico derivante da cicatrici, ho avuto un incontro con il mio avvocato, il quale mi ha soltanto proposto la possibilità di instaurare un giudizio civile per ottenere un risarcimento economico. A questo punto, non volendo aspettare i lunghi tempi di un giudizio civile per poter effettuare l’intervento chirurgico estetico, mi chiedevo se conviene chiedere al giudice un Accertamento Tecnico Preventivo ex art. 696 c.p.c. in modo da “fotografare” la mia situazione fisica attuale con tutti i danni subiti, e avere così le mani libere per sottopormi subito all’operazione chirurgica senza compromettere le prove del danno da me riportato. Il mio avvocato, invece, mi ha suggerito che potrebbe bastare una semplice documentazione fotografica della parte del corpo interessata da cicatrici. In questo modo potrei operarmi a breve, senza bisogno di chiedere l’Accertamento Tecnico Preventivo ed evitando i costi elevati della perizia del Consulente Tecnico d’Ufficio e il rischio che questi possa disconoscere il danno. Ma che valore potrebbe avere in giudizio questa documentazione fotografica, eventualmente accompagnata da una relazione del mio medico legale? La relazione effettuata invece dal Consulente Tecnico d’Ufficio nominato dal giudice per l’Accertamento Tecnico Preventivo ha comunque un valore più rilevante e pregnante ai fini di prova in giudizio? La mia paura è che allegare solo le foto, senza fare l’Accertamento Tecnico Preventivo, possa non servire a nulla in un giudizio civile. Qual è la strada migliore da seguire? Rinunciando all’Accertamento Tecnico Preventivo, le possibilità di ottenere un risarcimento in giudizio basandosi solo sulle foto di “come ero” sono reali? Carmela

Cara Carmela, l’Accertamento Tecnico Preventivo è una fase giudiziale che salta quella istruttoria andando direttamente a quantificare il danno lesivo subito mediante un Consulente Tecnico d’Ufficio che relaziona e quantifica in termini economici il danno biologico, comprensivo del danno morale e dei giorni di invalidità totale e parziale. Esso è uno strumento alternativo di risoluzione delle controversie molto utile se l’oggetto della materia non è contestato. Nel tuo caso, non hai specificato se la responsabilità dell’incidente sia pacifica in capo all’autore dell’incidente, eventualmente confermata da una relazione di servizio stilata dalle autorità intervenute; in tal caso, l’Accertamento Tecnico Preventivo ti sarà utilissimo perché è l’unica strada giudiziaria più breve, meno onerosa e comunque di natura legale. Se, invece, la responsabilità dell’incidente è contestata, segui tranquillamente la procedura ordinaria e rinuncia all’Accertamento Tecnico Preventivo. Ovviamente, la tua azione giudiziaria dovrà essere corredata da una consulenza medico-legale redatta dal tuo medico di fiducia! Avv. Giovanni Severino

L’avv. Severino Giovanni è laureato in Giurisprudenza ed è iscritto all’albo degli avvocati di Nocera Inferiore. Ha uno studio a Pagani (Sa), in piazza B. D’Arezzo n.11, tel. 081 91 59 56 e uno a Mercato San Severino (Sa), in via Ferrovia n.44, cell. 328 94 92 322.

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ULTIMA FERMATA di Peppe Iannicelli

Il detective

privato È l’ultimo servizio offerto, tra le numerose proposte commerciali che invadono le caselle di posta elettronica. Tante le prestazioni offerte

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ella mia casella di posta elettronica arriva di tutto e di più. Insieme ai messaggi di lavoro, il mio computer raccoglie anche una marea di proposte commerciali. Gli imbonitori elettronici propongono ogni genere di prodotto e servizio: autovetture, pillole per ogni patologia e prestazione, vacanze, otturazioni dentarie, prestiti, per non parlare delle offerte a luci rosse. Non mi stupisco di nulla e, ormai, ho sviluppato un sesto senso che mi permette con un paio di click di svuotare la casella posta in arrivo. È già troppo il tempo che trascorriamo davanti al computer, sottraendolo alla famiglia ed a relazioni sociali più umane. Un messaggio però non sono proprio riuscito a cancellarlo; ha conquistato la mia attenzione e non sono più riuscito a sganciarmi quasi ne fossi stato ipnotizzato. Era un detective privato che offriva i suoi servizi a trecentosessanta gradi. Indagini pre-matrimoniali, inda-

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gini matrimoniali e post-matrimoniali, sorveglianza sui figli, ispezioni commerciali, e via discorrendo. Non c’era un aspetto della vita pubblica e/o privata che potesse sfuggire al detective che prometteva discrezione e prove inconfutabili del tradimento coniugale o della truffa commerciale, delle bravate del rampollo o dei vizietti del vicino di casa. La spia professionista elencava anche i numerosi supporti tecnologici idonei ad assicurare al cliente anche riscontri preziosi: foto, film, conversazioni telefoniche. Il materiale così ricavato ed acquistato a caro prezzo sarebbe poi stato consegnato al cliente affinché egli potesse farne l’uso più opportuno. Ma questa violenta intromissione nella vita privata altrui è davvero legale? La proposta mi ha divertito, ma al tempo stesso mi ha indotto a riflettere sullo stato dei rapporti umani. Una moglie che ingaggia un detective per controllare l’eventuale tradimento del marito

può davvero immaginare di salvare così il matrimonio? Ed un marito che fa pedinare la moglie per coglierla in flagrante è ancora un coniuge premuroso? Ed i genitori che fanno sorvegliare da un detective privato i figli ignorando le loro abitudini, i luoghi e le amicizie che frequentano sono dei buoni genitori? Ed il socio che fa controllare l’altro socio può davvero pensare di fare buoni affari con lui senza mandare a rotoli l’azienda? Nella vita bisogna tenere gli occhi aperti. «Siate avveduti», ammonisce il Vangelo. Ma quando si sente il bisogno di assoldare uno spione a pagamento, la fiducia reciproca alla base di ogni rapporto familiare o commerciale è finita già da un pezzo. Per pigrizia, ignoranza, scarsa applicazione? Importa poco saperlo. È finita, e basta. Tanto vale risparmiare i soldi del detective e, almeno per una volta, esser sinceri con se stessi ed il proprio interlocutore.




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