Insieme Luglio/Agosto 2015

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LUGLIO-AGOSTO 2015 N. 7 ANNO X

sieme MENSILE DI ATTUALITà E CULTURA DELL’AGRO

L'ALLEGATO 80 PASSI Inserto dedicato a mons. Illiano

I NOSTRI CONSIGLI

ESTATE 2015

Suggerimenti per la lettura e il tempo libero



LUGLIO - AGOSTO 2015 Insieme

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LUGLIO-AGOSTO 2015 N. 7 ANNO X

sieme L'ALLEGATO 80 PASSI Inserto dedicato a mons. Illiano

I NOSTRI CONSIGLI

ESTATE 2015

Suggerimenti per la lettura e il tempo libero

Foto di copertina Nadezhda Prokudina / 123RF

MENSILE DI ATTUALITà E CULTURA DELL’AGRO

luglio - agosto 2015

10. Trekking per tutti

25. Sacerdozio, matrimonio e missione

Sommario

EDITORIALE 5 Il coraggio di scendere in piazza di Silvio Longobardi

VITA ECCLESIALE 15 Una Chiesa che genera di Salvatore D’Angelo

SCUOLA&UNIVERSITà 6 La maturità, il grande traguardo

18 La banda, il fiore all’occhiello della Città dei ragazzi di Antonietta Abete

di Martina Nacchio

7 Solcando le onde del mondo del lavoro di Giuseppe Di Mauro VITA NELL’AGRO a cura di Salvatore D’Angelo 9 Un’estate da vivere 13 Come trovare il benessere psicofisico 14 LA BACHECA a cura della redazione

46. Genitori santi. Cari Anna e Gioacchino

20 Il Pane della Domenica a cura delle sorelle Clarisse NEWS DALLE PARROCCHIE 28 Notizie dalle parrocchie a cura di Mariarosaria Petti

18. Nasce la Banda della Città dei Ragazzi

IN PARROCCHIA 31 Pagine parrocchiali a cura di Antonietta Abete RUBRICHE 45 Le suore francescane di sant’Antonio di p. Paolo Saturno 46 CARISSIMI di mons. Giuseppe Giudice

Gli auguri della redazione a Michele Lanzetta per il suo compleanno

8. Arrivederci a settembre


EDITORIALE di Silvio Longobardi

Il coraggio di scendere in piazza

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on è facile di questi tempi scendere in piazza e dire cose che contrastano con la cultura dominante, abilmente manipolata dai media. Ma la parola forte e vigorosa di Papa Francesco ha dato a molti il coraggio di manifestare pubblicamente le proprie ragioni. Parlando all’annuale convegno della diocesi di Roma, lo scorso 14 giugno, il Santo Padre ha detto: “I nostri ragazzi e le nostre ragazzine iniziano a sentire queste idee strane, queste colonizzazioni ideologiche che avvelenano l’anima e la famiglia”. Questa cultura, ha aggiunto: “fa tanto male e distrugge un paese, una società e una famiglia”. Ovviamente questi interventi non trovano spazio sulle pagine dei nostri quotidiani. I convegni sono certamente utili ma si svolgono in aule ovattate, la piazza è invece lo spazio in cui, nel giorno di Pentecoste, è iniziata la grande avventura della fede. La manifestazione del 20 giugno ha dimostrato che esiste in Italia un mondo cattolico che vuole contare e parlare, un mondo stanco di restare relegato nell’angolo. L’on. Scalfarotto, il primo firmatario della famigerata proposta di legge che vuole fare diventare reato un’opinione, ha detto “è inaccettabile una manifestazione come quella che si tiene oggi a Roma”. Altri hanno parlato di una manifestazione omofoba, togliendo così la maschera ad una legge che con il pretesto di difendere qualcuno, toglie a tutti la libertà di parola. Il quotidiano Avvenire non poteva non partecipare alla festa ma lo ha fatto

in tono minore, senza dare particolare spazio e risalto alla manifestazione. Fa parte della libertà d’informazione ma dispiace notare questa malcelata freddezza, come se quei cattolici fossero figli di un dio minore. Dispiace anche leggere un’accusa piuttosto pesante rivolta a Kiko Argüello, fondatore del Cammino Neo-catecumenale, che nel suo intervento aveva criticato il Segretario della CEI. Era solo un accenno ma tanto è bastato per suscitare una durissima reazione da parte del quotidiano dei Vescovi che lo dipinge come presuntuoso e seminatore di zizzania. Un po’ troppo. È vero, Kiko avrebbe potuto evitare di avanzare critiche, ma se ogni forma di dissenso, anche quella più motivata, viene bollata come un seminare zizzania – ricordiamo che nei vangeli questa è l’opera preferita del maligno – vuol dire tagliare alla radice quel confronto leale che invece contribuisce al discernimento comunitario. Tanto più che qui si tratta solo di strategie e non di contenuti. Su questo come su altri temi nella Chiesa italiana vi sono diverse sensibilità, anche tra i vertici episcopali. Avvenire lo sa bene. Molto meglio di noi. Perché allora sparare a zero e accusare di lesa maestà un dissenso ragionevole e legittimo? Questo metodo mi inquieta perché mette a tacere le differenze. Abbiamo bisogno di unità per affrontare le difficili sfide di questo tempo. Ma la fragile pianticella dell’unità cresce dove c’è una parola leale, un confronto sereno, un’accoglienza rispettosa e cordiale. È un cammino che coinvolge tutti, laici e Pastori.

La folla a piazza San Giovanni

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SCUOLA & UNIVERSITà a cura di Martina Nacchio

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nni di fatica, studio, perseveranza. Anni di soddisfazioni, delusioni, gioie e dolori. Anni di litigi e perdoni, di “grazie” pronunciati con un abbraccio, di “scusa” pensati e mai detti, di sintonie. Anni a sentirsi come a casa, con la propria famiglia allargata costituita da tantissimi fratelli, un po’ scalmanati ma simpatici. E poi finire, affrontare quell’ultima prova insieme, la prima vera prova istituzionale a cui la vita sottoponga. Chiunque abbia frequentato un istituto di istruzione di secondo grado ha provato queste emozioni, una carrellata di esperienze che rimarranno negli occhi per sempre. Lo sa bene Mario, studente del liceo scientifico di Pagani, "B. Mangino", che ha appena terminato il suo di esame. Ballerino e attore per passione, Mario ha la musica nel cuore e nel futuro. Studiare non è tra le sue grandi passioni, ma pur affrontando difficoltà, è riuscito a raggiungere la meta. A chiedergli se ha mai pensato a questo evento negli anni vissuti tra i banchi di scuola, risponde di no. Durante l’adolescenza il futuro ci sembra così lontano da non poterlo neppure intravedere. Poi, però, di colpo arriva. «Ho davvero realizzato che il traguardo era ormai vicino solo a partire dall’inizio di quest’anno – spiega – e quando è arrivato il momento di affrontarlo, l’ho vissuto in maniera diversa da come fantasticavo. Non avrei mai immaginato mi suscitasse così tanta ansia ed emozione». Il percorso di Mario non è stato in discesa, anzi. Ha dovuto affrontare delle difficoltà, è inciampato, ma si è rialzato più forte. Mario ha perso un anno scolastico, eppure mi descrive il suo intero percorso con immagini positive, mettendo da parte le amarezze per risaltare il meglio che l’esperienza scolastica ha saputo offrirgli. Ha trovato una nuova classe, dei nuovi amici, che sono diventati la sua seconda famiglia. Forse per le vicissitudini del suo cammino, per la forza dimostrata, il taglio di questo traguardo ha avuto un sapore più dolce. «Ho sempre cercato di non abbattermi e ci sono riuscito anche grazie all’aiuto della mia famiglia. Ho ricominciato la scuola con uno spirito nuovo, determinato per raggiungere il mio obbiettivo». Mario ce l’ha fatta, ha affrontato le tre prove scritte e l’orale. Da oggi comincia un nuovo percorso, più insidioso: dovrà catapultarsi nel mondo e far tesoro della sua “maturità”. Martina Nacchio

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Insieme LUGLIO - AGOSTO 2015

La maturità, il grande traguardo

Mario, studente al Liceo Scientifico “B. Mangino”

Gli esami di Stato si sono appena conclusi. Vi raccontiamo l’esperienza di Mario, le emozioni vissute fino al raggiungimento del tanto atteso diploma


FAI LA SCELTA GIUSTA I consigli dei neolaureati Foto di repertorio

Solcando le onde del mondo del lavoro

L

o sguardo puntato verso nuovi orizzonti, le incertezze per un futuro ancora poco chiaro. È quanto vive attualmente Carmine Scarpa, uscito da poco dalla "Federico II" con in mano la pergamena di laurea magistrale in Ingegneria Navale. Il risultato, raggiunto da pochissimo, è il frutto di 7 anni di intenso lavoro: «Il mio corso di studi prevede una laurea di I livello della durata di 3 anni e a seguire una laurea Magistrale di due. Io mi sono iscritto nell’anno accademico 2007/2008 e ho concluso la Magistrale nell’anno accademico 2013/2014». A ritardare i piani di Carmine, anche il carico di studi che una Facoltà come quella di Ingegneria richiede: «Completare bene l’intero percorso universitario in 5 anni è un’impresa ardua. Molto spesso ci si trova ad affrontare materie la cui comprensione richiede un tempo maggiore rispetto a quello previsto». Ecco che, quindi, fondamentali risultano le basi di matematica acquisite al liceo e la propensione per la fisica.

Vizi e virtù. Mentre Carmine parla si percepisce la passione per quanto studiato nelle aule universitarie ma non per questo il giovane dimentica i punti deboli di un’Università che, per quanto competente, evidenzia alcuni limiti: «Il punto di forza è sicuramente la possibilità di toccare con mano, attraverso l’utilizzo della Vasca Navale, le principali problematiche, soprattutto di natura idrodinamica, che interessano le navi. Un punto a sfavore, per quanto mi riguarda, è sicuramente la cattiva connessione fra l’Università e il mondo del lavoro, carenza che si riflette anche sugli stage universitari, molto spesso inutili o comunque poco formativi». Mobilità ed economia. Ci sono poi le grane dei trasporti e delle tasse, problemi che – più che riguardare in maniera diretta la FedII – chiamano in causa l’ente regionale: «Ho sempre fatto il pendolare e credo che il trasporto pubblico locale sia la carenza maggiore per chi non ha l’università sotto casa: treni insufficienti, vec-

CARMINE SCARPA laureatO in INGEGNERIA NAVALE con 110 e lode vive a NOCERA INFERIORE

chi (quindi soggetti ad inconvenienti) e sporchi. Sfortunatamente poi Fuorigrotta è raggiungibile solo attraverso la linea vecchia della metropolitana, che, ahimè, ha poco o nulla di metropolitana. Le tasse? Congrue con il servizio offerto, nonostante la grande disorganizzazione di uffici e segreterie dell’Università. La quota regionale, invece, è illegittima se si tengono in considerazione le carenze del trasporto pubblico». Giuseppe Di Mauro LUGLIO - AGOSTO 2015 Insieme

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Anche quest’anno un fortunato lettore potrà pregare alla grotta delle apparizioni grazie alla collaborazione tra la P.U.A.C.S. ed Insieme. La Pia Unione Ammalati Cristo Salvezza ha messo a disposizione un posto gratuito per partecipare al pellegrinaggio diocesano a Lourdes, in programma dal 23 al 29 agosto, presieduto dal vescovo mons. Giuseppe Giudice.

A Lourdes con Insieme È Gianfranco Iovane il vincitore del sorteggio che assegna un posto gratuito al pellegrinaggio diocesano a Lourdes, offerto dalla P.U.A.C.S

Lo scorso 17 giugno, nel primo giorno della Sosta ecclesiale, è stato estratto il nome del vincitore. Si tratta di Gianfranco Iovane di Poggiomarino. Il secondo nome estratto è quello di Raffaella Campitiello di Angri, la terza lettrice sorteggiata è Anna Amato di San Marzano sul Sarno. Il secondo e terzo estratto sono contattati solo in caso di rinuncia da parte del vincitore.

Una parola, un sorriso amabile bastano spesso perché un’anima triste si espanda (Santa Teresina di Lisieux)

Insieme augura buone vacanze a tutti i lettori,

agli abbonati, ai collaboratori, ai religiosi, ai sacerdoti e ai referenti parrocchiali

Dopo la pausa estiva, l’appuntamento con Insieme si sposta alla prima domenica di ogni mese

Ci rivediamo il 6 settembre, nelle parrocchie e nei bar convenzionati

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Insieme LUGLIO - AGOSTO 2015


VITA NELL'AGRO a cura di Salvatore D’Angelo

Un’estate da vivere C

he la trascorriate in spiaggia, in montagna o in città, Insieme vuole accompagnarvi anche per l’estate 2015. Chi si ritaglierà un week end, chi qualche settimana, l’augurio è che ognuno possa trovare un po’ di tempo per riposarsi e ritrovarsi, con sé e con gli altri. Le vacanze sono un momento molto atteso, anche se la crisi ha messo alla prova un po’ tutti. Nell’ultimo quinquennio sono state tante le famiglie che hanno dovuto rinunciarvi, altrettante hanno ridimensionato il periodo di pausa, solo le più fortunate, seppur in minoranza, hanno potuto godere delle ferie nel pieno del loro splendore. Nella bella stagione il nostro giornale ha sempre provato ad accompagnare le giornate e le serate di tutti consigliando concerti, sagre e libri. Quest’anno aggiungiamo qualche itinerario per il trekking.

La bellezza di passeggiare lungo i sentieri delle nostre amate montagne, tra spazi incontaminati e paesaggi mozzafiato, potrebbe donare, anche a chi ha le ferie ristrette, un paio di ore di puro relax e gioia dei sensi. La nostra è una terra bellissima, lo dicono anche le stime statistiche. Il 5% di stranieri in più quest’anno sceglierà l’Italia. Impariamo a conoscerla meglio anche noi. Questa che stiamo vivendo possa essere un’estate da resilienti. Dopo le fatiche di un anno e i sacrifici a cui si è stati sottoposti, dimostriamo di avercela fatta restando positivi e aperti alle tante opportunità che sicuramente si celano dietro l’angolo. Buone vacanze!

Dopo le fatiche del lungo inverno, l’invito a concedersi un momento di relax per ritrovarsi con sE stessI e con gli altri

Salvatore D’Angelo LUGLIO - AGOSTO 2015 Insieme

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VITA NELL'AGRO

Trekking tra l’agro e la costiera I volontari di Montagna amica durante un’escursione con un diversamente abile

Foto Alessandro Franza

Buona lettura LA GIOVANE MORTE DI MARIO PIETRANTONI di Enrica Belli, editrice Frassinelli € 15,00

LA GIOVANE MORTE DI MARIO PIETRANTONI Nell’Abruzzo rurale degli anni del regime, la giovane promessa sportiva Mario Pietrantoni viene brutalmente assassinato. Spetterà al commissario Gregorio Linguiti risolvere il caso. Romanzo giallo d’esordio per Enrica Belli, che prende liberamente spunto dalla figura del ciclista Ottavio Bottecchia, alias il Muratore del Friuli.

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on l’estate torna la voglia di uscire, magari nella stupenda costiera amalfitana. E allora perché non farsi un bel giro, combinando mare e montagna e lasciando, per una volta, le auto “lontane”? Appena sopra le spiagge di Amalfi e Positano si snodano alcuni dei più affascinanti e famosi sentieri della nostra penisola. Chi non è molto allenato potrebbe cominciare con il percorso semplice che in cinque ore porta da Pon-

tone di Ravello ad Amalfi, passando per la Riserva di Valle delle Ferriere. Proseguendo accanto alle antiche cartiere si arriva al Duomo di Amalfi dove con un bus si può tornare alle auto. O il più famoso in assoluto, il Sentiero degli Dei, che dalla piazzetta di Bomerano di Agerola giunge, dopo circa 6 panoramicissimi km, a Nocelle e quindi a Positano. I più sportivi (e allenati!) potrebbero invece partire dalla Badia di Ca-

IL PAESE DEI COPPOLONI Vinicio Capossela, editrice Feltrinelli € 14,00

UN CUORE PENSANTE Susanna Tamaro, editrice Bompiani € 14,00

UN CUORE PENSANTE Dopo l’omonima rubrica su Avvenire, Susanna Tamaro propone un libro completamente autobiografico con continue proiezioni sull’attualità. Un cuore pensante è la storia del cammino spirituale di una bambina diversa dalle altre che amava la solitudine e che si faceva molte domande. Un personalissimo diario dell’anima che mette a nudo l’autrice e la sua spiritualità concretissima.

IL PAESE DEI COPPOLONI Un romanzo picaresco di un grande narratore. Dopo Tefteri, il cantautore Vinicio Capossela torna con un lavoro in cui la realtà è visibile solo dietro il velo deformante di un senso grandioso, epico dell’umana esistenza, di un passato che torna a popolare di misteri e splendori l’opacità del nostro caos.

IL PESCIOLINO NERO Samad Behrangi, editrice Marcianum Press - € 13,00

IL PESCIOLINO NERO Il pesciolino nero, protagonista della fiaba di Samad Behrangi, non accetta che la vita sia tutta lì, nello stagno in cui vive, e decide di mettersi in viaggio per andare a vedere il mare. Durante il cammino incontrerà personaggi particolari e con coraggio e determinazione andrà lontano, diventando una leggenda


Itinerari per esperti e non solo consigliati da Montagna Amica, l’associazione che organizza escursioni anche per i diversamente abili va de’ Tirreni e arrivare fino al santuario dell’Avvocata per scendere poi sulla spiaggia di Maiori. Un itinerario molto lungo e impegnativo che però offre una grande varietà di ambienti e un panorama mozzafiato. Qualunque sia la scelta, si consiglia di indossare calzature adatte, procurarsi una carta dei sentieri (mai affidarsi solo allo smartphone), portare uno zaino col necessario (acqua, spuntino, ricambio)

e non avventurarsi oltre le proprie capacità. In alternativa, ci si può rivolgere alle tante associazioni presenti sul territorio con il loro calendario di uscite per fare trekking tutto l’anno. Una di queste, Montagna Amica, mette a disposizione anche la joelette, una carrozzina speciale da montagna per portare sui sentieri anche chi ha disabilità motorie.

Info: montagna.amica@gmail.com

I concerti A pagamento o gratuiti, in estate è sempre bello passare una serata all’insegna della musica 18 luglio The Kolors Arena del Mare – Salerno

10 agosto Fiorella Mannoia Teatro dei Templi – Paestum

22 luglio Nina Zilli Vulcano Buono – Nola

11 agosto Made in Sud Teatro dei Templi – Paestum

26 luglio Jovanotti Stadio San Paolo – Napoli

17 agosto Nino D’Angelo Concerto anni 80… e non solo Teatro dei Templi – Paestum

28 luglio Francesco De Gregori Vulcano Buono – Nola 30 luglio Negrita Vulcano Buono – Nola

Uno scorcio della Costiera amalfitana

Foto Alessandro Franza

La magia di Ravello

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itorna in scena il “Ravello Festival”, dal 20 giugno al 5 settembre è in programma la 63esima edizione. Il grandioso evento proporrà quasi cinquanta eventi che, come da tradizione ormai consolidata, alterneranno contenuti sinfonici e cameristici, repertorio jazz e pop, senza dimenticare il teatro, le arti visive, gli incontri di parola. Tra gli eventi da segnalare ci sono: venerdì 17 luglio Nicola Piovani con “La musica è pericolosa”; Dee Dee Bridgewater il 21 luglio; il pianista Ramin Bahrami con Danilo Rea il 7 agosto; Stefano Bollani in “Piano Solo” l’8 agosto; Nicolò Fabi domenica 9. Immancabile l’appuntamento con il concerto all’alba dell’11 agosto, ad allietare la notte delle stelle cadenti saranno le musiche di Beethoven, Dvorák, Fauré, Carrara suonate dall’orchestra filarmonica La Fenice di Venezia.

18 agosto Stelle a metà Il musical con Sal da Vinci Teatro dei Templi – Paestum

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VITA NELL'AGRO

Le sagre A tavola si sperimenta la fraternità e la condivisione. L’allegria delle sagre aiuta ancora di più lo stare insieme. Ogni sera un appuntamento imperdibile 18-19 luglio Sagra “Le delizie dell’orto” Palma Campania

31 luglio – 4 agosto Sagra del mascuotto Bracigliano

8-10 agosto 34a Sagra del prosciutto Montecorvino Rovella

24-26 luglio Castellarte Festival degli artisti di strada Mercogliano

31 luglio – 1 agosto Sagra dell’asparago Misciano di Montoro

17-23 agosto Festa dei “Ciccimmaretati” Stio

1-8 agosto Festival delle torri Cava de’ Tirreni

20-23 agosto Sagra del cavatiello e dello stoccafisso Torello di Castel San Giorgio

24 luglio Sagra della Mulignana Scafati 23-26 luglio Sagra del Mallone Bracigliano

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7-9 agosto XX Sagra San Silvestrese Sant’Agata Dei Goti

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1-6 settembre Napoli Pizza festival Napoli

Auguri al presidente Passaggio di consegne al Rotary club Apudmontem. Da qualche settimana si è insediato il nuovo consiglio direttivo. Paolo Attianese ha ricevuto il collare di presidente da Raffaele De Santis.

Il neo presidente Paolo Attianese


Il rappresentanti dei piccoli madonnari in occasione del gemellaggio

Pillole di finanza etica di Pino D’Ammora*

Manifesto della Finanza etica

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iamo tutti d’accordo nel dire che non vogliamo che i nostri risparmi finanzino le guerre, la speculazione, lo sfruttamento. Il “Manifesto della Finanza Etica” rappresenta un esempio di come l’uso del denaro, eticamente orientato, può dare risultati positivi. Esso è basato su sette principi: il credito, in tutte le sue forme, è un diritto umano; l’efficienza è una componente della responsabilità etica; non è legittimo l’arric-

chimento basato sul solo possesso e scambio di denaro; trasparenza; partecipazione alle scelte importanti dell’impresa non solo dei soci ma anche dei risparmiatori; responsabilità sociale e ambientale sono criteri di riferimento per gli impieghi; adesione globale e coerente da parte del gestore che ne orienta tutta l’attività. *Coordinatore dei soci di Banca etica in Provincia di Salerno

Come trovare il benessere psicofisico?

M

usica, sport ed alimentazione come fonti del benessere. Questo il tema del convegno, che si è svolto lo scorso 11 giugno presso il Centro di quartiere di via Loria, a Nocera Inferiore. A promuovere l’evento Marilena Mastellone, coordinatrice del Centro disabili di Nocera Inferiore, che ha così spiegato l’iniziativa: «L’obiettivo è quello di approfondire il tema del benessere per tutte le persone, ma in modo particolare per i ragazzi disabili. Siamo alla seconda edizione del convegno,

che vuole inserirsi in un progetto più ampio volto a rendere i ragazzi diversamente abili sempre più autonomi». Relatore d’eccezione, il professore Carlo Montinaro, presidente dell’Associazione medica Marco Levi Bianchini. Al centro del suo intervento l’importanza di una corretta alimentazione per il benessere psicofisico dell’individuo. A conclusione del convegno, anche il contributo di Giulia D’Alessandro, musicoterapista, sui benefici della giovane disciplina per la salute delle persone.

I MADONNAri DI STRIANO SI GEMELLANO Il 13 giugno a Bolano, frazione di Fisciano, c’è stata la consegna della lettera d’intenti tra i Piccoli Madonnari strianesi e quelli della valle dell’Irno

L’

idea di creare un gruppo di madonnari a Striano risale al 2003, quando si pensò di coinvolgere i bambini nella realizzazione di un tappeto di immagini sul fondo stradale. Lo scopo primario fu quello di creare un ambiente adatto ai bambini, dove poter confrontarsi, integrarsi, dare spazio alla propria creatività, abbellendo, con un tocco di colore, le strade del centro storico. Obiettivi che accomunano la cittadina dell’Agro a quella di Fisciano: per questo è partita la richiesta di gemellaggio per crescere sempre più in un’ottica regionale e nazionale. Il patto di gemellaggio sarà stilato entro la fine di agosto. La decima edizione del concorso “Piccoli Madonnari ed Artisti in Piazza” di Striano si terrà, invece, il 5 e 6 settembre prossimi. Sono aperte le iscrizioni al concorso su www.parrocchiasgbstriano.com e sulla fan page di Facebook. Raffaele Massa LUGLIO - AGOSTO 2015 Insieme

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LA BACHECA DEGLI AUGURI a cura della redazione

Auguri di buon compleanno

Diocesi in festa

Mons. Mario Ceneri ha compiuto 72 anni e don Giuseppe Perano 29 anni, il primo luglio; don Pietro Califano ha compiuto 90 anni il 4 luglio; don Luigi Lamberti ha festeggiato 43 anni il 5 luglio; don SalDon Pietro vatore Fiore spegne Califano 32 candeline il 12 luglio; don Enrico Ascolese festeggia 55 anni, il 15 luglio; p. Pietro Lombardi compie 74 anni il 24 luglio; don Massimo Staiano feDon Giuseppe steggia 41 anni, il 26 Perano luglio; don Rosario Ingenito compie 50 anni il 2 agosto; don Antonio Mancuso e don Vincenzo Buono compiono rispettivamente 51 e 34 anni, il 18 agosto; diacono Edoardo Tafuto festeggia 62 anni, il 20 agosto; don Andrea Amato festeggia 33 anni il 24 agosto; don Diodato Ruggiero compie 82 anni il 26 agosto; don Aniello Mario Carillo e diacono Vincenzo Vergati festeggiano rispettivamente 77 e 60 anni, il 27 agosto. A tutti voi, annunciatori della gioia del Vangelo, auguri!

sieme

Il 27 luglio, mons. Gioacchino Illiano festeggerà 80 anni. La gratitudine per il suo episcopato non si può stimare. A Lui, Pastore attento, Insieme dedica l’inserto speciale di questo numero, in cui la vita del sacerdote è riletta nei suoi snodi più importanti. Al Vescovo l’augurio più caro della redazione.

Redazione in festa

Don Antonio Adinolfi, presidente del Consiglio di Amministrazione di Insieme spegne 41 candeline, il 4 agosto. Salvatore D’Angelo, redattore di Insieme, festeggia il compleanno, il 14 agosto. Martina Nacchio, collaboratrice di redazione, compie gli anni il 29 agosto. A voi che sostenete con discrezione ed impegno l’avventura professionale della redazione, gli auguri più sinceri dal team della rivista diocesana. Fiocco rosa in casa Mancusi: è nata Micol, il 30 giugno scorso. Un nuovo dono illumina la vostra famiglia, che diventa piccola scuola di umanità. Gli amici di Insieme fanno festa con Ettore, Maria Luisa e la piccola Maira, per la nuova vita generata nell’amore.

Buon anniversario di ordinazione presbiterale a:

p. Raffaele Bufano, mons. Alfonso Desiderio, mons. Vincenzo Leopoldo, il primo luglio; don Antonio Palumbo, il 2 luglio; don Ciro Scarpetta, il 3 luglio; don Alessandro Cirillo e don Antonio Cuomo, il 4 luglio; don Giuseppe Perano, il 5 luglio; don Luigi La Mura e don Gianfranco Marotta, il 6 luglio; don Diodato Ruggiero, l’8 luglio; don Aniello Mario Carillo, l’11 luglio; mons. Benedetto Abate, il 15 luglio; don Vincenzo Russo, il 21 luglio; mons. Pietro Milite, il 25 luglio; don Gerardo Rosolia, il 4 agosto. Siate sempre ferventi operai della vigna del Signore. Auguri!

Buon compleanno ai referenti

Luciano Vastola (S. Biagio, S. Marzano sul Sarno) compie 68 anni, il 16 luglio; Michele Lanzetta (S. Teodoro, Sarno) festeggia 31 anni, il 2 agosto; Antonella Salvati (Regina Pacis, Angri) spegne 27 candeline, il 20 agosto; Emiddia Evitabile (S. Lorenzo Martire, S. Egidio del M. Albino) compie gli anni il 23 agosto. A voi cari amici e preziosi sostenitori di Insieme, auguriamo di vivere un felice compleanno.

MENSILE DI ATTUALITà E CULTURA DELL’AGRO

Mensile di attualità e cultura dell’Agro Espressione della comunità ecclesiale della Diocesi Nocera Inferiore-Sarno Registrato presso il Tribunale di Nocera Inferiore n. 624/06 del 16 giugno 2006. Iscritto al R.O.C. n. 14248 dal 28/07/06. Membro Federazione Italiana Settimanali Cattolici, Associato Unione Stampa Periodica Italiana

Editore Insieme Diocesi Nocera Inferiore-Sarno Direttore Responsabile Andrea Annunziata Direttore Editoriale Silvio Longobardi

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Redazione Salvatore D’Angelo, Mariarosaria Petti, Martina Nacchio e Donatella Salvati Segreteria di redazione Maria Luisa Franco Marketing Sofia Russo Hanno collaborato Mons. Giuseppe Giudice, Giuseppe Di Mauro, Raffaele Massa, Pino D’Amora, Giuseppe Contaldi, Giuseppe Sorrentino, Gerardo Milo, Michele Lanzetta, padre Gigi Lamberti, Gennaro Pagano, Antonio Padovano Sorrentino, Adriano Rispoli, Carmine Giordano, Chiara Pagano, Maria Bonfiglio, Raffaele Massa, le sorelle clarisse, Antonio Marra, Padre Paolo Saturno, don Antonio Adinolfi

Amministrazione Via Vescovado, 4 - 84014 Nocera Inferiore (SA) Tel/Fax 081 5170466 Insieme LUGLIO - AGOSTO 2015

Vicedirettore Antonietta Abete

Progetto grafico e impaginazione Salvatore Alfano

Questo numero è stato chiuso in redazione mercoledì 1 luglio 2015

Concessionario Cooperativa sociale L’Onda

Questo periodico è aperto a quanti desiderino collaborarvi ai sensi dell’art. 21 della Costituzione della Repubblica italiana che così dispone: «Tutti hanno diritto di manifestare il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni mezzo di diffusione». La pubblicazione degli scritti è subordinata al­l’in­sin­da­cabile giudizio della Redazione; in ogni caso, non costituisce alcun rapporto di col­la­borazione con la testata e, quindi, deve intendersi prestata a titolo gratuito. Notizie, articoli, fotografie, composizioni artistiche e materiali redazionali inviati al giornale, anche se non pubblicati, non vengono restituiti.

Contributo annuale € 15,00 ordinario con ritiro in parrocchia € 20,00 ordinario in spedizione postale € 25,00 contributo sostenitore € 50,00 contributo benefattore BANCA PROSSIMA IBAN: IT21E0335901600100000070110 Intestato a: DIOCESI NOCERA INFERIORE-SARNO Conto corrente postale n. 11278843 Intestato a: DIOCESI NOCERA INFERIORE-SARNO Causale: Contributo annuale Aggiungere l’indirizzo a cui inviare la rivista Servizio diffusione Per informazioni: tel/fax 081 517 04 66 segreteriainsieme@diocesinocerasarno.it

Redazione Via Vescovado, 4 84014 Nocera Inferiore (SA) insieme@diocesinocerasarno.it tel/fax 081 517 04 66


VITA ECCLESIALE a cura della redazione

Foto Salvatore Alfano (3)

I vicari foranei consegnano le parole per le sessioni conciliari autunnali

Don Ciro Galisi mentre proclama la Parola

LA SOSTA ECCLESIALE

L’

esperienza di una Chiesa sorella del settentrione riportata ad una comunità ecclesiale del meridione, tanto diversa quanto simile. L’intervento di monsignor Franco Giulio Brambilla alla Sosta ecclesiale 2015 è stato arricchente sotto tanti punti di vista. Non ha solo provato a rispondere alla domanda “Man hu?”, così come suggerito dal tema scelto da monsignor Giuseppe Giudice. Ha anche riportato storie di vita vissuta: pastorale operata alla guida della Chiesa di Novara, 346 parrocchie divise in otto vicariati. «Ci ha accompagnato nel leggere questo tempo che non è scontato – ha aggiunto il nostro Vescovo diocesano – , ci siamo fermati un attimo perché la Chiesa va nella misura in cui sta». Monsignor Brambilla non è solo il Vescovo di una importante Diocesi piemonte-

L’aula liturgica di Santa Maria Maggiore che ha accolto il primo giorno della Sosta

Una Chiesa che genera Si è svolta lo scorso 17 e 18 giugno la sosta ecclesiale diocesana. Al centro della riflessione, la relazione di mons. Franco Giulio Brambilla

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se. È stato vescovo ausiliare dell’arcidiocesi di Milano, è un teologo e antropologo di chiara fama, ha tenuto la relazione introduttiva sui fondamenti teologico-pastorali al IV Convegno della Chiesa italiana a Verona. Dal 20 maggio è vice presidente della Conferenza Episcopale Italiana e il prossimo ottobre parteciperà al Sinodo dei Vescovi sulla famiglia nella delegazione italiana. Insomma, il meglio che la comunità ecclesiale nocerino-sarnese poteva avere per tirare le somme dell’anno pastorale in corso e avviarsi verso il prossimo, tenendo presente la chiusura del Concilio Giovane, il V Convegno della Chiesa italiana a Firenze e il Giubileo della Misericordia. Monsignor Brambilla si è soffermato in particolare sugli impegni di rilevanza nazionale, mettendo insieme gli ultimi 50 anni di cammino. Dalla chiusura del Concilio Vaticano II ad oggi. Dai tria munera – annuncio, celebrazione e carità – alle vie di Firenze, passando per gli ambiti di Verona. «La funzione degli ambiti antropologici – ha detto il Vescovo di Novara – non sostituisce la funzione ecclesiologica dei tria munera, ma tende a correggerne il limite: che trapela quando la missione della Chiesa si sottrae al suo destinatario, pensandosi in modo autoreferenziale e pensando il destinatario semplicemente come termine della sua azione». Una considerazione da cui scaturisce la visione di una Chiesa generatrice. «I “cinque ambiti” sembrano richiedere di tradursi in “cinque operazioni” (uscire, annunciare, abitare, educare, trasfigurare) per l’“umanesimo nuovo” che nasce “in” Gesù Cristo. Potremmo riprendere questi cinque verbi, in continuità con i cinque ambiti di Verona, così da rendere dinamici gli ambiti con gesti operativi che mettano in sintonia la luce del Vangelo con l’esperienza umana». Da parte sua, monsignor Brambilla

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ha compiuto anche un passo ulteriore, sviluppando il tema del nuovo umanesimo abbinato alla generatività. «Se il compito educativo personale e sociale è quello di una “nuova generazione dell’umano in Cristo” – ha detto –, allora è proprio il verbo generare che può suggerirci la prospettiva sintetica delle cinque operazioni per la genealogia dell’uomo nuovo». Il presule ha così declinato una pista ulteriore per la costruzione di un umanesimo nuovo. La sua tesi centrale è la seguente: «Per essere generativi, per far nascere un nuovo umanesimo, occorre coltivare alcune operazioni, espresse in cinque verbi: desiderare, concepire, mettere al mondo, prendersi cura, lasciar andare».

Mons. Brambilla con alcuni ragazzi disabili

Desiderare

«È forse questo il punto su cui dobbiamo lasciarci toccare di più il cuore. Desiderare è guardare la stella polare della nostra testimonianza cristiana ed ecclesiale, capace di tessere i fili d’oro del desiderio di una Chiesa dei legami di fraternità e prossimità. La prima operazione pastorale deve risvegliare il desiderio. In una società dei consumi è necessario accompagnare le persone, i giovani soprattutto, a passare dall’essere soggetti di bisogno a diventare capaci di relazioni. Non basta aver bisogni da saturare, ma occorre coltivare desideri, che sanno fin dall’inizio che ciò che si realizzerà sarà sempre un frammento della ricchezza del sogno».

Concepire

«La seconda azione, come ogni umano concepimento, può essere frutto soltanto di un atto d’amore! Generare la Chiesa di domani è un atto di passione, di amore tenero e forte, di incontro che esige attesa, pazienza, parola, silenzio. Se non vogliamo rimanere sterili, se alla fine della nostra vita non si

Mons. Brambilla e Mons. Giudice con alcuni ragazzi dell’Associazione “La nostra famiglia”

Foto Salvatore Alfano (3)

Mons. Franco Giulio Brambilla durante la sua relazione


Mettere al mondo

«È il miracolo della vita che nasce, è la gioia di una Chiesa che si lascia toccare dal soffio di Dio. Non abbiamo più occhi per vedere il miracolo della nascita. La terza operazione pastorale è tutta contenuta nel verbo “in-segnare”: si tratta di segnarein, di iscrivere-dentro la vita del mondo la gioia del Vangelo. Per questo la Chiesa è naturalmente missionaria, perché è inviata nel mondo, non può stare rinchiusa in se stessa. Se non si può concepire da soli, anche per insegnare a stare-al-mondo, io ho bisogno di te, ciascuno ha bisogno degli altri! Insegnare a stare-nel-mondo, oggi, come nella Chiesa degli Apostoli, richiede l’armonia di molti, la passione di tutti, la sapienza degli anziani, la solidità degli adulti, la fresca energia dei giovani».

Prendersi cura

«La cura è la missione alla “prova del tempo”! La quarta azione fa la differenza: non è solo investire risorse, energie, mezzi, programmi (cure), ma coltivare una passione (care), che è insieme un patire e un soffrire e, poi, un appassionarsi e uno spendersi. Dovremmo sperimentare com’è bello stare con la gente, aprirsi a loro, essere indifesi, lasciarsi premere da ogni

parte, sentirsi “con loro fratelli, per loro padri e madri”. “Prendersi cura” è la forma eminente della carità pastorale, è il cuore del pastore, è la gioia di una comunità, è la grazia di una parrocchia che sprigiona attorno a sé fascino e bellezza».

Lasciar andare

«Generare vuol dire lasciar partire, scoccare, con l’arco della nostra carità, la freccia che entra nel futuro! Generare vuol dire costruire un anello della tradizione. La traditio non consiste solo nelle “cose trasmesse”, ma soprattutto nell’“atto del trasmettere”. Anzi, del “lasciare ereditare”. Noi abbiamo insistito molto sulla comu-

nicazione e sulla trasmissione della fede, ma è giunto il momento di far spazio anche alla possibilità di riceverla ed ereditarla». Un excursus intenso che ha fatto dire a monsignor Brambilla: «Se i “cinque ambiti” di Verona ci hanno aperto agli spazi dell’attenzione antropologica, le “cinque azioni” di Firenze ci lanciano nelle cinque operazioni dell’agire generativo. L’umanesimo di Cristo è nuovo solo se è generativo: generare è un atto complesso, unitario nella sua intuizione, variegato nella sua attuazione. Esso mette la nostra libertà, personale, ecclesiale e sociale alla prova del tempo». Salvatore D’Angelo

Uno dei laboratori tenutisi nella parrocchia San Michele Arcangelo

Foto Salvatore Alfano

dovrà raccontare solo quante strutture abbiamo costruito, ma quanta vita abbiamo sprigionato e liberato, allora è giunto il momento di concepire. Per generare bisogna lasciar scendere di nuovo lo Spirito. La seconda operazione pastorale è il momento intimo, il gesto pudico dell’amore che concentra la potenza di un sogno nel gesto particolare, che arrischia di mettere al mondo la vita, che diventa “creativo” nel realizzare, tra le molte possibilità, quella che sarà il proprio contributo alla chiesa e al mondo».

I laboratori del giovedì

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inque laboratori tematici per lavorare concretamente all’interno della comunità ecclesiale diocesana. Cinque fruttuosi momenti di confronto e riflessione hanno caratterizzato il secondo giorno di Sosta. Nel complesso di San Michele Arcangelo si sono riuniti i gruppi di studio. Don Alfonso Santoriello ha seguito il gruppo “Uscire”, don Antonio Adinolfi e Carmela Tortora “Annunciare”, don Alessandro Cirillo e Angelo Santitoro il laboratorio “Abitare”, don Giuseppe Pironti e Antonio Francese quello sull’“Educare”, mentre ad animare il gruppo “Trasfigurare” sono stati don Piercatello Liccardo e Carmine Giordano.

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DON ENRICO SMALDONE Il prete che amava i bambini di Antonietta Abete

La banda, il fiore all’occhiello della Città dei Ragazzi Nel 1959, accanto alla falegnameria è implementata l’officina meccanica. L’a nno successivo, nel 1960, vi è la prova generale e la prima uscita pubblica della banda della Città

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anno 1959 si apre con il sogno di implementare nella Città dei Ragazzi, accanto alla falegnameria, un’officina meccanica. Il capannone costruito è molto grande, è lungo 36 metri e largo 12, ha il pavimento di cemento e le pareti grezze. Viene realizzato anche il secondo piano. L’imponente edificio fiancheggia la prima costruzione, al primo piano saranno collocate la falegnameria e l’officina, al secondo le scuole. La Città ospita 30 ragazzi che studiano con passione. Nel mese di marzo don Enrico va a Roma alla ricerca delle macchine da acquistare per l’officina. Ad aprile il sacerdote fa tappa anche a Milano. Il 27 giugno 1959 – è una giornata calda e afosa – arrivano ad Angri, su un camion a rimorchio, tre forni, una fesatrice, due trapani, una limatrice e altre piccole macchine. Il costo complessivo è di 7 milioni di lire che don Enrico si impegna a pagare con cambiali di 186.000 lire mensili.

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I suoi occhi neri e profondi scrutano l’oltre, anticipano il futuro. Dietro la realizzazione dell’officina c’è un progetto più grande, legato alla formazione professionale. Ne troviamo traccia nei Diari della Città: «Nel mese di gennaio, attraverso il Centro della Gioventù, abbiamo chiesto un Centro di Addestramento Professionale. Con grande gioia il centro che comprenderà corsi per muratori, pavimentisti, rivestimentisti e conduttori di macchine edili è stato approvato dal Ministero del Lavoro. Si attende con ansia il finanziamento. Quando il Centro comincerà a funzionare, la Città riceverà un grande impulso». Un altro tassello importante dell’opera ha attecchito le sue radici.

La banda della Città

“La musica può fare di un’anima devastata una Cattedrale”, scrive Vasile Ghica, scrittore rumeno. Lo sapeva bene anche don Enrico. Nell’ottobre del 1958 i suoi ragazzi iniziano a


I bambini della Città insieme a don Enrico

L’APPUNTAMENTO Il 10 luglio, nel complesso Cittadella della Carità in Angri sarà inaugurata L’OASI DON ENRICO SMALDONE, casa famiglia per gestanti, madri e bambini. Il programma: alle 19.00, celebrazione eucaristica presieduta da Mons. Giuseppe Giudice, vescovo della Diocesi Nocera Inferiore - Sarno. A seguire, inaugurazione della struttura che accoglierà mamme in attesa e i loro bambini.

prendere lezioni di musica. Bravissimi nel solfeggio, raggiungono ottimi risultati. Nell’autunno del 1959 ricevono in dono dalla ditta Pucci 21 strumenti nuovi di zecca. Il signor Bocco, con il quale i piccoli abitanti intrattenevano una fitta corrispondenza fin dal 1958, dona 350mila lire per comprare la stoffa e cucire le divise. L’uomo, originario di Padula e residente in Venezuela, aveva vissuto un lutto gravissimo: la perdita del suo unico figlio, Diego, 9 anni appena. Aveva visitato la Città insieme alla moglie, si era innamorato del sogno di don Enrico e desiderava finanziare la costruzione delle cucine e del refettorio da dedicare al figlioletto scomparso prematuramente. Il 19 maggio del 1960 è un giorno di festa per la Città: la prova generale della banda soddisfa tutti. Viene scattata la foto ufficiale: don Enrico, rasato e ordinato, è raggiante in mezzo ai ragazzi. Il 22 maggio ci si sveglia presto, l’emozione toglie il sonno. Dopo la Celebrazione eucaristica, i ragazzi indossano la fiammante divisa per la prima uscita ufficiale: i piccoli stringono tra le mani gli strumenti e sono bellissimi. Percorrono via Badia e fanno la prima sosta presso la Cappellina della Madonnina, qui eseguono “Evviva Maria”. Poi si dirigono in piazza Trivio, luogo caro a don Enrico, e omaggiano il monumento dedicato alla Madre di Gesù con inni melodiosi. Marciano per Corso Vittorio Emanuele e via Roma, poi dritti al Monumento dei Caduti ove viene deposta una corona di alloro mentre la banda suona prima “l’Attenti” e poi “Il Piave mormorava”. La folla presente saluta i ragazzi con applausi scroscianti. Nel pomeriggio, la banda fa tappa a Nocera. I ragazzi aspettano giù men-

tre don Enrico sale per annunciare a mons. Zoppas la loro visita. Pochi minuti e al suono di “Evviva Maria”, la banda è alla presenza del vescovo che si congratula e offre a tutti del buon vermouth. Dopo la benedizione, i ragazzi si fermano in Seminario accolti calorosamente dal Rettore e dai piccoli seminaristi. Poi, di corsa a San Matteo per la processione di santa Rita. Il 2 giugno 1960 la banda della Città è invitata alla processione del patrono di Angri, san Giovanni Battista. Chi non aveva potuto ammirare i piccoli fanciulli nella loro prima uscita pubblica rimane incantato dalla loro bravura. Iniziano a fioccare gli inviti, in particolare per il Corpus Domini. 13 luglio 1960: è l’onomastico di don Enrico e la Città si prepara a ricevere la visita del dottor Lamaro. Fervono i preparativi: tutti sono all’opera per le grandi pulizie e l’organizzazione del ricevimento, mentre Armando prepara il discorso per accogliere il benefattore della Città. Il dottor Lamaro, nel febbraio del 1956, aveva condonato a don Enrico il debito residuo di 3 milioni e 750mila lire. L’uomo, accompagnato dalla moglie e da uno dei tre figli, è accolto dalla banda. Commosso, abbraccia ogni piccolo abitante. Mentre si prepara il pranzo, don Enrico gli fa visitare la Città, prima le camerate, poi la stanza preparata per accoglierlo. Alla vista del crocifisso, il dottore lo afferra tra le mani e lo bacia ripetutamente. «Signore, ti ringrazio di avermi fatto vedere questo giorno», afferma commosso. Quei ragazzi sono un po’ anche figli suoi e la sua benevolenza continuerà a manifestarsi nei mesi e negli anni a venire. Antonietta Abete LUGLIO - AGOSTO 2015 Insieme

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ILPANEDELLADOMENICA commenti a cura delle sorelle Clarisse del Monastero di Santa Chiara

Sussidio liturgico dalla XVII alla XXIII domenica del tempo Ordinario (Anno B) Oltre

…Oltre le distanze oltre il tempo oltre la paura oltre le attese oltre le speranze oltre te, me nonostante tutto Lui c’è. Ed è per me, per noi promessa eterna d’amore! Oltre…

26 XVII domenica LUGLIo DEL TEMPO ORDINARIO 2015 (Anno B) Leonardo da Vinci fu pittore, architetto e scienziato (1452 - 1519). Personificò il genio rinascimentale che rivoluzionò le arti figurative. La sua fu una cosciente rielaborazione della tradizione quattrocentesca e contemporaneamente ne rappresentò il superamento. Sostenne, in alcuni scritti, la superiorità della pittura sulle altre forme d'arte in nome delle straordinarie possibilità evocatrici, simili a quelle della poesia. Eccezionale il peso che nel corpus complessivo delle sue opere hanno i disegni, da vedere come tracce di idee e di problemi inseguiti in maniera spesso ossessiva.

Le letture: “Distribuì quanto ne volevano”

Nulla vada sprecato

Prima lettura: 2Re 4,42-44 Salmo: Sal 144 Seconda lettura: Ef 4,1-6 Vangelo: Gv 6,1-15

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Il Vangelo: Allora Gesù, alzàti gli occhi, vide che una grande folla veniva da lui e disse a Filippo: «Dove potremo comprare il pane perché costoro abbiano da mangiare?». Diceva così per metterlo alla prova; egli infatti sapeva quello che stava per compiere. (Cfr Gv 6, 5-6) Colore liturgico: VERDE

Leonardo da Vinci, Sant'Anna, la Vergine e il Bambino con l'agnellino, 1510-13 - Particolare

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Insieme LUGLIO - AGOSTO 2015

l primo pensiero di Gesù nel vedere la “grande folla”, che veniva da Lui non fu l’assalto che avrebbe subìto ma Egli si chiese: “Come sfamarli?”. Pensiero di padre e di pastore. Lui vuole nutrirci e, alla fine, dà il cibo fino a che “furono saziati”. A questo traguardo, però, vuole arrivarci con la nostra collaborazione: cum-laborare, un verbo fraterno. Gesù vuole la fraternità, è questa che salva il mondo. L’egoismo e l’individualismo rovinano, come è ben evidente in questi nostri giorni. E ancora, Gesù invita a raccogliere ciò che è avanzato, perché “nulla vada perduto” e quindi sprecato. Quanto è grande il dramma dello spreco nelle nostre società avanzate. Quanto si potrebbe aiutare, non sprecando il cibo? Molto, moltissimo.


2 XVIII domenica AGOSTO DEL TEMPO ORDINARIO 2015 (Anno B)

9 XIX domenica AGOSTO DEL TEMPO ORDINARIO 2015 (Anno B)

Le letture: “Chi viene a me non avrà fame”

Le letture: “Io sono il pane vivo”

Prima lettura: Es 16,2-4.12-15 Salmo: Sal 77 Seconda lettura: Ef 4,17.20-24 Vangelo: Gv 6,24-35

Prima lettura: 1Re 19,4-8 Salmo: Sal 33 Seconda lettura: Ef 4,30-5,2 Vangelo: Gv 6,41-51

Il Vangelo: Gesù rispose loro: «In verità, in verità io vi dico: voi mi cercate non perché avete visto dei segni, ma perché avete mangiato di quei pani e vi siete saziati. Datevi da fare non per il cibo che non dura, ma per il cibo che rimane per la vita eterna e che il Figlio dell’uomo vi darà. Perché su di lui il Padre, Dio, ha messo il suo sigillo». (Cfr Gv 6, 26-27)

Il Vangelo: Gesù rispose loro: «Non mormorate tra voi. Nessuno può venire a me, se non lo attira il Padre che mi ha mandato; e io lo risusciterò nell’ultimo giorno. Sta scritto nei profeti: “E tutti saranno istruiti da Dio”. Chiunque ha ascoltato il Padre e ha imparato da lui, viene a me». (Cfr Gv 6, 43-45)

Colore liturgico: VERDE

Colore liturgico: VERDE

Su ali d'aquila

“D

atevi da fare”: Gesù sa che tanti sarebbero disposti a seguirlo alla vista di miracoli e pane gratis. Quanto sappiamo darci da fare per cose che ci soddisfano. Il Signore ci invita ad alzare lo sguardo, ad immergerci nel profondo delle cose e di noi stessi. Scopriremo, sì, tante miserie e vanità, a cominciare dalle nostre, ma anche la verità di Colui che discende dal Cielo e dà la vita al mondo. Siamo figli di Dio, abbiamo ali d’aquila, non razzoliamo nei pollai. Usiamo queste ali, Dio ce le ha date, insieme ai nostri fratelli e sorelle, usiamole per volare. Verso di Lui e verso di loro.

Leonardo da Vinci, L'ultima cena 1495-98 - Particolare

Leonardo da Vinci, Annunciazione 1472-75

"Spartito scritto in Cielo"

“N

on mormorate tra voi”: questi avvertimenti di Gesù, sono sempre proferiti con tanta dolcezza e serenità, perché sono detti da chi sa bene cosa c’è oltre, perché proviene da quell’oltre. Pagine difficili queste di Giovanni, per capirle bisogna volare alto. Ci vuole tanta fede e tanta preghiera per leggere questo “spartito scritto in Cielo” (Chiara Lubich) e la fede è un dono del Padre. Facciamo sempre più spazio, allora, a questo immenso dono, facciamolo agire in noi. Preghiamo, intercediamo, supplichiamo affinché tanti fratelli e sorelle che ancora non lo hanno ricevuto possano accogliere e godere il grande dono che il Padre ha fatto all’umanità, Gesù, e credendo in Lui vivere in eterno, insieme con noi. LUGLIO - AGOSTO 2015 Insieme

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IL PANE DELLA DOMENICA

15 ASSUNZIONE AGOSTO DELLA BEATA VERGINE MARIA 2015 (Anno B)

16 XX domenica AGOSTO DEL TEMPO ORDINARIO 2015 (Anno B)

Le letture: “Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente”

Le letture: “La mia carne è vero cibo”

Prima lettura: Ap 11,19; 12,1-6.10 Salmo: Sal 44 Seconda lettura: 1Cor 15,20-26 Vangelo: Lc 1,39-56

Prima lettura: Pr 9,1-6 Salmo: Sal 33 Seconda lettura: Ef 5,15-20 Vangelo: Gv 6,51-58

Il Vangelo: Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo». (Cfr Lc 1, 41-44)

Il Vangelo: «Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue rimane in me e io in lui. Come il Padre, che ha la vita, ha mandato me e io vivo per il Padre, così anche colui che mangia me vivrà per me. Questo è il pane disceso dal cielo; non è come quello che mangiarono i padri e morirono. Chi mangia questo pane vivrà in eterno». (Cfr Gv 6, 56-58)

Colore liturgico: BIANCO

Colore liturgico: VERDE

Maria: primizia e immagine della Chiesa

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ggi la Vergine Maria, è stata assunta nella gloria del cielo. In lei, primizia e immagine della Chiesa, hai rivelato il compimento del mistero di salvezza e hai fatto risplendere per il tuo popolo, pellegrino sulla terra, un segno di consolazione e di sicura speranza. Tu non hai voluto che conoscesse la corruzione del sepolcro colei che ha generato il Signore della vita». Grande è il mistero che celebriamo, mistero di speranza e di gioia per tutti noi! Contempliamo la meta del nostro cammino, il nostro compimento: accanto al Signore, primizia dei risorti! E Maria madre e sorella ci precede in questo cammino e ci accompagna mettendo sulle nostre labbra, labbra della Chiesa pellegrinante, le parole sgorgate dal suo cuore umile che magnifica il Signore per tutto ciò ha compiuto. Leonardo da Vinci, Madonna del Garofano, 1473

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Insieme LUGLIO - AGOSTO 2015

Un solo pane

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a frequenza con cui si susseguono termini e verbi riguardanti la vita, è quasi impressionante. All’ostilità e al rifiuto di fondo con cui i Giudei discutono di quello che Gesù sta loro dicendo, Lui – Gesù – proclama ancora più solennemente che darà la sua carne e il suo sangue per la vita del mondo e di ogni persona che si ciberà di Lui in un reale rapporto personale. La fede ci faccia fare quel salto di qualità che ci porta la salvezza e insieme ai primi cristiani preghiamo: “Come i grani di frumento che sono germinati sparsi sulle colline, raccolti e fusi insieme hanno fatto un solo pane, così, o Signore, fa’ di tutta la tua Chiesa, che è sparsa su tutta la terra, una cosa sola”.

Leonardo da Vinci, Madonna Benois, 1478-82


23 XXI domenica AGOSTO DEL TEMPO ORDINARIO 2015 (Anno B)

30 XXII domenica AGOSTO DEL TEMPO ORDINARIO 2015 (Anno B)

Le letture: “Da chi andremo?”

Le letture: “Voi osservate la tradizione degli uomini”

Prima lettura: Gs 24,1-2.15-17.18 Salmo: Sal 33 Seconda lettura: Ef 5,21-32 Vangelo: Gv 6,60-69

Prima lettura: Dt 4,1-2.6-8 Salmo: Sal 14 Seconda lettura: Giac 1,17-18.21-22.27 Vangelo: Mc 7,1-8.14-15.21-23

Il Vangelo: Gesù infatti sapeva fin da principio chi erano quelli che non credevano e chi era colui che lo avrebbe tradito. E diceva: «Per questo vi ho detto che nessuno può venire a me, se non gli è concesso dal Padre». Da quel momento molti dei suoi discepoli tornarono indietro e non andavano più con lui. (Cfr Gv 6, 64-66)

Il Vangelo: Chiamata di nuovo la folla, diceva loro: «Ascoltatemi tutti e comprendete bene! Non c’è nulla fuori dell’uomo che, entrando in lui, possa renderlo impuro. Ma sono le cose che escono dall’uomo a renderlo impuro». E diceva: «Dal di dentro infatti, cioè dal cuore degli uomini, escono i propositi di male […]». (Cfr Mc 7, 14-16.20-21)

Colore liturgico: VERDE

Colore liturgico: VERDE

“Sceglietevi oggi chi servire”

Mendicante d’amore

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“Q

ggi, la liturgia di questa XXI domenica del tempo ordinario ci pone la domanda fondamentale della vita, quella che ogni giorno si affaccia nel cuore del credente: “Chi scelgo di seguire?”. La risposta è nella memoria grata, nel saper riportare al cuore la bellezza di quanto il Signore ha compiuto nella mia vita e come il Suo amore mi abbia custodito passo dopo passo. Solo guardando all’amore che Cristo ha avuto per me, sua Chiesa, donando tutto se stesso, solo da questa memoria grata nasce la mia preghiera: “Signore Tu hai parole di vita eterna, Tu solo hai parole che fanno di ogni istante della mia vita un tesoro per l’eternità”.

Leonardo da Vinci, San Giovanni Battista, 1508-13

uesto popolo mi onora con le labbra, ma il suo cuore è lontano da me”. Tutta la Sacra Scrittura è la ricerca da parte di Dio del cuore dell’uomo. Tutta la storia della salvezza è la storia della mendicanza del cuore di Dio che bussa alla porta del cuore dell’uomo. Fino a quando l’uomo non arriverà ad avere un cuore mendicante dell’amore di Dio non potrà essere salvato. L’ascolto e l’accoglienza docile della Parola di Dio è quel seme piantato dentro di noi, che trasforma giorno dopo giorno il nostro cuore orientandolo verso il cuore di Cristo. Allora dal nostro intimo non germoglieranno più “propositi di male” ma desideri e gesti di amore.

Leonardo da Vinci, Cartone di Sant'Anna, 1501-05 - Particolare LUGLIO - AGOSTO 2015 Insieme

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IL PANE DELLA DOMENICA

6 XXIII domenica SETTEMBRE DEL TEMPO ORDINARIO 2015 (Anno B) Leonardo da Vinci, La Vergine delle rocce, 1495-98

Le letture: “Fa udire i sordi e fa parlare i muti” Prima lettura: Is 35,4-7 Salmo: Sal 145 Seconda lettura: Gc 2,1-5 Vangelo: Mc 7,31-37 Il Vangelo: Gli portarono un sordomuto e lo pregarono di imporgli la mano. Lo prese in disparte, lontano dalla folla, gli pose le dita negli orecchi e con la saliva gli toccò la lingua; guardando quindi verso il cielo, emise un sospiro e gli disse: «Effatà», cioè: «Apriti!». E subito gli si aprirono gli orecchi, si sciolse il nodo della sua lingua. (Cfr Mc 7, 32-35) Colore liturgico: VERDE

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Insieme LUGLIO - AGOSTO 2015

Incapaci di comunicare

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ite agli smarriti di cuore: coraggio non temete”. Il secondo Isaia guarda al popolo in esilio e con un’unica espressione riesce a definirne la condizione di sofferenza. Chi è questo popolo al quale oggi è rivolta questa Parola? È “tanta umanità malata e incapace perfino di pregarti” come ci fa pregare la colletta di inizio. E come Isaia profetizza su questo popolo una nuova vita dono di salvezza di Dio, così nel brano del Vangelo Gesù risana il sordomuto simbolo di un’umanità, che non ascolta e non comunica più con Dio. “Effatà: Apriti! Lasciati toccare dalla mia Parola, ripeti il mio nome che salva, vieni in disparte con me, lontano dalla folla perché io possa fare di te il mio popolo, il mio figlio amato”.


Il Santuario gremito dai partecipanti all’incontro

Il monito di Niemants Etienne, delegato nazionale del Rinnovamento nello Spirito Santo, ai fedeli radunati lo scorso 13 giugno a Pompei in preparazione al Pellegrinaggio nazionale per la famiglia

«Il sacerdozio e il matrimonio ci aprono alla missione»

di Giuseppe Contaldo*

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l 13 giugno, il Rinnovamento nello Spirito Santo campano si è ritrovato a Pompei, nel Santuario della Beata Vergine del Santo Rosario, in vista dell’ottavo Pellegrinaggio nazionale delle famiglie per la famiglia in programma il 12 settembre. Nel salutare i convenuti il vescovo di Pompei, monsignor Tommaso Caputo, ha detto che «Pompei è il posto che Dio ha voluto per la famiglia». All’incontro è intervenuto Niemants Etienne, delegato nazionale del RnS per l’area famiglia, che insieme alla moglie ha meditato sul tema: «Famiglia: comunità evangelizzante, in quanto capace di crescere nell’amore reciproco come irradiazione e testimonianza di un perdono possibile». Nella sua riflessione, Niemants Etienne ha parlato della centralità

dell’amore su cui deve arroccarsi la famiglia: «Bisogna avere la stessa fede per essere famiglia, sebbene non sempre la nostra sia fede. Essa è spiritualità». Per contro, «ciò che fonda la famiglia è “essere in relazione”, “essere coniugati”, ossia, “ legati con l’altro”, quotidianamente, dall’amore». Ciononostante, «c’è un’altra famiglia – ha rimarcato –, un sangue che ci lega, ci purifica, ci vivifica: il sangue di Cristo». Successivamente, Niemants Etienne ha passato in rassegna l’importanza delle relazioni, sollecitando «l’umanità a svegliarsi», invece di essere spettatrice del suo «scioglimento». «Se siamo convocati, chiamati dal Signore, è per scoprire la nostra vocazione: la vocazione alla relazione. L’essere umano – ha aggiunto – non può vivere sen-

za relazioni. Egli ha bisogno di noi, come famiglia evangelizzante». Infine, l’invito alla missione. «Sacerdoti e sposi hanno ricevuto un’unzione particolare. Tra i sette Sacramenti – ha esplicitato Niemants – cinque sono individuali e due sono “missionari”, quali, il sacerdozio e il matrimonio. Gli sposi hanno detto due sì: uno all’amore e l’altro per essere collaboratori di un mondo nuovo in Cristo». Alla catechesi è seguita la Santa Messa, presieduta da don Raffaele Corrado. Commentando le letture e il Vangelo, il sacerdote ha affidato tutte le famiglie alla Vergine Maria e ha incoraggiato la comunità a lasciarsi «cambiare, trasformare, amare, dal nostro Dio». *Coordinatore Regionale R.n.S. Campania LUGLIO - AGOSTO 2015 Insieme

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Il linguaggio dell’amore A Napoli il secondo laboratorio nazionale sul tema della comunicazione in preparazione al Convegno di Firenze

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n giornale è mettere insieme, in armonia, la vita di un giorno», queste parole di Marco Tarquinio indicano la meta verso cui devono tendere gli operatori della comunicazione impegnati nel raccontare la cronaca quotidiana. Il direttore di Avvenire è intervenuto insieme a importanti giornalisti e esperti di altri settori, dalla scuola all’università, passando per il teatro e il cinema, al laboratorio nazionale in preparazione al Convegno di Firenze. L’incontro si è tenuto il 13 giugno alla Stazione marittima di Napoli. Sono tre i laboratori tematici promossi dalla CEI. Il primo si è tenuto a Perugia sul tema della solidarietà e della fraternità, il secondo è stato quello di Napoli, il terzo si terrà a ottobre a Milano sui temi del lavoro e della società. «Leggere i segni dei tempi e parlare il linguaggio dell’amore» è stata la traccia intor-

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Insieme LUGLIO - AGOSTO 2015

no alla quale si sono sviluppati i lavori partenopei. In mattinata si è parlato di scuola e università. Il professor Pier Cesare Rivoltella dell’Università cattolica ha detto: «La formazione scolastica deve dare valore al “bicchiere mezzo vuoto” e non sanzionare la parte che resta vuota». Una scuola, insomma, inclusiva e non espulsiva. Nel pomeriggio spazio al teatro e al cinema con Tosca D’Avino, il produttore Carlo Degli Esposti e la produttrice, figlia d’arte, Betta Olmi, ma anche e soprattutto alla comunicazione giornalistica e radiotelevisiva. Interessanti gli spunti di Enzo Morgante, Paolo Ruffini e Marco Tarquinio, sollecitati da Chiara Giaccardi. Da appuntare il monito del responsabile di Avvenire ai giornalisti: «Il nostro è un lavoro di cura del proprio tempo e della gente che lo vive, non una professione». Salvatore D’Angelo

Le aperture estive della Curia A luglio e agosto la sede nocerina sarà aperta solo di lunedì (13, 20 e 27 luglio, 3, 10 e 31 agosto), la delegazione di Sarno resterà aperta solo i giovedì di luglio, mentre ad agosto sarà chiusa.


L’

Oratorio Circolo Giovanile San Gaspare Bertoni opera nella parrocchia Sant’Antonio di Padova a Poggiomarino da oltre 25 anni, dal 1996 ha chiesto ed ottenuto l’affiliazione all’A.N.S.P.I. Tra i Padri Stimmatini cui l’Oratorio “deve” molto, ci piace ricordare padre Ugo Marino, padre Nicola Mangino e padre Aldo D’Andria che è anche l’attuale Presidente. Tante le attività realizzate in questi anni dai ragazzi, dai responsabili e dai numerosi soci e simpatizzanti che, insieme ed uniti, rendono vivo l’Oratorio. Senza trascurare la fase formativa dei nostri adolescenti – con incontri settimanali e campi estivi, a volte anche invernali – è tuttavia l’ambito sociale e ricreativo quello cui rivolgiamo molta attenzione: siamo convinti che per svolgere quella funzione di ponte che ci è propria, portando i ragazzi dalla strada alla Chiesa, è necessario moltiplicare le occasioni in cui entrare in contatto con il loro mondo.

Le attività. Ecco perché da anni portiamo avanti il Fucarone ‘e Sant’Antuono, un’antica tradizione del nostro paese che ogni sera del 17 gennaio raduna nel campetto parrocchiale migliaia di persone tra gastronomia, balli, canti e messaggi di speranza; ecco perchè per sette anni abbiamo partecipato al Carnevale Poggiomarinese, allestendo un carro realizzato da noi. E come non ricordare l’attività teatrale che, fino a quando è stato agibile il teatrino, ha coinvolto decine di ragazzi e allietato il pubblico con diverse commedie? Poi vi sono le serate di Tombolissima, le mattinate di animazione in piazza per i bambini e, soprattutto, quello che da sempre è stato e resterà il nostro fiore all’occhiello: l’Estate Ragazzi. Il Grest. Non si tratta di una semplice iniziativa o di un’attività come le altre: il Grest è un’esperienza memorabile di vita. La decisione di tanti ragazzi di dedicare buona parte delle vacanze estive ai più piccoli segna l’inizio di un’esperienza che ogni anno si rinnova, restando comunque magnifica e da ricordare tra le cose più belle che si possano vivere. I sorrisi e gli abbracci dei tanti bambini che accolgono il nostro invito, gli attestati di stima dei loro genitori, le amicizie che nascono rendono i ragazzi sempre più costruttivi e consapevoli del fatto che impegnandosi e collaborando possono realizzare cose importanti. Concludo con un aforisma: “Tre cose ci son rimaste del Paradiso: le stelle, i fiori e i bambini”: se è così, allora noi siamo felici di aver contribuito a far nascere e crescere qui a Poggiomarino un oratorio che ci offre l’occasione di assaporare continuamente una di queste tre meraviglie che – non ce ne vogliamo stelle e fiori – le supera di gran lunga! Giuseppe Sorrentino

Ponte tra la strada e la comunità La storia e l’impegno dell’oratorio San Gaspare Bertoni: da più di 25 anni arricchisce l’offerta formativa della parrocchia Sant’Antonio di Padova in Poggiomarino

Due immagini dell’Estate Ragazzi, il fiore all’occhiello dell’oratorio

Attività di animazione svolta con i bambini in piazza

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NEWSDALLEPARROCCHIE a cura di Mariarosaria Petti

San Giovanni Battista Striano

Santa Maria degli Angeli Nocera Superiore

Auguri per il nuovo incarico

Il campo estivo della parrocchia

È

il diciottenne Raffaele Massa il nuovo organista della delegazione diocesana dei Cavalieri del Santo Sepolcro di Gerusalemme. Un servizio affidato ai giovani, in particolare all’organista della parrocchia San Giovanni Battista di Striano e direttore del Coro Severiniano. Già membro della Corale Sancta Mater Dei di Sarno e del Coro della Diocesi di Salerno ha fatto parte del Coro della Giornata Regionale dei Giovani del 2013. Il suo sogno è quello di contribuire alla realizzazione di un coro diocesano in Nocera Inferiore-Sarno.

C

ome ogni anno, la nostra comunità parrocchiale di Santa Maria degli Angeli vivrà il campo-scuola dal 5 al 12 luglio. Questo appuntamento negli anni si è rivelato motivo di aggregazione e crescita spirituale per la parrocchia, portando non pochi frutti. È un’iniziativa che coinvolge l’intera comunità ed è aperta ai bambini dai 6 anni fino agli adolescenti. Il filo conduttore di quest’anno – “È bello con te!” – prende spunto dal Vangelo di Marco. L’itinerario parte dall’esclamazione che Pietro rivolge a Gesù sul monte Tabor. Il campo ha come obiettivo quello di portare i ragazzi all’incontro con Gesù, l’uomo nuovo che porta meraviglia nella vita, l’Amico fedele che ci lascia liberi indicandoci la strada del bene. Tutto questo attraverso momenti di preghiera, catechesi, giochi e attività creative volte a conoscere Gesù, il Maestro che vuole aiutarci ad essere sempre più veri e non si stanca mai di ripeterci: “È bello con te”. Gerardo Milano

San Teodoro Martire Sarno

Francesco Amarante

D Raffaele Massa

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Insieme LUGLIO - AGOSTO 2015

Ciao Francè, ti stringiamo in un forte abbraccio!

omenica 13 giugno si è conclusa l’esperienza del seminarista Francesco Amarante nella parrocchia San Teodoro Martire di Sarno. Un periodo di formazione, quello del giovane originario di Orta Loreto, che lo ha visto crescere in fede e in carità, compiendo giorno dopo giorno passi enormi verso il sacerdozio, come il ricevimento del ministero del lettorato dello scorso 2 marzo. La comunità parrocchiale ha avuto modo di confrontarsi con una persona seria, umile, disponibile e disciplinata, accompagnandolo sempre nella preghiera. Ciao Francè: speriamo che quando ti sentirai chiamare così, oltre al ricordo di don Gerardo Coppola che ti ha introdotto alla vita religiosa, possa ricordarti anche di San Teodoro, che ti ha voluto e ti vuole un gran bene. In corde Matris! Michele Lanzetta


Santuario di S. Maria a Monte

Santuario S. Maria a Monte Nocera Inferiore

S. Maria Maddalena in Armillis S. Egidio del M. Albino

Un luogo dell’a nima

Il dono della Prima Eucarestia e della Confermazione

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na mattinata di sole invita a cercare frescura ed è piacevole imboccare sentieri che s’inerpicano tra ciliegi in fiore, per una full immersion nella natura. Tra un panorama mozzafiato e scorci di indicibile bellezza, arrivo al cuore di Montalbino, al Santuario di S. Maria a Monte. Qui c’è un’altra dimensione del tempo, un senso di pace palpabile, si respira la serenità. Rapita dal silenzio, mi avvicino alla statua della Vergine con il bambino. Fa così bene all’anima sostare in preghiera silenziosa. Scorgo tra i banchi una giovane donna e un uomo anziano, entrambi genuflessi davanti alle statue di S. Eligio e di S. Emiddio. Recito assorta le orazioni per assaporarle. Provo una dolcezza incredibile e in quest’oasi di pace si percepisce la carezza di Dio. Siamo qui noi tre, Signore, davanti a Te: ognuno con il proprio mondo interiore, fatto di difficoltà, di fragilità, di entusiasmo, di progetti, di sforzi, che implora: “Signore, accresci la mia fede!” Nell’andare via, sussurro: “Grazie, Signore, perché ci attendi, ci accogli, ci ascolti ovunque e sempre”. Maria Bonfiglio

È

bello rendere grazie al Signore (Sal 91:2). Il salmo di domenica 14 giugno, più di altre parole, rende l’idea delle emozioni vissute dai fedeli della comunità parrocchiale nelle ultime settimane. Infatti, ricevere con gratitudine i doni del Signore Gesù riempie il cuore di gioia pura: quella piena. Diciotto bambini, dopo un percorso di catechesi di quattro anni, hanno partecipato, per la prima volta e per primi, insieme ai rispettivi genitori, al banchetto eucaristico. Come ricordato da don Massimo durante l’omelia, se si traduce il termine “Eucaristia”, il lemma significa proprio “Rendimento di grazie”. Inoltre, qualche domenica prima, il 24 maggio, nel giorno dell’Ascensione, tra la commozione di Alba Albanese, da anni educatrice di quanti si preparano a ricevere il sigillo dello Spirito Santo, ed i canti suggestivi eseguiti dalla Corale Millennium, altrettanti giovani hanno confermato nella fede l’appartenenza eterna al Signore nostro. Livia Rossi

I bambini che hanno ricevuto la Prima Comunione

Gruppo dei cresimati con don Massimo e le catechiste

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NEWS DALLE PARROCCHIE San Prisco Nocera Inferiore

San Bartolomeo Apostolo Corbara

Care suore… siate provocanti!

M

artedi 5 maggio con le religiose della diocesi abbiamo partecipato al “pellegrinaggio” alla Chiesa Cattedrale in occasione della novena di preparazione per i festeggiamenti in onore di S. Prisco, patrono della diocesi. Come assistente spirituale delle religiose mi è stato chiesto di presiedere la celebrazione eucaristica e durante l’omelia ho condiviso con la comunità questo aforisma: «Non c’è crisi di vocazioni… ma di provocazioni!». Non è forse stato provocante Paolo? Non lo è forse stato Prisco? Paolo va a Derbe ed evangelizza nella città e nascono discepoli. Prisco si mette in cammino ed evangelizza e viene posto il seme della vita cristiana nella terra dell’Agro. È quanto possiamo continuare a fare anche noi, perché siamo nelle stesse condizioni. Anche noi, come Paolo e Prisco, abbiamo avuto in dono una vocazione, chi alla vita matrimoniale, chi religiosa o presbiterale, chi eremitica. Anche noi viviamo nella città, che ha bisogno di cristiani provocanti. Provocare in maniera cristiana è “far venire la voglia di bene”; la sua etimologia latina significa “chiamare fuori”. Il vivere ciascuno la propria vocazione non solo fa bene ma suscita in altri la voglia di voler conoscere il datore di tale pace e bene: Gesù, lo Sposo fedele. A noi è chiesto di cominciare, non da sprovveduti ma da credenti. Il resto lo completa la Grazia. P. Gigi Fratello eremita

Padre Gigi Lamberti, don Domenico Cinque con le religiose della diocesi

I partecipanti al pellegrinaggio

Sulle orme di Santa Maria Goretti

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l 9 giugno scorso, don Vincenzo Buono e le catechiste della parrocchia di San Bartolomeo apostolo hanno accompagnato a Nettuno i bambini insieme ai loro genitori, che quest’anno si accosteranno per la prima volta all’eucaristia. Il pellegrinaggio si è tenuto a Le Ferriere, dove ha vissuto la piccola Santa Maria Goretti, una bambina volata in Cielo a soli 12 anni che ha vissuto la sua breve vita nell’amore di Dio. Marietta – così veniva chiamata la santa – ha conosciuto presto la durezza della fatica e del dolore. Ha tanto amato il prossimo facendosi serva umile e premurosa, sempre desiderosa di accostarsi all’eucaristia ed è morta per non tradire il Signore, perdonando il suo assassinio e desiderando per lui il paradiso. Quello che ci auguriamo è che la testimonianza ascoltata e la splendida giornata trascorsa insieme possano suscitare nei piccoli e nei più grandi sentimenti di comunione e di fraternità per farci crescere sempre di più nella fede. Tania

Insieme anche al bar in queste caffetterie Insieme + caffé ad 1 euro Dolci tentazioni

Bar Firenze

Via F. Turati, 520 Poggiomarino (Na)

Piazza V. De Marinis, 6 Poggiomarino (Na)

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Insieme LUGLIO - AGOSTO 2015


IN PARROCCHIA a cura di Antonietta Abete

PAGINA A CURA DELLA COMUNITÀ PARROCCHIALE SANTA MARIA DELLE GRAZIE - ANGRI

Mons. Gioacchino Illiano e Mons. Francesco Alfano tagliano insieme la torta

I quattro sacerdoti che in questi anni hanno accompagnato la comunità

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giugno 2005: mons. Iliano e mons. Alfano consacrano l’altare e l’edificio parrocchiale di S. Maria delle Grazie in Angri. 18 giugno 2015: dopo dieci anni, si ritrovano per festeggiare il decennale dell’inaugurazione. «La parrocchia S. Maria delle Grazie da dieci anni ha la sua chiesa, un anniversario da ricordare e da festeggiare come si deve». Questa l’opinione del parroco, don Domenico D’Ambrosi, che per questo evento ha pensato bene di organizzare quattro celebrazioni eucaristiche particolari: la prima, il 14 giugno, con gli operai delle MCM (cotoniere) angresi, che tanti anni fa donarono alla parrocchia la statua della sua patrona; la seconda, il 16 giugno, con i sacerdoti che in questi dieci anni hanno accompagnato la comunità parrocchiale del quartiere Alfano (p. Pietro Lombardi, don

Il momento conviviale

Dieci anni di comunità Raffaele Corrado, don Augusto Cuomo Spanò); la terza, il 17 giugno, la S. Messa è stata presieduta dal Vescovo che ha unto e consacrato l’altare, mons. Gioacchino Iliano; ed infine, il giorno dell’anniversario, il 18 giugno, l’ex parroco, ora Vescovo della diocesi di Sorrento-Castellamare di Stabia, mons. Francesco Alfano, ha rincontrato la parrocchia che ha accompagnato per 16 anni, fino al 2005, per festeggiare come una grande famiglia i dieci anni dall’inaugurazione della chiesa nuova. Dopo la Messa, celebranti e assemblea, si sono soffermati alla luce del campanile per il taglio della torta, e assistere ad uno spettacolo offerto dai frati francescani, il tutto in un clima di gioia e familiarità, che solo una comunità unita e coesa sa offrire.

Nel 2005, nasceva l’edificio parrocchiale di Santa Maria delle Grazie in Angri. Due vescovi consacrano l’altare, mons. Illiano e mons. Alfano. Ora come allora, i Pastori hanno festeggiato il decimo anniversario della dedicazione della parrocchia

Gruppo web e comunicazione LUGLIO - AGOSTO 2015 Insieme

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A CURA DELLA COMUNITÀ PARROCCHIALE SANTA MARIA MAGGIORE - NOCERA SUPERIORE Foto storica della processione in onore della Vergine

Figli della Vergine Maria Dal 5 all’8 settembre, comunità in festa per la ricorrenza della dedicazione della Basilica a Sancta Maria ad nives. Dal 30 agosto all’8 settembre la novena di preparazione e, per concludere, l’emozionante processione della statua della Vergine sulla barca

C

on l’affacciarsi dell’estate, tra la preparazione e lo svolgimento del campo parrocchiale e i periodi di riposo, la comunità di Santa Maria Maggiore si proietta verso il mese di settembre con i festeggiamenti in onore della Vergine Maria. Il 5 agosto con la memoria della dedicazione della Basilica di Santa Maria Maggiore, conosciuta anche come Sancta Maria ad nives, cominciano i preparativi della festa, che si svolge intorno all’8 settembre. Tutta la comunità si sente coinvolta nella preparazione, da sempre la festa di Santa Maria Maggiore è vista come un tempo in cui ci si ritrova. È quasi come il momento in cui come per i discepoli, ci si lascia radunare e mettere insieme da Maria nostra madre per riscoprire il nostro essere famiglia di Dio. Le serate della festa, allietate da vari spettacoli, sono orientate sempre all’incontro. Ridare possibilità e capacità alla comunità di in-

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contrarsi e stare insieme. Nella novena di preparazione (30 agosto - 8 settembre) si rifletterà insieme sul tema: Torre di Davide. Dalla Torre della Chiesa Maria, sentinella del mattino, annuncia Cristo, sole dell’umanità rinnovata. Momento centrale di tutti i festeggiamenti sarà la processione. È un evento emozionante, perché la Vergine Maria sfila per le strade della parrocchia sulla barca, immagine della Chiesa, chiamando a raccolta tutti i suoi figli e radunandoli attorno a sé. È meraviglioso vedere, al termine della processione, questo fiume di figli raccolti dalla Vergine Madre venire verso la Chiesa per pregare insieme come unica famiglia, e poi a conclusione della preghiera puntare gli occhi in alto per vedere la torre campanaria, che si accende di fuochi quasi ad illuminare il buio della notte con una nuova luce nata dalla preghiera e dall’incontro. don Antonio Adinolfi

Insieme LUGLIO - AGOSTO 2015

Pellegrinaggio a Fatima

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n luogo di riposo, di sosta e di ristoro nello Spirito. Ecco cosa è per tanti Fatima. L’anno scorso, nel mese di novembre, un folto gruppo della parrocchia si è recato in pellegrinaggio a Fatima vivendo una forte esperienza di fede. Davvero al ritorno è forte la coscienza che il Signore è fedele alle sue promesse e, nel cuore, risuonano le sue parole: «Ecco io sono con voi ogni giorno». Veramente a Fatima la “Madre”, così come viene chiamata dai portoghesi, tocca i cuori dei figli e li rinnova. Anche quest’anno vivremo questa bella esperienza dal 10 al 13 novembre sostenuti dal tema: “La gioia della misericordia”. Per maggiori informazioni, contattare la parrocchia allo 081 93 10 91 o don Antonio Adinolfi al 348 09 54 793.


A CURA DELLA COMUNITÀ PARROCCHIALE SAN SISTO II - PAGANI Coordinatore redazione parrocchiale: Michele Raiola

Le persone radunate per partecipare alla Messa all’aperto

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ncora una volta la comunità di San Sisto II ha riscosso un grande successo con la festa organizzata in via Barbazzano per celebrare il santo patrono Vito. Domenica 14 giugno la giornata di festeggiamenti è cominciata al mattino, dopo la Messa dei bambini, con il teatro dei burattini. A seguire, in serata, la strada è rimasta chiusa al traffico così da accogliere orde di persone accorse per partecipare ai festeggiamenti e assistere alle attività organizzate dalla comunità. Curata nei minimi dettagli, anche grazie all’intervento del parroco don Giuseppe Pironti, la festa è stata scandita da un alternarsi di momenti di raccoglimento in preghiera – la Messa si è tenuta all’aperto con la benedizione degli animali, cari a san Vito – e di attività di intrattenimento come il teatro. Le persone sono state inoltre invitate a seguire il percorso gastronomico: gli stessi membri della comunità hanno messo a disposizione le loro energie per preparare gustose pietanze da degustare durante la passeggiata tra i cortili. Questo clima di festa e di armonia ha contribuito a far nascere il desiderio per la nostra parrocchia di migliorare e far crescere sempre più questo appuntamento annuale a cui tanti paganesi, e non solo, non rinunciano a partecipare. La comunità parrocchiale Uno stand del percorso enogastronomico

È più bello insieme Le immagini più suggestive della festa dedicata a san Vito, un intreccio delicato di preghiera e intrattenimento

Un momento della Celebrazione all’aperto

La benedizione degli animali

L’atteso appuntamento con il teatro

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gli scugnizzi di barbazzano Un vero successo realizzato in appena un mese. L’impegno è stato tanto e sono stati premiati. Si tratta dei ragazzi della parrocchia San Sisto II di Pagani, ormai denominati gli Scugnizzi di Barbazzano. Scugnizzi, come il titolo del musical che hanno messo in scena l’8 giugno 2015, al teatro Diana di Nocera Inferiore. Sala piena, applausi e complimenti per lo staff artistico e tecnico che ha saputo emozionare tutti i presenti. Toccante il messaggio lanciato: è possibile crescere e migliorare, senza farsi influenzare da ciò che è male! In questi mesi, i giovani scugnizzi hanno saputo realizzare insieme un progetto comune facendo ognuno la propria parte per la riuscita complessiva dello spettacolo. Hanno dimostrato che si può fare. Che dire: la comunità è fiera di loro e attende con trepidazione la replica di settembre. Ecco i volti degli scugnizzi.

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Adriana Pepe

Alessia Aluigi

ANNARITA VENEZIANO ANTONELLA BOCCIA ANTONIO GIANNINI

CAROLINA DE PRISCO EMANUELE FIORITO

FELICIA PALUMBO

LUCA CAMPITIELLO

LUCA TORTORA

MARTINA FERRAIOLI

MARTINA GIORDANO MAURA IANNIELLO

Insieme LUGLIO - AGOSTO 2015

PAOLA CALIFANO

RENATO PERSI


AlessiO AVINO

ANDREA PAGANO

ANTONIO PETAGNA

FERDINANDO PEPE

ANGELA SCHIAVO

ANNA TOSCANO

ASSUNTA PEPE

AURORA TEDESCO

GABRIELLA COPPOLA GIOVANNI NACCHIA GIUSEPPE CITARELLA

LUCIA SALVATI

MICHELANGELO PISCIOTTA

ROMUALDO VICIDOMINI

NELLO DI SOMMA

NUNZIA MANUELA GIORDANO

ROSA CONTALDO

SALVATORE SANTANASTASIO

CARLOTTA RUSSO

GIUSEPPE TORTORA

LUIGIA DI SOMMA

LUISANA BOCCIA

NUNZIO BOCCIA

ORAZIO RISI

LUGLIO - AGOSTO 2015 Insieme

SIMONA RUSSO

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SOFIA BARONE


Lo scorso 31 maggio, la corale parrocchiale ha ricevuto il suo abito: un mantello. Esso è segno di appartenenza e non di investitura. La parrock band ha così avuto il suo avvio ufficiale I bambini che lo scorso 31 maggio, nella parrocchia San Giovanni Battista, hanno incontrato per la prima volta Gesù

“Il Signore mi ha scelto” La testimonianza di Michele Cortese che lo scorso 4 giugno ha ricevuto il Ministero Straordinario della Santa Comunione

N 14 giugno, San Giovanni Battista: i piccoli che hanno ricevuto la prima Eucaristia insieme a don Andrea Annunziata, don Ciro Zarra, don Mario Ceneri e alle catechiste

Il 7 giugno, quattro bambini della comunità di Fosso Imperatore, accompagnati da don Ciro Zarra e dalle catechiste, si sono accostati per la prima volta alla mensa eucaristica

on ho voluto e potuto esimermi dall’aprire il cuore ad accogliere, come grazia e dono per la mia vita, la chiamata del Signore a servirlo come Ministro Straordinario della Santa Comunione. Non nascondo che pensando alle prove che ho dovuto affrontare negli anni, alla mia fragilità, all’incoerenza, ai peccati, mai avrei immaginato che il Signore potesse riservarmi questo dono grande. E se da un lato mi interrogavo sul perché avesse scelto proprio me, dall’altro gli chiedevo: «Signore, illuminami e aiutami a riconoscerti in ogni persona sola e sofferente che mi farai incontrare». Dallo scorso 4 giugno il Signore ha voluto che il mio percorso di fede fosse legato agli anziani e agli ammalati. Grazie al dono ricevuto, posso portare Gesù nelle loro case. Ringrazio don Gerardo Coppola e tutti i relatori che ci hanno sapientemente guidato nel percorso di preparazione e il mio parroco, don Andrea, punto di riferimento per la mia crescita spirituale. Il ringraziamento più importante va al Signore, per avermi donato la possibilità di servirlo negli ammalati. Spero di ricambiare il suo amore con un ascolto autentico e mettendo in pratica la sua Parola.

I Ministri Straordinari della Santa Comunione insieme a don Andrea Annunziata

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Insieme LUGLIO - AGOSTO 2015


A CURA DELL’UNITà PARROCCHIALE SAN GIOVANNI BATTISTA - CICALESI, SANT’ANNA - FIANO FOSSO IMPERATORE - NOCERA INFERIORE

Piccoli e grandi giocano insieme

L’Estate Ragazzi

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e due comunità San Giovanni Battista in Cicalesi e Sant’Anna in Fiano e Fosso Imperatore, per la prima volta, si sono unite per l’Estate Ragazzi. La storia portante di questa settimana passata insieme, in allegria ed armonia, è stata “Il Mago di Oz”. Anche i giochi e l’inno, ideato e scritto da alcuni ragazzi delle comunità, facevano riferimento alla storia. Questa settimana ha visto protagonisti tutti i bambini, impegnati in piccoli lavoretti e giochi. È stato davvero un evento straordinario: i bambini, i ragazzi, i novizi, gli educacuori e i catechisti hanno registrato un grande successo, grazie alla collaborazione di tutti e alla bellissima amicizia che è nata tra i membri delle due comunità. Dopo questa esperienza, non ci resta che sperare in un campo estivo all’insegna della comunione e dell’allegria.

Una settimana ricca di gioia e divertimento che ha coinvolto, nel solco dell’unità, le comunità di San Giovanni Battista in Cicalesi e Sant’Anna in Fiano e Fosso Imperatore

Grande successo per Bicicalesando

Domenica 7 giugno 200 persone – ragazzi e genitori – hanno partecipato alla 11esima edizione di Bicicalesando, una passeggiata in bicicletta per le strade di Nocera Inferiore

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A CURA DELLA COMUNITÀ PARROCCHIALE MARIA SS. DI COSTANTINOPOLI - NOCERA SUPERIORE

XXVI edizione della Sagra di S. Antonio

D Un momento della processione, della festa e della sagra di S. Antonio

La statua di S. Antonio nella Cappella di Via Nazionale Camerelle

ue giorni di festa, il 13 e 14 giugno, vissuti nella Cappella di via Nazionale - Camerelle dopo la Tredicina di S. Antonio. Al centro la Celebrazione eucaristica e la preghiera che accompagna la processione, l’allegria e la gioia dello stare insieme. Giorni arricchiti dal Festival dei bimbi, dal coinvolgimento delle tammorre e dalla comicità di Made in Sud. Tantissime pietanze succulenti, primi e secondi piatti, contorni e panini. Ogni evento è vissuto nel segno di una comunione tra i quartieri della parrocchia, legame ormai consolidato ma che ha continuamente bisogno di nuovo entusiasmo. Gennaro Pagano

“Ti offro la mia paura”

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opo aver partecipato alla Messa diocesana per i maturandi, organizzata dal M.S.A.C. nella parrocchia Santa Maria delle Grazie in Angri, i giovani della parrocchia hanno scelto di raccogliersi nuovamente in preghiera alla vigilia dell’esame di maturità per affidare al Signore le speranze, le ansie e le preoccupazioni che accompagnano questa tappa importante. Insieme al parroco, don Roberto Farruggio, hanno celebrato la Messa votiva allo Spirito Santo, luce che illumina il cammino: non un gesto scaramantico o portafortuna, ma un atto di affidamento a Colui che tutto può. Scrive don Beppino Cò: «Il Signore mi ha dato lo Spirito di luce, di intelligenza e di discernimento. Perché aver paura? Il Signore è lampada ai miei passi e mi insegna la via. Non potrò sbagliarmi. Signore, io credo che tu rispondi sempre alla mia preghiera; allora ti offro il mio smarrimento e la mia paura di fronte ai professori, alle materie che devo studiare, al tempo che mi è chiesto per imparare. Non ho nulla da temere, assolutamente nulla. Mi metto sotto la protezione del tuo Santo Spirito. Affido al tuo Santo Spirito i miei pensieri, la mia memoria, i miei dubbi». Antonio Padovano Sorrentino

Concilio Giovane: presenti!

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Messa alla vigilia dell’esame di maturità per affidare al Signore speranze e timori

La pizza dei maturandi dopo la Messa

a nostra parrocchia è presente nel Concilio Giovane, il cammino diocesano che stiamo vivendo ricordando il Concilio Vaticano II, in vista del Convegno della Chiesa Italiana a Firenze. I cinque delegati, con i due giovani dei 72, insieme al parroco, sono impegnati ad animare tenendo presenti le “realtà Conciliari” come orizzonte del cammino annuale della parrocchia. Realtà che saranno declinate anche nelle attività estive, nei ritiri e campi scuola. L’ultimo impegno – la ricerca delle 12 parole tratte dagli Orientamenti del nostro Vescovo per la Sosta Ecclesiale – ci ha aiutato a ravvivare la nostra presenza vitale ed evangelica nel tessuto sociale in cui viviamo. Adriano Rispoli


IN REDAZIONE MARIA ANGELA BISOGNO E CINZIA FAIELLA

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A CURA DELLA COMUNITÀ PARROCCHIALE SANTA MARIA DEL CARMINE - SS. ANNUNZIATA - ANGRI

Il matrimonio di Angela e Giuseppe

Matrimonio, prepararsi alla Grazia

Don Enrico Smaldone

Due corsi prematrimoniali per accompagnare i fidanzati al sacramento del Matrimonio. Tra i temi affrontati, oltre la Parola, tanti problemi concreti filtrati attraverso le esperienze di sei coppie di sposi

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ngela e Giuseppe si sono sposati lo scorso 24 giugno nella chiesa di San Benedetto e hanno partecipato al secondo corso prematrimoniale – svoltosi da febbraio a maggio – organizzato dalla nostra comunità. Quest’anno, infatti, si sono tenuti ben due corsi che hanno accompagnato più di dieci coppie al sacramento del Matrimonio. Si è trattato di un cammino speciale, guidato dal nostro parroco, don Antonio Mancuso, da suor Filomena Cosentino, responsabile del Consultorio Familiare “Granello di Senapa”, e da suor Monica Spadaro. Un percorso innovativo che ha affrontato tredici tematiche, affidate a sei coppie di sposi che hanno animato gli incontri a partire dalla propria formazione ed esperienza coniugale. Tanti i temi affrontati, dalla solidarietà all’impegno ecclesiale, dai sacramenti al tema della vita nascente. La testimonianza. Angela e Giuseppe hanno così raccontato la loro esperienza: «È stato molto interessante ascoltare le esperienze di giovani

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Insieme LUGLIO - AGOSTO 2015

sposi e di coniugi che stanno insieme da tanti anni. Abbiamo discusso di temi spirituali, attualizzando la Parola, ma anche di problemi concreti quali la fedeltà, la vita nascente e la sterilità, l’intesa e la complicità di coppia. Argomenti che ci hanno aiutato nel nostro percorso e ci hanno fatto riflettere su temi a cui non avevamo pensato, ma che loro hanno saputo raccontarci grazie alla loro esperienza. Per molti il corso prematrimoniale è un dovere da adempiere per potersi sposare, noi invece l’abbiamo visto come un’opportunità per conoscerci meglio e per confrontarci con altre coppie per essere pronti a cominciare insieme una nuova vita». I corsi prematrimoniali sono uno strumento voluto dalla Chiesa italiana per accompagnare i fidanzati a questo importante appuntamento dinanzi al Signore. Essi rappresentano un valido aiuto per la pastorale parrocchiale quando il nozionismo lascia il posto a un cammino di catechesi esperienziale. Carmine Giordano

La comunità dedica al fondatore della Città dei Ragazzi una sala multimediale

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l 13 luglio del 1941, nel giorno della sua festa onomastica, don Enrico Smaldone riceveva il dono del sacerdozio. Per fare memoria grata di questa data, la nostra comunità parrocchiale dedicherà al sacerdote la sala multimediale situata in piazza Annunziata, accanto alla chiesa. La sala sarà usata dai gruppi giovanili della parrocchia per la catechesi e il divertimento, attuando a pieno lo stile pastorale del fondatore della Città dei Ragazzi. C. G.


A CURA DELLA COMUNITÀ PARROCCHIALE SANTA MARIA DEL CARMINE - PAGANI

La “Festa dell’Estate con le Famiglie” Una giornata di giochi ed attività pensata per genitori e figli

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er spalancare le porte dell’Estate, l’Oratorio S. G. Bosco ha organizzato una giornata dedicata a giochi ed attività pensate per permettere a genitori e figli di trascorrere del tempo insieme, lontani dalla tecnologia e dalla Tv. Durante l’anno, molti sono i momenti preparati dal nostro oratorio per coinvolgere, nel percorso di formazione umana e spirituale, i genitori dei bambini che ci vengono affidati. Così, domenica 14 giugno ad Episcopio, 25 famiglie hanno vissuto con noi questa splendida giornata, organizzata in modo semplice e coinvolgente. La mattina, dopo l’accoglienza nella Congrega di Episcopio ed alcune attività e balli, studiati per sbloccare anche i genitori più restii, don Enzo ha celebrato la S. Messa domenicale presso il Duomo, durante la quale abbiamo rivissuto, attraverso le sue parole, alcuni dei momenti più significativi dell’anno appena concluso. “E il Verbo si fece car-

ne e venne ad abitare in mezzo a noi” (Gv 1, 14). Da questo versetto del prologo di Giovanni sono iniziate le nostre considerazioni: abitare significa costruire e costruire una “Casa” è stato il nostro obiettivo dell’anno. La casa e le sue stanze è stata l’ambientazione che abbiamo ricreato nei giardini della sede ANSPI, per organizzare le prove che, nel pomeriggio, le famiglie, divise in 4 squadre, hanno dovuto affrontare. A conclusione dei giochi, ogni squadra ha ricevuto una scatola contenente una casetta per famiglia (come ricordo dell’anno) ed una lanterna colorata alla quale ha legato un pensiero. Ecco come si è conclusa questa giornata: con lo sguardo rivolto al cielo, per vedere alzarsi, in un unico momento, le 4 lanterne. Questo, in fondo, è l’atteggiamento che noi cristiani siamo chiamati ad assumere: piedi sulla TERRA ed occhi rivolti sempre verso il CIELO. Chiara Pagano

LA PREGHIERA Madre bella, Fiore del Carmelo prendici per mano e, con il profeta Elia, aiutaci a riscoprire la purezza della fede per combattere gli idoli e far rifiorire nella speranza, come un giardino, la nostra città. Madre bella, Decoro del Carmelo, tu che hai portato in grembo il più bello tra i figli degli uomini, educaci ancora alla bellezza interiore affinché, con una vita bella, possiamo rendere viva nella carità la nostra storia per avanzare con te sui sentieri della santità. Madre bella, Regina del Carmelo, aiutaci come pellegrini a salire il santo monte, Cristo tuo Figlio, per respirare l’aria nuova e fresca della fede e, rivestiti di Lui, entrare un giorno, come tu hai promesso, nel riposo e nella gioia del Regno. Amen. +Giuseppe, vescovo Componimento del vescovo Giudice in onore della Madonna del Carmine

GLI APPUNTAMENTI Festa in onore della Madonna del Carmine Inizio della Novena: lunedì 7 luglio, alle ore 18.50 IX Settimana Mariana: 9-15 luglio, con S. Messa alle 19.30 S. Messa presieduta dal Vescovo Giuseppe: 11 luglio, alle ore 19.30 Solennità della Madonna del Carmine: 16 luglio, con supplica alle 12.00 Processione della Statua della Vergine del Carmelo: 18 luglio, alle ore 18.30

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A CURA DELLA COMUNITÀ PARROCCHIALE SANT’ANTONIO DI PADOVA - POGGIOMARINO COORDINATORE DI REDAZIONE MARIANO ROTONDO Lo striscione che ha accolto il vescovo all’arrivo a Poggiomarino

Poggiomarino chiama, Nocera risponde

“E

ccellenza, gioia immensa per la sua presenza a Pasqua, a Natale e anche alla festa patronale”: questo il simpatico striscione firmato dai fedeli di Poggiomarino ed esposto (per felice concessione del sindaco) al balcone del palazzo comunale. Il 13 sera Poggiomarino ha accolto monsignor Giudice che ha celebrato in una piazza De Marinis gremita per la Santa Messa. Durante l’omelia, parole come al solito non scontate: la difficoltà di stare “insieme” per vivere come «nei cortili di una volta», la società civile sempre più spaccata e disgregata, i poveri sempre più poveri. La piaga dell’usura e da qui il collegamento al frate patrono Francescano. Vogliamo anche evidenziare le «tante carezze» del Vescovo: quel “sorelle e fratelli” ripetuto più volte, il suo es-

sersi documentato sul perché sant’Antonio è dal 1906 il patrono di tutta Poggiomarino ( fu messa una statua all’inizio del paese che fermò la lava ndr). Il caloroso saluto al parroco e ai sacerdoti Stimmatini per l’invito e la rinnovata amicizia. La riconoscenza verso una parrocchia viva che è periferica alla diocesi solo geograficamente, oltre ad essere la più grande tra le 54 parrocchie sorelle. Poi tanti piccoli gesti spontanei come il sorriso quando il popolo di Poggiomarino l’ha salutato con un fragoroso applauso all’ingresso della piazza e le tante strette di mano all’uscita dalla stessa. Mai come in questo tempo Poggiomarino sta ricevendo tanta attenzione. Viva sant’Antonio, viva il vescovo Giuseppe, viva Poggiomarino. Aniello Lettieri

Lo scorso 13 giugno mons. Giuseppe Giudice ha celebrato nella gremita piazza De Marinis

Torna “Diversamente Insieme”

P Un momento della gioiosa giornata trascorsa insieme

La città abbraccia i ragazzi dell’Adaap

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Insieme LUGLIO - AGOSTO 2015

er il terzo anno consecutivo, l’Adaap (Associazione Diversamente Abili ed Amici Poggiomarino), ha organizzato l’evento “Diversamente Insieme”: una giornata di reale integrazione tra diversamente abili e normodotati che hanno trascorso insieme ore di gioco e divertimento. Padre Aldo D’Andria ha inaugurato l’evento con la celebrazione eucaristica nella cappella dei Santi Sposi, sottolineando l’importanza della presenza nella comunità dei nostri fratelli speciali che ogni giorno ci offrono la possibilità di vivere la carità. Dopo la messa, i ragazzi dell’Adaap insieme con i giovani dell’oratorio San Gaspare Bertoni, dei volontari

della Misericordia di Poggiomarino e dei musicisti del Gruppo Folk dell’Accademia degli Svevi hanno rappresentato il Musical “Il Gobbo di Notre Napoli”, uno spettacolo di danza, musica, e recitazione realizzato con la partecipazione di persone normodotate e con differenti abilità. Per il presidente dell’Adaap, Virginia Raiola «Diversamente Insieme non è soltanto l’evento di una giornata, ma un progetto di integrazione che dura l’intero anno associativo e che, grazie alla collaborazione dei volontari di tutte le associazioni, ha reso possibile la realizzazione di uno spettacolo davvero emozionante». Gianluca Volpe


A CURA DELLA COMUNITÀ PARROCCHIALE SANTA MARIA DEL PRESEPE - NOCERA INFERIORE

Il primo incontro con Gesù dei bambini del Buon Samaritano

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iamo giunti alla fine dell’anno scolastico e anche il Buon Samaritano ha concluso il suo quinto anno di attività. Sono già cinque anni che si è ripetuta questa bella esperienza, grazie all’impegno costante del parroco, don Ciro Galisi, alla generosità di tanti benefattori e alla disponibilità dei volontari che regalano ai bambini del Centro il loro tempo, la loro pazienza e le loro competenze, secondo le proprie possibilità. I ragazzi. Il Centro è di grande utilità per i ragazzi che lo frequentano, perché offre loro l’occasione di comunicare, apprendere, socializzare, comprendere e rispettare le regole della convivenza civile, per crescere come persone attraverso attività formative, educative e ricreative. È stato per loro ancora una volta un’autentica oasi felice, in cui si sono sentiti amati, ascoltati, compresi, incoraggiati, seguiti con affetto e coccolati. I volontari. Anche per i volontari è stato un anno di arricchimento interiore, perché hanno sperimentato concretamente le proprie capacità di accoglienza, dialogo, ascolto, pazienza e misericordia. C’è sempre tanto lavoro, non solo per lo studio, ma anche a livello educativo, perché i ragazzi sono irruenti, ribelli, talvolta “arrabbiati” con la vita, hanno bisogno di essere corretti e richiamati, sempre con molta pazienza. È necessario utilizzare con loro “dolcezza e fermezza”, binomio citato spesso dal nostro vescovo, mons. Giuseppe Giudice. D’altra parte l’educazione, diceva san Giovanni Bosco, è soprattutto una cosa di cuore ed è proprio il cuore la chiave per arrivare a coinvolgere, nel rapporto educativo, questi bambini e ragazzi molto discoli, ma tanto bisognosi di affetto. La sfida educativa. I volontari sanno che l’impegno assunto è una sfida che non possiamo e non dobbiamo perdere. Oggi la cultura dello scarto tende a divenire mentalità comune e il Buon Samaritano s’impegna affinché ciò non accada. Con l’aiuto della Provvidenza – come ricorda sempre don Ciro – sapremo parlare, nel modo migliore, al cuore dei ragazzi, non li abbandoneremo mai (sarebbe una sconfitta per noi!), “affileremo” la nostra pazienza e saremo pronti ad accoglierli per il prossimo anno, tutti, indistintamente, per continuare e migliorare il lavoro intrapreso. Maria Boniglio

Le gioiose festività natalizie

Prendersi cura Cinque anni di attività per il Centro Buon Samaritano, voluto da don Ciro Galisi, che ha saputo convogliare le energie di tanti volontari e benefattori al servizio dei più piccoli

I piccoli insieme ai volontari

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A CURA DELLA COMUNITÀ PARROCCHIALE SANTA MARIA DELLE GRAZIE CASATORI DI SAN VALENTINO TORIO

La Prima Comunione

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n ogni parrocchia, i mesi di maggio e giugno sono dedicati alle Prime Comunioni. Un appuntamento che suscita sempre un’intensa emozione perché un bambino che si accosta per la prima volta alla mensa eucaristica è chiamato ad ampliare la sua esistenza spirituale e umana. Quando le porte della chiesa si aprono e lasciano intravedere il nostro bambino che percorre la navata insieme agli altri piccoli con cui ha condiviso gli anni della materna e delle elementari, il nostro cuore si riempie di dolce commozione. Non è facile trattenere le lacrime al pensiero che è già così grande da ricevere un Sacramento così importante. Dopo quel primo incontro, sarà sua totale responsabilità decidere di avvicinarsi la domenica all’Eucaristia. Sta crescendo e non dipende più totalmente da noi. Dovrà fare i conti con la propria interiorità, con il sentimento della fede e della coerenza. Sarà lui a decidere se è degno di ricevere Gesù o se il suo comportamento, materiale o morale, è in contrasto con il Vangelo tanto da fargli varcare la soglia del confessionale.

 La testimonianza. Aiutiamoli a crescere nella fede. Spieghiamo a nostro figlio che nutrirsi del corpo di Gesù è un dono grande, perché la fede è una preziosa compagna di viaggio per chi ha la fortuna di aver incontrato l’amore di Dio. È vero, sono solo fanciulli e decideranno più avanti, nel tempo dell’adolescenza e giovinezza, quale ruolo Gesù e la parrocchia possono e

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devono avere nella loro esistenza. Ma noi abbiamo l’obbligo della testimonianza. Coerente e granitica. I regali. Educhiamo i nostri bambini, regalare gli oggetti del desiderio il giorno della Prima Comunione distoglie l’attenzione dal significato profondo del Sacramento, dall’ascolto di Dio che parla al cuore, svilisce il significato mistico e profondo del primo incontro con Gesù. Non è necessario regalare l’IPod, la console della Wii o il cellulare. Basta un libro ben rilegato con la biografia di un personaggio eroico o di uno scienziato, un cd di buona musica o un week end in una città d’arte da trascorrere insieme alla famiglia. Un genitore

Le emozioni e i consigli di un papà che ha vissuto con commozione il primo incontro del suo bambino con Gesù

Nelle foto, i bambini che si sono accostati per la prima volta a Gesù il 31 maggio, il 14 giugno e lo scorso 28 giugno insieme al parroco don Gaetano Ferraioli e alle catechiste che li hanno accompagnati nel cammino di preparazione


Le suore Francescane di sant’Antonio: la storia di p. Paolo Saturno

Isabella di Borbone, regina del Regno delle Due Sicilie

Sono tanti gli episodi che confermano i doni soprannaturali di suor Maria Luigia che rassicurò la Regina Isabella sull’esito positivo della sua dodicesima gravidanza

“Sarà maschio e sano”

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opo aver conosciuto le sofferenze e le penitenze di suor Maria Luigia, ci soffermiamo sui doni soprannaturali che ha ricevuto da Dio. Tra questi primeggiano l’estasi, la profezia e la scrutazione dei cuori. L’estasi. Apprendiamo dal suo biografo, Gabriele Conte, che la Serva di Dio già da piccola godeva di questi celesti favori. Egli scrive: «Avvenuta una perdita dei beni di famiglia, i genitori di Fortunatina si ritirarono in Napoli dove dimorarono per lo spazio di cinque anni, dopodiché fecero ritorno a s. Pietro a Patierno... Come viene assicurato dal parroco Diego Guarino, essa era a tutti esempio di pazienza, di mortificazione e di pietà, e fu veduta in estasi quando pregava innanzi a Gesù sacramentato». Le cicorie avvelenate. Per quanto riguarda la scrutazione dei cuori, l’episodio più sintomatico è quello delle cicorie avvelenate che alcuni nemici le mandarono con

l’intento di impedirle di prendere possesso del convento di s. Antonio ai Monti, donatole dal re Francesco I di Borbone. Ecco il racconto attraverso la penna di Luigi Lombardi, primo biografo di suor Maria Luigia. «A 6 agosto 1828 alcuni nemici della religione, che le portarono tanto dispiacere, per le manovre che facevano a non farla andare a S. Antonio dei Monti, Lei rispondeva, non mi dispiace per quanto fanno a me, ma per quello che può essere a loro di castigo. In questo sconcerto uno dei nemici di Dio manda alla nostra serva di Dio un pignatino di cicorie cotte. In vederlo Suor Maria Luigia dice alle sue care figlie: buttatele per la finestra che non sono buone per me. Le monache la risposero di volerne dare un poco ai gatti. Lei rispose: perché volete farli un male, poveretti. Esse sono avvelenate». La gravidanza della Regina Isabella. Sono talmente tanti gli episodi che riguardano il dono del-

la profezia che c’è solo l’imbarazzo della scelta. Tra le diverse profezie fatte a Luigi Lombardi c’è quella relativa all’acquisto di una casa – che la Serva di Dio sconsigliò categoricamente perché ne previde il crollo con danni di persone e cose – e l’elezione a Superiore Provinciale del p. Leone Ciampa, suo confessore. Mi piace riportare in questa sede la profezia fatta alla Regina Isabella di Napoli, moglie di Francesco I di Borbone (1777-1830). Incinta del dodicesimo figlio, Francesco di Paola (1827-1892), e vivendo con grande ansia sia la gravidanza che il desiderio del sesto maschio, si rivolse a suor Maria Luigia che le predisse un parto felice e un nuovo figlioletto. Ecco il testo nel racconto del Lombardi: «Nel mese di agosto dell’anno 1827 mandando la Regina N. S. a far fare preghiera per il felice sgravo e a chiedere se faceva maschio, la Serva di Dio rispose che lo sgravo sarà senza pericolo, e farà un bellissimo maschio, come avvenne».

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CARISSIMI di mons. Giuseppe Giudice

Giotto, Incontro di Anna e Gioacchino, 1303-1305. Cappella degli Scrovegni, Padova

Genitori santi Carissimi Anna e Gioacchino, secondo la tradizione voi siete i genitori di Maria e quindi i nonni di Gesù. La vostra festa è celebrata il 26 luglio e in tante parti del mondo ci sono chiese a voi dedicate: in questo giorno tante mamme in attesa ricorrono ai vostri altari per chiedere una grazia o portare il dono dell’amore. Mi piace ricordare che l’unica parrocchia in Vaticano è dedicata a S. Anna. In voi si ritrovano virtù difficili, di cui oggi abbiamo molto bisogno: la pazienza, l’attesa, la speranza. Voi siete esperti educatori e maestri di formazione, mestiere oggi in disuso e, facilmente, delegabile. Anna e Gioacchino, quando il dono non arrivava, voi avete saputo attendere, vi siete radicati nella pazienza, avete sperato e, semplicemente, vi siete rimessi alla volontà del Signore. Siete una coppia di altri tempi, ma sempre attuale e di moda, perché non vi siete affidati alle tecniche e alle magie, ma avete posto la vostra fiducia primariamente nel cuore di Dio e nella sua Parola.

«Avete educato vostra figlia coscienti del dono che Dio aveva posto nelle vostre mani»: mons. Giudice scrive ad Anna e Gioacchino, i genitori della Vergine Maria

Avete atteso, sperando contro ogni speranza, e camminando e avanzando anche nella notte e, in alcuni tratti, anche nella notte della fede. E Dio, donandovi Maria, ha premiato la vostra pazienza. La liturgia riconosce a voi la beatitudine delle sguardo e dell’udito: Beati i vostri occhi perché vedono e i vostri orecchi perché ascoltano (Mt. 13,16). Voi, coppia santa, avete avuto il privilegio di educare Maria, la Madre di Dio. Dio si è fidato di voi, come si fida sempre di ogni genitore. E avete educato vostra figlia con umiltà, con semplicità, attingendo alla tradizione sana, ben coscienti del dono che Dio aveva posto nelle vostre mani. Anna e Gioacchino, voi aspettavate la consolazione di Israele e, in Maria, Dio vi ha fatto vedere l’aurora della salvezza, in attesa del giorno. Coppia santa, aiutate le coppie a vivere la virtù difficile della speranza, da saper coniugare nei tornanti difficili della nostra storia. Coppia santa, accompagnate le coppie sui sentieri della Parola per abitare nella volontà di Dio e, insieme a Lui, intercettare i sentieri della felicità. Coppia santa, ricordate ad ogni coppia che l’amore è unitivo e procreativo e ogni amore, anche quando è segnato dalla fragilità, è per sempre. Coppia santa, suggerite alle coppie come si attende un figlio, come si genera, come si accompagna e come si lascia andare sulle strade di Dio, che non sempre sono le nostre, ma sono quelle che realizzano fino in fondo la vocazione di ogni uomo. Grazie, Anna e Gioacchino, cantori della vita. † Giuseppe, Vescovo

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Anna e Gioacchino, suggerite alle coppie come si attende un figlio, come si genera, come si accompagna e come si lascia andare sulle strade di Dio


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