Una carrellata sullo Sport: le eccellenze locali, internazionali
Sommario
È ormai giunto alla sua quinta uscita Diogene Sport Magazine, il periodico gratuito dedicato allo sport forlivese e romagnolo, con un occhio di riguardo alle discipline minori e alle squadre dilettantistiche, senza trascurare le importanti realtà nazionali che operano nelle nostre zone. Non solo annunci e informazione, ma Diogene è anche una carrellata sullo sport romagnolo, con articoli affidati a giovani giornalisti competenti nelle varie discipline sportive, corredati da immagini prodotte da fotografi professionisti. In questo numero troviamo un’eccellenza dello sport forlivese, il Softball Forlì. La squadra femminile nata nel 1969, milita in Serie A1, il massimo campionato italiano e sfoggia un palmares di tutto rispetto: sei Scudetti, nove Coppe Italia, e a livello europeo quattro Coppe dei Campioni e nove Coppe delle Coppe. Emiliano Tozzi intervista Giovanni Bombacci, presidente dell’Italposa Forlì Softball. Poi segue il basket e il calcio di casa nostra. Ancora calcio, con il Futball Cava Ronco! Enrico Pasini ci racconta di questo progetto, nato nel 2019 dalla fusione tra Ronco Edelweiss e Futball Cava, mettendo al centro del proprio impegno i bambini e i ragazzi. Di calcio femminile a Forlì se ne parla ancora poco ed Emiliano Tozzi ne discute con Patrizia Pascucci, responsabile del settore femminile della Sammartinese Calcio, che milita in Eccellenza. Enrico Pasini intervista Stefano Cavallucci, dirigente dei Titans, e ci introduce al flag football, uno sport in tale espansione da essere inserito dal CIO come disciplina olimpica dal 2028. Recentemente si è svolto nella nostra città il Campionato Italiano di Scacchi a Squadre (CIS) organizzato dal Circolo Scacchistico Forlivese, che ha visto la partecipazione di 150 giocatori provenienti da tutta Italia e da diverse parti del mondo. Emanuele Bandini ci parla delle due grandi passioni che occupano uno spazio significativo nella vita di Alberto Zattini: l’Associazione Ascom-Confcommercio e il tennis. Entrato giovanissimo nell’associazione di categoria, ha scalato le gerarchie fino ad arrivare alla posizione di direttore. Per quanto riguarda il tennis, lo scorso anno ha conseguito l'abilitazione di istruttore federale di 1° grado. Appena nata, già promossa in seconda categoria: l’Atletic Frampula, nata nel giugno 2023, ha preso parte al suo primo campionato, il torneo provinciale di terza categoria nella sezione Forlì-Cesena, con una squadra composta principalmente da giovani di Forlimpopoli. Nel cuore della città di Forlì, sorge lo storico Velodromo "Glauco Servadei”, non rappresenta solo una struttura sportiva, ma un vero e proprio simbolo della passione ciclistica della nostra regione. Ci aspetta una stagione intensa e ricca di appuntamenti: ce ne parla Emanuele Bandini. A Forlimpopoli si trova un punto di riferimento per gli amanti degli sport outdoor: Sport Service. Partito come noleggio specializzato in attrezzature invernali, in seguito ha subito una trasformazione significativa, che ha portato la proprietà ad ampliare l'offerta includendo il noleggio di biciclette elettriche. Emiliano Tozzi ci porta all’autodromo di Imola e al rombo dei motori, accennando poi, sconsolato, al “sacrilegio” dell’appuntamento di Formula E sul circuito di Misano. Ma “e Mutor” dalle nostre parti rimane una cosa seria. Anzi, serissima. E al Mugello la Romagna dei motori ha dato tanto… Con Massimo Nazzaro torniamo a parlare di Nordic Walking, l’attività sportiva adatta a persone di tutte le età, che si pratica all’aperto tutto l’anno.
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CALCIO
CALCIO
FUTBALL CAVA RONCO
19 MOTO GP
Supplemento a Diogene 1219 del 6 maggio 2024
Aut. Trib. Di Forlì 9/1988 del 29 marzo 1988
Editore: Pigreco s.r.l. Viale Gramsci, 34 Forlì Tel. 0543/552121
Direttore Responsabile: Marco Viroli
Fotocomposizione: Pigreco s.r.l.
Raccolta Pubblicitaria: Pigreco s.r.l. Viale Gramsci, 34 Forlì Tel. 0543/552121
Foto di copertina: Fabio Casadei
Stampa: Nuova Tipografia, Via Enrico Berlinguer, 1/7, Forlimpopoli
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SOFTBALL
Softball Forlì: realtà vincente
È sempre un piacere parlare col presidente dell’Italposa Forlì Softball. Un “presidentissimo”. Anche perché in fin dei conti, a livello nazionale ed europeo, mai nessuna realtà sportiva forlivese è riuscita a vincere quanto le ragazze di Giovanni Bombacci. A cominciare dall’ultimo Scudetto conquistato la scorsa stagione (il 6° nella storia del club).
Giovanni, “la bottega dei miracoli” del softball pare sempre aperta. Hai vinto uno scudetto praticamente senza sponsor. E adesso?
“E adesso avanti. Ancora una volta. Cercando di arrivare il più lontano possibile su tutti i fronti, come l’anno scorso. Arrivati ai Play Off Scudetto eravamo una macchina da guerra
perfetta, come non eravamo a inizio campionato. Non ce n’era per nessuno”. Quest’anno invece?
“Intanto lasciami dire che l’accordo triennale di sponsorizzazione raggiunto con Italposa (fondamentale) ci ha offerto la possibilità di programmare adeguatamente il futuro in maniera ancora più costruttiva. Al momento abbiamo un roster abbastanza lungo. Dall’America dovrebbero rientrare due - tre giocatrici per noi importanti. Gente con 60 partite alle spalle in stagione. Per cui decisamente preparata. Dovrei rinforzarmi, anche se il nostra ricevitrice Giacometti si è appena infortunata e sarà fuori per un po’. Proprio adesso
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“Abbiamo una partita da dentro o fuori con Macerata. O andiamo noi o vanno loro. Oltretutto se ci qualificassimo poi alla fase finale a quattro, per sorteggio avremmo la prima partita in casa il 22 giugno”.
Invece la Champions?
Premier Cup, dal 19 al 24 agosto a Buttrio (Udine). 10 squadre, due gironi da 5. Passano le prime 3, portandosi dietro i risultati di ogni partita.
Avversarie?
“Le olandesi. L’anno scorso hanno fatto il pieno, sia in Premier che in Coppa delle Coppe”. Quindi una stagione ancora tutta da vivere. “Assolutamente. E daremo il massimo come sempre”.
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Antimo Martino e Unieuro
Forlì, avanti assieme il coach dei record firma sino al 2026
L’uomo dei record ha detto sì. Parafrasando una celebre pubblicità degli anni ’80, a diventare maturi a metà aprile sono stati i tempi dell’annuncio più atteso da tutti i tifosi forlivesi di pallacanestro. Antimo Martino, il 46enne allenatore dell’Unieuro che in due stagioni sotto San Mercuriale ha riacceso l’entusiasmo della piazza portando la squadra a centrare una finale promozione e, poi, a conquistare una Coppa Italia facendo il bis del primo posto in campionato raggiunto nel 2023, resta alla guida della squadra biancorossa anche nel 2024-2025. Un prolungamento contrattuale in realtà di due anni, sino
al 2026 compreso, firmato assieme al presidente della Pallacanestro 2.015, Giancarlo Nicosanti a prescindere da quale sarà l’esito finale dei play-off appena iniziati. Ed è proprio questo l’aspetto più significativo di un accordo che dopo la vittoria in Coppa, era sempre più nell’aria: i tempi del “nero su bianco”. Blindando prima della fase finale il coach della rinascita, l’uomo che anche in quest’annata ha ottenuto l’81% di vittorie sulle gare disputate, la società ha dato un segnale forte alla città e alla pallacanestro italiana: nessuno può “tentare” Martino anche se Forlì non dovesse raggiungere la
promozione sul campo. Sarà lui a capo del progetto sia al piano di sopra, sia che si tratti di ritentare la scalata dal prossimo autunno; sarà, soprattutto, questo l’obiettivo che la Pallacanestro 2.015 vuole raggiungere a ogni costo. Con il biennale siglato con il tecnico molisano, lo certifica agli occhi di tutti. Dubbi, su questo, non ce ne possono più essere. Se i risultati, che sicuramente hanno portato a prolungare il rapporto, non dovessero improvvisamente voltargli le spalle, Antimo Martino ha una prospettiva di presenza quadriennale sulla panchina di Forlì. Mai nessun altro allenatore nella storia delle “prime squadre della città” ha avuto una permanenza consecutiva così lunga. Arrivasse alla scadenza naturale del contratto, lil timoniere che già ora è il più acclamato di sempre dalla Curva, sarebbe anche l’unico a durare così a lungo.
Siamo solo a metà di questa strada, ma la sintonia tra le parti è al momento, perfetta. «Se due anni fa fui fortunato a vedere i soci assecondare il mio orientamento sulla figura di un coach come lui – afferma il presidente Nicosanti - ora lo sono altrettanto nel vedere che le ambizioni sue, nostre e della città, continuano ad andare di pari passo. Nel nostro confronto, veloce e piacevole, la volontà di proseguire assieme è stato l’unico tema sul tavolo e sono felice lui abbia accettato di dar continuità al rapporto con un club forse non troppo ricco economicamente, ma molto ricco di valori».
Martino è sulla stessa linea. «Determinante per me era condividere dei valori: serietà, qualità del lavoro, organizzazione, centralità del mio ruolo, ambizione. Ora possiamo programmare assieme il futuro con un obiettivo ben chiaro: salire in serie A assieme».
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Forlì vuole uscire dalla prigionia del sogno anche senza Kadeem Allen
Quando nel 1983 l’AS Roma vinse, dopo 41 anni, il suo secondo scudetto, l’allora presidente del club giallorosso, Dino Viola, disse che quel risultato consentiva a tutti i tifosi di «uscire dalla prigionia del sogno». Immagine potentissima quella dipinta da un ossimoro giustamente passato alla storia. Perché se il sogno è per accezione l’emblema dell’orizzonte sconfinato al quale pensieri, aspirazioni e volontà tendono senza vincoli al loro libero fluire, è altresì inoppugnabile che se il sogno non si realizza, alla lunga può diventare una gabbia. Trasformarsi in un incubo, come lo
stesso Dino Viola dichiarò 41 anni fa, al coronamento di un’ambizione rimasta sopita nei, sempre 41, anni precedenti.
E improvvisamente in un incubo si è sentita calare la Pallacanestro 2.015 Forlì quando, domenica 21 aprile, Kadeem Allen si è infortunato gravemente al 22° minuto dell’ultima gara precedente i play-off in casa della Benacquista Latina. Lesione completa del tendine d’Achille della caviglia sinistra. Stagione finita e niente play-off per la guardia statunitense ex Boston Celtics e New York Knicks nella NBA, che a Forlì grazie al suo talento,
alla sua potenza in uno contro uno e a un atteggiamento sempre positivo, è stato tra i grandi artefici della conquista della Coppa Italia, del primo posto finale in campionato (ottenuto con tre turni d’anticipo) e della conseguente pole position in uno dei due tabelloni che condurranno all’ascesa in A. Già, il grande sogno di Forlì, dalla cui prigionia tanti indicatori fanno sperare che la città possa finalmente uscire. Usiamo ancora il tempo presente nel dirlo, poiché la corsa è appena iniziata con i quarti di finale che vedono i biancorossi contrapposti a Vigevano e, dunque, ogni prospettiva è ancora aperta. Certo, il percorso verso la vittoria finale prevede tre serie al meglio delle 5 partite concentrate in due settimane (semifinale contro la vincente di un equilibratissimo Torino-Trieste, poi eventuale finale con chi emergerà dagli scontri Udine-Cremona e Cantù-Cividale) e affrontarlo con un giocatore così importante in meno getta una pesante incognita sull’Unieuro.
Un colpo durissimo del destino come troppe volte già accaduto nella storia del basket forlivese alla vigilia, o addirittura in piena post season, negli ultimi vent’anni. Però i biancorossi hanno almeno due assi ancora da giocare. Il primo è il proprio pubblico. In ogni sfida la quinta e decisiva partita sarà sempre al Pala Galassi e riuscire a mantenerlo inviolato o, comunque, ad arrivare alla “bella” in un clima di grande spinta dei tifosi, porterebbe anche solo per un conto matematico, alla promozione. Il secondo asso è l’orgoglio sterminato dei una squadra che ha dimostrato più e più volte di avere questa risorsa dentro di sé. L’Unieuro dovrà trovare nuovi assetti in campo, ma no cambierà con un gruppo già compatto che può diventare granitico, il sogno può realizzarsi ancora.
Protti delinea la strategia futura del Forlì FC
Crescita graduale e fiducia nei giovani talenti
Cristiano Protti, il Direttore Sportivo del Forlì FC, ha delineato la strategia futura del club biancorosso, mettendo in luce il percorso di costruzione intrapreso quest’anno. L’obiettivo principale è una crescita graduale nel tempo, mirando a un avanzamento di categoria entro i prossimi due anni. Nonostante l’assenza dai play-off nella stagione attuale, l’attenzione è ora concentrata sul miglioramento della rosa per la prossima stagione. Protti ha osservato che l’esclusione della Pistoiese ha penalizzato eccessivamente il club. La Corte Sportiva d’Appello ha infatti respinto il reclamo del Forlì riguardante una presunta irregolarità nella partita Carpi-Forlì. Il Forlì chiedeva la sconfitta a tavolino del Carpi
dificare retroattivamente gli effetti di una mancata partecipazione di un giocatore alla luce di decisioni successive, come l’esclusione di una squadra dal campionato. Il Forlì FC ha però presentato ricorso al Collegio di Garanzia dello Sport presso il Coni. Il Direttore Sportivo ha comunque evidenziato che la squadra in questa stagione ha ottenuto 61 punti in 34 partite sul campo, con una media di 1,80 punti a partita, confrontandola con i 57 punti in 38 partite della stagione precedente, con una media di 1,47 punti a partita. Partendo da zero e con l’obiettivo di rinnovare completamente la squadra con 25 giocatori effettivi, il Forlì ha dunque superato le aspettative, dimostrando di avere meritato sul campo la qualificazione ai play-off con i punti ottenuti. Inoltre Protti ha indicato che, nonostan-
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te la delusione per l’assenza dai play-off, non saranno necessarie grandi manovre di mercato ma saranno necessari solo piccoli aggiustamenti per competere e migliorare ulteriormente la posizione in classifica nella prossima stagione. Protti ha enfatizzato la necessità di migliorare tutte le aree del campo e ha discusso dell’impatto delle nuove normative sul coinvolgimento dei giovani talenti, citando il lavoro con promettenti giovani locali come Visani e Graziani del 2006, in vista della prossima stagione. Ha manifestato fiducia nella città di Forlì e nei suoi sostenitori, chiedendo pazienza e descrivendo la stagione appena conclusa come una fase di costruzione in vista di una prossima in cui le sfide verranno affrontate in modo diverso. Ha anche menzionato altri giovani giocatori in prestito che si uniranno alla squadra il prossimo anno, sottolineando l’importanza di integrarli bene nel gruppo. Infine, ha ribadito l’impegno del club nel far progredire i giovani talenti, evidenziando i successi dei ragazzi in prestito ed esprimendo ottimismo per il futuro del team.
I canoni del successo, per il tifoso bianconero, non hanno mai configurato l’esigenza preponderante. Chi vive di Cesena allarga i propri orizzonti all’emotività più acuta, alla passione più viscerale e all’entusiasmo del percorso che abbraccia una storia nata tanti anni fa, inscalfibile e mai appannata dal tempo. Tuttavia, di trionfi non si piange e Domenico Toscano, questo lo sa bene. In
Romagna dal 2022, ha affrontato terremoti, assestamenti, delusioni e persino grandi scariche di euforia. A questo proposito, ne è prova l’ultima stagione. La corazzata del Cavalluccio ha infatti disseminato record, bellezza e manifesta superiorità, anche e soprattutto nei frangenti così pretenziosi da inoculare timore alle compagini più attrezzate. Quello di Shpendi e compa-
gni è stato un tritacarne spietato, capace di eguagliare i novantasei punti del Catanzaro e riacciuffare la cadetteria dopo ben 6 anni dall’ultima retrocessione. Ciò nonostante, pure alla luce del trionfo, sorge spontanea una domanda: che ne sarà di Mimmo? Cosa succederà in vista della prossima, attesissima stagione? Le domande - più che legittime - fino a qualche settimana fa coinvolgevano pubblico, società e persino Toscano, legato alle richieste non convergenti con quelle della dirigenza e pronto a salutare una piazza con la quale sembrava essere sbocciato un rapporto epocale. A questo proposito, stonano le parole espresse dal calabrese pochi giorni or sono, quando decantava il suo futuro romagnolo e rassicurava la piazza in merito ad una - quasi - certa permanenza. Dettata, forse, da un eccesso d’ottimismo e dall’amore per un mondo che gli ha dato tanto, al punto di sostenerlo indiscutibilmente anche dopo il sonoro tonfo contro il Lecco della scorsa stagione. Eppure, la linea del DS Fabio Artico pare aver preso il sopravvento. In barba a sentimenti e affetto e in linea con la più rigida programmazione, che dinnanzi alla richiesta di un biennale - rispetto al rinnovo per un solo anno scattato in automatico al raggiungimento della promozione - da parte del mister, ha preferito promettere un’ultima stagione congiunta, scaturendo la risposta negativa che sembra gettar fumo sulle luci della piazza. Quella che dovrà rincorrere il gradino più alto del calcio italiano senza la sua guida designata.
La Scuola Calcio di Forlì? Promossa, al pari di tutti i suoi allievi. Il progetto Asd Futball Cava Ronco, nato nell’estate 2019 dalla fusione tra Ronco Edelweiss e Futball Cava e mettendo al centro del proprio impegno proprio i bambini e i ragazzi, anche nella stagione 2023-2024 ha dato i frutti attesi. Risultati da intendersi non solo in termini matematici, ossia di punti e posizioni in classifica, bensì (e soprattutto), anche di crescita sotto il profilo tecnico e personale, dei 250 tesserati suddivisi in ben 13 gruppi che dai “primi calci” sino alle soglie della prima squadra, sono seguiti da una folta schiera di allenatori e istruttori.
Le loro priorità restano la promozione del calcio sul territorio, il miglioramento individuale e un vero sostegno educativo nella loro crescita. Tanto più importanti in un anno difficile come quello che il Futball Cava Ronco ha vissuto, anche a causa dell’alluvione del maggio scorso come spiega Daniele Argnani. «Ci siamo trovati ad avere due campi in meno sui quali svolgere l’attività poiché quelli del Roncolido sono stati inagibili dopo l’alluvione. Per questo ci siamo dovuti appoggiare a Villafranca e omologare per l’attività agonistica il nostro campo da allenamento al Quattro. In più anche quello del
Polisportivo Monti alla Cava non era ancora a disposizione per i lavori che hanno caratterizzato il complesso, al fine di renderlo un importante centro multifunzionale». Ora, però, la struttura, ammodernata e adeguata, è pronta ad essere inaugurata. «Sì e sarà un fulcro importante della nostra scuola calcio a settembre, ma già dal 10 giugno, quando lì aprirà il nostro Campus Multisport che coinvolgerà tantissimi giovanissimi tra piscina, padel, basket e, ovviamente, calcio». Pur in questa situazione, l’attività del Futball cava Ronco ha raggiunto gli obiettivi prefissati. «La prima squadra, impegnata nel girone B di Eccellenza si è salvata con tre turni di anticipo ed è un buon risultato anche se forse con maggiore spirito garibaldino potevamo ottenere qualche successo in più – spiega Argnani -. Abbiamo ottenuto, però, il 2° premio per il minutaggio concesso in campo ai giovani nati dal 2003 in poi, molti dei quali provenienti dal nostro vivaio come Paolo Rabiti, Michele Bellavista, Yoada Cader e il 2007 Nassirou Dene: questo è il traguardo che più ci soddisfa, perché il nostro lavoro è finalizzato proprio a garantire ai nostri ragazzi la possibilità di trovare spazio in prima squadra».
Oppure di essere scelti dal Forlì, con il quale prosegue l’interscambio di calciatori nelle formazioni giovanili. Merito di una semina che parte dai ”Piccoli Amici” di 5 anni. «I nostri tesserati sono in crescita grazie anche alla promozione che facciamo nelle prime classi delle scuole elementari di Cava e Romiti, e quest’anno abbiamo avuto nei Pulcini anche una squadra femminile. Con gli Juniores giocheremo nel campionato Elite regionale anche l’anno prossimo e gli Allievi hanno ottenuto un ottimo 4° posto. Siamo davvero contenti».
Sammartinese: amor di calciatrici
“Piacere, Patrizia”.
Non un semplice atto formale quello di Patrizia Pascucci, allenatrice della prima squadra e responsabile in toto del settore femminile della Sammartinese Calcio, militante in Eccellenza. Una magnifica eccezione che la sua voce declina con contagiante entusiasmo. “Di calcio femminile a Forlì se ne parla ancora troppo poco.”
Ma rispetto a 10 anni fa…
“Si, per fortuna non ci lamentiamo. San Martino è sempre stata una realtà societaria solida, dove poter costruire come si deve qualcosa che nemmeno esisteva. Con le ragazze siamo
partite nel 2019 e ora siamo qui”
Alle porte della serie C.
“Già in serie C devi muoverti a livello nazionale. Una realtà molto impegnativa per società come la nostra”.
Come è stato organizzato il vivaio? “Nelle giovanili abbiamo tre squadre. Le “pulcine”, le U12 e le U15”.
L’origine di tutto?
“È stata un’iniziativa del presidente Samuela Navetta. Oltretutto sua figlia è una delle nostre giocatrici, coadiuvata dal direttore Marco Sozzi e il nostro tuttofare: Maurizio Cardelli”.
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Colgo una veracità prorompente!
“Diciamo di sì, soprattutto è sull’onda di questo entusiasmo che portiamo avanti il nostro progetto. Con le “piccole” per dirti a volte i genitori sono ritrosi a mandare le giocatrici al campo, specie con meteo avverso. Ma se sono convinte poi le bambine vengono. Non è facile ma si può”.
Qualcuna delle vostre giocatrici è poi approdata in realtà professionistiche?
“Qualcuna delle nostre è finita a Cesena, (serie B femminile) ma con la prima squadra spesso è successo che qualche giocatrice di peso sia entrata nella nostra rosa. L’ambiente aiuta e fa una grande differenza. A qualsiasi livello”. Lo staff del vostro settore femminile?
“Tutte donne. A parte un ragazzo con le U15”. Onore al merito davvero. Per coraggio e onestà intellettuale. Obbiettivi per la stagione?
“Rimanere in Eccellenza. Poi, per il prossimo anno si vedrà”.
Certo Patrizia, insieme alle tue meravigliose ragazze.
Stagione di successo per l’Atletic Frampula, promosso in Seconda Categoria
Il progetto Atletic Frampula ha avuto origine nel giugno del 2023 dall’impegno di un gruppo ristretto ma determinato, tra cui Alocchi Denis, Alocchi Mirco, Giorgioni Pierluigi, Govoni Marco, Nasolini Massimiliano, Nasolini Riccardo, Ruscelli Fabrizio e Spazzoli Bruno, ai quali successivamente si sono uniti Leonessi Franco e Strazzella Cristian. L’obiettivo principale è stato quello di costituire un’entità sportiva locale che fosse fortemente integrata e in collaborazione con la comunità di Forlimpopoli. Nel corso dell’anno in corso, l’Atletic Frampula ha preso parte al suo primo campionato, il torneo provinciale di terza
categoria nella sezione Forlì-Cesena, con una squadra composta principalmente da giovani di Forlimpopoli. Inizialmente, si ambiva alla promozione, competendo con altre squadre di alto livello come Bagnolo Calcio, Alfero, San Carlo, Torresavio e Bertinoro, solo per citarne alcune. Dopo un primo girone di assestamento, nel girone di ritorno, grazie a nuovi inserimenti mirati e ad una crescente coesione, la squadra è riuscita a conseguire la promozione in seconda categoria. Questo risultato è stato ottenuto vincendo lo spareggio contro il Bagnolo Calcio con il punteggio di 2-0, disputato allo Stadio Morgagni di Forlì
di fronte a una folla di 1.600 spettatori. È stato un momento memorabile, con tutti i posti a sedere occupati nonostante il maltempo, segno tangibile della passione e dell’attaccamento della comunità.Le partite del team, che si svolgono durante i fine settimana, hanno attirato un nutrito gruppo di sostenitori, coinvolgendo e entusiasmando numerosi abitanti di Forlimpopoli che hanno supportato i giocatori per tutta la durata del campionato. Le colonne portanti della squadra sono rappresentate da giovani nati nel 2001 e nel 2004, mentre la presenza di giocatori più esperti ha contribuito a creare un ambiente familiare che si è rivelato determinante per il successo. Tra i nostri campioni ci sono: Alocchi Simone, Basso Alex, Briganti Jacopo, De Pace Francesco, Guarino Antonio, Leonessi Mattia, Medardoni Nicholas, Persiani Enrico, Spazzoli Massimiliano, Turroni Manuel, Zaccarini Matteo, Biscaglia Nicola, Casadei Luca, Fabbri Diego, Giorgioni Andrea, Leoni Michele, Manfredi Federico, Nasolini Matteo, Padovani Manuel, Pruni Matteo, Rossi Riccardo, Bertè Hamed, Longo Nicolò, Milandri Niccolò, Orioli Emanuele, Ravaioli Mattia, Strazzella Elia, Toschi Enea, Zampighi Nicolò, Montalti Marco (allenatore), Ranzi Raffaele (2° allenatore), Zaccarelli Luca (preparatore portieri). Per la prossima stagione, l’obiettivo del team è competere nel campionato senza preoccupazioni di retrocessione, ma piuttosto ambire
tra dedizione Associativa e passione per il Tennis
Lorenzo Angelini: questo è il suo tennis
Una vita spesa a curare gli interessi degli associati di Ascom-Confcommercio Forlì e, nel tempo libero, dedicandosi al tennis, due passioni che Alberto Zattini, direttore di Confcommercio cittadina, ha saputo bilanciare con pari dedizione. Entrato nell’associazione di categoria nel lontano 1983 - “da fattorino”, sottolinea il 59enne -, Zattini ha progressivamente scalato le gerarchie fino a raggiungere la posizione di direttore nel
18 anni appena compiuti (il 4 marzo) ma al telefono la sua voce tradisce una maturità adulta e acquisita. Una racchetta sempre in mano dall’età di 4 anni e mezzo, da quando frequenta ininterrottamente il Circolo Tennis Carpena, fino ad arrivare là. Letteralmente dall’altra parte del mondo agli Australian Open Juniores.
“Ho avuto accesso al tabellone principale perché ero in finale in un torneo di doppio concomitante con le qualifiche e quindi ho potuto avvalermi dello “Special Exempt”. Incontro il numero 29 al mondo juniores, il russo Derepasko e vinco 6-3 3-6 6-4. Mi fermo al secondo turno contro Sakamoto che poi vincerà il torneo.
2012. Il tennis, tuttavia, occupa uno spazio altrettanto significativo nella sua vita. Pratica questo sport sin dall’età di 12 anni, e nell’aprile del 2023 ha coronato la sua passione conseguendo l’abilitazione di istruttore federale di tennis di 1° grado. Questo prestigioso titolo lo ha portato a un nuovo capitolo della sua carriera nel Circolo Tennis Meldola, dove con passione e competenza condivide le sue conoscenze con i giovani tennisti,
Gli Open d’Australia. Un sogno a occhi aperti. “Ho vissuto due settimane a contatto con una realtà in cui è stato come essere improvvisamente catapultati nel metaverso. Ti trattano da professionista e come tale condividi tutto, spogliatoi compresi. Finisco la mia prima partita di uno Slam e devo andare dai media per l’intervista di rito. Arrivo negli spogliatoi con dei crampi atroci (immagina anche la tensione oltre lo sforzo) e trovo Zverev davanti a me.
“Crampi?” Mi chiede. Gli dico di sì. “Non sederti. Tieni questa e prendila subito.” Gentilissimo. Fortuna ha voluto che il preparatore del mio compagno nel torneo di doppio, fosse anche il suo. Così ho potuto assistere alla sua partita nei quarti con Alcaraz e in semifinale con Medvedev, dal box del suo team".
Esperienza formativa direi.
“Assolutamente pazzesca. Ti rendi conto di quanto il coaching nel nostro tennis attuale sia fondamentale.”
È valso anche per Sinner in finale?
“Certamente. Dopo i primi due set Sinner era praticamente fuori dalla partita. Parlare con Vagnozzi lo ha cambiato come giocatore. Incredibile.
E tu, come reagiresti un domani trovandoti al posto di Sinner?
“Domanda tosta. Contentissimo perché avrei raggiunto un traguardo incredibile, gestendo una pressione incredibile.”
Obbiettivi per il futuro?
“Arrivare a fare in questa stagione tutti gli Slam da juniores. Sarebbe già un bel punto di partenza.”
Lorenzo Angelini. Questo è il suo tennis.
fungendo da mentore e guida. La sua integrazione nel circolo è stata calorosamente accolta dal presidente Giuseppe Brighi e dagli altri istruttori, tra cui spiccano nomi come Alessandro Bussi, Federica Ture, Filippo Flamigni e Alessandro Berti, formando insieme un team giovane e talentuoso determinato a plasmare le prossime generazioni di tennisti. Zattini, con il suo impegno sia in ambito associativo che sportivo, ha sempre nutrito una passione speciale per i giovani, condividendo con loro le lezioni apprese durante il suo percorso professionale e personale. Le sfide affrontate sul campo da tennis gli hanno insegnato a gestire le difficoltà quotidiane con saggezza e determinazione, insegnamenti che trasmette ai suoi allievi. Per Zattini, lo sport non è solo una competizione, ma un’opportunità per divertirsi, imparare la lealtà e il rispetto per gli avversari, e soprattutto, per superare i propri limiti con costanza e impegno. La filosofia di vita di Zattini è incastonata nel detto latino ‘mens sana in corpore sano’, che sottolinea l’importanza di un equilibrio tra mente e corpo, un insegnamento fondamentale che applica sia nei campi da tennis che nella vita di tutti i giorni. Il Circolo Tennis Meldola, affiliato alla Federazione Italiana Tennis e Padel (FITP), non è solo un luogo di pratica sportiva, ma un autentico punto di riferimento per la comunità locale e le zone circostanti. Recentemente è stata inaugurata la ‘Padel Arena’, costituita da due nuovi campi da padel coperti che si aggiungono ai cinque campi da tennis in terra, tre coperti e due all’aperto, presenti nell’area sportiva. Un investimento importante da parte della proprietà, che guarda al futuro e arricchisce ulteriormente l’area sportiva di Meldola, diventando così un vero e proprio fiore all’occhiello della Comunità.
Scacchi a Forlì: Strategia, Competizione e Passione
Gli scacchi sono un gioco di strategia giocato su una scacchiera quadrata di 64 caselle, con 16 pezzi per giocatore, bianchi e neri. I pezzi includono il re, la regina, gli alfieri, i cavalli, le torri e i pedoni. Lo scopo del gioco è dare scacco matto al re avversario, minacciando la cattura in modo tale che il giocatore avversario non possa eseguire mosse legali. Gli scacchi sono uno dei giochi più popolari al mondo, praticati a livello ricreativo
o agonistico in varie ambienti, tra cui casa, circoli, online e competizioni ufficiali organizzate dalla FIDE (Federazione Internazionale degli Scacchi). Il Circolo Scacchistico Forlivese (CSF) rappresenta una solida istituzione nella promozione e diffusione del gioco degli scacchi, rivolgendosi a un vasto pubblico di giocatori di ogni età e livello di esperienza. Le sue attività abbracciano un ampio spettro, che va dalla conduzione di corsi nelle scuole
di Forlì, destinati ai bambini sia in età scolare che prescolare, all’offerta di programmi di avviamento, perfezionamento e preparazione agonistica, che hanno riscosso notevole successo sia in termini di partecipazione che di risultati ottenuti dalla squadra. Oltre agli aspetti formativi, il CSF si impegna nella realizzazione di iniziative didattiche e di divulgazione, che comprendono la creazione di tornei e altre attività ludiche. Tra le sue iniziative di rilievo, spiccano il Campionato Italiano di Scacchi a Squadre (CIS) e il prestigioso Torneo Internazionale città di Forlì, dedicato alla memoria di Alessandro Zanzani. Il recente CIS, che si è svolto nei giorni 15, 16 e 17 marzo, ha visto la partecipazione di 150 giocatori provenienti da tutta Italia e da diverse parti del mondo, impegnati in tre intense giornate di competizioni, con l’obiettivo di garantire la promozione o di evitare la retrocessione. Il torneo si è tenuto presso il Circolo La Scranna, con la partecipazione di giocatori delle serie A2, C e Promozione, tra cui le tre squadre del CSF, le quali hanno dimostrato un elevato livello di performance. In particolare, la squadra di punta in A2 ha schierato due giovani talenti emergenti: Lorenzo Tellarini, campione italiano U10 nel 2023, e Bergamaschi Elia, recente campione provinciale assoluto. Il successo di questa edizione del CIS è stato reso possibile grazie alla collaborazione sinergica di quattro importanti attori: l’amministrazione comunale; la BCC di Forlì, nel settore del credito; Olitalia S.r.l., nel settore imprenditoriale; e naturalmente il CSF, che ha coordinato e gestito l’intera iniziativa. Questa partnership, si propone di promuovere ulteriormente il circolo e di coinvolgere sempre più persone nelle attività scacchistiche della città.
Velodromo “Glauco Servadei” di Forlì - Un punto di riferimento per il ciclismo
Nel cuore della città di Forlì, sorge lo storico Velodromo “Glauco Servadei”. Costruito nella sua forma attuale nel 1967, rappresenta non solo una struttura sportiva, ma un vero e proprio simbolo della passione ciclistica della regione. La stagione 2024 si preannuncia intensa e ricca di appuntamenti. Dopo il trionfo di pubblico ottenuto durante l’epica tappa del Giro “Coppi e Bartali”, il velodromo è pronto a solcare nuovamente le sue curve e le sue rettilinee per accogliere una serie di eventi indimenticabili. “Archiviato il successo di pubblico ottenuto in occasione dell’arrivo della 5° e conclusiva tappa del Giro ‘Coppi e Bartali’ sull’ovale forlivese, siamo pronti a ripartire per la stagione 2024”, annuncia con entusiasmo Fausto Tardozzi, presidente dell’ASD Consorzio delle Società
Ciclistiche Romagnole, l’organizzazione dietro le quinte che rende possibile ogni magico momento sulle pedane del Velodromo. La stagione si aprirà con il 18° Gran Premio Città di Forlì il 23 maggio, un evento che non solo celebrerà la passione per il ciclismo, ma che servirà anche come prima tappa del Trofeo Superpistard 2024. Questa sfida comprenderà 5 prove, ognuna delle quali assegnerà la maglia di leader per categorie che vanno dagli Esordienti ai Juniores, passando per Esordienti Donne, Allievi e Donne Allieve. Ma le emozioni non finiscono qui. Il calendario del velodromo prevede anche i Campionati Regionali giovanili il 17 e 18 luglio, un fine settimana di pura competizione dove i migliori giovani talenti della regione si sfidano per il titolo. E non dimentichiamoci dei
Corso G. Garibaldi 331 - 47121 Forlì tel. 0543 093376
cicloamatori romagnoli, che avranno l’opportunità di godersi il velodromo durante l’estate e di partecipare a un evento dedicato a loro in settembre, di cui i dettagli saranno svelati in futuro. “Il 2024 si prospetta come un anno intenso, ma siamo pronti ad affrontarlo con determinazione e passione”, sottolinea Tardozzi. “Il successo della nostra Scuola Pista nel 2023, con 264 atleti iscritti provenienti da tutta la Romagna e oltre, ci dà la spinta per continuare a crescere e a promuovere il ciclismo nella nostra regione”. Con una media di 160 atleti partecipanti ad ogni manifestazione, il “Glauco Servadei” si è guadagnato un posto di rilievo nel panorama nazionale, attestandosi al secondo posto su 26 velodromi. Un risultato che non sarebbe stato possibile senza il sostegno delle amministrazioni regionali e comunali, degli sponsor e delle società ciclistiche che continuano a credere nel potenziale di questo storico luogo. Per restare sempre aggiornati su tutti gli eventi e le attività del Velodromo “Glauco Servadei”, consigliamo di seguire le pagine sui social media, sia su Fa
I Titans sognano Los Angeles
2028. Il futuro è del flag football
Avere un gruppo di atlete ed atleti forlivesi in Nazionale alle Olimpiadi di Los Angeles 2028? Ai più potrebbe sembrare solo una battuta, sparata persino troppo grossa se il riferimento non è al softball, sport in cui Forlì è ai vertici continentali da decenni. Eppure questa prospettiva non è un’utopia. È sicuramente un sogno, ma anche la speranza per coronare la quale c’è da anni un progetto sul quale lavorano con impegno (e risultati) i Titans Romagna. Sì, proprio loro, quelli del football americano. In questo caso, però,
non parliamo della versione classica con caschi, protezioni e placcaggi durissimi, bensì di quella senza contatto, in espansione tale da essere stata inserita dal Cio come disciplina olimpica dal 2028: il flag football. Questo sport nel quale si placca l’avversario rimuovendo una delle tre “bandiere” attaccate alla sua cintola (due ai fianchi e una dietro) vede l’Italia vantare il titolo di vice campione del Mondo 2022. Agli Europei giovanili 2023, poi, il nostro Paese è stato il solo ad andare a podio in ogni categoria. E Forlì? C’entra ecco-
me, perché se è vero che l’attività del football americano, nella sua versione “a 9” continua in simbiosi coi Ravens Imola (ed è appena finito il campionato pur senza grandi acuti), dal 2016 lo sviluppo del flag football è incessante come spiega il dirigente dei Titans, Stefano Cavallucci. «Il 19 maggio scatta il campionato senior di Prima Divisione nazionale con 33 formazioni iscritte e noi ci saremo, inseriti in un girone con squadre emiliano-romagnole, lombarde e friulane, ma è soprattutto nelle categorie giovanili che stiamo ottenendo ottimi risultati. Siamo tra le poche società italiane ad avere una squadra in 3 categorie, ossia Under 13, Under 15 e Under 17 con impegnati sia maschi che femmine e nell’Under 13, a metà campionato, abbiamo già centrato il pass per il girone finale. Traguardo che possiamo tagliare anche con l’Under 17». E le Olimpiadi? «Sono un sogno, ma anche un obiettivo – sorride Cavallucci -. In questo momento abbiamo 55 tesserati, di cui 35 nelle giovanili, i dati sono in crescita anche perché tutti, dagli 8 ai 30 anni, possono allenarsi con noi 10 mesi l’anno a San Martino in Strada e abbiamo alcune atlete che possono essere convocate in maglia azzurra. Una Under 15 può fare gli Europei di Belgrado e poi c’è Arianna Vittori, che è titolare dell’Italia Under 17». Due anni fa i Titans portarono 2 ragazze e 2 ragazzi a disputare gli Europei giovanili e il loro lavoro «è finalizzato a fornirne sempre di più all’Italia: guardando a Los Angeles 2028». Anche oltre, perché in autunno Forlì ha conquistato uno straordinario 3° posto alle finali nazionali Under 12 di flag misto dietro Milano e Roma. E se torniamo al football americano “classico”, il discorso non cambia. «Il 2006 forlivese Davide Versari, che dagli 11 anni ha fatto tutto il percorso nei Titans e gioca in prima squadra, ora è il safety della Nazionale Under 19 agli Europei».
NORDIC WALKING
Nordic Walking ed allenamenti itineranti
Il Nordic Walking è una vera e propria attività sportiva adatta a persone di tutte le età, praticata all’aperto tutto l’anno. Orari e percorsi vengono adattati alle varie condizioni climatiche, e se d’inverno si prediligono parchi e percorsi cittadini, appena la stagione lo permette ci si sposta anche nelle zone collinari, sulle spiagge o nelle adiacenti pinete, per svolgere attività dove, oltre a mettere in pratica la tecnica della “camminata con i bastoncini”, si possa testare anche la resistenza allenata durante l’inverno, allungando la durata ed affrontando dislivelli altimetrici non ec-
cessivamente impegnativi, e limitando i tratti asfaltati per mantenere sempre il contatto con la natura. Peculiarità queste che differenziano una passeggiata o un’arrampicata con i bastoncini tra le mani e la pratica del Nordic Walking. Questa attività, che a conferma della sua prerogativa sportiva nasce nei paesi nordici come allenamento estivo dello sci di fondo, prevede anche un calendario di gare a livello nazionale, ma nella pratica amatoriale è una salutare attività fitness svolta all’aperto in un contesto socializzante, senza eccessi competitivi o agonistici, ma ricercando solo
il benessere personale. È necessario però apprendere, tramite Istruttori qualificati, una tecnica di base che eseguita correttamente coinvolgerà il 90% della muscolatura, oltre a stimolare l’apparato cardiocircolatorio. Nei comprensori di Forlì e Ravenna dal 2018 opera l’ASD Stradafacendo che propone corsi per l’avviamento al Nordic Walking, e svolge regolari allenamenti durante il corso dell’anno, aumentando nella bella stagione il numero delle “palestre a cielo aperto” con allenamenti itineranti che si aggiungono al calendario settimanale. Ancora parzialmente inagibile il percorso che dal Parco Urbano di Forlì porta a Castrocaro, vengono utilizzati due anelli fluviali: uno con partenza da Via Isonzo a costeggiare il Montone e l’altro da Ronco Lido lungo l’omonimo fiume, entrambi di circa 12 km ed interamente pianeggianti. Per trovare qualche dislivello ci si sposta a Terra del Sole, nella zona di Monte Poggiolo tra calanchi e colori brillanti, o partendo dal Parco Urbano di Forlimpopoli a salire verso Bertinoro, costeggiando vigneti ed uliveti. Battigie e pinete sono invece i percorsi ideali per la zona costiera, dove si spazia da Cesenatico a Cervia, passando da Milano Marittima e Lido di Classe, per approdare nel ravennate con molteplici opportunità come la Pineta San Vitale e quella di Classe o i percorsi tra spiaggia e pineta di Porto Corsini e Marina di Ravenna. Informazioni su queste ed altre attività fitness anche musicali, consultando il sito www.stradafacendoasd.it o le pagine Facebook ed Instagram.
FORMULA E
E se Tavares avesse ragione?
Difficile? Certamente. Scrivere di qualcosa che a fatica appassioni. Doveri da cronista. E non solo. Dovere di cronaca nel raccontare l’accaduto, considerando dal punto di vista squisitamente cronachistico appunto, quanto accaduto nella Motor Valley con il sesto e settimo appuntamento del campionato del mondo di Formula E 2023-2024, tenutosi sul circuito di Misano. Monaco sarebbe venuta due settimane più tardi, come ormai è tradizione per le auto elettriche sulle strade del Principato (come per il più famoso Gp di F1) oramai da un decennio. Insomma. La terra de’ Mutor, delle marmitte a tromba senza silenziatore, ha aperto i battenti di una delle sue più importanti cattedrali in asfalto al sibi-
lo delle monoposto elettriche. Sacrilegio! Griderebbe il sinfonico e devoto tifoso endotermico della velocità. L’abitante. Imperituro indigeno dei rombi meccanici lungo la via Emilia. Da Cattolica fino a Piacenza e la sede di AF Corse. Il “fischione” eretico delle monoposto elettriche, che in un fine settimana di metà aprile si è impossessato della Riviera Romagnola. Vince Gara 1 Oliver Rowland. Gara 2 Pascal Wehrlein (ex F1 Con Manor e Sauber e un passato da collaudatore in Mercedes e Ferrari). Pole position di Evan e Hughes. Gare avvincenti, sorpassi al fulmicotone. La notizia? Ah già. Lei. Essendo un campionato proiettato nel domani, come nemmeno il più audace movimento futurista
avrebbe immaginato, si scopre che le fotocopie per motivi di eco sostenibilità sono bandite dal paddock. Ragioni green. Gli alberi ringraziano. Come per tutti i generatori a combustibile fossile presenti in loco, ivi trasportati per generare la necessaria corrente elettrica a far sì che la competizione potesse avere luogo. Contradditorio? Certamente. Più di quanto sarà dal 2027 a Le Mans, quando vi correranno biposto a idrogeno. A tacere quel velato sospetto, espresso dal Ceo di Stellantis: C. Tavares. Che le corse per qualcuno siano solo. Una pura faccenda di marketing.
SKI Sport Service: Esperti in E-Bike e avventure outdoor a Forlimpopoli
Situato strategicamente a Forlimpopoli, SKI Sport Service è un punto di riferimento per gli amanti degli sport outdoor e delle avventure in e-bike. Fondato da Piero Medri come un noleggio specializzato in attrezzature invernali, il negozio ha subito una trasformazione significativa nel corso degli anni, soprattutto durante l'anno della pandemia che ha portato la proprietà ad ampliare l'offerta includendo il noleggio di biciclette elettriche. L'iniziativa ha incontrato un crescente successo, spingendo l'azienda a investire maggiormente in questo settore. Ciò ha portato a un rapido aumento del parco e-bike, con più di 50 unità ora disponibili per i clienti. Le biciclette elettriche, tutte di ultima generazione, sono distribuite in diverse modalità. Alcune sono disponibili per il noleggio quotidiano, mentre altre sono destinate a strutture ricettive come hotel, bed and breakfast e agriturismi. SKI Sport Service ha instaurato una solida collaborazione con queste strutture, offrendo un servizio completo di noleggio e assistenza per i loro clienti. Inoltre, una trentina di biciclette è destinata al noleggio stagionale presso le grandi strutture ricettive della Riviera Romagnola. Qui vengono organizzati tour guidati, sia lungo le colline che lungo il litorale, per offrire ai turisti un'esperienza completa. Ma SKI Sport Service non si limita al noleggio. L'azienda organizza regolarmen-
te escursioni guidate sia per i residenti locali che per i visitatori, esplorando le bellezze naturali della zona. Queste escursioni sono un modo per avvicinare le persone alla natura e all'attività fisica, promuovendo uno stile di vita attivo e sostenibile. Un'altra novità introdotta di recente è il noleggio stagionale invernale, per rispondere alla crescente richiesta di biciclette anche durante i mesi più freddi, anche da parte di coloro che utilizza-
no la bicicletta per gli spostamenti casa-lavoro. Un aspetto fondamentale del servizio offerto da SKI Sport Service è la sicurezza. Tutte le biciclette sono fornite di casco e il noleggio include sempre questo accessorio. La sicurezza dei clienti è una priorità assoluta per SKI Sport Service, che si impegna a garantire un'esperienza positiva e senza rischi per tutti coloro che scelgono di affidarsi ai suoi servizi. Per ulteriori informazioni e per rimanere aggiornati sulle attività e gli eventi organizzati da SKI Sport Service, è possibile visitare il sito web ufficiale, la pagina Facebook o il profilo Instagram dell'azienda. Piero e lo staff esperto e appassionato saranno lieti di fornire tutte le informazioni necessarie e di assistere i clienti nella scelta dell'attrezzatura più adatta alle loro esigenze. SKI Sport Service è situato in via Emilia per Forlí, 1331, a Forlimpopoli.
Imola e il meccanico Rush
Il trolley trainato con noncurante ironia, a riprendere col proprio smartphone l’asfalto apparentemente asciutto dell’Enzo e Dino Ferrari. Era il 18 maggio di un anno fa quando Andy Rush, 27enne meccanico Red Bull da appena 8 mesi, si chiedeva con giovanile e affrettata spocchia perché non si disputasse quel fine settimana il Gran Premio dell’ Emilia Romagna, sesta prova del campionato del mondo di F1 2023. Che ne sapeva il giovane Andy della Romagna? Detta come va detta un ca… Uso legittimo di un temine, a fronte di un popolo ferito. Alle prese con pala e fango. Sempre in nome di quel detto che per descrivere la nostra ragione un nome non basta. Ne ser-
vono due. E forse Andy non sa o non sapeva cosa la Romagna rappresenti tuttora nell’immaginario collettivo del mondo delle corse. Gare di ignoranza, motorini truccati a 14 anni, in pieghe assurde a sfiorare pericolosamente il marciapiede nella via di casa. Ma anche il non aver paura di nulla. Forse al giovane Rush sarebbe bastato. Gli sarebbe bastato ricordare che si trovava nel cuore della Motor Valley. Così, magari Andy avrebbe capito. Avrebbe capito il perché la Ferrari sia nata a nemmeno 90 km da Imola e il suo circuito, che in passato ospitava ininterrottamente continue sessioni di test delle squadre del Circus lungo l’intera stagione. Qui la gente non si chiede il perché faccia
le cose. Pensa a farle. Anche in nome di un bene più grande. Cerca risposte (vedi Senna) quando invece proprio il mondo anglosassone per tanto tempo le ha solo negate. A distanza di un anno si torna a correre qui un Gran Premio certamente carico di ulteriori significati, oltre a quello strettamente e solamente sportivo. Del meccanico Rush non si sa più nulla. Di lui si è persa ogni possibile traccia. Cancellato dalla memoria, mentre l’Enzo e Dino Ferrari coi suoi tifosi sarà ancora qui. A ricordare al mondo intero cosa Imola sia. Nonostante un mare di fango, abbia travolto la sua gente. Nata per correre. Prima di ogni cosa.
MOTO GP
Mugello: Romagna presente
Ehh… Il Gran Premio d’Italia di motociclismo. Il Mugello come teatro. Ininterrottamente dal 1994. Al pari di Monza per le quattro ruote, con qualche rara eccezione in oltre un secolo di storia di corse automobilistiche. Uno scenario da corsa, che dalla San Donato alla Bucine chiude un cerchio di storie perfetto, soprattutto in chiave italiana e romagnola. Tra sacrifici estremi e talenti immolati sull’altare della velocità. Da queste parti, “e Mutor” è una cosa seria, anzi. Serissima. Era facile vedere pieghe assurde, di gente venuta dal nulla per essere qualcuno proprio qui, tra le colline del Mugello. Gente come Tordi e Buscherini. Inclinazioni autonome purissime. Fat-
te in casa. Il destino ha voluto sparissero proprio quello stesso giorno del maggio ’76 proprio qui. Dietro una traiettoria che solo loro avrebbero potuto tenere. E poi. Poi cosa? Ah si. Il netturbino di Cesena, finissimo collaudatore Aprilia. Quello che da lunedì al venerdì guidava camion della nettezza urbana e il fine settimana iridato, veniva al Mugello da lupo solitario a pettinare i presenti del motomondiale. Così succede che nel ’97, Marcellino “pane e vino “ Lucchi metta fuori quattro dita all’allora tre volte campione del mondo Biaggi, uscito in malo modo dall’Aprilia. “A quarant’anni ti sto davanti…”. Simpatia a pelle che vale un gesto da antologia e una vittoria mondiale
a 41 anni suonati l’anno dopo. Storie. Come il Sic e Barbera nel 2008 sempre sulla retta d’arrivo. Sic vincente. Barbera a terra. “Diobò, che botta…” “Hector ha detto che hai aperto una gamba…” “Si…la sua sorella ha aperto una gamba…” Dovizioso e il successo del 2017. Un perfetto equilibrio tra cavallo bianco e cavallo nero. Sì.
La Romagna ha dato tanto a questo angolo di mondo. Oggi tocca a Bastianini e Bezzecchi. Il “Bestia” e il “Bez”. Perché un motociclista romagnolo che non abbia un soprannome, non è tale. Rivola faentino doc, dal box Aprila osserva interessato.
E Mutor da queste parti, è sempre un bel vedere.