Diogene Sport Magazine 15/11

Page 1


Diogene Sport Magazine compie 2 anni: una scommessa vinta

Sommario

Con questo numero di Diogene Sport Magazine termina il secondo anno di pubblicazione di questa rivista. Pensare a un periodico gratuito interamente dedicato allo sport locale, sia dilettantistico che professionistico, è stata un’idea degli editori e della redazione. Un’idea che si è realizzata e ha avuto successo: era una scommessa e i fatti ci confermano che è stata vinta, visto l’interesse che si è catalizzato attorno al nostro magazine. Basket, volley e calcio sono le discipline sportive più rilevanti; ma Diogene Sport Magazine non si è limitato a questo, infatti ha trattato specialità come pattinaggio, atletica, softball, nordic walking e tante altre discipline cosiddette minori, ma che aggregano migliaia di persone, riconoscendone il significato formativo e sociale, promuovendo valori come il rispetto delle regole e delle persone. E’ il calcio ad aprire questo numero di novembre: Emanuele Bandini intervista Alessandro Miramari, il nuovo tecnico del Forlì Calcio e Mattia Siboni ci introduce alle visioni, o ai sogni, dei bianconeri cesenati. Non poteva mancare il basket, sport nazionale per i forlivesi: Enrico Pasini ci parla del nuovo acquisto, il croato Perkovic e delle strategie di Unieuro. Bilancio positivo per l’Italposa Softball Forlì: Emiliano Tozzi intervista il presidente Giovanni Bombacci. Ancora Emiliano Tozzi discorre di ginnastica artistica con Fabio Grandi, presidente della Forti e Liberi, una società che, assieme all’Edera, ha fatto la storia della ginnastica artistica forlivese. Una trentina di anni fa arrivava in Italia, sulla scia dei «Rollerblade» l’hockey in line. Con la costruzione del pattinodromo di via Ribolle la squadra forlivese, nata allenandosi nei parcheggi e nelle piste all’aperto, finalmente si trasferisce in una pista al chiuso e inizia la storia della Libertas Hockey Forlì, la War Pigs: ce ne parla Emanuele Bandini. Sempre Emanuele Bandini ci introduce, con Marco Tomidei, presidente della S.S.D. Vertical Forlì, all’arrampicata sportiva, uno sport completo per tutti. La Leonet Artusi-Passatore di Forlimpopoli è una squadra pioneristica in una disciplina emergente, il Catch'n Serve Ball (prendi e servi la palla), uno sport che nasce come evoluzione del Mamanet ed è accessibile a giocatori di ogni età e livello di abilità. Ci spiega tutto Emanuele Bandini. A Forlimpopoli il basket si chiama Baskérs: cinque partite e cinque vittorie per i romagnoli allenati da Alessandro Tumidei. Ce ne parla Enrico Pasini. Anche la palla ovale ha il suo nuovo campo: inaugurato a Villa Selva il campo di Forlì Rugby 1979, c’è andato per noi Emiliano Tozzi. Con l’approssimarsi dell’inverno si avvicina la stagione sciistica e a Forlì possiamo recarci sulle piste con lo Sci Club Forlì e lo Sci Club Ronco, che organizzano gite sulla neve, corsi di sci e gare per tutte le categorie. Massimo Nazzaro ci parla di Stradafacendo, un’ASD presente a Forlì, Ravenna e nelle zone limitrofe dal 2018. Partita dal nordik walking ha sviluppato numerose proposte, sempre nell’ottica di "palestra all’aria aperta" dove le palestre sono i parchi cittadini, i rivali dei fiumi, le spiagge, le colline, le pinete. Arrivati in zona motori, troviamo le visioni di un cronista alle Finali Mondiali Ferrari a Imola e l'intervista a Vincenzo Sospiri dopo il campionato italiano GT Endurance a Monza, sempre condotte da Emiliano Tozzi.

23 - 24 NOVEMBRE

Venerdì 15 novembre 2024 supplemento a Diogene n. 1229 del 7 novembre

Aut. Trib. Di Forlì 9/1988 del 29 marzo 1988

Editore: Pigreco s.r.l. Viale Gramsci, 34 Forlì Tel. 0543/552121

Direttore Responsabile: Marco Viroli

Fotocomposizione: Pigreco s.r.l.

Raccolta Pubblicitaria: Pigreco s.r.l. Viale Gramsci, 34

Forlì Tel. 0543/552121

Foto di copertina: Fabio Casadei

Stampa: Nuova Tipografia, Via Enrico Berlinguer, 1/7,

23 - 24 NOVEMBRE

23 - 24 NOVEMBRE

New Holland e Case IH: la potenza di due marchi uniti per offrirti soluzioni complete

Sabato e Domenica dalle 09:00 alle 18:00 Via Dragoni 114 - Forlì

New Holland e Case IH: la potenza di due marchi uniti per offrirti soluzioni complete e innovative, grazie anche al supporto dei nostri esperti partner

New Holland e Case IH: la potenza di due marchi uniti per offrirti soluzioni complete e innovative, grazie anche al supporto dei nostri esperti partner

Forlì FC: sotto la guida di Mr. Miramari

La stagione del nuovo tecnico del Forlì Calcio, Alessandro Miramari, bolognese classe 1970, non poteva iniziare meglio. Chiamato a risollevare le sorti dei biancorossi, Miramari ha guidato la squadra a un inizio brillante, con il Forlì FC subito in lotta per le prime posizioni della classifica.

Mister, come stai vivendo l’esperienza a Forlì?

“Mi piace molto la città. Viviamo qui con tutto lo staff e ci troviamo bene. Abbiamo a disposizione tutto quello di cui abbiamo bisogno e, in più, Forlì è una città universitaria con molti servizi; quindi, è anche un posto in cui si potrebbe pensare di vivere a lungo termine. La tifoseria è calorosa, anche se negli ultimi anni i risultati non hanno sempre appassionato il pubblico. Speriamo di cambiare questa situazione, soprattutto ora che siamo nelle prime posizioni in classifica. Vogliamo divertire i tifosi e attirarne di nuovi”.

Tra i grandi allenatori del passato e del presente, a chi ti ispiri maggiormente?

“Il calcio odierno ha subito trasformazioni significative rispetto al passato. Dopo l’avvento di Pep Guardiola, il gioco è diventato più moderno e lui è sicuramente un punto di riferimento per molti allenatori. Ma lo stesso vale anche per tecnici come De Zerbi o Arteta dell’Arsenal, che portano avanti un calcio innovativo e dinamico. Anche Jurgen Klopp, con il suo gioco più verticale e aggressivo, rappresenta un’evoluzione del calcio attuale. Quello che accomuna tutti questi allenatori è che condividono idee forti e chiare, che si riflettono in modo evidente sul campo”. Che tipo di preparazione sta seguendo la squadra, considerando anche la tua esperienza nel calcio a 5?

“Lavoriamo, settimana per settimana, e i carichi sono gestiti in base alla partita che

APPLICAZIONI

Isolanti termoacustici

Sottofondi per pavimenti

Rampe antistdrucciolo

Pavimenti industriali

via Schiapparelli, 11 - 47122 Forlì tel. 0543 797100 www.isolpav.com - isolpav@isolpav.com

dobbiamo affrontare. Nei miei allenamenti, tutto si svolge con il pallone: non facciamo mai esercizi senza la palla. Questo è il mio approccio, anche considerando la mia esperienza nel calcio a 5”.

Come definiresti la tua filosofia di gioco?

“La mia idea di gioco si basa sul possesso palla e sul controllo del ritmo, cercando sempre di imporre il nostro gioco all’avversario. Mi piace un calcio propositivo, dove la squadra è sempre attiva e cerca di costruire dal basso, mantenendo la palla il più possibile. Voglio che i giocatori siano coinvolti e partecipi”. Ti aspettavi di partire con risultati così positivi?

“No, non mi aspettavo davvero di partire così bene. Avevo previsto risultati positivi, ma in realtà abbiamo raccolto meno di quanto avremmo meritato e quindi dobbiamo accettare il verdetto del campo. Devo dire che, nel complesso, abbiamo fatto un buon inizio; anche nelle partite che non abbiamo vinto, credo avremmo meritato di ottenere il risultato pieno”.

Dawson è da ritenersi out almeno sino a Natale. Probabilmente, però, la sua avventura si chiude qui.

Ecco, allora, che la società ha deciso di correre ai ripari tesserando il classe 1998 croato, Toni Perkovic. Accordo bimestrale quello accettato dalla guardia con 22 presenze nella Nazionale maggiore del suo Paese e un argento Under 20 vinto nel 2018 e così, finalmente, Antimo Martino potrà tornare a ruotare dieci uomini come previsto nei piani stagionali. Il 5 gennaio, però, termina il girone d’andata dell’estenuante campionato di A2 2024-2025 e allora sorge una domanda: cosa sceglierà di fare Forlì per il girone di ritorno?

Nel caso convincesse con le sue prestazioni, può prolungare a fine stagione l’accordo con Perkovic, ma è possibile, e forse più probabile ancorché costoso, che la Pallacanestro 2.015 batta una terza strada. Decida, cioè, di usufruire del terzo visto d’ingresso in Italia per atleti extracomunitari che, da questo campionato, i regolamenti consentono a tutti i club di A2 a partire dal primo turno del girone di ritorno. Allora Forlì potrebbe salutare Dawson e il croato e inserire una nuova ala a stelle e strisce. Quella che potrebbe dare un indirizzo vero a una stagione ancora lunghissima.

Fuori Shawn Dawson, dentro Toni Perkovic e a gennaio, si vedrà. Si può considerare terminata l’esperienza in maglia Unieuro della 31enne ala israeliana, firmata negli ultimi scampoli del mercato estivo con l’idea potesse rappresentare la prima punta dell’attacco biancorosso e la cui presenza effettiva in campo si è limitata a 3 partite ufficiali: la Supercoppa contro la Fortitudo e le prime due gare di campionato con Cividale e Cento. Nessuna delle tre convincenti, a dire il vero, ma il suo tardivo inserimento in squadra lasciava comunque in sospeso il giudi-

zio in attesa di un suo ritorno alla migliore condizione e di un auspicabile e pieno inserimento nei meccanismi di coach Antimo Martino. Nessuna delle due condizioni si è, però, verificata, perché nel finale del match vinto in casa con la Sella Cento, Dawson ha riportato un edema osseo. Un mese di stop, al termine del quale sarebbe potuto tornare a disposizione. In realtà il giocatore ha continuato a lamentare dolore e una seconda risonanza magnetica ha stabilito che il problema persisteva e tra nuove terapie e riattivazione agonistica, Shawn

Già, perché Perkovic non è in realtà una guardia di 191 centimetri e ciò comporterà cercare equilibri tattici nuovi nel gruppo. Soprattutto non è un profilo da “svolta epocale” dell’annata. Promessa del Cedevita Zagabria con cui nel 2018 vinse il titolo croato, passato due anni orsono per la seconda lega francese all’Orleans, ha giocato a lungo nel KK Spalato con 11.2 punti di media nel 2023-2024. Sicuramente darà una mano importante, l’auspicio è che possa aumentare la pericolosità offensiva di una squadra che ne è carente.

Unieuro alla ricerca di equilibrio per mantenere la rotta del campionato

“In questo mondo che brucia in fretta, quello che ieri era vero, dammi retta, non sarà vero domani”. Bisogna farci l’abitudine e pensare che per il campionato di basket di serie A2, in questa stagione, valga questo verso scritto da Lucio Dalla. A parte Rinascita Basket Rimini, scattata con veemenza e, almeno sino a metà novembre, la più continua del plotone, per quasi tutte le altre formazioni l’altalena delle prestazioni, delle immagini date di sé in campo e dei risultati, è la regola. C’era da aspettarselo stante il livellamento già ipotizzabile alla vigilia, ma il ritmo frenetico di un torneo che il 5 gennaio avrà già mandato in archivio un girone d’andata fatto di ben 19 giornate che si rincorrono l’una all’altra, sta accentuando l’andamento sussultorio delle compagini che si stanno dando battaglia.

L’Unieuro Forlì non è affatto esente da questo movimento che il termine “ondivago” fotografa con precisione. Anzi, possiamo dire ne sia un po’ l’emblema.

Già, perché a prove convincenti come quelle con Verona, Pesaro e Avellino, si sono intervallate prestazioni di tenore completamente opposto con Brindisi e Livorno. Morale: l’Unieuro è in mezzo al mare di un campionato la cui corrente provoca continue onde. Riuscire a cavalcarle, sapendo che qualcuna ti farà vacillare e rallentare, altre potranno darti una spinta in avanti, è probabilmente il solo modo per navigare tenendo sempre

la rotta. Ecco perché l’allenatore della Pallacanestro 2.015, Antimo Martino, ha aperto quest’anno il suo dizionario su un termine che in due anni a Forlì non aveva quasi mai usato: equilibrio. Il coach in questa stagione chiede quello, alla piazza, nel giudizio sulla squadra e sul suo cammino, ma è anche alla sua ricerca all’interno del gruppo che dirige. Equilibrio emotivo di una squadra che sta cercando e deve sapere gestire con serenità e saldezza nervosa, fasi potenzialmente molto diverse tra loro di questo fluttuante

campionato. Equilibrio tattico che ancora è un traguardo da raggiungere e che, il non avere mai avuto a disposizione uno dei due stranieri scelti in estate (ossia Shawn Dawson ora rimpiazzato almeno sino a fine anno dal croato Toni Perkovic) ha allontanato nel tempo rispetto alle previsioni di staff tecnico e società. Certo, non si possono limitare tutti i problemi all’assenza dell’israeliano, perché solo nelle ultime gare Demonte Harper ha giocato come Forlì sperava e gli alti e bassi di capitan Cinciarini, Del Chiaro e Gaspardo, incidono eccome. Vero, però, che l’Unieuro è un enorme cantiere di cui si intravedono grandi potenzialità una volta che i lavori al suo interno avranno più speditezza. L’importante è che avanzino proprio con equilibrio comprendendo che, come dice Antimo Martino prima di tutti, «in questo campionato se non fornisci prestazioni d’alto livello sempre e con comunque, puoi davvero perdere da chiunque».

• Infortuni

• Malasanità

RECUPERO

Dimmi, Cesena: son visioni o sogni?

“La tua visione diventa chiara solo quando guardi dentro il tuo cuore. Chi guarda fuori, sogna. Chi guarda dentro, si sveglia.” Carl Gustav Jung, tempo addietro, sembrava parlare proprio della condizione che appartiene ad ognuno di noi nei momenti più lucidi tra quelli memorabili. Perché, oltre i sogni, vige verità. E la verità, nel caso del calciofilo che segue appassionatamente il Cesena, rimanda alla lettura della classifica di Serie B. Gli uomini di Mignani, assordati da un piacere mai svelato ad alta voce, volano lontano. Non sappiamo dove, ma senz’altro lontano. Con le ombre di Toscano ormai accantonate, la nuova pelliccia bianconera acquisisce infatti sembianze sempre più definite, sfiorando colori nitidi e scalando la sfilza di dubbi che, al suo addio, pareva interminabile. Ma come si è arrivati a tanta bellezza? Scendendo sul piano tattico, viene spontaneo analizzare la solidità difensiva romagnola, galvanizzata da uomini come Prestia, Manraviti, Ciofi e Cutro in grado di offrire una frizzante combinazione di esperienza e fisicità, pienamente in linea con le esigenze del calcio moderno. Poggiandosi sul canonico 3-4-2-1, i terzini Donnarumma e Ceesay giocano il ruolo degli esterni a tutta fascia, garantendo un’efficace struttura di copertura ma strizzando l’occhio all’ampiezza della fase offensiva. A centrocampo, le menti di Calò e Simone Bastoni offrono totale equilibrio tra interdizione e costruzione di gioco, pronte a garantire protezione a uno scatenato Tommaso Berti sulla trequarti. Il 2004 cesenate, gioiello di Sunday Ventures, è l’artificiere del calcio targato Mignani,

pronto ad aggiungere creatività, estro e capacità di inserimento a supporto di centrocampisti e attaccanti. A proposito di questi ultimi, non possiamo che alzarci in piedi e offrire un plauso collettivo all’uomo che coniuga visioni, sogni e solide realtà: Cristian Shpendi. La gemma albanese, classe 2003, è semplicemente sensazionale. Abile sotto porta, freddo sul dischetto e finalizzatore di professione. Un fenomeno generazionale, che nonostante l’attenzione dei grandi club vive la Romagna come terra di casa, rispettandone i connotati e godendo del pubblico indimenticabile che ogni settimana ne

esalta le gesta. Il reparto avanzato, tuttavia, non risponde solo al suo nome. Tra gli interpreti più gettonati e in linea con l’idea sportiva del mister, vale la pena citare anche Augustus Kargbo, ragazzo classe 1999 che rappresenta un’assoluta certezza per i meccanismi bianconeri. Dinamico, veloce, imprevedibile e capace di scardinare le retroguardie con disarmante abilità. Lui, così come Tavsan, giocano un ruolo di prim’ordine nella cavalcata verso lidi innominabili, che proiettano emozioni e le dissolvono nel percorso più intrigante tra quelli immaginabili all’inizio della stagione sportiva.

INIZIO PRANZO ORE 12.30

Natale Peter Pan

Antipasti

Sformatino di zucchine e guanciale, Involtino di Speck alla Valdostana Crostone di stracchino, salsiccia e rosmarino

Primi

Cappelletti in brodo di cappone, Lasagne romagnole

Secondo e Contorni

Arrosto di vitello ai carciofi, Patate al forno, melanzane fondenti Dolce

Mascarpone al maracuja e cioccolato, Panettone e Pandoro della tradizione Acqua, Vino Sangiovese Rocche Malatestiane, caffè, digestivi € 45,00

Menù Bimbi:

Cappelletti in brodo, cotoletta e patatine, mascarpone al cioccolato

€ 20,00

A cura di Mattia Siboni Foto Fabio Casadei

Di corsa sulle strade, danzando sulle piste. In Italia e in Europa. Il pattinaggio a rotelle forlivese continua a fare parlare di sé e a mettersi in luce ai massimi livelli internazionali grazie a Forlì Roller, che valica l’anno solare proiettandosi nel 2025 sulla scia degli ottimi risultati ottenuti nei mesi scorsi su tutti i campi: artistico e solo dance individuale, gruppi spettacolo, pattinaggio corsa. Proprio in quest’ultimo settore, di grande tradizione in città, si sono registrati nel periodo estivo i risultati più prestigiosi come spiega il presidente del sodalizio biancorosso, Andrea Buccioli. «Il 19enne Kevin Massa quest’anno ha vinto per ben due volte la Maratona di Berlino, una gara con oltre 2mila partecipanti che fa parte di un circuito a quattro tappe tra Germania e Austria denominato GermanInline Cup. Massa se l’è aggiudicata, ottenendo il primo posto nella classifica

generale con le due vittorie berlinesi ad aprile e settembre e ormai è stabilmente tra i primi 10 atleti italiani di specialità nelle classifica Senior della Federazione». Specializzatosi sulle lunghe distanze, Massa è la punta di diamante di un settore corsa che ha sempre dato atleti anche alle Nazionali e che ora è diretto da una figura di spicco della disciplina come Michele Cicognani. Come lui, le ragazze del pattinaggio artistico han fatto la voce grossa in Spagna e, precisamente a Tarragona. «A luglio vi si è svolto il secondo Open Stars Xous riservato ai Gruppi Spettacolo– ricorda Buccioli -. Il nostro quartetto Cadette, composto da atlete di soli 12 anni allenate da Chiara Mantovani, con l’esibizione denominata “The Circus of Dolls” è salito sul primo gradino del podio della sua categoria». Un risultato straordinario per il gruppo capace di vincere in stagione

anche i trofei nazionali Uisp e Aics e che si è accompagnato al 2° posto regionale, con tanto di partecipazione a Coppa Italia e Campionato Italiano, del Gruppo Show con “Parnassus, l’uomo che voleva ingannare il Diavolo”. «Abbiamo poi avuto la possibilità di metterci in vetrina in grandi eventi: gli scorsi World Skate Game di Rimini a settembre e il campionato di basket di A2, invitati da Forlì a esibirci durante le soste e all’intervallo della gara con Pesaro. Torneremo ancora durante la stagione. Sono riconoscimenti importanti e servono anche a darci visibilità». Vero, ma Forlì Roller ha anche altri modi per farsi conoscere.«A novembre –spiega il presidente - abbiamo avviato un progetto tutto nostro che, partito dalla “Caterina Sforza”, ci porterà in tante scuole elementari di Forlì e Castrocaro Terme sino a giugno. È tutto ideato e curato dalle nostre Viola Brasini e Laura Bergamaschi e si accompagna al progetto della Federazione “Rotelle di Classe”, cui aderiamo con Anna Remondini. Portiamo il pattinaggio nelle scuole e anche così si esplica la nostra primaria funzione sociale nel territorio».

SOFTBALL

Italposa: ricominciamo

Ricominciamo. Sì, ricominciamo Come canterebbe Adriano Pappalardo. Solo in apparenza, la stagione dell’Italposa softball Forlì parrebbe essere stata del tutto negativa, non avendo portato a casa alcun trofeo. Eppure.

Eppure con la solita congiunzione avversativa che ci contraddistingue, bisogna imparare a leggere oltre la superficie dei risultati. Una semifinale Scudetto, una semifinale di Coppa Italia e una finale di Coppa Campioni. Risultati per cui una qualsiasi altra squadra del Campionato italiano, darebbe un braccio delle proprie lanciatrici pur di avere la certezza di raggiungerli nella medesima stagione. Parte

di quei miracoli sportivi che fanno il paio con la passione più autentica e con la disciplina sportiva più titolata a Forlì. Un merito che quest’intervista al presidente Giovanni Bombacci vuole sottolineare. “Intanto come dico sempre io, per perdere una qualsiasi finale, bisogna esserci.”

Indubbiamente un elemento da considerare in una possibile valutazione. Quindi bilancio della stagione positivo?

“Certamente, considerando come siano stabilmente in Nazionale Senior, U22, U18, U15 e 13 con non meno di 4 giocatrici per categoria. Via via, hanno imparato a conoscerci. La soddisfazione è anche questa”.

Sei una persona meritocratica. Sbaglio?

“Quando riesci a esprimere sempre un certo livello c’è un motivo concreto di fondo. Lo fai per passione. Sai quali siano i tuoi limiti e cerchi semplicemente di superarli. Tutto qui.”

Campo nuovo? Tabellone arrivato?

“Da un punto di vista tecnico si. Tutto pronto. Mancano solo le firme a livello burocratico per partire anche col nuovo impianto.” Quindi fiducioso anche per la prossima stagione?

“Sì, nonostante dopo quest’ultimo quadriennio si sia chiuso il rapporto con l’allenatore olandese Juni Francisca, insieme al quale abbiamo ottenuto 2 Scudetti, una Premiere Cup, più altre due finali del massimo trofeo europeo. Davvero tanta roba.”

Un nome per la panchina del prossimo anno?

“ Ancora no ma spero a breve di potervelo comunicare. Forse, sarà la volta di un allenatore americano se non addirittura originario del continente oceanico, sempre tenendo a mente il nostro imperativo principe: giovani, giovani, giovani. Considerato che il nostro vivaio propone tante giocatrici, vale la pena portarne in campo qualcuna in più. Con la nostra accademia sta già succedendo da qualche anno. L’obbiettivo rimane quello.”

Sempre lavoro in prospettiva.

“Come già detto, abbiamo 4 giocatrici in Nazionale U13-15-18 e 22 e sei in quella maggiore. Sarebbe un delitto non provare a mettere in pratica simili numeri. Fidati. Ormai sanno dove trovarci.”

Fino al prossimo lancio, dell’Italposa Softball Forlì.

Dal monte di via Orceoli.

Fabio Grandi, crederci sempre

I casi della vita. In un momento d’oro della ginnastica artistica italiana a livello internazionale (basti pensare alle recenti Olimpiadi di Parigi) Forlì vive un momento di autentica sofferenza sportiva.

Immaginare che la città in grado di dare i natali alle sorelle Cicognani (Miranda sarà poi anche giudice internazionale. Uno dei 10 a Montreal ’76 della Comaneci era suo)

a Maurizio Montesi (olimpionico sempre a Montreal), Iano Ravaioli, Littorio Sampieri, sotto la guida di Marcello Fiumana, fino a Roberto Marzocchi, presente in Nazionale non più tardi del 2022. Senza dimenticare la ritmica e la iridata Milena Baldassarri, atleta militante nella società Gymnica ’96, anch’essa a Parigi qualche mese fa. “Edera” e “Forti e Liberi” sono la storia della ginnastica artistica forlivese, con quest’ultima che dal 1898 continua a credere nei medesimi valori di formazione umana e sportiva per voce dell’attuale presidente Fabio Grandi, figlio dell’ex ginnasta e indimenticato dirigente sportivo internazionale Bruno Grandi. “In generale, la ginnastica italiana gode di un ottimo momento di salute. Purtroppo Forlì è in un momento di difficoltà dopo gli eventi alluvionali dello scorso anno, ma non per questo mi creda è venuto meno il nostro entusiasmo. Bisogna ricominciare un percorso formativo, nella speranza di avere un domani qualche atleta di vertice.”

Un lavoro lunghissimo, almeno due quadrienni olimpici oserei dire.

“Negli sport cosiddetti “minori”, non possiamo certamente disporre della medesima base di altre discipline, per cui le possibilità di avere un atleta che possa emergere a livello nazionale se non internazionale, è certamente più difficile. Ma se poi qualche elemento arriva al termine di questo percorso formativo che la nostra disciplina richiede, certamente avremo un elemento

di sicuro livello.”

Una premessa decisamente importante. “Oggi le “distrazioni” sono davvero tante. La volontà personale rimane quella discriminante capace di fare la differenza.”

“Com’è cambiato l’approccio dei giovani, in una disciplina sportiva così rigorosa come la vostra?”

“È un aspetto davvero complicato. Servono genitori che siano davvero in sintonia con la ginnastica, facendo leva su quegli elementi educativi così distanti da ciò che ci circondano nella nostra quotidianità. Serve un diverso approccio e una differente metodologia di allenamento, in cui i ragazzi percepiscano l’importanza dell’aggregazione al di là dell’isolamento da smartphone. Nel nostro piccolo ci stiamo provando, partendo dal gioco per arrivare a quei valori che nella vita fanno un’enorme differenza sul piano etico,oltre che su quello sportivo.”

Crederci sempre. Senza mollare mai.

L’hockey in line arriva in Italia a metà degli anni ’90, sulla scia dei “Rollerblade”, i primi pattini con ruote in linea. Negli Stati Uniti, questi pattini vengono utilizzati dai giocatori di hockey su ghiaccio per allenarsi durante l’estate, quando le piste invernali sono chiuse. Assieme ai pattini e alle protezioni, cominciano quindi a circolare anche i primi accessori per questo nuovo sport. A Forlì, il punto di riferimento degli appassionati dei Rollerblade è il “Lunatic Asylum” di via dei Filergiti, dove prende forma la prima squadra di hockey in line. Gli allenamenti iniziano nei parcheggi e sulle piste all’aperto, dove, tra divertimento e aggregazione, nasce la prima squadra del Forlì. Nei primi anni Duemila, la squadra può finalmente trasferirsi su una pista al chiuso grazie alla costruzione

del pattinodromo di via Ribolle, una delle migliori strutture in Italia per i “roller sports”. Da qui inizia la storia della Libertas Hockey Forlì, soprannominata “War Pigs”. In pochi anni, la squadra passa dai parcheggi alle piste di serie A1 e, tra le sue file, giocano molti talenti e nomi importanti. Sono anni di grandi successi e prestazioni che culminano con la vittoria della Coppa Italia di serie A2 nel 2015. In questi anni di successo, nasce una nuova sfida per i “War Pigs”: coltivare giovani talenti. Dal 2006, molti giovani si appassionano a questo sport, e sono proprio gli atleti senior a dedicarsi agli allenamenti delle nuove leve. La società decide quindi di scendere di categoria, per dare ai giovani l’opportunità di scendere in campo e guadagnarsi un posto nei campionati di mas-

sima serie. Oggi, nel settore giovanile dei War Pigs, si contano atleti di minihockey e delle categorie Under 12, Under 14, Under 16, Under 18 e Under 20. A queste si aggiungono la squadra amatoriale, composta da ex glorie, la Serie C e la Serie A, composta principalmente da giovani talenti cresciuti nel vivaio, molti dei quali hanno fatto parte o fanno tuttora parte della Nazionale Italiana di hockey in line. La società ha puntato su un nuovo allenatore di grande esperienza, impegnato a introdurre idee innovative per dare slancio a una squadra giovane e talentuosa, ma ancora in fase di crescita. Nel settore giovanile è attiva una forte collaborazione con altre società, che permette una migliore organizzazione per affrontare i campionati nazionali. Questo offre agli atleti sia un confronto con avversari validi sia un’importante occasione di aggregazione. Un aspetto fondamentale di questo sport è la crescita sportiva, unita a socialità e inclusione, coinvolgendo diverse fasce d’età, aree geografiche e atleti di entrambi i sessi. Per maggiori informazioni www.hockeyforli.it/

14 novembre al 24 Dicembre

I MAGICI ELFI: 6 peluche unici che riceverai ad ogni spesa con un piccolo contributo

Arrampicata Sportiva: uno sport completo per tutti

Marco Tomidei, presidente e socio fondatore della S.S.D. Vertical Forlì dal 1989, ha ricoperto ruoli importanti nella Federazione di Arrampicata Sportiva Italiana (F.A.S.I.) dal 1994, tra cui Vicepresidente e Responsabile Tecnico. Dal 2019 si dedica allo sviluppo del centro sportivo “Vertical Climbing Community” a Forlì, che è cresciuto da piccola associazione a grande realtà sportiva.

Marco, per quale motivo l’arrampicata sportiva è considerata uno degli sport più completi?

“L’arrampicata sportiva è considerata uno sport “completo” da studi e specialisti in medicina sportiva. Questa disciplina richiede destrezza e coinvolge quasi tutti i muscoli, stimolando capacità coordinative e condizio-

nali, come coordinazione, equilibrio, agilità, resistenza e forza massima. Anche se non è una tipica attività cardiovascolare, l’arrampicata sviluppa comunque la capacità di resistenza. A differenza del nuoto, che non stimola tutte queste abilità, l’arrampicata si avvicina maggiormente al concetto di sport completo.”

A chi è indirizzato principalmente lo sport dell’arrampicata e quali benefici può offrire ai diversi praticanti?

“L’arrampicata è uno sport veramente adatto a tutti, un’attività per tutte le età, dai bambini di 4-5 anni fino agli adulti di oltre 70 anni, sia in forma agonistica che ludica. Si pratica sia indoor che outdoor, a contatto con la natura, ed è rivolta anche ad atleti con varie disabili-

tà, sia motorie che intellettivo-relazionali. L’arrampicata offre numerosi benefici, tra cui un ottimo allenamento per tutti, recupero funzionale post-riabilitativo, mantenimento dell’efficienza fisica negli anziani e preparazione atletica per atleti agonisti di altri sport. Inoltre, favorisce il benessere mentale, aumentando l’autostima, riducendo stress e ansia e migliorando la concentrazione. Questo sport racchiude un patrimonio motorio di milioni di anni di evoluzione. I bambini li acquisiscono spontaneamente nei primi anni di vita e non dovrebbero mai perderli! Da adulti, imparare o re-imparare ad arrampicarsi può offrire notevoli vantaggi anche nella vita quotidiana. Nella nostra palestra offriamo, durante tutto l’anno, corsi non solo per i più piccoli, rivolti anche all’attività agonistica, ma anche proposte per gli adulti, dal “corso base” a una serie di corsi e proposte successive, sia di gruppo che personalizzati, per il perfezionamento e il miglioramento di aspetti specifici. L’obiettivo è progredire nella pratica e affinare le proprie capacità tecniche, coordinative e condizionali, il tutto in un clima di grande comunità di appassionati di questo sport. Per maggiori informazioni è possibile visitare il sito www. verticalclimb.it o seguire i social media”.

intestate CAPO NORD.pdf 2 19/11/20 12:03 Salute e benessere per

Maugeri Sport Nutrition è un’azienda italiana specializzata in integratori alimentari dagli elevati standard qualitativi.

Contattaci per ricevere un'offerta personalizzata sui prodotti scelti

Tel. 345 4563736 - maugerisportnutrition@gmail.com www.maugerisportnutrition.com Maugeri Sport Nutrition

CAPO NORD di Garoia Daniela & C. SAS
Napoleone
2Bustine

Catch’n Serve Ball: il nuovo sport di famiglia di Forlimpopoli

La Leonet Artusi-Passatore di Forlimpopoli è una delle squadre pionieristiche in Italia nel campo del Catch’n Serve Ball (Prendi e servi la palla), uno sport emergente che nasce come evoluzione del Mamanet e si apre a tutti i membri della famiglia. Grazie alle sue regole semplici, questo gioco fonde elementi di pallavolo e palla rilanciata, permettendo ai partecipanti di trattenere la palla per tre passaggi prima di rilanciarla oltre la rete.

Nato con l’obiettivo di coinvolgere il maggior numero possibile di persone, il Catch’n Serve Ball è accessibile a giocatori di ogni età e livello di abilità. Le regole e le dimensioni del campo sono quelle della pallavolo, ma i gesti tecnici sono semplificati per renderli adatti a tutti. Lo sport è particolarmente rivolto alle donne, offrendo loro un’opportunità di partecipare a un’attività fisico-sportiva di squadra in un contesto amichevole e inclusivo. Con

l’obiettivo di diventare uno sport riconosciuto dal Comitato Olimpico Internazionale (CIO), il Catch’n Serve Ball punta a crescere ulteriormente, sperando un giorno di essere incluso tra le discipline olimpiche. La passione per questo sport a Forlimpopoli ha radici che risalgono a cinque anni fa. Attualmente, la Leonet Artusi-Passatore conta una ventina di membri, con un’età compresa tra i 30 e i 50 anni. La squadra si allena regolarmente presso la palestra ex GIL due volte alla settimana il lunedì e il giovedì dalle 20 alle 22, preparandosi per competizioni regionali e nazionali. Nonostante la giovane storia dello sport, la squadra ha già ottenuto ottimi risultati a livello competitivo, partecipando due volte ai campionati mondiali e piazzandosi nei primi 15 su 40 squadre internazionali. A livello nazionale, la Leonet Artusi-Passatore è attualmente ai vertici del campionato AICS, che conta 35 squadre. La dedizione della squadra e la costante ricerca di miglioramento li ha portati a partecipare con successo a tornei nazionali, tra cui un prestigioso terzo posto ad Alba Adriatica. Attualmente, la Leonet Artusi-Passatore sta preparando la sua partecipazione ai campionati nazionali che si terranno a Squinzano di Lecce dal 22 al 24 novembre, oltre che ai campionati provinciali di Forlì-Cesena, in programma dal 2 dicembre fino a maggio. Oltre agli allenamenti e alle competizioni ufficiali, la Leonet Artusi-Passatore organizza tornei locali durante eventi come la Segavecchia, mantenendo viva la tradizione sportiva a Forlimpopoli e offrendo l’opportunità di partecipare a tornei che coinvolgono formazioni da tutta Italia, consolidando il legame tra sport e comunità. Per maggiori informazioni sulla Leonet Artusi-Passatore si può contattare Giorgio Bonoli al numero 3280647931

con impasto senza strutto e senza lievito

ideale per chi fa sport senza rinunciare al

Menù di Natale

Insalata di Carciofi, Scaglie di Fossa e Frutti Rossi

Sformatino di Patate su Fonduta di formaggio / Crostino con Porcini

Cappelletti in Brodo di Cappone / Lasagna Tradizionale

Rollè di Vitello Ripieno / Patate al Forno

Panettone e Pandoro della Tradizione

Pera Cotta al Sangiovese con Mascarpone e Scaglie

Acqua, Sangiovese “Rocche Malatestiane”, Caffè, Digestivi € 47,00

Cappelletti in brodo, cotoletta o patatine mascarpone € 20,00 - BAR - TABACCHI

TENNIS

C

TENNIS

Partenza a razzo per i Baskérs Forlimpopoli

Gli Open d’Australia. Un sogno a occhi aperti.

anni appena compiuti (il 4 marzo) ma al telefono la sua voce tradisce una maturità e acquisita. Una racchetta sempre in dall’età di 4 anni e mezzo, da quando frequenta ininterrottamente il Circolo Tennis Carpena, fino ad arrivare là. Letteralmendall’altra parte del mondo agli Australian Juniores.

Nuovi Baskérs, magia antica. Sì, la magia che portò la squadra di pallacanestro di Forlimpopoli a giocarsi la finalissima per la promozione in serie B Interregionale lo scorso giugno e che si interruppe solo nella, purtroppo decisiva, gara-3 a Reggio Emilia, è tornata ad avvolgere i “galletti” nella prima fase della stagione 2024-2025. È ancora serie C per la formazione allenata da Alessandro Tumidei, ma in un contesto completamente cambiato, con un girone ora composto da 4 squadre emiliano-romagnole (oltre agli artusiani ci sono Castel Guelfo, Santarcangelo e San Marino) e ben

Lorenzo Angelini: questo è il suo tennis

“Ho vissuto due settimane a contatto con una realtà in cui è stato come essere improvvisamente catapultati nel metaverso. Ti trattano da professionista e come tale condividi tutto, spogliatoi compresi. Finisco la mia prima partita di uno Slam e devo andare dai media per l’intervista di rito. Arrivo negli spogliatoi con dei crampi atroci (immagina anche la tensione oltre lo sforzo) e trovo Zverev davanti a me.

“Crampi?” Mi chiede. Gli dico di sì. “Non sederti. Tieni questa e prendila subito.” Gentilissimo. Fortuna ha voluto che il preparatore del mio compagno nel torneo di doppio, fosse anche il suo. Così ho potuto assistere alla sua partita nei quarti con Alcaraz e in semifinale con Medvedev, dal box del suo team".

Esperienza formativa direi.

“Ho avuto accesso al tabellone principale perché ero in finale in un torneo di doppio concomitante con le qualifiche e quindi ho potuto avvalermi dello “Special Exempt”. Incontro il numero 29 al mondo juniores, il russo Derepasko e vinco 6-3 3-6 6-4. Mi fermo al secondo turno contro Sakamoto che poi vincerà il torneo.

“Assolutamente pazzesca. Ti rendi conto di quanto il coaching nel nostro tennis attuale sia fondamentale.”

È valso anche per Sinner in finale?

agli Australian Open Juniores.

“Ho avuto accesso al tabellone principale perché ero in finale in un torneo di doppio concomitante con le qualifiche e quindi ho potuto avvalermi dello “Special Exempt”. Incontro il numero 29 al mondo juniores, il russo Derepasko e vinco 6-3 3-6 6-4. Mi fermo al secondo turno contro Sakamoto che poi vincerà il torneo.

Gli Open d’Australia. Un sogno a occhi aperti.

“Ho vissuto due settimane a contatto con una realtà in cui è stato come essere improvvisamente catapultati nel metaverso. Ti trattano da professionista e come tale condividi tutto, spogliatoi compresi. Finisco la mia prima partita di uno Slam e devo andare dai media per l’intervista di rito. Arrivo negli spogliatoi con dei crampi atroci (immagina anche la tensione oltre lo sforzo) e trovo Zverev davanti a me.

“Crampi?” Mi chiede. Gli dico di sì. “Non sederti. Tieni questa e prendila subito.” Gentilissimo. Fortuna ha voluto che il preparatore del mio compagno nel torneo di doppio, fosse anche il suo. Così ho potuto assistere alla sua partita nei quarti con Alcaraz e in semifinale con Medvedev, dal box del suo team".

zioni offensive nelle quali ogni giocatore sa rendersi protagonista e con una difesa estremamente solida». Era un punto di forza già l’anno scorso e ora è diventata una certezza assoluta nonostante gli interpreti in campo siano in parte diversi. «Sì, ma avendo cambiato poco rispetto alla scorsa stagione, ci stiamo portando dietro tutto il lavoro fatto in precedenza e i nuovi innesti, per caratteristiche individuali e per mentalità, si stanno calando molto bene nella nostra intelaiatura di squadra e nelle nostre regole. Insomma, abbiamo ripreso da dove eravamo rimasti, ossia da una base importante».

Esperienza formativa direi.

“Assolutamente pazzesca. Ti rendi conto di quanto il coaching nel nostro tennis attuale sia fondamentale.”

È valso anche per Sinner in finale?

“Certamente. Dopo i primi due set Sinner era praticamente fuori dalla partita. Parlare con Vagnozzi lo ha cambiato come giocatore.

Incredibile.

12 marchigiane, l’avvio di campionato parla di una Forlimpopoli versione rullo compressore. Cinque partite e cinque vittorie, con una difesa che definire ermetica è persino riduttivo: appena 51.8 punti subiti di media a partita con l’apice dei soli 36 segnati da Osimo alla terza giornata. Ovviamente è primo posto in classifica. «Siamo molto contenti, anche se è solo l’inizio e i valori di un girone che per noi era un’incognita, si cominciano a delineare adesso – dichiara il tecnico dei Baskérs -. Siamo soddisfatti soprattutto per come le vittorie sono arrivate, ovvero attraverso presta-

E tu, come reagiresti un domani trovandoti al posto di Sinner?

“Domanda tosta. Contentissimo perché avrei raggiunto un traguardo incredibile, gestendo una pressione incredibile.”

Quella su cui ancora si fonda l’avvio a tutto gas di quest’anno e che non è fatta solo di schemi. «Un ruolo importante l’ha, indubbiamente, anche l’entusiasmo che si è creato in noi e nell’ambiente e che si respira al palasport tutte le volte che giochiamo in casa. Abbiamo preso coscienza del nostro valore e chi si è aggiunto quest’estate, ha fatto altrettanto». Da Jonas Bracci a Gabriele Fin, da Sampieri ai giovanissimi Baldisserri, Bocchini e Galletti, lo “spirito Baskérs” permea ormai tutto e tutti. «Siamo una squadra molto profonda, in cui tutti sono dei potenziali titolari – ammette Tumidei -. La bravura di ciascuno, però, sta nel capire la propria funzione in campo. È indispensabile per allungare al massimo una stagione già lunga di suo».

Obbiettivi per il futuro?

“Arrivare a fare in questa stagione tutti gli Slam da juniores. Sarebbe già un bel punto di partenza.”

“Certamente. Dopo i primi due set Sinner era praticamente fuori dalla partita. Parlare con Vagnozzi lo ha cambiato come giocatore. Incredibile.

E tu, come reagiresti un domani trovandoti al posto di Sinner?

“Domanda tosta. Contentissimo perché avrei raggiunto un traguardo incredibile, gestendo una pressione incredibile.”

Obbiettivi per il futuro?

“Arrivare a fare in questa stagione tutti gli

Slam da juniores. Sarebbe già un bel punto di partenza.”

Lorenzo Angelini. Questo è il suo tennis.

Lorenzo Angelini. Questo è il suo tennis.

E lo sarà davvero: play-off tra le prime 8 e per chi vince una Final Four in campo neutro. «Ne verranno promosse tre, ma è presto per pensarci – frena l’allenatore dei Baskérs -. Pensiamo al nostro girone e da Santarcangelo a Castel Guelfo, da Porto Sant’Elpidio a Fossombrone, la concorrenza non manca».

FORLIMPOPOLI Via Emilia per Forlì 1331 - tel. 0543 740204 FORLÌ Corso della Repubblica 113 - tel. 0543 090778

seguici sui social

cura di Emiliano Tozzi Foto Fabio Casadei
A cura di Emiliano Tozzi Foto Fabio Casadei

meravigliosa sconfitta

Una Selva oscura. Francamente…no. Anche Dante questa volta sarebbe stato d’accordo. Selva più chiara di questa non avrei potuto incontrare. Avete presente l’idea preconcetta, quella da sportivo del divano? Da tre partite di calcio, un Gp di F1 e uno di MotoGp in circa mezz’ora? Ecco, dimenticate tutto ciò e provate per una volta a tornare a vivere il senso più profondo dello sport, tra disciplina e dedizione. Magnifici enigmi di un’alchimia oramai estinta. Avrei un’intervista da raccontarvi. Dimenticatela. Per una volta fidatevi di chi sta scrivendo. Dicevo, avrei un’intervista da raccontarvi. Ma il presidente Satanassi non sa che invitandomi all’inaugurazione del nuovo campo da rugby del “Forlì 1979” ha reso il sottoscritto edotto nel gio-

co dell’anima della palla ovale. Il volo acrobatico del calcio piazzato. La meta liturgica da fattore terra. Quello che cita Marco Paolini a teatro nei suo spettacoli. Quello che vede 15 ragazzi prendersi a legnate per 80 minuti e poi non perdere il sorriso per una partita persa. “Tranquillo, dentro di loro sono inc... come delle bestie, ma non te lo diranno mai. Sorridono e poi ci pensano martedì al campo di allenamento.” Parola di presidente. Qui il furbo sta fuori dalla porta e piuttosto, in campo s’innesca un’autentica gara di rutti da antologia. Da consolidato cemento solidale tra giocatori. Nel rugby tutto è estremo e autentico. Male vero. La consegna delle maglie, l’orgoglio di appartenere a qualcosa più grande di te. Tra applausi e un “vaff...” che sa di praticato rituale scaramantico. Applausi e abbracci.

ARTE SU MISURA di Roberto Liverani & C.

MOBILI SU MISURA di qualsiasi genere

RISTRUTTURAZIONE

SCURONI E FINESTRE doppi vetri e guarnizioni

RESTAURO MOBILI vecchi e antichi

0543 490714

Forza e coraggio. Proprio oggi 3 novembre che il Forlì Rugby 1979 inaugura il suo campo a Villa Selva. Gli avversari. I discorsi di coach Temeroli a fine partita (“Orgoglioso di voi, avete messo in campo tutto quelle che avete senza mollare mai. Anche il vostro casino. Avete perso ma siete stati voi stessi. Fino in fondo. Dovete pensare a vincere senza abituarvi a perdere. Si resetta e ricomincia.”). Tutti abbracciati. Tutti a sorreggersi, mentre i corpi in campo impattano gabbia toracica contro gabbia toracica. Si perde 33 a 9. Ma nessuno si strappa le vesti. Anzi. I ragazzi del Valor Rugby Emilia vengono anche premiati del presidente Satanassi per aver aiutato con le loro pale Forlì, vittima dell’alluvione non più tardi di un anno fa. Manca solo il terzo tempo. Puntuale come una cambiale in scadenza, tra Reggio Emilia e Forlì. Giocatori fianco a fianco a mangiare penne pasticciate come non ci fosse un domani. Uomini sotto lo stesso tetto. Se Dio esiste oggi è passato da Forlì. E di certo aveva un palla ovale con sé. Per ricordarsi di una meravigliosa sconfitta.

Panettoni solidali per l’Hospice

Prenota anche tu un panettone artigianale, contribuirai a sostenere i progetti sanitari e di assistenza domiciliare presso gli Hospice di Forlimpopoli e Dovadola, al servizio delle persone con patologie inguaribili e dei loro famigliari.

Grazie all’AZIENDA FLAMIGNI, sono disponibili:

• PANETTONE ARTIGIANALE CON UVETTA E CANDITI da 750 g

• PANETTONE ARTIGIANALE CON GOCCE DI CIOCCOLATO da 1 Kg

• PANETTONE ARTIGIANALE SENZA UVETTA NÈ CANDITI da 750 g

• PANETTONE ARTIGIANALE GRAN PISTACCHIO da 950 g

Per prenotare i panettoni (disponibili fino ad esaurimento scorte): SARA tel. 349.6134416.

Lo Sci Club Forlì, fondato nel 1961 è associato alla Federazione Italiana Sport Invernali. Bruno Monti, presidente fino alla sua morte nel 1991, fu l’ideatore del “Cristallo d’Oro” nel 1966, un premio nazionale assegnato ai migliori atleti della FISI. Nel 2024, il premio è stato consegnato a Lisa Vittozzi per i suoi straordinari risultati. Il club propone corsi di sci per bambini, iniziati nel 2000 sotto la guida del maestro Manuel Tassinari. Molti dei giovani sciatori formati sono diventati maestri, rendendo orgoglioso il club. Ogni anno, vengono creati nuovi gruppi, con l’obiettivo

di abbattere i costi per le famiglie, poiché le spese per viaggi, alloggio e skipass possono essere elevate. Il club organizza gare per tutte le categorie, dai più piccoli ai Master, con atleti che hanno partecipato a competizioni di Coppa del Mondo Master, come Luciano Baldinotti e Francesca Mattioni maestra di sci. Negli ultimi dieci anni, lo Sci Club Forlì ha collaborato con altri club per organizzare un campionato romagnolo, coinvolgendo partecipanti di tutte le età da città come San Marino, Coriano, Cesena, Lugo e Faenza ed Alfonsine, con 100-150 iscritti durante i weekend di

Gli Open d’Australia. Un sogno a occhi aperti. “Ho vissuto due settimane a contatto con una realtà in cui è stato come essere improvvisamente catapultati nel metaverso. Ti trattano da professionista e come tale condividi tutto, spogliatoi compresi. Finisco la mia prima partita di uno Slam e devo andare dai media per l’intervista di rito. Arrivo negli spogliatoi con dei crampi atroci (immagina anche la tensione oltre lo sforzo) e trovo Zverev davanti a me.

Gli Open d’Australia. Un sogno a occhi aperti. “Ho vissuto due settimane a contatto con una realtà in cui è stato come essere improvvisamente catapultati nel metaverso. Ti trattano da professionista e come tale condividi tutto, spogliatoi compresi. Finisco la mia prima partita di uno Slam e devo andare dai media per l’intervista di rito. Arrivo negli spogliatoi con dei crampi atroci (immagina anche la tensione oltre lo sforzo) e trovo Zverev davanti a me.

“Crampi?” Mi chiede. Gli dico di sì. “Non sederti. Tieni questa e prendila subito.” Gentilissimo. Fortuna ha voluto che il preparatore del mio compagno nel torneo di doppio, fosse anche il suo. Così ho potuto assistere alla sua partita nei quarti con Alcaraz e in semifinale con Medvedev, dal box del suo team".

“Crampi?” Mi chiede. Gli dico di sì. “Non sederti. Tieni questa e prendila subito.” Gentilissimo. Fortuna ha voluto che il preparatore del mio compagno nel torneo di doppio, fosse anche il suo. Così ho potuto assistere alla sua partita nei quarti con Alcaraz e in semifinale con Medvedev, dal box del suo team".

Esperienza formativa direi.

Esperienza formativa direi.

“Assolutamente pazzesca. Ti rendi conto di quanto il coaching nel nostro tennis attuale sia fondamentale.”

È valso anche per Sinner in finale?

“Assolutamente pazzesca. Ti rendi conto di quanto il coaching nel nostro tennis attuale sia fondamentale.”

È valso anche per Sinner in finale?

gara. Per facilitare l’accesso alle piste, il club ha avviato pullman per Sestola, con un costo di 55 euro la domenica, che include il viaggio, un buono pasto e uno skipass, rendendo l’esperienza più accessibile. Per la stagione invernale, sono programmate uscite a Plan de Corones (12-15 dicembre), Folgaria (17-19 gennaio), Cortina (1-4 febbraio) e Andalo (1315 marzo). Maggiori informazioni le troverete sulla pagina Facebook e Instagram oltre che sul sito web sciclubforli.it. Lo Sci Club Ronco, associato UISP è parte della Polisportiva 2002 Ronco fondata nel 1976, ed ha una lunga storia di passione per la neve e la montagna. Inizialmente, era un gruppo di amici che organizzava per gite in pullman, e oggi è cresciuto fino a contare circa 150 soci, supportati da 9 accompagnatori volontari. Quest’inverno, sono in programma diverse gite: Val di Fassa (11-15 dicembre), Val di Fiemme (9-12 gennaio), Sestriere (1-4 febbraio), Madonna di Campiglio (20-23 febbraio) e Brusson, Champoluc e Monte Rosa (13-16 marzo). Lo Sci Club Ronco si appoggia all’agenzia di viaggi La Trottola per la logistica e il trasporto. I pernottamenti sono in hotel a tre stelle, scelti con attenzione per garantire un buon rapporto qualità-prezzo, specialmente per le famiglie. Per informazioni si può visitare la pagina Facebook: Sci Club Ronco.Entrambi i club offrono sconti per il noleggio di sci e scarponi da Sportservice di Forlimpopoli, oltre a convenzioni sugli skipass in numerosi comprensori sciistici con ottime offerte per i soci.

“Certamente. Dopo i primi due set Sinner era praticamente fuori dalla partita. Parlare con Vagnozzi lo ha cambiato come giocatore. Incredibile.

“Certamente. Dopo i primi due set Sinner era praticamente fuori dalla partita. Parlare con Vagnozzi lo ha cambiato come giocatore. Incredibile.

E tu, come reagiresti un domani trovandoti al posto di Sinner?

concomitante

Incontro il numero 29 al mondo juniores, il russo Derepasko e vinco 6-3 3-6 6-4. Mi fermo al secondo turno contro Sakamoto che poi vincerà il torneo.

Obbiettivi per il futuro?

Exempt”.

contro il numero 29 al mondo juniores, il russo Derepasko e vinco 6-3 3-6 6-4. Mi fermo al secondo turno contro Sakamoto che poi vincerà il torneo.

E tu, come reagiresti un domani trovandoti al posto di Sinner?

“Domanda tosta. Contentissimo perché avrei raggiunto un traguardo incredibile, gestendo una pressione incredibile.”

“Domanda tosta. Contentissimo perché avrei raggiunto un traguardo incredibile, gestendo una pressione incredibile.”

Obbiettivi per il futuro?

“Arrivare a fare in questa stagione tutti gli Slam da juniores. Sarebbe già un bel punto di partenza.”

“Arrivare a fare in questa stagione tutti gli Slam da juniores. Sarebbe già un bel punto di partenza.”

Lorenzo Angelini. Questo è il suo tennis.

Lorenzo Angelini. Questo è il suo tennis.

A cura di Emiliano Tozzi Foto Fabio Casadei

OUTDOOR FITNESS

Benessere in movimento nelle palestre all’aria aperta

Una palestra senza pareti ne soffitto, dove poter svolgere attività fitness con la guida Istruttori certificati ed esperti, interagendo con natura, prati ed alberi anche durante la stagione invernale: questa in sintesi è la proposta dell’ASD Stradafacendo operativa a Forlì, Ravenna e zone limitrofe dal 2018. Nel corso degli anni partendo dall’idea iniziale di sviluppare e promuovere il Nordic Walking, le attività dell’Associazione si sono arricchite di molteplici proposte. Si può scegliere tra quelle con i bastoncini o quelle a corpo libero, e con la possibilità in entrambe le situazioni di essere accom-

pagnati dalla musica durante l’attività fisica, con l’ausilio delle cuffie wireless in modalità “Silent Fitness”. La costante irrinunciabile è rimasta la pratica nelle “Palestre all’Aria Aperta” che contraddistingue in maniera unica le attività di Stradafacendo. Palestre che nella pratica sono i parchi urbani cittadini, i rivali dei fiumi, le prime colline, le spiagge o le pinete. Il territorio romagnolo offre una varietà di paesaggi che ben si prestano allo svolgimento di queste attività, ed anche le temperature invernali possono essere affrontate senza particolari problemi seguendo poche e semplici regole. Innan-

Cicli Lambruschi

Vendita bici da corsa, MTB Citybike, Ebike

Junior Bike, nuove e usate

CONCESSIONARIO BIANCHI

zitutto in presenza di particolari ed estreme situazioni meteorologiche, le attività vengono cautelativamente annullate senza nessun pregiudizio economico per gli associati, grazie alla tessera abbonamento a consumo senza scadenza temporale si può decidere in autonomia quando partecipare alle molteplici attività previste nel calendario settimanale. Necessario sempre un adeguato abbigliamento adeguato al clima, di tipo tecnico e nel caso termico, ma senza eccessi nel coprirsi visto che dopo pochi minuti di attività il calore sviluppato dal corpo rende sopportabile qualsiasi tipo di temperatura esterna, perlomeno quelle a cui la climatologia degli ultimi anni ci ha abituato. I consigli su calzature ed abbigliamento sono parte delle informazioni che, unitamente alle nozioni tecniche, vengono impartite durante il corso di avviamento iniziale per l’apprendimento delle basi per le attività del Nordic Walking, mentre per gli

Via Macero Sauli, 5 (FO) Tel 0543 721263

- INFISSI IN ALLUMINIO E IN PVC

- INFERRIATE DI SICUREZZA

- ZANZARIERE E TENDE DA SOLE

- PERSIANE - TAPPARELLE

VETRI A CAMERA - BOX DOCCIA

VENEZIANE - PORTE BLINDATE

- INFISSO LEGNO/ ALLUMINIO

- PORTE INTERNE IN LEGNO

- PORTE A SOFFIETTO

- CHIUSURE BALCONI

- PORTE GARAGE

OUTDOOR FITNESS

allenamenti senza i bastoncini la partecipazione prevede il solo tesseramento, unitamente alla presentazione del certificato medico di idoneità alla pratica sportiva indispensabile per tutti i tesserati. Non sono necessarie altre particolari capacità, ne pregresse esperienze in quanto l’approccio alla disciplina è progressivo, senza nessuna competitività se non il piacere di mantenere o ritrovare la giusta forma fisica, con proposte adatte a tutti e per tutte le età. La pratica con gli specifici bastoncini studiati

per questa attività sportiva, se svolta con le dovute nozioni tecniche, attiva circa il 90% della muscolatura, coinvolgendo senza eccessi anche l’apparato cardiocircolatorio. Le attività del Nordic Walking per soddisfare le esigenze di tutti i praticanti prevedono allenamenti di varie intensità, che spaziano da quelli più leggeri dedicati esclusivamente al “Benessere”, per crescere di intensità in modalità “Attiva” dove accanto alle nozioni tecniche viene aggiunto anche una parte fitness, che diventa poi preponde-

rante nella modalità “Fly” con una pratica intensiva che prevede anche la possibilità di utilizzare, oltre ai bastoncini, anche supporti per incrementare l’attività fisica. Nei fine settimana viene spesso dato spazio alla modalità “Itinerante”, andando a svolgere camminate al di fuori del contesto cittadino, potendo contare anche su maggiori disponibilità temporali rispetto ai normali allenamenti che nella normalità hanno durate di poco superiori ai 60 minuti. Slacciando i bastoncini invece sono previsti allenamenti a corpo libero di “Ginnastica Funzionale” finalizzata al miglioramento fisico generale ed al movimento consapevole. Volendo aumentare l’intensità una piacevole ed innovativa opportunità è offerta dagli allenamenti con il supporto della musica. Le play-list ascoltate con il supporto di cuffie wireless scandiscono un crescendo di ritmi e cadenze, con l’Istruttore che impartisce le indicazioni per gli esercizi svolti sia in movimento sia in maniera statica, anche in questo caso con la possibilità di utilizzo di supporti come gli “elastici” al fine di tonificare dolcemente determinati distretti muscolari. Sono previste anche per le attività musicali due varianti: il “Workout Fitness Silent” svolto a corpo libero ed il “Nordic Workout”, riservato a chi ha già appreso la tecnica di camminata con i bastoncini. Oltre alle attività per il benessere fisico non mancano quelle finalizzate alla socializzazione tra i tesserati dell’Associazione con incontri serali di tipo enogastronomico e week-end anche al di fuori dei confini regionali, con camminate alla scoperta delle bellezze del nostro paese. Per maggiori informazioni è possibile consultare www.stradafacendoasd.it o le pagine social Facebook ed Instagram @stradafacendoasd

A cura di Massimo Nazzaro Foto di Massimo Nazzaro

Finali Mondiali Ferrari

Come un tifoso del Liverpool. You’ll never walk alone. No. Il vostro cronista non è tifoso del Liverpool. Eppure. Eppure in questa prima volta da giornalista alle Finali Mondiali, ci sono cose (che voi umani…no. Almeno non questa volta) che nessuna domanda, nessuna parola potrà mai trasmettere a nessun lettore al di fuori di voi. Se non attraverso la percezione delle proprie emozioni. Perché a volte, la notizia si cela proprio lì dietro. In quello che è sotto agli occhi di tutti, ma nessuno è ancora in grado di vedere

e nemmeno intravedere. Due 499P una a fianco dell’altra. Repliche perfette di due successi consecutivi a Le Mans. 51 e 50. In perfetta successione numerica. Come fosse un conto alla rovescia. La 51 che vince l’edizione del centenario e poi quest’anno la 50 che si ripete. Le carrozzerie sporche a fissare il momento della vittoria. Le lacrime dei piloti al traguardo, dopo una fatica immane durata per davvero un giorno intero, condivisa con i compagni di equipaggio e l’intero team. I trofei conquistati che ricordano le gesta compiute. La sugge-

stione del mito che si fa emozione. L’anno prossimo se si vince ancora una volta la 24 Ore, il gigantesco trofeo di Le Mans prende per sempre la via di Maranello. Immaginare. Il motore che si accende, le macchine che escono dal box della Sarthe. L’abisso della passione davanti ai tuoi occhi, nel tentativo di comprendere le ragioni più profonde di una gara unica al mondo. Piaccia o meno, anche in questo 2024 il più eclatante successo Ferrari in stagione viene dal Wec e non dalla F1. E poi rifletti. Assisti a una conferenza stampa ai piloti della 499, in cui l’inglese è la lingua principe. In cui tra domanda e risposta sembra che tutto cambi per non cambiare nulla. Può bastare così. Un mestiere come il mio non può essere solo l’utilizzo di un determinato idioma. Devi saper scorgere dietro le espressioni del volto altrui il rimando onirico del silenzio. Cosa un fiume di parole inespresso stia comunque raccontando. Pier Guidi, Giovinazzi, Calado, Nielsen, Fuoco e Molina mi sembrano così. Assorti in altro, nonostante tutto. Ho già ricevuto la mia dose di magia nel silenzio di un museo provvisorio,accogliendomi come fossi il suo unico figlio. Da illegittimo figliol prodigo. “I’ll always walk alone” . Magari è proprio così. Camminerò sempre da solo. Coi miei racconti e le mie percezioni. Le mie idee e le mie visioni. Forse da folle cronista, ma certamente in modo più autentico di un pezzo di mondo là fuori. Senza che un amen sia stato pronunciato nel cercare di spiegare quella recondita emozione che, come diceva Ferrari, può essere solo vissuta. Come tornare a vincere a Le Mans.

AUTOMOBILISMO

VSR: titolo in Pro Am

“Abbiamo fatto tutto quanto fosse nelle nostre possibilità. Non posso aggiungere nulla di più. Nemmeno pensando alle difficoltà insorte al Mugello che possono esserci costate l’assoluto. Ripeto: tutto quanto fosse in nostro potere per vincere il titolo è stato messo in atto, ma è andata diversamente. Comunque un titolo italiano in Pro Am lo abbiamo conquistato, insieme al terzo posto sempre di categoria. Almeno da quando corriamo con la Lambo non siamo mai scesi dal podio. Una cosa certamente non banale, credimi." Pensi di trovare un Vincenzo Sospiri deluso dal mancato successo nel campionato assoluto GT Endurance in quel Monza. Invece, la sua voce non tradisce la minima inflessione negativa. “Fa parte delle corse e del gioco. S’impara a guardare avanti alla prossima gara.”

A proposito Vincenzo: il ritorno in Asia? Positivo?

“Siamo andati abbastanza bene, con una vittoria assoluta e tre di categoria Pro Am. Non conoscevamo approfonditamente le condizioni di esercizio della nostra vettura in condizioni climatiche così diverse da quelle presenti nel continente europeo, e ci è servito un attimo per inquadrare al meglio le cose. Il terzo posto finale in campionato testimonia concretamente quanto stia dicendo. È andata davvero bene.”

Adesso, Finali Mondiali. Giusto?

“Sì. Europee e Mondiali a Jerez e poi avremo due macchine a Macao per la GT World Cup, a disposizione di Edo Mortara e Matteo Cairoli. Ci divideremo ancora una volta in due, con una squadra in Spagna e l’altra

in Cina. Possiamo ancora dire la nostra in modo convincente.”

Immagino tutto bene con Lamborghini. “Come sempre. Devo dire che anche in questo passaggio nel Super Trofeo dai pneumatici Pirelli ai coreani Hankook, come squadra ne siamo usciti tecnicamente in maniera estremamente soddisfacente, considerando che le nostre Lambo hanno evidenziato un diverso comportamento della macchina dovuto alle nuove coperture. Cosa che non ci ha comunque impedito di mettere a disposizione dei nostri piloti vetture all’altezza della situazione. Su questo,

posso dirti anche con un certo orgoglio che i miei ragazzi hanno sempre saputo dare il meglio di sé, tra tecnici e meccanici in organico nel mio team”.

Suppongo quindi, che dopo questi due impegni internazionali, tu sia già con lo sguardo rivolto verso il 2025 e a quel che sarà. “Sì, siamo pronti a partire e a buon punto nella fase di preparazione dei programmi della prossima stagione.”

Sempre Asia e GT italiano?

“Stiamo valutando se impegnarci anche nel World Challenge europeo. Tra un paio di settimane avremo le idee più chiare, su quali programmi concentrare la nostra prossima stagione.”

Nulla avviene per caso. Soprattutto i risultati. In casa VSR.

A cura di Emiliano Tozzi Foto Fabio Casadei

Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.