Diogene Magazine Sport 20/09

Page 1


La nuova stagione sportiva: i protagonisti

Sono appena terminate le Olimpiadi e le Paraolimpiadi di Parigi, che ci hanno regalato tante emozioni e commozione, tante medaglie, tante storie. Abbiamo applaudito tanti campioni che, anche se non sono saliti sul podio, meritano tutta la nostra ammirazione e il nostro affetto. Adesso è ora di tornare a dedicarci allo sport di casa nostra, ai nostri campioni dello sport forlivese e romagnolo. Cominciamo subito parlando del Forli Calcio con un redazionale di Emanuele Bandini. A ruota segue Mattia Siboni con un approfondimento sul Cesena. Siccome non si vive di solo calcio e c’è anche il tennis, siamo andati a Bologna dove, all’Unipol Arena di Casalecchio di Reno, è stata ospitata la Coppa Davis.

Enrico Pasini non ci fa mancare il basket, presentando la nuova stagione e parlando dell’Unieuro. Tornando al calcio, Mattia Siboni intervista l’arbitro forlivese Marco Piccinini. Nel 2016 nasce la Libertas Atletica Forlì che in pochi anni sta dimostrando di essere una società emergente in campo nazionale. Ce ne parla Emiliano Tozzi. Nel campo della pallavolo femminile, dall’anno 2021 la Bleu Line Libertas Volley Forlì è in serie B1: ci racconta tutto Enrico Pasini. Tecnica e arte, impegno, fatica, armonia e disciplina, ma anche tanta passione e soddisfazione attendono i partecipanti ai corsi di Arte Danza University di Forlì. Emanuele Bandini è andato a trovarli. L’arrampicata nella nostra città ha una storia che viene da lontano, finché nel 1989 un gruppo di amici decide di fondare una società: nasce così Vertical, che da allora organizza corsi di arrampicata, gare ed eventi. Enrico Pasini ci parla della società Ginnastica Mercuriale, che ormai da vent’anni si occupa di ginnastica artistica e acrobatica. Dalla passione per il folk romagnolo è nata la scuola di ballo New Dance Club. Dalle prime lezioni nel soggiorno di casa alla sede di Carpena, dove si svolge tutta l’attività, è trascorso ormai un quarto di secolo e ora vi sono corsi per tutte le fasce di età. Si può imparare valzer, mazurka, polka, tango, cha cha cha, fino addirittura alla frusta romagnola. Emanuele Bandini sale in sella ad una ebike per portarci alla scoperta di Tredozio e delle montagne franate e alluvionate. La maratona è il simbolo delle Olimpiadi: è una gara faticosissima, che mette a dura prova non solo la resistenza fisica degli atleti, ma anche lo loro determinazione. Ne parliamo con Emanuele Bandini nel pezzo sulla Tin Bota Romagna Maraton e con Massimo Nazzaro a proposito della Fuga Forrest. Non potevamo esimerci dal parlare del MotoGp, anche perché l’ultima gara si è svolta a Misano, a pochi chilometri da casa nostra. Con le foto di Fabio Casadei, ci racconta tutto nuovamente Emiliano Tozzi.

Sommario

Venerdì 20 settembre 2024 supplemento a Diogene n. 1225 del 9 settembre

Aut. Trib. Di Forlì 9/1988 del 29 marzo 1988

Editore: Pigreco s.r.l. Viale Gramsci, 34 Forlì Tel. 0543/552121

Direttore Responsabile: Marco Viroli

Fotocomposizione: Pigreco s.r.l.

Raccolta Pubblicitaria: Pigreco s.r.l. Viale Gramsci, 34 Forlì Tel. 0543/552121

Foto di copertina: Fabio Casadei

Stampa: Nuova Tipografia, Via Enrico Berlinguer, 1/7, Forlimpopoli

Nell’impossibilità di verificare tutto il materiale ricevuto, si fa presente sin d’ora che la responsabilità dei diritti iconografici e di altri diritti esclusivi di terzi è di chi ci fornisce le informazioni.

INDUSTRIA

GIARDINAGGIO

Protti: Il Forlì FC punta alla promozione in serie C

Il Forlì FC, impegnato quest'anno nel campionato di Serie D, punta a disputare una stagione di vertice, facendo leva sulla coesione dimostrata dai ragazzi guidati da mister Miramari. Le prime uscite sono state promettenti e gran parte del merito va al direttore sportivo Cristiano Protti, con il quale abbiamo avuto il piacere di parlare per discutere delle ambizioni e delle prospettive della stagione appena iniziata. Stagione 2024/2025: quali sono i programmi e le ambizioni?

I nostri programmi rimangono quelli di valorizzare il più possibile i ragazzi del settore giovanile e migliorare i risultati rispetto alla stagione 2023/2024. Se l'anno scorso abbiamo raggiunto il terzo posto sul campo, quest'anno non ci nascondiamo e puntiamo a migliorare quella posizione.

Puoi raccontarci come hai costruito questa squadra?

La prima decisione è stata scegliere un allenatore con caratteristiche diverse dagli altri: professionalità, idee innovative e una visione nuova. Dovevamo colmare il divario economico che ci separa da squadre come Ravenna, Piacenza e Pistoiese, e non è stato facile. Mister Miramari ha un modo di giocare che richiede giocatori con caratteristiche molto specifiche. Giorno dopo giorno, siamo riusciti a costruire una rosa competitiva, capace di dare al mister gli uomini che desiderava. Credo davvero che abbiamo formato una squadra molto importante per la categoria.

Quali sono stati i colpi di mercato che ti hanno più gratificato come direttore sportivo? E’ difficile indicarne uno in particolare. Questa squadra è composta da 23 giocatori, ognuno con le proprie caratteristiche fondamentali. Se riusciremo a trovare l’amalgama giusta, se ciascuno saprà fare una corsa in più per il compa-

Isolanti termoacustici

Sottofondi per pavimenti

Rampe antistdrucciolo

Pavimenti industriali via Schiapparelli, 11 - 47122 Forlì tel. 0543 797100 www.isolpav.com -

gno, sono sicuro che ci toglieremo molte soddisfazioni. Certo, ci sono stati arrivi importanti e le conferme di giocatori come Merlonghi, Gaiola, Masini e i giovani che abbiamo valorizzato l’anno scorso.

Per quanto riguarda il settore giovanile, ci saranno nuovi innesti come l'anno scorso?

Quest’anno abbiamo 8 giocatori forlivesi in rosa. In una squadra di 23 elementi, avere così tanti giovani locali è un risultato importante, soprattutto in Serie D. Abbiamo giocatori come Lisi, Eleonori, Lupatelli, Pisani e Graziani che vengono dal nostro settore giovanile. Anche Saporetti, che ha dovuto allontanarsi per fare carriera, e Valentini, un ragazzo del 2005, fanno parte del gruppo.

Quali sono i tuoi obiettivi per il futuro della squadra?

Vincere. Lo dico con sincerità. Se vogliamo migliorare il terzo posto, non possiamo accontentarci del secondo. Puntiamo alla vetta. Magari può sembrare presuntuoso, ma questa squadra è stata costruita proprio per ambire al massimo. L’obiettivo è chiaro.

Cesena,

Il Cavalluccio, durante le sue prime apparizioni, ha archiviato gare davvero convincenti, complici del buon lavoro di Mignani e delle ambizioni della proprietà statunitense.

Stiamo assistendo a prove frizzanti, stilisticamente appaganti e che suggeriscono un futuro più che roseo. Il Cesena di Michele Mignani, accorso in Romagna dopo la breve esperienza palermitana, testimonia fedelmente quanto appena scritto. Negli occhi dei bianconeri, infatti, c’è già tutto: grinta, fame e voglia di mostrare il proprio peso specifico. A palesare ogni intento, i primi match della stagione 2024-2025, iniziando dalla prova contro l’Hellas Verona valida per il turno di Coppa Italia. Il Cavalluccio, in quell’occasione, ha saputo portare a casa una vittoria sensazionale quanto inattesa, complice del buon operato messo in campo dall’area tecnica e utile a misurare l’ambizione di un underdog della B che forse sta già programman

do un raffinato e silente cambio d’abito. Ma quali sono gli interpreti che più enfatizzano il calcio del nuovo mister? Senz’altro, Marco Curto e Prestia, grazie alla loro composta solidità difensiva, Simone Bastoni e Tommaso Berti, dotati di pragmatismo, spunti e fantasia senza freni e la coppia offensiva formata da Cristian Shpendi e Augustus Kargbo, vere punte di diamante capaci di finalizzare, cooperare e diffondere provvidenziali ripartenze utili a pungere ogni retroguardia possibile e immaginabile. Sarebbe riduttivo non citare anche Daniele Donnarumma, velocista dotato di ottimi guizzi individuali e in grado di amplificare l’idea tattica dell’allenatore genovese. Impressa, tra l’altro, anche nell’ottima prova di Sassuolo, valida per la seconda giornata di Serie B. Il risultato, in questo caso, non ha premiato l’ottimo calcio proposto dai bianconeri, usciti da Reggio Emi lia con un punteggio di 2-1 in favore dei padroni

di casa e comunque idonei alla proiezione dei propri sogni verso lidi più che incoraggianti. Vuoi per il 63% di possesso palla, per i 23 tiri verso la porta avversaria o per la lucidità messa al servizio del pubblico, il Cesena non ha minimamente sfigurato contro una tra le neo-retrocesse più pericolose del nuovo campionato. Lo stesso principio, accompagnato invece dai 3 punti e contro una neo-promossa arcinota al nostro passato, è applicabile alla sfida contro la Carrarese, che ha visto gli uomini del Manuzzi interpretare una gara sensazionale condita da letture, inserimenti e audacia fuori da ogni confine. Discorso speculare al cospetto del Catanzaro, annichilito sul punteggio di 2-0 e sedato dalla performance monstre del solito Kargbo. Poco importa non aver archiviato un risultato utile in quel di La Spezia o non capitalizzare il 100% della bellezza che metteremo in mostra: le vibrazioni si fanno sentire e suggeriscono

TENNIS

Davis: corde e sentimenti

Dal 1900 ai giorni nostri, ogni anno 6 chili d’argento cesellati da Rowland Rhodes nel secolo scorso, determinano quale sia la più forte nazionale maschile di tennis al mondo. Il frutto della geniale idea concepita da 4 studenti di Harvard, tra cui Dwight Filey Davis: uno che nella vita con la politica avrebbe fatto molta strada, e che in quell’estate di 124 anni fa al Logwood Cricket Club di Chestnut Hill, seppe far valere molto bene le proprie ragioni tennistiche contro gli inglesi. Venuti a contendere oltreoceano il neonato trofeo ai cugini americani. Idee chiare e un portafogli bello gonfio di tanti dollaroni (almeno mille) da sborsare e poter così forgiare, la famosa Insalatiera che porta ancora oggi il suo nome. Parrebbe la solita storia tra coloni e madrepatria. Tra chi al re (o la regina) eletto per diritto divino, preferì un presidente eletto dal popolo. Per almeno 27 volte sarà così. Comprese 6 vittorie australiane che manterranno i confini dei vincitori all’interno della lingua inglese. Prima che i “Moschettieri di Francia” (Borotra, Brugnon, Cochet e Lacoste. Si, quello delle polo col coccodrillo) mettano le mani per sei edizioni consecutive sul trofeo. Solo nel ’74 si tornerà a conoscere un nuovo padrone fuori dalla triade anglo-americana-australiana. Il Sudafrica è il neo detentore della Coppa Davis. Non senza polemiche per la rinuncia indiana a disputare la prevista finale a Johannesburg, in segno di protesta contro l’apartheid praticato dal governo di Città del Capo. La Svezia di Borg e il suo invincibile diritto in topspin. L’Italia di Panatta e la contestazione cilena. La Cecoslovacchia, che nell’80 a Praga si aggrega

al club dei vincitori con un vero e proprio scippo di Stato, proprio ai danni dell’Italia. Tra intimidazioni sugli spalti e un pool di giudici di linea (e di sedia) decisamente di parte. Panatta e un medio che fa storia. Solo quella però. Germania, Spagna, Russia, Croazia e Serbia, insieme a Svizzera e Argentina allargano il club dei vincitori fino ai giorni nostri. Da cinque partite in tre giorni (due singolari

il primo e il terzo giorno, il doppio il secondo, sempre al meglio dei 5 set), nel 2019 la Davis cambia pelle e diventa un evento blitz, in cui giocarsi il trofeo in 3 fasi in appena tre giorni. Tre partite (due singolari e un doppio) al meglio dei tre set. È l’Italia di Sinner e un redivivo Berrettini. In attesa che Arnaldi e Cobolli vengano legittimamente a consolidare il loro ruolo nella squadra azzurra, insieme a Musetti assente a Bologna. Il cui contributo, sarà imprescindibile nella fase finale di novembre a Malaga. Corde e sentimenti. Oggi la Coppa Davis (in mano all’Italia) è così.

Lorenzo Angelini: questo è il suo tennis

18 anni appena compiuti (il 4 marzo) ma al telefono la sua voce tradisce una maturità adulta e acquisita. Una racchetta sempre in mano dall’età di 4 anni e mezzo, da quando frequenta ininterrottamente il Circolo Tennis Carpena, fino ad arrivare là. Letteralmente dall’altra parte del mondo agli Australian Open Juniores.

Gli Open d’Australia. Un sogno a occhi aperti. “Ho vissuto due settimane a contatto con una realtà in cui è stato come essere improvvisamente catapultati nel metaverso. Ti trattano da professionista e come tale condividi tutto, spogliatoi compresi. Finisco la mia prima partita di uno Slam e devo andare dai media per l’intervista di rito. Arrivo negli spogliatoi con dei crampi atroci (immagina anche la tensione oltre lo sforzo) e trovo Zverev davanti a me.

“Crampi?”

“Ho avuto accesso al tabellone principale perché ero in finale in un torneo di doppio concomitante con le qualifiche e quindi ho potuto avvalermi dello “Special Exempt”. Incontro il numero 29 al mondo juniores, il russo Derepasko e vinco 6-3 3-6 6-4. Mi fermo al secondo turno contro Sakamoto che poi vincerà il torneo.

contro Sakamoto che poi vincerà il torneo.

cura
Emiliano Tozzi Foto Fabio Casadei

BASKET

Basket: una serie A2 tutta nuova e arrivare primi stavolta porta in paradiso

Due campionati consecutivi conclusi al primo posto in classifica contro ogni pronostico della vigilia: alla Pallacanestro 2.015 sono serviti per riconquistare l’amore di Forlì e per accreditarsi come una “forza” del campionato italiano di serie A2, ma non per fare il grande e tanto sognato salto al piano di sopra, tra le “grandissime” nel cui novero la città manca dal 1997. Ora, però, cambia tutto, perché il campionato che si apre domenica 29 settembre con la trasferta dell’Unieuro sul campo di Cividale del Friuli, ha un aspetto e una sostanza tutte nuove. E quel primo posto che verrà assegnato domenica 27 aprile 2025 è la porta per il Paradiso della Serie A.

Sì, vincere la regular season 2024-2025 significa essere direttamente promossi. È la principale tra le tantissime novità di un torneo che ha cambiato radicalmente faccia dopo due anni di anticamera che hanno visto ridursi a 20 le squadre in lizza, inserite tutte in un unico girone con 38 partite da disputare al termine delle quali la prima sale e le successive 8 disputeranno i play-off per decretare la seconda promozione. Attenzione, però, perché per conquistare la post season bisognerà comunque chiudere tra le prime 7 in classifica (su 20): gli ultimi due posti in griglia si definiranno con la roulette dei nuovissimi play-in in stile NBA. A contenderseli in gare-spareggio secche, le 6 formazioni classificatesi dall’8° al 13° posto. Le altre o si fermeranno (14ª e 15ª) o lotteranno per non scivolare in B Nazionale. Formula thrilling, dunque, per un’A2 davve-

ro d’élite che annovera città storiche della palla a spicchi italiana come Pesaro e Brindisi, entrambe retrocesse la scorsa stagione, oppure Avellino e Livorno sponda Libertas, salite dalla B. A loro si aggiunge tutto il gotha degli anni scorsi che punta in alto se non in altissimo. Già, perché la bellezza, l’imprevedibilità e, pertanto, la difficoltà di questo campionato, è rappresentata dalla clamorosa concorrenza che si annuncia al vertice.

Le favorite? Probabilmente Cantù e Pesaro, ma alla serie A puntano con pieno diritto anche Brindisi, Udine, Verona, una Fortitudo Bologna reduce dalla finale e rinforzatasi e

persino una Rimini dal talento indiscutibile. Non mancheranno, poi, le sorprese, con Orzinuovi e Cividale a candidarsi al ruolo. Bene, e l’Unieuro Forlì? Vuole stare in prima fascia e ha una rosa completissima, con 10 elementi di grande esperienza (è la seconda squadra con l’età media più alta), un pacchetto lunghi mai così nutrito e solido, e un coach come Antimo Martino che sa cosa serve per raggiungere il vertice e piantarci la bandierina. Nell’annata che condurrà al decennale della Pallacanestro 2.015 e che si aprirà in casa il 2 ottobre con Cento in un Pala Galassi già parzialmente rinnovato, Forlì vuole ancora pensare in grande.

CONSULENZE PER:

• Incidenti stradali

• Infortuni e malattie professionali

• Incendi e furti in genere

• Infortuni sul lavoro

• Malasanità

RECUPERO DANNI IN GENERE

Nazzaro

Antimo Martino spinge la

Una stagione da 33 vittorie su 41 partite prima di incappare in semifinale nell’insormontabile ostacolo Trieste, un’annata che ha portato in dote a Forlì la sua prima, storica Coppa Italia di serie A2. È il passato, certo, e nello sport non fa più classifica, ma è proprio da quel dolcissimo ricordo di marzo, dal trofeo alzato da capitan Daniele Cinciarini al Pala Tiziano di Roma, che parte la nuova avventura dell’Unieuro in serie A2. Riparte da quella Fortitudo Bologna battuta allora in finale e che rappresenta la prima sfidante della stagione in semifinale di Supercoppa a Livorno. La squadra di coach Antimo Martino sogna di ripartire da un altro trofeo o, per lo meno, dal primo derby portato a casa. Poi, tempo una settimana e sarà campionato: 38 gare nelle quali ottenere l’80% di successi del 2023-2024 e centrare quel primo posto che stavolta equivale a promozione diretta, sembra utopistico. Già,

ma si diceva così anche un anno fa e Martino quell’80% e quel primato del campionato precedente li ha ribaditi… E chissà che il coach che proprio alla vigilia degli scorsi play-off ha prolungato per due anni il suo legame con una piazza che lo ama, non ripeta l’impresa. La parola d’ordine per questa annata è già scritta sul “DizionAntimo”: «Entusiasmo: è lo stato d’animo che ci ha accompagnato dall’inizio della preparazione e al quale abbiamo dato valore nella ricerca di ogni giocatore che ha visto in noi un’occasione importante – afferma l’allenatore –. L’entusiasmo dovrà sostenerci lungo tutto il cammino, sarà la chiave per affrontare la sfida di quest’A2 che presenta il livello più alto degli ultimi anni. Sfida dura, ma che non deve spaventarci». Da quali valori, tecnici e umani, questo entusiasmo debba essere accompagnato e supportato è facile intuirlo: quelli che sono sempre stati il “quid”

in più delle squadre di coach Martino. «Dovremo avere mentalità vincente, quella che ti porta a capire che ogni allenamento è importante e ogni gara conta, tanto più proprio quest’anno – spiega -. Per me è fondamentale dare sempre tutto in campo con energia e desiderio, giocare per il bene comune, sapersi coinvolgere: credo che abbiamo le risorse per dimostrarci tali e il giusto equilibrio in rosa tra talento ed esperienza». Già il roster: 6 volti nuovi da affiancare a Cinciarini, Pollone, Magro e Pascolo. «I criteri di scelta dei nuovi innesti sono stati quelli di sempre: il loro valore tecnico ma ancor prima personale, le ambizioni, l’attitudine al lavoro e al sacrificio quotidiano e la capacità di coprire più ruoli. Quest’ultima, è una risorsa importante della squadra». L’auspicio sarebbe ripetersi «nella qualità di quello che esprimeremo, abbiamo il desiderio di essere competitivi, ci siamo già dimostrarti tali e non ci mancano le qualità per esserlo ancora. Quanto? Lo scopriremo strada facendo».

di Marco Piccinini

Quella del direttore di gara è una faticaccia estrema, resa tale dall’amore del tifoso, dalle grida dei protagonisti o dall’impulsività umana. A questo proposito, è qui con noi Marco Piccinini, 41enne forlivese che ha fatto del fischietto il suo migliore amico. Partito 20 anni fa dagli esordienti, ora varca i più importanti stadi di Serie A. Marco, benvenuto. Partiamo dall’inizio: ricordi la prima volta in cui hai sognato di arbitrare?

Il mio avvicinamento all’arbitraggio è stato atipico: fino ai 18 anni ho praticato nuoto agonistico, ma il calcio era già parte della mia vita. Ricordo con affetto le giornate

sato solo a fare del mio meglio.

Hai arbitrato in alcuni tra gli stadi più importanti. Quali sono state le sfide maggiori?

Le sfide sono state molte: dal rapportarsi con calciatori e allenatori al prendere decisioni in tempi sempre più stretti. Il mio background da ingegnere mi ha aiutato, soprattutto nel cercare sempre il giusto angolo di visuale per fare la scelta corretta. Raccontami la partita più emozionante che hai diretto e il momento che l’ha resa tale.

La finale Play-Off di Serie C tra Foggia e Pisa. Dopo il lancio di una bottiglietta che

Nonostante il tuo ottimo lavoro, la figura dell’arbitro è spesso presa di mira. Come gestisci le critiche?

Ho imparato a conviverci. All’inizio era difficile, ma l’esperienza mi ha aiutato a gestirle.

Pensando al futuro, cosa vedi per te nel mondo del calcio?

Spero di continuare ancora per diversi anni ad arbitrare nei campi più importanti. Dopo, mi piacerebbe restare comunque in questo

Cosa consiglieresti a un giovane arbitro

Essere arbitro ti forma molto. Gestire 22cisionale e organizzare le trasferte sono

Un grosso in bocca al lupo a tutti i forlivesi e romagnoli. E, oltre alla vostra squadra del cuore, tifate anche per quei ragazzi con il

Gotti e Libertas: di nuovo Giuliana Amici

Per Giuliana Amici della Libertas Atletica

Forli si tratta del più classico déjà vu. Un ritorno sacralmente mistico, in un luogo che divinamente rappresenta a pieno titolo, la sua intera vita sportiva.

“Per me semplicemente si è trattato di ritornare a casa mia. Il Gotti è stato la mia vita e ora che sono di nuovo qui ho uno scarico di adrenalina incredibile. Come se avessi appena vinto una gara. E in parte, è stato proprio così.

In questo caso, possiamo davvero dire, partendo praticamente dal nulla?

Siamo partiti realmente da zero, con tre bambini nel primo corso di avviamento giovanile. Adesso ne abbiamo più di 200. Abbiamo seminato bene. I miei ex atleti mi hanno dato la spinta e una grossa mano, nel crescere dal nulla questa nuova società. Anche con tutto l’entusiasmo del mondo, da sola non sarei potuta andare davvero da nessuna parte. In mano potevo avere le

chiavi per avviare il motore della macchina, ma poi quel motore l’anno costruito loro.

Per te si tratta di un “Back to the future” di oltre 40 anni…possiamo dirlo?

A 72 anni sono tutte cose che ho stampate nella memoria. Una volta crescevi ne cortile. Quando un genitore mi dice: “Fanno due ore di allenamento qui, più una scuola…”. Cosa vuoi. Mi vien da sorridere quando penso che da bambini giocavamo nei cortili a correre e saltare otto ore al giorno. Ok sogni e ricordi, ma poi gestire un impianto sportivo nel nostro presente è l’altra impresa nell’impresa.

È tutto cambiato. Ho sempre vissuto l’atletica come motivazione per crescere e vincere, ma al tempo non mi preoccupavo di chi fosse dietro le quinte col suo lavoro. In questo momento ci sono una settantina di ragazzi al campo. Cosa faccia sì che possano allenarsi è semplicemente inimmaginabile. Gestire un impianto oggi, tra avvocati,

notai e commercialisti è davvero un’impresa pazzesca. Una cosa mostruosa. Ho la fortuna di avere con me queste persone, insieme a qualche genitore e un Consiglio davvero in gamba. Siamo come un’orchestra col suo direttore che suona e canta Romagna Mia. Senza stonare.

E gli atleti?

Anche le generazioni stanno cambiando. Abbiamo diversi atleti africani nati a Forlì, originari del Burkina Faso e la Costa D’Avorio. Splendidi. Tra poco ci sono i Campionati italiani Cadetti e ho tre gemelli che se ottengono i minimi per qualificarsi sono prossimi a parteciparvi. Una cosa mai successa, nella storia dell’atletica. Atleti che abbiamo sostenuto anche col progetto di raccolta fondi “Adotta un atleta”. Sono qui ogni giorno, ad allenarsi senza mollare mai, perché dentro il campo non esiste una briciola di razzismo. Cosa importa se non porto un atleta alle Olimpiadi?

Già. Cosa importa?

Tredozio in E-Bike: alla scoperta di un territorio rinato tra natura e avventura

La riscoperta di Tredozio, un piccolo comune situato nella suggestiva Valle del Tramazzo, ai confini tra la Romagna e la Toscana, è un esempio di come la passione e l'impegno possano rivitalizzare un territorio colpito da eventi naturali devastanti come frane e terremoti. Tredozio, infatti, fa parte del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna, una zona ricca di bellezze naturali e patrimonio storico. Nel mese di aprile 2024, è stata organizzata la prima edizione del giro "Oltre le frane", un evento ciclistico nato con l'intento di mostrare che Tredozio non è affatto isolato, ma ha ancora moltissimo da offrire ai turisti. Con grande sorpresa degli organizzatori, l'iniziativa ha riscosso un successo inaspettato, attirando ben 203 iscritti. Questo evento ha rappresen-

tato un segnale forte di rinascita e di vitalità per la comunità locale, suscitando interesse e partecipazione non solo tra i residenti ma anche tra i visitatori. Il successo del giro "Oltre le frane" ha dato nuovo slancio alla comunità di Tredozio, stimolando la voglia di continuare a promuovere il territorio attraverso iniziative sportive e culturali. In quest'ottica, il Motoclub locale, in collaborazione con la Federazione Motociclistica Italiana, ha intrapreso l'organizzazione di una gara di Enduro del campionato regionale Emilia Romagna, in programma per il 22 settembre 2024. Questo evento rappresenta non solo un'importante opportunità per gli appassionati di motociclismo, ma anche un'occasione per portare ulteriore visibilità al territorio. Parallelamente, l'entusiasmo suscitato dall'evento ciclistico ha spinto numero-

FESTEGGIAMO 60 ANNI DI ATTIVITÀ

Corso G. Garibaldi 331 - 47121 Forlì tel. 0543 093376

si cicloturisti a chiedere una nuova edizione della manifestazione dedicata alle E-Bike e Mountainbike. Così, grazie alla collaborazione tra il comune e il sindaco Giovanni Ravagli, è stata organizzata la seconda edizione dell'evento, prevista per il 13 ottobre 2024. Questa manifestazione, che prevede una quota di iscrizione di 15,00€, offrirà ai partecipanti un'esperienza unica: un percorso ciclistico immerso nella natura, con un ristoro previsto presso la località Montale, e all'arrivo, un meritato pranzo a base di lasagne accompagnato da una bibita. Inoltre, per garantire il massimo comfort ai ciclisti, saranno messi a disposizione spogliatoi e docce. Tredozio offre un contesto perfetto per escursioni in E-Bike, grazie ai suoi scenari incantevoli, i crinali panoramici, le discese su divertenti single track e la rinomata cucina di confine tra Romagna e Toscana. Queste caratteristiche, unite alla calorosa accoglienza della comunità, assicurano un'esperienza davvero unica per chiunque scelga di visitare e riscoprire questo angolo speciale di Romagna.

Volley donne - Serie B1 e giovanili. La Libertas Forlì

Quando nello sport arriva una medaglia d’oro olimpica, questa da un lato è la certificazione dell’alto livello e dello stato di salute di un intero movimento, dall’altro può rappresentare un’ulteriore spinta ad ampliare sempre di più la base delle praticanti. Per il volley femminile, l’impresa dell’Italia a Parigi 2024 significa tutto questo e forse molto di più, ma se in ogni angolo del Paese non ci fossero società solide, entusiaste, desiderose di crescere e fare crescere centinaia di ragazze con grande abnegazione e pur a costo di tantissimi sacrifici, nulla sarebbe possibile. A Forlì, uno di questi esempi virtuosi si chiama Libertas Volley e dal 12 ottobre affronterà il suo 4° campionato consecutivo di serie B1 esordendo contro Vicenza al Ginnasio Sportivo. Una prima squadra che nelle ultime tre stagioni è sempre arrivata tra le prime 5 in classifica, alimenta-

ta da un settore giovanile che dal minivolley all’Under 18 conta 500 tesserate e che sta ulteriormente strutturandosi come spiega il vice presidente Riccardo Molinari. «Il nostro sport a Forlì sta crescendo già da tempo e sta ottenendo anche grandi risultati. Lo scorso anno la nostra Under 18 ha ottenuto il 10° posto alle finali tricolori di categoria e puntiamo a riconquistarle, casomai bissandole con l’Under 16, un ottimo gruppo sul quale puntiamo tantissimo». Per questo sono arrivati anche nuovi tecnici come Grazia Montevecchi per l’Under 16 e Mattia Focchi. «Sarà l’assistente di Biagio Marone in prima squadra e nell’Under 18, ma sarà capo allenatore della nostra serie C composta praticamente da tutte le ragazze dell’Under stessa». La filosofia della Libertas, d’altronde, è molto precisa. «Negli ultimi 5 anni abbiamo avviato un progetto che vuole

VITTORIO CAPACCI COMPRO AUTO

PAGAMENTO IN CONTANTI

MELDOLA via Indipendenza 1F

portare quante più forlivesi possibili a crearsi un’eventuale carriera con la pallavolo e, comunque, a raggiungere il proprio, massimo livello possibile – afferma Molinari -. Quest’anno in prima squadra ne avremo 3, Letizia Bellavista, Giorgia Gregori e Martina Simoncelli: sono il nostro orgoglio». Quello è anche essersi stabilizzati come realtà di vertice in B, dapprima col coach della promozione, Luigi Morolli, poi dall’anno scorso con Biagio Marone. «Il nostro livello è questo ed è alto, e in questa stagione cercheremmo come sempre di stare nella prima metà della classifica: ovvio che arrivassimo a un punto dall’A2, quella palla cercheremo di batterla a terra». Molinari è consapevole delle qualità della squadra. «Abbiamo cambiato molto, 8 giocatrici su 12, cercando di avere più esperienza in regia con l’alzatrice 30enne Giulia Galletti arrivata da Messina. Siamo un mix molto interessante tra esperienza, freschezza, qualità e voglia di riscatto, ma che campionato sarà lo scopriremo strada facendo. Siamo in un girone nuovo con tutte squadre venete più Bologna e Cesena, molto forti, Ravenna e Riccione».

Vertical Climbing Community: 35 anni di passione e successi

L'arrampicata sportiva è una disciplina evoluta dall'alpinismo tradizionale, con un focus sulla prestazione fisica e tecnica piuttosto che sulla conquista della vetta. Contrariamente all'alpinismo, che utilizza spesso mezzi artificiali, l'arrampicata sportiva privilegia l'uso di "mezzi leali" e si concentra su sfide sempre più complesse. Riconosciuta dal CONI attraverso la Federazione di Arrampicata Sportiva Italiana, ha visto una crescita

rapida grazie anche alla diffusione delle strutture indoor. Queste strutture offrono un ambiente sicuro e accessibile tutto l'anno, facilitando l'allenamento sia per i principianti che per gli atleti di livello agonistico. L'arrampicata sportiva è divisa in tre specialità: Lead, Boulder e Speed. La Lead prevede l’arrampicata su percorsi lunghi, con l’uso della corda, dove l’obiettivo è salire il più in alto possibile. Il Boulder, invece, si prati-

ca su pareti basse senza l’uso della corda, focalizzandosi sulla risoluzione di brevi sequenze di movimenti complessi. La Speed, come suggerisce il nome, premia la velocità, con i climber che si sfidano in gare cronometrate su percorsi standardizzati. Una delle realtà più rilevanti nel panorama italiano è la Vertical Climbing Community, una società sportiva nata nel 1989 con la creazione della prima struttura dedicata all’arrampicata a Forlì. Da allora, la comunità è cresciuta esponenzialmente, grazie anche alla creazione di spazi sempre più attrezzati e moderni. Oggi, la sede di via Pandolfa 42 è un centro sportivo all’avanguardia, dove è possibile praticare tutte le discipline dell’arrampicata sportiva in un ambiente sicuro e stimolante. Nel luglio del 2023, il Vertical ha ospitato il Campionato Italiano di Arrampicata Sportiva, specialità Boulder, un evento che ha attirato atleti e appassionati da tutta Italia. La Vertical Climbing Community organizza corsi per adulti e bambini, eventi, competizioni, oltre a promuovere attività outdoor e indoor, facendo crescere una passione condivisa per l'arrampicata. Tra i risultati agonistici dei suoi atleti spiccano Giammarco Casadei Turroni Monti, che si è classificato terzo nella terza tappa del Campionato Regionale Senior Lead, e Miryam Sarpieri, vincitrice nella seconda tappa Boulder del Campionato Regionale Giovanile U12. Senza dimenticare Tommaso Mazzotti, vincitore di Coppa Italia Lead Paraclimb e Campione Italiano Lead Paraclimb. Con oltre 35 anni di esperienza, la Vertical Climbing Community continua a essere un punto di riferimento per chiunque voglia avvicinarsi al mondo dell’arrampicata sportiva. Per maggiori informazioni sui corsi e le attività è possibile visitare il sito www. verticalclimb.it o seguire i social media.

L’ASD Mercuriale Forlì festeggia 20 anni di successi

Una città con una vocazione storica e importante nella ginnastica artistica. Una società che porta il nome del forlivese cui si devono la nascita della medicina sportiva e le fondamenta di questa stessa disciplina. Una realtà che da 20 anni ha due precise missioni: dare a chiunque voglia avvicinarvisi la possibilità di praticare questo sport e puntare sulla qualità dell’insegnamento e della performance in pedana. A Forlì l’Asd Mercuriale è tutto questo, è un’associazione sportiva che di strada ne ha davvero fatta da quando, il 29 luglio 2004, fu depositato il suo atto costitutivo. Una data che Anna Rousseva, direttore tecnico del settore femminile, ricorda benissimo. Anche perché una delle firme in calce a quel documento era la sua. «Sì, lo firmammo in due, animate da una grande passione e da un po’ di follia poiché davvero non avevamo attrezzature né spazi se non le palestre scolastiche, dato che il nostro primo intento era quello di portare

la ginnastica artistica nelle scuole – spiega Anna, lei stessa insegnante di educazione fisica -. Non pensavamo minimamente di arrivare dove, adesso, siamo, ossia ad essere una realtà da 300 iscritti e con alle spalle vent’anni d’attività, festeggiati a giugno con due giorni di saggio partecipatissimi». Se la Ginnastica Mercuriale ce l’ha fatta, è per l’impegno profuso, la qualità della sua proposta, ma anche per il sostegno datole dalle famiglie. «È stato indispensabile – ammette Rousseva -. I genitori ci hanno aiutato tantissimo, pian piano abbiamo acquistato attrezzature e affittato in via Grigioni un capannone da 450 metri quadrati dove fare attività con l’avviamento e i corsi pre-agonistici. Diventato insufficiente, siamo riusciti a trovare quella che è la nostra casa: la palestra Arte&Ginnastica di via Tecla Baldoni, con 750 metri quadri di spazi. Ormai siamo persino stretti anche qui e, infatti, abbiamo l’idea di aprire una pa-

lestra a Forlimpopoli. Vedremo se riusciremo a realizzarla». Di sicuro ora i numeri parlano chiaro e l’exploit della ginnastica artistica alle Olimpiadi di Parigi potrebbe ulteriormente incrementarli. «Abbiamo iscritte dai 3 ai 18 anni, in gran parte nella fascia d’età 9-12, ma con un forte aumento anche delle ragazze più grandi. Il settore maschile si compone di circa 30 bambini e ragazzi (allenati da Dimitri Rusev, n.d.r.) e quello femminile agonistico da 40 atlete. Le iscrizioni sono aperte sino a fine settembre, ma con possibilità di iniziare anche dopo. Teniamo corsi tutti i giorni, le famiglie possono scegliere liberamente i giorni e gli orari. Inoltre ogni anno in estate organizziamo un centro estivo. Proponiamo attività anche per gli adulti». Dal punto di vista agonistico, poi, le soddisfazioni non mancano. «Partecipiamo a gare federali e Csi e dovunque andiamo riusciamo a ottenere vittorie o podi. Questo perché puntiamo sulla qualità dei nostri atleti e partecipiamo alle gare solo quando siamo sicuri siano pronti a sostenerle e a fare bella figura».

New Dance Club:

Fondata nel 2000 dai Maestri Eros Giacomoni, Stefania Orlati e Fabio Stefanelli, la scuola di ballo New Dance Club rappresenta un'importante realtà nella scena culturale romagnola. Nata dalla passione per la danza dei suoi fondatori, la scuola si distingue per il suo obiettivo di preservare e diffondere il ricco patrimonio del folklore locale, rappresentato da balli tipici come il valzer, la mazurca, la polca e la frusta romagnola. Questi

balli, oltre a essere espressione di una lunga tradizione, sono vere e proprie icone dello spirito romagnolo, conosciute e apprezzate per la loro energia e spettacolarità. Ciò che rende speciale la scuola è il suo impegno a coinvolgere persone di ogni età, promuovendo la trasmissione della cultura del ballo alle nuove generazioni. Il New Dance Club, infatti, offre corsi adatti a tutti, a partire dai bambini di cinque anni fino agli adulti, man-

tenendo viva la tradizione e allo stesso tempo aprendo le porte a stili di danza moderni come l’hip hop e il boogie woogie. Questo approccio inclusivo e variegato permette alla scuola di rispondere alle diverse esigenze e preferenze degli allievi, che possono avvicinarsi sia ai balli popolari romagnoli che a discipline più contemporanee. La tradizione è un valore fondamentale per la scuola, che considera i balli come il valzer e la frusta romagnola non solo una pratica artistica, ma anche un modo per mantenere viva l'identità culturale della regione. A questo scopo, la scuola non si limita a insegnare per passione, ma offre anche percorsi a livello agonistico, permettendo agli allievi di perfezionare le proprie capacità tecniche e di raggiungere risultati di prestigio, come dimostrano i numerosi titoli nazionali e internazionali vinti dai ballerini formati nel corso degli anni. L'attività del New Dance Club si estende ben oltre la sala da ballo, con esibizioni in piazze, teatri e palazzetti in tutta Italia e anche all'estero, contribuendo a far conoscere il folklore romagnolo oltre i confini regionali. La scuola è stata più volte protagonista anche in trasmissioni televisive nazionali e locali, rafforzando il suo ruolo di ambasciatrice delle tradizioni locali. Dal 2014, la sede della scuola a Carpena offre spazi moderni e funzionali, con diverse sale dedicate ai corsi, una reception e spogliatoi con docce. Questo ambiente accogliente e ben attrezzato è il punto di partenza per chiunque voglia avvicinarsi al mondo della danza, sia per puro divertimento, sia con l’ambizione di trasformare la propria passione in un percorso agonistico. Per ulteriori informazioni, si può visitare il sito web all'indirizzo: www.newdanceclubforli.it oppure a consultare le pagine social NEW DANCE CLUB.

DANZA

Danza Classica e Contemporanea: l'offerta formativa di Arte Danza

Fondata a Forlì nel 1986, l'A.S.D. "Arte Danza University" è oggi un prestigioso centro di danza, riconosciuto a livello nazionale. La direzione artistica è affidata a Noemi Briganti, una delle poche italiane ad aver danzato come prima ballerina e protagonista in Russia con il "Balletto di Mosca" e a Serge Manguette, regista e coreografo di fama internazionale, attualmente impegnato come regista al Teatro dell'Opera di Nizza, in Francia. Entrambi, ex Primi Ballerini, hanno ricevuto una formazione d'eccellenza presso l'Accademia Nazionale di Danza di Roma e l'Accademia A. Vaganova di San Pietroburgo. La scuola si distingue per un corpo docente di altissimo livello, composto da ex ballerini e artisti di fama internaziona-

le. Vengono offerti corsi di Danza Classica, seguendo il rinomato metodo russo A. Vaganova, e un’ampia gamma di altre discipline come Danza Moderna, Contemporanea, Hip Hop, Break Dance e Danza Aerea. Le lezioni di Danza Classica comprendono anche Danza di Carattere, Repertorio e Pas de Deux, e sono progettate per allievi di tutte le età e livelli, inclusi ballerini professionisti. Gli studenti che completano il percorso di Danza Classica hanno l’opportunità di essere presentati alle principali Accademie di Danza e Teatro, facilitando così l’avvio di una carriera artistica. I corsi di Hip Hop, includono sia freestyle che coreografia, offrendo agli allievi l’opportunità di esplorare tutte le sfumature di questo dinamico stile di

danza. Un aspetto distintivo della scuola è il Musical Theatre, che combina recitazione, danza musical, tip tap, dizione, canto e regia. Questo programma permette agli allievi di sviluppare competenze artistiche complete, preparandoli per performance sia teatrali che musicali. Durante l’anno, si svolgono weekend intensivi, stage e masterclass, fondamentali per l’approfondimento delle tecniche e la preparazione di spettacoli. Nel corso dell’anno accademico 2023-24, gli allievi di Arte Danza University, hanno ottenuto risultati eccezionali. Hanno vinto il primo premio per il Grande Gruppo Senior Contemporaneo e il Gruppo Senior Danze Urbane in importanti competizioni. Inoltre, i successi individuali hanno incluso premi come Miglior Allestimento e Miglior Spettacolo al Festival Internazionale di Musical di Gorizia, oltre a numerosi altri riconoscimenti in competizioni nazionali e internazionali. Tra i traguardi più recenti, il Gruppo Senior Danze Urbane ha ricevuto una borsa di studio completa per la Barcellona Dance Experience. Il nuovo anno accademico 2024-25 è iniziato il 16 settembre e seguirà il calendario scolastico. Sono già in programma degli stages mensili con Maestri Ospiti e nuovi spettacoli teatrali.

Tin Bota Romagna Half

Marathon: Forlì Trail

Saffi

Dopo il grande successo della prima mezza maratona di Forlì lo scorso anno, che ha visto la partecipazione di oltre 2000 atleti e ha contribuito a finanziare la ricostruzione degli impianti sportivi danneggiati dall’alluvione, Forlì Trail ASD, in collaborazione con CSI, UISP, LIBERTAS, ENDAS e AICS, ripropone l'evento. Sabato 5 e domenica 6 ottobre, Piazza Saffi si animerà di attività sportive e sociali. Il momento clou sarà la mezza maratona competitiva FIDAL di 21,097 km, che partirà domenica 6 ottobre alle ore

9.30 da Piazza Saffi. Come l'anno scorso, il percorso attraverserà il centro storico e le periferie, toccando i quartieri maggiormente colpiti dall’alluvione del maggio 2023. A seguire, partiranno i partecipanti alla corsa non competitiva, che potranno camminare o correre su tratti di 5 o 9 km. Tutti i percorsi termineranno nella suggestiva cornice di Piazza Saffi. Parte del ricavato sarà destinata all'Istituto Oncologico Romagnolo, proseguendo la sensibilità di Forlì Trail ASD verso iniziative benefiche. Una quota

delle iscrizioni sarà devoluta a sostegno della ricerca oncologica. Le iscrizioni alla mezza maratona FIDAL saranno disponibili esclusivamente sul sito www.forlitrail.com o, qualora rimanessero posti liberi, presso il Village di Piazza Saffi sabato pomeriggio, dove sarà possibile ritirare pacco gara e pettorale. Le informazioni sui costi di iscrizione sono consultabili sempre sul sito. Per le camminate e corse non competitive, le iscrizioni saranno aperte presso alcuni partner locali come Foto Ottica Giuliani (viale Roma 346), King (via della Pallacanestro), la sede IOR (via Costa), o presso le sedi di CSI, UISP, LIBERTAS, ENDAS e AICS. Una novità di quest’anno è il "TIN BOTA FRIENDS", un evento ludico-sportivo dedicato agli amanti degli animali. Sabato 5 ottobre, alle 16.30, una passeggiata per le vie del centro sarà aperta a tutti i proprietari di cani e ai loro amici a quattro zampe. Con una piccola quota d’iscrizione, i partecipanti riceveranno un omaggio, e parte del ricavato sarà devoluto a due associazioni che si occupano di pet therapy: Fondazione Don Pippo e Dog Galaxy. Le iscrizioni per questo evento saranno aperte direttamente in Piazza Saffi a partire dalle 14.30. Durante il pomeriggio, saranno presenti stand di associazioni di volontariato e delle forze dell’ordine, che mostreranno il forte legame tra cane e padrone, evidenziando l’importanza del contributo dei cani nella vita quotidiana, sia in termini di tutela, salvataggio e soccorso, sia come supporto psicologico e affettivo. Un'opportunità unica per vivere il centro storico di Forlì tramite lo sport! Scegli il percorso più adatto e partecipa al TIN BOTA ROMAGNA!

Fuga Forrest: 8^ edizione al via

Le manifestazioni per camminatori e runner sono oramai una consuetudine e gli appuntamenti si susseguono con frequenza sempre maggiore. Una però in particolare si può considerare l’antesignana per eccellenza di tutte quante: la “Fuga Forrest”. È infatti dal 2016 che l’ASD Corri Forrest, associazione di podisti e camminatori con sede a Terra del Sole, organizza nel mese di ottobre questo evento che grazie alla modularità delle varie attività proposte riunisce atleti di elevato spessore agonistico con camminatori di ogni età e livello, a due e quattro zampe, ciclisti amatoriali con un percorso a loro riservato ed un itinerario pensato per gli “Atleti Speciali”. Questa 8^ Edizione, patrocinata del Comune di Castrocaro Terme e Terra del Sole,

si svolgerà il 20 ottobre con ritrovo fissato alle ore 7 nella caratteristica Piazza d’Armi di Terra del Sole, mentre la partenza verrà data alle 9,15 quando una vera e propria marea umana si incamminerà, ognuno con il proprio passo , verso le adiacenti colline castrocaresi. I camminatori potranno scegliere tra il percorso di 7 o quello di 14,5 km, distanza sulla quale si daranno battaglia i runner iscritti alla “competitiva”, novità assoluta inserita da quest’anno. I ciclisti (MTB-Gravel-E Bike) percorreranno 28 km salendo sino a Monte Paolo, mentre per gli “Atleti Speciali” è previsto un giro attorno alle mura di Terra del Sole. Per alleviare le fatiche e rallegrare la giornata saranno ben 7 i ristori lungo il percorso, a cui se ne aggiungerà uno viaggiante e a chiu-

dere un “Trattore scopa musicale”. Al termine del percorso ad anello si verrà accolti da un ricchissimo ristoro, allietato anche in questo caso dalla musica e tante novità per chiudere in allegria la mattinata. Come sempre tutti i partecipanti alla Fuga Forrest saranno “Competitivi nella Beneficenza”, con l’intero ricavato della manifestazione devoluto all’Unità Pediatrica dell’Ospedale G.B. Morgagni L. Pierantoni di Forlì per un progetto di Pet Therapy promosso dalla Fondazione “Opera Don Pippo ETS” e all’Unità di Geriatria per un progetto di medicina territoriale. Le iscrizioni, con gratuità ed agevolazioni per i più piccoli, sono già aperte sulla piattaforma web www. endu.it il cui utilizzo assicurerà il ricevimento della T-Shirt tecnica della manifestazione e scontistica a scalare per la competitiva. Sarà comunque possibile iscriversi direttamente sul posto sia nella giornata di sabato 19 ottobre, sia prima del via domenica 20. Per tutte le informazioni dettagliate è possibile consultare il sito www.corriforrest.com

il centauro di Cervera vestirà prossimamente i colori ufficiali del team Ducati a fianco di Bagnaia. Alla luce di fatti un possibile “brutto

MOTO GP

Misano World Circuit: Siamo Solo Noi

Siamo solo noi. Ad avere un circuito così nella Motor Valley. Che si accende di notte come di giorno. A far sentire motori e velocità a ogni ora. Siamo solo noi. Ad aver fatto vedere Valentino Rossi ancora vincente agli occhi del mondo. Col 46 sulla fiancata della sua Bmw M4 GT3. Siamo solo noi. A ospitare le due ruote in Italia come nessun altro. Tra MotoGp e SuperBike, sette gare full gas. Siamo solo noi. A prendere il sole in spiaggia e poi venire qui. Indossare una tuta e cominciare una gara d’ignoranza. Sempre vinta alla distanza. Siamo solo noi. Che al Sic, abbiamo dedicato un circuito e gli avremmo dedicato l’intera Riviera. Fosse diventato campione del Mondo in MotoGp. Siamo solo noi. Ad avere avuto un motociclista giapponese che aveva scelto di vivere qui. Parlava pure nel nostro dialetto, come fosse nato in mezzo a noi, la nostra gente, nella terra “de’ Mutòr”. Daijirō il nome. Katō il cognome. Siamo solo noi. Ad avere la prima scuola di guida sicura nata in Italia. “Guidare Pilotare”. E quell’unica Alfasud, oggi diventata un grande plotone di Bmw alle dipendenze di Siegfried Stohr. Un pilota psicologo e scrittore. Uno vero. Siamo solo noi. A invertire il senso di marcia della pista. Ad averla allungata per riavere il Motomondiale sul nostro circuito. Per stare coi”Grandi” in mezzo ai grandi. Ci siamo riusciti. A pieno titolo. Siamo solo noi. Che nella “Motor Valley” abbiamo aperto le porte alle auto elettriche, con l’E-Prix di Misano.

Ad aver creduto che anche un “fischione” potesse far rima con competizione. Siamo solo noi. Che anche se ci svegliamo col mal di testa e andiamo a letto la mattina presto, non avremmo problemi a tenere piegato. Il polso del gas. Siamo solo noi. Che avremmo potuto chiamare una curva in romagnolo. “Brutapela”. Oggi una tribuna. Siamo solo noi. Che quando si è trattato di rimettere in piedi la Moto Temporada, ci abbiamo messo un attimo. E Schumacher è venuto a correre

in KTM. Nuova fiammante. Siamo solo noi. Che tra “Ago e Paso” …non a caso sapevamo sempre. Da che parte stare. Coi suoi occhiali di cellulosa. Siamo solo noi. Che non abbiamo paura di fare, brigare e “strolgare”. Che le inalazioni all’olio di ricino sono sempre una gran cosa. Nonostante i motori, con gli Euro duemila. Siamo solo noi. Che se si tratta di fare la “doppia”, siamo meglio dei fornai e non dobbiamo pensarci un attimo. 2020 e 21. Organizziamo due gare del Motomondiale in un mese per due anni consecutivi. Colpa del Covid. Cosa vuoi che sia farle adesso, nella piena normalità? Se da noi bevi un bicchiere di vino invece che di acqua, ci sarà un maledetto perché. Vita. Siamo Solo Noi. Il Misano World Cicuit. Casa nostra. La vostra gioia.

A cura di Emiliano Tozzi Foto Fabio Casadei

ENTRA SUBITO IN GIOCO

Iscriviti subito all’iniziativa Tutti in Campo

Diffondi la voce e invita i tuoi sostenitori a fare la spesa nei supermercati aderenti e a collezionare da settembre i Codici Sport Più persone parteciperanno, più successo avrà l’iniziativa!

Grazie ai Codici Sport ottenuti, potrai richiedere gratuitamente nuove attrezzature e coltivare la passione e il talento sportivo italiano.

QUESTE SONO LE FASI DELL’INIZIATIVA:

I Codici Sport verranno distribuiti dai supermercati aderenti all’iniziativa fino al 17 novembre 2024

I Codici Sport potranno essere caricati sul sito o sull’App Tutti in Campo fino al 24 novembre 2024

Le attrezzature sportive potranno essere richieste gratuitamente dalle ASD o SSD sul sito dal 25 novembre 2024 al 10 gennaio 2025

Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.