Prosegue il viaggio nello sport di Diogene Magazine
Sommario
Eccoci al quarto numero di Diogene Sport Magazine, il periodico gratuito dedicato allo sport, con uno speciale occhio di riguardo alle discipline cosiddette minori e alle squadre dilettantistiche delle nostre zone, senza per questo trascurare le più importanti protagoniste dello Sport romagnolo. E’ una rivista originale, con redazionali affidati a giovani giornalisti particolarmente competenti nelle varie discipline sportive, corredati da immagini fotografiche prodotte da professionisti. Questo numero si apre con Lorenzo Angelini, diciotto anni appena compiuti, reduce dagli Australian Open juniores. Il giovane tennista forlivese parla della sua esperienza di Melbourne con Emiliano Tozzi. Segue un focus di Emanuele Bandini sul Forlì Calcio, dopo la venticinquesima giornata di campionato. Mattia Siboni ci parla della bianconera squadra di Cesena. Riesplode a Forlimpopoli la passione per il basket, merito dei Baskérs allenati del forlivese Alessandro Tumidei. Enrico Pasini ne parla con Cristhofer Garelli, presidente della squadra forlimpopolese. Ancora Enrico Pasini ci racconta il grande sogno della Pallacanestro forlivese: il salto nella massima serie del basket. Arriva la Romagna del pedale: questo sarà un anno da ricordare! Partirà da Cesenatico la seconda tappa del Tour de France e attraverserà la Romagna per giungere a Bologna, con un grande omaggio a Marco Pantani, che fu capace di vincere nel 1998 sia il Giro che il Tour. Ci racconta tutto Emiliano Tozzi, che ci parla anche dell’emozionante avventura ciclistica di Marco Pantani. Alto livello tecnico ed eleganza sono le caratteristiche delle Farfalle di Gymnica 96. Il Palasport forlivese ha ospitato il 2 e 3 marzo 150 atlete, tra le quali autentiche stelle internazionali delle formazioni italiane e molte atlete della nazionale azzurra che parteciperanno alle Olimpiadi di Parigi. Facciamo il punto con Enrico Pasini, che ci introduce anche nel mondo del pattinaggio a rotelle. Forlì Roller è il sodalizio che da 42 anni è punto di riferimento del pattinaggio nella nostra città. Ancora Enrico Pasini ci parla di uno studente-atleta modello, il giovanissimo (tredici anni) Mattia Szabo, medaglia d’oro della categoria -49kg ai campionati italiani Cadetti di Taekwondo. Emanuele Bandini ci racconta del mondo del Forlì Calcio Giovanile, della sua funzione sociale e formativa. Numerosi sono i benefici dell’attività sportiva, sia a livello mentale che fisico: l’equitazione, ad esempio, favorisce tra l’altro, lo sviluppo dell'equilibrio, la coordinazione motoria, il rafforzamento dei muscoli e stimola il sistema cardiovascolare, promuovendo autodisciplina e fiducia in sé stessi. È sempre Emanuele Bandini a introdurci a questa specialità. Invece Emiliano Tozzi intervista Marilena Rosetti, presidente del Panathlon Forlì e a seguire conversa con Vincenzo Sospiri, a proposito del campionato “Gt World Challenge Asia”, del Campionato Italiano GT e del Lamborghini Super Trofeo. Dieci anni fa è iniziata l’avventura di un gruppo di amici che condivideva la passione per la corsa e il trail running. Oggi Forlì Trail conta oltre 100 iscritti e, fin dai suoi inizi, si è posta obiettivi condivisi, tra cui l'importanza dell'attività fisica, la promozione della cultura dello sport amatoriale e agonistico, la valorizzazione di luoghi e territori e la solidarietà. Concludiamo questo numero parlando di buone pratiche olistiche, come lo Yoga e il Power Pilates, che hanno l’obiettivo di offrire benefici alla persona in tutta la sua interezza, mettendo in primo piano l'equilibrio tra corpo e mente.
3 TENNIS
4 FORLÌ CALCIO
5 CESENA CALCIO
6 BASKERS FORLIMPOPOLI
7 BASKET FORLÌ
8 CICLISMO
9 CICLISMO
10 PATTINAGGIO ARTISTICO
11 GINNASTICA RITMICA
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18 TRAIL RUNNING
19 YOGA & POWER PILATES
Supplemento a Diogene n. 1215 del 11 marzo 2024
Aut. Trib. Di Forlì 9/1988 del 29 marzo 1988
Editore: Pigreco s.r.l. Viale Gramsci, 34 Forlì Tel. 0543/552121
Direttore Responsabile: Marco Viroli
Fotocomposizione: Pigreco s.r.l.
Raccolta Pubblicitaria: Pigreco s.r.l. Viale Gramsci, 34 Forlì Tel. 0543/552121
Foto di copertina: Fabio Casadei
Stampa: Nuova Tipografia, Via Enrico Berlinguer, 1/7, Forlimpopoli
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GIARDINAGGIO
18 anni appena compiuti (il 4 marzo) ma al telefono la sua voce tradisce una maturità adulta e acquisita. Una racchetta sempre in mano dall’età di 4 anni e mezzo, da quando frequenta ininterrottamente il Circolo Tennis Carpena, fino ad arrivare là. Letteralmente dall’altra parte del mondo agli Australian Open Juniores.
“Ho avuto accesso al tabellone principale perché ero in finale in un torneo di doppio concomitante con le qualifiche e quindi ho potuto avvalermi dello “Special Exempt”. Incontro il numero 29 al mondo juniores, il russo Derepasko e vinco 6-3 3-6 6-4. Mi fermo al secondo turno contro Sakamoto che poi vincerà il torneo.
Gli Open d’Australia. Un sogno a occhi aperti. “Ho vissuto due settimane a contatto con una realtà in cui è stato come essere improvvisamente catapultati nel metaverso. Ti trattano da professionista e come tale condividi tutto, spogliatoi compresi. Finisco la mia prima partita di uno Slam e devo andare dai media per l’intervista di rito. Arrivo negli spogliatoi con dei crampi atroci (immagina anche la tensione oltre lo sforzo) e trovo Zverev davanti a me.
“Crampi?” Mi chiede. Gli dico di sì. “Non sederti. Tieni questa e prendila subito.” Gentilissimo. Fortuna ha voluto che il preparatore del mio compagno nel torneo di doppio, fosse anche il suo. Così ho potuto assistere alla sua partita nei quarti con Alcaraz e in semifinale con Medvedev, dal box del suo team".
Esperienza formativa direi.
“Assolutamente pazzesca. Ti rendi conto di quanto il coaching nel nostro tennis attuale sia fondamentale.”
È valso anche per Sinner in finale?
“Certamente. Dopo i primi due set Sinner era praticamente fuori dalla partita. Parlare con Vagnozzi lo ha cambiato come giocatore. Incredibile.
E tu, come reagiresti un domani trovandoti al posto di Sinner?
“Domanda tosta. Contentissimo perché avrei raggiunto un traguardo incredibile, gestendo una pressione incredibile.”
Obbiettivi per il futuro?
“Arrivare a fare in questa stagione tutti gli Slam da juniores. Sarebbe già un bel punto di partenza.”
Lorenzo Angelini. Questo è il suo tennis.
La leadership del Forlì FC: Una visione ambiziosa e progetti di crescita
Dopo 25 giornate, il Forlì si è affermato come capolista nel Girone D del campionato di calcio di Serie D, accrescendo l’entusiasmo e le prospettive di una promozione diretta in Serie C. Abbiamo avuto l’opportunità di discutere di questa brillante performance con Gianfranco Cappelli, il presidente del Forlì Football Club. Quanto è difficile guidare una società come il Forlì?
Sono estremamente felice per i risultati finora ottenuti e la gestione complessiva del Club. Dal settore giovanile alla prima squadra e fino agli uffici, la macchina organizzativa è stata ben orchestrata. Gestire e guidare il Forlì è un impegno notevole, considerando il numero di persone coinvolte e le alte aspettative che circondano la società. Tuttavia, l’onore di essere a capo di un Club così prestigioso supera di gran
lunga gli sforzi economici e di tempo richiesti.
Come si costruisce una società vincente?
Per vincere nel calcio, ritengo che sia essenziale concedersi il tempo necessario. Berlusconi è stato un’eccezione come presidente, vincendo immediatamente. Per quanto mi riguarda la pazienza è stata fondamentale, così come la scelta accurata dei collaboratori per i ruoli al di fuori del campo, preferibilmente giovani che si adattano meglio alla rapida evoluzione del settore. Infine, per superare gli altri, è cruciale prestare attenzione ai dettagli. C’è ancora un vasto potenziale nell’ambito sportivo. Miriamo a diventare una squadra più cinica e non metto limiti.
Quali sono i progetti che hai in mente per il Forlì del Futuro?
Il progetto prevede una crescita costante del-
Via Macero Sauli, 5 (FO) Tel 0543 721263 APPLICAZIONI
la struttura dell’azienda Forlì FC, rendendola sempre più potente e rapida. L’obiettivo è rafforzare la società per sviluppare progetti che rendano il club attraente per sponsor e tifosi, come dimostrato dagli attuali partenariati e dal progetto “Euronics Forlì nelle scuole” rivolto agli istituti primari della città.
Il Forlì Calcio può diventare un simbolo per la città?
Il crescente afflusso di forlivesi allo stadio è un segnale positivo. In particolare, la presenza di oltre 200 ragazzi under 18 durante la partita Forlì-Imolese dimostra il successo delle iniziative di intrattenimento, inclusi dj set, che sono rari nella nostra categoria. Il fatto che lo stadio Morgagni sia gestito dal Forlì FC fino al 2033 è considerato un valore aggiunto. Nonostante l’impianto sia eccellente e abbia ospitato partite europee delle Nazionali, ci sono piani per perfezionare il piazzale e l’illuminazione all’ingresso, con il coinvolgimento del Comune. Tra le necessità del Club c’è anche il miglioramento del campo “Federale” per trasformarlo in un gioiello funzionale per il settore giovanile, che ha una forte necessità di campi di qualità.
- INFISSI IN ALLUMINIO E IN PVC
- INFERRIATE DI SICUREZZA
- ZANZARIERE E TENDE DA SOLE
- PERSIANE - TAPPARELLE
- VETRI A CAMERA - BOX DOCCIA
- VENEZIANE - PORTE BLINDATE
- INFISSO LEGNO/ ALLUMINIO
- PORTE INTERNE IN LEGNO
- PORTE A SOFFIETTO
- CHIUSURE BALCONI
- PORTE GARAGE
Sogna Cesena, sogna...
“Una potenza misteriosa mi spinge verso una meta che ignoro. Finché non l’avrò raggiunta sarò invulnerabile, invincibile.”
Napoleone Bonaparte, per ragioni di ordine temporale, non poteva certo essere entrato in contatto con il Cesena di Toscano… eppure, una delle sue più consistenti citazioni sembra rifarsi proprio al percorso del Cavalluccio: ostinato, deciso e capace di sfociare nei sentieri di un sogno proibito. Già, perché dai tempi funesti del fallimento (datato 2018), i bianconeri non hanno più passeg-
giato nell’anticamera del sogno, volgarmente chiamata “Serie B”. Hanno costruito, loro. Mattone su mattone, delusioni e tifo sfrenato annessi. La Curva Mare non ha mai mollato i propri beniamini, così come non si è mai fatto attendere il calore di tutto l’Orogel, pronto a tastare il sold out in ogni occasione utile. Questo, forse, è uno dei motivi che hanno spinto la nuova proprietà a puntare forte sulla piazza romagnola, differente dalle competitor per motivi d’anima, purezza e vibrazioni, esulanti dal campo o dal mero risultato sportivo.
Siccome, tuttavia, siamo inclini a provare attrazione per le migliori alture, può valer la pena osservare questa rincorsa con occhio romantico; partendo, per esempio, dalla stagione monstre di Christian Shpendi. Il gemello del goal, “orfano” del forte Stiven, ha imbarazzato le retroguardie nemiche con regale eleganza, superando i 15 centri in campionato e ritagliandosi uno spazio nell’Olimpo degli Indimenticabili, grazie soprattutto ai dettami estetici messi al sevizio di compagni e spettatori. Quindi torniamo alla Grande Bellezza. Attenzione: mica quella di Sorrentino, bensì di Mimmo da Reggio. L’uomo paziente, passionale e capace di spazzare lontano il vociare scontento di chi, appena una stagione fa, si era visto strappare dalle mani una promozione agognatissima e dunque ne chiedeva l’avvicendamento, inconsapevole di ciò che sarebbe accaduto pochi mesi più avanti. La banda bianconera, per l’appunto, sta accarezzando una promozione virtualmente in cassaforte, propiziata anche dalle reti di Kargbo e Corazza o dal senso d’appartenenza di Pieraccini e Berti, rincasato dal prestito fiorentino e artefice di un’annata sportiva a dir poco sensazionale. Sarebbe poi sciocco non menzionare “Gigi” Silvestri, il granitico uomo delle retrovie che ha plasmato la difesa bianconera condendola con il gradito vizietto del goal… o Pisseri, capace di collezionare più di 15 clean sheet e fornire nuovo vigore ad una retroguardia in fortissima crisi d’affidabilità. Non basta: perché Donnarumma, Adamo e Prestia, per esempio, vantano di buonissima compagnia in termini qualitativi, dato che esplicita degnamente una rincorsa lucida, famelica e pronta a far scoppiare i cuori di un popolo impareggiabile.
C
Basket C: Forlimpopoli ai play-off sogna assieme ai suoi baskérs
Sognati, probabilmente, poi a un certo punto sperati, quindi cercati e, alla fine ottenuti. Sicuramente, però, non programmati né programmabili all’inizio di questa stagione sportiva 2023-2024 e, pertanto, ancora più entusiasmanti da vivere, adesso. Sono i play-off per la promozione in serie B Interregionale che la Chemifarma Baskérs Forlimpopoli ha saputo conquistare a fine febbraio inserendo nel girone di ritorno una marcia in più rispetto a tutte le sue avversarie del campionato di C unica emi-
liano-romagnola. Un’accelerazione repentina che l’ha portata a vincere 7 partite consecutive, mantenendo inviolato da inizio torneo il proprio campo (9 vittorie su 9 al Pala Vending) e conquistando matematicamente grazie al successo interno sulla capolista Virtus Medicina e con due turni d’anticipo sulla fine della prima fase, uno dei primi tre posti del girone B. Quelli che danno diritto a giocarsi, con le prime tre del raggruppamento tutto emiliano, il solo posto disponibile per la quarta serie del basket italiano.
Che venga raggiunta o meno, la passione per la palla a spicchi nel paese artusiano, è definitivamente riesplosa per merito della squadra allenata dal forlivese Alessandro Tumidei. Un gruppo con qualità offensive innegabili, ma soprattutto ermetico in difesa, che rispecchia il Dna e l’ambizione di una società che dalla sua fondazione nell’estate 2013, ha davvero mosso passi da gigante. «La partita contro Medicina che ci ha dato la qualificazione ai play-off è stata un’emozione anche perché il palasport era strapieno e questo ripaga del grande impegno che abbiamo messo per ricoinvolgere dopo il Covid, i forlimpopolesi, le famiglie, le associazioni – spiega il presidente dei Baskérs, Cristhofer Garelli -. La squadra, poi, è davvero coesa, lavora bene assieme e mi ha trasmesso ben presto sensazioni positive che il campo ha confermato. Anche la stessa sconfitta di un solo punto a Medicina all’andata, segnalava che stavamo lavorando bene e quando il calendario non è stato più in salita come all’inizio, ne abbiamo colto i frutti». La post season scatterà il 23 marzo con un girone a 6 e gare incrociate di andata e ritorno con le formazioni del girone A. «Ci porteremo dietro 4 punti frutto dei successi negli scontri diretti con medicina e Global Sistem Bologna che si sono qualificate con noi – illustra Gardelli -. Giocate le 6 gare, le prime 4 classificate si incroceranno in semifinali e finale promozione. Non so dove arriveremo, ma ce la giochiamo a testa alta». Con la consapevolezza, poi, di avere già fatto tanto per essere stato il primo anno di un nuovo ciclo. «Dopo 5 anni, quello bellissimo e vincente di coach Alessio Agnoletti si era chiuso e ripartivamo da tecnico e squadra rinnovata: non era facile ottenere questi risultati e non erano neppure programmati alla vigilia. Non siamo partiti con grandi proclami, ma nella forza dello staff tecnico e del gruppo, ci crediamo».
BASKET A2
Basket A2: Unieuro Forlì alle porte del sogno
Un mese per scattare in pole ai play-off
Il mese che può spalancare nuovamente davanti alla Pallacanestro 2.015 le porte del grande sogno. È quello che coincide con l’inizio della primavera, la stagione nella quale un cammino lungo oltre cinque mesi, giunge al suo più atteso e importante traguardo: la proclamazione delle due regine del campionato di serie A2 che faranno il tanto agognato salto in massima serie. Un’incoronazione che avverrà nella seconda settimana di giugno, dopo una selezione naturale tra 16 aspiranti al trono effettuata attraverso tre turni di play-off. In questa scrematura meritocratica, sportivamente tanto crudele quanto appas-
sionante, non fanno fede i titoli acquisiti per dinastia, gli alti gradi conseguiti sul campo nelle precedenti battaglie. Non ci sono principesse che attendono solo che giunga il proprio momento, in quanto prime nella linea di successione. No, tutte le 16 pretendenti possono ambire in egual misura ad agguantare uno dei due scettri a loro destinati. Non è vero, però, che in questa particolarissima corsa ad eliminazione, ognuna scatti esattamente al fianco delle altre e dietro la stessa linea di partenza. C’è chi un passo avanti è autorizzato a farlo già prima che lo start si accenda. Sono le due vincitrici dei
gironi Verde e Rosso del campionato, le quali un vantaggio da sfruttare in questa volata verso il traguardo ce l’hanno, e potenzialmente per tre volte: quello del “fattore campo”, di giocare sul proprio terreno prima, seconda ed eventualmente quinta e decisiva partita di ogni serie. Finalissima compresa. È a questo, non determinante, ma comunque significativo vantaggio, che ebbe già lo scorso anno, che punta l’Unieuro. Per guadagnarselo ha davanti 5 gare nelle quali dovrà vincere lo sprint con la Fortitudo Bologna e chiudere la regular season davanti a lei. Un’apnea di un mese che si concluderà il 21 aprile con tre partite in trasferta e due in casa, Nessuna può definirsi scontata. Solo vivendo si scoprirà, infatti, se l’ultimo turno sul campo di Latina, attualmente 12ª nel girone Verde, ma ancora in lizza per agganciare i play-out salvezza, vedrà la squadra di coach Antimo Martino sfidare una formazione già retrocessa o ancora in cerca di punti preziosi. Il cammino dell’Unieuro parte da Casale Monferrato, prosegue in casa il 30 marzo con la JuVi Cremona (e fare doppietta è plausibile), poi arrivano le due gare-verità: il viaggio nella caldissima Vigevano, la “Salonicco d’Italia”, e il big match con Cantù seconda forza dell’altro raggruppamento. Non perdere colpi, o troppi colpi, in queste gare, deciderà probabilmente chi arriverà prima. E se fosse l’Unieuro, il sogno ripartirebbe esattamente dall’immagine cullata un anno fa, ma con due condizioni diverse che potrebbero modificare completamente il risveglio: averlo già sognato e sapere che effetto fa, e avere al fianco una città compatta e non lacerata dall’alluvione come negli scorsi play-off.
CONSULENZE PER:
• Incidenti
• Infortuni e malattie
• Incendi e furti in genere
• Infortuni sul lavoro
• Malasanità
RECUPERO DANNI
Tour e Giro: la Romagna c’è
Per la Romagna a pedale il 2024 sarà certamente un anno da ricordare, insieme a una primavera che prima si tingerà di rosa fino a diventare gialla in estate, come i campi di grano che caratterizzano la nostra campagna. Lungo le strade che hanno dato i natali a Pascoli, Baldini, Pantani, Pambianco e la Nove Colli. Per la prima volta nella sua storia, il Tour de France partirà dal nostro Paese, disputando le prime tre tappe del suo percorso tra Firenze e Torino. Sarà quindi il capoluogo toscano a dare il via alla centoundicesima edizione della “Grane Boucle”, omaggiando Bartali (di cui ricorrono quest’anno i 110 anni
della nascita) e le sue due vittorie a Parigi nel ’38 e ’48, fino a giungere due giorni più tardi a Torino, celebrando Coppi e i suoi successi del ’49 e ’52. (entrambe le volte in coppia col Giro, primo corridore nella storia del ciclismo a riuscire in una simile impresa). Un tuffo nella memoria e appunto la Romagna. Il 30 giugno si snoderà da Cesenatico fino a Bologna la seconda tappa, omaggiando Pantani e quel suo essere stato il perfetto trade union, delle due classicissime del pedale. Ultimo ciclista ancora oggi, capace di vincere nella stessa stagione (1998) Giro e Tour. Così la Romagna attenderà il Giro di Francia,
a seguito dello sfrecciare dei “girini”, nella tredicesima tappa della corsa rosa venerdì 17 maggio. Partenza da Riccione ricordando Ercole Baldini, con un traguardo volante proprio a Villanova di Forlì al chilometro 65.8, dentro una tappa in cui con ogni probabilità si assisterà a un arrivo in volata del gruppo nella città emiliana di Cento, dopo 150 km di assoluta pianura. Giallo e rosa. I colori che la nostra terra identificherà, insieme a quel mezzo che oggi viene riconosciuto come un “ecologico cavallo d’acciaio”, ricordando chi sia stato grande sui pedali anche dalle nostre parti. Perpetrando una tradizione in cui la bicicletta rimane come “e’ mutòr” un solare inno di libertà. Quando la fatica e la voglia di rivalsa, vincono ogni cosa. Tra una goccia di sudore e una borraccia vuota. Lanciata, a bordo strada.
E va su…
Quando.
Quando la fatica supera il gusto.
Ma lui pelato, non ne voleva sapere. Un omino con le ruote contro tutto il mondo. E poi. Poi capita che quel diritto alla fatica ti venga improvvisamente tolto. Il diritto all’agonia, da abbreviare a ogni tornante. L’orecchino che brilla al sole, insieme a quella pendenza che cresce inarrestabile. Come la sua fatica. Inarrestabile.
“Perché vai così forte in salita?”. Ci aveva pensato un attimo e aveva risposto, questo non riesco a dimenticarlo: “Per abbreviare la mia agonia”.
Come disse un giorno a uno stupito Gianni Mura. Quando gli incidenti non riescono a fermarlo, ci pensa una mattina a Madonna di Campiglio. E da quel giorno, Marco Pantani non c’è più stato. Non c’era più. Rimase un’emozione. Lunghissima come
le sue salite tra Italia e Francia, per un destino ironico e spietato che te lo fa ricordare, proprio perché il più rapido a scalare il “Monte Calvo” ancora oggi è stato lui. 46 minuti in tutto per percorre 21 km di fuoco, deserto e sole. Dove il cuore di Tom Simpson scoppia vittima delle anfetamine. E poi l’Alpe d’Huez e quella catena che a Oropa salta, facendolo diventare uno sprinter in salita. E va su…
INFERRIATE CANCELLI PARAPETTI FIORIERE IN ACCIAIO SU MISURA RECINZIONI SCALE PERGOLATI
Aspettavi solo l’istante in cui la bandana volava in aria e tu dal televisore pensavi soltanto: “Ecco adesso parte.”
Senza calcoli apparenti. Per finire quell’agonia che quanto prima andava terminata. Senza tempo per voltarsi indietro. Quando vince il Giro d’Italia vorrebbe fermarsi, almeno un attimo. Ma non può.
“Luciano avrebbe voluto che andassi.” Arriva al Tour de France come uno scappato di casa. Senza allenamento. Senza forza nelle gambe. Ma Luciano avrebbe voluto così. Luciano Pezzi. Un ciclista partigiano, il mentore della sua carriera. Cinque minuti da Hullrich la prima settimana. Poi arriva la pioggia e il freddo di Les Deux Alpes. Li schianta tutti e sul tedesco di minuti ne guadagna nove. La maglia gialla a Parigi con Gimondi sul podio, come fu per Luciano 33 anni prima al fianco di Felice. Così da allora, più nessuno ha vinto Giro e Tour lo stesso anno. In perfetta e mistica
Pattinaggio: in pista e al fianco della città
Da 42 anni Forlì Roller vince sempre due volte
Da 42 anni, la sua non è solo una missione sportiva, ma a tutti gli effetti sociale. Passano i tempi, le mode e i modelli di riferimento per bambini e bambine, cambiano i loro bisogni e quelli delle famiglie, ma Forlì Roller c’è sempre e continua ad essere un punto di riferimento con l’obiettivo di appassionare, creare comunità e coinvolgimento. «Vogliamo portare il pattinaggio a rotelle tra la gente, permettere a tutti di avvicinarsi a questo sport, di sperimentarlo e praticarlo», spiega
il vice presidente di Forlì Roller, Andrea Buccioli. Poi è vero che nella città di San Mercuriale la storia dell’artistico a rotelle, della solo dance, dei gruppi spettacolo e del pattinaggio corsa, è stata ed è tuttora ricca di campioni e costellata di successi, ma il primo pensiero è di dare attraverso lo sport un servizio e fare provare un piacere. «Ogni nostra stagione si apre di fatto nel momento in cui si chiude quella precedente, con una grande festa di fine anno, a giugno, che ci consente
di mostrare la nostra realtà ai forlivesi e di avvicinare ogni volta 40-50 bambine e bambini molti dei quali si iscriveranno ai corsi– illustra Buccioli -. Partecipiamo, poi, ad eventi in collaborazione con associazioni e quartieri e, da due anni, teniamo un summer camp al parco di via Ribolle che permette ai più piccoli di divertirsi ed esprimere coi pattini». Adesso Forlì Roller è un sodalizio che ha incrementato da 8 a 10 i propri soci, conta 16 allenatrici, 2 consulenti esterni, 2 fisioterapisti professionisti, 170 praticanti nell’artistico, 30 nella corsa e persino un gruppo di 20 adulti. La “squadra” biancorossa partecipa a campionati Fisr, Uisp e Aics. Con risultati straordinari già dalle prime competizioni di questa stagione. «Ormai è da anni che ospitiamo al Pala Galassi il Trofeo Mariele Ventre dedicato ai gruppi Under 12 di tutta Italia che si esibiscono sulle note dei brani dello Zecchino d’Oro: ebbene, dopo tanti podi conquistati, finalmente a fine gennaio abbiamo vinto la 26ª edizione con “Il panda con le ali”. I nostri 28 atleti erano tra i più giovani, così come lo erano le loro allenatrici capeggiate da Aurora Coveri». Proprio lei ha gareggato nel Gruppo Show che a fine febbraio ha ottenuto il secondo posto ai campionati regionali federali con l’esibizione “Parnassus, l’uomo che voleva ingannare il Diavolo”. «Un grande risultato, tanto più perché ha consentito alla nostra squadra di qualificarsi ai campionati italiani». Quelli che si sono appena svolti a Conegliano Veneto.
Forlì Roller c’era, così come ci sarà in una miriade di gare tra cui spiccano i campionati interregionali di solo dance al pattinodromo di via Ribolle il 15 e 16 aprile «Allenate dalla pluricampionessa mondiale Anna Remondini, e quelle dell’artistico da Monica Pironi, abbiamo nuove leve che porteranno avanti al meglio una grande tradizione».
Ritmica: le “farfalle” di Gymnica 96
Volano alte agli italiani a squadre di Forlì
Uno spettacolo di maestria tecnica ed eleganza che ha portato oltre 2.000 persone sulle tribune del Pala Galassi per ammirare, per la prima volta da vicino in città, il volo delle “farfalle” più belle d’Italia ed Europa. Il palasport forlivese ha ospitato il 2 e 3 marzo, la seconda tappa del campionato nazionale di serie A, A2 e B di ginnastica ritmica e per due giorni si sono susseguiti sulla pedana gli esercizi di 150 atlete tra le quali autentiche stelle
enuta enuta
internazionali delle formazioni italiane e molte atlete della nazionale azzurra che parteciperanno alle Olimpiadi di Parigi. Tra loro Sofia Raffaeli e Milena Baldassarri, la ravennate che prima di trasferirsi all’Accademia della Ritmica di Fabriano, dagli 8 ai 13 anni si è svezzata a Forlì alla Gymnica 96. E proprio la società presieduta da settembre da Alessandro Fossi, ha organizzato il grande evento assieme alla Federazione Ginnastica per celebrare la pro-
mozione in A2 avvenuta la stagione scorsa e dare un nuovo segnale di rinascita della città attraverso lo sport di più alto livello. «Tutti, dai vertici federali, ai giudici, sino ai membri delle 37 società ospitate, ci hanno fatto i complimenti per l’accoglienza, la struttura davvero ideale e per l’organizzazione, efficace ed efficiente, della manifestazione – ammette Fossi -. Anzi, c’è di più: la Federazione si è detta disposta a tornare qui ogni anno per dare continuità a una collaborazione che ha portato in città il campionato più bello e d’alto livello del mondo». L’auspicio è che possa accadere veramente e con Gymnica 96 ancora in A2. Sì, perché il campionato italiano consiste in 3 tappe: la prima si è svolta a Chieti e la terza si è appena disputata ad Ancona con le prime 6 delle 12 partecipanti a ogni categoria, che si presenteranno a Torino per le Final Six che assegneranno il titolo nazionale e le 3 promozioni. Altre 3, invece, sono le retrocessioni. Forlì, dopo l’11° posto di Chieti, «ma avevamo un’atleta out per infortunio e non potevamo schierare l’ungherese Hanna Panna Wiesner», ha fatto l’exploit in casa. Terza a meno di un punto da Terranuova ed Opera Roma e risalendo al 9° posto con lo stesso punteggio complessivo della 7ª. Grande prova quella delle “farfalle” allenate da Chiara Domeniconi. «È il frutto del lavoro suo e di Matteo Bartolini, che ha presieduto la società per quasi 20 anni e l’ha condotta a questi livelli– rende merito Fossi -. Quando in estate, lasciando per motivi personali, mi chiese una mano, gliel’ho data con entusiasmo perché Gymnica 96 è una realtà vitalissima che conta 260 atlete e 14 tra allenatrici ed istruttrici». Una società che spera ora di ritrovare spazi adeguati nei quali fare allenare le sue promesse. «Dopo l’alluvione abbiamo spostato l’agonistica alla palestra dei salesiani dove s’allenano 30 ragazze, ma avremmo bisogno presto di una riqualificazione della “Mercuriali” che dia spazi distinti a noi e alla ginnastica artistica».
Pranzo di Pasqua Menù Pranzo Lunedì dell'Angelo Menù
CROSTINI MISTI DELLA CASA
CANNELLONI AGLI STRIDOLI TAGLIATELLE AL RAGÙ
AGNELLO CON SPINACI ARROSTO DI CONIGLIO
SALSICCIA CON PATATE FRITTE
VERDURE DI STAGIONE GRATINATE
DOLCE AL CUCCHIAIO
ACQUA, VINO DELLA CASA CAFFÈ, DIGESTIVO
CROSTINI MISTI DELLA CASA
CAPPELLETTI IN BRODO TAGLIATELLE AL RAGÙ
AGNELLO CON SPINACI ARROSTO DI CONIGLIO
SALSICCIA CON PATATE FRITTE
VERDURE DI STAGIONE GRATINATE
DOLCE AL CUCCHIAIO
ACQUA, VINO DELLA CASA CAFFÈ, DIGESTIVO
L’Edera Taekwondo aggiunge un nuovo titolo alla sua già nutrita bacheca di trofei. A febbraio, il 13enne forlivese Mattia Szabo ha conquistato la medaglia d’oro della categoria -49kg ai campionati italiani Cadetti svoltisi al Pala Gianni Asti di Torino. Un risultato straordinario per un ragazzo giovanissimo che ancora è cintura rossa e che, dopo essersi laureato campione regionale per l’Emilia-Romagna, prendeva parte appena alla sua seconda gara importante a livello nazionale. Nel 2023 aveva esordito a Roma alla Coppa Italia: era il più giovane del gruppo schierato dalla polisportiva forlivese e fu eliminato al primo incontro per mano del futuro campione italiano di categoria. Quest’anno, con tanto lavoro alle spalle per migliorare la propria
tecnica e una grande voglia di emergere a spronarlo, è arrivato il titolo tricolore dopo un percorso senza incertezze sino alla finale. Szabo, in gara assieme alla forlivese Martina Mingozzi nella categoria -47kg e accompagnato dall’allenatrice Alessia Sturari (anch’essa al debutto in un campionato italiano), ha saltato per sorteggio i sedicesimi di finale, poi agli Ottavi ha superato il genovese Davide Di Maio in due round e altrettanto ha fatto nei Quarti con il campano Andrea Sestito. Sempre con un netto 2-0 si è, quindi, aggiudicato la semifinale contro il torinese Nicola Montalto e solo nella finalissima ha ceduto un round, il secondo, al lombardo Christian Garbarino. Una grande reazione nel terzo, però, ha consentito al giovanissimo
della Polisportiva Edera di portarsi avanti di 4 punti e di controllare, poi il veemente ritorno dell’avversario sino al successo finale. «Mattia è davvero un ragazzo splendido anche dal punto di vista umano e sono felicissimo per questo suo risultato ottenuto in una competizione nazionale nella quale lui, ancora cintura rossa, affrontava tanti avversari già cintura nera – spiega il direttore tecnico della società forlivese, Filippo Rosati -. Si è fatto le ossa in palestra e ora era pronto, a livello fisico e mentale, ad affrontare la sua prima competizione davvero importante». Origini romene, Mattia il prossimo anno si iscriverà al Liceo Scientifico di Forlì, ma già adesso è il perfetto esempio di studente-atleta “modello”. «Ha davvero la testa sulle spalle e ci tiene tantissimo allo studio – afferma Rosati – e la sua famiglia non è mai invadente nel suo percorso sportivo. Si allena sino a 5 volte alla settimana per due ore e mezza al giorno e un fine settimana al mese partecipa anche ai raduni regionali. Il suo prossimo passo sarà guadagnarsi la cintura nera e sarà un impegno importante e un grande traguardo». Da cui, però, ripartire verso nuovi impegni e, auspicabilmente, nuovi successi.
Il Settore Giovanile e Academy del Forlì FC si dedica a garantire a tutti i giovani l’opportunità di praticare il calcio all’interno della squadra locale. Gianluca Buratti svolge il ruolo di Responsabile delle Attività di Base, mentre Sergio Domini è il Responsabile del Settore Giovanile. In questa intervista, Sergio Domini condivide dettagli e riflessioni sulle attività svolte all’interno del loro settore.
Qual è la tua concezione del settore giovanile?
Il settore giovanile, secondo la mia visione, rappresenta uno dei pilastri fondamentali di una comunità. Funge da specchio dei valori veicolati dalla prima squadra e incarna lo stemma
che indossiamo sul petto. Io miro a creare un ambiente personalizzato per i ragazzi e gli allenatori, basato sulla condivisione costante e sulla crescita, rispettando le tappe evolutive dei giovani in sintonia con gli orientamenti societari. Un settore giovanile di valore è quello che riflette l’identità della città, coinvolgendo equamente famiglie e imprese locali, e facilitando il tutto attraverso un sistema meritocratico, con l’obiettivo finale di promuovere il più possibile giovani talenti in prima squadra.
Oltre alla sua fondamentale funzione sociale, il settore giovanile si propone anche di formare calciatori per la prima squadra. A che punto
ci troviamo?
La formazione, sia tecnico-calcistica che umana, è essenziale. La creazione di giocatori per la prima squadra è uno degli obiettivi primari, e stiamo lavorando in stretta collaborazione con la società per garantire che ciò avvenga in modo naturale, senza forzare i tempi.
Puoi fornirci una valutazione di questa stagione del settore giovanile?
Il bilancio fino a questo punto è positivo, sono soddisfatto ma non appagato. Ho incoraggiato tutti a concentrarsi sulla crescita costante dei nostri giovani anziché sul risultato finale. Questo approccio è fondamentale per i nostri allenatori, poiché, nonostante la storica reputazione di Forlì, liberarsi mentalmente dall’aspettativa di risultati permette una migliore connessione con i ragazzi. Questi, a loro volta, percepiscono in modo diverso il lavoro durante gli allenamenti e le partite, aumentando lo spirito di squadra e sacrificio.
Un messaggio per i ragazzi e le famiglie?
Il nostro obiettivo è mettere a disposizione di tutti i nostri ragazzi ogni risorsa possibile per la loro crescita. Ci interessa che crescano prima come individui e che, una volta oltrepassato il cancello, si sentano a casa. Vogliamo che si dedichino a se stessi, in equilibrio con il sogno di diventare buoni giocatori e persone eccezionali. Alle famiglie, voglio esprimere il mio sincero ringraziamento per la loro disponibilità e la fiducia che ci hanno concesso.
“Passione a cavallo: esplorando il mondo equestre a Forlì e dintorni”
L’equitazione è uno sport che richiede impegno fisico e mentale, offrendo numerosi benefici. Dal punto di vista fisico, favorisce lo sviluppo dell’equilibrio, la coordinazione motoria, il rafforzamento dei muscoli e stimola il sistema cardiovascolare. Anche le attività collaterali, come la cura del cavallo, costituiscono un valido esercizio. A livello mentale, l’equitazione promuove responsabilità, pazienza, autodisciplina e fiducia in sé stessi. La relazione con il cavallo può portare a una connessione spirituale, offren-
do un’opportunità di evasione dallo stress quotidiano. A Forlì e dintorni sono presenti numerosi maneggi che offrono la possibilità di fare questa esperienza. Ne esamineremo quattro ora, mentre nelle prossime edizioni tratteremo anche degli altri.
La Scuderia Gruppo Romagna Attacchi ASD, con sede a Forlì in via Borghetto Ferrovia, ha visto la luce il 18 febbraio 2014, dando forma a un sogno condiviso da un appassionato gruppo di amanti dei cavalli
e delle carrozze. Alla guida di questa iniziativa si trova Ivano Cavina, presidente e tecnico di secondo livello della Federazione Italiana Sport Equestri, affiliata al Coni. Fin dalla sua fondazione, la Scuderia ha vissuto una crescita significativa nel numero di agonisti. Nel corso del 2023, la squadra ha partecipato con successo alle gare più prestigiose sia in Italia che in Ungheria, rappresentando con orgoglio il Gruppo Romagna Attacchi all’Europeo con un atleta nella categoria Children. Il 2024 si preannuncia altrettanto promettente, con un ricco programma di competizioni. L’avvio è fissato a Padova il 6/7 aprile, seguito da un altro importante appuntamento a Ravenna l’11/12 maggio. La Coppa delle Regioni terrà alta l’adrenalina dal 21 al 23 giugno, mentre alle Ponyadi la squadra si presenterà con slancio dal 22 al 28 luglio. L’Eurohaflinger in Austria dal 18 al 25 agosto sarà un’occasione per mostrare l’impegno e la passione del Gruppo Romagna Attacchi. Concluderanno la stagione partecipando ai Campionati Italiani di Completo dal 18 al 20 ottobre.
L’Oasi delle Emozioni ha aperto le sue porte in Via Nuova 30, Mensa Matellica, nel dicembre 2022. Nonostante le dimensioni contenute, la struttura è estremamente
funzionale, orientata al divertimento con i cavalli e al benessere mentale e fisico di questi magnifici animali. L’Oasi offre ampi paddock per lo stallo, vasti spazi verdi per il pascolo e l’esercizio fisico, nonché due campi da lavoro: uno in sabbia, drenato e illuminato, e un campo da Cross in erba. Inoltre, la struttura è dotata di una giostra coperta che consente l’attività anche nei giorni di pioggia. Le attività sportive includono Dressage, Salto Ostacoli e Completo, con la collaborazione di istruttori esterni qualificati. La responsabile, Tabita Gurioli, ha iniziato la sua carriera come istruttrice di equitazione nel 2012, insegnando in varie strutture prima di acquisire questa nuova proprietà e scuderia. Specializzata nell’addestramento dei cavalli giovani, Gurioli offre anche cavalli disponibili per diverse attività, dalla semplice passeggiata alle competizioni sportive, inclusi soggetti idonei per fide e mezze fide. Quest’anno sono in corso lavori di doma su alcuni giovani cavalli e una cavalla spagnola si prepara al debutto nel
Completo, con la partecipazione prevista alle competizioni primaverili.
Il Maneggio Moffa sorse nel suggestivo borgo di Fiumana, adagiato sulle prime colline di Forlì, nel primo fine settimana di marzo del 1980. I familiari di Elisa e Laura Moffa, diedero inizio a questa affascinante storia acquistando un terreno inizialmente destinato a un campo da calcio, trasformandolo poi in un incantevole maneggio. Nonostante le sfide affrontate nel corso degli anni, dalla pandemia di Covid all’insidiosa alluvione del maggio 2023, il maneggio ha resistito grazie al sostegno fondamentale dei volontari, della famiglia e di tutti coloro che con affetto li hanno sostenuti. Da oltre 40 anni, il Maneggio Moffa offre lezioni di equitazione, emozionanti escursioni a cavallo e servizi di pensione per i loro amati cavalli. La costante ricerca della perfezione si manifesta nell’impegno per il benessere equino e nel desiderio di soddisfare tutte le persone appassionate di questo affascinante mondo equestre.
Il Raggio Di Sole è situato nel cuore di Forlì, nei pressi del Parco Urbano, è caratterizzato da spazi un po’ ridotti ma intraprendente nell’offerta di molteplici iniziative ludico educative. La peculiarità del maneggio risiede nell’accogliere cavalli provenienti da situazioni difficili o troppo avanzati in età per competizioni sportive di alto livello. Attualmente, vengono offerti corsi di equitazione per ragazzi dai 9 anni in su, promuovendo anche attività assistite. Per i più giovani, a partire dai 3 anni, vengono proposte esperienze avvincenti nella natura con l’avvicinamento ai pony e giochi mirati a sviluppare coordinazione ed equilibrio. Dai 6 anni in poi, le opportunità si ampliano con lezioni di volo, ginnastica artistica a cavallo e persino un mini-circo che include acrobazie aeree e giocoleria, anche con l’uso del fuoco. Le competenze acquisite in queste attività si trasformano in spettacoli coinvolgenti.
Roast-beef rucola pomodorini e grana
Ravioli burro e salvia
Cappelletti al ragù
Coniglio ripieno
Costolette di agnello scottadito
Contorno misto
Dolce della casa
Bevande comprese
Quando lo sport è vita: Marilena Rosetti
Voce calda e attenta, classe ’76. Marilena Rosetti trasmette attenzione e cordialità e una naturale predisposizione all’ascolto decisamente non comune.
Una donna alla presidenza del Panathlon Forlì. Al di là degli scontati luoghi comuni, un salto quantico in termini.
“Più che altro è stato davvero un cambio generazionale importante. Effettivamente non
c’erano precedenti in questo senso. È vero anche che un presidente donna ha determinato una diversa visione dello sport, dando spazio a quegli sport definiti “minori”. Anche se tali, proprio non sono.”
Per esempio, a Forlì in pochissimi sanno che vive una grandissima giudice internazionale di ginnastica artistica come Miran-
da Cicognani.
“Assolutamente. È stata anche nostra ospite. Miranda è una bandiera di Forlì come lo è stato Ercole Baldini e altri illustri atleti.”
Mi viene in mente anche Giuliana Amici nell’atletica.
“Un mito vero. Giuliana era la mia prof. di ginnastica a scuola. Ancora adesso siamo in ottimi rapporti, tanto che da ex lanciatrice è stata poi il gancio perfetto per portare Daisy Osakue (Nazionale) a Forlì. Altra persona magnifica, dal carattere eccezionale. Non capita tutti i giorni di avere in città qualcuno che poi andrà alle Olimpiadi di Parigi tra qualche mese. Ci siamo lasciate con la promessa che, al suo ritorno dalla Francia, torni a raccontarci questa magnifica esperienza.”
Il futuro?
“Verrà a trovarci Novella Calligaris, cui verrà conferito il premio giornalistico “Salvatore Gioiello” che, per noi del Panathlon Forlì, ha una valenza importantissima e per la prima volta sarà consegnato a una donna. Anche in questo caso Novella sarà la “prima”.
Cosa identifica invece pienamente la sua presidenza?
“Giunta al quinto mandato, posso dirti che il binomio scuola-giovani è stato il perno su cui ho cercato di costruire i tratti del mio mandato. Non sempre è stato facile, ma lo sport rimane per me un esempio di vita imprescindibile. Proprio con Novella andremo nelle scuole per raccontare la sua esperienza, di agonista e atleta.
Un’altra prima volta?
“Pare proprio di sì.”
VSR: il futuro è in Asia
“Attento alla macchina!” Già.
Ne avrà ben donde il buon Vincenzo Sospiri, deciso a sbarcare in questo 2024 nel campionato “Gt World Challenge Asia”, l’equivalente del nostro Fanatec europeo.
Una nuova avventura, sempre col pieno supporto della casa madre Lamborghini.
“Andiamo in Asia con due macchine (più una terza da vedere, cui faremo assistenza per un altro team). Poi saremo impegnati nel Gt italiano, sia nel Trofeo Sprint che in quello Endurance dove schiereremo per ogni categoria tre vetture. Senza dimenticare il Trofeo Lamborghini dove faremo tutto l’europeo, mentre in Italia parteciperemo al Gt Cup italiano nel trofeo Sprint.”
Non dimentichi qualcosa?
“Hai ragione. Andremo a giocarci anche il
campionato del mondo in prova unica a Macao nel “Fia Gt3”. Adesso credo di averti detto proprio tutto (sorride).”
Un partnership con Lamborghini che una volta di più pare un legame indissolubile. “Assolutamente. Il team ha il pieno supporto della Casa Madre, per tutto quello che concerne la nuova categoria delle vetture Gt.”
Una avventura che continua con reciproca fiducia quindi.
“Certamente. Da Team Manager mi sento davvero pronto e non vedo l’ora di cominciare anche questa nuova stagione nel migliore dei modi.”
Primo appuntamento del Gt World Challenge Asia?
“19 aprile, Sepang in Malesia.”
Attento ai pirati allora…
“A essere onesto ho più paura di chi gira qua dentro ai box. Un altro po’ mi fanno mettere sotto dalla macchina che rientra (sorride)! Scherzi a parte comunque si. Ci sarà da dar battaglia anche in questo nuovo campionato. Ma come al solito ho piena fiducia nei miei ragazzi e le loro capacità. Come dico da sempre è la squadra che vince. Ne faccio una regola di vita e se mi guardo indietro, è qualcosa di cui sono anche profondamente orgoglioso. Quindi avanti senza paura. Con la nostra forza e la nostra voglia di competere onestamente con gli altri. Sempre e comunque.” Comunque vada già un successo. Da uomo di sport e competizione. L’essenza di Sospiri e del suo Team VSR. Attento alla macchina! No. Attenti a Vince. E le “sue” Lamborghini in Asia.
L’avventura sportiva di Forlì Trail ha avuto inizio esattamente dieci anni fa, nel 2014, quando un gruppo di amici condivise la passione per la corsa e il trail running. L’idea che lo sport all’aria aperta, vissuto in gruppo, possa arricchire l’esperienza sportiva ha guidato la nascita di questa affiatata associazione. Fin dall’inizio, Forlì Trail si è posta obiettivi condivisi, tra cui l’importanza dell’attività fisica, la promozione della cultura dello sport amatoriale e agonistico, la valorizzazione di luoghi e territori, e la solidarietà. Questi principi hanno attratto un numero sempre crescente di appassionati, portando l’associazione a contare oggi oltre 100 iscritti. Oltre all’entusiasmo e alla
dedizione alla corsa, Forlì Trail ha ampliato il suo raggio d’azione aprendo le iscrizioni e formando una squadra di nuoto master, Ftn. Questa ulteriore iniziativa ha portato gli atleti a competere in diverse manifestazioni, sia a livello agonistico che amatoriale, conquistando risultati apprezzabili. La spinta competitiva dell’associazione ha sempre coesistito con l’impegno nella promozione e organizzazione di eventi sportivi. Tra gli appuntamenti annuali che hanno delineato l’identità di Forlì Trail, spiccano tre eventi di grande risonanza. Il Campigna Winter Trail, recentemente concluso, ha animato gli scenari suggestivi del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi Monte Falterona
e Campigna, offrendo un’esperienza unica di trail running in un ambiente naturale di montagna. Il Green City Trail, in programma per il 28 aprile 2024 nel Parco Fluviale del Fiume Ronco, è un altro pilastro dell’agenda sportiva. Caratterizzato da due percorsi di 6 e 12 km, quest’anno introduce una novità affascinante in collaborazione con Romagna Wild Race: due percorsi di Obstacle Course Race (OCR) di 6 e 8 km, dedicati agli amanti delle corse con ostacoli. La giornata dei Green City Games si preannuncia come un mix di sport, divertimento e cultura, con musica, DJ set e FoodTruck ad arricchire l’atmosfera festosa. Tra gli eventi da segnare sul calendario, spicca la Tin Bota Romagna Half Marathon, prevista per il 5 e 6 ottobre 2024. Nata con l’obiettivo di sostenere il mondo sportivo colpito dall’alluvione del maggio 23, l’evento ha radunato quasi 2000 partecipanti lo scorso anno. La mezza maratona omologata Fidal, inserita nel calendario nazionale, promette di essere un momento clou dell’anno sportivo, con un programma arricchito da eventi collaterali a partire dal sabato pomeriggio. Il cuore pulsante delle attività sarà nel centro storico di Forlì, un palcoscenico unico che permetterà agli atleti e agli appassionati di scoprire le bellezze della città e dei suoi dintorni.
Yoga e Power Pilates:
Immergersi nelle pratiche olistiche è come aprire una finestra sulla totalità del benessere: un percorso che abbraccia l'approccio olistico mette in primo piano l'equilibrio tra corpo e mente. In questo viaggio, esploreremo i benefici profondi e trasformativi della pratica di attività olistiche come lo Yoga e il Power Pilates. Queste discipline non sono semplicemente esercizi fisici, ma viaggi interiori che coinvolgono la persona nella sua
totalità, offrendo benefici che si estendono ben oltre i confini del corpo. Attraverso pose studiate e pratiche di respirazione, lo Yoga diventa una via per migliorare la flessibilità, ridurre lo stress e ottenere un equilibrio psicofisico. I benefici però non si fermano qui: chi lo pratica sperimenta un aumento della concentrazione, un miglioramento del sonno e una maggiore gestione dello stress quotidiano.
Power Pilates invece, oltre a tonificare i muscoli, migliora la postura e la coordinazione. I partecipanti vivono così un'esperienza completa che va oltre il puro aspetto fisico, con impatti positivi sulla resistenza muscolare e sulla salute complessiva. Una pratica che non solo scolpisce il corpo ma stimola anche la mente, migliorando la consapevolezza corporea e contribuendo a creare una connessione più profonda tra corpo e mente.
A Forlì anche il Cusb (Centro Universitario Sportivo Bologna), offre ai propri associati corsi di Pilates e Yoga, che si aggiungono alle molteplici attività sportive svolte, tra le quali tornei, corsi e campionati in varie discipline. Dalla scorsa primavera inoltre è stata aperta nel centro nostra città, in via Sassi 17, una delle nuovissime palestre denominate “Alma Gym”, già presenti anche in altre sedi dell’Ateneo, dove è possibile utilizzare la sala pesi con macchinari di ultima generazione o partecipare a corsi ed attività sotto la guida di istruttrici ed istruttori qualificati. Proprio all’interno del Campus Universitario forlivese di viale F. Corridoni è stato invece inaugurato ad aprile 2023 “Alma Gym Fitness Studio”, uno spazio esclusivo per corsi fitness tra cui quelli dedicati a Power Pilates e Yoga sono i programmi di punta. Tutte le attività vengono svolte sotto l’egida del Cusb che, dal 1946, lavora per diffondere e potenziare l’attività motoria attraverso la promozione dello sport di base e agonistico all’interno di tutte le scuole dell'Università di Bologna, erogando servizi sportivi non solo alla comunità studentesca e al personale universitario, ma in generale all’intera cittadinanza e pertanto aperti a tutti. Per informazioni ed iscrizioni è possibile consultare il sito www.cusb.unibo.it