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I perché di Trieste
Trieste: città ‘prima’ per qualità della vita –Trieste: ‘first’ city for quality of life
di /by
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Giovanni Marzini
illustrazione di /illustration by Jan Sedmak
Riprendendo da dove abbiamo iniziato il racconto di questo numero di IES, vi dobbiamo una serie di “perché”, capaci di spiegarvi perché questa città è prima in classifica in Italia per qualità della vita. O più semplicemente, perché qui… si vive bene.
Perché c’è il giusto equilibrio tra persone e territorio: sono poco più di 200 mila gli abitanti, distribuiti con equilibrio tra centro città e periferie, tra Carso e mare, nella provincia più piccola d’Italia.
Perché ci si muove senza stress, con un traffico che anche nell’ora di punta è sopportabile, grazie anche ad una rete di trasporti efficiente, comoda e soprattutto puntuale.
Perché in meno di un quarto d’ora ti sposti dal mare alla collina, cambiando paesaggio, ritmi e soprattutto clima. Lasciandoti magari alle spalle i rumori del traffico per immergerti nell’assordante silenzio di una natura quasi incontaminata.
Perché cultura, arte e tradizioni conservano i loro valori e teatri e musei continuano ad essere frequentati, anche dai residenti. Non a caso Trieste vanta la più alta percentuale di abbonati ai suoi tanti teatri in percentuale agli abitanti.
Perché i triestini amano lo sport, da sempre. Regalando alle squadre nazionali un costante numero di atleti, ma soprattutto continuando ad avere un incredibile esercito di praticanti (di tutte le età) nelle più svariate discipline.
Perché qui c’è l’abitudine di fermarsi nei caffè per sorseggiare la più amata delle bevande seduti al tavolo, leggendo magari un libro o sfogliando un giornale e non scappando via dopo il terzo sorso.
Perché i due passi tra il corso e la piazza principale (lo chiamiamo “liston”) è una tradizione che si tramanda di padre in figlio, per una passeggiata che terminerà sino a sfiorare il mare.
Perché il rapporto con l’acqua salata per un triestino è fisico, sensuale, terapeutico. Crea dipendenza. E non occorre nuotarci dentro: tanto sai che il mare c’è. Lo vedi, lo senti, lo vivi. E ti fa stare bene.
Perché sono questi i segreti della “qualità della vita” che ti aiutano a vivere bene. Picking up from where we started in this issue of IES, we owe you a series of reasons to explain why this city ranks first in Italy for quality of life. Or more simply, why we live well here.
Because there is the right balance between people and territory: there are just over 200,000 inhabitants, evenly distributed between the city centre and the suburbs, between the Karst and the sea, in the smallest province in Italy.
Because you can get around without stress, with traffic that is bearable even at rush hour, thanks also to an efficient, convenient and above all punctual transport network.
Because in less than a quarter of an hour you can move from the sea to the hills, changing landscape, pace and above all climate. You may even leave the noise of traffic behind you and immerse yourself in the deafening silence of an almost unspoiled nature.
Because culture, art and traditions retain their values: theatres and museums continue to be appreciated, even by locals. It is no coincidence that Trieste boasts the highest percentage of subscribers to its many theatres in relation to its inhabitants.
Because the people of Trieste have always loved sport. They give the national teams a constant number of athletes, but above all they continue to have an incredible army of practitioners (of all ages) in the most varied disciplines.
Because here there is a habit of stopping at cafés to sip the most popular of drinks while sitting at a table, perhaps reading a book or leafing through a newspaper, and not rushing off after the third sip.
Because the short walk between the Corso and the main square (we call it the “liston”) is a tradition that has been handed down from father to son, for a stroll that ends at the edge of the sea.
Because the relationship with salt water for a Triestine is physical, sensual, therapeutic. It is addictive. And there is no need to swim in it: you know the sea is there. You see it, feel it, experience it. And it makes you feel good.
Because these are the secrets of the “quality of life” that help you to live well.