Agosto Settembre Ottobre 2011 Valle Scrivia
Elisabetta Granara Direzione Artistica Rural Indie Theatre Scrivo questa introduzione a pochi giorni dall’alluvione. La strada provinciale che collega Ronco Scrivia, Savignone, San Bartolomeo e Casella è crollata a pochi metri dal Parco Fluviale Scrivia, dove quest’anno, il 27 agosto, ha debuttato il nostro Rural Indie Theatre. “La Valle Scrivia spezzata in due dall’alluvione”. Vero. Resta il fatto che noi quest’anno abbiamo cominciato a metterla insieme e una frana non ci fermerà. Metaforico. Il Rural Indie Theatre III per chi lo ha ideato e messo in pratica è cominciato a marzo 2011, finisce oggi ed è stato estremamente faticoso. Quello che resta è un bellissimo modo di pensare la nostra Valle, come un posto che si offre a chi, oltre la voglia di fare, sta imparando a fare meglio. Grazie ai nostri primissimi collaboratori, gli assessori dei comuni di Casella, Ronco Scrivia e Savignone. Grazie agli artisti che ci hanno creduto e sono arrivati da Genova, Torino, Firenze, Ravenna, Quito. Al prossimo anno.
grafica e composizione grooppo.org pubblicazione legata alle iniziative dell’Associazione Culturale DisorderDrama e indirizzata ai propri associati; il materiale contenuto è rilasciato in licenza Creative Commons.
Claudia Garrè Assessore alla Cultura e alle Politiche Giovanili Comune di Savignone Con il coraggio e l’ostinazione di chi vive delle proprie passioni e crede nella possibilità di trasmetterle, anche quest’anno attori e tecnici dell’associazione DisorderDrama hanno
allestito il Rural Indie Theatre, che abbiamo avuto il piacere di ospitare e inaugurare. L’allestimento di questo complesso festival itinerante è per noi amministratori un esempio e un monito di quanto sia importante credere nei propri sogni, al di là dei tagli ai fondi per la cultura, dei finanziamenti irraggiungibili e così via. Gli spettacoli cui abbiamo assistito ci hanno dato la possibilità di leggere il nostro territorio sotto una luce nuova, che pure noi che vi siamo nati e cresciuti non avevamo mai scorto. Se l’arte non è altro che lo strumento per dire le cose per le quali ci mancavano le parole e vedere con occhi nuovi ciò che sempre ci sta di fronte, allora gli spettacoli del Rural hanno aperto un varco all’arte nel nostro territorio. Ci auguriamo che il progetto proceda; a noi amministratori il compito- e l’impegno- di sostenerlo, consapevoli che soltanto con un lavoro costante e diversificato si potrà riuscire ad allargare la rete delle passioni, a partire dai giovanissimi.
Rosa Oliveri Assessore alla Promozione del Territorio e del Tempo Libero Comune di Ronco Scrivia
L’Amministrazione Comunale di Ronco Scrivia, per la prima volta nell’estate 2011, ha aderito al circuito creato dalla rassegna teatrale Rural Indie Theatre: è stata un’esperienza molto interessante soprattutto perchè parlando con gli organizzatori si percepiva immediatamente la loro volontà di stare in mezzo alla gente (ma che gente!) quella della Valle Scrivia, che attenzione sembra essere così lontana da certi palchi ma poi così non è!
Questo circuito ha creato una certa elettricità intorno al tema del teatro, del teatro che richiama non solo gli appassionati e i competenti, ma anche quelli che apparentemente sembrano solo lì per caso. Sarebbe bene poter sfruttare questo momento anche a dispetto di tutto questo non investimento nella cultura, questo potrebbe forse servire a far emergere qualcosa che parte e arriva sul territorio e che quindi riuscirà ad essere patrimonio delle persone. Si sa questo rappresenta un po’ una sfida che dobbiamo almeno provare a raccogliere insieme ai giovani e alle nostre comunità che tanto hanno ancora da offrire. Buon lavoro a tutti noi!!
Jacopo Riccardi Assessore alla Cultura, al Turismo e Spettacolo Comune di Casella Rural Indie Theatre è stato un piccolo prodigio: una rassegna di alta qualità, apprezzata da un pubblico ampio ed eterogeneo; sperimentazione e tradizione, che per Casella si è manifestata in due straordinari monologhi su due “grandi” come Van Gogh e Leopardi. E “grandi” sono stati i componenti di DisorderDrama: nella regia dell’iniziativa, nel collage di comuni, nella ricerca di finanziamenti, nella selezione dell’offerta e nella passione che hanno veicolato.
Cinque domande per il Rural Indie Theatre 2011 Abbiamo posto a ciascuna compagnia le stesse cinque domande per presentare sĂŠ stessi e il loro lavoro e per raccontarci la loro esperienza al Rural Indie Theatre
1. Come è cominciato il tuo progetto? 2. Teatro in Italia. Dove andremo a finire? 3. Genova. Come ci lavori? Ti senti accolto? 4. La Valle Scrivia. Come la percepisci? Posto lontano, vicino, tuo, di altri, interessante? 5. Il Rural Indie Theatre. Ti è piaciuto? Hai visto altri spettacoli? Cosa miglioreresti?
Venerdì 9 Settembre 2011 Fiume – San Bartolomeo di Vallecalda
Kairos “Primo studio T. Anghelopulos Lo sguardo di Ulisse“ di e con Rami Osama Ragab e Thomas Traspedini con Marta Cristofanini
Una performance preparatoria da Anghelopulos, riflessioni immaginative nella culla/culo del mondo. Rami Osama Ragab è un attore in formazione. Inizia dal laboratorio Gruppolimpido e continua attraverso seminari con maestri italiani e internazionali. La sua ricerca intreccia il teatro alla danza e incontra la musica di Thomas Traspedini, flautista compositore e concertista genovese attivo in tutta Europa e l’espressività di Marta Cristofanini, che da anni segue un percorso legato al teatro e alla danza.
1 Il progetto è nato da una proposta di Rami a cui mi sono unita in ultima battuta con felicità perchè gli argomenti da lui proposti nella performance erano e sono molto vicini ad un’attualità di cui sento di dovermi occupare (la cultura e il suo deperimento mediante un parallelo con la Grecia e ciò che rappresenta). Lo ritengo utile sia come spunto di riflessione collettiva non immediata (si è trattata di una performance molto poetica ed evocativa in cui a parlare erano soprattutto le suggestioni date dagli oggetti e dalle parole) sia mezzo arduo per esplorarsi ed esplorare. Senza rete o misure di sicurezza,ci abbiamo giocato molto infatti! 2 Lo vedo male se penso ai governanti, bene considerando i governati. Parlo sia degli attori sia degli spettatori e in generale di tutti coloro che sanno bene che un paese senza una cultura vivace dinamica (e finanziata!!!) è un paese morto. Ma soprattutto, un paese che si autocondanna ad un’amnesia che può rivelarsi disastrosa per il futuro sotto ogni aspetto sociale. 3 È un po’ presto per dirlo per quanto mi riguarda. Per ora ho partecipato ad eventi in cui mi sono sentita coinvolta e mi hanno fatto sperare di incontrare persone sempre più stimolanti... Anche se è risaputo che Genova sia un po’ chiusa e fossilizzata dal punto di vista di eventi/compagnie teatrali...
4-5 È un territorio che ha davvero tanto da offrire! Non la conosco bene e mi ci sono recata per quest’evento. Trovo che il Rural Indie Festival sia un’ottima occasione per riallacciare i rapporti tra città e campagna... Le persone si sono rivelate ospitali e amichevoli anche se mi aspettavo più ricettività e partecipazione alle attività teatrali da parte degli effettivi abitanti del luogo. Forse per il futuro (spero lungo!) del festival si potrebbe organizzare un preevento preparatorio alla cittadinanza. È stata un’esperienza molto interessante,soprattutto per il luogo inusuale, selvaggio e suggestivo. A Kairòs ha donato molto: l’atmosfera e l’energia necessarie.
rami.ragab@hotmail.it
Venerdì 9 Settembre 2011 Campetto – San Bartolomeo di Vallecalda
Compagnia Tre “Bea 011@money.it“ di e con Margherita Olivieri, Marta Giordano e Francesca Casazza tratto da Le Beatrici di Stefano Benni
Tre monologhi ispirati a Le Beatrici di Stefano Benni prendono vita attraverso tre donne, Margherita Olivieri, Marta Giordano e Francesca Casazza, che formano la Compagnia Tre in occasione del Rural Indie Theatre.
1 Il nostro progetto è nato dall’idea principale di metterci in gioco con un testo originale in grado di definire la donna del passato e la donna di oggi, tematica di estremo interesse, visto anche il momento storico che stiamo vivendo. 2 Il Teatro in Italia sta vivendo le stesse criticità di qualsiasi altro lavoro anche perche’ appartiene a quelle categorie più a rischio. Crediamo che il vero crollo debba ancora avvenire e che non ci vorrà troppo tempo prima che questo accada, ma pensiamo anche che se una cosa la Storia ce l’ha insegnata, è che dopo aver toccato il fondo c’e’ sempre la risalita… Speriamo. 3 A Genova possiamo dire che nonostante l’ambiente sia piccolo, in confronto alle grandi città, come Roma, offre anch’essa qualche possibilità. Crediamo che la soluzione migliore sia che in qualsiasi posto uno cerchi di operare riesca sempre ad avere qualche idea che lo porti ad inventarsi il lavoro, creando festival come siete riusciti a fare voi. 4 La Valle Scrivia è un ambiente che ci sorprende ogni volta, è un posto che offre qualsiasi tipo di scenario. Per delle aspiranti attrici come noi è fondamentale andare in scena in un luogo tranquillo quasi intimo dove poter e potersi inventare giocando con gli spazi e perché no, dove poter anche mangiare bene e la Valle
Scrivia riassume in sè tutti questi aspetti. 5 Il Rural Indie Theatre ci è piaciuto, è un festival molto bene organizzato, abbiamo trovato di estremo interesse che ogni gruppo recitasse in luoghi differenti, quindi l’idea che fosse itinerante, è stata, da noi, estremamente apprezzata. Siamo riuscite a vedere tutti gli altri spettacoli ove ognuno per il suo genere si differenziava per originalità . In tutto il festival non c’era niente di scontato insomma è una sorpresa continua…
marta83_7@libero.it
Venerdì 9 Settembre 2011 Teatrino – San Bartolomeo di Vallecalda
Daniel Nevoso “Martin. A immagine e somiglianza del mio sogno“ di e con Daniel Nevoso con Federica Lugaro e i Victor Ward
Spettacolo teatrale a due voci più un coro musicale con Daniel Nevoso, Federica Lugaro e i Victor Ward. Martin vive nel sogno. Un sogno che gli appartiene, un sogno del quale conosce tutti gli aspetti. Quando si accorge che una delle sue più amate creature appartiene a entrambi i mondi avviene il delirio della sua fantasia. Daniel Nevoso è uno scrittore. Interessato al profondo legame che esiste tra verso e teatro cerca di approfondire il legame tra espressione vocale e musicale attraverso varie collaborazioni artistiche.
1 La maggior parte dei miei lavori nasce sempre da un’esperienza poetica. Dopo aver elaborato le caratteristiche del personaggio che voglio rappresentare, gli creo una scena nel quale muoversi, in seguito a questo inizia la ricerca della sua poetica interiore. Mi lascio influenzare da quello che prova; dal modo in cui comunica e percepisce il mondo nel quale si trova. Tratto i miei personaggi come entità vere e tangibili, corpi che vivono in me e senza che io gli impartisca regole o modi di essere maturano autonomamente. Percepisco il personaggio come un’entità reale, d’altronde quando si fa teatro gli attori non fingono ma provano realmente ogni cosa che dicono, vivono nel modo più semplice possibile da intendere ma difficile da eseguire, provano i loro sentimenti e sentono il suono di ogni parola. Sicuramente è più reale Amleto che una persona qualunque che vive nel nostro tempo, più reale anche del sottoscritto. Ogni mio progetto parte dal vuoto, da un’instabilità di contenuto che acquisisce sostanza poco per volta, fino a svelare un significato che prima non si conosceva. Nei miei lavori non do molta importanza alla trama, tengo in considerazione solo le azioni, unica entità in grado di suscitare nel pubblico un’emozione partecipativa. La trama fine a se stessa è un distacco artificiale dai plurimi messaggi uno spettacolo teatrale è in grado di dare. 2 Di certo la situazione attuale nel nostro paese non è facile se la si guarda dal punto di vista economico e forse anche sociale. Per quanto riguarda l’aspetto
creativo invece non ritengo che la situazione sia così spaventosa. Nel Medioevo tra povertà, pestilenze, carestie e una visone del teatro inteso in chiave “diabolica” sono comunque nate invenzioni teatrali meravigliose, ne consegue che la creatività trae molto beneficio dai momenti difficili. Il teatro è un fluire costante di sentimenti, è l’unica arte che si salva dalla riproducibilità e dalla meccanizzazione. Stiamo parlando di una cosa che non ha mai fine, si muove tra alti e bassi imprevedibili. Questa è la sua forza. Perciò è difficile stabilire come andrà a finire una cosa che possiede un seguito continuo. La situazione nella quale viviamo è questa e se al momento nessuno vuole ascoltarci, scriviamola per i posteri. 3 Il problema di questa città è il conformismo artistico. Ed è una cosa davvero molto fastidiosa. Molti lavorano per accontentare il pubblico, desiderano il complimento, non hanno interesse nel creare un dialogo e ciò che da esso può nascere (punti di vista diversi, incomprensione, rabbia, contraddizione e via dicendo). Questo è un vero peccato perché ci sono molte compagnie che hanno percorsi interessanti e una gran voglia di dire qualcosa all’infuori del tema comune. Il pubblico non va accontento va stimolato ed educato, non si può pensare agli spettatori solo come “massa” capace di relazionarsi con un pacchetto-teatro confezionato, stimolante come il modellino di una nave già costruito. il pubblico fa parte del teatro non è un “oggetto passivo”, questa non è una novità è una cosa detta e ridetta ma che pochi tengono in considerazione.
Verità difficile da sviluppare in una città dove anche chi si considera trasgressivo alla fine è più conformista degli altri e l’unica cosa che traggono da un’esibizione è soltanto l’esito finale e una notorietà che non supera i 10 minuti, appunto perché fasulla. Non dimentichiamoci mai che il teatro è verità. 4 Non ho mai avuto occasione di approfondire i rapporti con la Valle Scrivia, mea culpa. L’impressione che ho avuto è stata positiva, è bello scoprire posti sconosciuti, soprattutto quando distano venti minuti da casa tua. Molto riflessiva nei suoi silenzi. 5 Il Rural Indie Theatre è stata una bellissima esperienza. Piacevolmente colpito sin da subito dall’eterogeneità degli spettacoli. Inoltre notevole il desiderio di collaborare e confrontarsi sullo stesso piano tra le diverse compagnie e l’organizzazione. Finalmente un evento dove non ha importanza soltanto l’esecuzione dello spettacolo fine a se stesso, dove l’artista è chiamato in causa per tirar fuori la sua espressione personale senza ricorrere a tematiche che non gli appartengono. Non ho da dare consigli per un miglioramento di questo festival, ogni cosa deve crescere e può essere perfezionata. Di conseguenza sono certo che continuerete a crescere e a migliorarvi. daniel.nevoso@gmail.com facebook Daniel Nevoso Artista
Sabato 27 Agosto 2011 Parco Fluviale dello Scrivia - Savignone
Sabato 27 Agosto 2011 Parco Fluviale dello Scrivia - Savignone
Un riadattamento da Shakespeare con Giulia Aiazzi e Matteo Cecchini sotto la direzione di Alessio Martinoli.
Il GTC è composto da Luca Agricola, Elisabetta Granara e Chiara Valdambrini, attori multitasking con formazione indipendente legata al teatro di ricerca contemporaneo. Alterna spazi chiusi alla campagna. È per un teatro agile ironico sovranazionale.
Teatro Bō Sogno di una notte di mezzo Estathè di Alessio Martinoli con Giulia Aiazzi e Matteo Cecchini
Quattro innamorati interpretati da due attori uniscono i rispettivi margini e perdono i propri confini, rischiando la propria appartenenza. Non importa chi sei, Ermia o Elena, Demetrio o Lisandro, esisti perché sei tu più uno. http://www.facebook.com/bo.teatro
Gruppo Teatro Campestre Un fischio, samba, morte di e con Elisabetta Granara, Luca Agricola, Chiara Valdambrini
Spaventati dal senso della vita, in fuga dal superfluo, di fronte all’incubo di una strada da seguire, crollano. I funerali, le diete, i colloqui e le feste hanno qualcosa in comune: la morte. Dedicato a tutti quelli che si sentono o si immaginano morti. http://gruppoteatrocampestre.blogspot.com
http://vimeo.com/28376813
http://vimeo.com/28724409
Lunedì 29 Agosto 2011 Corso Italia - Ronco Scrivia
Sabato 3 Settembre 2011 Cinema Parrocchiale - Casella
con il sostegno del Comune di Ronco Scrivia
con il sostegno del Comune di Casella
Dopo aver lavorato a lungo con il teatro di strada, con burattini e pupazzi e dopo aver giocato con la propria ombra, la Compagnia Luplatrup scopre la Luna e ritorna all’antica arte dei cantastorie.
Serata dedicata al Teatro della Caduta, realtà teatrale torinese nata da un ex magazzino trasformato in teatro da Massimo Betti Merlin e Lorena Senestro nel 2005, dove per entrare al Varietà del martedì devi prenotare in anticipo. Due monologhi, tanti personaggi, due soli attori, Marco Bianchini e Lorena Senestro, finalista al Premio Scenario 2011.
Luplatrup La Luna di e con Agostino Corioni
Un bizzarro personaggio venuto da molto lontano racconta una storia a metà strada fra fantascienza e follia pura mentre, girando una manovella, fa scorrere accanto a sé immagini dipinte a mano. Moderno cantastorie illustrato e arricchito da esercizi di equilibrismo e abilità, esperimenti pseudo-scientifici e oggetti volanti.
Teatro Della Caduta La Ballata dei Van Gogh di e con Marco Bianchini regia di Massimo Betti Merlin
La Ballata dei Van Gogh ripercorre le vicende dei Van Gogh: la vita del celebre pittore, attraverso le lettere scritte al fratello Theo e l’intervento di numerosi altri personaggi, interpretati da un unico attore.
http://luplatrup.blogspot.com
http://www.teatrodellacaduta.org
http://youtu.be/ji2cajSdzOM
http://vimeo.com/28793751
Sabato 3 Settembre 2011 Cinema Parrocchiale - Casella
Teatro Della Caduta Leopardi Shock di e con Lorena Senestro regia di Massimo Betti Merlin
con il sostegno del Comune di Casella
Venerdì 9 Settembre 2011 Piazza della Chiesa - San Bartolomeo di Vallecalda
Andrea Gallo Rosso Occhi #1 di e con Andrea Gallo Rosso con Michele Bernabei alla tromba
Serata dedicata al Teatro della Caduta, realtà teatrale torinese nata da un ex magazzino trasformato in teatro da Massimo Betti Merlin e Lorena Senestro nel 2005, dove per entrare al Varietà del martedì devi prenotare in anticipo. Due monologhi, tanti personaggi, due soli attori, Marco Bianchini e Lorena Senestro, finalista al Premio Scenario 2011.
Torinese, Andrea Gallo Rosso si forma come danzatore in Italia e nel Regno Unito ed è profondamente inserito nel circuito artistico giovanile piemontese. Nel suo movimento inserisce release, partnering e floor work, arricchendosi di studi musicali e teatrali che influiscono sul suo rapporto con il pubblico.
Leopardi Shock è un monologo teatrale per versi, suoni e voci di e con Lorena Senestro. Testi di Giacomo Leopardi. Regia Massimo Betti Merlin e Marco Bianchini. Insolito viaggio nel pensiero di Giacomo Leopardi per bocca dei curiosi personaggi dei suoi dialoghi, dal cui battibeccare prende forma un vero e proprio melodramma.
Occhi #1 e’ il primo passo di ricerca sul cambiamento percettivo. Chiudo gli occhi e si apre un insieme di sensazioni diverse, la percezione temporale viene modificata, i suoni acuiti, la relazione con gli altri viene sospesa e deve essere ricostruita. http://www.myspace.com/andreagallorosso
http://www.teatrodellacaduta.org
http://vimeo.com/28793751
http://vimeo.com/29020632
Venerdì 9 Settembre 2011 Chèz Rosetta – San Bartolomeo di Vallecalda
Sabato 1 Ottobre 2011 Teatrino – San Bartolomeo di Vallecalda
(video 2008)
In collaborazione con il Consolato dell’Ecuador a Genova e l’Ambasciata Italiana dell’Ecuador.
Teatro Delle Albe Ubu Sotto Tiro Museum Historiae Ubuniversalis
Il Teatro delle Albe è stato fondato nel 1983 Marco Martinelli, Ermanna Montanari, Luigi Dadina e Marcella Nonni. La compagnia ravennate pluripremiata (quattro premi Ubu solo nel 2007) mescola alla tradizione teatrale tutto il nuovo e il contemporaneo dei nostri giorni. Due testimonianze video del 2008 del lavoro del Teatro delle Albe con gli adolescenti in Italia e nel mondo. Uno splendido esempio di teatro e formazione su l’Ubu di Alfred Jarry. Ubu Sotto Tiro Attraverso i racconti dei ragazzi di Scampia, napoletani e rom, mostra la scintilla che si è creata tra l’immaginario di questi pulcinella dei giorni nostri, abituati a vivere in quartieri di camorra e spazzatura, e Padre Ubu, simbolo dell’arroganza del potere
Teatro Simurgh Del Agua Y Del Fuego di e con Jaime Andrés Boada Martínez
Un giovane narratore condivide con gli spettatori alcuni momenti della propria adolescenza con il vecchio Ezequiel, che fu la sua guida e gli insegnò l’arte del raccontare. «Ezequiel era uno di quegli uomini che si possono dire straordinari, un uomo che incarna l’essere umano che ha trovato il suo posto in questo universo e che conosce la sua funzione in questo attraverso la comprensione delle leggi che lo governano. Il discepolo ricorda come il suo maestro, con severa intransigenza e profonda dolcezza allo stesso tempo gli ha trasmesso gli strumenti dell’Arte Antica.» http://www.teatrosimurgh.com
Museum Historiae Ubuniversalis Marco Martinelli decide di ripercorrere la genesi delle maschere create da Jarry, facendo degli adolescenti i burattinai che costruiscono l’architettura sanguinaria e grottesca della vicenda. http://www.teatrodellealbe.com
http://vimeo.com/29974480
Ass. Cult. DisorderDrama musica live, produzioni e altro DisorderDrama è un gruppo informale, nato nel 2003 e attivo dal 2000 sotto altri nomi. Dal gennaio 2009 il collettivo è diventato Associazione Culturale. La principale attività è l’organizzazione di concerti di gruppi stranieri e italiani a Genova: più di 500 eventi con quasi 700 gruppi e artisti ospitati è il totale aggiornato all’anno in corso. Oltre alla collaborazione con Fitzcarraldo, Milk Club, Lab.Buridda, La Madeleine Cafè, La Claque in Agorà / Teatro della Tosse Disorder Drama si è distinta per il ruolo assunto nella progettazione di eventi in collaborazione con i Comuni Di Genova Savignone e Varazze, con la Comunità Montana Alta Valla Scrivia e la Pro Loco di Pegli, Arci Genova e Liguria. DisorderDrama autoproduce il proprio materiale promozionale, con linguaggi graficamente consoni ai progetti, collaborando e offrendo spazi ai giovani artisti locali; dedica grande attenzione alla scoperta di nuovi talenti nei campi della musica, della fotografia e dell’immagine. DisorderDrama stampa una fanzine in 200 copie numerate, Compost, distribuita gratuitamente e disponibile on line in free download, dedicata ad interviste e reportage sugli ultimi trent’anni di cultura underground a Genova. Grazie al portale http://www.disorderdrama.org e alla mailing list raccolta dal 2000 ad oggi riesce giornalmente ad informare su quanto di buono succeda in città. Per info e contatti: disorderdrama.org ddrama@disorderdrama.org
Rural Indie Camp un festival per la Valle Scrivia
Giunto, ormai, alla settima edizione, il festival culturale dedicato alle produzioni giovani, non allineate alle mode televisive del momento, continua ad ottenere uno splendido successo portando giovani in Valle Scrivia da tutta la regione Liguria e dal Piemonte. Poche scelte precise per delineare delle direzioni artistiche che prediligono un’atmosfera a misura d’uomo, volumi sonori abbordabili, spazi rilassanti e aria naturale. Ringraziando per l’ottima risposta ottenuta dalle iniziative svolte fino ad oggi. 27/08/2011 ANTEPRIMA One Dead Rabbit 11/09/2011 URBAN INDIE CAMP Lightning Dust - Les Mange-Tout 16-17/09/2011 RURAL INDIE CAMP VII X-Mary - Father Murphy - Be My Delay Japanese Gum - Lo Sceriffo Lobo Bob Corn - June Miller - My Dear Killer Sex Offenders Seek Salvation - She Said What?! - Shaking Hand - Mole People 02/10/2011 CASTAGNATA Caso - Wholebrain - Sankto Varni
Manh Luong Bui
(foto di Marco Balostro) 1986 Sviluppo software per lavoro e mi piace. Fotografo per passione, dal 2006. Diversi mi chiedono se voglio trasformare la fotografia in un lavoro. Rispondo sempre dicendo che se fossi partito a fare il fotografo di mestiere, ora svilupperei software per passione. Ringrazio DisorderDrama per questa occasione, per le altre passate e per quelle che verranno. Ringrazio Gabriella e Mario, Maestri, che mi hanno insegnato che le buone idee arrivano sempre da più fonti. http://www.flickr.com/photos/manhluong/ http://vimeo.com/luong/videos http://it.linkedin.com/in/manhluong http://twitter.com/manhluong http://www.kiva.org/lender/luong http://malubu.wordpress.org https://github.com/manhluong
si ringraziano Comune di Savignone Comune di Casella Comune di Ronco Scrivia Comune di Vobbia Comune di Valbrevenna Provincia di Genova Regione Liguria Consolato dell’Ecuador a Genova Ambasciata Italiana dell’Ecuador Extreme Kayak Salomon Vittoria Assicurazioni - filiale di Sampierdarena Edilblu srl Emporio Rossi Bar Nanny grooppo.org
Per la terza volta in tre anni, tre giovani compagnie di teatro si sono date appuntamento sul fiume Scrivia dando vita alla nuova edizione del Rural Indie Theatre. Quest’anno il festival si è ampliato, ospitando compagnie già affermate, su palchi disposti lungo tutta la Valle Scrivia. Parte integrante del festival Rural Indie Camp, giunto alla settima edizione, è un’iniziativa dell’Associazione Culturale DisorderDrama. Questa è una piccola introduzione al lavoro delle compagnie, illustrata dalle fotografie e dai video di Manh Luong Bui.
una iniziativa di
con il sostegno della
ASSOCIAZIONE CULTURALE DISORDERDRAMA http://www.disorderdrama.org
PROVINCIA DI GENOVA