Dolce Vita 26

Page 1


2010

DUTCH PASSION PRESENTA 6 NUOVE ENTUSIASMANTI VARIETÀ: - THE ULTIMATE - DUTCH CHEESE - MEKONG HIGH - DUTCH HAZE - POLARLIGHT - SNOWSTORM

YOUR PASSION, OUR PASSION, DUTCH PASSION

Creator of the Revolutionary Feminized Seed Technology Amsterdam, Utrechtsestraat 26, telephone 0031 (0)20 6251100 Maastricht, Grote Gracht 40, telephone 0031 (0)43 3215848 Scarica gratuitamente il nostro catalogo su www.dutchpassion.nl MASTERS AT WORK


Editoriale

La Rivoluzione francese era stata fatta tredici anni prima in America; il Sessantotto europeo era nato quattro anni prima in California. Gli Stati Uniti nascono in virtù di una frattura violenta con l’ancien régime aristocratico che imprigionava l’Europa: ed è su questa frattura democratica che costruiscono la propria identità nazionale. L’America è il luogo in cui ciascuno può tentare la propria sorte, confidando nelle proprie capacità, proprio perché è alternativo all’Europa delle classi e delle caste, delle parentele e delle raccomandazioni: nel Settecento proprio come oggi. Siamo abituati, noi europei, a considerare la democrazia come articolazione del consenso e tutela collettiva; per un americano, la democrazia coincide con la libertà individuale, e un ordinamento è tanto più democratico, quanto meno si occupa di me. È per questo che l’America è sempre un passo avanti. Per quanto possano svilupparsi contromovimenti reazionari, di censura, di controllo morale (come peraltro spesso è accaduto nella storia americana), prima o poi spunta di nuovo il principio originario, la radice inestirpabile di quel Paese e di quella cultura: l’individualismo. L’individualismo americano s’incardina su un principio e una considerazione. Il principio è quello scritto da Thomas Jefferson nella Dichiarazione d’indipendenza: fra i diritti inalienabili dell’uomo c’è anche quello del perseguimento della felicità. La considerazione che ne discende è semplice: per perseguire la felicità, che è per definizione individuale e personale, è giusto che io possa fare tutto ciò che voglio, purché non danneggi o limiti l’eguale diritto di tutti gli altri a perseguire la propria felicità. Per esempio, posso coltivare e fumare la mia erba senza dar fastidio a nessuno, senza travolgere i principi morali della società, e senza per questo essere considerato un malato o un eversore. Non dobbiamo dunque stupirci se è dall’America di Obama che vengono oggi i segnali più promettenti in tema di antiproibizionismo (come, del resto, sui diritti degli omosessuali e sulla libertà di ricerca scientifica). Del resto, non si tratta di una novità assoluta: la marijuana terapeutica è una realtà diffusa e accettata in molti Stati, e il successo di serie televisive come “Weeds” dimostra un buon grado di tolleranza sociale. Il fiume carsico di questi anni potrebbe finalmente emergere alla luce, con conseguenze importanti sull’Europa, oggi invece tendente alla risacca proibizionista. Buon 2010, Mister President!

Dolce Vita è nelle edicole delle principali città italiane. Se avete difficoltà a trovarla, invitate il vostro edicolante di fiducia a richiederla oppure, ancora meglio, segnalateci l’edicola in questione tramite email a info@dolcevitaonline.it o tramite sms al 347.2888102

FABRIZIO RONDOLINO N26 • Gennaio - Febbraio 2010

•3


amente il proprio pensiero con la Tutti hanno diritto di manifestare liber diffusione. La stampa non può di o mezz altro ogni parola, lo scritto e zioni o censure. rizza essere soggetta ad auto (art.21 della Costituzione Italiana)

Anno V - Numero 26 GENNAIO / FEBBRAIO 2010 Edito da

03. Editoriale di Fabrizio Rondolino

Azienda ProdAction

06. Guardando le stelle di Matteo Gracis

in collaborazione con ENjOINT.com

via Mac Mahon 89, 20155 Milano

07. Fumetto IvanArt

Registrazione al Tribunale di Milano n.306 del 3.05.2006

09. Enjoint News

Direttore responsabile: Fabrizio Rondolino

10. News e Curiosità dal mondo 13. Eventi: Cultiva 2009 + We will rock you + calendario 14. Feedback

Coordinatore: Maurizio Birocchi

16. High Times 19. Il Canapaio di Franco Casalone 20. La scuola di Cervantes di Jorge Cervantes

Supporto legale: Avv. Carlo Alberto Zaina In redazione: Andrea Carrara, Filippo Vona, Scott Blakey, Jorge Cervantes, Maurizio Gazzoni, Ivan Art, Filimagno, Rubbershin

23. Bag of Dreams di Shantibaba 26. Strain Guide: C-plus 29. Grow: Grow report con lampade a Led 30. Speciale: 3° Coppa Italiana Antiproibizionista 33. Cannabis Terapeutica: THC Power e News 37. Dolci Foto: Jack Flash FEM - Flying Dutchmen 38. The Emperor wears no clothes: 4° parte 43. Legalize it: Guerra alla droga e qualche inversione di tendenza 45. L’avvocato risponde + Active 46. Psiconauta: Psichedelici ed esperienze paranormali 48. Input: Libri, Film, Musica 51. New Art: Orlan, il mio corpo che cambia 53. Web News: Internet e il Nobel per la pace 54. Musica: i Vallanzaska 57. Reggae Vibrations: Recensioni e news 58. Rave New World: Egocentrip meets Spiral 59. New Starz: Recensioni + Intervista + MUSICuriosity 60. Sangue Vivo: Obama , yes they can 63. Speciale: iprevenire, regolamentare, legalizzare la Marijuana 64. Radio Londra di Antonio Monteleone 66. Oltreconfine: Tours digitali, clicca e vai! 67. Oltreconfine: La mia Hanoi (Vietnam) 68. Eco-Friendly: News 70. Cronache da dietro il cancello + Erbavino 71. Nerolucido: La sicurezza 72. Hi-Tech: News e Curiosità 74. Servizio Pubbliredazionale: News prodotti e negozi 76. Logout 78. Info varie + Lista distributori Creative Commons

Direttore editoriale: Matteo Gracis aka Sir aka Ecko

SOME RIGHT RESERVED

Tu sei libero: di riprodurre, distribuire, comunicare al pubblico, esporre in pubblico, rappresentare, eseguire e recitare quest’opera. Alle seguenti condizioni: Attribuzione. Devi attribuire la paternità dell’opera nei modi indicati dall’autore. (Ovvero “Fonte: Dolce Vita, alternative lifestyle magazine - www.dolcevitaonline.it”)

Hanno collaborato: Fabrizio Rondolino, Antonino Monteleone, Franco Casalone, Gennaro Maulucci, SD&M, Anna D’Oria, BoodyGiuly, Alessandro Kola, T-Action, Psycogreen, Laura Genevieve Pagliari, ENjOINTeam Art Direction e Progetto Grafico: Giacomo Feltri Copertina: Matteo Gracis Sito web: www.dolcevitaonline.it Email: info@dolcevitaonline.it MyS: myspace.com/dolcevitamagazine Second Life: Lupulinus 240,190,31 Facebook: facebook.com/dolcevitamagazine Twitter: twitter.com/dolcevita_mag Pubblicità: IndePeople - AziendaProdAction network Tel: 329.7346830 Email: info@indepeople.com Distribuzione e Abbonamenti: Tel: 366.4582650 Email: distribuzione@dolcevitaonline.it Distribuzione Edicole: REDS Rete europea distribuzione e servizi, Coop a.r.l.,via Bastioni Michelangelo 5/a 00192 Roma Tel: 06.39745482 - Fax: 06.39762130 Stampato presso: Tipografia Milanese Srl - Corsico (MI) ATTENZIONE La redazione di Dolce Vita e i suoi collaboratori non intendono e non vogliono in alcun modo incentivare e/o promuovere condotte vietate dalle attuali leggi vigenti nei Paesi dove la rivista è reperibile. Tutte le informazioni contenute sono da intendersi esclusivamente ai fini di una più completa cultura generale nonché sulle strategie di riduzione del danno. La redazione non si assume nessuna responsabilità per un uso improprio delle informazioni contenute in Dolce Vita e ricorda ai lettori che il possesso e la coltivazione di cannabis sono VIETATE. Dolce Vita non è responsabile dei contenuti e dei prodotti presenti sulle pubblicità della rivista. Dolce Vita è iscritta all’ Unione Stampa Periodica Italiana Azienda ProdAction è iscritta al R.O.C. Registro Operatori Comunicazione Iscrizione n.14721

Non commerciale. Non puoi usare quest’opera per fini commerciali.

2 •Non opere derivate. Non puoi alterare o trasformare quest’opera, ne’ usarla per crearne un’altra. 4 6

N19 N24 N20 ••Novembre •Settembre Gennaio---Dicembre Febbraio Ottobre 2008 2009


NUOVO ! Il TRIPACK : VOSTRO KIT DI AVVIO

Adesso d i s p o n i b ile in diverse versioni ! E prossimamente :

Flora Series 0,5 L FloraGro FloraMicro FloraBloom

One Part 0,5 L Total Gro Total Bloom Ripen

FloraNova 0,5 L FloraNova Grow FloraNova Bloom Ripen

FloraDuo 0,5 L FloraDuo Grow FloraDuo Bloom Ripen

BIOPOLE - 32500 FLEurancE, FrancE - +33 (0)5 62 06 08 30 - info@eurohydro.com DISTRIBUTORI : HEMPATIA

: +39 010 661 665 - info@hempatia.it • INDOORLINE

: +39 (0)121 34 11 86 - info@indoorline.com

BRINGING NATURE AND TECHNOLOGY TOGETHER


Pu

MATTEOGRACIS.IT

Extra GUARDANDO LE STELLE

DI LORO NON MI FIDO PIÙ Io negli ultimi anni ho perso la fiducia nelle istituzioni e soprattutto nelle forze dell’ordine. Tengo sempre a mente quei versi in cui Pasolini simpatizzava coi poliziotti, perchè credo sia giusto avere una visione aperta a 360° e non fare di tutta l’erba un fascio, neanche nei confronti della polizia, ma… dopo una serie di episodi successi nell’ultimo decennio (dalla Diaz a Bianzino, da Gabriele Sandri a Cucchi, a Aldrovandi e molti altri) ripeto, di “loro” NON MI FIDO PIU’. La cosa che mi fa più rabbia, è che “facciano cerchio” tra di loro, che ci sia protezionismo e omertà, che non siano loro per primi a dissociarsi dalle azioni dei loro colleghi peggiori, di quelle che si spera siano “mele marce” all’interno di un “cesto sano”. E’ questo, principalmente, che mi ha fatto perdere fiducia in loro. E in fondo mi dispiace, sinceramente.

6•

UNO STATO… <<…un Paese che considera delitto la detenzione e l’uso di droghe, magari solo marijuana, o l’essere “clandestino”, pur non avendo colpe e quasi sempre per sfuggire a condizioni di vita impossibili, uno Stato che avendo preso in custodia delle persone, è responsabile a tutti gli effetti delle loro vite e della loro salute, uno Stato che non riconosce come reato gravissimo la tortura, uno Stato che difende i forti e i potenti e non i deboli, è uno Stato che non può ritenersi civile e non può chiedere ai suoi cittadini (o sudditi?) di amare la propria patria.>> (da una

lettera aperta di Giuseppe Bianzino, padre di Aldo Bianzino)

rsu

it o

fh

ap

pin

es

s-

4 m Kid inu Cu ti di

L’AGGRESSIONE A BERLUSCONI In un Paese civile e democratico non si può prendere “a pugni in faccia” il presidente del consiglio. E’ anche vero però, che in un Paese civile e democratico, il presidente del consiglio non sarebbe Silvio Berlusconi.

M.G.

IL SIGNORAGGIO Il signoraggio è un argomento vastissimo e molto delicato. Riguarda tutti noi, nessuno escluso, quindi credo che ognuno di noi dovrebbe cercare di interessarsene. In rete si trovano notizie confuse a riguardo, contraddittorie e per nulla semplici da capire. I mass media invece, non si azzardano nemmeno a nominarlo, ma di questo (specie in Italia) non c’è da stupirsi. Io è da alcuni anni che “lo seguo” per cercare di farmi un’idea e per capire di cosa si tratta. Con questo mini-articolo, vorrei introdurvi all’argomento, o per chi lo conoscesse già, fornirgli ulteriori informazioni in merito. Riporto di seguito alcune definizioni che ritengo abbastanza esaustive. Definizione illusoria: in alcuni manuali di economia universitari si definisce “signoraggio” il denaro creato dal nulla dalla Banca Centrale per comprare titoli di Stato. Esso è in questo caso inteso come un ricavo del Governo, che in tal modo evita di chiedere tasse o soldi presso il pubblico (ma aumenta il debito pubblico!). Definizione realistica: guadagno del sistema bancario derivante dalla differenza di interessi sui prestiti e sui depositi. Definizione reale: guadagno del sistema bancario (fatto salvo sulle monete metalliche che va allo Stato) dato dalla differenza tra valore nominale e valore intrinseco della moneta emessa (di carta o elettronica che sia), al quale si aggiunge il guadagno sugli interessi. (fonte: signoraggio.info) La definizione su Wikipedia invece, è la seguente: Il signoraggio è l’insieme dei redditi derivante dall’emissione di moneta. Gli economisti intendono per signoraggio i redditi che una banca centrale ed uno stato ottengono grazie alla possibilità di creare base monetaria in condizioni di monopolio. Negli stati moderni, solitamente, una banca centrale stampa le banconote mentre lo stato (ad esempio tramite una zecca) conia le monete, ed entrambi hanno un reddito da signoraggio. Vi consiglio infine, la visione (o meglio l’ascolto) del video presente sul blog http://777babylon777. blogspot.com andato in onda anche nello Zoo di 105 (a cui va tutta la mia stima). Qualunque idea vi facciate a riguardo, non c’è da esserne contenti. Ma meglio essere informati e incazzati, piuttosto che ignoranti e felici!

N26 • Gennaio - Febbraio 2010


Extra FUMETTO IVANART

N26 • Gennaio - Febbraio 2010

•7



4 minuti Rabbia e libertà - RedSka

Extra ENJOINT NEWS

\\Attualità

Il CO2 è la nuova strategia del terrore?

Ci chiediamo: dopo la fase del terrorismo islamico (mamma li turchi) e quella dei virus pronti a fare strage di intere nazioni (salvo archiviazione dopo il congruo arricchimento delle case produttrici di vaccini), oggi la strategia del terrore si sta orientando sul CO2? E’ il CO2 la causa di ogni male del pianeta? A giudicare dai contenuti della conferenza di Copenhagen pare proprio di sì… > http://www.enjoint.info/?p=1436

\\Canapa Medica

Parola di Nobel: “Legalizziamo l’uso delle droghe”

“Sa che le dico? Che la guerra contro le droghe è fallita ma nessuno lo ammette. Eppure basterebbe mettere i numeri in fila per capire che in 35 anni di onorate battaglie si è speso troppo, ottenuto niente e, cosa peggiore, ingrassato i conti delle organizzazioni criminali. Le sembra un buon risultato?”. Domanda inutile, perché il professor Gary Becker, premio Nobel per l’Economia nel 1992, non perde tempo e riparte all’attacco… > http://www.enjoint.info/?p=1183

\\Coltivazione

Cannabis: Libri e Manuali online

Una raccolta delle principali pubblicazioni italiane inerenti alla cannabis. Manuali di coltivazione, ricette culinaree, utilizzi terapeutici e ludici della pianta più amata e odiata nella storia. Da lo storico “Il Canapaio” di Franco Casalone a “Cannabis Uso e abuso” di Giancarlo Arnao, dal sempre attuale “Marijuana la medicina proibita” di Grinspoon a “Le ricette del premiato forno” del Cox18. 6 libri e manuali completi, gratuiti e leggibili on-line… > http://www.enjoint.info/?p=1038

\\Canapa Medica

Marijuana libera? Basta l’insonnia!

LOS ANGELES – «Entrate, entrate! Il dottore è a vostra disposizione, solo 100 dollari per visita». Sono le undici del mattino di un martedì sulla passeggiata lungomare di Venice, quartiere fricchettone di Los Angeles, e dalla soglia un ragazzo vestito con un camice verde da chirurgo, Ray, distribuisce volantini e invita i passanti a entrare per farsi visitare dal dottor Michael Morris. Il dottore della marijuana. Il suo studio medico sorge tra un negozio di pipe a vapore e il Kush Club, un club per il consumo di prodotti medici a base di cannabis… > http://www.enjoint.info/?p=1265

\\Psicoattivo

Per usare gli psichedelici in modo saggio

Un ricercatore veterano spiega come gli psichedelici possono essere usati per dare risultati positivi e come, nello stesso tempo, non siano una “scorciatoia” per raggiungere particolari stati di coscienza. Un articolo completo che descrive “set e setting”, motivazioni, onestà, disciplina e tutti quei fattori fondamentali per intraprendere una sperimentazione consapevole, perchè come scrive l’autore “la via più saggia e sicura di rapportarsi in modo proficuo con gli psichedelici passa attraverso l’uso intelligente e ben informato“… > http://www.enjoint.info/?p=1138

\\Canapa Industriale

La carta? Meglio di canapa!

Una filiera tutta regionale che porta alla realizzazione di carta da ufficio e preziosi lavori di cartotecnica. I vantaggi ecologici e ambientali sono notevoli e anche i costi si stanno abbassando. Una pianta annuale, generosa e robusta che a livello industriale può essere impiegata in diversi ambiti con ottimi risultati. Nel tessile, per la produzione di olio, nella bioedilizia, nella cosmetica, ma anche nell’industria cartaria… > http://www.enjoint.info/?p=735

\\Input

Una casa libera dalle bollette

L’esperienza di Riccardo, che si è reso indipendente da ogni allacciamento a reti pubbliche per energia, acqua e riscaldamento. Pannelli solari, cisterna per la raccolta dell’acqua piovana e pala eolica: ecco come vivere in mezzo alla natura in modo ecosostenibile… > http://www.enjoint.info/?p=1122

the MAGIC BUS

PROGRAMMA - Partenza da Milano (Stazione Centrale) Sabato 17 Aprile 2010 alle ore 11:00 - Arrivo a Basilea verso le ore 15:00 - Visita alla fiera CannaTrade (info su www.cannatrade.ch) - Notte in hotel-ostello(a 10 minuti dalla fiera e dal centro città, camere assegnate durante il viaggio di andata) - Domenica 18 Aprile 2010 giornata libera a Basilea o nuova N26 • Gennaio - Febbraio 2010 visita alla fiera - Partenza alle ore 16:00 e arrivo a Milano verso le ore 20:00

INCLUSO nel “pacchetto viaggio” - Viaggio in Autobus GT - Pernottamento per la notte di Sabato in hotel-ostello - Colazione di Domenica mattina - Biglietto per i trasporti pubblici durante il soggiorno - Biglietto d’ingresso per la fiera CannaTrade - Kit di gadgets Enjoint e Dolce Vita - Accompagnatore durante il viaggio e assistenza durante il soggiorno - Partecipazione al Concorso Magic Bus

(estrazione tra i partecipanti al viaggio, 1° premio ROOR little sista 3.2)

PREZZO TOTALE DEL VIAGGIO: 150 euro a persona info prenotazione/acquisto viaggio www.enjoint.info/magicbus 347.2888102 NOTE

La prenotazione sarà valida solo al ricevimento del pagamento. Numero di posti limitati. (viste le molte richieste che ci sono giunte, consigliamo di acquistare il “pacchetto-viaggio” in breve tempo)

Oltre ad essere un’ottima occasione per fare una visita a Basilea (e ad una delle fiere sulla cannabis più grandi al mondo), avremo la possibilità di incontrarci e viaggiare insieme! SPONSORED BY

WWW.ROOR.DE

•9 WWW.BOOMALEK.COM

IN COLLABORAZIONE CON DOLCE VITA

VIAGGIO ORGANIZZATO PER LA 10° EDIZIONE DELLA FIERA CANNATRADE MILANO – BASILEA (SVIZZERA), SABATO 17 E DOMENICA 18 APRILE 2010


Mondo NEWS E CURIOSITA’ FRANCIA: VECCHIA LEGGE VIETA ALLE DONNE DI INDOSSARE PANTALONI Sembra incredibile ma ancora oggi a Parigi è vietato per legge alle donne di indossare i pantaloni, proprio come a Karthoum. Nella capitale francese è ancora in vigore una norma della fine del diciannovesimo secolo, secondo cui le donne non possono vestirsi “da uomo” senza l’autorizzazione della polizia. Qualsiasi parigina che abbia il desiderio di vestirsi come un uomo dovrebbe, sempre secondo la vecchia norma, “presentarsi all’ufficio centrale di polizia e richiedere la specifica autorizzazione”. Ovviamente sugli ChampsÉlysées le donne possono camminare sfoggiando qualsiasi indumento più le aggrada: shorts, jeans o qualsiasi altro tipo di pantalone. Qualcuna tuttavia è tenuta al rispetto della obsoleta legge. Per le poliziotte della città dell’amore, infatti, è obbligatorio indossare la gonna.

ITALIA: CLASSIFICA DEI 10 LAVORI MENO SALUTARI Arriva la top ten delle professioni meno salutari e dei lavoratori meno salutisti,cioe’ che adottano cattive abitudini alimentari:primi gli chef I cuochi che fumano molto e mangiano, incredibilmente, cibi poco sani; seguono i contadini, mentre quelli che adottano i comportamenti piu’ salutari sono i pubblicitari. Riportata online da BBC, la classifica e’ stata realizzata da Peter Lauris della compagnia di assicurazioni sulla salute Medicash.

10 •

CINA: LILLIPUT ESISTE, SI TRATTA DI UN PARCO TEMATICO CREATO E GESTITO DA NANI Ovviamente non si tratta di una vera e propria città, ma di una sorta di parco tematico creato e gestito interamente da un gruppo di cinesi nani che ora risiede poco distante da Kunming, capoluogo della provincia dello Yunnan: in una comunità montana situata nel sud del Paese. Tutte le persone di bassa statura, affette da nanismo, possono ottenere la residenza nel villaggio a condizione che accettino di lavorare nel parco, indossando peraltro abiti fiabeschi. La comunità, autosufficiente in tutto, dispone di una centrale dei vigili del fuoco, della polizia, di un commando dei vigili urbani e di ospedali: tutti rigorosamente in formato ridotto. In tanti al di fuori dalla comunità hanno gridato allo scandalo: in questa città per alcuni si violano i diritti umani, trasformando i portatori di handicap in veri e propri fenomeni da baraccone. Diversamente la pensano però i diretti interessati che hanno scelto di creare quella che noi chiamiamo Lilliput per un semplice motivo economico: in un momento di crisi come quello che si sta attraversando ora aver dato vita ad un parco tematico di questo genere offre ottime prospettive di guadagno.

8 minuti Artic Monkeys - Crying lightning

HAWAII: SPETTACOLARE GARA DI SURF CON ONDE ALTE NOVE METRI Per la prima volta negli ultimi cinque anni le onde hanno raggiunto un’altezza tale da consentire lo svolgimento di una delle gare di surf più attese e spettacolari del mondo, quella di Oahu, alle Hawai. Migliaia di persone si sono radunate fin dalla notte sulla spiaggia di Waimea per ammirare le evoluzioni dei migliori surfisti del pianeta, su muri d’acqua alti fino a nove metri. Conosciuta con il nome di “Eddie”, la competizione si organizza solo quando le onde raggiungono un minimo di sei metri di altezza. È solo la sesta volta che queste condizioni si verificano dal 1984, quando è nata la gara. La competizione è stata vinta da Greg Long, di San Clemente (California) che se ne è tornato a casa con un premio di 55.000 dollari. Fra i 28 intrepidi partecipanti spiccano i nomi di Kelly Slater, Bruce Irons e Sunny Garcia, tutti professionisti delle super-onde. Presente anche Clyde Aikau, 60 anni, fratello di Eddie, scomparso in mare nel 1978, in omaggio del quale è stata creata la competizione.

GIAPPONE: PRENDE LA BICI E FA IL GIRO DEL MONDO IN UNDICI ANNI L’impresa è da Guinness dei primati: 11 anni per completare un avventuroso giro del mondo pedalando su di una bicicletta per 150.000 chilometri, attraverso 130 Paesi. Iniziò il viaggio a luglio del 1998 da Anchorage, in Alaska, quando di anni ne aveva appena 28. Durante il viaggio ha dovuto cambiare 82 pneumatici, 15 catene, 5 pedali e rattoppare più di 300 forature. Dall’Alaska, Nakanishi ha attraversato Canada, Stati Uniti e Messico seguendo la costa occidentale fino a Panama e Perù. Da qui ha preso un aereo per Stoccolma, aprendo il tour nel nord Europa fino all’agosto del 2000. In seguito un altro aereo per l’Africa, seguendo anche qui la costa occidentale e poi Australia, Nuova Zelanda e Argentina, raggiunta a giugno del 2003 prima di risalire verso gli Usa lungo la costa orientale. Tra le avventure più importanti c’è la notte in Sudafrica passata nella cella messa a disposizione dalla polizia come riparo dalla pioggia, le due ore passate in Namibia con un coltello da cucina in mano mentre la sua tenda fu circondata da due iene, e i giorni sotto le bombe a Tbilisi durante lo scontro tra Russia e Georgia, nel 2008.

N26 • Gennaio - Febbraio 2010


FONTE: WORLD (wild) WIDE WEB ITALIA: SCOPERTO IL “TAPPO” CHE PUÒ BLOCCARE IL CANCRO Un ‘tappo’ che promette di bloccare la crescita del cancro. E’ stato disegnato al computer grazie alla modellistica molecolare, costruendolo e sperimentandolo poi con successo su cellule tumorali di polmone, dagli scienziati dell’università Statale di Milano. La ricerca, pubblicata su ‘Nature Chemistry’, apre le porte allo sviluppo di nuovi farmaci anticancro a basso rischio di resistenza. Le prove sperimentali condotte su cellule tumorali del polmone hanno effettivamente confermato questa ipotesi. In altre parole, la scoperta apre lla possibilità di mettere a punto composti antitumorali fondati su una strategia diversa rispetto a quelle conosciute. Una via che potrebbe ’spiazzare’ il cancro.

DANIMARCA: SESSO GRATIS AL SUMMIT, PROSTITUTE SFIDANO SINDACO Sesso gratis per i partecipanti alla conferenza mondiale sul clima in corso Copenaghen. E’ l’offerta lanciata dalle squillo danesi, che hanno deciso di reagire così alla campagna anti-prostituzione del sindaco della capitale, la signora Ritt Bjerregaard. A scatenare la protesta delle prostitute è stata una cartolina inviata dal sindaco Bjerregaard ai 160 alberghi che ospitano i delegati: “Siate ecosostenibili, non cercate sesso a pagamento”, con l’obiettivo di dissuadere gli ospiti dal mettere in contatto i loro clienti con le accompagnatrici. Da qui è scattata la contro-campagna delle prostitute: “Sesso gratis per chi presenta una delle cartoline e mostra il tesserino della delegazione”. L’iniziativa è del Sio (Sex Workers Interest Group), una sorta di sindacato del settore che grida alla discriminazione. Naturalmente non ci sono dati ufficiali sul successo o meno dell’operazione. Ma un qualcosa mi dice che molti hanno apprezzato tale tipo di protesta.

N26 • Gennaio - Febbraio 2010

STATI UNITI: PER UN ECO NATALE DONA UNA CUCINA SOLARE Come? Sarà sufficiente donare 50 dollari (circa 33 euro). Una cifra non esorbitante, che tuttavia potrà garantire ai destinatari del prodotto un sostegno concreto nell’affrontare esigenze e difficoltà quotidiane. Sappiamo infatti che, nei territori privi di gas e di elettricità, la cottura dei cibi avviene con il fuoco: un metodo semplice, utilizzato da circa due miliardi di persone al mondo, ma che non è né salubre né sostenibile. Per questo, per tutte quelle famiglie che vivono a latitudini comprese tra l’equatore e il quarantesimo parallelo e che utilizzano il calore per operazioni semplici, come cuocere riso o legumi o pastorizzare l’acqua, un forno solare può costituire una preziosissima fonte di energia pulita, gratuita e affidabile, priva di controindicazioni. Solar Cookers International (SCI), una ONG californiana che da vent’anni promuove la diffusione di sistemi di cottura ad energia solare, ha lanciato un nuovo programma di sensibilizzazione.

CINA: A PECHINO IL PRIMO BAR GAY Il Primo bar per gay della Cina approvato dallo Stato ha aperto i battenti a Dali, una localita’ turistica nella provincia dello Yunnan. All’inaugurazione erano presenti una settantina di persone, in maggioranza gay, tra cui dieci volontari venuti da altre citta’ della Cina. Il proprietario del bar, Zhang Jianbo, ha precisato che il locale verra’ usato tra l’altro per ‘promuovere la conoscenza dell’Aids e che preservativi verranno distribuiti gratuitamente ai clienti’

FRANCIA: PARIGI, L’ACQUA RITORNA PUBBLICA Da studi recenti si evince come la gestione privata delle acque parigine abbia generato in questi 25 anni solo un aumento sistematico dei prezzi, non accompagnato da un conseguente miglioramento dei servizi, bensì da una lunga serie di abusi, prezzi gonfiati, casi di corruzione e servizi obsoleti, perché modernizzarli avrebbe richiesto investimenti e, dunque, meno profitti. Le indagini dell’Ufficio Servizio Pubblico 2000 hanno dimostrato come la differenza del costo dell’acqua tra Parigi e il resto della Francia non sia dipesa da un maggior consumo di acqua ma dalla presenza stessa del GIE, che ha generato un’ingiustificabile espansione dei costi, consentendo alle multinazionali di realizzare profitti enormi. Inoltre, è stato evidenziato come dietro ai lunghi ritardi nella liquidazione delle somme non dovute da parte del GIE, si nascondesse una vera e propria rendita finanziaria a favore del GIE stesso. Per tutte queste ragioni, e nonostante in Francia la gestione dell’acqua sia privatizzata, il Comune di Parigi ha preso la storica decisione di riappropriarsi dell’intero servizio idrico. Dopo Parigi, Grenoble e Cherbourg altre importanti città ed aree urbane come Tolosa e Lione stanno obbligando le multinazionali a rinegoziare i contratti e stanno prendendo in seria considerazione l’opportunità di ritornare alla gestione pubblica.

FRASI FAMOSE

“Desidero dare a voi, che siete padri e madri, un’ulteriore assicurazione. L’ho già detto altre volte, ma non mi stancherò mai di ripeterlo: I vostri figli non verranno mai mandati a combattere per un paese straniero”. (Franklin D. Roosevelt, Presidente degli Stati Uniti, durante la campagna per la sua rielezione a Boston, 30 ottobre 1940) Da li a poco, appena un anno dopo, in seguito all’attacco di Pearl Harbour, gli Stati Uniti entrarono in guerra contro le potenze dell’asse. Tra le campagne in Europa ed in Asia morirono più di 220.000 soldati americani.

7 IN CONDOTT@

Ore 4.30 del mattino, il figlio suona il citofono di casa (driiiin)... Risponde al citofono il padre: “Chi è ?” E il figlio: “Papà senti una cosa... Ma in una partita a poker e con un poker d’assi in mano... Tu cosa avresti fatto ?” Risponde il padre: “Io !?! Con un poker d’assi ?!? Mi sarei giocato la casa !” Il figlio: “Eh appunto, allora scendi perchè abbiamo perso!” In collaborazione con: 7incondotta.it

LO SAPEVI CHE... SESSO STRANO

Secondo una recentissima statistica effettuata dall’Associazione italiana di sessuologia clinica, su un largo campione di donne tra i 25-45 anni, è emerso che lei non ha tabù in fatto di sesso e chiede di farlo sempre di più in modo strano. Ecco la classifica dei loro gusti: 1. Prima che lui vada ad una cena importante di lavoro 2. In mezzo al cibo sul tavolo della cucina 3. Dopo essersi dipinti i corpi a vicenda 4. Dopo essersi spalmati di crema e cioccolato i loro corpi 5. Nella toilette del cinema durante l’intervallo di un film 6. Al ristorante nella toilette o comunque in un posto appartato 7. Mentre lui sta per uscire di casa per recarsi al lavoro 8. In aereo 9. In ascensore 10. In un parco pubblico Sempre a proposito del gentil sesso crolla un altro tabù: quando si trova a viaggiare la sua propensione è quella del tradimento al proprio partner. E’ quanto emerge da una ricerca effettuata dal mensile Burda su un campione di 700 donne tra i 20 e 55 anni. Il 50% delle intervistate ha ammesso che durante il viaggio (per lavoro e vacanze) è stata tentata di vivere un’avventura sentimentale. Il 22% ha ammesso, invece, di aver consumato il tradimento. Unica consolazione per i maschi; le partner dopo aver provato la “novità” quasi tutte ritornano all’ovile.

• 11



LCE VITA SPONSORED BY DO 4 minuti Laffy Taffy - D4L

Mondo EVENTI

WE WILL ROCK YOU ALLIANZ TEATRO MILANO

CULTIVA 2009 PYRAMIDE VÖSENDORF - VIENNA (AU) 27/28/29 NOVEMBRE 2009

La location era semplicemente spettacolare. Due parole vale la pena sprecarle. All’interno di una gigantesca piramide di vetro, che produce un clima davvero migliore di quello austriaco, è stato ricreato un paesaggio caraibico-mediterraneo con tanto di palme a volontà, casette bianche e bungalow. La pianta della fiera era decisamente irregolare, su vari livelli e con spazi poco visibili, quindi per riuscire a visitare tutti gli stand, uno doveva letteralmente andarseli a cercare, armato di pazienza e spirito d’avventura. A proposito di piante, grazie ad un cavillo della legge austriaca (che considera legale le piante di cannabis fino al momento in cui incominciano a fiorire), la fiera era veramente strapiena di ‘piccoline’ in fase vegetativa, cosa che ha inciso parecchio sull’umore dei partecipanti. Molti gli espositori, ben 150! E ancora di più i partecipanti. In alcuni momenti di sabato pomeriggio non si riusciva davvero a camminare. Secondo gli organizzatori siamo arrivati alle 6.500 presenze, ragione per cui il prossimo anno ci sarà ben il 50% di spazio in più! Sono rimasto molto colpito dal clima sereno che si riusciva a tastare. In un primo momento non avevo accolto bene la notizia che dentro la fiera non si poteva fumare (neppure tabacco), ma poi visto la grande tolleranza che i sorveglianti tenevano negli spazi all’aperto, diciamo che il tutto risultava bilanciato. Naturalmente il sabato sera ha avuto luogo, in un angolo molto particolare e suggestivo della Pyramide, anche la festa ufficiale della fiera. Musica di ottimo livello (trance), ambiente super ricercato, un pubblico internazionale ed antiproibizionista sono stati gli ingredienti della serata. Ho avuto molto di più di quello che mi sarei aspettato da questa ‘Cultiva’ che oltre ad abbinare tutti gli ingredienti tipici di una fiera della canapa (stand, convegni, hempbar ecc) ha saputo anche organizzare il tutto con meticolosità tipica d’oltralpe. Per il prossimo anno segnatevelo sul calendario. Un evento da non perdere! A.C. N26 • Gennaio - Febbraio 2010

Dopo aver divertito ed appassionato gli amanti del rock e i cultori della buona musica di mezzo mondo, We Will Rock You, il musical ideato dai Queen e scritto da Ben Elton, è finalmente approdato anche in Italia ad otto anni dalla sua nascita. Ambientato in un tetro futuro dove la musica rock è stata dichiarata illegale, inudibile e impraticabile, We Will Rock You narra le vicende di due ragazzi, Galileo e Scaramouche, impegnati a distruggere la Globalsoft Corporation, una diabolica multinazionale che comanda l’intero pianeta, a colpi di riff di chitarra dei brani della band con l’indimenticabile (e indimenticato) Freddie Mercury. Alla realizzazione dello spettacolo italiano che ha avuto inizio lo scorso 4 dicembre all’Allianz Teatro di Milano, assieme al regista Maurizio Colombi hanno partecipato anche i leggendari Brian May e Roger Taylor (rispettivamente chitarrista e batterista del gruppo), mettendo insieme un cast di prim’ordine con trenta cantanti, attori e ballerini. Uno spettacolo fantastico e coinvolgente, dal retrogusto ribelle ed antiproibizionista. Andate a vederlo!

NEXT HEMP EVENTZ Spannabis - Barcellona (Spagna) 26 - 28 Febbraio 2010 www.spannabis.com Cannatrade - Basilea (Svizzera) 16 - 18 Aprile 2010 www.cannatrade.com 4th San Francisco Cannabis Club Wards 2010 San Francisco (U.S.A.) 20 Aprile 2010 Global Marijuana March 2010 2 Maggio 2010 www.globalmarijuanamarch.org Expocannabis Sur Malaga (Spagna) 21/23 Maggio 2010

DON’T MISS IT !!! Europe in concerto Milano 26 Gennaio 2010 www.europetheband.com Awakenings Eindhoven Klokgebouw, Eindhoven (NL) 6 Febbraio 2010 www.awakenings.nl Torture Garden Valentines London (UK) 13 Febbraio 2010 www.torturegarden.com Prodigy in concerto Inizio tour Milano dal 22 Aprile 2010 www.barleyarts.com

• 13


3 minuti Fiori nei cannoni - Two Fingerz feat Dargen e Sewit Villa

Mondo FEEDBACK

.SONDAGGIO

.dolcevitaonline.it Partecipa ai nostri sondaggi su www

.FOTO

Sherpa style with Dolce Vita (Himalaya

2009)

SE .FIRA o non lo so

se la Canapa salverà il mondo, ma vi dico questo… Lei è l’unica che può.

(Jack Herer 1939)

Tz EN M M CO k oo eb ac .F e zin aga tam evi olc www.facebook.com/d corrotti, dove l’informaIn questa società di politici bugiardi del paese. Dove i poresto il e zione è ormai manipolata com re piu ricchi... Bhè semp i ricch i e ri pove piu re semp veri sono Vita! Ke mondo e Dolc ie graz : cosa una non mi resta ke dire ale V.) (Pasqu ppp! sarebbe senza Dolce Vita! Big uppp Bella ragazzi, continuate così. (Franc

esco C.)

.PAROLA

termine sociologico, culturale TOLLERANZA: la tolleranza è un ttiva ed individuale di vivere e religioso relativo alla capacità colle ed agiscono in maniera ono cred che o color con pacificamente prospettiva, potrebbe ta ques da ari, diversa dalla propria (e che mag autoritari si fondano, al mi siste I le). mevo biasi no tome apparire quan ranza è un termine più ampio di contrario, sull’intolleranza. La tolle conservano una connotazione “accettazione” e di “rispetto”, che ci abbia niente a che fare”), non hé purc o l’altr passiva (“rispetto l’esigenza di una vita in ente citam mentre la tolleranza richiama espli e. Termine solitamente collegato comune, dove l’incontro è inevitabil de le sue implicazioni agli ambiti esten za, alla pratica della nonviolen ica, e ben difficilmente conduce a della religione, del sesso e della polit fica indulgenza e pazienza nei signi a ranz tolle nti; comportamenti viole confronti degli altri.

.Dolce Vita su TWITTER

g www.twitter.com/dolcevita_ma SEGUITECI!

.LFPSCCS*

i, Critiche, Complimenti e Svarioni
 Inviate Lettere, Foto, Pensieri, Salut e.it oppure tramite via email a: info@dolcevitaonlin 20155 Milano 89, on posta a: Dolce Vita, via Mac Mah

14 •

Xoxoxo!!! Love you guys (Fiona J.) Un giornale così l’ho soEvviva lo aspettavo dal precendente! ralmente materializzare lette visto gnato per anni e me lo sono fiore che mi aiuta a dolce quel suo: to meri tutto E’ o. in man tà! Consumate la liber la verso ndo anda sognare! Tutto sta “Dolcevita”! (Alberto Picelli) 1 LUV 4 DOLCE VITA. (Aban M.) ! Ferrara vi ringrazia!

Grande Dolce Vita, rivista special unica (SteNello G.)

voi che il mondo si può Ragazzi, è grazie a persone come a che oscura gli occhi alla fecci dalla e mo umis salvare dal cons mente. Spalanchiamo di e chius ne maggior parte delle perso migliore senza ente volm note do mon un ad le porte ndra M. C.) pregiudizi! Siete grandissimi! (Alexa

Dolce vita è il giornale migliore che

ci sia... (Priscilla R.)

N26 • Gennaio - Febbraio 2010


T.H.Seeds Amsterdam’s finest

PENSA IN GRANDE! E’ stato provato! Per fare crescere le piante piu’ grosse!

Un gruppo di esperti canapicoltori colombiani ha testato in modo professionale 127 varieta’ di semi appartenenti alle 14 maggiori compagnie olandesi di semi. Le prime 3 varieta’ piu’ produttive sono tutte risultate appartenenti a T.H.Seeds®. Gli esperti hanno inoltre notato che le varieta’ di T.H.Seeds® erano le piu facili da potare, erano le piu’ dense e quelle contenenti piu’ resina.

ORA DISPONIBILE:

++ Nuova confezione ++ Varieta’ femminizzate: Mk-Ultra®, S.A.G.E.®, A-train®, Burmese Kush® and Kushage®. T.H.Seeds® Amsterdam. info@thseeds.com, www.thseeds.com Distributore italiano: Semitalia . tel. +39 320 0875135 . www.semitalia.com Tessier-Ashpool . tel.+39 02 66 98 56 57 . www.tessier-ashpool.com


Cannabis HIGH TIMES

8 minuti Crazy Tonight - U2

APRE IL PRIMO COFFEE SHOP

IN AMERICA

A Portland marijuana in vendita a scopo terapeutico. La responsabile: «Questi club riconoscono la libertà». Ha aperto i battenti in Oregon il primo coffee shop autorizzato alla vendita di marijuana a scopo terapeutico negli Stati Uniti che metterà alla prova il recente cambiamento di rotta in materia voluto dal presidente Barack Obama. Il Cannabis Cafe è il primo luogo dove chi è autorizzato a fumare marijuana per ragioni di carattere medico avrà a disposizione la sostanza e potrà anche fumarla sul posto. «Questo club riconosce finalmente ai suoi membri il rispetto della libertà personale», ha affermato Madeline Martinez, responsabile di Norml, un gruppo che si batte per la legalizzazione della marijuana. «Il progetto va oltre la possibilità di servire cibo e marijuana – ha spiegato – ci auguriamo di riuscire ad organizzare lezioni, seminari, diventare un punto di riferimento per aiutare la gente a saperne di più sulla coltivazione e altri usi della cannabis». Il Cannabis Café si trova in un edificio a due piani e tecnicamente è un club privato, ma è aperto a tutti i residenti in Oregon che siano membri di Norml o muniti dell’apposita prescrizione medica per l’uso terapeutico. Vi si accede con una tessera mensile del costo di 25 dollari, ma una volta all’interno la sostanza viene distribuita gratis al bancone. E, a margine, è possibile consumare colazione, pranzo e cena, ma non alcolici. Praticamente un test per l’Amministrazione Obama che solo il mese scorso ha deciso di non far perseguire coloro che fanno uso di marijuana a scopo terapeutico. Nel solo stato dell’Oregon sono 21.000 i pazienti autorizzati ad usare la marijuana per curare malattie come l’Alzheimer, il diabete o la sclerosi multipla. (fonti: ansa, lastampa.it, rainews24.it) Se ne discute sul forum www.enjoint.info/forum

NEGLI USA, A SCUOLA

DI MARIJUANA

Dopo l’approvazione in Michigan di una legge che autorizza l’uso di cannabis a fini terapeutici, a Detroit è nato un “college” che per 316 euro a studente insegna come diventare “fornitori” di marijuana. Sull’onda di una legge statale che in Michigan autorizza l’uso degli spinelli a fini terapeutici, gli U.S.A lanciano un nuovo mestiere: nasce a Detroit una realtà che forma “coltivatori e venditori di marijuana a scopo medico”. È il Med Grow Cannabis College, scuola serale fondata da Nick Tennant, figlio di un dipendente General Motors che, al prezzo di 316 euro a studente, offre sei settimane di corsi, tra cui: botanica, orticultura, storia della cannabis e perfino cucina per imparare a preparare piatti “alla marijuana” come il sushi. Finora, lo Stato conta 5.800 pazienti registrati e 2.400 “fornitori” autorizzati a coltivare e vendere il prodotto (pronti per un giro d’affari potenziale di milioni di dollari). Per diventarlo bisogna avere 21 anni e la fedina penale pulita da reati di droga. Ogni “fornitore” può vendere a un massimo di 5 pazienti. (fonte: city.corriere.it)

16 •

CANNABIS TERAPEUTICA: PERCHÉ GLI ORDINI DEI MEDICI ITALIANI

CONTINUANO A TACERE?

“La presa di posizione ormai unanime del mondo medico-scientifico negli Usa è accompagnata anche da una depenalizzazione de facto a livello federale voluta dall’Amministrazione Obama. E proprio in questi giorni per la prima volta uno Stato sta per tassare la vendita di cannabis ad uso terapeutico“. Perché gli ordini dei medici non hanno ancora preso posizione sull’uso terapeutico della cannabis? E’ ormai scientificamente dimostrato che la sostanza ha efficacia terapeutica e antidolorifica contro molte malattie, dall’Aids alla sclerosi multipla. Decine di migliaia di pazienti potrebbero beneficiare di questa sostanza, ma lo stigma derivante dall’attuale legislazione proibizionista sembra prevalere sulla scienza. E i medici, con rare e straordinarie eccezioni, tacciono. Uno studio pubblicato sul British Columbia Mental Health and Addictions Journal, indica la Cannabis come molto meno pericolosa per la salute di alcool e tabacco. Per fortuna non esistono solo le associazioni italiane di medici. Negli Stati Uniti, le due associazioni mediche più rappresentative (la conservatrice American Medical Association e l’American College of Physicians) hanno chiesto al Governo di legalizzare e promuovere la cannabis a fini terapeutici, vista la mole di dati scientifici che ne prova l’efficacia. La più rappresentativa delle associazioni mediche statali, la California Medical Association, ha addirittura approvato una risoluzione in cui definisce il proibizionismo sulla cannabis una ‘politica sanitaria fallimentare’, per le conseguenze che la repressione ha sulla salute dei cittadini. Inoltre, numerose associazioni mediche non hanno mai temuto di schierarsi apertamente per la legalizzazione della cannabis terapeutica, offrendo decisivi contributi in campagne referendarie vinte ormai in oltre dieci Stati. La presa di posizione ormai unanime del mondo medico-scientifico negli Usa è accompagnata anche da una depenalizzazione de facto a livello federale voluta dall’Amministrazione Obama. Di fronte a tutto questo, il silenzio del mondo medico-scientifico italiano è sempre più imbarazzante, e per migliaia di pazienti questo significa continuare a soffrire inutilmente. Ma gli ordini dei medici servono solo a difendere gli interessi corporativi? Oppure dovrebbero anche servire a migliorare la qualità della vita dei pazienti? (fonte: italiachiamaitalia.net)

MORTE IN CARCERE DI ALDO BIANZINO,

LA (IN)GIUSTIZIA ARCHIVIA IL CASO

E’ stata archiviata dal gip del tribunale di Perugia l’inchiesta per omicidio a carico di ignoti per la morte in carcere di Aldo Bianzino; il falegname che era stato arrestato pochi giorni prima per la coltivazione di alcune piante di cannabis. Secondo il giudice, il decesso avvenne per un aneurisma cerebrale. A riportare la notizia è il Corriere dell’Umbria. Il giudice ha accolto la seconda richiesta di archiviazione del fascicolo avanzata dal pm Giuseppe Petrazzini, a entrambe le quali si erano opposti i familiari di Bianzino. In base agli accertamenti svolti dai consulenti della procura, il giudice ha però ritenuto che la lesione riscontrata al fegato del falegname sia legata alle manovre di rianimazione dopo l’aneurisma. Ha quindi disposto l’archiviazione del fascicolo. Dichiarazione di Emma Bonino, Marco Pannella e Rita Bernardini: “Con l’archiviazione dell’inchiesta, da parte del Tribunale di Perugia, del caso di Aldo Bianzino, morto in circostanze misteriose nel carcere di Perugia la notte tra il 13 e il 14 ottobre 2007 dopo 36 ore dal suo arresto, sarà praticamente impossibile fare luce su una vicenda dai molti lati oscuri. A cominciare dagli esiti discordanti delle due autopsie che furono fatte immediatamente dopo il decesso: infatti il primo esame escluse patologie cardiache pregresse e mise invece in evidenza lesioni agli organi interni, presenza di sangue nell’addome e pelvi, lacerazione epatica, lesioni all’encefalo, a fronte di un aspetto esterno indenne da segni di traumi; un secondo esame autoptico, del novembre 2007, accreditò la tesi della rottura di un aneurisma cerebrale. Furono sempre riscontrate lesioni epatiche e la presenza di sangue nell’addome. Pur accettando l’ipotesi del medico legale, si affermò che l’emorragia cerebrale potesse essere stata causata da un forte stress di tipo fisico con improvviso rialzo della pressione. Le conseguenze di questo decesso in carcere sono state per la famiglia di Aldo Bianzino: Il figlio Rudra, minorenne è rimasto solo con lo zio Ernesto e si trova ora senza i genitori. Ci sorprende questa decisione del Tribunale di Perugia, cercheremo di capire cosa ha spinto i magistrati a quest’archiviazione che era già stata proposta in altre due occasioni. Saremo al fianco di Rudra Bianzino che al nostro ultimo Congresso ci chiese di aiutarlo nella ricerca della verità di quanto accaduto a suo padre Aldo”. (fonte: Notiziario Aduc) N26 • Gennaio - Febbraio 2010


HIGH TIMES

MARIUANA.IT DUE ANNI AL WEBMASTER

UDINE “SI FUMA”

IL FESTIVAL DEL REGGAE

Il Rototom Sunsplash, il festival reggae più grande d’Europa, viene “cacciato” dall’Italia. «Bob Marley non si processa», hanno gridato contro il cielo che minacciava pioggia. Può darsi, però la sua musica se ne è andata da Osoppo, e chissà se tornerà. Il signor Giovanni è rimasto a fissare la vetrina del suo negozio di alimentari, nel centro di questo paese di tremila anime a trenta chilometri da Udine. «Avremo i nostri problemi, adesso. Una settimana di festival valeva sei mesi di lavoro». Questa è la storia di una comunità messa in ginocchio e del più grande festival reggae d’Europa cacciato dall’Italia e costretto a trovare rifugio all’estero perché i suoi seguaci fumano troppi spinelli. Era il 1994 quando il Rototom Sunsplash si accampò lungo le sponde del Tagliamento e ne fece un angolo di Giamaica: dieci giorni di musica, 200 mila spettatori l’anno da ogni parte del continente. Tutto finito: la procura di Tolmezzo ha messo sotto indagine per agevolazione all’uso di stupefacenti Filippo Giunta, 48 anni, inventore del festival. Secondo i magistrati ha violato l’articolo 79 della legge Fini-Giovanardi: avrebbe favorito il consumo di droghe nell’area del festival. Ha letto le carte, dice che qualcosa non torna: «Mi sembra un provvedimento ideologico. Non si contesta un fatto. Si disegna uno scenario: il Rototom è un festival reggae, il reggae è la musica dei rasta, i rasta usano la marijuana. E io, che sono l’organizzatore, avrei costruito l’ambiente adatto». Il festival chiude: Il Comune ha negato l’autorizzazione all’edizione del 2010. «E che cosa dovevo fare?», dice Bottoni, avvocato di 44 anni, sindaco da sei, in quota Pdl. «Crede che mi faccia piacere mandare in malora l’economia di tutta la zona? Ma sono costretto: c’è un’inchiesta». Le ha provate tutte: appelli, petizioni, lettere. Ha difeso la creatura degli osoppani: «Portava un ritorno economico sul territorio, ma soprattutto giovani da tutto il mondo, cultura, colore. Aveva trasformato una terra sconosciuta in una meta turistica. Per noi è una perdita devastante». Il sottosegretario Giovanardi ha salutato la chiusura di un «evento in cui si spacciava droga in quantità industriali». «Sugli stupefacenti la penso esattamente come lui», racconta il sindaco, «ma credo che bisognerebbe andare a toccare le cose con mano prima di parlare». La fuga del Rototom ha spaccato il Pdl – contro Giovanardi si è mobilitato pure il senatore Ferruccio Saro – e scatenato una gara di solidarietà: la friulana Elisa, Vinicio Capossela, i Subsonica, don Ciotti, Beppe Grillo, l’europarlamentare Pd Debora Serracchiani e tanti altri, una petizione con 10 mila firme e una raffica di manifestazioni. Non è servito. Il macigno che pesa sul festival sono i 340 arresti per spaccio di droga negli ultimi nove anni, 18 chili di marijuana sequestrati, 11 di hashish, 2.400 pasticche di ecstasy, 4 etti di cocaina e 37 grammi di eroina, più funghi allucinogeni, Lsd, popper e amfetamina. Per Filippo Giunta quei numeri sono il pilastro su cui fondare la difesa: «In sedici anni mai avuto problemi di ordine pubblico. Ogni giorno, per 15-20 mila spettatori, c’erano 200 addetti alla sicurezza. E le forze dell’ordine hanno sempre avuto libero accesso all’area, come dimostrano arresti e sequestri». E ancora: «Ogni anno ospitavamo incontri con tossicologi, psicologi e sociologi sul tema degli stupefacenti. E io sarei uno che ne incentiva l’uso? La verità è che in Italia tira una brutta aria per chi fa musica». Non è l’unico a pensarla così. E, forse, se Arezzo Wawe, l’Heineken Jammin e il Rototom sono scomparsi, e il Traffic di Torino è stato spostato contro il volere degli organizzatori, un motivo ci sarà. «Io non lo so – dice Giunta – Però da un po’ ti rendono la vita impossibile: lavori un anno per organizzare tutto e fino all’ultimo non sai se i permessi arriveranno. Così i festival moriranno uno dietro l’altro. O si trasferiranno all’estero». Lui da una settimana batte la Spagna palmo a palmo. Ha già ricevuto decine di offerte. Là Bob Marley non si processa. di Andrea Rossi (fonte: Lastampa.it) N26 • Gennaio - Febbraio 2010

Matteo Filla, proprietario del sito Mariuana.it, oscurato più volte dalle forze dell’ordine, è stato condannato a 2 anni di reclusione senza condizionale, per istigazione all’uso di sostanze stupefacenti. Condanna che troviamo assolutamente ingiusta. Ci metteremo presto in contatto con l’avvocato che segue il caso: è nostra intenzione intraprendere qualche iniziativa di supporto a Filla. Vi terremo quindi aggiornati perchè avremo bisogno di tutti voi! “Questa volta Matteo Filla non è riuscito a convincere il giudice dell’innocuità dei suoi particolari commerci on-line con i quali, a milioni di persone in tutto il mondo, propone e vende semi di marijuana, attrezzatura e prodotti vari per la coltivazione domestica di canapa indiana. Ieri, il Gup di Rovereto Michele Cuccaro, al termine del rito abbreviato nel quale Filla era imputato di istigazione all’uso illecito di sostanze stupefacenti, ha emesso una sentenza di condanna a 2 anni di reclusione senza condizionale. Il trentaseienne lombardo trapiantato nel Basso Sarca, dove vive da diversi anni (attualmente abita ad Arco), è incensurato e quindi non dovrà passare il Natale in cella. Comunque con il suo avvocato, il riminese Carlo Alberto Zaina, ha già deciso di ricorrere in appello. Partendo da un punto fermo e indiscutibile: l’essere già stato processato e assolto per fatti analoghi non più tardi di due anni fa. I guai per Matteo Filla – che tra l’altro è laureato in fisica, esperto di elettronica e titolare di una regolare licenza per l’e-commerce – sono ricominciati nell’ottobre 2008 con un’indagine avviata dai carabinieri di Merano e coordinata dalla procura di Rovereto, che nelle tappe successive si era avvalsa anche dei carabinieri di Arco, Riva, Dro, Lasino, Peschiera e dell’unità cinofila di Laives. Per mesi i siti web gestiti da Matteo Filla sono stati tenuti d’occhio, più che altro per controllare e seguire nelle loro “navigazioni” quei clienti che, al contrario della maggior parte, non si erano premurati di mantenere l’anonimato. Alla fine era stato ordinato l’oscuramento di otto pagine internet facenti capo al trentaseienne web master (ora però risultano essere di nuovo operative) ed erano stati denunciati, insieme allo stesso Matteo Filla, un arcense, due rivani, due ragazzi di Peschiera e cinque bolzanini, tutti di età compresa fra i 21 e i 28 anni. Nelle loro abitazioni durante le perquisizioni erano state rinvenute marijuana (pronta all’uso o in fase di crescita) e strumentazione varia per la coltivazione delle piantine, come piccole serre, lampade alogene, concime specifico. Nel primo processo Filla si era difeso sostenendo che svolgendo tali attività non era sua intenzione indurre le persone a fare uso di droghe. I suoi siti sono solo delle vetrine dove vende di tutto, compresi i semi di marijuana, ma solo a scopo collezionistico. (fonte: espresso.repubblica.it)” Se ne discute sul forum www.enjoint.info/forum

U.S.A.: PER LA PRIMA VOLTA UNO

STATO TASSERÀ LA VENDITA DI CANNABIS

Il ministro della Giustizia dello Stato del Colorado, John Suthers, ha dato il via libera alla tassazione della cannabis. “La cannabis ad uso terapeutico è un bene materiale, e quindi soggetto all’imposta sulle vendite”, ha spiegato il repubblicano Suthers. Il ministro ha anche ribadito che i concessionari di cannabis terapeutica devono ottenere una licenza statale per operare in Colorado, al pari di qualsiasi altro negozio. Sarebbe la prima volta che una istituzione pubblica statunitense tassa la cannabis. “Gli elettori del Colorado hanno chiesto che la cannabis fosse legale per fini terapeutici”, ha spiegato il portavoce del Governatore, facendo riferimento ad un referendum del 2000. “Ma ora c’è il caos”. Il parere giunge proprio quando l’Amministrazione Obama ha detto di non voler più perseguire i distributori e consumatori di cannabis terapeutica per la violazione delle leggi federali in quegli Stati dove vi sono leggi che regolamentano la sostanza. (fonte: Notiziario aduc)

• 17


Creatori di “BABILONIA”, la prima varietà italiana Vincitrice premio speciale PIC al “Cannabis Tipoforte 2008” Spedizioni in 24/48 ore in tutta Italia. Spedizione gratuita per ordini superiori a 70 euro. Spedizioni a casa oppure in fermo deposito per la massima privacy. Sito web con scambio dati protetti da sistema SSL. Trattamento dei dati personali in conformità della legge sulla privacy n. 196 del 30.06.2003.

Informazioni e ordini Semitalia CP 169 - 50032 Borgo San Lorenzo - Firenze - Italia Telefono (+39) 055/8457452 - Mobile (+39) 320/0875135 - Fax (+39) 02/700558360

www.semitalia.com - info@semitalia.com In Italia la coltivazione di Cannabis è vietata (Artt. 28 e 73 del DPR 309/90).


la benefica canapa, ...e Ahura Mazda donò agli uomini d-Avesta) (Zen i zion affli loro e per sollevarli dall

Cannabis IL CANAPAIO

6 minuti Witch Doctor - Alvin and the Chipmunks

LA COLTIVAZIONE DELLA CANNABIS PER SCOPI TERAPEUTICI Negli ultimi tempi sempre più Paesi riconoscono la validità della cannabis come agente terapeutico per un numero sempre crescente di malattie. La stragrande maggioranza dei medici sanno che la cannabis potrebbe essere un medicinale con un potenziale altissimo per la salute degli esseri umani. Gli unici ostacoli ad un utilizzo pieno e senza restrizioni di questo vegetale tanto importante per il genere umano sono le legislazioni proibizioniste, gli interessi privati delle case farmaceutiche e la mentalità ristretta che si è venuta a creare in larga fascia della popolazione a causa di decenni di bugie proibizioniste. Purtroppo in Italia le bugie e le chiusure mentali proibizioniste continuano, la disinformazione su questa pianta sgomenta e le vittime di questa follia continuano ad aumentare. Dove esiste la possibilità di dare un’informazione ufficiale obiettiva e libera da pregiudizi, le cose sono cambiate. Oggi in molti Paesi la possibilità di utilizzare cannabis o i suoi derivati a scopo terapeutico è una realtà. Anche in Italia: oggi è possibile avere una ricetta da un medico di fiducia e farsi consegnare la medicina in farmacia. Il guaio è che troppi pochi medici sono oggi disposti a rischiare “problemi” (anche se è loro pieno diritto prescrivere ciò che ritengono meglio per la salute dei loro pazienti) e pochissimi farmacisti conoscono le procedure per ottenere i medicinali prescritti. Molti pazienti, in tutto il mondo, si sono resi conto che la medicina migliore, la più efficace per i loro problemi non era un derivato di sintesi (molti si lamentano degli effetti spiacevoli di questi preparati), né un estratto purificato e raffinato, né soltanto uno o due cannabinoidi isolati. La medicina più efficace per molti problemi è la cannabis in forma grezza, o al limite la resina nella sua forma più pura possibile. È nella resina che si trovano le sostanze attive e terapeutiche: cannabinoidi, terpeni e flavonoidi, che in ogni particolare varietà si trovano in proporzioni diverse, e che agiscono in sinergia per creare “quel” particolare effetto, diverso per ogni strain. Ogni paziente, meglio se insieme al proprio medico, è in grado di riconoscere quali siano le caratteristiche terapeutiche desiderate e più efficaci, ed ogni paziente dovrebbe avere il diritto a potersi curare con quanto ritenga meglio per sé stesN26 • Gennaio - Febbraio 2010

so. In numerosi Paesi la possibilità di auto coltivazione (o la delega a far coltivare da una persona di fiducia) per curarsi è una realtà. Negli stati Uniti, patria del proibizionismo, l’auto coltivazione viene concessa in sempre più regioni, e si spera che se da lì la follia proibizionista contro la cannabis avrà una fine, anche gli altri Stati del mondo non avranno più ragione di continuare una lotta che produce solo danni. Per chi possa (o comunque voglia) prodursi la propria medicina, alcuni consigli: - Scegliete uno (o più) strain adatto ai vostri problemi (vedi oltre), informatevi sugli effetti e sul profilo di cannabinoidi di ogni particolare varietà. - Utilizzate tecniche di coltivazione il più biologiche possibili: non dovete crescere delle piante con una resa alta, ma dovete creare un prodotto che sia sano e vi faccia star bene. Esente da residui di pesticidi, concimi, erbicidi. Non contaminato da muffe, insetti o altri microorganismi patogeni. Possibilmente non trattato con sostanze chimiche o radiazioni per conservarlo. - Se coltivate in pieno sole, il terreno dovrà essere sano, lontano da scarichi di ogni natura, possibilmente lontano da insediamenti industriali e da alti tassi di inquinamento atmosferico. Per prevenire patogeni crescete piante forti (le piante nate da seme sono più forti delle talee, le regolari più forti delle femminizzate, quelle adattate da generazioni all’ambiente più forti di quelle provenienti da microclimi differenti); scegliete una posizione soleggiata e asciutta; lasciate alle piante tempi “naturali”di crescita e fioritura (potrete forzare un anticipo di fioritura nelle regioni con problemi di tempo atmosferico). - Se siete obbligati a coltivare indoor, cercate di ricreare condizioni di benessere per le piante nel modo più naturale possibile. Usate terriccio e fertilizzanti biologici; prevenite le infestazioni regolando il clima e l’umidità dell’aria (un deumidificatore x ambienti in fase di fioritura può essere più efficace di qualunque antimuffa); evitate prodotti chimici di sintesi, derivati del petrolio ed ogni additivo di dubbia provenienza. Ricordate che la canapa assorbe facilmente i metalli pesanti: evitatene la contaminazione. E ricordatevi che non è solo il THC ad avere effetti terapeutici e che spesso un’erba ricca di CBD ha effetti curativi più marcati, senza ef-

fetti collaterali spiacevoli. Il CBD, oltre ad essere un antinfiammatorio, antibiotico, ansiolitico e probabilmente antitumorale, ha la capacità di modulare e prolungare l’azione del THC, evitando i picchi di effetto e gli stati spiacevoli che a volte si possono avere con prodotti in cui si trova quasi esclusivamente THC. Gli strain ricchi di CBD non si trovano in commercio facilmente, ma, come regola generale, le “indiche” o gli incroci indica/sativa contengono livelli di CBD più alti delle sative pure. Da osservazioni empiriche, che richiedono essere confermate per ognuno dal proprio medico, posso dire che, ad esempio, un’Afghana potrà essere utile come sedativo, ipnotico, antidolorifico, antinfiammatorio, migliorativo dell’umore, antiepilettico. Le sative pure (Haze, Thai, centrafricane) e anche la famiglia delle White saranno più indicate per traumi, problemi alle terminazioni nervose (ho visto “miracoli”), paraplegia, quadriplegia, sclerosi multipla, ma sconsigliate ad esempio per l’epilessia o come ipnotico. Alcuni ibridi indica/sativa a dominanza sativa negli effetti (ad es. AK 47, Skunk n.1, Jack Herer) potranno avere effetti energizzanti, euforici, saranno indicati in caso di chemioterapia, deperimento organico (sono forti stimolanti dell’appetito), come neuro protettivi. Altri incroci indica/sativa a dominanza indica (ad es. la famiglia delle Blueberry, la SuperSkunk, le Orange) saranno euforizzanti e stimolanti a dosi ridotte, ma sedativi ed ipnotici ad alte dosi, con un marcato effetto antiepilettico. Le varietà esistenti sono centinaia, e gli effetti di ognuna possono cambiare anche a seconda del tempo di maturazione raggiunta alla raccolta, dei modi di coltivazione e dei prodotti usati. E ricordatevi che per ognuno la cannabis migliore, in ogni senso, è quella che ci si è auto prodotti, cresciuta in simbiosi con il suo futuro utilizzatore. Il mio migliore augurio che possiate aver la possibilità di mantenervi in buona salute grazie a questo “dono degli Dei”. Franco Casalone - IL CANAPAIO Autore di alcune tra le principali pubblicazioni italiane dedicate alla cultura e alla coltura della cannabis, tra cui “il Canapaio” e “Canapicoltura Indoor”

• 19


Cannabis LA SCUOLA DI CERVANTES

TERRA E CONTENITORI Il pH (segue dal numero precedente) Mescola accuratamente la farina di dolomite al substrato, prima di piantare. Se non è mescolata bene, la dolomite stratificandosi forma uno strato che brucia le radici e repelle l’acqua. La calce idrata contiene solamente calcio, senza magnesio. Come suggerisce il nome è solubile in acqua. La calce idrata ad azione rapida altera velocemente il pH. Mescola bene in acqua calda e applicala ad ogni innaffiatura per avere risultati rapidi. Molti grower usano una miscela fatta con 6 cl di calce idrata e 18 di calce dolomitica. La calce idrata è disponibile subito, mentre la dolomite ad azione lenta mitiga il pH lungo un periodo maggiore. Non usare più di 12 cl di calce idrata ogni 30cm3 di terra. Una quantità maggiore agirebbe talmente rapidamente da rendere tossico il terreno e danneggiare -se non uccidere – le piante. Il bello della calce idrata è che viene dilavata dal terreno in circa due settimane. Per dilavarla più velocemente, sciacqua i vasi con abbondanti quantità d’acqua. La calce idrata è inoltre usata nelle grow room come fungicida. Spargila sul pavimento e intorno al locale: uccide le muffe con cui entra in contatto. Non usare la calce viva, che è tossica per le piante. La calce viva (o calcica) contiene solo calcio e non è adatta per la coltivazione. Non detiene le qualità mitiganti della dolomite e non contiene magnesio. Per aumentare il pH del substrato o dell’acqua di irrigazione puoi aggiungere degli alcali in forma, per esempio, di carbonato di calcio, idrossido di potassio o di sodio. Entrambi gli idrossidi sono caustici e vanno maneggiati con particolare cautela. Si tratta di sostanze normalmente usate per aumentare il pH delle soluzioni nutritive per idroponica, ma le si possono anche usare per trattare soluzioni nutritive acide, applicandole al terreno. Il metodo più semplice e comodo per aumentare il pH del terreno e stabilizzarlo prevede l’aggiunta di calce dolomitica fine e di calce idrata, prima id piantare. Per aumentare di un punto il pH, aggiungi 3 coppe (70,9 cl) di calce dolomitica fine per ogni 30cm2 di terra. Un composto alternativo potrebbe consistere di 590 cl di calce dolomitica e mezza coppa (12 cl) di calce idrata ogni 30cm3 di terreno. I gusci di uova, le conchiglie marine e i gusci di ostriche polverizzati, così come la cenere del legno, hanno un pH elevato e servono ad aumentare quello del terreno. I gusci d’uovo e le conchiglie di ostriche e vongole impiegano molto tempo a decomporsi a sufficienza da modificare il pH; le ceneri del legno hanno un pH compreso fra 9,0 e 11,0 ed è facile applicarne eccessivamente. La cenere spesso viene raccolta dai camini o dalle stufe a legna in cui possono essere stati bruciati rifiuti di ogni tipo, per cui non sempre sono sicure. Non usare cenere di legna nelle coltivazioni indoor, a meno di conoscerne la provenienza, il pH e i fertilizzanti contenuti. Puoi aggiungere semi di cotone macinati, bucce di limone, fondi di caffè o un fertilizzante altamente acido, per abbassare il pH di un terreno al di sotto del 7,0.I terricci per vaso in commercio e i mix senza terra spesso sono acidi ed è raro dover abbassare il pH. Se il pH del nuovo terriccio è inferiore a 6 o superiore a 8, è semplice e meno costoso, sul lungo periodo, cambiare il terriccio che sperimentare modifiche. I fertilizzanti sono acidi per natura e abbassano il pH del substrato. Se necessario, si può abbassare il pH con lo zolfo, che però non è di facile utilizzo. Per alterare il pH, raccomando di usare un acido. Aggiungi dell’aceto distillato in dosi da 1 cucchiaino da tè ogni 1,2 litri d’acqua d’irrigazione, lascia riposare per qualche minuto, poi controlla l’acqua nuovamente. Il pH dovrebbe diminuire di un intero punto. In caso contrario, aggiungi ulteriore aceto a piccole dosi. Spesso, quando si usa l’aceto, il pH aumenta durante la notte. Controlla il pH il giorno successivo. Per abbassarlo i coltivatori idroponici usano acido fosforico e nitrico. Si può usare anche il nitrato di calcio, però è meno comune. Sorveglia attentamente il pH e in seguito controllalo, quotidianamente per verificarne la stabilità. Anche l’aspirina diminuisce il pH. Ciononostante, sembra che questa

20 •

Questo passo è tratto dal libro Marijuana Horticulture: the Indoor/ Outdoor Medical Grower’s Bible, 512 pagine a colori, 1.120 foto e disegni a colori(ISBN1-878823-23-X ). Il libro è disponibile in inglese e in italiano dall’autunno 2008. Disponibili in inglese anche i libri: Ultimate Grow DVD 1 e 2 di J. Cervantes, Indoor Marijuana Horticulture: The Indoor Bible, Marijuana Indoors: Five Easy Gardens, Marijuana Outdoors: Guerrilla Growing e Rx di Jorge. Cervantes scrive per 12 riviste in 6 lingue diverse. I libri di Jorge sono stati pubblicati in olandese, inglese, francese, tedesco e spagnolo. Per maggiori informazioni, visita il sito www.marijuanagrowing.com

Esempio di utilizzo ottimale di terriccio per vasi scateni delle reazioni ormonali. Certi grower riferiscono un aumento delle ermafrodite dovute all’uso di aspirina per alterare il pH. Chelati umici Gli acidi fulvici e umici chelano gli ioni metallici, rendendone possibile il trasporto tramite l’acqua. Tale proprietà dipende dal livello di pH. Rame, ferro, manganese e zinco si disciolgono faticosamente. Mescolati sotto forma di chelati, possono essere assorbiti direttamente. Temperatura del terreno Aumentando la temperatura del terreno, i processi chimici accelerano così come anche l’assimilazione. L’ideale per la maggioranza delle attività chimiche sarebbe una temperatura del terreno compresa fra i 18 e i 24°C. Per riscaldare il terreno si possono usare appositi cavi o tappetini. Affinché il calore si distribuisca omogeneamente, attacca i cavi riscaldanti ad un’asse o un tavolo e sistema il tappetino termoconduttore sopra i cavi. Appoggia le talee e i semenzali in ripiani concavi o in vassoi da coltivazione, sopra il tappetino riscaldante. Il calore supplementare stimola la crescita N26 • Gennaio - Febbraio 2010


Musica

ATTENZIONE: LE INFORMAZIONI CONTENUTE IN QUESTO ARTICOLO NON INTENDONO IN ALCUN MODO ISTIGARE INDURRE OD ESORTARE L’ATTUAZIONE DI CONDOTTE VIETATE DALLA LEGGE VIGENTE. RICORDIAMO AI LETTORI CHE IL POSSESSO E LA COLTIVAZIONE DI CANNABIS AD ALTO CONTENUTO DI THC SONO VIETATE, SALVO SPECIFICA AUTORIZZAZIONE. E’CONSENTITA LA COLTIVAZIONE DI ALCUNE VARTIETA’ DI CANNABIS SATIVA AI SENSI DEL REGOLAMENTO CE 1251/1999 E SUCCESSIVE MODIFICAZIONI. LE INFORMAZIONI CONTENUTE SONO DA INTENDERSI ESCLUSIVAMENTE AI FINI DI UNA PIU’ COMPLETA CULTURA GENERALE. L’AUTORE E LA REDAZIONE NON SI ASSUMONO NESSUNA RESPONSABILITA’ PER UN USO IMPROPRIO E ILLEGALE DELLE INFORMAZIONI.

radicale qualora la temperatura del terreno sia inferiore ai 18°C. I cavi per riscaldare il terreno costano decisamente meno dei tappetini, tuttavia è necessario installarli mentre i tappetini sono utilizzabili direttamente. I vivai per lo più sono provvisti di cavi mentre i tappetini sono normalmente acquistabili nei negozi per idroponica. Nell’attecchimento dei cloni, un tappetino o i cavi riscaldanti assicurano un buon esito e una crescita radicale spedita. Un terreno freddo rallenta l’assimilazione di acqua e dei nutrimenti e impedisce la crescita. Spesso i grower annaffiano eccessivamente quando la terra è troppo fredda oppure se la stanza si raffredda inaspettatamente, rallentando ulteriormente la crescita. I vasi poggiati su pavimenti di cemento restano freddi quanto il cemento stesso, che è sempre più freddo della temperatura ambiente. Aumenta la temperatura della terra sollevando i vasi di qualche centimetro dal pavimento. Appoggiali su una tavola isolante o su un pezzo di polistirolo. Le radici si disidratano se la tempeLa temperatura ideale ratura supera i 39°C, e cuociono della terra dovrebbe essere letteralmente a temperature tra i 18 e i 24°C maggiori. Il terreno in un vaso si scalda con relativa facilità. Se la lampada, o un’altra sorgente di calore, si trovasse troppo vicina a dei piccoli vasi, potrebbe riscaldare facilmente lo strato di terra esterno, dove si trova la maggioranza delle radici attive. Le radici distrutte impiegano una o due settimane a ricrescere. Due settimane significa un quarto del ciclo di fioritura! Maggiore è la presenza di capillizio radicale di alimentazione, e più le piante diventeranno velocemente grandi. Una volta che le radici hanno superato lo spazio che è loro necessario, inviano dei segnali ormonali di stress per conservare umidità, chiudendosi. L’ossigeno è essenziale per i cloni durante l’attecchimento. L’acqua contiene meno del 1% di ossigeno disciolto a 21°C. Basta spingere la temperatura a 29°C, perché l’acqua contenga meno dello 0,5% di ossigeno. Con una temperatura ambientale inferiore ai 4°C l’acqua si espande, col rischio di danneggiare le cellule. Le temperature che superano i 33°C provocano nelle radici una pressione eccessiva e potenzialmente dannosa. Alle temperature elevate, le radici inviano segnali di stress affinché le foglie si chiudano per evitare lesioni. Terriccio per vasi Il terriccio per vasi fresco, appena versato dal sacco, è un substrato che soddisfa tutti i requisiti. Ha una consistenza adeguata che permette la buona penetrazione delle radici, la ritenzione idrica e un buon drenaggio, un pH stabile fra 6 e 7, oltre ad una scorta minima di sostanze nutritive. I terricci migliori sono quelli pregiati a drenaggio rapido, dotati di una buona consistenza, che fa sì che non si sbriciolino troppo facilmente. Quelli che si trovano presso i vivai spesso contengono un agente umidificante e trattengono uniformemente aria e acqua, drenano bene e consentono alle radici di penetrare facilmente. Anche i terricci biologici sono molto usati. Spesso tali terricci sono fortificati con fertilizzanti organici, fra cui anche humus di lombrico ad alto tenore di azoto. Il terriccio per vasi è molto pesante e i costi elevati di trasporto non incentivano spostamenti. Fatti consigliare dal tuo vivaista di fiducia nell’acquisto di un terriccio per ortaggi a crescita rapida. Diffida dalle marche a buon mercato di terricci di scarsa qualità. Questi N26 • Gennaio - Febbraio 2010

Contenitori in cui la temperatura andrà costantemente controllata terricci possono essere zeppi di semi di erbacce e agenti patogeni, avere una ritenzione idrica disomogenea e drenare male. In definitiva, risparmiare pochi centesimi sul terriccio potrebbe costare molti grattacapi e procurare una resa scarsa. Molti terricci per vasi forniscono ai semenzali e ai cloni trapiantati nutrimenti (fertilizzante) per le prime 2-4 settimane di crescita. Dopodiché è necessario fertilizzare ulteriormente per mantenere una crescita rapida e sostenuta. Aggiungi calce dolomitica di qualità fine per mitigare e stabilizzare il pH. I microelementi nei terricci arricchiti e nei mix senza terra potrebbero dilavare via e, se comparissero sintomi di carenze, dovrebbero essere rinnovati aggiungendovi dei fertilizzanti chelati. I coltivatori biologici spesso aggiungono microelementi delle loro marche preferite a miscele contenenti alghe marine, guano e letami. Sebbene certi grower riutilizzino i terricci da vasi usati, io sconsiglio di farlo. Se vengono usati per più di un ciclo colturale, possono cominciare a crescervi microrganismi indesiderati, insetti e muffe; i nutrimenti si esauriscono; la ritenzione idrica e di aria sono cattive e causano compattamento e drenaggio insufficiente. Alcun grower mescolano un po’ di terriccio nuovo a quello vecchio, per allungarlo. Certe scorciatoie per risparmiare sulla terra, il più delle volte costano di più in termini di ripercussioni sulla produzione. Se il terriccio per vasi o il mix senza terra contengono più del 30% di pomice leggera o di perlite, queste potrebbero affiorare e stratificarsi se viene saturato di acqua prima di piantare. Se necessario, mescola bene il terriccio saturo di acqua con le mani fino a quando non sarà mescolato omogeneamente, prima di piantare o trapiantare. Compost per funghi Il compost per funghi è un terriccio economico e un ammendante per terreni ed è pieno zeppo di prelibatezze. Viene sterilizzato chimicamente per fornire un substrato pulito in cui coltivare funghi. Dopo aver servito il suo scopo, viene eliminato. Solitamente le normative impongono che rimanga inutilizzato per due anni e oltre, per far defluire gli agenti sterilizzanti tossici. Dopo essere rimasto inutilizzato per qualche anno, il compost per funghi p molto fertile ed è pieno di microrganismi benefici. Tale compost ad alta efficacia inoltre stimola le proprietà antimicotiche e antibatteriche nel fogliame e sotto il livello del terreno, che servono a proteggere dalle malattie. Questo compost è stracarico di batteri benefici che accelerano l’assimilazione delle sostanze nutritive. La consistenza, la capacità di ritenzione idrica e di drenaggio di certi compost per funghi vanno ammendate con la perlite, che migliora il drenaggio. Chiedi presso un vivaio o al consorzio agricolo di zona chi possa fornire del buon compost per funghi. Alcuni dei raccolti più abbondanti che ho mai visto sono stati coltivati nel compost per funghi. Segue sul prossimo numero...

JORGE CERVANTES

Esperto a livello internazionale di coltivazione della cannabis. Autore dei principali libri e manuali fra cui “La Bibbia Della Marijuana“

• 21


Pionieri della Canapa Olandese.

FLYING DUTCHMEN® W W W. F LY I N G D U T C H M E N . C O M

Semi Femminizzati

Feminised Mix

Edelweiss

Skunk #1

Skunk Classic

Blueberry Skunk

Dutch Delight

Dame Blanche

Flying Dragon

Power Skunk

Voyager

Temple Haze

G Force

White Widow

Amsterdam Mist

Nepal Kush

Dall’esperienza e l’innovazione deriva l’ecellenza! Abbiamo conservato i nostri classici tali The Original Haze e The Pure Skunk sin dall’inizio per potervi offrire una fantastica nuova linea di semi femminizzati.

Più

verde Bio Nova garantisce da anni la ricerca, l’alta tecnologia e le conoscenze necessarie alla produzione di fertilizzanti di qualità superiore. Ognuno dei nostri prodotti viene realizzato con ingredienti della migliore qualità disponibile, e confezionato in modo da assicurarne la massima efficacia. Otterrai subito un risultato migliore senza il minimo sforzo. Non esitare: più verde con Bionova !

Lavoriamo per il vostro profitto I professionisti della Bio Nova, dopo anni di esperienza diretta nel settore, conoscono bene quali prodotti funzionano meglio. Siamo costantemente all’opera per migliorare la nostre formule rendendo così più facile il vostro lavoro, per questo motivo il nostro assortimento viene costantemente rivisto e migliorato in moderni laboratori di ricerca. Il risultato è !!!!

WWW.BIONOVA.NL METRO andale

Distributore ufficiale: mono

Indoorline SRL Area Artigianale Conti 15 10060 Garzigliana (To)

Email: info@indoorline.com Web: www.indoorline.com


Questo articolo l’abbiamo pubblicato nel Settembre 2006 ma vogliamo riproporvelo in quanto riteniamo sia un testo preziosissimo e che molti nostri lettori non hanno mai avuto occasione di leggere.

Cannabis BAG OF DREAMS

a cura di SHANTIBABA Breeder della Mr Nice Seedbank. Tra i massimi esperti mondiali di genetiche e semi di cannabis. Padre di alcuni degli strain più famosi al mondo tra cui White Widow e Super Silver Haze."

Coltivazione Indoor: 10 regole d’oro Nel mio lavoro ho dovuto girare il mondo in cerca di esemplari e semi botanici, vedere culture diverse e capire perché la gente vive e si comporta in certi modi. Negli ultimi 20 anni, sono stato molto fortunato durante i miei viaggi al punto di guadagnare abbastanza fiducia per essere invitato all’interno di operazioni di crescita di tutte le scale e in tutto il mondo. Ciò ora accade sempre più frequentemente rispetto al passato. Questo è stupefacente per me e mi tocca profondamente perché dimostra come la gente che è disperata, malata, con un tempo limitato sulla Terra cerca ancora di piantare un seme e di crescere una pianta per procurarsi quello che altrimenti non potrebbe avere. Come conseguenza questo sta eliminando il mercato nero della cannabis e la sta ricollocando come una medicina naturale e sensibile regolata e coltivata dai sofferenti al fine di averla a portata di mano per controllare le loro pene. Questo significa che la coltivazione non ha limiti e non conosce confini… dopo tutto essa è semplicemente un’erba. Ci sono numerosi libri disponibili che raccontano nel dettaglio ogni sfaccettatura della coltivazione, questo però non è il mio intento in questo articolo. Ma poiché il mio viaggio nella vita mi ha dato numerose opportunità di coltivare, vorrei condividere i 10 migliori “pezzi di esperienza” che possono essere d’aiuto alle persone che stanno coltivando (naturalmente solo nei paesi dove la coltivazione della cannabis non è reato, tra cui Olanda, Spagna, Portogallo, alcune zone della Svizzera, ecc) pensando di crescere e usare la cannabis per aiutare la loro vita come ho fatto io.

1 Iniziare con un seme conosciuto, di cui si conosce la provenienza piuttosto che usare semi che arrivano da fonti sconosciute ridurrà la possibilità di produrre nel vostro giardino qualcosa che non darà I frutti sperati. Navigate on-line e chiedete ai compagni coltivatori di tutto il mondo quali semi hanno provato, dove li hanno presi, ecc… sarà tempo ben investito. 2 Usa il principio K.I.S.S (Keep It Simple Stupid – Mantienilo Semplice e Stupido) nel tuo avvicinamento alla coltivazione in giardino. Ci sono così tanti strumenti per coltivare, così tanti cibi, così tante opinioni che se alla fine ti limiti a imparare una o due verità sulla coltivazione da ogni esperienza di crescita, imparerai molto di più piuttosto che aver bisogno di chiedere. Ho sempre consigliato alla gente di coltivare con il terriccio proveniente da fornitori locali usando concimi locali compatibili con la crescita annuale essenziale per le erbe e i fiori, almeno inizialmente. Non appena diventi un po’ più sicuro con altre crescite allora puoi scegliere di usare altre tecniche, ecc… Farai molti errori, questo è certo, allora perché investire in qualcosa di troppo tecnico prima che sia garantito? 3 Impara ad usare le misurazioni del ph e del ec per capire l’acqua, non solo per le piante ma anche per capire come identificare le cause invisibili che possono essere critiche nella vita in generale. Quante persone conoscono il ph o l’ec dell’acqua del rubinetto del posto in cui vivono? Noi cresciamo le nostre famiglie su essa, cuciniamo con essa e laviamo noi stessi con essa, ma la maggior parte di noi dà per scontato che qualcun altro stia facendo le misurazioni necessarie. Se capisci questo punto ti renderai conto che la maggior parte delle cose cruciali sulle quali confidiamo per vivere sono tutte invisibile come l’aria, l’elettricità, il gas e le vitamine e troppi di noi prendono troppo per scontato. Rafforzatiti e prenditi la responsabilità, o almeno acquista la consapevolezza, di ciò che ti circonda, cambierà il modo in cui guardi la vita. 4 Il flusso e la circolazione dell’aria sono probabilmente l’elemento a cui do più importanza nella disposizione di una stanza interna. Un consiglio molto utile è di cercare di creare una pressione negativa. Rendendo la dimensione dell’aria in entrata tre volte più piccola della dimensione dell’aria in uscita costringerai l’aria a fluire da un’area all’altra garantendo il ricambio d’aria in modo regolare. Il flusso d’aria si correla direttamente al controllo della temperatura, dell’umidità, dell’odore e della pressione, conosciute comunemente come CLIMA. Controllare il movimento dell’aria garantirà la salute della pianta a un livello fondamentale, dunque spendi il tuo tempo e i tuoi soldi su questo fattore.

N26 • Gennaio - Febbraio 2010

• 23

5

re uo le

6

e ba de (p

7

de all da

8

ut pe m ac

9

in pr

1

co de de Q or In sa

Se ca au


BAG OF DREAMS

5 La prevenzione è sempre preferibile ai problemi. Mantenete pulite le aree di crescita dalle sostanze delle piante morte. Pulire regolarmente con la peroxide, ammoniaca o altri prodotti similmente potenti ma leggeri ridurrà la probabilità che funghi, insetti, uova e batteri non desiderati in una stanza crescano in essa. Ricordati che una stanza in casa è un ambiente perfetto per far crescere le cose… sia le buone che le cattive, dunque sii igienico e pulito a livello giornaliero.

si comr essere assato.

to sulla eguenza offerenti … dopo

6 L’elettricità deve iniziare dalla tua cintola e salire mentre tutta l’acqua e ogni stratagemma acquoso deve iniziare dalle tue anche e scendere. In tutte le mie stanze i cavi elettrici o le prese sono collocate in alto mentre tutta l’acqua e i tubi sono collocati in basso, in questo modo la tua stanza rimarrà sicura, non pericolosa ed eviterai incidenti inevitabili che succedono come risultato dello straripamento dell’acqua o del fuoco causato dai cavi, o incidenti che avvengono quando l’acqua incontra l’elettricità (probabilmente l’80% dei motivi per cui la gente in Olanda ha problemi con le autorità).

questo erienza” eato, tra fatto io.

7 E’ importante avere delle buone luci, ma l’importanza dell’oscurità totale e la consistenza/regolarità delle ore di oscurità totale determinerà il ciclo di fioritura e la densità dei fiori. Quando cambi il tempo di luce dalla crescita (18 ore di luce / 6 ore di oscurità) alla fioritura (12 ore di luce / 12 ore di oscurità) sii costante e mantieni 12 ore di oscurità totale. Questa è la cosa più importante da fare, necessaria per far raggiungere al fiore il suo potenziale durante il raccolto.

a possimondo

8 Molta gente spende troppo tempo sul materiale per riflettere la luce. Un metodo semplice è quello di usare il vinile industriale, utilizzato per delineare gli stagni per i pesci, come la base della stanza, attaccato alle pareti all’altezza di circa 5 metri… fai una base per piscina nel caso in cui l’acqua si diffondesse ecc… Poi da 5 metri delinea i muri con una plastica bianca/nera/bianca che darà molto riflesso alle piante e darà la certezza di non disperdere luce. E’ facile da pulire e aiuta a definire a colpo d’occhio le aree di acqua e le aree di elettricità.

Ci sono da ogni erriccio nte. Non perché

9 La scelta del metodo di coltivazione/fioritura deve essere uno in cui inizialmente ti senti sicuro. Non iniziare a coltivare in una nuova stanza con un nuovo metodo perché questo può causare davvero molti problemi e agire in modo negativo complicando la crescita anziché renderla rilassante e gioiosa. 10 Finisci la stanza e falla funzionare per alcuni giorni prima di decidere di usarla per la coltivazione. Il fatto è che è molto più semplice e meno laborioso assicurarsi che tutti i sistemi della stanza come l’aria, lo scarico, la temperatura, ecc, funzionino senza le piante anche se ti devi comportare come se le piante fossero dentro per dei cicli completi di pochi giorni. Questo fattore ti permetterà di iniziare la nuova crescita sapendo già che la tua stanza è in ordine e dunque l’unica cosa che può andar storta riguarderà le piante o l’errore umano. Inevitabilmente ridurrai i fattori sconosciuti e gli elementi che impediranno la crescita saranno facilmente identificabili.

e cause vivono? ato che lle quali forzatiti

onsiglio ensione tamente vimento

Se qualcuno si attiene a questi principi basilari nell’avviare una stanza per la coltivazione in casa allora sarà sulla buona strada per diventare un giardiniere competente e felice. Vi auguro un grosso successo in quello che fate… Shantibaba

ATTENZIONE: In Italia la coltivazione di Cannabis è vietata (art. 28 e 73 del DPR 309/90) se non si è in possesso di apposita autorizzazione (art. 17 DPR 309/90). Tutte le informazioni contenute in questo articolo, sono da intendersi ai fini di una più completa cultura generale o indirizzate ai lettori che vivono nei Paesi dove la coltivazione di Cannabis non è vietata. www.ivanart.net

24 •

N26 • Gennaio - Febbraio 2010



Cannabis STRAIN GUIDE 4 minuti Impressioni di settembre - PFM

C-PLUS CHIMERA SEEDS

“Call the ambulance!!!”. In questo modo tradussi in un’improvvisata lingua bretone il mio stupore e lo stordimento all’amico cavalier Chimera in persona, venuto a trovarmi (me e tanti altri per la verità) dalle lontane terre canadesi, quando mi trovai a descrivere l’effetto della “sua” C-plus. Il primo incontro con questo strain avvenne puramente per caso, e per la grande curiosità che mi accompagnava e che tutt’ora domina chi vi scrive. Andavo cercando, al tempo, “profumi” e, come spesso accade è il confronto che genera conoscenza e cultura. Mi affidai cosi alle mani esperte dell’unico verde cavaliere che conoscessi (Filogreen) il quale mi parlò subito di “semi canadesi”. Immaginate gli occhi di chi, all’epoca, credeva che questa pianta crescesse solo nei paesi caldi! Partì cosi l’avventura C-Plus. Inizialmente 2 soggetti: tanto per cominciare. Rapito dai suoi profumi durante il periodo precedente la raccolta, ebbi la sensazione che nulla sarebbe stato come le precedenti colture. Spezie d’oriente, agrumate d’amaro ma calde. Cera per mobili, legni intarsiati di vecchie case dei padri dei nostri padri, lasciate chiuse per anni e cariche di ricordi lontani. In questo modo il suo profumo mi

riportò indietro ad antiche e perdute felicità di bambino, tanto da indagarne

la nascita. Antica e nobile di stirpe, come il sottoscritto peraltro, si narrano origini da madre California Orange (Aeric 77 / Cali-o), un antico clone conservato per oltre 20 anni da mani sapienti ma, come spesso accade, ha avuto bisogno di molto tempo prima di incontrare il giusto compagno, sotto forma di polline di una delle più sapide “blue” con cui Dj Short abbia adornato la sua opera: Blueberry. E C-Plus è figlia degna di questi genitori e, come loro, si comporta da gran regina in qualsiasi ambiente la si cresca. In indoor (terra), le

sue altezze permettono buoni spazi di manovra

ATTENZIONE: LE INFORMAZIONI CONTENUTE IN QUESTO ARTICOLO NON INTENDONO IN ALCUN MODO ISTIGARE INDURRE OD ESORTARE L’ATTUAZIONE DI CONDOTTE VIETATE DALLA LEGGE VIGENTE. RICORDIAMO AI LETTORI CHE IL POSSESSO E LA COLTIVAZIONE DI CANNABIS AD ALTO CONTENUTO DI THC SONO VIETATE, SALVO SPECIFICA AUTORIZZAZIONE. E’CONSENTITA LA COLTIVAZIONE DI ALCUNE VARTIETA’ DI CANNABIS SATIVA AI SENSI DEL REGOLAMENTO CE 1251/1999 E SUCCESSIVE MODIFICAZIONI. LE INFORMAZIONI CONTENUTE SONO DA INTENDERSI ESCLUSIVAMENTE AI FINI DI UNA PIU’ COMPLETA CULTURA GENERALE. L’AUTORE E LA REDAZIONE NON SI ASSUMONO NESSUNA RESPONSABILITA’ PER UN USO IMPROPRIO E ILLEGALE DELLE INFORMAZIONI.

26 •

in quanto, pur se forte e vigorosa nella struttura, non oltrepassa mai il metro e cinquanta centimetri, ma che, se legata ad arte sa esprimersi al meglio vivendo in scarsi 35 cm di altezza, non rinunciando affatto a buone produzioni. Ama, o meglio sa innamorarsi di tempi vegetativi brevi non ritardando affatto il giorno in cui i primi fiori si faranno vivi, a discapito però della vegetazione che risulta migliore se protraiamo questo periodo fino a raggiungere i 30 giorni. In questo modo avremo un numero discreto di apici che, a seconda del numero degli individui cresciuti potrà variare

dai 50 ai 100 g a pianta. Come i migliori scudieri sa accontentarsi anche di scarsi nutrimenti nel breve periodo della fioritura (8-9 settimane), e con l’umiltà dei saggi combattenti, sa emergere sulla distanza con fiori numerosi e di discrete dimensioni. Il tutto anche in mani inesperte che ancora poco conoscono del mondo di cui scriviamo. In out, sotto i caldi raggi solari, si

osserveranno piante basse stracolme di resina sin dai primi giorni di fioritura. Nei casi dove le temperature scendono

molto nelle ultime settimane, potrete notare un deciso virare verso tonalità giallo cariche. Cosi come il colore dei fiori che manterranno un arancio carico fino a maturazione avvenuta. Alle nostre latitudini(Italia) anche le produzioni sono più che buone arrivando tranquillamente ai 500-600 gr per ogni individuo. La compattezza dei suoi apici ci costringe a scegliere luoghi ove insetti e muffe vengano tenuti lontani da una buona ventilazione. E’ quindi naturale conseguenza che la sua esposizione non sia in pieno sud ma in modo preferibile sia orientata a sud-ovest ove il sole alla sera lascia tiepida ed asciutta la pianta che dovrà prepararsi alla umida e magari fredda nottata di un settembre inoltrato. Le sue infiorescenze infatti sono vere e proprie armi con le quali ogni “verde” cavaliere può affrontare qualsiasi battaglia. Per poi ristorare il corpo alla sera, rapito dai suoi odori avvolgenti, caldi e rinfrancanti lo spirito quasi ad esser usata anche solo come aroma terapeutico. Come già accennato, chi vi scrive, è alla ricerca di sapori, e C-Plus rappresenta un buon inizio per chi come me prova dei veri e propri orgasmi odorosi nell’assaporare determinate fragranze. Amo definire il suo profumo “Psichicamente attivo”. I suoi aromi, non sono semplici odori, ma stimolano attivamente la nostra mente al ricordo, al benessere, al calore… Ma si sa, per i cavalieri della coltivazione, è il fenomeno della combustione ad arrecare il maggior sollazzo, e quindi, una volta arsa, quello che prima credevamo un sogno etereo si trasforma magicamente in realtà tangibile e fruibile. Papille gustative inondate di dolce

saliva per il fumo zuccherino che ci pervade la bocca, oli essenziali si sprigionano e “s-prigionano” essi stessi la nostra mente con un high prorompente, pesante, ottundente, tanto che più volte ho sentito una voce dentro gridare ”Aita!!! Aita!!! – aiuto! Aiuto! - alla stregua di chi, sprofondato in un burrone non trova la via per risalire pur compiacendosi di questa situazione. E difatti, cosi ci scoprimmo, noi saggiatori, all’ora decima di una sera di giugno: costretti, davanti al suo creatore, all’umiliante frase: Call the Ambulance!

PSYCOGREEN N26 • Gennaio - Febbraio 2010




5 minuti

Cannabis GROW

When I grow up - Garbage

GROW REPORT CON LAMPADE LED Abbiamo portato a termine il nostro ciclo di prova con una lampada LED (Light Emitting Diode): abbiamo usato una GL90W-RB che ha 90 LED da 1 Watt, rossi e azzurri in proporzione 7 a 2, i rossi emettono luce a 630Nm e gli azzurri a 455Nm. Mettiamo la nostra lampada LED sopra 24 talee appena radicate. Il prezzo della lampada va da 400 a 500 euro a seconda del negozio che la vende. Le talee hanno radicato in piccoli cubi di lana di roccia e poi sono state trasferite in terra, in vasi da 3.4l, le abbiamo fertilizzate con Advanced Hydroponics seguendo le indicazioni riportate in etichetta partendo da acqua trattata con un filtro di osmosi inversa – EC di circa 1 e pH 5.8. Dopo una settimana di crescita a 18 ore passiamo a 12 – 12 per far fiorire le piante, le piante erano alte circa 20cm. Probabilmente sarebbe stato meglio farle crescere ancora per qualche settimana. Le piante sono cresciute bene senza alcun problema ma sono cresciute più lentamente delle piante sotto le lampade al sodio, le piante avevano bisogno di venir fertilizzate e bagnate non più di 1 volta a settimana. La luce rossa ci ha ingannato e pensavamo che le piante soffrissero di varie carenze ma se illuminate con luce tradizionale il colore diventava verde e le piante apparivano perfettamente sane. Immediatamente abbiamo notato che le piante poste sotto la lampada crescevano molto meglio di quelle periferiche, se alziamo la lampada la differenza diminuisce perché anche le piante che sono sotto la luce crescono meno. La superficie illuminata a sufficienza è inferiore a un metro quadrato direi 70 x 70 cm. Le piante producono fiori lungo tutto lo stelo principale e questo ci conferma che la luce LED ha una buona penetrazione, potevamo quindi far crescere di più le piante e produrre di più. Il minor consumo di acqua è una cosa da tener presente quando si prepara il substrato, che in questo test è risultato essere poco areato, e dato che la temperatura era più bassa e dato che la terra si seccava più lentamente avremmo dovuto aggiungere più perlite per far si che le radici avessero più ossigeno – questa è la prima cosa che ha ridotto la produzione. La temperatura era anche inferiore e le radici avrebbero sicuramente apprezzato una temperatura di 4,5 °C superiore. Raccogliamo al 60° giorno di fioritura e notiamo subito che i fiori sono completamente ricoperti di resina, i fiori erano su tutto lo stelo principale e quelli più bassi quasi toccavano terra, la produzione è di circa 1 grammo per Watt. Il problema principale di queste lampade è il costo elevato, abbiamo verificato che servono almeno 2 lampade per metro quadrato per avere una produzione accettabile,

N26 • Gennaio - Febbraio 2010

nei prossimi anni vedremo sicuramente scendere il prezzo dei LED e le prestazioni miglioreranno.

VANTAGGI FONDAMENTALI DEI LED La luce dei LED è direzionale, i LED emettono su un angolo di 120° e tutta la luce raggiunge le piante senza bisogno di riflettori. La durata della lampada è di 50.000 ore, per le prime 30.000 l’emissione sarà costante poi per le restanti 20.000 vi sarà un calo del 30%, la durata è di 3,4 volte superiore alla durata delle lampade al sodio. Si dice che 100W LED siano equivalenti a 400W sodio, questo è secondo noi un’affermazione azzardata, le piante non proprio sotto i LED mostravano immediatamente la scarsità di luce. Senza dubbio i LED sono fondamentali per le grow room piccole dove la temperatura emessa dalle lampade al sodio diventa il primo ostacolo. In uno spazio di 50 x 50 cm e altezza 1m possiamo tranquillamente coltivare da 4 a 9 piante – questa coltivazione non produrrà molto ma per tanti coltivatori sono sufficienti 100g per raccolto. Grazie al fatto che i LED non emettono calore possiamo avvicinarli fino a 20cm così che la luce sia la stessa di una HPS che invece dobbiamo tenere a distanza maggiore. La temperatura della grow è molto più stabile e non sono necesari grandi estrattori, basta un piccolo estrattore per fare sì che le piante non restino senza CO2. I LED sono alimentati da corrente a basso voltaggio e non servono accenditori, non ci sono rischi di incendi, corti circuiti, surriscaldamento. I LED emettono subito il massimo della luce e non hanno bisogno di tempo per raggiungere il pieno rendimento, la luce è stabile. E’ molto semplice combinare LED di modo da fornire alla pianta lo spettro adeguato di luce. LED E VARIETÀ AUTOFIORENTI Prossimamente proveremo l’efficacia dei LED nella coltivazione di varietà autofiorenti. Queste varietà fioriscono indipendentemente dal fotoperiodo e si arriva alla produzione in 60 giorni dal seme. Con un fotoperiodo di 20 ore di luce e 4 di buio le piante hanno a disposizione quasi il doppio della luce che in condizioni normali 12/12, i LED – anche se non hanno la potenza delle HPS – dato il basso assorbimento di elettricità potrebbero diventare la lampada ideale. Se organizziamo una piccola grow room con 8 piante con il sistema di raccolto continuo, potremmo raccogliere una pianta e piantarne un’altra. Una pianta per settimana durante tutto l’anno è sufficiente per il bisogno di un consumatore moderato. (fonte: Canamo)

ATTENZIONE: LE INFORMAZIONI CONTENUTE IN QUESTO ARTICOLO NON INTENDONO IN ALCUN MODO ISTIGARE INDURRE OD ESORTARE L’ATTUAZIONE DI CONDOTTE VIETATE DALLA LEGGE VIGENTE. RICORDIAMO AI LETTORI CHE IL POSSESSO E LA COLTIVAZIONE DI CANNABIS AD ALTO CONTENUTO DI THC SONO VIETATE, SALVO SPECIFICA AUTORIZZAZIONE. E’CONSENTITA LA COLTIVAZIONE DI ALCUNE VARTIETA’ DI CANNABIS SATIVA AI SENSI DEL REGOLAMENTO CE 1251/1999 E SUCCESSIVE MODIFICAZIONI. LE INFORMAZIONI CONTENUTE SONO DA INTENDERSI ESCLUSIVAMENTE AI FINI DI UNA PIU’ COMPLETA CULTURA GENERALE. L’AUTORE E LA REDAZIONE NON SI ASSUMONO NESSUNA RESPONSABILITA’ PER UN USO IMPROPRIO E ILLEGALE DELLE INFORMAZIONI.

• 29


Cannabis EVENTI 5 minuti We are the champions - Queen

STRAIN

PUNTEGGIO TOALE

L.A. RECKUSH (afghankush x recon x L.A.Confidential)

7,812

BLUE CHEESE (BIO)

7,655

SUPER WHITE (BIO)

7,553

NIRVANA SPECIAL (BIO)

7,553

GRAPEFRUIT X BLUEB. X CAUCASO

7,542

ED ROSENTAL SUPER BUD (BIO)

7,503

SAD (BIO)

7,414

SENSI SKUNK

7,308

ICE COOL (BIO)

7,243

ORANGE BUD

7,199

30 •

La Coppa d’Italia antipro’, o Cannabis Cup Italiana, competizione amatoriale, è arrivata alla terza edizione. Tutto nasce dagli sforzi e sacrifici dei “Cannapionieri” Riuniti e dal supporto del c.s.o.a Forte Prenestino, che organizzano con attenzione e non senza rischi; ma in questo periodo di buio proibizionismo è un piacere vedere manifestazioni che resistono e crescono. Il ritrovo al Forte Prenestino si è animato verso le 12 del 5 dicembre, con i convenevoli di rito, scambio di presentazioni, saluti e i primi assaggi. La giuria era composta da grower non concorrenti, esperti del settore come Franco Casalone, utenti dei forum Enjoint.com, Overgrow.it, Softsecrets e Icmag. com, ospiti internazionali come Toni di Eva Seeds, persone che fanno un uso terapeutico, appassionati e intenditori che non volevano mancare. Per garantire imparzialità nei giudizi, le qualità concorrenti, rigorosamente auto prodotte, erano identificate con un codice casuale che le ha accompagnate per tutto il concorso. Prima fase: esame visivo e olfattivo. Giudici e visitatori, aiutati da microscopi e lenti, hanno selezionato 22 tra gli strain in concorso, riservando un severo giudizio al trattamento e cura dei campioni. Seconda fase: assaggi. iniziata nel primo pomeriggio, dopo la non semplice disposizione dei giudici per preferenze (tra puro e misto), i primi campioni sono comparsi sui tavoli. La giuria ha potuto dar prova di sé esprimendo i propri giudizi su aspetto, odore e sapore: la media, unita al risultato del thc tester, ha decretato le vincitrici per le due categorie outdoor e indoor. Dopo i primi due o tre giri d’assaggio, l’aria era già densa di terpeni; il livello di giudizio è stato però stabile, grazie alle scorte di acqua e di cibi zuccherini gentilmente offerti dall’organizzazione. Alle le 21 l’organizzazione si è ritirata per effettuare il conteggio e il test THC sulle finaliste. Dopo i concerti, verso le 3 del mattino , sono state premiate le vincitrici - riportate in tabella – ovvero le prime 7 della categoria outdoor e le prime 3 di quella indoor. Il Forte ha fatto le cose in grande, aprendo al pubblico in anticipo i locali all’interno del c.s.o.a e organizzando i concerti, tra cui i Villa Ada. Alla sera il centro era così pieno da rendere difficile qualsiasi spostamento.

Durante la giornata, a causa della concentrazione all’interno, è stata trascurata la parte esterna della sala e dell’ingresso, gestito da qualcuno che non conosceva le persone e ne impediva l’accesso; è stata quindi opinione comune che questo aspetto avrebbe potuto essere gestito meglio: alcuni tra i fornitori di campioni in competizione, utenti dei forum e amici non hanno avuto la possibilità di entrare, anche solo come spettatori, sentendosi esclusi da un evento che avevano contribuito a creare. Qualche giudice ha cercato di provvedere facendo entrare qualcuno e portando all’esterno i campioni della precedente scrematura. Questa esclusione ha dato però sfogo a diverse, e a volte pesanti, polemiche su alcuni dei siti sopracitati, sconfinate in accuse in alcuni casi fuori luogo, chiarite in seguito. Oltre al freddo e alla mancanza di spazi e al ripetersi di fugaci “imbucamenti” a scapito dei “meritevoli” di un ingresso, alcuni hanno anche segnalato la sparizione dei campioni scartati in precedenza, o meglio la mancata distribuzione all’esterno (in realtà avvenuta), e perfino furti dai piatti dei giudici. L’organizzazione ha ammesso

i propri errori, e che avrebbe potuto fare di meglio, ma ci ha fatto sapere che tutto è stato redistribuito (e non intascato), e che molto di quanto è stato riferito su di loro è pura menzogna. Anche il Forte Prenestino ha diffuso un comunicato in cui spiega e chiarisce le proprie posizioni, restando aperto al dialogo. Trovate il comunicato sui siti Overgrow.it e Enjoint.com. Forse molti si aspettavano qualcosa di diverso, ai livelli dell’olandese Cannabis Cup, e non certi errori commessi nei loro confronti. Certo è che la natura dell’evento, con condizioni di pericolosità d’esposizione, limita l’organizzazione nei movimenti, ed essendo a livello amatoriale, senza fini di lucro, volontaria e soprattutto mossa dalla passione dei promotori, non permette la pretesa dell’assoluta perfezione, né si merita così gravi accuse. La vittoria è stata di c.o.c.c.a, anonimo grower che, a detta sua, per questioni personali si tiene lontano da growshops e da community online, per quanto ne sappiamo potrebbe anche non leggere la stampa di settore, compreso Dolce Vita. Forse è un segno del destino, che la “coppa delle polemiche” sia stata vinta da una persona estranea e lontana dalla sorgente delle polemiche stesse, una sorta di eremita che porta avanti la sua passione lontano dal mondo “cannabico”, e da una sua certa ipocrisia. Rinnoviamo i complimenti per l’impegno e la tenacia agli organizzatori, confidando in futuri miglioramenti. In sostanza, chi si espone è facile bersaglio di critiche, e chi ha dichiarato che tutto avrebbe potuto essere organizzato meglio, potrebbe pensare di mobilitarsi per essere parte di questo miglioramento. Alla prossima edizione. M.B. Nota di servizio: I premi per la categoria outdoor sono stati gentilmente offerti da Indoorline, mentre i premi per la categoria indoor sono stati a carico dell’organizzazione, in quanto lo sponsor previsto non si è presentato né ha inviato quanto promesso. Il comunicato è disponibile sui siti www.enjoint.com www.dolcevitaonline.it www.overgrow.it Fotografia: Miky Fiore

N26 • Gennaio - Febbraio 2010


I NOSTRI PUNTI VENDITA:

Distribuzione dei migliori marchi:

-Via Terenzio 19 00193 Roma Tel e Fax:06 6869956

-Via Boezio 35 00193 Roma Tel e Fax:06 68804600 -Via Oderisi da Gubbio 234 00146 Roma Tel e Fax:06 5587827 -Via di Tor San Giovanni 140 00139 Roma Tel e Fax:06 87121079

INGROSSO E DETTAGLIO

-I PREZZI MIGLIORI SUL MERCATO -PRODOTTI IN PRONTA CONSEGNA -20% DI SCONTO PER I PRODOTTI NON DISPONIBILI SU ORDINAZIONE Vi Offriamo:

-Personale specializzato -Prodotti di prima qualità -Consegne in 24/48 ore -Info line -Dimostrazioni in sede sulla funzionalità dei prodotti -Cortesia e disponibilità -Ordini telefonici -Contatto Skype

INFO LINE Sweethemp Tel. 06.6869956

Chiamaci anche per avere consigli su quale prodotto si adatta meglio alla vostra Grow

Presto on line nuovo sito Internet www.i-grow.it

NOVITA’ Primo punto RooR nell’Head shop di via Terenzio 19, più 120m2 di esposizione GROW SHOP Vieni a trovarci , troverai molte novità E sconti fantastici!

Advanced nutrients Advanced hydroponics Biobizz Plagron Biomagno Hesi Growth Technology Atami bcuzz Kalong Adjust a wings Loyje Prima Klima Spectrum grow light Light rail 3 Philips Osram Sylvania Gse system System air Vents Seliger Canfilter Nutriculture Stewart company Garland Romberg Home grow timer Hanna instruments Home Box HEAD SHOP Storz-Bickel Cones 00 Box Vapir Smoking Rizla Ice o Lator Pollinator Grass leaf RooR Zydot Boost Killer bong BANCHE SEMI

Greenhouse seed co. Buddha seeds Serious seeds Sensi seeds Dna Genetics High Bred Seeds Soma seeds Th seeds Nirvana seeds Potrai trovare i nostri prodotti presso:(contattaci per conoscere il nostro rivenditore più vicino) Dream Planet via Bellini 9B cagliari; Non solo Erba via Magenta 26 Lecco; Greentaste via Madonnina 33/a Barney’s Farm e molto altro ancora…..

DIFFIDATE DALLE PUBBLICITA’ INGANNEVOLI VIENI A TROVARCI VEDRAI LA DIFFERENZA!

Trieste;Etnosalento via Matteotti 38 Lecce; Greentown via B. Eustachi 24 Milano; Secret’s garden via Matteotti 61 Modena; Boombastik viale Caduti per la Resistenza,815A Tor de Cenci (Rm)



STRAINNALE GUIDA M EientDs.orIgCI S I B A N N ripat

CA

ion) Fonte: http:// ocacy Coalit Patient Adv nd la Is de ita ce V RIPAC (Rho a cura di Dol Traduzione

AFGHANI #1 Origine: Sottospecie Breeder: Sensi Seeds Periodo fioritura: 45 giorni Resa: da media a buona Afghani #1 è un classico. Compatto, facile da coltivare e potente; è esattamente ciò che vi potete aspettare da una sottospecie Afgana. Produce molta resina, possiede un gusto terroso e di hashish ed il suo high di Indica “inchiodato-al-divano” è grandioso, anche se spesso non è all’altezza dei fantasiosi ibridi di oggi. Raccomandata per: dolore cronico, spasmi muscolari, anti nausea, anti vomito, stimolazione dell’appetito.

AK-47 Origine: colombiana, messicana, Thai e afgana Breeder: Serious Seeds Periodo fioritura: 53 - 63 giorni Resa: da buona a ottima Odore forte, gemme compatte, resa eccellente e facile da coltivare. Statura compatta. Cercate il fenotipo dal profumo di ciliegia. L’high è cerebrale ma non opprimente. Raccomandata per: dolore cronico. N26 • Gennaio - Febbraio 2010

APOLLO 11 Origine: C’99 x Genius (Jack Herer) / [shivaskunk x JH f2] x shivaskunk Breeder: Brothers Grimm Periodo fioritura: 45-55 giorni Resa: da media a buona Questa è un’ottima sativa per coloro che non hanno il tempo per una pianta come l’Haze. Tende ad essere molto ramosa, ma è molto clemente quando la si coltiva e possiede un periodo di fioritura notevolmente corto per una pianta sativa del genere. Ha un high elevato e creativo ed un gusto di limone. Raccomandata per: epilessia, sclerosi multipla, ed altre malattie legate alle convulsioni.

BIG BUD Origine: Skunk #1 x Afghani Breeder: Sensi Seeds Periodo fioritura: 50-65 giorni Resa: esorbitante Se state cercando la resa più alta possibile in una pianta, Big Bud è dove la troverete. Sfortunatamente, le sue altre caratteristiche non combaciano con la sua resa. Ha un odore puzzolente ma non forte e l’high è tipico di Indica. Tra la sua bassa potenza e l’high massimale a basso livello questa non è la marijuana medicinale migliore. Mr. Nice’s Critical Mass è un coltivatore/incrociatore a sua volta di Big Bud che aggiusta alcuni dei problemi con la potenza. Big Bud è inoltre molto suscettibile al marcire delle gemme e ad altri tipi di muffe. Raccomandata per: anti nausea, anti vomito e stimolazione dell’appetito.

Cannabis TERAPEUTICA (THC POWER)

13 minuti

In a gada da vida – Iron Butterfly

BLUE CHEESE Origine: Blueberry x Cheese (maschio) X original UK Cheese (femmina) Breeder: Big Buddha Periodo fioritura: 56-70 giorni Resa: media Blue Cheese è uno degli ibridi di Blueberry migliore che sia a disposizione. Ha un odore forte, dolce, fruttoso,aspro con un gusto dai sottotoni di muffa del formaggio. L’high è euforico e funzionale ma definitivamente della varietà Indica. La pianta è corta in statura, tipico delle Indica, rendendola una buona scelta per la coltivazione indoor in spazi con soffitti bassi. Raccomandata per: sclerosi multipla, dolore cronico, spasmi muscolari, anti nausea, anti vomito, stimolazione dell’appetito.

BUBBLEGUM Origine: Big Skunk e Northern Lights Breeder: Serious Seeds Periodo fioritura: 56-63 giorni Resa: da buona a ottima Bubblegum ha il sapore e l’odore esattamente uguale a ciò che il nome suggerisce. Ha uno effetto potente, euforico, narcotico tipico delle Indica ed è facile da coltivare. É di statura medio-alta e in genere non molto ramosa. Raccomandata per: spasmi muscolari, anti nausea, anti vomito, stimolazione dell’appetito.

CALIFORNIA ORANGE Origine: Thai x [Afghani x Acapulco Gold] Breeder: Nirvana Seeds Periodo fioritura: 56-70 giorni Resa: buona California Orange, quando coltivata bene, possiede un gusto dolce d’arancia, ma la potenza manca definitivamente. L’high è abbastanza tipico dell’Indica, sebbene non in maniera così opprimente. È una pianta molto clemente quando la si coltiva, ma non riesce ad eccellere in alcun aspetto.

CHRONIC Origine: NL x Afghan x NL / NL x Big Bud x Afghan Breeder: Serious Seeds Periodo fioritura: 53-63 giorni Resa: da buona a ottima Chronic è stato generato per essere una buona varietà commerciale. Non è una pianta ramosa e non reagisce bene al taglio delle punte, ma produce delle gemme giganti che la rendono adatta per il SOG. Il suo odore leggero e dolce, assieme all’effetto tipico di Indica, non sono nulla di speciale ma ciò nonostante sono piacevoli. Raccomandata per: spasmi muscolari, anti nausea, anti vomito, stimolazione dell’appetito.

• 33


TERAPEUTICA (THC POWER)

CHRONIC Origine: NL x Afghan x NL / NL x Big Bud x Afghan Breeder: Serious Seeds Periodo fioritura: 53-63 giorni Resa: da buona a ottima Chronic è stato generato per essere una buona varietà commerciale. Non è una pianta ramosa e non reagisce bene al taglio delle punte, ma produce delle gemme giganti che la rendono adatta per il SOG. Il suo odore leggero e dolce, assieme all’effetto tipico di Indica, non sono nulla di speciale ma ciò nonostante sono piacevoli. Raccomandata per: spasmi muscolari, anti nausea, anti vomito, stimolazione dell’appetito.

HINDU KUSH Origine: Sottospecie Breeder: Sensi Seeds Periodo fioritura: 45-50 giorni Resa: da media a buona Hindu Kush è una pianta di dominante Indica, a cola singola, corta, che produce gemme grosse e dolci dall’effetto pesante. È notevolmente facile da coltivare ed ha un periodo di fioritura molto breve. Perfetta per il SOG. Raccomandata per: dolore cronico, spasmi muscolari, anti nausea, anti vomito e stimolazione dell’appetito.

34 •

CINDERELLA 99 Origine: ShivaSkunk x (Sensi Jack Herer x Jack Herer) Breeder: Brothers Grimm, several knockoffs Periodo fioritura: 60 giorni Resa: buona Se volete un high tipico di Sativa ma non avete lo spazio o il tempo per farlo, C99 è quello che fa per voi. L’high è tutto Sativa - inebriante e frizzante, ma fiorisce molto velocemente, ed anche se è elastica, non è nulla in confronto alla coltivazione di una Sativa pura. Il gusto e l’odore sono una combinazione di agrumi e fiori, molto rinfrescante. Raccomandata per: epilessia, sclerosi multipla, ed altre malattie legate alle convulsioni.

F-13 Origine: Juicy Fruit(highland) Thai x Afghani maschio x Chocolate Thai x Highland Oaxacan Gold Breeder: DJ Short Periodo fioritura: 49-63 giorni Resa: da media a buona La caratteristica più eccezionale della F-13 è il suo high stupefacente, potente e puro. La seconda è che la pianta diventa viola, a volte completamente ma di solito solo in parte. Cresce come una Sativa elastica, ma non è neanche lontanamente così malvagia come una sottospecie, e il suo breve periodo di fioritura mantiene la statura sotto controllo. L’odore ed il gusto sono una combinazione di terra e vaniglia. Raccomandata per: epilessia, sclerosi multipla, ed altre malattie legate alle convulsioni.

BLUEBERRY Origine: Juicy Fruit (highland) Thai x Afghani maschio x Chocolate Thai x Highland Oaxacan Gold Breeder: DJ Short Periodo fioritura: 45-55 giorni Resa: media Blueberry è una marijuana veramente unica. Da parzialmente violacea tende a diventare tutta blu e se coltivata in maniera corretta possiede l’odore ed il gusto di muffin ai mirtilli. L’high è euforico, rialzante ed adeguato. Blueberry è difficile da coltivare e molto sensibile ai nutrienti. Assicuratevi di non nutrirla troppo. Raccomandata per: dolore cronico, spasmi muscolari, anti nausea, anti vomito, stimolazione dell’appetito.

HOG Origine: Kush x Afghani Breeder: T.H. Seeds Periodo fioritura: 56-63 giorni Resa: buona La combinazione di un odore forte, puzzolente ed un high tipico Indica, con la facilità nel coltivarla e una buona resa, la rendono una favorita sia tra i coltivatori che i fumatori. La sua statura piccola, i boccioli grandi e grossi, e le pigne grasse la rendono una candidata perfetta per il SOG. Raccomandata per: dolore cronico, spasmi muscolari, anti nausea, anti vomito e stimolazione dell’appetito.

HAZE Origine: Thai x Columbian x Mexican x Vietnamese Breeder: The Flying Dutchman Periodo fioritura: 12-16 settimane Resa: da bassa a media Haze è una pianta interessante in quanto effettivamente è una buona pianta per la riproduzione. Essa trasmette le proprie caratteristiche migliori, ma in maniera autonoma, ed è difficile da coltivare e con i problemi che dà, non ne vale la pena. Possiede un gusto dolce, speziato, di sandalo, ed un high alto, tipico sativa ed energetico. Impiega moltissimo a fiorire, necessita di molto spazio ed è molto sensibile ai nutrienti, quindi non è raccomandata ai principianti. Raccomandata per: malattia di Crohn, epilessia, sclerosi multipla, ed altre malattie legate alle convulsioni.

JACK HERER Origine: Skunk #1 x Northern Lights #5 x Haze Breeder: Sensi Seeds Periodo fioritura: 50-70 giorni Resa: da media a buona I fenotipi di Jack Herer sono di resa media e dominante Haze, mentre i fenotipi dominanti Indica assomigliano di più al NL#5 ed hanno una resa eccellente. Entrambi i genotipi possiedono un high alto, energetico, tipico di una Sativa, e sono completamente ricoperti da tricomi. Jack Herer tende ad essere una pianta che si allunga, quindi assicuratevi di avere abbastanza spazio in altezza, specialmente se possedete il fenotipo Sativa. Raccomandata per (fenotipi Sativa): epilessia, sclerosi multipla, ed altre malattie legate alle convulsioni. Raccomandata per (fenotipo Indica): dolore cronico, anti nausea, anti vomito e stimolazione dell’appetito. N26 • Gennaio - Febbraio 2010


LAVENDER Origine: Super Skunk x Big Skunk Korean x AfghaniHawaiian Breeder: SOMA Seeds Periodo fioritura: 56-63 giorni Resa: da media a buona Lavender si trasforma in un bel colore violaceo ed ha un gusto dolce, alle erbe e di caramelle speziate. Possiede uno stone classico e pesante, tipico di indica-non una medicina da assumere durante il giorno. È facile da coltivare e può avere una buona resa, se curata in modo giusto. Raccomandata per: dolore cronico, anti nausea, anti vomito e stimolante dell’appetito.

MAPLE LEAF INDICA Origine: Afghani Breeder: Sensi Seeds Periodo fioritura: 45-50 giorni Resa: buona Maple Leaf Indica è un’indica del raccolto Sensi, dalla scorta Afgana, che mette fuori combattimento. La produzione abbondante di resina la rende ottima per produrre hashish. Il gusto è dolce, sciropposo con degli agrumi. Aspettatevi poco allungamento e delle gemme dense. Raccomandata per: dolore cronico, spasmi muscolari, anti nausea, anti vomito e stimolazione dell’appetito.

MAZAR Origine: Afghani x Skunk #1 Breeder: Dutch Passion Periodo fioritura: 56-63 giorni Resa: buona Mazar possiede un high ben bilanciato tipico di Indica/Sativa ed è una pianta eccezionalmente clemente e facile da coltivare. È compatta per quanto riguarda la statura ed ha una piccola variazione fenotipica. Raccomadata per: anti nausea, anti vomito e stimolazione dell’appetito.

LEGENDS ULTIMATE INDICA Origine: Ortega x Sweet Tooth #2 Breeder: Legends Seed Co. Periodo fioritura: 49-63 giorni Resa: Great LUI è una pianta indoor eccellente, potente, di buona resa, e facile da coltivare. Ha un sapore di caramella ed alcuni campioni possono addirittura cambiare colore. Ha delle gemme sode, compatte ed uno stone pesante tipico di Indica, come suggerisce il nome. Raccomandata per: dolore cronico, spasmi muscolari, anti nausea, anti vomito e stimolante dell’appetito.

MR. NICE Origine: G-13 x Hash Plant Breeder: Sensi Seeds Periodo fioritura: 60 giorni Resa: buona Mr. Nice è una Indica che compete con tutte, trascinante, e che mette fuori combattimento. Possiede un gusto di terra e di hashish, e la sua produzione di resina è fuori dal comuneottima per produrre hashish o altri estratti. Il suo high induce in maniera estrema alla “fame chimica” e mette a dormire in modo potente; è molto clemente da coltivare. Raccomandata per: dolore cronico, spasmi muscolari, anti nausea, anti vomito e stimolazione dell’appetito.

NEVILLE’S HAZE Origine: Thai x Colombian with a 1/4 NL#5 Breeder: Greenhouse Seed Co, Mr. Nice Periodo fioritura: 12-14 weeks Resa: buona Neveille’s Haze è un’ Haze quasi pura, incrociata con del Northern Lights per addomesticarla un po’ alla coltivazione indoor. Tuttavia, rimane comunque una pianta non adatta agli apprendisti e gli impazienti. Si avvolgerà intorno alle luci molto velocemente e impiegherà moltissimo a fiorire. Ma se state cercando il classico high e gusto Haze, potete fermarvi qui. Raccomandata per: malattia di Crohn, epilessia, sclerosi multipla, ed altre malattie legate alle convulsioni.

NEW YORK CITY DIESEL Origine: Sour Diesel x (Afghani x Hawaiian) Breeder: SOMA Seeds Periodo fioritura: 70 giorni Resa: buona NYC Diesel è meglio conosciuta per il suo tanfo di agrumigrapefruit-limone-carburante. Non è del tutto potente come Sour Diesel, ma dà un bel colpo. L’high è vigoroso e a volte travolgente, con effetti di entrambe, Indica e Sativa. Assicuratevi di avere controllo sull’odore a sufficienza durante la sua coltivazione. Raccomandata per: anti nausea, anti vomito e stimolazione dell’appetito.

DOLCE VITA È ISCRITTA E SOSTIENE L’ASSOCIAZIONE IACM L’ Associazione Internazionale per la Cannabis come Medicina (IACM) é stata fondata nel marzo del 2000. Essa é una società scientifica che si batte per il miglioramento della situazione legale per quanto riguarda l’utilizzo della pianta della canapa (Cannabis sativa L.) e dei suoi componenti farmacologici più importanti, i cannabinoidi, per le applicazioni terapeutiche tramite la promozione della ricerca e la distribuzione della informazione. La IACM dichiara che è un diritto dei medici poter discutere l’uso medico della cannabis con i loro pazienti. Sito web: www.cannabis-med.org N26 • Gennaio - Febbraio 2010

• 35

CONTINUA SUL PROSSIMO NUMERO

KALI MIST Origine: Haze x Skunk hybrid / Cambodian sativa x Silver Haze Breeder: Serious Seeds Periodo fioritura: 70-90 giorni Resa: da media a buona Kali Mist è una Sativa quasi pura con un high alto, potente, energetico ed un gusto indistinto di pino. Si allunga smisuratamente, quindi assicuratevi di avere spazio per crescerla. È molto resistente alla muffa. Fa da ottima scorta principale ma non adatta per principianti. Raccomandata per: malattia di Crohn, epilessia, sclerosi multipla ed altre malattie legate alle convulsioni.



Cannabis DOLCI FOTO

Jack Flash FEM by Flying Dutchmen N26 • Gennaio - Febbraio 2010

• 37


Cannabis 360°

THE EMPEROR

WEARS NO CLOTHES The Emperor wears no clothes - Jack Herer “The Emperor wears no clothes” è un libro del 1985 scritto da Jack Herer, famoso attivista Americano, un vecchio combattente da sempre in prima linea nella guerra per la depenalizzazione della cannabis. Si tratta di uno dei più importanti documenti mai scritti a riguardo e grazie ad un amico, è ora disponibile in italiano. Pubblicheremo l’intero libro in questa nuova rubrica, un capitolo ogni numero. E’ inoltre possibile scaricare il libro in versione on-line dal nostro sito internet (www.dolcevitaonline.it - sezione downloads).

CAPITOLO DUE PARTE QUARTA

Il seme è piantato In Maggio, dopo aver incontrato di nuovo Timken, Scripps chiese a McRae di esaminare la possibilità di usare il decorticatore nella manifattura della carta da giornale. McRae si dimostrò eccitato all’idea; definì il decorticatore “una grande invenzione. . . [la quale] non solo renderà un grande servizio a questo Paese, ma sarà molto proficua finanziariamente. . . . [essa] potrebbe rivoluzionare le attuali condizioni.” Il 3 Agosto, mentre il periodo del raccolto si approssimava, fu organizzato un incontro tra Schlichten, McRae, e l’editore di quotidiani Ed Chase. All’insaputa di Schlichten, McRae fece stenografare le tre ore di incontro al suo segretario. Il documento che ne risultò, l’unica testimonianza conosciuta ad oggi della voluminosa conoscenza di Schlichten, è riportato in toto nella Appendice I. Schlichten aveva studiato a fondo molti tipi di piante con cui produrre carta, tra le quali grano, cotone, yucca, e la spagnola baccata. Sembra che la canapa fosse la sua preferita: “La canapa è praticamente un successo e ne verrà carta di qualità superiore a quella comunemente usata per i quotidiani,” affermò. La sua carta di canapa era anche meglio di quella prodotta per il Bollettino USDA 404, dichiarava, poiché con il decorticatore si eludeva il processo di macerazione, evitando così le fibre corte e la colla naturale necessaria a tenere assieme la carta. Schlichten era in grado di produrre 50.000 tonnellate di carta all’anno, al prezzo di $25 alla tonnellata, il che era meno del 50% del prezzo delle testate dell’epoca. E ogni acro di canapa trasformata in carta, aggiungeva Schlichten, avrebbe salvato cinque acri di foresta. McRae fu molto impressionato da Schlichten. L’uomo che aveva cenato con presidenti e

38 •

capitani d’industria scrisse a Timken, “Posso dire senza ambiguità che Mr. Schlichten mi ha impressionato in quanto uomo di grande intelletto e perizia; e, a quanto posso vedere, egli ha creata e costruita una macchina portentosa.” Dispose affinché Chase trescorresse il maggior tempo possibile con Schlichten e gli preparasse un rapporto. Tempo di Raccolto In Agosto, dopo tre mesi soltanto di crescita, il raccolto di Timken aveva raggiunto la sua altezza massima - 14 piedi! (426,72 cm, N.d.t.) ed egli era alquanto ottimista riguardo i suoi progetti. Sperava di andare in California e vedere il raccolto decorticato, e sé stesso come un benefattore dell’umanità, che permetteva alla gente di lavorare meno e aver più tempo per lo “sviluppo spirituale”. Scripps, d’altro canto, non aveva una visione ottimistica. Aveva perso la sua fiducia in un Governo che pensava avrebbe portato il Paese alla rovina economica a causa della guerra, e che si sarebbe preso il 40% dei suoi profitti in imposte sul reddito. In una lettera a sua sorella Ellen del 14 Agosto, egli scrive: “Quando Mr. McRae mi ha detto dell’aumento previsto per il prezzo della carta bianca, gli ho risposto che ero abbastanza sciocco da non preoccuparmi di una cosa di quel genere.” Ci si aspettava che il prezzo della carta aumentasse del 50%, il che sarebbe costato a Scripps l’intero profitto annuale di $1.125.000! Invece di sviluppare nuove tecnologie, prese la via più breve: la Penny Press Lord aumentò semplicemente il prezzo delle sue testate, da uno a due centesimi. La Fine Il 28 Agosto Ed Chase inviò il suo rapporto completo a Scripps e McRae. Anche lui era N26 • Gennaio - Febbraio 2010


entusiasta del nuovo metodo: “Ho veduta una stupenda, quanto semplice invenzione. Ritengo che rivoluzionerà molti dei metodi di produzione nell’alimentare, nel vestiario, e in ogni altro bisogno dell’umanità.” Chase aveva visto il decorticatore produrre sette tonnnellate di canapuli (frammenti di corteccia, N.d.t.) in due giorni. A pieno regime, aveva previsto Schlichten, ogni macchina avrebbe prodotto cinque tonnellate al giorno. Chase aveva concluso che la canapa avrebbe facilmente soddisfatta la richiesta per i quotidiani di Scripps sulla West Coast, con rimanenze bastanti per delle attività secondarie. Aveva stimato che la stampa dei quotidiani sarebbe costata tra i $25 e i $35 per tonnellata, e avanzò la richiesta di aprire una cartiera anche sulla East Coast. McRae, tuttavia, sembrava aver capito che il suo capo non era più molto interessato alla produzione di carta di canapa. La sua risposta al rapporto di Chase fu cauta: “Molto sarà determinato dalla praticabilità dei costi di trasporto, manifattura, etc., etc., che non possono essere accertati senza un’adeguata ricerca.” Forse quando i suoi ideali si scontrarono con il duro lavoro per svilupparli, il semi-pensionato McRae si tirò indietro. In Settembre il raccolto di Timken produceva una tonnellata di fibra e quattro di canapuli per acro, ed egli stava cercando di coinvolgere Scripp nell’apertura di una cartiera a San Diego. McRae e Chase andarono a Cleveland e passarono due ore a convincere Timken che mentre la canapa era utilizzabile per tutti gli altri tipi di carta, essi non ne potevano trarre una carta da giornale che fosse abbastanza economica. Forse la cartiera dell’Est che avevano sperimentato non era stata incoraggiante, e infine si risolse di trasformarla per ottenere carta dal legno. In quel periodo anche Timken era afflitto dall’economia del tempo di guerra. Si aspettava di pagare imposte per un 54% e stava cercando di mutuare $2 milioni con un interesse del 10% per riattrezzare macchine belliche. L’uomo che solo qualche settimana prima non vedeva l’ora di essere in California, non aspettò un minuto per trasferirsi a Ovest per tutto l’inverno. Disse a McRae, “Penso che sarò troppo dannatamente occupato in questa regione del Paese per occuparmi degli affari.” Il decorticatore riaffiorò poi negli anni ‘30, quando fu pubblicizzato come la macchina che avrebbe fatto della canapa un “Raccolto da un miliardo di dollari” in un articolo su Mechanical Engineering e su Popular Mechanics.* (Fino alla edizione del 1993 “The Emperor...”, si credeva che il decorticatore fosse una nuova scoperta di quell’epoca.) Ancora una volta, la nascente industria della canapa fu stroncata, questa volta dal Marijuana Tax Act del 1937. • Ellen Komp Note: 1. World Almanac, 1914, p. 225; 1917 2. Milton McRae, Forty Years in Newspaperdom, 1924 - Brentano’s NY 3. Archivi Scripps , University of Ohio, Athens, Archivi di Ellen Browning Scripps, Biblioteca Denison, Claremont College, Claremont, CA

N26 • Gennaio - Febbraio 2010

Perché Non Usare La Canapa Per Invertire l’Effetto Serra e salvare il Mondo? Agli inizi del 1989, Jack Herer e Maria Farrow posero questa domanda a Steve Rawlings, l’ufficiale più alto in grado allo U.S. Department of Agriculture (che era incaricato di invertire l’Effetto Serra), nel centro di ricerca mondiale USDA a Beltsville, nel Maryland. Innanzitutto ci presentammo dicendo che scrivevamo per il giornale del partito politico Green (i “Verdi”, n.d.T.). Poi chiedemmo a Rawlings: “Se lei avesse mai una scelta, quale sarebbe il modo ideale per fermare o invertire l’Effetto Serra?” Egli disse, “Smettere di abbattere gli alberi e di usare i carburanti fossili.” “Beh, perché non lo facciamo?” “Non esistono sostituti accettabili del legno per la carta, o per i carburanti fossili.” “Perché non usiamo piante annuali per la carta, e la loro biomassa per fare il carburante?” “Beh, quello sarebbe ideale,” convenne. “Sfortunatamente, non c’è niente che possa produrre abbastanza materiali.” “Bene, cosa direbbe se ci fosse una pianta che può sostituire tutta la polpa di legno, tutti i carburanti fossili, produrre la maggior parte delle nostre fibre naturali, con la quale di può fare di tutto, dalla dinamite alla plastica, che cresce in 50 stati e che un acro di questa pianta sostituirebbe 4,1 acri di alberi, e che se si utilizzasse un 6% del territorio USA per coltivarla, anche in terreni con scarso margine, questa pianta produrrebbe tutti i 75 miliardi per dieci alla ventiquattresima di BTU* che occorrono all’America ogni anno? Questo aiuterebbe a salvare il pianeta?” “Sarebbe l’ideale. Ma questa pianta non esiste.” “Noi pensiamo di sì.” “Ah, sì? Qual’è?” “La canapa.” “Canapa!” Ci meditò sopra per un momento. “Non ci avrei mai pensato. Sapete, credo che abbiate ragione. La canapa potrebbe essere la pianta che fa tutto questo. Wow! E’ un’idea grandiosa!” Eravamo eccitati, mentre descrivevamo a grandi linee queste informazioni e delineavamo il potenziale della canapa per la carta, la fibra, il carburante, il cibo, la vernice, etc. e come si sarebbe potuta usare per ripristinare l’ecosistema mondiale e riequilibrare l’ossigeno nell’atmosfera senza provocare disordini nel tenore di vita al quale la maggioranza degli Americani sono abituati. In sostanza, Rawlings ritenne che le nostre informazioni fossero probabilmente corrette, e che la cosa avrebbe potuto benissimo funzionare. Disse, “E’ un’idea meravigliosa, e penso che potrebbe funzionare. Ma certamente non si può mettere in pratica.” “Sta scherzando!” rispondemmo. “Perché no?” “Beh, Mr. Herer, non lo sapeva che la canapa è anche marijuana?” “Sì, certo che lo so, ne ho scritto per circa 40 ore a settimana, negli ultimi 17 anni.” “Bene, lo sa che la marijuana è illegale, vero? Non possiamo usarla.”

“Nemmeno per salvare il mondo ?” “No. E’ illegale”, mi informò, in tono severo. “Non possiamo usare qualcosa di illegale.” “Ma neanche per salvare il mondo?” chiedemmo, sbalorditi. “No, neanche per salvare il mondo. E’ illegale. Non si può usare. Punto.” “Non fraintendetemi, è una grande idea,” proseguì, “Ma non ve lo lasceranno mai fare.” “Ma perché lei non va avanti, e non dice al Segretario dell’Agricoltura che un pazzo della California le ha dato la documentazione che dimostra che la canapa sarebbe in grado di salvare il pianeta e che la sua prima impressione è che potrebbe avere ragione, e che la cosa merita un serio studio? Cosa ne dice?” “Beh, non credo che resterei qui molto a lungo, dopo averlo fatto. Dopo tutto, sono funzionario del Governo.” “Allora perché non ricostruisce la nostra stessa documentazione, nel suo computer, nella biblioteca dello U.S.D.A.? E’ da lì che abbiamo avuto la documentazione iniziale.” Disse, “Non potrei firmare quella documentazione.” “Perché no? Noi l’abbiamo fatto.” “Mr. Herer, lei è un cittadino. Lei può firmare qualsiasi cosa voglia. Ma io sono un funzionario del Dipartimento dell’Agricoltura. Qualcuno vorrebbe sapere perché voglio tutta quella documentazione. E io sarei finito.” Infine, ci mettemmo d’accordo per spedirgli tutta la documentazione che avevamo ottenuto dalla biblioteca della U.S.D.A., se gli avesse voluta dare almeno un’occhiata. Rispose che lo avrebbe fatto, ma quando lo chiamammo un mese dopo disse che non aveva ancora aperto il pacco che gli avevamo spedito, e che ce lo avrebbe rimandato senza aprirlo, perché non voleva la responsabilità di quella documentazione, adesso che l’Amministrazione Bush l’avrebbe rimpiazzato con uno dei suoi uomini. Gli chiedemmo se avrebbe passato la documentazione al suo successore, ed egli rispose “Assolutamente no.” Nel Maggio 1989, avemmo virtualmente la medesima conversazione e lo stesso risultato con il suo collega, il Dr. Gary Evans dello U.S. Department of Agriculture and Science, l’uomo incaricato di fermare la tendenza al riscaldamento globale. Alla fine egli ci disse “Se davvero volete salvare il pianeta con la canapa, voi [attivisti per la canapa/marijuana] dovreste trovare il modo di farla crescere senza le cime narcotiche (SIC) e poi potreste usarla.” Questo è il genere di irresponsabilità spaventata (e spaventosa) del nostro Governo, contro la quale dobbiamo confrontarci. *) B.T.U.: British Thermal Unit - il quantitativo di calore necessario per aumentare di un grado Farenheit (F) una libbra (Kg.0.454) di acqua (N.d.T.)

• 39




42 •

N26 • Gennaio - Febbraio 2010


ti

5 minu

Informazione LEGALIZE IT

a

ra Fresk

ta - Pitu

La pian

GUERRA ALLA DROGA

E QUALCHE INVERSIONE DI TENDENZA Più di dieci anni fa l’Onu dichiarò una guerra globale alla droga: l’obiettivo era eliminare o ridurre significativamente l’offerta e la domanda di droghe illecite nel prossimo decennio con lo slogan ‘Un mondo libero dalla droga: possiamo farcela!’. I dieci anni sono ampiamente passati, ma siamo più che mai lontani da un mondo ‘libero dalla droga’, e il problema maggiore è che siamo lontani più che mai da un mondo che attraverso la conoscenza abbia dei consumatori consapevoli e la società subisce gli enormi costi sociali ed economici del proibizionismo. Negli Stati Uniti dopo decenni di proibizionismo e lotta alla droga senza compromessi, pressati dalla crisi e galvanizzati dall’arrivo alla carica di Presidente del presidente Obama, il quale se non altro ha portato un vento di speranza e cambiamento (ma non ancora i cambiamenti), è iniziato un processo di normalizzazione della cannabis a partire dalla legalizzazione per uso terapeutico, tutti sperano possa andare oltre e arrivare ad una vera e propria legalizzazione. L’obiettivo è permettere la vendita in posti autorizzati come succede attualmente per l’uso terapeutico: ottima qualità del prodotto, personale specializzato, cortesia e gentilezza sono gli ingredienti che ogni consumatore vorrebbe sostituire con quello che è costretto a patire rifornendosi al mercato nero. Altro fattore da non sottovalutare e che hanno messo in evidenza vari studiosi: la legalizzazione della cannabis farebbe diminuire gli introiti dei cartelli della droga e aumentare quelli delle disastrate casse dello Stato. C’è da dire che attualmente in molti stati come la California per il possesso fino ad un oncia (quasi 30 grammi) c’è una semplice ammenda amministrativa; in Italia la legge Fini-Giovanardi prevede il carcere da 6 a 20 anni. Tutto ha inizio con il referendum del 1996 in California, tramite il quale viene di fatto legalizzato l’uso terapeutico di cannabis. A questo punto nascono molti centri per la distribuzione, autorizzati dal governo, che organizzano la produzione e la vendita della preziosa sostanza. Questi ultimi aumentano fino ad arrivare a diverse centinaia, e a questo punto ci si aspetterebbe si aprisse un discorso sulla legalizzazione. Ethan Nadelmann, fondatore e direttore esecutivo della Drug Policy Alliance, organizzazione che ha contribuito a far passare una legge in California che permette il possesso di pic-

N26 • Gennaio - Febbraio 2010

cole quantità di marijuana per scopi medici afferma che: “Affrontare il problema della cannabis terapeutica è il modo per iniziare”, ha detto Nadelmann. “In California avevamo sperato che il dibattito sulla cannabis terapeutica avrebbe aperto una discussione anche sulla legalizzazione, ma non è stato così”. Ma i sostenitori californiani della legalizzazione della marijuana non si perdono d’animo e stanno raccogliendo firme per ottenere l’inserimento sulla scheda elettorale delle elezioni statali del 2010 ben tre quesiti referendari. La situazione è abbastanza contraddittoria, lo Stato Californiano ha già un fiorente commercio legato alla distribuzione per scopi terapeutici, ma la legge federale vieta la marijuana. Dopo un timidissimo tentativo del presidente Obama di mettere ordine con una direttiva ufficiale che dava indicazioni agli agenti federali di non intervenire negli stati (sono 9 fin’ora) dove la legge permettesse l’uso di Cannabis per scopi medici. La Corte Suprema degli Stati Uniti ha recentemente stabilito che l’applicazione della legge federale dà agli agenti federali il diritto di perseguire i consumatori di marijuana e i distributori anche se autorizzati dalla legge statale della California sulla cannabis terapeutica. Il quesito referendario più moderato fra i tre prevede la legalizzare del possesso di cannabis fino ad un’oncia per uso personale per gli adulti di almeno 21 anni d’età. Il quesito, se approvato, permetterebbe a chiunque di coltivare un appezzamento di marijuana di quasi due metri quadrati all’interno della propria proprietà. Le dimensioni, ha detto Pacula, sembrano scelte appositamente per stare sotto le 100 piante coltivate, la soglia oltre la quale si attira l’attenzione della Dea. Il conflitto con le autorità federali potrebbe essere esplosivo per quanto concerne gli attuali negozi di cannabis terapeutica autorizzati dalla legge statale. Se passasse il referendum, questi negozi moltiplicherebbero i loro clienti –non sarebbero solo ed esclusivamente pazienti- rischiando di crescere a tal punto da attirare l’attenzione della Dea. Staremo a vedere cosa succede dall’altra parte dell’oceano; intanto in Italia si muore in carcere come Stefano Cucchi, il geometra romano arrestato per una modica quantità di hashish, se fosse nato in California, in Spagna, in Olanda o in qualsiasi altro stato democratico, sarebbe tornato a casa al massimo con una multa che avrebbe pagato e i suoi familiari avrebbero il caro Stefano ancora tra le braccia. GENNARO MAULUCCI

• 43



Per inviare una domanda o leggere l'archivio completo collegatevi a http://droghe.aduc.it oppure scrivete a info@dolcevitaonline.it Salve, un anno fa sono stato fermato dai carabinieri, perquisendomi mi hanno trovato 0.9 g di Hashish. Subito dopo m hanno portato in caserma scrivendomi un verbale, sempre nello stesso giorno ma hanno sequestrato la patente per un mese. Il mese successivo mi sono recato in prefettura riottenendo la patente. Un anno dopo mi e stata recapitata una lettera della prefettura invitandomi a recarmi in data 22 ottobre 2009 in prefettura: quel giorno ho parlato con un’assistente sociale del fatto accaduto l’anno precedente, finito il colloquio l’assistente mi disse che mi avrebbe richiamato entro pochi giorni riferendomi la decisione del prefetto nei miei confronti. Recentemente ricevo la telefonata da parte dell’assistente, riferendomi la decisione del prefetto: ritiro della patente per un mese, divieto di fare il porto d’armi, e conseguimento di analisi tossicologiche. La mia domanda è: è lecito che loro mi ritirino la patente NUOVAMENTE per giunta a distanza di un anno dall’accaduto? e che non sono stato più fermato in possesso di altri stupefacenti. GRAZIE DELL’ATTENZIONE attendo una risposta nell’attesa porgo cordiali saluti Stefano, da Azzano Decimo (PN)

Potrebbe trattarsi di una reiterazione della sospensione del tutto illegittima. Si faccia notificare il provvedimento e tramite un difensore lo impugni innanzi al giudice di pace competente.

SERVIZIO DI CONSULENZA GRATUITA IN MATERIA DI STUPEFACENTI RISPOSTE A CURA DELL'AVVOCATO CARLO ALBERTO ZAINA Cara aduc scrivo poiché nella mia azienda hanno deciso di fare i test antidroga. La mia mansione, per altro molto saltuaria, è quella di carropontista (carroponte con cabina non con pulsantiera). Io per questa mansione non ho mai fatto corsi e non ho certificati che attestino questa mia mansione visto che sono stato addestrato da un collega più anziano, anche lui senza patentino o certificato (il mio addestramento è stato praticamente “questo serve a questo, quello serve quello, parti e fai pratica; dopo un tot di giorni di pratica, ok sei abile puoi guidare il carroponte” quindi non ho nessun certificato che attesti la mia professionalità nè tanto meno un livello retributivo adeguato (operaio metalmeccanico 3 livello ormai da 8 anni). Quindi mi chiedevo se tali test potevano essere fatti comunque nonostante non abbia fatto corsi riconosciuti con personale riconosciuto? Grazie in anticipo per eventuale risposta.

Informazione L’AVVOCATO RISPONDE 5 minuti Folsom Prison Blues - Johnny Cash

salve, l’estate scorsa sono stato fermato insieme alla mia compagna ed a una amica, e ci hanno sequestrato 2 g di hashish. Anche se ovviamente era per uso mio e della mia amica, dato che la mia compagna era incinta, i carabinieri non ne hanno voluto sapere mezza, e mi hanno affibbiato un verbale per il possesso di 2 g circa di hashish. Essendo il mio secondo verbale ed essendo la sostanza superiore agli 0,5 g giornalieri, cosa realmente rischio? Ho letto di pene amministrative quali il ritiro dei documenti, ma se davvero me li ritirano, per poterli riprendere devo eseguire qualche test? E poi, fondamentalmente, dato che nella mia vita mi son laureato, pago le tasse (anche bollo e canone regolarmente) e aspetto un figlio con la mia compagna di sempre, quale sarebbe il vero motivo per cui io debba essere considerato un delinquente, quando nella mia vita sono stato socialmente utile e mai dannoso verso le altre persone? Grazie, Cordiali Saluti. Gianpiero, da Bologna (BO)

Marco, da Martellago (VE)

La verifica ha una funzione preventiva e può presentare una ragione di connessione anche con la saltuarietà della sua mansione di carropontista. Si potrà discutere sull’opportunità o meno del controllo (le confesso che io sono favorevole), ma non si può negare la sua utilità.

Siccome le è stato rilasciato un verbale, lei dovrebbe avere letto cosa in esso è scritto e cioè se si procede amministrativamente (tramite la contestazione dell’art. 75 dpr 309/90), oppure se lei è stato denunziato per violazione dell’art. 73 con trasmissione degli atti al P.M. Rilegga gli atti e mi faccia sapere.

ACTIVE

I DAY E POPOLO VIOLA zione NO BERLUSCON 9 ottobre 2009 per iniziativa di alcuni blogger. La pagina “Una manifesta Il No Berlusconi Day nasce su Facebook il riempie di adesioni. Ad oggi conta più di 370.000 nazionale per chiedere le dimissioni di Berlusconi” in pochi giorni si oniday.wordpress.com, è stato tradotto noberlusc blog sul e Facebook pagina sulla sostenitori. L’appello pubblicato subito dato rilievo all’iniziativa e anche ha estera stampa La arabo. in anche giorni nelle maggiori lingue, negli ultimi come a Barcellona, Madrid, Londra, locali gruppi , Facebook su sempre , fondando italiani all’estero hanno aderito e in cui l’iniziativa ha cominciato a momento Dal ay.org. erlusconid www.nob sito il Bruxelles. Successivamente è nato italiane, che si sono occupati province diverse da locali gruppi nati sono amente diventare un evento concreto, spontane anche attraverso gazebo territorio nel ne promozio fare di e volantini stampare di di organizzare il trasporto per Roma, il 5 dicembre a Roma luogo avuta zione manifesta La dedicate. pagine in Facebook informativi, riunendosi anche su a quello ufficiale, unendo, Day i Berluscon No al aderito hanno artisti gli Anche e tutto si è svolto nel perfetto ordine. del mondo dello famosi meno e più gi personag diversi ri sostenito firmatari come un proprio appello, al quale hanno ti politici, ma dalla movimen da nata è non perché apartitica si dichiarata zione, spettacolo e della cultura. La manifesta o manifestazioni aggressive e violente contro società civile e dalla gente, è anche pacifica: non si unisce infatti a gruppi aggregazione e della libera espressione libera di ico democrat o messaggi il presente Berlusconi, anzi intende solo fare di Roma e oltre 1000000 secondo Questura la secondo 90000 zione: partecipa di pensiero. Discordanti i dati sulla e, ribattezzatosi “popolo viola” attivo e vivo più sempre è to movimen il zione, gli organizzatori. Dopo la manifesta blog. il tramite te attivamen informa e promuove regolarmente iniziative noberlusconiday.wordpress.com www.noberlusconiday.org N26 • Gennaio - Febbraio 2010

• 45


46 •

N26 • Gennaio - Febbraio 2010


Sostanze PSICONAUTA

6 minuti The Kitten – Dusty Kid

PSICHEDELICI ED ESPERIENZE PARANORMALI “Gli effetti degli agenti psichedelici variano talmente a seconda degli individui e a seconda delle situazioni, che è praticamente impossibile dire con precisione quali siano le modificazioni specifiche e inevitabili degli stati di coscienza” Alan Watts L’assunzione di sostanze stupefacenti in relazione alle pratiche divinatorie è probabilmente una pratica antica quanto l’umanità stessa. E’ ipotizzabile che gli uomini primitivi in cerca di cibo abbiano accidentalmente scoperto che quando assumevano alcuni tipi di piante o di funghi si sentivano “diversi” e iniziavano a “vedere le cose”. E infatti sappiamo che i peculiari effetti psichici delle

sostanze psichedeliche consistono in una radicale modificazione della coscienza, in cui il mondo esterno e lo sperimentatore stesso subiscono una profonda trasformazione che può colmare di gioia ma anche di sgomento.

Lo scopo e il contenuto di questo tipo di esperienze è senza fine, ma i tratti caratteristici sono la trascendenza dei concetti verbali, delle dimensioni di spazio-tempo, e dell’ego o identità. Si può postulare che l’assunzione di prodotti naturali dotati di questi poteri straordinari sia stata ben presto organizzata in cerimonie aventi il fine di ampliare le conoscenze degli individui su eventi importanti o per rafforzare la sicurezza di sé prima di prendere decisioni che coinvolgevano l’intera comunità. Probabilmente, ci si è poi resi conto che alcuni individui erano più adatti di altri ad entrare in tali stati di coscienza alterata, e che quindi l’assunzione di prodotti attivi divenne loro privilegio. Inoltre in alcuni casi la scarsità in natura di una certa pianta che contiene principi attivi contribuì sicuramente a rafforzare sia la fede nelle sue magiche proprietà che il privilegio del suo uso da parte di alcuni membri della comunità. Nel corso degli anni Cinquanta e Sessanta, queste sostanze hanno più volte interessato l’ambiente parapsicologico internazionale. E l’eventualità che sotto l’effetto di

sostanze psichedeliche si potessero provocare e incrementare dei fenomeni psi era suggestiva e

razionale. Il termine “psi” serve come unificatore di tutti quei fenomeni alla base dei quali opererebbe una forza - ancora sconosciuta - denominata, appunto, “energia psi”. I fenomeni psi- cognitivi sottintendono l’acquisizione di un’informazione tramite la telepatia, la chiaroveggenza e la precognizione. I fenomeno psi-cinetici, invece, si riferiscono ad un’azione su un oggetto tramite l’uso di energia psichica. Ognuno di questi fenomeni può essere spontaneo o sperimentale, a seconda che avvengano in modo indotto o meno. Emilio Servadio e Roberto Cavanna furono i primi (1964), in Italia, a progettare e mettere in atto una sperimentazione con LSD (0.5-1.0 microgrammi per kg di peso corporeo) e psilocibina (0.15-0.20 mg per kg di peso corporeo) con 4 soggetti selezionati nell’ipotesi che, durante il particolare stato modificato di coscienza, potessero emergere o essere potenziati fenomeni ESP (o di percezione extra sensoriale). L’acqua di rubinetto fu utilizzata come placebo, e le sostanze furono diluite in modo da renderle insapori e incolori. Per questo progetto di lavoro pilota, furono preferiti dosaggi relativamente bassi, nell’ipotesi di rendere più facile per gli investigatori esaminare i meccanismi coinvolti nella spersonalizzazione. L’obiettivo sperimentale, controllare cioè se gli psichedelici potessero favorire una fenomenologia paranormale, non fu raggiunto, o almeno non N26 • Gennaio - Febbraio 2010

in maniera significativa. Tutti i soggetti esaminati verso la fine dello stato allucinativo si sottoposero a test con le carte zener e a “trasmissioni” di immagini e disegni. Alcune prove furono giudicate interessanti. Probabilmente, non solo per lo stato modificato di coscienza, ma anche semplicemente per la situazione psicologicamente così carica di emotività, i soggetti avrebbero potuto cogliere dei risultati egualmente validi. Più di recente, fra il 1996 e il 1997, esperimenti condotti nei Paesi Bassi avrebbero dimostrato che le persone sotto l’effetto di sostanze

psichedeliche sarebbero in grado di trasferire telepaticamente i propri pensieri ad altri soggetti.

I parapsicologici credono che gli stati alterati di coscienza siano in grado di facilitare le esperienze paranormali, e a questo scopo hanno ideato un protocollo sperimentale capace di portare facilmente le persone in un simile stato mentale: il Ganzfeld. In un tipico esperimento Ganzfeld il soggetto ha cuffie sulle orecchie e palline da ping-pong sugli occhi. Dalle cuffie esce rumore bianco, inoltre una luce rossa intensa è posta davanti al viso e filtra attraverso le palline da ping-pong. In questo modo si realizza un buon isolamento dalle distrazioni dell’ambiente esterno. Dopo un certo tempo di stimolazione Ganzfeld si tenta di trasmettere al soggetto una serie di immagini attraverso un canale extrasensoriale (per esempio per via telepatica). Al termine del periodo Ganzfeld si presentano al soggetto ricevente vari stimoli visivi (di solito quattro) e, senza sapere quale stimolo era il bersaglio, gli si chiede di votarli ordinandoli da quello più vicino alle proprie immagini mentali durante il periodo Ganzfeld a quello più lontano. Se il ricevente assegna il voto più alto allo stimolo bersaglio, il risultato è registrato come un successo. Pertanto, se l’esperimento utilizza quattro stimoli (il bersaglio e altri tre stimoli visivi), ci si attende un tasso di successo medio dovuto al caso del 25%. Il professore dell’università di Utrecht Dick Bierman, assieme allo studioso del paranormale Rens Wezelman, ha voluto indagare il fenomeno sottoponendo alcuni volontari all’azione di cannabis oppure di psilocibina. Nel primo caso la percentuale di successo riscontrata sarebbe stata del 30%, mentre nel caso di soggetti sottoposti all’influenza della psilocibina la percentuale di successo sarebbe salita addirittura al 58%! Anche il medico e parapsicologo americano Andrija Puharich, noto per le sue ricerche nel campo della percezione extrasensoriale, ha effettuato numerosi esperimenti con funghi Amanita Muscaria raccolti nel giardino del suo laboratorio di Glen Cove (Maine). Puharich ha riferito nei suoi scritti che l’Amanita Muscaria (di colore giallo del nord America), aumenterebbe le facoltà percettive solo nei soggetti già psichicamente sensitivi. Nel corso degli esperimenti, soggetti di intelligenza media sareb-

bero riusciti a risolvere brillantemente test appositamente preparati e di particolare difficoltà. Le possibilità di soluzione

casuale, secondo Puharich, erano praticamente inesistenti. Altri soggetti avrebbero aumentato considerevolmente i limiti delle loro capacità fisiche e altri, infine, avrebbero previsto dettagliatamente fatti avvenuti sei mesi più tardi.

SD&M www.psiconautica.tk FONTI: D.J. Bierman The Effects of THC and Psilocybin on Paranormal Phenomena; R. Capanna e E. Servadio ESP Experiments with LSD 25 and Psilocybin; B. Cassoli e P. Righettini LSD e ricerche ESP al Centro Studi Parapsicologici di Bologna; S. Krippner e A. Watts LSD and Parapsychological Experiences; U. Leonzio Il volo magico. Storia generale delle droghe

• 47


Media INPUT

5 minuti ne Ash VAS DIS - Wishbo

MUSICA

ARGUS (1972 MCA) WISHBONE HASH e di pubblico ottimo successo di critica k progressivo riscosse un che spezzato roc to del e rcu k bifo roc so rd l’os l’ha inio del la speranza”, ovvero del del so Nel 1972 in pieno dom l’os à di questo del alit ere ion cen cez a ne Hash (“L titolo ARGUS. L’ec il terzo album dei Wishbo la parte più grande...) dal ia, sia verso lod ova me ritr si la so chi di ver ri sia ide to des i rock orienta da due persone, avvera ottimi fraseggi di hard epici di marca fantasy utilte tracce contengono ti presentano elementi tes i ltre LP sta nel fatto che mo ino ; che o gli speciali ttri ele del quartetto inglese son ito dalle due chitarre un ‘progressive’ costru y metal. Ma la bellezza grazie ad hev dita ppi ven gru di imi o ltiss ltat mo risu o he da ta il gruppo al massim por S lizzati, poi, anni dopo anc lodica. GU me AR . più Ted e ora dy anc le tarre soliste di An una impostazione musica interventi delle due chi www.ecoveneto.it) (fonte:

6e ito originalmente nel 199 ondo disco di Beck, usc , sec il pop , per ), folk BECK - ODELAY sica k, roc mu e: di tutto, in tutte le form bonus, (135:01 minuti tro ODELAY vi si trova di e vario e, Ristampa doppio cd con ent Den . ibilm le” terr tota mix sica un mu in la oluto del te, tutti presenti definito:” il manifesto ass tronica e chitarre scorda uenza di canzoni pareci ‘80, campionamenti, elet o infatti, oltre che una seq tan sen pre rap le ina punk, hip-hop, rap ann orig ne Le tredici tracce dell’edizio vanta. soprattutto, originale. positi/manifesto dei No pro voli ore aut più dei chio godibili, uno pot.com) (fonte:aughmusic.blogs

FILM

AM GIA DI FRANC RODD QUADROPHENIA, RE è nel lavoro, che lo : tato dat disa un è pubblicitaria, re se fattorino in un’agenzia posto. Egli sembra ritrova modesta famiglia, Jimmy, non abbia il cervello a viche gio uno di e da com Ventenne londinese di ban o tan una trat ande dei “mods”, a, dove i suoi genitori lo k, partecipare alle scorrib Al tempo ti. roc il len non gli piace; lo è a cas vio lare o bal son ti, e itan ta ecc dra può ingoiare moto di grossa cilin stesso soltanto quando ts”, che si spostano su Brighton, ha un fuggev e lotta con i rivali “rocke le, durante un a gita a enn qua per la in e r con to ote sta ph, sco in Ste arre , e tri ato nas erc ods” e “rockets” e vien una commessa di superm un duro scontro tra “m mpaiono. stesso, Jimmy corteggia egli si trova coinvolto in ne, a lo licenzia, gli amici sco asio ditt la occ lle, ssa spa ste le la ta vol gli ph Dover... di Ste re ole rapporto, Nel a, glie cas di sco no dalle Jimmy si getta in mare guaio: i genitori lo scaccia .it) giudicato. Non è il solo Inforcato il motoscooter, (fonte: www.comingsoon ortante regista iugoslavo DI D.MAKAVEJEV a ristretta come il più imp chi cer una in solo ti con Belgrado, SWEET MOVIE, REGIA iuto osc pere i suoi difficili rappor Dusan Makavejev era con llettuale, ma senza rom inte o tedesca. Si tratta Fino a qualche tempo fa sefug ade pro di can cie cospe fran Divenuto una obatica coproduzione acr un’ di pie in o le disavventure della nuova generazione. do uon tten seg sto SWEET MOVIE me uri. Da una parte si sus osc que he ato anc lizz ità rea ver ha la talizzata da ista per il reg i, a volte ne il fallo d’oro, viene bru ssuta di simboli irrident Kapital senza apprezzar nza presso Mr iste ano l’es tex di una doppia favola inte del c ario l’ab iard re mil 1984, che sposa il ano; per finire a impara ssic me te sione tan nes can o con fals za erotiche di Miss Mondo da un biosi. Dall’altra parte, sen lentata sulla Tour Eiffel ornata del defecano in allegra sim iale e fluv un negro muscolare e vio ano ne azz azio gav arc pti imb ade Vienna, dove gli , che a bordo di un’ e la Therapie Komune di o marinaio del Potiomkin («il bisogno di distrugger ria di Lev Bakunin, l’ultim ra un letto di zucchero sto sop la lei in ra da ira nar o sat si , a llat nte sim olte are aris acc app a e viene disperde la sua am a l’amante della capitan oslavi, però, Makavejev testone di Marx, divent nza che nei suoi film jug ere ere) ichi diff A . Form Il o») ioni ativ Ediz cre , 1967-1977 è anch’esso un bisogno film. Dieci anni al cinema Da Tullio Kezich, Il Mille te: (fon ni. zio dire troppe

LIBRI

ORI E IO - ED. MONDAD HINI: MARA RENATO capo e fondatore. suo un da tata ALBERTO FRANCESC con , paure, atti di coragrac è tro, ne descrive emozioni ria delle Brigate Rosse , le racconta dal di den Per la prima volta la sto ata zeppo di briganti e arm no a pie lott ra, la ntu del vve pe tutte le tap leggere un romanzo d’a di ne ssio sconfitta a causa Franceschini ripercorre pre alla l’im ti ha tina Si tte a nudo le follie. cambiare le cose, ma des per i ters bat di i comunismo e ros gio e debolezze. Ne me sul ide i ie, incontri, discussion realtà metropolitana, des o”. Il racconto di amiciz azioni (la mic prie banditi, calati però in una “ne pro le del za are for firm nte per della soverchia , la scelta di un simbolo tine des incendi, le gli clan del loro dilettantismo e lia, più rrig pre gue le cose; le riunioni, sem prime, piccole azioni di i tratti di una sul mezzo per cambiare a verso l’alto); e poi le eva enc um sbil ass po’ più un pre le, sem ma gnata co al rialzo che tinuano stella a cinque punte, dise tri di persona, in un gio e fuori i compagni con i primi, istantanei seques dentro il carcere mentr lie tag bat le , era bombe molotov (lilly) e gal la to, guerriglia. E poi, l’arres vera e propria attività di re. ide ucc a do ian iniz no la lotta e lo fan - ED. MONDADORI LLE PERLE DI VETRO DE CO GIO IL E: ture nuove SS HERMANN HE cogliere ogni volta sfuma irittura di rileggerlo per sica, della add mu ma la e, del ger a, leg sofi di filo vale la pena non solo i dotti (nel campo della ent rim rife o e non i ; anz nte rom E’ uno di quei libri che flue e del a no parte integrante asciate. La prosa è limpid da cogliere ma costituisco biosi con la cili sim o precedentemente tral in diffi e rare ltar ent risu o per son sce scinante, si fini molti, talvolta pos letteratura, ecc.) sono ra del Magister Ludi è affa consiglio: per godere sfoggio di cultura. La figu vero maestro). Un ultimo tile un inu me un o per è tan se sen Hes pre sto rap que tre vite, nè le poesie. (in le i nè ion e, saz ion sen faz sse no le sue ste non tralasciate nè la pre o, vor ola cap sua anima, si percepisco pablita_89_@hotmail.it) sto te: que di (fon appieno BLOODYMAMA

48 •

N26 • Gennaio - Febbraio 2010




Il mio corpo che cambia

4 minuti - Litfiba

Media NEW ART

ORLAN IL MIO CORPO CHE CAMBIA Artista inquietante e controversa, fondatrice della “Carnal art” (Arte Carnale), Orlan è arrivata a notorietà internazionale grazie ad alcune “perfomances” estreme, esibizioni che hanno collocato l’artista francese fra i protagonisti (se non all’avanguardia) di quella che viene definita arte post-organica o post-umana. Per capire le punte estreme a cui il discorso estetico di Orlan è andato incontro basta sfogliare la voce dedicata a lei apparsa nel “Dizionario del teatro e dello spettacolo” pubblicato da Baldini e Castoldi, in cui il suo lavoro viene così sintetizzato: “Orlan sta attuando su se stessa una metamorfosi fisica e di identità tra le più radicali e controverse nel panorama artistico contemporaneo”. Nata il 30 maggio 1947 a Saint-Etienne (Francia), Orlan ha insomma scelto come materiale per le sue performance non una qualche lega o metallo ma il suo stesso corpo, se stessa e la sua identità (salvo il fatto che Orlan contesta proprio il fatto che l’identità sia data dall’involucro-corpo). Dal maggio 1990 difatti si è sottoposta ad una serie di operazioni chirurgiche, dal titolo “The Reincarnation of Saint Orlan”, con lo scopo di trasformarsi in un nuovo essere simile ai modelli classici come Venere, Diana, Europa, Psyche e Monna Lisa. Orlan rivendica in sostanza la possibilità di riprogettarsi oltre le imposizioni restrittive del controllo legale (uno dei problemi da affrontare è considerato da Orlan quello della propria identità giudiziaria e del cambiamento di registrazione all’anagrafe, che nel 1997 ha affrontato con la polizia danese) e di riflettere e far riflettere in modo problematico sugli orizzonti di cambiamento del mondo alla luce dei cambiamenti indotti dalla tecnologia e dalla nuove possibilità chirurgiche. Di lei è stato detto che: “Combinando insieme l’iconografia barocca, la tecnologia medica e informatica, il teatro e le reti di

N26 • Gennaio - Febbraio 2010

comunicazione di massa, il suo lavoro sfida la concezione tradizionale di bellezza e il concetto occidentale di identità e alterità”. E’ del 21 novembre 1993 a New York la sua settima operazione chirurgica-performance nel corso della quale si è fatta apporre due impianti di silicone al lato della fronte, che creano così due visibili protuberanze simili a piccole corna. Fra le “opere” che Orlan normalmente commercializza vi sono anche le videocassette delle riprese delle sue operazioni o i reperti organici che le operazioni stesse inevitabilmente producono e che, inseriti in appositi contenitori di varie dimensioni, lei chiama “reliquiari”. Orlan ha iniziato le sue prime performances nel 1964, al principio con alcune bizzarre operazioni estetiche (come quella di misurare spazi cittadini con il suo corpo, facendosi cioè trascinare per terra. L’unità di misura inventata da lei era proprio in “orlan”). La sua prima performance chirurgica risale invece al 1978, un’operazione d’urgenza metodicamente filmata in video. Nel 1982 fonda “Art-Accès”, la prima rivista d’arte contemporanea e di creazione presente su Minitel, la rete telematica francese presente su scala nazionale. Nel 1983 viene incaricata dal Ministère de la Culture di preparare un rapporto sull’Arte-Performance e nel 1984 insegna all’Ecole Nationale des Beaux-Arts de Dijon. Nel 1998 prepara (in collaborazione con Pierre Zovilé) delle fotografie con il computer e alcune installazioni video interattive a partire dalle trasformazioni del corpo presso i Maya e gli Olmechi. Artista ormai nota in tutto il mondo, le sue performance sono ormai sostenute anche dal Ministero francese della Cultura e da quello degli Affari Esteri. ANDREA CARRARA www.orlan.net fonte: www.biografieonline.it

• 51


GROWSHOP -BAZAR &

Studio Tattoo

VENDITA DI SISTEMI PER LA COLTIVAZIONE INDOOR - OUTDOOR - IDRO - BIO I MIGLIORI SEMI DA COLLEZIONE BULBI E PIANTE VERDI FERTILIZZANTI DELLE MIGLIORI MARCHE LIBRI E RIVISTE DEL SETTORE VENDITA ARTICOLI PER FUMATORI GADGET E ARTICOLI DA REGALO DI OGNI GENERE COSMESI E ABBIGLIAMENTO INTERAMENTE REALIZZATI IN CANAPA REALIZZAZIONE GROW - BOX SU MISURA IN BASE ALLE VOSTRE ESIGENZE

@


4 minuti We are the world

- USA for Africa

Media WEB NEWS

INTERNET FOR PEAC E Da un po’ di tempo stia mo assistendo ad un numero sempre ma ggiore di persone che, seppur non avendo nessuna conoscenza in merito, si lan ciano in commenti e opinioni riguardo alla Ret e. Nelle tv nazionali si ved ono sempre più spesso trasmissioni dedicate ai pericoli del Web: è recent e uno speciale del TG4 in cui Emilio Fede definisce Facebook “un dramma vero e aut entico” chiedendo poi a gran voce la chi usura dei social network. Come se la Ret e fosse la causa di ogni male nel mondo ado lescenziale, un oscuro nascondiglio di pervertiti e molestatori o un luogo di ritrovo per guerrafondai e terroristi (da notare che sui social network gli utenti si registrano col proprio nome e cognome reale). Quest o è solo un piccolo esempio del ‘taglio’ che i nostri mass media danno del World Wide Web, a dimostrazione del fatto che tem ono di perdere il monopolio dell’informa zione.

Ma per fortuna il web è una realtà viva, creata e alimentata da tutti noi e fortunatamente la risposta alle accuse infondate e alle calunnie non si è fatt a attendere. E’ con immenso piacere che seg naliamo la nascita un nuovo, importante progetto in continua evoluzione.

IO AM

O INTERNET: è un’iniziativa lanciata da Riccardo Luna (Dir. Wired Italia) per un uso libero, ma an che responsabile, della Rete (vedi ww w.amointernet.it). Internet e il web oggi son o nella vita di miliardi di persone in tut to il pianeta. Non rappresentano un mondo a sé, ma uno strumento di cultura, pro gresso, impresa e comunicazione. L’utilizz o di questi strumenti non richiede nuo ve leggi, laddove già quelle esistenti definisc ono quali comportamenti sono ammessi e quali sono proibiti. Il controllo eccessivo di Internet non solo non è tecnicamente pos sibile e fallimentare ovunque sia stato tentato , ma comporterebbe un’esclusione dal la costruzione e partecipazione attiva dal presente e futuro degli italiani.

Per queste ragioni il gru Internet si oppone a ini ppo Amo legislative di controllo, ziative com

e vengono effettuate con sempre maggiore frequenza in Italia. Effettuate sotto varie etichette che paiono ragionevoli a chi non ha modo di dedicare il tempo nec essario per la loro analisi, guardate più a fondo ognuna di queste manifesta una nat ura repressiva, con effetti collaterali disastro si per lo sviluppo sano, trasparente e leg ale delle tecnologie di rete in Italia. Paradossa lmente sono queste stesse leggi che ren derebbero le attività indesiderabili o crimina li più difficilmente controllabili. In occasione della confere nza mondiale “Science for Peace”, è stato inoltre lanciato il progetto “Internet for Peace” che N26 • Gennaio - Febbraio 2010

propone di candidare il We Nobel per la pace 2010b al Premio . E’ stato creato

anche un sito dedicato; uno spazio no-profit di incontro e confronto tra gli internauti interessati al tem a della pace e della comunicazione globale. Il sito ha uno spazio riservato ai subscribers, rivolto cioè a tutti coloro che vogliono ade rire alla campagne e sottoscrivere il manife sto del progetto. Un enorme planisfero visu alizzerà in tempo reale i nomi e la proven ienza di tutte le persone che nel mondo avranno sostenuto la candidatura di Interne t al premio Nobel. Questo sito è aperto a raccogliere le voci di quanti desiderano esprim ersi intorno all’idea che la Rete sia un grande mezzo per diffondere messaggi di pace. Gli utenti potranno con tribuire alla campagna creando video e fot o che rappresentano la loro versione del ma nifesto Internet for Peace. Il Perché di questa candid atura è presto detto. Internet non è solo una rete di computer collegati tra loro o un contenitore di pagine navigabili dag li utenti, ma un potente strumento di comunicazione in grado di oltrep assare distanze dettate da restrizio ni di tipo politico e militare. Internet è uno strumento di democrazia fruibi le da tutti, veicolo di messaggi di solidar ietà e PACE.

E’ il più grande strumen to di avvicinamento tra le pe rso l’umanità abbia mai co ne che ncepito. I Social Netwo

rk come Facebook, Twi tter, LinkedIn, la condivisione della conoscenza come Wikipedia, il teatro unico offerto dai vari Vimeo e YouTub e, e tutti gli altri strumenti di condivisio ne di idee, pensieri, progetti, fanno di Interne t il luogo in cui l’umanità si incontra ogni giorno. E se questa vi pare una affermazione forte, fate caso a quanti “abitan ti” ha Facebook (oltre 300 milioni) e paragonatela alla dimensione di una Naz ione come l’Italia (meno di 60 milioni). Fac ebook ha più utenti che Italia, Germania e Giappone (insieme) abitanti! Dal dating alla Cultura, gli abitanti di questo pianeta stanno usano la Rete per incontrarsi e conoscers i. E questo avviene in ogni dove e in ogni ista nte. Questa vicinanza costituisce le condizioni ideali nelle quali la PACE può avere l’opportunità di fiorire (alla faccia di quella disinformazione televisi va e spesso politica che gode dal citare la Ret e solo quando deve parlare di pedofilia o di fomentatori di violenza). Per tutti quelli che voless ero dare un contributo reale a costru ire un mondo migliore (perchè di que sto si tratta), l’invito è di condividere/divulga re questa notizia e sottoscrivere la propria adesione su

www.internetforpeace.

org

A.C. e M.G.

• 53


Musica INTERVISTA

6 minuti o - Vallanzaska

Conan at the disc

VALLANZASKA SKA A TUTTO SPIANO IPORN è il titolo del vostro nuovo lavoro, che dice tutto di questo disco dove gli argomenti spaziano dal social network alla pronografia, alla tecnologia... Si, è un disco il cui titolo è un mix tra due canzoni che saranno contenute nell’album, “iPod” e “Youporn boy”. La tecnologia è quindi sì un po’ il tema del disco, ma nel senso più ampio possibile. Diventa un mezzo per esplorare la società e raccontarla. E anche la pornografia viene trattata sia in modo metaforico, il mettere in piazza tutto, sia come elemento oggettivo... Dirompente e di facilissimo accesso.

Credete ancora che la musica possa avere un potere e mandare messaggi forti? Certamente, ma non può essere l’unico modo. E’ giusto anche non avere l’esigenza, per chi fa musica, di dovere per forza mandare messaggi impegnati. Esistono anche le canzoni d’amore. I Vallanzaska trattano di tutto, anche d’amore, ma anche e soprattutto di società, di costume, di stereotipi, eccezioni e cronaca. Tutto però per fare accendere delle lampadine nella testa di chi ascolta. Senza dover necessariamente chiedere se siete favorevoli alla liberalizzazione delle droghe leggere, come valutate l’atteggiamento culturale degli italiani nei confronti dell’uso responsabile di queste? Siamo un paese che ha ancora molto da imparare? L’uso responsabile delle droghe in generale

54 •

Come trovate invece la situazione musicale in Italia? Si sta male, si fa fatica a sopravvivere, non esistono aiuti pensati per chi a modo suo sceglie di fare cultura, come la musica è. Il novantanove per cento dei gruppi in Italia sopravvive solo se suona, sulle vendite dei dischi non può più fare affidamento. Com’è il vostro pubblico? Abbiamo un pubblico un po’ diverso da quello ska-punk. Da noi si respira un’aria un po’ particolare perchè facciamo canzoni grottesche. Come età andiamo dai 13 ai 25-30enni; sul palco, alla fine di quasi ogni concerto, salgono sempre “I Misterini”, due bambini di 7 e 10 anni nostri fan figli di nostri fan. Quando scendiamo dal palco ci facciamo una birretta con un fan 35enne che ci racconta tutte le miriadi di altre volte che ci ha visto. Perchè in Italia si va sempre meno ai concerti? Solo una questione di crisi economica o c’è dell’altro secondo voi? Un po’ la crisi economica, un po’ la quantità dell’offerta, un po’ la qualità non sempre all’altezza... Soprattutto se paghi un biglietto. E’ importante che ci siano tante possibilità e alternative di passare una serata, la musica soffre un po’. Magari deve anche lei, nel senso di chi comunica con essa, farsi un’esame di coscienza. Cosa vi aspettate dal prossimo futuro? Disco nuovo, tour nuovo e...? E’ già abbastanza, parlando di musica. Ci piacerebbe comunque sempre più quello che abbiamo cominciato da un po’ a fare; suonare nei teatri con i comici, in serate dove c’è un alternarsi di musica e sketch. Poco fa ci è capitato di partecipare con Debora Villa ad una raccolta fondi per una causa giusta. Ecco qui, abbiamo fatto beneficenza in evidenza. Cosa volete fare da grandi? I piccoli. ANNA D’ORIA

N26 • Gennaio - Febbraio 2010

VALLANZASKA.COM - MYSPACE.COM/VALLANZASKA

Il 14 febbraio, giorno di San Valentino, nascono i Vallanzaska. Cantina, sudore e ancora cantina per passare dalle cover dei Madness ai pezzi propri e farsi quindi notare dalle liceali milanesi. Poi finalmente il riconoscimento del grande pubblico, concerti e dischi. Essi costituiscono sicuramente uno dei punti di riferimento per lo ska italiano tanto che i loro brani vengono sempre più usati come commento musicale in numerose trasmissioni tv, da “Paperissima” a “Lucignolo”, da “SuperCiro” a “Quelli che il calcio”. Il nome deriva dal criminale italiano Renato Vallanzasca, autore negli anni settanta e seguenti di numerose rapine , sequestri, omicidi ed evasioni, e che attualmente sta scontando una condanna complessiva a quattro ergastoli e 260 anni di reclusione (un tipo tranquillo no?).

Come vi sentite di fronte alla situazione politica e culturale imperante nel nostro ‘belpaese’? I Vallanzaska in ogni loro canzone raccontano quella che sembra una storiella, ma in verità ognuna ha il suo messaggio. Commentiamo quindi sempre l’aria che si respira, raccontandola a modo nostro, vedi “sisisi nonono”. Anche in “iPorn” è così. Ma ogni giorno, in questi giorni, sembrano finalmente emergere fuori tante di quelle notizie bomba, che a questo punto c’è’ quasi solo da vedere che cosa succede. L’emergenza culturale in cui il Paese è sprofondato ha rovinato quasi tutto, vogliamo tutti voltare pagina e sperare che uno stato di diritto ritorni ad essere una prerogativa fondamentale.

è necessario soprattutto se puoi essere un pericolo per gli altri. Gli italiani corrono verso droghe pericolose come la cocaina. Che è proprio la droga sempre di più del nostro tempo. In un’ottica del devo farmi per forza qualcosa, allora dovrebbero andare verso le canne che non hanno mai ucciso e rovinato nessuno.




Musica REGGAE VIBRATIONS

6 minuti Coco Tea - Barack Obama

ROOTS & CULTURE AI MASSIMI LIVELLI

Un anno senza Culture, 12 mesi senza Joseph Hill, questo il tempo trascorso da quando una tristissima notizia ha privato la reggae massive internazionale di uno dei suoi astri più splendenti. Il modo migliore per celebrarlo è continuare a suonare e ascoltare la sua musica, far rivivere ogni attimo della sua grandezza dentro di noi, diventare noi per primi testimoni e portatori della sua genialità affinché quella stella non si spenga mai. Dovremo abituarci ai tanti tributi, alle ristampe, alle raccolte, agli inediti che nei prossimi anni salteranno fuori. Anche questo è un modo per perpetuare la memoria, renderla indelebile e incancellabile. La ristampa della Vp Records di ‘Roots & Culture’ va proprio in questa direzione, con il merito aggiuntivo però di non limitarsi solo al ricordo di Joseph Hill (indiretto per la verità), ma di rilanciare anche un’altra figura importante della reggae music, troppe volte oscurata o non tenuta in debita considerazione. Parliamo di Don Carlos, perché a dividere questo album cruciale per chi ama le roots vibes con i Culture, c’è proprio lui. Continua così il lavoro di riedizione della label americana del vecchio catalogo dell’etichetta Volcano/ Jah Guidance, che ha prodotto tanto materiale interessante. Uscito agli inizi degli anni ‘80, l’album fotografa un periodo particolare dei Culture e segnatamente la temporanea separazione che vide Albert Walker e Kenneth Dayes proseguire insieme, mentre Jospeh Hill intraprendeva la sua collaborazione con Alvin Ranglin. E la mancanza si sente, perché seppure siamo di fronte a brani di ottima fattura e di sano e pulsante roots nello stile Culture, non si avverte quel valore aggiunto, quel misticismo ed unicità che solo il grande artista sapeva apportare. Solari e luminose sono le canzoni di Don Carlos, dotato di una voce unica nel panorama della musica jamaicana. Con lui il roots and culture si incontra alla perfezione con le sonorità più lovers, come dimostrano brani quali la classica ‘Say You Will Be My Baby’ e la dolcissima ‘Rub A Dub Queen’. Nella ristampa troviamo altri due brani di Don Carlos, fondatore alla fine degli anni ‘70 dei Black Uhuru, ‘I’m Not Crazy’ e ‘Mr Sun’, che rendono ancora più preziosa questa ristampa prodotta dall’insuperabile team formato da Henry Junjo Lawes e la Roots Radics Band.

CANCELLATO IL CONCERTO DI SIZZLA KALONJI

PRESENTATO LO STING 2009

Come un rito celebrativo al quale non si può mancare, è arrivato anche quest’anno il giorno della presentazione ufficiale del ‘the best one night show’. Parliamo naturalmente dello Sting la cui nuova edizione è stata lanciata al Pegasus Hotel di Kingston. Come anticipato sulle pagine del nostro sito, niente clash tra Mavado e Kartel, senza che però questo significhi nessuno scontro in questa edizione. Anzi come un cartello che annuncia gli incontri di wrestling, i clashes che si sono tenuti il 26 dicembre sono stati ufficialmente questi: 1: L.A. Lewis vs. Mr. G, 2: General B vs. KipRich e soprattutto, 3: Bounty Killer vs. Vybz Kartel. Ancora in dubbio quello tra Elephant Man e Flippa Mafia, anche perchè il primo sembra abbia richiesto un compenso di 5 milioni di dollari jamaicani. Gli altri numeri di questo evento parlano di ben 120 artisti presenti divisi come accade negli ultimi anni in diverse sezioni tra le quali ‘Star Light’, ‘Rising Vixens’, ‘A New Day Dawning’, ‘Hot Steppers’, ‘Cool Rulers’ e ‘Chart Topper’, quest’ultimo di certo il segmento più caldo vista la presenza di Vybz Kartel, Mavado, Merciless, Flippa Mafia, Assassin e Bounty Killer. Un piccolo e positivo record dello Sting 2009 è quello della presenza di ben 22 donne che, seppure restando una netta minoranza, raggiungono il numero più alto di presenze femminili al festival.

Sabato 14 Novembre al New Age club di Roncade (TV) a causa di una vergognosa e minacciosa campagna denigratoria dell’ARCI GAY! E’ stato con grande dolore e rassegnazione che High Grade Entertainment & Rasta Snob hanno confermato la cancellazione della data di SIZZLA sabato 14 Novembre al New Age Club di Roncade (TV)! VERGOGNA ED IGNORANZA, per questa violenta campagna denigratoria da parte dell’ARCI GAY, che ha minacciato e buttato fango al New Age, spingendolo ad annullare la data dell’erede di Bob Marley. La musica reggae si batte da sempre per PACE, AMORE, UNITA’ ed è contro ASSOLUTAMENTE la violenza! Purtroppo l’ignoranza della situazione in Jamaica (dove purtroppo esiste una legge dello Stato che proibisce l’omosessualità), porta ad una miserevole GUERRA DEI POVERI, con ‘cosiddetti’ compagni che mandano denunce alle Procure e minacciano azioni deplorevoli. Invece del dialogo per capire le ragioni di tale malessere, è in atto una fortissima MINACCIA presso Procure, Polizie, Comuni, che ci fanno capire che i MURI DELLA VERGOGNA rimangono anche nel 2009! (invece di abbatterli, Berlino Docet). Ma l’ARCI GAY non vuole dire SOLIDARIETA’, CULTURA, RISPETTO PER IL PROSSIMO? Mi sembra che stiamo vivendo in un clima terribile che ci porta direttamente a…consegnare le nostre città a chi invece fomenta LA VIOLENZA!

NEXT REGGAE EVENTz 15.01.2010 LEGEND - Bob Marley tribute Live Club - Trezzo Sull’Adda MI 16.01.2010 Egidio Brugali & Jamaican Bus La Nocc Live Music 23.01.2010 Massive Night Taxman Ganja Rec CLUB pontedera PI Dancehall

N26 • Gennaio - Febbraio 2010

T-ACTION Fonti: reggaerevolution.it, reggaezion.com

• 57


Musica RAVE NEW WORLD 7 minuti olution - Spira l tribe

Forward the rev

EGOCENTRIP* MEETS SPIRAL Verso la metà degli anni ’90, Roma era l’epicentro della scena Illegal Rave italiana. Diversi gruppi facenti riferimento all’area antagonista capitolina si aggiravano per la periferia della capitale in cerca di fabbriche dismesse ed aree abbandonate, da occupare per una notte a suon di Techno. Proprio nello stesso periodo, dopo che in Inghilterra fu approvato il “Criminal Justice Act”, che aumentava i poteri della polizia nei confronti delle varie sottoculture presenti nel Regno Unito, gli SPIRAL TRIBE, processati ed in seguito assolti per “i fatti di Castlemorton” (vedi articoli precedenti), lasciarono la loro isola per girovagare e fare proseliti nel resto del Vecchio Continente. Se nei diversi paesi, ove si fermarono per organizzare party, Francia, Germania, Olanda, Austria furono i precursori incontrastati, con altrettante tribe nate proprio dopo il loro passaggio, in Italia, ed in particolare a Roma, si trovarono di fronte un movimento florido e attivo e, anche se dal background totalmente diverso, sempre scaturito dal mondo underground. Furono proprio le differenze insite nelle due diverse realtà, quella romana, più politicizzata, con contatti sul territorio e proveniente dai centri sociali, e quella degli Spiral, traveller e con un’attitudine totalmente anarchica e autoreferenziale, che portarono l’inevitabile scontro a livelli elevati. Il fatto che entrambi i gruppi organizzassero rave autogestiti, ma con un approccio totalmente diverso gli uni dagli altri, non fece altro che esasperare la già forzata convivenza sullo stesso territorio. Dopo diversi mesi di tensioni e vari boicottaggi, quindi, la situazione degenerò. Il 25 dicembre del 1995, la scena romana si unì per dar vita ad un festo-

58 •

ne per celebrare i “2 anni di disordini metropolitani”, facendo esplicito riferimento all’anniversario del primo ILLEGAL RAVE organizzato il 25 dicembre del 1993. La location scelta per questa commemorazione era in quel di Castel Romano, luogo destinato a far parlare di sé in un futuro non proprio roseo e a diventare un simbolo negativo per il mondo dei free party, per quello che sarebbe successo in seguito nei dintorni di questa località. Già dalla scelta del posto, ci furono i primi scazzi, visto che gli Spiral, esattamente la settimana seguente, avrebbero dovuto organizzare il mega raduno che sarebbe passato alla storia con il nome di “CROSSOVER”. Volevano esser loro a sverginare l’area con il loro evento. Per la festa del 25 dicembre, i ravers romani affittarono un generatore proprio dagli inglesi, visto la convenienza economica, l’elevato numero di kw del gruppo e lo sbattimento minimo per averlo, saltando tutto l’iter burocratico di un eventuale service; ma la beffa era nell’aria. Dopo pochissimo tempo dall’inizio del party, il generatore “stranamente” si inceppò, smettendo di funzionare. Gli addetti alla manutenzione ovviamente erano coloro che lo avevano dato in affitto, profondi conoscitori dei loro mezzi. Ci fu messo dello zucchero o della farina, non ricordo con precisione cosa causò l’impossibilità dell’uso durante quella notte. Ma stranamente, dopo una semplice pulizia praticata in seguito, il dispositivo si riaccese come per magia. Insomma, niente di serio, visto che, appena una settimana dopo, avrebbe dovuto funzionare al 100%. Ovviamente questo fece salire la tensione alle stelle, e dopo lo sgradevole episodio, immaginate il nervosismo e l’amarezza da parte della scena romana, si arrivò al 31 dicembre 1995 in un clima piuttosto teso. Prima di mezzanotte scoppiò una maxi rissa alla sottoscrizione e fu proprio una fortuna che, in quel caso, non si arrivò alla tragedia. Non solo ci furono varie scazzottate, spintoni e testate, venne rotto il naso ad una ragazza di Hard Raptus, ma ad un certo punto fecero la loro comparsa, catene, mazze chiodate e, udite udite, anche una pistola, che veniva smanettata proprio in mezzo a quel gran casino. Come detto sopra, fortunatamente il tutto si concluse soltanto con qualche contuso, ma visto le premesse, si sarebbe potuto arrivare a molto peggio. Dopo questo pessimo inizio, il party prese a crescere di forza propria, e ancora oggi è ricordato come una delle più potenti feste mai realizzate nella scena techno traveller di tutti i tempi. Furono allestite due sale, una delle quali con un palco auto-costruito dove suonarono diverse band antagoniste, con un certo seguito nel circuito punk-traveller inglese, primi fra tutti i “2000 D.S.”. Poi c’era la “MUTOID WASTE COMPANY”, che diede vita a diverse performance veramente suggestive. Fra i sound system presenti, ovviamente SPIRAL TRIBE al completo, poi i BEDLAM e qualcun altro sempre dalla U.K.. Quel party segnò uno spartiacque così profondo, che ancora oggi è citato per essere stato responsabile della nascita nella scena di gran parte dei sound system e delle tribe italiane che vennero in seguito. Gli inglesi, in sostanza, furono i portatori di una nuova “way of life”, seppur chiusa e poco accessibile a chi non era come loro. Il fascino che trasudava da questi pirati dell’era moderna, che vivevano girovagando per l’Europa a bordo di mezzi ai limiti della fantascienza, con branchi di cani al seguito, con i loro codici criptici e la loro immagine senza compromessi, era così potente da esercitare un’ascendente profondo sulle giovani menti autoctone che incrociavano il loro percorso. Per non parlare della musica, delle feste e di tutto quello che riuscivano a far girare nei loro party. Con la presa di coscienza di questo mondo, non furono pochi coloro che scelsero la via del nomadismo come risposta ad un vivere senza compromessi, non scontrandosi con la società frontalmente, ma scegliendone i margini, cercando di essere più possibile outsider, considerando che ciò che più teme il sistema è l’impossibilità di avviluppare l’individuo nei suoi stringenti tentacoli, l’impossibilità di esercitare su di lui il proprio controllo attraverso un domicilio, un lavoro o con altre coercizioni dell’era contemporanea. Non dimenticherò mai le varie scritte sui muri presenti, in quegli anni, nei vari capannoni, che facevano da set alle nostre feste techno-pagane. Prime fra tutte, le seguenti:”CONTRO LA STRATEGIA DEL CONTROLLO, PRATICARE NOMADISMO!!!” e “BEN VENGA IL KAOS, VISTO CHE L’ ORDINE NON HA FUNZIONATO!” Note: *traccia storica del famigerato dj LORY D, molto in voga nei primissimi anni degli illegal rave romani.

ALESSANDRO KOLA N26 • Gennaio - Febbraio 2010


INVIA IL TUO CD A: DOLCE VITA VIA MAC MAHON, 89 20155 - MILANO

THE LEMON SQUEEZERS Band nata nel 1998 ma che ha saputo evolversi nel corse di questi 11 anni, dando vita a due album diversi a testimonianza della ricerca di un sound e di una personalità propria. SUPERFLOW è il secondo lavoro della band dove la presenza della nuova voce solista di Tamara Collette testimonia appunto un suono più maturo. Il disco comprende 13 brani che vano dal reggae al funk, dal rock alla dance mantenendo quel filo conduttore tipico, quel sound gusto ‘limone’ che vive, cresce e pulsa da tempo. Tutto il lavoro compositivo è stato svolto dalla band col preciso scopo di riunire in un unico travolgente flusso sonoro l’energia di sette persone con esperienze musicali diverse; sound energico comunque che si trasforma in pura energia nel momento in cui il gruppo sale sul palco ad esprimere al meglio la personalità dei brani. lemonsqueezers.it

SKARABAZOO TI DIRO’ è il nuovo album degli Skarabazoo uscito lo scorso settembre e già dal titolo è una dichiarazione di intenti. Dopo dischi dedicati quasi esclusivamente al divertimento ed al ballo, dopo un periodo di stop, dopo una radicale rifondazione della line-up, oggi la band ha qualcosa da dire. E lo fa a suo modo, con un mix di ska, rockstready, reggae, rythm’nblues, con una miscela musicale unica e con testi ironici e taglienti. TI DIRO’ è come gli Skarabazoo vedono il mondo, uno sguardo sulla società italiana: il razzismo strisciante e l’intolleranza nei confronti degli immigrati; coscienze addormentate da un falso benessere e da mezzi di comunicazione di massa omologati; apparenza e denaro anteposti a qualsiasi altro valore. E’ anche un disco ambientalista, il ritratto di macchiette italiche, il racconto di storie incrociate sulle strade, un disco che racconta le passioni degli Skarabazoo come l’omaggio ai Clash (Jimmy Jazz) la band che ha segnato fortemente la formazione degli Skarabazoo. Un bel ritorno dunque dopo anni di silenzio… Da non perdere. myspace.com/skarabazoo

ANNA D’ORIA

MUSICuriosity

7 minuti n Circus Natale - Ze Canzone di

Musica NEW STARz

RISCHIO AKA JIMMY SPINELLI

ESPRESSIONE E CONOSCENZA Cosa ti ha spinto ad avvicinarti alla cultura hip hop e al rap? In generale mi piaceva la possibilità di creare qualcosa di mio, ho iniziato con i graffiti ma non ero bravo... He he... Quindi sono passato al rap. In particolare mi attirava l’idea di stile come espressione e conoscenza di se stessi, questa è la base dell’hip hop. Ed è quello che accomuna il rap al writing, alla break e a tutte le tecniche del djing. Come è nato il progetto del tuo mixtape Ricorda Sempre? E come è andata la campagna di download gratuito dal tuo space? Per prima cosa ricordiamo che è in free download su MYSPACE.COM/ JIMMYSPINELLI. Poi ti dico perchè in free download?!? Perchè di questi tempi visto che è impossibile impedire che la musica giri gratuitamente su internet meglio trasformare il problema in promozione... Ho un paio di dischi in uscita per il 2010 e mi pareva la maniera migliore per iniziare a spingerli... Quindi scaricate! Spesso sembra che il rap stia passando in secondo piano rispetto all’ hip hop, quasi perchè ritenuto antico. Tu come la pensi? Ti dirò, a me sembra il contrario. La gente ascolta il rap ma non sa bene cos’è l’hip hop. Forse è il fenomeno club che ha reso più famoso il genere ma ha oscurato un po’ la cultura svuotando i contenuti... E’ il problema di ogni forma d’arte che passa da commerciabile a commerciale. Si sfumano e banalizzano i principi fondanti. Ci puoi anticipare qualcosa sul tuo nuovo disco Sogni D’oro? Che sarà una bomba! Un sacco di featuring; Club Dogo, Co’ Sang, Dj Lugi, Dargen d’Amico, Cuba Cabbal, Ghemon Scienz. Tra gli altri poi, ospiti reggae dal salento; Marina, I Ghetto Eden e Pupiddrhu. Incredibili produzioni di Shablo e J-Falla da Amsterdam. Fuori a Gennaio per Relief records Hai collaborato con molti nomi di spicco del mondo HH, con chi ti sei trovato meglio? Ricordo tutti con piacere, dalle collaborazioni registrate a distanza, nate dal semplice rispetto e apprezzamento reciproco dei rispettivi lavori, a quelle nate da amicizie di lunga data come con i Dogo e i Co’ Sang che già altre volte hanno supportato i miei lavori. Open space... Lasciaci con una dedica, un saluto o un ringraziamento a chi vuoi tu. Gazie a voi ragazzi di Dolcevita e una dedica a tutti voi lettori... Che sicuramente tenete duro! Lo so non tira una bell’aria... CHE STEFANO RIPOSI IN PACE!

Oltre al talento musicale di un artista, come non apprezzare tutte le leggende che stanno attorno ad esso, quegli aneddoti simpatici che contribuiscono a far lievitare la fama di una star in maniera esponenziale. Confessa Fabrizio De André: “Quando sostenni l’esame d’ammissione come autore alla SIAE di Roma scrissi una poesia che per metà ho rubacchiato dalle “Foglie morte” di Prevert. I commissari non ci fecero caso. Gli altri candidati non conoscevano Prevert e avevano grossi problemi con l’ortografia”. La leggenda vuole che Pete Townshend sia stato ispirato a scrivere ‘My Generation’ dalla Regina Madre che, fece portare via da un carro attrezzi la sua vecchia macchina, perchè era talmente brutta che le rattristava la passeggiata pomeridiana per Londra. Crosby, Stills & Nash chiamati a suonare negli anni 70 per il presidente degli Stati Uniti, loro grande ammiratore, durante una pausa tirarono fuori tutto l’occorrente per farsi una canna e se la spararono davanti all’incredulo presidente che, invece di farli arrestare, si mise a sentire la seconda parte del concerto. Gli Aerosmith quando scrissero: ‘Walk this way’ lo fecero quasi in preda ad un raptus creativo. Scrissero la canzone molto velocemente ed andarono subito in sala di registrazione. Appena entrati però, Steven Tyler, si accorse di aver lasciato il testo nel taxi. La disperazione durò poco perchè pensò che se l’aveva scritta una prima volta poteva scriverla anche una seconda, così prese una penna e riscrisse tutto il testo sul muro. Oltre che la vita, anche la morte delle rockstar è contrassegnata da vicende davvero particolari. Nico dei Velvet Underground è morta per le ferite causate da un incidente in bicicletta. Took dei T-Rex morì soffocato da una ciliegia contenuta in un drink. E fra l’altro si era appena fatto dei funghi allucinogeni. Donald Myrick degli Earth, Wind & Fire fu ucciso davanti casa sua da un poliziotto che credeva di averlo visto armato; si stava accendendo una sigaretta con lo zippo. E sempre per la serie ‘Il Fumo Uccide’, Steve Marriott, cantante e chitarrista degli Small Faces, morì perché si era addormentato con una sigaretta accesa in bocca; bruciò con tutta la casa. Jaco Pastorius, uno dei più grandi bassisti di sempre, morì picchiato a sangue dal buttafuori di un night. Non tutte le rockstar muoiono per overdose. ANDREA CARRARA

N26 • Gennaio - Febbraio 2010

• 59


Informazione SANGUE VIVO

5 minuti Il potere dei più buoni - Giorgio Gaber

OBAMA YES THEY CAN Lo scenario geopolitico internazionale che stiamo vivendo traduce e fotografa sia l’enorme malcontento delle popolazioni ormai sempre più sotto la soglia della povertà o distrutte da conflitti interni, religiosi ed etnici, ma soprattutto le grandissimi contraddizioni di cui sono soggetti gli uomini politici tutti. Tremonti che strizza l’occhio alla sinistra promettendo “posti fissi“, un Fini trasformato in una specie di Bertinotti, il premier di uno stato democratico che strizza l’occhio a dittatori come Putin e Lukashenko. In particolar modo il neoeletto presidente degli stati uniti Barak Obama. Dopo le fallimentari se non disastrose politiche guerrafondaie del cowboy texano il neo eletto Obama si ritrova una pesantissima eredità che ha fatto sprofondare la maggior super potenza mondiale nell’oblio, ma soprattutto è costretto a sobbarcarsi delle aspettative di quasi tutto il pianeta per il tanto agognato e sperato“cambiamento”. Per quanto riguarda la nostra causa-cultura cannabica nulla da dire visto che gli auspici non sono di poco conto, dato che Obama sposa la causa della marijuana a fini terapeutici. Quattordici dei cinquanta stati americani ne autorizzano già la coltivazione e lo smercio come farmaco, ma sotto il presidente Bush le autorità federali potevano impedirlo, gli arresti e le incriminazioni erano frequenti. Sotto Obama non potranno più, i coltivatori e commercianti di “marijuana medica”, come vengono chiamati, saranno liberi di svolgere la loro attività. Quindi possiamo dire che se il proibizionismo è nato in America, potremmo sperare che dall’America finisca… Infatti un recente sondaggio realizzato in California rivela per la prima volta che la maggioranza degli elettori di quello stato è favorevole alla legalizzazione. Persino il governatore Schwarzenegger ha dovuto ammorbidire la sua posizione, un tempo rigida in merito. Appena insignito della carica, Obama, il primo presidente afro–americano, ha portato un vero e proprio vento di speranza nelle società occidentali, caricandosi di una responsabilità pesantissima. La domanda è: come può un solo

essere umano salvare le sorti di un pianeta dilaniato dalle guerre dalle ingiustizie sociali, dalla povertà, dalla fame?

Chi conosce o si informa della politica sa che questo mestiere espletata una serie di espedienti non proprio trasparenti per poter accontentare l’una o l’altra corrente politica e per soddisfare i bisogni della gente; un gioco fatto di menzogne e mezze verità, opportunismi, spartizioni, promesse non mantenute e volta faccia, quando la corrente politica tira in una direzione piuttosto che in un’altra. In tutto questo scenario anche il “nostro” Obama, il salvatore, l’uomo del cambiamento sembra

cadere in profonda contraddizione con sé stesso, ma soprattutto con le politiche che aveva

promesso alla gente. Abbiamo assistito qualche mese fa all’assegnazione del premio nobel per la pace forse più discusso e più frettoloso di tutti i tempi con cui è

60 •

stato insignito il presidente degli stati uniti. Tutti noi ci siamo chiesti come può essere premiato Obama per azioni che ancora deve compiere? Cosa ha fatto per la pace costui? È abbastanza intuibile che la consegna del nobel non sia arrivata per ciò che ha fatto ma per l’auspicio e l’incoraggiamento di quello che potrebbe fare in futuro per i conflitti che dilaniano mezzo mondo. E fin qui possiamo starci. Infatti sono noti gli sforzi di Obama, fin qui praticati sul disarmo nucleare e il dialogo fra gli stati medio orientali in guerra. Tuttavia il discorso fatto ad Oslo durante l’assegnazione, fa emergere una paradossale contraddizione tra il premio assegnatogli ed il discorso pronunciato in quella sede, preludio, ironia della sorte, di un rafforzamento della macchina bellica per oltre 30000 uomini mandati a combattere sul fronte Afgano di cui 2500 nostri connazionali. Cito : «La guerra è nata con la storia dell’uomo. È giustificata solo come ultima spiaggia, per autodifesa, se la forza impiegata è proporzionale e se - laddove è possibile - vengono risparmiati i civili. Per gran parte della storia il concetto di “guerra giusta” non è stato osservato». Se forse il concetto di guerra giusta ci sfugge, non di certo quello di coerenza verso un concetto di

pace che non può soprassedere ed accettare nessuna “giusta guerra”.

Ci appaiono abbastanza chiare le motivazioni di questo gesto contraddittorio e cioè: Mercé una riforma sanitaria assolutamente necessaria per la situazione gravosa dei 6 milioni di americani senza la possibilità di curarsi, il povero signor Obama si è visto dover accontentare i riottosi repubblicani guerrafondai con azioni di guerra che soddisferebbero il loro stile…. Personalmente nonostante la contraddizione non mi sento di condannarlo se davvero 6 milioni di americani fossero curati con diritti pari alle società europee. Questa che ci piaccia o no si chiama politica… Yes they can… FILO GREEN N26 • Gennaio - Febbraio 2010




6 minuti Drop the world - Lil Wayne feat. Eminem

PREVENIRE REGOLAMENTARE LEGALIZZARE LA MARIJUANA In America, il dibattito sulla legalizzazione della marijuana è stato riaperto. Anzi, di più, è tornato ad assumere una corposa vitalità. Forse dovuta ad una nuova urgenza, dettata anche dal fallimento del proibizionismo e dalla necessità di non continuare a confondere il tabacco, “l’erba” e “il fumo” con le droghe del nuovo millennio. E’ un’urgenza, insomma, non soltanto politica. E sentita non solo dall’antico e testardo attivismo dei libertari, ma da moltissimi cittadini. Di varie generazioni. A tal proposito, è doveroso ricordare che la prevenzione e la corretta informazione sono e restano sempre la premessa necessaria posta dagli anti-proibizionisti, anche in Italia, per combattere alla radice le degenerazioni, le criminalizzazioni e le eventuali diffusioni incontrollate del fenomeno. Si tratta di legalizzare, non di liberalizzare. La conoscenza e la consapevolezza sui rischi, sugli effetti e sui pericoli derivanti dall’uso e dall’abuso delle droghe sono la prima iniziativa posta al centro del dibattito da parte dei libertari e di chi ha veramente a cuore la volontà di fronteggiare i loschi traffici della criminalità organizzata, della mafia e del terrorismo internazionale. Secondo il dibattito che sta emergendo in questi giorni negli Stati Uniti, la prevenzione deve accompagnarsi, perciò, a una politica finalizzata alla legalizzazione dell’uso della marijuana, soprattutto a scopo terapeutico. Inoltre, la ridotta e limitata coltivazione privata della cannabis era e resta una battaglia libertaria e dei libertari, in America come in Europa. E’ una sfida da lanciare a tutto campo. Senza muri o pregiudizi ideologici. Lo dimostra il fatto che anche numerosi esponenti repubblicani d’oltreoceano si sono espressi a favore della marijuana, a cominciare da quella usata a scopi terapeutici. E non solo. E’ il segno che lo spirito e il carattere libertario o è capace di essere trasversale o non è. I libertari vivono al di là degli schieramenti e vanno al di là delle apparN26 • Gennaio - Febbraio 2010

tenenze. Si incontrano oltre gli steccati. E lottano per obiettivi comuni. Insieme. Per la libertà e per la legalità. Contro le mafie. L’urgenza, però, non va confusa con la fretta o con l’impeto irrequieto e sbrigativo di qualcuno, che sia un singolo o un gruppo non importa. L’urgenza è, piuttosto, il risultato di una graduale e attenta riflessione, di un maturato ragionamento, di una necessità profonda, impellente, interiore. Quindi, l’urgenza non viene “dalla pancia” delle persone, bensì dall’essere pensante e dialogante. Dunque, l’urgenza non corrisponde ai sensi o all’istinto dell’uomo ma, al contrario, è un elemento che connota la persona nel suo aspetto razionale ed emotivo, esistenziale e conoscitivo. L’urgenza, insomma, è sempre un connotato dell’amore civile, non della passione. Il presidente Barack Obama, sentita questa urgenza, subito dopo l’insediamento alla Casa Bianca, ha modificato e convertito la legge di George W. Bush in cui si puniva l’uso della cannabis a scopo terapeutico. E perciò, tra i suoi primi atti concreti e simbolici, c’è stato proprio quello di legalizzare tali forme di cura: in 13 stati. A ben vedere, l’attuale linea politica dell’Amministrazione americana è parsa, negli ultimi mesi, proiettata verso un formale e sostanziale anti-proibizionismo. La politica di Obama, quindi, sembra partire dagli stessi presupposti che caratterizzarono il 21° emendamento nei confronti della birra, del vino e dei superalcolici ai tempi della Grande Depressione. Il cinema americano, in particolare quello sui gangster, ci ha narrato più volte, in modo efficace e in diverse pellicole hollywoodiane, proprio il sistema criminale realizzato negli Stati Uniti grazie al proibizionismo. Il settimanale americano Fortune, di recente, ha dato fuoco alle polveri facendo esplodere di nuovo il dibattito sulla legalizzazione delle droghe leggere. Una discussione che va avanti da 40 anni! In Italia, inutile sottolinearlo, l’urgenza di cambiare strategia nei confronti della lotta alla criminalità e al traffico di stupefacenti è divenu-

Informazione SPECIALE

ta impellente. Ecco, qui c’è l’urgenza. Questo è un esempio concreto di cosa sia l’urgenza. Infatti, è maturata nel tempo, anche qui da noi, da oltre trenta anni, la necessità di legalizzare per sottrarre alla mafia il controllo e i guadagni dettati da una cieca politica proibizionista. La lotta per la legalizzazione della marijuana, ormai, è giunta a maturazione. Anzi, se si aspetta ancora un po’, finirà con il divenire putrida. Tutto questo lo si deve, in particolar modo, alle iniziative dei Radicali e di Marco Pannella. Ma è una battaglia che dovrebbe coinvolgere tutti i libertari, anche a destra. Bisogna rilanciare la questione. Perché il proibizionismo è un’ideologia, spesso giustizialista, che fa leva sugli istinti, sulle paure e sulle passionalità. In altre parole, ciò che alimenta il proibizionismo è l’esatto opposto di ciò che nutre l’amore civile. La scorsa primavera, per esempio, il Governatore della California Arnold Schwarzenegger ha affermato che “è tempo di iniziare un dibattito per la legalizzazione della marijuana”. In California, è bene ricordarlo, la cannabis a scopo terapeutico

è legale da più di dieci anni ed è una delle fonti maggiormente redditizie per l’erario. Purtroppo, i proibizionismi sulle droghe leggere, sull’alcol, sulle sigarette, sulla libertà di cura, sulla ricerca scientifica nascono dall’esigenza di soddisfare le richieste istintive dell’uomo, cioè quelle più basse, che finiscono per dare alimento non alla prevenzione e al recupero della persona, ma alle reazioni punitive, alle paure diffuse e alla cosiddetta “pancia” delle masse. L’uomo massificato e omologato, perduta qualsiasi diversità individuale o personale, è spinto al giustizialismo, al razzismo, al rifiuto dell’altro e di se stesso. Dunque, è costretto a ricorrere alla menzogna, al sotterfugio, all’ipocrisia per non essere escluso ed emarginato. Neppure dai propri pensieri. E’ qui che nasce l’auto-inganno. E’ qui che subentra l’azione dei libertari, cioè quella di chi vuole compiere una rivoluzione della legalità, per ripristinare la legalità, per legalizzare. Insomma, dopo quaranta anni possiamo affermare, senza timore di smentita, che il proibizionismo ha fallito perché si tratta, fondamentalmente, di un’ideologia nascosta e malcelata dietro a una strategia inefficace contro il crimine. Quindi, il proibizionismo è soltanto una posizione incapace di combattere ciò che dice di voler impedire, proibire, arrestare. In America, intanto, la discussione si muove in senso trasversale coinvolgendo “democratici” e “repubblicani”, liberal e conservatori. Perché è ormai necessario ammettere che solo regolamentando si potrà essere efficaci nella prevenzione. L’obiettivo finale della campagna americana è quella di legalizzare l’erba, tassandola come l’alcol e le sigarette. A tal proposito, il sindaco repubblicano di New York, Michael Bloomberg è stato il primo a dichiarare, durante la campagna elettorale del 2001: “Certo, l’ho provata e mi è pure piaciuta”. Anche Gianfranco Fini, qualche anno fa, in un programma televisivo, aveva avuto lo stesso coraggio. Parliamone. PIER PAOLO SEGNERI fonte: lideale.info

• 63


Informazione RADIO LONDRA

Da quando Berlusconi denunciò da Olbia, nel corso della campagna elettorale regionale in Sardegna, quello che definì: “Il più grande scandalo della storia della Repubblica”, molti hanno imparato a conoscere l’uomo che di quello scandalo sarebbe il responsabile. Il “grande orecchio”; “lo spione”; “l’intercettatore folle”; un “pericolo per la sicurezza democratica”. Tutte definizioni necessarie a spianare la strada all’imprecisione, all’approssimazione che crea confusione e disinformazione. E’ bastato dire che aveva “intercettato più di 350mila persone”, ripeterlo su giornali e tv per settimane, ed ecco servito

il mostro.

Lui, Gioacchino Genchi, poliziotto da vent’anni risorsa preziosa per gli sviluppi più determinanti di alcune delle più importanti inchieste giudiziarie, ma non solo, è stata una sorpresa tutto quel clamore mediatico. Per lui che non era abituato né alle interviste, nè alle prime pagine dei giornali. Eppure di giornalisti che conoscevano l’importanza del suo lavoro ce n’erano in ogni grande giornale. Qualcuno fa anche finta di non conoscerlo mentre, nel descrivere così minuziosamente la sua attività, confonde i tabulati con le intercettazioni. I record con le conversazioni. Le consulenze con le indagini di polizia giudiziaria. Ma quando si caccia dentro la maledetta indagine condotta da un magistrato in servizio a Catanzaro capisce presto che l’ingranaggio avrebbe fatto fuori chiunque avesse cercato di farlo saltare. Parliamo dell’indagine Why Not che vede coinvolta, in Calabria, una fetta consistente di politici di ogni partito. Maggioranza ed opposizione che tra le carte dei fascicoli diventano una cosa sola. Una nuova P2. Più potente e raffinata che non ha bisogno di infiltrare e non persegue nessun disegno di ribaltamento dell’assetto istituzionale. Imprenditori, mafiosi, massoni, prelati, magistrati, politici e giornalisti che mettono le mani su un mare di finanziamenti pubblici di marca UE necessari allo sviluppo di una regione ad Obiettivo 1 (definizione usata in luogo di “sottosviluppata”) e che hanno sviluppato solo carriere politiche e conti correnti. E Gioacchino Genchi capisce che l’ingranaggio li avrebbe fatti fuori, così come accaduto, quando analizzando i tabulati telefonici dei personaggi indagati saltano fuori, tra tanti, alcuni nomi che aveva impressi nella memoria. Li aveva visti e studiati in un’altra inchiesta. Di quindici anni prima. Quella sulle stragi in cui persero la vita Giovanni Falcone prima e Salvatore Borsellino dopo. Uomini che hanno indossato la divisa passando per i Servizi Segreti e finendo in altre amministrazioni dello Stato indenni da ogni coinvolgimento e sorpresi ancora lì a tirare i fili. Gioacchino Genchi, per conto dell’Autorità Giudiziaria, negli anni della sua attività ha fatto sempre e

64 •

6 minuti Never Let Me Down – Depece Mode

soltanto un’attività. Molto complessa e delicata. Ma allo stesso tempo decisiva per individuare colpevoli e scagionare innocenti. Quella che ha imparato armeggiando con i computer. Esperto di informatica, ma con una laurea in legge. Una carriera in Polizia preferita a quella, più redditizia e prestigiosa, di avvocato del Foro di Palermo. Incrociare i dati di traffico di un’utenza telefonica progettando e realizzando un sistema di calcolo basato sull’incrocio con i luoghi e date in grado di ricostruire contatti spesso negati o presenze mascherate con falsi alibi. A Catanzaro ha scoperto il “sistema” in cui giudici e indagati, destra e sinistra, guardie e ladri si facevano la guerra di giorno e cenavano assieme di notte. Così in Poseidone, l’inchiesta sulla fine dei soldi per la depurazione in Calabria spariti nel nulla. Così in Why Not, che fa luce sui meccanismi di approvvigionamento della forza lavoro per enti pubblici come la Regione Calabria. Ed a Potenza, con “Toghe Lucane”. Il corto circuito dello Stato di Diritto. Chi ha toccato quei fili è morto. Almeno professionalmente. Magistrati trasferiti o espulsi dalla magistratura. Incarichi revocati. Militari spediti altrove. Genchi indagato per reati non commessi o, addirittura, non previsti dalla legge. Ma è rimasto a guardare. Limitandosi a rispondere agli attacchi diretti. Prima con un blog, poi con le interviste. Ma quando Genchi ha ricevuto l’ultimo smacco dalla cosa per la quale ha sempre sacrificato tutto, famiglia compresa, la Polizia di Stato che lo ha sospeso per 6 mesi, la stessa Polizia che ha promosso i responsabili dei massacri del G8 di Genova, ha capito che era il momento di raccontare tutto. E lo fa con un libro dai contenuti inediti ed inquietanti al tempo stesso. Gli elementi raccolti nelle più difficili indagini contro Cosa Nostra. Ma anche nelle indagini su Marcello Dell’Utri, Totò Cuffaro, Tangentopoli, le “scalate” bancarie. Un libro, scritto da Edoardo Montolli per Aliberti Editore, che ricostruisce la vita di uomo spesa per lo Stato corsa su unico filo rosso che collega la storia italiana degli ultimi anni. Dalle orgini della seconda repubblica, con le stragi di mafia che “normalizzano” il clima politico squassato da “Mani Pulite” fino ai giorni nostri. Dalla prima P2 di Licio Gelli alla nuova P2 tra Catanzaro, Roma e San Marino. L’uomo, il poliziotto, il consulente. Si raccontano e riscrivono la storia. Oltre novecento pagine fitte di dettagli inediti e particolari che nè i giornali e nè le tv hanno mai raccontato. “Il Caso Genchi - Storia di un uomo in balìa dello Stato”. Una boccata di verità in un’epoca fatta di fiction. ANTONINO MONTELEONE www.facebook.com/giornalista

N26 • Gennaio - Febbraio 2010


DISP

ON

BO

IBI

NC LE A

L TTIG

HE

NEL

IA D

LA

00 A1

ML

1. Aumenta le cellule individuali dei fiori. 2. Forte stimolazione di fioritura in combinazione con un’enorme aumento di fosforo e potassio. 3. Moltiplica il numero delle cellule dei fiori. 4. Stimola la produzione delle ghiandole di resina. 5. Accorcia il ciclo della crescita.

Wilma Propagator 1. Controllo della pianta individuale. 2. Da adattare al flusso d’aria. 3. Ideale per i semini e piccoli germogli. 4. Crescita più veloce delle radici. 5. Piante più forti e sane. 6. Indispensabile per il contenitore di 11 lt. ATA M I B . V. | T. + 3 1 ( 0 ) 7 3 5 2 2 3 2 5 6 | W W W. ATA M I . C O M | I N F O @ ATA M I . C O M

www.sweethemp.it T: 06.68.69.956

info@horbiz.com T: 06.97.60.70.08

staff@idroponica.it T: 06.97.60.70.02

info@indoorline.com T: 0039 (0)121 34 11 86

www.italgrow.com T: +39 (0)10 666 565


Oltreconfine VIAGGI

4 minuti Going to the California - Led Zeppelin

LA MIA HANOI VIETNAM La sorpresa, arrivando di notte, inizia quando dall’aereo si scorgono le prime luci della città. Come per altre capitali mi aspetto di vedere dall’alto le luci che disegnano il percorso di lunghi viali, le sagome dei palazzi, degli stadi. Hanoi non è così: nonostante sia una grande città con più di tre milioni e mezzo di abitanti, la luce che emana sembra provenire solo da piccole abitazioni. Non si scorgono grandi strade, quasi nemmeno la pista di atterraggio dell’aeroporto. Ad attendermi all’uscita non c’è la navetta di un albergo ma una persona che da anni vive qui e che mi guiderà nei posti sconosciuti della capitale vietnamita. I palazzi più alti sono gli alberghi delle grandi catene internazionali, ed è proprio all’ombra di uno di questi, a ridosso del Lago dell’Ovest, che si trova la piccola e confortevole abitazione che mi accoglierà per una decina di giorni. É un edificio stretto, su tre piani, con un’impronta francese. Case alte e con facciate strette per risparmiare, mi spiegano, perchè in passato un regnante impose una tassa direttamente proporzionale alla superficie occupata dalla abitazione sul fronte strada. Ancora oggi al piano terra di questo edificio si svolge l’attività commerciale della famiglia che vive ai piani superiori. Salgo sul sellino di una Vespa del 1964 color azzurro senza rendermi conto che sto per affrontare un’esperienza raramente vissuta dai turisti. Infatti, immettersi nel traffico cittadino è quanto di più pericoloso possa capitare. Le automobili non sono tante ma gli scooter sono migliaia e circolano tutti senza osservare regole, segnali, precedenze. I semafori ci sono ma sono rispettati solo nelle strade del centro e se non devo svoltare. Tre milioni e mezzo di abitanti , 2 milioni di mezzi in circolazione. Il rumore dei clacson è incessante: se in genere da noi si suona per sollecitare la marcia, qui invece è per avvertirti che ti stanno venendo addosso. Ma anche scansarsi è un problema perchè potrebbe travolgerti qualcuno che proviene dal lato opposto o a una velocità superiore. E’ difficile vedere uno scooter con una sola persona a bordo, due passeggeri sono la norma, tre sono frequenti e quattro non così rari. I single sono tali solo perchè trasportano esagerati quantitativi di merce: stenti a credere come possano stare in equilibrio. Nonostante sia già tardi le strade sono molto affollate e ovunque sui marciapiedi si scorgono gruppi di persone sedute su piccoli sgabelli di plastica, intente a mangiare e bere. Credo di essere l’unica in città a circolare con il casco ma il mio accompagnatore me l’ha imposto. Attraversiamo il Quartiere Vecchio (conta più di mille anni) disegnato dalle originali 36 strade, ora divenute una cinquantina, ciascuna con il nome di una corporazione dedita a un certo tipo di commercio. C’è la strada della seta, quella dei fiori, dei mobili, del pesce, della verdura e così via. Nonostante gli esercizi pubblici a quest’ora siano quasi tutti chiusi, è impossibile non accorgersi quando si attraversa la strada delle spezie: i profumi sono così intensi che stordiscono. Il giorno dopo il mio entusiasmo iniziale si stempera quando mi accorgo che la guida mi porterà per strade cittadine e villaggi periferici non con il classico scooter, ma con un cimelio di moto russa, una Minsk: Partiamo da alcune vie del Quartiere Vecchio e ora, alla luce del giorno, vedo quanto la sera precedente non avevo potuto neppure immaginare. I “negozi” sono ai lati della strada, stretti uno accanto all’altro e colmi di mercanzia fino a invadere i marciapiedi, mentre al centro si trovano i banchi della frutta, dei cereali, della verdura e della carne. Il tutto condito da un brulichio di persone intente agli acquisti. Ogni via ha i suoi colori, rumori e odori. A pochi passi dalle vie del Quartiere Vecchio c’è anche un mercato al coperto nel quale non si incontrano occidentali. Anzi alcuni addirittura sconsigliano di avventurarsi. Qui va in scena un commercio colorato, vivace, rumoroso: un grande caos a suo modo ordinato. Nonostante i locali e le attrezzature siano molto poveri o addirittura inesistenti, gli oggetti sono esposti con ordine e precisione. Non so se lo stupore è più il mio o quello degli altri che vedono in me una persona assolutamente fuori posto; tutti comunque sono sempre molto cordiali ed amichevoli. Quindi approfitto per fare acquisti sicuramente più convenienti che nei negozi del centro. LAURA GENEVIEVE PAGLIARI

66 •

N26 • Gennaio - Febbraio 2010


5 minuti Around the Wolrd - Daft Punk

TOURS DIGITALI

CLICCA E VAI

N26 • Gennaio - Febbraio 2010

Con Internet ci sono nati (o quasi), e ci fanno tutto, anche programmarsi un viaggio. Che si tratti del week-end nella capitale europea o del viatico post maturità, poco importa. Di fatto però, i ventenni, smanettoni o meno che siano, sono tra i più informati e furbi nel cogliere le occasioni a portata di mouse e nel dragare la rete alla ricerca di sconti o informazioni di nicchia. “Quando devo prenotare un volo, la prima cosa che faccio è cliccare su zingarate.com, un portale che raccoglie tutte le migliori offerte low cost” racconta Simone Mazzega, 27 anni, neolaureato in psicologia. “Una volta individuata l’offerta migliore, questo sito dà anche il link della linea aerea per fare direttamente la prenotazione”. Portali popolarissimi tra gli under 30 a caccia di voli a basso prezzo sono anche volagratis.com (che riunisce sia le compagnie low cost, sia le compagnie di bandiera) e govolo.it. “Quando sono andata a Londra, ho fatto la International student identity card sul sito isic.org. E’ una specie di carta di identità internazionale che dà diritto a sconti su alberghi, musei, trasporti pubblici e treni, ma anche free drink nei locali o ingressi gratis in discoteca” svela Giulia Lavezzi, 21 anni, studentessa di architettura ambientale. “L’ho usata anche qualche settimana fa per andare a Berlino,perchè è valida in 120 Paesi. Dal loro sito, poi, si scoprono un sacco di info utili: nei giorni in cui ero a Berlino c’erano i Muse e i Massive Attack e sono riuscita a vedere due concerti in un fine settimana!”. E se per l’acquisto di biglietti di spettacoli si va soprattutto su ticketone.com , per cogliere le occasioni last minute si sbircia su seatwave.it, un outlet online di biglietti invenduti a prezzi stracciatissimi. Già, ma un posto per dormire come si trova? “I motori di ricerca più affidabili per gli ostelli sono hostelsclub.com oppure hostelworld.com; ci ho girato quasi tutto il Nord Europa e mi sono trovato benissimo” dice Guido Nodali, 22 anni, studente in medicina. “Recentemente, però, per andare ad Amsterdam ho usato couchsurfing.org, un portale per lo scambio gratuito di posti letto “sul divano”. Mi hanno ospitato due ragazzi simpaticissimi. Tra qualche mese, a Roma, li ospiterò io”. Se si è un gruppetto di amici, però, la soluzione preferita è affittare un miniappartamento. “Sono stata a Parigi e in Grecia con homelidays.com, che offre

Oltreconfine VIAGGI

case da privato a privato” dice Lisa Fedele, 21 anni, al secondo anno di lettere. “Se la richiesta viene dai ragazzi, qualche proprietario si irrigidisce un po’, ma li ho sempre fatti parlare con i miei genitori, per rassicurarli. Invece a New York, in agosto, ci sono andata per un mese con sublet.com, un sito per trovare appartamenti in subaffitto negli Usa, magari lasciati liberi da studenti universitari durante le vacanze estive”. Certo, c’è anche chi preferisce la soluzione tradizionale, ma con qualche astuzia. “Io vado su zoover.it, dove ci sono le recensioni degli alberghi di chi c’è stato veramente, e li confronto con quelli di tripadvisor.com. Delle guide ormai non mi fido più, sono meno aggiornate dei siti internet e sul web ci sono offerte migliori” afferma Giulia Monti, 25 anni, violoncellista. Ad apparire osbsolete, ormai, sono pure le tradizionali mappe cittadine cartacee. Chi va in una capitale e possiede un iPhone, si scarica direttamente la guida della città sul telefonino, che serve non solo da fonte di notizie, ma anche da navigatore. “Su coolgorilla.com si trovano le guide de DK top10: ci sono diverse capitali, da Londra a Barcellona, da New York a Roma, Parigi, perfino Bangkok, e sono gratis” spiega Martina Caccia, 24 anni, stagista. “Se qui non si trova la città dove si è diretti, si può provare su unlike. net, che ha anche Shanghai, Ibiza, Copenaghen e molte altre. A Capodanno, invece, andrò a Praga in pullman con due amiche: abbiamo prenotato con bustravel.it, un tour operator online che offre viaggi in autubus per giovani dai 18 ai 35 anni”. Chi vuole andare in Asia, Africa o Sud America, può invece cliccare su shoestring. eu, specializzato in viaggi lontani, tra cui anche alcuni equosolidali. Ma per la vita notturna? Per quelli, oltre al passaparola, per cui Facebook rimane imbattibile, ci sono i siti e i blog dei magazine locali per nottambuli: “Oltre all’infallibile timeout.com, su berlin030. de c’è tutto su feste, mostre, locali di Berlino, e lecool.com o csono i riferimenti per Londra e Barcellona” suggerisce Lorenzo Finazzi, 23 anni, grafico. “I biglietti scontati per i locali notturni d’Italia, ma anche qualcosa in Europa, si trovano su discoticket.it. Io ci ho fatto un quattro giorni da sballo ad Ibiza, e senza sorbirmi nemmeno una coda o una lista d’attesa”. fonte: Io Donna art. di Lucia Corna

• 67


Natura ECO FRIENDLY

5 minuti Kick - INXS

COMPUTER BIODEGRADABILI: IN CARTA O IN LEGNO IL PC DIVENTA RICICLABILE

ARRIVA IL DIGITALE TERRESTRE, E LE VECCHIE TV?

E’ dagli anni ‘70 un componente immancabile dell’arredamento, ma anche del triste panorama di una discarica, purtroppo. E’ il televisore, irrinunciabile (ma quanto poi?) elettrodomestico che in queste settimane è al centro di una rivoluzione che porterà in Italia la televisione digitale. Per molti è questa l’occasione buona per disfarsi della vecchia TV per passare a tecnologie più recenti, come le TV al plasma o LCD, che ormai hanno un decoder integrato quasi tutte. Tutto ciò ha però una ricaduta ambientale da non trascurare. Secondo i dati di ReMedia, uno dei principali consorzi nazionali per la gestione ecosostenibile dei RAEE (Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche), da gennaio a fine ottobre 2009 sono stati prodotti nel complesso 1.742.974 tonnellate di TV rifiuto. Oltre ad essere un rifiuto ingombrante (il peso medio è di circa 20 kg) il televisore è un rifiuto difficile da trattare, perché formato da componenti differenti, ognuna delle quali deve essere trattata in maniera diversa. Dai televisori si arrivano a recuperare fino al 96% di materiali che possono essere riutilizzati. Fra questi vi sono uno 0,4% di alluminio, un 3% di rame, un 12% di ferro, plastica per circa il 16% e soprattutto vetro, che rappresenta il 48% del peso delle TV a tubo catodico. Nel 2008 in tutto il mondo sono stati acquistati 140 milioni di TV e 50 milioni di monitor, per un totale di 190 milioni di nuovi prodotti. I “rifiuti tecnologici” crescono a livello mondiale del 5% all’anno (3 volte di più dei rifiuti normali). Ogni italiano ne produce in media, ogni anno, circa 14 kg e nel 2008, in Italia, sono state prodotte oltre 850.000 tonnellate di rifiuti tecnologici. Ma come e dove smaltire questi rifiuti? Da consumatori, se proprio abbiamo deciso di liberarci della vecchia TV, possiamo portarla presso le isole ecologiche e i diversi centri di raccolta in tutta Italia. Oppure, ancora meglio, concedere qualche anno di vita alla nostra vecchia TV acquistando un più economico decoder.

TRAFFICO, MA QUANTO MI COSTI!

Quanto ci costa il traffico? Parecchio, a giudicare dai dati emersi dal Rapporto Cittalia 2009. Lo studio ha analizzato la situazione della mobilità delle principali città italiane. Ebbene, fare la fila per tornare a casa, per andare al lavoro o anche solo per trovare uno straccio di parcheggio, costa agli automobilisti circa 2 miliardi e mezzo di euro. Una cifra a dir poco sconvolgente! Ma vediamo in dettaglio in che modo varia la situazione nella varie città. Roma ha il primato negativo ben 1351 euro l’anno per automobilista, di cui fanno parte, oltre ai costi del carburante, anche oneri ambientali e costi privati. Seguono Napoli con 905 euro e Genova con 881 euro. La media italiana si attesta comunque sugli 810 euro. Ovviamente, ad incidere sul costo vi sono altri fattori, che lo studio ha valutato. Tra essi la difficoltà a trovare parcheggio legata ad una maggiore concentrazione di automobili. In quest’ambito il primo posto va a Napoli che conta 6.270 veicoli per kmq, Torino con 5.413 e Milano con 5.302. Meglio a Venezia (356), Reggio Calabria (595) e Messina (886).

68 •

I PAESI AFRICANI FANNO SOSPENDERE I NEGOZIATI DELLA CONFERENZA DI COPENHAGEN

I negoziati alla Conferenza di Copenhagen sono stati sospesi. I Paesi africani hanno deciso di abbandonare i gruppi di lavoro. Lo avevano già fatto nei colloqui preliminari pre-vertice a Barcellona, ma la nuova protesta è dettata dalla certezza che i Paesi industrializzati non vogliano tenere fede agli impegni del Protocollo di Kyoto e rinnovare oltre il 2012 gli accordi di riduzione stabiliti dal trattato, così come proposto dalla coalizione dei Paesi in via di sviluppo. “Stanno cercando di far precipitare tutto” e di “uccidere il Protocollo di Kyoto” ha accusato il capo della delegazione algerina Kamel Djemouai durante una conferenza stampa. Il fronte della deforestazione, argomento cruciale del futuro, sul quale fino a stamane sembrava essersi raccolto il maggior consenso, nel giro di mezz’ora si è infiammato, facendo sospendere i colloqui del gruppo di lavoro.

Il concept notebook, ideato da Je Sung Park della Yanko Design, è costituito non più dai classici materiali come plastica e metalli, bensì da cellulosa e chip biologici. Se quest’idea dovesse avere successo e venir commercializzata, chi necessiterà di usare occasionalmente un pc dalle prestazioni non elevate, potrebbe optare per una soluzione economica, naturale e soprattutto green! Questo laptop è costituito, infatti, da più strati, ognuno dei quali può essere comodamente sostituito se danneggiato. Una volta cambiato il componente, la parte scartata potrà essere riciclata al 100% nell’apposito cestino per la carta! Insomma, oltre ai diversi vantaggi per l’utente, come lo stile, la leggerezza, la manegevolezza e il basso costo, anche l’ambiente ha la sua parte. Un’altra idea davvero fuori dagli schemi l’ha avuta Paul Maher, designer della MicroPro Computers. Ha pensato bene di inventare Iameco, il computer biodegradabile! Si tratta di un computer modulare facilmente aggiornabile, integrabile, riutilizzabile ed infine riciclabile. Con una vita media stimata di 7-10 anni, circa il triplo di un modello medio di mercato, il PC ha monitor, mouse e tastiera in polpa di legno recuperata dagli scarti di lavorazione del legname di tutta Europa. Inoltre, richiede circa 35 Watt per il suo funzionamento, mentre un PC normale 400. Iameco ha un volume complessivo di circa un terzo minore di quello di un computer tradizionale, vantaggio che permette un risparmio sull’energia necessaria per la sua produzione e sullo spazio allo stoccaggio e al trasporto. Il prezzo dovrebbe aggirarsi intorno ai 1600 Euro.

N26 • Gennaio - Febbraio 2010


Direttamente dal creatore della prima pianta auto-fiorente nana al mondo, arriva la PURPLE JEMS Una bellissima e nuova genetica auto-fiorente nana, sviluppata in collaborazione con il breeder Mossy. Questa nuova varietà, sprigiona una vasta gamma di colori tendenti al viola fin dagli inizi della fioritura. Un vero piacere vederla crescere. Una piccola pianta che produce una grossa infiorescenza di color viola, ricoperta da un vasto strato di resina. Il risultato è la giusta combinazione tra le necessità del palato e una piacevole sensazione di relax. Come le altre genetiche della famiglia Lowryder, anche questa splendida creazione, risulta essere di piccole dimensioni, arriva infatti ad un’altezza massima di 35/40 cm. Un ciclo di vita estremamente breve, che varia dai 60 ai 70 giorni permette di terminare già il primo ciclo a partire da Luglio. Disponibile a partire da Febbraio 2010


Vite CRONACHE DA DIETRO IL CANCELLO

4 minuti ’na bruta banda-Pitura Freska

CAMPA CAVALLO CHE L’ERBA CRESCE Ho una mia idea riguardo alla “carta Obama” che si sono giocati coloro che davvero comandano in Amerika, mettendo un nero come loro front-end alla Casa Bianca, un’idea che forse non è allineata con l’onda d’entusiasmo che ha caratterizzato l’ennesima rinnovata manifestazione dell’American Dream. E’ l’Amerika, il paese dove tutto è possibile, ed aggiungerei dov’è possibile anche il contrario di tutto. Cito un prematuramente scomparso Sig. G. che ha descritto gli americani con quella vena di sottile ed intelligente ironia che ha contraddistinto la sua mai troppo capita vita di Grande Artista: ”A noi ci hanno insegnato tutto gli americani. Se non c’erano gli americani, a quest’ora noi eravamo europei, vecchi, pesanti, sempre pensierosi, con gli abiti grigi e i taxi ancora neri. Non c’è popolo che sia pieno di spunti nuovi come gli americani. E generosi. Gli americani non prendono mai. Dànno... dànno. Non c’è popolo più buono degli americani. Gli americani hanno le idee chiare sui buoni e sui cattivi. Chiarissime, non per teoria, per esperienza. I buoni sono loro! E ti regalano idee, scatole di sigari, cassette di whisky, navi, libertà, sapone, computer, squali, abiti usati. Anche Eva Kant si veste ai mercatini! A noi ci ha convinto l’America. Se non c’era l’America, a quest’ora eravamo in India. No, se non c’era l’America a noi, che ce ne fregava dell’India! A me l’America non fa niente bene. Troppa libertà, bisogna che glielo dica al dottore. A me l’America mi fa venir voglia di un dittatore. Oeh... (si arrabbia con se stesso fino a schiaffeggiarsi)! Sì, un dittatore. Almeno si vede, si riconosce. Non ho mai visto qualcosa che sgretola l’individuo come quella libertà lì. Nemmeno una malattia ti mangia così bene dal di dentro. Come sono geniali gli americani! Te la mettono lì, la libertà è alla portata di tutti, come la chitarra. Ognuno suona come vuole e tutti suonano come vuole la libertà”. Credo prima di tutto che un nero che riesce a diventare Presidente degli Stati Uniti d’America non abbia bisogno di essere difeso, credo che le lobby di potere lo abbiano appoggiato ed eletto (per interposto mandato) proprio per ridare vigore e credibilità ad una Nazione che con un doppio mandato del petroliere Bush aveva raggiunto livelli di gradimento interni ed esterni, ai minimi storici. Credo che nell’iniezione di fiducia (vera o presunta), che

a tutti noi ha dato il vedere il dinoccolato Barak varcare la soglia del Campidoglio, si possano inserire gesti di “rottura” nei confronti del passato, come l’assistenza sanitaria per tutti e lo sdoganamento della marijuana a scopi terapeutici. Esistono in vero precedenti “culturali” di un certo rilievo, in un passato non troppo remoto; ricordo per esempio i Topolino che leggevo da bambino con le indimenticabili storie di Carl Barks, che sull’uso “creativo” della marijuana doveva saperla lunga. Cambiano i tempi e con i tempi le esigenze ed il lessico. Ho per esempio visto di recente il servizio dell’istituzionale TG1 quando è stato assassinato Martin Luther King; il grigio commentatore di allora (penso Paolo Frajese) usava tranquillamente, per definire M.L.K, l’espressione “il Predicatore NEGRO”. Cazzo adesso sarebbe tacciato di razzismo strisciante! La canzone di Fausto Leali “Pittore ti voglio parlare”, ve la ricordate? Il secondo capoverso diceva: ”Io sono un povero NEGRO”. Chissà se con il cambio del lessico è davvero cambiata anche la sostanza, e chissà se lo sdoganamento dell’erba a scopo terapeutico corrisponde anche a un’apertura mentale su quella cecità indotta dalle multinazionali del petrolio, che proprio negli Stati Uniti hanno le loro più antiche “chiese”, e che per troppi anni ha influenzato generazioni ormai disincantate? Ai “postumi” l’ardua sentenza. JAZZON jazzon@libero.it

L’ERBA È COME ER VINO...

PAROLE SANTE “Il vino e soprattutto un grande vino, è una specie di ‘buona sorte’. Il vino è la risultante d’una serie di coincidenze non solo fortuite ma neppure matematiche. Alla sua nascita concorrono: - la scelta d’uno o più vitigni e il loro equilibrio biologico, condizionato, nell’uno e nell’altro caso, da un seguito di congiunture meteorologiche; - il terreno, per la presenza o l’assenza di determinate rare sostanze e per il suo comportamento alla pioggia e alla siccità; - il clima, con le sue componenti, tra cui ha particolare importanza la quantità di sole che la vigna ha potuto tesaurizzare; - infine l’uomo che ne condiziona la riuscita con ogni atto, dalla coltivazione alla cosiddetta vinificazione. È difficile improvvisarsi vignaioli. L’amore per il vino si tramanda di generazione in generazione, è come un ponte di passaggio tra passato e presente.” Parole del buon Veronelli, maestro culinario, maestro di vino ma soprattutto maestro di vita. Le sue parole mi vengono sempre in mente quando parlo con i vignaioli e non dico un’ eresia quando affermo che queste stesse identiche parole calzano a meraviglia quando affronto questioni agricole con un coltivatore di canapa. Allo stesso identico modo si tramandano conoscenze e metodi; la canapa è una pianta molto complessa, le coincidenze e i fattori che leggiamo sopra per il vino sono tutte valide per la canapa. Ci sono migliaia di varietà genetiche autoctone in tutto il mondo, molte sono ancora a noi sconosciute. Discorso a parte per le coltivazioni Indoor, dove l’ultimo punto della lista di coincidenze acquista rilevanza notevole, il coltivatore ha meno sorprese in fatto di cambiamenti atmosferici, ma deve essere abile a trovare il clima ideale per ogni tipo di coltura. La temperatura, l’umidità, la quantità di vento e di

70 •

Co2 attraverso il ricambio d’aria, la quantità di luce sono solo alcuni dei fattori che, combinati tra loro in maniera diversa, concorrono ad arrivare a risultati estremamente diversi. Il fatto che siano coltivazioni indoor non toglie nulla di naturale, se usiamo terricci e concimi biologici, la grossa differenza la fa la scelta delle genetiche. Il mercato dovrebbe fare uno sforzo e ricominciare a creare varietà regolari autoctone; qualche segnale si è cominciato a vedere da parte di piccole realtà e grandi breeder, nel frattempo cerchiamo di preservare le specie scegliendo con coscienza. La differenza è la stessa che passa tra un vitigno generico e uno autoctono. Un viaggio in Olanda in vista? Non perderti il prossimo numero, dove parleremo di un coffeshop unico, un posto davvero speciale che non troverai in nessuna guida. GENNARO MAULUCCI erbaevino@gmail.com N26 • Gennaio - Febbraio 2010


8 minuti Bedroom Corrosion - Noorglo

Questo numero sarà dedicato ad un argomento mai troppo trattato; la sicurezza. Infatti quando ci si spinge oltre i confini del sesso tradizionale, è bene farlo con un po’ di attenzione e con dei semplici accorgimenti possiamo evitare un sacco di problemi sgraditi. Di seguito riporto un testo tratto dalla gabbia.com che a mio parere fornisce delle linee guida davvero utili. IL PRIMO INCONTRO DOM/SUB Il rapporto tra un Dominante ed un sottomesso è complesso ed impegnativo per entrambe le parti. Per avere successo questo rapporto dev’essere fondato sulla fiducia e sul rispetto reciproco. Il Dominante dev’essere totalmente affidabile e rispettoso dei desideri e delle necessità del suo sottomesso. Il sottomesso deve rispetto e fiducia al Dom per accettare senza riserve l’addestramento, la guida, gli stimoli e l’appropriata correzione dei comportamenti errati. In un rapporto D/s il sub accetta la guida del padrone e facendo ciò, nasce la possibilità di comportamenti più spinti da parte del Dominante. Per questo è importante che i primi incontri fra il Dominante ed in nuovo sottomesso seguano rigorose regole di sicurezza. Il primo appuntamento con il tuo potenziale padrone dev’essere in un luogo pubblico frequentato. Dev’essere una semplice opportunità di conoscersi in mezzo alla gente, senza passare subito all’azione. Questo dev’essere molto chiaro fin dall’inizio, e ogni tentativo da parte del Dominante di convincere il sottomesso ad incontrarsi in privato fin dal primo appuntamento va visto come segno di malafede e di scarsa o nessuna affidabilità. Una persona di fiducia (monitor) deve essere a conoscenza del primo appuntamento e va chiamata alla fine dello stesso per confermare che tutto è andato per il meglio. Se decidi di proseguire il rapporto a due puoi fissare il secondo incontro. Questo incontro è finalizzato a stabilire un rapporto intimo. I limiti imposti a questo incontro sono da rispettare scrupolosamente. Eccoli: 1. Il sottomesso NON va in alcun modo immobilizzato. 2. NON è consentito alcun bondage durante il primo incontro. 3. Bavagli che impediscono al sottomesso di parlare e di chiedere aiuto NON sono consentiti al primo incontro. 4. Per correggere comportamenti errati NON viene consentito l’uso di strumenti più pericolosi della mano, di una paletta flessibile o di un frustino. 5. Schiaffi, colpi o violenza d’ogni altro tipo sul sottomesso sono assolutamente proibiti. 6. Va stabilito un segnale o parola di sicurezza per bloccare l’azione (safeword). 7. Il sottomesso ha il diritto di fermare l’incontro in ogni momento e di andarsene immediatamente. Devi predisporre un sistema di sicurezza; è sufficiente una telefonata al monitor che conosce il luogo dell’incontro e all’occorrenza potrà chiamare aiuto. Meglio stabilire alcune parole in codice da usare nella telefonata al monitor per comunicare che tutto va per il meglio oppure che ci sono dei problemi. Attenzione: non dimenticarti di chiamare il monitor. Non sarebbe divertente veder arrivare i soccorsi alla porta di casa per chiedere N26 • Gennaio - Febbraio 2010

Vite NEROLUCIDO

se tutto è ok! Nei successivi incontri, solo quando ti sentirai più a tuo agio con il Dominante, potrai posticipare o eliminare la telefonata al monitor. È compito del sottomesso decidere quando eliminare le precauzioni. In un rapporto Sm il Dominante deve farsi carico della sicurezza del sottomesso. Ricorda, sottomettersi ad un partner è il più grande dono che una persona può fare ad un’altra. Ma tale dono va percepito e può essere consegnato solo in un contesto di fiducia, rispetto ed attenzione. Senza questo contesto, il dono non viene valutato come tale e si crea una situazione pericolosa. SAFEWORD: LA SICUREZZA IN UNA PAROLA La safeword è una parte importantissima della sicurezza di un gioco Sm; la safeword è quella parola, concordata tra master e allievo, che blocca l’azione in corso; essa viene pronunciata da quest’ultimo quando ha raggiunto il suo limite e vuole smettere il gioco. L’utilizzo della safeword fa la differenza tra un padrone affidabile ed un dilettante (nel migliore dei casi) ed è una delle condizioni fondamentali per far iniziare il gioco, in mancanza di essa l’allievo ha tutti i diritti di tirarsi indietro. Decidere una safeword può essere più difficile del previsto, vanno escluse tutte le esclamazioni che facilmente un sottomesso può dire durante una punizione, escludete quindi parole come: basta, stop, alt, ecc. Meglio utilizzare parole che difficilmente sarebbe pronunciate in un contesto di gioco Sm, io consiglio ed uso “lampone” veloce, facile ma non pronunciabile inavvertitamente. Altra cosa da prevedere è l’uso di un bavaglio, quando il master decide di utilizzare questo strumento evidentemente la safeword diventa impossibile da pronunciare da parte dell’allievo, essa allora va sostituita da altro segnale sonoro ben evidente, anche qui i sistemi possono essere diversi, io prediligo una pallina da ping pong che se lasciata cadere fa un rumore non confondibile. In ambienti americani (dove la cultura bdsm è molto più sviluppata) si consiglia di utilizzare più safeword contemporaneamente per far capire al master che si è raggiunto il limite fisico, il limite psicologico o entrambi i limiti, chiedendo l’immediata interruzione dell’azione che si sta compiendo. Evidentemente da parte di un master non è piacevole sentire la safeword, interrompere l’azione può portare ad interrompere non solo il gioco ma anche il rapporto con l’allievo, ma bisogna tenere conto di almeno un paio di fattori: 1. Concordare e rispettare le safeword sono il modo migliore di farsi buona pubblicità. 2. Concordare e rispettare una safeword porta l’allievo ad avere voglia di ritentare la prova interrotta rinsaldando il rapporto con il proprio master. Quello Sm è uno stile di vita meraviglioso ed inebriante, con qualche piccola attenzione può essere anche sicuro. Divertitevi ma fatelo in modo sicuro! RUBBERSHIN rubbershin@live.it Fonti: Gabbia.com - Photocredit: rubberdoll.net under-feet.com

• 71


Tecnologie NEWS E CURIOSITA’

UFO - SCALDATAZZA CON HUB PER 4 PORTE USB Un gadget essenziale, per chi ama bere tazze di tè caldo, soprattutto nei freddi pomeriggi d’inverno... Un accessorio immancabile per la vostra postazione di lavoro o internet! Basta inserire l’attacco USB nell’apposita entrata e accenderlo, per avere subito una superficie riscaldata sulla quale appoggiare la tua tazza di tè che, grazie al calore dal basso, rimarrà calda e con lei anche il suo contenuto. Inoltre, grazie all’interruttore è possibile decidere quando accendere lo scaldatazza, mentre le 4 porte USB dell’HUB presente sul lato dello scaldatazza stesso saranno sempre disponibili. Compatibile con tutti i sistemi, non richiede installazione. www.fantastik.it

RITI - STAMPANTE AL CAFFÈ O... TÈ RITI è una stampante ecologica basata sul concept di un nuovo sistema d’inchiostro, presentato al Greener Gadgets Design Competition di New York. L’obiettivo del progetto si è concentrato sulle cartucce d’inchiostro, il problema maggiore che si ha quando si usa una stampante: spesso è difficile da sostituire, costosa da ricaricare e sporcare se mal maneggiata. La stampante RITI usa fondi di caffè o tè. L’utente posiziona i fondi nel cassetto per l’inchiostro situato sopra la stampante, successivamente inserisce un foglio di carta nel mezzo. Spostando manualmente a destra e sinistra il cassetto scorrevole dell’inchiostro si stamperà l’immagine che sarà impressa sulla carta come con l’inchiostro. In questo modo si risparmiano sui costi d’acquisto e sullo smaltimento di cartucce vuote, riutilizzando un materiale naturale. Inoltre, essendo manuale non richiede l’impiego di energia elettrica. Sicuramente la carta potrà avere profumi di caffè o di tè, se stampati con RITI, che per ora resta ancora un prototipo. www.greenergadgets.com

TROLLEY SCOOTER, LA VALIGIA CHE DIVENTA MONOPATTINO.

APPLE NEWS

IHANDSTICK: L’ACCESSORIO IDEALE PER GIOCARE SU IPHONE iHandStick è una custodia realizzata da USBFever, pensata appositamente per giocare con l’iPhone. Questo accessorio infatti, si presta perfettamente a giochi di corse o a simulatori di aerei, grazie alla sua impugnatura ergonomica e in stile console portatile, pensati proprio per i giochi. iHandStick è disponibile al prezzo di 16,99$ ed è compatibile con iPhone 3G e 3GS. www.usbfever.com

72 •

K3: CARICABATTERIE A VENTO E AD ENERGIA SOLARE PER IPHONE Di caricabatterie ecologici ne abbiamo presentati diversi negli ultimi anni, ma quello alimentato a vento davvero ancora mancava. Si chiama K3 e consente di ricaricare iPhone ed altri dispositivi USB tramite energia generata dai pannelli solari e dalla ventola posta in alto. L’energia generata viene immagazzinata nella batteria ricaricabile, capace di fornire 5 vole e 1 amp di potenza. Disponibile su kinesisindustries. net al prezzo di 99,95€.

Il prodotto nasce dalla collaborazione tra Samsonite e Micro Mobility (produttore di monopattini) e potrebbe davvero diventare un progetto di successo. Da notare la solidità del guscio esterno e la curatissima organizzazione interna degli spazi; la semplice trasformazione d’uso da trolley a zaino e infine in monopattino permette di effettuare agilmente e velocemente i trasferimenti da una parte all’altra di un aeroporto o di una stazione. Non ci sono ancora notizie precise sul prezzo, che viene ipotizzato tra gli 80 e i 100€, non eccessivo se si pensa alla funzionalità di questa valigia. Caratteristiche: 5kg di peso per 26L di capacità Misure da bagaglio a mano Massimo carico 100kg Utilizzabile come zaino, trolley o monopattino Dotato di ruote da 120mm, con sistema sterzante www.micro-mobility.com

ECOFAN E ECOFAN PRO SUPPORTI PER LAPTOP, ECOLOGICI Macally, azienda specializzata in accessori tecnologici, presenta Ecofan ed Ecofan Pro, due supporti per computer portatili costruiti in legno di bambù. La base Ecofan è costituita da un sostegno fisso leggermente inclinato, mentre il modello Ecofan Pro può essere regolato su 3 posizioni diverse. All’interno del supporto sono integrate due ventole di aspirazione, con regime di rotazione di 2300rpm e rumorosità di 23.5db (e consumo di 5v), che si collegano direttamente al portatile attraverso un cavo USB. www.macally-europe.com

Fonte: Il Web

N26 • Gennaio - Febbraio 2010


ua lit y

001

Swiss q

Fiera della

2 ce sin

canapa

Basilea Svizzera, 16 al 18 aprile 2010 Padiglione 5, Messe Basilea www.cannatrade.ch Da venerdi a domenica, dalle ore 11. L’entrata alla fiera è ammessa solo ai maggiori di 18 anni. Entrata valida solo con carta d’identità o passaporto.

Mainsponsor

Sponsors

Swiss Made

Media


Pubbliredazionale NEWS E PRODOTTI NUOVO CATALOGO 2010 DI MINISTRY OF CANNABIS Ministry of Cannabis ha presentato il catalogo per il 2010 con molte novità. Vediamole insieme. Innanzitutto si notano 3 nuove varietà, Early XXX, Ipot and Zensation. Early XXX è una skunk a fioritura breve, adatta anche per l’indoor ma indirizzata specialmente a coloro che si dedicano alla coltivazione outdoor, data la sua resistenza a condizioni meteo sfavorevoli. Questa varietà ha dimostrato di poter dare un buon raccolto anche in condizioni che non permettono la normale maturazione di varietà non specifiche per l’outdoor. Early XXX funziona bene anche in indoor, dove da un buon raccolto skunk con diverse settimane di anticipo. Ipot è una sativa con un effetto potente molto cerebrale, molto attivo. Le cime sono molto belle, i calici di grandi dimensioni densamente ammassati ricordano la forma di un grappolo d’uva. Il gusto è particolare, pungente e speziato con note di pepe. E’ possibile coltivare con successo Ipot in meno di 3 mesi, davvero non male per una varietà al 75% sativa. Infine c’è Zensation, una “bianca” a prevalenza indica, ad altissimo contenuto di principio attivo e con un gusto particolare con una base di legno e note di frutti del sottobosco. Quale tipica bianca, Zensation mostra alla fine della fioritura uno strato di resina che ricopre completamente le cime. Per completare questa piccola rivoluzione lo staff Ministry ha inoltre rilasciato Angelmatic e Devilmatic, che sono l’evoluzione delle “vecchie” varietà autofiorenti di Ministry of Cannabis. In questo caso l’evoluzione ha comportato un leggero aumento delle dimensioni della pianta, a tutto vantaggio della robustezza e stabilità ma soprattutto della quantità e qualità del raccolto. Il passo in avanti è stato così grande che è stato deciso di trovare anche dei nuovi nomi per queste “piccolette” che promettono un grande raccolto in meno di 2 mesi, dal seme alla cima. Tutte queste nuove varietà sono già disponibili presso i rivenditori italiani di Ministry of Cannabis, oltre che sul sito ufficiale www.ministryofcannabis.com

74 •

X-CEL PRO(FESSIONAL) X-cel è uno dei prodotti più vecchi di Bio Nova. Negli anni sono stati apportati molti cambiamenti, per stare sempre al passo con i nuovi sviluppi in ricerca e bio tecnica. Una serie di elementi è variata, soprattutto negli ultimi due anni aprendo a nuove possibilità di stimolare e far crescere le piante. Noi di Bio Nova abbiamo naturalmente seguito da vicino questi sviluppi e ora siamo in grado id introdurre una nuova e molto più avanzata versione del nostro X-ceL, e possiamo dire in totale convinzione che questo super booster è un prodotto di fascia alta, fatto a regola d’arte e in linea con gli ultimi sviluppi biotecnici. Questo si tradurrà in piante più sane e significativi incrementi nei risultati. Data l’unicità delle sue caratteristiche, abbiamo voluto offrire questo prodotto il prima possibile, in modo che ognuno possa approfittare di questo nuovo straordinario sviluppo. Ora disponible su www.bionova.nl

HESI STARTER KIT TERRA HESI starter kit terra contiene tutti i fertilizzanti necessari per iniziare la tua nuova piccola coltivazione in terra, per assicurarti il giusto nutrimento dalla fase di radicazione fino alla fioritura e al raccolto. Il kit è composto da: - HESI root complex 500ml - HESI powerzyme 500ml - HESI super vit 10ml - HESI TNT complex 500ml - HESI bloom complex 1lt - HESI phosphor plus 1lt Affidatevi ad un’azienda con comprovata esperienza nei nutrimenti, e ricordatevi che... Le piante berrebbero Hesi! Prodotto importato e distribuito da www.vu-du.com

INDOORLINE, 10 ANNI DEDICATI AI GROWERS Sono passati dieci anni dal primo manuale di coltivazione indoor pubblicato online sul sito www.indoorline.com. Grazie ai moltissimi growers il progetto Indoorline è cresciuto e si è sviluppato non tralasciando mai la passione per le piante e la ricerca di nuovi metodi di coltivazione e tecniche all’avanguardia. Nel corso di questi 10 anni sono state moltissime le collaborazioni con centri di ricerca, università e laboratori per poter assecondare lo studio in un settore che potrebbe essere il futuro del giardinaggio. Il team di Indoorline è stato il punto di riferimento per chi desiderava fare un passo avanti nell’ambito della coltivazione indoor e per tutti gli individui che cercavano i mezzi per poter esprimere liberamente la propria passione verso il mondo delle piante. In questi giorni viene presentato l’ultimo catalogo Indoorline; oltre 50 pagine ricche di informazioni utili ai coltivatori alla prime armi ma anche nozioni tecniche più complesse necessarie a chi desidera approfondire l’argomento. Sfogliando il catalogo troverete centinaia di prodotti unici, selezionati dopo analisi accurate, per poter coltivare le vostre piante preferite. Invitiamo quindi tutti gli appassionati a recarsi in un punto vendita Indoorline (dettagli sul sito www.indoorlinepoint.com) per poter ritirare il nuovo catalogo 2010. Personale qualificato vi aiuterà nella scelta dei prodotti e saprà darvi consigli utili per allestire una grow room al passo coi tempi. Un ringraziamento particolare a tutti i clienti che hanno seguito il percorso di Indoorline, grazie ai quali è stato possibile crescere e coltivare le proprie passioni. Indoorline team

N26 • Gennaio - Febbraio 2010


URBAN JUNGLE APRE A FIRENZE! Il negozio di giardinaggio indoor-outdoor Urban Jungle offre lampade, sistemi idro-aeroponici, fertilizzanti, accessori e “giungle in scatola” di produzione propria. Grande professionalità e competenza ti seguiranno nella creazione del tuo spazio verde. Il tuo punto vendita di giardinaggio indoor-outdoor totalmente rinnovato, ti aspetta con importanti novità e agevolazioni fedeltà. Vasto assortimento di semi biologici di ortaggi, piante aromatiche e ornamentali, antiparassitari naturali e lotta biologica (insetti predatori), terricci e fertilizzanti biologici, tutto per il giardinaggio indoor: impianti idroponici, kit per illuminazione, giungle in scatola, e non solo... Continue sorprese ti stupiranno in questo angolo di natura in pieno centro cittadino. Urban Jungle Via dei Pilastri 4r a Firenze - 055 2480119 Orario invernale: 13.00-19.30, il lunedì dalle 15.30

UN ANNO DI HEMP LINE OSTIA LIDO 1° ANNIVERSARIO Nel quartiere della popolosa capitale, ha riscosso un grande successo la festa in programma nel Grow Shop dei fratelli Hemp. I partecipanti, quasi 140 in meno di 2 ore, sono stati accolti da musica reggae e omaggiati con Birra,Cartine e Gadget di vario tipo. Tale successo deriva dal fatto che sempre più gente, lì ad Ostia, grazie ai 2 fratelli, si avvicina al fantastico mondo della Canapa. Essendo loro, in primis dei Growers con esperienza pluriennale,capaci di discutere e confrontarsi con il clienti, richiamano sempre più gente, presentando loro in modo facile e soddisfacente, un progetto di “convivenza” con questo splendido vegetale, che ancora oggi,anno 2010, in Italia è ancora fuori legge. HOME SWEET HOME... Questa è l’ aria che si respira entrando da HEMP LINE. Lo Show Room diviso in due ambienti, stimolerà le vostre fantasie, e realizzerà il vostro “sogno nel cassetto, è completo davvero di tutto. HEMP LINE vi aspetta in Viale Amm. del Bono 15, ad Ostia Lido, dal Lunedì al Sabato ore 10,00-13,00 e 15,00-19,30 - 348.8700917 www.hempline.it

GRACE MESTRE Il negozio Grace di Mestre (VE) fornisce tutta l’attrezzatura per la coltivazione indoor/ outdoor: lampade hps, a basso consumo, impianti idro/areoponici, substrati, grow boxes e semi da collezione delle migliori marche internazionali; per quanto riguarda bongs e oggettistica il negozio è rivenditore Roor e Black Leaf; è possibile trovare anche altri articoli, quali abbigliamento e cosmetici alla canapa, piercing e dilatatori, fino all’assenzio. Grace Via Salvore 3 a Mestre - 041-5441299 mob: 328-5679443 greengrace@tele2.it Lun-sab: 11.00-13.00; 16.00-19.30. Chiuso domenica e festivi

LA BLANCA DI KANNABIA SEEDS Poiché il ritorno alle origini è una delle nostre priorità, abbiamo voluto omaggiare tutti quei coltivatori che rimasero a bocca aperta con la famiglia “WHITE”. A partire dalla sua estesa famiglia abbiamo cercato di ridurre la selezione privilegiando sapore, produzione e potenza (per il suo carattere medicinale). Si tratta, infatti, di un’accurata selezione di Great White Shark (che abbiamo ritenuto compisse con questi parametri di selezione) mentre la sua erede, Skunk #1, apporta un aroma dolciastro ed un odore penetrante che l’accompagna a partire dalla fine della crescita fino alla fioritura. Si tratta di una pianta “puzzola” cosicché dovrai fare attenzione con l’odore sin dal principio! Incrociandola con il nostro maschio “K” di caratteristiche indiche pure, volevamo stabilizzare il periodo di fioritura tra i 53 e 63 giorni ed ottenere una stabilità maggiore indoor ottenendo cosí un ibrido principalmente indico pronto in, approssimativamente, 8 settimane. La concentrazione di resina è così brutale che sarà la delizia di tutti i coltivatori che osserveranno queste enormi cime “zuccherine”. Quando coltiverai La Blanca ti accorgerai che, nonostante la sua apparente ‘fierezza’, risulta una pianta molto facile da coltivare e resistentissima a tutte le condizioni avverse a cui potresti sottoporla. Fai molta attenzione con l’uso di fertilizzanti poiché risponde ottimamente a dosi minime. La struttura a “braccia aperte” ti permetterà di apprezzare cime poderose, cariche di resina a forma di dente di squalo. La Blanca ti coglie di sorpresa e ti lascia... Di stucco.

VUOI PROMOVERE IL TUO NEGOZIO O COMUNICARE LE NOVITÀ DELLA TUA DITTA? QUESTO SPAZIO É GRATUITO E A DISPOSIZIONE DEI NEGOZIANTI. CONTATTACI PER MAGGIORI INFORMAZIONI: info@dolcevitaonlie.it

N26 • Gennaio - Febbraio 2010

• 75


... tra - Negrita

Il libro in una mano la bomba nell’al

Extra LOG OUT

Ora noi, rivolgendoci a quella parte d’Italia succube e inconsapevole della televisione, vogliamo dire quanto segue: non ci concentreremo più a scrivere sulle strategie mediatiche televisive. Non vi spiegheremo più come funzionano i trabocchetti psicologici e tecnici con i quali le redazioni televisive vi fregano ogni giorno per inculcarvi sentimenti artefatti e deformare le vostre coscienze. Non più! Non vi parleremo di come tutto venga pilotato (anche la vostra vita) attraverso la tv. Non vi spiegheremo le squallide tattiche che il governo sta utilizzando per smuovere i voti a suo favore. Non ve ne parleremo più, almeno fino a quando continueremo a vedervi come larve catodiche completamente inanimate. E sapete perché non vi diremo tutto ciò? Perché ci siamo accorti che è completamente INUTILE! Perché conosciamo la potenza della tv e la vostra pervicacia nel rimanerne attaccati e schiavi inconsapevoli. La televisione vi ha annullati e non ve ne siete neanche accorti. Ora si sta consumando l’ultimo atroce atto di questo perverso e pericoloso gioco tra voi (telespettatori schiavi) e il governo (padrone della tv) e, anche in questo caso, non ve ne state accorgendo. Le gravi conseguenze le pagheremo tutti, per colpa vostra! Piangete, adesso, che il vostro re sta male! da “ITALIANIMBECILLI.BLOGSPOT.COM” DICEMBRE 2009

76 •

N26 • Gennaio - Febbraio 2010


IL TUO LOGO QUI info@dolcevitaonline.it 329.7346830


Info Varie DISTRIBUZIONE:

Siete un negozio, un centro sociale, un’associazione o semplicemente un gruppo di amici e volete distribuire Dolce Vita? Contattateci e vi forniremo i dettagli. Spedizione a carico nostro. Ordine minimo 25 copie.

ARRETRATI, ABBONAMENTI, GADGETS e ALTRO SU:

WWW.DOLCEVITAONLINE.IT/SHOP

PROSSIME USCITE N.27 (15 Marzo 2010) N.28 (15 Maggio 2010) N.29 (15 Luglio 2010)

Infoline per DISTRIBUZIONE, ARRETRATI e ABBONAMENTI Email: distribuzione@dolcevitaonline.it - Tel: 366.4582650 • Abbiamo mantenuto un prezzo ridotto, perchè il nostro obbiettivo è quello di far girare la rivista il più possibile; con queste cifre, un negozio può anche utilizzarla come OMAGGIO per i suoi clienti nel caso di qualche acquisto. Sarà un pensiero apprezzato e contribuirete a divulgare la rivista. • Dolce Vita NON è un progetto riservato ad un pubblico di nicchia; puntiamo infatti a NORMALIZZARE determinati argomenti che ad oggi, nel mondo e soprattutto in Italia, sono ingiustamente considerati “scomodi” e “pericolosi”. Invitiamo quindi a distribuire la rivista in QUALSIASI negozio o luogo (edicole, negozi di sport, di musica, di vestiti, associazioni, eventi, ecc). • Divulgare Dolce Vita significa SUPPORTARE l’antiproibizionismo, la contro-informazione, la cultura della canapa, la libertà in tutte le sue forme (di parola, pensiero, espressione, comunicazione, stili di vita, ecc) e in generale, qualsiasi realtà italiana del settore. • E’ ora possibile distribuire Dolce Vita anche nelle edicole. Invita il tuo edicolante di fiducia a contattarci per richiedere la distribuzione della nostra rivista.

ABBONAMENTI 1 ANNO (6 NUMERI) A 20 EURO Invia un sms al 347.2888102 inserendo questi dati senza spazi: Nome.Cognome.Indirizzo.Località.Cap.Provincia (esempio: Mario.Bianchi.ViaRoma1.Segrate.20090.MI)

Riceverai il bollettino postale precompilato da pagare.

NELLE PRINCIPALI EDICOLE DI

ANCONA, AVELLINO, BARI, BELLUNO, BERGAMO, BOLOGNA, BOLZANO, BRESCIA, BRINDISI, CAGLIARI, CATANIA, COMO, COSENZA, FIRENZE, FOGGIA, FORLI’, GENOVA, GORIZIA, LA SPEZIA, LECCE, LIVORNO, MACERATA, MANTOVA, MILANO, MODENA, NAPOLI, NOVARA, PADOVA, PALERMO, PARMA, PAVIA, PERUGIA, PESARO, PESCARA, PIACENZA, PISA, RAVENNA, REGGIO EMILIA, ROMA, SALERNO, SASSARI, TARANTO, TERNI, TORINO, TRENTO, TREVISO, TRIESTE, UDINE, VARESE, VENEZIA, MESTRE, VERONA, VICENZA.

DISTRIBUTORI UNDERGROUD FRIULI VENEZIA GIULIA BRAIN TICKET, VIA LAZZARETTO VECCHIO 13/D, 34016, TRIESTE BABYLON SMART SHOP, VIA UDINE 44/A, 34100, TRIESTE CITY JUNGLE, VIA STRASSOLDO 5, 33100, UDINE THE BREEDER, VIA MADONNINA 33/A, 34131, TRIESTE HEMP-ORIO, VIA MARTIRI DELLA LIBERTA’ 21, 33084, CORDENONS (PN) VENETO - TRENTINO ALTO ADIGE BOOMALEK, VIA EUGANEA 78, 35141, PADOVA BOOMALEK, VIALE FARRA 35/B, 32032, FELTRE (BL) DEJAVU, VIA DEL PERLAR 66, 37135, VERONA GRACE, VIA SALVORE 3, 30174, MESTRE (VE) AMANITO, VIA DEI PILATI 13, 38100 TRENTO (TN) HEMPORIUM, S.S. 11 PADANA SUPERIORE 279, 36100, VICENZA ELEPHANT BOOKS, VIA ROMA 106, 37066 CASELLE DI SOMMACAMPAGNA (VR) BIO BAR BOTTEGA, VIA C. CIPOLLA 3, 37039 TREGNAGO (VR) NUOVA DIMENSIONE di GUIDI GIORGIO, VIA ROMA 13, 36045 LONIGO, VICENZA CHACRUNA, CORSO 3 NOVEMBRE 72/2, 38100, TRENTO ASSOCIAZIONE PROMOZIONE SOCIALE BUG, VIA MEZZATERRA 56 32100 BELLUNO (BL) LOMBARDIA ALKEMICO, VIA ALZAIA NAVIGLIO PAVESE 7, 2014, MILANO BABOOM, VIA PIGNOLO 61/A, 24121, BERGAMO GREEN GARAGE, VIA L. MANARA 16, 20052, MONZA (MI) GREEN TOWN, VIA MAIOCCHI ANG. VIA EUSTACHI 24, 20129, MILANO KARKADE’, VIA MONTE CENGIO 17, 25128, BRESCIA MYGRASS, VIA ALESSI 10, 20123, MILANO PENSIERI FIORITI, VIA GIULIA PISA 23, 27021, BEREGUARDO (PV) STONED AGE, VIA GALENO 4, 20126, MILANO VIRGOZ STUDIO, VIA VOLVINIO 31, 20126 MILANO VU-DU SHOP BRESCIA, VIA PIETRO DEL MONTE 22, 25123, BRESCIA CANAPAIO, CORSO CAVOUR 33, 25121, BRESCIA LA BOTTEGA DELL’IGNOTO, VIA REZIA 26, 27100 PAVIA BOTTEGA DEL ROSSO, SABATO IN FIERA DI SENIGALIA, MILANO C.S. LEONCAVALLO, VIA WATTEU 7, 20125, MILANO NASHCLUB, VIA VERDI 80, 20051, LIMBIATE (MI) GHIRIGORI FAMILY, VIA 1° MAGGIO 49/51, 23848, OGGIONO (LC) GHIRIGORI DUE, VIA VALERIANA 135, 23015, DUBINO (SO) PIEMONTE ALTER ECO, VIA OZANAM 10, 10153, TORINO BIG BUDDA, VIA SOLERO ANG. VIA GORIZIA, 15100, ALESSANDRIA DRASTICA, VIA ALBA 41 ANG. VIA TEVERAGNO, 12100, CUNEO DRUID-X, VIA POLONGHERA 50, 10141, TORINO TUBE, VIA F.LLI ROSSELLI 70 B, 13900, BIELLA LA CULTURA, VIA PONTIDA 37, 15100, ALESSANDRIA (AL) INDOORLINE, REGIONE ARTIGIANALE CONTI 15, 10060, GARZIGLIANA (TO) PANORAMIX, VIA XX SETTEMBRE 84/B, 14100, ASTI JUICE SURF SHOP, VIA F.LLI VILANI 23, 10093 COLLEGNO (TO) NATURA E ECOLOGIA, VIA CONTE ROSSI DI MONTELERA 51, 10023 CHIERI (TO) EMILIA ROMAGNA ALKEMICO, V.LE SAN VITALE 4, 40120, BOLOGNA ALKEMICO, VIALE DANTE 155/B, 47838, RICCIONE BOTTEGA DELLA CANAPA, VIA MASCARELLA 81/D, 40126, BOLOGNA BOTTEGA DELLA CANAPA, VIA GARIBALDI 125, 44100, FERRARA BOTTEGA DELLA CANAPA, VIA CERVESE 1303, 47023, CESENA (FC) BOTTEGA DELLA CANAPA, VIA DI ROMA 82, 48100, RAVENNA CANAPERIA, PIAZZA DEL CARMINE 11/A, 47100, FORLI’ (FC) DELTA 9, VIA PARENTI 47, 41013, CASTELFRANCO EMILIA (MO) FOGLIE D’ERBA, VIA BRUGNOLI 17/E, 40122, BOLOGNA FOGLIE D’ERBA, VIA DE MARCHI 29/A, 40123, BOLOGNA SECRET’S GARDEN, VIA MATTEOTTI 61, 41049 SASSUOLO (MO) ASS. PLANIMETRIE CULTURALI, VIA PANIGALE 17, 40132, BOLOGNA CANAPA E CANAPA, VIA DEL LAVORO 29/C, 40026, IMOLA (BO) HIERBA DEL DIABLO, VIA DELL’ABBADESSA 4, 42100, REGGIO EMILIA LIBRERIA DEL TEATRO, VIA CRISPI 6, 42100 REGGIO EMILIA (RE) IL CANAPAIO DUCALE, PIAZZALE PICELLI 11/C, 43100, PARMA NATURAL MYSTIC, VIA SANTA CHIARA 7, 41012, CARPI (MO) NEW ENERGY, VIA SCOTO 10, 29100, PIACENZA TABACCHERIA RIGONI, VIA TIDONE 26, 29011, BORGONOVO VAL TIDONE (PC) CANAPAJÒ, VIA PASCOLI 80, 47841, CATTOLICA (RN)

30 •

LIGURIA INDOORLINE STORE, VIA SANT’AGNESE 12/R, 16126, GENOVA FRONTE DEL PORTO, VIALE SAN BORTOLOMEO 323, 19124, LA SPEZIA GREEN PROJECT, VICO DEI CREMA 13 R, 17100, SAVONA LA FAME CHIMICA, VIA DEL CANALETTO 205, 19100 LA SPEZIA TOSCANA ALTRA CAMPAGNA, VIA CARLO PIAGGIA 29/D, 55012, TASSIGNANO (LU) CAMPO DI CANAPA, VIA DEI PILASTRI 4/R, 50121, FIRENZE FIORI DI CAMPO, VIA SALVAGNOLI 81, 50053, EMPOLI MCK BIO GARDENING, VIA DELLA VILLA NUOVA 13/A, 50145, PERETOLA (FI) MARCHE ALKEMICO, VIA BRAMANTE 67/A, 61029, URBINO (PS) CAPOGIRO, VIALE DELLA VITTORIA 19, 61100, PESARO NATURAL STORE, VIA CHERUBINI 6, 63039, S. BENEDETTO DEL TRONTO (AP) ZONAUFO, VIA PASSERI 155, 61100, PESARO ABRUZZO - UMBRIA - MOLISE MONDO DI CANAPA, VIA VENETO 101, 67051, AVEZZANO (AQ) MYSTICANZA, VIA SAN FRANCESCO 9, 06100, PERUGIA CANAPARADISE SHOP, VIA DEI PRIORI 66, 06123 - PERUGIA NATURAL STORE, VIA D’ANNUNZIO 42, 64100, TERAMO LAZIO EXODUS, VIA CLELIA 42, 00181, ROMA FILO D’ERBA, VIA R. GRAZIOLI LANTE 46, 00195, ROMA FILO D’ERBA, VIA VAL DI CHIENTI 19, 00141, ROMA HEAD SHOP, VIA TERENZIO 19 00193, ROMA HEMPORIUM, VIA DEI CAMPANI 33/35, 00185, ROMA HEMPORIUM, VIA MASURIO SABINO 23, 00175, ROMA HEMPORIUM, VIA CIRO DA URBINO 45, 00176, ROMA AREA51, VIA CORRADO GRECO 32, 00121, OSTIA (RM) THE HEAD SHOP, VIA TERENZIO 19, 00193, ROMA THE HEAD SHOP, VIA ODERISI DA GUBBIO 234, 00146, ROMA THE HEAD SHOP, VIA TOR SAN GIOVANNI 140, 00139, ROMA HEMPLINE, V.LE AMM. DEL BONO 15, 00122, OSTIA LIDO (RM) AMSTERDAM SHOP, VIALE MANZONI 25, 00040, POMEZIA (RM) ALKEMICO, VIA APPIA 703, 00179, MENTURNO (AQ) L’HEMPIRICO, VIA LUCA VALERIO 5, 00146 ROMA V, VIALE IPPOCRATE 61, CAP 00161 ROMA CAMPANIA FUMERÒ, VIA BASILIO PUOTI 36, 80134, NAPOLI ZIZU’ SHOP, VIA GIOVANNI PALADINO 8, 80138 NAPOLI BASILICATA ASSOCIAZIONE LOE, PIAZZA S. FRANCESCO 7, 75100, MATERA PUGLIA FILI DI CANAPA, VIA GIOVANNI AMENDOLA 61, 70037, RUVO DI PUGLIA (BA) TABACCHERIA STEFANO E LUCIA, VIA A . DE GASPERI, 73040, SPECCHIA (LE) SICILIA FLIKERS, VIA ETNEA 500, 95128, CATANIA DO.IS., VIA PIGNATELLI ARAGONA 15, 90100, PALERMO VU-DU SHOP, VIA VILLALBA 7, 93100, CALTANISSETTA HEMPATIA , VIA LASCARIS 381n.8, 98100, MESSINA IL CANAPAIO, VIA TORREARSA 6, 91100, TRAPANI THE OTHER PLANT, VIA F.BATTIATO 13 95124 CATANIA SUPER NATURAL, VIA CROCIFERI 68, 95120, CATANIA WIPE OUT SMART SHOP, VIA CAVOUR 31, 90133, PALERMO ROLLING PAPER E GADGET FOR SMOKERS, VIA V. GIUFFRIDA 83 A/B, 95128 CATANIA KALI’, VIA CAVOUR 31, 90141 PALERMO (PA) SARDEGNA DREAM PLANET, VIA BELLINI 9/B, 09128, CAGLIARI ESTERI SENSI SEED, OUDEZIJDS ACHTERBURGWAL 150, AMSTERDAM (OLANDA) SENSI SEED BANK, NIEUWENDIJK 26, AMSTERDAM (OLANDA) THE HEMP MUSEUM, OUDEZIJDS ACHTERBURGWAL 148, AMSTERDAM (OLANDA) SENSI MUSEUM COFFEESHOP, OUDE DOELENSTRAAT 20, AMSTERDAM (OLANDA) LA CANNA COFFEESHOP, NIEUWENDIJK 121 1012 MD, AMSTERDAM (OLANDA) TRICOMA, C/GASPAR PUIG 6, IBIZA (SPAGNA) SMART SHOP ZAGREB, ILICA 37, ZAGABRIA (CROAZIA)

N26 • Gennaio - Febbraio 2010




Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.