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14 FEBBRAIO
ANNO XXXV
Festa degli Innamorati Lunedì prossimo sarà il giorno dedicato agli innamorati. Un momento di tenera affettuosità di coppia che è diventato, purtroppo, più un motivo di business che di reale sostanza.Si potrebbe dire che non è giusto ricondurre uno stato d’animo, il più bello e profondo che l’essere umano vive, in un motivo di commercializzazione che lo rende demagogico e poco poetico. Analisi in parte condivisibile come quella che ne consegue ad altre feste, lo stesso Natale o quello della Donna o della Mamma e del Papà, ma che finirebbe per non essere esaustiva di un momento che comunque va analizzato perché porta a riflessioni e considerazioni. L’innamoramento è una delle fasi più complesse e ridondanti che la mente umana attraversa. L’aspetto ormonale riconosciuto a questa fase sembra però limitarne la durata nel tempo. Ecco, quindi, la necessità di risvegliare, almeno per un giorno, quelle sensazioni che via via si erano dissolte, svanite nell’evolversi della vita coniugale. Il giorno di San Valentino, avrebbe perciò lo scopo di risvegliare quel sentimento che teoricamente non dovrebbe essersi mai spento ma solo affievolito o ricondotto a quella sorta di abitudine che la routine spesso determina. Sono situazioni sovente soggettive e fortunatamente non generalizzabili. Sarebbe bello che nella vita a due tutti i giorni fossero dei San Valentino, cosa che non sempre accade. E giusto per dare un po’ di romanticismo ad un giorno che si spera sia ricco d’amore, ricordiamo i versi di Kahlil Gibran : Farò della mia anima uno scrigno per la tua anima, del mio cuore una dimora per la tua bellezza, del mio petto un sepolcro per le tue pene. Ti amerò come le praterie amano la primavera, e vivrò in te la vita di un fiore sotto i raggi del sole. Canterò il tuo nome come la valle canta l’eco delle campane; ascolterò il linguaggio della tua anima come la spiaggia ascolta la storia delle onde.
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Periodico del Club Biancogranata
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N. 3 - DOMENICA, 13 FBBRAIO 2011
Scherma
VITTORIO CARRARA: LA SCIABOLA
È
ENERGIA PURA
Officina della Scherma. Marta Zorzan, Giorgia Pavanello, Aurora Callegaro, Alessandro Barbiero, Marta Dabalà, Carmen Novel, Enrico Marangon, Alberto Quarti, Carlotta Barugola, Sofia Dalla Vecchia, Beatrice Dalla Vecchia, Andrea Bettini, Giorgia Meggiato, Alessandro Piovesan, Emma Quercioli, Anita Liviero ed il maestro Vittorio Carrara
Per parlare di Vittorio Carrara e della sua Officina della Scherma non basterebbe un giornale intero. Della sua carriera di atleta molti sanno già tutto ma della sua nuova ed affascinante vita di maestro, probabilmente, ancora tante cose sono da scoprire. Intanto non si può evitare di sottolineare con quale passione, competenza, attenzione e minuziosa cura, si dedichi a questa sua nuova vita che, comunque, non gli ha precluso di continuare a combattere in pedana dove negli ultimi due anni ha conquistato due prestigiosi titoli mondiali al campionato Master e campionato Calcio d’Eccellenza
ALESSIO MOZZATO: IL GUSTO DEI GOAL
CHE
Maestri, questo per evidenziare, ove non fosse chiaro, il valore assoluto di questo nostro immenso schermitore, anzi sciabolatore visto che questa è la sua specialità ed è sicuramente quella più difficile. La scherma, vale la pena di ricordarlo, è lo sport che ha regalato all’Italia il maggior numero di medaglie olimpiche, ben 120, ma resta uno sport ‘povero’ nel quale non girano ingaggi importanti e, soprattutto, poco conosciuto e valorizzato come meriterebbe. (Perini - a pagina sette)
CONTANO
Il 23 gennaio si è giocato una sfida molto importante per il futuro del calcio Dolo. I Biancogranata affrontavano la Marosticense e cercavano il riscatto dopo tre sconfitte consecutive. Una vittoria poteva significare molto in chiave salvezza. E la vittoria è arrivata grazie ad una bella rete di Alessio Mozzato, la prima stagionale. “Il goal lo dedico alla mia ragazza Eleonora, spero di poterne dedicare altri.” E’ un bel regalo in questa vigilia di San Valentino. Alessio, comunque, nonostante il ruolo di terzino di goal ne segna ogni stagione. “L’anno scorso ho chiuso a quota tre ed in passato ho toccato anche quattro reti in una stagione.” Un bel palmares per un difensore. Ci viene spontaneo chiedergli a chi si sente di assomigliare e lui che di fede è juventino, un po’ a sorpresa ci dice. “Un po’ m’ispiro a Ziege anche se mi piacerebbe assomigliare a Bale.” Il primo era un terzino tedesco che alla fine del secolo scorso ha giocato un paio di stagioni nel Milan di Zaccheroni ed ha anche vinto uno scudetto, il secondo è il terzino del Tottenham che ha segnato tre reti all’Inter a San Siro e che martedì sfiderà il Milan in Champion League. (Perini - a pagina cinque)
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AL VIA I LAVORI DEL ‘COMITATO PER IL CARNEVALE DOLESE 2011’
Comunicato Comunale Ufficiale. Si è chiusa con buona soddisfazione dell’Amministrazione Comunale la riunione svoltasi ieri sera (mercoledì 2 febbraio, ndr) in Municipio tra Associazioni del Volontariato, Sindaco e Giunta. Tema dell’incontro l’organizzazione, il 20 marzo prossimo, del ‘Carnevale dolese’. Molte le Associazioni, culturali e sportive, che hanno assicurato il loro contributo per l’allestimento di una domenica – evento da costruire sul binomio ‘Maschere e bambini’. Anche gli istituti scolastici Musatti, Lazzari ed Enaip hanno garantito piena adesione all’iniziativa: le scuole parteciperanno con diverse modalità per vivacizzare la giornata. Il centro storico sarà chiuso al traffico e i volontari stanno studiando forme di intrattenimento diversificate che punteggeranno tutto il paese. (a pagina due)
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Si sono poste le basi, ieri sera, per la costituzione di un apposito Comitato - in seno al quale siederanno esponenti delle Associazioni, il Sindaco, gli Assessori al Turismo, alla Cultura e allo Sport – che ogni mercoledì si riunirà nella Sala Giunta del Municipio per comporre il programma dei festeggiamenti. Mercoledì prossimo si dovrebbe conoscere il nome prescelto per il nuovo Carnevale dolese. Una ‘nascita’ che si preannuncia favorita dal sostegno di parecchi sponsor privati, già pronti all’apporto finanziario. ‘Il clima respirato ieri sera è stato di grande condivisione’ - spiega il Sindaco Mariamaddalena Gottardo ‘e con piacere ho ascoltato i rappresentanti delle Associazioni locali – ai quali va l’assoluto ringraziamento di tutta l’Amministrazione per la grande capacità di comprensione e di sostegno - pronunciare le parole “coraggio, cambiamento e speranza”. Parole’ conclude Gottardo - ‘che ben traduco-
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Carnevale di Venezia: una prestigiosa ispirazione per il carnevale dolese
(l.p.) Domenica scorsa si è svolta al cinema Italia la premiazione dei vincitori dell’edizione 2010 del Premio Letterario “La Seriola” HINC URBIS POTUS, promosso dalla Biblioteca Comunale di Dolo. La Giuria composta da: Antonio Prior, Giliola Bellistrazzi, Annalisa Bruni, Michela Guggia, Silvia Nardo, Cristina Rossi e Alberta Vicari ha esaminato complessivamente n. 335 racconti divisi fra Sezione P (scuole primarie) n. 5 elaborati, Sezione M (scuole medie) n. 181 elaborati, Sezione S (scuole superiori) n. 101 elaborati e Sezione A (adulti) n.48 elaborati. I racconti, inediti per essere ammessi al concorso, dovevano iniziare con la seguente frase: “Mia madre alzò gli occhi a guardare le stelle. Ce n’erano tante lassù. Le tremava leggermente la mano mentre ne sceglieva una. Puntò un dito.” (incipit del romanzo “Una stella di nome Henry” dello scrittore irlandese Roddy Doyle). Questi i vincitori. Per la Sezione P. “Le stelle” di Francesco Marcolini frequentante la classe 5^ dell’Istituto “Virgo Carmeli” di Verona e residente a Verona con la motivazione: Per la delicatezza delle immagini che con parole semplici e spontanee esprimono la positività della vita. Per la Sezione M. “La rosa d’inverno” di Cesare Bisantis frequentante la classe 3^ della Scuola Media Istituto “Don Bosco” di Padova e residente a Padova con la motivazione: Per lo
sviluppo originale dell’incipit, la costruzione narrativa efficacemente articolata con una scelta lessicale coerente con il genere “noir”. Di felice impatto anche il finale a sorpresa. Per la Sezione S. “Quella tenera follia che la gente chiama cielo” di Agnese Peretto frequentante la classe 4^ del Liceo Scientifico “Trissino” di Valdagno e residente a Valdagno (Vi) con la motivazione: Per la scrittura vivace ed incalzante e la prosa ricca di dettagli visivi. Si è molto apprezzata l’originalità e lo stile. Per la Sezione A. “Nella notte fredda di stelle” di Patrizia Girardello residente a Chioggia (Ve) con la motivazione: Per aver reso un drammatico fatto di cronaca con un intreccio di registri che vanno dal tono lirico a quello realistico. Ed exequo: “Fosso” di Francesco Lucenti residente a Dolo (Ve) con la motivazione: Per lo stile originale che descrive la realtà giovanile contemporanea con pochi asciutti flash in cui il dialogo fa da protagonista. La Giuria ha inoltre segnalato il racconto “Mia madre” di Benedetta Franzin frequentante la classe 5^ del Liceo Scientifico “San Luigi” di Eraclea e residente a San Donà di Piave (Ve). Nel corso della manifestazione sono stati letti, a cura dell’Associazione Culturale “Pro.Te.So” di Dolo, brani tratti dai racconti vincitori del Premio.
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2 • Do l o Sp o r t
ma che, comunque, deve spingerci a tirare fuori il meglio da tutti noi piuttosto che a metterci in gramaglie’. Giovedì 3 febbraio 2011 Completiamo l’informazione pubblicando la composizione del ‘Comitato per il Carnevale Dolese 2011’ che oltre al Sindaco e gli Assessori al Turismo, alla Cultura e allo Sport può contare sulla collaborazione di: Umberto Cogno, Pierluigi Donolato, Roberto Stradiotto (disponibilità da confermare), Marina Bonacina (Dolo scrive e dipinge, associazione culturale dolese n.52), Riccardo Benin (Mille Sogni, associazione di promozione sociale), Luca Galiazzo, Michele Campalto (Gruppo Remiero Rivierasco MiraOriago, associazione sportiva mirese), Andrea Bergamo e Nadia Martinello. E’ stata richiesta la presenza nel Comitato di un rappresentante della Pro Loco Dolo. Auguriamo un buon lavoro al Stefano Trovò Comitato.
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Eventi Dolesi
IL MIRAGE COMPIE TRENT’ANNI
Atmosfera ed eleganza. Luogo di ritrovo e di piacevole incontro, il Mirage - American bar è diventato da anni il punto di riferimento dolese. Incastonato nel salotto di Piazza dei Storti ha mantenuto costante negli anni quel fluido di sottile glamour che piace a chi si affida all’eleganza ed all’estro discreto per passare un po’ di tempo in piacevole compagnia. Per noi di Dolo Sport è diventato tappa fissa per le nostre più importanti interviste. Quando quel giovedì 11 febbraio del 1981 i fratelli Tassetto, all’epoca proprietari del locale, inaugurarono il locale alla presenza dell’allora sindaco Claudio Maschera e dell’assessore alla cultura Luciano Gino Poletto, forse non immaginavano che nel tempo il locale sarebbe diventato un punto di ritrovo e di tendenza della vita dolese e non solo. L’attuale proprietario Roberto Scaboro che all’epoca era dipendente e poi ne ha assunto la gestione ricorda come… “Siamo stati i primi a fornire un break veloce a mezzogiorno nel 1987 e ci siamo sempre distinti a livello di cocktail, il più classico si chiama come il locale ed è a base di frutta di stagione e spumante. Il locale è sempre stato apprezzato ed è frequentato da una clientela che non è solo locale ma che arriva anche da lontano, Bologna, Treviso, Padova e da tutta la Riviera del Brenta.” E’ stato un punto di riferimento anche per le serate musicali...
Padova e la sua cucina
E’ difficile ricostruire o trovare in qualche libro antico tradizioni e ricette della cucina Padovana; non si sa, se per incuria o mancanza totale, di queste ultime non c’è traccia. Certo si mangiava bene, special modo per chi ne aveva la possibilità, ma a tutt’oggi sembra più un ripescaggio tra le usanze delle altre province venete che il frutto di tradizioni tramandate nel tempo, forse perché l’invasione di studenti e ricercatori nell’università ha fatto in modo che quel poco di cucina tradizionale rimasta si adeguasse alla fame e alle tasche di quest’ultimi. Quindi le tagliatelle, il risotto ricco, gnocchi con il sugo dei vari spezzatini di carne, cavallo, asino, il bollito, e arrosti, ormai sembrano il ricettario di qualche vecchia trattoria che resiste fino alla morte degli ultimi fedelissimi clienti. Adesso infuriano gli snack o i vari tranci di pizza con contorno di tramezzini o Hamburger. Forse il Ruzante fu l’unico a scrivere del mangiare patavino ma la sua scrittura, appunto in “pavano” è di difficile traduzione e comprensione.
GITA
DEL
CROD
A
“Abbiamo iniziato con il piano-bar con sola musica, poi si è aggiunta anche la batteria e quindi siamo passati al vocale.” Proprio per ricordare quella prima giornata di trent’anni fa venerdì sera si è svolta una serata a sorpresa con la presenza dei primi musicisti che tutte le sere si esibivano al piano bar, Vanni Fabris e Gabriella Zanin. Il locale non è stato frequentato solo da tante gente comune ma anche da numerose celebrità, chiediamo a Scaboro di ricordarne alcune: “Ne sono passate tante. Ricordarle tutte non è facile. Mi viene in mente Yuri Chechi, Gerry Scotti, Enzo Iacchetti, Renzo Arbore al quale abbiamo dedicato un cocktail.” Ma forse quello più intrigante è stato un altro, ce lo vuole ricordare? “Si una mattina alle otto, appena aperto, vidi entrare Vasco Rossi che probabilmente era reduce da qualche serata. Mi chiese un bicchiere di latte. Fui sorpreso. Pensavo di essermi sbagliato. Ma dopo neanche dieci minuti mi chiese un doppio whisky. Allora fui certo fosse lui.” Lino Perini
Di sicuro si sa che la classe meno abbiente si nutriva di verdure e polenta; gli unici che mangiavano regolarmente carne e pollame erano i signorotti locali e i frati che oltre a coltivare vasti orti all’interno dei conventi, godevano delle prebende in cibo e altro da parte della borghesia proprietaria dei terreni su cui faticavano i contadini. Si segnalavano piatti di cacciagione dei colli, di funghi e tartufi, dell’antico e tutt’ora celebre prosciutto dolce di Montagnana, che rivaleggia tranquillamente con quelli di Parma e San Daniele. La polenta se di uso comune tra i poveri, per riempire lo stomaco, tra le classi più agiate era accompagnata agli spiedi di arrosto, con cacciagione, grigliate di braciole di maiale, vitello, castrato. La polenta con il sugo arrivò più tardi con la conserva di pomodoro, preparata morbida e fresca o asciutta e “brustolada”, e, oltre che in “tocio” con funghi, pesce fritto e baccalà cotto già dagli ebrei nel latte. Ma della cucina Ebraica a Padova parleremo nel prossimo numero. Le Ricette Bigoli con l’Anara Si dovrebbero usare dei bigoli fatti in casa al torchio ma potrete anche trovarli già pronti in qualche negozio
PALAZZO ROVERELLA
(l.p.) La Sezione Cultura del Circolo Ricreativo dell’Ospedale di Dolo ha organizzato un’interessante uscita il 26 febbraio prossimo con visita a Palazzo Roverella di Rovigo dal titolo: “L’Ottocento Elegante” per conoscere l’arte in Italia nel segno di Fortuny del periodo 1860/1890 e vedere e capire la società veneta ed italiana dell’impero. Il Palazzo rodigino ospita le opere di artisti importanti quali Boldini, De Nottis, Morelli, Michetti, Joris, Jacovacci, Rosati, Induno, Favretto, Mancini, Simonetti, Sciuti ed altri. Le iscrizioni da effettuarsi, entro il 15 febbraio, telefonando al numero 3391744289 prevedono un costo di euro 20 per i soci e di euro 22 per gli altri.
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specializzato, oppure spaghetti grossi va bene lo stesso. Vanno lessati nel brodo di cottura di un anitra, mentre il ragù per condirli viene fatto con il fegato, il ventriglio, e con le altre frattaglie dell’anitra stessa, fatte rosolare in abbondante burro con salvia. Scolati i bigoli si condiscono con il sugo e abbondante parmigiano, avendo l’accortezza di lasciarli un po’ umidi. Torresani di Torreglia Acquistate dei colombini già puliti e pronti per la cottura, farciteli con prezzemolo, salvia, rosmarino, bacche di ginepro, il tutto tritato con il loro fegatino e della pancetta di maiale. Cuocerli al forno bagnandoli con vino bianco e servirli con polenta morbida e il loro sugo. Pollo in fricassea Si prende un bel pollo tagliato a pezzi, lo si fa rosolare in un soffritto di olio, burro, pancetta, cipolla e rosmarino; si aggiunge un bicchiere di vino bianco, e un mestolo di brodo. Alla fine per rendere cremoso il fondo di cottura si aggiungono due tuorli d’uovo e il succo di un limone. Quest’ultima operazione va fatta con la padella lontana dal fuoco per evitare che l’uovo divenga frittata. La salsa deve essere bella densa. Francesco Danieletto
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Un caloroso saluto a tutti i lettori di Dolo Sport, sono Stefano Celegato attualmente allenatore dell’Arinese Calcio squadra che milita in Terza categoria. Quello che leggerete ha dell’incredibile, il giudice sportivo ha annullato una partita confermando i provvedimenti presi durante la stessa (ammonizioni ed espulsioni) complimentandosi addirittura con l’arbitro di turno Benito Rubino perché ha segnalato i suoi errori. La partita alla quale mi riferisco è Arinese - Bojon del 12 dicembre scorso, l’arbitro al 90° decreta quattro minuti di recupero (non 5 come puntualizzato dal giudice sportivo) e proprio allo scadere del 4° minuto ci concede una punizione dalla 3/4 offensiva. Un giocatore della squadra avversaria allontana volontariamente il pallone. Si fa presente che per lo stesso motivo poco prima ha espulso per doppio giallo il nostro capitano Cristian Carraro, l’arbitro estrae il cartellino giallo (non si sa bene a chi indirizzato). Riprendiamo il gioco con un traversone e Michele Martini in tuffo di testa insacca l’1 -a 0. Palla a centrocampo, loro calciano direttamente verso la nostra porta visto che il tempo a disposizione è abbondantemente scaduto e il direttore di gara con il triplice fischio termina l’incontro. A fine gara nello spogliatoio dell’arbitro viene modificato il referto con suggerimenti di un dirigente della società ospite su ammoniti ed espulsi. Il giovedì successivo su decisione del giudice sportivo la partita viene annullata gara da rifare, con quattro e dico quattro (non due come specificato dal giudice) squalificati dell’Arinese, il che ci ha complicato non poco la trasferta successiva di Pellestrina. Tutto questo creerà un precedente e si deduce che certi risultati non si decidono in campo ma a tavolino, quindi non disperate o gioite a fine gara al triplice fischio. Dell’orrore, errore arbitrale che ha causato tutto questo ci sono i complimenti del Giudice Sportivo e d’ora in poi risultati e classifiche si compilano il giovedì dopo il responso. Stefano Celegato
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4 • D o l o S p or t
A tutti i soci dell’Inter Club Riviera Nerazzurra, ma anche amici, conoscenti e simpatizzanti. La Coppa Campioni (proprio quella sollevata a Madrid) è in viaggio per l’Italia e farà tappa in Veneto dal 13 al 15 febbraio prossimo. Tutti potranno regalarsi una foto con la “famosa coppa con le orecchie” e allo stesso tempo fare beneficenza a Inter Campus e all’UNICEF. Ecco le tappe venete: Treviso, domenica 13 febbraio, Palazzo dei Trecento, Piazza dei Signori dalle ore 10 alle 20. Venezia, lunedì 14 febbraio, Cà Farsetti – Comune di Venezia dalle ore 12 alle
22. P Amul Agli a del co mail, macch Costo iscritt tutti g posto Inter Club, a Int Marti
di Lino Perini
Archiviato o quasi il discorso promozione in serie D con il Delta 2000 che ha portato a 15 i punti di vantaggio sulla Feltreseprealpi, si aspetta solo che la matematica regali la certezza per dare il via alla festa dei polesani, restano aperte molte altre situazioni. A cominciare dal secondo posto che vale i play-off e che vede in corsa sei squadre che sono divise da appena tre punti con continui scambi di posizione. Una lotta che si risolverà probabilmente solo nelle battute finali di questo campionato che domenica prossima non osserverà un turno di riposo come era stabilito ad inizio stagione perché si giocheranno le gare dell’ultimo turno d’andata previste il 19 dicembre 2010 e rinviate a causa delle abbondanti nevicate. Lotta accesa anche in coda, sia per evitare l’ultimo posto che significa retrocessione diretta e sia per evitare i play-out. Per l‘ultimo posto c’è da registrare l’impennata dell’Adriese che il 6 gennaio era ultima con 6 punti e poi ha collezionato quattro pareggi di seguito prima di conquistare la prima vittoria interna stagionale domenica scorsa contro il lanciatissimo Favaro. Con questi sette punti l’undici rodigino ha scavalcato in classifica il Rossano che pure domenica scorsa ha ottenuto un punto nella sfida interna contro la Piovese e, soprattutto, ha interrotto un digiuno di reti che durava addirittura dal 7 novembre 2011. Dieci partite intere più altri 22 minuti per complessivi 922 minuti, recuperi esclusi. il Rossano retrocede all’ultimo posto e lotterà con l’Adriese per cercare di non rimanerci mentre la lotta per evitare i play-out coinvolge Piovese, Favaro, Dolo RdB, Romano e Marosticense,
DA MASSIMO
MA CELLERI A & RO STI CCE RI A
IN VIAGGIO CON LA CHAMPIONS Per Inter Campus e con l’UNICEF
IL PUNTO D’ECCELLENZA
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e t i l E a i r e r Fio
(l.p.) Da due mesi ha lasciato l abbia fatto attività sportiva ha perché era lui che doveva Recentemente il dottor Orazio ‘Città di Mestre’ quale medico Gazzera. D’altronde il sessan decenni a Padova, dove ha cons 1975, si è poi dedicato alla me tenza. Acquisita la specializzazi Respiratorio ed in Medica del operato all’ospedale di Dolo Medica Generale ed al 1993 si responsabile dell’unità operativa stigiosi gli incarichi rivestiti da ciario regionale dell’AIA, comp italiana di sci di fondo, dal 1986 al 1990 ha ricoperto Maratone di Venezia. Ha seguito numerosi atleti, giusto p Zolt, Giorgio Vanzetta, Silvio Fauner, Manuela Di Cent fondo. Giovanni Evangelisti, Salvatore Bettiol, Manuela L atletica leggera. Simone Cercato, Mattia Nalesso e Chris Pagnin, Endrio Leoni e Marco Bui, campioni del ciclism con la motivazione... “persona che ha realizzato obiettivi de vanza che il loro impegno meritava.” Il nostro periodico l’esimio medico per il riconoscimento e per l’attività svolt
sempre che l’Adriese in crescita non riesca a sganciarsi sino a puntare ancora più oltre. Sembra, invece, possano ritenersi fuori dai giochi il Vittorio Veneto, per il secondo anno consecutivo vincitore della fase regionale della Coppa Italia, ed il Liapiave che ha sconfitto proprio i vittoriesi domenica scorsa facendo un importante passo in avanti. Il turno odierno regala il big match a Sottomarina dove i neroverdi cercheranno d’infliggere alla capolista la prima sconfitta stagionale per dare corpo ai sogni di secondo posto. Non sarà agevole la trasferta a Vittorio Veneto della damigella d’onore Feltreseprealpi. Cercherà di approfittarne l’Ardita Moriago che va a Marostica e, purtroppo, sembra aver ulteriori chances di risalita anche il Giorgione, reduce da tre vittorie consecutive, che ospiterà un Dolo RdB in un non brillante momento. Match spigoloso anche per il Ponzano a Piove di Sacco mentre la Miranese metterà alla prova la voglia di risalita dell’Adriese. Due sfide importanti in coda, il Favaro cercherà il riscatto ospitando il Liapiave mentre il derby vicentino fra Romano e Rossano vale molto più della rivalità paesana. Classifica Marcatori. Con 12 reti: Benetton (Liapiave,5) e Sabatini (Sottomarina,2); con 10 reti Santagata (Miranese,4); con 9 reti Finotto (Ardita); con 8 reti: Marangon (Delta 2000), Santaterra (Delta 2000, 2) e Ballarini (Sottomarina); con 6 reti: Niero (DoloRdB,2) e Nonnato (Delta 2000); con 2 reti: Ronchin e Silvestro (DoloRdB) e con una rete: Bellan, Fantin, Frempong, Martignon, Molin, Mozzato, Munaro e Palmieri (DoloRdB)
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ferito ad Orazio Previti
Calcio d’Eccellenza
IL
l’ospedale di Dolo ma qualunque sportivo a avuto modo di conoscerlo ed apprezzarlo a sancirne l’idoneità all’attività fisica. o Previti ha ricevuto il prestigioso premio sociale della società ciclistica Fausto Coppi ntenne medico messinese, trapiantato da nseguito la laurea in Medica e Chirurgia nel medicina dello sport con passione e compezione in Tisiologia e Malattie dell’Apparato llo Sport all’Università di Bologna ha poi dal 1980 al 1992 presso la divisione di sino alla fine dell’anno scorso in qualità di va di Medicina dello Sport. Numerosi e prea Previti: fiduciario della Fidal veneta, fidumponente dello staff medico della nazionale o l’incarico di responsabile sanitario della per citarne alcuni, ricordiamo: Maurilio De ta e Stefania Belmondo campioni di sci di Levorato e Giovanna Volpato, campioni di stian Galenda, campioni d nuoto. Roberto mo. Il premio mestrino gli è stato conferito egni d’interesse e che non hanno avuto la rileo e gli sportivi dolesi si congratulano con lta.
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GUSTO
DEI
GOAL
CHE
CONTANO
(da pagina uno) Alessio Mozzato è nato ventinove anni fa a Mestre ma attualmente risiede nel comune di Mirano e del calcio Dolo ha un’opinione davvero ottima. “Il presidente è una persona speciale e la società è sana.” Da cosa deriva questo incondizionato elogio? “Fui sorpreso dal presidente Volpe in occasione della prima gara di campionato della scorsa stagione. Avevamo appena perso per 6-1 in casa contro il Conegliano. Ci sentivamo schiacciati, demoralizzati ed umiliati eppure lui ci disse di non preoccuparci e di avere fiducia che alla fine avremmo fatto bene. Ci chiese di rimboccarci le maniche e ci invitò il venerdì seguente a mangiare fuori per risollevarci il morale.” In questa stagione le cose non vanno come vi aspettavate, cosa vi dice mister Minto? “E’ innegabile che tutti si aspettavano una crescita rispetto alla scorsa stagione. Purtroppo gli infortuni ci hanno penalizzato. il mister aspetta il rientro di tutti perché ha voglia di riuscire a farci giocare come aveva programmato all’inizio. C’è anche da dire che ultimamente abbiamo affrontato la seconda, terza e quarta del torneo e con la rosa ridotta non era facile fare di più. ma con Ponzano e Feltre meritavamo sicuramente di pareggiare.” Sembra che i tifosi, però, non abbiamo capito. C’è stato qualche rumors... “A me piace un pubblico caldo e se non criticasse vorrebbe dire che si accontenterebbe. Invece il tifoso dolese è giustamente ambizioso. Sapeva che la società si era impegnata per una stagione migliore delle ultime ed è naturale che se i risultati non vengono possa essere deluso. Però bisogna anche dire che quando c’è bisogno del sostegno è sempre molto presente. Ricordo ancora l’anno scorso quando ci giocammo la salvezza a Mestre contro l’Edo. Siamo scesi in campo con alcune assenze eppure in campo si sentiva l’incitamento costante, il coro. ‘Dolo, Dolo.’ Ci ha dato una carica speciale, l’adrenalina è salita alle stelle e ci ha aiutato a vincere e portare in porto la salvezza.” Ma cosa manca a questa squadra per togliersi dalle secche del fondo classifica? “Affrontare gli avversari sempre con l’organico ridotto non facilita. Abbiamo una rosa costituita da giocatori che hanno un bagaglio vincente e molta esperienza, penso in particolare a Martignon, dobbiamo ritrovarci e superare questa fase. Gli infortuni di Niero, Milan e Ronchin si sono verificati tutti nello stesso periodo ed a questo bisogna tener presente che Fantin ha bisogno di tempo per tornare ad essere quello di due anni fa. Con la rosa al completo possiamo e dobbiamo fare molto di più.” Ma andiamo ora a conoscere meglio Mozzato. Alessio è cresciuto nel settore giovanile del Padova che, ricordiamolo, aveva già svezzato Federico Molinari. Mozzato vi giocava quando la squadra era in serie A ed il suo tecnico fu Sabatini che ha allenato il Padova anche in serie B nelle scorse stagioni. A 18 anni passò al Rovigo in serie D dove ha giocato per la prima volta in prima squadra. Fu una stagione sfortunata con la retrocessione a fine campionato. Passò quindi al Martellago in Eccellenza ma in pratica non giocò mai a causa di un brutto infortunio. L’anno dopo il passaggio al Favaro dove è rimasto quattro stagioni e dove ha contribuito alla promozione in Eccellenza. La prima chiamata del Dolo RdB targato Salvagnin fu un piacere per Alessio che pure giocò poco perché chiuso nel suo ruolo sia da Fonti che dall’ex biancoscudato Molinari. A fine stagione la società fece presente la situazione difficile e diede ad Alessio la possibilità di scegliersi una nuova destinazione. Mozzato scelse Noventa padovana dove trovò Sebastiano Romano. Il primo anno fu positivo mentre il secondo fu devastante a causa della crisi societaria che colpì l’undici padovano. Tonicello lo richiamò nell’estate del 2009 e lui, memore della bella esperienza precedente, non esitò un solo istante ad accettare di tornare a Dolo. “Fu una scelta facile. Conoscevo la serietà della società, il gruppo e gli amici.” Ora, però, c’è questo nuovo traguardo da raggiungere, l’ennesima salvezza, come vedi la situazione? “Indubbiamente non sarà facile perché potrebbero servire anche 39/40 punti per salvarsi direttamente. Ma più che ai punti finali noi dobbiamo concentrarci partita dopo partita senza pensare alla quota che servirà.” Quali le avversarie da puntare per evitare i play-out? “Chiaramente Favaro e Piovese che sono le più vicine. Il Favaro si è ripreso alla grande dopo una partenza lenta grazie anche a Nicola Polato che conosco molto bene ed a Poles che Martignon ci ha detto essere molto bravo. Escluderei al momento il Liapiave che ha un organico superiore ma se dovesse trovarsi invischiato nelle sabbie mobili potrebbe fare la fine dell’Edo Mestre dell’anno scorso. Certe squadre quando hanno l‘acqua alla gola e non sono abituate a lottare sono più in difficoltà di altre.” Lasciamo andare Alessio ad allenarsi e confidiamo che mantenga fede al suo impegno iniziale, altri 2/3 goal da dedicare ad Eleonora e la salvezza da dedicare ai tifosi. Lino Perini
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Il Punto Sui Campionati Dei Dolphins
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Questa settimana hanno preso avvio anche gli ultimi campionati riguardanti le squadre dei Dolphins, ma andiamo per ordine. La squadra che milita in prima divisione attualmente occupa il 5° posto in classifica con due partite da disputare, giovedì 10 febbraio affronterà fuori casa la formazione del Galliera Veneta e solo una vittoria con la diretta concorrente potrebbe proiettarla nei primi quattro posti che permettono il passaggio ai play off, con possibilità di promozione alla categoria superiore. La squadra degli Under 19, a metà del girone di ritorno, occupa il secondo posto in classifica dietro la formazione dello JesoloSanDonà. Quattro squadre entreranno nei play-off per giocarsi il titolo provinciale e aspirare alla fase regionale. Attualmente sono cinque le formazioni che nel giro di pochissimi punti in classifica si giocano il passaggio alla fase successiva, oltre alle prime due sopraccitate anche le formazioni di Noale, dei Bears e del Santa Margherita (San Stino di Livenza). Under 17 open che penalizzati dall’età, tutti gli atleti sono un anno più giovane degli avversari, stanno effettuando un campionato di transizione cercando di maturare e di raccogliere maggiore esperienza possibile. Attualmente occupano l’ultimo posto in classifica ma nel girone d ritorno si punta a raccogliere qualche soddisfazione. Under 15 open, imbattuti e favoriti per il titolo regionale di categoria le cui finali si disputeranno a Dolo il 30 aprile ed il 1° maggio. Tra le avversarie più temibili, il Trento, il Casier, i mestrini del Papa Luciani e lo JesoloSanDonà. Gli allievi CSI hanno disputato la prima partita di campionato, dopo aver partecipato a vari tornei
PATTINAGGIO ARTISTICO
PASSIONE ALLE STELLE
Incontriamo Caterina Contin, reduce dal podio della Coppa Italia
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L’avevamo lasciata alla vigilia della Coppa Italia, pronta a indossare la maglia azzurra dopo la convocazione in nazionale: Caterina Contin (in foto con l’allenatrice Marta Colpo), da quell’appuntamento, è tornata vittoriosa, al di sopra delle aspettative della sua stessa allenatrice. A Forlì, il 15-17 ottobre scorsi, la diciannovenne atleta dolese è riuscita a salire sul podio, guadagnandosi il terzo posto e meritando i complimenti per l’ottima prestazione: il confronto era con pattinatrici provenienti da competizioni di livello europeo e mondiale, un’occasione per misurarsi con i migliori atleti europei e per dare luce all’eccellenza italiana. Nel pattinaggio artistico, infatti, i nostri campioni si distinguono sui podi internazionali, gra-
3 contro 3 tenutisi in varie località della provincia di Padova e Vicenza. Under 14 che occupa il secondo posto in classifica con una sola sconfitta, puntano a rifarsi nella seconda parte del campionato dove in palio ci sarà il titolo provinciale ed il passaggio alla fase regionale. Da sottolineare che la formazione under 14 che ha partecipato al Join The Game (3 contro 3) si è classificata al 4° posto provinciale, perdendo di tre punti la semifinale e al supplementare la finale per il 3° posto, ed è approdata alle finali regionali previste per fine marzo a Treviso. Under 13, questa formazione sta ammazzando il campionato, divari enormi con gli avversari, in questo fine settimana ha vinto 77-19 a Spinea. Nel Join The Game di categoria abbiamo piazzato le nostre formazioni al 3°, 4° e 6° posto perdendo di pochissimo le semifinali con le formazioni del Favaro, una delle più accreditate a livello regionale, ma accedendo con ben 3 formazioni (l’unica in provincia di Venezia) alla fase finale regionale. Esordienti che occupano il posto a metà classifica, sicuramente gli infortuni e le influenze non hanno aiutato questa formazione, ma ci sono ancora molte partite da disputare per poter riequilibrare la situazione. Aquilotti 2000, dopo una prima fase in perfetto equilibrio, anche la seconda è partita con una vittoria ed una sconfitta. Il gruppo sta amalgamandosi ed i 20 atleti del roaster devono trovare i giusti equilibri. La formazione degli Aquilotti 2001 invece sta portando a casa numerose vittorie, frutto di un tasso tecnico e fisico superiore alla media. Esordio in campionato per gli scoiattoli 2002/2003/2004 che pur perdendo con il Leoncino a Mestre hanno dimostrato un gran voglia e moltissimo entusiasmo. Sicuramente come società siamo molto soddisfatti della parte agonistica, che ci vede tra le prime società della provincia e del Veneto e con orgoglio notiamo interesse da parte di primarie società su alcuni nostri atleti, segno che la strada che abbiamo intrapreso è quella giusta. Roberto Don
zie a una preparazione rigorosa e a meccanismi di selezione particolarmente severi. “E’ molto faticoso arrivare a quel livello di competizione – conferma Caterina – ma una volta lì, è vero che l’Italia è in grado di dare un bel distacco. Peccato che le occasioni di partecipare a gare di elevato tenore non siano molto numerose, per i nostri atleti”.Sicuramente è stata una grande emozione gareggiare per la squadra azzurra: “Un’emozione positiva, quella che serve per darti la carica e concentrarti meglio sulla prova” – brilla fermo lo sguardo verde di Caterina, la sicurezza è quella che ormai conosciamo, mentre si infervora a raccontare uno sport che, inspiegabilmente, nel panorama italiano ha un posto da Cenerentola, poche risorse, scarsissime strutture e quasi nessuna visibilità mediatica. Appare evidente che il motore, nel pattinaggio artistico, è la passione: di quanti - atleti, allenatori, giudici – anche a livelli competitivi e professionali molto alti, si devono sostenere con le proprie forze. Malgrado un problema al ginocchio destro, un’infiammazione del tendine che l’ha tenuta ferma per tre mesi, la Contin, dello Skating Zelarino, è tornata ad allenarsi, preparandosi ai prossimi appuntamenti: a febbraio il raduno della nazionale, il primo maggio la partecipazione ai campionati regionali organizzati a Spinea (nel pattinodromo da poco ristrutturato), in vista dei Campionati Italiani di Roccaraso (L’Aquila), che si terranno a metà luglio. Tra un esame di chimica e uno di matematica. Piera Lombardo
dal sito www.venetogol.it
La redazione di Dolo Sport e tutti gli sportivi dolesi si uniscono al dolore della famiglia Gazzetta per la scomparsa di Ennio, indimenticata bandiera del calcio Mira, avvenuta giovedì 3 febbraio. Fratello di Giuseppe che è stato per qualche mese allenatore del calcio Dolo, Ennio Gazzetta (in foto) si è distinto per abilità e serietà nelle fila del calcio Mira risultando goleador di rara continuità. Negli anni settanta è stato fiero ma leale avversario del Dolo in tanti accesi e combattuti derby. Sentite condoglianze.
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VITTORIO CARRARA: LA SCIABOLA (da pagina uno) Ma andiamo a conoscere meglio l’Officina della Scherma di Scaltenigo, una vecchia palestra che lui ha affittato, sistemato e resa operativa in modo magistrale e dove è coadiuvato da Alessia Tognolli, non una qualsiasi visto che è campionessa mondiale di sciabola, titolo conquistato a Seul nel 2000. Gli chiediamo com’è nata l’idea. “Era uno dei miei obiettivi che mi prefissavo sia dal punto di vista sportivo che da quello della vita. A 50 anni ho smesso di lavorare e così ho potuto realizzare, circa tre anni fa, questo sogno che coltivavo da sempre. Negli ultimi quindici anni avevo smesso di ‘tirare’ ma avevo sempre presente quello che mi diceva il maestro Di Rosa che è stato per me, oltre che un tecnico, un padre ed un maestro di vita.” Ma perché Officina? “Perché volevo dare l’idea del lavoro artigianale, della fabbrica che crea e fa crescere e così ho pensato ad un logo che rappresentasse bene questo e come si vede c’è una sciabola che esce da due ingranaggi.” Vittorio Carrara è nativo di Bergamo, ha 54 anni, ma da quando la famiglia si è trasferita per lavoro, vive a Marghera. Nella sua Officina, a proposito siamo rimasti piacevolmente sorpresi nel vedere che gli allievi lo hanno salutato sistematicamente sia quando sono arrivati e sia quando sono usciti dalla palestra in una forma di rispetto e di educazione molto rara al giorno d’oggi, si allenano e si preparano 45 schermitori, compresi i Master, di cui una ventina di età molto giovane. Provengono da tutta la Riviera e dal Miranese. Dimenticavamo una cosa importante, Carrara allena ed ha portato a risultati strabilianti anche Stefano Salmaso, un ragazzo disabile che è costretto a gareggiare su una sedia a rotelle. La palestra è dotata di una struttura adatta alle esigenze di Stefano, per la verità abbiamo condotto l’intervista col maestro seduto proprio sulla sedia predisposta per Stefano. Carrara ci diceva che spesso i ragazzi sfidano Salmaso in gare su sedia e soccombono al compagno. A livello di risultati da evidenziare due atlete di cui sentiremo molto parlare in futuro sono la miranese Carlotta Barugolo giunta seconda ai campionati italiani nella categoria Giovanissimi e Beatrice Dalla Vecchia di Noale su cui punta molto Carrara e che è certo potrà avere un futuro, come la sorel-
È
ENERGIA PURA
la minore Sofia. Ci viene spontaneo ora chiedergli come gli è nata la passione per uno sport meno pubblicizzato di altri: “Quando ci siamo trasferiti a Marghera mia madre voleva che m’integrassi con l’ambiente e mi portò al Centro Coni di Mestre dove alla fine venni ‘catturato’ dal maestro Livio Di Rosa. Confesso che per sei mesi non volevo andarci e mia madre mi portava di forza, poi non ho più smesso.” Quali le caratteristiche della sua specialità? “Senz’altro la destrezza, l’armonia, la plasticità e la velocità. Negli anni trenta/quaranta le scuole di scherma erano considerate d’élite e le palestre erano annesse alle scuole di danza. In effetti nella sciabola i movimenti sono molto particolari ed un vecchio detto popolare arabo recita ‘Non dare mai una spada in mano a quell’uomo che non sa danzare.’” Tornando alle origini di Vittorio Carrara non si può dimenticare che è cresciuto e si è allenato per anni nel circolo scherma mestrino che per alcuni decenni è stato fra i più importanti d’Italia e, quindi, del mondo. Vi sono cresciuti atleti del valore di Fabio del Zotto che vinse le Olimpiadi di Montreal del 1976 e con lui campioni come Andrea Borella, Mauro Numa, Dorina Vaccaroni, Andrea Cipressa, Francesca Bortolozzi e Matteo Zennaro. Fra l’altro Mauro Numa spesso si va ad allenare a Scaltenigo nell’Officina di Vittorio. E’ cambiata la sciabola da quando gareggiava lei? “C’è stata un’evoluzione. Uno sciabolatore oggi dev’essere un atleta completo ma dal punto di vista tecnico non ci sono stati mutamenti. E’ cambiata solo la dinamica di una disciplina che, peraltro, ha sempre avuto una velocità di esecuzione elevata. Un tecnico francese ha detto che la sciabola è una partita di scacchi giocata a trecento all’ora. La sciabola è energia pura.” Per finire questa simpatica chiacchierata gli chiediamo cosa chiede ai suoi allievi. “Prima di tutto chiedo ai ragazzi di divertirsi, di cercare di migliorarsi sempre e di vivere la disciplina senza pressione. Tant’è vero che non sono obbligati a fare le gare. Le fanno solo se sono convinti e pronti per affrontarle nel modo giusto.” La sciabola è sport affascinante e completo ma, soprattutto grazie al maestro Carrara, una scuola di vita e di educazione, un trampolino di lancio per nuovi ed importanti successi di ragazzi veneti. Lino Perini
DONAZIONI IN CALO
Manca il sangue e l’Avis Riviera del Brenta è notevolmente preoccupata. Ne parla Francesco Bosello della sezione Avis Riviera del Brenta: “Ho appena conosciuto i dati relativi alle donazioni del mese di Dicembre, che purtroppo non sono per nulla soddisfacenti. Anche dicembre, purtroppo, si chiude con un saldo negativo rispetto al 2009. Infatti, nel 2010 abbiamo registrato un calo di ben 130 donazioni di sangue. Le cause possono essere molteplici, ma sicuramente incide anche la difficile situazione economica che il
nostro Paese sta attraversando. Sempre più difficile, - sottolinea Bosello - per i donatori che prestano attività lavorativa, avere la giornata per potersi recare al Centro Trasfusionale. L’ obiettivo che la Regione Veneto si era prefissata, per rispondere alle richieste degli Ospedali della Regione, prevedeva un aumento del 3% delle donazioni; noi abbiamo registrato un calo di oltre il 3%. Se persiste tale situazione, non sarà lontano il giorno in cui nei nostri ospedali mancherà il prezioso liquido che può aiutare la scienza medica a guarire i nostri ammalati.” E’ un grido d’allarme che deve far riflettere. Bosello infine ricorda: “Credo sia
A L S E TA C C I O
opportuno ricordarlo a tutti i cittadini invitandoli alla donazione. Nel caso di difficoltà nel recarsi al Centro Trasfusionale, al piano terra dell’edificio n. 3 di Via XXIX Aprile, 2 ,ricordiamo che la donazione può essere effettuata anche la seconda domenica di ogni mese che, per il corrente mese, ricorre il 13 Febbraio, con orario dalle ore 8 alle 11” Si ricorda, anche che la raccolta di sangue e di emocomponenti avviene dalle ore 8 alle 9.30 con accesso libero dal lunedì al sabato e per le autodonazioni ci si può recare dal lunedì al venerdì dalle ore 11 alle 12.30 Lino Perini
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Periodico del Club Biancogranata Ass. Culturale Senza Scopo di Lucro Iscritta allʼAlbo delle Associazione Dolesi n. 103 Premio Pro Loco Dolo 2010 Autorizzazione del Tribunale di Venezia n. 1422 del 22 maggio 2002 via A. Manzoni, 18 - Dolo (Ve) Tel. 041412598 redazione@dolosport.it - Per la pubblicità su questo periodico 041412598
In Redazione: Matteo Bellomo, Mauro Poletto, Marino Salviato e Stefano Trovò Hanno collaborato: Piera Lombardo, Francesco Danieletto, Stefano Celegato, Riviera Nerazzura, Roberto Don, Chiuso in redazione giovedì 10 febbraio 2011
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