DomusGaia Paper - Issue 01

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DomusGAia Paper — September 2013

Issue I — pag. 01

first year

Projects — p. 4

Domusgaia Paper Issue 1, First year — Sept. 2013

24 pages of — wood, buildings, projects, future, heart

A magazine for sustainable living



DomusGAia Paper — September 2013

Issue I — pag. 03

Index

24 pages of wood, buildings, projects, future, heart

Index

DomusGAia Paper

articles

a magazine for sustainable living — SETTEMBRE 2013

001 —

Projects

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research

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research

DomusGaia srl Bioedilizia Sede Legale P.zza Mazzini n°1 I–33019 Tricesimo (Ud) Sede Operativa Via Zanini I–33010 Cassacco (Ud) tel. +39 0432 855055 email: info@domusgaia.it web: www.domusgaia.it

004 — projects 005 — research 006 — projects 007 — projects 008 — research 009 — projects 010 — projects 011 —

research

p. 04 — Nuovo concept di ufficio dall’architettura minimalista firmato DomusGaia p. 06 — Tecnologia X-lam, la scelta vincente nelle costruzioni DomusGaia p. 07 — Nuova parete per casa passiva: una tecnica innovativa che DomusGaia presenta al II convegno PassivHaus p. 08 — Il futuro dell’architettura p. 10 — Perché è importante la certificazione CasaClima p. 11 — DomusGaia, una realtà che investe sulla ricerca tecnologica p. 12 — DomusGaia realizza la casa Vastu p. 16 — L’importanza del Blower Door Test p. 17 — DomusGaia, oltre alla qualità della certificazione grande cura per il light design e per le ambientazioni esterne p. 18 — 75mila euro di contributi a fondo perso per le case DomusGaia ad alta efficienza energetica p. 19 — Terreni edificabili in location suggestive: le proposte DomusGaia

NEWS 012 —

research

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research

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research

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research

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research

p. 20 — Il protocollo ThermaVent per una casa… Rinnovabile p. 20 — Fonti rinnovabili per riscaldare, raffrescare, deumidificare p. 20 — Isopassiv isolare naturalmente con i fiocchi di cellulosa p. 20 — Protocolli di domotica per il risparmio energetico p. 21 — Certificato CasaClima alla prima casa che beneficia del Fondo Provinciale 2011 p. 21 — SunHome: dal sole tutta l’energia utile alla casa


DomusGAia Paper — September 2013

Issue I — pag. 04

PROJECTs

PROJECTs — Nuovo concept di ufficio dall’architettura minimalista firmato DomusGaia. DG Paper — art. 001

Photo: — Matteo lavazza seranto


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Issue I — pag. 05

La Minimal Art è la principale tendenza che negli anni Sessanta fu protagonista del radicale cambiamento del clima artistico, caratterizzata da un processo di riduzione della realtà, dall’antiespressività, dall’impersonalità, dalla freddezza emozionale, dall’enfasi sull’oggettualità e fisicità dell’opera, dalla riduzione alle strutture elementari geometriche. Il termine fu coniato nel 1965 dal filosofo dell’arte inglese Richard Wollheim. Egli parla di “riduzione minimale”, ma nel senso del contenuto artistico, relativamente a lavori dove entrano in gioco oggetti al limite indistinguibili dalla realtà quotidiana, oppure forme ed immagini con valenze anonime e impersonali, citando da un lato i ready made di Duchamp, che sono un punto di riferimento fondamentale per quello che riguarda la componente concettuale di ogni operazione riduzionista e dall’altro Reinhardt, dal quale trae l’aspetto relativo alla riduzione purista della pittura e la sua concezione dell’arte per l’arte”, tesa all’eliminazione di tutto ciò che viene percepito come essenziale. Il progetto ispirato al minimalismo è costituito da grandi volumi geometrici, da unità elementari primarie, monolitiche, distinte da forme rettangolari e simili da elementi organizzati in strutture aperte e sequenze seriali. I materiali utilizzati, spesso “Ready made” sono di tipo sia industriale che edilizio come i pannelli di legno X-Lam, grandi lastre di vetro, superfici in legno, elementi in acciaio e rivestimenti in intonaco, resine e strisce luminose strettamente connessi alla forma e ai colori che coincidono con quelli del materiale stesso oppure si riducono al bianco e al grigio. L’installazione degli elementi pavimento e pareti è in diretto rapporto con lo spazio espositivo in modo da coinvolgerlo come componente stessa del lavoro artistico: all’assenza, o riduzione minimale delle relazioni interne, si contrappone l’esperienza delle relazioni esterne fra spazio e oggetti. In questo caso però non è più solo un procedimento industriale, come accadeva nella Minimal Art, che sottrae la mano dell’artista e dell’ “artigiano” nel procedimento costruttivo ma bensì è un’appassionante fusione tra l’esecuzione perfetta del procedimento industriale sapientemente completata dalla mano dell’artista e dell’ “artigiano”. Questa nuova realizzazione è una struttura costruita esclusivamente con materiali sani, scelti secondo il loro effetto sul nostro corpo, traspiratni, con elevata interzia termica ed altissimo comfort abitativo. Oltre ad essere molto isolata dal freddo ma anche dal caldo diversi accorgimenti aumentano le prestazioni termiche come i vetri fissi con triplo vetro esterno selettivo. Essendo esposto ad un clima piuttosto rigido d’inverno e molto caldo d’estate, l’involucro della casa è stato progettato con grande inerzia termica per resistere ad entrambe le situazioni. Ad agevolare infatti il basso consumo energetico è soprattutto la costruzione in legno, coibentata in modo corretto, con una massa interna sufficientemente dimensionata, atta a consentire l’accumulo il più possibile allungato di “freschezza”.

La combinazione del pannello X-Lam con l’isolante in fibre di legno morbide e con un pannello in fibre di legno ad altissima densità, determina un’alta capacità massica e un’alta capacità di accumulo termico, presentando contemporaneamente un basso indice di conduttività termica. Anche nel tetto, che è la parte più esposta dell’edifico alle intemperie poiché in inverno è esposto ai venti freddi e in estate l’apporto solare insiste per molte ore, grazie al pannello X-lam isolato con fibre naturali quali la cellulosa priva di boro determina un’ottima capacità isolante per proteggere dal freddo e un elevato sfasamento e smorzamento per proteggere dal caldo. Inoltre, al fine di evitare il surriscaldamento dei materiali che compongono la copertura è stata impiegata una particolare guaina riflettente per abbattare l’irraggiamento solare. Inoltre una centrale di regolazione bioclimatica gestisce gli apporti energetici gratutiti in modo automatico e secondo le necessità dell’edificio, è quindi la domotica con una speciale declinazione bioclimatica a decidere dove destinare l’energia prodotta dal fotovoltaico e dal solare termico. Un sistema di ventilazione a doppio flusso con recupero di calore ad alta resa estrae l’aria viziata dagli ambienti di lavoro, prima di essere espulsa all’esterno, attraversa uno scambiatore dove cede il suo calore all’aria immessa, dall’esterno, negli uffici. Quest’ultima, prima di essere immessa nell’ufficio, passando nello scambiatore, viene filtrata e recupera oltre il 90% del calore dell’aria espulsa, periscaldandosi. In questo modo chi lavora beneficia di aria sempre fresca, filtrata, temperature uniformi e umidità controllata, oltre che di bassissimi consumi energetici.


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Issue I — pag. 06

research

Research — Tecnologia X-lam, la scelta vincente nelle costruzioni DomusGaia. DG Paper — art. 002

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La struttura delle case DomusGaia è un pannello multistrato composto interamente in legno massiccio ad assi incrociati auto bilanciato più brevemente chiamato X-lam. L’incollaggio di strati longitudinali e trasversali riduce gli assestamenti ai quali può essere sottoposto un legno comune. Il sistema di costruzione degli edifici DomusGaia rappresenta un importante progresso nel settore delle costruzioni. In particolare tutta la struttura portante degli edifici DomusGaia è in legno portante monolitico lamellare. I singoli pannelli vengono tra loro incollati con gli assi incrociati: ciò significa montare i pannelli in modo tale che gli strati di legno abbiano gli assi delle venature posti in direzione orizzontale e verticale a strati alternati, minimizzando così gli assestamenti naturali che il legno altrimenti avrebbe. Tramite questa tecnologia si soddisfano i requisiti per un materiale da costruzione solido, affidabile e duraturo, utilizzato anche per strutture imponenti. Il risultato è un elemento massiccio da costruzione con grandi caratteristiche strutturali che al contempo isola il calore, risponde alle normative antincendio, offre un elevato isolamento acustico e può essere montato rapidamente “a secco” con un effetto positivo sul benessere delle persone. La lavorazione avviene tramite attrezzature con tecnologia a controllo numerico e con sistema di selezione e verifica ai raggi X. La tecnologia di costruzione delle case DomusGaia è conforme ai più severi requisiti ecologici e tecnici degli Enti Europei competenti.

I vantaggi Struttura massiccia: elevato isolamento termico, elevata protezione antincendio rei 30 – 90, struttura portante, elevata massa con capacità di accumulo del calore, elevata stabilità. Indeformabilità: incollaggio multistrato a fibratura incrociata, azione del disco di irrigidimento, non ha gli assestamenti del legno comune. Comfort abitativo: la temperatura delle superfici è prossima alla temperatura ambiente, regolazione dell’umidità dell’ambiente senza l’uso di freni al vapore, elevato isolamento acustico.

01–03 Montaggio pareti X-lam

Brevi tempi di costruzione: montaggio rapido e asciutto, possibilità immediata di carico. Qualità a vista: abete rosso, larice, pino bianco, cembro e douglasia con piallatura, levigatura o spazzolatura. Ottimizzazione degli spazi: ottimizzazione del volume degli spazi grazie agli spessori sottili degli elementi. Prefabbricazione: struttura a costi convenienti grazie alla prefabbricazione dell’intera parete inclusi l’isolamento, l’installazione e la facciata a cura dell’azienda DomusGaia. Oscillazione minima delle temperature: proprietà eccellenti di accumulo e isolamento proteggono gli ambienti dal surriscaldamento estivo.

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Issue I — pag. 07

research

Research — Nuova parete per casa passiva: DomusGaia presenta al II convegno PassivHaus l’innovativa tecnica per le case passive. DG Paper — art. 003

Caratteristiche termiche e dinamiche: parete con cellulosa Simbolo T Descrizione Periodo per il calcolo dei parametri dinamici U.M. h Valore 24 Simbolo Descrizione U.M. Valore

|Y66,12| Trasmittanza termica periodica [W/(m2 - K)] 0,002

Simbolo Descrizione U.M. Valore

U Trasmittanza termica in regime stazionario [W/(m2 - K)] 0,109

Simbolo Descrizione U.M. Valore

ƒl Fattore di smorzamento % 98,6%

Simbolo Descrizione U.M. Valore

ƒs,l Ritardo o Time shift h 26,51

Anche per il tetto è previsto un isolamento efficientissimo costituito da cellulosa (priva di boro) in spessore pari a cm 39 con prestazioni isolamento eccezionali sia dal punto di vista invernale con un coefficiente U di 0,103 W/mqK che dal punto di vista estivo con valori di protezione dal caldo per sfasamento di 22,05 ore e di smorzamento del 96,1 %.

Caratteristiche termiche e dinamiche: copertura in X-lam e cellulosa Simbolo T Descrizione Periodo per il calcolo dei parametri dinamici U.M. h Valore 24

La casa passiva è la casa del futuro, l’obiettivo imposto dalla Comunità Europea secondo dove nel 2020 le nuove costruzioni dovranno essere passive, è concreto e realizzabile già oggi grazie alle innovazioni tecniche, ai prodotti ed agli strumenti a disposizione, e in Friuli Venezia Giulia, grazie alla maturità delle competenze già consolidate sul territorio. Questo quanto è emerso dal Secondo Convegno Passivhaus del FVG, che si è tenuto lo scorso 4 luglio a Palmanova, nella sala gremita del Teatro Gustavo Modena. La casa passiva (Passivhaus secondo il termine originale di lingua tedesca) è un’abitazione che assicura il benessere termico senza o con una minima fonte energetica di riscaldamento interna all’edificio. Questi edifici vengono detti passivi perché la somma degli apporti passivi di calore dell’irraggiamento solare trasmessi dalle finestre e il calore generato internamente all’edificio da elettrodomestici e dagli occupanti stessi sono quasi sufficienti a compensare le perdite dell’involucro durante la stagione fredda. Queste prestazioni si ottengono con una progettazione molto attenta, specie nei riguardi dell’apporto energetico (gratuito) del sole, con l’adozione di isolamento termico ad altissime prestazioni su murature perimetrali, tetto e superfici vetrate e mediante l’adozione di sistemi di ventilazione controllata a recupero energetico.

Costruire edifici a ridottissimo fabbisogno energetico è ormai necessario, per di più è la direttiva europea 2010/31/UE a stabilire che dal 2020 tutte le nuove costruzioni dovranno essere “a energia quasi zero”, norma che l’Italia non ha ancora recepito, cosicché gli esempi virtuosi risultano frutto di iniziative non subordinate all’osservanza di una specifica indicazione normativa ma della volontà dei cittadini. Al II Convegno sulle Case Passive l’Ing. Fistarol Federico ha illustrato il sistema di costruzione utilizzato da DomusGaia. Il sistema parete è costituito da parete in legno X-Lam in spessore cm 10,00 sulla quale vengono applicati due isolamenti, il primo in fiocchi di cellulosa (priva di boro) e il secondo in fibra di legno per rispettivi 35 + 6 cm per uno spessore complessivo di 51 cm. Il risultato sono delle prestazioni eccezionali sia dal punto di vista invernale con un coefficiente U di 0,109 W/mqK che dal punto di vista estivo con valori di protezione dal caldo per sfasamento di 26,51 ore e di smorzamento di 98,6%.

Simbolo Descrizione U.M. Valore

|Y66,12| Trasmittanza termica periodica [W/(m2 - K)] 0,004

Simbolo Descrizione U.M. Valore

U Trasmittanza termica in regime stazionario [W/(m2 - K)] 0,103

Simbolo Descrizione U.M. Valore

ƒl Fattore di smorzamento % 96,1%

Simbolo Descrizione U.M. Valore

ƒs,l Ritardo o Time shift h 22,05

Insomma, come ha detto Franscesco Nesi, direttore di Zephir, in apertura del convegno, relatà di eccellenza in merito alle case passive ci sono non solo a livello europeo ma anche, nello specifico, sul territorio regionale. L’Assessore regionale alle infrastrutture, mobilità, pianificazione territoriale e lavori pubblici Mariagrazia Santoro ha concluso apprezzando la vetrina di professionisti, aziende e progetti che sperimentano la casa passiva e affermando che la nostra regione, come laboratorio di eccellenze sul tema della casa, ben rappresenta questa innovazione.


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Issue I — pag. 08

projects

projects — Il futuro dell’architettura. DG Paper — art. 004

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Casa Jecobs, Wisconsin 1944–1948 “Emiciclo solare” (Vista interna del soggiorno) Villa mono familiare (Progetto DomusGaia) Villa mono familiare (Progetto DomusGaia)

Nel dibattito contemporaneo è andata via via radicandosi sempre di più l’idea di una architettura sostenibile, di un modo di costruire moderno e veloce che renda sempre migliore la qualità della vita all’interno degli edifici e che permetta un considerevole risparmio energetico. Di fondamentale importanza sembra essere diventato il rapporto con il sito, con la natura circostante, considerando con attenzione l’orientamento dell’edificio, lo studio dei venti, e le caratteristiche climatiche del territorio. Tutte particolari attenzioni che, con il tempo hanno legittimato il conio di prefissi quali “Bio” davanti ad Architettura come a nobilitare qualcosa di nuovo. Tutti questi aspetti invece, sono stati sempre ed ampiamente considerati dalla vera architettura, che senza bisogno di specifiche particolari, o rafforzativi di alcun genere, ha sempre tenuto conto dei suddetti aspetti ecologici ed ambientali integrandoli nella composizione. Molti di questi aspetti arrivano a noi da un recente passato, nella storia dell’architettura moderna infatti ritroviamo il “seme” primigenio che ha dato vita a queste idee, ossia l’architettura organica, sviluppatasi negli anni 30 in nord America ad opera di un maestro assoluto e straordinario dell’architettura quale Frank Lloyd Wright. Questo movimento si prefiggeva quale obbiettivo di riacquisire uno stretto legame tra l’uomo e la natura circostante, tra l’uomo e l’ambiente costruito. Pilastri del movimento organicista sono infatti l’armonia tra l’edificio e l’ambiente in cui si trova, il rapporto tra interno ed esterno, un continuo dialogo con il contesto e la natura del sito, dove l’ambiente diveniva parte della casa e la casa parte integrante dell’ambiente.

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Anche dal punto di vista planimetrico i principi dell’architettura organica danno importante contributo allo sviluppo del movimento moderno, le stanze chiuse perdono di significato, in favore di ambienti più ampi e comunicanti, in un continuum spaziale e, le aperture verso l’esterno si fanno più grandi, permettendo alla luce naturale di entrare in tutti gli ambienti. L’utilizzo di materiali naturali è anch’esso di fondamentale importanza, tra i principi cardine del movimento vi è l’uso del legno, della pietra, del vetro , e dei mattoni, ma anche la cura e lo studio dell’orientamento dell’edificio, dello sfruttamento del calore del sole ,d’inverno, tramite l’utilizzo di grandi superfici vetrate e dello sfruttamento dell’ombreggiatura e del verde per assicurare un clima più fresco nei mesi estivi.

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Anche tecnologie di raffrescamento e riscaldamento a pavimento trovano una prima sperimentazione in alcune opere di Wright, con circa 60 anni di anticipo rispetto alla “Bioclimatica” di oggi. Molti gli esempi di architettura costruita di quegli stessi anni sono pervenuti a noi , uno fra tutti è la casa Jecobs, di Frank Lloyd Wright, detta anche Emiciclo solare, dalla particolare forma planimetrica ad emiciclo, completamente aperta a sud con grandi vetrate e, protetta a nord da una collina di rinterro che la scherma dai venti freddi dell’inverno; oppure la stessa e ancora più famosa casa Kaufmann, nota come la casa sulla cascata, dello stesso Wrigth. Vi sono anche esempi italiani di architettura organica che, dal pensiero wrightiano hanno preso spunto, la più recente casa Ottolenghi di Carlo Scarpa ha in se molte attuali intuizioni, la mimesi con il sito in qui si trova, il tetto a terrazzo, come una piazza con vista sul lago di Garda, il rapporto e lo stretto legame con il verde circostante, il suo straordinario inserimento nel paesaggio. Parlare oggi di discipline quali la Bioarchitettura, la Bioclimatica e la Bioedilizia sarebbe pressoché impossibile senza conoscere a fondo il forte legame che lega queste tematiche alla storia dell’architettura moderna e allo stessa architettura organica. Il parallelismo tra il dibattito contemporaneo sull’architettura sostenibile è dunque assolutamente praticabile e, come si è visto, anche in molte opere di importanti esponenti dell’architettura del novecento, tali tematiche e tecniche erano assolutamente note e integrate nei loro progetti, se pur con degli ovvi limiti tecnologici che a distanza di sessanta anni sono stati superati. Si può dunque parlare di una architettura da sempre assolutamente consapevole di questi aspetti, che si sono smarriti nel tempo con la realizzazione di opere più edili che architettoniche in senso stretto, più speculative che di alto valore qualitativo. Il segreto è, oggi, non disperdere l’insegnamento dato dalla storia dell’architettura moderna e in particolare dalla architettura organica, ma renderlo pratica quotidiana nel lavoro dell’architetto e degli stessi costruttori, arricchito da quella capacità ed efficienza tecnologica che oggi abbiamo a disposizione.

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Villa monofamiliare (Progetto DomusGaia) Ampliamento di villa esistente con piscina interna (Progetto DomusGaia) Trifamiliare in Borgo Verde a Susans di Majano (UD) Villa mono familiare (Progetto DomusGaia redatto da Architetto Claudio Degano)


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Issue I — pag. 10

research

Research — Perché è importante la certificazione CasaClima DG Paper — art. 005

Fonte portale CasaClima 2013

La certificazione CasaClima è sinonimo di qualità e trasparenza. La valutazione energetica dell’edificio da parte dell’Agenzia CasaClima, in quanto ente di certificazione pubblico ed indipendente, non coinvolto nel processo edilizio, rappresenta una garanzia per i committenti e gli utenti. Progettare e realizzare delle case significa innescare processi che interessano più generazioni e che non inf luenzano solo il costo di mantenimento e di gestione. La scelta di idonei materiali, tecnologie e sistemi impiantistici permette la realizzazione o riqualificazione di abitazioni a bassissimo consumo energetico che offrono, contemporaneamente, un elevato comfort termico e il rispetto dell’ambiente. Per un risultato che soddisfi gli abitanti è indispensabile soprattutto la cura dei singoli dettagli. I seguenti principi devono trovare applicazione ed esecuzione nella realizzazione di una CasaClima: 1. Ottima coibentazione 2. Involucro possibilmente compatto

Vantaggi di una CasaClima Chi si orienta verso una CasaClima di nuova costruzione o un risanamento secondo i criteri CasaClima può contare su numerosi vantaggi che riguardano sia la qualità della vita che l’aspetto economico, perché una CasaClima ha costi energetici molto ridotti. Last but not least, CasaClima è anche una risposta all’irrefrenabile fame di energia che caratterizza l’umanità intera, e che comporta il consumo delle ultime riserve fossili. CasaClima è infatti tutela quotidiana dell’ambiente, che porta vantaggi al pianeta terra ed al portafoglio. Sono almeno 7 le ragioni per scegliere una CasaClima, perché essa garantisce consapevolezza energetica, comfort, tutela dell’ambiente e del clima, salute, risparmio, assenza di difetti edili ed una rivalutazione dell’immobile.

3. Evitare i ponti termici 4. Garantire la tenuta all’aria 5. Ridurre le perdite per ventilazione

3. Amica dell’ambiente e del clima

6. Uso passivo dell’energia solare 7. Ottimizzazione della produzione del fabbisogno energetico rimanente L’Agenzia CasaClima, come ente terzo non coinvolto nella progettazione o realizzazione, tutela gli interessi di chi prende in affitto o acquista una casa o un’abitazione perché è un ente di certificazione indipendente. Il marchio CasaClima ha goduto fin dall’inizio di ampio favore nella pratica edilizia ed è diventato, anche a livello nazionale, un vero e proprio catalizzatore per un costruire energeticamente efficiente e sostenibile. CasaClima si è nel frattempo consolidato, e oggi è uno dei marchi energetici leader in Europa. Per valorizzare l’immobile viene consegnata, oltre al certificato CasaClima, anche la targhetta CasaClima. Questa targhetta è diventata simbolo di comfort ed efficienza energetica. Solo chi supera tutte le prove di verifica e garantisce il rispetto dello standard CasaClima riceve questo simbolo di alta qualità. Va ricordato che il sistema di certificazione CasaClima garantisce competenza e indipendenza. Chi riceve il certificato CasaClima con la relativa targhetta ha la sicurezza che un ente terzo ha eseguito i controlli necessari per classificare l’edificio secondo i criteri di consumo energetico, comfort ed ecologia. Questi controlli comprendono l’esame attento del progetto, verifiche in cantiere ed analisi finale. In questo modo il committente dell’immobile ha la sicurezza che, col termine dei lavori, è stata eseguita una verifica finale che attesta la qualità energetica e di comfort realizzata. Basso consumo

Gli impianti di riscaldamento sono una delle maggiori fonti di inquinamento atmosferico. Una CasaClima A permette di risparmiare l’80% di energia rispetto ad un edificio tradizionale, e di ridurre proporzionalmente l’emissione di sostanze inquinanti nell’aria. Vengono infatti ridotte non solo le emissioni di polveri sottili, ossido di carbonio, ossidi di azoto ed idrocarburi, ma anche quelle di gas pericolosi per il clima. Costruire tenendo conto dell’efficienza energetica si rivela quindi un importante contributo per la tutela dell’ambiente e del clima.

4. Amica della salute Inaugurazione di una CasaClima classe A

7 ragioni per scegliere una CasaClima: 1. Consapevolezza energetica Una CasaClima è caratterizzata da un fabbisogno termico molto basso, e permette quindi di risparmiare sui costi di riscaldamento, di migliorare il comfort abitativo e di aumentare sul lungo periodo il valore dell’immobile. Tre le componenti particolarmente importanti: un’efficace coibentazione dell’involucro esterno dell’edificio, la presenza di vetrate termiche che fanno entrare quanta più luce possibile ma impediscono la fuoriuscita del calore, una costruzione ermetica.

2. Comfort

Alto consumo

Un buon isolamento delle pareti non giova solo al portafoglio, ma aumenta anche il comfort. La coibentazione delle pareti esterne può aumentare le temperature delle superfici, mentre contemporaneamente si abbassa la temperatura dell’ambiente. Tutto questo ha effetti positivi sul comfort abitativo e sul fabbisogno energetico. Una buona coibentazione del perimetro dell’edificio si rivela utile anche in estate, perché è uno dei fattori principali per impedire il surriscaldamento.

Il 90% del nostro tempo lo trascorriamo in ambienti chiusi: è chiaro pertanto che la qualità degli ambienti inf luisce parecchio sul nostro benessere e sulla nostra salute.

5. Economica Grazie all’isolamento, i costi di riscaldamento vengono ridotti radicalmente, per questo essa è la base della tecnica edile CasaClima. Quasi il 70% dei costi energetici di una famiglia si devono al riscaldamento.

6. Assenza di difetti edili Il primo passo verso una CasaCima è un’attenta progettazione, che prende in considerazione in particolare dettagli critici relativi alla tecnica edile ed energetica. Contemporaneamente, si pone attenzione ad una gestione corretta. In questo modo, una CasaClima è priva dei difetti edili più frequenti.

7. Aumento di valore Solo il fatto che l’impiantistica viene rinnovata già dopo 15 o 20 anni, mentre invece le pareti esterne dell’edificio non vengono toccate per un periodo tra i 30 ed i 60 anni, induce ad utilizzare materiali di valore ed elementi isolanti efficaci. Le spese necessarie devono essere considerate come un investimento per il futuro.


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Issue I — pag. 11

projects

projects — DomusGaia, una realtà che investe sulla ricerca tecnologica DG Paper — art. 006

Photo: — Matteo lavazza seranto

Progetto SunHome Progettista Arch. Valdi Beinat

Ricerca e innovazione per raggiungere il top in termini di efficienza energetica e di risparmio delle fonti non rinnovabili. Si può sintetizzare così la mission di DomusGaia che, a partire dalle esigenze dei committenti, investe ingenti risorse per soddisfare al massimo le loro esigenze e migliorare continuamente le performance delle sue abitazioni in linea con i principi della bioedilizia. Il risultato è la creazione di protocolli impiantistici possibili anche grazie a un lavoro in team con progettisti e aziende partner che condividono la stessa filosofia. In particolare, si è rivelata vincente la collaborazione con esperti come l’Ingegnere Fistarol e l’azienda L’Altra Energia di Lino Calligaro da cui sono nati i seguenti protocolli, che rappresentano senza dubbio i fiori all’occhiello di DomusGaia: 1. GAIAPASSIVE Case Passive altamente isolate e prive di impianti di riscaldamento convenzionali. La fonte principale è l’apporto solare gratuito. 2. ENERDOM La domotica per gestire in modo automatico tutti gli apporti delle fonti energetiche rinnovabili tra i diversi impianti. 3. THERMAVENT Le case DomusGaia possono essere del tutto autosufficienti dal punto di vista energetico. Questo impianto, per case altamente isolate, è in grado di produrre riscaldamento, raffrescamento, rinnovo dell’aria ed energia elettrica. 4. GEOTERMIA Grazie all’impianto geotermico possiamo scambiare le temperature con il sottosuolo e climatizzare gli edifici. 5. SUNHOME Dal sole tutta l’energia per climatizzare grazie al fotovoltaico solare e alla pompa di calore. Non solo: in un territorio come quello Italiano caratterizzato da inverni rigidi e da estati particolarmente calde è importantissima la ricerca realizzata da DomusGaia che ha dato vita alla parete bi-funzionale. Questo particolare elemento strutturale protegge l’abitazione dal freddo ma anche dal caldo: il tutto grazie alla massa offerta dall’X-Lam, all’isolamento termico garantito da fibre naturali di legno o canapa e agli elevati spessori degli strati isolanti. In questo modo DomusGaia garantisce un ottimo isolamento in tutte le stagioni grazie a uno smorzamento e uno sfasamento termico davvero elevati (valori massimi sfasamento 26,51 ore e smorzamento di 98,6%).


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projects

PROJECTS: DomusGaia realizza la casa Vastu DG Paper — art. 007

Photo: — Matteo lavazza seranto


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projects

PROJECTS: DomusGaia realizza la casa Vastu DG Paper — art. 007

Dall’India al Friuli. L’abitazione realizzata da DomusGaia a Vendoglio, frazione di Treppo Grande in provincia di Udine, segue tutte le regole principali dell’antica scienza indiana dell’abitare Vastu, che consente di migliorare la relazione tra l’individuo e il suo spazio vitale seguendo anche la posizione degli astri. Il progetto della casa è firmato dall’architetto Alessandro Checchi di Padova. «Per la sua abitazione di circa 90 mq interni – spiegano i soci di DomusGaia Matteo Marsilio e Angelo Scandolin – la committente ha voluto seguire questa particolare disciplina, un interessante connubio fra architettura e filosofia orientale: le stanze sono infatti orientate seguendo un posizionamento preciso, la casa è dotata di un giardino d’inverno nel lato sud che funge anche da ingresso, è presente sul tetto una finestra Velux che consente la visione di un punto determinato della volta celeste». Non solo: il secondo lotto di costruzione prevede la costruzione di un’area ottagonale collegata alla casa attraverso un corridoio che funge da tempio dedicato alla meditazione e alla pratica di joga. Il tutto, ovviamente, seguendo allo stesso tempo i principi della bioedilizia che garantisce agli abitanti di una casa un elevato grado di benessere ed è quindi perfettamente in linea con la Vastu. Come nelle altre costruzioni DomusGaia i materiali utilizzati sono naturali e salubri e l’abitazione presenta ottime caratteristiche di isolamento e risparmio energetico. In questo specifico caso, l’acqua calda viene prodotta da una pompa di calore attraverso pannelli solari installati sul tetto, mentre il riscaldamento avviene esclusivamente tramite una stufa in pietra ollare alimentata a legna.

Photo: — Matteo lavazza seranto

“Per la sua abitazione di circa 90 mq interni — spiegano i soci di DomusGaia Matteo Marsilio e Angelo Scandolin — la committente ha voluto seguire questa particolare disciplina, un interessante connubio fra architettura e filosofia orientale: le stanze sono infatti orientate seguendo un posizionamento preciso, la casa è dotata di un giardino d’inverno nel lato sud che funge anche da ingresso, è presente sul tetto una finestra Velux che consente la visione di un punto determinato della volta celeste.”


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Issue I — pag. 15

interview

Interview: il Vastu, la bio-architettura originata dalla sapienza indiana Il Vastu accresce la qualità della vita eliminando rapidamente condizioni patologiche, stagnanti, che creano sofferenza e insoddisfazione. Intervista ad Alessandro Checchi pubblicata sulla rivista “Scienza e Conoscenza” nel giugno 2010

Photo: — Matteo lavazza seranto

L’autore, Alessandro Checchi, ci parla del suo Il Vastu. La scienza dell’architettura indiana edito da Xenia Edizioni: “Se l’Ayurveda conduce al risanamento del corpo e la disciplina Yoga all’armonizzazione della struttura psichica, il Vastu, la bio-architettura originata dalla sapienza indiana, mostra la via per un cambiamento durevole e positivo nella vivibilità della propria abitazione, accrescendo la qualità della vita ed eliminando rapidamente condizioni patologiche, stagnanti, che creano sofferenza e insoddisfazione. Molti gli effetti positivi dei rimedi Vastu: senso di benessere e gioia, vitalità, salute, capacità di concentrazione, armonia in casa e con il mondo esterno, fioritura della vita di famiglia, capacità di attrarre la buona sorte, e anche durata delle strutture ed efficienza degli impianti della casa. Ma, perché il “processo trasformativo” avvenga, devono sussistere alcune condizioni che riguardano non soltanto l’ambiente-casa, ma anche le persone che vi abitano. È fondamentale infatti che colui che ha deciso di migliorare la propria abitazione assuma la giusta attitudine, si ponga in ascolto, “si guardi dentro”, scelga di divenire parte attiva del cambiamento, non accetti passivamente le indicazioni dall’architetto Vastu, spesso sorprendenti e misteriose. Innalzamento della qualità di acqua, aria, luce e impiego esperto di pietre, metalli, piante, erbe, cristalli, colori, di forme e geometrie sacre, corretti orientamenti cardinali nell’ambito della nostra casa, costituiscono i principali strumenti del Vastu, catalizzatori per avviare un processo di rettifica delle inf luenze che gravano sul nostro destino. Questo libro, frutto maturo di anni di studio e applicazione pratica, con i suoi suggerimenti consentirà di guardare alla nostra casa con altri occhi, e di applicare con facilità e successo la sapienza millenaria del Vastu e trasformare l’abitazione in strumento di benessere.”

Intervista ad Alessandro Checchi architetto e docente Vastu presso il Centro Studi Bhaktivedanta — a cura di Simone Rossi Doria

SRD — Perchè la casa progettata secondo i principi vastu può diventare strumento di benessere, salute e felicità? AC — L’antidoto al “mal di vivere”, così diffuso oggi, è la riscoperta del nostro legame sacro con l’ambiente in senso ampio, e della forte relazione che ci lega al cosmo e in particolare al suo respiro, in sanscrito prana. Il benessere abitativo, dice il Vastu, dipenderà in particolare dalla felice disposizione delle funzioni della casa, in armonia con i f lussi energetici delle direzioni cardinali e dei loro pianeti dominanti. SRD — Esiste una corrispondenza fra la persona e le caratteristiche della sua abitazione? AC — Sì. Secondo il Vastu si stabilisce un rapporto di affinità karmica, spesso inconsapevole, che collega la salute psico-fisico-economica di un individuo o di un nucleo familiare con le caratteristiche della rispettiva abitazione, vista come un organismo vivente. Caratteristiche quali ad esempio la qualità dell’ambiente dove questa è collocata, un buon orientamento della casa rispetto al sole, la quantità di superficie abitativa, dotazione di servizi, qualità e solidità strutturale.

SRD — Quali sono gli strumenti del vastu per risanare un’abitazione? AC — Il Vastu consente di porre rimedio agli squilibri di natura energetica di un’abitazione, accrescendo in particolare la qualità della luce e dell’aria, e scegliendo i colori più adatti alla salute delle persone che vi abitano, in perfetta sinergia con le indicazioni dell’Ayurveda. SRD — Perché il vastu, sconsiglia di dormire con la testa rivolta a nord? AC — Anche il corpo dell’essere umano può essere paragonato ad un magnete, ma di potenza infinitamente minore al campo elettromagnetico terrestre. La testa dell’uomo corrisponderebbe al polo nord e i piedi al polo sud. E poiché i poli dello stesso segno si respingono, ne consegue che la testa durante il riposo notturno dovrebbe essere rivolta verso la direzione sud e, naturalmente, con i piedi rivolti verso nord. Dormire con la testa rivolta a sud significa disporre il proprio corpo in armonia con le forze elettromagnetiche della Terra, con il conseguente effetto ristoratore.


DomusGAia Paper — September 2013

Issue I — pag. 16

research

Research — L’importanza del Blower Door Test DG Paper — art. 008

Tanti nostri clienti ci chiedono che cos’è il Blower Door Test e come mai non tutte le aziende lo eseguono. Da qui la necessità, come nostra abitudine, di voler porre chiarezza sull’argomento. Innanzi tutto il Blower Door Test è di fondamentale importanza per gli edifici ad alta efficienza energetica perché dimostra il grado di qualità dell’involucro edilizio, ovvero il guscio esterno della casa, fornendo una misura della permeabilità all’aria dell’involucro. In poche parole, si tratta di capire se l’involucro della casa è attraversato da spifferi d’aria. Il test non è obbligatorio per tutte le case ma noi lo eseguiamo sempre perché ci permette di capire se abbiamo costruito bene l’involucro e ci consente di individuare eventuali difetti da correggere. Il Blower Door Test risulta invece obbligatorio nel momento in cui certifichiamo CasaClima come previsto dalla Direttiva Tecnica CasaClima 2011. Perché e come la presenza d’infiltrazioni d’aria può creare problemi? La presenza incontrollata di infiltrazioni, la cui importanza è spesso trascurata, può generare diversi problemi: una bassa qualità dell’aria interna dovuta per esempio a possibile presenza di gas Radon o altri inquinanti, uno scarso comfort termoacustico dovuto a correnti fredde e propagazione dei rumori, ma soprattutto una possibile formazione di muffe o condense causate dal passaggio di correnti fredde che creano ponti termici e una presenza di infiltrazioni d’aria a causa una diminuzione o un aumento della temperatura media interna, rispettivamente nelle stagioni invernale ed estiva. Ciò comporta maggiori oneri per la climatizzazione con conseguente aumento di risorse impiegate e, quindi, di costi di gestione dell’edificio. Ecco perché dovete esigere sempre l’esecuzione del Blower Door Test!

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È importante a questo punto dirvi che, in ogni caso, è importante assicurare sempre un adeguato tasso di ventilazione ottenibile attraverso una corretta gestione dell’edificio (arieggiare la casa) oppure mediante un impianto di ventilazione meccanica controllata. La normativa di riferimento è la UNI EN 13829. Per coloro che desiderano maggiori nozioni tecniche ecco di seguito un approfondimento Il Blower Door Test permette di misurare l’ermeticità di un edificio dopo aver impostato una determinata differenza di pressione tra interno ed esterno. Il metodo permette di scoprire “le perdite d’aria” dell’involucro edilizio e di valutare il f lusso (o tasso) di ricambio dell’aria. Ovviamente valori bassi (infiltrazioni d’aria inferiori) sono preferibili. Come si esegue il blower door test Attraverso un apposito ventilatore l’aria viene immessa o aspirata nell’edificio oggetto del test. La forza del ventilatore viene regolata in modo che tra pressione interna e pressione esterna ci sia una prestabilita differenza di pressione. La differenza di pressione tra due punti dell’atmosfera è la causa dei f lussi d’aria (con un vento di intensità 5 si ha una circa una differenza di pressione di 50 Pa). Il ventilatore viene incassato in un telaio che viene applicato alla porta d’ingresso, da qui il nome inglese Blower (=Ventilatore) -Door (=porta)-Test. Al ventilatore sono collegati degli strumenti che misurano la differenza di pressione e l’intensità del f lusso d’aria. Quali sono i risultati secondo le classi energetiche degli edifici… Tipici valori di n50 (differenza di pressione 50 Pa) sono: Casa passiva <= 0,6 /h (CasaClima Classe A e passive) Edificio a basso consumo energetico <= 2,0 /h (CasaClima Classe B) Edificio con impianto di ventilazione forzata <= 1,5 /h Edificio tradizionale <= 3,0 /h (case comuni) In genere sono indesiderate perdite ove la velocità dell’aria ≥ 2,0 m/S.

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Ventilatore vista esterna Software con indicazione del valore dinamico Dettaglio strumentazione Strumentazione per messa in pressione

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Fasi della misurazione Il Blower Door Test si suddivide in tre fasi: 1. nella prima fase viene creata e mantenuta una depressione constante di 50 Pa o leggermente superiore. Durante questa fase viene ispezionata l’intera superficie dell’edificio (il suo involucro) alla ricerca delle “perdite”, per individuare dove l’indesiderata aria fuoriesce (punti non ermetici). Questi sono i punti responsabili delle perdite d’aria e quindi del calore dell’edificio. Le perdite maggiori si possono sentire con la mano, mentre per quelle di intensità ridotta è necessario un generatore di fumo oppure un anemometro. Può essere utile anche il ricorso alla termocamera; 2. nella seconda fase viene creata un depressione crescente; si parte da valori pari a circa 10, 30 Pa e si prosegue a passi di 5, 10 Pa sino a raggiungere un valore finale di 60, 100 Pa. Per ogni passo si registra e protocolla il f lusso di volume d’aria; 3. nella terza fase viene creata una sovrapressione (=depressione invertendo i lati) e le medesime misurazioni fatte nella fase 2 vengono ripetute. Questo indica quanto valgono le rimanenti perdite (con una pressione di riferimento di 50 Pa). L’esatta procedura di misurazione è regolata dalla norma UNI EN 13829: “Prestazione termica degli edifici - Determinazione della permeabilità all’aria degli edifici - Metodo di pressurizzazione mediante ventilatore”.


DomusGAia Paper — September 2013

Issue I — p. 17

PROJECTs

PROJECTS — DomusGaia, oltre alla qualità della certificazione grande cura per il light design e per le ambientazioni esterne. DG Paper — ART. 009

Non solo impiantistica innovativa a favore dell’efficienza energetica, architettura minimalista o tradizionale secondo i gusti del committente, qualità dei materiali naturali utilizzati nella costruzione. domusgaia PROJECT

DomusGaia consegna abitazioni “chiavi in mano” molto curate anche dal punto di vista del light design e delle ambientazioni esterne. Perché la casa va studiata in ogni singolo dettaglio e l’esperienza accumulata negli anni ci ha insegnato che l’illuminazione degli ambienti interni ed esterni e lo studio del verde e delle aree outdoor rivestono una grande importanza e contribuiscono a valorizzare ulteriormente un’abitazione che, già per struttura, architettura e impiantistica, è di grande pregio. Per quanto riguarda il lighting design bisogna ricordare che la qualità della luce non solo inf luisce sullo stato d’animo, ma è lo strumento attraverso il quale si ottiene la percezione degli spazi interni e delle superfici. Un mezzo assolutamente indispensabile quindi per sottolineare effetti materici, accentuare il volume e focalizzare l’attenzione su dettagli importanti. L’illuminazione deve essere di fatto un connubio fra stile e funzionalità e per questo richiede uno studio approfondito di tutti gli ambienti della casa. Ed è questo quello che facciamo: analizziamo tutte le aree della casa e progettiamo sistemi di luce (artificiali o misti, artificiali-naturali) per ottenere diversi effetti e atmosfere.

La stessa attenzione la rivolgiamo alla sistemazione delle aree esterne, poiché il giardino e le zone outdoor (come porticati, vialetti d’ingresso, area pranzo esterna, ecc.) sono elementi che rappresentano un primo biglietto da visita per chi visita l’abitazione prima di accedere agli spazi interni. Ecco perché anche qui è fondamentale la progettazione: le ambientazioni esterne devono essere viste come un prolungamento dell’abitazione, uno spazio dove dedicarsi a diverse attività o passare semplicemente del tempo libero. Per questo motivo offriamo consulenze in merito a: scelta delle specie vegetali da piantare secondo il clima della zona dove è ubicata la casa e loro posizionamento secondo il movimento giornaliero del sole, predisposizione di punti luce, arredi esterni, realizzazione di strutture esterne come gazebi o spazi gioco per i bambini.


DomusGAia Paper — September 2013

Issue I — pag. 18

projects

PROJECTS — 75mila euro di contributi a fondo perso per le case DomusGaia ad alta efficienza energetica. DG Paper — art. 010

Photo: — Matteo lavazza seranto

75mila euro assegnati a 6 case costruite da DomusGaia o in futura realizzazione.

È questo l’ammontare dei contributi a fondo perso che la Provincia di Udine ha in programma di erogare ai proprietari di queste abitazioni decisamente “green”. Per beneficiare dei fondi, infatti, le costruzioni devono rispettare determinati parametri di efficienza energetica, quasi del tutto simili a quelli richiesti per ottenere la certificazione CasaClima. Ecco perché diverse di queste case hanno fatto l’en plein ottenendo da un lato un cospicuo contributo, dall’altro la targhetta CasaClima classe A. L’erogazione dei contributi è possibile dunque grazie alla Provincia di Udine che, in collaborazione con la Regione Friuli Venezia Giulia, ha creato nel 2010 il Fondo sperimentale per la promozione e l’incentivazione dell’efficienza energetica in edilizia. Il bando prevede il finanziamento in conto capitale degli interventi finalizzati al risparmio energetico, sia per le nuove costruzioni che per la riqualificazione energetica degli edifici esistenti. Un bel gruzzolo: solo nel 2011 il Fondo ha messo a disposizione ben 1 milione di euro destinato all’edilizia residenziale privata, ovvero circa 130 euro al metro quadro di contributo.

E per il 2012 il bando ha previsto un’ulteriore somma di 800 mila euro per i finanziamenti in conto capitale dei progetti. Usufruendo di questa opportunità abbiamo realizzato e abbiamo in cantiere in tutto ben 5 abitazioni nella Provincia di Udine. Ecco perché ci auguriamo che il bando venga rinnovato anche in futuro: un sostegno non solo per la nostra attività ma anche per i privati che decidono di investire in una casa che salvaguardia l’ambiente sfruttando le energie rinnovabili.


DomusGAia Paper — September 2013

Issue I — p. 19

PROJECTs

projectS — Terreni edificabili in location suggestive: le proposte DomusGaia. DG Paper — art. 011

Desiderate costruire la vostra abitazione “green” ma non possedete un terreno edificabile? Nessun problema. Possiamo proporvi delle suggestive location che, in linea con i principi della bioedilizia, sono immerse nella natura e godono spesso di panorami mozzafiato. Disponiamo infatti di lotti in diverse località in provincia di Udine dove poter realizzare le nostre case.

Ecco le principali proposte: 1 — BORGO VERDE a Susans di Majano. Contornati dall’incantevole verde delle colline moreniche, sono disponibili lotti con vista panoramica e superfici dai 375 mq, ideali per bifamiliari, a 700 mq, perfette per ville indipendenti. Nel borgo abbiamo già costruito diverse abitazioni ad alta efficienza energetica seguendo i nostri protocolli impiantistici innovativi (SunHome, ThermaVent, EnerDom). 2 — BORGO CJASTELUT Il Parco da Abitare a Orgnano. In una meravigliosa location (da qui è possibile ammirare da qualsiasi punto lo skyline delle montagne friulane) è stato creato un progetto urbano ecosostenibile unico che riprende nel suo disegno la semplicità e l’avanguardia di una foglia, dove le venature diventano percorsi. Più che dare vita a un tradizionale Borgo, si creerà un enorme parco (da qui la denominazione di “Parco da abitare”) dove la superficie massima edificabile sarà solo il 6% del totale mentre il 9% sarà dedicato a spazi pubblici e ben l’85% sarà destinato al verde. DomusGaia è fra i partner del progetto per la realizzazione di abitazioni green che si inseriranno perfettamente in tale contesto. 3 — MONASTETTO DI TRICESIMO Sempre immersi nel verde sono anche i lotti edificabili di cui disponiamo nella località Monastetto, una zona molto tranquilla a due passi dal centro di Tricesimo. Le metrature a disposizione variano dai 700 ai 900 mq.


DomusGAia Paper — September 2013

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news

DOMUSGAIA NEWS

DG Paper — art. 012 research

— Il protocollo Thermavent: per una casa… rinnovabile Anche l’aria all’interno dell’abitazione diventa green. Perché viene riscaldata o raffreddata esclusivamente attraverso fonti rinnovabili. È questa la forte innovazione del protocollo ThermaVent creato da DomusGaia: in questo caso la casa viene dotata di una innovativa tecnologia impiantistica che consente di riscaldare, raffreddare, deumidificare e rinnovare l’aria con l’ausilio esclusivo di fonti completamente pulite. Fra queste, la geotermia, il fotovoltaico e l’aria esterna che, oltre a garantire un ottimo comfort abitativo, assicurano alla casa un’autosufficienza energetica decisamente green. Le motivazioni che hanno spinto Matteo Marsilio e Angelo Scandolin, soci di DomusGaia, a creare il protocollo ThermaVent sono molteplici. “Il tutto è nato – spiegano – analizzando le esigenze dei nostri clienti. Da tempo cercavamo delle soluzioni integrate per climatizzare le nostre case, che sono già estremamente isolate dal freddo e dal caldo e anche dal passaggio dell’aria; tutte caratteristiche necessarie per la classificazione CasaClima Classe Oro, A e B. L’estremo isolamento delle costruzioni DomusGaia ci consente di adottare sistemi impiantistici particolari ad altissima efficienza e che si integrano con il sistema involucro”. Ma la richiesta dei committenti era anche un’altra. “Oltre a riscaldare la casa con fonti energetiche green – spiegano i soci di DomusGaia – i clienti ci chiedevano sempre più di raffreddarla d’estate, deumidificarla e di avere l’aria sempre fresca e pulita all’interno degli ambienti. Per soddisfare queste esigenze prima di ThermaVent avremmo dovuto installare molti impianti di tipo diverso e molto costosi. Con ThermaVent riusciamo invece a soddisfare tutti i bisogni di climatizzazione dei nostri committenti con costi di gestione pari a zero. Non solo: anche il costo iniziale dell’impianto viene decisamente abbattuto e per il suo funzionamento ci avvaliamo solo di fonti energetiche pulite”. DG Paper — art. 013 research

— Fonti rinnovabili per riscaldare, raffrescare, deumidificare L’impianto di una casa ThermaVent viene dotato di una pompa di calore con scambio ad aria di ridotte dimensioni e di un impianto di ventilazione meccanica controllata con scambiatore termico ad alta efficienza con pretemperazione tramite bollitore e sonda geotermica. Quest’ultimo viene poi integrato con elementi radianti a soffitto/parete e con un impianto fotovoltaico da 5-6 kWp.

Grazie al protocollo ThermaVent le case DomusGaia sono del tutto autosufficienti dal punto di vista energetico. Ciò vale non solo per il riscaldamento e raffreddamento degli ambienti, ma anche per l’alimentazione degli elettrodomestici. Il tutto a

costi davvero bassi di costruzione e solo con energie rinnovabili. Inoltre con ThermaVent non c’è più la necessità di realizzare impianti tradizionali a pavimento. DG Paper — art. 014 research

— Isopassiv: isolare naturalmente con i fiocchi di cellulosa

I vantaggi: pochi disagi, risparmio e incentivi Oltre al risparmio energetico del 40% , sono molti altri i vantaggi per chi decide di isolare un edificio con ISOPASSIV. Innanzi tutto il costo finale risulta fino a quattro volte inferiore rispetto all’isolamento a cappotto tradizionale. L’intervento prevede poi anche il rientro dell’investimento in 4 anni (55% escluso). La messa in opera dell’isolamento con fiocchi di cellulosa è infine decisamente rapida, poco invasiva e pulita: i disagi per chi decide di adottarlo sono quindi davvero minimi. Una soluzione ideale anche per condomini, alberghi o edifici statali (uffici, scuole, sedi comunali) dove si desidera migliorare l’efficienza energetica.

Un risparmio energetico pari al 40%. È quello che si può ottenere isolando un edificio — nuovo oppure già esistente — con i fiocchi di cellulosa. Il metodo, assolutamente naturale, offre infatti risultati straordinari sia a livello di coibentazione termica che di isolamento acustico. ISOPASSIV è un marchio creato da DomusGaia che ha ottenuto per la regione Friuli Venezia Giulia l’esclusiva per l’utilizzo dei fiocchi di cellulosa Nesocell, spin-off del Politecnico di Torino che produce questi isolanti di elevata qualità provenienti da scarti di cartiera e assolutamente ecocompatibili, e ha creato un servizio di installazione grazie ad uno qualificato staff tecnico. DG Paper — art. 015 research

— Protocolli di domotica per il risparmio energetico

Come avviene l’intervento I tecnici di Isopassiv isolano l’edificio attraverso l’insuf laggio dei fiocchi di cellulosa all’interno delle intercapedini di pareti, tetti e sottotetti. L’utilizzo della cellulosa permette di raggiungere elevati livelli di risparmio energetico sia per quanto riguarda le spese di riscaldamento invernale, sia per quanto riguarda i costi di climatizzazione nel periodo estivo. Ecco come avviene la messa in opera. Tramite videoispezione si verifica innanzitutto l’integrità dell’intercapedine. Una volta accertata, si realizzano fori da 4 cm ogni 1.5 metri e si procede con l’insuff lazione dei fiocchi di cellulosa attraverso un apposito macchinario fino a riempire interamente tutti gli spazi vuoti. Si effettua infine la chiusura dei fori tramite tappi in sughero (o altro) e stuccatura al grezzo. Perché si tratta di una soluzione ecosostenibile La cellulosa é una risposta ecologica “evoluta” alle esigenze di efficienza energetica di un’abitazione. Nesocell, partner di ISOPASSIV, produce infatti un innovativo isolante termico ed acustico in cellulosa avvalendosi di un processo brevettato. la produzione l’azienda utilizza scarti di raffinazione della cellulosa di cartiera e il risultato è dato da fiocchi isolanti in cellulosa stabile e durabile nel tempo. Con il marchio ISOPASSIV quindi si rispettano i principi dell’edilizia ecosostenibile: gli stessi che anche DomusGaia adotta nel costruire edifici “chiavi in mano”. Grazie alla selezione dei prodotti di scarto di cartiera e al particolare processo di stabilizzazione, i fiocchi di Cellulosa Neoscell sono privi di inchiostri di stampa e di composti a base di Boro (borace, acido borico, zinco borato). Si utilizzano quindi materiali di riciclo senza generare ulteriori prodotti di rifiuto. Questo prodotto presenta inoltre ottime prestazioni in termini di potere isolante, traspirabilità, comportamento alla fiamma, stabilità dimensionale, durabilità, accumulo igrometrico elevato.

Il sole è una fonte di energia naturale che, in una casa, va sapientemente gestita in base alle temperature esterne. Per sfruttarla al meglio, DomusGaia ha creato in collaborazione con L’Altra Energia — realtà di Udine che si occupa di geotermia, fotovoltaico, radiante a soffitto e ricambio d’aria — l’innovativo protocollo EnerDom. Che si affida alla domotica per mettere in atto tutta una serie di automatismi volti a trarre i maggiori benefici dall’apporto naturale (e gratuito) del sole. Ad esempio, durante l’inverno l’abitazione più viene riscaldata dal sole meglio è, d’estate invece deve essere protetta. Ecco che la tecnologia arriva in soccorso: monitorando le temperature esterne che variano ovviamente in base alla stagione e la presenza o meno del sole, l’impianto alza e abbassa le tapparelle della casa. Non solo: consente in modo automatico di dimmerare (ovvero aumentare o diminuire l’intensità) le luci artificiali presenti in alcuni ambienti considerando il livello di illuminazione naturale. Sfruttando poi il sistema di ricambio d’aria è possibile climatizzare l’abitazione sia in inverno che in estate, mantenendo così inalterato il comfort interno e distribuendo uniformemente la temperatura in tutti gli ambienti.

Un sistema di gestione e controllo carichi chiamato “smart automation” gestisce in automatico l’eventuale


DomusGAia Paper — September 2013

produzione dell’impianto fotovoltaico, il prelievo dalla rete e l’attivazione di determinate apparecchiature quali elettrodomestici o piastre radianti.Tramite una sonda di temperatura esterna ed interna è possibile inoltre gestire il f lusso e la temperatura dell’impianto di ventilazione meccanica controllata, che risulta l’unico impianto termico della casa. In questo modo, si riduce notevolmente la dispersione per ventilazione ottenendo così per l’abitazione dei valori energetici tali da ottenere la classificazione Casaclima classe A. Insomma: nel protocollo EnerDom gli impianti della casa vengono realizzati con nuovissimi sistemi domotici, attraverso i quali è possibile tenere sotto controllo l’intera casa. Tutte queste funzioni, e molte altre, possono essere controllate in tempo reale all’interno della casa grazie ad un video touch screen, ma anche a distanza, tramite l’utilizzo di un computer o di uno Smartphone. Ma la vera novità è che per la prima volta la domotica non è più esclusivamente legata alla comodità di gestire l’abitazione attraverso la tecnologia, ma anche – e soprattutto – rivolta al risparmio energetico.

Issue I — p. 21

sistema automatizzato elettronico». Monitorando le temperature esterne che variano ovviamente in base alla stagione e la presenza o meno del sole, l’impianto di fatto alza e abbassa le tapparelle della casa. Non solo: consente in modo automatico di dimmerare (ovvero aumentare o diminuire l’intensità) le luci artificiali presenti in alcuni ambienti considerando il livello di illuminazione naturale. “A livello impiantistico – ha continuato Lino Calligaro titolare di L’Altra Energia – grazie alla collaborazione nata fra la nostra società e DomusGaia è stata possibile un’integrazione fra la pompa di calore e il sistema di ventilazione meccanica controllata. In questo modo l’ambiente viene completamente e costantemente ripulito attraverso il ricambio dell’aria: un ciclo continuo ottenuto con il passaggio dell’aria umida e viziata espulsa dall’interno che, attraverso un recuperatore di calore, riscalda l’aria pura proveniente dall’esterno. La casa viene quindi climatizzata – riscaldata d’inverno e raffreddata d’estate – senza necessità di un impianto di riscaldamento a pavimento o dei “classici” radiatori”.

news

entro il 31/12/2020: ovvero quasi zero emissioni EPBD2 (che sta per Energy Performance Building Directive 2). 

 Ma com’è stato possibile ottenere questi risultati? Il merito è del cuore tecnologico dell’edificio SunHome. L’impianto fotovoltaico alimenta la pompa di calore (che sostituisce la caldaia a gas) utile per riscaldare l’acqua per il riscaldamento a pavimento e l’acqua calda sanitaria dei rubinetti. Non solo: anche tutti gli apparecchi elettrici – lampadine, frigorifero, lavastoviglie, piano cottura – sono alimentati sempre dall’energia offerta dal sole. In questo modo la casa consuma energia rinnovabile, non inquina e non necessita dell’allacciamento alla rete pubblica del gas.

DG Paper — art. 016 projects

— Certificato CasaClima alla prima casa che beneficia del Fondo Provinciale 2011

Chi entra nella casa SunHome avverte un’elevata sensazione di benessere. I motivi sono molteplici. Primo: la casa è stata costruita secondo gli standard di bioedilizia, quindi senza l’impiego di prodotti sintetici. La struttura della casa è infatti in legno massiccio multistrato esente da formaldeide e in grado di assorbire quasi completamente le radiazioni elettromagnetiche, mentre gli isolamenti sono naturali come la fibra di legno ed i fiocchi di cellulosa. Secondo: il pannello in legno massiccio, che costituisce l’elemento portante della parete, grazie all’elevata traspirabilità, permette un’efficace assorbimento e rilascio dell’umidità presente all’interno della casa determinando un ottimo equilibrio termo igrometrico. Terzo: l’assenza di ponti termici, grazie ai materiali da costruzione e al tipo di impianti di termoregolazione scelti, assicura l’uniformità di temperatura nei diversi ambienti dell’abitazione. Ciò impedisce che l’epidermide percepisca delle differenze di temperatura e conseguentemente allerti il nostro sistema nervoso.
 Infine, un ultimo aspetto da non trascurare che riguarda la sicurezza. SunHome viene creata utilizzando il sistema costruttivo prefabbricato in legno X-LAM, una delle migliori tecnologie presenti sul mercato nel settore del costruire antisismico, con prestazioni superiori a quelle di una struttura in acciaio, calcestruzzo armato o legno tradizionale.

È firmata DomusGaia la prima casa ad usufruire del fondo 2011 per la promozione e incentivazione dell’efficienza energetica della provincia di Udine. E circa 130 euro di contributo per ogni metro quadrato è l’importante cifra di cui ha beneficiato il proprietario dei questa abitazione costruita a Susans di Majano. Un buon motivo per ottenere l’attenzione della stampa locale e per far sì che al proprietario Gabriele Calligaro venisse consegnata di persona lo scorso novembre la targhetta CasaClima classe A dall’assessore provinciale Stefano Teghil e dall’Agenzia per l’energia FVG, rappresentata da Sara Ursella. “Questa abitazione – ha dichiarato l’assessore Stefano Teghil – è un esempio indicativo di come oggi sia possibile costruire un’abitazione che garantisce un risparmio energetico e un comfort abitativo davvero elevati grazie a sistemi impiantistici all’avanguardia”. Alla consegna erano presenti, oltre ai due soci DomusGaia Matteo Marsilio e Angelo Scandolin, il vicesindaco Lieto Molinaro del Comune di Majano nonché l’assessore ai lavori pubblici Roberto Battigelli, l’ingegnere Federico Fistarol, progettista degli impianti ed esperto CasaClima e PassivHaus, e Lino Calligaro il titolare di L’Altra Energia, la società che ha collaborato con DomusGaia per rendere l’abitazione “evoluta” dal punto di vista della domotica legata al risparmio energetico.

DG Paper — art. 017 research

— SunHome: dal sole tutta l’energia utile alla casa Il protocollo SunHome, ideato da DomusGaia per valorizzare al massimo la bioedilizia e l’efficienza energetica, prevede che il sole sia l’unica ed esclusiva fonte di energia ad alimentare l’abitazione. Anzi: SunHome è la prima casa che è addirittura in grado di produrre più energia di quanta effettivamente ne consumi.

«Il progetto – ha spiegato Matteo Marsilio, socio di DomusGaia - ha infatti reso possibile una perfetta integrazione fra elementi strutturali della casa, in primis il legno, fonti rinnovabili e domotica: in poche parole energie rinnovabili gestite da un

Il fatto che SunHome sia alimentata unicamente dal sole determina importanti conseguenze, come spiegano gli ideatori del progetto, nonché soci di DomusGaia, Matteo Marsilio e Angelo Scandolin. L’energia green del sole – testimoniano – permette di risparmiare l’immissione in atmosfera di 1,58 tonnellate di CO2 ogni anno. SunHome tutela l’ambiente e guarda al futuro perché si avvia verso i requisiti per le costruzioni che l’Europa richiederà


DomusGAia Paper — September 2013

DomusGaia DomusGaia è un’azienda specializzata nella bioedilizia con sistema costruttivo in legno a pannello massiccio X-lam ad elevata efficienza energetica e con progetti su misura nella realizzazione di: a) ville mono e pluri familiari b) condomini c) alberghi e strutture ricettive d) scuole ed asili DomusGaia srl è un’impresa di costruzioni attiva nel settore dell’edilizia eco-compatibile: certifica e garantisce ogni costruzione. a) Chiavi in mano 4— 6 mesi b) Risparmio energetico classe Oro, A, B e PassivHaus c) Pannelli massicci ad assi incrociati X-lam e Block-haus d) Strutture antisismiche e) Materiali certificati in bioedilizia f ) Progettazione su misura g) Impianti tecnologici all’avanguardia Contattateci per un preventivo o una consulenza gratuita!

DomusGaia srl Bioedilizia Kuchler–Blockhaus System Sede amministrativa P.zza Mazzini n.1 33019 Tricesimo (Ud) Sede operativa Via P. Zanini 33010 Montegnacco di Cassacco (Ud) Tel +39 0432 855055 Email info@domusgaia.it Web www.domusgaia.it

Issue I — pag. 22

Design: Think Work Observe Printing: Grafiche Filacorda Settembre 2013



DomusGAia Paper — September 2013

Issue I — pag. 24

DOMUSGAIA PAPER N°I — A magazine for sustainable living: 24 pages of wood, buildings, projects, future, heart. DG Paper

“Well—Come Home”

info@domusgaia.it

Domusgaia Paper Issue 1, First year — Sept. 2013

www.domusgaia.it


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