Don Chisciotte 31, maggio 2010

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RABBIA SUL PIANELLO Il 28 aprile i sammarinesi sono scesi in piazza per protestare contro la politica sporca e malata

Spedizione in abbonamento postale per l’interno . Stampa periodica - autorizzazione n. 1042 del 11. 09. 0 9 Direzione Generale PP. TT della Rep. di San Marin o


ASSOCIAZIONE DON CHISCIOTTE

NUMERO 31

EDITORIALE

Rubriche FËDOR MICHAJLOVIČ DOSTOEVSKIJ Memorie dal sottosuolo L’IPPOGRIFO di Angelica Bezziccari

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I DISTURBI ALIMENTARI: ANORESSIA E BULIMIA 12 Due problematiche nervose che ricorrono sempre più spesso nella nostra cultura APPUNTI DI PSICOLOGIA di Davide Tagliasacchi

L’autogestita DOLCE VELENO L’inquietante realtà dei dolcificanti “raffinati” PAGINA AUTOGESTITA da Oasiverde

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Articoli ARCHITETTURA ED INFELICITA’ Il nostro rapporto con l’architettura di Riccardo Castelli

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RABBIA SUL PIANELLO Il 28 aprile i sammarinesi sono scesi in piazza per protestare contro la politica sporca e malata di Angelica Bezziccari

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CONVEGNO NAZIONALE ITALIANO GAS Note (in movimento) su un movimento di Stefano Palagiano

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Appuntamenti SILENZIO! QUELLO CHE IL POTERE NON DICE

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L’APOTEOSI DEL FRAMMENTO

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TRA VINO E CULTURA: SIMPOSIO CON ANSELM JAPPE

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Cari amici e amiche, in questo momento di risveglio sociale e civile, in cui centinaia di persone scendono in piazza, ci piace pensare che la nostra parte sia influente. Da anni il nostro scopo è la trasparenza, la chiarezza, il rinnovo delle elites… e ora pare qualcosa si muova. Anche di questo discuteremo il 25 maggio, alle ore 21,00 presso la sede della consulta delle associazioni (Via Ca’ dei Lunghi, 132 – 47893 – Cailungo) in occasione dell’assemblea annuale degli iscritti dell’associazione. Alleghiamo l’ordine del giorno, di modo che vi possiate fare un’idea di cosa si parlerà in questa occasione. Si tratta di un’assemblea ufficiale a cui sono invitati tutti gli iscritti e nella quale, oltre all’ordine del giorno (dettato dall’istituzionalità della serata, che è un dovere di ogni associazione svolgere, pubblicare e tenere per rimanere in regola con i vincoli di legge), si potrà discutere di ogni cosa che vi interessi. Comprese eventuali aggregazioni, consigli, collaborazioni ecc: abbiamo bisogno di sempre più teste pensanti, sempre più braccia e voci per creare il cambiamento che saremo! Il mese di maggio e quello di giugno saranno pieni di iniziative della nostra associazione. Al momento, oltre a quelle di cui trovate menzione in questo numero del nostro mensile, stiamo lavorando per ospitare Galullo, del sole 24 ore, a San Marino, in occasione della pubblicazione del suo libro che parla proprio delle infiltrazioni mafiose nella riviera romagnola e a San Marino. Venite numerosi, sarà un’ottima occasione per crescere ancora, e profilare quel cambiamento di cui il paese, o meglio noi, che dal paese abbiamo solo ricevuto conti da pagare per via di una classe politica allo sbaraglio, ha immenso bisogno. Al 25 maggio allora, con la Don Chisciotte, tutti insieme, per smuovere le acque. Se non lo facciamo noi, chi potrebbe farlo? I signori Soci sono convocati in Assemblea Ordinaria per il giorno 25 maggio 2010, presso la sala riunioni della Consulta delle Associazioni, in Via Ca’ dei Lunghi 132 a Cailungo (sopra l’ex ”London Pub”). La riunione si terrà in prima convocazione alle ore 21,00, in seconda convocazione alle ore 21,15. Sarà esaminato e discusso il seguente O.d.g.: 1. Relazione del presidente 2. Approvazione bilancio consuntivo 2009 3. Approvazione del bilancio preventivo 2009 (depositato alla Consulta delle Associazioni in data 16/02/2010) 4. Discussione su eventuali avvicendamenti in consiglio direttivo e per il ruolo di presidente e direttore responsabile del giornale 5. Prossime iniziative 6. Varie ed eventuali

Ritagli AFORISMA: Thomas S. Kuhn RASSEGNA STAMPA

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Per ricevere gratis questo mensile devi essere iscritto all’Associazione Don chisciotte. Puoi farlo dal nostro sito o via mail. Usa la mail anche per proporci collaborazioni, pubblicare articoli, indicare date ed eventi, finanziare le nostre attività o proporci sponsorizzazioni. I numeri precedenti del mensile sono consultabili in Biblioteca di Stato. Stampato su carta riciclata presso Carlo Filippini Editore

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Il Presidente Dott. Roberto Ciavatta

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Redazione DIRETTORE RESPONSABILE: Roberto Ciavatta ART DIRECTOR: Luca Zonzini (LoStiloso@live.it) GRAPHIC DESIGN: Luca Zonzini (LoStiloso@live.it) TEL: 0549. 878270 MAIL: ass.donchisciotte@omniway.sm WEB: associazionedonchisciotte.org COLLABORATORI : Angelica Bezziccari, Riccardo Castelli, Oasiverde, Stefano Palagiano, Davide Tagliasacchi Copia depositata presso il tribunale della Repubblica di San Marino

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.. FEDOR MICHAJLOVIC DOSTOEVSKIJ Memorie dal sottosuolo

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IPPOGRIFO

La tomba di Dostoevskij

di Angelica Bezziccari

“Tutto il vostro elenco dei vantaggi umani l’avete preso su una media delle statistiche e delle formule scientifico-economiche. Infatti i vostri vantaggi sono: la prosperità, la ricchezza, la libertà, la pace, eccetera; cosicché, per esempio, un uomo che con chiarezza e consapevolezza contraddicesse questo elenco sarebbe, secondo voi, e del resto anche secondo me, un bislacco o un matto perfetto, non è vero?” Dostoevskij con questo libro fa emergere non solo il suo inconscio, ma lo sporco, il cattivo,il male che è in ognuno di noi. Presto inquadrato il personaggio, ma solo nel suo aspetto più

esteriore: quarantenne, funzionario ora in pensione, ha lavorato “solo per il pane”. Riflette su di sé e sul suo comportamento in un appassionante e coinvolgente monologo interiore, dove passo passo scardina tutte le certezze tipiche di una visione occidentale del mondo dove il Male non dovrebbe esistere. Pigro, indolente, malevolo, astioso, un uomo che vorrebbe agire ma non lo fa. Tuttavia non sappiamo se dice davvero la verità, perché si contraddice, per poi asserire di nuovo le medesime tesi. Ci pone dubbi. È una coscienza umana scoperchiata, messa a nudo, il nostro sottosuolo che parla e che grida tutti i suoi perché: in parti-

colare, perché non ci piacciono sempre le cose convenienti e belle e buone e tuttequellerobelì. Si credeva che con la scienza, la tecnica, il progresso e la ragione, che sembra dominare su tutto, gli uomini sarebbero stati felici e si sarebbe costruito un mondo di pace. Non è così. “La civiltà ha reso l’uomo se non più sanguinario, almeno peggiore” e questo lo si può riscontrare oggi molto più che ne 1864, quando il libro fu scritto. La ragione è solo una minima parte della componente umana. Il resto è irrazionalità, istinto, e soprattutto “quel vantaggio più vantaggioso di tutti i vantaggi”. Sì, c’è un ‘vantaggio’

maggiore della ricchezza, del benessere, di tutti i valori che dalla rivoluzione industriale in poi ci sono stati propinati come indispensabili. Dostoevskij ce lo fa intuire, quando dice che “l’uomo, essere leggero e deplorevole, e forse simile al giocatore di scacchi, ama solo il perseguimento dello scopo, e non lo scopo”. Alla fine ce lo rivela,il vantaggio, ma qualche pagina in là, come sanno fare solo gli eccellenti narratori.

AFORISMA «Ogni nuova interpretazione della natura, sia essa una scoperta o una teoria, sorge dapprima nella mente di un singolo o di pochi individui(…). La loro capacità di fare questo cambiamento è facilitata da due condizio-

ni(…): la loro attenzione è stata concentrata intensamente sui problemi che provocano la crisi e inoltre essi sono, di solito, così giovani (…) che la pratica scientifica non li ha ancora profondamente condizionati.» Thomas S. Kuhn, “La struttura delle rivoluzioni scientifiche”

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TERRITORIO

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ARCHITETTURA ED INFELICITA’

Il nostro rapporto con l’architettura

di Riccardo Castelli

“Architettura e felicità” di Alain De Botton, è uno di quei saggi che, se letti, fanno male ai sammarinesi più sensibili, come può non colpire alla bocca dello stomaco un’ analisi del nostro rapporto con l’ architettura delle nostre città, condotta con il bisogno di cercare un dialogo con gli oggetti di tutti i giorni ? “Dunque a essere in dubbio non è solo la funzione delle belle case di garanti della felicità; esse sono anche esposte all’ accusa di non riuscire a migliorare il carattere di chi ci abita.” Purtroppo abbiamo rinunciato alla qualità estetica del nostro Paese, per non parlare del nostro rapporto con gli spazi urbani. Per il semplice motivo che non esiste nessun rapporto. La mobilità pedonale è disincentivata, gli spazi collettivi sono rappresentati dai supermercati, i luoghi urbani del nostro Paese sono diventati semplicemente un ostacolo irritante da superare quanto prima per arrivare ad un centro commerciale oppure a Rimini oppure ovunque ci sia vita, San Marino è percepita come il luogo dove si dorme e si lavora, come una grande distesa di lotti da vendere in speculazioni,

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una soffitta in cui si accatastano disordinatamente scatole su scatole pensando ”quando avrò tempo rimetterò in ordine”. Sarebbe bello se i centri storici della Repubblica tornassero ad essere cuori pulsanti di vita sociale, economica e culturale, ma abbiamo l’ esigenza di farci passare le macchine e, di conseguenza, di farci dei parcheggi, sennò le macchine dove le mettiamo ? “Perché l’ architettura cominci ad avere su di noi un impatto tangibile, forse è necessario che la nostra vita sia stata segnata in modo indelebile (...) Quando diciamo che un edificio “ci commuove”, alludiamo al sentimento dolceamaro di contrapposizione tra le nobili qualità di una struttura e la realtà più ampia, più triste, in cui si trova. Ci viene un groppo in gola quando guardiamo la bellezza sapendo implicitamente che la felicità cui allude é l’ eccezione”. “Architettura e felicità” parla di come i luoghi che abitiamo possano aiutarci a vivere meglio, e questa volta non c’ entra se respiriamo amianto, se siamo esposti al gas radon, se inaliamo vernici tossiche, se

Una veduta di Dogana, la metropoli sammarinese esauriamo le risorse energetiche del pianeta e dobbiamo tornare alla pietra focaia, se ci ammaliamo di continuo perché i muri sono troppo freddi, se viviamo nella muffa perché l’ impresa non è capace di costruire ma vuole convincerci che è colpa nostra che non aeriamo i locali, se alla prima scossa di terremoto restiamo sotto le macerie, se ci vendono una casa dimenticandosi di dirci che non ha l’ abitabilità, se ce ne vendono un’ altra che ha le camere da letto sotto terra come gli zombie, se l’ agente immobiliare ci consegna le chiavi di casa sorridente ma mancano le utenze e metà dei pavimenti, se alla prima gelata le piastrelle del portico si spaccano come un millefoglie sotto il cucchiaio, se l’ estrazione del rame per la copertura della cuccia del cane è costata la vita a qualche minatore dello Zambia, se l’ umidità sta risalendo nei muri esterni che é un piacere, se la nuova casa del vicino ci toglie completamente la luce, se muri e solai hanno uno spessore ridicolo e partecipiamo alle sedute in bagno degli altri inquilini senza perderci un suono, se lavoriamo in ambienti condizionati sia d’ estate che d’ inverno e prendia-

mo una polmonite all’ anno e un colpo della strega al giorno. Stavolta si parla del nostro atteggiamento verso i luoghi che abitiamo o attraversiamo e, indirettamente, verso chi li ha progettati: a qualcuno di loro vanno i nostri ringraziamenti perché hanno pensato che un rivestimento arancione nel bagno ci avrebbe trasmesso un pò di vitalità e di calore, ad altri vanno le nostre ingiurie perché hanno pensato a noi non come “abitanti” di uno spazio, ma come esseri “abitati” da spazi caotici, frutto del loro servilismo verso le leggi del mercato (e dalla loro ignoranza, ovvio). Il libro di Alain de Bottom

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3 X 1000

UN TUO GESTO PER SOSTENERCI GRATUITAMENTE

Destina il tuo 3x1000 alla Don Chisciotte! Il 3x1000 è una “quota sociale” che viene detratta da qualsiasi reddito: puoi solo scegliere a chi destinarla. Non si tratta, quindi, di un impegno aggiuntivo, ma solo di manifestare liberamente la tua volontà. Non spendi nulla, ma a noi arrivano dei soldi. Per noi, quindi, significa molto, perché ci dà modo di continuare con la programmazione delle nostre attività. Durante il 2009 sono stati

destinati alla Don Chisciotte 1.025,40 euro (vedi foto allegata) attraverso le vostre donazioni di 3x100, interamente destinati al finanziamento dell’ALTREMENTI festival di gennaio. Speriamo che l’anno in corso se ne possa ricevere una cifra maggiore: le spese delle nostre attività sono piuttosto ingenti! Attualmente la nostra associazione sta organizzando diverse attività (alcune pubblicizzate

in questo numero del giornale – si veda il nostro “calendario eventi” –, alcune lo saranno nel prossimo), e sta già ponendo le basi per l’organizzazione del prossimo Altrementi festival di gennaio 2011, oltre a pubblicare questo mensile che ci costa sacrifici rilevanti a titolo del tutto gratuito. Per continuare a finanziare tutto questo abbiamo bisogno del tuo aiuto, di quello dei tuoi conoscenti, di tutti voi che, insomma, volete che a San

Marino si esprimano anche voci fuori dal coro. Aiutateci a crescere, sia di numero che di efficacia ed interesse delle iniziative. Confidiamo nella vostra buona volontà, che premierebbe i nostri sacrifici e l’impegno che ci mettiamo ad organizzare attività che sono di sicuro interesse per San Marino. Il direttivo dell’Associazione Don Chisciotte

IL NOSTRO CALENDARIO Giovedì 13 maggio: Per “Silence. Quello che il potere non dice”, il cineforum della Don Chisciotte, proiezione di “Zero. Inchiesta sull’11 settembre”, dell’amico Giulietto Chiesa. Alle ore 21.00 presso il centro ricreativo “Il tempo vola”, Via Gino Giacomini, 32 – San Marino Città Giovedì 20 maggio: Per “Silence. Quello che il potere non dice”, il cineforum della Don Chisciotte, proiezione di “The 11th hour – L’undicesima ora”, di L.C. Etersen e N.Conners. Alle ore 21.00 presso il centro ricreativo “Il tempo vola”, Via Gino Giacomini, 32 – San Marino Città Giovedì 27 maggio: Per “Silence. Quello che il potere non dice”, il cineforum della Don Chisciotte, proiezione di “Quinto potere”, di Sidney Lumet. Alle ore 21.00 presso il centro ricreativo “Il tempo vola”, Via Gino Giacomini, 32 – San Marino Città Venerdì 28 maggio: Inaugurazione della mostra “Estratti di tempo. Frammenti di un canzoniere infinito”. Mostra di opere dell’artista Gabriele Gemignani. Alle ore 18,00 nel torrione della porta del paese (Porta San Francesco), a fianco del museo della tortura. In concomitanza presentazione del libro “Battisti contro De André. Il più grande malinteso della musica italiana” (Scipioni editore) di Teodoro Forcellini e concerto live acustico del gruppo “Gli spacciatori di lenti” Giovedì 3 giugno: Per “Silence. Quello che il potere non dice”, il cineforum della Don Chisciotte, proiezione di “Zeitgeist”, di Peter Joseph. Alle ore 21.00 presso il centro ricreativo “Il tempo vola”, Via Gino Giacomini,

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32 – San Marino Città Sabato 5 giugno: “Crisi e critica del valore”, simposio/seminario con Anselm Jappe. La prima giornata del simposio affronterà le due sessioni dal titolo “Crisi del liberismo finanziario o crisi della società della merce? Il contributo della “critica del valore” alla comprensione della situazione presente” (ore 10.00/12.00) e “Crisi passeggera o esaurimento storico della dinamica capitalista? Sviluppi “economici” della crisi attuale” (ore 15.30/18.30). Sabato 5 giugno: Incontro pubblico con dibattito tra Anselm Jappe ed Alberto Burgio sul tema “Senza democrazia. Un’analisi della crisi”. Alle ore 21.00 presso la casa del castello di Serravalle. Domenica 6 giugno: “Crisi e critica del valore”, simposio/seminario con Anselm Jappe. La seconda giornata del simposio affronterà le due sessioni dal titolo “L’individuo di fronte alla crisi. Cambiamenti nella struttura psicologica: trionfo del narcisismo” (ore 10.00/12.00) e “Fine dello spettacolo? La critica di Guy Debord e dei situazionisti” della crisi attuale” (ore 15.30/18.30). Sabato 19 giugno: IV FESTA DEL SOLSTIZIO, come sempre al parco di montecerreto. Maggiori dettagli nel prossimo numero del giornale. Seguite l’avanzamento dei lavori sull’apposita pagina di Facebook o in quella del nostro sito.

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ATTUALITA’

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RABBIA SUL PIANELLO

Un momento della manifestazione

Il 28 aprile i sammarinesi sono scesi in piazza per protestare contro la politica sporca e malata di Angelica Bezziccari “Ridicoli!” “Fuori!” Questi gli slogan gridati sul pianello mercoledì 28 aprile, ore 18.30. Destinatari, i politici rinchiusi nella “torre”, il Palazzo Pubblico, che così pubblico pare non essere. Artefici di tutto ciò, i cittadini sammarinesi stanchi dei giochi di potere e del disastro verso cui sta correndo San Marino, causato non da un’entità sconosciuta ma da persone con nomi e cognomi, disastro a cui si cerca di rimediare con una pezza bagnata per chiudere un tubo rotto, anzi scoppiato. I cittadini senza colore politico e senza fini, se non quello di sperare in una rinascita del piccolo e martoriato Stato, si sono avvicinati e raggruppati in prossimità dell’entrata del Palazzo. Hanno iniziato a sventolare un fazzoletto bianco, come accade nella famosa panolada spagnola, ossia quando i tifosi contestano platealmente

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le decisioni arbitrali. Matteo Zeppa, organizzatore della manifestazione, ha preso la parola, e gliele ha “cantate e suonate”, come si dice. Lui però era solo uno tra i tanti. Grida e applausi ironici sono partiti da quella piazza che ha visto per troppi anni solo le auto blu reggenziali, invece dei suoi cittadini che gridano i loro diritti e protestano per l’oligarchia al potere, la quale non si è degnata di scendere a parlare con il popolo. Qualcuno ha osato sbirciare dalle finestre del Palazzo, ma è subito andato via. Eppure sapevano tutti della manifestazione e da dentro si sentivano le grida. I protestanti allora hanno deciso di entrare per assistere al Consiglio, nella vana speranza che qualcuno li degnasse di uno sguardo. E qui si è assistito a un altro calpestamento della democrazia: la schedatura

nonché richiesta di documento sammarinese per entrare. Pare ci sia una legge che impedisce ai non aventi cittadinanza d’assistere alle pubbliche sedute di Consiglio. La presunta esistenza di questa legge assai poco democratica, oltre ad aver stupito i manifestanti, ha stupito anche qualche consigliere ignaro della sua esistenza, con cui si è avuto modo, in serata, di scambiare due parole. Tuttavia le “scrupolose” guardie di rocca, appellandosi a questo “ordine dato dal comando” -così han detto- si sono dimenticate di perquisire le persone, pur avendo alcune di queste zaini che potenzialmente potevano contenere qualcosa di pericoloso. Probabilmente si vuole solo fornire un’immagine di sicurezza, così come è presunta la libertà e la democrazia di San Marino, paese che continua a tenersi

ben strette sedute segrete, istanze d’arengo approvate e mai applicate, favoritismi, clientelismi, deturpamento del territorio… Saliti in tribuna, i cittadini hanno potuto constatare, tra i soliti discorsi retorici, la mancanza di una buona metà dei consiglieri! Dov’erano? A bighellonare per il palazzo? Al bar? In periodo di crisi così nera, si possono permettere di saltare le sedute consiliari, sedute che tra l’altro sono degnamente retribuite? Ora, ai limiti della sopravvivenza economico-finanziaria la gente inizia a mobilitarsi, e quello che vuole difendere non sono né lotti da sbloccare né società cartiere, ma il bene comune, ormai espressione ignota e dimenticata. Mercoledì 28 aprile 2010, un giorno che la piazza del Pianello -e non solo- ricorderà a lungo.

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INIZIATIVE

SILENZIO! QUELLO CHE IL POTERE NON DICE

Il cineforum organizzato dall’Associazione Don Chisciotte

Alcune locandine dei film che saranno proiettati

di Angelica Bezziccari Cos’è un cineforum? È un modo di fruizione attiva di quello che è il cinema. In contrasto alla passività con cui oggi ci si approccia sempre di più al grande schermo, veicolo usato per catapultarsi in altri mondi e altri modi di vivere, il cineforum sembra andare scomparendo sempre più, facendoci pensare le sale cinematografiche solo come un luogo di ‘entertainment’, e non come luogo di cultura, scambio e riflessione, stimolo per nuove idee. Sta scomparendo anche l’approccio documentaristico alla macchina da presa, usata meno, sostituita da pc e special effects. Con questo cineforum “pilota” la Don Chisciotte intende promuovere il gusto e l’amore per il cinema non solo come mezzo -legittimodi fuoriuscita dalla realtà, ma alternativamente per entrarci ancora meglio dentro, affrontando temi di attualità tramite la discussione faccia a faccia. Il filo conduttore del cineforum è il “non detto”, ovvero quello che generalmente il Potere tenta di nascondere e camuffare sulla politica, sui media, sull’ambiente e sulla religione. Ogni serata sarà dedicata a uno di questi temi, e ogni film sarà introdotto da un relatore e moderatore del dibattito. Il cineforum si terrà in via Gino Giacomini n. alle ore 21. Sarà presente uno stand del

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Commercio Equo e Solidale, e qualche birra a prezzi modici. Vi aspettiamo!!! Giovedì 13 maggio ZERO INCHIESTA SULL’11 SETTEMBRE Un film di: Giulietto Chiesa, Franco Fracassi, Thomas Torelli, Francesco Trento e Paolo Jormi Bianchi Durata: 120 min. ZERO è un film documentario che rompe il muro del silenzio, un’inchiesta giornalistica rigorosa, costruita con interviste girate in tutto il mondo a testimoni oculari, sopravvissuti, responsabili delle indagini, esperti, tecnici, scienziati, familiari delle vittime, giornalisti. Immagini di repertorio inedite ed esclusive, documenti ufficiali, ricostruzioni in computer grafica, permettono allo spettatore di riconsiderare i fatti da punti di vista diversi e riuscire a guardare di nuovo, in maniera critica, le immagini dell’11 settembre 2001. Giovedì 20 maggio THE 11TH HOUR L’UNDICESIMA ORA Un film di: Leila Conners Etersen, Nadia Conners

Durata: 1 ora 31 min L’undicesima ora per il genere umano è adesso, l’ultimo attimo nel quale è ancora possibile cambiare e fermare la nostra corsa verso il collasso ecologico globale. L’attore Leonardo Di Caprio è il produttore e la voce narrante di questo documentario sull’improrogabilità del cambiamento, che ci racconta da dove veniamo, dove stiamo andando e, cosa più importante, come possiamo cambiare. Grandi intellettuali come Mikhail Gorbachev e Stephen Hawking ed esperti di sviluppo sostenibile come William McDonough, insieme a molti altri, rivelano l’attuale e drammatica situazione del pianeta Terra. Giovedì 27 maggio QUINTO POTERE Un film di: Sidney Lumet Durata: 121 min. “Quinto potere” è sicuramente uno dei massimi esempi del grande cinema d’autore americano degli anni ’70. Ironico, caustico, cinico, agghiacciante. Un ritratto feroce e spietato non tanto del mondo della televisione, quanto piuttosto della società dell’apparenza e dello spettacolo, una società che si

lascia dettar legge dal piccolo schermo e che costruisce e abbatte i propri idoli con un semplice tasto del telecomando. Giovedì 3 giugno ZEITGEIST Un film di Peter Joseph Durata: 116 minuti “ Più inizi a porti domande su tutto ciò che crediamo di comprendere, su da dove veniamo, su ciò che pensiamo delle nostre azioni e più inizi a vedere che siamo stati ingannati.” Il tema di Zeitgeist è l’inganno perpetrato dal Potere nelle più svariate forme, e lo tratta attraverso un percorso diviso in tre parti partendo dalla religione cristiana per arrivare alle banche statunitensi. Il film ha suscitato molti dibattiti, perché lascia trasparire qualche verità, ma non tutte. Molti hanno preso per vero tutto quello che è stato detto in questo film, mentre invece è necessario avere uno spirito critico verso tutti i presunti detentori di verità.

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GRUPPI DI ACQUISTO SOLIDALE

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CONVEGNO NAZIONALE ITALIANO GAS Note (in movimento) su un movimento

di Stefano Palagiano

Queste brevi note vogliono essere un antipasto alle ricche portate previste (anche) quest’anno dallo svolgimento del decimo convegno nazionale italiano dei gruppi di acquisto solidale, che si terrà a giugno ad Osnago (LC) Non è ancora spenta l’eco del convegno dello scorso anno, tenutosi a Petralia Sottana (PA), un evento che ha decisamente rilanciato la capacità di pensiero e di azione di un movimento in continua espansione e dalla magmatica consistenza. E’ difficile parlare in poche righe dei tanti elementi emersi in modo particolare nel periodo che congiunge, anche idealmente, l’ultimo convegno siciliano e il prossimo, che avrà invece luogo nel profondo Nord. Il primo elemento unificante forte che mi viene in mente, che dovrebbe spingere a guardare con un certo ottimismo al futuro, è quello sottolineato dal duro ed eccellente lavoro che ha preparato lo sbarco dei gas in Sicilia nel 2009: le esperienze italiane del Nord e del Sud sono indubbiamente più vicine, anche e soprattutto come risultato del convegno di Petralia.

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I gas, fenomeno settentrionale per nascita, hanno varcato quella “linea Gustav” che in qualche modo divideva un Paese che ha seriamente bisogno di ripensare se stesso ed anche il proprio ruolo secondo parametri nuovi che possono essere dettati anche dal mondo dell’economia solidale. Uno dei temi al centro del convegno dello scorso anno era quello della legalità: sarà difficile cancellare l’emozione destata nei presenti dagli interventi, per esempio, di Rita Borsellino, sorella del magistrato Paolo, o di Vincenzo Linarello del Consorzio Goel. Sarà ancora più difficile cancellare il loro apporto e quello dei tanti attori impegnati nella costruzione e nella comunicazione dell’immagine di una Sicilia e di un Sud diverso. L’immagine consegnata dal convegno è quella di una Sicilia che ci richiama alle nostre responsabilità: ciò è tanto più vero in un momento in cui viene chiarendosi la realtà della diffusione della criminalità organizzata su tutto il territorio nazionale, specie in termini di investimenti. Il prossimo convegno dei gas insisterà in

Mele GAS modo particolare sui rapporti tra gruppi di acquisto solidale e distretti di economia solidale (è il primo convegno organizzato insieme da gas e des), mostrandone i legami, gli apporti reciproci e le intersezioni. Oltre alla importanza di una iniziativa e di una proposta culturale decisa ed approfondita, alcuni elementi di riflessione sono emersi nel convegno siciliano dello scorso anno e sono stati rilanciati in vista del prossimo convegno lombardo. Alcuni flash su questi punti possono costituire senz’altro uno spunto di riflessione per capire in quale ottica e su quali fronti il movimento si muova, quali battaglie stia affrontando e (elemento tutt’altro che scontato) con quale livello di coinvolgimento e consapevolezza. La convinzione che la proposta dei gas sia soprattutto ed essenzialmente di natura culturale e sociale mi si è ulteriormente rafforzata con la partecipazione ai lavori del convegno nazionale dello scorso anno in Sicilia, proprio lì dove è stato possibile confrontarsi in modo autentico e aperto sui problemi e sulle soluzioni che riguardano, fra gli altri, anche

il tema della partecipazione. Ogni aspetto dell’attività di un gas deve essere permeato dal perseguimento di un intento culturale, che richiede passione e approfondimento. Da questo punto di vista, la condivisione di un quadro di valori di riferimento, di pratiche e di esperienze, di un approccio largo, l’attenzione nei confronti del mondo che ci circonda, la capacità critica di discernere e di individuare i falsi che cominciano a insidiare con insistenza il mondo dei gas, la capacità di immaginare il futuro, di realizzare delle sintesi efficaci e condivise, la volontà di comunicarsi in modo coraggioso e non ambiguo nei confronti della società nel suo complesso, sono alcuni degli elementi fondamentali che caratterizzano l’elaborazione di un movimento dal basso composito e plurale, che cerca sempre più le ragioni di una sintesi per definire a livello sociale e politico il proprio livello di maturazione e di incisività, in un rapporto intellettualmente conflittuale con il sistema economico dominante. La corrente riduzionista che punta a derubricare i gas a fenomeno di costume, metten-

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GRUPPI DI ACQUISTO SOLIDALE

Cesto con frutta di varie origini do la sordina alla loro carica innovativa, penalizza fortemente le potenzialità di cambiamento e confeziona una scenetta che fa somigliare un gruppo di acquisto solidale ad un negozio qualsiasi, un rischio che a volte si corre e che bisognerebbe assolutamente evitare (stiamo parlando di un progetto sociale, che come tale e per durare necessita di un minimo di sforzo intellettuale). Questa dimensione, che lavora più in profondità e più sul lungo periodo, è l’unica prospettiva valida perchè la vicenda dei gruppi di acquisto solidale non sia aleatoria e non costituisca un vezzo impalpabile legato alla voglia di biologico, agli istinti modaioli, o ad altre mire (magari non particolarmente nobili) di qualcuno. Uno degli

elementi emersi in Sicilia, che si sta sviluppando e che verrà ripreso al convegno di quest’anno è quello del rapporto tra gas e politica. Questo argomento richiede certamente riflessioni specifiche che vanno al cuore dell’esperienza dei gruppi d’acquisto solidale e provano a prefigurarne il futuro, anche alla luce delle iniziative in campo. Si tratta di un ambito di riflessione complesso e in parte nuovo, foriero di sviluppi molto interessanti. Naturalmente, si pone come indispensabile un’operazione di verità che restituisca alla politica la sua nobiltà ed essenzialità, tenuto conto della connotazione assunta dal termine politica nel senso comune, non più capace di distinguere tra la politica nel

TRUFFE VERDI

Il biodiesel non è tanto bio. Ottenuto dall’olio di palma, è la causa della distruzione delle foreste indonesiane -e non solo-. Ogni giorno in Italia arrivano prodotti provenienti dalla distruzione di uno degli ultimi polmoni del pianeta. L’espansione delle coltivazioni industriali di palma da olio per la produzione di beni di consumo - saponi, cioccolata, carta e biodiesel - sta distruggendo le ultime foreste indonesiane, decimando gli ultimi oranghi e intossicando la Terra. La Wilmar è la più grande produttrice di biodiesel al mondo e, allo

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suo senso più alto e i partiti tradizionali, spesso colpevolmente sordi rispetto ai movimenti della società e incapaci di tenere il passo. I gas fanno politica nel senso più vero. Nel passaggio dalla logica interna alla responsabilità politica, dai gas ai des, si colgono alcuni elementi delle trasformazioni e delle maturazioni in atto sotto questo profilo. Nel momento in cui, con la crisi, va avanti anche il percorso della disunità d’Italia, i gas stanno mostrando sempre di più come, rimanendo coerentemente appassionati ad un certo quadro di riferimento, si possano produrre frutti buoni e durevoli. Esperienze come quella del convegno dell’anno scorso mostrano come il movimento sia attento e debba lavorare sempre

più anche sui temi della legalità, valutando anche l’importanza della questione morale, in una società troppo abituata a farsi passare sopra di tutto e a passare sopra a tutto. Ai riduzionisti, ai pessimisti, ai rassegnati, ai modaioli, ai disillusi, a quelli che non possono o non vogliono fare il salto di qualità per andare finalmente in fondo alle cose, ma in generale a tutti, consiglio di approfondire i temi e le idee che animano il movimento dei gas, oltre le urgenze, spesso presunte, di natura organizzativa: uno dei modi per farlo è partecipare ad un convegno nazionale gas. Non stiamo parlando di un negozio, quindi facciamo un piccolo sforzo.

stesso tempo, “campione” di fama internazionale della deforestazione in Indonesia. Approfittando della diffusa preoccupazione, a livello internazionale, per la salute del clima del pianeta, multinazionali come Wilmar promuovono l’olio di palma come una soluzione ecologica per la produzione di biodiesel. Ad accelerare questo processo, anche la legge europea che prevede, entro il 2020, la sostituzione del 10% del totale dei consumi di carburante con biodiesel. Angelica Bezziccari

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EVENTO

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L’APOTEOSI DEL FRAMMENTO

Il volantino dell’evento

“ESTRATTI DI TEMPO. Frammenti di un canzoniere infinito”. Arte, poesia, musica, culturaperitivo nel torrione di porta San Francesco Organizzata da noi assieme a Gabriele Gemignani e allo Smiaf Project, l’inaugurazione di questa mostra (che si protrarrà fino al 13 giugno, visitabile gratuitamente ogni giorno dalle 15.00 alle 17.00) sarà un vero evento “eclettico”. La sede suggestiva è la saletta espositiva dentro il torrione della porta del paese (a fianco del museo della tortura), l’occasione è quella di mostrare delle piccole opere nate dall’incon-

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tro tra l’artista G.Geminiani e José Jaquin Beeme, poeta, editore ed intellettuale spagnolo. Alle 18.00 le opere-libro di GABRIELE GEMINIANI saranno introdotte da una lettura dei testi da parte di José (in spagnolo) e di Patrizia Santini di San Marino RTV (in italiano). Il trait d’union della giornata è il frammento, inteso come scoria fisica e letteraria. I frammenti popolano la ricerca di Geminiani, arricchiscono i libri

di José, e sono tratto distintivo del canzoniere di De André. Così alle 18.30 Teodoro Forcellina presenterà il suo libro “Battisti contro De André. Il più grande malinteso della musica italiana” (Scipioni editore), e alle 19.00 la cover band sammarinese “Spacciatori di lenti” accompagnerà, con pezzi acustici di De Andrè, l’aperitivo offerto dall’organizzazione. Non puoi mancare.

Info su http://www.facebook. com/event. Chi sono gli spacciatori di lenti: ELIA UGOLINI (voce) LUCA VOLPINARI (chitarra) FRANCESCO CASALI (contrabbasso) FABIO GUIDI (percussioni) LEONARDO BOLLINI (voce, chitarra, flauti) BERNARDO FORCELLINI (fisarmonica)

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SIMPOSIO

TRA VINO E CULTURA: SIMPOSIO CON ANSELM JAPPE

Il 5 e 6 giugno due giornate con uno dei più rinomati intellettuali europei per capire la crisi ed individuare soluzioni. La sera del sabato Alberto Burgio si confronterà con Jappe in un dibattito dal titolo – tratto da omonimo libro di Burgio – “Senza democrazia. Un’analisi della crisi” Dopo mesi di gestazione, è finalmente il momento di approfondire il tema della crisi assieme ad Anselm Jappe, con un simposio dal titolo “Crisi e critica del valore”. Lo faremo il 5 e 6 di giugno, in modo informale: non si tratta di un prof. dietro la cattedra che impartisce lezioni, ma di un collettivo che s’incontra, chiacchiera e si confronta con un intellettuale di spessore internazionale che introduce argomenti interpretativi della nostra società tra un bicchiere di buon vino, una lezione illuminante e una cena in compagnia. Un momento di crescita personale imperdibile, per comprendere meglio le dinamiche che regolano la nostra contemporaneità. La crisi, le crisi, sono un evento straordinario o la vera natura del sistema economico in cui viviamo? Ad argomenti come questo cercheremo di dare risposte durante questi due giorni assieme a Jappe. Inoltre, non paghi, sabato sera saremo raggiunti a San Marino da Alberto Burgio, autore di diversi libri tra cui “Senza democrazia. Un’analisi della

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crisi”, di recente uscita per i tipi di DeriveApprodi, a partire dal cui titolo i due intellettuali si confronteranno senza esclusione di colpi. Il costo della partecipazione al simposio è di soli 30 euro VINO INCLUSO. La partecipazione alla serata del 5 giugno con Jappe e Burgio è gratuita e aperta a tutti! Prenotazioni tramite mail a ass. donchisciotte@omniway.sm. Tramite telefono al 338.6537340. Informazioni nella galleria eventi del nostro sito. PROGRAMMA SABATO 5 GIUGNO 10.00/12.00 – SESSIONE 1: Crisi del liberismo finanziario o crisi della società della merce? Il contributo della “critica del valore” alla comprensione della situazione presente. Vino rosso e biscotti a disposizione 12.30 – PRANZO con l’ospite (non incluso nella quota) 15.30/18.30 – SESSIONE 2: Crisi passeggera o esaurimento storico della dinamica capitalista? Sviluppi “economici” della

crisi attuale. Vino rosso a disposizione. 19.00 – CENA con l’ospite (non inclusa nella quota) 21.00 – FACCIA A FACCIA: Anselm Jappe vs Alberto Burgio sul tema: “Senza democrazia. Un’analisi della crisi” Moderatore Roberto Ciavatta DOMENICA 6 GIUGNO 10.00/12.00 – SESSIONE 3: L’individuo di fronte alla crisi. Cambiamenti nella struttura psicologica: trionfo del narcisismo. Vino rosso e biscotti a disposizione 12.30 – PRANZO con l’ospite (non incluso nella quota) 15.30/18.30 – SESSIONE 4: Fine dello spettacolo? La critica di Guy Debord e dei situazionisti. Vino rosso a disposizione, brindisi finale, saluti. 19.00 – CENA con l’ospite (non inclusa nella quota) TESTI CONSIGLIATI: I testi saranno anche in vendita durante il simposio (grazie alla libreria C2). Anselm Jappe, Guy Debord,

Alberto Burgio manifestolibri.
 Robert Kurz, Manifesto contro il lavoro, deriveapprodi. 
 Robert Kurz, L’onore perduto del lavoro. Tre saggi sulla fine della modernità, manifestolibri. Robert Kurz, La fine della politica e l’apoteosi del denaro, manifestolibri.
 Karl Marx, Il capitale, (CAP. I)
 Christopher Lasch, L’io minimo. La mentalità della sopravvivenza in un’epoca di turbamenti, Feltrinelli.
 Christopher Lasch, La cultura del narcisismo, Bompiani
 Benjamin R. Barber, Consumati. Da cittadini a clienti, Einaudi
 Guy Debord, La società dello spettacolo, Baldini Castoldi Dalai 
 Guy Debord, Il pianeta malato, nottetempo.
 Guy Debord, Panegirico, Castelvecchi

 SITI CON ARTICOLI DEGLI AUTORI: http://ozioproduttivo.blogspot. com/ http://www.exit-online.org/text1. php?tabelle=transnationales&i ndex=4

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APPUNTI DI PSICOLOGIA

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I DISTURBI ALIMENTARI: ANORESSIA E BULIMIA

Un’opera a riguardo proveniente da Deviantart.com

Due problematiche nervose che ricorrono sempre più spesso nella nostra cultura di Davide Tagliasacchi Durante il periodo dell’adolescenza, le persone si trovano per la prima volta di fronte ad un interrogativo, la cui risposta può portare a risvolti spesso inquietanti: “chi sono io?” Per rispondere a tale domanda l’individuo, sperduto a causa di una cultura che mal prepara allo sviluppo auto conoscitivo, si ritrova a preferir mutuare l’identità sociale preconfezionata proposta dai mass media, e costruire così un falso Sé, il

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quale inevitabilmente porta a problemi sempre più comuni e difficili nella soluzione. Dal punto di vista psichiatrico, vengono definiti disturbi dell’alimentazione, quei problemi caratterizzati dalla presenza di evidenti alterazioni del comportamento alimentare, la cui caratteristica essenziale, è la presenza di un’alterata percezione del peso e della propria immagine corporea. Le azioni principali che accomunano le

due principali patologia, anoressia e bulimia, si evidenziano nell’azione del vomito provocato, nell’uso di lassativi e diuretici, e nella tendenza ad effettuare quotidiani esercizi ginnici, nella convinzione che tali atteggiamenti facilitino l’espulsione dello scarso cibo assunto. Ma vi sono anche alcune caratteristiche distintive che dal punto di vista psicologico occorre considerare, se si vuole comprendere a fondo la natura

di queste condizioni, di modo da poter effettuare un trattamento psicoterapeutico il più adattivo possibile, e mai semplice da affrontare, soprattutto in fase di scoperta e presa di coscienza del problema da parte del paziente. La caratteristica peculiare dell’anoressia nervosa è il costante e continuato rifiuto nel mantenere il proprio peso corporeo al di sopra del peso minimo normale. I sintomi più comuni sono l’amenorrea,

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ossia l’assenza di almeno tre cicli mestruali consecutivi, e la presenza di un’ossessiva paura di ingrassare pur vivendo la condizione fisica di sottopeso, aspetto questo che condiziona la maggior parte della quotidianità. Dal punto di vista psicodiagnostico, gli aspetti da esplorare riguardano principalmente la relazione oggettuale, il modo in cui è stata introiettata l’imago materna con le eventuali pulsioni aggressive ad essa associate, la percezione di sé, il livello di autostima, le tematiche legate alla simbiosi, e alla definizione dell’identità sessuale. Secondo la concezione psicodinamica, risulta basilare l’esplorazione della fase orale dello sviluppo psicosessuale, in quanto capita sovente di trovare delle gravi fissazioni da superare. È facile comprendere come la prima relazione che un essere umano stabilisce con la madre, si instaura attraverso l’al-

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APPUNTI DI PSICOLOGIA

lattamento: si viene a creare in modo quasi istantaneo l’equazione inconscia madre=cibo. Perciò il rifiuto verso il cibo può essere collegato col rifiuto verso l’imago materna introiettata, una delle basi della costruzione della propria identità. Gli anoressici rifiutano il cibo così come rifiutano la dipendenza verso la madre, in una forma di ribellione all’insegna della forza e dell’autonomia, ma che in verità riconferma paradossalmente tale atavico legame. Codesto gioco di potere si traduce in una sfida estenuante contro se stessi (i propri piaceri, desideri e bisogno di attaccamento) e contro il mondo, che finisce però per riconfermare lo stato di dipendenza. È interessante altresì conoscere le regole, i sottosistemi, le modalità comunicative, ossia il compendio delle dinamiche all’interno del sistema famigliare, entro cui si sviluppa il problema anoressia. Spesso

Una modella anoressica in una campagna di sensibilizzazione le persone che soffrono di un irrefrenabile, e pertanto non disturbo alimentare provengogestibile, a divorare il cibo: egli no da un sistema invischiato, si ritrova a mangiare quantità che ostacola il processo di molto più abbondanti nelle svincolo e di individuazione dei quali solitamente si mangia, nelsuoi membri. Frequentemente lo stesso lasso di tempo, e nelle il nucleo appare desideroso medesime circostanze. L’autovadi riconoscimento sociale e lutazione della persona viene quindi tenta in ogni modo di fortemente condizionata dal dare un’immagine di sé favorepeso e dalla forma corporea. A vole: appaiono quindi di vitale differenza dell’anoressia, i sogimportanza aspetti come i voti getti bulimici possono presentascolastici, l’abbigliamento, e re un peso corporeo proportutto quanto concerne l’immagizionato, che trae facilmente in ne esteriore. inganno l’osservatore. La bulimia nervosa, invece, Di solito, la prognosi in caso è caratterizzata da ricorrenti di bulimia è maggiormente episodi di “abbuffate” e da mo- favorevole rispetto all’anoressia dalità inappropriate per smaltire nervosa, e non di rado capita ed espellere quanto ingurgitato, che alcuni pazienti anoressial fine di evitare l’aumento di ci quando si trovano in fase peso, come i succitati lassativi, di risoluzione assumono un o altri farmaci, diete eccessiatteggiamento bulimico, indice vamente rigide, o addirittura questo di un allentamento del digiuni prolungati. Le abbuffate rigido controllo delle pulsioni. solitamente avvengono in un periodo definito di tempo, in cui il soggetto prova un impulso

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LA PAGINA DI OASIVERDE

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DOLCE VELENO

L’inquietante realtà dei dolcificanti “raffinati” Lo zucchero raffinato, o saccarosio, è un vero e proprio veleno che crea dipendenza e impoverisce la riserva di minerali del nostro organismo.Già il solo processo produttivo chiarisce molto la natura di questa sostanza: lo zucchero raffinato viene sottoposto ad una serie di complesse trasformazioni industriali, tra cui la depurazione con latte di calcio che provoca la perdita di sostanze organiche, enzimi e sali. Poi, per eliminare la calce in eccesso, il succo zuccherino viene trattato con anidride carbonica, poi con il velenoso acido solforoso per eliminare il colore scuro. Successivamente viene filtrato e decolorato con carbone animale e, per eliminare gli ultimi riflessi giallognoli, viene trattato con il blu oltremare o il blu idantrene (proveniente dal catrame e quindi cancerogeno) ma prima di essere pronto per il consumo viene manipolato attraverso un’altra dozzina di procedimenti chimici. Nel 1957 il Dr. William Coda Martin tentò di rispondere alla seguente domanda: Quand’è che un alimento è tale e quando invece è un veleno? La sua definizione di veleno era, dal punto di vista fisico: Qualsiasi sostanza che inibisce l’attività di un catalizzatore che sia una sostanza secon-

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daria, chimica o un enzima che attiva la reazione. Il Dr. Martin aveva classificato lo zucchero raffinato come veleno poiché esso è stato privato delle sue forze vitali, vitamine e minerali. “Quello che resta consiste di carboidrati puri, raffinati. Il corpo non può utilizzare questi amidi e carboidrati raffinati a meno che le proteine, vitamine e minerali eliminati non siano presenti. La Natura fornisce questi elementi a ciascuna pianta in quantità sufficienti a metabolizzare i carboidrati della pianta in questione. Il metabolismo incompleto dei carboidrati risulta nella formazione di “metabolita tossico” quale l’acido piruvico nonché zuccheri anormali che contengono cinque atomi di carbonio. L’acido piruvico si accumula nel cervello e nel sistema nervoso mentre gli zuccheri anormali fanno altrettanto all’interno dei globuli rossi. Questi metaboliti tossici interferiscono con la respirazione delle cellule le quali non possono ottenere sufficiente ossigeno per sopravvivere e funzionare normalmente.”Lo zucchero raffinato è assai dannoso quando viene ingerito dagli esseri umani perché fornisce soltanto quelle che gli esperti di nutrizione chiamano come calorie “vuote” o “nude”; esso manca dei minerali naturali presenti nella barbabie-

tola e nella canna. Lo zucchero è un ossidante importante, in quanto contribuisce a prosciugare e dissolvere dal corpo preziose vitamine e minerali. Se assunto quotidianamente produce una condizione di continua iperacidità (e secondo una visione orientale questa iperacidità è causa di cancro) e, nel tentativo di rettificare lo squilibrio, vengono richiesti dal profondo dell’organismo sempre più minerali. Infine, onde salvaguardare il sangue, dalle ossa e dai denti viene preso tanto calcio da dare inizio ad un decadimento ed indebolimento generale. L’eccesso di zucchero alla fine nuoce ad ogni organo del corpo. Inizialmente esso viene immagazzinato nel fegato in forma di glucosio (glicogeno). Poiché la capacità del fegato è limitata, un’assunzione quotidiana di zucchero raffinato ben presto fa sì che il fegato si gonfi come un pallone e, quando esso è pieno sino al limite delle sue possibilità, il glicogeno in eccesso ritorna nel sangue sotto forma di acidi grassi i quali vengono trasportati in tutte le parti dell’organismo ed immagazzinati nelle aree meno attive: il ventre, le natiche, il petto e le cosce. Quando queste aree relativamente innocue sono completamente sature, gli acidi

Teschi di zucchero grassi vengono poi distribuiti negli organi attivi come il cuore ed i reni, i quali cominciano a rallentare la loro attività ed i cui tessuti alla fine degenerano e si trasformano in grassi. L’intero organismo viene influenzato da questa loro ridotta capacità e si crea una pressione sanguigna anormale. Il sistema nervoso parasimpatico viene danneggiato e gli organi da esso governati, come il cervelletto, divengono inattivi o si paralizzano. I sistemi circolatorio e linfatico vengono invasi e le caratteristiche dei globuli rossi iniziano a cambiare. Si verifica una sovrabbondanza di globuli bianchi e la generazione di tessuti rallenta, la tolleranza e la capacità immunitaria del nostro organismo diventa più limitata cosicché non siamo in grado di reagire a situazioni relativamente critiche, siano esse freddo, caldo, zanzare o microbi. Troppo zucchero ci rende sonnolenti e si perde la nostra capacità mnemonica e di fare calcoli. A chiunque sia interessato ad approfondire l’argomento suggeriamo la lettura di un testo fondamentale: “Sugar Blues, Il Mal di Zucchero” di William Duffy. Fonte: tratto da NEXUS NEW TIME ed. italiana n°28

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LA PAGINA DI OASIVERDE

Canna da zucchero

Zollette di zucchero

SE PUOI, INDIRIZZA IL CONTRIBUTO DEL TUO 3 X 1000 AD ASSOCIAZIONE OASIVERDE La nostra Associazione si sta de sempre impegnando al massimo per cercare di cambiare diverse cose in questo paese. Fra le tante, cerca di garantire un futuro sicuro e felice agli animali ospiti del centro a Piandavello, ritenuti ‘inutili’ e destinati alla produzione della carne, restituendo loro dignità e nuova fiducia nell’uomo. Come sai Oasiverde è un’Associazione non lucrosa che nasce

dal lavoro e dall’autofinanziamento dei suoi volontari. Se vuoi aiutarci a progredire coi nostri progetti e a mantenere i nostri splendidi animali, puoi adottarli a distanza, osservando il regolamento sul sito www. oasiverdersm.org nella pagina adibita alle adozioni. Per noi la vita della nostra Associazione dipende dalla sensibilità che le persone hanno verso ciò che stiamo facendo.

A tale proposito, mai come ora è importante che tu ci sostenga col tuo consenso devolvendoci il 3x1000. Questo è un contributo che ti è già stato detratto dalle tasse e che salvo una tua diversa indicazione , andrà nelle mani dello stato. Affinché si possa attuare il nostro “progetto” in modo che tutti possano beneficiarne sul modulo da compilare nella par-

te in basso riservata “ALTRO ENTE” ricorda di sottoscrivere “Associazione Oasiverde”. Grazie di cuore Davide De Biagi Presidente Ass.Oasiverde

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RASSEGNA STAMPA

RASSEGNA STAMPA

per Delta.

8 aprile: Chiesto intervento da parte della Don Chisciotte per risolvere il problema eternit.

Carifin, Ghiotti e Fantini (entrambi arrestati per le vicende Delta e successivamente sollevati dai loro incarichi) pretendono da Carisp una liquidazione rispettivamente di 274.252 e €1.302.373. In toto 1.576.625 euro! Circolano voci di una registrazione in mano a Fantini in colloquio imbarazzante con due Segretari di Stato del presente governo.

22 aprile: Secondo Enzo Ciconte, esperto antimafia, il gran numero di finanziarie e banche a San Marino è sintomo di un’economia malata e con infiltrazioni malavitose

17 aprile: Nel decreto incentivi italiano la RSM è ufficialmente inserita in black list

28 aprile: Matteo Zeppa organizza nel pomeriggio un sit in davanti al parlamento per protestare contro la malapolitica

2 aprile: Scoperti diversi siti con eternit a cielo aperto anche vicini ad asili e scuole

Con il “pacchetto trasparenza” il governo dichiara di voler mettere al bando le società anonime. Noi lo chiediamo da almeno 4 anni, e prima eravamo indicati come dei pazzi. Gabriele Gatti si dimette dalla Segreteria per le Finanze 11 aprile La Guardia di Finanza dichiara di avere in corso circa 500 controlli su imprese sammarinesi per scoperchiare altre “frodi carosello”

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15 aprile: Secondo il direttore di Banca Centrale, Mario Giannini, 5-6 finanziarie e qualche banca sammarinese dovranno chiudere. Ma non lo aveva già detto Gatti? Intanto il presidente di banca centrale Reggia si dimette, ma viene mandato a dirigere la Fondazione di Banca Centrale

Antonella Mularoni, Segretario per gli Esteri, dichiara che sta trattando con l’Italia per l’esclusione di San Marino dalla black list. Il ministero del tesoro risponde che non è in corso alcuna trattativa, anzi: o ci sarà lo scambio automatico delle informazioni oppure la RSM rimarrà in black list. 16 aprile: I due ex dirigenti di Carisp e

24 aprile: Valentini nuovo segretario per le Finanze al posto di Gatti

20 aprile: La registrazione in mano a Fantini potrebbe avere a che fare con il famoso “Memoriale Ghiotti”, in cui Gatti e Antonella Mularoni vengono indicati come presenti nelle trattative

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