
2 minute read
Castelgomberto: il progetto s’è svolto a distanza
Testimonianze
Abbiamo chiesto a due operatori del Progetto Scuola Avis Veneto, Gianni D’Ianni e Marco Brunello, di raccontarci il loro punto di vista in questo particolare momento. Iniziamo con Gianni.
Non so se esista un modo per prepararsi ad un evento che comporti così tanti cambiamenti, ancor più se si pensa alla scuola, un luogo che trabocca vitalità, movimento, scambi. Per i ragazzi e per chi, come noi, tutti i giorni la frequenta è stato un improvviso blackout, come se qualcuno avesse chiuso all’improvviso la porta della dispensa mentre eravamo lì a immaginare chissà quale fantastico piatto da preparare: avere tutti gli ingredienti pronti, a disposizione, ma isolati completamente dalla vita reale!
Non solo, con la grande preoccupazione sul come avremmo mai potuto riprendere quelle attività che tanto si fondano sulla vicinanza (non solo fisica), sulla partecipazione, sul coinvolgimento.
Una perdita improvvisa (ahimè anche economica) che trova consolazione nella speranza di riaprire al più presto quella porta e ritrovare lo sguardo entusiasta e curioso dei ragazzi.
Da ormai 10 anni Avis Castelgomberto-Trissino e Brogliano (Vi) svolgono l’attività Avis Scuola proposta dal Regionale Veneto con le classi terze delle medie locali. A queste si aggiunge un concorso: ispirati dai contenuti dal tema delle attività e guidati dagli insegnanti di educazione artistica, i ragazzi possono realizzare un disegno, un dipinto, un fumetto, una scultura…
Negli anni precedenti, hanno realizzato un albero tridimensionale che rappresentava talenti personali e sogni. Il lavoro svolto in classe, con il supporto dell’insegnante di arte, era stato portato all’esame di terza media come elaborato.
Quest’anno abbiamo proposto “Giocavis”, con i tanti suoi spunti, ma è scoppiata la pandemia con la chiusura delle scuole. La coordinatrice del progetto, prof.ssa Elisa Freato, ha voluto comunque portare a termine il concorso, invitando i ragazzi a realizzare le proprie opere a casa, in autonomia. Volontariato, dono e cittadiE continuiamo con Marco. Per noi operatori, i mesi del secondo quadrimestre scolastico valgono un campionato. Sono i più fitti di incontri e solitamente, si ritrovano i ragazzi incontrati l’anno precedente. Con alcune classi si instaura un rapporto speciale, perché noi operatori siamo testimoni dei passaggi di crescita dei ragazzi, avendoli incontrati per i tre anni delle medie e, alcuni di loro, già alle elementari. La continuità del progetto Avis Scuola da un anno scolastico all’altro è un investimento sull’efficacia degli interventi. Questa specie di filo invisibile che lega un anno all’altro è evidente ogni volta che siamo accolti dai sorrisi e gli sguardi gioiosi dei ragazzi, percependo come la classe sia immediatamente predisposta all’ascolto, impaziente di partecipare alla nuova avventura. La sospensione delle attività nel secondo quadrimestre del 2020 ha sospeso anche il nostro filo. Come operatore, ho perso i saluti e le battute reciproche di quei ragazzi, spesso i più irrequieti del gruppo, che durante l’attività passano dallo scetticismo iniziale al divertimento e che, all’intervento successivo, saranno tra i primi nel dimostrare la felicità di rincontraci. Un piccolo passo di crescita sia per loro sia per me, oltre a rappresentare, ogni volta, un’importante iniezione di entusiasmo e di fiducia per il futuro del
Castelgomberto: il progetto Avis s’è svolto a distanza
progetto. nanza attiva sono stati i tre temi sui quali lavorare, e la proposta è stata di creare un disegno con tecnica a scelta, prendendo spunto e rielaborando tecniche di artisti del ‘900. Avis è così entrata nelle case degli studenti, non lasciandoli soli durante la quarantena. Alessandra Fin
Gianni D’Ianni
Marco Brunello
Disegno di Andrea Dotti, primo classificato