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E a Mestre dona la Benemerita

di / Manuela Fossa /

Mestre. Ci piace l’idea di iniziare questo articolo con chi la vita, in questi mesi, l’ha donata due volte. Prima diventando papà del piccolo Alessandro, nato quattro giorni fa e oggi martedì 30 giugno, facendo la sua prima donazione di sangue, nonostante la nottata in bianco! Gianfranco è uno dei 42 carabinieri della Caserma di Mestre che nelle settimane scorse hanno fatto la visita di idoneità per diventare donatori al centro raccolta dell’ospedale dell’Angelo. Una parte di loro, insieme al Capitano Andrea Miggiano e il Maresciallo Massimo Demarin che ha coordinato la proposta del Capitano stesso, ha fatto la prima donazione di sangue o plasma.

Una mattinata quasi interamente dedicata all’Arma. Alcuni di loro, risultati idonei alla visita preventiva, hanno già donato. Altri hanno programmato la loro donazione nei giorni successivi, non potendo ovviamente lasciare sguarniti turni e caserma presentandosi tutti in massa. Tra i più giovani, nel giusto range di età, anche adesioni al registro dei donatori di midollo.

Anche questa collaborazione rientra tra le attività organizzate da Admo Venezia, in collaborazione con Avis SRC Provinciale e alcune Avis Comunali del territorio veneziano, all’interno del bando di progetto realizzato con fondi della Regione Veneto. Per Admo è importante essere riusciti a proseguire l’attività in questi mesi così particolari. È fondamentale ora ripartire con nuoC ima Grappa. Con l’opportuno distanziamento si è svolta domenica 5 Luglio la consueta Giornata del Donatore di sangue a Cima Grappa. Non erano presenti autorità, né pubblico per evitare assembramenti. Presenti i Capigruppo RDS, l’Aido Bassano, il Labaro della Sezione Fanti, quello dell’Areonautica e labari delle Avis di Teolo (PD), Borso del Grappa (TV), Borgo Valsugana (TN), Provinciale di Vicenza e Bassano del Grappa. Il Parroco di Cismon del Grappa ha celebrato la S. Messa al Sacello della Madonna del Grappa. La Cerimonia è stata seguita a debita distanza da numerosi accompagnatori e turisti di passaggio.

ve energie, per i quasi 1800 malati che, solo in Italia, attendono di trovare un donatore compatibile per sconfiggere la malattia.

“L’intenzione mia e dell’Arma è quella di dare il primo input ed esempio - ha detto il Capitano Miggiano - ma questi numeri ci rendono orgogliosi perché la scelta è fatta come privati cittadini, liberi dal servizio. Tutti proseguiranno poi l’attività di donatori in maniera autonoma”.

Anche per Avis, come confermano medici e dirigenti associativi, è importante avere nuovi iscritti che donano regolarmente, per affrontare l’emergenza che non è più solo estiva ma si prolunga purtroppo per quasi tutto l’anno. Si potrà contare quindi sui “vecchi” e generosi donatori

Cima Grappa: perché il “sangue si doni e non si versi”

regolari, affiancati da queste nuove forze.

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