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Cima Grappa: perché il sangue si doni e non si versi Avis venete oltre il puro dono
Le Avis del Veneto non sono state “ferme”, durante l’emergenza Covid. Oltre a far donare regolarmente, pur fra mille difficoltà, si sono attivate in ogni modo e con ogni mezzo per aiutare i cittadini e le istituzioni locali. Ecco solo alcuni esempi, fra i tantissimi, di cui abbiamo avuto notizia
Avis venete oltre il puro dono
di / Asmae Bibaouen e Michela Rossato /
Anche durante l’emergenza Covid-19 l’Avis ha continuato a garantire l’autosufficienza: lanciando appelli ai donatori e ai cittadini attraverso tutti mezzi possibili, dalle chiamate ai post sulle varie pagine e gruppi di facebook e altri social, spiegando che la donazione è una necessità e tranquillizzando i donatori sulla sicurezza dei Centri trasfusionali e dei centri di raccolta. Le Avis del Veneto, però, non si sono limitate a questo, impegnandosi molto anche in altre iniziative solidali dettate dal momento critico della pandemia. Hanno collaborato con Comuni, altre associazioni, attività commerciali, Pro loco, Protezione civile… per distribuire mascherine, pacchi alimentari o donare somme di denaro alle Amministrazioni comunali, termo scanner, kit di sicurezza… Ecco alcune iniziative, segnalateci durante i mesi della quarantena. A Villorba (Tv) alpini e avisini, con il Comune, hanno distribuito mascherine a 7.500 nuclei familiari, così come a Vedelago, sempre nel trevigiano. A Lendinara (Ro) Avis si è attivata per collaborare al reperimento e consegna di un migliaio di mascherine, kit di sicurezza, pacchi alimentari a medici e sanitari, protezione civile, alle forze dell’ordine, alle famiglie bisognose e agli anziani. Sempre a Lendinara l’Avis comunale ha donato dei termo scanner alla polizia locale, ai carabinieri e agli scout.
A Oppeano (Vr), Avis ha donato disinfettanti per medici, enti e associazioni. L’Avis provinciale di Verona ha festeggiato la Giornata mondiale del donatore distribuendo kit di sicurezza (composti da mascherine, guanti e gel personalizzati) ad associazioni di diversi comuni. Alla Caritas di San Bonifacio che li ha distribuiti attraverso la Casa della Giovane, a Legnago tramite l’emporio della solidarietà San Martino, all’associazione Betania che ha 12 strutture di accoglienza. Nella zona del Garda e dintorni, invece, la scelta è ricaduta sull’associazione Amo - “Miki de Beni” Assistenza malato oncologico terminale.
L’Avis di Castelfranco Veneto (Tv) ha donato 2.500 euro al Comune per incentivare i buoni pasto alle famiglie in difficoltà, come anche l’Avis di Resana (Tv) che ha donato 1000 euro alla Protezione civile e al Comune. Avis di Paderno del Grappa, in collaborazione con Avis di Crespano del Grappa (Tv), ha donato mascherine ai volontari dei servizi sociali. Avis Malo e Monte di Malo (Vi) ha devoluto i fondi che avrebbe utilizzato per la consueta gita primaverile alla Fondazione di Comunità Vicentina per la Qualità della Vita per aiutare gli ospedali. Nel veronese, Avis Montecchia di Crosara, in collaborazione con Avis San Giovanni Ilarione-Vestenanova, ha donato 900 mascherine e 200 tute all’ospedale Fracastoro di San Bonifacio. Abvs, sezione di Mas (Bl) e dintorni ha consegnato 200 mascherine alla casa di riposo, mentre Avis di Fratta Polesine (Ro) ha donato materiale per la sanificazione alla Sacra Casa Famiglia. Solo alcuni esempi del cuore grande degli avisini, che in tutto sono stati sempre in prima linea.


