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Pesaro e Urbino, viaggio nella bellezza
Si chiama “Itinerario della Bellezza” ed è una collana che inanella 12 perle preziosissime – ognuna con un fascino raro e personalissimo –, coinvolgendole in un viaggio di scoperta di un territorio variegato quanto scenografico. Sono infatti 12 le località delle Marche toccate dall’“Itinerario della Bellezza”, progetto voluto da Confcommercio Marche Nord/Pesaro e Urbino per valorizzare l’incredibile patrimonio storico-architettonico – ma anche naturalistico ed enogastronomico – del territorio. Borghi storici ricchi di arte e
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cultura e incastonati in un ambiente incontaminato di grande fascino, località balneari all’insegna del bien vivre, colline verdissime che regalano panorami mozzafiato e custodiscono un’immensa ricchezza di opere d’arte e di lasciti archeologici di primo piano, città fortificate e murate e, ancora, unicum conosciuti dal mondo intero. Andiamo allora alla scoperta di uno dei territori più belli d’Italia, da visitare lasciandosi sorprendere e da assaporare con i ritmi slow che la bellezza richiede.
Inno al romanticismo (e all’amore)
Iniziamo il nostro viaggio in terra marchigiana dal borgo “dell’amore” per antonomasia – oltre a essere stato eletto Borgo dei Borghi nel 2018 –: Gradara, con la sua imponente rocca fortificata. È qui, infatti, che ha luogo la storia d’amore più struggente di tutti i tempi, resa immortale da Dante nel V canto dell’Inferno, quella tra Paolo Malatesta e la cognata Francesca da Polenta, scoperti e uccisi a fil di spada dal marito di lei, Gianciotto Malatesta. Nell’austero castello è visitabile la stanza di Francesca – con la botola attraverso la quale, si suppone, passasse Paolo per i loro incontri clandestini – mentre intorno alla poderosa cinta muraria si snoda la romantica passeggiata degli
innamorati, con vista mozzafiato sulla natura circostante. Romanticissimo è anche Fossombrone, elegante nucleo di origine romana – interessantissimi l’area archeologica e il relativo museo – con lasciti che ripercorrono secoli di storia, dai resti della duecentesca Rocca Malatestiana al chiostro medievale della Chiesa di Sant’Agostino, dai sontuosi interni barocchi della Chiesa di San Filippo alla Pinacoteca Civica e alla raffinata e contemporanea Casa Museo e Quadreria Cesarini, fino allo scorcio più suggestivo, quello regalato dal Ponte della Concordia e dal riflesso del suo arco a tutto sesto nelle acque del Metauro, con il surreale effetto ottico chiamato “occhio” di Fossombrone.
Tra storia e archeologia
’archeologia è un altro dei fil rouge da seguire per scoprire questo lembo d’Italia: alcuni dei più importanti ritrovamenti di reperti antichi degli ultimi anni, infatti, sono avvenuti qui. Nel delizioso agglomerato di Sant’Angelo in Vado, per esempio, non si può non visitare la Domus del Mito, una residenza gentilizia risalente alla fine del I secolo d.C., impreziosita da mosaici policromi legati alla mitologia classica (bellissimo e in ottimo stato di conservazione, quello raffigurante Nettuno e Anfitrite sul carro del trionfo trainato da cavalli marini); curiosa l’origine del nome della domus, che la leggenda vuole costruita dagli dei per celebrare l’amore contrastato tra il romano Mennenio
e la celtica Nicia, leggenda che ne fa ancora oggi meta di innamorati in pena. Anche lo splendido abitato di Pergola – annoverato tra i Borghi più belli d’Italia – con le sue viuzze strette, le innumerevoli chiese e le case medievali dove sono ancora visibili le “porte del morto”, vanta un unicum: l’unico gruppo scultoreo equestre in bronzo dorato di epoca romana esistente al mondo: i Bronzi Dorati da Cartoceto di Pergola. A una manciata di chilometri, infine, merita una visita anche il borgo medievale di Cagli con i suoi splendidi palazzi, le tante chiese e il torrione con il sotterraneo “Soccorso Coverto”. La città è di origini romane, come testimonia l’antico Ponte Mallio.
Nel segno di Raffaello
Vera star internazionale e cosmopolita, con la sua università – una delle più antiche d’Italia – che richiama ogni anno giovani di ogni dove, ma al contempo borgo autentico e perfettamente conservato, cresciuto intorno all’imponente Palazzo Ducale, Urbino mantiene i fasti e gli splendori di quando, con la casata dei Da Montefeltro, era una delle corti più illuminate del Rinascimento e rappresentava la perfezione di prospettiva, armonia ed equilibrio della “città ideale”. Non è un caso quindi che uno dei geni artistici di tutti i tempi,
Raffaello Sanzio, sia nato proprio a Urbino – che quest’anno ne celebra i cinquecento anni dalla morte con una serie di mostre e iniziative – e non stupisce neppure che la città sia stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco. Oltre al maestoso Palazzo, con le sue ricche sale e il meraviglioso giardino pensile, anche le ripide scalinate bordate di case antiche, i vicoli lastricati, le botteghe artigiane, non mancheranno di affascinare il visitatore, avvolgendolo in un’atmosfera armoniosa.
Un mare per tutti i gusti
Tra gli ingredienti della “vacanza ideale”, oltre ad arte e cultura, la natura e il mare in primis hanno sempre più spesso un ruolo preponderante e anche da questo punto di vista l’“Itinerario della Bellezza” non delude, proponendo località marine poliedriche, in grado di accogliere sia le famiglie in cerca di tranquillità e relax, sia i giovani in cerca della movida in stile romagnolo. E infatti Gabicce Mare segna proprio il confine con il divertimentificio d’Italia, del quale ne è il naturale prolungamento nella vitalità e nella voglia di far festa fino a notte fonda; e durante il giorno? Gabicce seduce
con le sue due anime naturali: il mare trasparente bordato da spiagge di sabbia finissima, e il monte di San Bartolo con la sua natura lussureggiante, protetta in un Parco Naturale. Lo stesso binomio caratterizza anche Pesaro, città simbolo del vivere slow e sostenibile per antonomasia – è stata definita, oltre che “città della musica”, “città della bicicletta” – mentre Fano, poco più in là lungo la costa, abbina un misterioso passato romano – del quale restano imponenti vestigia – a un presente marinaro scandito dal porto e dai suggestivi trabucchi, le storiche palafitte usate dai pescatori.
Scrigni d’arte nella natura
Anche l’entroterra riserva sorprese incredibili, in una commistione unica tra storia e natura, come testimoniato dal ricco patrimonio di rocche, borghi murati, ville nobiliari, chiese, scalinate in pietra e monasteri che si incontrano nel territorio di Colli al Metauro, comune nato nel 2017 dall’unione di più paesi, tutti incastonati in un riposante paesaggio collinare, perfetto per passeggiate e trekking, cullati dal suono argenteo delle acque del Metauro, le cui rive hanno conosciuto condottieri storici, da Asdrubale a Churchill. Piccoli scrigni di valore inestimabile sono anche quelli racchiusi nei borghi
che, sempre dal 2017, formano il comune di Terre Roveresche – imperdibili l’ipogeo di Piagge con le sue misteriose incisioni e gli agglomerati rinascimentali di Barchi, Orciano e San Giorgio – circondati da una natura esuberante e all’insegna della biodiversità, dove collina e campagna si fondono in paesaggi di raro charme. Last but not least, un ultimo gioiello chiude il nostro viaggio nella bellezza, Mondavio – Bandiera Arancione e Bandiera Gialla, nonché tra i Borghi più belli d’Italia –, affascinante paese stretto intorno alla possente Rocca Roveresca quattrocentesca, poderosa e inespugnabile.