Pavia in Tasca Ottobre/Novembre 2012

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Ottobre - Novembre 2012

Ron si racconta



Ben ritrovati amici di Pavia in Tasca! Siamo di nuovo qui, carichi di entusiasmo, pronti ad accompagnarvi per tutto il mese di ottobre con tante interessanti novità. Come avrete notato dalla copertina, questo numero si apre con un’intervista a Ron, nella quale potrete scoprire tante curiosità sul grande artista e i suoi ultimi progetti lavorativi. La redazione ha poi selezionato per voi tante notizie fresche relative al nostro territorio, con un focus particolare sulla riapertura del Duomo di Pavia e le iniziative legate alle attività artigianali e imprenditoriali della Provincia. Oltre ad articoli dedicati alla salute e al benessere fisico, non mancherà in questo numero il classico appuntamento con la rubrica di psicologia. A questo si affiancano diversi approfondimenti relativi alla realtà socio-culturale del territorio pavese che vi terranno compagnia in queste prime giornate tipicamente autunnali. Arrivederci al prossimo numero.

La Redazione



Indice 6

Ron si racconta

10 Il Duomo riapre i battenti 14 Persone, Pianeta, Salute, Benessere… a Pavia 16 I mercoledì dell’Arte. Leggere le immagini. Forme dell’iconografia sacra 18 In migliaia a Pavia per la mostra di Renoir 24 Associazione Artigiani e Piccole Imprese di Pavia 26 A tredici anni in cerca di sballo 28 Animali amici. Anche della salute: tra pet therapy e dintorni 30 Rete delle Fattorie Didattiche, una app che vale 15mila euro 34 Monsignor Zani il nuovo vescovo? 36 Bilancio Micam e Mipel, come stanno i due settori? 38 Il borgo di San Martino 42 Il Festival d’Autunno a Bosnasco 46 Oltrepò Pavese, un territorio a forma di grappolo 48 Emila Sirakova in mostra al castello di Belgioioso 50 Festival della Cultura Psicologica 2012 52 Prenditi cura del benessere e della salute del tuo corpo 54 La salute in cammino: una giornata sulla Via Francigena 58 Locus of control

DIRETTORE RESPONSABILE: FRANCESCO BEVIVINO HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMERO: Vincenzo Andraous, Chiara Antico, Claudia Balbi, Massimo Corbella, Alessandro Maggi, Valeria Mangiaracina, Francesco Sala, Gaia Vicenzi. REDAZIONE: Via San Giovannino, 4 27100 Pavia info@paviaintasca.it PUBBLICITÀ: VERBENA LUIGI Tel. 328 3974690 SANDREFOTOAGENCY Cell. 345 0843809 - 393 4629753 project@sandrefotoagency.com • www.sandrefotoagency.com E-SOUL Tel. 0382 309937 info@e-soul.biz • www.e-soul.biz

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Ron si racconta La musica è come il vento che se ti accarezza una volta non la lasci più.. Noi cerchiamo di dare fiducia ai giovani. Vogliamo farli mirare in alto

Primo Piano

di SandreFotoAgency

Sappiamo che ha debuttato a 17 anni al Festival di San Remo con Nada, quindi la passione per la musica si può dire che le è nel sangue fin da bambino, come è nata questa passione? Ma non lo so neanche io….. ho un’immagine di me bambino che d’estate cantavo in mezzo ad 6

un campo di girasoli immaginando che fossero tante persone … per cui avevo già da piccolo l’idea di avere un pubblico davanti a me . Questa immagine me la porterò sempre nel cuore perché probabilmente fu quella che forse fece scattare questa passione per la musica. Anche l’amore da parte dei miei genitori che avevano • Pavia in Tasca •


capito perfettamente le mie attitudini ed il mio talento, mi aiutò molto.

Sappiamo che spesso per trarre un’ispirazione musicale, gira con la sua moto per le colline del territorio Pavese, vorremmo sapere in che modo percepisce di aver trovato il punto favorevole? Il bello non sempre scatena cose positive… Quando andavo in giro con la mia moto per le colline dell’Oltrepo’ , avevo davanti un panorama bellissimo..

Questo mi ha aiutato a trovare una grande ispirazione per i testi del Disco “Le Voci del Mondo” . Anche a Livigno ho trovato una grande ispirazione… sommerso da una valanga, all’interno di una baita… tanto era la mia concentrazione nella scrittura dei testi che nemmeno mi resi conto di cosa fosse accaduto al di fuori. Non ho mai avuto paura della solitudine. Anzi dentro quella baita mi sentivo quasi protetto. E’ possibile sapere a chi è stata dedicata la canzone: “Vorrei incontrarti fra cent’anni”? A nessuno, ho preso spunto da un film con Mel Gibson di cui non ricordo il titolo, in cui egli si faceva ibernare e per sbaglio lo scongelarono,dopo 30 anni lui andò dalla moglie e mentre lei era diventata vecchia, lui era ancora giovane …

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Primo Piano

Come è arrivato poi al successo e quali sono i momenti più salienti della sua carriera artistica? Sto scoprendo che i momenti più salienti, sono quelli che mi hanno portato ad avere momenti di successo, ad esempio nella tournè di Banana Republic di Lucio e Francesco, dove io non ero protagonista, ma parte di un gruppo e facevo gli arrangiamenti. Lì ho cantato due canzoni davanti ad un pubblico che non mi riconosceva più , di una generazione diversa e questo mi ha portato ad avere per la prima volta un contatto con l’esagerazione, 50.000 persone davanti a me in silenzio, quell’attenzione ha scaturito in me tanta sicurezza … questo è stato uno dei momenti per me più salienti.


Primo Piano

Sappiamo che è stato produttore dell’ormai famoso Biagio Antonacci, ci può dire come lo ha scoperto e qual è stata la molla che le ha fatto credere in lui? Lui faceva il carabiniere a Garlasco, ed è riuscito a contattarmi… in un modo un po’ particolare… perché mi veniva dietro con un camioncino… quando mi incrociava per strada e poi mandava dei fiori a mia madre… immediatamente ho capito quando l’ho sentito suonare la chitarra che aveva del talento. Aveva questa voce “Stinghiana” , una voce splendida, mi ha impressionato con la sua potenzialità ed energia, era un ragazzo che cercava il successo con il suo talento e quando uno lo cerca così fortemente, alla fine riesce nel 8

suo intento ,lui credeva nelle sue canzoni. Io ci avevo messo la firma che Biagio sarebbe diventato il numero uno. Nel 1990 Lei ha scritto “Attenti al Lupo” canzone incisa da Lucio Dalla che ebbe un successo inaspettato, da cosa è stato ispirato per la stesura di questo testo? Lucio appena l’ha sentita mi ha chiesto se la poteva utit-

lizzare perché era sicuro che avrebbe avuto successo, ci ha visto lungo.. in effetti ha venduto 1.000.000 di copie. Questa è la storia di due persone che hanno paura di un lupo e paura di uscire di casa… il lupo rappresenterebbe il mondo… Nel 2000 ha duettato con cantanti come Gianni Morandi, Lucio Dalla e molto altri, c’è qualcuno in particolare con cui

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Sul territorio Pavese ci sono diverse scuole di musica, lei stesso ne ha una a Garlasco, come mai ha scelto Vigevano per l’apertura della sua nuova scuola? Vigevano è una città che merita molto , il Comune, il Sindaco, mi hanno offerto questa opportunità ed io rimasi molto colpito.Ecco quindi la nascita della scuola in una zona …. che meglio di così non potevo pensare…questa fra l’altro era già una scuola che esiste ancora che è il Costa, che ora ha cambiato sede, lasciando così dei locali inutilizzati.Noi bbiamo avuto quindi la fortuna di “caderci dentro” e respirare questa aria che secondo me è unica, un teatro fantastico, in una zona meravigliosa. Avendo aperto due scuole ad oggi, significa che lei crede molto nei gio-

vani, Come vorrebbe uscissero coloro che hanno frequentato la sua scuola o meglio.. la sua officina della musica? Con la sensazione di essere più ricchi come persone, sotto l’aspetto musicale e professionale. La musica è come il vento che se ti accarezza una volta non la lasci più.. Noi cerchiamo di dare fiducia ai giovani. Vogliamo farli mirare in alto. Questa domanda è per il pubblico Pavese: Le piacerebbe rifare un concerto a Pavia, magari insieme a Drupi? Ho fatto qualcosa con lui, è una persona vera, sincera, certo. Ron ringrazia in particolar modo i Sindaci di Vigevano e Garlasco. Per essere sempre aggiornati sulle novità di Ron, potete seguirlo sul sito www.ron.it

Primo Piano

vorrebbe duettare ad oggi? Malika Ayane – Steve Wonder

Inaugurazione dela Scuola di Musica una città per cantare con il Sindaco di Vigevano Andrea Sala e sul lato destro il sindaco di Garlasco Pietro Francesco Farina • Pavia in Tasca •

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Il Duomo riapre i battenti

Primo Piano

Persone che affollavano la piazza già un’ora prima delle cerimonie e persone che entravano alla chetichella approfittando della pausa pranzo o di un attimo di tempo

Durante la visita pastorale che Benedetto XVI aveva compiuto a Pavia nell’aprile 2007, aveva potuto salutare i giovani dal sagrato del Duomo. In quella sera del 21 aprile, le pesanti porte 10

dell’edificio religioso erano chiuse alle spalle del pontefice. E il Santo Padre nel suo discorso ne aveva fatto cenno, perché rappresentava una ferita. Che si è rimarginata cinque anni dopo.

Non a caso in occasione della prima messa nella cattedrale ritrovata il Papa ha voluto far pervenire un proprio messaggio. “E’ un evento religioso che assume anche rilevanza culturale e civile” ha scritto il Pontefice. Un evento al quale i pavesi si sono preparati con cura. Per un’intera settimana, infatti, 1100 fedeli si sono alternati in duomo per leggere ininterrottamente la Bibbia. “Non si poteva non dedicare una speciale attenzione a questo monumento - ha scritto Benedetto XVI nel suo messaggio - La città e il suo Duomo sono cresciuti insieme per oltre sei • Pavia in Tasca •


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gioni di sicurezza e pure la cupola non risultava visibile. Problemi che ormai appartengono al passato. Dopo 41 milioni di euro spesi e moltissime ore di lavoro, il Duomo finalmente è sicuro. “I pilastri sono stati consolidati con tiranti orizzontali - ha spiegato il presidente della Fabbriceria del Duomo Gianpaolo Calvi - in grado di sostenere la cu-

pola e per fare questo è stata realizzata una puntellazione che non toccasse la muratura, ma che servisse da sostegno in caso di emergenza”. E i pavesi hanno riacquistato una “casa” di tutti i fedeli, più luminosa e accogliente. “Questo Duomo maestoso che abbiamo benedetto - ha detto il vescovo Giovanni Giudici nell’omelia del solenne Pontificale - è un’eredità che abbiamo ricevuto; è stato voluto ed edificato nella collaborazione stretta della comunità cristiana e di quella civile. In unità ci si è ritrovati a lavorare anche questa volta fianco a fianco per superare la drammatica emergenza seguita al crollo della Torre e oggi la Cattedrale riprende il suo posto nella città e in essa siamo convocati per festeggiare la bella impresa civile e tecnica, e per celebrare, con l’eucaristia, la via stessa della comunità 11

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secoli di storia politica, sociale e religiosa. Un plauso va alle comunità parrocchiali, ai singoli fedeli e a tutti coloro che generosamente hanno cooperato per il buon esito di questa fatica”. Fatica per chi ha lavorato e per chi ha aspettato a lungo prima di riappropriarsi della propria chiesa. Un’attesa durata 17 anni. Tanto sono durati i lavori di ristrutturazione della cattedrale resi necessari dopo il crollo della Torre Civica 23 anni fa. Un boato che scosse improvvisamente Pavia in quella mattina del 17 marzo e che provocò quattro morti e 15 feriti. Ma non solo, a causa di quel disastro anche il vicino Duomo mostrò problemi statici. I pilastri sembravano faticare eccessivamente nel sostenere le 20 tonnellate della cupola, le finestre in alto erano chiuse per ra-


Primo Piano

giovani che non avevano mai avuto l’opportunità di entrare in Duomo. Li si vedeva varcare una delle soglie con il naso all’insù e un forte stupore per quella luce che filtra in chiesa e lo splendore della cupola che richiama molto il simbolo della cristianità che si trova in Vaticano. Così quasi nessuno si accorgeva che ancora manca il pavimento, si calpesta uno strato di cemento lisciato che copre uno strato di calcestruzzo sopra tutti i cavi necessari per gli impianti.

cristiana”. Un’impresa per chi l’ha realizzata e un’emozione forte per chi poteva finalmente entrare in quella chiesa in molti casi mai vista. Ecco perché dalla “traslatio” delle spoglie di San Siro avvenuta solennemente il 13 ottobre alla prima messa del 21, è stato incessante il pellegrinaggio dei fedeli. Persone che af12

follavano la piazza già un’ora prima delle cerimonie e persone che entravano alla chetichella approfittando della pausa pranzo o di un attimo di tempo. Tra loro, molti anziani che neppure ricordavano più come fosse quella chiesa che all’interno è profondamente diversa da quanto ci si aspetta osservando la facciata e tanti

“In Duomo sono state fatte le prove generali per San Pietro - ha detto il teologo monsignor Gianfranco Poma -. E poi non dimentichiamoci che all’epoca della sua costruzione c’era la rivalità con Milano, quindi si voleva che questa chiesa fosse più maestosa e più bella di quelle milanesi”. L’inizio dei lavori della cattedrale risale al XV secolo anche se la costruzione si protrasse a lungo fino al XX secolo e risulta ancora non completata per quel che riguarda i rivestimenti marmorei. “Un po’come la Sagrada Familia – ha commentato un esperto d’arte romano visitando il Duomo -. L’opposto della perfezione di San Michele”. • Pavia in Tasca •


Primo Piano

Costruito sulle due preesistenti antiche cattedrali “gemelle”, di Santo Stefano e di Santa Maria del Popolo, il monumento è un edificio di notevoli dimensioni, tra i più imponenti del nord Italia. La cupola a pianta ottagonale è alta 97 metri, con una luce di 34 metri è una delle più grandi in Italia. Al di sotto della chiesa si trova un livello interrato con una cripta voltata attribuita a Bramante ed altri ambienti oggi visitabili all’interno di un percorso museale, con resti delle costruzioni medievali. Completamente rivisto, su indicazione del vescovo Giovanni Giudici, invece, il presbiterio che secondo le prescrizioni del Concilio Vaticano II doveva abbracciare il più possibile i fedeli. Un abbraccio ricambiato, visto che al termine della prima messa, cominciata proprio con la benedizione dell’altare, i fedeli sono scoppiati in un fragoroso applauso. Il saluto di Pavia al suo Duomo.

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Persone, Pianeta, Salute, Benessere… a Pavia Ad ottobre i guru mondiali della comunicazione sociale si son dati appuntamento a Pavia

Primo Piano

di Claudia Balbi

Pavia città universitaria di millenaria tradizione, Pavia come spazio privilegiato, enclave culturale in cui ha ancora senso parlare e fare cultura, sono queste le ragioni che hanno portato la Fondazione Pubblicità Progresso a scegliere il capoluogo longobardo come sede ideale della VIII Conferenza Internazionale della Comunicazione Sociale. Il 9 ottobre scorso, la nota Fondazione con la collaborazione dell’Università di Pavia ed il sostegno di Fondazione Cariplo, ha infatti dato vita all’incontro dal titolo Persone, Pianeta, Salute, Benessere, (l’argomento si lega, non a caso, anche al tema prescelto per EXPO 2015 “nutrire il pianeta”) patrocinato tra gli altri dal Ministero per i beni e le attività culturali, dalla Provincia di Pavia e dal Comune. E così l’Università degli Studi di Pavia è stata letteralmente invasa da un popolo di scienziati, filosofi, creativi e comunicatori giunti da diversi paesi del mondo per par14

lare di prevenzione, salute, ricerca, promozione di stili di vita corretti e sostenibilità ambientale. La città ha risposto in modo positivo rivelando tutto il suo interesse per le tematiche socio-ambientali ed il proprio impegno nel rispettare le altre persone, il nostro pianeta, e la salute e il benessere di tutti. La giornata di studi è stata aperta dagli interventi istituzionali di Angiolino Stella, Rettore Università Pavia, Alberto Contri, Presidente Fondazione Pubblicità Progresso, Alessandro Cattaneo, Sindaco di Pavia e Daniele Bosone, Presidente Provincia di Pavia. Tra gli ospiti nazionali ed internazionali che hanno preso parte all’evento, svoltosi nell’arco dell’intera giornata all’interno delle splendide aule universitarie Aula del 400 e Aula di disegno, figurano nomi di spicco della realtà accademica e non pavese come Salvatore Veca vicedirettore • Pavia in Tasca •


SOTTO L’ALTO PATRONATO DELLA PRESIDENZA DELLA REPUBBLICA

Con il sostegno di:

fondazione per la comunicazione sociale

PERSONE MARTEDÌ

PIANETA 9 OTTOBRE 2012

SALUTE PAVIA

BENESSERE UNIVERSITÀ DEGLI STUDI VIII Conferenza Internazionale Corso Strada Nuova, 65 della Comunicazione Sociale Aula 400 e Aula Disegno

Con il patronato di: regione lombardia Con il patroCinio di: presidenza del Consiglio dei ministri - ministero per i beni e le attività Culturali - ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare - ministero per la Cooperazione internazionale e l’integrazione - provinCia di pavia - Comune di pavia - Forum terzo settore

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dell’Istituto Universitario di Studi Superiori (IUSS), che ha tenuto una lectio magistralis dal titolo “Le dimensioni dello star bene” e Antonio Dal Canton, Preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia, Università di Pavia che ha affrontato il tema “Ambiente e salute: tra allarmismo e consapevolezza. Le Rappresentazioni della tv generalista”. Tra i relatori della giornata numerosi stu-

diosi provenienti dall’estero, tra i quali si sono distinti: Tony Foleno, Senior Vice President for Research & Evaluation Advertising Council, degli Stati Uniti, Pim Slierings, Direttore SIRE, dell’Olanda, Georgy Molodtsov, Direttore Creativo Social Advertising Laboratory in Russia, Marina von der Heyde, Direttore Esecutivo Consejo Publicitario dell’Argentina i quali si sono confrontati in un incontro dal titolo “Campagne e iniziative dal mondo” moderato da Maria Assunta Zanetti, Professore Associato di Psicologia dello sviluppo e dell’educazione presso l’Università di Pavia. La seconda sessione dell’incontro, quella pomeridiana, è stata dedicata al tema della “Comunicazione per il benessere e per il pianeta” e ha fatto scaturire interessanti momenti di confronto su tematiche di scottante attualità quali la bioetica, l’evoluzione della comunicazione della salute e dell’ambiente nell’era dei social media e quella del rispetto della natura. Infine Pubblicità Progresso ha presentato al pubblico i migliori spot internazionali incentrati sulla difesa di un bene prezioso come quello dell’acqua. La giornata si è conclusa con i saluti del Presidente di Pubblicità Progresso, Alberto Contri.

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I mercoledì dell’Arte Leggere le immagini. Forme dell’iconografia sacra

Primo Piano

I quattro incontri intendono essere un’introduzione al tema dell’iconografia per la conoscenza dei soggetti e delle funzioni delle opere d’arte, che sono comunemente sotto i nostri occhi

Nell’ambito del tradizionale appuntamento de “I mercoledì dell’arte” organizzati dai Musei Civici di Pavia, si colloca il ciclo di incontri dal titolo “Leggere le immagini. Forme dell’iconografia sacra” a cura di Caterina Zaira Laskaris. 16

I quattro incontri intendono essere un’introduzione al tema dell’iconografia, rispondendo a un interesse, sempre più diffuso, per la conoscenza dei soggetti e delle funzioni delle opere d’arte, che sono comunemente sotto i nostri occhi. Il rife• Pavia in Tasca •


rimento particolare all’iconografia sacra si collega al momento attuale, così importante per Pavia, che vede, con la riapertura della Cattedrale, recuperato alla frequentazione della cittadinanza uno spazio di culto fondamentale. Nel corso degli incontri, che si terranno presso la Biblioteca del Castello Visconteo, si snoderà un breve viaggio attraverso alcuni temi e tipologie fondamentali dell’iconografia sacra (dal volto di Cristo, alle

immagini mariane, alle formule narrative e agiografiche, ai grandi e complessi cicli di immagini), mettendo in evidenza le modalità con cui queste immagini sono nate, le loro funzioni e il ruolo che ancora hanno nel panorama contemporaneo. E’ prevista una visita guidata finale presso i Musei Civici di Pavia (in data ancora da fissarsi), per esemplificare concretamente davanti alle opere qui conservate gli argomenti trattati nel corso degli appuntamenti.

Pavia, Castello Visconteo, ore 15.00 Mercoledì 24 ottobre

Mercoledì 21 novembre

La scrittura delle immagini: iconografia e iconografi

La varietà del sacro: tipologie e modelli

Mercoledì 7 novembre

Mercoledì 5 dicembre

Il ritratto “impossibile”: libertà e convenzioni

Galassie di immagini: cicli e sistemi complessi

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INGRESSO LIBERO

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In migliaia a Pavia per la mostra di Renoir La joie de vivre dell’artista francese invade le Scuderie del Castello Visconteo di Pavia di Valeria Mangiaracina

Le Scuderie del Castello Visconteo di Pavia resteranno aperte fino al 16 Dicembre 2012 per ospitare “Renoir. La vie en peinture”, una mostra interamente dedicata a Pierre-Auguste Renoir, uno dei più importanti pittori francesi di tutti i tempi, nonché tra i massimi esponenti dell’Impressionismo.

Primo Piano

L’esposizione, promossa dal Comune di Pavia in partnership istituzionale con la Provincia di Pavia, organizzata da Alef e patrocinata dall’Ambasciata di Francia in Italia e dall’Institut Français di Milano sta riscuotendo una grande successo di pubblico e ottimi riscontri da parte della critica. La mostra ripercorre il particolare percorso artistico del Maestro francese attraver18

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so un’attenta selezione di dipinti, disegni e pastelli curata da Philippe Cros. Tra le diverse opere presenti sarà possibile ammirarne alcune provenienti da realtà museali internazionali e esposte, con grande orgoglio, per la prima volta in Italia. Le diverse influenze subite da Renoir in una carriera durata ben sessant’anni lasciano emergere dalle opere diverse declinazioni di stile testimoniate da una continua tensione tra la leggerezza tipica dell’Impressionismo e il gusto dello spirito neoclassico. Ma è la joie de vivre di Renoir il fil rouge di una prolifica attività artistica che ha dato alla luce splendidi quadri, più di cinquemila, ovvero l’equivalente di Degas, Cézanne e Manet messi insieme.

ta un principio chiave della produzione di Renoir. La bellezza femminile, in maniera particolare, è una costante nelle opere del Maestro francese: giochi di luce e colori riescono a rendere vive le tele donando ai personaggi ritratti un’umanità e un calore capaci di colpire la natura più intima dell’uomo. I visitatori potranno lasciar-

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Sebbene non sia possibile collegare la carriera di questo grande artista a un solo movimento, il culto della bellezza rappresen-

Pierre-Auguste Renoir, Roses, circa 1915

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Primo Piano

Pierre-Auguste Renoir, Picking flowers, 1875

si rapire dalla carica dello sguardo della Fanciulla con cappello nero (Jeune femme au chapeau noir) o dalla timidezza di Madame Henriot in costume (Madame Henriot en costume) così come dal Ritratto di Claude Monet (Portrait de Claude Monet), omaggio all’amico e collega. L’iter espositivo guida il visitatore attraverso suggestivi paesaggi proven20

zali, molti dei quali dipinti all’aperto, en plein air, e per tale motivo tipicamente impressionisti, in cui luci violente e colori vibranti ricreano l’atmosfera passata delle campagne francesi che in più occasioni hanno ispirato il grande artista. A testimoniarlo sono opere quali Les Collettes e Casa a Cagnes (Maison à Cagnes): i paesaggi circostanti la tenuta acquistata nel 1907 da Renoir a Cagnes-sur-Mer si

fondono armoniosamente con le figure umane in essi inseriti, a sottolineare la costante importanza data dall’artista alla centralità dell’uomo. Proprio questa caratteristica ha distinto Renoir dal resto dei pittori impressionisti, fin dal primo momento. Anche la ricca serie di nature morte esposta riesce a catturare l’osservatore attraverso l’incredibile vi• Pavia in Tasca •


talità degli elementi ritratti, quasi dotati di vita propria dai piccoli tocchi di colore dell’artista. Spicca tra tutte Rose (Roses), una delle opere più toccanti di Renoir, realizzata in seguito alla morte della moglie “per dimenticare il dolore”. L’umanità dei personaggi ritratti, i colori vibranti di paesaggi suggestivi uniti alla vitale dolcezza di nature morte delineano lo stile di Renoir e coinvolgono i visitatori della mostra in un percorso artistico connotato da sentimenti positivi e dinamismo perché, come lo stesso Maestro era solito sottolineare, “un quadro deve essere una cosa piacevole, allegra e bella, sì bella!” In molti sembrano aver apprezzato l’arte e

l’entusiasmo del grande artista: la mostra su Renoir ha infatti registrato più di 15.000 visitatori dopo solo il primo mese di apertura, tanto da riuscire a strappare il record alla precedente mostra, “Degas, Lautrec, Zandò. Les folies de Montmartre”, ospitata la scorsa stagione nelle Scuderie del Castello. I dati confermano, quindi, un successo crescente testimoniato da un’eccezionale affluenza che raggiunge dei picchi impressionanti durante i weekend, con una media di ben 2.400 persone. L’esposizione su Renoir è la decima, dal 2008 a oggi, a essere ospitata nelle Scuderie e come mai prima d’ora si era riusciti a attrarre così tanti visitatori. Si tratta di stime destinate a crescere e che pertanto incoraggiano il Comune

aintasca.it

97424

IFICABILE, 00, in zona le colline cenza (Val pò), VENzzare il sotta in collinoramica. 7 424

al vallone e compleemente rin cantina ormazioni -338 genzie • Pavia in Tasca •

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Primo Piano

di Pavia a perseguire, all’interno del programma di valorizzazione delle Scuderie del Castello Visconteo, lo scopo ultimo di sfruttare tutte le potenzialità del pa-

trimonio artistico pavese attraverso degli eventi di tale portata. Così arte e turismo si incontrano a Pavia rendendola orgogliosa di essere una meta culturale

di grande rilievo, nonché una delle tappe principali del turismo artistico del panorama regionale, se non di tutto il Nord Italia.

Pierre-Auguste Renoir, Femme à l’ombrelle assise dans le jardin, 1872

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Femme Ă l'ombrelle ass

Comune di Pavia Assessorato Marketing territoriale e Cultura Musei Civici partner istituzionale

Provincia di Pavia Assessorato ai Beni e alle AttivitĂ Culturali

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Associazione Artigiani e Piccole Imprese di Pavia e Provincia Una rete di assistenza, servizi e consulenze, finalizzata alla valorizzazione del lavoro di molte imprese di Massimo Corbella

Reportage

L’Associazione Artigiani e Piccole Imprese di Pavia e Provincia, è nata il 14 ottobre 2010. Una nuova realtà che non ha nulla a che vedere con altre Associazioni Artigiane presenti sul territorio. Infatti il nostro obiettivo è quello di offrire una collaborazione che nasce dalle imprese per le imprese. Per questo il nostro motto vuole ricondurre il ruolo associativo a quanto offerto dalle Associazioni fin dalla loro nascita, ovverosia rappresentare “LA CASA DEGLI ARTIGIANI”. Essa è impegnata unicamente al servizio delle Imprese, per sostenere la loro attività, tutelarne gli interessi e dare impulso al loro sviluppo nei diversi settori. L’associazione aderisce alla C.L.A.A.I. (Confederazione delle Libere Asso24

ciazioni Artigiane Italiane) che opera sul territorio nazionale per un artigianato libero, moderno e aperto al mercato, consapevole nel ruolo trainante della realtà economico e produttiva. La sua organizzazione offre una rete di assistenza, servizi e consulenze, finalizzata alla valorizzazione del lavoro di molte imprese e alla promozione del prodotto artigiano, capace nel contempo di sostenere e agevolare gli operatori nei complessi percorsi legislativi, normativi e gestionali. L’Associazione al fine di facilitare le imprese all’assol• Pavia in Tasca •


vimento dei molteplici obblighi in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro, ha avviato con personale qualificato ogni tipologia di corso sia per Datori di Lavoro che per i lavoratori dipendenti, imposto dalla normativa,

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Reportage

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A tredici anni in cerca di sballo Se davvero siamo arrivati a questo punto, c’è da chiedersi dove sta la buca intellettuale, emotiva, affettiva, che ha generato, autorizzato, lasciato fare...

Reportage

di Vincenzo Andraous

In discoteca ci si diverte, si balla, si urla, si sta insieme per conto proprio, ognuno muove i passi come meglio crede, ciascuno cala giù a proprio piacere. La musica scaccia i pensieri, in avanscoperta c’è l’urto dell’adrenalina, mentre all’angolo i timori di vivere sono scomparsi. E’ divertimento per ogni età, per chi età non sente, per gli altri che dell’età fanno imbroglio. Una ragazzina s’è sentita male, fin qui nulla di eccezionale, può accadere a chiunque di avere un mancamento per troppo impegno, studio, lavoro, stress. Quel che fa andare su tutte le furie, perché c’è davvero da arrabbiarsi, è prendere atto che una adolescente di tredici anni era in discoteca alle quattro di notte. Cosa ci faceva a quell’ora una bambina nel calderone dello schiamazzo impazzito, a buttare già beveroni colorati fino a rasentare il 26

coma etilico. La domanda è appropriata alla tragedia sfiorata, per appurare le responsabilità di quanti hanno permesso questo scempio di coscienze inebetite dalla disattenzione, dal permissivismo e dal disamore. Cosa ci fa una ragazzina di tredici anni di notte, a cavallo della zona rossa, predestinata al botto, al rischio estremo in agguato costante, della fascinazione e della paura che veste i panni del drink ripetuto a dismisura, della canna, della roba lasciata inavvertitamente incustodita, e come è che una ragazzina non sia invece a casa propria, nella propria stanza, protetta e amata dai propri genitori. Pedagoghi, educatori, agenzie educative e di controllo ci parlano di “coscienze disfatte, di gioventù bollita, di ragazzi peluche”, in tanti siamo esperti a fare le pulci ai più giovani, a quanti non hanno ancora buone • Pavia in Tasca •


gambe, cervello sviluppato a sufficienza per riuscire a fare, e non semplicisticamente disfare. Ci accalchiamo sulle definizioni, le spiegazioni, le castronerie adolescenziali, forse occorrerebbe qualcuno che finalmente fa piazza pulita delle reiterate giustificazioni di un mondo adulto sempre più annacquato, “costretto a educare”, al dolore e alla fatica per riuscire a ben camminare. In psicologia si definisce questa mancanza di volontà da parte dei ragazzi “ psicastenia”, come a dire che ogni resistenza alla fatica è latitante. Se davvero siamo arrivati a questo punto, c’è da chiedersi dove sta la buca intellettuale, emotiva, affettiva, che ha generato, autorizzato, lasciato fare, fino a farla diventare una patologia. Da quale intelligente amore di padre e di madre può

risultare un rapporto così sfilacciato sulle regole, sulle tutele e sulle garanzie, sgangherato a tal punto da consentire alla propria bambina di cavalcare la notte con i suoi fantasmi. Troppo semplice buttare la croce addosso alla creatura imberbe cresciuta troppo in fretta, è più opportuno domandarsi se educare significa ancora costruire insieme, tirare fuori insieme, camminare insieme, oppure la capacità di educare s’è tacitamente trasformata in una sequela di scuse ben raccontate, bugie interpretate e messe in scena quoti-

ARTICOLI DA REGALO E PER FUMATORI

dianamente, prassi consolidata per non avere ulteriori rotture di scatole, che invece si ripresentano sottoforma di vere e proprie scosse telluriche, di dolore che colpisce il cuore, paura feroce di avere rischiato di perdere il bene più grande. Bisogna strappare le tessere fittizie da sindacalisti, da avvocati, da tuttologi, riappropriarsi dell’unica patente consentita, cioè quella genitore-educatore che non bara, non fugge, non soccombe ai mal di testa annunciati, per tentare di spiegare il valore della vita e della libertà.

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Animali amici. Anche della salute: tra pet therapy e dintorni Nel rapporto con un animale si misura, in modo decisivo, una migliore qualità della vita; ma gli effetti positivi della presenza, in famiglia, di un pet si traduce anche in straordinari risultati clinici di Francesco Sala

Sono sempre di più e vengono trattati sempre meglio. Il numero degli animali domestici, da sempre compagni discreti e inseparabili

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degli italiani, è in costante e progressivo aumento: fenomeno sociale che dimostra un cambio deciso nelle nostre abitudini. I dati raccolti

negli ultimi anni da Eurispes non mentono: nel Belpaese si fanno sempre meno figli, ma non cala la necessità – atavica – di relazionarsi e prendersi cura degli altri. E così cresce, in maniera quasi speculare, il numero degli animali di compagnia, ormai ovunque ribattezzati con il più comodo corrispettivi anglofono: pet. Un esercito di 45milioni di esemplari sull’intero territorio nazionale: sono dieci milioni, il 40%, le famiglie che hanno animali in casa; in prevalenza cani (circa la metà) e gatti (il 35%). Ma tra uccelli, pesci e mammiferi di piccola taglia (criceti e cavie), spuntano anche • Pavia in Tasca •


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la scelta del pet da adottare. Con gli under-30 e gli over-65 anni che prediligono in maniera quasi esclusiva animali di piccola taglia, sicuramente meno impegnativi. Tante le attenzioni date dagli italiani ai propri animali da compagnia; tanto, tantissimo, ciò che ottengono in cambio. Nel rapporto con un animale si misura, in modo decisivo, una migliore qualità della vita; ma gli effetti positivi della presenza, in famiglia, di un pet si traduce anche in straordinari risultati clinici. Autentica disciplina scientifica è la pet-therapy, che per il trattamento di una vasta gamma di disturbi prevede l’affidamento ai malati di animali con cui relazionarsi: nel 75% dei casi si assiste ad un miglioramento dei casi di insonnia; e ci sono benefici anche per il 34% dei pazienti affetti da altre sindromi dolorose. Un animale in casa spinge ad una vita più sana, non fosse altro in termini di riduzione della sedentarietà: una recente ricerca condotta in Australia ha dimostrato come i proprietari di animali domestici abbiano un tasso inferiore di colesterolo e trigliceridi nel sangue. Un pet, insomma, migliora la vita. In tutti i sensi. 29

Reportage

(sono lo 0,8%) i rettili: serpenti, ovviamente, ma anche iguane e camaleonti. A conferma della correlazione tra il calo delle nascite e l’aumento dei pet nelle case italiane arriva il dato secondo cui sono l’identikit tipo del proprietario di animali domestici risponde a quello di una donna, chiaramente senza figli, non necessariamente – però – single. Impegnativa la gestione di un animale in casa, con obblighi cui gli italiani sembra non amino sottrarsi: non c’è crisi che tenga quando si tratta del benessere di un amico a quattro zampe, se è vero che negli ultimi anni le spese nel settore veterinario sono cresciute del 2%; e se è vero che ogni anno il comparto degli alimenti per animali vede una spesa complessiva superiore al miliardo e mezzo di euro, con il 43% dei proprietari che si affida a cibi già pronti e non si cimenta in veste di “chef”. Difficile che chi abbia un cane si occupi anche di altri animali; più facile che accada, invece, che proprietari di gatti aprano il proprio cuore e la propria casa ad altre specie: la complessità e la necessità di cure e attenzioni orienta in maniera decisa


Rete delle Fattorie Didattiche, una app che vale 15mila euro Un contest rivolto a giovani tra i 18 e i 35 anni per lo sviluppo di una app mobile per la promozione della Rete delle Fattorie Didattiche di Alessandro Maggi

app mobile per la promozione della Rete delle Fattorie Didattiche. Le Fattorie Didattiche sono aziende agricole ed agrituristiche (come detto sul territorio lombardo sono più di 180) dove scuole, famiglie e tutti i cittadini possono scoprire l’ambiente rurale, l’origine degli alimenti e le tecniche di lavorazione dei prodotti tipici, attraverso il contatto con la campagna, gli animali e la vita contadina. Quest’anno la Direzione Generale Agricol-

Reportage

Si chiama semplicemente “Concorso Fattori@pp”. Mette in palio 15mila euro e permetterà di “scatenare” la fantasia e la capacità giovanili. Regione Lombardia, assessorato Agricoltura, ha deciso di aprire da poche settimane (30 settembre, giornata dedicata all’apertura sul territorio lombardo delle oltre 180 fattorie didattiche che hanno accolto migliaia di turisti, famiglie e ragazzi) un contest rivolto a giovani tra i 18 e i 35 anni per lo sviluppo di una

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• Pavia in Tasca •


tura di Regione Lombardia, attraverso ERSAF desidera promuovere anche mediante le più moderne tecnologie mobile questa Rete e per questo si è pensato all’apertura di un contest per lo sviluppo di una App che abbia l’obiettivo di fornire agli utenti (insegnanti, genitori, scuole, ecc..) indirizzi e indicazioni utili sul circuito delle fattorie didattiche lombarde e sugli eventi di promozione organizzati a livello regionale e nelle singole aziende. Il progetto è stato elaborato con la Direzione Generale Istruzione, Formazione e Cultura che si occupa da tempo di promuovere le imprese culturali e creative e con il contributo della DG Semplificazione e Digitalizzazione. Il contest è aperto a giovani tra i 18 e i 35 anni chiamati a sviluppare app per le maggiori piattaforme mobile. I partecipanti saranno chiamati, oltre a fornire una sintetica descrizione del prodotto, a presentarlo in modalità pitch elevator (è un tipo di discorso e una forma di comunicazione con cui ci si presenta, per motivi professionali, ad un’altra persona o organizzazione. Questo discorso viene spesso convertito in forma scritta)in un evento

pubblico venerdì 16 novembre, nel corso del quale anche il pubblico potrà esprimere le sue preferenze. Il vincitore riceverà un premio di 15.000 euro, mentre al secondo e terzo classificato spetterà un premio di incoraggiamento di 1.500 euro. Il regolamento del concorso è disponibile in fondo a questa pagina mentre il form di iscrizione è sul sito: http://www.itsastart.it/ Per eventuali domande o richieste di informazioni generali sul regolamento e sul concorso contattare: ERSAF – Ente Regionale per i Servizi all’ Agricoltura e alle Foreste, Saul Bianchini tel. 02 67404626 saul.bianchini@ersaf. lombardia.it, Regione Lombardia – Direzione Generale Agricoltura.

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• Pavia in Tasca •

richiesta accreditamento, la procedura con le istruzioni necessarie e la Carta della qualità con i requisiti che l’azienda - Fattoria Didattica - deve soddisfare. Ulteriori informazioni possono essere richieste ai referenti provinciali dell’Educazione Alimentare. Sul sito della Direzione Generale Agricoltura di Regione Lombardia, ricercando con la parola chiave, nel motore di rice5rca interno al sito, “fattorie didattiche” uscirà la visione di tutto il materiale necessario.

Reportage

Un decreto amministrativo interno alla Direzione Generale Agricoltura di Regione Lombardia 8° firma del direttore, Paolo Baccolo) ha fissato le procedure di accreditamento per entrare a far parte della rete delle Fattorie Didattiche della regione Lombardia. Chiunque desideri far parte delle Fattorie Didattiche può richiedere l’accreditamento alla Provincia competente per territorio (per fare un esempio, la Provincia di pavia per quanto concerne il territorio pavese), utilizzando il modulo di

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Monsignor Zani il nuovo vescovo? Dopo le inaspettate dimissioni del vescovo Di Mauro le prime apparizioni del cardinale Tettamanzi

Reportage

di Chiara Antico

Per il momento continua ad essere un’indiscrezione molto probabile: secondo quanto pubblicato dal sito Panorama.it sarebbe Monsignor Vincenzo Zani, sottosegretario della Congregazione per l’Educazione Cattolica, il nuovo vescovo 34

della diocesi di Vigevano. Un categorico “no comment” arriva da don Emilio Pastormerlo che dichiara: “la scelta verrà presa dopo Natale”. Sono ormai passati tre mesi dal “misterioso” e improvviso congedo di Monsignore Vincenzo Di Mauro dalla diocesi di Vigevano, ufficialmente per motivi di salute: versione che però poco ha convinto, soprattutto dopo la nomina come amministratore apostolico del cardinale Dionigi Tettamanzi, arrivato nella città ducale lo scorso 24 luglio. C’è chi non ci vede nulla di male, chi invece sostiene che il cardinale sia stato ri-

chiamato in servizio, all’età di 78 anni, per riportare pace e serenità nella diocesi vigevanese, turbata da una serie di eventi fuori dall’ordinario. Cosa fa pensare ciò? Di Mauro era approdato a Vigevano nel 2010, amato subito dai giovani per il suo essere “fuori dalle righe”: sostenitore degli happy hour, del Milan e di facebook. Tutto normale, tutto tranquillo finchè a metà del 2011 viene scoperto un ammanco nelle casse della curia di circa un milione di euro. Ma non finisce qui: pochi giorni dopo l’economo don Elio Caspani viene trovato senza vita nella sua casa, precipitato • Pavia in Tasca •


dalla scale: apparentemente un incidente domestico, ma c’è chi dice che il sacerdote avrebbe lasciato una lettera, missiva che non è mai stata rinvenuta. Quindi insomma qualcuno crede che Di Mauro sia stato “dimissionato” per motivi molto gravi: che sia fantasia o realtà questo non si sa, sta di fatto che il cardinale Tettamanzi dallo scorso luglio opera a Vigevano come Amministratore Apostolico. Accolto a braccia aperte dalla comunità vigevanese: la prima messa in Lomellina si è tenuta alle sacramentine di Vigevano, subito seguita da un visita a preti e suore nella Casa Madre delle pianzoline di Mortara. Lo scorso 14 settembre, in occasione dell’inizio dell’anno scolastico, come consueto, il cardinale ha incontrato gli studen-

ti delle scuole superiori della città ducale. La Chiesa di San Pietro Martire quel giorno era colma di persone con i ragazzi seduti fin per terra. Ed infine la celebrazione della tradizionale festa del Beato Matteo ha segnato ufficialmente l’incontro con i cittadini. Entro Natale dunque dovrebbe essere confermato il nome del nuovo vescovo: che sia davvero monsignor Vincenzo Zani? Il prelato oltre ad essere sottosegretario della Congregazione per l’Educazione Cattolica, per diversi anni è stato collaboratore con monsignor Gennaro Franceschetti nella curia e nella diocesi di Brescia, e poi direttore per un decennio dell’ufficio nazionale della Cei per l’educazione, la scuola e l’università.

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Bilancio Micam e Mipel, come stanno i due settori?

Segnali positivi dalla calzatura e un po’ meno dalla pelletteria

Reportage

di Chiara Antico

In tempi di incertezza economica ci sono settori che, seppur ancora in sofferenza, offrono deboli segnali positivi e solidità: sono quelli della calzatura e pelletteria. A confermarlo i due eventi andati in scena a Rho fiera Milano lo scorso settembre. Il Micam Shoevent, ovvero la fiera della calzatura, si può considerare tutt’oggi al centro del business internazionale con 41.085 visitatori, di cui 20.584 stranieri e 20.501 italiani. Un punto fermo e una conferma per la moda calzatura con buyer internazionali provenienti da Russia, Cina e 36

Giappone ma anche dalle più vicine Spagna, Francia e Germania. 1.573 espositori, di cui 600 stranieri, hanno esposto le nuove collezioni per la prossima stagione primavera/estate. 13 le aziende presenti della nostra provincia, in particolare provenienti da Vigevano, che hanno confermato l’importanza del settore, anche se ancora “intorpidito”, nella città ducale. La parola d’ordine di questa edizione è stata “internazionalità”, questa volta più che mai, caratterizzata dai progetti che ANCI (Associazione Nazionale Calzaturieri Ita-

liani) sta portando avanti. Uno su tutti, con l’obiettivo di rafforzare ancora di più la vocazione internazionale della rassegna, l’appuntamento al MICAM Shanghai che andrà in scena dal 9 al 13 aprile 2013: lo shoevent si trasferirà momentaneamente in uno dei mercati più floridi del settore. “Anche questa edizione – dichiara Cleto Sagripanti, presidente ANCI - si chiude all’insegna della produttività e della fiducia nel futuro”. Purtroppo non è possibile parlare con il medesimo ottimismo di Mipel, il salone internazionale della pellet• Pavia in Tasca •


In un quadro economico che lascia intravedere ancora pochi spiragli – sostiene Giorgio Cannara, presidente Aimpes Mipel - il risultato degli scambi commerciali a Mipel è confortante poiché ha superato le aspettative. • Pavia in Tasca •

Reportage

teria e degli accessori, che ha registrato un aumento di visitatori stranieri del 2% rispetto alla scorsa edizione ma una diminuzione del 8% di quelli italiani: insomma un panorama in linea con l’andamento economico del mercato. La 102esima edizione si chiude con una flessione del mercato interno pari al -6% ma un’ottima performance di esportazioni aumentata del 25%. In totale 16.700 i visitatori (il 5% in meno rispetto allo scorso settembre), di cui 7.870 italiani e 8.874 stranieri soprattutto giapponesi, cinesi e russi.

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Se nel lontano XIX secolo il canale Gravellone fu, per un lungo periodo, confine di Stato tra Regno Lombardo-Veneto e Regno Sardo-Piemontese dividendo San Martino da Pavia, oggi è più semplicemente quel che resta di un ramo secondario del Ticino. Il Comune di San Martino Siccomario sorge, infatti, proprio alle porte della città di Pavia alla quale è ormai saldato e con la quale è peraltro ben collegato dalla stessa linea urbana che copre l’area di Pavia. Il passato di San Martino Siccomario è ricco di storia ed è inevitabilmente legato, talvolta anche in maniera ambigua, alla figura di San Martino di Tours, il quale secondo diverse versioni avrebbe vissuto la propria giovinezza nella zona sulla quale oggi sorge il comune. Al santo è dedicata anche la Chiesa Parrocchiale, risalente ai primi secoli del secondo millennio e che, inizialmente romanica, è stata rimaneggiata in seguito a un’alluvione. Sono rilevanti anche il santuario della Madonna delle Grazie, la riserva naturale orientata Bosco Negri, così come le cappelle rurali, i cascinali e i vecchi edifici che affiancano gli agglomerati urbani di più recente costruzione. Non mancano, ovviamente, anche numerose attività commerciali che animano questo piccolo comune del Siccomario, a cominciare per esempio dal Bar Q8, aperto tutti i giorni della settimana dalle 5 del mattino fino alle 24, sempre a disposizione di chi avesse bisogno di tabacchi piuttosto che di ricariche telefoniche. Il Bar Q8 offre anche un servizio di tavola fredda con panini e piatti freddi, ideale per pranzi veloci o per chi vuole fare una sosta durante un viaggio. Sempre nella stessa strada, la via Turati, possiamo trovare Comet, uno studio di consulenza per mezzi di tra-


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Il Festival d’Autunno a Bosnasco Il 14 Ottobre si è tenuta a Bosnasco la Quarta Edizione del “Festival d’Autunno”, una ambiziosa Mostra Mercato organizzata dall’Amministrazione Comunale di R. M.

e dagli Assessori Margherita Bruciamonti e Sergio Brambilla, dal Presidente della Camera di Commercio di Pavia Onorevole Giacomo De Ghislanzoni, da Giuseppe Villani Consigliere Regionale, da Francesco Osculati e Marco Facchinotti rispettivamente Assessore Provinciale e Vice Presidente del Consiglio Provinciale di Pavia. Presenti pure numerosi Consiglieri comunali di Bosnasco e Sindaci dei Comuni limitrofi. Brevi ma intensi gli interventi delle autorità menzionate. Ovviamente non sono mancati i ringraIn una giornata dall’intenso sapore autun- ziamenti agli sponsor (Broni Stradella Gas nale, unanimi sono stati gli apprezzamenti dei numerosi visitatori e della maggior parte degli espositori, i quali si sono prenotati con largo anticipo per un’eventuale ed auspicata prossima edizione.

Reportage

Il 14 Ottobre si è tenuta a Bosnasco la Quarta Edizione del “Festival d’Autunno”, una ambiziosa Mostra Mercato organizzata, come consuetudine, dall’Amministrazione Comunale. Vale davvero la pena raccontare questa manifestazione perché, in un momento di crisi economica generale, si è proposta quale iniziativa concreta a sostegno di produttori, artigiani, agricoltori e commercianti che puntano con orgoglio sulla qualità dei loro prodotti.

La kermesse è iniziata alle ore 10,45 con il fatidico taglio del nastro effettuato dal Sindaco di Bosnasco Flavio Vercesi, coadiuvato dal Vicesindaco Roberto Marsili 42

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Immediatamente percepibile l’alta qualità degli articoli esposti, la cortesia degli standisti e la cura usata negli allestimenti, alcuni dei quali veri capolavori di manierismo. Certamente, il percorso dei visitatori è stato reso ancor più piacevole dal contesto in cui la mostra mercato ha preso vita e cioè il cortile e i saloni di Palazzo Scarpa–Colombi, dimora settecentesca adibita da qualche tempo anche a rinomato Bed & Breakfast,. Un vero fiore all’occhiello per il Comune di Bosnasco messo a disposizione dell’Amministrazione Comunale dalla Famiglia Colombi, che si è rivelata, come sempre, • Pavia in Tasca •

estremamente disponibile, attiva e ospitale. Per dovere di cronaca segnaliamo che all’evento hanno partecipato circa cinquanta standisti alcuni dei quali autoctoni e altri provenienti dalla Lomellina, dal Lodigiano, dal Piacentino e dal Reggiano. Tutti accuratamente selezionati per rappresentare l’eccellenza delle varie tipologie merceologiche: prodotti alimentari, salumi, formaggi, miele, confetture, vini, ma anche fiori, piante e frutti antichi, prodotti per la casa, ricami, abbigliamento, mobili e quadri. Presenti pure le associazioni benefiche che operano sul territorio: le Onlus “Mons Acutus” di Montù Beccaria e la “Don Carlo Molinelli” di Stradella, le Pro Loco di Castel S. Giovanni e quella di Bosnasco, che ha allestito una frequentatissima zona gastronomica dove è stato possibile gustare gnocco fritto, salamele e castagne caldarroste. Estremamente apprezzati 43

Reportage

e BCC Banca di Credito Coop. di Creta e Castel S. Giovanni), agli Enti patrocinanti (Camera di Commercio di Pavia e Provincia di Pavia) e a tutti coloro i quali hanno collaborato all’organizzazione dell’evento. Terminata l’introduzione delle autorità è iniziata la visita ai vari stand.


offerto un piatto di risotto alla zucca preparato dallo chef Giovanni del noto ristorante LA BUTA.

portanti riconoscimenti internazionali. Durante la pausa pranzo, a tutti gli espositori è stato

Reportage

anche gli “assaggi” offerti dalla “Confraternita della Pancetta con la Cotenna”, reduce quest’ultima da im-

Alle ore 16,00, come da programma, si è tenuta, alla presenza di un attento pubblico, la presentazione del libro “VINI E MITI” in presenza dell’autore Carlo Giuseppe Valli. A sera tarda i visi sorridenti degli espositori, intenti a riordinare i propri articoli, e degli organizzatori la dicevano lunga sull’effettivo bilancio assolutamente positivo di una giornata intensa e meritevole di essere vissuta e raccontata.

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Società del Gruppo ASM Pavia S.p.a.

ASM LAVORI s.r.l. Via Donegani, 21 – 27100 Pavia Tel. 0382/43.46.11 - 0382/43.46.05 Fax 0382/43.48.80

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Oltrepò Pavese, un territorio a forma di grappolo L’Oltrepò Pavese, a partire dagli anni ’80, è in fase di progressivo rilancio, proponendo al mercato anche estero prodotti in fase di costante miglioramento di Francesco Sala

Reportage

Pensate di mettere insieme, uno dietro l’altro, oltre diecimila campi da calcio e avrete coperto l’estensione dei vigneti dell’Oltrepò Pavese. Un territorio che vive di vino, con quasi 14mila ettari vitati, l’80% dei quali destinato alla produzione di uve per vini DOC, un dato che segna standard di qualità da record. Nonostante una vendemmia 2012 minata dalla siccità (Coldiretti stima un calo della produzione che si aggira attorno al 20%), non è solo in termini di qualità che si misura il successo dell’Oltrepò. La produzione media annua si misura sui 50milioni di bottiglie circa, per una varietà di prodotti pressoché infinita. Tanti vitigni diversi, a volte combinati in uvaggi che presentano soluzioni sempre nuove e differenti: per i detrattori dell’Oltrepò la vasta gamma di sapori è un limite che frena la riconoscibilità del ter46

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Reportage

ritorio e la formazione di brand in grado di competere con i migliori terroir italiani; per i fan di quest’area eccezionale si tratta invece di uno straordinario patrimonio, da difendere e mettere in valore. Dal barbera al sangue di giuda passando per il riesling: a seconda delle sottozone e delle rispettive caratteristiche geologiche e climatiche, ogni angolo di Oltrepò sa offrire vino, toccando ovunque punte di eccellenza altrove impensabili. Una terra baciata da Bacco, insomma: una terra che ha sofferto per decenni il ruolo di sudditanza nei confronti del Piemonte, e che si è seduta sulla facilità di relazione con il mercato milanese, capace di assorbire in maniera quasi esclusiva una produzione un tempo improntata sulla sola quantità. In Oltrepò il vino lo sanno fare da tempo: straordinari i reperti archeologici che, tra Casteggio e il confine con il piacentino, dimostrano come già in epoca romana le colline fossero state coperte di filari. Da qualche decennio a questa parte si è scoperto che quello stesso vino, in

Oltrepò, lo sanno fare anche molto bene: sono finiti i tempi della vendita all’ingrosso delle uve alle grandi case spumantistiche dell’astigiano; e sono finiti i tempi delle processioni domenicali dei milanesi, che tornavano in città con le damigiane traboccanti bondarda. Premi e guide non mentono: l’Oltrepò Pavese, a partire dagli anni ’80, è in fase di progressivo rilancio, proponendo al mercato anche estero prodotti in fase di costante miglioramento. Gemma più preziosa di un diadema che riflette le luci e i colori del territorio è indubbiamente il pinot nero: storicamente usato come base spumante è oggi al centro di un’operazione che lo vede vinificato, in quantità e qualità sempre maggiori, anche in purezza. Un’uva difficile, il pinot nero, impegnativa da trattare sia in vigna sia in cantina: una sfida nella sfida per un territorio che già oggi, dietro solo a Champagne e Borgogna, rappresenta la terza area in Europa per presenza di questo particolare tipo di vitigno.

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Emila Sirakova in mostra al castello di Belgioioso Un talento innato per la linea e il disegno, la disarmante semplicità di un tratto dal realismo stupefacente, orchestrato in composizioni di lucida compostezza formale e innegabile maturità

Reportage

di Francesco Sala

Una mano incredibile, come non ne se ne vedono molte in giro: è quella di Emila Sirakova, illustratrice che si muove con identica felicità nel campo dell’arte e in quello della moda. Un talento innato per la linea e il disegno, la disarmante semplicità di un tratto dal realismo stupefacente, orchestrato in composizioni di lucida compostezza formale e innegabile maturità. Incredibile, se si pensa ad un’artista che non ha nemmeno trent’anni. Non sono ancora pienamente conclusi i lavori di recupero della porzione pubblica del Castello di Belgioioso, ma è già tempo di usarne gli spazi per Mare Caelo Miscere, ricca personale di Sirakova. Che si lascia suggestionare e ispirare da quella che, nel testo critico di Emanuele Beluffi, viene 48

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emerge irrefrenabile: le pose composte, i corpi adagiati mollemente in abbracci di casta sensualità, i volti silenti e imperscrutabili rimandano al mito, a uomini e donne che svelano tratti di innegabile e irraggiungibile divinità. Esaltata dalla tecnica di Sirakova, da matite insieme lievi e graffianti, ben calibrate nelle costanti sovrapposizioni tra carte e segno.

giustamente definita una “enciclopedia visuale di autori classici”: personaggi letterari senza tempo, da quelli inseriti nella Commedia di Dante fino alle figure mitologiche che emergono dalle pagine dei grandi autori antichi. L’eredità del passato

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Emila Sirakova “Mare Caelo Miscere” Castello di Belgioioso Fino al 2 dicembre Orari di apertura: 9.30 – 16 Ingresso libero

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Festival della Cultura Psicologica 2012

Pavia ha dimostrato un particolare interesse per le tematiche proposte, richiamando persone dai profili eterogenei

Reportage

di Gaia Vicenzi

Si è svolta in Lombardia dal 12 al 21 ottobre la seconda edizione del Festival della Cultura Psicologica, promosso dall’Ordine degli Psicologi della Lombardia e organizzato dallo Studio Corcos di Milano. Per il primo anno, l’evento ha interessato non solo la città di Milano ma anche altre province della nostra regione. A Pavia l’evento è stato coordinato dalla dottoressa Gaia Vicenzi la quale ha invitato diversi colleghi ad approfondire, in presentazioni destinate a tutti i cittadini, alcuni argomenti di interesse generale. L’obiettivo del Festival, infatti, era quello di avvicinare la gente alla psicologia come scienza, dimostrandone i diversi aspetti applicativi, in diversi contesti sociali. Una delle ragioni di tale obiettivo era quella di 50

spezzare l’associazione, spesso condivisa da molti, che dire “psicologo” equivalga a dire “strizzacervelli” e “lettino dello psicanalista”. La psicologia è la scienza che studia il pensiero e il comportamento umano nei diversi contesti in cui l’uomo si trova ad agire. Per tanto, essendo svariati i contesti in cui l’uomo ha modo di vivere, svariati sono anche i campi di applicazione di tale scienza: da quello clinico, a quello scolastico, da quello giuridico a quello lavorativo… In tutta la Lombardia il Festival ha avuto un ascolto e un’attenzione particolari: il sito creato per l’occasione (www.festivalculturapsicologica.it) in due mesi di vita ha raccolto 95.000 hits, 9.600 visitatori unici, 90.000 pagine viste. • Pavia in Tasca •


• Pavia in Tasca •

possibili strumenti di intervento. Rilevanza è stata anche data alle emozioni in adolescenza e alla difficoltà, in questa fascia di età, di controllare le stesse. Infine, presso la libreria Feltrinelli di Pavia, in via XX settembre il dottor Maurizio Fea ha discusso della tematica del gioco d’azzardo patologico, con un riferimento particolare alla diffusione dello stesso proprio nel nostro contesto. Pavia, infatti, rappresenta il territorio in cui il gioco d’azzardo ha un livello procapite di spesa maggiore che in qualsiasi altra provincia italiana. Una delle considerazioni emerse e approfondite è stata quella legata alla difficoltà di motivare le persone affette da tale disturbo a curarlo, soprattutto data la larga diffusione di punti di gioco ormai ovunque e, quindi, l’esposizione continuata a situazioni a rischio. L’affluenza ai diversi eventi e gli interventi che il pubblico ha fatto hanno dimostrato un notevole interesse nel territorio rispetto ai temi proposti. Le persone che hanno presenziato hanno trovato un contesto in cui poter non solo apprendere informazioni specifiche legate alla tematica in oggetto ma anche chiedere approfondimenti in base alle proprie curiosità. I diversi professionisti che si sono avvicendati hanno dato testimonianza, dunque, di come essere psicologo possa significare operare in ambiti diversi, strumenti diversi e obiettivi diversi, declinati in base a bisogni diversi.

Per chi fosse interessato ad approfondire queste tematiche, potrebbe essere utile consultare il sito dell’Ordine degli Psicologi della Lombardia (www.opl.it). 51

Reportage

Pavia ha dimostrato un particolare interesse per le tematiche proposte, richiamando persone dai profili eterogenei (dallo studente all’operatore, dalla mamma al lavoratore). Il Campus Aquae di Pavia ha ospitato la dottoressa Gaia Vicenzi che ha approfondito il tema degli attacchi di panico, sia descrivendo cosa siano sia illustrando alcuni suggerimenti pratici per intervenire su di essi. La discussione che è sorta, grazie anche a molti interventi dei presenti, è stata utile anche per scardinare certe convinzioni che la mancanza di informazioni spesso radicano. In programma al Campus Acque sono stati altri due eventi. Nel primo, tenuto dalla dottoressa Sara Arpellini, si è approfondito la figura dello psicologo scolastico e di come il lavoro dello stesso sia inserito in una rete che necessita la collaborazione con diversi attori, in primis gli insegnanti e i genitori e di come sia difficile spesso far dialogare queste due figure. Il secondo è stato tenuto dalla dottoressa Anna Barracco che ha illustrato, a partire da esempi concreti e casi clinici, il ruolo dello psicologo nella gestione dei conflitti familiari. I recenti fatti di cronaca legati al difficile lavoro dei giudici che si trovano a decidere in materia di affidamento dei figli, hanno reso la discussione ricca di aspetti di confronto dialettici. La psicologa ha ben illustrato come il conflitto coniugale spesso porta marito e moglie a distorcere in modo patologico (ma transitorio) la realtà. Presso il Caffè Teatro di Strada Nuova 75, la Professoressa Lavinia Barone ha trattato i concetti di “emozioni e impulsività”, collegandoli a specifiche tipologie di disturbi psicopatologici, in particolare il disturbo borderline della personalità, e descrivendo


Prenditi cura del benessere e della salute del tuo corpo Le palestre offrono tanti altri corsi adatti ad un pubblico di tutte le età di Claudia Balbi

Al ritorno dalle vacanze, superato lo stress da rientro, subentra l’assillo di ritrovare il peso forma ideale. Durante l’estate, si sa, ci concediamo sfizi extra e facciamo numerosi strappi alla regola e a settembre, come ogni anno, corriamo ai ripari. Al rientro in città, una volta riprese le normali attività, dopo un’estate trascorsa all’insegna della calma e della tranquillità, sono molte le persone che avvertono l’esigenza di rimettersi in forma. Ma attenzione! Bisogna tornare

a fare esercizio fisico in modo lento e graduale e non esagerare mai con l’attività sportiva almeno nel primo mese. Se non si è sufficientemente allenati infatti si rischiano strappi e problemi muscolari. E’ bene dunque iniziare con sessioni non troppo pesanti che riabituino il corpo all’attività facendo esercizi atti a riattivare la circolazione, scaldare i muscoli e solo in un secondo momento passare ad un allenamento più intenso. Se non volete correre il rischio di farvi del male la soluzione è quella di recarvi nella palestra più vicina a voi e richiedere l’aiuto di un personal trainer che, dopo una lezione di prova preparerà appositamente per voi un programma di allenamento personalizzato. Frequentando i corsi in palestra verrete seguiti da professionisti qualificati che appronteranno uno schema di allenamento adatto e differenziato a seconda delle vostre esigenze. Tra le attività che vi verranno

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proposte in questa fase di preparazione fisica rientreranno camminata o corsa su tapis roulant ottima per bruciare le calorie in eccesso, la cyclette, adatta a rassodare i muscoli, permette di riabituare in modo graduale il fisico a uno sforzo e a un ritmo sempre più veloce e intenso. L’ultima tendenza in questo settore sono i corsi di Group Cycling, un percorso virtuale in bicicletta che alterna andature diverse, scandite da una colonna sonora che aiuta i partecipanti a visualizzare i cambiamenti di percorso.

Ma non è finita qui! Il mondo del fitness vi aspetta con tantissimi altri corsi: si va dalla danza del ventre al tango argentino dal tai chi alla savate, fino ad arrivare ai corsi in piscina di acqua gym e molto molto altro ancora!

Reportage

Ma le palestre offrono tanti altri corsi adatti ad un pubblico di tutte le età. Per chi reputa troppo noioso l’utilizzo delle macchine sono aperte le iscrizioni ai corsi di aerobica, step e zumba una lezione di fitness di gruppo che utilizza i ritmi e i movimenti della musica afro-caraibica, mixate con i movimenti tradizionali dell’aerobica. Per chi ha superato una certa soglia d’età invece è consigliabile

la cosiddetta ginnastica dolce che permette di eseguire movimenti semplici aiutando le articolazioni che, con l’età e la vita sedentaria, sono poco sollecitate. Altre due tipologie di esercizio fisico molto in voga sono il pilates basato sulla respirazione, la concentrazione e sulla corretta postura della colonna vertebrale e, ultimo arrivato nel mondo dell’esercizio fisico, il power yoga, uno yoga potenziato, più dinamico che si basa su movimenti estremamente lenti e calibrati, accompagnati da esercizi di riflessione e spiritualità. Un tipo di attività fisica adatta a tutti coloro che cercano nell’attività un momento di sfogo dagli impegni quotidiani.

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La salute in cammino: una giornata sulla Via Francigena

Come unire l’utile al dilettevole durante una camminata all’aria aperta

Reportage

di Valeria Mangiaracina

Fare attività fisica in maniera costante può contribuire al benessere fisico dell’uomo e può anche tenere lontano il rischio di ictus. È questo uno dei messaggi che la campagna di prevenzione “STOP all’ictus” vuole lanciare. Si tratta di un progetto ambizioso promosso dai quattordici Club Rotariani dei Gruppi Ticino e Lomellina, con la par54

tecipazione dell’Asl di Pavia, che si pone come obiettivo quello di sensibilizzare la popolazione nei confronti di una patologia che rappresenta la terza causa di morte in Italia. Anche la Provincia di Pavia ha dato pieno sostegno al progetto, sottolineando l’importanza e l’utilità che questo può avere per i cittadini e patrocinando il primo evento organizzato a sostegno della campagna informativa, ovvero “La salute in cammino. Una giornata sulla Via Francigena”. La prima edizione dell’evento, ospitata il 23 Settembre dalla città di Pavia, ha cercato di porre l’attenzione sull’importanza dell’attività fisica nella prevenzione delle malattie cardio e cerebrovascolari, coniugando il suo obiettivo principale con la possibilità di godere e apprezzare le meraviglie artistiche e paesaggistiche che • Pavia in Tasca •


• Pavia in Tasca •

le più belle testimonianze storiche e architettoniche del territorio, seguendo le tracce romaniche fino a Pavia; tra queste, la Chiesa di San Lazzaro e la Chiesa di San Giacomo, con i suoi affreschi quattrocenteschi, il tutto praticando sana attività all’aria aperta.

I partecipanti provenienti da Carbonara al Ticino, invece, hanno potuto godere delle bellezze naturali che il percorso lungo quel tratto dell’omonimo fiume offre, in un itinerario naturalistico totalmente immerso nel verde. Entrambi i gruppi di partecipanti si sono poi

Reportage

il Comune di Pavia e i Comuni limitrofi offrono. Il programma della giornata si è sviluppato infatti attorno all’importanza che la Via Francigena ha rivestito in passato, rappresentando il principale collegamento tra Roma e l’Europa, nonché un importante percorso sede di pellegrinaggi. La giornata, all’insegna del benessere, ha infatti visto gli oltre trecento partecipanti percorrere due distinti tratti dell’antica Via Francigena, entrambi di circa 15 Km, con tappe intermedie per il ristoro. I partecipanti provenienti da Belgioioso hanno potuto apprezzare alcune del-

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potuto pranzare con prodotti a Km zero. Il Castello, inoltre, ha aperto le proprie porte dando a chiunque lo desiderasse la possibilità di visitare i Musei Civici gratu-

Reportage

ricongiunti nel centro di Pavia dove, accompagnati dagli Alpini e dalla Confraternita della raspadura fino alla splendida cornice del Castello Visconteo, hanno

itamente (nell’ambito delle Giornate Europee del Patrimonio). La Provincia di Pavia è stata la prima in Lombardia a attivarsi a sostegno della campagna “STOP all’ictus” e, con la collaborazione di numerose associazioni provinciali, il Comune di Pavia, il Rotaract, l’Università degli Studi di Pavia, il Touring Club e altri Enti, si è riusciti a unire l’utile al dilettevole promuovendo, con questa prima edizione della “camminata della salute”, una giusta sensibilizzazione contro i rischi dell’ictus e le bellezze del nostro territorio e dell’antica Via Francigena.

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Comunicare a Pavia Fare tipogafia è un’arte, e noi la coltiviamo da oltre 100 anni. Tipografia Popolare nasce nel 1896 e da più di un secolo è sinonimo di competenza e qualità; ciò che ci contraddistingue è l’unione di una profonda conoscenza del mestiere all’innovazione tecnologica.

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La finestra sulla mente

Locus of control di Gaia Vicenzi Psicologa Psicoterapeuta Cognitivo Comportamentale

le dinamiche che avranno luogo al loro interno, sarà più possibile sentirsi più incerti. Per questo motivo, dunque, tendiamo tutti a comprendere le cause delle cose: se le conosco, le posso prevedere e percepirmi più sicuro nella loro gestione. Ognuno di noi vive nella necessità di spiegarsi il perché degli eventi. Tale esigenza nasce dal bisogno di considerare prevedibili la maggior parte delle cose che accadono; infatti, se si riesce ad immaginare quello che potrebbe accadere e si considera elevata la sua probabilità, ci si confronta con un’idea di sicurezza che aiuta a controllare l’ansia dell’ignoto. Se io so che ogni volta che vado al 58

ristorante un cameriere mi porterà al tavolo, mi darà un menù, mi chiederà cosa voglio ordinare, me lo porterà e poi chiederà il conto, il conoscere la successione degli eventi, anche se andrò ogni volta in un posto diverso, mi agevolerà nel “funzionare” nella situazione con sicurezza, proprio perché so cosa aspettarmi dalla stessa. Invece, nelle situazioni in cui non posso identificare con certezza

Rotter, negli anni ’50, ha identificato due modalità di attribuzione delle cause e due tipologie di individui: vi sono persone che principalmente ritengono che gli eventi della propria vita siano prodotti dai propri comportamenti o azioni, oppure vi sono persone che tendenzialmente riferiscono quanto accade a cause esterne indipendenti dalla propria volontà. I primi credono nella pro• Pavia in Tasca •


La finestra sulla mente pria capacità di controllare gli eventi e attribuiscono i loro successi o insuccessi a fattori direttamente collegati all’esercizio delle proprie abilità, volontà e capacità. I secondi credono che gli eventi della vita, come premi o punizioni, non sono il risultato dell’esercizio diretto di capacità personali, quanto piuttosto dovuti a fattori esterni imprevedibili quali il caso, la fortuna o il destino. Prendiamo l’esempio di due bambini che abbiano avuto un brutto voto a scuola. Uno può pensare di non essere capace di studiare, di non avere capito, di meritarsi il brutto voto. L’altro invece può credere che sia colpa dell’insegnante che non è in grado di spiegare e di far comprendere agli alunni la materia. Nel primo caso il bambino sarà insoddisfatto di sé e triste, nel secondo caso il bambino sarà insoddisfatto dell’insegnante e arrabbiato con lo stesso. Un’ulteriore variabile che influenza questo processo di attribuzione, è la stima di quanto sia percepita “stabile” la causa. Se il pri• Pavia in Tasca •

mo bambino ritiene di non aver capito proprio quello specifico argomento o di non aver studiato solo quella volta, considererà instabile il suo comportamento (“la prossima volta posso studiare di più e posso prendere un bel voto”) e quindi più facilmente gestibile e controllabile la situazione. Se però quello stesso bambino riterrà “stabili” le cause (“non sono capace di studiare perché non sono intelligente”), la sensazione di impotenza sarà amplificata. Non si può dire che il locus di attribuzione interno sia migliore o peggiore di quello esterno. Se tra i due bambini, infatti, sarà meno triste il secondo è anche vero che questo, non assumendosi la responsabilità delle proprie azioni ma colpevolizzando l’insegnante, avrà poca motivazione a studiare e ad impegnarsi per prendere un buon voto successivamente. Si pensi per esempio agli effetti che un locus of control esterno (di coloro, cioè, che tendono a considerare esterne alla propria volontà le cause degli eventi) ha

sulla gestione del proprio stato di salute. Se una persona, infatti, ritiene di non poter controllare il proprio stato fisico perché “tanto se devo morire succederà quando deve succedere, indipendentemente da come mi comporto”, sarà meno motivato a interrompere delle condotte disfunzionali come il bere, il fumare, il non fare attività fisica… Viceversa, se una persona ritiene di avere responsabilità nella propria salute, avrà un maggior coinvolgimento nel mantenere una vita sana ed equilibrata. Il ritenere che ciascun problema possa essere collegato ad una propria responsabilità implica una visione della vita in cui essere severi con sé stessi, pretenziosi, sempre vigili. D’altra parte, attribuire i risultati che si ottengono (positivi o negativi che siano) agli altri o al destino indice a sviluppare un senso di impotenza che potrebbe essere talvolta paralizzante. Al solito, il riuscire a tenere un equilibrio fra gli opposti garantisce serenità e le competenze per stare il più possibile in una vita di qualità. 59


Punti di distribuzione PAVIA BAR LANTERNA VIA SAN GIOVANNINO 23/25 BAR VIER VIA SAN PAOLO 19/21 PASTICCERIA BORDONI VIA SAN PAOLO 5 BAR LA DOLCE SOSTA VIA PARCO VECCHIO 19 CARREFOUR LA TORRETTA VIA TORRETTA 1 PALESTRA L’ARTE DEL MOVIME VIA CASSANI 7 BAR FORTE VIA VIGENTINA 20 BENZINAIO TOTAL VIA VIGENTINA 20 PUB OLD WILD WEST VIA VIGENTINA 1 PARRUCCHIERE LOOK CENTER VIA TASSO 4 BENZINAIO ENI VIA TASSO 4 BAR GIALLO VIA GILARDELLI BAR LO SPUNTINO VIA OLEVANO 2 GELATERIA LA PERLA VIA L. IL MORO BAR TABACCHI LA SCALA VIA SCALA 10/A BAR TRATTORIA IOLANDA VIA RISMONDO 56 BAR BIJLIA COFFEE AND FOOD VIA BRAMBILLA 70 C PIZZA LEGGERA VIA BRAMBILLA 70 RESIDENZA FANNY VIA BRAMBILLA BAR MAXI VIA DAMIANO CHIESA INPS V.LE CESARE BATTISTI 25 BAR MINERVA P.LE MINERVA BAR GRAN CAFFE’ V.LE CESARE BATTISTI 1 MINERVA PANETTERIA PANE E RISO VIA MANZONI BAR LIBERTY V.LE LIBERTA’ 51 BENZINAIO IP VIA BRAMANTE BAR MORETTI VIA DEI MILLE 214 BAR TABACCHI DABBENE VIA DEI MILLE 36 BAR LA CREMERIA P.LE PONTE TICINO-PONTE COP. BAR IL PONTE P.LE PONTE TICINO-PONTE COP. GELATERIA PANNA E CIOCCOLATO P.LE PONTE TICINO-PONTE COP. BAR ARTE E CAFFE’ S. PIETRO IN VERZOLO 19 BAR HARRY’S V.LE CREMONA 142 BENZINAIO ERG V.LE CREMONA 215 EDICOLA VIA PASTRENGO BAR CAMPARI V.LE CAMPARI 44

BAR PAUSA CAFFE’ P.ZZA EMANUELE FILIBERTO FARMACIA DEL BO’ P.ZZA EMANUELE FILIBERTO BAR GORIZIA V.LE GORIZIA 38 BAR PANE E SALAME C.SO CARLO ALBERTO 72 BAR DEL TURISTA C.SO CARLO ALBERTO 28 CAFFE’ ANNABELLA STRADA NUOVA 2 BAR GUSMAROLI STRADA NUOVA 128 NEW STREET BAR STRADA NUOVA 29 CAFFE’ DEL TEATRO STRADA NUOVA 75 TAVERNA ABBIGLIAMENTO STRADA NUOVA PARRUCCHIERE LOOK CENTER VIA GOLGI BAR CRISTAL VIA XX SETTEMBRE 50 F.LLI CARRARA VIA XX SETTEMBRE 52 CINEMA POLITEAMA C.SO CAVOUR PEACH PIT VIA BOSSOLARO 9 BAR CAFFE’ KOBAN P.ZZA DUOMO 9 MERCATO IPOGEO P.ZZA DELLA VITTORIA COLLEGIO CAIROLI P.ZZA CAIROLI 1 BAR BORDONI VIA BORDONI 26 CAFFE’ TRE TORRI VIA SPALLANZANI 1/3 BAR L’ALTRO VERSO C.SO MAZZINI 20 BAR AUGUSTUS P.ZZA DEL MUNICIPIO BAR GERRY P.ZZA DEL MUNICIPIO 1 BAR SAN SIRO C.SO GARIBALDI BAR TABACCHI 72 C.SO GARIBALDI 72 BAR ITALIA C.SO GARIBALDI 31 BAR AMBARABA’ C.SO GARIBALDI 70 GEOTECNICA C.SO GARIBALDI 40 VETERINARIO RIBOLDI VIA BREVENTANO 36 FIORE VERBENA VIA VINCENZO MONTI 8/A IL RISTORANTINO PIZZERIA V.LE INDIPENDENZA 36 BAR SOPHIE V.LE INDIPENDENZA BAR CASTELLO P.ZZA EMANUELE FILIBERTO CAFFE’ PETRARCA VIA MATTEOTTI 28 F.LLI CARRARA VIA XX SETTEMBRE 42/a

BELGIOIOSO LATTERIA SAN GIORGIO VIA GARIBALDI 42 MUNICIPIO VIA GARIBALDI 64 BAR BABYLON VIA UGO DOZZIO 5/7 BENZINAIO ESSO V.LE DANTE 38

SILVY BAR P.ZZA VITT. VENETO 8 BAR LO STORICO LONDRA P.ZZA VITTORIO VENETO 14 ACI BELGIOIOSO VIA GARIBALDI 23

MONTEBELLO DELLA BATTAGLIA

SAN GENESIO ED UNITI

ANTICA TRATTORIA LOMBARDIA C.SO XXVI MARZO 139 BAR BON BON C.SO XXVI MARZO COMUNE C.SO ROSSELLI ASM C.SO ROSSELLI BLUE BAR VIA XX SETTEMBRE 7 CAFFE’ DE PRETIS VIA DE PRETIS 23 BAR ALEXBAR VIA CARDUCCI 15 BAR CERVINIA P.ZZA MEARDI ANG. EMILIA INVIDIA CAFFE’ P.ZZA F.LLI BANDIERA BAR LIGURE C.SO 27 MARZO BAR CRISTALLO VIA GABETTA VICINO DUOMO BAR CREMERIA P.ZZA DUOMO 38 GALLO RISTORANTE PIZZERIA P.ZZA DUOMO ZERO 37 BAR VIA EMILIA 174 BAR MATTEOTTI VIA MATTEOTTI 61 BAR ESPRESSO ITALIANO TAB. VIA CARLO EMANUELE 28 GELATERIA IL CAPRICCIO VIA XX SETTEMBRE 52 LOCANDA DELLE FATE VIA RINO BALLADORE 23 BENZINAIO P.LE QUARLERI

F.LLI CARRARA VIA PORTA PESCARINA 62

SAN MARTINO SICCOMARIO FARMACIA S. GIOVANNI VIA GRAVELLONE 1 BAR SPORT VIA GRAVELLONE 41 COMUNE BAR Q8 E BENZINAIO VIA TURATI 31 BAR LA PIAZZETTA CENTRO COMM. OTTAGONI CENTRO LE CASCATE VIA DELLA STAZIONE MC DONALD’S C/O CENTRO COMM.LE BENNET DUCA’S PARRUCCHIERI C/O CENTRO COMM.LE BENNET GRILLANDIA VIA TURATI

CAVA MANARA PIZZERIA IL BUUS DEL RAT VIA GARIBALDI 2 BAR CAMPANA VIA GRAMSCI 38 ACI VIA XXV APRILE 22

BRONI BAR COMMERCIO VIA EMILIA BAR L’INCONTRO VIA EMILIA 352 PISCINA COMUNALE VIA CONTARDO FERRINI BAR CAFFE’ FENICE VIA MARCONI 20 B

REDAVALLE BAR DAYS VIA EMILIA 66

STRADELLA CAFFE’ GARIBALDI P.ZZA TRIESTE 13 BAR GRAPHI’ P.ZZA TRIESTE 21 BAR CASA DEL CAFFE’ P.ZZA TRIESTE BAR CONCORDIA P.ZZA TRIESTE 6 BAR GOLDEN BLACK VIA TRENTO DRINK PUB VIA C. BATTISTI BAR ALTERNATIVE VIA C. BATTISTI 24 CAFFE’ AI GIARDINI VIA C. BATTISTI 1 BAR CAFFE’ TEATRO C.SO XXVI APRILE 5

CASTEGGIO BAR CAESAR VIA ROMA REVE CAFFE’ VIA ROMA BAR VITTORIA P.ZZA VITTORIA BENZINAIO TOTAL FINA VIA MILANO 42 S.S.

BENZINAIO SHELL VIA CASTEEGGIO 42

VOGHERA

RIVANAZZANO TABACCHERIA REGGIANI P.ZZA CORNAGGIA BAR ALBERTINI P.ZZA PRINCIPALE CAFFE’ DE LA TOUR P.ZZA PRINCIPALE

SALICE TERME SALA DEI GELATI P.ZZA MARCONI PROLOCO - APT P.ZZA MARCONI CAFFE’ BAGNI TERME P.ZZA MARCONI

VARZI BAR DA MAX P. MAZZA 56 PIZZERIA GAUDI’ VIA ORESTE MARETTI 2 BAR DELLA TORRE P.ZZA MUNICIPIO CAFFE’ L’ANGOLO P. FIERA BAR ESSO BAR 16 PIAZZA FIERA P. FIERA 16

SANNAZZARO DE BURGONDI COMUNE VIA CAVOUR 18

RAMPI LUCIA TABACCHERIA VIA PIAVE 17 SOLE LUNA CAFFE’ VIA CAIROLI 25 CAFFE’ MAGNOLIA VIA MAZZINI 36

MEDE COMUNE P.ZZA REPUBBLICA 1 BAR ROMA P.ZZA REPUBBLICA 1 BAR CENTRALE P.ZZA REPUBBLICA 1 BAR HAITI C.SO ITALIA ANG. REPUBBLICA 3 BAR’S VIA CAVOUR 10/16

MORTARA MUNICIPIO P.ZZA MONS. DUGHERA CAFFE’ GARIBALDI C.SO GARIBALDI 2 CAFFE’ SANTI C.SO GARIBALDI 116 DUCA’S PARRUCCHIERI VIA PRINCIPE AMODEO 6 GASOMETRO BAR VIA MILANESE 632

GARLASCO EDICOLA PAZZI GIANFRANCO VIA BOZZOLA 13 COMUNE DI GARLASCO P.ZZA DELLA REPUBBLICA BAR COMMERCIO P.ZZA REPUBBLICA 2 BLUE BAR CAFFE’ C.SO CAVOUR 38 TORTUGA CAFE’ C.SO CAVOUR 132 BAR CAVOUR VIA CAVOUR 17 LAZZARONI ABBIGLIAMENTO VIA L. DA VINCI BAR LO SCOGLIO VIA L. DA VINCI 47

VIGEVANO COMUNE V.LE CESARE BATTISTI 6 TABACCHERIA OSCAR P.ZZA DUCALE 33 FELTRINELLI LIBRERIA P.ZZA DUCALE 33 BAR TABACCHI VIA P. C. DECEMBRIO 21 BAR STAZIONE FS P.ZZA STAZIONE LA NUOVA CAFFETTERIA C.SO PAVIA 62 BAR OMBELICO C.SO PAVIA 23 BIRIMBAO VIA ROCCA VECCHIA 1 GOLD RIVER CAFE’ VIA ROCCA VECCHIA 1 KIB FUN BAR VIA ROCCA VECCHIA 1/9 BAR CUBE P.ZZA SANT AMBROGIO 2 BAR CAFFE’ PORTA MOKA VIA DECEMBRIO 1 RISTORANTE ROCOCO’ VIA XX SETTEMBRE PASTICCERIA COLOMBO P.ZZA DUCALE 40


Punti di distribuzione

I punti di distribuzione di Pavia in Tasca in provincia di Pavia VIGEVANO

MORTARA

SAN GENESIO ED UNITI

GARLASCO

PAVIA S.MARTINO SICC. MEDE

BELGIOIOSO

SANNAZZARO DE BURGUNDI

CAVA MANARA BRONI

CASTEGGIO REDAVALLE

VOGHERA

RIVANAZZANO

MONTEBELLO DELLA BATTAGLIA

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