IV020911 by ESTEBAN EABARZUA

1224 2 settembre 2011

IL MISTERO DELLE PROVINCE E DEI COMUNI CHE SPARISCONO RITORNO A PECHINO NEL PIENO DELLA CRISI di FEDERICO RAMPINI

DALLE RIVOLUZIONI ARABE AI GIOVANI IN PIAZZA IN SPAGNA (O IN CILE, GUIDATI DA CAMILA). GLI OTTO MESI CHE SCONVOLSERO LA POLITICA E LA STORIA

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Settimanale, Supplemento al numero odierno - Da vendersi esclusivamente con il quotidiano “la Repubblica” – Sped. Abbon. Post. - articolo 1 Legge 46/04 del 27/02/2004 - Roma

di RICCARDO STAGLIANÒ e LUCA CARDINALINI

MEZZO MONDO S’È

INDIGNADOS di OMERO CIAI e MARCO CICALA con i commenti di LORETTA NAPOLEONI e FILIPPO DI GIACOMO

1224 Le rivoluzioni arabe, gli Indignados in Europa, gli studenti (guidati da Camila) in piazza in Cile: ecco gli otto mesi che sconvolsero il mondo

7 9 11 12 13 14 16

Fatti nostri di Giorgio Bocca Contromano di Curzio Maltese Indizi visivi di Filippo Ceccarelli La pecora nera di Ascanio Celestini Sottovuoto di Massimo Bucchi Questioni di cuore di Natalia Aspesi Per posta di Michele Serra

copertina 18 CAMILA, LA PASIONARIA CHE HA CONQUISTATO IL CILE di Omero Ciai 22 La rivoluzione Web 2.0 di Loretta Napoleoni 24 Ma con la Spagna di oggi il 68 non c’entra niente 26 28

dal nostro inviato Marco Cicala Zapatero, laico e un po’ papale di Filippo Di Giacomo Diario di un’Indignada. Italiana di Claudia Cucchiarato

italia 31 32 34 35

Il generale spara su La Russa di Riccardo Bianchi Il pastone di Luigi Irdi Il sogno di Zoro di Diego Bianchi Solidarietà di Antonella Barina

36 LIGURIA, STATO-PROVINCIE QUATTRO A UNO dall’inviato Riccardo Staglianò 40 Polino, comune condannato di Luca Cardinalini 42 Mio padre, Mauro Rostagno di Piero Melati

esteri 47 Brasile, Dilma perde i pezzi di Ilaria M. Linetti 4

2 SETTEMBRE 2011

IN COPERTINA, CAMILA VALLEJO DOWLING La foto è di Mario Tellez / Agenzia Corbis

49 Follow the Money di Loretta Napoleoni 50 Follow the People di Pietro Veronese

52 RITORNO A PECHINO. DIARIO DELLA CRISI VISTA DALLA CINA dall’inviato Federico Rampini

scienze 59 61 62 63 65

Archistar con le ali di Giuliano Aluffi Miti d’oggi di Marino Niola Internet di Ernesto Assante Hi-Tech di Jaime D’Alessandro Natura di Rossella Sleiter Animali di Valeria Aloisio

66 QUANDO KUBRICK CHIESE AIUTO AGLI SCIENZIATI di Piero Melati 70 Il pesce che usa le pietre per uccidere

dolce vita 73 76 77 78 79 80 81 82

Lo svago a tempo determinato di Micol Passariello La bottiglia di Paola Mura Mangia e bevi di Gianni Mura Il piatto etnico di Chef Kumalè A tavola di Gianfranco Vissani Automotori di Valerio Berruti Due ruote di Vincenzo Borgomeo Domestica di Aurelio Magistà

84 COSA METTERE A SCUOLA? LO DICE UN SONDAGGIO... di Marco Romani e Sofia Gnoli 90 I viaggi per studiare di Angelo Carotenuto 93 Oroscopo di Horus IL VENERDI DI REPUBBLICA

SUPPLEMENTO DE

Direttore responsabile Ezio Mauro Vicedirettori Gregorio Botta, Dario Cresto-Dina, Massimo Giannini, Angelo Rinaldi Caporedattore centrale Fabio Bogo Caporedattore vicario Massimo Vincenzi Caporedattore internet Giuseppe Smorto Direttore editoriale dei periodici di Repubblica Daniela Hamaui

DIRETTO DA Attilio Giordano ART DIRECTOR Gianni Mascolo CAPI REDATTORI Ettore Boffano, Roberta Visco REDAZIONE Claudia Arletti (vicecaporedattore), Piero Melati (vicecaporedattore), Fiammetta Cucurnia (caposervizio), Francesca Marani (caposervizio),Cristina Mochi (caposervizio), Daniela D’Antonio (vicecaposervizio), Federica Lamberti Zanardi (vicecaposervizio), Riccardo Staglianò (vicecaposervizio), Marco Cicala (inviato), Brunella Schisa (inviato), Paola Zanuttini (inviato), Paolo Casicci UFFICIO GRAFICO Gabriele Alessandrini (vicecaporedattore), Alessandra Guglielmetti (caposervizio), Giampiero Lori (caposervizio), Paolo Feligioni (vicecaposervizio), Alessandra Benedetti, Adriana Ranieri, Roberto Sivilia SEGRETERIA DI REDAZIONE Simona Agostini, Fausto Domenici

cultura 97 99 100 102 103 105

I Tarocchi di Clemente di Sergio Risaliti Vizi&virtù di Piero Ottone Poesia di Enzo Golino Libri a cura di Brunella Schisa La mia Babele di Corrado Augias Lessico & nuvole di Stefano Bartezzaghi È una parola di Daria Galateria

106 MIA ZIA VIRGINIA WOOLF di Antonella Barina 110 Il Benjamin italiano di Marco Cicala

spettacoli 115 117 118 119 120 121 127

Intervista a Asia Argento di Silvia Fumarola Musica di Luca Valtorta Radio di Carlo Ciavoni Zoom di Irene Bignardi Prendete nota di Claudio Strinati Smart Card di Antonio Dipollina L’analisi di Francesco Piccolo

128 IL PADRE DI LOST (CON SPIELBERG) RACCONTA I SUOI ALIENI di Arianna Finos

televenerdì

RICERCA FOTOGRAFICA Paolo Biagiotti, Alberto Carlucci, Giusi Sambati Redazione Venerdì: Via Cristoforo Colombo 90 00147 Roma - tel. 06/49823128 e-mail: segreteria_venerdi@repubblica.it Gruppo Editoriale L’Espresso S.p.A. CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE: Presidente: Carlo De Benedetti Amministratore delegato: Monica Mondardini Consiglieri: Agar Brugiavini, Rodolfo De Benedetti, Giorgio Di Giorgio, Francesco Dini, Sergio Erede, Mario Greco, Maurizio Martinetti, Tiziano Onesti, Luca Paravicini Crespi Direttori centrali di Gruppo: Alessandro Alacevich (Amministrazione e Finanza), Pierangelo Calegari (Produzione e Sistemi Informativi), Stefano Mignanego (Relazioni esterne), Roberto Moro (Risorse Umane) Divisione Stampa Nazionale Via C. Colombo, 98 - 00147 Roma - tel. 06/49821 Direttore generale: Corrado Corradi Sviluppo supplementi: Giorgio Martelli Pubblicità: A. Manzoni & C. S.p.A. Via Nervesa, 21 - 20139 Milano - Tel. 02/574941 STAMPA: Rotosud - loc. Miole Le Campore - Oricola (AQ); Puntoweb (copertina) Via Variante di Cancelliera snc - 00040 Ariccia (Roma); Legatoria Europea (allestimento) Ariccia (Roma) Supplemento al numero odierno da vendersi esclusivamente con il quotidiano «la Repubblica». Venerdì: Registr. Tribunale di Roma n. 500 del 25-9-1987 TeleVenerdì: Registr. Tribunale di Roma n. 198 del 9-5-1994

133 I programmi delle tivù 162 Zona critica di Aldo Nove

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I RITRATTI DELLE NOSTRE OPINIONI SONO DI ALESSANDRO GOTTARDO www.alessandrogottardo.com

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2 SETTEMBRE 2011

FATTI NOSTRI di GIORGIO BOCCA

ALESSANDRO GOTTARDO

L’ITALIA CHE SI REGGE SUL PATTO SCELLERATO TRA LEGALE E ILLEGALE nni fa andai a Casal di Principe, nel Casertano, dove per ordine della camorra negozi e uffici dovevano essere chiusi per solidarietà a un capo mafia locale arrestato dai carabinieri. Avevo l’indirizzo di un onorevole democristiano nemico della camorra e a casa sua trovai un giovane parroco in fama di anticamorrista. Furono molto gentili con me e molto duri sulla camorra. Un mese dopo, sui giornali c’era la notizia che nella parrocchia di Casal di Principe la polizia aveva trovato un arsenale di mitra e bombe a mano, l’arsenale della camorra che il parroco teneva a disposizione dell’onorata società. Un caso limite, si dirà, ma quest’ambiguità italiana fra il legale e l’illegale, fra le guardie e i ladri non fa parte di quel modo di vivere inconfessabile ma praticato dal Brennero a Capo Passero? L’onorevole democristiano sapeva benissimo che il parroco faceva qualche favore ai camorristi, il parroco sapeva benissimo che l’onorevole democristiano viveva in una bella e grande casa, sicuro di non essere disturbato dai camorristi che gli davano pure il loro voto in cambio di un reciproco rispetto: io non do fastidio voi e voi non lo date a me, alla mia famiglia e alla mia casa. E infatti in quel giorno feriale i negozi erano tutti chiusi per solidarietà con Sandokan, il capo mafioso arrestato. Il patto di convivenza fra Italia legale e Italia mafiosa è uno dei fondamenti della nazione, come quello proverbiale fra guardie e ladri. Eppure ogni volta, cioè ogni giorno, in cui si conferma apertamente, tutti fanno a gara nel negarlo. A chiunque avessi chiesto quel giorno a Casal di Principe perché i negozi erano chiusi mi avrebbe risposto con un prudente «che ne saccio», certo nessuno mi avrebbe detto che

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era una prova di simpatia per il capo mafioso in quei giorni arrestato. Su questo legame fra il legale e illegale gli italiani sono pronti a mentire. Lo negano anche se non solo è visibile nella vita quotidiano, ma indispensabile. Così il politico accusato di conoscenze mafiose le nega sdegnato anche se è notorio che nelle province mafiose o camorriste non fai politica se non hai rapporti di convenienza con l’onorata società. È di obbligo la solita manfrina: respingo indignato ogni accusa e ogni sospetto. Finti sdegni che fanno il paio con quelli che, accusati di aver rubato, spiegano che è stato per il partito, come se fosse una giustificazione attendibile, come se non gli fosse rimasto qualcosa fra le dita. Indignati, in fiera attesa che la maldicenza sia smentita, che le insinuazioni siano sbugiardate, che opinione pubblica e pubblica informazione riconoscano che il nostro è persona integerrima.

L’ARRESTO DI FRANCESCO SCHIAVONE BOSS DEL CLAN DEI CASALESI

DIRITTI & ROVESCI di PAOLO CASICCI dirittierovesci@repubblica.it

ra i difetti principali della burocrazia italiana c’è quello di raddoppiare pratiche che potrebbero benissimo viaggiare riunite. Per esempio, la verifica periodica dell’invalidità e la conferma dei benefici della legge 104 (permessi sul lavoro, ecc...) per i parenti dell’invalido. Ovviamente, se l’invalidità è confermata lo sono anche i benefici della 104. Ma troppo spesso succede, per una svista o per errore, che a chi voglia usufruire della 104 sia chiesto di aprire una pratica a parte, raddoppiando richieste, visite, tempi. Cittadinanzattiva segnala il caso di una signora che, accompagnato il padre, un malato oncologico, a un controllo dell’Inps, ha scoperto che avrebbe dovuto presentare di nuovo la domanda per confermare anche il diritto alla 104. Alla fine, la visita è stata fissata per il 29 agosto. Quando già il padre della signora aveva dovuto iniziare un nuovo ciclo di chemioterapia.

SE SEI INVALIDO LA TUA PRATICA RADDOPPIA

CONTROMANO di CURZIO MALTESE

AIUTO, DOPO BERLUSCONI ORA MONTEZEMOLO VUOL SCENDERE IN CAMPO ell’Italia avviata (forse) al dopo Berlusconi, di una cosa non si sentiva la necessità: un nuovo partito azienda. Quindi era inevitabile che Luca di Montezemolo, il nostro maggior esperto nel ramo del superfluo, ne sfornasse uno. Con lo stesso incomprensibile ottimismo con cui si lancia sul mercato la riedizione di un vecchio modello, il presidente della Ferrari, e già della Fiat, ha annunciato la messa in produzione, entro un anno o due, di una nuova Forza Italia, ovvero un partito liberista di massa guidato da un industriale ricchissimo con alle spalle la proprietà di mezzi d’informazione e squadre di calcio. Insomma una trovata già vecchia, che arriva con una ventina d’anni di ritardo, senza il carisma e la sorpresa dell’originale. Esattamente come per la nuova Ferrari 8 cilindri, la nuova Cinquecento, la nuova Punto, Croma, Bravo, Brava, bis. L’Italia è del resto un Paese aperto alle novità, specialmente se inutili, ed è normale che continuino a nascere partiti e movimenti, fondati da ultra sessantenni, tanto più quando il fatturato aziendale e personale è in difficoltà. Vale per Montezemolo come per Grillo. Qualche fesso che abbocca si trova sempre. D’altra parte, bisogna ammettere che il leader del nuovo partito azienda è più fascinoso ed elegante di Berlusconi, ha capelli propri, parla le lingue straniere, vanta un solo processo in corso, con rinvio a giudizio per abuso edilizio. Ragioni che sono parse sufficienti a molti, perfino agli amici del Fatto, per accantonare le menate sul conflitto d’interessi e salutare con simpatia la «discesa in campo». Soltanto a qualche vecchio catafalco, come chi scrive, la candidatura appoggiata da Marchionne e Diego Della Valle, con i rampolli delle famiglie industriali, da Merloni a Matarrese, impegnati a «radicare il movimento nel territorio», conti-

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nua a sembrare uno scandalo. Un’anomalia inconcepibile in una democrazia occidentale, che in America, Germania, Francia e Gran Bretagna avrebbe scatenato l’allarme unanime del giornalismo indipendente. Il programma di Italia Futura, redatto dal professor Andrea Romano, già consigliere di D’Alema e dunque esperto in successi, è il frutto di un attento lavoro di copia e incolla dei luoghi comuni del neo liberismo. Anche qui, un remake del primo programma di Forza Italia, di Antonio Martino. Su un punto si potrebbe essere d’accordo: la riforma elettorale. Se non suonasse un po’ ipocrita. L’Italia è ormai matura per un sistema elettorale fondato sul censo. Chiunque disponga di un certo fatturato, dovrà ottenere un adeguato numero di parlamentari. Così, i neo liberisti ne convengano, si tutela il libero mercato. Altrimenti, perché Fiat, Mediaset, Tod’s e Merloni devono avere il loro partito e Del Vecchio, Esselunga o Riva no?

VOXPOPULI

LUCA CORDERO DI MONTEZEMOLO, PRESIDENTE DELLA FERRARI

a cura di

Lei è favorevole al fatto che i bambini portino il grembiule a scuola? DATO MEDIO

MASCHI FEMMINE

SÌ, COSÌ ALMENO IN CLASSE SONO TUTTI UGUALI 68 SÌ, COSÌ SI PROTEGGONO I VESTITI 22 NO, PERCHÉ RENDE ANONIMA 10 LA PERSONALITÀ DEI RAGAZZI

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70 24

IL GREMBIULINO A SCUOLA? I GENITORI NON HANNO DUBBI...

on è tanto l’esigenza di proteggere gli abiti, quanto la necessità di rendere, almeno a scuola, i bambini liberi dai dettami della moda, a determinare il plebiscito nei confronti del grembiule «unificante». Il consenso, non a caso, cresce in funzione dell’età degli intervistati (77 per cento tra gli over 64) ed è più forte nelle regioni meno ricche dell’Italia meridionale e insulare. Indagine online su un campione nazionale di 800 soggetti maggiorenni (26-28 luglio 2011). Il documento è disponibile su www.agcom.it

INDIZI VISIVI di FILIPPO CECCARELLI

L’ICONA CAMILA, OVVERO IL CARISMA FATALE DELLA BELLA GIOVENTÙ a rivolta giovanile, come dimostra la pubblicità, è per sua natura fotogenica. Suscita attenzione e attraverso i volti, i corpi e l’energia la converte in consenso elementare, istintivo, semplificato. I giovani sono il futuro, le loro richieste, ma anche le loro pretese, i loro strilli, i loro moti dell’animo richiederebbero per questo un plus di riflessione – e anche un po’ di autocritica da parte dei babbioni alla guida della cosa pubblica. Ma di certo la visione di masse adolescenti è più forte e immediata di qualsiasi argomento razionale. Sarebbe interessante capire quanto di tutto questo sia consapevole Camila, la bella ragazza con la sciarpa rossa, i guantini e il piercing sul naso che sorride e saluta con il pugno sulla copertina del Venerdì di questa settimana. È un’icona di tale freschezza e spontaneità da rasentare la più assoluta sofisticazione. Però è anche un’immagine autentica, e proprio perché assomiglia a uno spot o a un ipotetico calendario della ribellione rispecchia meglio di tante altre l’ambivalenza delle rappresentazioni in un tempo che vive a mezza strada fra apparenza e realtà. Come racconta Omero Ciai a pagina 18, Camila Vallejo Dowling, qui ripresa in una manifestazione dal fotografo Mario Tellez, è la leader degli studenti di sinistra del Cile. Il suo impegno, la sua intelligenza, la serenità e la determinazione con cui ha ingaggiato la lotta per la democrazia nel sistema dell’istruzione cileno, tra i più arretrati e classisti, ma soprattutto i risultati che ha ottenuto, le hanno valso una immensa popolarità. E il primo effetto è che a 23 anni se ne invoca il carisma – parola impegnativa – e comunque se ne parla come di

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una leader. Sarebbe ingiusto e riduttivo pensare che ciò accade perché Camila è semplicemente bella. Intendiamoci: lo è senz’altro, e basta farsi un giro su YouTube per rendersi conto del potere ipnotico che la sua figura esercita sui conduttori dei talk show, figurarsi sui telespettatori. Ma ciò che impressiona è la sicurezza con cui guarda nella telecamera e l’equilibrio – si direbbe inedito nella sua perfezione – che sulla scena mediatica si stabilisce tra l’aspetto e le parole, il pensiero e l’abbigliamento, il mezzo tecnologico e il messaggio politico. Viene da pensare, guardando la foto rebelde di Camila, che trent’anni di dominio dello spettacolo non sono passati invano; e che l’evoluzione dei modelli di leadership è una faccenda di sguardi e contenuti che finalmente comincia a riguardare i giovani.

CAMILA VALLEJO DOWLING DURANTE UNA MANIFESTAZIONE A SANTIAGO

VIDEOCRAZIA a cura di

li imprenditori più chiacchieroni dell’estate calcolati nell’arco di tempo tra il 21 giugno e il 21 agosto. Nelle due principali edizioni (meridiana e serale) dei sette principali tg (Tg1, Tg2, Tg3, Tg4, Tg5, Studio Aperto, TgLa7) sono, nell’ordine: Piero Di Caterina, Massimo Cirillo e Massimo Erodiani. Il vincitore, Di Caterina, titolare della Caronte, l’azienda di Sesto San Giovanni che opera nel trasporto pubblico, avrebbe parlato per 8’ 18’’. Le 28 notizie sono tutte riferite all'inchiesta sulle presunte tangenti a Sesto San Giovanni. Al secondo posto troviamo l’imprenditore napoletano Massimo Cirillo (Torre del Greco) che ha parlato per 1’ 33’’ (4 notizie) e al terzo posto il pescarese Massimo Erodiani che ha parlato per 1’ 2’’ in sei notizie tutte riferite alle indagini sullo scandalo calcio scommesse e ai rapporti con Beppe Signori.

GLI IMPRENDITORI PIÙ LOQUACI DELL’ESTATE

*Laboratorio di ricerca leader in Europa nel monitoraggio e nell’analisi dei media

LA PECORA NERA di ASCANIO CELESTINI

ASCOLTATE LE STORIE DI CHI ENTRA IN CARCERE E NON ESCE PIÙ... alve, mi chiamo Ascanio Celestini e scrivo storie. Certe volte me le vengono a raccontare come quella di Niki Aprile Gatti. Ornella mi dice che suo figlio aveva la passione per l’informatica, da Avezzano si sposta a Roma per studiare all’università, poi gli arriva una proposta di lavoro da San Marino per andare a lavorare alla Oscorp che poco tempo dopo viene coinvolta in un’inchiesta sulle truffe dei numeri telefonici a pagamento, quelli che gonfiano le bollette. Arrestano quasi tutti e anche Niki che finisce, chissà perché, nel carcere di Sollicciano vicino a Firenze. È il 19 giugno. Cinque giorni dopo lo trovano impiccato nel bagno. Ha usato un laccio da scarpe e un paio di jeans. Strano che un accrocco così precario abbia potuto appendere un ragazzone di quasi cento chili. Io scrivo storie e ho bisogno che qualcuno me le racconti. Perciò mi interessa la vicenda di Giuseppe Uva, l’operaio che il 13 giugno del 2008 va dall’amico Alberto Biggiogero a vedere la partita Italia-Romania. Finisce 1 a 1. Escono, se ne vanno a bere e si mettono a spostare transenne. Un gioco goliardico che ai carabinieri non piace. Ma perché Giuseppe viene scaraventato nella macchina delle guardie e portato in caserma? Perché il giorno appresso finirà all’obitorio? Mi chiamo Ascanio Celestini e scrivo storie. Leggo il libro di Manconi e Calderone Quando hanno aperto la cella, quello che in quarta di copertina porta scritto: «Entrare in carcere. E non uscirne vivi» e ripasso le storie di Stefano Cucchi, Giuseppe Pinelli, Franco Serantini, Federico Aldrovandi, Aldo Bianzino, eccetera eccetera... Morti di botte, di abbandono e di fame, tra guardie e infermieri, tra caserme ed ospe-

dali come se lo Stato fosse prepotente per impotenza, cultore della violenza per ignoranza. Io scrivo storie. Ma per scriverle le devo ascoltare. Così mi riascolto la ballata di Alessio Lega su Franco Mastrogiovanni, il maestro morto dopo essere rimasto legato più di ottanta ore in un reparto psichiatrico: A mezzogiorno Matrogiovanni può ancora mangiare tranquillo e seduto/.../ All’una e mezza l’hanno sedato, l’hanno sdraiato nell’ospedale.../ Alle due e mezzo Matrogiovanni è già nel letto di contenzione/.../ Al terzo giorno s’apre per terra una pozzanghera vermiglia/... Col pomeriggio ritorna ancora l’ultima notte di passione/... l’aria che inciampa, le braccia torte, l’aria che non ce la fa a entrare/ il corpo inerte firma la resa cedendo all’edema polmonare...

STEFANO CUCCHI, MORTO IN CARCERE. IL 22 OTTOBRE 2009

BARWEB di MARCO FILONI barweb@repubblica.it

L’

ovodonazione è la possibilità, per una donna, di restare incinta grazie alla così detta inseminazione eterologa (spermatozoo del partner e ovocita di una donatrice). In Italia è vietata dalla legge, a differenza di altri Paesi. Eppure sono molte le coppie che vi ricorrono, appunto, all’estero. Informazioni sui centri dove andare si trovano in diversi forum. Ma cosa si prova quando si sceglie di mettere al mondo un figlio che non ha il proprio corredo genetico? A questa domanda risponde il blog «madre, ma come?» (madremacome.splinder.com), nel quale una donna coraggiosa racconta la sua esperienza. Emozioni di chi fa questa scelta dopo aver speso anni in inseminazioni «omologhe» e tentativi di adozione. Un blog utile. E anche molto civile. In un’Italia dove, spiega l’autrice, ci si accapiglia in dibattiti sulla tardiva gravidanza della Nannini, ma non si è ancora capaci di discutere sul serio di inseminazione.

UN BLOG CIVILE CI RACCONTA L’OVODONAZIONE

IL VENERDI DI REPUBBLICA

SOTTOVUOTO di MASSIMO BUCCHI

cene da un patrimonio, che da noi è sempre d’amore e non di convenienza. E poi le tasse c’è già chi le paga, gente specializzata in questo da generazioni. Poi dice che non brevettiamo tecnologie. Pagare per credere. Qui la taxation è sostituita dalla representation, con numerosissimi attori che, dopo le prove, alla prima lasciano andare a versare gli altri. Le tasche della nostra società soffrono di vuoto interiore e le mani vengono praticamente messe solo sulla testa. C’è chi sostiene che si tratta di una bolla fiscale, che un giorno finirà per scoppiare. Però, come è possibile riformare un grattacielo gigante partendo dalle fondamenta? Io evado, tu e-vai! Problema risolvibile in una società stolidale. Che resisterà solo finché potremo permetterci il costo delle gabbie.

www.massimobucchi.com

2 SETTEMBRE 2011

QUESTIONI DI CUORE di NATALIA ASPESI

SE UN MARITO DI NOTTE, NELLA RETE, PESCA COMPLICI MASCHI E COETANEI i sveglio una notte e non trovo il mio uomo nel letto: dalla porta socchiusa filtra la luce del computer dello studio. Lui è là, ma non sta lavorando. Sullo schermo un uomo maturo come lui sussurra oscenità. Sconvolta, ho vinto l’impulso di assalirlo e sono tornata a letto per una notte insonne. Dopo poco è tornato a sdraiarsi vicino a me e si è addormentato tranquillamente. L’indomani al risentimento, alla rabbia, alla delusione si è sostituito il desiderio di capire. Ciò che avevo visto non poteva cancellare l’immagine di quello che per dieci anni era stato il mio uomo. Decisi di affrontarlo senza fare scenate, armata solo dalla voglia di sapere senza giudicare. Fu come se lo avessi colpito con una mazzata in pieno volto, non avevo mai visto un uomo tanto desolato. Senza dire una parola andò a chiudersi nello studio. Poi mi ha invitato a raggiungerlo. Mi aspettavo scuse, spiegazioni, invece ha acceso il computer e mi ha mostrato i siti che ogni tanto frequenta «per distrarsi». Mi si è spalancato un mondo, uomini quasi tutti sposati, ultracinquantenni che si contattano, si esibiscono, combinano incontri. Sono centinaia e centinaia da ogni parte del mondo. Anche a distanza di mesi, non capisco. Lui dice che si tratta di desiderio di sfrenata complicità maschile, molto diffuso, che l’omosessualità non c’entra, almeno per quello che lo riguarda. Non voglio giudicare, del resto la nostra vita sessuale è persino

LE LETTERE PER NATALIA ASPESI VANNO INDIRIZZATE ALLA REDAZIONE DE LA REPUBBLICA VIA NERVESA, 21 20139 MILANO

migliorata perché non ci sono più segreti tra noi. So che non potrei mai lasciare il mio uomo che amo immensamente. Ma mi domando: perché? Cosa succede agli uomini quando invecchiano? Si avvicinano all’omosessualità? Cominciano a detestare le donne? E noi donne cosa possiamo fare? Non avremo delle colpe? Veronica | Livorno

Non credo sia una colpa per le donne essere se stesse e non come gli uomini da secoli hanno deciso come dovrebbero essere per farli contenti. Che ci detestino per questo, è possibile, ma non è una regione per diventare omosessuale. Della sessualità maschile non so niente, ma penso che comunque sia molto complicata, che anche per ragioni «meccaniche» abbia bisogno di stimoli sia sofisticati che bamboccioni: forse quando la giarrettiera perde il suo potere, e anche il travestimento da infermiera, questi poveri uomini se non si rassegnano, devono darsi da fare e trovare altre fantasie. Anche di «sfrenata complicità maschile», che è un modo molto pensoso di definire quello che piace a suo marito o, come ha constatato lei, a centinaia di suoi simili in tutto il mondo. Comunque lei ama immensamente il suo uomo, non ci rinuncerebbe mai, la vostra vita è addirittura migliorata: inutile quindi approfondire e tormentarsi.

UN BEL PRINCIPE GRIGIOAZZURRO

o 63 anni, sono ancora gradevole, a giudicare dai complimenti che ricevo, pensionata tuttora in attività di libero professionista, agiata. Lavoro, vivo sola, ho una figlia che vive per conto suo, viaggio spesso, ho molti amici. Ho avuto una vita ricca, ho molto amato e sono stata ricambiata. Da alcuni anni sono sentimentalmente sola, dopo aver avuto una relazione con un amatissimo compagno che l’Alzheimer mi ha tolto. Potrei dirmi, e qualche volta mi dico, che tutto sommato la mia vita è stata ed IL VENERDI DI REPUBBLICA

ˇ MOJMIR JEZEK. I SUOI CUORI NEL LIBRO BATTICUORI www.e-core.it

è tuttora bella. Apprezzo anche tutti i vantaggi del vivere sola: l’ultimo bel testo teatrale di Emma Dante mi ha persino fatto pensare che è meglio vivere soli e organizzarsi quando si è ancora del tutto autonomi, invece che soffrire spaesati quando in vecchiaia avanzata si perde un compagno insostituibile. Eppure non ho vergogna a dirle che ancora oggi sogno un bacio, sogno di fare l’amore, sogno un compagno con il quale condividere un’emozione e un progetto. Penso anche, realisticamemte, che tutto questo non ci sarà più, ma che tristezza! Come fare per rassegnarsi, per non vivere in maniera struggente la nostalgia? Mi sento a volte un’adolescente in attesa di un principe azzurro che non verrà più. Ma forse con questa fantasia mi proteggo dalla paura della morte.

non indico la città di provenienza: le cose sono cambiate ma non così tanto e essere identificato potrebbe ancora crearmi qualche problema nei rapporti con la scuola. Lettera non firmata

è un altro, è che molte signore che hanno vissuto bene, che hanno amato e sono state amate da uomini che le hanno rese felici, non si accontentano più: e in questo senso le occasioni si fanno davvero molto esigue.

Lettera firmata

Anch’io amo molto Emma Dante e la sua crudeltà. Credo che il testo cui lei fa cenno sia il bellissimo Ballarini, l’ultimo della Trilogia degli occhiali: spietato, doloroso, sull’amore, la vecchiaia e la morte. Che temo ci riguardi tutti, soli o in coppia. Quanto a lei, eviterei di trovare consolazione nella rassegnazione. Io credo che non bisogna arrendersi mai, senza per questo illudersi. Io non credo alla nostalgia: lei è anche oggi quello che è stata, e il suo ricco passato è un ricordo vivo, che deve regalarle gioia, non malinconia. Sono circondata da donne più o meno della sua età, oggi tuttora affascinanti e non perché si siano rifatte, ma perché godono della loro vita presente, del loro lavoro, dei loro affetti ed amicizie. È vero che gli uomini sembrano aver occhi solo per la giovinezza, ma poi non è così vero e capita davvero che si innamorino di una donna matura che sa rendere la loro vita più interessante, più completa. Il problema secondo me 2 SETTEMBRE 2011

IL RISPETTO RECIPROCO FRA CHI CREDE E CHI NO

i ha molto irritato in una sua risposta, la frase «Io non sono credente ma ho molta ammirazione per chi lo è». Be’, cara signora, io no: non ho «ammirazione» per chi crede, né il rispetto, perché loro non rispettano me. Quando cominciai la mia carriera come maestro elementare nelle campagne del Veneto bianco, i genitori della classe in cui avrei dovuto entrare si recarono in delegazione dal parroco (non dal direttore didattico!), dicendo che non avrebbero mai mandato i loro figli a scuola da un insegnante ateo divorziato e comunista. Pensai, mi mancano solo negro, ebreo e culaton, altre categorie molto rispettate nella mia regione, dopo di che scossi per sempre dai miei calzari la polvere del paesello. Mi permetta dunque di non nutrire per quella gente alcun rispetto. Immagino che non potrà pubblicare la mia lettera perché l’argomento esula da quelli della sua rubrica, non cerco visibilità volevo solo scambiare qualche idea con lei. Mi scusi se non mi firmo e se

Io pubblico solo il nome e la città di provenienza, o solo «lettera firmata» se mi chiedono di evitare la firma. Dovrebbe essersene accorto, quindi lei non voleva essere identificato neppure da me, il che è segno di sfiducia. Sentimento che percorre tutta la sua lettera. Le persone che non l’hanno accettata alla sua prima prova di insegnante forse erano cattoliche, ma soprattutto erano ignoranti. Quindi non era la fede a imporre loro di rifiutarla, ma la loro impreparazione, probabilmente il suggerimento di qualche parroco ugualmente poco istruito e superstizioso. Le persone credenti che io conosco non sono così, e penso che le idee muffe e il comportamento banale di certi politici cattolici che lei nomina (Binetti, Giovanardi, il Pastore Tedesco, ecc.) non dipenda dalla loro fede ma dalla loro sottomissione ai diktat vaticani. Per molti miei amici, e per persone che non conosco e hanno tutta la mia ammirazione, la religione è cultura, è sapienza, è generosità, è speranza nella giustizia, è aiuto ai meno fortunati. Essere ateo, divorziato e comunista (se lo è ancora, certo è il solo rimasto), non è più un problema neppure nelle scuole, anzi, quindi temo che lei stia inutilmente difendendosi da nemici di scarso potere. Mi auguro che come insegnante lei faccia capire ai suoi allievi il valore della laicità ma anche quello della fede, li sproni col suo esempio all’altruismo e all’impegno, al rispetto degli altri e a farsi rispettare, difendendo apertamente e con intelligenza le proprie idee. 15

PER POSTA di MICHELE SERRA

QUELLI CHE EVADONO IL FISCO E IL LAVORO... CERCASI GENIO CAPACE DI SCOVARLI aro Serra,se vogliono la guerra delle tasse, la tenzone fra chi paga sempre e comunque il fisco e chi la fa franca e viene risparmiato da tutte le manovre, insomma fra lavoratori dipendenti e autonomi, allora che guerra sia. Chiediamo sempre e comunque scontrini e fatture: per un gelato, dal parrucchiere, dal dentista... Chiediamo agli amici liberi professionisti di comprendere come non è possibile che chi guadagna più di noi continui ad avere seconde case e auto di lusso lasciando gli altri, quelli a reddito fisso, sempre in braghe di tela. Immaginiamo di essere negli States, dove tutto si può detrarre. Non è difficile, peraltro è un dovere: ora deve essere anche un principio morale.

Antonio Apruzzese | Casalecchio di Reno (Bologna)

C lapostadiserra@repubblica.it LE LETTERE PER MICHELE SERRA VANNO INDIRIZZATE A IL VENERDÌ VIA C. COLOMBO, 90 00147 ROMA

aro Serra, è vero che l’evasione fiscale, così consona all’indulgente Dna italico, è uno scandalo intollerabile. Ma c’è un altro scandalo che dura da sempre, e che per me è altrettanto intollerabile: quello dell’esercito dei poco o nulla facenti – concentrati in massima parte nel pubblico impiego e nelle aziende pubbliche e para pubbliche – che, oltre a essere inutili (spesso non per loro scelta), godono in molti casi di privilegi che nel settore privato sarebbero inconcepibili. Argomento scivoloso, perché si parla sempre più spesso, e per fortuna, dei vertici della Casta, ma poco della ba-

se, forse perché porta voti ed è massa di manovra. Eppure, da ex dipendente privato, non riesco ad accettare che il mio vicino di casa, ex militare, si goda il massimo della pensione a cinquant’anni, continuando a fare il secondo lavoro che lui e molti suoi colleghi hanno esercitato per tutta la loro carriera statale, perché tanto in ufficio, per loro stessa allegra ammissione, non c’era quasi niente da fare. Non dimentico che il conto della crisi è frutto non solo dell’opera di un governo insipiente e irresponsabile, ma anche di passati provvedimenti che ancora gridano vendetta, come quello che creò i baby pensionati di lontana memoria. Perché ci si indigna solo per l’evasione fiscale e non per quella, altrettanto grave, dal lavoro? Tra gli evasori fiscali non ci sono soltanto strafottenti ladri di danaro pubblico che girano in Suv e per il fisco sono nullatenenti. Ci sono anche piccoli imprenditori e artigiani che lavorano quindici ore al giorno, che non ce la fanno a tirare avanti e che spesso non hanno altra scelta che evadere. Bernardo D’Urso | Rimini

Queste due lettere sono apparentemente inconciliabili. Il lettore Apruzzese mette l’accento sullo scandalo dell’evasione, imputabile quasi in toto ai lavoratori autonomi. Il lettore D’Urso punta il dito contro gli sprechi e le sacche di parassitismo nel settore pubblico, ricorrendo a una felice espressione, «evasione dal lavoro», dalle conseguenze gravi quanto l’evasione dal Fisco. Entrambi i lettori hanno ottime ragioni. Ma per portarle a sintesi ci vorrebbe non dico un bravo politico (non basterebbe), ci vorrebbe un vero e proprio genio, in grado di distribuire meriti e colpe con tale equanimità da riuscire a risarcire gli onesti, non importa se autonomi o dipendenti, e punire i disonesti, che derubano la collettività o sottraendo tasse o scroccando lo stipendio. Nell’attesa che tale genio faccia IL VENERDI DI REPUBBLICA

la sua comparsa in questo complicatissimo Paese, che cosa possiamo fare? Il primo lettore propone di accettare, di fatto, la «guerra fiscale», pretendendo lo scontrino e la ricevuta in ogni occasione, anche minima. Il secondo lettore chiede che la nostra indignazione non colpisca solamente il famigerato evasore in Suv, ma anche lo sfaccendato che scalda la sedia del suo ufficio pubblico. Giuste entrambe le proposte. Ma di faticosissima applicazione in un Paese che pensa e agisce soprattutto per consorterie e corporazioni, con complicità ambientali radicatissime. Ci sono realtà (al Sud come al Nord) nelle quali il cittadino che pretenda il rigoroso rispetto delle leggi, per esempio chiedendo ovunque lo scontrino, viene considerato un corpo estraneo, un rompiscatole, un guastatore di equilibri. Quando la regola è la furbizia, ogni richiamo a una differente moralità diventa «puritanesimo» o «giacobinismo» nella sciatta polemica giornalistica, e insopportabile rottura di scatole nel giudizio quotidiano, negli uffici, nei negozi, negli studi medici e ovunque. Confesso di avere spesso lasciato perdere, non so per pigrizia o per sfinimento: mi mancavano letteralmente le forze per discutere o litigare, anche se ero assolutamente certo di avere ragione. Così che alle due categorie succitate (gli evasori fiscali e i rubastipendio) aggiungo una terza categoria di colpevoli, alla quale mi iscrivo d’ufficio: quelli che spesso alzano le braccia e si arrendono perché sono stremati dalla vita quotidiana in Italia.

L’EFFETTO BOOMERANG (TRASCURATO DA BOSSI) DEGLI INSULTI RAZZISTI

l ministro Umberto Bossi ha insultato in maniera volgare il collega Brunetta. Purtroppo ha utilizzato le

2 SETTEMBRE 2011

LETTERE ALLA REDAZIONE

IL VENERDÌ VIA C. COLOMBO, 90 - 00147 ROMA segreteria_venerdi@repubblica.it

L’ATTORE DI «CASABLANCA» Ho trovato molto interessante l’articolo di Diego A. Manrique La vera storia dell'uomo che sfidò Bogart in Casablanca, pubblicato sul Venerdì del 19 agosto, ma ho anche trovato alcune inesattezze che vi elenco. In Casablanca (1943) Victor Laszlo (marito di Ingrid Bergman) è interpretato da Paul Henreid, che non era ungherese ma austriaco, nato a Trieste nel 1908. Watch on the Rhine (1943, titolo italiano di Quando il giorno verrà) non è interpretato da Paul Henreid, ma da Paul Lukas, lui sì ungherese, che vinse l'Oscar per quel ruolo. Adriana Piperno | Roma

LA DATA CHE NON TORNA NEL CASO LAGARDE Sul Venerdì del 29 luglio, nella rubrica «il mondo in una settimana» si leggeva che la decisione della Corte di Giustizia della Repubblica francese sull’opportunità di aprire un'inchiesta sulla nuova direttrice del Fmi Christine Lagarde riguarderebbe un arbitrato risalente al 1993, periodo in cui lavorava in uno studio legale. Ciò non corrisponde al vero: l’arbitrato contestato risale al 2008, quando Lagarde era ministra dell'Economia francese. Ed è in quelle vesti che si sospetta abbia favorito l'imprenditore Bernard Tapie. Del resto, la Corte di Giustizia della Repubblica francese, che è un po' l’equivalente del nostro Tribunale dei ministri, è competente sui reati commessi dai ministri nell'esercizio delle loro funzioni. Andrea D’Ambra | e-mail

GLI ATTI MANCATI DEI PUBBLICI UFFICIALI A 35 anni dalla scomparsa di nostro padre, i miei fratelli e io abbiamo chiesto a un notaio un preventivo per un atto di divisione dell’eredità. Ci ha chiesto 21 mila euro, poi diventati 35 mila. Considerando le già abbondanti tasse di successione pagate, quanto mai ci deve costare un atto che un qualsiasi impiegato comunale potrebbe fare? Perché non si incide su questi balzelli, invece di costringere me, precaria 55enne della scuola a 1450 euro al mese, a perdere un anno di lavoro per regolarizzare atti per i quali 35 anni fa ho già pagato? Inutile dire che il notaio ha anche posto distinguo su quanto mettere sulla fattura. Lettera firmata

stesse espressioni che erano state usate da un esponente della sinistra, calcando sull’aspetto fisico. Ciò è ancora più assurdo perché proviene da chi, avendo un evidente handicap, dovrebbe capire meglio di altri che non si può scherzare con i difetti fisici. In Italia si continua ad accettare la violenza verbale come se l’aggressività fosse un simbolo di forza. A me invece sembra che sia tutto terribilmente avvilente e degradante. Cristiano Martorella | e-mail

Nella foga polemica capita a volte di di sbagliare (è capitato anche a me: per avere usato con intenzioni di scherno il termine «ciccione», sono stato duramente redarguito da un lettore sovrappeso). Ma nel caso di Bossi, quell’errore è una orrenda regola. A parte il «nano» Brunetta, le vorrei ricordare gli africani «bingo bongo» e gli omosessuali «culattoni». Per l’entusiasmo, le risate e gli applausi della sua claque e di chi lo vota. 17

LA TUNISIA, LA SPAGNA, LA LIBIA, LA GRECIA, IL SUDAMERICA... DA DICEMBRE AD AGOSTO SONO ESPLOSE LE CONTRADDIZIONI

SANTIAGO DEL CILE: CAMILA VALLEJO DOWLING, 23 ANNI, GUIDA UNA DELLE MANIFESTAZIONI CONTRO IL GOVERNO CHE HANNO FATTO DIMETTERE IL MINISTRO DELL’EDUCAZIONE JOAQUÍN LAVÍN

copertina

IN MOVIMENTO

IL CONTAGIO LA PASIONARIA CILENA E GLI OTTO MESI CHE SCONVOLSERO IL MONDO di OMERO CIAI

DEI REGIMI ARABI E L’INSOFFERENZA DEI GIOVANI OCCIDENTALI.CHE HANNO NUOVE STRATEGIE, NUOVE ARMI. E NUOVI LEADER

copertina

IN MOVIMENTO

LE RIVOLUZIONI

SPAGNA Il 15 maggio, a pochi giorni dalle elezioni locali, sono iniziate in 58 città spagnole le proteste pacifiche con cui un movimento di giovani, poi definiti «Indignados» o «15-M», ha occupato le piazze per chiedere un futuro migliore

FRANCIA

GRAN BRETAGNA

La Spagna ha ispirato anche le marce con cui i giovani parigini, il 29 maggio, si sono ritrovati alla Bastiglia per chiedere più opportunità e «democrazia reale»

Tra il 6 e il 10 agosto saccheggi, incendi e scontri si sono verificati nel cuore di Londra e in altre città. Tutto è nato in seguito alla morte del 29enne Mark Duggan, ucciso nella capitale durante un’operazione della polizia

PORTOGALLO «Indignati» in azione a inizio giugno anche a Lisbona, alla vigilia delle elezioni politiche anticipate, su iniziativa del movimento Democracia Verdadeira Já!

CORBIS

MAROCCO Il re Mohammed VI ha promesso riforme costituzionali in tempi rapidi per venire incontro alle richieste delle migliaia di marocchini scesi in piazza da febbraio a oggi

ALGERIA Iniziate il 28 dicembre, le marce hanno portato alla cancellazione dello stato di emergenza, che durava da 19 anni

LIBIA Le forze di opposizione hanno cominciato a prendere il controllo di alcune città-chiave a febbraio. Il regime Gheddafi, al potere dal 1969, ha perso il controllo anche della capitale (a fianco la bandiera del Consiglio di transizione)

SUDAN Il presidente Bashir, al potere dal 1989 e accusato di crimini contro l'umanità, ha risposto alle manifestazioni promettendo di non ricandidarsi

CILE

INSURREZIONI POPOLARI CHE HANNO AVUTO SUCCESSO O SONO STATE REPRESSE NEL SANGUE. AVEVANO COME OBIETTIVO LA CADUTA DEL REGIME

OLYCOM

ANTIAGO DEL CILE. Ha il volto intenso e magnetico di un’attrice di Hollywood, occhi fascinosi fra il verde e l’azzurro, ventitré anni, ragioni solide e molta tenacia. Non fosse così incantevole, Camila Vallejo Dowling – Compagna Camila, come la chiamano in Cile – forse la lotta degli universitari del suo Paese non avrebbe ottenuto l’appoggio dell’80 per cento della popolazione e Sebastián Piñera, il presidente manager, popolarissimo un anno fa dopo il recupero dei minatori intrappolati nell’Atacama, non sarebbe precipitato nella polvere. Sotto il 26 per cento d’approvazione nazionale in Cile, l’indice più basso mai registrato da un capo dello Stato dalla fine della dittatura (1990). Camila è la presidenta della Fech, l’organizzazione degli universitari di sinistra, che da quattro mesi – nel lungo «inverno caldo» di Santiago – guida le proteste studentesche. Cortei immensi, allegri e colorati nonostante la repressione della polizia, ai quali partecipano anche numerosi docenti e professori e, soprattutto, i genitori dei ragazzi; e nei quali si domanda una rivoluzione copernicana nell’insegnamento cileno. «Via, via l’Università di Pinochet», gridano i giovani mentre, grazie al volto di Camila, la loro ribellione fa il giro del mondo sulle copertine delle riviste e nelle tv. Comunista, figlia di comunisti, iscritta alla Federazione giovanile del Pc cileno, studentessa di geografia, piercing al naso, l’irruzione di Camila sulla scena è stato uno shock comunicativo dopo che la rivista Paula, un settimanale patinato di moda e bellezza, l’ha trasformata in una cover girl. Quando le hanno chiesto se la sua bellezza non sarebbe divenuta un ostacolo per la sua militanza, ha risposto secca: «Effettivamente sono molto carina e non ho alcun problema ad ammetterlo, ma la mia faccia non l’ho scelta io. Invece ho scelto il mio progetto politico». Da quella copertina, il terremoto. La volevano tutti. Il lato vincente di Camila è il dono dell’eloquio. Ferma e convincente ha, nei talk-show, la risposta pronta e un discorrere efficace. Così mentre lei seduce, Piñera affonda. Prima

A maggio gli studenti cileni sono scesi in piazza per un sistema scolastico più equo, affossando nei sondaggi il presidente Piñera e spingendolo a nuove proposte di riforma. Il 26 agosto negli scontri è morto un ragazzo

sotto il 50 per cento (maggio), poi al 35 (luglio), infine al 26 (agosto). Non lo sopporta più nessuno. Mentre Camila è diventata tanto popolare da attirare anche l’odio dell’estrema destra. «Eliminiamo la cagna» ha scritto su Twitter una dirigente ex pinochettista del ministero della Cultura, costretta immediatamente alle dimissioni. L’eredità della dittatura nelle scuole e nelle università è molto forte. Pinochet

riformò l’istruzione in chiave decisamente classista, dissanguando l’insegnamento pubblico e stimolando quello privato. Le scuole non dipendono dallo Stato, che per l’insegnamento stanzia pochissimo, ma dai singoli Comuni, creando una profonda diseguaglianza tra quelli più ricchi e quelli più poveri. Le buone Università sono private e costano molto, ma anche quelle pubbliche sono care (almeno il triplo di quelle italiane) e, per mandarci i fiIL VENERDI DI REPUBBLICA

INDIGNADOS E PROTESTE

SCONTRI

MANIFESTAZIONI DI PIAZZA PER CHIEDERE RIFORME

SOMMOSSE SPONTANEE ORIGINATE DA UN INCIDENTE

a cura di Daniele Castellani Perelli

GRECIA A fine maggio, migliaia di giovani hanno manifestato contro le misure di austerity volute dal governo. Anche in questo caso i raduni sono proseguiti fino ad agosto, spesso accompagnati da scontri con la polizia

OLYCOM

TUNISIA È il Paese che, il 17 dicembre, ha dato il via alla «primavera araba». Il 14 gennaio il presidente Zine El Abidine Ben Ali, da 23 anni al potere, è stato costretto alla fuga in Arabia Saudita. A ottobre sono previste le prime elezioni

ALBANIA

BIELORUSSIA

CINA

Dimostrazioni di massa, il 21 gennaio, contro la corruzione del governo Berisha

Migliaia di oppositori, tra maggio e luglio, hanno sfidato la repressione e chiesto le dimissioni del dittatore Alexander Lukashenko

Nel 2011 molte le rivolte locali. La più clamorosa ad agosto nella contea di Qianxi, nella provincia di Guizhou: migliaia di cittadini hanno attaccato la polizia, che aveva maltrattato un uomo per via di un parcheggio non corretto

SIRIA Iniziate il 26 gennaio, le manifestazioni sono state duramente represse dall'esercito, che ha massacrato gli oppositori soprattutto nelle città di Daraa, Homs e Hama

IRAQ Manifestazioni ripetute, che non si sono placate nemmeno quando a febbraio il premier Nouri al-Maliki ha annunciato che nel 2014 non si ripresenterà alle elezioni

ISRAELE Trecentomila in piazza ad agosto per chiedere più giustizia sociale e protestare contro l'aumento dei prezzi

BAHRAIN Più libertà e potere per la maggioranza sciita: le manifestazioni del 14 febbraio, sono state sanguinosamente represse il 17 febbraio. Da lì una rivolta contro il regime

YEMEN Sono oltre mille i morti di questa rivoluzione che, dal 27 gennaio, mira a deporre il presidente Ali Abdullah Saleh, al governo dal 1978. Lui è da allora in Arabia Saudita

ARABIA SAUDITA Più democrazia, libertà e condizioni lavorative dignitose erano le richieste delle manifestazioni. Poi le donne, tra aprile e maggio, hanno rivendicato il diritto di votare e di guidare l'automobile

EGITTO Seguendo l'esempio tunisino, gli egiziani hanno cominciato a protestare il 25 gennaio, e l'11 febbraio hanno ottenuto le dimissioni di Hosni Mubarak, padre-padrone del Paese

OMAN Dopo le proteste, il Sultano Qaboos (nella foto) ha attuato riforme e cacciato alcuni ministri corrotti

NIGERIA

INDIA

Almeno 70 i morti nei disordini scoppiati tra le fazioni politiche prima delle elezioni di aprile. Centinaia le vittime anche dopo il voto

Due poliziotti e due contadini morti negli scontri che a maggio hanno incendiato un villaggio dell'Uttar Pradesh, dove i locali si opponevano alla nazionalizzazione forzata della terra da parte del governo

gli, le famiglie sono costrette a indebitarsi con le banche. Proprio i debiti delle famiglie della classe media hanno fatto esplodere il conflitto e le rivendicazioni studentesche per l’istruzione pubblica gratuita. Potrebbe sembrare un paradosso la situazione di Piñera mentre il Cile attraversa – come gran parte dei Paesi dell’America Latina – la sua stagione di miracolo economico. Sospinto dall’alto prezzo del rame – maggiore risorsa del 2 SETTEMBRE 2011

Paese – a causa della domanda cinese di materie prime, il Cile ha sorvolato praticamente indenne la recessione del 2009 e oggi corre con una crescita del prodotto interno superiore al 6,5 per cento. Le casse dello Stato sono grasse ed è nata una nuova classe media che vuole mandare i figli all’Università e pretende che questa sia gratuita e di qualità. Oggi sette universitari su dieci sono di prima generazione: i loro genitori non ebbero

istruzione superiore. Ma nel 10 per cento più povero della popolazione il tasso d’accesso agli studi superiori è appena del 16 per cento mentre nel 10 per cento più ricco supera il 60. Vent’anni dopo la fine della dittatura, nessun governo ha affrontato il problema di una riforma della scuola per rendere meno classista l’accesso all’istruzione e ci sono famiglie costrette ad investire fino alla metà del loro bilancio 21

copertina

IN MOVIMENTO

familiare per mandare i figli all’Università. Michelle Bachelet, l’amatissima ex presidenta socialista, visse la sua peggior stagione alla Moneda (il palazzo presidenziale) durante la rivolta dei pinguini (studenti medi e liceali chiamati così per il grembiule nero d’ordinanza). Il tema era sempre la gratuità dell’istruzione. Oggi i pinguini sono cresciuti, vanno all’Università ed hanno trovato perfino la loro principessa – Camila – paragonata per il suo impatto mediatico dal londinese Guardian al subcomandante Marcos. In Germania già la amano, in Gran Bretagna anche. In Cile Piñera trema e con lui una generazione politica della destra che era tornata al potere due anni fa dopo due decenni di governi di centro sinistra. La gestione della crisi da parte del presidente è stata ondivaga. Prima ha provato a reprimere, inviando i carabineros contro le manifestazioni che si estendevano in tutto il Paese. Poi a blandire. «Tutti vorremmo che l’istruzione, la salute e molte altre cose fossero gratis per tutti» ha detto in un messaggio tv Piñera, «ma vorrei ricordarvi che, in fondo, niente è gratis in questa vita». Apriti cielo, Camila lo ha ridicolizzato in un talkshow e lui è stato costretto a licenziare il ministro dell’Educazione. Un uomo forte della coalizione di governo – ex delfino di Pinochet ed ex sindaco di Santiago – come Joaquín Lavín. Cresciuta leggendo Bakunin, la Marianna del Cile ama la pittura simbolista di Gustav Klimt e quella surrealista di Sebastián Matta, insieme alla musica di David Bowie e dei Doors. Pittrice dilettante, voleva studiare per diventare scenografa. Ma soprattutto è tenace ed ogni settimana porta in piazza più di centomila persone nel nome di una riforma che trasformi l’istruzione in un bene pubblico, gratuito e di buona qualità. Per tutti e non solo per i più ricchi. Sull’argomento, se non trova soluzioni condivise, la destra cilena si gioca la prossima presidenza e il prossimo governo. Camila, invece, dopo la laurea è già pronta a scendere in politica per regalare, bella e determinata, una nuova primavera alla sinistra cilena. OMERO CIAI

Ora che tutti sono collegati è la rivoluzione Web 2.0 IL CO MME NTO

di LORETTA NAPOLEONI

«Precari e disoccupati d’Europa, unitevi contro il malgoverno e il monopolio dell’alta finanza», gridava un ragazzo a Plaza de Cataluña, a Barcellona, alla fine del suo discorso. A Puerta del Sol, a Madrid, Maria, 32 anni, laureata in Giurisprudenza e disoccupata, seguiva lo stesso comizio dal suo iPhone grazie a Twitter, il tam-tam degli Indignados, il movimento nato in questa piazza il 15 maggio quando una folla di giovani l’ha occupata. La comunicazione è l’anima della rivolta europea anche se la stampa ufficiale si ostina a ignorarla. In tutte le piazze occupate ci sono i computer. Sembrano l’atrio dei negozi della Apple disseminati nel mondo, anche qui

la gente batte sulle tastiere e fissa i video, solo che i laptop non sono incatenati al bancone. Attraverso una rete invisibile nello spazio cibernetico, una piazza è congiunta all’altra. Si condivide il senso d’impotenza misto a rabbia contro una classe dirigente per la quale noi cittadini non contiamo più nulla, ma si alimenta anche la rivolta. «Non siamo marionette nelle mani dei politici e dei banchieri» riassume Maria. Un esercito di ragazzi fa circolare nel web immagini e notizie in tempo reale. Si sono piazzate videocamere nelle piazze, si sono aperti blog, pagine web e conti su Facebook, si sono attivati tutti i social media, milioni di postazioni da dove si trasmettono in stream comizi, dibattiti, incontri e assemblee. IL VENERDI DI REPUBBLICA

CORBIS

europea si attua grazie alla moderna tecnologia. «La rivoluzione è pacifica perché, per la prima volta nella storia, le immagini sono più efficaci delle armi convenzionali» afferma Javier, un giovane portoghese. Ma la moderna tecnologia influenza anche la struttura di questo movimento che è assolutamente orizzontale. Impossibile trovare un leader, una voce «ufficiale», difficile anche scoprire i cognomi dei partecipanti. Gli indignati parlano all’unisono attraverso milioni di voci cibernetiche. Lo strumento è l’assemblea permanente, ben diversa da quelle del ’68, e del tutto simile invece a chat o blog virtuali: poche frasi, sintetiche ma efficaci, proposte concrete, da attuare in modo rapido ed efficiente. Messaggi facili da comunicare in 140 battute su Twitter. Questo tam tam denuncia il Patto dell’euro, che impone ai Paesi deficitari europei grossi tagli alla spesa pubblica. Un accordo, si legge nelle frasi che circolano vorticosamente nel Web e sugli smartphone, che la società civile non vuole perché delega al Fondo monetario, alla Banca centrale europea e alla Banca mondiale la gestione delle finanze dei Paesi deficitari, mettendo IN LIBRERIA A METÀ praticamente in mano loro SETTEMBRE, il destino di intere nazioni. IL CONTAGIO, Ecco l’ennesima manovra per DI LORETTA NAPOLEONI, salvaguardare gli interessi CHE TRATTA DELLE dei giganti finanziari a RIVOLTE NATE SIMULTANEAMENTE discapito della popolazione, NEL VILLAGGIO denunciano gli indignati. GLOBALE Quale l’alternativa? Far (RIZZOLI, PP. 100, EURO 12). SOPRA, pagare chi si è arricchito I GIOVANI DI PIAZZA grazie alle bolle finanziarie TAHIR AL CAIRO e all’economia dell’illusione del benessere. E spulciando i documenti messi in rete o seguendo il dibattito su Twitter ci si accorge che questo movimento un programma concreto c’è l’ha. La scure fiscale, prima di cadere sulla testa delle nuove generazioni o di chi le mantiene, farebbe bene ad abbattersi sulle

Da Lisbona ad Atene, da Madrid a Roma, da Parigi a Londra, questa è la prima rivoluzione supportata dal Web 2.0. Contagiati dai successi nordafricani, gli europei hanno trasformato i social media in un’arma potentissima della loro contestazione. Contro YouTube la propaganda tradizionale come pure le cariche della polizia sono impotenti. Così tutta l’Europa osserva in tempo reale il Mossos, la polizia catalana, entrare a Plaza de Cataluña e distruggere l’orto che da settimane i «residenti» coltivano; si indigna quando i poliziotti in tenuta da sommossa sgombrano l’asilo nido e l’angolo scuola dove professori universitari e illustri arabisti spiegano la connessione tra le rivolte arabe e quelle europee. E gli stessi spettatori virtuali osservano i giovani tornare ad occupare la piazza pacificamente, quando le civette del Mossos sono scomparse e i fumi dei lacrimogeni dissipati. Come nel Nord Africa la contestazione 2 SETTEMBRE 2011

pensioni dei parlamentari, sui loro privilegi, sui patrimoni immobiliari dei ricchi della globalizzazione, che non possono essere nascosti nei paradisi fiscali. Anche le fondazioni a nome dei politici e pagate con l’erario pubblico devono scomparire. Tra i primi sottoscrittori contro il Patto dell’euro c’è Stavros, laureato in Economia finanziaria, che da un anno attende il bando per gli esami d’ammissione alla pubblica amministrazione greca. Bando che naturalmente non arriverà mai. Con una percentuale d’impiegati statali superiore al 50%, un debito pubblico nel 2010 pari al 144% del Pil la Grecia è alla mercè delle banche internazionali, costretta a elemosinare aiuti all’Europa unita e al Fondo monetario. L’anno scorso le è stato concesso un prestito di 110 miliardi di euro a condizione però che il governo di Papandreou varasse una politica d’austerità rigidissima che ha portato ai tagli degli stipendi, già tra i più bassi d’Europa, e ai licenziamenti degli statali. «Mio padre ha perso il lavoro al ministero della Pubblica istruzione e io non riesco a trovarne uno, ma di cosa dobbiamo vivere?» chiede Stavros. Nelle piazze greche, come in tutte quelle europee, l’indignazione cresce perché nessun politico sembra preoccuparsi dell’esclusione di un’intera generazione dal sistema di produzione mentre tutti gli sforzi sono concentrati sul salvataggio delle banche deficitarie. I problemi dell’economia reale sono in secondo piano rispetto a quelli finanziari. A Puerta del Sol, sul suo iPhone Maria ha seguito la manifestazione a Bristol dove gli studenti contestano l’aumento delle tasse universitarie imposte dalla politica d’austerità del governo di Cameron. Tra gli striscioni ce n’è uno con su la scritta: escluderci dal mondo del lavoro e pretendere di farci pagare i vostri errori finanziari è ingiusto, antidemocratico e assurdo. Un grido che dall’universo ciberbernetico sta arrivando a casa nostra e che rischia di far crollare l’impalcatura già pericolante dell’Europa unita. 23

copertina

IN MOVIMENTO

UNA MANIFESTAZIONE DI PROTESTA DI GIOVANI A MADRID, IL 23 LUGLIO. TRA LORO È ALTISSIMA LA PERCENTUALE DI DISOCCUPATI O DI PRECARI

UN 68 SPAGNOLO? MACCHÉ, FRA IERI E OGGI, IN COMUNE C’È SOLO

IL MAGGIO

NULLA UNISCE I REBELDES DI MADRID CON LA GENERAZIONE CHE VOLEVA CAMBIARE IL MONDO. QUESTI SONO DISOCCUPATI, ESASPERATI DAL FUTURO CHE NON C’È, FAMILISTI. IDENTIKIT DEL NUOVO GIOVANE CHE PROTESTA dal nostro inviato MARCO CICALA

IL VENERDI DI REPUBBLICA

CORBIS

ADRID. I più deprimenti in assoluto sono quelli che – al grado zero della fantasia – l’hanno definito Il 68 spagnolo. Ma, a parte la concomitanza stagionale (tutt’e due le proteste sono esplose nel mese di maggio) – che cosa c’entrino i vecchi arrabbiati del Quartiere Latino con gli Indignados lo sa solo Iddio. Quelli erano virgulti del benessere, del capitalismo in espansione e di un pasciuto Stato Provvidenza; questi sono i figli della crisi di tutto: lavoro,

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contributi sociali, potere d’acquisto – figli di un miracolo economico che, essendo bolla, non ci ha messo molto a rivelarsi balla. Con Marx e Rimbaud, quelli parlavano di Trasformare il mondo e Cambiare la vita; questi si accontenterebbero di restituire a entrambi uno straccio di decenza. Quelli, infine, volevano «uccidere il Padre», mentre questi riscoprono i nonni. Quando non i bisnonni: Stéphane Hessel, l’autore del libretto-miccia Indignatevi! è nato l’anno della Rivoluzione d’ottobre, che sarebbe il 1917. Alla medesima scuderia

anagrafica appartiene José Luis Sampedro, economista e super decano del Movimiento. Ha invece appena 77 anni Francisco Román, il pensionato con berretto basco da pensionato che durante i cortei vedi sempre in prima linea martellando slogan tipo: Que no – que no – que no nos representan! (I politici non ci rappresentano). Certo, la massa degli Indignados ha il volto di studenti, giovani disoccupati, precari; e si esprime nell’idioma di quello che va di moda chiamare il cognitariato urbano (lavoratori intellettuali proletarizzati nel settore dell’informatica, dei servizi) – però nella mischia incontri di tutto: microimprenditori rovinati, casalinghe, immigrati... Altrimenti non ti spiegheresti le cifre. Secondo i sondaggi, due terzi dell’opinione pubblica spagnola condividono le ragioni dei manifestanti. Dal 15 maggio, quando l’agitazione è cominciata, tra sei e otto milioni e mezzo di persone sarebbero state coinvolte in varie forme nella protesta. Che ha avuto come epicentri le piazze, trasformate in accampamenti, di Madrid e Barcellona. Ma in quasi quattro mesi si è ramificata un po’ ovunque. «A questo punto, l’importante è decentralizar. Raggiungere periferie, piccole città, paesi» mi diceva, in primavera, Patri – giovanissima attivista madrilena – fra le tende piantate nell’ombelico della capitale. E ribadiva: «Non siamo un movimento politico. Ma vogliamo stare addosso alla politica». Marcarla strettissima su costi, privilegi, andazzi, decisioni. Oggi, a Puerta del Sol non resta più nemmeno mezza capanna. E non perché durante l’estate il movimiento si sia squagliato come neve al sol. Da concentrato, s’è fatto diffuso. Le canadesi son state ripiegate spontaneamente a giugno. Fino a poche settimane fa, resisteva solo un cocciuto presidio abbarbicato alla statua equestre di re Carlo III di Borbone, ma la polizia ha sgomberato pure quell’ultimo avamposto: operazione Mastro Lindo in vista dell’arrivo di Benedetto XVI & the Papa Boys. Però sbagliava chi sosteneva, o magari sperava, che con le vacanze l’indi25

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IN MOVIMENTO

gnazione sarebbe evaporata. I mesi estivi non hanno affievolito lo stillicidio di raduni e blitz, anche se il vero esame comincia adesso. Il 20 novembre si vota per le politiche anticipate. Con i socialisti del governo uscente mai così impopolari, e una destra data per vincente sebbene incarnata dall’anodino Mariano Rajoy. Finora né maggioranza né opposizione hanno osato cavalcare o fare gli occhi dolci a una protesta che cestina l’attuale bipartitismo come un duopolio consociativo. Né lato A né lato B: bisognare cambiare disco – suona uno slogan. Però è altrettanto evidente che nessuno può ormai permettersi di fare i conti senza gli Indignados. Né, a maggior ragione, di spazzarli sotto il tappeto – magari a colpi di idranti o manganelli. Non per niente, in questi mesi, la polizia ha contenuto le maniere forti davanti a un dissenso, sì, pacifico ma pur sempre invadente. Per ora, insomma, guanto di ferro e pugno di velluto. Riformisti, però radicali, coagulati sotto sigle come Dry (Democracia Real Ya), i manifestanti non intendono espugnare il Palazzo, ma si sgolano giorno e notte sotto le sue finestre. Reclamando cosa? In un articolo che ha molto indignato gli Indignati lo scrittore catalano Quim Monzó osservava: «Il timballo di rivendicazioni degli accampati è così vasto che riesce difficile capire cosa vogliano davvero». Eppure non vogliono tutto, ma parecchio. Dalla cacciata dei corrotti in Parlamento e amministrazioni alla riforma della legge elettorale, con liste aperte, circoscrizione unica e seggi proporzionali al numero di voti. Robetta così. Chiedono nuove leggi sul lavoro, pensioni non oltre il 65 anni se non cala la disoccupazione giovanile (oggi al 43 per cento); fiscalità più equa; sanità pública, gratuita y universal; più controlli sulle banche e meno su internet. Chiedono il diritto alla casa, ecco che chiedono, e si lanciano fisicamente contro gli sfratti o a difesa di chi è strozzato da ipoteche e mutui. Hashtags, trending topics, tweet... Il vocabolario dei rivoltosi è fatto di parole che a un vecchio sessantottino, e non solo, suonerebbero ufologiche o 26

E lo strozzapreti Zapatero chiese aiuto a Benedetto IL CO MME NTO

di FILIPPO DI GIACOMO

Indignati sì, anticlericali forse. I giovani di Puerta del Sol, nei giorni precedenti la Giornata mondiale della gioventù di Madrid, sembravano intenzionati ad animare una massiccia mobilitazione antipapale simile a quelle con cui, da maggio in poi, hanno messo alla berlina i politici del Paese. Le 140 organizzazioni che ne hanno assunto la rappresentanza mediatica avevano indetto una manifestazione unitaria per il 17 agosto alle 19,30, la sera prima dell’arrivo del Pontefice. All’appuntamento si sono presentati in duemila, riconosciuti come i soliti, e noti, militanti della sinistra alternativa e movimentista. Politicamente, hanno ammesso

gli organizzatori della bagarre laicista, è stata una gaffe madornale, una parodia dell’anticlericalismo d’antan. Le immagini dei quarantacinquantenni che urlavano bestemmie sul viso di sedici-diciottenni stranieri spaventati hanno urtato l’animo spagnolo, ma hanno fornito un’ottima occasione al Psoe, partito di Zapatero, di ridimensionare, grazie alla caduta d’immagine del 17 agosto, le pretese di chi nella coalizione di sinistra ha tentato, in questi mesi, di cavalcare l’onda dei manifestanti di Puerta del Sol. L’obiettivo: far giungere il partito alle prossime elezioni legislative d’autunno, con una fisionomia e un programma di stampo populista. «Marginales y anécdotas» è stata la sentenza che anche i giornali di sinistra hanno IL VENERDI DI REPUBBLICA

CORBIS

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si è rivelato, al momento dei bilanci, migliore delle previsioni mediatiche che la cronaca, le analisi e le chiacchiere avevano immaginato prima dell’evento. Nella settimana precedente l’edizione PAPA BENEDETTO XVI DURANTE francese del 1997, 150 messe LA VISITA A MADRID vennero interrotte nella solo PER LA GIORNATA MONDIALE Parigi dagli attivisti DELLA GIOVENTÙ. del Réseau Voltaire SOPRA, che andavano per le chiese a UN’IMMAGINE DEL RADUNO lanciare torte in faccia ai celebranti. Con il suo milione e mezzo di partecipanti, l’edizione parigina viene ancora ricordata come straordinaria. Al termine di questa edizione 2011, anche la Spagna zapateriana risulta promossa all’esame di educazione civica. E il diploma lo ha firmato il Papa, il 21 agosto, prima di salire sull’aereo che lo riconduceva a Roma. Benedetto XVI ha salutato i suoi ospiti affermando che «la Spagna è una grande nazione, CORBIS

fatto piombare sulla testa dei presunti indignados, in versione strozzapreti, di Madrid. Questo in futuro sarà l’appellativo che si guadagneranno ogniqualvolta, in vista delle elezioni autunnali, tenteranno di forzare la mano ai leader del Psoe. In ogni Giornata mondiale della gioventù i primi tre giorni sono riservati agli stranieri. I giovani cattolici della nazione ospitante, per motivi logistici, e per non esaurire le strutture ricettive, si uniscono ai loro compagni solo durante la veglia e la messa finale, quando la manifestazione viene spostata su grandi spazi e la kermesse giovanile cattolica diventa un’enorme distesa di sacchi a pelo. Paradossalmente, i primi tre giorni fanno da vetrina alle strutture civili del Paese ospitante, alla loro capacità organizzativa, alla loro disponibilità all’accoglienza. Nei tre decenni di vita delle Gmg, l’esame d’immagine cui molti Paesi sono stati sottoposti

aperta, pluralista, rispettosa e profondamente cattolica». España plural è un’espressione molto cara a José Zapatero. E averla ascoltata dal Papa, non è stato gradito da coloro che, volendo la Spagna cattolica, non l’accettano pluralista. Se non altro, perché convinti che chi vuole la Spagna pluralista non la vuole cattolica. Ma ascoltare Ratzinger usare una terminologia che i benpensanti spagnoli considerano spuria perché zapateriana non è stato l’unico paradosso della Giornata di Madrid. Come ha scritto l’ex prete Juan Bedoya su El País, tutti, proprio tutti, anche i politici della «sinistra più furibondamente laicista d’Europa, secondo una nota sentenza vaticana», hanno animato «uno spettacolo confessionale». Spettacolo condotto e gestito per permettere al ministro degli Interni spagnolo di chiedere l’intervento del Papa sulla Chiesa spagnola (abbastanza renitente a coinvolgersi prima delle elezioni) affinché si faccia carico della transizione dell’ala militare dell’Eta verso la vita politica. E anche per chiedere aiuto al Vaticano sulla querelle della Valle de los Caídos, il cimitero dei morti della guerra civili. Uno dei tanti problemi sorti dopo la promulgazione della ley de la memoria histórica, in virtù della quale il sito (cimitero, croce, basilica e abbazia benedettina) doveva essere smantellato e trasformato in altro. È stato il ministro alla presidenza Ramón Jáuregui a precisare che ora, invece, nessuno metterà in discussione né l’uso religioso del monumento né la presenza della comunità monastica. Zapatero e i suoi chiedono al Papa l’aiuto perché la Valle de los Caídos diventi «luogo di riconciliazione». Può anche darsi che, in materia di laicità, España es mejor. Ma, proprio come da noi, quando un problema diventa troppo complicato, ricorrere a mamma Chiesa è un vizio duro a morire. 27

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IN MOVIMENTO

swaili. Alla maniera di Lucky Luke – il pistolero dei fumetti che estraeva la Colt più velocemente della sua ombra – gli Indignati entrano in azione con rapidità sconcertante. Grazie a cellulari e Rete, non fanno nemmeno in tempo ad autoconvocarsi che, oplà, eccoli già tutti autoconvocati. Ciò detto, in mesi di raduni, hanno scoperto che il paradiso democratico del Web – dove ognuno dice la sua e buonanotte – può aiutare, ma non è la realtà. La realtà sono assemblee infinite dalle quali giocoforza devi spremere linee, deliberazioni, documenti condivisi. Predicando fermamente la democrazia diretta, orizzontale, non hanno leader né liderini (altra differenza dal 68 che ne sfornò derrate industriali); e ci hanno messo un bel po’ a dotarsi perfino di portavoce. A Puerta del Sol, vedevi giornalisti sfiancati che frugavano l’accampamento pietendo: «Ok, niente capi. Ma almeno datemi un portavoce... Uno. E dài...». Tutt’intorno un clima febbrile di schitarrate, megafoni col rantolo da regolare, tende canadesi come lacere bandiere, latrine smontabili e abbastanza pulite, pannelli solari, scanner, divani sbudellati, mareggiate di tazebao, un improbabile orto biologico, una biblioteca, un bar che chiudeva prestissimo onde evitare tumulti etilici, alcuni mogi emissari del popolo saharawi, alcuni homeless con la faccia color mosto, qualche punkabbestia col cane addirittura più punk del padrone... Vedevi i soliti umarell – pensionati a zonzo – ciondolare incuriositi fra gli occupanti, oppure incazzarsi per il disagio: «Ma volete togliere ‘sto immondezzaio? Io devo passare». E l’indignato, calmissimo, indicando il percorso tra le capanne: «Passi, c’è tutto lo spazio». Ma il nonnetto, nisba: «Sul suolo pubblico io non voglio camminare a zigzag. Voglio andare dritto». Oggi può farlo di nuovo. Puerta del Sol è tornata in mano a passanti e turisti. Intanto el movimiento prepara una maxi manifestazione internazionale per il 15 ottobre. Ripetendo: Non siamo antisistema. È il sistema anti-Noi. Non sono né bianchi né rossi, ma Dry. MARCO CICALA

DA GIUGNO ALLA RIPRESA D’AUTUNNO, IN PRIMA FILA

DIARIO POLITICO DI UNA INDIGNADA (ITALIANA IN SPAGNA) SOPRA,CLAUDIA CUCCHIARATO, GIORNALISTA FREELANCE ITALIANA CHE VIVE A BARCELLONA DA DOVE COLLABORA CON VARIE TESTATE, COMPRESO IL VENERDÌ DI REPUBBLICA. SOTTO, IL SUO LIBRO VIVO ALTROVE (BRUNO MONDADORI, PP. 240, EURO 18, DEL 2010)

ARCELLONA. Ne avevo sentito parlare. Ricevevo messaggi da gruppi, amici e coordinamenti tra i più disparati. Percepivo le possibilità di una protesta massiva. Io stessa, da lavoratrice «autonoma», mi identificavo in quasi tutte le parole d'ordine. Ma, come molti altri, non gli avevo dato troppa importanza. La piattaforma Dry, per una «democrazia reale subito», mi pareva solo un’altra delle tante che in quei mesi facevano scendere in strada cittadini di tutta Europa. Mi sbagliavo. I cinguettii di Twitter e gli status di Facebook sono stati decisivi per la diffusione dei contenuti e per la convocazione. Per me e per molti altri italiani che hanno partecipato alla protesta, tutti stanchi di vedere piazze periodicamente riempite da «categorie» incapaci di capire che l'unione può fare la forza (prima i ricercatori, poi gli studenti, le donne, i precari, i sindacati... ognuno per conto suo e attenti a non sovrapporsi sulle date), l'esperimento di condivisione che montava nelle piazze spagnole era fonte di entusiasmo. Le acampadas sono state costruite grazie all'iniziativa di decine di migliaia di privati cittadini. C'era Vittorio, della Piccola Cucina Italiana (occhio alla sigla: PCI). C'erano Roger, Inma, Marta, che hanno trascinato fornelli da campeggio, padelle giganti, semi per l'orto urbano, computer, tende, scatole e giochi per i più piccoli. In pochi giorni una piazza solitamente popolata da turisti e piccioni era diventata un un simbolo. Un'agorà in cui si alternavano assemblee, laboratori di teatro e poesia, raccolte di firme,

discussioni sulla Tobin Tax, sugli sfratti coatti o sullo Yoga antivaricose... Un giorno, il terzo, ci è passato anche Beppe Grillo, quasi inconsapevole della protesta, ma subito pronto a cavalcarne l'onda. I barcellonesi non sapevano nemmeno chi fosse. I tentativi di sgombero alla vigilia delle elezioni del 22 maggio e quelli più violenti del 27 maggio (vigilia di un evento ancor più insigne nella Barcellona odierna: la finale di Champions League) hanno tuttavia segnato un punto di inflessione. Le forze dell'ordine non erano più così disposte a lasciarci fare. E a metà giugno, alle porte del Parlamento catalano, si sono vissuti attimi di tensione, con insulti ai deputati, costretti a raggiungere l'emiciclo in elicottero. A Barcellona non si sono raggiunti i livelli di organizzazione della capitale. «L'ambiente politico di Madrid è troppo ostile per un movimento blando» ha scritto Enric Juliana, acuto editorialista di La Vanguardia. Ma è nata una nuova coscienza collettiva. Ne ho discusso con gente che in piazza è scesa tutti i giorni, pur non essendo nata qui, come Marco Berlinguer, figlio di Enrico. A fine giugno gli accampamenti si sono sciolti. Sono finite le caceroladas che per più di un mese, alle 21, hanno coperto la sigla del tg. Le assemblee continuano oggi nei quartieri. Qui la parcellizzazione della discussione è aumentata. Si fatica ancora a passare dalla piazza virtuale a quella propositiva, «presenziale». Eppure, è proprio nei barrios che i problemi di tutti noi affiorano. Ed è qui che l'indignazione sta diventando «reale». CLAUDIA CUCCHIARATO IL VENERDI DI REPUBBLICA

SOCIETÀ INCHIESTE POLITICA CRONACA

IL GENERALE CHE NON DÀ PACE ALA RUSSA AVEVA GIÀ CRITICATO IL MINISTRO PER IL SUO ABBIGLIAMENTO «DA CERIMONIA IN BOCCIOFILA». ORA GIUSEPPE LENZI TORNA ALL’ATTACCO: «UNO CHE HA BOSSI COME COMPAGNO DI MERENDE NON È CERTO L’ORGOGLIO DEI SOLDATI...». QUANTO AL MALUMORE DELL’AERONAUTICA DICE: «RICEVO SOLO MESSAGGI DI SOLIDARIETÀ...»

IL MINISTRO DELLA DIFESA IGNAZIO LA RUSSA, IL 4 APRILE SCORSO, A HERAT, IN AFGHANISTAN

di RICCARDO BIANCHI

farlo diventare una star non è stata un’azione militare, ma un maglioncino, quello del ministro Ignazio La Russa. La sua critica all’abbigliamento sfoggiato dal politico del Pdl il 4 aprile, in occasione del passaggio di consegne in Afghanistan tra la Brigata Julia e la Brigata Folgore, «certamente appropriato per presenziare ad una cerimonia di scambio di gagliardetti fra bocciofile», è rimbalzata per un paio di giorni tra

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giornali e tv, ma da settimane continuano ad arrivargli mail e sms da commilitoni e ufficiali che lo ringraziano per le sue parole. Il generale Giuseppe Lenzi, reatino classe 1944, non si scompone. Neppure davanti alle risposte di La Russa, che alla sua lettera formale ha ribattuto che erano solo le esternazioni di un ufficiale «abbondantemente in pensione

e con i capelli bianchi».«In effetti le mie primavere sono solo tre in più di quelle dell’onorevole La Russa» dice. Presto il ministro tornerà in Afghanistan per un altro passaggio di consegne. «Ha promesso che lo farà in smoking». Ha anche detto che andare in giacca e cravatta sarebbe stato ridicolo con quel caldo. «Però davanti a sé aveva soldati schierati da ore sotto il sole a 38 gradi con calze di lana, anfibi, mimetica, 31

italia

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giubbino antiproiettile e fucile, per un totale di 21 chili». Un insensibile? «È stato un boomerang». Per l’Aeronautica A militare le sue erano opinioni personali. «Dovevano dire così, ma intanto ho ricevuto centinaia di messaggi di sostegno». La Russa sostiene che l’affetto che ha dato e ricevuto dai militari in quell’occasione «vale più di qualche commento acido». «Veramente si illude che i soldati siano orgogliosi di essere passati in rassegna da un ministro che va a braccetto con Umberto Bossi che con il Tricolore “si pulirebbe il c…”? Sono morti in 41 per onorare quel Tricolore che alcuni “compagni di merenda” del ministro dileggiano senza pudore». Il ministro è stato criticato anche per essere arrivato tardi a uno dei funerali. È vero che ha chiesto di rimandare di un’ora un’esibizione delle Frecce Tricolore perché era in ritardo e voleva salutare il pubblico? «Tra i militari domina la pianificazione e interfacciarsi con l’effervescente eclettismo e le frequenti “improvvisazioni organizzative” del ministro porta sconcerto. Se raccontassi certi episodi rischierei di rovinare qualcuno». La sua famiglia non le ha mai chiesto “ma chi te lo fa fare”? «Le mie figlie, a dire il vero, mi esortano a fare più il nonno che il “guerrafondaio”, seppure per nobili scopi. Come quando ho denunciato alla Procura il comandante della Polizia municipale di Napoli che nel suo ufficiò picchiò un giovane giornalista. L’argomento suscitò qualche giorno di mutismo familiare. Ma i paracadutisti sono soliti gettare il “cuore oltre l’ostacolo”». IL GENERALE CHE NON DÀ PACE ALA RUSSA AVEVA GIÀ CRITICATO IL MINISTRO PER IL SUO ABBIGLIAMENTO «DA CERIMONIA IN BOCCIOFILA». ORA GIUSEPPE LENZI TORNA ALL’ATTACCO: «UNO CHE HA BOSSI COME COMPAGNO DI MERENDE NON È CERTO L’ORGOGLIO DEI SOLDATI...». QUANTO AL MALUMORE DELL’AERONAUTICA DICE: «RICEVO SOLO MESSAGGI DI SOLIDARIETÀ...»

IL MINISTRO DELLA DIFESA IGNAZIO LA RUSSA, IL 4 APRILE SCORSO, A HERAT, IN AFGHANISTAN

di RICCARDO BIANCHI

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IL PAST ONE* di LUIGI IRDI

SUI COSTI DELLA POLITICA DI CAMERA E SENATO LITE TRA ONOREVOLI IL SENATORE ADRAGNA ILLUSTRA LA MANOVRA DI RISPARMIO E INVITA A NON FARE A GARA TRA I DUE RAMI DEL PARLAMENTO. MA SUSCITA LE IRE DEI COLLEGHI BALDASSARRI E LANNUTTI... SOPRA, L’INGRESSO DELLA SEDE DELL’OTTAVA COMMISSIONE PARLAMENTARE. SOTTO, L’ONOREVOLE ELIO LANNUTTI

e dovessi dare un vivace titolo giornalistico a questa discussione» esordì il senatore questore Benedetto Adragna, «parlerei di un invito a progettare il cambiamento». E subito un velo di torpore avvolse l’aula, soprattutto nella tribuna riservata alla stampa, sebbene si fosse solo all’inizio della spinosa discussione sulla riduzione delle spese del Senato. Adragna annunciò che nel corso del 2011 i costi di funzionamento della seconda Camera sarebbero calati di sei milioni di euro, pari all’1 per cento rispetto al 2010, ma che alla fine del trien-

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nio, fino quindi al 2013, il risparmio avrebbe toccato il 3,5 per cento della spesa attuale. Il senatore diede ampio spazio al suo compiacimento, pur dichiarando che «non ci siamo iscritti al club della gara tra chi è più bravo tra Camera e Senato», elogiando anche lo spirito di rinuncia del personale dipendente di Palazzo Madama. A turbare però la lieta atmosfera giunse il senatore Mario Baldassarri (Fli), che parlò senza mezzi termini di ipocrisia e mistificazione. «Perché, a sedici anni dalla riforma delle pensioni, Camera e Senato ancora applicano il sistema retributivo e non contributivo come invece è per tutti i IL VENERDI DI REPUBBLICA

Il caso / 1

IMAGO

POSTE VENDE SOLO A ITALIANI E IL GIUDICE FERMA TUTTO

cittadini? Perché non c’è chiarezza nelle spese di manutenzione, di incarichi di studio, di consulenze e appalti? Né c’è trasparenza sulle risorse assegnate ai gruppi parlamentari!» disse Baldassarri annunciando la sua astensione in sede di votazioni sul bilancio. Poi il senatore Francesco Pardi posò la sua attenzione sul problema dei collaboratori dei parlamentari proponendo di far sì che sia il Senato stesso a retribuirli direttamente. Oggi, infatti, a ogni singolo senatore è riconosciuta una somma di 4000 euro mensili per i compensi ai collaboratori: «Si eliminerebbe in radice il rischio virtuale, però anche molto realistico, che parte dei senatori si mettano in tasca l’intero importo». Tale fu lo sconcerto generato da una simile insinuazione che il senatore del gruppo IoSud Mario Ferrara insorse gridando: «E’ una falsità!». Ma il senatore Pietro Ichino rivelò che il Senato impiega ancora oggi un milione di euro per retribuire dodici dipendenti di gruppi parla2 SETTEMBRE 2011

mentari che non esistono più. «Ci sono persone» spiegò all’aula attonita «che da anni non mettono piede in Senato e ciononostante continuano a ricevere stipendi di livello medio-alto!». Di lì in avanti fu una nobile gara tra i senatori alla denuncia di indicibili sprechi e ignobili soperchierie finché il senatore Elio Lannutti ricordò che da circa 25 anni egli combatte a viso aperto contro la filiale, all’interno del Senato, della Banca Nazionale del Lavoro–Paribas perché a ogni prelievo di contante viene imposta dalla banca una odiosa gabella di tre euro. «La battaglia continua anche fuori dal Senato, anche nelle aule dei tribunali» esclamò il senatore Lannutti crollando, esausto, sul proprio scranno.

Tutto da rifare per Poste Italiane (sotto, l’amministratore delegato Massimo Sarmi). I ventidue appartamenti di proprietà che aveva già venduto dovranno essere riassegnati. Colpa di un cavillo nel bando definito «discriminatorio»: Poste aveva deciso che per acquistare i suoi alloggi bisognava essere cittadini italiani. Una scelta che non è piaciuta alle associazioni per i diritti umani, che l’hanno criticata fin da subito.Per far tornare sui suoi passi l’azienda, però, è dovuto intervenire il tribunale di Brescia. A luglio la Fondazione Piccini, l’Associazione studi giuridici sull’immigrazione e la Camera del lavoro di Brescia hanno presentato ricorso. I legali della difesa hanno confermato la linea della società, citando una legge del 1993. Ma il giudice ha detto che quella norma è stata superata da nuovi accordi adottati in materia. (r.bian.)

Il caso / 2

VACANZE NO TAV IN VAL DI SUSA: «AIUTATE LA PROTESTA» Volete conoscere i motivi della lotta dei No Tav in Val di Susa? Andate sul posto. Ma non negli alberghi, bensì direttamente in casa dei valligiani. I valsusini hanno deciso di organizzarsi per ospitare chiunque voglia provare una «vacanza nella valle che resiste». Avevano messo un annuncio su internet per agosto e settembre, e in pochi giorni hanno ricevuto talmente tante adesioni che hanno dovuto allungare il periodo aggiungendo anche ottobre. Chi arriva viene accompagnato a vedere le bellezze del territorio, ma anche i presidi e i vigneti militarizzati: «Quando l’ho proposto non pensavo ottenesse un tale successo» racconta Barbara de Bernardi, ex sindaco e ora attivista. Lei è l’ideatrice, che smista gli arrivi nelle abitazioni di chi si è detto disponibile: «Abbiamo avuto giovani, anziani, famiglie e pure una coppia in viaggio di nozze».

LA SETTIMANA POLITICA RACCONTATA COME CINQUANT’ANNI FA, CON IL CLASSICO ARTICOLO RIASSUNTO DETTO PASTONE

IL SOGNO DI ZORO

italia

di DIEGO BIANCHI

MIA FIGLIA MI UMILIA CON LE BANDIERE. MI HA SALVATO LA LIBIA

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urkmenistan! 6 a 2 per me!». Rosico, oggettivamente rosico. Anita, otto anni, mia figlia, sangue del mio sangue, si burla di me

e della mia ignoranza. Da quando la madre mette alla prova le nostre conoscenze in fatto di bandiere, la mia autostima traballa sempre più. Complice un libro comprato a inizio estate, un libro che spiega ragioni cromatiche e storiche delle bandiere di tutti i Paesi. Anita ha studiato a fondo, dall’Africa all’Oceania, salvando colori e geometrie nel suo immenso database di bambina. Da quel momento non è stata più la stessa. Da quel momento non c’è stata notizia di esteri al tg che Anita non abbia commentato descrivendo la bandiera dei luoghi coinvolti. Che sia calciomercato, fame nel Corno d’Africa o rivoluzione, poco cambia. Brasile, Somalia o Siria, bandiere sono. E così è per il Turkmenistan, che penso sia Europa e invece è Asia, che quando le bandiere le ho imparate io era Unione Sovietica e fuori dalla guerra fredda c’era poco o niente. Quando le bandiere le ho imparate io, «rivoluzione» era parola lontana, il terrorismo non era religioso, non eravamo riformisti ma comunisti, si votava proporzionale e a preferenze, difficile ragionare maggioritario, impossibile immaginare Calderoli. Quando io ero Anita, la parola referendum non mi diceva quasi niente, più o meno come ad Anita fino al giugno scorso. Quando avevo la sua età, la parola referendum evocava cose grandi dalla portata poco chiara; di certo evocava i radicali, strane creature irresponsabilmente utili a far fare al mio Pci (lo sentivo mio già dai quattro anni, più o meno come mia figlia sente sua la Roma), quello che di suo non avrebbe mai fatto, quel che senza il Pci non si sarebbe mai potuto fare. Capitava così che all’improvviso, grazie a quella parola, si festeggiasse come quasi mai ci capitava per le elezioni, che poi è quello che è successo a mia figlia nel momento in cui ci è sembrato che il vento cambiasse definitivamente. Ecco perché, nell’attesa di ben altre feste, con l’afa che appiccica e il vento che ristagna, mi piacerebbe ricorrere presto a quella parola, magari grazie al contributo del Pd alla raccolta delle firme necessarie al referendum contro l’attuale legge elettorale. Per chi ne ha raccolte dieci milioni in pochi mesi non dovrebbe essere difficile, entro il 30 settembre, dare il contributo decisivo. Che intanto intorno todo cambia, sembra, tutto tranne noi. «Com’è la bandiera della Libia?» chiedo ad Anita. «Tutta verde!», mi risponde sicura. «Eh no, amore di papà, non più, è cambiata oggi». 34

PD, ARRIVANO I TQ. «VECCHI, ADDIO. TOCCA A NOI» HANNO TRENTA O QUARANT’ANNI. SONO EX ROTTAMATORI O SEGRETARI. RIFIUTANO CORRENTI E VOLTI NOTI. CHIEDONO PRIMARIE DAPPERTUTTO. E PREPARANO LE ELEZIONI di PAOLO CASICCI

a carica dei quarantenni democratici sta diventando come il grido «al lupo al lupo»: annunciata troppe volte e mai partita, rischia di non essere più presa sul serio. Questa volta, però, dovrebbe essere quella buona. O almeno così promette Matteo Ricci, trentasettenne presidente della Provincia di Pesaro e Urbino, membro della direzione nazionale del Pd e promotore di Rifare l’Italia, rinnovare il Pd. L’incontro è fissato per domani a Pesaro, dove da una settimana è in corso la Festa democratica nazionale.

L SOPRA, NICOLA ZINGARETTI. IN ALTO, MATTEO RENZI E DEBORA SERRACCHIANI

IL VENERDI DI REPUBBLICA

SOLIDARIETÀ di ANTONELLA BARINA

NELLA CORSA DI FIRENZE IL VERO TRAGUARDO È LA VITA on la fine dell’estate e l’abbassarsi delle temperature, tornano le maratone solidali:

AGF

Un caso? Tutt’altro. Ricci, animatore dell’appuntamento con Nicola Zingaretti, Debora Serracchiani, il responsabile per la giustizia Andrea Orlando e un drappello di segretari più Ivan Scalfarotto, punta al cuore della questione: «Finora, noi giovani del partito ci siamo solo annusati. Stavolta proviamo a ragionare insieme, rompendo la logica delle correnti». La proposta è forte: «Visto che la legge elettorale non è destinata a cambiare, l’unico modo per promuovere candidature dal basso sono le primarie, circoscrizione per circoscrizione». Una soluzione per spingere al ricambio in Parlamento? «Sì. Non mi piace la parola rottamazione, ma vedo troppi esponenti della vecchia classe dirigente pronti a un nuovo giro di giostra. Io, quando ascolto D’Alema, Veltroni o Prodi, prendo ancora appunti, ma non si può pensare di presentarsi alle prossime politiche con la stessa squadra del ‘96. Il vento sta cambiando. Proprio per questo bisogna lavorare a una squadra che non sia composta delle solite facce che vediamo in tv…». 2 SETTEMBRE 2011

straordinarie occasioni di raccolta fondi per le organizzazioni non profit. È il caso di «Corri la Vita», che si terrà domenica 25 settembre a Firenze e che proprio ieri ha aperto le iscrizioni: il ricavato andrà a progetti specifici, scelti con cura, nel campo dell’assistenza ai malati oncologici (www.corrilavita.it). Sosterrà ad esempio il Centro Riabilitazione Oncologica (Ce.Ri.On) della Lilt, la Lega italiana per la lotta contro i tumori (sezione di Firenze), che a Villa delle Rose offre un servizio di riabilitazione ambulatoriale, fisica e psicologica, per i malati in fase post-operatoria che devono superare disabilità e traumi emotivi. Così come aiuterà il progetto «Oltre il ponte» della File, la Fondazione italiana di leniterapia, che, con discipline e tecniche che «leniscono» la sofferenza fisica e la disperazione, garantisce assistenza medico-infermieristica e psicologica ai malati oncologici ormai alla fine della vita. La maratona fiorentina propone due percorsi, diversi per lunghezza e difficoltà: una gara competitiva di circa 12 chilometri e una passeggiata di cinque, aperta a tutti, attraverso il centro storico della città. Basterà un contributo minimo di 10 euro per ricevere una delle 22 mila magliette offerte da Ferragamo e un pettorale realizzato da Universo Sport. E chi li indosserà potrà, a fine corsa, anche andare per musei: visitare gratuitamente la mostra Denaro e Bellezza a Palazzo Strozzi e Rodin e Dalì nell’auditorium di Santo Stefano a Ponte Vecchio. Testimonial d’eccezione: da Baggio a Jovanotti a Morgan Freeman... Sport, cultura, impegno sociale, solidarietà. Per iscriversi alla corsa competitiva, 055/5522957. Per partecipare alla passeggiata: www.boxol.it. Ma si può anche donare stando a casa: Iban IT92M061 6002825100000000175, causale «Corri la vita». L’iniziativa è alla nona edizione: finora sono stati raccolti oltre due milioni di euro. Legalità

LA BATTAGLIA CONTINUA È uscito il libro su Angelo Vassallo, sindaco di Pollica (Salerno) ucciso in un agguato il 5 settembre 2010 per le sue battaglie a favore della legalità. Ora il ricavato del Sindaco pescatore, scritto dal fratello Dario (Mondadori, pp. 180, euro 17), andrà alla fondazione creata dai familiari per portare avanti i suoi progetti. Finora: la pulizia di fondali e spiagge del Cilento, una barca a vela per disabili, borse di studio, concerti... Info: www.sindacopescatore.it

Corno d’Africa

IN SCENA PER CHI HA SETE Alex Britti, Max Gazzè, Noemi, Kalabrugovic (nella foto)... Grandi nomi della musica e della comicità saranno all’Arena Parco Nord di Bologna venerdì 9 settembre per la serata Cpl Life, i cui proventi andranno al progetto Unicef «Emergenza nel Corno d’Africa». Somalia, Etiopia e Kenia, colpite da siccità e carestia, hanno più di mezzo milione di bambini che rischiano la morte imminente. L’ingresso all’arena è a offerta libera. www.cpl-life.it

italia

RIFORME FANTASMA / 1

PROVINCIA GOVERNATA DAL CENTRODESTRA PROVINCIA GOVERNATA DAL CENTROSINISTRA

PROVINCIA DI

IMPERIA

PRESIDENTE: LUIGI SAPPA (PDL) SUPERFICIE: 1.156 km 2 ABITANTI: 222.648 COMUNI: 67 TARGA: IM

PROVINCIA DI

SAVONA

PRESIDENTE: ANGELO VACCAREZZA (PDL) SUPERFICIE: 1.545 km2 ABITANTI: 287.906 COMUNI: 69 TARGA: SV

COSA SUCCEDE SE ABOLISCI QUALCHE PROVINCIA? IN LIGURIA (DA 4 A 1) NESSUNO LO SA UN CASO LIMITE: CON LA NUOVA LEGGE, IMPERIA, SAVONA E LA SPEZIA FINIREBBERO TUTTE SOTTO GENOVA. ABBIAMO CHIESTO SPIEGAZIONI AI PRESIDENTI. E ALLA GENTE COMUNE , CHE IGNORA PERSINO DOVE SONO E COSA FANNO LE AMMINISTRAZIONI PROVINCIALI. STORIA DI UN DECRETO MISTERIOSO dal nostro inviato RICCARDO STAGLIANÒ

IL VENERDI DI REPUBBLICA

PROVINCIA DI

LA SPEZIA PRESIDENTE: MARINO FIASELLA (PD) SUPERFICIE: 882 km2 ABITANTI: 223.516 COMUNI: 32 TARGA: SP

LE PROVINCE ITALIANE SONO 110, CRESCIUTE DALLE 91 CHE ERANO NEL DOPOGUERRA. HANNO CIRCA 60 MILA DIPENDENTI E IL LORO COSTO ANNUO SI AGGIRA INTORNO AI 15 MILIARDI. FACENDO FUORI IL PERSONALE POLITICO (GIUNTE E CONSIGLI PROVINCIALI) SI RISPARMIAREBBERO 115 MILIONI

PROVINCIA DI

GENOVA

PRESIDENTE: ALESSANDRO REPETTO (PD) SUPERFICIE: 1.839,20 km2 ABITANTI: 900.718 COMUNI: 67 TARGA: GE

MPERIA. L’epitaffio involontario lo fa un ragazzone con una camicia in tinta col cielo: «La Provincia? Io so dov’è il Comune». Non è in grado di dare indicazioni, se non dirottando sulla risposta di riserva. Ignora che quell’enorme e splendido edificio liberty duecento metri più su, cugino ligure del Grand Hotel di Rimini, sotto la dicitura «Palazzo del governo» nasconda il segreto istituzionale meglio tenuto di Imperia. Oltre il parco africano, saliti i gradini di ardesia, al pianter-

2 SETTEMBRE 2011

OGGI LA LIGURIA HA QUATTRO PROVINCE, DUE DI CENTROSINISTRA E DUE DI CENTRODESTRA. DOPO LA MANOVRA NE RESTEREBBE SOLO UNA, GENOVA. IL SUO PRESIDENTE, PERÒ, NEGA CHE DEBBA ESSERE LUI A EREDITARE LE FUNZIONI DI QUELLE SOPPRESSE, NON NECESSARIAMENTE. PER NON DIRE DEL FATTO CHE DIFFICILMENTE POTREBBERO COESISTERE I RUOLI DI REGIONE, PROVINCIA UNICA E CITTÀ METROPOLITANA. UN CAOS, INSOMMA

reno va in scena la rabbia anti manovra di una sessantina di sindaci locali. «Cominciassero col tagliare 600 parlamentari, non farebbero un soldo di danno» dice uno, esasperato. Caldo assassino. Primi cittadini in maglietta, pantaloni leggeri e colorati, come usa in Riviera. Unico impeccabile in completo fresco di lana blu è il padrone di casa, il presidente Luigi Sappa, che ascolta curiale le lagnanze di tutti, verbalizzandole mentalmente con lievi cenni del capo. Quando infine mi riceve

esordisce dicendo che la manovra è sbagliata e che, «se non fossimo utili, farebbero bene a sopprimerci anche tutte, ma non è così: le province danno servizi avvertiti come indispensabili dai cittadini». Quando gli chiedo esempi concreti, però, recita giusto i titoli delle competenze (strade, edilizia scolastica, ambiente, formazione professionale, turismo). E alla simulazione del day after la loro eventuale dipartita preferisce la rievocazione del day before («Siamo un punto di ri37

italia

RIFORME FANTASMA / 1

ferimento dal 1851»), citando un democristiano caro a lui e al suo mentore Claudio Scajola, quel Roberto Lucifredi che nel ‘57 aveva accorpato vari comuni della zona «però su base volontaria: tutta un’altra cosa». Nei quindici minuti concessi c’è appena il tempo di ricordargli che il numero di dirigenti della sua amministrazione è doppio rispetto a quello di province comparabili («È un tema che stiamo affrontando con decisione») e che, con quasi centomila euro all’anno a testa, la lista dei magnifici quattordici non fa una bella impressione in tempi di castiga-caste. Fuori, in una piazzetta del vicino Borgo Marina, su una ventina di intervistati solo tre sanno fare almeno un esempio di attività della provincia. Mentre nessuno, se non per un paio di amici che ci lavorano, ne sentirebbe la mancanza. Altro che «indispensabile». Di certo, tra gli enti locali, hanno il problema d’immagine più grave. E forse servirebbero uffici stampa più sapienti. «Sparare su di noi è come sparare sulla Croce Rossa» ammette Alessandro Repetto, presidente di Genova. Se la scure di Tremonti (via quelle sotto i 300 mila abitanti e i Comuni sotto i mille) non sarà al- IL MINISTRO DELL’ECONOMIA GIULIO TREMONTI, AUTORE DELLA MANOVRA, E L’EX DELFINO DI SILVIO BERLUSCONI, L’INFLUENTISSIMO POLITICO DI IMPERIA CLAUDIO SCAJOLA l’ultimo deviata su altri bersagli, in Liguria rimarrebbe in piedi solo la sua. Rivoluzionando, con tre depennamenti su quat- stare l’attenzione dei bagnanti intorpiditi avere dubbi. «Le funzioni delle province tro, la fisionomia amministrativa della re- dall’afa dalle Cinque Terre ad Alassio. La abolite ricadrebbero su quelle limitrofe» gione. Repetto, ex banchiere che cita vo- Spezia potrebbe unirsi a Massa, riunifi- spiega Alessandro Giovannini, ordinario lentieri i suoi trascorsi professionali a ri- cando così la Lunigiana. «Rimediando co- di Diritto tributario a Siena con alle spalle prova che gli sprechi gli sono odiosi alme- sì a una sottrazione scellerata, che risale a un’esperienza di direttore generale della no quanto al ministro dell’economia, parla Mussolini» dice il presidente Marino Fia- provincia di Livorno, che valuta l’operadi «vandalismo istituzionale». Si sa cosa si sella. Mentre Savona e Imperia guarde- zione come «puramente propagandistica rompe, ma non con cosa sostituire. «Mi rebbero a Cuneo e alla Costa Azzurra. perché non si ridisegna per decreto la chiede se saremo noi a intervenire nelle «Se ci dicono di impiccarci» commenta il mappa delle province e perché, con la buche delle strade del Ponenpresidente di Savocancellazione parziale, i rite? Direi proprio di no. Tutto na Angelo Vaccasparmi non sono significativi». dipenderà dalla ridistribuziorezza, «almeno ci Lo stesso ripete Silvio Boccane delle deleghe, ma potrebbelascino scegliere il latte, il giurista autore di Aboliro andare anche ai Comuni o ramo a cui attaccare le province (edizioni Rubettialla Regione. La verità è che re la corda». D’alno): «Premesso che dell’assenancora non si capisce». O altronde nell’impeza si accorgerebbero solo gli meno non è chiaro a lui. I suoi riese non sono rare imprenditori edili, gli operato«I cittadini ci Angelo colleghi di La Spezia, Savona e le insegne, come ri turistici e chi si occupa di alpercepiscono Vaccarezza: Imperia l’hanno intesa proprio come quella del Lanter- «Prendo 4000 vei dei fiumi, le loro funzioni così, e non sono affatto conten- indispensabili» na Blu, che pro- euro ma toccherebbero alla superstite, ti. Al punto da aver annuncia- assicura mettono poissons et sono niente Genova». Sempre che, in queto iniziative tanto eclatanti l’imperiese crustacés. st’infinito pasticciaccio di dirispetto a un quanto inverosimili, che hanno Luigi Sappa Anche gli esper- parlamentare» ritto pubblico, non si accorgaregalato titoli in grado di rideti non sembrano no che il capoluogo non potrà 38

IL VENERDI DI REPUBBLICA

MA C’È CHI DICE: MEGLIO NIZZA

con «centrali nucleari» o «termovaloriz- dei suoi fondi. E da anni continuiamo a zatori», è la medesima sindrome Nimby. farlo sebbene la Regione si sia progressiL’estroverso Vaccarezza ammette una vamente dimenticata di contribuire. Per Tra Genova e Nizza, meglio qualche sovrapposizione, ma la imputa al- far cassa facciano pagare quelli che hanno andare con la seconda. È la le Regioni: «Dovevano legiferare e basta, fatto rientrare i capitali con lo scudo fiscaprovocazione dei presidenti invece gestiscono». Si può discutere sulla le: dovevano andare in galera in quanto delle province del Ponente colpa originaria dell’invasione di campo, evasori, sempre meglio un po’ di tasse in ligure di fronte all’eventualità ma non che esista. E per smentire chi li più, no?». Tra l’altro, per le sfalzate scadi sparire, sotto i tagli vuole attaccati alla poltrona fanno sfoggio denze elettorali, l’unica che rischia davvedella manovra. di sportività: «Aboliamole pure tutte, ma ro di saltare è proprio la sua Provincia che «D’altronde», ridisegnando il sistema. L’importante è va al voto nel 2012. Mentre per le due del spiega il presidente non preoccuparsi solo del (discutibile) centrodestra bisognerà aspettare 2014 e di Savona Angelo aspetto economico». Sul terra-terra va 2015. Se nel frattempo l’immaginazione al Vaccarezza, «non molto meglio lui del suo collega di partito. potere non avrà partorito altre soluzioni. sarebbe altro che «La nostra più grossa spesa è togliere la Sappa non perde il suo aplomb. Si limiil recupero neve e il ghiaccio dalle strade dell’entro- ta a constatare, con una pacatezza che i di una vecchia idea terra. Altrimenti i nostri piccoli comuni suoi sindaci gli invidiano, che «questa è la della Fondazione sarebbero davvero isolati. Per non dire fine del federalismo e l’inizio del centraliAgnelli, il progetto Alpazur». dello sfalcio dell’erba, per evitare inciden- smo federale». Non c’è tempo per fargli Il suo collega di Imperia, Luigi ti. O fornire i vigili per le manifestazioni. O notare che, a uno che ha fatto mettere Sappa, ricorda «la continuità i permessi ai 10 mila cacciatori di queste l’Inno d’Italia come musica d’attesa del culturale e i vari esempi parti». Evita la retorica del «punto di rife- centralino della Provincia, il federalismo di partenariato con i francesi». rimento» per i cittadini. Rilancia: «Io dovrebbe suscitare qualche perplessità Peccato che sin qui neppure prendo 4000 euro al mese, ma ogni gior- supplementare. Quando si distrae e sceni Comuni siano riusciti a staccarsi no rischio una causa per i fogli che firmo. de un attimo su un piano di realtà, condalle Regioni. Figuriamoci Quindi sono pochi rispetto al trattamento trattacca: «Risparmi? Con le trasferte si le Province da uno Stato. dei parlamentari che vanno in pensione finirà per spendere di più». Liquida l’ulticon due mandati e non rispondono di dan- mo accenno all’ipertrofia dirigenziale cono patrimoniale. Aggiungo infine che, sot- me notazione volgare: «A noi non interesto la mia gestione, siamo passati da otto a sa quanti generali e quanti soldati ci sono, assommare il ruolo di provincia con quel- cinque dirigenti». Ovvero quasi un terzo interessa vincere». Non guasterebbe, prilo, per adesso solo teorico, di città metro- della più piccola Imperia. ma, definire il concetto. Quindi mettere politana. «Sono da anni nella CostituzioLa difesa più appassionata viene da un tetto al prezzo che si è disposti a pagane, è arrivato il momento di attuarle» dice Fiasella. Ricorda che, da architetto, gua- re per la fantomatica vittoria. Ciò che è Repetto, per cui sarebbero un modo mi- dagnava più del doppio di adesso. E che certo, in questa battaglia per la sopravvigliore per razionalizzare un’area vasta. E per la «comprensione del territorio» la di- venza, è che «Scajola è costantemente insiccome è una vita che si occupa di fare mensione della provincia resta importan- formato e si impegnerà a togliere dalla quadrare i conti, offre un’alternativa te. «Corrisponde a quella distanza che, manovra ogni orpello che non serve a taistantanea all’irrilevante sacrificio dei un’èra fa, si poteva coprire in un’ora a ca- gliare costi». Si riferisce al piano di farli suoi colleghi: «C’è un’infinità vallo. Ma vi immafuori. Se l’ex delfino di Berludi consorzi ed enti, dai costi ginate di intervenisconi dovesse perdere due uoimportanti e dagli scopi vaghi: re dappertutto parmini di fiducia sul territorio, 11 in tema di ambiente, sette tendo da Genova?». sarebbe una sconfitta. Per non per il turismo. Tagliamo lì». Per andare a Impedire dell’onta per il Cavaliere Perché in ogni caso alcune delria, per dire, in audi vedere obliterato Portofino, le funzioni delle Province antostrada va via comune-simbolo del suo imdrebbero salvate e se le erediun’ora e mezzo, in maginario. Il viale del tramonAlessandro «Per capire tasse la Regione sarebbe pegstatale una di più. to è lastricato di dettagli. SemRepetto: il territorio gio, dal momento che «i nostri «Le buche «Ricordo poi che, nessuno pre che si possa definir tale lo dirigenti sono altamente prodi Savona? quando abbiamo funziona spettacolo di amministratori fessionalizzati e costano in me- Dubito rilevato le compe- meglio di noi» del centrodestra, non leghisti, dia il 40 per cento in meno di che dovrò tenze dall’Anas, ab- dice Marino minacciare la secessione conquelli regionali». Facendo un pensarci io» biamo curato le Fiasella tro la manovra del Pdl. trova-e-sostituisci di «tagli» strade con metà RICCARDO STAGLIANÒ 2 SETTEMBRE 2011

italia

RIFORME FANTASMA / 2

OLINO (Terni). La notizia ferale è arrivata il 13 agosto, nel mezzo della sagra degli gnocchi al castrato: «Saranno aboliti tutti i comuni con meno di 1000 abitanti». Erano tutti a tavola, le forchette son rimaste a mezz’aria. Per mandar giù il boccone ci sono voluti diversi bicchieri di vino. Il giorno dopo, un po’ più lucidi, si è iniziato a ragionare. Quando Iosip Stalin teorizzava «il socialismo in un solo Paese», forse non pensava all’Unione Sovietica, ma a Polino, paesino a 950 metri sul livello del mare, ma poi si sale, sopra la cascata delle Marmore, cuore della Valnerina, provincia di Terni, boschi paesaggi e pascoli mozzafiato, 285 abitanti, molti anziani, pochi bimbi, la popolazione attiva quasi tutta impiegata alle acciaierie TyssenKrupp. Un pezzo di paradiso e una monarchia elettiva: dal 1947 al 2004, salvo una breve parentesi negli anni 70 per «una bega giudiziaria», c’è stato un solo sindaco, Americo Matteucci, muratore comunista prestato alla politica e mai più restituito. Dal 2005 gli è subentrato il figlio Ortenzio, ex sindacalista e ora pensionato. L’anno dopo aver passato la mano, Americo se ne è andato. Elezioni sempre senza storia, a prescindere dalle leggi elettorali, la percentuale sotto l’80 per cento era considerata «forte flessione», con rassegnazione tra gli sfidanti, al punto che qualche volta nemmeno presentavano la lista, ed era lo stesso Americo a passare casa per casa per incoraggiarli a fare uno straccio di lista, «tanto per salvare le apparenze». Non c’era verso. Quindi campagne elettorali all’osso, due manifesti elettorali due, un comizio di apertura e insieme di chiusura. Sorride, Ortenzio: «La campagna elettorale qui non si fa sulle idee, ma sulle persone, magari non ti piace chi ho in lista e allora voti contro. Gli attuali quattro consiglieri dell’opposizione dicono di essere della Destra, quella di Storace, o Starace come si chiama, ma due l’altro giorno si sono proclamati gruppo misto, vattelappesca il perché, comunque hanno votato sia il bilancio preventivo che

POLINO, COMUNELLO CONDANNATO. GOVERNATO DAL ’47 DALLA STESSA CASATA IN UN ANNO COSTA COME MEZZO STIPENDIO DI UN DEPUTATO. L’AUTO BLU È UNA PUNTO BIANCA CON 194 MILA CHILOMETRI. LA POLITICA, QUI, È UN PRESIDIO CONTRO L’ABBANDONO. IL DECRETO LO ABOLIREBBE di LUCA CARDINALINI

consuntivo». Bilancio che non supera i 400 mila euro, 150 di trasferimenti statali, una parte di imposte e tributi. «Dobbiamo combattere il fenomeno delle furbette separazioni legali per intestarsi le case, che qui sono quasi tutte seconde case e non vorrebbero pagare l’Ici», il resto viene dalla vendita di legname. Ora, siccome c’è questa crisi mondiale e la politica fa rima con spreco, si è deciso di tagliarne i costi, iniziando dal basso. Davanti a un piatto di fichi appena colti e prosciutto stagionato da due anni, dietro la foto in bianco e nero di un giovane Ortenzio vicino a Berlinguer una trentina di anni fa, il primo cittadino di IL «SINDACO PADRE» DI POLINO, AMERICO, CON MASSIMO D’ALEMA (2004). SOPRA, UNA VEDUTA DAL PAESE IN PROVINCIA DI TERNI

Polino, prova a spiegare perché è ingiusto e iniquo prendersela con i (comuni) più piccoli. «Cominciamo dai numeri? La mia indennità da sindaco è di 805 euro netti al mese, il mio vice ne prende 223, assessori e consiglieri nemmeno mezzo. Facendo un rapido calcolo, il costo del personale politico, in un anno, si aggira intorno ai 12 mila euro, pari cioè ad una mezza mensilità di un deputato». La politica attiva si risolve in cinque o sei consigli comunali, quelli ufficiali, perché quelli ufficiosi si svolgono anche tutti i giorni. «Ci si incontra sulle panchine davanti alla terrazza che dà sulla vallata, o sotto un albero, e ognuno dice la sua. Poi magari si va a fare una partita a carte». La giunta si riunisce ogni quindici giorni, il più delle volte al bar, con il giornale sportivo davanti e i posacenere di plastica bruciacchiati con i nomi dei più disparati aperitivi. C’è anche un’auto blu, ma è bianca, una Fiat Punto 1.6, a gas, sfinita dai 194 mila chilometri percorsi, sedili scuciti, IL VENERDI DI REPUBBLICA

A SINISTRA, IL SINDACO DI POLINO, ORTENZIO MATTEUCCI, ALLA COMMEMORAZIONE DEL PADRE

Ferentillo TERNI-ORTE

Polino Arrone UMBRIA

Terni Marmore

LAZIO

un mix tra un ripostiglio e una discarica: polvere ovunque, fazzoletti di carta, una pala, un rastrello, una sega, stivali di gomma, una cassette di legno per la frutta, attrezzi di ogni genere, qualche documento comunale sparso sul tappetino. Dice il sindaco intrufolandosi alla ricerca di qualcosa: «E quando occorre… ecco qua… prendiamo questo e andiamo in perlustrazione». È un lampeggiante, da mettere sul tettino. Per il sindaco, perfino Mussolini fece meglio di questo governo: «Nel 1927, quando istituì la provincia di Terni, abolì 2 SETTEMBRE 2011

otto comuni, ma nessuno di quelli montani, avamposto insostituibile per la cura e il controllo della montagna. Se si tolgono, queste zone si spopoleranno e moriranno. Chi proteggerà, come facciamo noi, l’alto fusto delle faggete? Chi curerà le aree attrezzate della montagna, per un turismo di fine settimana, di chi vuol respirare aria fresca e buona e non ha molti soldi da spendere?». A Roma dicono che foraggiate il clientelismo. Qui il sindaco vorrebbe menarmi. Il comune ha tre impiegati e mezzo. C’è Sabrina, impiegata, laureata, «che

cura tutta la parte amministrativa e economica, anagrafe». Un geometra, Primo, che «si occupa di contratti, di convenzioni con gli allevatori di bestiame e le imprese boschive, pascolo e opere pubbliche, oltre alle autorizzazioni e alla segnaletica». Per la sicurezza basta una sola guardia comunale, Antonio, «indossa la divisa solo d’estate e quando c’è da far uscire il gonfalone, altrimenti si occupa della pulizia del paese, del giardinaggio, cambia le lampadine del centro storico quando si fulminano, si occupa dei rifiuti e dei cassonetti». Il mezzo è l’autista, Moreno, «in comproprietà con l’azienda di trasporto locale di Terni, garantisce durante i mesi scolastici il trasporto fino ad Arrone – che sta 9 chilometri più a valle – di quattro bambini dell’asilo, 8 delle elementari e 10 delle medie». Occhio, ora: «Il decreto Brunetta impone a tutti i comuni, anche i cosiddetti virtuosi, una nuova assunzione ogni cinque pensionamenti. Io ho in tutto tre impiegati e mezzo, quindi nessuno può andarsene e nessuno arrivare». L’inversione a U del buon senso, riguarda anche quest’ultimo famigerato decreto: «Viene detto che la gran parte delle funzioni andrebbero trasferite alla Provincia, ma quella di Terni, rientra tra quelle da abolire perché inferiore a 300 mila abitanti. Si dice anche che i comuni piccoli come il nostro dovrebbero associarsi con quelli limitrofi inferiori a 1000, ma i miei vicini ne hanno tutti di più di 1000». Il più vicino è Arrone, nove chilometri più a valle. Il sindaco mi afferra un braccio e vorrebbe rimenarmi: «Noi sotto Arrone? Piuttosto andiamo con Ferentillo. Non scherziamo, eh?». 41

italia

MISTERI E BUGIE

LE ALTRE VITE DI ROSTAGNO, MIO PADRE, SANDOKAN ANTIMAFIA DOPO 23 ANNI SI CELEBRA IL PROCESSO PER L’OMICIDIO DEL GIORNALISTA CHE FU LEADER DI LOTTA CONTINUA IN SICILIA. LA FIGLIA, MADDALENA, RACCONTA IN UN LIBRO TUTTO QUELLO CHE DI LUI È RIMASTO IN OMBRA. E LE PUBBLICHE MENZOGNE di PIERO MELATI

cui Maddalena ha consentito di farle un po’ da padre. E, statene certi, lo vedevano anche i giudici, i pentiti e i mafiosi che ruotano intorno al processo Rostagno. «Un miracolo, quel processo» dice Maddalena. Nella giustizia non sperava più. Fino a oggi 15 udienze (alla sbarra Vin-

MADDALENA ROSTAGNO AL PROCESSO PER L’OMICIDIO DEL PADRE, INIZIATO IL 2 FEBBRAIO 2011. A DESTRA, BAMBINA, CON MAURO ROSTAGNO. SOPRA, UNA VIGNETTA DELLA GRAPHIC NOVEL (EDITA DA BECCO GIALLO) CHE RACCONTA LA STORIA

FOTOGRAMMA

ORRE l’anno 1976. La Rai trasmette in sei puntate la fiction Sandokan di Sergio Sollima. La vedono 27 milioni di spettatori. Un record. La tv italiana cambia per sempre. Addio vecchi sceneggiati. Dopo la Tigre della Malesia verranno solo tv movie, soap-opera, telenovele, sit-com. Trentacinque anni dopo Maddalena Rostagno, figlia di Mauro, il giornalista ucciso dalla mafia a Trapani il 26 settembre dell’88, dice agli amici su Facebook: «Io Sandokan ce l’avevo in casa». Può darsi, perché no. Maddalena dice che, delle cento vite vissute da suo padre, i media italiani ne scelgono sempre una sola. E sempre per opporla a un’altra. Mai l’insieme. E talvolta lo fanno per una lettura pregiudiziale dei fatti. Forse, invece, la figura di Sandokan può legarle tutte. O almeno, nell’Italia che corre da quel lontano 1976 fino ai nostri giorni, Sandokan ha di buono che venne amato (si direbbe oggi) in modo bipartizan. Mauro lo vedeva a casa di Ciro Noja, dirigente siciliano di Lotta Continua, l’unica persona a

cenzo Virga, capo mafia di Trapani, e Vito Mazzara, killer della cosca). A ottobre la corte andrà a Rebibbia, a interrogare i collaboratori che del delitto hanno parlato. Hanno detto che l’esecuzione venne decisa a casa del superlatitante di Cosa Nostra, Matteo Messina Denaro, perchè «chiddu ca varva ci scassava a’ minchia». «Una cosa è certa» dice Maddalena, 38 anni, quindici quando le uccisero il papà, «a 46 anni Mauro aveva deciso di essere siciliano e combattere la mafia». Come Mauro De Mauro, Pippo Fava, Mario Francese, Peppino Impastato, Giovanni Spampinato. Attaccare Cosa Nostra a casa sua. Era questa la sua ultima vita. Per anni Maddalena era rimasta da parte. Aveva taciuto, non era andata al funerale. Fino al 22 luglio del ‘96. Quel giorno arrestano la madre, Chicca, con l’accusa di avere favorito gli assassini di Mauro. Forse era troppo. «La pista della mafia per ventidue anni è stata messa da parte, per colpa di ritardi investigativi, anomalie, false piste e depistaggi» hanno detto i pm del processo, Antonio Ingroia e Gaetano Paci. IL VENERDI DI REPUBBLICA

2 SETTEMBRE 2011

italia

MISTERI E BUGIE

MADDALENA, AL CENTRO, CON IL PADRE MAURO ROSTAGNO E LA MADRE, CHICCA ROVERI. QUI SONO A POONA, IN INDIA, NELLO STATO DI MAHARASHTRA. LA FAMIGLIA FREQUENTAVA L’ASHRAM DI BHAGWAN, OSHO, IL GURU DEGLI «ARANCIONI»

Non piange. L’accusano di non piangere mai. Una vittima dovrebbe sempre piangere. A sussurrarlo sono figuri simili a quelli che, nella calda estate del ‘96, a Trapani, ridacchiavano alla conferenza stampa convocata sulla presunta svolta: «Storia di pilu è, altro che mafia». Il depistaggio. Come è facile, certe volte, vedersi aprire sotto i piedi le bocche dell’inferno. «Un pezzettino del mio amore». Così Maddalena definisce Il suono di una sola mano. (Storia di mio padre Mauro Rostagno. Il Saggiatore, 276 pagine, prefazione di Michele Serra, scritto con Andrea Gentile). In precedenza, Maddalena aveva raccolto un dossier di carte giudiziarie. Ma non ne aveva fatto nulla. Non c’era l’amore. Di quel lavoro, però, resta traccia in questo libro tutto amore. Si scopre così che, attorno al delitto Rostagno, ruotano quelli dei giudici Ciaccio Montalto, Livatino, Giacomelli, e l’autobomba di Pizzolungo contro Carlo Palermo. Tutti addetti alla sbirritudine (per dirla alla Totò Riina) che avevano messo le 44

mani dentro i misteri trapanesi: la loggia massonica, politica e mafiosa Scontrino, la cassaforte dei corleonesi gestita dal fratello di Totò u’ curtu, Gaetano, il traffico di armi e rifiuti tossici con la Somalia, i collegamenti con l’omicidio della giornalista Ilaria Alpi. Ora provate a riavvolgere il film. 1968: Trento, sociologia, Rostagno guida il movimento. 1969: fonda con Adriano Sofri Lotta Continua («pulci nella criniera di un cavallo di razza» disse dei gruppi extraparlamentari il leader del Pci PalIl capomafia miro Togliatti), Vincenzo strage di piazza Virga Fontana, muore in accusato questura a Milano di essere l’anarchico Pinelli. il mandante dell’omicidio 1970: si laurea a Trento con Nor-

berto Bobbio e Beniamino Andreatta (i suoi compagni lo accusano di essersi imborghesito). 1972: viene ucciso il commissario Calabresi. Mauro guida Lotta Continua in Sicilia. Risultato? Niente violenza tra movimenti e polizia. 1975: Licola, vicino Napoli, festival giovanile, si squaglia l’ideologia rivoluzionaria, Mauro nudo in spiaggia dice che «il personale è politico». 1977: Milano, apre Macondo, primo centro sociale italiano. 1978: Mauro viene arrestato per Macondo, i magazine popolari lo sbattono come un mostro in prima pagina. 1970: diventa «arancione» col nome di Sanatano. 1980: a Poona, India, nell’ashram del guru Bhagwan, poi Osho. 1982: con Francesco Cardella fonda la comunità terapeutica Saman a Trapani. 1986: giornalista all’emittente trapanese Rtc. Intervista Borsellino, Sciascia, riceve minacce dal boss Mariano Agate. 1988: viene ucciso dalla mafia a Trapani. Quante vite sono? In fondo una sola, quella di Sandokan che affronta la tigre. «Vai a Trapani? Attento a non mettere il dito nel buco del culo della pantera» consigliava un capocronista siciliano. Un motto che rende bene il giallo della videocassetta acquisita all’inchiesta e poi sparita. Rostagno avrebbe filmato un Hercules nell’aeroporto abbandonato di Kinisia, tredici chilometri dalla città. Uomini con casse, divise mimetiche, passamontagna. Poi ne avrebbe parlato con Giovanni Falcone. Trapani, sempre Trapani. Via Virgilio, lungomare Staiti. Qui c’è il Centro Scorpione. Fa capo alla settima struttura del Sismi, da cui dipendeva Gladio. Unica attività ufficiale, una relazione su Saman. Il capo della comunità, Cardella, amico personale di Craxi, un intrigo di imprese e finanziamenti regionali, è morto in agosto a 71 anni in Nicaragua. Oggi Ingroia e Paci, titolari dell’inchiesta-stralcio, hanno chiesto all’Interpol di acquisire carte e appunti di Cardella. «Non mi aspetto nulla» dice Maddalena «lui è sempre stato elusivo». L’inchiesta-stralcio punta sulla loggia Scontrino e sui misteri del Centro Scorpione. Tigri, pantere, scorpioni. A Trapani. Che coraggio, quel Sandokan. PIERO MELATI IL VENERDI DI REPUBBLICA

PERSONAGGI REPORTAGE CONFLITTI RELIGIONI

DILMA VA ALLA GUERRA MA PERDE I PEZZI MINISTRI ACCUSATI DI CORRUZIONE, DIMISSIONI A VALANGA, COLPI BASSI SUI GIORNALI... COSÌ, DOPO AVERE PROVATO AD ARGINARE I PRIVILEGI DEI PARLAMENTARI, LA PRIMA «PRESIDENTA» DEL BRASILE SI RITROVA IN UN MARE DI GUAI di ILARIA M. LINETTI

ppena entrata in carica, Dilma Rousseff ha tagliato 30 milioni di dollari di fondi riservati al lusso dei politici e Brasilia non l’ha perdonata. Questa è la teoria avanzata dal politologo José Dias, intervistato dall’agenzia Reuters sulle motivazioni della valanga che si è abbattuta sul Brasile e sulla sua

A NELLA FOTO GRANDE, UNA MANIFESTAZIONE A BRASILIA CONTRO DILMA ROUSSEFF (SOPRA), PER IL PROGETTO DELLA DIGA DI BELO MONTE

2 SETTEMBRE 2011

presidenta, spazzando via quattro ministri del governo, insediato a gennaio. Rousseff, prima donna eletta per questo ruolo nel Paese sudamericano, avrebbe cercato di arginare la corruzione dilagante tra i suoi colleghi, che si starebbero vendicando, raccontando alla stampa tutti i segreti dei ministri. Secondo le previsioni, doveva solo tenere in caldo il posto di Lula prima che lui, saltato un mandato, potesse ripresentarsi alle elezioni. Invece 47

esteri

continua dalla pagina precedente

ha cercato di intervenire sull’economia trovando i fondi per le famiglie bisognose e puntando l’indice contro lo stile di vita dorato dei parlamentari, che a dicembre scorso si erano aumentati lo stipendio del 62 per cento, arrivando a 210 mila dollari l’anno. Risultato, il governo perde i pezzi. Nelson Jobim, ministro della Difesa dal 2007, ha rivelato di aver votato per l’avversario di Dilma Rousseff, José Serra, alle ultime elezioni e ha rilasciato un’intervista al quotidiano Folha criticando due dei principali membri del gabinetto di cui faceva parte, infine ha salutato e si è dimesso. Altri tre ministri hanno lasciato, travolti dalle accuse di corruzione. L’ultima testa a cadere è stata quella di Wagner Rossi, ministro dell’Agricoltura: suoi aiutanti sarebbero usciti dal ministero con trolley pieni di contanti, frutto di tangenti. Prima di lui si era dimesso Antonio Palocci, capo dello staff di Dilma, la seconda carica più importante nel Paese, e già ministro delle Finanze di Lula. A lui spettava il compito di mantenere i contatti all’interno del governo, con i parlamentari e i governatori dei vari Stati federali. La stampa ha notato che il suo capitale era aumentato di venti volte in pochi anni: aveva continuato a gestire un’attività di consulenza, cosa non illegale ma che non è stata tollerata. Al suo posto è stata scelta una donna, Gleisi Hoffman, 45 anni, ma anche lei sembra essere finita nei guai per avere abusato di passaggi aerei gratuiti durante la campagna elettorale. Il ministero del Turismo avrebbe invece orchestrato una vera truffa, dirottando fondi governativi: 33 persone sono state arrestate e il ministro si è dimesso. A luglio era toccato anche al responsabile dei Trasporti Alfredo Nascimento, che avrebbe aiutato il figlio architetto ad arricchirsi in soli due anni di attività. 48

E NEL TEMPO DELLA CRISI LONDRA SALVA SOLO LE PAGHE DEI POLITICI MENTRE LE CITTÀ PER RISPARMIARE CHIUDONO LE BIBLIOTECHE E SPENGONO I LAMPIONI, L’INGHILTERRA SCOPRE CHE QUALCUNO SI AUMENTA GLI STIPENDI. GUADAGNANDO PERSINO PIÙ DEL PREMIER dall’inviato GIAMPAOLO CADALANU

A DESTRA, LA CASA DELL’EX MINISTRO DI TONY BLAIR PETER MANDELSON, AL CENTRO DELLE POLEMICHE

ONDRA. Enti locali senza più fondi, che tagliano posti di lavoro e spengono l’illuminazione pubblica, mentre gli amministratori si concedono aumenti di stipendio. Per una volta non stiamo parlando dell’Italia: sono i civilissimi politici britannici a distinguersi per il comportamento poco esemplare. Lo ha scoperto il Daily Telegraph, ispezionando i conti dei diversi consigli (di circoscrizione, di contea, ecc.). Molti chief executive, cioè i presidenti degli enti locali, hanno risposto sì all’invito del governo al risparmio, ma poi hanno deciso che l’austerità non li riguardava. La maggior parte guadagna più delle 142 mila sterline annue (circa 170 mila euro), che per-

cepisce il primo ministro David Cameron. Nel caso di Joanna Killian, più del doppio: secondo il Telegraph, la chief executive di Essex e Brentwood porta a casa quasi 290 mila sterline. La Killian si è ridotta lo stipendio di circa quattromila sterline, poi però ha ottenuto dal consiglio un bonus pari a 6900 sterline, oltre ottocento di spese e circa quattromila di contributi pensione. Secondo il giornale, alla fine in tasca le restano quattromila sterline in più rispetto all’anno scorso. Non tanto, ma moltissimo se si pensa che il consiglio dell’Essex ha risparmiato 98 milioni cancellando 450 posti di lavoro, chiudendo dodici centri per giovani e tagliando persino l’orario delle biblioteche. Non molto diverso il caso di Geoff AlltiIL VENERDI DI REPUBBLICA

DAVID CAMERON

JOANNA KILLIAN

MILA STERLINE

142

FOLLOW THE MONEY

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DA SINISTRA, IL PREMIER BRITANNICO E LA POLITICA CHE GUADAGNA PIÙ DI LUI. SOTTO, LA MARCIA CONTRO EVO MORALES VERSO LA PAZ

Bolivia

GLI INDIOS IN MARCIA PER FERMARE L’AUTOSTRADA DI MORALES

mes, chief executive delle circoscrizioni di Hammersmith e Fulham, che si concede oltre 11 mila sterline di aumento a fronte di tagli sui fondi per i centri giovanili. E così via, con una paga media degli amministratori che supera le 186 mila sterline, circa 220 mila euro. Un ‘«epidemia» che colpisce tutti, tory e laburisti, irritando i cittadini. Tanto più se la sinistra è rappresentato da personaggi come Peter Mandelson, ex ministro di Tony Blair ed ex commissario europeo, oggi consulente internazionale, che ha appena acquistato una casa da otto milioni di sterline. D’altro canto, lui era stato chiaro: noi del Labour non abbiamo nessun problema con la gente schifosamente ricca. 2 SETTEMBRE 2011

Indios in marcia per proteggere la loro terra. Succede in Bolivia, dove il presidente Evo Morales si trova a dover fronteggiare una protesta portata avanti dalla sua stessa gente: lui, primo indio a guidare il Paese, è ora rinnegato da quei popoli artefici del suo successo politico. Migliaia di indios si sono messi in marcia partendo dalla città di Trinidad con l’intento di arrivare a piedi a La Paz, distante quasi 500 chilometri ma a una altitudine di 3.600 metri, per mostrare la loro protesta direttamente al governo. In pericolo è il Parque Nacional y Territorio Indígena Isiboro-Secure, riserva naturale con una superficie di oltre 12 mila chilometri quadrati, dove vivono diverse comunità indigene e più di tremila specie di piante e 700 di animali. Un paradiso che rischia di scomparire: lì passerà l’autostrada che collegherà i dipartimenti di Beni e di Cochabamba. Per impedirlo numerose etnie, in particolare Chimane, Mojeño e Yuracaré, hanno organizzato la marcia, che è cominciata il 15 agosto e dovrebbe concludersi entro metà settembre. Nel 2009 Morales ha approvato la Costituzione «indigenista», che garantisce maggiori diritti alle popolazioni locali. Ma il progetto dell’autostrada sta allontanando il presidente indio dalla sua gente. (simona verrazzo)

di LORETTA NAPOLEONI

LE PATATINE DI MCDONALD’S SI ALLEANO CON GLI ARABI e celeberrime patatine fritte di McDonald’s contribuiscono a ridurre l’effetto

serra. È quello che sostiene Neutral Fuels, un’impresa che produce biodiesel negli Emirati Arabi. Tra quest’ultima e il principe del fast food è infatti nata una singolare joint venture commerciale: l’olio di palma delle friggitrici viene riciclato in biodiesel che McDonald’s poi acquista per la sua flotta di 22 camion, tutti muniti di moIL MARCHIO DI MCDONALD’S. tori diesel. L’esperimento LA MULTINAZIONALE sta funzionando molto HA SIGLATO UN ACCORDO bene, al punto che altre CON NEUTRAL FUELS, catene di ristoranti negli CHE PRODUCE Emirati vorrebbero parBIODIESEL teciparvi. Gli Emirati Arabi sono i settimi maggiori produttori di petrolio al mondo: ciò significa che il costo della benzina è particolarmente basso grazie ai sussidi statali. Sembra quindi strano che proprio qui si investa nell’energia verde. Due sono i motivi della popolarità del biodiesel: la sensibilità delle imprese locali nei confronti dei problemi dell’ambiente e la facilità, e quindi il basso costo, del riciclaggio nei Paesi torridi. Anche in Germania e nel Regno Unito, infatti, esistono imprese di biodiesel simili a Neutral Fuels ma il procedimento è più oneroso perché se fa freddo l’olio alimentare si coagula facilmente. Così McDonald’s adesso si considera una multinazionale «ecologica». Peccato che l’olio di palma, che fa bene all’ambiente, contenga un’altissima percentuale di colesterolo e quindi faccia male all’uomo. 49

FOLLOW THE PEOPLE

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HANNO COLLABORATO AGI, AGENZIA GIORNALISTICA ITALIA, LUCIANA GROSSO E ILARIA M. LINETTI

di PIETRO VERONESE

IL CANTANTE SULL’AUTOBUS CHE ATTACCA «SARKOFOU» ono l’artista più al bando di tutto il Camerun» dice di sé Joe de Vinci

«S

Kameni, cantante reggae, noto anche come «Joe la Conscience», cioè «Joe la Coscienza». Joe non ha torto: non c’è nel suo Paese stazione radio o tv che osi mandare in onda le sue canzoni, per timore di grane col regime. E così lui viaggia in lungo e in largo per il Camerun sui pullman di linea, cercanJOE DE VINCI KAMENI: do di far ascoltare la sua IN SENEGAL musica e di vendere NESSUNO HA qualche cd ai passeggeri. IL CORAGGIO DI MANDARE IN ONDA Un po’ come i musicisti LE SUE CANZONI della metropolitana, solo POLITICHE che in Camerun la metropolitana non c’è. L’inizio delle sue sfortune risale al 2008, quando un rap contro le modifiche costituzionali chieste (e ottenute) dal presidente Paul Biya per essere ulteriormente rieletto gli costò uno dei tanti imprigionamenti. Adesso Joe la Conscience se la prende con i capi di Stato africani che si succedono di padre in figlio, con le mire neocoloniali del presidente francese Sarkozy, che chiama «Sarkofou» («Sarkomatto»), e anche con Barack Obama, accusandolo di essere «una delusione» e un bianco con la pelle nera. Si definisce un «cantante politico», sulla scia dei cantautori che hanno dato una colonna sonora alle rivolte del Nordafrica, in particolare quella egiziana. Chi vuole sentire qualche esempio della sua musica può andare sul sito della Bbc: www.bbc.co.uk/news/worldafrica-14547607. 50

1 CANADA «IL CANADA È SALVO DALLA RECESSIONE»: IL MINISTRO DELLE FINANZE JIM FLAHERTY HA CONFERMATO IN PARLAMENTO LA TENUTA DELL’ECONOMIA DEL PAESE NONOSTANTE I «VENTI CONTRARI», ANNUNCIANDO PERÒ UN’ATTENUAZIONE DEL RITMO DI CRESCITA

2 STATI UNITI / 1 OGGI 2 SETTEMBRE IL GIUDICE REGGIE WALTON, A WASHINGTON, STABILIRÀ SE L’EX LANCIATORE ROGER CLEMENS DEBBA ESSERE PROCESSATO: È ACCUSATO DI AVERE MENTITO AL CONGRESSO DURANTE UN’AUDIZIONE SUL DILAGARE DEGLI STEROIDI NEL BASEBALL

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3 STATI UNITI / 2 GIOVEDÌ 8 SETTEMBRE COMINCIA A LOS ANGELES LA SELEZIONE DEI GIURATI PER IL PROCESSO CHE VEDRÀ IMPUTATO L’EX MEDICO PERSONALE DI MICHAEL JACKSON, CONRAD MURRAY, ACCUSATO DI OMICIDIO COLPOSO

4 ARGENTINA LA PRESIDENTA CRISTINA FERNÁNDEZ DE KIRCHNER HA CONSEGNATO IL MILIONESIMO NOTEBOOK DEL PROGRAMMA «COLLEGANDO UGUAGLIANZA», CHE PREVEDE ENTRO IL 2012 DI ASSEGNARE TRE MILIONI DI COMPUTER AGLI STUDENTI DELLE SCUOLE SUPERIORI

LA ROMANIA ORA INSEGUE CEAUSESCU MENTRE METÀ DELLA POPOLAZIONE RIMPIANGE IL DITTATORE, IL GOVERNO INAUGURA UN «ITINERARIO DELLA PROPAGANDA» PER I TURISTI

5 5 CILE LA COMMISSIONE SULLE VIOLAZIONI DEI DIRITTI UMANI SOTTO LA DITTATURA DI AUGUSTO PINOCHET HA INFORMATO IL GOVERNO DI ALTRI 9.800 CASI DI TORTURA E DETENZIONE ILLEGALE E DI ALTRI TRENTA CASI DI OMICIDIO O SPARIZIONE, OLTRE A QUELLI GIÀ NOTI

di LUCIANA GROSSO

l turismo va male? Allora tanto vale giocarsi la carta del «si stava meglio quando si stava peggio» e della curiosità che esercitano su molti gli anni del socialismo reale. Deve essere questo il pensiero che ha spinto il ministro del Turismo romeno Elena Udrea a lanciare, per rendere più attraente il suo Paese, il «tour rosso»: un itinerario sulle tracce perdute del dittatore Nicolae

IL VENERDI DI REPUBBLICA

il mond

in una settimana

12 RUSSIA

POSTER, BUSTI DI LENIN, COLBACCHI E PERSINO LE MATRIOSKE: I SOUVENIR DI EPOCA SOVIETICA ORMAI SONO IN BUONA PARTE MADE IN CHINA. VENGONO VENDUTI PER POCHI EURO E VANNO LETTERALMENTE A RUBA TRA I TURISTI

11 FILIPPINE

I VESCOVI FILIPPINI CONTESTANO IL PROGETTO DI LEGGE IN DISCUSSIONE IN PARLAMENTO SULLA SALUTE RIPRODUTTIVA, CHE MIRA A DIFFONDERE LA CONTRACCEZIONE E A INTRODURRE L’EDUCAZIONE SESSUALE NELLE SCUOLE

10 EGITTO

6 7

6 FRANCIA

7 DANIMARCA

CONTINUA LUNEDÌ 5 SETTEMBRE IL PROCESSO PER PECULATO A CARICO DELL’EX PRESIDENTE JACQUES CHIRAC: È ACCUSATO DI AVERE PRETESO TANGENTI NEL PERIODO IN CUI ERA SINDACO DI PARIGI, TRA IL 1975 E IL 1995

SECONDO IL QUOTIDIANO POLITIKEN, UNA RETE DI NOME ORG, FORMATA DA UN CENTINAIO DI PERSONE, LAVORA DA ALMENO VENT’ANNI NELL’OMBRA PER «RIPULIRE» IL PAESE DAGLI IMMIGRATI. TRA I FONDATORI, ALCUNI MEMBRI DI SPICCO DEL PARTITO DEL POPOLO DANESE

Ceausescu (1918-1989). «Ci auguriamo che ciò che ci ha portato in passato tanti problemi» ha detto Udrea «si possa trasformare oggi in un prodotto turistico di successo, con vantaggi che possano compensarne i danni. Il pubblico, sono certa» ha continuato, «lo apprezzerà perché i sondaggi in nostro possesso dicono che il 50 per cento dei rumeni rimpiange il dittatore ed è convinto che a quell'epoca si vivesse meglio, e che il 40 per cento di loro 2 SETTEMBRE 2011

LUNEDÌ 5 SETTEMBRE, NUOVA UDIENZA DEL PROCESSO DELL’EX PRESIDENTE HOSNI MUBARAK, IMPUTATO PER L’UCCISIONE DI 850 MANIFESTANTI DURANTE LA RIVOLTA CHE HA PORTATO ALLA SUA DEPOSIZIONE E PER CORRUZIONE

8 REPUBBLICA DEMOCRATICADELCONGO IL PRESIDENTE USCENTE JOSEPH KABILA HA UFFICIALIZZATO LA SUA CANDIDATURA ALLE ELEZIONI DI NOVEMBRE. IN CAMPO, IL SUO OPPOSITORE STORICO ETIENNE TSHISEKEDI E JEAN-PIERRE BEMBA, ACCUSATO ALL’AJA DI CRIMINI DI GUERRA

pensa che il comunismo fosse una buona cosa». Il «percorso rosso» ideato dal ministero parte, ovviamente, dal paese natale del «Genio dei Carpazi», Scornicesti, e prosegue toccando i luoghi principali della sua vicenda politica e umana, dalla prigione Doftana, dove il futuro leader fu imprigionato per attività sovversive negli anni Trenta, sino al gigantesco Palazzo del Parlamento, passando per le numerose abitazioni della famiglia, la piazza

dove tenne il suo ultimo, drammatico, discorso, sino al muro dinanzi al quale fu fucilato insieme alla moglie Elena. L’idea del «turismo politico» del ministro romeno va ad aggiungersi a iniziative analoghe lanciate in altri Paesi, come i percorsi tedeschi all'insegna della Ostalgia, un «viaggio» da compiere in ventisei tappe nella parte est di Berlino. Non c’è da stupirsi, perché, se le ideologie sono morte, i tour operator sono vivi e vegeti.

9 SUDAFRICA IL GOVERNO HA APPROVATO UN PROGETTO PER ISTITUIRE UN SISTEMA SANITARIO NAZIONALE, «PER OFFRIRE UN’ASSISTENZA DIGNITOSA A TUTTI». SI CALCOLA CHE OGGI SOLO IL 17 PER CENTO DELLA POPOLAZIONE ABBIA ACCESSO A CURE QUALIFICATE

VISITATORI IN CODA DAVANTI AL MUSEO NAZIONALE DI ARTE A BUCAREST

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DIARIO

LA LUNGA MARCIA

IL DECLINO DELL’IMPERO AMERICANO VISTO DAI CINESI TRA VOGLIA DI SORPASSO E TIMORE DI SCOSSONI TROPPO RAPIDI, IL COLOSSO ASIATICO CRESCE ECONOMICAMENTE E MILITARMENTE. FACENDO, A SORPRESA, ANCHE QUALCHE CONCESSIONE DAVANTI AL MALCONTENTO dal nostro inviato FEDERICO RAMPINI

XINHUA NEWS AGENCY / EYEVINE / CONTRASTO

UNA VEDUTA DI SHANGHAI. L’OPERAIO SOSPESO CON LA FUNE STA PULENDO UNA FINESTRA DELL’ORIENTAL PEARL TV, UN PALAZZO ALTO 468 METRI

esteri

LA LUNGA MARCIA

ECHINO. Nazionalista e antiamericana, ma smarrita in un mondo senza più certezze sul ruolo degli Stati Uniti. Irrequieta verso la censura di Stato, insofferente contro l’arroganza della nomenclatura comunista. È la Cina che ho ritrovato dopo due anni esatti dal mio trasloco Pechino-New York (e venti mesi dopo il mio ultimo passaggio, più breve, al seguito di Barack Obama). Un ritorno stavolta al seguito del vicepresidente americano Joe Biden. Una visita attesa per molte ragioni. È stato il primo summit Usa-Cina ad alto livello dopo lo shock inaudito del downgrading inflitto da Standard & Poor’s al debito Usa: un evento che ha scatenato severi richiami dalla Repubblica Popolare, primo creditore estero di Washington. La visita di Biden ha coinciso anche con l’insediamento del nuovo ambasciatore Usa a Pechino: Gary Locke, ex ministro del Commercio nell’Amministrazione Obama, è il primo cineseamericano inviato a rappresentare gli Stati Uniti presso la grande potenza rivale. Una nomina a doppio taglio, almeno così la interpreta la stampa cinese. Dal quotidiano di élite Tempi Globali al China Daily la lettura è univoca: «Locke dovrà farsi perdonare dagli americani l’origine cinese e quindi sarà più falco dei suoi predecessori». Può darsi. Ma queste interpretazioni mi sembrano anche un modo per mettere le mani avanti e precostituirsi un alibi: proprio perché etnicamente cinese, Locke potrebbe avere più ascolto dei suoi predecessori tra l’opinione pubblica locale, quando criticherà gli abusi contro i diritti umani. Altri eventi importanti hanno preceduto questa missione americana. Con grande enfasi, e un entusiasmo patriottico evidente sulla stampa locale, sta facendo i suoi test nel porto militare di Dalian la prima portaerei cinese. È il segno tangibile di un riarmo a tutto campo. Dalle guerre spaziali ai cyber-pirati che violano il sistema informatico del Pentagono, la Cina ha un piglio sempre più grintoso nella sua espansione militare. Ora anche la flotta palesa le sue ambizioni: tornare a spaziare su tutti gli ocea-

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SOPRA, LA GRANDE SALA DEL POPOLO A PECHINO. A DESTRA, VISITATORI NEL MUSEO NAZIONALE, CHE HA RIAPERTO RECENTEMENTE I BATTENTI DOPO ANNI DI LAVORI. SOTTO, L’INCONTRO FRA IL VICEPRESIDENTE AMERICANO JOE BIDEN E XI JINPING, CHE L’ANNO PROSSIMO SOSTITUIRÀ HU JINTAO NELLA CARICA DI SEGRETARIO GENERALE DEL PARTITO COMUNISTA

ni, non solo a difesa delle proprie coste. cifico ha fatto comodo un po’ a tutti (o Gli americani osservano preoccupati, ma quasi). Adesso, con la decadenza sempre non sono loro in prima linea. Il varo della più visibile dell’aquila imperiale, ogni nanuova portaerei ha provocato mal di pan- zione deve fare i conti con un futuro incia ben più acuti qui vicino: dal Giappone certo, e chiedersi quali forme prenderà alla Corea del Sud, dalle Filippine al Viet- l’ascesa cinese. nam. Queste quattro nazioni asiatiche Gli stessi dirigenti di Pechino sembrahanno tutte registrato no a disagio, nel «gestire» la un’escalation di incidenti con rapida evoluzione nei rapporla flotta militare cinese, in acti di forze con lo storico rivaque territoriali contestate, le; che fino a non molto temquasi sempre in prossimità di po fa era anche il loro «mogiacimenti sottomarini di pedello» indiscusso, il leader da trolio o gas naturale. Anche emulare, almeno in campo questo è un effetto del declino economico. L’agenda degli inIl Mausoleo americano: in tutta l’Asia si contri di Joe Biden ha seguito di Mao sente venir meno un elemen- ancora oggi una coreografia precisa. Prito stabilizzatore. Che piaccia è visitato ma ancora del premier Wen o no, una volta chiusa la pagi- da milioni Jiabao e il presidente Hu Jinna tragica della guerra del di cinesi tao, il protocollo aveva previVietnam, la presenza militare ogni anno sto un incontro con il vicepredegli Stati Uniti nell’Asia-Pasidente Xi Jinping. IL VENERDI DI REPUBBLICA

A prima vista è ovvio: a fare gli onori di casa a Biden è stato il suo pari grado. In realtà Xi Jinping è l’erede al trono, il successore designato di Hu: dall’anno prossimo lo sostituirà nella carica di segretario generale del Partito comunista, poi nel 2013 gli subentrerà anche come capo dello Stato. È quindi il vero «uomo forte» in ascesa, quello che la Cina ha voluto mettere in prima fila per questo summit. La successione al vertice coincide sempre con fasi di nervosismo dentro la nomenclatura. Non perché possano esserci «bagni di sangue» o purghe come ai tempi di Mao Zedong, ma perché ogni leader ha le sue cordate di amici, parenti, alleati e clienti: nella lottizzazione delle cariche ci sono interi clan che hanno molto da perdere o da guadagnare, e il manuale Cencelli del Partito comunista cinese ha ricadute anche su business miliardari (generalmente intestati 2 SETTEMBRE 2011

a mogli, fratelli, figli e cugini dei leader). Xi Jinping ha sfoderato un volto bonario e accomodante quando accoglie Biden, parla di «interessi comuni e responsabilità condivise» fra le due superpotenze, esibisce perfino una fiducia insolita sulla capacità dell’economia americana di «risollevarsi e ripartire». Insolita, rispetto a dichiarazioni di pochi giorni prima: dal ministero degli Esteri alla banca centrale di Pechino, i toni usati dopo il downgrading di S&P erano stati più severi, con duri richiami a Washington per una «gestione responsabile dei conti pubblici, che tuteli gli interessi dei creditori esteri». Il vicepresidente Xi invece ha scelto di non girare il coltello nella piaga. Dietro la sua cautela si avvertono segnali di quel disagio profondo. In fin dei conti, è più la Cina a temere un default americano: quando un debito è troppo grosso, chi rischia di più dalla bancarotta è il

creditore. Nel caso della Cina, sono ben 1.200 miliardi di dollari in buoni del Tesoro Usa, solo nelle casse della banca centrale di Pechino (più molti altri investimenti in titoli pubblici americani detenuti altrove, da Hong Kong ai depositi cinesi presso banche di Zurigo o Londra). Questo immenso «tesoro» di titoli pubblici americani, in cui la Cina investe il suo attivo commerciale, è diventato una questione scottante nelle frange più avvertite dell’opinione pubblica locale. Sui blog cinesi il downgrading di S&P è stato l’occasione di un’esplosione di critiche… verso il governo di Pechino. La sostanza degli argomenti ha un tono nazionalista («Perché investire le nostre ricchezze per far credito a un’America che non sa autodisciplinarsi?» è la tipica invettiva), ma dietro affiora anche un revival «comunista» del tutto comprensibile: la Cina ha ancora immensi biso55

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LA LUNGA MARCIA L’INCIDENTE FERROVIARIO DI LUGLIO SU UNA LINEA DELL’ALTA VELOCITÀ: LA STAMPA HA COSTRETTO ALCUNI DIRIGENTI DELLE FERROVIE ALLE DIMISSIONI

protesta c’erano elementi del ceto medio. E i manifestanti hanno sfruttato tutte le potenzialità delle tecnologie digitali, dagli sms ai blog, per diffondere le loro parole d’ordine. È una sindrome da «primavera araba», temutissima dai dirigenti cinesi, cui tentano di rispondere in questo caso con concessioni di «buongoverno», anziché con la repressione poliziesca. Ma un possibile sbocco del malcontento popolare è quello che vedo raffigurato emblematicamente in Piazza Tienanmen. Nel centro più simbolico del potere cinese, visito un museo rinnovato, che era chiuso quando lasciai la capitale due anni fa. È il museo nazionale della Cina, che in passato era privo di ogni interesse: polveroso, angusto, noioso. Dopo anni di lavori, iniziati addirittura durante le Olimpiadi, il museo ha riaperto in tutt’altra dimensione. È titanico, nella sua architettura. Nei contenuti, offre una passeggiata affascinante attraverso la storia della Cina così come è «raccontata» da questo regime. Di particolare interesse gli ultimi due secoli, in cui si racchiude la parabola della decadenza e del riscatto. C’è vivissimo il ricordo della Guerra dell’Oppio, quando la Cina fu aggredita e umiliata dalle potenze occidentali che ne «sbocconcellarono» pezzi di territorio. E c’è infine il periodo da Mao Zedong ai nostri giorni, in cui l’Impero di Mezzo torna a occupare il suo posto nella storia. Il museo è, in un certo senso, il «commento» più esplicito al mausoleo di Mao, quello che al centro della stessa piazza Tienanmen milioni di cinesi vengono a onorare in pellegrinaggio ogni anno. Mentre lo visito, una partita «amichevole» organizzata tra la squadra di basket di Georgetown e quella dell’Esercito Popolare di Liberazione, finisce in una rissa con botte da orbi, e i tifosi cinesi per dare man forte ai loro giocatori gettano bottigliette d’acqua in testa agli americani. CORBIS X2

gni da soddisfare, dall’arretratezza delle campagne alla mancanza di un Welfare State, ed è più che legittimo chiedersi perché non investa in questi «cantieri sociali» anziché far credito allo Zio Sam. Il problema è che il credito allo Zio Sam consente ai consumatori americani di continuare a comprare prodotti made in China: è un rapporto di simbiosi quello che lega le due maggiori economie del Pianeta. Inoltre, al minimo accenno di «diversificazione» degli investimenti di Pechino, il dollaro crollerebbe e la banca centrale cinese si ritroverebbe a incassare un clamoroso autogol (pesanti perdite di valore nelle proprie riserve). zione poderosa. I giornalisti, anche quelli Per l’intera nomenclatura cinese la della stampa più direttamente controlladebolezza degli Stati Uniti non è così gra- ta dal Partito comunista, non hanno actificante come si potrebbe credere. Il cettato le versioni ufficiali. Un portavoce gruppo dirigente comunista è cresciuto delle Ferrovie è stato tartassato da docon una certa visione del mondo, in cui mande aggressive durante una memoral’America era un punto fermo. L’aspira- bile conferenza stampa, conclusa con la zione al «sorpasso» rientra nei piani di sua fuga davanti alle telecamere. I relungo termine della Cina; ma ho l’impres- porter si sono sentiti investiti della missione che la velocità del declino america- sione di dar voce allo sdegno dei parenti no abbia colto tutti di sorpresa. Diventa delle vittime. Molti dirigenti delle Ferroun’emergenza, di fronte alla quale la lea- vie hanno perso il posto. dership cinese non ha i piani pronti. Un altro episodio singolare è accaduL’instabilità di un mondo dove l’Ame- to ancora più a ridosso della visita di Birica rimpicciolisce troppo in fretta si ag- den. Pochi giorni prima, l’intera città di giunge ad altri elementi di preoccupazio- Dalian (la stessa il cui porto militare ne, interni alla Cina. Poche settimane ospita la nuova portaerei) è stata teatro prima dell’arrivo della delegazione ame- di un’imponente mobilitazione di protericana, c’è stato un tragico incidente nel- sta. All’origine: una mareggiata violenta la ferrovia ad alta velocità. Uno dei fiori ha lambito una fabbrica chimica troppo all’occhiello della tecnologia cinese, un vicina al mare, ravvivando i timori degli vanto per il governo e per abitanti sulla pericolosità di l’industria nazionale. Ma la quell’impianto. Di proteste velocità della modernizzazio«ambientaliste» ce ne sono ne delle infrastrutture è stata state molte in Cina, ma staperseguita a scapito della sivolta la reazione è stata dicurezza. Almeno quaranta versa. Il sindaco si è piegato morti e duecento feriti, è il bialla volontà dei suoi amminilancio del deragliamento di strati, ha annunciato la chiuluglio. Un bilancio che forse sura della fabbrica e il suo resterà per sempre provvisospostamento in un luogo lonrio. Perché, con una fretta tano da ogni centro abitato. I dirigenti molto sospetta, le autorità La protesta di Dalian, con del Partito hanno «sepolto» molti vagoni comunista dodicimila persone in piazza, ferroviari, occultando tante temono rivolte è stata pacifica ma di grande prove e forse anche qualche simili alla efficacia. Due le caratteristisalma. Questa volta però al- «primavera che interessanti: come nel cal’insabbiamento di Stato ha araba» so dell’incidente al treno ad fatto seguito una controreaalta velocità, alla guida della

FEDERICO RAMPINI IL VENERDI DI REPUBBLICA

TECNOLOGIA PSICOLOGIA NATURA MEDICINA

GUARDA CHE NIDO, È UN CAPOLAVORO. E L’ARCHISTAR METTE LE ALI CASE APPESE A UN RAMO O AGGRAPPATE A PARETI, CUPOLE, CORRIDOI, GIARDINETTI... UNO STUDIO SULLE PRODUZIONI PIÙ SPETTACOLARI DEGLI UCCELLI. ISTINTO? NO, APPRENDIMENTO di GIULIANO ALUFFI

ase appese a un ramo o aggrappate a una parete verticale, cupole, corridoi pergolati e veri e propri giardinetti colorati da usare come alcova: le vere archistar del mondo animale sono gli uccelli. A mostrarci le loro costruzioni più spettacolari è un nuovo saggio illustrato: Avian Architecture di Peter Goodfellow e Mike Hansell (Princeton University Press). Ma questi capolavori naturali sono solo frutto di un istinto consolidato? Spiega il professor Hansell, docente di Architettura animale all’Università di Glasgow: «La letteratura scientifica sottolinea una forte influenza genetica e istintuale sulle capacità degli uccelli di realizzare strutture complesse, ma studi più recenti mostrano che gli uccelli con più opere alle loro spalle sono ingegneri migliori degli altri». Conclusione: «Oggi pensiamo che siano importanti anche l’apprendimento e l’intelligenza». Un esempio illuminante è l’australiano uccello

C COSTRUIRE UN NIDO È UN’ARTE SOFISTICATA. ECCO ALCUNI ESEMPI TRA I PIÙ SPETTACOLARI STUDIATI DA GOODFELLOW E HANSELL PER CONTO DELL’UNIVERSITÀ DI GLASGOW

2 SETTEMBRE 2011

scienze

continua dalla pagina precedente

giardiniere satinato (Ptilonorhynchus violaceus), che può impiegare sei-sette anni di tentativi (e di osservazione di ciò che fanno i più anziani) prima di costruire alcove nuziali che possano destare l’interesse della femmina. «I maschi erigono due palizzate di rametti che ospiteranno la femmina durante il corteggiamento, quando il maschio tenterà di conquistarla mostrandole le centinaia di oggetti di colore blu che ha raccolto. È come se il maschio, frapponendo fra sé e la femmina queste barriere, volesse rassicurarla che non ci saranno accoppiamenti forzati» spiega Gerald Borgia, biologo alla University of Maryland. Esteti ancora più raffinati sono i grandi giardinieri grigi (Chlamydera nuchalis): «Anche loro edificano un corridoio nuziale, però decorano il suo sbocco con sassolini disposti in modo che i più piccoli siano più vicini, e i più grandi più lontani: l’effetto, per la femmina nel corridoio, è una prospettiva falsata che fa sembrare il maschio più grande di quanto sia in realtà. E quindi più attraente» commenta l’etologo John Endler della Deakin University di Geelong (Australia). «Insomma, la prospettiva non è nata in Italia nel quindicesimo secolo: gli uccelli giardinieri la conoscevano da sempre». Ancora più complessi sono i nidi dei codibugnoli (Aegithalos caudatus), composti da piccole foglie di muschio tenute insieme dalla seta dei bozzoli dei ragni e isolati termicamente da un rivestimento di oltre duemila piume, e i nidi o degli uccelli tessitori come il Ploceus velatus o del tessitore gendarme (Ploceus cucullatus): «Sono appesi, e quindi non basta ammucchiare rami e foglie: bisogna tessere, annodare, avvolgere. Il tutto lavorando contro la forza di gravità e avvalendosi di un unico strumento: il becco». 60

LE STUDIOSE AMERICANE CHE CALCOLANO IL BOOM DELLE COPERTINE SEXY DUE SOCIOLOGHE HANNO ANALIZZATO DECENNI DI «ROLLING STONE», RIVISTA CULTO DELLA RIVOLUZIONE SESSUALE. ELABORANDO IN MODO SCIENTIFICO L’INDICE DI SFRUTTAMENTO DEL CORPO FEMMINILE di ALEX SARAGOSA

a profusione di corpi femminili seminudi nell a p ro g ra m m a z i o n e delle nostre tv e le proteste che queste scelte hanno cominciato a suscitare non sono un fenomeno soltanto italiano. Anche negli Stati Uniti, da qualche tempo, crescono le denunce contro la riduzione sui media del corpo femminile a puro oggetto sessuale. Due sociologhe dell’Università di Buffalo hanno provato a verificare fino a che punto in questi ultimi anni lo sfruttamento del

Scoperte

LA DIPENDENZA DAL CIBO? UN DISTURBO CRONICO La dipendenza (dal cibo come dall’alcol) è un disturbo cronico del cervello, non solo un insieme di ossessioni comportamentali. Al termine di uno studio che per quattro anni ha impegnato ottanta neuroscienziati, l'American Society of Addiction medicine (Asam) ha preso una posizione definitiva sui meccanismi additivi, dimostrando come influenzino la neurotrasmissione e l'iterazione tra strutture cerebrali e siano durevoli nel tempo quanto patologie croniche come la cardiopatia o il diabete. (sara ficocelli)

corpo femminile da parte dei media si sia intensificato, tenendo come riferimento gli anni Sessanta, cioè quelli della «rivoluzione sessuale». Mettendo da parte la tv, Erin Hatton e Mary Nell Trautner hanno deciso di usare come fonte principale la rivista Rolling Stone, una sorta di organo ufficiale della cultura pop americana, che dal 1967 dedica le sue copertine agli idoli della musica. Come riportato sul numero di agosto di Sexuality and Culture, le due sociologhe hanno esaminato mille immagini pubblicate in copertina da Rolling Stone fra il 1967 e il 2009, assegnando a ognuna un punteggio di «sessualizzazione», basato su particolari come la quantità di pelle scoperta, il tenere le labbra socchiuse o l’uso di riferimenti sessuali nelle didascalie. I risultati non lasciano dubbi: se negli anni Sessanta l’11 per cento degli uomini e il 44 per cento delle donne sulla copertina della rivista erano ritratti in pose sexy, negli ultimi dieci le percentuali sono un po’ salite per gli uomini, 17 per cento, ma letteralmente esplose, 83 per cento, per le donne. E qui si tratta di affermati professionisti della musica, non di deboli veline senza arte né parte, a caccia di pubblicità. Per cantanti e musiciste americane, quindi, è ormai quasi impossibile finire sulla copertina dalla IL VENERDI DI REPUBBLICA

MITI D’OGGI DI MARINO NIOLA

QUEL MITO DELLA MAMMA CHE NON GIOVA ALLE MAMME e mamme italiane non ne azzeccano una. Adesso la casa troppo pulita rende allergici

«Bibbia pop» per soli meriti artistici: bisogna essere obbligatoriamente sexy. Inoltre, negli ultimi anni, alla semplice «sessualizzazione» dell’immagine si è aggiunto l’inedito fenomeno della «ipersessualizzazione», cioè l’abitudine di ritrarre le star dello spettacolo con immagini ai limiti della pornografia. Questo tipo di rappresentazione riguarda solo il due per cento delle copertine di Rolling Stone dedicate agli uomini, ma ben il 61 per cento di quelle dedicate alle donne e pubblicate negli anni Duemila. 2 SETTEMBRE 2011

«Il problema» spiega Erin Hatton «non consiste tanto nell’offrire un’immagine sexy delle donne, quanto nel farle apparire come oggetti passivi, destinati al piacere. Questa rappresentazione, come hanno dimostrato innumerevoli ricerche, abbassa l’autostima delle ragazze e legittima, aumentandone la frequenza, le molestie, il disprezzo e persino la violenza maschile verso le donne. Inoltre moltiplica il senso di insoddisfazione verso il proprio corpo nei giovani di entrambi i sessi, e i disturbi alimentari che a ciò sono associati».

SOPRA, ALCUNE COPERTINE DELLA POPOLARE RIVISTA AMERICANA ROLLING STONE, NEGLI ANNI SESSANTA LA BIBBIA DELLA RIVOLUZIONE SESSUALE

i bambini, assicurano gli esperti. Fino a poco tempo fa però sembrava vero il contrario. Se nutrono troppo i figli, attentano alla loro salute. Mentre fino a ieri dovevano prendere per la gola i pargoletti, pena un deficit di accudimento. Non parliamo poi della disfida tra il latte materno e quello artificiale. Che ha quasi sempre i toni della crociata ideoloLATTE MATERNO, gica e non l’imparzialità LATTE ARTIFICIALE: UNA DISPUTA del dibattito scientifico. CHE RISCHIA Viene il sospetto che i DI ESSERE IDEOLOGICA mutevoli diktat di medici e pediatri assecondino spesso quella criminalizzazione strisciante delle donne microfisicamente diffusa nel costume italico. Ma perché il Paese del mammismo ce l’ha tanto con le neomamme? E mai con i papà, che pure risultano fra i meno collaborativi del mondo? Forse perché ha ancora nel cuore e nella mente la mistica della mamma all’italiana. Felicemente votata al sacrificio e alle rinunce. Roba da anni Cinquanta, quando si cantava Son tutte belle le mamme del mondo. Una retorica melensa e crudele. Eppure tanto resistente da condizionare ancora la vita di molte donne, strette fra casa e lavoro, cure familiari e realizzazione di sé. Amore e sensi di colpa. Una pressione insostenibile che le rende infelici e sole. Con il risultato che due su tre se potessero tornare indietro non farebbero più figli. Grazie a un’Italia che non perdona alle mamme di oggi di non somigliare a quel mito. 61

INTERNET LISTA DELLA SPESA

di ERNESTO ASSANTE

CARO AMICO, ORA TI SCATTO LA CARTOLINA E TE LA INVIO

andare cartoline è sempre stato un magnifico modo per comunicare

CORBIS

con gli amici e i parenti lontani durante un viaggio, una maniera sentimentale per ricordare e farsi ricordare, per spedire belle immagini di luoghi lontani. Oggi anche questa piacevole abitudine cambia con l’uso della rete e dei telefoni cellulari che stanno soppiantando le macchine fotografiche portatili. La novità si chiama IL SISTEMA POSTAGRAM Postagram ed è un softCONSENTE ware per tutte le macchiDI TRASFORMARE IN CARTOLINE ne portatili, sia quelle LE FOTO SCATTATE Apple sia quelle con il siCON IL CELLULARE stema Android, che consente di utilizzare le foto scattate con il proprio cellulare per realizzare delle vere e proprie cartoline che, attraverso il sistema collegato al web, vengono stampate e spedite a qualsiasi indirizzo nel mondo. Una idea semplice e geniale, che cambia il nostro rapporto con le cartoline. Prima di tutto perché siamo noi a crearle, a scegliere le immagini, a scattare le foto, rendendole quindi più «importanti», mettendoci anima e partecipazione. E poi perché non c’è più bisogno di andare a comprarle, metterci il francobollo e spedirle, tre azioni che invece adesso vengono ridotte a una, da compiere direttamente dal cellulare, dal tablet, dall’iPod. Postagram è solo uno dei molti servizi che, on line, ci consentono di fare molte altre cose con le foto scattate dalle nostre macchine portatili, un universo in espansione che può riservare molte altre sorprese in futuro. 62

STAINO DIVENTA ANALISTA: FAR FUNZIONARE LA COPPIA CURANDO CON IRONIA IL CELEBRE DISEGNATORE SI TRASFORMA IN MEDICO PER SANARE I DIFETTI DELLE FAMIGLIE ITALIANE. E INVENTA UNA TERAPIA VALIDA PER TUTTI. I SUOI PERSONAGGI, DEL RESTO, ERANO GIÀ ARCHETIPI di LUCA RAFFAELLI

a risata non li ha seppelliti neanche un po’. Preso coraggiosamente atto di questa storica verità, Sergio Staino propone con questo suo nuovo libro, una soluzione alternativa: che la risata, perlomeno, ci guarisca. La Stainoterapia dell’amore (Salani, pp. 150, euro

L numero

11) raccoglie i momenti più divertenti, imbarazzanti, rivelatori della storia di Bobo e Bibi, celebre coppia del fumetto italiano. Qualcuno potrebbe obiettare che da due personaggi di fantasia si possano ricavare poche certezze scientifiche. Ma come stanno davvero le cose lo spiega efficacemente Lella Costa nell’introduzione al volume: «Come faccio a scrivere di Bo-

verde

di CRISTINA MOCHI Sono le tonnellate di CO2 assorbite dalla vegetazione nella città di Leicester, il che equivale a 3,16 chili per metro quadrato urbano. Il risultato, ottenuto con immagini satellitari e analisi della vegetazione, è molto al di sopra del previsto. Ed è la prova, ha concluso la ricercatrice Zoe Davies dell’Università del Kent,che anche le città possono essere un valido strumento contro il riscaldamento globale. A patto che vengano, come Leicester, ben piantumate. Nel suo piccolo, anche l’Italia ha recepito il concetto, e ha approvato in commissione ambiente un progetto di legge che potrebbe essere esaminato alla riapertura del Parlamento. Prevede che per ogni bambino nato il Comune pianti un albero (potrebbero essere 520 mila in un anno), impegno già stabilito nel 1992 ma non rispettato, e incentiva la nascita di giardini e orti urbani. Un Comitato del verde pubblico sorveglierà che ciò avvenga.

213MILA

IL VENERDI DI REPUBBLICA

scienze

HI-TECH di JAIME D’ALESSANDRO jaime.d@gmail.com

AURICOLARI, L’ULTIMO MODELLO. SUONI PERFETTI MA NON TI ISOLI bo e Bibi senza rischiare di confonderli con Sergio e Bruna? Quando mi sono imbattuta nei due, come li chiamiamo: originali? Titolari? Prototipi? Archetipi? Insomma, in Sergio e Bruna, mi ricordo di avere pensato che lei era proprio bella uguale, ma che lui in realtà era molto, ma molto meglio. Di Bobo, voglio dire». Dunque, Bobo e Bibi sono la reincarnazione fumettistica di una coppia realmente esistente, così vera che i loro due figli, nel fumetto come nella vita, si chiamano Ilaria e Michele (nella finzione fermi all’adolescenza per motivi narrativi, mentre nella realtà sono ormai belli grandi, e proprio a Michele si deve il lavoro di revisione e di montaggio di questo volume). Allora: anche tutto quello che qui viene raccontato è storia vera e vissuta. E come un etologo paziente Staino negli anni si è messo ad analizzare all’interno della sua casa gli effetti di una lunga convivenza, con tutti i suoi elementi accessori quali la gelosia, il bisogno di libertà, gli scontri d’opinioni e di interessi, il desiderio di rimanere coerenti con i propri ideali (progressisti) pur dovendo fare i conti con la parte conservatrice di se stessi. Il risultato è sconvolgente. Viene fuori che è proprio la lente dell’umorismo l’ingrediente fondamentale per il benessere della coppia. Quella costruzione di un amore, quella vita di coppia che altri hanno ritratto con toni struggenti e apocalittici, secondo Staino si risolve evidenziando e sdrammatizzando i contrasti quotidiani. E che la terapia funzioni, lo dimostrano i fatti: Bobo e Bibi continuano a stare allegramente insieme. 2 SETTEMBRE 2011

uecento euro per un paio di auricolari. La proposta è della Bang & Olufsen, che

con i suoi EarSet 3i punta ai tanti possessori di iPhone, un iPad o un iPod di ultima generazione. Pesano 23 grammi, hanno il microfono integrato e sono stati progettati EARSET 3I come dei diffusori aperti. Nel senso che laBANG & OLUFSEN 200 EURO sciano filtrare dei rumori dall’esterno per WWW.BANG-OLUFSEN.IT non restare completamente isolati. Non è che siano semplicissimi da indossare, metterli e toglierli richiede un po’ di pratica, però in effetti suonano bene. Le voci sono splendide, così come la dinamica e la profondità dei bassi. Ma da qui a giustificare il prezzo astronomico ne passa. Consola, parzialmente, il fatto che attraverso i tasti posti sul microfono, oltre a 50/50 regolare il volume, si può sfogliare la libreSKULLCANDY ria di file musicali, rispondere, chiudere, 49 EURO EU.SKULLCANDY.COM rifiutare o mettere in attesa le chiamate. Tutt’altra musica con i 50/50 della Skullcandy, azienda americana di Park City, cittadina sciistica dello Utah. Tredici le diverse combinazioni di colori disponibili per questo modello, alcune delle quali parecchio vistose. Ma al di là dell’aspetto, pensato forse per chi pratica lo snowboard o chi vuol far sapere proprio a tutti di ascoltare rap, le 50/50 suonano egregiamente per quel che costano. Anzi: per quarantanove euro difficile trovare auricolari di questo livello dotati di microfono. Certo, la qualità complessiva (microfono incluso), non è ai livelli delle EarSet 3i. Poco male, vien da dire: si tratta di dispositivi che vengono portati in giro di continuo e spendere troppo non è mai una buona idea. La tecnologia

SMARTPHONE LOW COST Lo smartphone low cost. È uno dei primi e sicuramente non sarà l’ultimo. Il Cloud Touch della Inq usa come sistema operativo Android 2.2 di Google, ha uno schermo tattile da 3.5 pollici, fotocamera da 5 megapixel e un tasto dedicato per entrare su Facebook. Un buon apparecchio, economico, anche se non è il solo in questa fascia di prezzo. 299 euro (gratis con 3 Italia). inqmobile.com

Il videogioco

CORRO CONTRO I BOSS A caccia di criminali usando autovetture di vario genere. Il protagonista di questo nuovo Driver, che tanto deve a film come Bullit, dopo un incidente acquisisce la capacità di entrare nella mente di ogni automobilista di San Francisco. Potendo così dare la caccia a una organizzazione mafiosa. Il risultato finale è un gioco relativamente vario, anche se fatto solo di inseguimenti e prove di abilità al volante.

scienze

NATURA di ROSSELLA SLEITER

LA CALENDULA DAL FIORE LIEVE, AMICA CHE CHIEDE COMPAGNIA SCATOLETTE PER CANI E GATTI, È ARRIVATA LA STANGATA Anche per mantenere il cane e il gatto di casa gli italiani hanno dovuto fare i conti con i rincari dell’ultimo anno. «Gli aumenti maggiori» spiega Carlo Pileri, presidente dell’Associazione di tutela dei consumatori Adoc «si sono registrati per le scatolette (+10 per cento per quelle dei felini, +12,5 per quelle dei cani). E se il costo per la toeletta è invece rimasto stabile, sono in rialzo quelli degli antiparassitari (+8) e delle visite mediche (+3,3). La spesa è aumentata in media del 62 per cento dall'introduzione dell'euro, circa il 6 per cento ogni anno». Nel 2010 per sfamare i propri pets gli italiani hanno speso parecchio: oltre 1.536 milioni di euro, 691 per la pappa dei cani e 845 per il cibo per gatti (dati Assalco). Ma quanti sono gli animali che popolano le case degli italiani? Secondo l’ultimo censimento, i cani sono sette milioni e i gatti 7,4 milioni; possiamo contare, poi, su un esercito di 30 milioni di pesci, 15 milioni di pennuti, due milioni di conigli, un milione di tartarughe e oltre due milioni tra roditori, serpenti e altri animali esotici.

ei giardini alla moda, dove abbondano gli ulivi più che gli alberi da frutto, dove è tanta

la lavanda e in primo piano torna l’orto, arricchito da rose e peonie, la calendula non c’è. Facile, generosa, apprezzata per tante virtù come pianta officinale, usata persino nelle insalate, non è nell’elenco delle fondamentali. Per ammirarla nella sua semplice bellezza bisogna trovarsi in qualche villaggio appenninico o in qualche paesino di montagna, perché forse lì c’è ancora c’è qualcuno che fa giardinaggio all’antica. Niente bordure fiorite, ma aiuole vere e proprie dedicate ai fiori, piccole, perché il lavoro è comunque tanto, chiuse da rami tagliati e intrecciati in modo irregolare, quasi fosse un canestro dal bordo alto – circa un metro – poggiato al suolo. Lì troverete le calendule in fila o in tondo, tutte insieme, ordinate, fitte abbastanza perché le foglie di ogni pianta si tocchino, ma non si sovrappongano, con il loro fiore ben disegnato, arancione, i petali in cerchio doppio e fitto, il centro più scuro circondato di giallo. Una macchia di colore, una striscia di sole che rallegra l’occhio, soprattutto se non è l’unica. Altri fiori le fanno compagnia, a seconda della stagione, dalle rose alle dalie, dalle campanule ai garofani, dagli allium alle zinnie, dalle aquilegie alle salvie. Tutti in altrettante file ordinate, quasi si avesse un canovaccio preparato per il più semplice dei ricami, il punto a croce. Di stagione in stagione, queste piante da taglio cambiano, si alternano fino a lasciare nudo il terreno (salvo le rose che non abbandonano mai il campo) nei mesi invernali, quando non si deve avere paura dell’assenza dei fiori, ma, al contrario, apprezzare il colore della terra, aspettando il momento giusto per lavorarla, pronta per un nuovo ciclo. I più bravi ricominceranno a seminare, i più pigri sceglieranno le giovani piantine dai vivaisti che ancora hanno la voglia di occuparsi di piante povere per definizione.

Se col partner litigate spesso, non illudetevi che la situazione migliori invecchiando insieme: secondo uno studio della Ohio State University pubblicato sul Journal of Family Issues il livello di litigiosità resta identico nell'arco di tutto il rapporto. Stesso discorso per le coppie che vanno d'accordo, che continueranno a non litigare. Il ricercatore Nuovi matrimoni Claire Kamp Dus è giunto a queste conclusioni al termine di un'indagine condotta nell’arco di vent’anni, durante i quali ha intervistato a più riprese mille coppie sposate, domandando loro quanto spesso litigassero. In base alle risposte, i rapporti sono stato suddivisi in alto, medio o basso livello di conflittualità, identificando quattro tipologie generali: imprevedibile, assecondante, ostile e sfuggente. Il 54% delle coppie intervistate è rientrato nella seconda, che identifica relazioni con un basso livello di conflittualità sin dagli inizi. (sara ficocelli)

BASSA CONFLITTUALITÀ? SONO DECISIVI GLI INIZI

2 SETTEMBRE 2011

CORBIS

di VALERIA ALOISIO

CORBIS

an mali

FANTA...

QUANDO STANLEY KUBRICK CHIESE AI CERVELLONI: «MA NOI, NON SIAMO SOLI?» PREPARANDO 2001: ODISSEA NELLO SPAZIO, IL GRANDE REGISTA ERA PREOCCUPATO: LA GENTE AVREBBE CAPITO LA SERIETÀ DELL’ARGOMENTO? COSÌ PENSÒ DI INTERVISTARE I PIÙ GRANDI ESPERTI DELL’EPOCA PER UNA «PREFAZIONE» AL FILM. CHE POI ABOLÌ. I TESTI ORA SONO UN LIBRO

di PIERO MELATI

IL VENERDI DI REPUBBLICA

scienze

GRANDI INTERROGATIVI

1: LO SCIENZIATO RUSSO ALEXANDR OPARIN. 2: L’ANTROPOLOGA MARGARET MEAD. 3: LO SCRITTORE ISAAC ASIMOV. TRE DEGLI INTERVISTATI DA STANLEY KUBRICK (SOTTO, A DESTRA) IN OCCASIONE DEL SUO FILM 2OO1: ODISSEA NELLO SPAZIO 1

SCIENZA hiamatemi Ismaele, uno dei più famosi incipit della storia della letteratura, non era il vero incipit di Moby Dick. O meglio: nell’edizione americana l’incipit veniva preceduto da un lungo prologo, nel quale Melville raccolse tutto quel che c’era da sapere sulle balene. Nel 1965 Stanley Kubrick copiò l’idea. Stava preparando 2001: Odissea nello spazio, e siccome non era sicuro dell’accoglienza presso il pubblico, aveva pensato di farlo precedere da ventuno interviste a illustri scienziati, che disquisivano di alieni, intelligenza artificiale, vita fuori dalla Terra. Poi, per fortuna, cambiò idea. Le pizze con le interviste, però, andarono perdute. Rimasero le trascrizioni. E si rivelarono un colpo di genio. Kubrick era riuscito a stilare una Bibbia del sapere mondiale alla metà dei Sessanta. Un Talmud di profezie sul nostro presente. Un Corano per il futuro.

C 2 SETTEMBRE 2011

scienze

Le interviste furono raccolte dall’assistente del regista, Roger Caras. Ma le domande furono scritte da Kubrick. Quarant’anni dopo, Anthony Frewin, per venticinque anni assistente del padre di Arancia meccanica e Shining, le ha riordinate e divulgate. E oggi la casa editrice Isbn le ripropone in Italia (titolo: Interviste extraterrestri) con prefazione di Arthur Clarke, il genio della fantascienza che aveva ispirato l’Odissea spaziale kubrickiana. Il film uscì nel 1966. Tre anni prima era stato assassinato Kennedy e quell’anno venne ucciso Malcolm X. Questa era l’America: Warhol dipingeva la zuppa Campbell e intanto andava in orbita Early Bird, primo satellite non militare del mondo. Sulla Luna l’uomo sarebbe sbarcato solo nel 1969, l’anno di Woodstock. Ma intanto il lancio di Early Bird attenuò la paura che nel 1957 era seguita alla messa in orbita dello Sputnik da parte dell’Urss. Ha ricordato Stephen King: «Stavo vedendo un film, La terra contro i dischi volanti, quando la proiezione venne interrotta per dare l’annuncio del primato russo nello spazio. Fu uno shock». Anche Kubrick era preoccupato. Ma di tutt’altro. Prima di lui solo Fritz Lang aveva tentato (con Metropolis nel 1927) di fare fantascienza seria. Anche dopo, c’erano state solo pellicole come Ultimatum alla Terra o La guerra dei mondi. Poco più di sani divertimenti. E invece il regista voleva intercettare uno spirito che soffiava dentro il suo tempo. Per la prima volta le scoperte della scienza erano diventate popolari come la Coca-Cola. Erano argomenti di massa gli effetti della rivoluzione copernicana del XVI secolo, l’idea di Giordano Bruno che vi potessero essere altri mondi abitati, le provocazioni di Keplero su presunti occupanti della Luna, le intuizioni dei filosofi greci quattro secoli prima di Cristo. Il genio del cinema avvertiva nell’aria aspettative simili a quelle del fatidico 1492, quando Colombo scoprì le Americhe. Ma aspettative che, per quanto tessute dall’utopia di incontrare razze aliene, poggiavano comunque sulle solide basi della teoria darwiniana dell’evoluzione della specie (1859) o della spettroscopia

NASA / BALL AEROSPACE

GRANDI INTERROGATIVI

(gli elementi base della materia e della vita sono simili in tutto l’universo). Oggi la navicella Voyager (partita nel 1977 con 27 brani musicali e 115 immagini della civiltà terrestre) ha superato il sistema solare. Oggi la Nasa (febbraio scorso) ha divulgato i dati della missione Kepler (500 milioni di pianeti potrebbero ospitare vite aliene sui 50 miliardi di pianeti della Via Lattea; e ancora, su 1235 potenziali sistemi extrasolari, 54 si trovano in quella che viene definita «zona abitabile»). Ma quando Kubrick commissionò le sue interviste si era ancora inchiodati al paradosso di Enrico Fermi, pronunciato nel 1950 a Los Alamos: «Se gli extraterrestri esistono, dove sono?». Il regista lo rovesciò in un altro paradosso: «Abbiamo ricevuto visite nel lontano passato e ne riceveremo altre nel lontano futuro. Ma per ora sono tutti in vacanza». Non si prendeva troppo sul serio, Stanley Kubrick. Così quando, il 17 maggio del 1964, insieme ad Arthur Clarke, credette di vedere un ufo con un telescopio Questar 3.5 dalla terrazza del 145 East sull’84° di New York, dovette denunciare la circostanza all’Us Air Force Technical Information IL VENERDI DI REPUBBLICA

IL SATELLITE ARTIFICIALE KEPLER, UNA SONDA LANCIATA NEL MARZO DEL 2009 ALLA RICERCA DI PIANETI ABITABILI. A FIANCO, GLI SPECCHI A NIDO D’APE DEL TELESCOPIO SPAZIALE DI KEPLER (SOPRA) E LA SIMULAZIONE PER IMMAGINE DI UN CANYON SPAZIALE

(allora si usava così) ma alla fine restò convinto che si fosse trattato di un passaggio del satellite Echo. Avvistamenti? Ben altro interessava Kubrick. Per esempio, nell’intervista a Isaac Asimov, biochimico prima che padre della fantascienza, l’esistenza dell’ATP, l’adenosina trifosfato, il composto chiave di tutte le forme viventi. Oppure la profezia sull’avvento di link e motori di ricerca. Dice Asimov: «Proprio oggi ho visto il mio primo testo scientifico in cui una serie di concetti e parole chiave sono stati utilizzati come luoghi sotto cui archiviare lo scritto in un sistema di memorizzazione computerizzata». Lo interessava la solidità. Cinque dei ventuno intervistati a metà anni Sessanta hanno rivisto i testi nel 2003. Nessuno di loro ha corretto o smentito nulla. Il fisico di Los Alamos Jememy Bernstein, per esempio, conferma la lezione della biologia: la distinzione tra materia vivente e no è del tutto arbitraria. Frank Drake, pioniere della radioastronomia, spiega la panspermia, teoria che voleva la vita piovuta sulla Terra dallo spazio profondo. Frederick Durant dirà, nel 2003, che i dati della sonda WMAP hanno perfezionato 2 SETTEMBRE 2011

le statistiche di cui aveva parlato sull’età dell’universo (13,7 miliardi di anni). «Ora si calcola che il 4% della massa dell’universo sia composta da materia, il 23 da materia scura e il 73 da energia scura». Dove ci porterà tutto questo? «Neppure Colombo sapeva a cosa andava incontro» afferma il fisico Freeman Dyson. Lo scenario che l’umanità aveva scoperto era maestoso. Lo sintetizza Sir Bernard Lovell: la luce della stella più vicina simile al Sole viaggia a 300 mila chilometri al secondo e ci mette quattro anni e mezzo per raggiungerci. A quella ve-

IL SATELLITE ARTIFICIALE SPUTNIK LANCIATO DALL’UNIONE SOVIETICA NEL 1957, BRUCIANDO SUL TEMPO GLI STATI UNITI. PER GLI AMERICANI SI TRATTÒ DI UNO SHOCK: SEMBRÒ CHE I SOVIETICI POTESSERO VINCERE COSÌ LA CORSA NELLO SPAZIO

locità, dalla Terra raggiungeremmo la Luna in un secondo, ma dovremmo viaggiare quattro anni e mezzo per raggiungere quella stella. Centomila anni, trentamila milioni di soli, e saremmo ancora in una pozzanghera. Quali certezze offre l’infinito? Da Mosca ne indica una Aleksander Oparin, teorico del brodo primordiale: «La vita è un fenomeno inevitabile dell’evoluzione universale». E l’antropologa Margaret Mead: «Gli argomenti di H.G. Wells sono diventati oggetto di studi seri... l’informatica, la cibernetica, saranno un cambiamento maggiore della Rivoluzione industriale». Mondi nuovi e antichi si intrecciano. Marvin Minsky, pioniere della robotica: «Non c’è limite all’intelligenza delle macchine». E Gerald Hawkins: «Stonehenge era un computer». E gli alieni? Verranno? Il gesuita Francis J. Heyden: «L’unica cosa che spero, se incontreremo qualcosa di diverso dall’uomo proveniente dallo spazio cosmico, anche se non intelligente... Spero solo che non sia affamato». E il rabbino Norman Lamm: «Ma lei crede davvero che ci sia vita intelligente sulla Terra?». PIERO MELATI

scienze INGEGNI ANIMALI

IN FONDO AL MARE C’È UNA SORPRESA: UN PESCE USA LE PIETRE

COME FOSSERO UNA CLAVA di GIULIANO ALUFFI

agari gli ominidi primitivi così evoluti da brandire un osso a mo’ di clava si erano concessi un tuffo nell’oceano. Scoprendo che i pesci, quando ci si mettono, sembrano in grado di «usare» strumenti. Una capacità che finora era stata riconosciuta a pochi mammiferi (gli scimpanzé, le scimmie cappuccine, le lontre) e a uccelli dal cervello molto sviluppato (i corvi). Lo testimonia una sequenza di fotografie scattate dal subacqueo Scott Gardner presso la Grande barriera corallina australiana: un Choerodon schoenleinii, pesce della famiglia dei labridi, tiene in bocca una conchiglia e la sbatte ripetutamente contro una roccia (usata a mo’ di incudine), per frantumarla e mangiare il mollusco all’interno. « I pesci hanno un cervello sufficientemente evoluto da consentire, almeno ad alcune specie, l’uso di strumenti. Questa ne è la seconda prova, dopo lo studio pubblicato nel 2010 da Lukasz Pasko sui Thalassoma hardwicke, labridi che, in cattività, si sono mostrati in grado di spezzare su un sasso bocconi di cibo troppo grossi per essere ingeriti interi» commenta l’etologa Zhanna Reznikova dell’Università di Novosibirsk. Se nella definizione di strumento, poi, facciamo rientrare i getti d’acqua, il mondo ittico ci offre anche altri sorprendenti esempi di destrezza, dalle razze Potamotrygon castexi, che nel 2009 sono state osservate da Michael Kuba della Hebrew University of Jerusalem emettere schizzi per recuperare cibo da una provetta, al pesce arciere della famiglia Toxotidae.

VIAGGI CIBO BENESSERE DESIGN MODA

SE LO SVAGO È A TEMPO DETERMINATO TEMPORARY STORE, RISTORANTI POP UP, ALBERGHI SETTIMANALI, CAPPELLE MATRIMONIALI STAGIONALI. IN UN VOLUME, LE PIÙ BELLE OPERE D’ARCHITETTURA CON LA DATA DI SCADENZA MOLTO RAVVICINATA di MICOL PASSARIELLO

na settimana, un mese, una stagione. Spuntano all’improvviso tra le mura di locali in disuso, fabbriche vuote o teatri chiusi. Li chiamano temporary, pop up, vacant. Sono le tante attività commerciali che, in una società dai tempi dettati dal web (e penalizzata dalla crisi), si sono reinventate

U SOPRA, LA COPERTINA DI TEMPORARY ARCHITECTURE NOW! (TASCHEN). IN ALTO, POLE DANCE DI SOLID OBJECTIVES E IDENBURG LIU A NEW YORK NEL 2010

2 SETTEMBRE 2011

scegliendo soluzioni precarie. E innovative. La formula è stata inventata qualche anno fa con i temporary store, negozi che aprono per un periodo limitato di tempo, e ha trovato oggi un fortunato seguito con ristoranti, hotel, caffè o persino chiese. Sono nati così i guerrilla restaurant nei salotti di casa, in giardini e terrazze. Pochi coperti, niente insegne, ma il tutto esaurito attraverso il tam tam sui social network. Offrono un menù 73

dolce vita

continua dalla pagina precedente

fisso a un prezzo contenuto. A Los Angeles il giovane chef Ludo Lefebvre riempie le cronache con il suo progetto Ludo Bites, un ristorante nomade, che apre ogni stagione in un posto nuovo e si muove come fosse in tournée, da seguire via web. Ad Hoc, il bistrò a menù fisso dello stellato chef americano Thomas Keller doveva restare aperto un solo inverno, invece non chiuderà, a grande richiesta dei fan. I locali a tempo sorgono ovunque, persino sul tetto di un museo. È stato così al Palais de Tokyo di Parigi, sul cui roof ha aperto prima l’Everland Hotel, il minuscolo albergo mono-camera durato qualche mese, e poi l’Art Home, strepitoso locale in vetro con vista sulla Torre Eiffel. Ideato dall’artista Laurent Grasso e dal direttore culinario Gilles Stassart, il ristorante è tra le opere citate dal nuovo volume della Taschen Temporary Architecture Now! (pp. 416, euro 29,99) che mostra un’ampia galleria di strutture in movimento, risultato delle intuizioni di architetti e designer di mezzo mondo. Cosa hanno in comune? Che durano poco. Giusto il tempo di un espresso: magari nel bar à-porter Illy Push Button House, che ha girato l’Italia con la sua struttura dinamica che si schiude come un fiore. Nel libro, si trovano esempi di ogni tipo, dalle geniali soluzioni di maestri come Zaha Hadid e Rem Koolhaas al servizio di negozi e padiglioni artistici, fino alla casa pop up: la Red+Housing dello studio Obra Architects: piccola negli spazi, ma soprattutto nei costi, pensata per le vacanze e per le emergenze umanitarie. E se oggi pensare a un matrimonio è un lusso a New York (stagionalmente) apre una Wedding Chapel, una micro-cappella da decorare a proprio piacimento, che con 500 dollari offre il pacchetto completo, musica e foto incluse. L’unico problema? Beccare il momento giusto. 74

PER SPENDERE MENO C’È CHI CHIEDE UNA (SECONDA) MANO SONO 3.347, E IN CRESCITA, I NEGOZI DELL’USATO IN ITALIA. LA MAGGIORANZA VENDE MOBILI VECCHI, MA SONO TANTI ANCHE QUELLI DI VESTITI E DI LIBRI di GIUSEPPE ORTOLANO

abito nuovo per la prossima festa? Si compra usato. Così la pensa quella parte di italiani che, colpiti dalla crisi economica o con una spiccata vocazione al riciclo, acquista dai rigattieri capi d'abbigliamento per adulti, ragazzi e per lo sport. Un vero boom di «seconda mano». Una ricerca della Camera di Commercio di Milano rileva infatti che il numero dei negozi di vestiti usati è cresciuto in un anno del 5,6 per cento. Sono 860, oggi, i negozi d’abbigliamento riciclato presenti su tutta la penisola. Qualche esempio? Sono 140 in Lombardia, un centinaio rispettivamente in Piemonte, Lazio e Toscana, 90 in Campania. In Sicilia, poi, la passione per l’abito usato ha fatto crescere il numero delle attività commerciali di un buon 28,6 per cento. Ma è tutto il mercato del riuso, non solo quello dei vestiti, a registrare una crescente popolarità tra i consumatori italiani, VESTITI che effettuano poco più del dieci per cento dei loro acquisti dai nuovi rigattieri, diventati nel primo trimestre di quest'anno 3.347. Botteghe dove si vendono mobili, libri, elettrodomestici, attrezzature sportive, fumetti e riviste, giocattoli, telefonini, computer, quadri, complementi di arredamento. Una «Ebay» delle origini che non necessita di collegamenti telematici e dà la possibilità di toccare con mano la merce. E non ha bisogno di spese di spedizione. La passione per l'usato è oramai diffusa da Nord a Sud dello stivale con punte in Lombardia (496 imprese attive, il 14,8 per cento sul totale nazionale) seguita dal Lazio (461 imprese, 13,8 per cento), Toscana (406), Piemonte (315) e Campania (309). Oltre la metà dei negozi di usato (il 57 per cento) vende mobili vecchi e antichi (in qualche caso si possono trovare, se si ha l’occhio allenato, anche pezzi d’antiquariato), elettrodomestici o complementi di arredamento. Poco più di un quarto (25,5 per cento del totale, 853 imprese) si occupa invece di vestiti e altri capi d'abbigliamento. L’altro settore merceologico dove l’usato è più diffuso è quello dei libri, non solo scolastici (7,4 per cento). L'Italia conta ben 247 librerie dedicate ai volumi di seconda mano, particolarmente affollate all’inizio delle scuole ma oramai attive tutto l’anno anche grazie alla passione per gli albi di fumetti. La regione più attenta ai libri è l’Emilia Romana (12,6 per cento del totale nazionale), seguita da Molise (12,5 per cento), Sardegna (11,1) MODERNARIATO e Piemonte (10,2).

L’

25,5%

57%

IL VENERDI DI REPUBBLICA

Eros & cibo

IL PIACERE DELLA CARNE? SÌ, MA NON A TAVOLA Vegetariani e vegani lo fanno meglio. O, almeno, così sembrerebbe. Visto il dilagare negli Usa e in Francia, come racconta il settimanale Les Inrockuptibles, della tendenza «vegesessuale», dove tutto ciò che è bio ha conquistato moltissimo spazio, e la moda non poteva ovviamente risparmiare il sesso. Dai sexy shop «100 per cento cruelty free» (con sex toys in materiali ecocompatibili e con prodotti non testati su animali) al sito porno partecipativo per vegani, vegporn.com (con tripudio di vegetali, dai cetrioli agli zucchini, e corpi non siliconati). Insomma, come dice Pamela Anderson, testimonial delle campagne animaliste di Peta, «Vegan è (più) sexy». (massimiliano panarari)

In visione

QUELLA «MAGNIFICA OSSESSIONE» CHE LEGA CINEMA E OCCHIALI

ARTICOLI VARI

LIBRI

7,4%

10,1%

v aweb PER ANDARE ALLA REGATA SPACCANDO IL MINUTO ASSISTERE A UNA DELLE REGATE PIÙ IMPORTANTI DEL MONDO, SENZA TIRARE FUORI UN EURO. A PAGARE È IWC. SUL SITO DELL’AZIENDA SVIZZERA DI OROLOGI (IWC.COM) SI ACCEDE INFATTI ALLA PAGINA DEDICATA ALLA VOLVO OCEAN RACE E SI PUÒ PARTECIPARE AL CONCORSO PER VINCERE UN VIAGGIO A UNA DELLE TAPPE DELLA COMPETIZIONE DI CUI IWC È TIMEKEEPER UFFICIALE E SPONSOR DI UNA DELLE IMBARCAZIONI IN GARA. PER TENTARE DI GUADAGNARSI UN POSTO IN PRIMA FILA C’È TEMPO FINO AL 30 SETTEMBRE, LA PARTENZA DELLA VOLVO OCEAN RACE È FISSATA PER IL 29 OTTOBRE AD ALICANTE, IN SPAGNA. (FABRIZIO LATINI)

2 SETTEMBRE 2011

Un’attenzione al dettaglio che è quasi un’ossessione. Come nel cinema. Perché c’è una sottile linea rossa che lega l’industria dei film, con i suoi costumi, le maestose scenografie, le prove di recitazione delle star, e un semplice paio di occhiali. È l’artigianato: il lavoro nascosto in un piccolo accessorio è lo stesso riposto dietro le quinte di un kolossal di Hollywood. A celebrare questa unione è la mostra Persol Magnificent Obsessions: 30 storie di abilità artigiana nei film, curata da Michael Connor (nella foto, Steve McQueen con un paio di Persol). L’esposizione, che arriva al Cantiere Vannucci di Milano il 22 settembre (fino al 26) in occasione della Settimana della Moda, celebra le storie di «ossessione» artigianale che si celano in alcune delle scene entrate nella storia del cinema. Dieci i film selezionati per raccontare, tra vestiti e accessori, clip, poster e foto, storie di passione e attenzione ai dettagli: dai costumi del premio Oscar Melina

Canonero per la Marie Antoinette di Sofia Coppola fino ai casting per La Dolce Vita di quel perfezionista di Federico Fellini. (m.p.)

dolce vita

CASTAGNA ZERO GLUTINE

ORIGANO ANTINFIAMMATORIO

QUANDO LA SALUTE VIEN MANGIANDO IL POTERE DEPURATIVO DELL’UVA. LA FARINA SENZA GLUTINE DELLA CASTAGNA. LA VITAMINA C DELL’ORTICA. L’AZIONE ANTI COLESTEROLO DELL’AGLIO. IN UN LIBRO TUTTI GLI ALIMENTI CHE COMBATTONO FASTIDI E MALATTIE di ISA GRASSANO

on sarà roba da vampiri eppure l’aglio, conosciuto fin dalla preistoria, è un vero toccasana per l’organismo. E per goderne i benefici basta usarlo ogni giorno in cucina. Il bulbo, infatti, aiuta ad abbassare trigliceridi e colesterolo, cause prime di malattie vascolari e cardiache. Ma l’aglio è in buona compagnia. Sono tanti, infatti, gli alimenti che, se utilizzati in una corretta preparazione, sono importanti per la cura del corpo aiutando a prevenire alcune patologie. Per imparare a riconoscere «gli alleati in tavola» arrivano ora i

suggerimenti raccolti nel libro 101 buoni alimenti che si prendono cura di noi (Newton Compton, pp. 180, euro 9,90) del giornalista ed enologo Pier Francesco Lisi. Si scopre così che la pera, ricca di fibre solubili, è un regolatore intestinale. E che l’uva avrebbe pienamente il diritto di aspirare al titolo di alimento-farmaco grazie alle sue molteplici proprietà. «L’uva» dice Lisi «è molto depurativa ed è ideale per disintossicarsi dopo le vacanze. Va consumata con la buccia, soprattutto quella nera. Da assaggiare anche quella da vino, più succosa». Un consiglio per l’autunno? «Fare la cura dell’uva, alimentandosi per due tre giorni di grappoli e poco altro».

bottiglia di PAOLA MURA

COM’È SOAVE IL VINO DEL CAVALIERE SOAVE LEPIA 2010 TENUTA SANTA MARIA ALLA PIEVE COLOGNOLA AI COLLI (VERONA)

UVA AZIONE DEPURATIVA

AGLIO ANTICOLESTEROLO

PERA REGOLA L’INTESTINO

Anche la castagna rientra tra i cibi che hanno qualità benefiche. È ricca di amido e povera di grassi e, soprattutto, non contiene glutine. È ideale per i celiaci, che con la sua farina possono preparare anche ottimi dolci. Lisi per ogni prodotto dà consigli per l’acquisto (meglio servirsi direttamente dalle aziende agricole o nei mercati contadini scegliendo solo prodotti biologici) e per la conservazione. Il libro è arricchito di aneddoti e curiosità.

Tenuta Santa Maria alla Pieve è il nome dell’azienda agricola. In caratteri molto più piccoli, a fondo etichetta, c’è anche il nome del proprietario: Gaetano Bertani & figli. Sarà «quel» Bertani? Sì. Proprio il cavalier Gaetano, tra le personalità più importanti dei vini di Verona, Amarone in testa. In un’ipotetica degustazione verticale (a ritroso negli anni), le sue bottiglie sarebbero indispensabili per capire il percorso dell’enologia veronese. Ma questa è una storia nuova, pur collegata con la cantina madre, fondata nel 1857. Gaetano e i figli Giovanni e Guglielmo nel 1988 valorizzano una loro tenuta in Val d’Illasi. Analisi del terreno, consulto con vivaisti francesi, impianti ad alta densità (9.500 ceppi per ettaro). In vigna il rigore Bertani. In bottiglia (mano enologica di Matteo Bernabei) la classe della storica cantina. Dall’Amarone a questo Soave Lepia, bianco di piacevolezza immediata. Da uve Garganega, ha profumi schietti e freschi (di frutta e verde dell’orto) e gusto limpido, con bella spina dorsale. A Verona da Carducci, a Bassano del Grappa (Vicenza) da Baggio sui 9-10 euro. IL VENERDI DI REPUBBLICA

MANGIA E BEVI SOTTO, LA COPERTINA DI 101 BUONI ALIMENTI CHE SI PRENDONO CURA DI NOI (NEWTON COMPTON) DI PIER FRANCESCO LISI

di GIANNI MURA

LO ZERRO, UN PESCE POVERO, CHE HA I NUMERI IN CUCINA

R Un esempio? Jacques Mayol, più volte primatista mondiale di immersione in apnea, mangiava ogni giorno qualche spicchio d’aglio crudo per migliorare la sua resistenza in assenza d’ossigeno, un’abitudine appresa dai pescatori filippini. Lo zenzero, invece, è un ottimo digestivo ed è utile a combattere le nausee, tra cui quelle della gravidanza o il mal d’auto. Inoltre, un infuso fatto con due o tre fette di questa spezia esotica fresca, dolcificato con il miele, è un valido rimedio da prendere agli inizi di un raffreddore. A fare da barriera contro i mali di stagione, si sa, ci vuole la vitamina C. Che, però, non è solo contenuta nelle arance. Per farne il pieno si può ricorrere anche all’ortica. La pianta, una volta lessata, perde il suo potere urticante ed è ottima per preparare frittate, zuppe e risotti. In un etto d’ortica si ha la dose di vitamine pari a quella di tre arance. L’origano, invece non è buono solo per la salute. Grazie al betacariofillene, una sostanza con una potente azione antinfiammatoria, può aiutare a prevenire l’arteriosclerosi, ma può essere utilizzato anche come repellente naturale contro le formiche. E, al contrario degli spray anti insetti, lascia un ottimo profumo di campi di montagna. Così, rientrando in casa, sembrerà quasi di essere ancora in vacanza. 2 SETTEMBRE 2011

istorazione a chilometri «zerro». È un gioco di parole ma anche la possibilità di parlare di un pesce povero (spesso i pescatori lo ributtano in mare) ma buono. Che qui chiamano pupillo. Povero ma ricco di nomi:

in Liguria è detto gavaron, pignuetu, partigian e baviè, in Veneto garizo, asinello e ghiro, in Abruzzo spireule, nelle Marche midula, in Campania rotunno, ciero e mammarella, in Calabria spezzarizza, in Sicilia omidurro, asineddu, mammaluccu e macaruneddu, in Sardegna gerrettu e ciuccarra. A noi sono simpatici i locali che tengono in considerazione queste varietà ittiche, di fare la voce grossa (e il conto pure) con astici e branzini son capaci tutti. Rizieri è, poi, aperto tutti i giorni dell’anno, quindi non campa solo sul periodo turistico. Il locale nasce nel primo dopoguerra, come osteria. Lo apre Rizieri Siciliano, poi tocca al figlio Francesco. Adesso è il turno del nipote, lui pure Rizieri di nome. È anche albergo. La struttura, che non ha molto di seducente se non la vicinanza col mare, è stata rinnovata nel 1996. I fornelli sono occupati da donne del luogo, capitanate da Doriana. Secondo Rizieri, il vero biglietto da visita di un ristorante sono i primi piatti. «Per i secondi non c’è nessun merito, basta avere il pesce fresco, la brace o una padella». Non sempre funziona così, nel mondo. Da Rizieri, legatissimo alla tradizione, consigliamo i ricci di mare e gli antipasti a base di verdure (melanzane, peperoni). Tra i primi, i tubetti con fagioli e cozze (arrivano da vicino, da Sant’Isidoro) o cernia, o pescatrice, gli spaghetti alle cozze, la purea di fave e cicoria, il brodetto (anche piatto unico, in cui inRIZIERI LUNGOMARE COLOMBO 16, tingere le «frise»), la frittura MARINA DI LEUCA (LECCE) di alici, argentini e zerri, il INFO TEL. 0833-758007 pesce (scorfano, sampietro, CHIUSO MAI pescatrice, spada) secondo FERIE NON NE FA mercato (locale o di GagliaCARTE DI CREDITO TUTTE COSTO DI UN PASTO-TIPO no). A noi è toccato un dotto (VINO ESCLUSO) EURO 25 (piccola cernia dorata) di grande resa. Dolci di produzione esterna, non memorabili. Carta dei vini incentrata sul Salento. Servizio altalenante (qualche sorriso in più non guasterebbe).

il libro I FORNELLI? SEMPRE PIÙ VERDI

MOLTE COSE SI POSSONO DIRE DELLA CUCINA VEGETARIANA, TRANNE UNA: CHE NON SAPPIA DI NULLA. È UNA CLAMOROSA BUGIA. PER IL RESTO, SI PUÒ ESSERE VEGANI, VEGETARIANI OPPURE DI TUTTO UN PO’, PERCHÉ NON È SOLO UNA SCELTA DI GUSTO. JANE PRICE NEL SUO IL VEGETARIANO GOURMET (EDIZIONI GUIDO TOMMASI, PP. 256, EURO 25) HA RACCOLTO NUMEROSE RICETTE INTERESSANTI, ALCUNE MOLTO NOTE IN ITALIA (GNOCCHI DI ZUCCA AL BURRO E SALVIA, PENNE CON LA RUCOLA, PER ESEMPIO). ALTRE ARRIVANO DA PIÙ LONTANO: ASIA, AFRICA DEL NORD, AMERICA DEL SUD. CI SEMBRANO MOLTO ADATTE ALLA STAGIONE E CAPACI DI VARIARE LA SOLITA MUSICA. AVOCADO CON LIME E PEPERONCINO: CHE NE DITE?

dolce vita

SOTTO, PASTA CON LE ALICI E PANE GRATTATO. A DESTRA, UN MOMENTO DELLA SCORSA EDIZIONE DI PANE NOSTRUM. QUEST’ANNO LA MANIFESTAZIONE DI SENIGALLIA (ANCONA) SI SVOLGERÀ DAL 15 AL 18 SETTEMBRE

di EMILIANO CORARETTI

IL PANE FA IL DURO? ECCO TUTTI I SEGRETI PER RENDERLO PIÙ BUONO

n cucina tutto si crea e niente si butta. Neanche il pane raffermo, quello troppo duro per i denti e con un aspetto davvero poco invitante. Affidandosi alle ricette della tradizione contadina, Leonardo Bacchiocchi, chef e titolare del ristorante La Muta di Senigallia (Ancona), lo usa cucinando il piccioCOME RIPIENO NEL PICCIONE, FRITTO E GRATTUGIATO SULLA PASTA ne ripieno, oppure lo grattugia sui passatelli in brodo, ALLE ALICI O, CON LE MELE, SERVITO COME DOLCE. DA SENIGALLIA insieme con noce moscata e scorza di limone. «UtilizPARTE LA SFIDA PER NON BUTTARE PAGNOTTE E ROSETTE RAFFERME zare il pane raffermo» dice il cuoco «significa tornare ai sapori tradizionali, attualizzandoli. Come? Prima di tutto togliendogli un po’ di grasso e rendendoli più affini ai gusti di ogoffriranno infatti menù incentrati sul (ri)uso del pane raffermo. Oltre a gi, meno aggressivi di quelli di cinquant’anni fa». Non solo panzanella Bacchiocchi, ci sarà anche Aldo Sposari con il suo ristorante Ostebigio, o verdure gratinate, quindi. dove il figlio Manuele porterà in tavola spaghetti con alici («da cucinare» Per capire (e assaggiare) quanto spiega Bacchiocchi, bisogna andare spiega «cospargendoli con pane raffermo grattugiato e fritto»), e dove a Pane Nostrum, che dal 15 al 18 settembre nel centro storico di Senisi scoprirà che, seguendo una vecchia ricetta comasca, il pane indurito gallia, propone un viaggio alla scoperta dei pani nel mondo. Tra chef plupuò diventare un’ottima torta dolce: «Basta ammollarlo con il latte tiepiripremiati (Moreno Cedroni e Mauro Uliassi), forni a cielo aperto e labodo, mescolandolo con uova, zucchero, burro fuso e mele. Con un po’ di ratori, durante la manifestazione alcune trattorie e osterie della zona uva sultanina, poi, il dolce avrà un gusto davvero speciale».

ilpiatto etnico di Chef Kumalè chef@kumale.net

UN DESSERT DA MILLE E UNA NOTTE 78

Arriva dall’area del Maghreb questa Pastilla, un mille feullies degno delle Mille e una Notte. Ecco come prepararla: piegate i fogli di brick in quattro parti in modo da ottenere tanti triangoli di pasta che farete

dorare in padella, friggendoli in abbondante olio riscaldato a 180 gradi e lasciandoli scolare sulla carta assorbente. A parte, preparate la salsa versando il latte in un pentolino che farete bollire per qualche

LE DOSI 400 G DI FOGLI DI BRICKS, OLIO DI SEMI. PER LA SALSA: 100 G DI MAIZENA, 80 G DI ZUCCHERO, 40 CL DI LATTE, 20 G DI CANNELLA IN STECCA, 2,5 CL DI ACQUA DI FIORI D'ARANCIO. PER LA DECORAZIONE: 100 G DI MANDORLE SFILETTATE E TOSTATE, 25 G DI ZUCCHERO A VELO, CANNELLA IN POLVERE

IL VENERDI DI REPUBBLICA

A TAVOLA di GIANFRANCO VISSANI

SCAMPI, OLIVE E RADICCHIO: L’INSALATA È ALLEGRA CON IL RISO HA IL MARCHIO IL MELONE MANTOVANO LISCIO O RETATO, NON IMPORTA. QUELLO CHE CONTA È CHE ABBIA IL MARCHIO IGP. PER IL MELONE MANTOVANO È FINALMENTE ARRIVATO IL RICONOSCIMENTO DI IDENTIFICAZIONE GEOGRAFICA PROTETTA (PER IL MOMENTO SOLO IN ITALIA; POI, DOPO L’APPROVAZIONE DEFINITIVA DELLA UE, ANCHE IN EUROPA), CHE NELL’ETICHETTA SFOGGIA LO SKYLINE DELLA CITTÀ DEI GONZAGA. IL DISCIPLINARE STABILISCE LE CARATTERISTICHE DI GUSTO: POLPA DOLCE, CONSISTENTE, SUCCOSA, CON ODORE DI FUNGO E ANGURIA E AROMA DI TIGLIO E ZUCCHINO. SECONDO LA NORMATIVA, SONO VIETATI GLI ORMONI CHE STIMOLANO LA CRESCITA, I PRODOTTI CHIMICI DI SINTESI PER LA MATURAZIONE. STABILITO ANCHE IL PESO IDEALE: TRA GLI OTTO ETTI E I DUE CHILI. (ISA GRASSANO)

ggi prepariamo un’insalata di riso arricchita con code di scampi. Contrariamente a quanto si crede, in un’insalata non va mai messo un po’ di tutto, sperando che poi si produca il miracolo. Al contrario,

quando ci accingiamo a preparare una ricetta come questa dobbiamo sempre ricordare che si tratta di un piatto che va strutturato nell’abbinamento dei sapori e che va curato sia nella composizione cromatica che, per così dire, «architettonica». Perciò avremo cura di usare dell’ottimo zafferano che conferisca al riso un bel colore giallo brillante, che già da solo dà un senso diverso alla preparazione, poi staremo ben attenti a disporre uno strato di riso come base, sul quale adageremo sopra uno strato di verdure e, infine, la mirepoix a decoro, in modo da ottenere quasi un timballo più che una mescolanza. Le code di scampi andranno invece disposte intorno in modo che starà al commensale scegliere se mescolarle agli altri ingredienti o degustarle separatamente. Passiamo ora alla preparazione: bollite il riso in acqua salata e zafferano in modo che acquisisca un bel colore giallo. Scolatelo e raffreddatelo stendendolo su una base di marmo o su una superficie fredda. Pulite gli scampi, tagliate le code a metà nel senso della lunghezza e conditele con un filo d’olio, sale e pepe. Spezzettate le foglie di radicchio e tagliate le olive a cubetti da mezzo centimetro di lato. Tagliate il sedano a bastoncini, il peperone a cubetti da mezzo centimetro di lato e scottate entrambi in acqua salata, scolate e poi condite con un filo d’olio, sale e pepe. Adagiate ora il riso bollito al centro di un piatto piano, disponete intorno gli scampi e sopra il radicchio e i bastoncini di sedano, poi versate a pioggia i cubetti di peperoni e olive e cospargete con erba cipollina fru-fru. Completate il piatto con un filo d’olio extravergine d’oliva a crudo. LE DOSI

istante con le stecche di cannella e lo zucchero. Prelevate quindi la cannella, aggiungete la maizena e lavorate la salsa con una frusta, insaporite con l'acqua di fiori d'arancio. Distribuite la salsa alternandola tra i fogli di brick e completate spolverando con un mix di mandorle, zucchero a velo e cannella. 2 SETTEMBRE 2011

160 G DI RISO VIALONE NANO, 1 G DI PISTILLI DI ZAFFERANO, 8 SCAMPI GRANDI, 1 COSTA DI SEDANO, 8 FOGLIE DI RADICCHIO TREVIGIANO, 8 OLIVE BELLA DI CERIGNOLA, MEZZO PEPERONE GIALLO, OLIO EXTRAVERGINE D’OLIVA

ingredienti LA BELLA DI CERIGNOLA È PROTETTA

LA BELLA DI CERIGNOLA È UN’OLIVA DA TAVOLA PREGIATA CHE PROVIENE DALLA VARIETÀ ORIGINARIA OLIVA DI CERIGNOLA, COLTIVATA SUL TAVOLIERE DELLE PUGLIE. SI TRATTA DI UN’OLIVA DI GROSSA TAGLIA, CON POLPA CONSISTENTE, GUSTO PRONUNCIATO E PIACEVOLE. SI ACCOMPAGNA MOLTO BENE CON VINI, FORMAGGI, CARNI, OLTRE CHE CON UN BUON PANE CASERECCIO. È ANCHE MOLTO SERBEVOLE E HA UN’ OTTIMA ATTITUDINE ALLA MANIPOLAZIONE E ALLA CONSERVAZIONE. È DESTINATA PRINCIPALMENTE ALLA LAVORAZIONE IN VERDE. TUTTAVIA, DATO L’INTERESSE RILEVATO SUL MERCATO, ULTIMAMENTE VIENE ANCHE ATTUATA LA LAVORAZIONE DELLE OLIVE NERE. DI QUESTA PREGIATA CULTIVAR ESISTE ANCHE LA DOP LA BELLA DELLA DAUNIA VARIETÀ BELLA DI CERIGNOLA TUTELATA DALL’APPOSITO DISCIPLINARE.

AUTOMOTORI di VALERIO BERRUTI

VENDITE AUTO IN ROSSO: LE CASE RILANCIANO E PENSANO IN GRANDE DALLA MASERATI ALLA BENTLEY, DALLA ETERNITI ALL’ALFA ROMEO, DALLA AUDI ALLA MAZDA SONO IN MOLTI A PUNTARE SU NUOVI SUV. LE RICHIESTE? TANTE: DAL DUEMILA A OGGI SONO RADDOPPIATE

rolla il mercato dell’auto ma resiste quello dei Suv. Proprio così, almeno a dare un’occhiata alla gran quantità di questi modelli che arriveranno nei prossimi due anni. E, alla faccia della crisi, a scendere in campo saranno soprattutto i marchi del lusso. Nei giorni scorsi, per esempio, è arrivata la conferma che la Maserati produrrà il suo primo Suv (un prototipo mai realizzato, la Kubang, l’aveva presentato nel 2003) nell’impianto americano di Jefferson North della Chrysler. Si baserà sulla Jeep Grand Cherokee e dovrebbe essere presentato al prossimo salone dell’auto di Francoforte (dal 15 al 25 settembre). Sulla stessa piattaforma dovrebbero nascere poi, anche altri venti veicoli tra cui il primo Suv Alfa Romeo, una nuova Jeep Compass e una Dodge dai consumi ridotti. D’altronde se la domanda di Suv di lusso dal 2000 a oggi è quasi raddoppiata, è meglio cavalcare l’onda.

Ecco allora l’altra grande sorpresa: la discesa in campo della Bentley. Nella sede di Crew, Inghilterra, stanno infatti lavorando al progetto BY736, un codice interno sotto cui si nasconde il primo Suv super lusso della storia del brand britannico, ora ap-

partente al gruppo Volkswagen. Le parole del capo della Bentley, Wolfgang Dürheimer, spiegano bene le aspettative: «Se sapremo realizzare un Suv allo stesso livello di capacità artigianale di una Continental o di una Mulsanne, potremo avere un'oppor-

1. IL BOZZETTO DEL SUV ETERNITI 2. UNA RICOSTRUZIONE DELLA LA PORSCHE CAJUN 3. LA PORSCHE CAYENNE HYBRID 4. LA JEEP GRAND CHEROKEE

IL VENERDI DI REPUBBLICA

dolce vita

due

di VINCENZO BORGOMEO

AL CENTRO, LA MAZDA CX-5 E IN ALTO A SINISTRA, IL PROTOTIPO DELLA MASERATI KUBANG, PRESENTATO NEL 2003 E MAI REALIZZATO

tunità di successo a portata di mano». Questo nuovo modello, che arriverà non prima del 2013, sarà posizionato in una fascia di prezzo superiore alla Porsche Cayenne (da poco proposta anche in versione ibrida) e alla Range Rover. Oltre al motore V8 4.0 ci saranno anche i superdiesel V8 e V12 TDI ma anche una versione ibrida. Alla fine del prossimo anno arriverà invece la nuova Audi Q6, un Suv dal taglio sportivo realizzato sulla piattaforma comune alle Q5 di seconda generazione e della futura Porsche Cajun. Sarà un modello decisamente più dinamico dei classici Sport Utility con qualche centimetro in meno nella zona posteriore ma sicuramente più appagante per prestazioni e guida con motori esclusivamente sovralimentati. A Francoforte sarà presentato anche il nuovo Suv Mazda CX5 con cui la casa giapponese introduce il suo nuovo stile che utilizzerà anche per i futuri modelli: frontale prominente, grande mascherina a V e fiancate filanti e muscolose. Ma una bella sorpresa potrebbe arrivare da un nuovo brand britannico, Eterniti, che debutterà proprio durante la rassegna tedesca. Il suo primo modello sarà naturalmente un Suv ma di quelli mai visti finora. Si chiamerà Hemera e sarà un crossover molto lussuoso e sportivo, curato ed agguerrito, dotato di dimensioni importanti, nato sulla piattaforma di un modello già disponibile sul mercato. Il prezzo? Centocinquantamila sterline, più o meno 170 mila euro. Per quelli che la crisi non li sfiora nemmeno… 2 SETTEMBRE 2011

ruote

UN «CINQUANTINO» CHE SEMBRA GIÀ ADULTO ARRIVA LA GOMMA SENZA STOP La Goodyear ha realizzato un nuovo sistema, denominato Air Maintenance Technology (Amt), che elimina la necessità di controllare la pressione di gonfiaggio degli pneumatici e, soprattutto, non richiede di fermarsi al distributore o da un gommista per ripristinare il corretto valore di pressione interna.

UE: EMISSIONI IN DISCESA Secondo l’Agenzia europea dell'ambiente, cala la media delle emissioni di anidride carbonica delle auto nuove registrate nella Ue nel 2010: 140 grammi per chilometro, con una diminuzione del 3,7 per cento rispetto al 2009. L'Italia è fra i Paesi più virtuosi.

IL NOME, SENDA DRD PRO 50 SM, NON È UN GRANCHÉ. MA IL CICLOMOTORE DELLA DERBI PER DESIGN E SOLUZIONI TECNICHE SOMIGLIA A UNA SUPERBIKE. PER RAGAZZI on il Senda DRD Pro 50 SM, a parte il campionato del nome più brutto del mondo, ci si possono vincere diverse scommesse. A partire da quella legata a chi indovina la cilindrata. Davanti a questa moto della Derbi pochi infatti possono immaginare che si tratti di un «cinquantino», per la legge un ciclomotore. E non solo per una questione di dimensioni, di altezza da terra e di «impatto» visivo: questa moto spagnola sprizza finezze da ogni bullone, proprio come le vere superbike. La Senda, infatti, scimmiotta le Supermotard, moto da super specialisti, nate in Francia montando gomme da pista su modelli da cross e oggi particolarmente amate da chi ricerca divertimento di guida, maneggevolezza e derapate. Ma le finezze, come dicevamo, qui sono tante: si va dal telaio in alluminio a doppio trave, dal forcellone con articolazione progressiva, passando per ruote da 17 pollici e pneumatici dal profilo racing con un grande disco da

300 millimetri di diametro e relativa pinza radiale. Insomma soluzioni che si trovano normalmente solo su Supermotard da corsa, non certo su un cinquantino stradale. E se a tutto questo, poi, aggiungiamo un design modernissimo, il gioco è fatto. Certo, il listino è un po’ caro (siamo a 3.500 euro) ma visto che la Senda è destinata ai quattordicenni, non è un problema: chi guida non è certo colui che paga.

CAMPER IN FIERA A PARMA Si apre il 10 settembre (e fino al 18) alla Fiera di Parma la seconda edizione del salone del camper 2011. In mostra tutte le novità del settore. Previsto il raddoppio dello spazio dedicato al turismo con la partecipazione di oltre 60 espositori.

SOPRA, IL SENDA DRD PRO 50 SM DELLA DERBI. IN ALTO, PARTICOLARE DEL MOTORE

DOMESTICA

dolce vita

di AURELIO MAGISTÀ

LA NUOVA PARIS DESIGN WEEK ACCENDE LA CITTÀ DELLE LUCI

acanza settembrina, vacanza cittadina. La città giusta, se siete appassionati di design, è Parigi. Dove, dal 12 al 18 settembre, c’è la prima Paris Design Week. Un appuntamento, anzi, un bouquet di appuntamenti,

Bolle in pentola

IN MOSTRA A MILANO MEZZO SECOLO SOTTO PRESSIONE Un errore classico quando si cucina con la pentola a pressione è mettere troppa acqua: ne basta pochissima perché a cuocere i cibi è il vapore. Ma non è l’unico sbaglio che si commette quando si usa questo metodo, amico della salute e del risparmio energetico. Perché quello della pentola a pressione è un piccolo universo pieno di segreti, curiosità, aneddoti, accorgimenti utili. Molti potrete scoprirli alla mostra che dal 7 all’11 settembre il Museo della scienza e della tecnica di Milano dedica ai cinquant’anni della pentola a pressione Lagostina, marchio che nel 2011 festeggia anche i centodieci anni di vita e che nell’immaginario collettivo è indelebilmente associato ai Caroselli con le avventure della Linea, inventata da Osvaldo Cavandoli (nella foto). lagostina.it

aperto a tutti che si innesta sugli ultimi giorni di Maison&Objet, la fiera per addetti ai lavori dedicata alla casa che comincia il 9 e finisce il 13. Ma, prima di continuare con Parigi, sciogliamo un malizioso dubbio: non sarà che questa settimana è nata sull’onda del crescente successo di altre manifestazioni, per esempio il Fuorisalone durante il Salone del mobile di Milano? Certamente sì, e gli organizzatori, lealmente, lo riconoscono, citando appunto Milano, ma anche Tokyo, Mosca, Londra... In effetti, tra settembre e dicembre si rischia l’indigestione: proprio a Londra, dal 17 settembre c’è il London Design Festival e, dal 22, 100% Design; a Eindhoven il 22 ottobre apre la Dutch Design Week; a Tokyo la Designers Week è stata spostata da fine ottobre ai primi sei giorni di novembre. L’elenco sarebbe ancora lungo, ma lo chiudiamo tornando in Italia: dal primo ottobre a Venezia c’è la Venice Design Week e a Verona dal 17 ottobre Abitare il tempo. Tanti, forse troppi appuntamenti, che però dimostrano una cosa: è il momento del design, che nell’interesse del grande pubblico è ormai in grado di competere con qualsiasi evento. Perché consigliare la Paris Design Week? Intanto, perché è al debutto, e quindi suscita più curiosità, considerando che dovrà offrire qualcosa di più, o almeno di diverso, dalle altre manifestazioni. E poi perché si propone in chiave popolare, puntando ad animare tutta la città, dalla Cité de la mode et du design di quai d’Austerlitz (nella foto), dove con Now! Le Off si darà spazio ai giovani, alle avanguardie e ad alcuni Paesi (Giappone, Svizzera, Norvegia), fino agli showroom di Saint Germain, agli alberghi (all’Hi Matic Matali Crasset presenterà la sua nuova sedia modulabile), ai ristoranti e alle pasticcerie. La Pâtisserie des rêves (rue du Bac 93, rue Longchamp 111), ha creato per la Paris Design Week la brioche Duo. parisdesignweek.fr 82

IL VENERDI DI REPUBBLICA

dolce vita

LA BORSA MESSA IN RIGA

Vetrine A CURA DI FABRIZIO LATINI

L’ETERNA GIOVINEZZA ORA SI CERCA SU INTERNET UNO STUDIO COMMISSIONATO DA VICHY RIVELA CHE OGNI MESE IN ITALIA SONO OLTRE 400 MILA LE RICHIESTE SUL WEB CHE RIGUARDANO LE RUGHE i tempi di internet sono in molti a pensare che per mantenersi belli basti un clic. Sono sempre di più, infatti, gli utenti che si rivolgono al web per capire come contrastare segni e macchie della pelle. Lo conferma la ricerca Rughe on line commissionata da Laboratoires Vichy in occasione del lancio di Liftactive, la crema che promette di rigenerare la pelle grazie a un principio attivo di origine vegetale, il Rhamnose, puntando sullo strato superficiale del derma responsabile della rigenerazione dei tessuti, il Derma Sorgente. Secondo la ricerca, è in primavera (con un picco a maggio) e in autunno che s’intensifica l’interesse verso la cura del proprio aspetto e ci si preoccupa per l’invecchiamento cutaneo. Una curiosità molto viva, che sollecita in Italia una media di oltre 400 mila ricerche internet mensili. Le parole più richieste? «Acido ialuronico» (40.500 al mese), «rughe» (33.100), «antirughe» (22.200), «collagene» (14.800), «acido glicolico» (14.800), «creme antirughe» (9.900), «anti age» (6.600), «macchie della pelle» (4.400), «tossina botulinica» (3.600). La grande maggioranza (l’80 per cento) di questa nuova generazione di esteti-naviganti si rivolge ai forum. Ci si va per cercare consigli tarati sulle proprie esigenze: è qui che emerge tutto l’interesse degli utenti del web verso i temi che ruotano attorno alle rughe e all’invecchiamento cutaneo, dando vita a dibattiti e confronti sulla scelta del prodotto più efficace in base a esperienze, età e attivi di riferimento. Alla ricerca, sempre e comunque, dell’eterna giovinezza. (micol passariello)

2 SETTEMBRE 2011

Non solo su intimo, pigiami e calzini. Le righe a fantasia Twin Rib che hanno reso celebre l’azienda decorano ora anche questa borsa in maglia con manico a catena e chiusura in resina verde e bordeaux. Di Gallo, 240 euro

PER DARSELA A GAMBE Irriverente, ribelle, ma anche spiritosa. La minigonna in velluto a costine, fasce laterali a contrasto e orlo sfrangiato ha la parte superiore simile a quella di un paio di jeans con tasche con rivetti, bottone metallico e zip. Di Gant, 102 euro

IL COLORE AD PERSONAM

L’INTIMO SI FA VERDE

CRISTALLI A CONTRASTO

Oli emollienti e succo di melograno aiutano le labbra a non disidratarsi. Ma la novità di Studio Secrets Professional è che ha un colore che muta con la diversa umidità delle labbra cambiando tono su ogni persona. Di L’Oréal Paris, 16,20 euro

Il modello è classico e ricorda le sottovesti sexy degli anni Cinquanta con la fascia all’altezza del seno con leggeri ricami e le bretelle di raso. Il colore, verde freddo, rende però questo capo molto contemporaneo. Di Yamamay, 24,90 euro

Vuoto e pieno. Brillantezza e opacità. Resistenza e fragilità. Gioca sui contrasti il bracciale realizzato con cinque fili di perle intrecciati: due in metallo rodiato e tre in cristallo sfaccettato grigio, trasparente e nero. Di Swarovski, 250 euro

dolcevita

SCUOLA CON CLASSE NELLA VITA DI UN BAMBINO SECONDO LEI L’ABBIGLIAMENTO È...

MOLTO IMPORTANTE

GENITORI

PADRI

MADRI

IMPORTANTE

62%

53%

68%

POCO IMPORTANTE

33%

39%

28%

PER NULLA IMPORTANTE

BAMBINI

IL VESTITO IDEALE? RESISTENTE, DI QUALITÀ E DAL PREZZO GIUSTO

UN SONDAGGIO SWG PER IL VENERDÌ RACCONTA COSA PENSANO I GENITORI ITALIANI DELL’ABBIGLIAMENTO DEI FIGLI. TRA I FATTORI CHE DETERMINANO LE SCELTE C’È IL COSTO. MA, AVVERTE L’AGENZIA DELLE DOGANE, LA SICUREZZA VUOLE LA SUA PARTE... di MARCO ROMANI

prova di salti e capriole a scuola e in giardino. La marca interessa poco, l’importante è che i vestiti siano resistenti. E in più: che siano di qualità e a buon prezzo. Tutto, magari, in un capo solo. Questo il desiderio sull’abbigliamento dei propri figli che emerge dal sondaggio effettuato da Swg per il Venerdì tra genitori con bambini tra i sei e i 13 anni. Scelte attente, anche perché quella dell’abbigliamento (a iniziare dalle scarpe) è la voce di spesa maggiore di una famiglia rispetto ai ragazzi, almeno per il 58 per cento degli intervistati. Al secondo posto (15 per cento) i giochi (tradizionali ed elettronici) e solo al terzo gli italiani mettono i costi per il tempo libero e la cultura (dai libri ai corsi di lingua fino ai parchi tematici). Un atteggiamento che si spiega con l’importanza che viene data all’abbigliamento per la vita sociale del bambino: il 62 per cento ritiene che indossare un jeans o una felpa di un certo tipo sia «importante». Forse perché si crede di assicurare così un’integrazione

1 Giacca in denim, jeans e camicia in cotone di D&G Junior 2 Abito in jersey misto angora con fiocco di raso e perle. Leggings melange e cappello in montone di Miss Grant 3 Giacca e pantaloni in lana, maglia nera in cotone di Baby Dior 4 Cappotto in lana, maglia e pantaloni in lana e cotone di Fay

2 IL VENERDI DI REPUBBLICA

PER SUO FIGLIO SPENDE DI PIÙ IN...

VESTITI E SCARPE

GENITORI

PADRI

MADRI

58%

63%

54%

TEMPO LIBER0 (LIBRI, CORSI DI LINGUA, PARCHI GIOCHI) 14% 12% 15% SPORT

13%

11%

16%

GIOCHI ELETTRONICI

10%

12%

GIOCATTOLI TRADIZIONALI

a cura di L’indagine è stata condotta online su un campione nazionale di trecento genitori con figli in età scolare (6-13 anni) nei giorni dal 26 luglio al 2 agosto 2011

dolcevita

SCUOLA CON CLASSE

1 Abito in lana pied-de-poule di Chicco 2 Gonna con alamari in lana e poliammide di Fred Perry 3 Gonna con intarsi in tartan di Take Two Teen

4 Camicia in denim, pantaloni cargo di Roberto Cavalli Devils

6 5 Cappotto in lana cotta e panno, camicia in mussola di Ki6

6 Cappotto e maglia in lana indossati con kilt di Simonetta

nel gruppo meno problematica. Il 94 per cento dei genitori (con poca distinzione tra padri e madri) ritiene il prezzo tra le caratteristiche principali che orientano le scelte. Ma fino a che punto si può scendere senza vedere compromessa la qualità? Una risposta univoca non c’è. Ma certo i pericoli maggiori arrivano dai prodotti, in gran parte di origine cinese (ma anche bangladese e vietnamita) che si trovano sulle bancarelle. E che spesso sono in aperto contrasto con le norme europee sulla sicurezza. «Dei tre milioni 118.642 capi di abbigliamento, accessori e scarpe per adulti e bambini che abbiamo sequestrato lo scorso anno» dice il direttore dell’Agenzia delle dogane Giuseppe Peleggi «la causa prima non è la sicurezza, ma la sottofatturazione e la contraffazione. Ma certo ci siamo trovati davanti a casi in cui la salute, soprattutto dei più piccoli, poteva essere messa a rischio». Qualche esempio? I 56 mila costumi da bagno e i 17 mila abiti per bambini bloccati nel porto di Bari lo scorso aprile perché avevano lacci e cordoncini fuori norma oppure le 1.200 paia di guanti e le seicento paia di muffole per neonati con parti che si staccavano facilmente e che potevano provocare soffocamento. Lo scorso febbraio è stata poi disposta la distruzione di otto milioni di pezzi che, sequestrati per contraffazione, sono risultati anche tossici. In particolare le scarpe contenevano cromo esavalente (una sostanza che può causare tumori e modifiche al Dna) in quantità superiore dall’80 per cento al 1.900 per cento quella consentita. «La buona notizia» dice Peleggi «è che negli ultimi tempi abbiamo l’impressione che, sul versante della sicurezza, i prodotti che sequestriamo siano meno dannosi. Quella cattiva, invece, è che nonostante gli sforzi delle Dogane italiane, molta merce contraffatta e pericolosa entra in commercio dai porti di altri Paesi europei. Che, pur di aumentare i traffici delle loro banchine, sono meno rigidi di noi nei controlli e nei sequestri. Il costo della legalità è alto e andrebbe condiviso tra tutti gli Stati dell’Unione».

IL VENERDI DI REPUBBLICA

7 NELLA SCELTA DELL’ABBIGLIAMENTO DI SUO FIGLIO QUANTO CONTA LA QUALITÀ DEL PRODOTTO? GENITORI

PADRI

MADRI

MOLTO

52%

ABBASTANZA

45%

43%

46%

POCO

9 NELLA SCELTA DELL’ABBIGLIAMENTO DI SUO FIGLIO QUANTO CONTA LA MARCA? GENITORI

PADRI

MADRI

IMPORTANTE

33%

37%

29%

POCO IMPORTANTE

43%

48%

41%

PER NULLA IMPORTANTE

19%

25%

MOLTO IMPORTANTE

7 Sneaker in pelle e tessuto di Naturino 8 Sneaker in pelle, chiusura in velcro di Replay & Sons 9 Stringata in tessuto scamosciato stampato animal di Primigi 10 Giacca a trapezio in lana con spilla in pizzo di Lù:Lù

NELLA SCELTA DELL’ABBIGLIAMENTO DI SUO FIGLIO QUANTO CONTA IL PREZZO?

MOLTO IMPORTANTE IMPORTANTE

GENITORI

PADRI

MADRI

40%

30%

46%

54%

62%

50%

POCO IMPORTANTE

NELLA SCELTA DELL’ABBIGLIAMENTO DI SUO FIGLIO QUANTO CONTA L’UTILIZZO DEGLI ABITI DEI FRATELLI O DI AMICI? GENITORI

PADRI

MADRI

MOLTO IMPORTANTE

24%

18%

28%

IMPORTANTE

43%

52%

38%

POCO IMPORTANTE

24%

22%

25%

PER NULLA IMPORTANTE 12

11 Abito in viscosa con gonna plissettata di Il Gufo

11 12 Giacca in pelle con intarsi in nylon, cintura in vita e collo di pelliccia di Peuterey Kid 13 Cappello in lana con pon-pon, sciarpa con fiocco in strass, guanti in lana con pelliccia di Minifix 14 Ballerina in vernice con suola traspirante di Geox Respira 15 Blazer in lana con toppe sui gomiti in velluto di Gant

14 2 SETTEMBRE 2011

IN JEANS O IN GIACCA. COMUNQUE

IN LIBERTÀ

STILI A CONTRASTO PER LA PROSSIMA STAGIONE: DA QUELLO PIÙ «STREET» A QUELLO DA «PICCOLO LORD». LA NOVITÀ? L’INTERESSE DELLE GRANDI FIRME PER L’ABBIGLIAMENTO UNDER 16 di SOFIA GNOLI

a una parte le ludiche atmosfere street-style, tutto jeans e coloratissime felpe, dall’altra tocchi british fatti di miniblazer e gonne scozzesi. Tendenze che convivono nel childrenswear della prossima stagione che ha nella libertà il suo filo rosso. La moda per il back to school sembra così reinterpretare la grande lezione del filosofo francese Jean-Jacques Rousseau che nel trattato pedagogico Émile, ou De l’éducation (1762) scriveva: «È incredibile quanto la scelta dei vestiti si rifletta sull’educazione» e aggiungeva «l’abito più semplice, più comodo, quello che meno rende schiavo il bambino è sempre il migliore». Un anelito, quello alla libertà che, è stato anche l’anima dell’ultima edizione di Pitti Bimbo, la rassegna internazionale della moda infantile, durante la quale, lo scorso giugno, sono state presentate 529 collezioni. Tra le novità del salone, spiega Raffaello Napoleone, amministratore delegato di Pitti Immagine, «si assiste alla sempre maggiore attenzione da parte di marchi di rilievo internazionale nei confronti della moda per i più piccoli. Se, fino a qualche anno fa, il childrenswear interessava le grandi griffe in modo distratto, adesso è diventato un settore con un’assoluta dignità di mercato, quasi al pari del prêt-à-porter. Tant’è che accanto a maison come Gucci, Fendi e Cavalli, che la moda infantile la fanno già da qualche stagione, nell’ultima edizione della manifestazione sono scesi in campo anche Missoni, Jean-Charles de Castelbajac, Versace, Stella McCartney e Lanvin». Una griffe, quest’ultima, che torna a un glorioso passato: Jeanne Lanvin, fu infatti la prima stilista, nel 1907, a dedicare un’intera linea ai più piccoli. D’altronde, come dice Alber Elbaz, direttore artistico della maison francese: «A coltivare il buon gusto bisogna cominciare da giovani».

D 2 3

1 Dadi colorati sonori di Brevi 2 Zaino con tasca per il diario di Napapijri 3 Zaino con ruote di Barbie by Seven 4 Camicia in cotone, jeans effetto vintage di Diesel 5 Set di evidenziatori per celebrare i 40 anni di Stabilo Boss

IL VENERDI DI REPUBBLICA

dolcevita

SCUOLA CON CLASSE

GLI ABITI DI SUO FIGLIO DEVONO ESSERE... GENITORI

PADRI

MADRI

RESISTENTI

57%

54%

59%

MADE IN ITALY

30%

36%

26%

IL MENO COSTOSI POSSIBILE 13%

10%

15%

PER LA SCELTA DEGLI ACCESSORI SCOLASTICI (ZAINO, QUADERNI, ASTUCCI) SI AFFIDA SOPRATTUTTO...

GENITORI

PADRI

MADRI

6 Stivaletto in gomma di Pirelli Pzero

50%

53%

48%

7 Sabot in feltro di Birki’s

ALLE RICHIESTE DI SUO FIGLIO 36%

33%

37%

11%

10%

13%

A CIÒ CHE DURA DI PIÙ AL PREZZO PIÙ BASSO A CIÒ CHE VA DI MODA

8 Stivaletto in croslite di Croc’s

QUANDO CRESCERE È QUESTIONE DI ORE

9 Giacca in velluto di cotone pantaloni con coulisse di Petit Bateau

C’erano una volta due fratelli che vivevano in un orologio. Si chiamavano Flik e Flak. Il primo, più alto e veloce, in un’ora faceva 60 passi, sua sorella invece, più piccola e lenta, per fare lo stesso tragitto impiegava 12 ore. Per insegnare ai bambini più piccoli a leggere il tempo con allegria, Swatch Group ha creato nel 1987 Flik Flak, l’orologio al quarzo Swiss Made, con cassa in alluminio e cinturino in tessuto lavabile in lavatrice. L’ultima collezione si chiama Funny Hours ed è suddivisa in tre linee: Cute-Size (nella foto) con i due personaggi a fare da lancette e destinata a bambini dai tre ai cinque anni, Preschool e Full-Size. (s.g.)

10 Polo in cotone a righe di North Sails Future 11 Maglia tricot in lana e cotone di Prénatal 12 Felpa con cappuccio foderato con tessuto stampato a stelle di Desigual 13 Salopette in denim di Original Marines

2 SETTEMBRE 2011

14 T-shirt in cotone stampata con celebri graffiti di Keith Haring, l’artista americano scomparso nel 1990 di Sarabanda

dolcevita

LA SVEGLIA GIOVENTÙ

SE LA CAMPANELLA SUONA DA UN ALTRO

MONDO

INIZIAVANO 55 ANNI FA I VIAGGI STUDIO DI INTERCULTURA. CON I RAGAZZI CHE, PER MOLTI MESI, CAMBIANO FAMIGLIA, SCUOLA, AMBIENTE. E CONOSCONO NUOVI AMICI, ANCHE SENZA FACEBOOK di ANGELO CAROTENUTO

na mattina d’agosto Emanuele s’è alzato dal suo letto a Bergamo e se n’è andato a scuola a Kangasala, a nord di Helsinki, con un libro di grammatica nello zaino e senza avere idea di cosa fosse il finlandese: «Il buio a novembre metteva angoscia». Così come del resto Angela non conosceva una parola di cinese quando s’è avviata verso la quarta liceo scientifico a Foshan, nella provincia del Guangdong, mettendo novemila chilometri di distanza fra sé e Mondovì. «Quando sono partita mi hanno detto: scordati Facebook». Il suo penultimo anno di superiori Lodovico l’ha fatto invece a Nuova Delhi. È partito che era il migliore della classe a Roma e ha scoperto che con la matematica lì c’era da soffrire. Non s’è scoraggiato e, dopo la maturità, in India ci vuole tornare. Per iscriversi all’Università. È la sveglia gioventù. Cinquemila ragazzi italiani che sono disposti ogni anno a inserire nel loro percorso scolastico una parentesi all’estero. Il coraggio di fare progetti. Poco meno di duemila vengono selezionati e partono per davvero, mescolandosi ai diecimila che in tutto il mondo si spostano attraverso cinquanta Paesi. Per dieci mesi, a volte sei, oppure tre: la lingua da imparare è uno strumento, mica è tutta l’esperienza. Gli scambi studenteschi internazionali sono cominciati 55 anni fa. «Eravamo considerati pazzi e immorali: staccavamo i ragazzi dalle famiglie» racconta Ro-

berto Ruffino, segretario generale, dal 1967, di Intercultura, costola italiana di un progetto che ha le sue radici fra gli ambulanzieri dell’American Field Service: volontari americani che disarmati vanno al fronte della Seconda guerra mondiale. In Italia arriva anche Hemingway, e da ambulanziere diciottenne William Weaver sarebbe poi diventato il traduttore in inglese di Calvino, Eco e Gadda. «Cominciando a Napoli. Con l’aiuto di amici come La Capria». Finita la guerra, la Afs trasforma il suo programma in un investimento nel futuro delle nuove generazioni. Intercultura viene da lì. Ruffino racconta cos’è cambiato: «Nel 1969 feci un giro tra i provveditori siciliani per capire come mai giungessero poche richieste di partecipazione dalle loro terre. Risposero: “Ma perché, i ragazzi non stanno bene qua?”». Partire era emigrare, era stato di necessità, non una scelta. Oggi sono cambiati i docenti («Dicevano ai ragazzi che avrebbero perso l’anno») e nel frattempo sono cambiate pure le mete. Non solo Usa o Inghilterra. La Cina di Angela Pari, per esempio. È stata tutt’insieme ebbrezza e tormento quando s’è ritrovata A SINISTRA, LA COPERTINA DI INCONTRI CHE CAMBIANO IL MONDO (SPERLING PAPERBACK FRASSINELLI)

fra i banchi di una scuola d’eccellenza, «a tre quarti d’ora di distanza dalla casa della famiglia cui ero affidata». Il programma prevedeva l’alloggio all’istituto. «Stanze da otto persone, una tavola di legno per materasso, un bagno comune con un lungo lavandino dove lavarsi i denti tutte insieme. La doccia te la sogni, uno stanzino con due rubinetti, un secchio per miscelare l’acqua e una tazza per versarsela sul corpo». E poi lezioni dopo cena e a casa solo per il weekend. Casa significa l’appartamento delle persone che ti accolgono. Quelle che cominci a chiamare mamma e papà, mentre i genitori veri sono rimasti dall’altra parte del mondo. Come Paola Terzi, la donna che ha visto partire entrambi i figli, Lodovico e Gabriele, uno in India e l’altro a Charlotte, North Carolina. È una sfida anche per loro, le famiglie. Privarsi dei ragazzi per un anno. Dice: «Partono e si appropriano della loro vita, del desideIL VENERDI DI REPUBBLICA

MILA EURO

LA SPESA MASSIMA SOSTENUTA DALLA FAMIGLIA DELLO STUDENTE. SE IL NUCLEO HA UN REDDITO ANNUALE INFERIORE A 90 MILA EURO, SI ACCEDE A BORSE DI STUDIO PARZIALI

5000

I RAGAZZO ITALIANI CHE PARTONO OGNI ANNO CON INTERCULTURA PER INSERIRE NEL PERCORSO SCOLASTICO UN PERIODO ALL’ESTERO

rio di costruirsi un futuro. Tornano più mersa dentro una comunità bianca e autonomi e responsabili». Un’esperienza razzista: «Una crisi non facile». Testimoche non si dimentica più, come testimonianze raccolte nel volume Incontri che niano a distanza di decenni quelli che l’- cambiano il mondo (Sperling Paperback, hanno vissuta. Ti stacchi e comincia la pp. 255, euro 15). Ovvio che poi il mondo stagione delle scoperte. cambi anche te. «Si impara l’ascolto deDonata Francescato, docente univer- gli altri, la capacità di trattenere giudizi sitario di Psicologia di comunità, non ha avventati, e a sfuggire agli stereotipi, che più scordato la festa che per i sono l’altra faccia dell’ignosuoi 18 anni le organizzarono ranza», dice Carlo Fusaro, ex nel 1961 in un granaio ameripresidente di Intercultura. cano. A Roberto Toscano, poi I ragazzi che frequentano ambasciatore italiano a Teheuna classe all’estero, al ritorran, i compagni di classe nel no vengono promossi a quel1960 a Mc Allen, Texas, chiela successiva, dopo aver ricedevano se in Italia ci fosse vuto un compendio del prol’acqua nelle case. E Maria Maria gramma svolto in loro assenConcetta Concetta Mattei, volto del Mattei (Tg2): za e aver tenuto un colloquio Tg2, partita carica di sogni «Finii in una di orientamento. Le famiglie per l’America, si ritrovò a comunità con reddito superiore ai 90 Hendersonville, nella villa sti- Usa bianca mila euro si fanno carico delle Rossella O’Hara di una fa- e razzista» l’intera spesa dell’esperienza miglia benestante, ma im(fra i novemila e i 12 mila eu2 SETTEMBRE 2011

ro annui), altrimenti si accede a una borsa di studio parziale o totale, offerta da 54 fra banche, fondazioni, aziende ed enti locali. Si impara anche al rientro in Italia, Angela racconta che «l’aspetto più traumatico è rendersi conto di chi ha saputo aspettarti, o degli amici che non ci sono più». Federico Beretti è appena tornato da undici mesi nel nord dell’Argentina, al confine con Brasile e Paraguay. Ha impastato il suo accento settentrionale con le cadenze sudamericane. «Lo spagnolo non lo conoscevo. Il mio “papà” argentino dirige un ranch grande quanto tutta la provincia di Reggio Emilia». E i suoi quattro fratelli argentini, perché fratelli si diventa, gli hanno insegnato ad andare a cavallo dopo aver assistito al parto di una mucca. Ora Federico desidera due cose. Una scuola d’equitazione vicino a casa sua e, a diciott’anni, tornare in Argentina. 91

CON REPUBBLICA E D

CON REPUBBLICA 0 L’ESPRESSO

UN SAGGIO DELLA WOOLF INTRODOTTO DA NATALIA ASPESI

IL RANGER E CARSON CONTRO LA VIOLENZA DI UN APACHE

VIRGINIA VUOLE E TEX COMBATTE UNASTANZAPER SÉ IL FEROCE GANADO ella letteratura esistono le pari opportunità? Era l’argomento di una serie di conferenze che Virginia Woolf tenne nel 1928 a Oxford e Cambridge. Un anno dopo, la scrittrice pubblicò Una stanza tutta per sé, da domani 3 settembre con Repubblica e D a 1 euro oltre il costo dei giornali, con l’introduzione di Natalia Aspesi. Oltre a raccogliere quanto detto negli incontri universitari, il libro offre una storia: quella di Judith, immaginaria sorella di Shakespeare, che, nonostante le grandi doti letterarie, non diventerà mai famosa. «Una donna» spiega la Woolf «deve avere soldi e una stanza tutta per sé per poter scrivere». Altrimenti, la letteratura resterà un mondo lontano. E maschile. (e.c.)

N Da domani in edicola UNA STANZA TUTTA PER SÈ SARÀ IN VENDITA DA DOMANI 3 SETTEMBRE CON REPUBBLICA E D A 1 EURO OLTRE AL PREZZO DEI GIORNALI

i questo secondo Tex speciale – in edicola dal prossimo giovedì con Repubblica o L’espresso – è protagonista il segno realistico e potente di Alberto Giolitti, disegnatore romano che ha lavorato a lungo negli Stati Uniti. La sceneggiatura di Claudio Nizzi ha per teatro l’Arizona: tutto ha inizio a Fort Grant, dove un colonnello dell’esercito chiede aiuto a Tex e Carson per contrastare la violenza del feroce Ganado. Costui, insieme ai suoi Apaches Coyoteros, attacca diligenze e preda mandrie per conto di Paul Morrison, padrone di Safford. Riunitisi con gli altri due pards, Tiger Jack e Kit Willer, Tex e Kit Carson devono faticare non poco per interrompere questo sporco traffico. (l.r.)

D Da giovedì in edicola IL SECONDO TEX SPECIALE SARÀ IN VENDITA DAL L’8 SETTEMBRE A 6,90 EURO OLTRE AL PREZZO DEL GIORNALE. ANCORA IN EDICOLA IL PRIMO TEX SPECIALE

L’OROSCOPO

DAL 2 ALL’8 SETTEMBRE

LE DATE INDICATE IN QUESTA PAGINA SI RIFERISCONO ALL’APPARENTE INGRESSO DEL SOLE NEI SEGNI NEL 2011

di HORUS

a ARIETE

TORO

LEONE

21 MARZO | 20 APRILE

Con il favore di Urano potete guardare sorridendo alla fine delle vacanze, fiduciosi in prossimi sviluppi imprevisti che potranno aprirvi a esperienze innovative non soltanto nell’amore, che resta il grande favorito, ma anche nel lavoro e negli affari. Non date importanza alle critiche di qualcuno che vorrebbe soltanto essere al vostro posto.

CANCRO 22 GIUGNO | 23 LUGLIO

Siete tuttora più che stimolati da Marte: vi dà quella sicurezza che di solito vi fa difetto, rendendovi più efficienti e soprattutto più simpatici a tutti, ma specialmente a chi vi sta a cuore, specie se negli ultimi tempi avete avuto qualche momento di crisi. Prendendo in considerazione una piccola novità, potrete migliorare la qualità della vita.

21 APRILE | 21 MAGGIO

Non vi manca l’appoggio di Giove in ottimo aspetto con Venere, che valorizza gli affetti, il sesso, gli acquisti di lusso e la vostra immagine soprattutto nell’ambiente di lavoro o negli studi, dove potete ottenere un successo pieno. Non dimenticate di mantenere una promessa, specie se fatta a chi ha davvero bisogno del vostro aiuto.

24 LUGLIO | 23 AGOSTO

Il maggiore senso di responsabilità favorito da Mercurio vi spiana la strada verso un obiettivo ambizioso, realizzabile più facilmente di quanto crediate. Se davvero tenete alla riuscita di un progetto, siete finalmente in grado di realizzarlo. L’importante è parlare chiaro con chi vi può dare una mano, specie se avete finora fatto finta di non avere bisogno di aiuto.

GEMELLI 22 MAGGIO | 21 GIUGNO

In mancanza di certezze, potete trastullarvi in attesa di un segno del destino che vi indichi la strada giusta per ottenere i risultati sperati. Se negli ultimi tempi avete trascurato qualcosa o qualcuno, potete rimediare con un gesto generoso che vi faccia sentire a posto con la coscienza. Nelle spese potete limitare ogni spreco.

f VERGINE

24 AGOSTO | 23 SETTEMBRE

Grazie al Sole e a Venere, non vi manca certo la capacità di persuasione, tipica del vostro segno quando si tratta di ottenere una conferma negli affetti o una soddisfazione nell’ambiente di lavoro. Finalmente avrete l’occasione di dimostrare agli altri, e soprattutto a voi stessi, quanto valete: non tiratevi indietro di fronte a una prova che potete superare.

h SCORPIONE

SAGITTARIO

j CAPRICORNO k ACQUARIO

PESCI

g BILANCIA

24 SETTEMBRE | 23 OTTOBRE

Continua la presenza di Saturno nel vostro segno, quindi gli affetti passano in secondo piano di fronte alle questioni pratiche e soprattutto a vecchi problemi che forse avete negli ultimi tempi trascurato. Nel lavoro potete fare il punto della situazione prendendo una iniziativa coraggiosa capace di farvi apprezzare da chi finora sembra insensibile.

23 DICEMBRE | 20 GENNAIO

Tenendo presente l’opposizione di Marte, potete misurare le vostre forze in vista di un prossimo maggiore impegno di lavoro, che darà i suoi frutti se saprete cominciare con il piede giusto. Lo stesso succede nell’amore, settore a rischio di incomprensioni dovute all’intransigenza vostra o del partner, che può essere affrontata con sincerità. 2 SETTEMBRE 2011

24 OTTOBRE | 22 NOVEMBRE

L’opposizione di Giove vi fa facilmente saltare la mosca al naso: non prendetevela troppo con chi sbadatamente potrebbe parlare a sproposito, ma non lasciate passare una occasione di chiarirvi con qualcuno che potrebbe essere in malafede per pura invidia. In amore, siete in grado di dimostrare nei fatti e non a parole i vostri sentimenti.

21 GENNAIO | 19 FEBBRAIO

L’opposizione di Mercurio potrebbe farvi sentire in vena di discussioni, che potete affrontare con successo se avete gli argomenti giusti. Nell’incertezza è meglio rinviare un confronto inutile: aspettando imminenti, positivi sviluppi, potete dedicarvi a qualche piacevole evasione offrendovi un lusso insolito, anche se molto costoso.

23 NOVEMBRE | 22 DICEMBRE

Potete contare sul favore di importanti pianeti come Mercurio e Urano in ottimo aspetto con il vostro segno. Finalmente un progetto impegnativo potrebbe andare a buon fine: nel lavoro potrebbe essere opportuna una maggiore applicazione, specie se si tratta di una attività in un settore che potrebbe essere perfetto per i vostri gusti.

20 FEBBRAIO | 20 MARZO

Nettuno sta per entrare nel vostro segno e già sentite il bisogno di novità che non sapete nemmeno voi dove cercare. Nell’amore sono possibili enigmatici e affascinanti incontri che potrebbero mettere in crisi l’equilibrio esistente: prima di buttarvi a capofitto contate fino a dieci. Qualche acquisto di lusso può soddisfare un’esigenza di maggiore sicurezza.

LIBRI ARTE ARCHITETTURA FUMETTI FOTOGRAFIA

L’ARTE DEITAROCCHI È CONTEMPORANEA AGLI UFFIZI APRE UNA MOSTRA DI FRANCESCO CLEMENTE. CHE TRASFORMA LE CARTE DIVINATORIE RINASCIMENTALI IN UNA GALLERIA DI RITRATTI E AUTORITRATTI. SFIDANDO IL PASSATO. CON SUCCESSO di SERGIO RISALITI

he cosa ci fanno le opere di un artista vivente agli Uffizi, nel tempio della pittura rinascimentale? Non c’è da stupirsi. Nella sua epoca anche Giorgio Vasari amava collezionare opere antiche e contemporanee. Lo stesso facevano i Medici. Sono trascorsi cinquecento anni, e a Firenze piace ancora far incontrare

C IN ALTO, TRE OPERE DALLA MOSTRA FRANCESCO CLEMENTE. I TAROCCHI,A FIRENZE, AGLI UFFIZI, DAL 9 SETTEMBRE AL 6 NOVEMBRE. QUI SOPRA, L’ARTISTA

2 SETTEMBRE 2011

presente e passato. Così, nelle austere stanze del Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi, si alternano mostre più classiche – come quelle dedicate all’opera grafica di Leonardo, Botticelli e Raffaello – ad altre più «coraggiose». È il caso, questo, della prossima esposizione dedicata a Francesco Clemente, uno dei protagonisti della Transavanguardia, di cui saranno presentate circa 90 opere su carta (acquerelli, pastelli, collage) tra la Sala 97

cultura

Vite al massimo

NON SOLO BIOGRAFO, COM’È GRANDE IL PITTORE VASARI continua dalla pagina precedente

Detti e la Sala del Camino, a partire dal 9 settembre. Clemente è nato nel 1952 a Napoli, ma, da molti anni, vive a New York, e le sue opere nascono a contatto con quella realtà cosmopolita, tuttavia è facile riconoscere nel suo stile un richiamo al manierismo italiano. L’elemento di novità della mostra sta proprio qui, nel rapporto di Clemente con il passato. Il ciclo dei lavori, tutti eseguiti a partire dal 2009, tra Napoli, New York, Madras (India) e Taos (New Mexico), ruota infatti intorno ai Tarocchi, carte da gioco rinascimentali usate con doppi sensi morali e religiosi e poi per la cartomanzia. Clemente ha trasformato questo nobile passatempo in una galleria di 78 opere con molti ritratti e autoritratti. In veste araldica sfilano la moglie Alba, i figli, gli amici più intimi, grandi artisti (Jasper Johns), star del cinema (Scarlett Johansson), designer di moda (Diane von Furstenberg), critici d’arte (Max Seidel, il curatore della mostra). Spiccano tra le carte gli autoritratti di Clemente in veste di Asso di spade e di Matto, con il cappello, il bastone da pellegrino, lo sguardo saturnino e il cane a fianco. Forse l’artista si è ispirato giocando con i mazzi dei Visconti e degli Sforza, o con quelli di scuola del Mantegna. Al ciclo di Tarocchi si affianca un secondo gruppo di oli su tela, espressamente dipinti per la mostra agli Uffizi. Si tratta di Autoritratti come i Dodici Apostoli. Una vera masquerade tra sacro e profano, altrettanto caratterizzata da elementi simbolici. Clemente si è identificato con Bartolomeo, Simone, Matteo, e in Giuda che bacia il Messia. La storia dell’arte italiana offre, anche in questo caso, argomenti di confronto: ad esempio con con le serie di Apostoli di Ribera e di Luca Giordano, pittori attivi a Napoli, sicuramente noti a Clemente. Va aggiunto che un autoritratto di Francesco Clemente arricchirà d’ora in poi la collezione di Autoritratti antichi e moderni della Galleria degli Uffizi. 98

La fama di Giorgio Vasari è così legata alle sue Vite che ci si dimentica quanto fu grande come pittore, disegnatore e architetto. Eppure, proprio nelle Vite de' più eccellenti pittori, scultori e architettori italiani, da Cimabue insino a' tempi nostri, l’opera del 1550 che è tutt’ora un trattato fondamentale per la storiografia artistica, Vasari stesso ci tiene a collocarsi fra i pittori aretini, insieme a Piero della Francesca e Luca Signorelli. Ed è appunto sulla sua opera come pittore e soprattutto come disegnatore che si concentra, nel cinquecentenario della nascita, la mostra Giorgio Vasari. Disegnatore e Pittore, alla Galleria comunale d’Arte contemporanea di Arezzo da domani 3 settembre all’11 dicembre. Circa 40 i lavori di Vasari, dalle prime prove acerbe alla maestosa tavola San Giorgio e il drago (a destra), dipinta all’apice del successo. Lavorata, come Vasari scrive nelle Vite a proposito di tutte le sue opere, con Istudio, diligenza et amorevole fatica. Parole che non a caso sono il sottotitolo della mostra. (fr.mar.)

QUANDO IL RE DEL NOIR SERVIVA HOT DOG MA AVEVA UN SOGNO L’ULTIMO ROMANZO DI GEORGE PELECANOS RACCONTA UNA STORIA AUTOBIOGRAFICA. SENZA RINUNCIARE ALLE ATMOSFERE «CALDE». CHE USAVA COME SCENEGGIATORE DELLA SERIE TV PREFERITA DA OBAMA di GIULIANO ALUFFI

eorge Pelecanos, uno spartano a Washington DC. Il sognatore (ed. Piemme, pp. 320, euro 16,50), ultimo romanzo dello scrittore hard boiled più amato dalla critica e da scrittori come Connelly e Lehane, è una preziosa ventata di grecità (tragedia,

G A DESTRA, GEORGE PELECANOS. SOTTO, UNA FOTO INEDITA DEL PADRE, IMMIGRATO DA SPARTA NEGLI USA, NELLA TAVOLA CALDA IN CUI ANCHE PELECANOS HA LAVORATO

esaltazione dell’amicizia virile e vite piegate dal Fato) nel cuore noir di un’America ritratta in modo potente perché fortemente autobiografico. Lei racconta di John Pappas, immigrato greco e gestore di una tavola calda a Washington, e di suo figlio Alex, che gli succede nella conduzione. E sogna di diventare scrittore… «Ho raccontato quello che significava per me, da ragazzo, lavorare nella tavola calda di mio padre. A 18 anni, quando mio padre ebbe un infarto, dovetti lasciare il college per sostituirlo. In quel periodo mio padre non era molto fiero di me. Avevo capelli lunghi, jeans strappati e la notte ero sempre in giro. Non sembrava che avrei combinato molto nella vita. Ora, non direi che gestire la tavola calda e servire hot dog mi abbia “raddrizzato”. Ma ho fatto un buon lavoro e salvato l’attività della mia famiglia. Da allora mio padre mi ha guardato con rispetIL VENERDI DI REPUBBLICA

VIZI&VIRTÙ di PIERO OTTONE

REGOLE AUREE DI SCRITTURA PER GIORNALISTI

Q to. Così mi ritengo fortunato: a molti figli non capita l’occasione di provare il loro valore al padre». Quali erano gli aspetti negativi di quel lavoro, invece? «Il modo in cui mio padre veniva trattato da alcuni clienti, per lo più nati tra agi e privilegi. Alcuni usavano toni sprezzanti con lui, con “il Greco”. Certe volte avrei voluto che mio padre saltasse dall’altra parte del bancone per dare qualche calcio nel sedere. E’ stato un marine che ha combattuto nel Pacifico, e pochi avrebbero potuto dargli filo da torcere». Per Il sognatore ha preso spunto da un fatto realmente accaduto? «Io e i miei amici siamo cresciuti in un quartiere etnico e operaio. E come i ragazzi nel libro, eravamo soliti andare a zonzo sulle nostre auto, bevendo birra e ascoltando musica a tutto volume. E a volte andavamo in cerca di guai. Durante i nostri giri, ogni tanto qualcuno dei ragazzi urlava «Negro!» dal finestrino a qualche uomo di colore, solo per noia e stupidità. Io, figlio di immigrati, mi vergognavo così tanto che scendevo dall’auto e tornavo a casa a piedi. L’omicidio di un ragazzo bianco ad opera di giovani di colore che erano stati insultati, avvenuto a Washington nel 1972, era il punto di partenza per2 SETTEMBRE 2011

fetto per il romanzo». Lei ha scritto episodi «caldi» di The Wire, la serie poliziesca più elogiata degli ultimi anni, la preferita di Obama. Cosa ricorda di quell’esperienza? «La stanza degli sceneggiatori può surriscaldarsi in un attimo. Io sono molto competitivo. Per ogni stagione di The Wire avrei voluto scrivere l’episodio migliore. Ma ero nella stanza insieme a veri “pesi massimi” della scrittura. Quando venivano assegnate delle scene a Richard Price o Dennis Lehane, diventavo un po’ acido. Dicevo a David Simon (creatore della serie): «Accidenti, perché non dai a questi tizi direttamente l’Emmy Award, visto che gli hai appena dato le munizioni per vincerlo?».

aborismi di ACHILLE BONITO OLIVA Il nostro Bel paese ha da sempre il maggioritario: mors tua vita mea

ualche regola per la scrittura delle notizie, quindi a uso e consumo dei giornalisti della carta stampata,

dopo averne detto tante agli annunciatori sulla lettura delle notizie a radio e televisione? Comincerò col vecchio aneddoto del direttore di un giornale svizzero (sarà stata la Neue Zürcher Zeitung?): l’ho già raccontato tante volte, ma si direbbe, a giudicare dai risultati, che pochi colleghi lo conoscano. Dice dunque il direttore al giovane praticante appena assunto: «Si ricordi: ogni frase ha il soggetto, il predicato verbale e il complemento oggetto. Punto. Se vuole MONTANELLI usare un aggettivo venga prima INDRO RACCOMANDAVA nel mio ufficio e mi chieda il DI NON ESPORRE MAI IN UN SINGOLO ARTICOLO permesso». Regola aurea. PIÙ DI UN’IDEA Proseguo citando Mario Borsa, grande personaggio del giornalismo nella prima metà del Novecento: completò la carriera, alla fine della guerra, assumendo la direzione del Corriere della Sera. «Il fatto!», diceva ai colleghi in un aureo libretto con tanti consigli. E aggiungeva (cito a memoria): il lettore vuole sapere il fatto, diteglielo subito, non nascondetelo fra belle frasi e voli letterari, non obbligate a leggere una colonna per capire che cosa è successo! Semplicità, dunque: mi sembra che Borsa e lo svizzero, tutto sommato, fossero della stessa pasta. Citerò alla fine anche Indro Montanelli, che raccomandava di non esporre mai, in ogni singolo articolo, più di un’idea. Riassumo, per oggi: la buona scrittura nei giornali è soprattutto semplice, lineare, chiara. I colleghi che si lanciano nelle divagazioni, nelle similitudini ardite, sono forse bravissimi, però hanno sbagliato mestiere. Il giornale, diceva Mario Missiroli, grande giornalista anche lui, dura solo mezza giornata. I capolavori letterari sono altra cosa: sono eterni. Conviene scegliere fra giornalismo e letteratura: alle gazzette si addice quella che un collega purtroppo scomparso, Alfredo Todisco, ironicamente chiamava con un un po’ di condiscendenza «la prosa utility». E aggiungeva, guardandomi: «come la tua». 99

POESIA di ENZO GOLINO

ANCORA MONTALE, FRA QUOTIDIANITÀ E ASSOLUTO

ncora un viaggio nelle vene della poesia di Eugenio Montale fino alle radici concettuali e stilistiche dei suoi versi.

Per ricordarne il trentesimo anniversario della morte – Milano, 12 settembre 1981: era nato a Genova, 12 ottobre 1896 – gli Oscar Mondadori ristampano Le occasioni 1928-1939 (pp. 291, euro 16), seconda e fortunata raccolta dopo Ossi di seppia. Un saggio di Luigi Blasucci e uno di Vittorio Sereni, già noti, incorniciano il «canzoniere» curato da Tiziana de Rogatis, provetta montalista: ha scritto anche l’Introduzione, il commento ai testi, gli apparati. EUGENIO MONTALE. Le sue analisi documentatissime A TRENT’ANNI mostrano la sempre viva necessità di DALLA MORTE, GLI OSCAR un poeta che non ha mai smesso di inMONDADORI terrogarci grazie a una perdurante RISTAMPANO modernità di respiro europeo. In queLE OCCASIONI 1928-1939 ste «occasioni» il futuro Nobel (1975) raffina l’intelligente amalgama – sia pure con zone oscure – di quotidianità e assoluto. Affascina la problematica intensità di figure femminili come Gerti, Dora Markus, Liuba, Irma Brandeis; turba l’innesto doloroso di amore e incapacità di realizzarlo; incoraggia il rifiuto della barbarie. E una musica di sobrie parole trasmette un monito privo di pedagogismi d’accatto: «Occorrono troppe vite per farne una».

JOSÉ SARAMAGO E L’AMORE PER PILAR: ORA È DOCUMENTATO È IN USCITA UN DVD CHE RACCONTA LA TENEREZZA DELLO SCRITTORE PER LA MOGLIE: «SENZA DI LEI, NEGLI ULTIMI ANNI DELLA VITA SAREI STATO PIÙ VECCHIO» di ARIANNA FINOS

utto può essere raccontato in altro modo» dice José Saramago nel documentario José e Pilar, distribuito in dvd (Feltrinelli Real Cinema) dal 7 settembre. Insieme al dvd, un libro con scritti di José Saramago, Roberto Saviano e Maurizio Maggiani. La chiave scelta dal

«T

regista Miguel Goncalves Mendes per raccontare gli ultimi anni di vita dello scrittore portoghese (morto il 14 giugno del 2010, a 86 anni) è quella della grande storia d’amore con la moglie, Pilar Del Rio. Pilar, giornalista e scrittrice, è stata il pilastro sul quale si è retta l’ultima parte di vita di Saramago. Di lei, lo scrittore, premo Nobel, disse: «Se non l’avessi incontrata, negli ultimi anni della vita sarei

appuntament EVENTI

MOSTRE

PITTURA

FESTIVALETTERATURA

ULTIMA CENA. CAPOLAVORI DA RAFFAELLO A TIEPOLO

I COLORI DELLE AVANGUARDIE

MANTOVA - VARI LUOGHI DAL 7 ALL’11 SETTEMBRE - 3-7 EURO ✆ 0376-223989

Il festival spazia dal nord al sud del pianeta. Dalla Svezia di Björn Larsson alla primavera araba dei blogger protagonisti di piazza Tahrir, dall'Italia di Gian Antonio Stella e Massimo Gramellini all'Africa di Donato Ndongo e al Brasile di Eliane Brum. . www.festivaletteratura.it

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ANCONA - MOLE VANVITELLIANA- DA DOMANI 3 SETTEMBRE- 7 EURO ✆ 071-2225031

Dipinti, sculture e arazzi di grandi maestri dell’arte, dal Cinquecento al Settecento e oltre, interpretano l’Ultima Cena. Fra le opere in mostra fino all'8 gennaio 2012, La carità di Raffaello; l’Ultima cena del Tiziano; la Comunione degli apostoli di Giuliano Presutti (nella foto, un particolare).

ROMA - COMPLESSO DEL VITTORIANO DA DOMANI 3 SETTEMBRE AL 15 OTTOBRE INGRESSO LIBERO ✆ 06-6780664

Le avanguardie artistiche della prima metà del XX secolo influenzò il modernismo romeno, dialogando con l'arte di propaganda del socialismo. Dai più importanti musei della Romania, 74 oli dipinti da 24 artisti tra il 1910 e il 1950. Nella foto, Testa e due pugili di Victor Brauner (particolare). IL VENERDI DI REPUBBLICA

cultura

UNA SCENA DEL DOCUMENTARIO JOSÉ E PILAR, IN USCITA IL 7 SETTEMBRE IN DVD, CON UN LIBRO CON SCRITTI DEL PREMIO NOBEL, DI ROBERTO SAVIANO E MAURIZIO MAGGIANI

Fumetti

LA STORIA DI RENÉE, COSÌ TRISTE E POETICA stato molto più vecchio». Prodotto dalla società Jupcut con i fratelli Almodóvar e il regista Fernando Mereilles, José e Pilar è stato considerato in Portogallo il migliore documentario realizzato negli ultimi anni e ha avuto uno straordinario successo in Brasile. Il filmato, duecentoquaranta ore di girato ridotte a poco più di due ore, permette di seguire la vita quotidiana della coppia durante il processo di scrittura del romanzo Il viaggio dell’elefante, dalla prima bozza scritta nella casa di Lanzarote nel 2006 al lancio ufficiale del libro in Brasile, nel 2008. In ogni momento traspare la straordinaria intesa della coppia, Pilar a gestire la posta e scandire le attività pubbliche del marito, Saramago intento a scrivere, ancora mosso dall’idea di «poter

cambiare il mondo». Le confessioni intime si alternano alle occasioni di vita pubblica, nei numerosi viaggi della coppia, compreso un recital in compagnia del giovane divo messicano Gael Garcia Bernal. Le discussioni di politica (lei parteggia per Hillary Clinton, lui per Barack Obama), la preoccupazione per la crisi economica, il pensiero della morte che, per l’ateo Saramago, non contempla aldilà. «Dio dov’è?» si chiede lo scrittore «Chi vuol crederci ci creda. Io dico al alta voce: “no”». E, verso la fine del documentario, dopo il funerale della madre di Pilar, aggiunge: «Non vorrei essere nei panni di Pilar quando io scomparirò. A ogni modo, resteremo vicini l'uno all'altra, perché le mie ceneri riposeranno sotto la pietra del giardino».

CONTAMINAZIONI OM-OFFICINE MEDITERRANEE VALDERICE (TRAPANI) - VARI LUOGHI FINO AL 4 SETTEMBRE - INGRESSO LIBERO ✆ 328-3080177

Nella valle dell’Agro Ericino si incontrano le arti e le parole del Mediterraneo. Moni Ovadia, la giornalista ceca-irachena Michelle Nouri e monsignor Domenico Mogavero discutono di contaminazione tra i popoli. E, la sera, le musiche berbere incontrano i ritmi greci di Evi Evan e i sapori trapanesi. 2 SETTEMBRE 2011

Una delle particolarità evidenti dei fumetti di Ludovic Debeurme è quella di avere vignette senza riquadro. I suoi disegni vivono sulla pagina senza confini, per chiedere al lettore un tempo di lettura indefinito, per essere senza tempo. Così vivono le avventure di Renée (Coconino Press-Fandango, pp. 464, euro 29), ragazza inquieta che vive un destino incrociato a quello di Lucille, protagonista del primo, bellissimo volume (meglio averlo letto prima di entrare in questo secondo, appassionante capitolo). Lucille aspetta notizie da Arthur, il suo amato Arthur, finito in prigione dopo aver ucciso l’uomo che la voleva violentare. Renée cerca invece il suo grande amore in Pierre, musicista già impegnato. Dei suoi protagonisti l’autore fa vivere le azioni, ma anche i pensieri, i sogni, le immaginazioni. E in un mare di vera disperazione, Debeurme trova sempre il modo di far emergere la sua poesia, tra parole e disegni. (l.r.)

Celebrazioni

PER UN GIORNO TUTTA EUROPA SI INCONTRA IN SINAGOGA Con un ardito viaggio «dal Talmud a Internet», domenica 4 settembre, ventisette Paesi celebrano la Giornata Europea della Cultura Ebraica. Per l'occasione sessantadue località italiane (www.ucei. it/giornatadellacultura ) ospitano visite guidate a sinagoghe, musei ed ex ghetti, mostre, concerti, spettacoli teatrali, conferenze e percorsi enogastronomici. A Siena, lectio magistralis del filosofo Haim Baharier, definito «il pensatore che fa volare», che propone una riflessione sul futuro della società contemporanea. A Venezia viaggio alla scoperta del ghetto (il più antico in Italia) e dell'artigianato ebraico. Percorso archeologico a Bova Marina, in Calabria, sulle tracce dei resti del tempio ebraico risalente al primo secolo e recentemente posto in un antiquarium. A Fondi, nella basso Lazio, visita guidata alla graziosa Giudecca mentre Biella apre le porte di una bella sinagoga, da poco restaurata. (g.ort.)

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LIBRI

cultura

a cura di BRUNELLA SCHISA

(1) STORIA NATURALE DI UNA FAMIGLIA Ester Armanino EINAUDI pp. 190, euro 16,50 Bianca osserva la sua famiglia con la lente di un entomologo: una madre ape operosa, un padre fuco circondato da donne mantidi, un fratello che si tatua la parola «forza» sul braccio tra boccate di canapa indiana. Ma la vita scompagina le carte, rende orfani di certezze, perché «crescere è abbandonare», passare tra gli aculei del dolore per poi mutare pelle e rinascere. Esordio intenso per la giovane autrice genovese. (giovani ricciardi)

(2) NURAGHE BEACH Flavio Soriga LATERZA pp. 182, euro 10 Lasciando da parte gli opposti stereotipi che circondano la Sardegna, Costa Smeralda da un lato e folklore nuragicopastorale dall’altro, Flavio Soriga cerca di suggerire l’identità complessa di un’isola italiana eppure irriducibilmente altra. Lo fa mescolando riflessioni e memorie personali alla finzione romanzesca, con un ritmo tutto interiore che segue il passo e la cadenza sardo-campidanese. (dario pappalardo)

(3) NEL PAESE DELLE DONNE Gioconda Belli FELTRINELLI pp. 264, euro 17 Traduzione di Tiziana Gibilisco

L’eruzione di un vulcano in Centro America ha come curiosa conseguenza l’abbassamento del testosterone negli uomini di Faguas, paese immaginato dalla nicaraguense Gioconda Belli. Un gruppo agguerrito di donne ne approfitta per rovesciare il potere maschilista e risollevare il paese con modi femminili, accudenti ma decisi e sensualmente ipnotici. (eleonora di blasi)

(4) IL RIFUGIO DEI CUORI SOLITARI Lucy Dillon GARZANTI pp. 455, euro 18,60 Traduzione di Sara Caraffini

Un’eredità inaspettata per Rachel, quasi quarantenne, molto metropolitana e molto in crisi: una casa in campagna con annesso rifugio per cani abbandonati. Potrebbe essere l’inizio di una nuova vita... Una storia garbata, che il passaparola ha fatto diventare un bestseller in Inghilterra. E ha regalato il successo alla 37enne Lucy Dillon, proprietaria, neanche a dirlo, di due bei basset hound. (francesca marani)

(5) LE PAROLE SONO IMPORTANTI Gianluca Giansante CAROCCI pp. 172, euro 15 Le parole sono importanti, diceva Nanni Moretti in Palombella rossa. Soprattutto nella comunicazione politica, come mostra il libro del giovane specialista di marketing elettorale Gianluca Giansante, che passa in rassegna gli stili comunicativi e le narrazioni dei principali leader di partito italiani, dall’apparente rozzezza della Lega agli «estremisti di successo» Di Pietro e Grillo. (massimiliano panarari)

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CRESCERE,VIVERE,AMARE INSIEME A BERLUSCONI ITALO È NATO NEL 1983 E TUTTI GLI EVENTI FONDAMENTALI DELLA SUA ESISTENZA SONO ACCADUTI SOTTO I GOVERNI DEL PREMIER. UN ROMANZO MALINCONICO E LEGGERO DI PAOLO DI PAOLO

talo Tramontana è nato nel ’83, il primo ricordo indelebile risale ai suoi dieci anni, quando il nonno adorato ebbe un ictus. Era il ‘93, Totò Riina veniva arrestato, Bill Clinton diventava presidente degli Stati Uniti e Berlusconi scendeva in campo. Da allora tutti gli eventi fondamentali della vita di Italo, dalla prima volta, all’esame di maturità, fino alla laurea sono scanditi dai governi Berlusconi I, II e III. Durante il Berlusconi IV accade però un evento sconvolgenDOVE ERAVATE te. Il padre di Italo, Mario, professore di Italiano e storia apTUTTI pena pensionato, investe sotto la sua ex scuola, pare deliPaolo di Paolo FELTRINELLI beratamente, uno studente. Gli equilibri domestici a quel pp. 224 punto si rompono. Il romano Paolo di Paolo, coetaneo di Itaeuro 15 lo, ma scrittore maturo e sorprendente, ci propone un romanzo generazionale divertente e malinconico in cui incrocia con leggerezza la storia pubblica con quella privata. Comincerei dal titolo. «Dove eravate tutti». Senza punto interrogativo. «Infatti, non è una domanda. È una frase che può dire chi dopo aver camminato a lungo su una strada si gira indietro e non trova più nessuno. Qualcuno si è perso. E non è detto che sia responsabilità di qualcuno, per esempio del padre». Quando Italo si gira indietro si accorge che gli sono sfuggite diverse cose. Per esempio, la vita dei suoi genitori, e forse la responsabilità è anche sua. «La frase gli torna indietro come un boomerang, ma nell’autismo adolescenziale è stato costretto ad andare avanti perdendosi dei pezzi. Per questo decide di ricostruire sé stesso, e per farlo incrocia la storia pubblica con quella privata». Ma quanto può incidere sul suo privato l’11 settembre? «Il corto circuito nel mondo incide sempre sul privato, non fosse altro per l’aggressività con cui ci vengono recapitate le notizie, quasi sempre cattive». Parliamo di Mario Tramontana, le confesso che avrei aggredito anche io l’insopportabile studente provocatore Marangoni Thomas. «Anch’io capisco Mario ma non lo giustifico. Per fortuna non tutti gli studenti sono come Marangoni, ma c’è qualcosa di eroico nelle aule scolastiche. Come dice De Sanctis “nel pendio della propria decadenza i popoli diventano nervosi, vaporosi, sentimentali”. Mario Tramontana era in quella condizione emotiva».

IL VENERDI DI REPUBBLICA

LA MIA BABELE di CORRADO AUGIAS

In uscita l’8 settembre

DALL’OLANDA A MANTOVA CON TERRORE «Una partita difettosa si ritira dal commercio», dove per «partita difettosa» qui si intende l’essere umano. Tenendo presente la massima del suo professore di Patologia clinica all’università, Marc Schlosser è diventato uno stimato medico di base. I pazienti però ignorano che lui detesta il contatto con i corpi malati. Schlosser è più cinico del Dottor House e sostiene una visione estrema dell’evoluzionismo darwiniano: ogni uomo molesto per la specie può essere lasciato morire senza complimenti. Qualche farmaco che fa al caso, una cura inutile… il mondo non ne risentirà. Un giorno, allo studio capita Ralph Meier, attore di successo con troppa passione per le donne. Marc ne diventa amico e trascorrerà le vacanze nella villa con piscina della star, portando con sé la moglie e le due figlie appena adolescenti e .... Raccontare oltre non si può. Perché gli elementi del thriller prevalgono in questo romanzo ironico solo fino a un certo punto. L’olandese Herman Koch, autore tv e giornalista, già noto per lo straordinario La cena, presenterà il nuovo romanzo a Mantova l’11 settembre. Astenersi se ipocondriaci. (dario pappalardo)

VILLETTA CON PISCINA Herman Koch NERI POZZA pp. 364 euro 17 Traduzione di Giorgio Testa

2 SETTEMBRE 2011

FINALMENTE CHIAREZZA SULL’IMPUNITO BATTISTI

iuliano Turone affronta il caso Battisti nel modo migliore: documenti alla mano, esame minuzioso delle carte processuali (53 faldoni), esame delle testimonianze, riscontri cronologici. Il titolo del suo

libro è semplice Il caso Battisti, appunto, vale a dire l’esame di un affaire giudiziario che si trascina da decenni e che ormai dobbiamo considerare chiuso in modo definitivo (?) dopo il rifiuto del Brasile di estradare Cesare Battisti che a Rio, ha confessato, si trova benissimo. Turone è stato per anni giudice istruttore a Milano, insieme a Gherardo Colombo ha scoperto la P2, ha dunque esperienza specifica per analizzare gli atti processuali. Le carte parlano chiaro: Cesare Battisti è stato un militante del gruppo terroristico PAC (proletari armati per il comunismo) colpevoli di quattro omicidi. Due di questi sono stati attribuiti proprio a Battisti. La ragione per la quale un piccolo omicida fanatico è diventato un caso internazionale è da attribuire, in parte, alla memoria distorta di quegli anni. Come ha detto il presidente Napolitano: «È mancato qualcosa alla nostra cultura e alla nostra politica per far capire davvero il senso di ciò che accadde negli anni tormentosi del terroriIL PONTILE SU LAGO Marco Polillo smo». Per un’altra parRIZZOLI te però lo si deve alpp. 279 l’azione insistente di aleuro 19 cuni intellettuali francesi (Bernard-Henri Lévy UN MATURO PROFESSORE e, soprattutto, la gialliIN PENSIONE, GENNARO VATTUONE, DONNAIOLO, LEGGERMENTE sta Fred Vargas) con al ANTIPATICO, VIENE TROVATO UCCISO. SIAMO seguito alcune appendiIL CASO BATTISTI SUL LAGO D’ORTA, LOCALITÀ INCANTEVOLE, ci italiane. Gli uni e gli Giuliano Turone VECCHIE VILLE, LA PIGRIZIA DI UNA PROVINCIA GARZANTI altri hanno giudicato AGIATA. AD INDAGARE ARRIVA pp. 176 sulla base di pregiudizi DALLA QUESTURA DI MILANO ENEA ZOTTÌA, euro 16,60 ideologici o di informaGRAN PERSONAGGIO, UNA VITA PRIVATA zioni approssimative e NON RISOLTA. RACCONTO BEN CONGEGNATO, false ricostruendo un’immagine favolistica DI PIACEVOLE, SVELTA LETTURA. dell’uomo. Il libro di Turone consiste appunto in questo: smontare una per una le LE API, STORIA, falsità per rimettere a nudo la feroce veriMITO, REALTÀ tà dei fatti. Esempio: una delle obiezioni Claire Preston più consistenti mosse dalla Vargas è che ORME Battisti è stato condannato per due omipp. 245 euro 16 cidi avvenuti nello stesso momento a MeL’AUTRICE, DI SUO, INSEGNA stre e a Milano. Com’è possibile? si è chieLETTERATURA INGLESE sta la scrittrice francese (assai premiata A CAMBRIDGE. QUI DÀ SFOGO dai lettori italiani). È possibile perché di AL SUO CONSIDEREVOLE TALENTO un delitto Battisti è stato esecutore mateDIVULGATIVO RACCONTANDO «TUTTO» riale e nell’altro è stato condannato solo SULLE API. LA LORO ICONOGRAFIA, per «concorso morale». PARTENDO DALL’ANTICHITÀ. LA LORO Confesso: è un libro che si legge con sodUTILITÀ SOCIALE. LE RIFLESSIONI disfazione, come avviene sempre quando ALLE QUALI LA LORO ORGANIZZAZIONE arriva qualcuno in grado di rimettere a GERARCHICA HA DATO SPUNTO posto le cose facendo giustizia di approssiCOSÌ AIUTANDO A COMPRENDERE ANCHE LA SOCIETÀ UMANA. mazioni e fanatismi. 103

cultura

LESSICO&NUVOLE di STEFANO BARTEZZAGHI

Vietato a scuola

E I MORMONI CENSURANO CONAN DOYLE È bastata la vibrante protesta della madre di un alunno perché una scuola della Virginia di proprietà dei mormoni vietasse la lettura di Uno studio in rosso di Arthur Conan Doyle agli alunni più piccoli. Il romanzo, nel quale nel 1887 debuttarono Sherlock Holmes e l’inseparabile Watson, «contiene pregiudizi religiosi» secondo il consiglio di istituto e il preside, offesi in particolare perché lo scrittore vittoriano attacca la poligamia, ammessa invece, e diffusa, nella comunità mormone. Non solo, i mormoni hanno un ruolo centrale, e appaiono sotto una luce a dir poco negativa, nella prima avventura del celebre detective, e la signora Brette Stevenson si è detta «indignata» che il testo finisse nelle mani del figlio di undici anni al quale un docente lo aveva consigliato per un corso sul ragionamento deduttivo. La richiesta di censura è stata accolta all’unanimità dai dirigenti del liceo di Albermale, e ora i ragazzi mormoni leggeranno Il mastino dei Baskerville al posto del libro proibito. «Abbiamo stabilito senza incertezze che il pregiudizio nei nostri confronti è troppo forte per permettere a degli adolescenti di averlo come testo di studio» ha chiarito in un comunicato il responsabile dell’istituto. Contro questa scelta si è però schierato un nutrito gruppo composto da alcune centinaia di ex alunni della scuola di Albermale e dai loro genitori, firmatari di una lettera inviata ai responsabili del liceo nella quale li si invita a ritirare una decisione definita assurda e assai miope sotto il profilo culturale». (r.bert.) 2 SETTEMBRE 2012

BEI TEMPI, QUANDO JOHN LEMON ERA UN DIVO DELLA PUBBLICITÀ

n origine pensavo di dedicare al calembour visivo le puntate di agosto, ma l'argomento è davvero troppo vasto per contenerlo in quattro rubriche (che pure proprio poche non sono). Una sola non basterebbe

per i rapporti tra calembour visivo e pubblicità, la cui storia (come spesso avviene con le comunicazioni di massa) ha conosciuto tappe avventurosissime e avanzatissime nel suo passato. Pensare che le pentole si facevano pubblicità con il grammelot della Linea di Osvaldo Cavandoli (autore che si è meritato una voce nel «Dizionario delle lingue immaginarie» di Paolo Albani e Berlinghiero Buonarroti, titolo Aga magera difura, di cui Zanichelli ha appena pubblicato una ristampa in brossura). La strada da qui al penoso calembour su «sofà» è tutta in discesa. Dalla metà degli anni Novanta, e per una decina d'anni, era invece un’esperienza singolare vivere nelle zone in cui esistono i supermercati Esselunga e avere figli in età scolare. Andando in giro in macchina, erano urletti continui. Questo perché la catena di supermercati si faceva pubblicità con certi cartelloni di grande formato, che riproducevano foto sia realistiche sia creative dei più comuni prodotti in vendita. Erano calembour visivi, ed avevano grande impatto pubblicitario. In una prima serie si vedevano prodotti ortofrutticoli fotografati in modo da rassomigliare a qualcos’altro. Avevano slogan come «Delfini o banane?», «Basket o arancia?», «Bosco o broccoli?». Una seconda serie, forse più famosa, assomigliava molto agli «ircocervi visivi» di Umberto Eco e di Massimo Bucchi, di cui si parlava nell'ultima puntata. Un limone con occhialini tondi diventava «John Lemon»; un elmo su una scatoletta e un copricapo sugli spaghetti diventava «Antonno e Cleopasta», un borsalino su un kaki diventava «Al Cacone», due bombette su due ampolle da condimento diventano «Aglio e Olio». I bambini erano contentissimi di sforzarsi e poi capire il gioco presupposto dalla pubblicità. Passati dieci anni, forse oggi sarebbe ritenuta una forma di pubblicità troppo intelligente e capziosa. SCRIVETE A LESSICO & NUVOLE LA REPUBBLICA VIA G. DE ALESSANDRI, 11 - 20144 MILANO OPPURE lessicoenuvole@yahoo.it - GIOCHI QUOTIDIANI SU www.repubblica.it

Latino presunto ex-cappare, gettare la cappa per correre. «Gheddafi: Io non scappo» (Repubblica 22/8/2011). Io non scappo/2: «Mi sento come di DARIA GALATERIA un autostoppista colto da una grandinata su un'autostrada del Texas. Non posso scappare. Non posso nascondermi. E non posso farla cessare» (Presidente USA Lyndon Johnson, citato in Giorgio Faletti, 2009). Io non scappo/3: «Ci sono delle persone che sono state considerate coraggiose perché avevano troppa paura per scappare» (Thomas Fuller). Io invece scappo: «L'arma migliore per combattere una donna è il cappello: bisogna prenderlo e scappare» (John Barrymore). Io scappo/2: «Chi è colpito dalla mala sorte non si deve aspettare partecipazione da parte del prossimo. Le disgrazie vere fanno scappare la gente» (Ephraim Kishon, 1978). Io scappo/3: «Non si può dare il proprio cuore a una creatura selvatica; più le si vuole bene più forte diventa. Finché diventa abbastanza forte da scappare nei boschi. O da volare su un albero. Poi in cielo… Finirete per guardare il cielo» (Truman Capote, 1958).

è una parola

SCAPPARE

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cultura

MEMORIE D’UN SECOLO FA

VI RACCONTO

ZIA VIRGINIA E QUEGLI ALTRI STRANI GENI DI BLOOMSBURY

NEL SETTANTESIMO ANNIVERSARIO DELLA MORTE DELLA WOOLF, LA NIPOTE ANGELICA GARNETT, ULTIMA EREDE DEI CELEBRI SALOTTI, RICORDA: «PARLAVA DI TUTTO, TRANNE CHE DEI SUOI LIBRI...» di ANTONELLA BARINA

«D

a bambina, mi divertivo molto più con Virginia che con mia madre: era una zia molto simpatica, che si sforzava di entrare nel mio mondo, scherzando, raccontando storie fantasiose. Andavamo insieme a Oxford Street a comperare rotoli di carta colorata, con cui poi – forbici, colla e spilli – costruivamo delle bambole. Altre volte, dal parapetto della finestra, gettavamo zollette di zucchero ai cavalli legati ai calessi nella strada. Si dava molto da fare per divertire i bambini. E con i grandi era un essere beffardo, gaio, affettuoso». Com’è diverso il profilo di Virginia Woolf che oggi emerge dai ricordi di sua nipote, Angelica Garnett, dall’immagine A DESTRA, VIRGINIA WOOLF E LA NIPOTE ANGELICA GARNETT NEL 1932: LE DUE DONNE ERANO MOLTO LEGATE. QUI SOTTO, LA GARNETT OGGI, A 92 ANNI

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che ci rimandano tante sue foto in bianco e nero. In quegli scatti, appare una bellezza aristocratica e introversa, esangue e malinconica. In questi ricordi, una zia tenera e giocosa. Una donna ironica, vivace, per nulla languida. Oggi Angelica Garnett ha 92 anni, è l’ultima erede di quella cerchia intellettuale di Bloomsbury che frequentò da ragazza, perché sua madre Vanessa, pittrice irrequieta, era la sorella della Woolf, geniale animatrice di quei salotti. E quest’anno che ricorre il settantesimo anniversario della morte di Virginia, ha accettato di rispondere alle nostre domande, rievocando la grande scrittrice nella vita di ogni giorno. Lo ha fatto con i tempi riflessivi della sua età, impiegandoci sei mesi a stilare le sue risposte, scusandosi via via per il ritardo. Ma è stata generosa. E ora parteciperà al Festival della Letteratura di Mantova, il 9 e il 10 settembre (info: www.festivaletteratura.it). Perché martedì prossimo uscirà con La Tartaruga La Verità nascosta: quattro suoi racconti in cui narra, tra finzione e realtà, quanto sia stato duro, per lei bambina, crescere nei circoli di un’avanguardia brillante ma troppo anticonformista, come fu il gruppo di Bloomsbury. Inoltre la primavera scorsa è uscita con Dalai la ristampa del suo libro più riuscito, Ingannata con dolcezza:

cultura

una sorta di autobiografia, in cui Angeli«Più che un gruppo, erano amici che ca esorcizza i fantasmi di un’infanzia si vedevano molto spesso, parlando delle suggestiva ma difficile. cose di cui parlano tutti: gli avvenimenti Da giovane, sua madre Vanessa aveva del giorno o i libri che stavano leggendo. sposato il critico d’arte Clive Bell, da cui Facevano delle grandi risate, si prendeaveva avuto due figli maschi. Ma poi il vano in giro a vicenda. A dominare la matrimonio si era esaurito (amichevol- scena erano Virginia e il marito Leonard: mente) e lei si era innamorata del pittore fantasiosa e bizzarra lei, concreto e ogomosessuale Duncan Grant, di sei anni gettivo lui. In loro assenza, la ribalta paspiù giovane, con cui era andata a vivere, sava a Maynard Keynes o Roger Fry». pur sapendo di doverlo dividere con un Chiacchiere quotidiane di salotti uomo, David Garnett. Più deesclusivi, in rivolta contro terminata che mai, Vanessa le costrizioni vittoriane. aveva convinto Duncan a dar«Bisogna comunque imle un figlio. Ma quando era maginare un mondo che apnata Angelica, aveva dichiaparteneva ancora all’Ottocenrato al mondo che il padre era to, benché si ribellasse a quel Clive, tant’è che continuava a secolo. Le donne continuavafrequentare casa sua. Di fatto no a indossare abiti lunghi, gli Angelica raggiunse i 18 anni uomini a fumare la pipa, aveconvinta di essere figlia di Clire la barba, essere inibiti e ve Bell. E poco dopo aver sa- I LIBRI DELLA GARNETT: cortesi. Eppure quel mondo puto la verità, sposò niente- SOPRA, INGANNATA aveva qualcosa in comune CON DOLCEZZA (DALAI, meno che l’ex compagno del PP. 192, EURO 17,50, con tutte le realtà rivoluziosuo vero padre, David Gar- TRADUZIONE DI narie: giovinezza, entusiasmo DELLA CASA). nett, di 26 anni più vecchio di NICOLETTA e fede in un nuovo modo di SOTTO, LA VERITÀ lei, da cui ebbe quattro figli. vedere le cose». NASCOSTA Tutti personaggi, questi, (LA TARTARUGA, Gli incontri avvenivano per PP. 224, EURO 18,50, legati ai salotti di Bloomsbu- TRADUZIONE lo più a casa Woolf? ry. Come l’economista May- DI GIOVANNI CALARCO) «Al numero 52 di Tavinard Keynes, il critico d’arte stock Square, nel quartiere Roger Fry, il biografo della londinese di Bloomsbury, da Regina Vittoria Lytton Stracui il nome del gruppo. Si salichey... Tutti intimi di Virginia va al secondo piano, si bussae del marito Leonard Woolf. va alla porta e ad aprire era «La zia era capace di afferraVirginia. Che introduceva in re gli aspetti più segreti e vulun salotto e una stanza da nerabili delle persone», racpranzo decorati dai miei geniconta oggi Angelica. «Era tori. Bellissimi. Nel ’40 una estremamente sensibile». bombardamento distrusse E in barba alle foto che la l’edificio, ma quei muri coloritraggono di una ricercatezza diafana, rati sopravvissero tra le macerie: semAngelica la descrive così: «Trasandata, bravano una bandiera con su scritto, a in disordine, i capelli da cui sfuggivano le grandi lettere, “Bloomsbury”. Invece non ciocche, le dita macchiate di nicotina, se sono mai entrata nella loro cucina, anche ne infischiava del proprio aspetto, ma se doveva essercene una da qualche parper qualche strana bizzarria del fato, ap- te. A preparare i pasti era una domestipariva sempre raffinata ed elegante. A ca, non certo Virginia. E in soggiorno dispetto della sua fragilità, non poteva c’era una stufa a gas che si alzava o abresistere al richiamo della vita in qual- bassava a piacere: era lì intorno che ci siasi forma. Non si isolò mai. Il contatto sedevamo a chiacchierare. Conversare umano le era indispensabile». era il piacere sommo». Un conversare continuo, giorno e notte, A Londra, ma anche in campagna? tipico del gruppo di Bloomsbury... «Il fine settimana, i Woolf venivano a 108

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MEMORIE D’UN SECOLO FA

trovarci nella nostra fattoria nel Sussex. Ricordo Pinka, il cocker spaniel di Virginia, che li precedeva lungo il corridoio, ticchettando le zampe sulle mattonelle, come ad annunciare il loro arrivo. Ma anche noi andavamo da loro, che poco distanti avevano casa in un villaggio. Virginia amava la vita di paese e conosceva per nome quasi tutte le donne che, quando andava a passeggio, la salutavano. Ricordo una grande sala da pranzo verde, il suo colore preferito. E verde era anche una pera di cristallo sul tavolo». IL VENERDI DI REPUBBLICA

OLYCOM

LA MADRE DI ANGELICA GARNETT, VANESSA (SOPRA), SPOSÒ CLIVE BELL (SOTTO CON VIRGINIA WOOLF) ED EBBE DUE FIGLI. MA POI SI INNAMORÒ DEL PITTORE OMOSESSUALE DUNCAN GRANT (A SINISTRA) E LO CONVINSE A FARE UN FIGLIO. NACQUE ANGELICA, CHE PERÒ FINO AI 18 ANNI FU CONVINTA DI ESSERE UNA BELL

L’immagine più indimenticabile di Virginia? «I tè a casa sua: lo versava facendo ondeggiare avanti e indietro la teiera, per sottolineare quel che stava dicendo. Mangiava poco, sbocconcellava, poi si accendeva una sigaretta, in un lungo bocchino. E raccontava tutto quel che le veniva in mente, incoraggiata dai nostri commenti e dalle nostre risate. Fino a spiccare il volo verso vette fantastiche». Lei però nei suoi memoirs non descrive mai la Woolf scrittrice. 2 SETTEMBRE 2011

«Perché era Virginia stessa a non parlare del suo lavoro. Credo che la considerasse un’attività troppo privata. Voleva che si leggessero i suoi libri, non che se ne discutesse». In famiglia vi rendevate conto della sua grandezza letteraria? «Io non pensavo affatto che fosse un’importante scrittrice. Era solo una che scriveva. Fatta eccezione per suo marito, non l’abbiamo presa seriamente fino a molto tempo dopo. E a quei tempi neanche amavo i suoi romanzi. Preferivo

i saggi e gli scritti più intellettuali». Eravate coinvolti nelle sue frequenti depressioni? «Quando era depressa si isolava, non usciva di casa, non ne parlava». Infine il suo suicidio nelle acque del fiume... «Terribile. Ricordo il momento in cui Leonard venne a dircelo: era devastato, cereo in viso. Ci erano voluti dieci giorni per ritrovare il suo corpo. Non dimenticherò mai lo shock». ANTONELLA BARINA

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cultura

GRANDI IRREGOLARI

IL BENJAMIN ITALIANO CHE SVELÒ SLOGAN E TRUCCHI DELL’

IDEOLOGIA

RIPUBBLICATO DOPO PIÙ DI TRENT’ANNI IL SAGGIO DI FURIO JESI, GENIO ANOMALO DEL NOSTRO PENSIERO. CHE, CONFRONTANDO PAROLE D’ORDINE DI DESTRA E SINISTRA CON LA PUBBLICITÀ, AVEVA SCOPERTO CHE... di MARCO CICALA

uali segrete corrispondenze avvicinano gli sciropposi romanzi di Liala alle parole d’ordine di chi negli anni 30 predicava la religione guerriera della bella morte – i falangisti spagnoli come i fascisti romeni della Guardia di Ferro? E che c’entrano le pubblicità blasé o il gergo delle riviste femminili con la cesellata poesia di Rainer Maria Rilke o con la metafisica elitista di un Julius Evola? Solo un eclettico decifratore di mitologie quale Furio Jesi poteva scoprirlo. Nel saggio Cultura di destra – uscito nel ‘79 e, per fortuna, da poco ripubblicato dalle edizioni Nottetempo (a cura di Andrea Cavalletti) – l’esoterismo di certo pensiero detto reazionario è vertiginosamente messo in correlazione con quanto c’è di più «essoterico» e massificato: réclame, rotocalchi o, appunto, i bestseller di Liala. Se linguaggi all’apparenza tanto distanti possono essere situati in una stessa costellazione è perché – secondo Jesi – dribblano entrambi la razionalità del linguaggio e seducono con quelle che lui chiama «idee senza pa-

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role»: formulazioni numinose o carezzevoli, in realtà stereotipate, che fanno presa con la potenza irresistibile della suggestione. Semplificando, diremmo slogan dove non c’è un bel niente da capire, dato che conta solo l’adesione emotiva. O l’obbedienza. Furio Jesi era nato a Torino settant’anni fa. Sarebbe morto a Genova nell’80, avvelenato nel sonno da una fuga di gas dello scaldabagno. Pur avendo all’attivo oltre una ventina di libri, lasciava aperto un vasto cantiere di progetti audaci quanto compositi, sulla falsariga del più originale mitologo della modernità: quel Walter Benjamin «che è una delle figure a lui più care e vicine. Negli archivi ho ritrovato una cartolina in cui Jesi si firmava scherzosamente col nome del filosofo tedesco» ricorda il curatore Andrea Cavalletti. «A unirli c’è la matrice ebraica, la tecnica del montaggio di materiali eterogenei, ma anche l’idea politica di inoltrarsi criticamente sul terreno dell’avversario». Nella fattispecie, quella Cultura di destra che nel discusso saggio del ‘79 veniva affrontata senza tabù. Mitologo, germanista, storico delle

religioni, critico militante, traduttore, eroico free-lance, quindi professore universitario «per meriti scientifici» (essendo privo di laurea oltre che di diploma) – Jesi era stato un enfant prodige. Anche se la definizione andrebbe pronunciata sottovoce perché – mercificata com’è – di sicuro gli avrebbe fatto orrore. Di padre ebreo – ma «arianizzato», eroe di guerra, e vicino agli ambienti del giudaismo filo-fascista – Furio Jesi aveIL VENERDI DI REPUBBLICA

DAL MITO A RIMBAUD QUELLO CHE SI TROVA La nuova edizione di Cultura di destra (Nottetempo) è corredata dall'intervista di Jesi all'Espresso e da tre inediti di rilievo (La religione degli ebrei dinanzi al fascismo e due frammenti del progetto Il cattivo selvaggio. Teoria e pratica della persecuzione dell'uomo diverso). Ripubblicati in ordine sparso, gli altri libri di Furio Jesi oggi reperibili (più facilmente nelle librerie on line) sono: Materiali mitologici. Mito e antropologia nella cultura mitteleuropea e Letteratura e mito (Einaudi, 2001 e 2002). Per Bollati Boringhieri, lo studioso Andrea Cavalletti ha invece curato la pubblicazione di: Spartakus. Simbologia della rivolta (2000) ; Kierkegaard (2001); Bachofen (2005). Dallo stesso editore anche L'accusa del sangue. La macchina mitologica antisemita (2007). Le edizioni Quodlibet hanno invece riproposto Lettura del Bateau ivre di Rimbaud (1996); Esoterismo e linguaggio mitologico. Studi su Rainer Maria Rilke (2002) e Demone e mito (1999), il carteggio Jesi-Kerényi 1964-68. Alla figura dell'intellettuale torinese è dedicato anche un lungo capitolo del saggio di Marco Belpoliti Settanta (Einaudi, 2010). (m.c.)

FURIO JESI NEGLI ANNI SETTANTA. ERA NATO A TORINO NEL 1941, MORÌ A GENOVA NEL 1980. SOPRA, CULTURA DI DESTRA, EDITO DA NOTTETEMPO (PP. 297, EURO 17,50)

2 SETTEMBRE 2011

va mollato gli studi all’epoca del ginnasio: la scuola gli andava già stretta. A quindici anni pubblica il primo libro Racconti e leggende dell’antica Roma. A diciotto intraprende archeo-viaggi in Grecia e Asia Minore, interviene a convegni in mezza Europa, collabora con fondazioni e riviste internazionali. A ventitré anni è in fitto contatto epistolare con Karoly Kerényi, guru dei mitologi. Il rapporto si spezzerà per dissidi politici. Ma questa è un’altra storia. Grande irregolare, Furio Jesi resta passabilmente dimenticato. Chi voglia però rimettersi sulle sue tracce troverà un giacimento di spunti nel numero monografico a lui dedicato dalla rivista Riga – a cura di Marco Belpoliti ed Enrico Manera, e con scritti – tra gli altri – di Gianni Vattimo, Giorgio Agamben, Georges Dumézil, Franco Volpi... E dello stesso Jesi, che in una pagina illuminante spiegava: «Il mito è una “storia vera” accaduta al

tempo delle origini, che spiega come siano nate tutte le cose dell’universo e come abbiano fatto gli uomini, per la prima volta, a mangiare, a riprodursi, a fabbricare oggetti, a combattere ecc.». Nel Moderno invece «i nuovi miti rappresentano una fuga dalle restrizioni e dai dolori della realtà storica. Non potendo essere un “eroe”, l’uomo si crea eroi esemplari nelle persone che godono di particolare ricchezza, successo, notorietà ecc. (...) Non potendo vivere in una comunità effettivamente solidale, si crea comunità mitiche (dalle “società segrete” dei bambini a quelle degli adulti, dai gruppi dei tifosi sportivi alle comuni hippies ecc.)». Nella modernità, insomma, i miti sono «generalmente valori sostitutivi: compensazioni di valori assenti o non percepiti». Tecnicizzato, il mito funziona come «macchina mitologica», dispositivo che fabbrica mentalità, fedi, obbedienze politiche, stili di vita, mode. Oggi ci si potrebbe chiedere, ad esempio, che genere di mitologie si attivino in fenomeni così diversi quali il purismo delle culture bio, o i maxi-raduni papali, o il vintage – anche quello politico, con la sua nostalgia dei 111

GRANDI IRREGOLARI

Grandi leader, dei Grandi partiti popolari, del Grande sindacato, della Grande Fiat... Per Jesi la mitizzazione moderna comporta sempre un uso – e consumo – del passato come «pappa omogeneizzata che si può modellare nel modo più utile» secondo le esigenze, ideologiche o mercantili, del presente. Perciò – benché sia stata la Destra a riciclarlo esplicitamente – il Mito agisce anche a Sinistra, in parole maiuscole come Giustizia, Libertà, Rivoluzione... Irriga le narrazioni fondative del patriottismo risorgimentale o, perché no, resistenziale, per non parlare – più all’estremo – della simbolica e della fraseologia pistolera che fu delle Br. Osserva Andrea Cavalletti: «Per Jesi quello della demitologizzazione è un compito politico. Un lavoro che però il

MILANO, 1975: IL CENTRO STUDI DI CONFINDUSTRIA IN VIA MORIGI DOPO UN’INCURSIONE DELLE BRIGATE ROSSE

comandare e dell’obbedire». Subito dopo rovesciava il cliché della cosiddetta egemonia culturale di sinistra, ma così: «La maggior parte del patrimonio culturale, anche di chi oggi non vuole essere affatto di destra, è residuo culturale di destra. Nei secoli scorsi la cultura custodita e insegnata è stata soprattutto la cultura di chi era più potente e più ricco...». E ancora: «Ho qualche dubbio circa la possibilità di applicare oggi in Italia la distinzione fra destra e sinistra, non perché in astratto io la ritenga infondata ma perché non saprei bene quali esempi di sinistra citare». Parole di tenore quasi pasoliniano. Nei furenti 70 gli attirarono più di un anatema. Non ci vuole la chiromante per capire perché. FOTOGRAMMA

cultura

critico deve applicare anche a se stesso». Per tentare di individuare quanto e come le mitologie operino in lui. Illuminista senza feticci razionali, Furio Jesi chiariva in un’intervista all’Espresso che per Cultura di destra andava intesa «una cultura fatta di di autorità, sicurezza mitologica circa le norme del sapere, dell’insegnare, del

MARCO CICALA

CINEMA TEATRO MUSICA DANZA TELEVISIONE

ASIA ARGENTO È CAMBIATA: FA LA MAMMA DELLA ARCURI E AMA GARKO L’ATTRICE DEBUTTA NELLA FICTION CON UN MÉLO. «BASTA RUOLI TRASGRESSIVI» DICE. PROSSIMO IMPEGNO? UNA COMMEDIA CON LA GAINSBOURG: «SAREMO UNA COPPIA DI FIDANZATE» di SILVIA FUMAROLA

A DESTRA, ASIA ARGENTO. A SINISTRA GABRIEL GARKO E MANUELA ARCURI

tretta tra le braccia del gangster Gabriel Garko, Asia Argento si avvia a diventare un idolo pop. Da regina della trasgressione a eroina da melodramma nella fiction Sangue caldo di Luigi Parisi e Alessio Inturri, la serie scritta da Teodosio Losito (re dell’Auditel con L’onore e il rispetto), in onda su Canale 5 il 9 settembre.

2 SETTEMBRE 2011

Prostituta, amante del rapinatore Garko e madre della Arcuri, tutto in un colpo solo. Non sarà un po’ troppo? «Gabriel Garko è la persona più gentile che abbia incontrato. Ho capito che è un divo amatissimo dalle reazioni entusiaste del centro estetico sotto casa: quando hanno saputo che avrei lavorato con lui ho guadagnato punti. Tutti vogliono sapere come bacia».

Vabbè, baci cinematografici... «Scherza? L’ho baciato veramente e quando sarò vecchia potrò raccontarlo ai miei nipoti. Gabriel è stato carinissimo, poteva esserci imbarazzo in certe scene, viviamo un amore travolgente. Vuole portarmi via dalla casa di appuntamenti, occuparsi dei miei figli e sposarmi ma è un sogno spezzato». Che melodrammone... Aveva mai viste le fiction di Losito? 115

spettacoli

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«Solo dei pezzetti, non guardo molto la tv perché seguo i miei figli, lavoro e non vedo l’ora di andare a dormire, poi mio marito non parla italiano, anche i film li vediamo in inglese. Sono stata felice quando me l’hanno offerta perché è bello ampliare gli orizzonti, la fiction in questo rinnovamento della mia carriera ci stava». Però fa un po’ impressione pensarla madre della Arcuri. «Sì, se mi ci fa pensare è buffo. Ma nel film io muoio, Manuela viene messa ragazzina in orfanotrofio. Le fiction di Teodosio sono molto curate, uno degli aspetti per cui funzionano è che uomini e donne fanno sognare. In passato ho scelto ruoli in cui m’imbruttivo, mi andava così, però al mio ego fa bene apparire fascinosa». All’inizio si era costruita il ruolo di trasgressiva? «Un po’ sono stati i film, di fondo sono una persona timida. Oggi ho acquistato sicurezza, diventare madre mi ha aiutato e poi sono cresciuta, ho quasi 36 anni. Nell’ultimo periodo non mi sono mai fermata: ho un piccolo ruolo in Cavalli di Michele Rho, che andrà alla Mostra di Venezia; a settembre esce Baciato dalla fortuna di Paolo Costella, al Festival di Toronto presentano Isole di Stefano Chiattini, in cui sono una ragazza muta che fa l’apicoltrice, poi ho lavorato con mio padre in Dracula 3D…». Pensare che ha sempre detto di non essere ambiziosa. «Io lavoro per curiosità e per necessità, ho due figli. Mi piacerebbe fare la madre e girare un film all’anno, ma poi ogni volta che mi chiamano sono felicissima, è la natura di questo mestiere essere scelti. Girerò il nuovo film di Yves Attal con Charlotte Gainsbourg, siamo una coppia omosessuale, è un film da ridere. Sognavo di lavorare con Charlotte e lei ha detto che l’avrebbe fatto solo con me. Bello, no?». 116

I KASABIAN: GALLAGHER TIFA PER LORO E LORO TIFANO PER IL GENOA VENDONO MILIONI DI CD, PER IL LEADER DEGLI OASIS SONO IL FUTURO E I CRITICI LI ELOGIANO. MA LA BAND INGLESE (DOMANI IN CONCERTO A BOLOGNA) HA UNA PASSIONE TUTTA LIGURE di ANDREA MORANDI

DA SINISTRA, IL BASSISTA CHRIS EDWARDS, IL CHITARRISTA SERGE PIZZORNO, IL CANTANTE TOM MEIGHAN E IL BATTERISTA IAN MATTHEWS. SOPRA, LA COPERTINA DEL DISCO

a questo non è un caffè, è droga». Nonostante sia figlio di genovesi, Sergio Lorenzo Pizzorno detto Serge, chitarrista e leader dei Kasabian, rimane sconcertato dal contenuto della tazzina che ha davanti. Trent’anni, da oltre dieci leader di una band nata per essere di nicchia, ma capace di vendere quattro milioni di dischi e tra-

«M

sformare perfino una canzone (Fire) nella sigla della Premier League, Pizzorno è una rockstar decisamente atipica: capelli lunghi e barba incolta, mentre parla cita tanto Pier Paolo Pasolini quanto Jean-Claude Van Damme e l’amata Genoa, squadra che segue fin da bambino. Imprevedibili – geniali secondo i critici – e inetichettabili, i suoi Kasabian domani sabato 3 settembre saranno, insieme agli Arctic Monkeys, l’attrazione principale dell’I-Day all’Arena Parco Nord di Bologna (unica data italiana) e il 20 settembre pubblicheranno Velociraptor!, il nuovo disco che mescola cinquant’anni di musica, dai Kinks ai Prodigy, dai Nirvana ai Led Zeppelin, mantenendo una forte e precisa identità. «Alle grandi band del passato guardiamo per imparare, non per essere come loro» spiega il chitarrista che ha scritto e prodotto l’intera opera: «In realtà, mentre

IL VENERDI DI REPUBBLICA

MUSICA

lavoravo a Velociraptor! non ho ascoltato nessun vecchio disco. Entravo in studio la sera, appena il mio bambino Ennio si addormentava, e uscivo solo al mattino». Figlio di un meccanico genovese stabilitosi negli anni Settanta nel Devon in Inghilterra, fin da bambino Pizzorno aveva un solo sogno: diventare l’attaccante del Leicester City.Davanti alla dura realtà del campo, ha però deciso di optare per la chitarra e per un futuro da rockstar, finendo per collezionare nomination ai Brit Awards (otto), riconoscimenti e diventando anche uno dei migliori amici dell’ex Oasis Noel Gallagher: «Non avrei avuto nessun futuro come calciatore, è andata meglio così» ammette. Non c’è dubbio. A detta dei critici, i Kasabian sono destinati a grandi cose: indicati dallo stesso Gallagher come gli eredi degli Oasis, con il nuovo disco potrebbero raccogliere lo scettro della band ormai finita, passando dai palazzetti ai più grandi stadi del mondo. «Se siamo i nuovi Oasis?» sorride Pizzorno: «Piuttosto direi che siamo i nuovi Kasabian».

2 SETTEMBRE 2011

di LUCA VALTORTA

LA NUOVA MUSICA PUGLIESE? TUTTO INIZIÒ CON BOB MARLEY... a storia del reggae in Puglia inizia con l’arrivo in Italia di Bob Marley e Peter Tosh, tra il 1980 e l’81: è allora che nei centri sociali

pugliesi, come La Giungla di Bari, cominciano a girare quei suoni ancora strani, che ispireranno la prima fanzine sul reggae pugliese nell’84. Il documentario Rockman, diretto da Mattia Epifani e tratto dal libro Dai Caraibi al Salento di Tommaso Manfredi, cui è allegato (Jahmekya Music, libro+cd euro 11,50), racconta attraverso interviste ai protagonisti la storia del movimento, con una particolare attenzione alla prima evoluzione dub saVARI lentina di gruppi come Different Stylee e Struggle, fi- ARTISTI ROCKMAN - LE ORIGINI DEL REGGAEIN PUGLIA no alle posse e a Piero Longo, in arte Militant P, fon- Ritmo Radicale & Fluid Produzioni/Goodfellas datore dei Sud Sound System. Ma questo documen- ✪✪✪✪✪ tario, il primo in assoluto sulla scena, è anche l’occasione per riportare l’attenzione sulle tante realtà musicali della Puglia: non solo reggae e taranta ma anche pop, rock e hip hop. In una parola, contaminazione. L’occasione per celebrare queste creatività sarà La Puglia suona bene, che si terrà all’Auditorium Parco della Musica di Roma dall’8 al 10 settembre e che vedrà alternarsi sul palco gli esponenti della nuova musica pugliese: Erica Mou, Radiodervish, Officina Zoè, Nidi d’Arac, BoomDaBash, Salentini Generali, il progetto musicale di Andrea Mariano dei Negramaro con la partecipazione di ospiti speciali, Après La Classe e Mama Marjas. Per il gran finale la Sala Santa Cecilia sarà a disposizione di Caparezza (anticipato da Antonello Papagni e K.I.D), dimostrazione che la qualità può scalare le classifiche senza snaturarsi. CULT

PIETRE MILIARI

GEMME OSCURE

BOOMDABASH

ENZO DEL RE

ERICA MOU

MAD(E) IN ITALY

IO E LA MIA SEDIA

Soulmatical/Goodfellas

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Teca del Mediterraneo/More Production

Sugar

Con il debutto Uno, i salentini BoomDaBash hanno dimostrato che il reggae può evolversi in una forma contemporanea. Ma è con questo secondo cd, che nel titolo sottolinea la loro «folle italianità», hanno vinto il contest dell'Mtv New Generation.

Enzo del Re ha scritto della gente vera, povera e in difficoltà come anche lui è stato. La sua voce aspra, che ha affascinato Dario Fo e Vinicio Capossela, cantava degli sfruttati e dei morti sul lavoro. Il documentario, di Angelo Amoroso d'Aragona, è la sua storia.

Erica Musci è solo l'ultima giovane che dalla Puglia (è nata a Bisceglie nel '90) è arrivata sul palco dopo una gavetta, che le ha fatto vincere molti premi. Il secondo cd è fatto di brani soft folk-jazz. C'è anche una cover di Don’t Stop dei Fletwood Mac.

CONSIGLIATO SE VI PIACCIONO:

● SUD SOUND SYSTEM ● APRÈS LA CLASSE

● MARIA CARTA ● ROSA BALISTRERI

● CRISTINA DONÀ ● ELISA

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RADIO DI CARLO CIAVONI

LA MANNINO HA CAPITO LE «ISOLE INCOMPRESE» desso che Isole incomprese su Radio 2 è finito, lascerà un piccolo vuoto.

Per fortuna c’è il sito della rete di Radio Rai, con il suo ricco archivio (forse un po’ da migliorare, in verità), dove si potranno ascoltare, una dopo l’altra, tutte le puntate. Teresa Mannino – personaggio televisivo, accento palermitano che più di così non si può e faccia simpatica – se n’è andata in giro per un mese nelle isole italiane (tra Liguria, Sicilia e Laguna TERESA MANNINO, VOLTO NOTO veneziana), per un docuDI ZELIG SU ITALIA1, mentario radiofonico, che HA CONDOTTO speriamo sia il primo di ISOLE INCOMPRESE, SU RADIO2 una lunga serie. Un progetto che Teresa Mannino ha assunto e interpretato alla sua maniera, portando con sé tutta la carica ironica, satirica (a volte anche sarcastica), di cui ha saputo dare prova quando era sul palco di Zelig, in versione «cantina» in viale Monza, o in quella di mega show agli Arcimboldi. La formula del reportage itinerante è sicuramente da ripetere, magari con altri spunti e linguaggi diversi. Indipendentemente dallo stile, che si scelga la linea lieve e scanzonata di Mannino o che si opti, invece, per uno stile più serio. Per ora, l’ascolto è davvero gradevole, anche per la qualità delle registrazioni esterne. Complimenti, quindi, a tutto il cast: Teresa Mannino e Sabrina Tinelli, autori; Sara Zambotti per la collaborazione ai testi. La regia è di Luca Micheli e Sabrina Tinelli; assistente al programma, Ilaria Detassis; webmaster, Luca Camisasca; curatrice, Fabrizia Boiardi. 118

SODERBERGH CONTAGIA IL PIANETA HOLLYWOOD

IL REGISTA FIRMA UN FILM (IN SALA DAL 9) SU UN VIRUS LETALE. IL CAST? STELLARE: DA MATT DAMON E JUDE LAW, FINO AI PREMI OSCAR PALTROW, COTILLARD E WINSLET di ARANNA FINOS

SOPRA, MARION COTILLARD IN UNA SCENA DEL FILM. SOTTO, GWYNETH PALTROW

teven mi ha mandato il copione di Contagion con una nota: "Leggilo e poi lavati le mani"» racconta Matt Damon. Non si sa se l’attore abbia seguito le istruzioni, ma ha accettato di recitare nell’ultimo

«S

film di Steven Soderbergh che sarà presentato domani 3 settembre alla Mostra di Venezia (in sala dal 9). Con lui, un cast di premi Oscar che sfida i luoghi comuni sulle rivalità e un virus letale. Tra i primi a essere contagiato da questo strano male, che provoca tosse secca, febbre e infine provoca la morte, c'è la donna d’affari Gwyneth Paltrow, moglie di un disperato Matt Damon. Del virus misterioso si occupa una coppia di ricercatori americani, Laurence Fishburn e Kate Winslet, mentre Marion Cotillard è la scienziata dell’Oms che cerca di scoprire da dove tutto è cominciato. Un’apocalisse dai risvolti politici e sociali raccontata da un giornalista (Jude Law). «L’idea per il film mi è venuta in un periodo in cui passavo molto tempo in aereo» spiega il regista, «mi sono reso conto di quanto ci si ammali più spesso quando si viaggia. Ho pensato: stare seduti in volo vicino a un passeggero malato, manipolare oggetti che sono un ricettacolo di batteri e poi strofinarsi gli occhi può portare a prendersi un raffreddore. Ma se invece si trasmettesse qualcosa di peggiore? Così ho iniziato a stuIL VENERDI DI REPUBBLICA

spettacoli

ZOOM di IRENE BIGNARDI

GENIO E «ATTRIZIONE»: COSÌ NICHOLAS RAY DIVENTÒ LEGGENDA Il documentario

GLI ANNI 70 A VENEZIA: UN FESTIVAL DI RICORDI

diare l'argomento». Gli studi di Soderbergh hanno riguardato recenti allarmi su virus che resistono agli antibiotici e il rischio di armi biologiche. Gli esperti del settore hanno stabilito perfino un punto critico di non ritorno della pandemia. Misurato in giorni, è il momento in cui la società comincia a sfasciarsi: nei negozi scarseggiano le scorte alimentari, banche, scuole e pompe di benzina chiudono, e così le frontiere. Si diffondono panico e paranoia, domina l'illegalità: «L’influenza spagnola del 1918 ha ucciso cinquanta milioni di persone, un quinto dell’intera popolazione mondiale del tempo, un numero maggiore di quello delle vittime della Prima Guerra Mondiale. Le malattie si diffondono esponenzialmente. Bastano trenta contatti per passare da uno a un milioni di contagiati. Considerando il periodo di incubazione, si potrebbe raggiungere questo numero in 120 giorni» spiega il regista, che per aggiungere un pizzico di paura, utile al botteghino, conclude: «La questione sollevata da questo film non è se questo possa accadere, ma quando». 2 SETTEMBRE 2011

Anche la Mostra del cinema di Venezia ha avuto i suoi anni 70. Anni travagliati, ovviamente: la fine della competizione e dell’assegnazione dei premi; la turbolenta direzione di Gianluigi Rondi; il controfestival organizzato dall’Anac. A ricordare quei momenti – ma anche l’arrivo di Dennis Hopper (nella foto, sotto) la presentazione di Arancia Meccanica di Kubrick, la presenza di Fellini e Alberto Sordi – ci penserà Dai nostri inviati. La Rai racconta la Mostra del Cinema 1969-1979. Prodotto da Res, con Raiteche e Raimovie, il documentario di Giuseppe Giannotti, Enrico Salvatori e Davide Savelli sarà proiettato il 7 settembre nella sezione Controcampo Italiano della Mostra del cinema di Venezia: un racconto ricco di immagini di repertorio, vecchi servizi della Rai e la cronaca degli inviati storici. (e.co.)

hi è ora alla Mostra del cinema di Venezia può partecipare alla nutrita serie di celebrazioni dedicate a Nicholas Ray

nel centenario della sua nascita. Chi il festival lo segue da casa potrà tuffarsi, tra qualche giorno, nella lettura di un libro singolare e idiosincratico che parla con la voce di Nicholas Ray. Titolo Mi hanno interrotto: una raccolta di testimonianze, lezioni, interviste, spezzoni di sapienza cinematografica raccolti da Susan Ray, ultima moglie di Nicholas Ray, di quarant’anni più giovane, appassionatamente innamorata della figura umana e intellettuale dell’artista, NICHOLAS RAY che scrive anche un toccante memoir (A SINISTRA), sugli ultimi anni del marito (Guan- CON JAMES DEAN da, prezzo da definire, pp. 371, tra- DURANTE LA LAVORAZIONE duzione di Alberto Pezzotta). DI GIOVENTÙ Pagine commoventi, come tutte le BRUCIATA testimonianze che ci portano vicino alla natura del genio e che ci dicono di che lacrime e sangue sia fatta la creazione artistica, quando merita questo aggettivo. Si scopre, così, che il regista di Johnny Guitar, Gioventù bruciata e Dietro lo specchio; il volto tormentato che abbiamo visto in L’amico americano di Wenders, in Hair e, sul letto di morte, in quel film durissimo che è Nick’s movie. Lampi sull’acqua, viveva in una casa che sembrava quella di uno studente, in un perenne casino, si circondava solo di giovani, poteva essere brutale, si faceva di ogni possibile farmaco e droga. E, nei nove anni passati con Susan, ammetteva che «l’attrizione» era stata tremenda. Se non sapete che cos’è «l’attrizione» non è grave. Lo ignorava anche Susan Ray che, grazie al dizionario, scoprì essere il pentimento per i proprio peccati ma, soprattutto, il logoramento. Nick Ray si era logorato anzitempo, per aver vissuto troppo intensamente, da quando, giovanissimo, aveva lavorato per Frank Lloyd Wright per poi cominciare il suo lavoro nel cinema sul set di Un albero cresce a Brooklyn, fino a quando realizzò We Can’t Go Home again, il film che, finalmente restaurato, viene presentato il 4 settembre alla Mostra di Venezia. Poi c’è il libro, una lunga lezione: irrituale, divertente, generosa. Una lezione di vita e di passioni. 119

PRENDETE NOTA A SINISTRA, IL REGISTA ARMENO ARTAVARD ˇ JAN. PELES A DESTRA, PIETRO MARCELLO

di CLAUDIO STRINATI

I MUSICI E VIVALDI: UN’IMMAGINE DEGNA DEL CANALETTO musici sono un gruppo di musicisti che rivendicano, oggi, un singolare primato di longevità. Fondato nel 1951, il gruppo non si è mai sciolto

e rinnovandosi nel tempo ha mantenuto la sua vocazione originaria, sia dal punto di vista dell’organico e del repertorio, sia da quello di una continuità stilistica esemplare. Toscanini, che ascoltò i fondatori del gruppo, ne riconobbe l’alto livello. Da sempre affrontano quel repertorio barocco che hanno in larga misura contribuito a far rientrare nella normale conoscenza. Basti ricordare la riscoperta delle Quattro Stagioni di Vivaldi, oggi ANTONIO celeberrime. E proprio a Vivaldi è VIVALDI I Musici dedicato uno dei recenti cd, comConcerti per archi memorativi del sessantenario. È e continuo. una bella antologia che restituisce Fonè e Signoricci cd 085 una immagine emblematica del grande compositore veneziano. Non è la filologia che i Musici cercano, pur rispettosissimi della scrittura del Prete Rosso, ma l’emotività e l’agitazione che Vivaldi esprime in sommo grado, da autentico figlio della città protesa sul mare e esaltata dalle Feste e dal turbinio delle maschere e dei colori. È come nelle credibilissime ricostruzioni figurative del Canaletto, il meraviglioso pittore veneziano che si afferma tra secondo e quarto decennio del Settecento, quando Vivaldi dilaga con la sua immensa potenza creativa. La musica è vivacità, determinazione, moto perpetuo. Il brulichio delle immagini canalettiane trova una equivalenza nei mille impulsi ritmico-melodici di cui la musica di Vivaldi è costellata. E così la propongono i Musici, con quella vera spontaneità pur ingabbiata nell’artificio retorico. Nella acuta esecuzione di concerti stupendi, come quello detto Conca o quello «alla rustica», si sente l’ideale artistico dei Musici nel trattare il Concerto vivaldiano con lo spirito della musica da camera, che riduce gli elementi del contesto sempre all’essenziale, mantenendo però la maestà del nuovo concetto dell’Orchestra, modello organizzativo della ondulante scrittura del compositore. Canaletto avanzò verso un rischiaramento totale dello spazio da lui rappresentato. E così fece Vivaldi. 120

PER RACCONTARE BELLOCCHIO ˇ E PELESJAN MI SONO MOLTO DOCUMENTATO AUTORE DEL PLURIPREMIATO LA BOCCA DEL LUPO, PIETRO MARCELLO PRESENTERÀ AL FESTIVAL DI VENEZIA DUE «FILM STUDIO:» SUL MISTERIOSO REGISTA ARMENO E SUL CINEASTA, LEONE D’ORO ALLA CARRIERA di DARIO PAPPALARDO

ietro Marcello dà l’impressione che non gliene importi granché di premi e articoli sui giornali. Diciamo che non smania per un’intervista. Purtroppo per lui, però, negli ultimi due anni, il suo film La bocca del lupo ha collezionato riconoscimenti in giro per il mondo, a partire dai festival di Torino e Berlino. Quest’estate, il New York Times gli ha dedicato un articolo e il MoMa lo ha proiettato per una settimana. E ora il regista casertano, 35 anni, già autore dei documentari La baracca e Il passaggio della linea, sta per partecipare alla Mostra di Venezia con due lavori. «Due film studio», come li chiama lui. Il 6 settembre, nella sezione Orizzonti, presenterà Il silenzio di Peleˇsjan, ritratto di un maestro del cinema armeno quasi sconosciuto in Italia, e il 9 introdurrà con un filmato Marco Bellocchio, al quale Bernardo Bertolucci consegnerà il Leone d’oro alla carriera. «Ho avuto occasione di confrontarmi più volte con lui. Bellocchio è prima di tutto un pittore nel cinema», spiega, e a parlare sembra più un cinefilo che un regista: «Ha fatto sempre quello che voleva, lavorando con estrema libertà: Vincere è uno dei film più potenti degli ultimi tempi. Questo per me è un anno sabbatico, mi sono divertito a studiare due grandi del cinema». Come è nato il progetto su Peleˇsjan? «Dalla squadra di Fuori Orario, da Enrico Ghezzi e Stefano Francia: appartengo a una generazione di cinefili che si è formata registrando in videocassetta i film mandati in onda di notte sui Raitre. Artavard Peleˇsjan è un regista geniale, rimasto sconosciuto in Occidente

DA SINISTRA, IL CRITICO CINEMATOGRAFICO ENRICO GHEZZI E IL REGISTA MARCO BELLOCCHIO

IL VENERDI DI REPUBBLICA

SMARTCARD di ANTONIO DIPOLLINA

SALVATE FIRENZE: SONO ARRIVATI I SUPERTAMARRI

B fino al 1983, quando il critico francese Serge Daney riuscì ad avvicinarlo e a farlo conoscere in Europa. Nato nel 1938, in una città del nord-est dell’Armenia, si è diplomato al Vgik di Mosca, la più antica scuola di cinematografia del mondo. Questo film non vuole essere una biografia. È il semplice resoconto di un’impresa straordinaria: essere riusciti nell’atto di filmare – per la prima volta dopo trent’anni – uno dei maestri del cinema. In tutto il film Peleˇsjan ha scelto di non parlare. La narrazione è fatta dal nostro incontro a Mosca, dai frammenti delle sue opere e di materiali inediti che lo ritraggono in momenti Roma eccezionali della vita. L’obiettivo di questo lavoro è far sì che i suoi documentari siano restaurati e finalmente divulgati». Omaggio a Walter Chiari Girerà ancora solo documentari? e al regista cileno Raúl Ruiz, «Finora ho fatto documentari peral RomaFictionFest ché sono più accessibili economica(25–30 settembre), giunto mente e immediati nella realizzazioa singhiozzo alla V edizione. ne. Non riesco ad aspettare. L’archiSi parte dal ventennale tettura della macchina produttiva mi della scomparsa del «Sarchiapone» di Verona, stressa. E poi ho un problema con gli che con i suoi sketch ha attori: mi interessano le facce che rivitalizzato il varietà negli raccontano una storia. Detto queanni Sessanta. Insieme a lui sto, però, girare un film di finzione mi verranno ricordati, nella piacerebbe». retrospettiva dal titolo Così Come sarebbe? ridevamo, Vittorio Gassman, «Sicuramente in costume: storico o Nino Manfredi e Ugo Tognazzi. Anche Ruiz negli di fantascienza». ultimi anni di vita si è La bocca del lupo è stato accolto concesso al piccolo schermo. molto bene in America… Al festival verranno «Ho presentato il film al True/False presentati i primi due Festival di Columbia, spero continui a episodi della versione tv circolare nelle sale». dei Misteri di Lisbona. (e.bi.)

WALTER CHIARI: OMAGGIO MA PER FICTION

2 SETTEMBRE 2011

isogna frenare quel brivido di emozione sapendo che il grande momento sta per giungere. Da lunedì

(alle 21) Mtv i mostrerà le avventure di quelli di Jersey Shore in trasferta a Firenze, a cavallo tra maggio e giugno. A dimostrazione che i respingimenti ogni tanto funzionano e ogni tanto no, eccoli qui, i Supertamarri d’Oltreoceano, gli italoamericani che sono un po’ italo e un po’ americani perché forse ognuna delle due nazioni li cede volentieri all’altra, arrivati alla quarta stagione del loro show. Al debutto li definirono una sorta di Sopranos da burla, i ragazzotti palestrati e tamarrissimi, le ragaz- I GIOVANI zotte bassine ma con gambotte torni- PROTAGONISTI te (restano tra i principali richiami DI JERSEY SHORE, IN ONDA dello show, le gambotte, o qualcuno DA LUNEDÌ vuole fingere che non sia vero?), l’in- SU MTV cubo di qualsiasi pedagogista. Ma affidiamoci alla sintesi ufficiale di quanto accade: «Lavoro, divertimenti, amori e dispiaceri, delusioni, lotte, riconciliazioni e qualche pugno sono gli immancabili ingredienti di Jersey Shore». Perfetto così, senza il primo ingrediente, sarebbe l’ideale anche per i talk show della politica che vanno a ricominciare. In Italia i tamarroni ci sono venuti per «ritrovare le loro origini». Trattasi ovviamente di bubbola a uso del pubblico americano, cui puoi vendere di tutto, anche il richiamo a Firenze culla di civiltà, e chi potrebbe mai sostenere che non debba esistere per alcun motivo la civiltà tamarra? Le cronache narrano che il gruppo di «Guidos» e «Guidettes» – li chiamano così – hanno imperversato a Firenze come meglio non avrebbero potuto. Ogni giorno i resoconti di solerti uffici stampa ci informavano, per esempio, che era arrivato a trecento il numero di multe collezionate dall’indisciplinato gruppo, con il sindaco Renzi che non sapeva più se rottamarli o accontentarsi dell’incasso: in uno degli incidenti di cui sono stati protagonisti, i due investiti erano vigili urbani, tamponati da una delle «guidettes». Scazzottate, amori e riconciliazioni. Intorno, la culla della civiltà assisteva impotente, con l’eccezione dei fan entusiasti. Il tutto andrà in onda, da lunedì, in sintesi e pillole, così impariamo a lamentarci del vuoto televisivo estivo. 121

spettacoli

LA CANTANTE HAITIANA MOONLIGHT BENJAMIN SI ESIBIRÀ IL 19 SETTEMBRE A MILANO E IL 20 A TORINO

di ANDREA MORANDI

a Mahler a Battiato, tra classica, pop e etnica, in un virtuale giro del mondo che, partendo da Milano e Torino, arriva fino a Haiti e al Mali transitando per l’Islanda: parte domani la quinta edizione di MiTo, diciotto giorni di incontri, concerti ed eventi destinati a unire artisti solo apparentemente lontani. Dall’inaugurazione in chiave classica con La sinfonia dei Mille di Gustav Mahler, all’Auditorium Agnelli di Torino, alla conclusione elettronica dei Jazzanova all’Hangar Bicocca di Milano, in tre settimane sull’asse delle due città verranno esplorati i linguaggi sonori più disparati con alcuni appuntamenti da non perdere. Uno di questi è l’omaggio a Haiti, Paese ospite della rassegna, di cui verranno rievocati suoni, immagini e parole all’insegna della lenta rinascita dopo il terremoto. Tra gli artisti che porteranno l’isola caraibica al MiTo ci saranno Ti-Coca (il 20 a Torino e il 21 a Milano) con i suoi tradizionali vudù e un grandissimo cantautore come Jean-Prosper Deauphin, in arte Beken, costretto

LUNGO L’ASSE TORINO-MILANO C’È UNA RASSEGNA CHE È UN «MITO» DA MAHLER A BATTIATO, PASSANDO PER LA MUSICA DI HAITI E LE SPERIMENTAZIONI ELETTRONICHE, LE DUE CITTÀ OSPITANO CONCERTI DI GRANDE QUALITÀ in una tenda con moglie e figli dopo il sisma e che si esibirà assieme a un’altra grande ambasciatrice musicale dell’isola, Moonlight Benjamin (il 19 a Milano e il 20 a Torino). Oltre a Haiti, ci saranno nomi noti come Franco Battiato (il 15 a Torino) e Massimo Ranieri (il 14 a Torino e il 16 a Milano) e altri meno conosciuti

come il talentuoso islandese Ólafur Arnalds (il 15 a Milano) e il fenomenale siriano Omar Souleyman, già a fianco di Björk nel suo ultimo singolo Crystalline (il 9 a Torino). Assolutamente da non sottovalutare la sezione jazz che, a fianco di Enrico Rava (il 18 a Torino e il 20 a Milano con John Scofield) e della valida Stacey

appuntament

Kent (il 21 a Milano), presenta l’emergente Dino Rubino (l’8 a Milano) e Hamid Drake con il suo progetto Reggaeology (il 12 a Milano), che vedrà come ospite speciale l’ex Almamegretta Raiz. Grande curiosità anche per le strane coppie formate da Ornella Vanoni e Peppe Servillo (il 5 a Milano, con Le canzoni della mala) e dall’ex Bad Seeds, Blixa Bargeld, assieme al compositore tedesco Alva Noto (il 17 a Milano). Infine, tra le celebrazioni per il duecentesimo della nascita di Listzt e quelle per il 150° dell’Unità, attenzione all’arrivo di Ramzi Aburedwan (il 15 a Torino): palestinese, cresciuto in un campo profughi e fotografato nel 1997 mentre tirava pietre, oggi ha aperto una scuola musicale per i ragazzi di Ramallah ed è un violinista affermato, voluto perfino dalla Mozart Orchestra del maestro Abbado.

a cura di MARCO ROMANI

IL FESTIVAL

L’EVENTO

L’ANTEPRIMA

MAGNOLIA PARADE

BARENBOIM IN CONCERTO

ENCHANTMENT

IDROSCALO DI MILANO - CIRCOLO MAGNOLIA FINO A DOMANI 3 SETTEMBRE - 20 EURO ✆ 02-7561046

SIENA - TEATRO DEI RINNOVATI IL 6 SETTEMBRE - DA 30 A 50 EURO ✆ 0577-22091

CASERTAVECCHIA - TEATRO DELLA TORRE OGGI 2 SETTEMBRE - 18 EURO ✆ 0823-1876215

Quindici appuntamenti al giorno, tra concerti e dj set, per presentare le novità italiane e internazionali della musica rock ed elettronica. Tra gli artisti che si esibiranno al circolo Arci anche Mad Professor ed Ebony Bones. magnoliaparade.com 2 SETTEMBRE 2011

Ultimo concerto straordinario della Settimana musicale senese con il pianista e direttore d’orchestra Daniel Barenboim. Che, accompagnato dell’Orchestra Filarmonica della Scala, esegue brani di Mozart, Beethoven e Rossini. chigiana.it

Il trombettista torinese Fabrizio Bosso rende omaggio alle composizioni per il cinema di Nino Rota con questo progetto musicale (in anteprima al festival Settembre al Borgo) ideato con il maestro Stefano Fonzi. settembrealborgo.it

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spettacoli

FoxLife

D’

«KITCHEN CONFIDENTIAL» IL LIBRO DIVENTA UNA SERIE TV Il libro, Kitchen confidential Avventure gastronomiche a New York, pubblicato nel 2005 da Feltrinelli (pp. 295, euro 8,50), fu un piccolo caso: raccontava vita, opere e piatti dello chef americano Anthony Bourdain che, dopo una giovinezza trascorsa all'insegna di droghe e problemi con l’alcool, divenne uno dei cuochi più famosi di New York, rivelando segreti, manie e (soprattutto) orrori della ristorazione vista dall’interno. Dopo aver condotto per anni il programma No Reservations, adesso Bourdain debutta nella fiction trasformandosi in un personaggio televisivo che verrà interpretato nientemeno che da uno degli attori del momento: il Bradley Cooper di Una notte da leoni e Limitless, che in Kitchen Confidential - Cuochi a New York, serie che debutta su FoxLife mercoledì 7 settembre alle 21, indosserà proprio il cappello di cuoco diventando Bourdain. Nella serie (tredici episodi in tutto), in bilico tra biografia e licenze televisive, vedremo il cuoco, la cui carriera sembrava ormai stroncata, venire assunto dal Nolita, un grande ristorante di New York, dove si troverà a dover dimostrare tutto il suo valore. Nel cast anche Frank Langella e Nicholas Brendon di Criminal Minds. (a.mo.)

L’AN ALI SI

dato spazio a Dadada, un programma che serve all’Azienda per non spendere soldi nel periodo estivo, ricorrendo al magazzino, ed è probabilmente il miglior programma di intrattenimento della Rai. Dadada è un’antologia di sketch, canzoni, ospiti, spezzoni di film, ogni sera con un tema, pretestuoso o meno poco importa. Ci sono due modi di guardare Dadada: il primo è quello di lasciarsi andare al ricordo di una televisione antica o contemporanea (gli spezzoni si alternano in modo apposi-

di FRANCESCO PICCOLO

L’ESTATE DI DADADA MANUALE ITALIANO DI SOCIOLOGIA ATTRAVERSO LA TV

A SINISTRA, BRADLEY COOPER. IN ALTO ADRIANO CELENTANO IN UNA FOTO DEGLI ANNI 70

2 SETTEMBRE 2011

estate, la prima serata di RaiUno, ha

tamente caotico), recuperando programmi o tormentoni dimenticati, guardando cose stupide o momenti epocali della televisione (non c’è solo il meglio, qualche volta c’è anche il peggio). Personaggi che hanno fatto la storia della tv e altri che sono spariti. Il secondo modo di guardare questo programma è usarlo come un testo di antologia per riflettere sull’intrattenimento, sulla Rai, sul costume, sull’Italia. Una sorta di manuale di sociologia applicata, molto interessante sull’Italia dagli anni 50 a oggi. Per osservare come è cambiato il modo di divertirsi, di organizzare il di-

vertimento; per constatare che su alcune cose certi comici e gli italiani che li guardano sono rimasti legati a quel tipo di umorismo da barzellette della Settimana Enigmistica. Si può osservare la scomparsa della messinscena degli sketch. Si può rintracciare sempre un secondo livello di programmazione più folle, colto e che ha prodotto i programmi passati alla storia. Ma anche certe Canzonissima, Fantastico, Domenica In, che riportano con esattezza gli odori e gli umori di come eravamo. Il varietà in questo è preciso: ti riporta direttamente a quell’anno, a come stavi mentre guardavi quel programma; è come le canzonette. Una sera qualsiasi, c’è Jannacci che canta Vengo anch’io, Vianello che maltratta la Mondaini, Bonolis che balla con la Carrà, uno sketch con Lando Buzzanca, una canzone di Mina, Nino Ferrer, tanto Celentano e, in più, spezzoni di film di Totò, Sordi, o Pane, amore e fantasia. E mentre rifletti, giochi con gli accostamenti, ripensi ai cambi di linguaggio, di costume, dei modi di pensare e di far ridere, la vita ti scorre davanti, così come scorre nella tua testa: in modo confuso, per passaggi logici e illogici. E questo casino compone due scenari inquietanti e ineluttabili: hai fatto parte di questo Paese per ogni cambiamento che c’è stato, ti sia piaciuto o no. E, soprattutto, hai visto una quantiSCENEGGIATORE E SCRITTORE. tà giganteIL SUO sca di televiULTIMO LIBRO sione, soÈ MOMENTI DI TRASCURABILE prattutto da FELICITÀ ragazzo. (EINAUDI, PP. 136,

EURO 12,50)

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spettacoli

BAMBINI NEL TEMPO

COSÌ, CON SPIELBERG, HO FATTO IN «SUPER8» UN AMARCORD DEGLI

ALIENI

IL REGISTA DI LOST, J.J. ABRAMS, PRODOTTO DA QUELLO DI E.T. UN SODALIZIO PER UN’OPERA DI FANTASCIENZA, CHE HA PER PROTAGONISTI IL CINEMA, GLI UFO, L’INFANZIA. TUTTI GLI INGREDIENTI CHE ISPIRANO I DUE GRANDI DI HOLLYWOOD. UNITI DAI MAESTRI. EUROPEI di ARIANNA FINOS

NELLA FOTO GRANDE, DA SINISTRA, KYLE CHANDLER E JOEL COURTNEY . SOTTO, IL REGISTA J.J. ABRAMS

J. Abrams appartiene alla schiera dei registiragazzini di Hollywood. Uno dei figli artistici, o aspiranti tali, di Spielberg. «Quando si tratta di Steven, il fattore cronologico bisogna lasciarlo stare. Altro che padre, per sensibilità e cuore siamo coetanei» ride il regista newyorkese, classe 1966. L’incontro che ha cambiato la vita del quindicenne J.J., era il ‘76, fu proprio quello con Steven: «Io e il mio amico Matt Reeves (il regista di Cloverfield) presentammo il nostro filmino in super8 a un concorso: si raccontava di un tizio che subiva per sbaglio un elettroshock e acquistava superpoteri. Piacque, e come ricompensa ricevemmo il compito di restaurare dei vecchi video adolescenziali girati da Spielberg. Guardarli ci aprì un mondo».

spettacoli

BAMBINI NEL TEMPO

La sovrapposizione generazionale di sogni e ricordi tra l’uomo di Lost e quello di E.T. si è ora trasformata in un filmtandem, Super8, dal risultato criticoeconomico sorprendente: 55 milioni di dollari di costo, 133 di incassi, per ora, nel mondo. Ambientato nell’estate del ‘79, Super8 (nelle sale italiane dal 9 settembre), racconta le avventure di un gruppo di cineasti in erba, interpretati da attori formidabili: Elle Fanning, Joel Courtney e Riley Griffiths. I ragazzini preparano un film sugli zombie e alla ricerca di ambientazioni suggestive si ritrovano a girare una scena notturna ai bordi della ferrovia. Al momento del ciak, però, si ritrovano testimoni di una catastrofe, dietro la quale si cela un mistero ufologico». Abrams, Super8 è un amarcord fantascientifico. «Sì. È mio film più personale. L’idea di partenza è raccontare di un gruppo di ragazzini che con la passione di girare filmini. Come abbiamo fatto io e Steven. L’ho chiamato e gliene ho parlato. Non c’erano catastrofi ferroviarie, né creature aliene in fuga dall’Area 51, in questa storia. Quelle sono venute dopo, fondendo idee che avevo avuto per altri film. Spielberg ha detto: “Facciamolo”». E infatti ha prodotto il film. «Lo ha seguito passo dopo passo. Inviandomi note sulla sceneggiatura, assistendo a ogni audizione per i ruoli dei giovani protagonisti. Pur essendo l’uomo più impegnato del mondo, ogni volta che lo chiamavo mi faceva sentire come se questo fosse l’unico film. E così il mio eroe di ragazzino è diventato il mio eroe di oggi». Ma che c’era nei filmini del giovane Spielberg? «Brevi storie, ma piene di idee. E perfino un film di guerra. Non era Salvate il soldato Ryan, ma era pieno di intuizioni e idee. Il giovane Steven non era il regista che conosciamo, ma lasciava intuire quello che sarebbe diventato. Nell’82 non c’erano i dvd in circolazione, né videoteche. Per me e Matt vedere questi filmini è stato come aprire la porta a un mondo di idee. È stato incoraggiante, anche se i nostri prodot130

ti erano decisamente peggiori». Super8 è un film d’avventura per ragazzini ma è anche una storia vintage per gli adulti. «Già. Quando l’ho fatto, ho pensato solo a quello che piace a me, assumendomene tutti i rischi. Avevo voglia di immergermi nel mondo cinematografico dell’adolescenza: E.T., i Goonies, Stand by Me. E infatti c’è qualcosa di me in ciascuno dei giovani protagonisti: l’aspirante regista grassoccio, più sicuro di quanto lo fossi io; il giovane nerd esperto di make up che s’innamora della coetanea; il tecnico fissato con i petardi e le esplosioni. Gli spettatori ragazzini, li ringrazio uno a uno, sono andati per vedere il film per l’avventura, l’horror, la fantascienza. Quelli adulti, come me e

Steven, credo abbiano avuto la possibilità di rivivere il passato: il primo amore, i problemi con i genitori, i sogni e gli incubi di quell’età. Credo che il successo del film sia dovuto a questo, un successo che ha stupito anche me, che temevo il disastro. E invece abbiamo dimostrato che non c’è spazio solo per i blockbuster estivi pieni di supereroi e facili 3D. Non ho niente contro la tecnologia, beninteso, ma questo film avrei potuto farlo solo bidimensionale». E poi c’è l’ambientazione anni Ottanta e una colonna sonora culto, da My Sharona dei Knack alle hit di Blondie. «È stata una delle parti più divertenti del film, l’ambientazione. Non solo l’epoca ma anche il luogo: mio padre è cresciuto in una piccola cittadina delIL VENERDI DI REPUBBLICA

A LEZIONE DI CINEMA

A SINISTRA, NELLA FOTO GRANDE, UNA SCENA DI SUPER8. ACCANTO, INVECE, I TRE FILM CHE HANNO INFLUENZATO LA CARRIERA DI J.J. ABRAMS (1). I GOONIES (1985) DIRETTO DA RICHARD DONNER E RICAVATO DA UN SOGGETTO DI STEVEN SPIELBERG (IN FOTO, SOTTO) (2) UN FRAME DI E.T. (1982), CAPOLAVORO DI SPIELBERG (3) STAND BY ME (1986) DIRETTO DA ROB REINER E TRATTO DA UN RACCONTO DI STEPHEN KING

3 l’Ohio, simile a quella in cui è ambientata la storia. E infatti ho deciso di chiamarla come mia nonna materna. Alla stazione del gas ho regalato il nome dell’altra mia nonna, quella del ramo materno, mentre il ristorante è battezzato come mia madre. C’è tutta la famiglia, in questo film, nome dopo nome». Ma anche milioni di citazioni cinematografiche. «Sì. Da ragazzino i miei mi portavano a vedere i film Disney. Ma io preferivo l’horror. Carpenter è stato uno dei miei maestri. E adoravo i film catastrofici: con i miei andammo agli Studi Universal all’epoca in cui stavano girando Airport. Ne fui folgorato, capii che i film non erano mondi di fantasia, ma costruiti con le mani degli uomini e la 2 SETTEMBRE 2011

macchina da presa. È stato allora che ho imbracciato la prima Super8. Rapidamente i miei registi preferiti sono diventati Hitchcock e Spielberg. Ma il film che ricordo con più struggimento, da bambino, è una versione di Il Gobbo di Notre Dame interpretato da Charles Laughton». E l’Europa? «Buffo, perché quando sono venuto in Europa per promuovere il film, i giornalisti, invece di citare Spielberg, come facevano i miei connazionali, nominavano François Truffaut, Jean Vigo e tanti altri. E così ho scoperto i maestri del mio maestro». Super8 è un film pieno di sentimenti, ma c’è anche la parte horror e spunta un extraterrestre che somiglia più ad

Alien che a E. T. «È una creatura morfologicamente funzionale al film, mostruosa, che però si scoprirà anche profondamente umana. Una summa degli alieni della storia del cinema». Lei crede che gli Ufo esistano? «Credo che ci siano altre forme di vita, su altri pianeti. O almeno mi piacerebbe molto se così fosse. Ciò non significa, però, queste creature siano venute sulla Terra. Sarebbe bello se accadesse, ma non credo che fino a oggi sia mai successo». La sua prossima frontiera? «La mia priorità, ora, si chiama Star Trek 2, voglio tornare là dove nessuno era mai giunto prima». ARIANNA FINOS

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I FILM SCELTI PER VOI E I PROGRAMMI DELLA SETTIMANA

televisioni

SCHEDE A CURA DI FRANCESCO BONO, RENATO VENTURELLI

SABATO

DOMENICA

LUNEDÌ

MARTEDÌ

MERCOLEDÌ

GIOVEDÌ

VENERDÌ

NEVERLAND – UN SOGNO…

ALEXANDER

LONTANO DAL PARADISO

CARS - MOTORI RUGGENTI

NELLA VALLE DI ELAH

THE OTHERS

VINCERE

RAI MOVIE ORE 21,00

RAI 2 ORE 21,05

RAI MOVIE ORE 21,00

RAI3 ORE 21,05

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RAI MOVIE ORE 21,00

Regia Marc Forster con Johnny Depp GB 2004, 106 min. Drammatico

IRIS ORE 21,00

Regia Oliver Stone con Colin Farrell USA 2004, 175 min. Storico

Regia Alejandro Amenabar con Nicole Kidman USA 2001, 95 min. Thriller

✪✪✪✪✪

Regia Marco Bellocchio con Giovanna Mezzogiorno ITA 2009, 122 min. Drammatico

La storia tragica di Ida Dalser, la sposa segreta di Mussolini, la donna che lo aiutò agli esordi ma fini poi rinchiusa in manicomio. Storia e follia, Potere e repressione in uno dei migliori film di Bellocchio.

✪✪✪✪✪

Protagonista è James M. Barrie, lo scrittore che creò Peter Pan. Un giorno conosce Sylvia, una vedova, e si affeziona ai suoi figli, che gli ispirano la storia di Peter Pan, con cui diventa famoso. Una riflessione sulla vita e l’arte.

Volgendo lo sguardo dall’America d’oggi, di cui esplora la storia con JFK, Nato il 4 di luglio, Nixon, alla Grecia antica, Oliver Stone firma un kolossal su Alessandro il Grande. Ambizioso, ma non centra il bersaglio.

Sembrano felici, Cathy e Frank, ma l’apparenza è ingannevole e, quando il marito le confessa di essere gay, è uno shock. Si sente la lezione di Douglas Sirk e Lontano dal paradiso è un mélo che conquista. Algido ed elegante.

Un mondo popolato esclusivamente da macchine: sontuose berline, auto da corsa giovani e rombanti, vecchi carri attrezzi arrugginiti, oneste utilitarie... E tutte caratterizzate con pochi tratti essenziali.

Americano tutto d'un pezzo si mette alla ricerca del figlio, misteriosamente scomparso dopo il ritorno dall’Iraq. Scoprirà un'America sull'orlo della catastrofe morale. Bel film, inizialmente destinato a Eastwood.

Una villa isolata, una donna che aspetta il ritorno del marito insieme ai figli, misteriose figure inquietanti che la circondano. Ma chi sono in realtà? Bell'esempio di orrore suggerito: pochi effettacci, tanta atmosfera.

SISTER ACT

TRAFFIC

FORTAPASC

RAI 1 ORE 21,30

RAI 4 ORE 21,10

RAI 1 ORE 21,20

LA BESTIA NEL CUORE

L'UOMO NELL'OMBRA

LA MIA SUPER EX RAGAZZA

RAI MOVIE ORE 21,00

SKY CINEMA MAX ORE 21,00

RAI 2 ORE 21,05

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Regia Emile Ardolino con Whoopi Goldberg USA 1992, 100 min. Commedia

✪✪✪✪✪

Una cantante, per sfuggire ai gangster, si nasconde in un convento! Non è in dubbio l’estro della Goldberg e la storia fila che è un piacere, ma Harvey Keitel gigioneggia e il finale si fa farsesco. Resta un fatto, che diverte! 2 SETTEMBRE 2011

Regia Steven Soderbergh con Michael Douglas USA 2000, 145 min. Drammatico

✪✪✪✪✪

Un film che somiglia ad una tela di ragno, in cui s’intrecciano la storia di un giudice, della moglie d’un narcotrafficante, di un poliziotto. Se la regia brilla, gli attori non sono da meno, con Benicio Del Toro che s’impone su tutti.

Regia Marco Risi con Libero De Rienzo ITA 2009, 108 min. Drammatico

✪✪✪✪✪

E’ la storia di Giancarlo Siani, un giornalista, che lavorava al Mattino e indagava sulla collusione fra la politica e la malavita. Era il 23 settembre 1985 quando la camorra lo uccise. Un bel film e fa piacere che la Rai lo proponga.

Regia John Lasseter USA 2006, 110 min. Commedia

Regia Paul Haggis con T. Lee Jones USA 2007, 117 min. Thriller

Regia Todd Haynes con Julianne Moore USA 2002, 107 min. Drammatico

Regia Cristina Comencini con Giovanna Mezzogiorno ITA 2005, 120 min. Drammatico

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Un giorno Sabrina apprende dal fratello un orrendo segreto che macchia la famiglia. Si rifà ad un suo romanzo, Cristina Comencini, e compone un ritratto di famiglia che lascia il segno.

Regia Roman Polanski con Ewan McGregor GB 2010, 110 min. Thriller

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Scrittore ombra viene ingaggiato da un politico inglese per scrivere la sua autobiografia: capirà a poco a poco verità rischiose, che mettono a repentaglio la sua stessa vita. Thriller contemporaneo sui temi del miglior Polanski.

Regia Ivan Reitman con Uma Thurman USA 2006, 100 min. Commedia

✪✪✪✪✪

Uma Thurman è GGirl e difende New York dalla criminalità e, di giorno, si occupa di arte, si chiama Jenny e s’innamora di Matt. Il materiale ci sarebbe per una commedia che diverte, ma l’esecuzione è fiacca. E’ un peccato.

✪✪✪✪✪

FACE/OFF ITALIA 1 ORE 21,10

Regia John Woo con John Travolta USA 1997, 138 min. Thriller

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Un criminale efferato e un agente integerrimo si ritrovano con le facce e i ruoli invertiti... Un film costruito come vorticoso balletto di identità, sul filo dell'azione e dell'ironia. Dal regista di "The Killer", grande spettacolo!

133

3 SABATO SETTEMBRE 6.00 Euronews 6.10 Da Da Da

In musica 6.30 Unomattina

10.35

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10.50

11.35 13.30 14.00 15.30 16.05

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17.00 17.10

17.55 18.50

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20.00 20.30 20.35

Estate Week-end All’interno: 7.00-8.00-9.00 Tg 1; Tg1 Dialogo; 9.30 Tg 1 L.I.S. Appuntamento al cinema Che tempo fa Un ciclone in convento Una lettera dal passato. Telefilm Provaci ancora Prof 3 Telegiornale Linea Blu Conduce Donatella Bianchi Quark Atlante - Immagini dal pianeta Overland 9 Che tempo fa Tg 1 A Sua immagine Speciale XXV Congresso Eucaristico Nazionale Conduce Rosario Carello Mar Rosso Reazione a catena Conduce Pino Insegno Telegiornale Rai TG Sport Colpo d’occhio L’apparenza inganna Conduce Max Giusti

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7.00 9.00 9.45 10.10 10.15 10.45 10.50

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11.10

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11.55

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13.00 13.20

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15.00

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15.45

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16.30

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17.20 18.00 18.05

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18.45 19.30

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20.25 20.30

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9.00 Il sentiero solitario Regia di

10.00

11.25 11.30

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12.00

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12.25 12.55 14.00 14.20 14.50

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16.35

17.55 19.00 19.30 20.00 20.15

Joseph Kane. Con John Wayne, Ann Rutherford, Cy Kendall (Western, 1936) Lisa dagli occhi blu Regia di Bruno Corbucci. Con Mario Tessuto, Silvia Dionisio, Vittorio Congia (Commedia, 1969) Ricordando Magazine Champions League Tg 3 Speciale TG3 - Festival del Cinema a Venezia TGR Il Settimanale Superstoria Tg Regione Tg 3 Ferdinando I. re di Napoli Regia di Gianni Franciolini. Con Peppino De Filippo, Eduardo De Filippo, Titina De Filippo (Commedia, 1959) Una star in periferia Regia di Savage Steve Holland. Con Danielle Panabaker, Brenda Song, Amanda Shaw, CiCi Hedgpeth (Commedia, 2004) All’interno: 16.45 TG3 L.I.S. Un caso per due Tg 3 Tg Regione Blob a Venezia 2011 I misteri di Murdoch Erotismo e ricatti. Telefilm

■

6.10 Genitori in diretta 6.30 Mediashopping 7.20 Zorro

7.50 9.55

10.50

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11.25 11.30

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12.00

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18.00 18.45 18.55

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19.35 20.10

I pirati, 1ª parte. Telefilm Navigare informati Mystere R.I.S. Delitti Imperfetti Sotto ricatto, 2ª parte. Telefilm Ricette di famiglia Conduce Davide Mengacci Anteprima Tg 4 Tg 4 - Telegiornale All’interno: Meteo; Vie d’Italia Detective in corsia Morte di un mimo. Telefilm La signora in giallo Vita da cane. Telefilm Poirot L’enigma dell’iris giallo Battuta di caccia. Telefilm Psych Programma di protezione Pericolo epidemia. Telefilm Navigare informati Conoscere Anteprima Tg 4 Tg 4 - Telegiornale All’interno: Meteo Ieri e oggi in Tv Siska Suicidio pilotato. Telefilm

21.05

21.00

21.30

FILM Regia EMILE ARDOLINO Con WHOOPI GOLDBERG (nella foto), HARVEY KEITEL [Commedia, 1992]

FILM TV Regia RICHARD ROY Con ERICA DURANCE E STEVE BYERS (nella foto) BRUCE DINSMORE

FILM Regia GAVIN HOOD Con REESE WITHERSPOON (nella foto), MERYL STREEP [Drammatico, 2007]

TELEFILM Con CHRISTOPHER MELONI (nella foto), DANN FLOREK

Tg1 60 secondi 23.30 Premio Campiello - Chi

■

21.30

SISTER ACT

■

Cartoon Flakes Weekend Rebelde Way Telefilm Serious Desert Telefilm Arturo e Kiwi Sulla via di Damasco Meteo 2 La complicata vita di Christine Legami con catene. Telefilm Il nostro amico Charly La furtuna degli altri. Telefilm Campionati Mondiali Atletica leggera TG2 Giorno Campionati Mondiali Atletica leggera Squadra Speciale Lipsia Doppio bersaglio. Telefilm Squadra speciale Stoccarda Giorno di paga. Telefilm Sea Patrol Blitz in alto mare. Telefilm Due uomini e mezzo Tg 2 L.I.S. Meteo 2 Crazy Parade Conduce Emanuela Aureli Primeval Telefilm Squadra Speciale Cobra 11 Scacco matto. Telefilm Estrazioni del Lotto Tg 2 20.30

0.45 1.00

2.00 2.05

134

vincerà Conduce Bruno Vespa. Con Veronica Pivetti Tg 1 Notte 68ª Mostra del Cinema di Venezia 2011 - Speciale Cinematografo Appuntamento al cinema La commedia del potere Regia di Claude Chabrol. Con Isabelle Huppert, François Berléand, Patrick Bruel, Marilyne Canto (Drammatico, 2006)

VERDETTO FINALE

■ ■

■

22.40 Numb3rs 23.25 23.40 0.30 0.55 1.05 1.25 1.50 5.00

Tredici. Telefilm Tg 2 Tg 2 Dossier Tg 2 Mizar Tg 2 Sì, Viaggiare Tg 2 Eat Parade Secondo Canale Campionati Mondiali Atletica Una ragazza in trappola Regia di Mark Sobel. Con Jonathan Brandis, Sean Murray, Charlotte Ross, Danielle Nicolet (Thriller, 1996)

RENDITION

■ ■

23.05 Tg 3 23.20 TG Regione 23.25 Un giorno in Pretura

Conduce Roberta Petrelluzzi Meteo 3 ■ 0.30 Tg 3 0.40 Appuntamento al cinema 0.45 Fuori Orario. Cose (mai) viste Conduce Enrico Ghezzi All’interno: 0.55 Retrospettiva di Leningrado

LAW & ORDER: UNITÀ SPECIALE

■

23.15 The Unit

■

0.10 Il tunnel

Caccia aperta. Telefilm

2.00 2.20 4.10 4.25

Regia di Daniel Baldwin. Con Kim Coates, Daniel Baldwin, Janine Theriault, Audrey Benoit (Thriller, 2002) All’interno: 0.40 Tgcom; Meteo Tg 4 Night News GiroMike 1979 Mediashopping Ieri e oggi in Tv

IL VENERDI DI REPUBBLICA

FILM

6.00 Tg 5 Prima pagina

■ ■

8.00 9.05

11.00

■

13.00

■

13.40

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16.00

18.50

■

20.00 20.40

All’interno: 7.55 Traffico; Meteo 5 Tg 5 Mattina Zoo Doctor Giorni bui - Il figlio perduto. Telefilm Forum Conduce Rita Dalla Chiesa Tg 5 All’interno: Meteo 5 Caro zio Joe Regia di Jonathan Lynn. Con Kirk Douglas, Michael J. Fox, Olivia d’Abo, Nancy Travis (Commedia, 1994) All’interno: 15.00 Tgcom; Navigare informati Barbara Wood - L’anello dello straniero Regia di Marco Serafini. Con Fann Wong, Philippe Brenninkmeyer, Maggie Q (Drammatico, 2005) All’interno: 17.20 Tgcom; Navigare informati La stangata Conduce Gerry Scotti All’interno: Tg 5 Anticipazione Tg 5 All’interno: Meteo 5 Paperissima Sprint Conduce Giorgia Palmas, Vittorio Brumotti. Con Gabibbo

■

9.10 9.35 10.05 10.20 10.55 12.25 13.00 13.30 13.55

15.00

15.10

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16.00 16.05

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18.05 18.30

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19.00 19.15

Ben ten Beyblade Cattivik Tv Moda Conduce Jo Squillo Sonny tra le stelle Studio Aperto Studio Sport Grand Prix Grand Prix - G.P. San Marino Prove MotoGP. Motociclismo Grand Prix - G.P. San Marino Prove 125 Sintesi. Motociclismo Grand Prix - G.P. San Marino Prove Moto2. Motociclismo Tgcom Da giungla a giungla Regia di John Pasquin. Con Tim Allen, Sam Huntington, JoBeth Williams (Commedia, 1997) All’interno: 17.00 Tgcom; 17.02 Meteo Bugs Bunny Studio Aperto All’interno: Meteo Bugs Bunny Fantozzi in Paradiso Regia di Neri Parenti. Con Paolo Villaggio, Milena Vukotic, Anna Mazzamauro, Gigi Reder (Commedia, 1993) All’interno: 20.10 Tgcom; Navigare informati

■

6.00 Tg La7

6.55 7.00 7.30 7.50 9.35 10.45

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11.45

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13.30 13.55 14.55

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16.05

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18.00 18.05

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20.00 20.30

All’interno: Meteo; Oroscopo; Traffico Movie Flash Omnibus Tg La7 Omnibus Bookstore (Replica) Conduce Alain Elkann Germania Superpole Motociclismo (Diretta) Ultime dal cielo Chicago anni ‘20 - Nozze riparatrici. Telefilm Tg La7 I magnifici sette Germania Superpole Motociclismo (Diretta) MacGyver Vincente e piazzato Battaglia sottomarina. Telefilm Movie Flash Il vedovo Regia di Dino Risi. Con Alberto Sordi, Franca Valeri, Eleonora Ruffo, Nando Bruno (Commedia, 1959) Tg La7 Chef per un giorno (Replica)

21.20

21.10

21.30

SHOW Conduce PAOLO BONOLIS (nella foto), LUCA LAURENTI

FILM Regia GEOFFREY SAX Con EWAN MCGREGOR, ALEX PETTYFER (nella foto) [Azione, 2006]

FILM Regia CARLO VANZINA Con ENRICO MONTESANO E RENATO POZZETTO (nella foto) [Commedia, 1991]

CIAO DARWIN - LA REGRESSIONE

■ ■

SETTEMBRE SABATO

FICTION TV

24.00 I Tudors Telefilm 1.00 Tg 5 Notte

All’interno: Meteo 5 1.30 Paperissima Sprint (Replica) Conduce Giorgia Palmas, Vittorio Brumotti. Con Gabibbo ■ 2.10 Grosso guaio a Cartagena Regia di Tommaso Dazzi. Con Barbara De Rossi, Franco Nero, Franco Javarone, Galo Ahumada (Azione, 1986) All’interno: 3.05 Tgcom; Navigare informati ■ 5.15 Tg 5 Notte (Replica) 2 SETTEMBRE 2011

STORMBREAKER

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23.30 La valigia dei sogni

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24.00

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1.00 1.10 1.15

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3.15

Conduce Simone Annichiarico New Tricks Sipario. Telefilm Tg La7 Movie Flash La taverna della Giamaica Regia di Alfred Hitchcock. Con Charles Laughton, Horace Hodges, Hay Petrie, Frederick Piper (Avventura, 1939) La7 Colors

Coffee & Deejay Weekend The Club Deejay Hits The Club Deejay Tg Pop-App Live Summer Hits Deejay Tg Rock Deejay Summer Hits Best of DVJ Summer Deejay Tg Living in America The Club Motherboard Queen Size DVJ The Club Deejay night

■

10.00 The Family Crews

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11.00 My Life As Liz

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12.00 Jersey Shore

1’ Stagione Ep.8. Telefilm 2’ Stagione Ep.9. Telefilm

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13.00 14.00 15.00 16.00 16.05

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17.00 17.05 18.00 18.05 19.00 19.05

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19.30

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20.00

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20.55 21.00

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22.00

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23.00

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24.00

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1.00

PIEDIPIATTI

22.55 Fighting Regia di Dito

Montiel. Con Channing Tatum, Terrence Howard, Luis Guzmán, Brian J. White (Azione, 2009) All’interno: 23.50 Tgcom; Navigare informati 1.00 Tv Moda Conduce Jo Squillo 1.40 Mediashopping 1.55 Il cartaio Regia di Dario Argento. Con Stefania Rocca, Liam Cunningham, Silvio Muccino, Adalberto Maria Merli (Thriller, 2004)

■

6.00 9.45 10.30 13.30 13.55 14.00 15.00 15.55 16.00 17.00 18.00 18.55 19.00 20.00 21.00 21.30 22.30 0.30 1.30

From the First Fist Pump. Telefilm Il Testimone Speciale MTV News Plain Jane News Audrina 1’ Stagione Ep.7. Telefilm News Teen Mom 2 MTV News Coca-Cola Lip Dub At MTV News Hard Times 2’ Stagione Ep.7. Telefilm Hard Times 2’ Stagione Ep.8. Telefilm Jersey Shore 2’ Stagione Ep.14. Telefilm News Jersey Shore Afterhours. Telefilm Jersey Shore Afterhours. Telefilm Jersey Shore Afterhours. Telefilm Jersey Shore Afterhours. Telefilm Jersey Shore

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TELEVENERDÌ NON È RESPONSABILE DI EVENTUALI MUTAMENTI DI PALINSESTO DELL’ULTIMA ORA

TELEGIORNALI E NEWS

3 SABATO SETTEMBRE DIGITALE TERRESTRE 12.00 30 Rock IV 12.25 Desperate

Housewives III 13.10 Medium II 13.55 Il vendicatore 15.25 Wonderland 15.40 Roswell III 16.25 Invisible Man II 17.10 Streghe VIII 17.55 Star Trek II 18.45 Haven 19.30 30 Rock IV 19.55 30 Rock IV 20.20 Desperate Housewives III 21.10 Medium II 22.00 Medium II 22.50 Specchio della memoria 0.45 La zona morta

7.25 8.20 8.45 10.30 12.15 13.15 14.15 16.00 17.45 19.30 21.15 23.00

0.45 2.30 4.15 4.45

Diritto di difesa Cuori rubati Uno di noi Un difetto di famiglia La nuova Squadra La nuova Squadra Un figlio a metà Una famiglia in giallo La omicidi Graffio di Tigre Graffio di Tigre La Maledizione dei Templari - La lupa di Francia Graffio di Tigre Graffio di Tigre Disokkupati La Maledizione dei Templari - La lupa di Francia

8.03 Ferrari 10.04 Bolidi sull’asfalto - A

14.00 Modern Family 15.00 Appuntamento al

tutta birra! 11.48 Note di cinema Venezia 11.54 Peggio per me... meglio per te 13.42 Così ridevano 15.51 Mimic 17.45 Barbagialla, il terrore dei sette mari e mezzo 19.30 Infedeli per sempre 21.02 Viuuulentemente mia 22.37 Iris a Venezia 22.57 Mezzo destro, mezzo sinistro - Due calciatori senza pallone

buio - Made in Italy 15.45 Cambio vita... mi ha lasciato 16.30 Gli sgommati Summer Compilation 17.00 Wrestling - WWE Smackdown 18.00 Shark Men - Uomini Squalo 19.00 SOS Codice Rosso 20.00 Vite da crociera 21.00 Little Fish - Fuga dall’incubo 23.00 X-Files 24.00 Cielo TG24 notte 0.30 Diario di una squillo perbene

6.04 George 6.38 The Tracker 8.16 Il segreto della

montagna 9.57 In Too Deep 11.38 Blood Diamond -

Diamanti di sangue 13.59 Ghost Son 15.43 Cherry Falls - Il paese del male 17.22 The Defender 18.59 Ipotesi di complotto 21.15 Superman Returns 23.49 Batman Begins 2.12 La leggenda di Beowulf 4.20 Ipotesi di complotto

136

6.40 Ore 10: calma piatta 8.21 Dietro le quinte di “Il

Resto Della Notte” 8.54 Il resto della notte 10.41 Un mondo perfetto 13.01 La custode di mia sorella 14.54 Di un altro mondo 15.13 Pleasantville 17.21 Match Point 19.29 About a Boy - Un ragazzo 21.15 Il diario di Bridget Jones 22.56 Che pasticcio, Bridget Jones! 0.48 Alex & Emma 2.28 Di un altro mondo 2.49 Ore 10: calma piatta 4.30 Pleasantville

6.30 7.45 9.30 11.30 13.05

Sterminate la gang! Fantasmi a Roma I magliari Ho visto le stelle! Se mi lasci ti cancello 14.55 Ciak Point - Venezia 15.40 Ecce Bombo 17.25 Sognando Beckham 19.20 Machan - La vera storia di una falsa squadra 21.00 Neverland - Un sogno per la vita 22.45 Ciak Point - Venezia 23.30 Io non sono qui 1.45 Ogro 3.45 Ciak Point - Venezia 4.30 Ritratti: Mario Rigoni Stern

6.00 6.54 8.20 8.40 8.45 10.30 12.10

13.45 Dreams Road 14.35 David Letterman

Show 15.25 Lonely Planet. Le vie dell’avventura 16.20 Exit Through the Gift Shop 17.50 Mitumba 18.40 Eric Clapton: Standing at the Crossroads 19.35 Muse. A Seaside Rendezvous 20.35 Passepartout 21.05 David Letterman Show 21.55 Teatro in Italia con Albertazzi e Fo 0.40 David Letterman Show

15.00 15.25 15.50 16.15 16.45 17.35

Media Shopping Così vanno le cose Centovetrine Anica Flash Centovetrine I liceali Caterina e le sue figlie 14.00 Nokia Amici in Tour 15.31 Backstage del Tour 16.00 Falcon Beach II 17.40 Bounce 19.40 Extreme Makeover Home Edition 21.10 Omicidio perfetto 23.00 Body Work 23.25 Body Work 23.50 Make Me Perfect I 0.50 Il gusto dell’amore 2.10 Falcon Beach II

Cuccioli cerca Amici Baby Looney Tunes The Garfield Show Tazmania Ben 10 Forza Aliena Il Laboratorio di Dexter 18.05 Leone cane fifone 18.30 The Garfield Show 19.00 Le nuove avventure di Scooby Doo 19.50 Ben 10 20.15 The Garfield Show 20.45 Scooby Doo E I Boo Brothers 22.15 Mucca e Pollo 22.35 Johnny Bravo 23.05 Fantastic 4 23.30 Titeuf 23.55 My Spy Family

6.00 8.05 9.20 9.30 12.50 14.40 16.35 17.10

12.56 Undercovers I 13.42 Sex & Law 14.29 ER - Medici in prima

Lo stato dell’unione Tarzan a New York Focus Schindler’s List Young Guns I pirati di Penzance Under the Influence Be Kind Rewind - Gli acchiappafilm 18.55 Driver, l’imprendibile 20.40 Inside the Actors Studio 21.15 Secretary 23.15 Amityville Horror 1.20 Pat Garrett e Billy the Kid 3.15 Viaggio nel cinema americano 3.28 The Elephant Man 5.30 Viaggio nel cinema americano

linea XIII 15.16 ER - Medici in prima

linea XIII 16.04 ER - Medici in prima

linea XIII 17.00 The Pacific 18.00 Justice - Nel nome

della legge 18.48 Friday Night Lights V 19.39 Dr. House - Medical 20.26 21.15 22.04 0.15 1.02 1.49

Division VI Undercovers I Sex & Law Ocean’s Thirteen Friday Night Lights V Friday Night Lights V Dr. House - Medical Division VI

14.30 Scrittori per un anno 15.00 150 anni 17.00 Trent’anni dopo io

ricordo 18.00 Speciale avanzi di

vent’anni fa 19.00 Gestae fatti 19.05 Il Generale Carlo

Alberto Dalla Chiesa Mezze Luci Libro bianco Videosera Rai 150 anni Res Tauro Res Tauro Trent’anni dopo io ricordo 1.00 Rewind 2.10 Viaggio nel Sud 2.30 Gestae fatti

19.15 19.25 20.00 21.00 23.00 23.05 24.00

14.20 A tutto Reality: 14.45

15.35 16.25 16.50 17.15 18.10 18.55 20.10 21.25 21.50 22.15

16.50 Campionati

Europei Basket. Francia - Germania. 18.25 Campionati Mondiali Beach Soccer. Italia - Senegal. 19.40 Campionati Mondiali Beach Soccer. Portogallo Argentina. 21.00 Italian Baseball Series Baseball. Nettuno - San Marino. 24.00 Campionato Europeo di Trotto Ippica.

6.35 Per qualche dollaro

L’Isola Pokémon DP: I Vincitori della Lega di Sinnoh Scan2Go A tutto Reality: L’Isola Mr Bean Due Fantagenitori Pokémon Nero&Bianco A tutto Reality: L’Isola Due Fantagenitori A tutto Reality: L’Isola A tutto Reality: L’Isola I Robinson

11.21 Maman! 11.39 Un marito quasi

in più Lo spazio bianco Red Carpet Sabrina La difunta correa Zoom Premonition Qualcosa di speciale 17.12 Femme fatale 19.11 La doppia ora 20.54 Red Carpet 21.15 Gamer 22.57 La città verrà distrutta all’alba 0.42 La maschera di cera 2.38 Sabrina 4.46 Spara che ti passa 8.48 10.30 10.55 13.02 13.24 13.36 15.16

8.20 Gsg 9 - Squadra

d’assalto I

perfetto 13.19 Le cose che amo di te I 13.47 Le cose che amo di te I 14.10 Le cose che amo di te I 14.38 One Tree Hill VII 15.28 One Tree Hill VII 16.19 Better with You 16.55 Better with You 17.32 Non sopporto più... I miei figli 19.09 Celle Que J’aime 21.15 Hellcats 22.05 Hellcats 22.59 Acque agitate 23.22 Abandoned 0.52 One Tree Hill VII

9.25 Squadra Antimafia 3

Palermo Oggi Tuono blu Supernatural I Supernatural I I sette guerrieri del kung fu 17.30 Squadra Antimafia 3 Palermo Oggi 19.35 Enterprise II 20.25 Enterprise II 21.15 Chuck IV 22.00 Chuck IV 22.50 Due uomini e 1/2 VII 23.15 Due uomini e 1/2 VII 23.45 Mike & Molly 0.10 $#*! My Dad Says 0.40 Visitors II 1.35 Visitors II 11.45 14.00 14.50 15.40

IL VENERDI DI REPUBBLICA

SETTEMBRE SABATO

SATELLITARE 8.55 10.30 10.50 12.30 14.20 16.00

Prova a volare Benvenuti al Sud Genitori in ostaggio The Last Song Dragon Trainer Toy Story 3 - La Grande Fuga 17.45 Arthur e la vendetta di Maltazard 19.25 The Perfect Score 21.00 Up 22.45 The Last Song 0.35 Toy Story 3 - La Grande Fuga 2.20 Il coraggio delle aquile 3.55 Detective Extralarge - Bianco e nero 5.30 Il Bianco Natale di Topolino

6.25 8.00 9.50 10.05

Texas Rangers School of Rock Predators BoyGirl - Questione di... sesso 11.45 2012 14.25 Segnali dal futuro 16.30 Duplex - Un appartamento per tre 18.05 Professione inventore 19.40 Scoundrels Criminali in famiglia 21.10 Texas Rangers 22.50 Amore 14 0.40 Duplex - Un appartamento per tre 2.15 Segnali dal futuro

6.55 Retrograde 8.30 Deep Impact 10.30 Swimfan - La

piscina della paura 11.55 Impatto criminale 13.30 Strike Force 15.15 Bangkok Dangerous - Il codice dell’assassino 16.55 Blow 19.00 Giochi di potere 21.00 L’implacabile 22.50 The Descent Discesa nelle tenebre 0.35 Blow 2.40 Swimfan - La piscina della paura 4.05 Incubo mortale Cigarette Burns

insieme 11.25 Nata ieri 13.10 Footloose 15.00 Vanilla Sky 17.20 28 giorni 19.05 L’imbroglio nel lenzuolo 21.00 (500) giorni insieme 22.40 La dea dell’amore 0.20 Love story 2.05 The Social Network 2.20 Che fine hanno fatto i Morgan? 4.05 Predators 4.20 Nata ieri

10.50 12.30 14.00 15.25

16.30 Copa

13.00 PGA European

10.45 Campionato del

TourGolf. Omega European Masters. 17.00 Road To New Zeland Rubrica. 17.30 World Cup 2007 Rugby. Inghilterra Sudafrica. 19.30 Road To New Zeland Rubrica. 20.00 La storia dei Mondiali Azzurri Rubrica. 20.30 ITM Cup Rugby. 22.30 Road To New Zeland Rubrica.

Mondo Atletica. 11.45 Campionato del Mondo Atletica. 14.45 Euro 2012 Flash Calcio. 15.00 Vuelta di Spagna Ciclismo. Tappa 14. 17.45 Campionato del Mondo Atletica. 19.15 US Open Tennis. Giorno 6. 1.00 US Open Tennis. Giorno 6.

11.35 12.05 14.00 14.50 15.40 16.30 16.55 17.25

13.55 Three Rivers 14.50 Glamour Cakes 15.15 Kate & Will: Il

13.45 Law & Order:

Sudamericana Calcio. Lanos - Godoy Cruz. 18.30 Premier League World Rubrica. Ep. 7. 19.00 Serie B Remix Rubrica. Ep. 2. 20.00 Prepartita Rubrica. 20.45 Serie B Calcio. Reggina - Grosseto. 22.45 Postpartita Rubrica. 23.15 Serie B Calcio.

16.00 Project Runway -

15.50 16.15 16.40 17.10

13.10 Leone il cane fifone 13.35 Takeshi’s Castle 14.00 Scooby-Doo va a

tutto mio 4 12.15 Forrest Gump 14.40 The Social Network 14.55 Un weekend da bamboccioni 16.40 Il nemico alle porte 18.55 The Twilight Saga: Eclipse 21.00 Sky Cine News 21.10 Predators 23.05 Master & Commander - Sfida ai confini del mare 1.25 5 appuntamenti per farla innamorare 3.00 I Borgia 3.20 Timeline

17.35 18.25 19.20 19.50 20.10

20.45 21.35 22.25 23.20

23.45 0.45

Taglia, cuci... sfila! Chef a Beverly Hills Famiglia Extralarge Sister Act - Il casting Sister Act - Il casting Gli sgommati Summer Compilation America’s Next Top Model America’s Next Top Model Famiglia Extralarge Gli sgommati Summer Compilation Femme Fatales Sesso e crimini Spartacus: gli dei dell’arena

2 SETTEMBRE 2011

Life Bites Sonny tra le stelle I maghi di Waverly Fish Hooks - Vita da pesci 17.35 Jonas L.A. 18.00 Buona fortuna Charlie! 18.25 I maghi di Waverly 18.50 I maghi di Waverly 19.15 Zack e Cody sul ponte di comando 20.05 Sketch Up 20.30 You Wish! Attenzione ai desideri 22.10 Cybergirl 22.35 Jinx 23.00 Le sorelle fantasma 23.25 Quelli dell’intervallo Cafè

Hollywood 15.40 Leone il cane fifone 16.30 Batman the Brave

and the Bold Ben 10 Mucca e Pollo Leone il cane fifone Ben 10 Ultimate Alien 19.30 Sym-bionic Titan 19.55 Leone il cane fifone 20.20 Takeshi’s Castle 21.10 Adventure Time 21.35 Mucca e Pollo 22.00 Le nuove avventure di Scooby-Doo 22.25 Hero: 108 23.15 Titeuf 16.55 17.45 17.55 18.45

Vi presento i miei I Simpson Melrose Place 90210 Scrubs I Simpson Bob’s Burgers How I Met Your Mother 18.20 Traffic Light 18.45 Vi presento i miei 19.10 La vita secondo Jim 19.35 La vita secondo Jim 20.00 I Simpson 20.30 I Simpson 21.00 Falling Skies 21.50 Falling Skies 22.45 The Glades 23.35 White Collar 0.30 White Collar

9.30 10.25 11.20 12.15 13.10 14.05 15.05 15.35 16.05 17.05 18.05 19.05 22.05 0.05 1.05

Investigation X Ingegneria estrema New York Inside Out Strutture incredibili Discovery Project Earth Discovery Project Earth Pianeta selvaggio Pianeta selvaggio Oltre i limiti del corpo umano Oltre i limiti del corpo umano Diabete: epidemia globale Sapevate che... Super Cometa L’ultima missione dello Shuttle La luna

6.25 La dea dell’amore 8.05 Il riccio 9.45 (500) giorni

matrimonio del secolo 16.05 Dr. Botox 16.30 Dr. Botox 16.55 Life Unexpected 17.45 Will & Grace 18.15 S.O.S. Tata 19.10 Sex and the City 19.35 Sex and the City 20.05 Una famiglia a dieta 21.00 Bones 21.55 Bones 22.45 America’s Next Drag Queen 23.40 I Tudors 0.35 Incinta per caso 1.05 Incinta per caso

14.10 Mystery Files - Zorro 14.40 Mystery Files - La 15.10 16.10 17.10 18.10 19.10 20.55 21.55 22.55 23.25 23.55

papessa Grandi evasioni Grandi evasioni Megastrutture: Antenna gigante Megafabbriche Coca-Cola Il ritorno nella Grotta dei Cristalli 42 modi per uccidere Hitler La corazzata perduta di Hitler Le migliori foto di National Geographic Le migliori foto di National Geographic Megastrutture: La Queen Mary 2

6.55 I compagni 9.05 Ritratto di borghesia

in nero Una su 13 Cattive compagnie Giorno di festa L’avventura del Poseidon 17.25 Harold e Maude 19.10 I nostri mariti 21.00 La vita è meravigliosa 23.15 Un uomo da vendere 1.15 America 1929 Sterminateli senza pietà 2.45 La vita è meravigliosa 5.00 Abbasso la miseria!

Criminal Intent 14.40 C.S.I. Miami 17.25 Shark - Giustizia a

tutti i costi 18.15 C.S.I. New York 19.10 Rapimento &

riscatto C.S.I. Miami N.C.I.S. Anthology N.C.I.S. Anthology N.C.I.S. Anthology N.C.I.S. Anthology N.C.I.S. Anthology Law & Order: Unità Speciale 2.30 Law & Order: Unità Speciale 3.25 C.S.I. 4.15 C.S.I.

20.05 21.00 21.55 22.50 23.45 0.40 1.35

14.15 Quando le donne

inventarono lo shopping 15.10 I Televisionari 16.05 Madoff: La truffa del secolo 17.00 Band of Brothers 18.00 A caccia di tesori: L’imbalsamatore 19.00 I miti della Formula 1: Enzo Ferrari 20.00 Missione restauro: Pop Corn anni ‘40 20.30 Missione restauro: Jackpot 21.00 Egitto: alla ricerca della civiltà perduta 22.00 Le radici della civiltà 23.00 Il segreto del mio successo: Boeing. L’asso dell’aria

137

TELEVENERDÌ NON È RESPONSABILE DI EVENTUALI MUTAMENTI DI PALINSESTO DELL’ULTIMA ORA

8.25 Timeline 10.25 Predators 10.40 Un principe

4 DOMENICA SETTEMBRE 6.00 Da Da Da In musica 6.30 Unomattina Estate

9.35

10.00 10.30 10.45 12.00 12.20

■

13.30 14.00

■

16.15 16.20

■

18.05

18.50

■

20.00 20.35 20.40

Week-end Conduce Gianni Milano, Ingrid Muccitelli All’interno: 7.00-8.00-9.00 Tg 1; 9.30 Tg 1 L.I.S. Magica Italia Turismo e Turisti Conduce Fabrizio Rocca Linea Verde Orizzonti Conduce Gianfranco Vissani A Sua immagine Conduce Rosario Carello Santa Messa Recita dell’Angelus Linea Verde Estate Conduce Elisa Isoardi Telegiornale Non sparate sul pianista Conduce Carlo Conti Che tempo fa Tg 1 Un medico in famiglia 6 Il commissario Rex Il bluff. Telefilm Un minuto per vincere Conduce Max Giusti Telegiornale Rai TG Sport Colpo d’occhio L’apparenza inganna Conduce Max Giusti

6.00 Bla bla bla 7.00 Cartoon Flakes Weekend

■

8.55

■

9.40

■

10.05 10.15

11.15

■

13.00 13.15 13.20

■

15.00

■

17.15

■

19.30

■

20.30

21.30

■

21.50 Numb3rs 22.40

Che tempo fa 1.10 Speciale Economia

2.00

3.00 3.30 4.25

138

Cernobbio 2011. Con Gerardo Greco 68ª Mostra del Cinema di Venezia 2011 - Speciale Cinematografo Così è la mia vita... Sottovoce Gente di mare 2 Italia mia, esercizi di memoria

23.25

■ ■ ■

0.35 0.55 1.25 2.15 3.45 4.10

Causa ed effetto. Telefilm Supernatural Il diavolo che conosci. Telefilm La Domenica Sportiva Estate Conduce Monica Matano Tg 2 Protestantesimo Anna Winters - In nome della giustizia Telefilm Vento di Ponente 2 Telefilm Secondo Canale Università Telematica Internazionale UniNettuno

9.25

11.00 11.10 12.00

■

12.25 12.55 13.25 14.00

■

14.15 14.30

■

15.05

■ ■

18.10 19.00 19.30 20.00 20.20

Regia di Robert Butler. Con Kurt Russell, Cesar Romero, Joe Flynn (Commedia, 1972) Cinque marines per cento ragazze Regia di Mario Mattoli. Con Little Tony, Virna Lisi (Comico, 1961) L’opera Agente Pepper Telefilm Tg 3 Rai Sport Notizie Speciale TG3 - Festival del Cinema a Venezia TeleCamere Salute Prima della Prima Passepartout Tg Regione Tg Regione Meteo Tg 3 Speciale TG3 - Premio Letterario Internazionale Viareggio All’interno: 15.00 Tg 3 L.I.S. Nuovo Cinema Paradiso Regia di Giuseppe Tornatore. Con Philippe Noiret, Salvatore Cascio, Jacques Perrin (Commedia, 1988) 90° Minuto Serie B Tg 3 Tg Regione Tg Regione Meteo Blob a Venezia Pronto Elisir

7.45 8.20 9.20 10.00 11.00

■ ■

■

11.25 11.30 12.00 13.20

■

13.50 14.30

■

16.30

■ ■

18.50 18.55

■

19.35

The Taliban Documentario Magnifica Italia Santa Messa Pianeta mare Conduce Tessa Gelisio Anteprima Tg 4 Tg 4 - Telegiornale All’interno: Meteo Melaverde Conduce Helen Hidding, Edoardo Raspelli Pianeta mare Conduce Tessa Gelisio Donnavventura Cose da pazzi Regia di Vincenzo Salemme. Con Vincenzo Salemme, Maurizio Casagrande, Biagio Izzo, Lidia Vitale (Commedia, 2005) All’interno: 15.15 Tgcom; Navigare informati; 16.20 Vie d’Italia Finché c’è guerra c’è speranza Regia di Alberto Sordi. Con Alberto Sordi, Silvia Monti, Alessandro Cutolo, Matilde Costa Giuffrida (Commedia, 1974) All’interno: 17.15 Tgcom; Meteo Anteprima Tg 4 Tg 4 - Telegiornale All’interno: Meteo Il commissario Cordier Verità e bugie. Telefilm

21.00

21.30

DOCUMENTARIO Regia ANDREA SALVATORE

FILM Regia ANDREW SIPES Con CINDY CRAWFORD (nella foto), WILLIAM BALDWIN [Thriller, 1995]

11 SETTEMBRE DIECI ANNI DOPO

TELEFILM Con CHRIS O’DONNELL (nella foto), LL COOL J, LINDA HUNT

■

7.50 Spruzza, sparisci e spara

■ ■

N.C.I.S.: LOS ANGELES

FILM TV Regia MAURIZIO ZACCARO Con BEPPE FIORELLO (nella foto)

Tg1 60 secondi

■

21.00

IL BAMBINO DELLA DOMENICA

23.40 Speciale Tg 1 0.45 Tg 1 Notte

16.30

All’interno: Gargoyles; 7.20 Art Attack; 8.05 Slash; 8.25 Inazuma Eleven; 8.45 Panico al Villaggio Rebelde Way Telefilm Serious Desert Telefilm Le ricette di Arturo e Kiwi Lilo & Stitch 2 - Che disastro Stitch! Regia di Michael LaBash, Anthony Leondis (Animazione, 2005) Campionati Mondiali Atletica leggera Tg 2 Giorno Meteo 2 Campionati Mondiali Atletica leggera Toy Story 2 - Woody e Buzz alla riscossa Regia di John Lasseter (Animazione, 1999) Paperino torna a casa (Animazione, 1959) Venezia: Regata Storica All’interno: 18.00 Tg 2 L.I.S. Meteo 2 Squadra Speciale Cobra 11 A tutti i costi. Telefilm Tg 2 20.30

■

23.10 Tg 3 23.20 TG Regione 23.25 Le tribù della musica -

0.25 0.35 1.20 1.25 1.30

Viaggio nell’Italia dei concerti Conduce Massimo Bernardini Tg 3 TeleCamere Salute Conduce Anna La Rosa Meteo 3 Appuntamento al cinema Fuori Orario. Cose (mai) viste All’interno: 1.40 Retrospettiva di Leningrado

FACILE PREDA

■

23.15 Bad Girls Regia di Jonathan

Kaplan. Con Madeleine Stowe, Drew Barrymore, Madeleine Stowe, Andie MacDowell (Western, 1994) All’interno: 24.00 Tgcom; Meteo 1.25 Tg 4 Night News 1.45 La notte della Disco Music 5 ■ 2.45 Peggio per me... meglio per te Regia di Bruno Corbucci. Con Little Tony, Katia Christine, Gianni Agus (Commedia, 1967) IL VENERDI DI REPUBBLICA

■ ■ ■

8.00 Tg 5 Mattina 8.50 Tgcom 9.05 Finalmente arriva Kalle

11.00

■

13.00

■

13.40

■

FILM

15.40

17.50

20.00 20.40

Nudo sulla spiaggia - Kalle innamorato. Telefilm Buddy - Un gorilla per amico Regia di Caroline Thompson. Con Rene Russo, Robbie Coltrane, Alan Cumming, Irma P. Hall (Commedia, 1997) Tg 5 All’interno: Meteo 5 Il segreto di Thomas Regia di Giacomo Battiato. Con Klaus Maria Brandauer, Thomas Brodie-Sangster, Claire Keim (Drammatico, 2003) Inga Lindström - Vickerby per sempre Regia di John Delbridge. Con Eva-Maria Grein, André Röhner, Christian Wolff, Ella-Maria Gollmer (Drammatico, 2007) Luna di miele con la mamma Regia di Paul A. Kaufman. Con Shelley Long, Virginia Williams, Jack Scalia, Edward Finlay (Commedia, 2006) Tg 5 All’interno: Meteo 5 Paperissima Sprint Conduce Giorgia Palmas

■

7.00 Baywatch

7.55 8.10 8.35 9.05 9.30 9.55 10.20 10.45

■

12.00 12.15

14.00

■

15.00 16.00

■

18.30

■

19.00 19.30

La sirena e il marinaio. Telefilm Hi! Hamtaro Sailor moon SpongeBob Ben ten Iron Man Beyblade Batman Grand Prix - G.P. San Marino 125. Motociclismo Studio Aperto All’interno: Meteo Grand Prix - G.P. San Marino Moto2. Motociclismo Grand Prix - G.P. San Marino MotoGp. Motociclismo Grand Prix - Fuori Giri Robin Hood Buonanotte Mr. Bean. Telefilm Studio Aperto All’interno: Meteo Tutto in famiglia Scuola di polizia 7 Missione a Mosca Regia di Alan Metter. Con George Gaynes, Michael Winslow, Christopher Lee, Ron Perlman (Commedia, 1994) All’interno: 20.25 Tgcom; Meteo

■

6.00 Tg La7

6.55 7.00

9.35

■

10.10

11.15 13.00

■ ■

13.30 13.55 15.10

■

16.40

■

17.40 17.45

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20.00 20.30

All’interno: Meteo; Oroscopo; Traffico Movie Flash Omnibus - Rassegna Stampa All’interno: 7.30 Tg La7 I segreti dell’archeologia L’ispettore Tibbs Uno strano incidente. Telefilm Superbike Gara 1. Motociclismo (Diretta) Paddock Show Conduce Luigi Vignando, Giada Scolari Tg La7 Cuore d’Africa Telefilm Superbike Gara 2. Motociclismo (Diretta) Cuore d’Africa Telefilm Movie Flash Pony Express Regia di Jerry Hopper. Con Charlton Heston, Forrest Tucker, Rhonda Fleming, Jan Sterling (Western, 1953) Tg La7 Chef per un giorno (Replica)

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■

Coffee & Deejay Weekend The Club Deejay Hits The Club Deejay Tg R.U.F.U.S. Summer Hits Deejay Tg Summer Hits Deejay Tg Jack Osbourne: No Limits The Club Deejay Music Club School of surf Havana Film Project Best of Vacanze Romagne The Club Deejay night

7.00 8.00 9.00 10.00 11.00

News Teen Mom 2 Coca-Cola Lip Dub At MTV Paris Hilton British BFF My SuperSweet 16 Blingest Bash Countdown. Telefilm MTV Video Music Awards 2011 Hard Times 2’ Stagione Ep.07. Telefilm Hard Times 2’ Stagione Ep.08. Telefilm My Life As Liz 2’ Stagione Ep.09. Telefilm My Life As Liz 2’ Stagione Ep.10. Telefilm MTV News I Used To Be Fat MTV News Plain Jane MTV News Made MTV News Speciale MTV News When I Was 17 MTV News I Soliti Idioti I Soliti Idioti I Soliti Idioti I Soliti Idioti Hard Times 2’ Stagione Ep.07. Telefilm Hard Times 2’ Stagione Ep.08. Telefilm MTV Video Music Awards 2011

12.00

■

14.00

21.25

21.30

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14.30

SHOW Conduce GERRY SCOTTI (nella foto)

SHOW Conduce JANE ALEXANDER (nella foto)

DOCUMENTARIO Conduce VINCENZO VENUTO (nella foto)

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15.00

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15.30

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16.00 16.05 17.00 17.05 18.00 18.05 19.00 19.05 20.00 20.55 21.00 21.30 22.00 22.30 23.00

■

23.30

24.00 L’isola della paura

Regia di George Erschbamer. Con Andrea Roth, Jason Priestley, Genevieve Buechner, Gabrielle Rose (Avventura, 2009) 1.30 Tg 5 Notte 2.00 Paperissima Sprint (Replica) Conduce Giorgia Palmas, Vittorio Brumotti. Con Gabibbo ■ 2.40 Snow Angels Regia di David Gordon Green. Con Kate Beckinsale, Sam Rockwell, Michael Angarano 2 SETTEMBRE 2011

MISTERO

■ ■

■

0.30 Miami Medical 1.20

3.05 3.20

4.45

Sciamano. Telefilm Viola bacia tutti Regia di Giovanni Veronesi. Con Asia Argento, Massimo Ceccherini, Valerio Mastandrea, Rocco Papaleo (Commedia, 1998) Mediashopping Mucche Pazze Regia di Sara Sugarman. Con Anna Friel, Joanna Lumley (Commedia, 1999) Finchè c’è ditta c’è speranza

MISSIONE NATURA

■ ■

23.50 Tg La7 24.00 Movie Flash 0.05 L’esercizio del potere

Regia di John Irvin. Con Donald Sutherland, Anne Archer, Paul Freeman, Anthony Bate (Drammatico, 1991) 2.10 La7 Colors

6.00 9.45 10.30 13.30 13.55 14.00 15.00 15.55 16.00 18.55 19.00 20.00 20.30 21.00 21.30 22.30 23.30 0.30

21.20

LO SHOW DEI RECORD

■

SETTEMBRE DOMENICA

FICTION TV

24.00

139

TELEVENERDÌ NON È RESPONSABILE DI EVENTUALI MUTAMENTI DI PALINSESTO DELL’ULTIMA ORA

TELEGIORNALI E NEWS

4 DOMENICA SETTEMBRE DIGITALE TERRESTRE 8.05 8.55 9.40 10.25 11.55 12.20 12.45

Star Trek II Haven Stingers VI Foolproof 30 Rock IV 30 Rock IV Desperate Housewives III 13.30 Medium II 14.15 Rollerball 15.50 Just Business 17.15 Streghe VIII 18.00 Mad Men II 18.45 Mad Men II 19.35 30 Rock IV 20.00 30 Rock IV 20.25 Desperate Housewives III 21.10 Traffic 23.25 Dolan’s Cadillac

6.37 Kings 7.18 Note di cinema

Venezia 7.23 War At Home 7.48 Inga Lindström -

Ritorno al passato 9.32 Camouflage Professione detective 11.17 Note di cinema Venezia 11.22 Brillantina rock 13.04 Il barbiere di Rio 15.03 Trixie 17.06 Pronti a tutto 18.53 Morti di salute 21.01 Alexander 0.03 Iris a Venezia 0.23 Hell’s Kitchen 2.15 Morti di salute

6.35 Final Run - Corsa

contro il tempo 8.15 The Defender 9.52 The Hard Corps 11.45 La leggenda di Beaver Dam 12.06 La leggenda di Beowulf 14.01 Dead Bones 14.28 Superman Returns 17.18 Batman Begins 19.40 The Librarian 2: Ritorno alle miniere di Re Salomone 21.15 Speed Racer 23.31 Snakes on a plane 1.18 Tinglewood 1.43 Solo di passaggio 2.08 L’ultima casa a sinistra

140

6.30 8.15 10.00 11.45 13.30 15.15

Non lasciamoci più 2 Meglio tardi che mai Graffio di tigre Graffio di tigre La cittadella Autoritratti - I protagonisti della fiction 16.00 Il Commissario Manara 17.00 Amanti e segreti 18.45 Baldini e Simoni 19.15 Il Maresciallo Rocca 3 21.00 La Omicidi 22.45 La Nuova Squadra 23.45 La Nuova Squadra 0.45 La Omicidi 2.30 La Nuova Squadra 3.30 La Nuova Squadra

11.00 Wrestling - WWE

Smackdown 12.00 Cielo TG24 mattina 13.00 Vite da crociera 14.00 Cambio vita... mi ha lasciato 15.00 Little Fish - Fuga dall’incubo 17.00 X-Files - Voglio crederci 19.00 Modern Family 19.30 Modern Family 20.00 Principessa Diana La leggenda 21.00 Shark Men - Uomini Squalo 22.00 Il quarto angelo 24.00 Cielo TG24 notte 0.30 Viaggi da paura 1.15 Diario di una squillo

6.40 8.14 9.57 12.05 13.57 16.11 17.53 19.34 21.15 23.03 0.45 2.50 4.23

Poliziotti Naja Match Point Che pasticcio, Bridget Jones! L’ultima eclissi Nato per vincere Il diario di Bridget Jones Alex & Emma Sapori e dissapori Wimbledon Intervista col vampiro Poliziotti L’ultima eclissi

6.30 Ufo... Annientate

Shado, uccidete Straker... Stop 8.00 Senso 10.00 I compagni 12.10 Il ritorno di Zanna Bianca 13.45 Sballato, gasato, completamente fuso 15.20 Ciak Point - Venezia 16.05 Ulisse 17.45 Funeral Party 19.20 Libero Burro 21.00 Scent of a Woman Profumo di donna 23.35 Ciak Point - Venezia 0.20 My son, my son, what have ye done 2.00 Johnny Guitar 3.55 Ciak Point - Venezia

6.00 6.55 8.55 9.00 10.40

Media Shopping Il gusto dell’amore Anica Flash Beautiful Caterina E Le Sue Figlie 12.10 I Liceali 14.00 Extreme Makeover Home Edition 15.40 Falcon Beach II 16.30 Falcon Beach II 17.10 Falcon Beach II 17.50 Il gusto dell’amore 19.40 Extreme Makeover Home Edition 21.10 Una famiglia in eredità 23.00 Bikini 23.40 Nokia Amici in Tour 1.10 Backstage del Tour

6.00 Mississippi Burning

- Le radici dell’odio 8.10 La nave matta di Mr. Roberts 10.40 Francis il mulo parlante 12.20 Che fine ha fatto Baby Jane? 14.40 Una canzone per Bobby Long 16.55 Safe Men 18.25 The War 20.40 Inside the Actors Studio 21.15 Hamlet 23.30 Segreti di famiglia 1.50 Lolita 4.25 La piccola bottega degli orrori

10.15 Il flauto Magico 13.10 Emporio Daverio 14.30 David Letterman

Show 5 buoni motivi Nero Wolfe Stage Memories Le regine Les Nouveaux Explorateurs 19.30 Anthony Bourdain - Il viaggio di un cuoco 20.00 Anthony Bourdain - Il viaggio di un cuoco 20.30 Passepartout 21.00 David Letterman Show 21.50 Il grande Nord 23.30 5 buoni motivi 23.35 Smoke 15.20 15.25 16.35 17.40 18.35

12.25 The Garfield Show 12.50 Le nuove avventure

di Scooby Doo 13.40 Il Laboratorio di 14.30 15.00 15.25 15.50 16.15 16.45 17.35 18.30 19.00 19.50 20.15 20.45 22.05

12.28 12.44 13.34 14.22

Dexter Perché a me? Cuccioli cerca Amici Baby Looney Tunes The Garfield Show Tazmania Ben 10 Forza Aliena Leone Cane Fifone The Garfield Show Le nuove avventure di Scooby Doo Ben 10 The Garfield Show Dennis colpisce ancora Mucca e Pollo

Ultra Undercovers I Sex & Law ER - Medici in prima linea XIII 15.09 ER - Medici in prima linea XIII 15.57 ER - Medici in prima linea XIII 16.54 The Pacific 17.43 Ultra 17.57 Justice - Nel nome della legge 18.47 Friday Night Lights V 19.36 Dr. House - Medical division VI 20.25 Undercovers I 21.15 The Pacific 22.57 Ultra 23.20 Ocean’s Eleven Fate il vostro gioco

14.30 Visioni Private -

10.55 Campionati

Teresa De Sio 15.00 Rai 150 anni - Dixit Fatti 17.00 Trent’anni dopo io ricordo - Guerra nel deserto 18.00 Storie dell’Italia:viaggio in seconda classe 19.00 Dai nostri inviati 19.05 Res Gestae fatti 19.10 Diario di un cronista 19.35 Rischiatutto 19.40 Libro bianco 20.00 Magazzini Einstein 20.30 Le voci dell’occulto 21.00 Rai 150 anni - Dixit Mondo 23.00 Dai nostri inviati 23.05 Crash

Mondiali 2011 Atletica leggera. 15.00 Campionato Europeo Maschile Basket. 16.45 Campionato Europeo Maschile Basket. 18.30 Campionati Mondiali 2011 Beach Soccer. Messico - Brasile. 19.50 Campionato Europeo Maschile Basket. 21.45 Campionati Mondiali 2011 Beach Soccer.

15.35 Scan2Go 16.00 Scan2Go 16.25 A tutto Reality:

6.35 Amore con interessi 8.14 Oxford Murders -

Teorema di un delitto La doppia ora Red Carpet Rails & Ties La città verrà distrutta all’alba 15.35 Gamer 17.15 Benvenuti al sud 19.08 L’anima gemella 20.53 Red Carpet 21.15 Saturno contro 23.13 Viola di mare 1.06 Amare per sempre 3.05 Benvenuti al sud 4.53 Rails & Ties 10.06 11.43 12.09 13.55

L’Isola 16.50 Mr Bean 17.15 Due Fantagenitori 17.40 Due Fantagenitori 18.10 Pokémon Nero&Bianco 18.30 Pokémon Nero&Bianco 18.55 Mr Bean 19.20 A tutto Reality: L’Isola 19.45 A tutto Reality: L’Isola 20.10 A tutto Reality: L’Isola 20.35 Due Fantagenitori 21.00 Due Fantagenitori

13.03 Le cose che amo di

te I 13.29 Better with You 14.19 Better with You 15.09 Germgirl 15.20 Non sopporto più... i miei genitori 16.53 Pretty Little Liars 17.45 Jeanine o i miei genitori non sono niente di speciale 18.05 Covert Affairs I 18.50 Covert Affairs I 19.37 Covert Affairs I 20.25 Covert Affairs I 21.15 Close to Home II Giustizia ad ogni costo 22.01 Rizzoli & Isles I 22.50 Il gioco del mondo 23.08 Better with You

9.00 Squadra Antimafia 3

Palermo oggi Visitors II Visitors II Chuck IV Chuck IV Una cena quasi perfetta 16.10 Gunmen - Doppia azione 17.45 Due uomini e 1/2 VII 18.10 Due uomini e 1/2 VII 18.40 Mike & Molly 19.05 $#*! My Dad Says 19.35 Enterprise II 20.25 Enterprise II 21.15 Due uomini e 1/2 VII 21.40 Due uomini e 1/2 VII 22.10 Mike & Molly 22.35 $#*! My Dad Says 23.05 Fringe III 11.00 11.55 12.50 13.40 14.30

IL VENERDI DI REPUBBLICA

SETTEMBRE DOMENICA

SATELLITARE 6.35 6.50 8.30 10.05

6.05 Il mondo dei

6.45 Bangkok Dangerous Il

The Social Network Elf The Perfect Score Ricreazione: Stiamo crescendo 11.10 Arthur e la vendetta di Maltazard 12.45 Alvin Superstar 2 14.20 Astro Boy 16.00 Family Plan Un’estate sottosopra 17.40 Up 19.20 I ragazzi di Timpelbach 21.00 L’asso del Go-Kart 22.40 Alvin Superstar 2 0.15 Benvenuti al Sud 0.35 Family Plan Un’estate sottosopra 2.15 Up

replicanti 7.35 Professione inventore 9.10 Amore 14 10.55 L’ombra del sospetto 12.25 Fusi di testa 14.00 Scoundrels Criminali in famiglia 15.30 Bandslam - High School Band 17.25 School of Life 19.20 Un alibi perfetto 21.10 Il mondo dei replicanti 22.45 Money Train 0.40 The Social Network 0.55 Rombo di tuono 2.30 Fusi di testa 4.05 L’ombra del sospetto

codice dell’assassino 8.25 I Borgia 8.45 Giochi di potere 10.45 L’implacabile 12.25 Linea mortale 14.20 Malevolent 16.00 Far Cry 17.40 Men in Black 19.20 Meltdown - Trappola nucleare 21.00 15 Minuti - Follia omicida a New York 23.10 E ora... divertiamoci 0.55 La linea 2.30 Non aprite quella porta 4.10 Malevolent 5.50 Trappola in fondo al mare 2 - Il tesoro degli abissi

16.15 Qualificazioni

17.00 Road To New

11.00 Campionato del

Europei 2012 Calcio. Germania - Austria. 18.00 Serie B Remix Rubrica. Ep. 3. 19.00 Futbol Mundial Rubrica. Ep. 34. 19.30 Premier League World Rubrica. Ep. 7. 20.00 Prepartita Rubrica. 20.45 Serie B Calcio. Torino - Varese. 22.45 Postpartita Rubrica. 23.15 Serie B Remix Rubrica.

Zeland Rubrica. Ep. 2. 17.30 Campionato DTM Automobilismo. 18.45 AVIVA Premiership Rugby. Northampton Saints - Gloucester Rugby. 20.30 Studio Sky Motori Automobilismo. 20.45 IndyCar Automobilismo. Baltimore Grand Prix. 23.00 Road To New Zeland Rubrica. 23.30 Road To New Zeland Rubrica.

Mondo Atletica. 14.15 World Touring Car Championship Automobilismo. 14.45 World Touring Car Championship Automobilismo. 15.45 Mondiale Superbike Motociclismo. GP di Germania, 2ª Manche. 16.30 Vuelta di Spagna Ciclismo. Tappa 15. 17.45 Campionato del Mondo Atletica. 19.15 US Open Tennis. Giorno 7. 1.00 US Open Tennis.

10.45 11.35 12.05 12.35 13.00 13.30 14.25 16.05 16.55 17.25 17.50 18.20 18.45 19.10 19.35 20.00 21.25 21.50 22.15 22.45

16.00 Concerto Amy

13.20 13.35 14.00 14.05

11.55 Generator Rex 12.20 Ben 10 12.45 Batman the Brave

bamboccioni 9.05 Il nemico alle porte 11.20 The Twilight Saga:

Eclipse 13.25 The Company Men 15.15 The Karate Kid - La

leggenda continua 17.40 5 appuntamenti per

farla innamorare Benvenuti al sud Sky Cine News Qualcosa di speciale Takers Resident Evil: Afterlife 2.40 La solitudine dei numeri primi 4.40 I Borgia

19.15 21.00 21.10 23.05 1.00

Winehouse da Porchester Hall 17.00 Omaggio a Amy Winehouse 17.50 Omaggio a Amy Winehouse 18.10 America’s Next Top Model 19.00 Sister Act - Il casting 19.30 Sister Act - Il casting 20.00 Project Runway Taglia, cuci... sfila! 21.35 Famiglia Extralarge 22.30 Lol - Tutto da ridere 22.35 Gli sgommati Summer Compilation 23.00 Spartacus: gli dei dell’arena 23.55 Ultimate Fighter 2 SETTEMBRE 2011

Quelli dell’intervallo Life Bites Dance Time Alice una vita sottosopra 15.25 Quelli dell’intervallo 15.50 Life Bites 16.15 Sonny tra le stelle 16.40 I maghi di Waverly 17.10 Fish Hooks - Vita da pesci 17.35 Jonas L.A. 18.00 Buona fortuna Charlie! 18.25 I maghi di Waverly 19.15 Hannah Montana 20.05 Sketch Up 20.30 Buona fortuna Charlie! 20.55 La mia vita con Derek

and the Bold 13.10 Leone il cane fifone 13.35 Takeshi’s Castle 14.00 I Flintstones in Viva

Rock Vegas 15.40 Leone il cane fifone 16.30 Batman the Brave 16.55 17.45 17.55 18.45 19.30 19.55 20.20 21.10 21.35

and the Bold Ben 10 Mucca e Pollo Leone il cane fifone Ben 10 Ultimate Alien Sym-bionic Titan Leone il cane fifone Takeshi’s Castle Adventure Time Mucca e Pollo

90210 I Simpson I Simpson I Simpson I Simpson The Glades Le streghe di Oz White Collar La vita secondo Jim I Simpson Bob’s Burgers La vita secondo Jim La vita secondo Jim I Griffin I Griffin I Simpson Bob’s Burgers The Cleveland Show I Griffin Falling Skies

8.10 Pianeta selvaggio 8.35 Oltre i limiti del corpo

umano 9.30 Oltre i limiti del corpo umano 10.25 Diabete: epidemia globale 11.20 Is It True? 12.15 Is It True? 13.10 Sapevate che... 16.05 Verso le stelle 18.05 Comet Impact 19.05 Ingegneria estrema 20.05 New York Inside Out 21.05 Strutture incredibili 22.05 Non sapevo di essere morto 23.05 Malattie sconosciute 0.05 Enigmi sotto inchiesta 2.00 Sapevate che...

6.05 7.50 8.10 9.40 11.25 11.40 13.40

Donne di piacere I Borgia Georgia O’Keeffe Love story The Social Network Le divorce Chloe - Tra seduzione e inganno 15.15 Passione ribelle 17.15 Insieme per caso 19.20 Baby Blues 21.00 Quasi famosi 23.10 Le divorce 1.15 Ubriaco d’amore 2.55 Passione ribelle 4.55 Triplo gioco

6.25 Un uomo da vendere 8.25 Racconti romani 10.05 Venga a prendere il

11.45 12.15 12.45 13.15 13.40 14.10 15.05 15.55 16.50 17.40 18.40 19.05 19.35 20.05 20.30 21.00 21.55 22.45 23.40

11.55 12.50 14.40 15.35 16.30 17.25

Will & Grace Glamour Cakes Glamour Cakes Sex and the City Sex and the City Bones Bones Bones Giudice Amy Una famiglia a dieta Incinta per caso Dr. Botox Dr. Botox The Big C Hot in Cleveland The Good Wife The Good Wife Three Rivers America’s Next Drag Queen

10.40 Megastrutture:

Grattacieli hi-tech 11.40 L’Hindenburg 12.10 Attaccanti di razza 13.10 CSI predatori 14.10 Il cimitero dei marinai 15.10 Megastrutture: La Queen Mary 2 16.10 Megastrutture: Superpetroliera 17.10 Megastrutture: Navi rompighiaccio 18.00 Draghi assassini 19.10 Europa, una luna aliena 19.55 Megafabbriche Coca-Cola 20.55 I fantasmi dello Yangtze 22.25 Mystery Files Marco Polo

caffè da noi Cordura 47 morto che parla Angelica Django Come eravamo Costretto ad uccidere 22.55 La decima vittima 0.30 Killer elite 2.35 Kean, genio e sregolatezza 4.00 L’amore difficile 11.45 13.50 15.20 17.20 18.55 21.00

La signora in giallo L’ispettore Barnaby Law & Order La signora in giallo La signora in giallo Shark - Giustizia a tutti i costi 18.15 C.S.I. New York 19.10 Law & Order: Unità Speciale 20.05 C.S.I. Miami 21.00 C.S.I. 21.55 C.S.I. 22.50 C.S.I. 23.45 Law & Order: Criminal Intent 0.40 Law & Order: Criminal Intent 1.35 Shark - Giustizia a tutti i costi

14.15 Nazi Hunter: A

caccia di nazisti 15.10 Tibet, storia di una

tragedia 16.05 Utilitaria. Il sogno

dell’auto per tutti 17.00 Voynich, il libro del

mistero 18.00 Titanic: le verità

perdute 19.00 Cospirazione Polare 20.00 Missione restauro:

Sotto custodia 20.30 Missione restauro: I

re del freddo 21.00 Band of Brothers 22.00 WWII - Gli archivi

ritrovati 23.00 Segreti svelati:

L’apocalisse in Georgia

141

TELEVENERDÌ NON È RESPONSABILE DI EVENTUALI MUTAMENTI DI PALINSESTO DELL’ULTIMA ORA

7.00 Benvenuti al Sud 7.20 Un weekend da

5 LUNEDÌ SETTEMBRE 6.45 Unomattina Estate

9.55

■ ■ ■

10.00 10.50 11.35 13.30 14.00 14.10

■

15.00 16.50 17.00 17.10 17.15

■

18.00

■

18.50

■

20.00 20.30

Conduce Gerardo Greco, Georgia Luzi All’interno: Che tempo fa; 7.00-8.00-9.00 Tg 1; 7.30 Tg 1 L.I.S.; 7.35 Tg Parlamento; 9.05 I Tg Storia Estate; 9.30 Tg 1 Flash Appuntamento al cinema Tg 1 Un ciclone in convento Ippoterapia. Telefilm Provaci ancora Prof 3 Telegiornale Tg 1 Economia Verdetto finale Conduce Veronica Maya Un medico in famiglia 6 Tg Parlamento Tg 1 Che tempo fa Heartland Cavalli da salvare. Telefilm Il commissario Rex Il killer della luna piena. Telefilm L’Eredità Conduce Carlo Conti Telegiornale Colpo d’occhio L’apparenza inganna Conduce Max Giusti

7.30 Cartoon flakes 10.30 Tg2punto.it estate

■

11.25

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12.10

■ ■

13.00 13.30 13.50 14.00

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14.50

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15.35

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16.20

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17.05

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17.45

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17.50 18.15 18.45

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19.35

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20.30

21.20

FORTAPÀSC

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0.35 1.05 1.10

1.40 1.45 2.15

142

Da Napoli in una villa sequestrata alla camorra, la storia di Giancarlo Siani Tg 1 - Notte Che tempo fa 68ª Mostra del Cinema di Venezia 2011 - Speciale Cinematografo Conduce Gigi Marzullo Appuntamento al cinema Sottovoce Conduce Gigi Marzullo Rewind - Visioni private Conduce Cinzia Tani

■

12.00

12.25 13.00

■

13.10

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14.00 14.20 14.50

■ ■ ■

14.55 15.00 15.45

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17.20 18.55 19.00 19.30

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20.00 20.15 20.35

Raffaello Matarazzo. Con Roberto Chevalier (Azione, 1963) Cominciamo bene Conduce Giovanni Anversa, Arianna Ciampoli Tg 3 Rai Sport Notizie Speciale TG3 - Festival del Cinema a Venezia Cominciamo bene Cominciamo Bene Condominio Terra La strada per la felicità Telefilm Tg Regione Tg 3 FIGU - Album di persone notevoli Tg 3 L.I.S. The Lost World Telefilm Una peste alla Casa Bianca Regia di David M. Evans. Con Sinbad (Commedia, 1996) GeoMagazine 2011 Meteo 3 Tg 3 Tg Regione Tg Regione Meteo Blob a Venezia Sabrina - Vita da strega Telefilm Un posto al Sole

■ ■

8.05 Hunter

9.30 10.50

■ ■

11.25 11.30

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12.00

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13.00

13.50 14.05

■

15.10

■

16.15 16.35

■

18.55

■

19.35 20.30

Da San Francisco con amore. Telefilm R.I.S. Delitti Imperfetti Verità nascoste. Telefilm Ricette di famiglia Conduce Davide Mengacci Anteprima Tg 4 Tg 4 - Telegiornale All’interno: Meteo; Vie d’Italia Detective in corsia La fossa del diavolo. Telefilm La signora in giallo Fra amanti e assassini. Telefilm Il tribunale di Forum Anteprima Il tribunale di Forum Conduce Rita Dalla Chiesa Hamburg distretto 21 Lupo di mare. Telefilm Sentieri Tootsie Regia di Sydney Pollack. Con Dustin Hoffman, Jessica Lange, Teri Garr, Dabney Coleman (Commedia, 1982) All’interno: 17.10 Tgcom; Vie d’Italia Tg 4 - Telegiornale All’interno: Meteo Tempesta d’amore Walker Texas Ranger Faith. Telefilm

21.05

21.10

TELEFILM Con ERDOGAN ATALAY, TOM BECK (nella foto)

FILM Regia MIKE BARKER Con PIERCE BROSNAN (nella foto), MARIA BELLO [Thriller, 2007]

FILM Regia PETER HYAMS Con JEAN-CLAUDE VAN DAMME (nella foto), POWERS BOOTHE [Azione, 1995]

21.55 Countdown

■

22.45

■

23.35 23.50 1.05 1.15 1.45 1.50 1.55 3.30 4.10

■

9.00 I terribili sette Regia di

10.30

SQUADRA SPECIALE COBRA 11

FILM Regia MARCO RISI Con GIANFELICE IMPARATO, LIBERO DE RIENZO (nella foto) [Drammatico, 2009]

23.30 Speciale TG1 - L’inchiesta

All’interno: Tg 2; Meteo 2; 10.45 Tg 2 Dossier Il nostro amico Charly Chiuso per ferie. Telefilm La nostra amica Robbie Desideri del cuore. Telefilm Tg 2 Giorno Tg 2 E...state con Costume Medicina 33 Ghost Whisperer Vite scambiate. Telefilm Army Wives Cuori e menti. Telefilm Squadra Speciale Colonia Immersi dalle fiamme. Telefilm The Good Wife Ragionevole dubbio. Telefilm Life Unexpected Voglia di oceano. Telefilm Tg 2 Flash L.I.S. Meteo 2 Rai Tg Sport Tg 2 Cold Case - Delitti irrisolti La scelta difficile. Telefilm Senza traccia Sorelle. Telefilm Tg 2 20.30

■

Vincolo di sangue. Telefilm Supernatural Due minuti a mezzanotte. Telefilm Tg 2 Stracult Tg Parlamento Protestantesimo Meteo 2 Appuntamento al cinema Vento di Ponente 2 Telefilm Secondo Canale Università Telematica Internazionale UniNettuno

SHATTERED - GIOCO MORTALE

■ ■ ■

22.50 TG Regione 22.55 TG3 Linea Notte Estate 23.30

0.55 1.00

3.00

Meteo 3 Wallander L’uomo che sorrideva. Telefilm Appuntamento al cinema Fuori Orario. Cose (mai) viste Conduce Enrico Ghezzi All’interno: 1.05 Festa per il compleanno del caro amico Harold Rai News 24 All’interno: News; Meteo; America Today

A RISCHIO DELLA VITA

■

23.30 Tre tigri contro tre tigri

Regia di Sergio Corbucci, Steno. Con Renato Pozzetto, Paolo Villaggio, Enrico Montesano, Dalila Di Lazzaro (Commedia, 1977) All’interno: 0.15 Tgcom; Meteo 1.40 Tg 4 Night News ■ 2.05 Quel caldo maledetto giorno di fuoco Regia di Paolo Bianchini. Con Robert Woods, John Ireland, Claude Lange, Evelyn Stewart (Western, 1968) IL VENERDI DI REPUBBLICA

■ ■

8.00 Tg 5 Mattina 8.50 Mamma in sciopero Regia

11.00

■

13.00

■

13.40 14.10 14.45

■

16.45

18.30

■

FILM

20.00 20.40

di James Keach. Con Faith Ford, Tim Matheson, Florence Henderson, Spencer Breslin (Commedia, 2002) All’interno: Meteo 5; 9.45 Tg 5 Ore 10 Forum Conduce Rita Dalla Chiesa Tg 5 All’interno: Meteo 5 Beautiful CentoVetrine L’ambizione di Eva Regia di Thomas Nennstiel. Con Anja Kling, Henning Baum, Michael Brandner, Gerit Kling (Commedia, 2007) Segui il tuo cuore Regia di Clare Kilner. Con Mandy Moore, Allison Janney, Trent Ford, Alexandra Holden (Commedia, 2003) All’interno: 17.30 Tg 5 minuti; Meteo 5 Avanti un altro Conduce Paolo Bonolis All’interno: Tg 5 Anticipazione Tg 5 All’interno: Meteo 5 Paperissima Sprint Conduce Giorgia Palmas, Vittorio Brumotti

■

6.40 Baywatch

■

8.20 8.35 9.00 10.00 10.10 10.25 11.25

■

12.25

■

13.00 13.40 14.10 15.00 15.30

■

16.20

17.10 18.05

■

18.30

■

19.00 19.25

6.00 Tg La7

6.55 7.00 9.45

10.25

■

11.25

12.30

■ ■

13.30 13.55

16.00 16.05

■

17.00

■

19.00

■

20.00 20.30

All’interno: Meteo; Oroscopo; Traffico Movie Flash Omnibus All’interno: 7.30 Tg La7 In Onda - Estate (Replica) Conduce Luisella Costamagna, Luca Telese Le vite degli altri (Replica) Conduce Angela Rafanelli Chiamata d’emergenza Un giro in bicicletta - La nuova volontaria. Telefilm Cuochi e fiamme (Replica) Tg La7 Giorni d’amore Regia di Giuseppe De Santis. Con Marcello Mastroianni, Marina Vlady, Gildo Bocci, Giulio Calì (Drammatico, 1954) Movie Flash Austin Stevens - Un predatore mortale L’ispettore Barnaby Fantasmi di Natale. Telefilm Relic Hunter Il popolo perduto. Telefilm Tg La7 In Onda - Estate Conduce Luisella Costamagna, Luca Telese

21.10

FILM Regia CARLO VANZINA Con LINO BANFI (nella foto), EZIO GREGGIO [Commedia, 2008]

FILM Regia DARREN GRANT Con MARY ELIZABETH WINSTEAD (nella foto), RILEY SMITH [Drammatico, 2008]

ATTUALITÀ Conduce GAD LERNER (nella foto)

23.30 Speciale TG5 0.30 Tg 5 Notte

BALLARE PER UN SOGNO

■

23.00 Godsend Regia di Nick

All’interno: Meteo 5

■ ■

■

21.10

1.00 Paperissima Sprint

■

Contaminazione - Fuori programma. Telefilm My Little Pony L’ape Maia Spank tenero rubacuori Tom & Jerry Zig & Sharko Ninì Una mamma per amica Il mestiere di padre. Telefilm Studio Aperto All’interno: Meteo Studio Sport Anticipazioni Studio Sport Detective Conan I Simpson E alla fine arriva mamma! Gossip Girl Arrivederci Gossip Girl. Telefilm O.C. Col fiato sospeso. Telefilm Hannah Montana Love Bugs Studio Aperto Anticipazioni Studio Aperto All’interno: Meteo Studio Sport C.S.I. Miami Presunto colpevole Clandestino. Telefilm

21.20

UN’ESTATE AL MARE

■

SETTEMBRE LUNEDÌ

FICTION TV

1.35 3.45 4.00 5.30 5.45

(Replica) Conduce Giorgia Palmas, Vittorio Brumotti. Con Gabibbo Telefilm Mediashopping Telefilm Tg 5 Notte (Replica) All’interno: Meteo 5 Mediashopping

1.05

■

1.55

■

2.10

3.30 2 SETTEMBRE 2011

Hamm . Con Greg Kinnear, Rebecca Romijn-Stamos, Robert De Niro, Cameron Bright (Thriller, 2004) All’interno: 23.55 Tgcom; Meteo Poker1Mania. Con Ciccio Valenti, Luca Pagano Studio Aperto - La giornata Rescue me Un mestiere da uomini Insulti. Telefilm Mediashopping

■ ■

■

21.00 22.00 23.00 23.30 24.00 1.00 2.00

■

14.00 14.05 15.00 15.05

■

16.00 16.30 17.00 17.15 18.00 19.00 19.05 20.00

■

21.00

■

22.00

23.45 Tg La7 23.55 Alballoscuro

(Replica) Conduce Alba Parietti 0.55 Movie Flash ■ 1.00 NYPD Blue Il complotto Uno scomodo testimone. Telefilm 3.05 La7 Colors

Coffee & Deejay Deejay Hits The Club Believers Deejay Tg Summer Hits Deejay Tg DVJ Summer Summer Hits Rock Deejay Believers Deejay Tg Vacanze Romagne Jack Osbourne: No Limits DJ Stories Uomini che studiano le donne Trin Trun Tran Nientology The Club The Flow - Only Video Deejay night

11.00 Jersey Shore

11.45 12.00 12.05 12.30 13.00 13.05

L’INFEDELE

■

6.00 9.45 13.15 13.45 13.55 14.00 15.55 16.00 17.00 18.00 18.45 18.55 19.00 20.00

23.00 23.30 24.00

From the First Fist Pump. Telefilm Coca-Cola Lip Dub At MTV MTV News When I Was 17 When I Was 17 MTV News Jersey Shore 1’ Stagione Ep.1. Telefilm MTV News Scrubs MTV News Jersey Shore 3’ Stagione Ep.12. Telefilm Disaster Date Disaster Date Coca-Cola Lip Dub At MTV Made MTV Mobile Chat MTV News Il Testimone Jersey Shore From the First Fist Pump. Telefilm Jersey Shore 4’ Stagione Ep.01. Telefilm Jersey Shore 4’ Stagione Ep.02. Telefilm Speciale MTV News South Park South Park

143

TELEVENERDÌ NON È RESPONSABILE DI EVENTUALI MUTAMENTI DI PALINSESTO DELL’ULTIMA ORA

TELEGIORNALI E NEWS

5 LUNEDÌ SETTEMBRE DIGITALE TERRESTRE 10.35 Lovely Complex 11.00 Tokyo Magnitude

8.0 11.25 Star Trek II 12.15 4400 IV 13.00 Invisible Man II 13.45 Flashpoint 14.30 Alias II 15.10 Dead Zone III 15.55 Roswell III 16.40 Invisible Man II 17.25 Streghe VIII 18.05 Star Trek II 18.55 Dead Zone III 19.40 Alias II 20.25 Flashpoint 21.10 One Shot One Kill - A colpo sicuro 22.50 Underbelly Files: Tell Them Lucifer Was

8.59 9.58 10.20 12.00

Mano rubata Casa Vianello III A modo mio Note di cinema Venezia 12.05 Don Chisciotte e Sancio Panza 14.01 Sciarada per quattro spie 15.43 Ricchi, ricchissimi... praticamente in mutande 17.50 L’inventore di favole 19.36 Boston Legal V 20.23 Law & Order: Unità speciale V 21.12 Mille bolle blu 22.43 Iris a Venezia 23.04 Il provinciale 0.51 La cosa buffa

6.34 La regina degli 8.17 9.54 11.37 13.20 13.28

15.02 17.21 19.17 21.15 23.13 0.59 3.15 4.53

144

uomini pesce Sangue in copertina Air rage - Missione ad alta quota Snakes on a plane Section 44 The Librarian 2: Ritorno alle miniere di Re Salomone Speed Racer L’ultima casa a sinistra Hostage L’eliminatore Il prescelto Arancia meccanica La regina degli uomini pesce Air rage - Missione ad alta quota

8.20 8.45 9.40 10.40 11.35 12.30 13.00 13.30 14.25 15.20 17.05

Cuori rubati Capri I ragazzi del muretto 3 Il bene e il male Il bene e il male Un posto al sole 10 Un posto al sole 10 Capri Diritto di difesa Linda e il Brigadiere I ragazzi del muretto 3 18.10 Diritto di difesa 19.05 Un posto al sole 10 19.35 Un posto al sole 10 20.05 Capri 21.00 La Nuova Squadra 22.05 La Nuova Squadra 23.10 Un difetto di famiglia 0.55 La Nuova Squadra

Parigi o cara Gambe d’oro Blue Hawaii Quel maledetto treno blindato 13.10 La macchia umana 15.00 Ciak Point - Venezia 15.45 Libero Burro 17.25 Arrivederci ragazzi 19.10 Le chiavi di casa 21.00 Lontano dal Paradiso 22.50 Ciak Point - Venezia 23.35 Zatoichi 1.35 Il bidone 3.30 Ciak Point - Venezia 4.15 Musikanten 5.50 Niente di grave Incidenti

12.00 Cielo TG24 giorno 13.00 Top Chef 14.00 Appuntamento al

11.35 Il bello delle donne 13.40 Will & Grace VIII 14.05 Men In Trees -

buio - Made in Italy 15.00 Cambio vita... mi ha

lasciato 16.00 Sei più bravo di un

ragazzino di 5ª? 16.30 Strega per amore 17.00 Strega per amore 17.30 Due ragazzi e una

ragazza 18.00 Appuntamento al

buio - Made in Italy 19.00 Most Dangerous 20.00 21.00 21.30 22.00

Pericolo reale Top Chef Non lo sapevo! Non lo sapevo! Shark Men - Uomini

6.40 Barry Lyndon 9.45 Nato per vincere 11.27 Out of Sight - Gli

opposti si attraggono 13.33 Wimbledon 15.15 La lettera scarlatta 17.33 Sapori e dissapori 19.22 Intervista col vampiro 21.15 À Deriva 23.07 Nel paese delle creature selvagge 0.51 Le parole che non ti ho detto 3.04 Flavia la monaca musulmana 4.32 Out of Sight - Gli opposti si attraggono

6.30 8.10 9.50 11.30

14.30 David Letterman

14.30 Arti e scienze -

Show 15.20 Dreams Road 16.10 Iron Maiden: Flight 666 17.10 Cool Tour 17.40 Signè Chanel 18.10 Tous les Habits du Monde 18.40 Lonely Planet. Le vie dell’avventura 19.40 Dreams Road 20.30 Passepartout 21.00 David Letterman Show 21.50 Lagerfeld Confidential 23.15 Il grande Nord 0.50 Dreams Road 1.35 Cool Tour

Cronache di attualità 15.00 Rai 150 anni - Dixit Stelle 17.00 I giorni della nostra Storia L’opposizione al fascismo 18.00 Come Eravamo 19.00 Dai nostri inviati 19.05 Res Gestae fatti 19.10 Res Gestae 150 Anni 19.15 Inno di Mameli 19.20 Tv7 - Il caso Calley 19.50 Cult Book 21.00 Rai 150 anni - Dixit 150 Anni 23.00 Res Spettacolo & Informazione - p.15 23.10 Dai nostri inviati

Europeo Maschile Basket. 18.30 Memoria Raisport Rubrica. 18.45 Lega Pro Rubrica. 1ª parte. 19.35 Tg Sport Rubrica. 20.00 Lega Pro Rubrica. 2ª parte. 20.30 Campionato Italiano Lega Pro 2011/2012 Calcio. 22.50 Calcio Rubrica.

Segnali d’amore II Dawson’s Creek Settimo cielo Settimo cielo La tata La tata Dawson’s Creek Privileged Grey’s Anatomy Extreme Makeover Home Edition 21.10 Travolti dal destino 23.00 Il segreto di Miriam 24.00 Anica Flash 0.05 Settimo cielo 0.55 Settimo cielo 1.50 La tata

13.45 14.35 15.00 15.25 15.50 16.05 16.20 16.45 17.10 17.35 18.00 18.50 19.00

Flor H20 Cuccioli cerca amici Jewelpet The Garfield Show Virus Attack Ben 10 Generator Rex Gormiti Spongebob Gli Incorreggibili Leone cane fifone Le Nuove Avventure di Scooby Doo 19.50 Leone cane fifone 20.15 Spongebob 20.40 The Garfield Show 21.10 Gli Incorreggibili 21.55 Mucca e Pollo 22.15 Johnny Bravo

16.50 17.15 17.40 18.10

Mr Bean Due Fantagenitori Due Fantagenitori Pokémon Nero&Bianco 18.30 Pokémon Nero&Bianco 18.55 A tutto Reality: L’Isola 19.20 A tutto Reality: L’Isola 19.45 A tutto Reality: L’Isola 20.10 Due Fantagenitori 20.35 Due Fantagenitori 21.00 Due Fantagenitori 21.25 A tutto Reality: L’Isola 21.50 A tutto Reality: L’Isola

6.37 7.44 10.10 10.34

6.00 Che fine ha fatto

11.48 ER - Medici in prima

13.08 Le cose che amo di

linea XIII 12.39 The Mentalist I 13.30 Ocean’s Eleven Fate il vostro gioco 15.26 The Middle II 15.49 The Middle II 16.13 Monk IV 17.02 The Pacific 17.56 The Pacific 18.51 Royal Pains II 19.38 ER - Medici in prima linea XIII 20.25 The Mentalist I 21.15 La guerra di Charlie Wilson 23.12 Undercovers I 24.00 Undercovers I 0.51 Rubicon I 1.42 Friday Night Lights V 2.28 Friday Night Lights V

te I 13.35 Summertime - Sole, Cuore... Amore 15.06 Una mamma per amica VI 15.54 Una mamma per amica VI 16.44 Un posto libero 17.05 Le cose che amo di te I 17.32 Moondance Alexander 19.10 Le cose che amo di te I 19.37 Covert Affairs I 20.26 Covert Affairs I 21.15 Better with You 21.50 Better with You 22.26 United States of Tara III 22.59 Hard II

14.55 15.40 16.30 17.15 17.40 18.10 18.55 19.45 20.30

Baby Jane? 8.15 Hollywood Collection 8.50 Arsenico e vecchi merletti 10.50 Inside the Actors Studio 11.45 La battaglia di Midway 14.10 Secretary 16.10 Hollywood Collection 16.45 Luna senza miele 18.40 Fratello, dove sei? 21.15 Per chi suona la campana 23.35 Una canzone per Bobby Long 1.40 Under the Influence 2.15 Segreti di famiglia 4.25 Zoolander

15.00 TG Sport Milano

Rubrica. 16.15 Memoria Raisport

Rubrica. 16.45 Campionati

13.35 15.20 17.15 19.12 20.55 21.15

22.45 0.43 2.27 4.59

Red Carpet Mulholland Drive Red Carpet La leggenda del pianista sull’oceano L’anima gemella Viola di mare Saturno contro 20 sigarette Red Carpet The Final Destination - Death Trip Qualcosa di speciale Ninja Assassin Mulholland Drive Alla ricerca dello stregone

13.35 14.05 14.30 15.00

Due uomini e 1/2 VII Mike & Molly $#*! My Dad Says Una famiglia del 3° tipo I 15.25 Una famiglia del 3° tipo I 15.55 Pushing Daisies II 16.40 Human Target I 17.30 Una famiglia del 3° tipo I 17.55 Una famiglia del 3° tipo I 18.25 Squadra Antimafia 3 Palermo oggi 20.25 Human Target I 21.15 Fringe III 22.00 Smallville X 22.50 Sanctuary III 23.40 Sanctuary III 0.30 Pushing Daisies II

IL VENERDI DI REPUBBLICA

SETTEMBRE LUNEDÌ

SATELLITARE leggenda continua 9.15 A-Team 11.15 Benvenuti al sud 13.05 Takers 14.55 Qualcosa di speciale 16.50 A-Team 18.50 The Whore 21.00 Sky Cine News 21.10 The Social Network 23.15 Sharm El Sheik Un’estate indimenticabile 0.55 Oltre le regole - The Messenger 2.50 Predators 3.05 The Lost Future 4.40 Il mio grosso grasso matrimonio Greco

6.40 Astro Boy 8.20 The Social Network 8.35 L’apprendista

stregone 10.25 Delgo 12.00 I ragazzi di Timpelbach 13.40 Benvenuti al Sud 14.00 Mystery, Alaska 16.00 L’asso del Go-Kart 17.35 Bibi, piccola strega 19.25 Delgo 21.00 L’apprendista stregone 22.55 Mystery, Alaska 0.55 The Social Network 1.10 Merlino e la battaglia dei draghi 2.45 La storia infinita 4.20 The Social Network

7.30 Money Train 9.20 Bandslam - High

School Band 11.15 Un alibi perfetto 13.05 Fusi di testa 2 -

Waynestock Eurotrip Wild Target La doppia ora Partner(s) Cash - Paga o muori Four Brothers Cosmonauta L’aereo più pazzo del mondo 4.00 Fusi di testa 2 Waynestock 5.35 Wild Target

14.40 16.15 17.55 19.35 21.10 23.05 1.00 2.30

7.25 Legittima offesa -

While She Was Out 8.50 Far Cry 10.30 Meltdown - Trappola nucleare 12.05 La linea 13.40 15 Minuti - Follia omicida a New York 15.45 Distruggete Los Angeles! 17.20 The Hole 19.05 Mission: Impossible 21.00 Mission: Impossible 2 23.10 The Cell - La cellula 1.05 Trappola in fondo al mare 2 - Il tesoro degli abissi 2.40 The Hole

16.30 Fan Club Lazio

13.00 WWE Superstars

10.45 Mondiale

12.35 How I Met Your

Calcio. 17.00 Fan Club Napoli Calcio. 17.30 Fan Club Juventus Calcio. 18.00 I Signori del Calcio Rubrica. 19.00 Serie A The Movie Rubrica. 19.30 SKY Magazine Rubrica. 20.00 Mondo Gol Rubrica. 21.00 Incontro Internazionale Calcio. 23.00 Speciale Calciomercato Rubrica.

Wrestling. Ep. 10. 14.00 Il film del Mondiale 2007 Rugby. 16.00 MotorSport Rubrica. 16.30 Momenti di Golf Rubrica. 17.00 Test Match Rugby. 18.00 Sky Motori Rubrica. 19.00 WWE Domestic Smackdown! Wrestling. Ep. 10. 21.00 Sky Motori Rubrica. 22.00 Il film del Mondiale 2007 Rugby.

Superbike Motociclismo. GP Germania, 1ª manche. 11.45 Mondiale Supersport Motociclismo. 12.45 Motorsports Weekend Rubrica. 13.00 Campionato del Mondo Canottaggio. 14.15 Global Champions Tour Equitazione. 15.30 Campionato del Mondo Atletica. 17.00 US Open Tennis. Giorno 8. 1.00 US Open Tennis. Giorno 8.

Mother 13.05 Greek 14.00 I Simpson 14.25 I Simpson 14.50 Futurama 15.15 La vita secondo Jim 15.45 Buffy 16.40 I Simpson 17.05 I Simpson 17.35 How I Met Your Mother 18.00 Greek 18.55 Futurama 19.20 I Griffin 19.45 I Simpson 20.10 I Simpson 20.35 La vita secondo Jim 21.00 Falling Skies 21.50 White Collar

13.35 Hell’s Kitchen USA 14.25 Dimagrire con gusto

16.15 Zack e Cody sul

14.25 Lo Straordinario

ponte di comando 16.45 Fish Hooks - Vita da pesci 17.10 La mia vita con Derek 17.35 I maghi di Waverly 18.00 Hannah Montana 18.25 Zack e Cody sul ponte di comando 18.50 Life Bites 19.10 Sketch Up 19.40 Cory alla Casa Bianca 20.05 Zack e Cody sul ponte di comando 20.30 Buona fortuna Charlie! 20.55 La mia vita con Derek 21.20 Ninì

Mondo di Gumball 14.50 Leone il cane fifone 15.15 Ben 10 16.05 Bakugan Invasori Gundalian 16.55 Leone il cane fifone 17.30 Takeshi’s Castle 18.00 Ben 10 Ultimate Alien 18.25 Adventure Time 18.50 Lo Straordinario Mondo di Gumball 19.15 Ben 10 Ultimate Alien 19.40 Ben 10 Ultimate Alien 20.05 Leone il cane fifone 20.30 Takeshi’s Castle 21.00 Adventure Time 21.25 Batman the Brave

12.15 Ingegneria estrema 13.10 Assemblaggio in

USA 14.50 10 anni più giovane UK 15.45 Lol - Tutto da ridere 15.55 Extreme Makeover Home Edition 16.45 America’s Next Top Model 17.35 Italia’s Next Top Model 3 18.30 Project Runway Taglia, cuci... sfila! 19.20 Project Runway Taglia, cuci... sfila! 20.10 Hell’s Kitchen USA 21.00 Lol - Tutto da ridere 21.10 Hell’s Kitchen USA 22.00 Hell’s Kitchen USA 22.50 Chef a Beverly Hills 2 SETTEMBRE 2011

corso 13.40 Assemblaggio in corso 14.05 Come funziona? 14.35 Come funziona? 15.05 Come funziona? 15.35 Come funziona? 16.05 Ingegneria estrema 17.05 Ingegneria estrema 18.05 Ingegneria estrema 19.05 Viaggio nell’Universo 20.05 Megacostruzioni 21.05 Assemblaggio in corso 21.35 Assemblaggio in corso 22.05 Missione Europa 23.05 Un carro armato

6.45 Dentro la notizia 9.00 Main Street 10.30 Ondine - Il segreto

del mare Schegge di April Baby Blues Ubriaco d’amore Il figlio più piccolo Dentro la notizia Agora My Life - Questa mia vita 1.10 Lupo solitario 3.20 Ho sposato un fantasma 4.55 Il figlio più piccolo

12.15 13.40 15.15 16.55 18.40 21.00 23.10

6.00 Il ratto delle sabine 7.15 Come eravamo 9.15 Le farfalle sono

libere 11.05 Peccato che sia una

canaglia 12.45 I Borgia 13.05 Genitori in Blue

Jeans 14.50 Una moglie

americana 16.45 Johnny Guitar 18.35 Il giorno della

locusta 21.00 Gloria - Una notte

d’estate 23.10 Comma 22 1.25 Quella sporca ultima