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TRADIZIONI COSMETICHE
virtù e proprietà del ginepro
freepik.com a cura di Andrea D’Alessio consulente in erboristeria
Il Ginepro comune (Juniperus communis) è un arbusto sempreverde, tipico delle regioni collinari e montuose euroasiatiche, canadesi ed himalayane. La sua crescita fitta e rigogliosa ha dato vita all’espressione popolare “finire in un ginepraio” in virtù della sua natura cespugliosa.
Un arbusto che da secoli profuma i nostri inverni
Nella tradizione italiana il Ginepro aveva tantissimi utilizzi di natura devozionale: ad esempio, in passato, in Abruzzo, veniva usato come albero di Natale, mentre nell’alta Brianza veniva arso nel fuoco, durante la notte di Natale, come segno di buon auspicio. Non si può non ricordare che i galbuli distillati o messi a macerare sono tra gli ingredienti principali per produrre il celebre Gin.
Versatile, anti-spreco e ricco di proprietà
Il Ginepro però ha anche una lunga tradizione cosmetica, dettata principalmente dall’utilizzo della sua corteccia, dei rami e dei galbuli (chiamati anche coccole - bacche). Si realizzavano oleoliti di corteccia o di coccole per alleviare le tensioni muscolari e come tonici per la pelle. Oltre ai tannini del legno, le sue proprietà derivano principalmente dall’olio essenziale, ricco di sostanze rubefacenti e stimolanti. Nella moderna aromaterapia cosmetica si utilizza il suo olio essenziale in pomate per le articolazioni, prodotti per contrastare gli inestetismi della cellulite e creme tonificanti.
Un trucchetto fai-da-te per profumare casa
Una curiosità: i galbuli essiccati (meglio raccoglierli in autunno, quando sono più morbidi) sono ottimi come incenso fai-da-te. Bruciandoli, sprigionano un aroma pungente e lievemente balsamico, capace di ripulire l’aria e tonificare la mente.
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