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ISSN 2239-9445

31 Progetti da Italia ed Europa La certificazione WELL per il benessere Reusing Posidonia: ridurre la CO2 partendo dal mare Trimestrale – anno 9 – n° 31 giugno 2019 Registrazione Trib. Gorizia n. 03/2011 del 29.7.2011 Poste italiane S.p.A. Spedizione in a.p. D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1 NE/UD Euro 15,00


indice 24

10 04 argomenti ActiveHouse Italia: la validazione per un futuro più green Marco Cimini

progetti 10 Niente bolletta, grazie Active House, Schiedam (NL) KAW, Rotterdam (NL)

24 Ad ali spiegate Active Energy Building, Vaduz (LI) falkeis2architects, Vienna (A) - Vaduz (LI)

38 Giocare a nascondino Underhill House, Moreton-in-Marsh (UK) Seymour-Smith Architects, Barton-on-the-Heath (UK)

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azero rivista trimestrale – anno IX n. 31, giugno 2019 Registrazione Tribunale Gorizia n. 03/2011 del 29.7.2011 Numero di iscrizione al ROC: 8147 ISSN 2239-9445 Direttore responsabile Ferdinando Gottard Redazione Lara Bassi, Lara Gariup, Gaia Bollini Editore EdicomEdizioni – Monfalcone (GO)


64 52 Custodita dagli ulivi Villa M-G, Bisceglie (BT) arch. Francesco Vurchio, Andria (BT); arch. Sara Carmen Ramundo, Trani; arch. G. D’angelo

64 Uffici a energia positiva Green Office® ENJOY, Parigi (F) Baumschlager Eberle Architekten, Parigi (F); SCAPE, Parigi (F)

86 focus 78 WELL: L’evoluzione dei protocolli sulla sostenibilità Benedetta Gaglioppa, Michela Tedeschi

innovazione 86 Reusing Posidonia: la riduzione di CO2 passa da Formentera 96 back page Michele De Beni

Redazione e amministrazione via 1° Maggio 117 – 34074 Monfalcone (GO) tel. 0481.484488 – fax 0481.485721 redazione@edicomedizioni.com www.azeroweb.com Stampa Grafiche Manzanesi – Manzano (UD) Stampato su carta con alto contenuto di fibre riciclate selezionate Prezzo di copertina 15,00 euro Abbonamento Italia (4 numeri): 50,00 euro Estero (4 numeri): 100,00 euro Gli abbonamenti possono iniziare, salvo diversa indicazione, dal primo numero raggiungibile in qualsiasi periodo dell’anno

È vietata la riproduzione, anche parziale, di articoli, disegni e foto se non espressamente autorizzata dall’editore Copertina Life+ Reusing Posidonia, foto: José Hevia


argomenti

Casa sul Parco, Fidenza (PR). Validata ActiveHouse nel 2017.

ActiveHouse Italia: la validazione per un futuro più green ActiveHouse Italia, partner della rete internazionale ActiveHouse, da qualche anno supporta e promuove la visione di edifici che consentono una vita più sana e più confortevole per i loro residenti senza incidere negativamente sul clima e l’ambiente. Marco Cimini 4

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Quartiere ActiveHouse e-home Paradiso, Paderno Dugnano (MI), validato ActiveHouse nel 2019.

ActiveHouse è un’associazione senza scopo di lucro,

listica di come definire edifici volti a contribuire posi-

fondata in Belgio nei primi anni 2000 con l’obiettivo di

tivamente al benessere e alla salute umana, ponendo

creare una community, la ActiveHouse Alliance, che

particolare attenzione all’ambiente interno ed esterno

sia indipendente e influente a livello internazionale e

tramite l’utilizzo di energie rinnovabili e materiali so-

la cui vision sia quella di realizzare edifici in cui si può

stenibili. Un’ActiveHouse è valutata sulla base dell’in-

condurre una vita più sana e più confortevole, senza

terazione tra consumo energetico, condizioni

incidere negativamente sul clima e sull’ambiente.

climatiche interne e impatto ambientale.

La Vision ActiveHouse ha lo scopo di riunire le figure cio olistico ed equilibrato e di definire un protocollo di

Comfort – sinonimo di una vita più sana e più confortevole

progettazione di immobili con specifiche prestazioni,

Il comfort abitativo di un edificio ActiveHouse è carat-

in modo da facilitare la cooperazione dei singoli ope-

terizzato da elevati livelli di “Luce Naturale” e “Qualità

ratori durante la fase di costruzione.

dell’aria”. Poiché porre particolare attenzione a questi

Un percorso che intende condurre allo sviluppo di pro-

fattori permette agli spazi indoor di avvicinarsi alle

dotti edilizi, generando iniziative di ricerca e obiettivi

condizioni degli ambienti esterni, vivere in un edificio

di performance che possano contribuire ulteriormente

caratterizzato da un’eccellente offerta di luce naturale

al consolidamento della Vision.

e di aria salubre contribuisce in modo significativo al

I principi ActiveHouse propongono una soluzione rea-

comfort dei residenti. L’obiettivo è quello di ricreare le

coinvolte nel processo edilizio sulla base di un approc-

argomenti

5


sensazioni che si hanno quando si è a contatto con la natura, pur rimanendo all’interno di un luogo protetto

Radar ActiveHouse Il Radar mostra come i parametri di ciascuna Active-

e sicuro.

Energia – contribuire positivamente al bilancio energetico dell’edificio

House siano in equilibrio tra di loro. Energia. Un’ActiveHouse concorre in modo positivo a bilanciare l’energia di un edificio: le fonti energetiche

Un’ActiveHouse è un edificio ad altissima efficienza

sono rinnovabili e integrate in esso oppure in un si-

energetica e si distingue per il suo involucro a elevate

stema energetico collettivo o di rete elettrica.

prestazioni. Caratteristiche che comportano consumi

Clima interno. Un’ActiveHouse contribuisce a una

ridotti, grazie anche alla presenza di impianti di ener-

vita più sana e più confortevole: i materiali utilizzati

gia rinnovabile, chiaramente integrati nella costru-

hanno un effetto positivo sul comfort e sul clima in-

zione, con notevoli diminuzioni della richiesta di

terno; la luce naturale e l’aria fresca sono presenti in

elettricità dalla rete pubblica.

abbondanza.

Ambiente – un impatto positivo

Ambiente. Un’ActiveHouse interagisce in modo proficuo con l’ambiente: il rapporto con esso è ottimizzato e

Un’ActiveHouse interagisce positivamente con l’ecosi-

l’impatto globale viene monitorato per tutta la vita del

stema tramite un rapporto ottimizzato con il contesto

manufatto edilizio.

locale e con l’utilizzo di materiali da costruzione con

Il “Radar ActiveHouse” fornisce una panoramica a

un basso livello di impatto ambientale. Va puntualiz-

360° dell’edificio, fornendo una chiave di lettura ana-

zato che, parlare di un edificio ActiveHouse, non signi-

logica immediata sui parametri comportamentali.

fica necessariamente che esso debba produrre più

Esso fornisce in pratica la “carta d’identità” dell’immo-

energia di quella che consuma ma che sia in grado di

bile e stabilisce in fase di preliminare la pianificazione

fornire una qualità abitativa indoor superiore, otte-

dell’opera, mettendo a conoscenza del fruitore i risul-

nuta dalla combinazione dei concetti sopra espressi.

tati finali e mostrando al contempo come ogni criterio

Attraverso l’unione di questi valori (comfort, energia,

e ogni target siano interdipendenti tra di loro. Per

ambiente) si determina un risultato espresso mediante

esempio, se i livelli di comfort risultano superiori a se-

il grafico “Radar ActiveHouse”.

guito degli elevati parametri di qualità di aria e luce

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naturale, in modo proporzionale si avranno vantaggi

con gli altri elementi prestazionali e quindi il compor-

sui valori di efficienza energetica.

tamento dell’edificio sull’ambiente.

Potrebbe anche verificarsi che il committente voglia dare più importanza solo ad alcuni aspetti del diagramma e, pur rimanendo all’interno della scala prestazionale del grafico, ottenere comunque un edificio

Requisiti qualitativi di controllo

ActiveHouse che garantisca il raggiungimento degli obiettivi ambientali.

La realizzazione di un progetto ActiveHouse è vinco-

Il “Radar ActiveHouse” è suddiviso in tre settori deno-

lato dai collaudi in cantiere:

minati comfort, energy ed environment. Ognuno di essi

• l’esecuzione del test Blower-Door secondo la ISO

raggruppa elementi prestazionali che contribuiscono

9972, applicando il volume netto come riferimento

a definire la relativa macroarea.

per l’esecuzione del test;

1. Comfort • Luce diurna

• il bilanciamento dell’impianto di ventilazione meccanica con recupero di calore o climatica;

• Comfort termico

• la documentazione fotografica durante l’esecuzione

• Qualità dell’aria

dell’opera dei nodi costruttivi, in cui si evincono la

2. Energy

stratigrafia dell’involucro edilizio e la realizzazione

• Energia finale

degli impianti.

• Energia rinnovabile • Energia primaria 3. Environment

Monitoring

• Acustica

Dopo l’esecuzione di una costruzione che voglia essere

• Consumo acqua

validata ActiveHouse, in cui si definisce il rating delle

• Materiali sostenibili

componenti per mezzo del grafico a radar, bisogna ac-

Il Radar può essere utilizzato anche in altri modi: per

certare che le previsioni definite dal calcolo proget-

definire diversi scenari progettuali a scopo compara-

tuale siano rispettate.

tivo, per valutare l’impatto di ogni singolo parametro

Per il controllo della qualità indoor si deve installare un sistema di monitoraggio nella zona giorno dell’edificio mediante il quale si rilevano con risoluzione oraria i seguenti parametri: • temperatura dell’aria interna • umidità relativa dell’aria interna • CO2 dell’aria interna In contemporanea vengono acquisiti i dati del clima esterno: • temperatura dell’aria esterna • umidità relativa dell’aria esterna I dati in forma di tabella Excel devono essere inviati ad ActiveHouse Italia ogni mese oppure è necessario fornire un accesso remoto al consulente addetto.

Qui sopra, il mappamondo illustra la concentrazione di edifici validati ActiveHouse nel mondo. È evidente la predominanza degli edifici europei. Nella pagina a fianco, da sinistra, i 3 parametri di riferimento di una ActiveHouse; un Radar ActiveHouse tipo.

ActiveHouse nel mondo La validazione ActiveHouse è un protocollo internazionale definito, come si scriveva all’inizio, ormai quasi 20 anni fa ma l’associazione ActiveHouse Italia, con sede a Paderno Dugnano (MI), si è costituita solo

argomenti

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nel 2016. Risale al 2017 la prima ActiveHouse in Italia,

l’Aria IAQ è stato usato il CO2.

sul lago di Garda. In seguito, anche un condominio a

Il punteggio viene determinato analizzando valori

Fidenza, noto con il nome di Casa sul Parco (pubbli-

orari delle due stanze principali (come per la luce na-

cato sul n. 28 di azero, ndR) e inizialmente certificato

turale) estratti dalla simulazione dinamica oraria

dal PHI Italia, ha ottenuto la validazione ActiveHouse.

(come per il comfort termico) e facendo riferimento alla normativa europea vigente.

Un esempio: Casa sul Parco

In base ai dati relativi agli appartamenti A e B, oggetto

L’analisi delle caratteristiche intrinseche dell’edificio

emersa l’incidenza delle macchine VMC sulla qualità

inizia con il parametro qualitativo del Comfort interno,

dell’aria, i cui valori oscillano tra i 400 e 650 ppm, am-

misurando i valori di luce naturale e indiretta. Per va-

piamente all’interno della fascia di qualità ottimale di

lutare la qualità del progetto, rispetto alla presenza di

quest’ultima.

Luce Naturale negli ambienti, è stato determinato il

Per la seconda macro area del Radar ActiveHouse rela-

Daylight Factor per almeno 2 stanze importanti, tra i

tiva all’edificio di Fidenza, è stata presa in considera-

quali il soggiorno ed eventualmente la zona cucina. In

zione l’efficienza energetica iniziando a stabilire

uno degli appartamenti è presente il soggiorno-cucina

l’Energia Finale, che rappresenta la necessità energe-

combinato, per cui è stata eseguita la verifica su questo

tica totale data dai consumi delle singole fonti, intese

locale e su un secondo ambiente adibito a zona giorno.

come fonte combustibile o energia acquistata. Nel

In base ai dati del fattore di luce diurno si definisce la

conteggio sono stati esaminati i fabbisogni energetici

scala di comfort luce naturale.

utili, oltre alle perdite degli impianti nella trasforma-

Il criterio di riferimento del comfort indoor è rappre-

zione e distribuzione. Sono stati quindi calcolati i con-

sentato dal comfort termico, ottenuto attraverso la si-

sumi scaturiti dagli eventuali riscaldamento,

mulazione dinamica oraria delle due stanze oggetto di

raffrescamento, deumidificazione, produzione di ACS,

calcolo della luce naturale. La valutazione è data dalle

consumo di corrente elettrica ausiliaria e domestica

temperature orarie esterne e interne e il computo è

inclusa l’illuminazione. Successivamente, è stata sta-

stato eseguito con il software WUFI Plus Passive.

bilita la quantità di Energia Rinnovabile prodotta

Come parametro per la valutazione della Qualità del-

dall’edificio mediante impianto fotovoltaico ed è stata

di analisi dei parametri di validazione ActiveHouse, è

I due appartamenti tipo presi in considerazione nell’edificio Casa del Parco a Fidenza, per la validazione ActiveHouse (Fonte: arch. Samuel Buraschi).

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determinata l’Energia Primaria ottenuta dalla diffe-

tiveHouse relativo a Casa sul Parco (vedi qui sotto).

renza tra l’energia finale e l’energia rinnovabile, te-

La lettura è intuitiva poiché il grafico è suddiviso in li-

nendo conto delle perdite di energia di produzione e di

velli concentrici numerati il cui valore massimo è pari a

trasporto.

4. Nel caso specifico si nota che il risultato della tabella

La validazione ActiveHouse si completa, infine, con

dell’energia primaria è piuttosto basso perché la norma-

l’analisi delle grandezze fisiche che caratterizzano la

tiva italiana limita l’utilizzo dell’impianto fotovoltaico

Sostenibilità.

nelle aree sotto tutela; inoltre, anche il punteggio mate-

Il primo parametro preso in considerazione è il livello

riali ha un valore contenuto poiché, ad oggi, sono an-

di insonorizzazione dell’edificio mediante rilievi acu-

cora pochi i produttori di materiali ad avere la

stici eseguiti in cantiere, ottenuti misurando la ridu-

dichiarazione di impatto ambientale EPD, senza la

zione del rumore esterno, del rumore di calpestio e del

quale non è possibile fare una valutazione obiettiva.

rumore tra i diversi appartamenti.

Una volta ottenuto il Radar, da cui scaturisce una let-

Il secondo criterio è stato la determinazione del con-

tura analogica delle caratteristiche dell’edificio, l’Iter si

sumo di acqua, attraverso i vari impianti o elettrodo-

conclude con il documento di validazione ActiveHouse.

mestici presenti nel fabbricato. Quindi, in base ai

La validazione può essere estesa anche a intere por-

livelli di risparmio percentuale delle singole installa-

zioni urbane, ad esempio come per il quartiere “Para-

zioni o dispositivi rispetto ai sistemi standard, sono

diso”, appena fuori Milano, primo caso di questo tipo

stati calcolati i livelli di consumo d’acqua.

costituito da 3 edifici plurifamiliari.

La compilazione del software di calcolo per la determi-

Un secondo quartiere ActiveHouse, il “Giardino delle

nazione del Radar ActiveHouse si è concluso quindi

Gemme”, è in fase di realizzazione a Fidenza (PR) ed è

con l’analisi dei materiali sostenibili per la cui stima è

composto da cinque edifici plurifamiliari.

stata analizzata la tipologia di prodotti impiegati nella costruzione con la determinazione del loro livello di riciclabilità e conseguente danno ambientale durante il loro ciclo di vita (Life Cycle Assessment). A conclusione dell’iter di definizione dei parametri comportamentali è stato redatto il grafico del Radar Ac-

Per ulteriori informazioni: www.activehouseitalia.info Marco Cimini Architetto, membro del consiglio scientifico Passive House Institute Italia e ActiveHouse Italia.

Energia finale

Copertura rinnovabile

FEF (kWh/m2a) ≤

Punteggio

ER% ≥

Punteggio

120

1

25%

1

80

2

50%

2

60

3

75%

3

40

4

100%

4

44,5

3,775

82,0%

3,28

Energia primaria FEP (kWh/m2a)

Punteggio

30

1

15

2

0

3

0

4

63,7

1

Queste tre piccole tabelle riguardano il parametro dell’energia di Casa sul Parco. Sulla sinistra di ciascuna di esse si leggono i valori di riferimento di scala, a destra i relativi punteggi.

Il Radar ActiveHouse di Casa del Parco a Fidenza (Fonte: Günther Gantioler).

argomenti

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Photo: Ossip van Duivenbode

progetti

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Niente bolletta, grazie Active House, Schiedam (NL) Lo studio olandese KAW Architecten ha progettato, a pochi km dal centro di Rotterdam, una casa validata ActiveHouse impiegando una serie di concetti architettonici e tecnologici per ridurre al minimo l’impatto ambientale, tra cui l’introduzione di grandi finestre nelle facciate per promuovere la luce naturale e il riscaldamento passivo. L’energia aggiuntiva richiesta per il riscaldamento e l’acqua calda è prodotta da una pompa di calore che funziona in combinazione con pannelli solari e che permette all’edificio di produrre più energia di quanta ne consumi.

progetti

11


Il contesto Schiedam, cittadina olandese dell’hinterland di Rot-

clusivi, soprattutto dal punto di vista economico, dei

terdam, da qualche anno è impegnata nello sviluppo

più deboli (vedi progetto Veilige Veste, azero n. 5).

di un nuovo quartiere, Oranjeburgh, che ora sorge al-

La residenza di 3 ragazzi e dei loro genitori a Schiedam

l’interno di un masterplan urbano basato su schemi

non si limita tuttavia a rispondere a criteri generali di

abitativi olandesi tradizionali degli anni ‘30.

attenzione per l’ambiente ma, grazie alla validazione

Caratterizzato principalmente da case basse con tetti

ActiveHouse, garantisce loro di vivere in un edificio

molto spioventi, facciate in mattoni e grande atten-

sano e confortevole, che produce più energia di quella

zione ai dettagli, è il luogo ideale dove costruire una

che consuma e che, grazie a questo aspetto e al fatto di

residenza per sé e per i propri cari. Che è proprio ciò

impiegare materiali ecologicamente consapevoli, inte-

che fatto Reimar von Meding, architetto partner dello

ragisce in modo positivo con il territorio, ottimizzando

studio KAW Architecten con sedi a Groningen, Ein-

il rapporto con il contesto locale.

dhoven e Rotterdam: ha realizzato una casa per sé e la

La terna di principi Active House – comfort, ambiente,

sua giovane famiglia applicandovi i principi che da

energia – è stata alla base delle scelte progettuali le

sempre guidano eticamente e professionalmente i la-

quali non sono state sequenziali (prima l’involucro,

vori dello studio e che si concretizzano in edifici non

poi gli impianti, quindi la finitura/mobilio ecc.) ma

solo sostenibili ed ecologici ma anche accessibili e in-

considerate nella maniera più olistica possibile.

I mattoni della facciata sono l’unico “peccato di CO2” che si sono concessi i committenti, i quali hanno optato per questa soluzione da un lato per proteggere la struttura dall’aria salmastra che soffia nella zona, dall’altro per richiamare i criteri architettonici locali e concettuali di partenza (vedi Mies e l’architettura del quartiere).

Progetto arch. Reimar von Meding - KAW, Rotterdam (NL) Impianti Bloem Installatieadvies, Rotterdam (NL) Struttura in legno Ekoflin, Bavel (NL) Superficie utile 170 m2

Photo: Ossip van Duivenbode

Lavori marzo-novembre 2016

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Superficie verde ca. 300 m2 + 35 m2 (tetto verde) Certificazioni/validazioni ActiveHouse

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Photo: Trustfull photodesign

Qui sopra, il fronte est, che dà sul giardino interno, mentre nella pagina a fianco il fronte ovest su strada. Il semplice e basso edificio a due piani di Schiedam si distingue nel contesto residenziale per i suoi contorni definiti e la facciata in mattoni chiari. Anche le linee diritte del prato e dei camminamenti antistanti enfatizzano il design minimalista.

Principi abitativi Lo spunto compositivo-progettuale alla base della casa

lometri, precedentemente occupata da un vecchio

della famiglia von Meding sono stati i primi lavori di

ospedale ora smantellato e abbattuto.

Mies van der Rohe e le sue ville di mattoni realizzate in

In posizione arretrata rispetto alla strada, l’accesso è

Germania, di cui sono stati interpretati gli schemi

previsto da ovest mentre a est, sul lato del giardino,

molto chiari e soprattutto la relazione tra interno ed

un’ampia terrazza in legno crea la connessione

esterno. Relazione che si traduce qui nella presenza di

esterna alla zona giorno. Il piano terra è arioso e ge-

‘camere esterne’ concepite come vere e proprie parti

stito come un open space, senza porte, e solo il vano

del volume abitato: due terrazze di cui una piccola,

scale, in posizione centrale, separa la cucina dalla

parzialmente coperta, che crea la zona d’ingresso pro-

zona living; di fronte all’entrata ci sono il guardaroba

tetto e un’altra posteriore, più ampia e privata. Urbani-

e un piccolo bagno mentre sul lato destro (dove

sticamente, il terreno prevedeva anche uno spazio

avrebbe potuto esserci il garage) una stanza studio

riservato a garage ma, poiché i proprietari hanno ri-

con biblioteca annessa. Al piano superiore trovano

nunciato al possesso di un’auto, esso è diventato in-

posto le tre camere per i ragazzi, la camera da letto ma-

vece l’estensione che fornisce una stanza extra,

trimoniale e un bagno serviti da un ampio corridoio, il

creando la sensazione dinamica di cubi sovrapposti

quale è arredato con armadi a tutta altezza, incorporati

che si trovano, appunto, anche nei primi lavori di Mies.

nella costruzione. Tali mobili creano zone di ripostiglio

Inoltre, la Active House si rifà alla “maniera olandese”

che vengono, tra l’altro, sfruttate per collocarvi al loro

di costruire case a prezzi accessibili basandosi su un

interno gli impianti tecnologici.

disegno regolare ed esteticamente essenziale.

Volendo fare un paragone, si potrebbe confrontare

La casa, 170 m di superficie utile su un lotto rettango-

questo approccio “a scomparsa” con l’integrazione

lare, si trova in un’area residenziale piuttosto centrale

della tecnica all’interno delle automobili, nelle quali

di recente sviluppo della cittadina di Schiedam, a

nessun elemento impiantistico rimane a vista ma trova

ovest di Rotterdam, dal cui centro dista solo pochi chi-

collocazione nei vari spazi tra telaio e rivestimento.

2

progetti

13


Photo: Trustfull photodesign

planimetria


piano terra

sezione trasversale nord-sud

piano superiore

Tanta luce naturale, aria fresca costante e un’intelligente zonizzazione degli spazi sono le caratteristiche di questa abitazione nei Paesi Bassi. Al piano terra, l’ambiente è vissuto come un grande open space senza porte che, nei giorni di sole e di caldo, si amplia verso il giardino retrostante mentre al piano superiore le stanze sono state lasciate volutamente piccole per consentire la realizzazione della scala e di un corridoio di distribuzione più ampio per trasmettere una sensazione di maggiore spazio. Il volume a un piano presente sulla destra in pianta era originariamente previsto per alloggiare il garage. Ora però estende lo spazio living, dal momento che la famiglia non possiede più un’auto, ospitando una zona studio, e il cui collegamento con la zona living si intravede sulla sinistra, tra i libri a parete, nella fotografia a lato.

A sinistra, la zona living. Il tono pallido del legno a vista, trattato solo superficialmente con una vernice naturale prodotta nei Paesi Bassi, vuole riprendere quello del mattone usato per rivestire l’esterno e proteggere l’edificio.

progetti

15


Comfort-energia-ambiente ovest oltre che in base alla posizione del sole durante

gettista-committente era di sviluppare uno schema

il giorno e secondo la stagione, nonostante il rigoroso

progettuale altamente sostenibile, non incentrato

regolamento edilizio non lasciasse libertà relativa-

(solo) sugli aspetti prettamente tecnico-tecnologici

mente all’orientamento del volume principale. Anzi,

ma soprattutto sulla qualità della vita. Per questo mo-

proprio per questo forte vincolo la progettazione è

tivo ha seguito i principi e i consigli esposti dall’asso-

stata curata in modo estremamente preciso per poter

ciazione internazionale ActiveHouse, che si basa sul

avere delle belle viste, un buon rapporto tra interno ed

raggiungimento si elevati standard qualitativi in fatto

esterno e un uso intelligente dell’energia solare pas-

di comfort indoor, utilizzo dell’energia e rispetto del-

siva. Al piano terra la scala che porta al livello supe-

l’ambiente.

riore divide gli spazi in zona cucina e zona living; qui

La casa è costruita su una griglia molto razionale di

non ci sono porte e la luce, fulcro concettuale attorno

3x3 m, una decisione progettuale che ha facilitato pa-

a cui è pensato l’ambiente abitativo, fluisce libera-

recchio la realizzazione dei pannelli e il loro montag-

mente da un angolo all’altro.

gio in loco. Le aperture delle pareti al piano terra sono

Cromaticamente la casa si basa sull’uso di due colori,

disposte in maniera tale da fornire viste passanti est-

tre se si conta anche la finitura esterna in mattoni

Photo: Ossip van Duivenbode

La sfida più importante cui è andato incontro il pro-

16

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chiari: il legno della struttura principale lasciato a vista e trattato solamente con una pittura bianca lavabile a base bio, e il grigio-verde del pavimento “Marmo-

pannelli solari

leum”, un rivestimento per pavimenti senza soluzione di continuità, posato con un prodotto appositamente sviluppato da un’azienda olandese per poter riciclare tutto il materiale separatamente, una volta che l’edificio ha concluso la sua vita utile. Lo stesso colore verde viene utilizzato poi per altri elementi d’interni, come il mobilio della cucina o le ante degli ar-

tetto

madi al piano superiore.

A sinistra, il corridoio di distribuzione alle camere al piano superiore. Piuttosto che predisporre uno spazio apposito dedicato per l’alloggio dei macchinari e dell’elettronica richiesti per il funzionamento dell’impiantistica, queste componenti sono state distribuite in una serie di spazi ‘inutilizzati’ sparsi per la casa, come per esempio gli armadi a tutta altezza del piano superiore. In questo modo, oltre a sfruttare in maniera intelligente lo spazio, è garantito un facile accesso in caso di manutenzione.

vani impianti al piano superiore

Trasmittanza media pareti esterne 0,13 W/m2K Trasmittanza media solaio contro terra 0,1 W/m2K Trasmittanza media copertura 0,15 W/m2K Trasmittanza media serramenti, Uw 0,8 W/m2K

Fabbisogno energetico annuo ca. 4.200 kWh Produzione energetica annua ca. 6.000 kWh

piano terra

progetti

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Photo: Trustfull photodesign

Costruire con il legno I Paesi Bassi sono sostanzialmente un paese di pietra,

costruzione è risultata inoltre essere molto più leg-

cemento e mattoni nonostante qualche bella ecce-

gera rispetto a una casa simile ma non in legno, un

zione in legno, tuttavia ancora non così facilmente re-

aspetto da non sottovalutare nei Paesi Bassi dove le

peribile in zona. Per questo il materiale da

fondazioni degli edifici ricoprono una parte molto co-

costruzione, anzi, l’intero sistema, è stato importato

stosa e difficile del processo di costruzione, tanto che

dall’Austria, già predisposto per il montaggio. E poi-

la luce tra gli appoggi è uno degli argomenti di con-

ché i costruttori olandesi sono abituati a una logistica

trattazione per alloggi a prezzi accessibili.

prefabbricata e intelligente, i pannelli in legno mas-

Poiché la casa è stata realizzata quasi completamente

siccio si sono subito confermati come i perfetti sosti-

a secco, in linea di principio ciò significa che potrà es-

tuti degli elementi in calcestruzzo che vengono

sere smantellata in futuro senza produrre troppi ri-

solitamente usati nelle case olandesi. Progettando

fiuti, un argomento sostenibile importante per i suoi

con l’X-lam è stato possibile evitare qualsiasi tipo di

utenti.

supporto statico aggiuntivo che invece spesso è neces-

I massetti non sono stati realizzati impiegando ce-

sario negli edifici con superfici ampie e aperte.

mento ma lastre in gessofibra, posate non trattate,

Usando le pareti del primo piano come supporti sta-

mentre la finitura dei pavimenti è, come accennato in

tici, sono stati avvitati i muri ai solai riuscendo a ge-

precedenza, in Marmoleum, un linoleum di ultima

stire ampiezze di 9 m senza supporti a vista e

generazione connesso al pacchetto con un adesivo ri-

rimanendo all’interno delle dimensioni standard di

movibile.

tutti gli elementi costruttivi.

Il basso valore di trasmittanza delle pareti (U = 0,13

Per l’Active House di Schiedam sono stati utilizzati

W/m2K) è stato ottenuto con una sorta di sistema a

circa 60 m3 di elementi in legno massiccio. L’intera

cassetta dato da lastre isolanti rigide aperte al vapore

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realizzate con materiali residui dell’industria petroliportante + parete esterna in mattoni), trattate a secco. Il colore dell’abete rosso domina dunque l’interno, accanto al verde pastello dei pavimenti e di altre parti. Anche i mobili sono parzialmente realizzati con parti di scarto dell’X-lam, ad esempio scrivanie, tavoli, armadi a muro e gradini. Il legno è trattato con una semplice vernice semitrasparente, che ha un effetto

Credits: DUCO Ventilation & Sun Control

fera poste nella cavità della doppia muratura (parete

equilibrante per temperatura e umidità e quindi favorevole sul clima interno. Gli elementi in legno lamellare a strati incrociati che costituiscono pareti e solai sono stati scelti perché, alla fine della loro vita utile, possono essere completamente riutilizzati o riciclati. Così come nella scelta della finitura del pavimento, anziché un sistema umido legato al cemento, è stato utilizzato un sistema Photo: Trustfull photodesign

a secco.

392 30

147

100

150

3088

20

50

115

In alto, la griglia dell’impianto di ventilazione a controllo elettronico, posizionata sulla parte superiore del telaio delle finestre, risulta praticamente invisibile mentre la bocchetta di aspirazione dell’aria esausta è nascosta da un rivestimento in legno al centro dei soffitti al piano terra.

426

15

Qui sopra, la posa a secco del massetto del pavimento.

145 125 65

238

173

20

45

1

Solaio interpiano, dall’estradosso: - massetto di cemento con riscaldamento a pavimento - pannello isolante rigido (20 mm) - solaio portante in X-lam (150 mm)

20

3

2 65

21 8

86

112 392

Parete esterna, dall’interno: - struttura portante in X-lam (100 mm) - pannello isolante rigido (147 mm) - elemento di tenuta all’aria - facciata in muratura (115 mm)

100

1 architrave di cemento con mattoni 2 serramento in alluminio e triplo vetro 3 elemento di ventilazione collocato sopra la finestra e facente parte dell’impianto di ventilazione

progetti

19


38 222 3188

130

160

130

18

18

105

422

10

130

18

18

20 12

100

70

12 116

150 114

114

Copertura, dall’estradosso: - materiale bituminoso per coperture - isolamento con pendenza (130-30 mm) - isolamento per tetto piano (100 mm) - barriera al vapore - solaio portante in X-lam (150 mm)

426

360

293

407

2938

150

38

116

12

3158

Copertura sopra l’entrata, dall’estradosso: - materiale bituminoso per coperture - isolamento con pendenza (130-30 mm) - barriera al vapore - pannello multistrato per coperture

40 51 20 12

2512 9

20 12

50 6 14

37

40

1

50 9 60

66

20

120

115 5

30

100

Photo: Trustfull photodesign

292

20

_31

147 187

100 100 100

1

lastra di cemento armato standard


50

95

147

135

10

71

14

334

71

14

71

38

38

1

130

240

6136

2

1 bordo del tetto in alluminio 2 elementi isolanti (147 e 100 mm) 3 lastra cementata con strisce di mattoni come bordo del tetto attorno all’edificio 4 serramento in alluminio e triplo vetro 5 trave lamellare inserita nella parete portante sopra il telaio

71

100

14

71

100

10

2

Copertura, dall’estradosso: - copertura con zavorra - pannello isolante con pendenza (130-20 mm) - pannello isolante rigido (100 mm) - solaio portante in X-lam (100 mm)

10

71

14

La qualità della luce naturale è stata una considerazione fondamentale nella progettazione della casa, spingendo l’architetto a organizzare attentamente il layout interno per sfruttare al meglio la luminosità.

240

326

3

28

2

22 32

12

6

5

5

4 50 86

95 8

147 86

112

Photo: Ossip van Duivenbode

392

100 100

Oltre a limitare la dipendenza della casa dall’illuminazione artificiale, aumentando la quantità di luce naturale che penetra all’interno, le superfici vetrate facilitano anche i guadagni passivi di calore. L’energia aggiuntiva richiesta per il riscaldamento e l’acqua calda è prodotta da una pompa di calore che funziona in combinazione con pannelli solari ibridi posati in copertura.

progetti

21


Ma dove sono gli impianti? La casa è progettata per impiegare meno energia possibile. Per questo motivo quella necessaria per il riscaldamento, distribuito attraverso un sistema radiante a pavimento, e l’acqua calda sanitaria è prodotta da una pompa di calore geotermica che funziona in combinazione con i collettori ibridi (solari termici/fotovoltaici) installati sul tetto. I pannelli producono elettricità e acqua calda ma solo come preriscaldamento per la pompa di calore geotermica. In tal modo, il concetto impiantistico utilizza energia elettrica e termica dal sole sfruttando fino a 4 volte l’energia prodotta da ogni pannello. Oltre a favorire l’illuminazione naturale, anche la questione legata alla ventilazione degli ambienti inprogetto. È stato dunque installato un sistema di ventilazione naturale a controllo elettronico con sensori di CO2 ponendo una particolare attenzione all’aspetto estetico e non invasivo degli elementi di cui è composto. La casa è stata suddivisa in due piani, nei quali variano sia l’immissione che l’emissione di aria. Per esempio, al piano terra, a causa dell’elevato tasso di frequenza da parte dei membri della famiglia, i valori

Credits: DUCO Ventilation & Sun Control

door ha rivestito un ruolo centrale nel concept del

Sopra, l’unità di gestione dell’impianto di ventilazione controllata tramite sensori di CO2 è collocata all’interno di uno degli armadi al piano superiore.

di CO2 possono aumentare anche considerevolmente. Qui la griglia di ventilazione a controllo elettronico dell’impianto è stata posizionata sulla parte superiore del telaio delle finestre e risulta praticamente invisibile mentre la bocchetta di aspirazione dell’aria esausta è nascosta da un rivestimento in legno. Inoltre, grazie alle valvole di controllo interne brevettate, il si-

superiore o nelle zone inutilizzate del bagno. In que-

stema garantisce uno scarico zonale di aria esausta

sto modo, nessuno spazio viene perso per l’alloggia-

e/o umida, in base alla concentrazione di CO2 e/o

mento degli impianti e tutto è facilmente accessibile

umidità, e la ventilazione avviene solo dove e quando

dai corridoi per la manutenzione.

richiesto e nella giusta quantità.

La Active House della famiglia von Meding è in moni-

Al primo piano, invece, è stato utilizzato un sistema

toraggio dal momento in cui hanno iniziato ad abi-

più semplice con griglie autoregolanti standard ed

tarla e, per 24 mesi consecutivi (dati riferiti al 2018), il

estrazione centrale. L’aspetto tecnologico interessante

consumo totale è risultato di 4.500 kWh all’anno, un

della soluzione applicata risiede soprattutto nel fatto

valore significativamente inferiore rispetto ai 5.000-

che tutti i componenti dell’installazione sono camuf-

6.000 kWh calcolati in fase di progetto.

fati nel design.

Si crea tra l’altro una sovrapproduzione di elettricità

La casa non prevede veri e propri spazi tecnici. O me-

che viene immessa in rete tanto che, anche dal punto

glio, tutta la parte necessaria al funzionamento im-

di vista finanziario, si può parlare di una casa “attiva”

piantistico è ospitata negli armadi incorporati nella

poiché tale surplus fa guadagnare ai von Meding circa

struttura nella zona centrale di distribuzione al piano

€ 400 all’anno.

22

_31


Oltre al beige del legno, l’unico altro colore utilizzato in tutto l’interno è la tonalità grigio-verde della pavimentazione continua realizzata in Marmoleum, una versione moderna ed ecologica di linoleum, sviluppato da un’azienda olandese in modo da poter riciclare tutto il materiale separatamente.

Photo: Ossip van Duivenbode

La decisione di non includere nessuna porta al piano terra e l’introduzione di ampie aperture assicura che gli spazi siano luminosi e connessi con l’aperto. La rampa di scale che porta al piano superiore divide il piano terra in zona cucina e zona living.

progetti

23


Ad ali spiegate Active Energy Building, Vaduz (LI) Risultato di una incessante ricerca di strategie e di tecnologie innovative da parte del team di progettazione, Active Energy Building è un edificio che mira a essere una delle possibili soluzioni per contrastare il cambiamento climatico. Un fabbricato di 12 appartamenti che fa della sostenibilità il concetto olistico su cui si basa tutto il processo progettuale e che “dispiega le ali” verso la principale fonte energetica green, il Sole.

24

_31


Photo: Roland Korner

progetti

progetti

25


Photo: Roland Korner

Vista da sud ovest. Questo fronte consente di individuare i moduli fotovoltaici disposti sulla facciata rivolta a mezzogiorno, il solco che taglia il prospetto ovest per garantire adeguati apporti solari passivi a tutte le abitazioni e le “ali climatiche” aperte che catturano la radiazione solare che supporta il sistema di ventilazione.

Una soluzione attiva per il clima Se volessimo dare una definizione di “edificio attivo”

che riducano l’uso di energia da fonti fossili e di con-

dal punto di vista energetico, potremmo attingere a

seguenza le emissioni di CO2.

diverse scuole di pensiero e certificazioni che già

Come possibile risposta a queste problematiche,

hanno codificato standard di progettazione specifici.

falkeis2architects ha sviluppato e realizzato un Active

Con questo articolo noi però vorremmo presentarvi

Energy Building a seguito di una gara internazionale a

un esempio di “Active Building”, una costruzione che

inviti per un condominio a Vaduz, nel Liechtenstein,

non solo produce più energia di quanta necessiti, ma

vinta appunto dallo studio viennese. Il fabbricato, 12

che genera quell’energia attraverso tecnologie innova-

appartamenti su 5 piani con una struttura portante

tive che sfruttano solamente risorse rinnovabili, ridu-

che è capace di adattarsi al cambiamento dei requisiti

cendo così le emissioni di CO2.

spaziali, implementa sistemi di produzione di energia

Prima di addentrarci nella descrizione del progetto, ri-

che, parte integrante dell’edificio stesso, raccolgono la

cordiamo che le città oggi sono responsabili del 75%

radiazione solare e interstellare per fornire energia e

del consumo energetico mondiale e ciò è causa

controllare il clima interno. Il raggiungimento di tali

dell’80% delle emissioni di CO2 prodotte dall’uomo; i

obiettivi è stato possibile grazie alla ricerca, allo svi-

grandi agglomerati urbani infatti attraggono sempre

luppo e all’ingegnerizzazione di tutte le soluzioni

di più la popolazione rurale, espandendosi continua-

adottate ed elaborate all’interno del team dello studio

mente, al punto tale che si stima che il 50% degli abi-

falkeis, il quale non solo si è occupato della progetta-

tanti della Terra risieda in una città. Bisogna dunque

zione architettonica ma che, coadiuvato da specialisti

prendere coscienza di questi fenomeni, in particolar

del settore, ha anche gestito la robotica e l’ingegneria

modo dei processi di rapida urbanizzazione dei Paesi

meccanica e dei processi, le dinamiche strutturali, la

latinoamericani, e iniziare a pensare a nuove strategie

meccanica dei fluidi e la termodinamica.

26

_31


Energeticamente sostenibile Costruito secondo gli standard energetici previsti per

zione del Sole. Tale processo manipola la massa del

il 2050, Active Energy Building mira dunque ad af-

fabbricato, rivelando tutta la superficie rivolta al Sole

frontare e a trovare una possibile soluzione ai cambia-

e creando una disposizione dei piani a ventaglio che si

menti climatici attraverso una serie di soluzioni

assottiglia verso l’alto e che si allarga all’esterno scen-

studiate appositamente e basate sul concetto olistico

dendo in basso sul lato est e a sud. Un profondo solco

di sostenibilità che, in questo progetto, diventa gene-

scava l’affaccio ovest, mentre il fronte nord è del tutto

ratrice di forma. La volumetria dell’edificio infatti di-

opaco.

pende dal Sole, gli elementi portanti verticali hanno

L’edificio presenta una struttura portante costituita da

l’aspetto organico dei fusti degli alberi che si intrec-

solai progettati come lastre piane libere con una luce

ciano piano dopo piano e la disposizione planimetrica

compresa tra 6 e 12 metri e da colonne di acciaio. A

è completamente libera per potersi adattare alle esi-

partire dal piano terra queste ultime si ramificano se-

genze future; infine, l’energia necessaria per far fun-

condo algoritmi darwiniani a comporre una sequenza

zionare gli apparati tecnologici proviene solamente

di 4 tipi di pilastri – 2 che formano una tipologia a “V”

da fonti rinnovabili.

e 2 ad “A” – i cui posizione e orientamento sembrano

Nello specifico: l’immagine esterna del condominio

casuali e irregolari ma il cui carico strutturale (3 o 4

non è solo un esercizio di stile dei progettisti, ma è so-

tonnellate ciascuna) è ottimizzato per minimizzare

prattutto frutto della massimizzazione degli apporti

anche la quantità delle risorse materiali usate. Il cal-

solari gratuiti, raggiunta attraverso uno strumento di

cestruzzo degli elementi verticali è stato creato

progettazione, messo a punto dagli architetti, chia-

espressamente per tale utilizzo e al suo interno pre-

mato “erosione solare”. Questo metodo consiste nel

senta fibre in polipropilene miste che garantiscono la

posizionare sul lotto la cubatura massima consentita

classe di resistenza al fuoco richiesta. Questo sistema

dai codici di costruzione locali, così da trasformare lo

costruttivo ha consentito di realizzare un layout molto

spazio tridimensionale in una struttura topografica

flessibile che ben si adatta al mutare delle esigenze

che si relaziona con i criteri di esposizione solare e

abitative dei fruitori e che quindi permette di ripro-

che in fasi successive viene erosa da “forze” costituite

grammare gli spazi senza modificare i componenti

dall’intensità della radiazione e dall’angolo dell’eleva-

strutturali.

Photo: Roland Korner

Veduta da sud-est. Questa immagine consente di identificare tutto l’impianto fotovoltaico, dai moduli sulla facciata a sud a quelli sul tetto che, grazie agli inseguitori solari, si muovono secondo il percorso del Sole. Essendo giorno, le “ali climatiche” dedicate al raffrescamento sono richiuse nell’involucro.

progetti

27


piano terra

piano primo

piano attico

28

_31


Progetto arch. Anton Falkeis, arch. Cornelia Falkeis-Senn falkeis2architects, Vienna (A) - Vaduz (LI) Strutture Bollinger-Grohmann-Schneider, Vienna (A); Hanno Konrad Anstalt, Schaan-Vaduz (NL); Hoch & Gassner AG, Triesenberg (LI) Fisica edile BDT IB Bauphysik AG, KH Willie, Eschen (LI) Appaltatore Frickbau AG, Triesen (LI) Superficie utile 3.187 m2 sezione trasversale

Photo: Roland Korner

Da sud si ha una vista completa del complesso impianto fotovoltaico; da notare la differente forma dei moduli del tetto che, gestiti dagli inseguitori solari, hanno forma e dimensioni diverse, appositamente progettate per ottimizzare la captazione della luce.

sezione longitudinale

progetti

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La forma dell’energia Si è già sottolineato che l’obiettivo principale dell’Active Energy Building è stato creare una struttura sostenibile che produce energia più di quanto ne consuma unicamente attraverso l’impiego di fonti rinnovabili (in questo caso geotermia e Sole) e che utilizza nuove tecniche e tecnologie per regolare il clima interno. Per di più, il condominio lavora come una struttura in rete nella gestione di un gruppo di fabbricati adiacenti fungendo da nodo intelligente che condivide informazioni e il surplus generato dalle risorse green. Entrando in dettaglio, l’energia del Sole è sfruttata nel miglior modo possibile, attivamente e passivamente, a partire dai guadagni solari che sono parte integrante del sistema di riscaldamento del fabbricato; l’uso attivo della radiazione solare e interstellare prevede invece l’uso di componenti di facciata mobili, sviluppati proprio per l’Active Energy Building e posti sulla copertura e sulle facciate. Gli elementi installati principalmente sul tetto e sul fronte sud sono pannelli che raccolgono la luce diurna, incrementando la produzione di elettricità di quasi tre volte (per l’esattezza 2,9) rispetto a moduli fissi. Sui prospetti est e ovest trovano invece posto “ali climatiche” che assorbono la

Photo: Roland Korner

fotovoltaici a inseguimento integrati nell’involucro

La struttura portante in solai e pilastri progettata come se fosse un organismo che cresce e si sviluppa verso l’alto. I pilastri, in rosso, definiscono componenti portanti costituti da due elementi che danno vita a forme a “V” e ad “A”. Per realizzare i pilastri è stato ideato un apposito calcestruzzo.

30

_31


radiazione solare di giorno e interstellare di notte grazie a materiali a cambiamento di fase (PCM), diventando il deposito sia di calore latente sia di fresco a supporto degli impianti di riscaldamento e raffrescamento. Questi sistemi decentrati sono stati valutati e testati scientificamente attraverso una serie di modelli in scala 1:1 prima di essere montati nell’edificio dove ora stanno operando come involucro mobile nella genera-

Il particolare sistema strutturale a solai e pilastri consente di avere piani liberi che si adattano al mutare delle esigenze degli utenti. Nella foto a lato, lo “scheletro” della copertura Voronoi, nelle cui tasche si chiuderanno i moduli fotovoltaici.

Photo: Roland Korner

zione di energia verde.

La copertura Voronoi che prosegue anche su parte delle facciate lunghe, come pure il resto della struttura, è stata ottimizzata da algoritmi, attraverso un processo di generazione digitale. Ricordiamo che il diagramma di Voronoi è un particolare tipo di decomposizione di uno spazio metrico.

progetti

31


Inseguitori fotovoltaici integrati Per aumentare la produzione di elettricità pulita, i

sensori dell’intensità del vento e della radiazione e a

progettisti hanno ideato un complesso di inseguitori

rilevazione meteorologiche e che, operando anche

solari che sono parte integrante dell’involucro. Conce-

con dati previsionali, garantisce elevati livelli di sicu-

piti come un sistema biassiale, gli inseguitori trovano

rezza. Un esempio per tutti: in caso di alte velocità del

infatti posto nelle “tasche” della struttura della coper-

vento gli inseguitori richiudono i pannelli fotovoltaici

tura Voronoi, dentro le quali si richiudono creando

nella struttura Voronoi al fine di ridurre le sollecita-

una superficie piana grazie ai moduli fotovoltaici che

zioni orizzontali che la struttura deve assorbire. Le

muovono. Con l’aiuto di questi dispositivi infatti i tre-

celle, mono e policristalline, posizionate sulla coper-

dici gruppi fotovoltaici seguono continuamente la

tura e sulla facciata a sud e integrate nei lucernari ve-

luce solare in ogni momento del giorno, spostandosi

trati e nei balconi, realizzano una superficie captante

sulla base di accurati programmi astronomici, ruo-

di 314 m2 per una potenza complessiva di 34,79 kWp.

tando da est a ovest e inclinandosi secondo l’angolo di

Come accennato nel paragrafo precedente, Active

elevazione del Sole; gli inseguitori si attivano alle

Energy Building è collegato alle case circostanti con le

prime luci dell’alba, sollevando dal reticolo del tetto le

quali scambia calore, fresco ed elettricità, agendo

ali fotovoltaiche e posizionandole in modo tale che la

come una vera e propria centrale solare di quartiere;

loro superficie punti direttamente verso la luce.

l’edificio usa la mobilità elettrica come accumulo tem-

Forma e movimento dei moduli sono stati progettati

poraneo e i serbatoi di una centrale (ad accumulo) con

grazie a un lungo e ripetuto processo che ha calcolato

sistema di pompaggio come deposito dell’eccedenza

angoli di azionamento ottimizzati per tutto l’anno ed

di energia prodotta nelle ore di punta.

Photo: Woessner

è stato definito un sistema di controllo che risponde a

32

_31


Photo: Roland Korner

In queste due pagine si comprende molto bene come funzionano i moduli grazie agli inseguitori solari che sollevano il complesso di celle dalle tasche Voronoi, posizionandole direttamente verso il Sole. Sotto stati fatti calcoli basandosi su dati astronomici per ottimizzare posizione, angolazione e movimento dei moduli. Sensori e dati meteorologici consentono di richiudere automaticamente i moduli in copertura al fine di ridurre le sollecitazioni orizzontali.

progetti

33


Ali climatiche di PCM Oltre ai sistemi energetici geotermici e alla produ-

alla temperatura di 31 °C inizia a sciogliere i PCM, i

zione di elettricità dal sole, Active Energy Building è

quali allo stato fluido immagazzinano calore; quando

dotato di un accumulo di calore latente e di fresco, che

le ali si chiudono il calore raccolto viene rilasciato al

supporta la climatizzazione interna, costituito da “ali

sistema di ventilazione riducendo così la quantità di

climatiche”. Come parte dell’involucro mobile, esse

energia necessaria per riscaldare l’edificio. La capacità

raccolgono la radiazione solare e interstellare per il ri-

delle ali di mantenere il calore senza essere “ricari-

scaldamento e il raffrescamento degli ambienti;

cate” dal sole dura diversi giorni motivo per cui fun-

l’energia viene catturata mentre le ali sono aperte e

zionano anche quando è nuvoloso e piove. Esse

viene rilasciata al sistema di ventilazione o diretta-

vengono utilizzate principalmente in inverno e nei

mente all’ambiente quando invece sono chiuse. Ve-

periodi di transizione, in primavera e in autunno,

diamo come funzionano.

mentre durante l’estate di giorno sono chiuse, agendo

L’edificio è provvisto di 7 ali, quattro dedicate al riscal-

come isolamento termico e aiutando a proteggere

damento per una superficie di 24 m a coprire il 10%

l’edificio dal surriscaldamento.

2

delle richieste, e tre destinate al raffrescamento, 15 m

2

Nei periodi con alte temperature ambientali, le ali di

che tagliano del 15% la necessità energetica. Gli ele-

raffrescamento a est rappresentano invece un’alterna-

menti per il riscaldamento sono posti sul lato ovest; al

tiva ai tradizionali sistemi di raffrescamento; esse in-

sorgere del Sole le ali si dispiegano esponendo alla ra-

fatti si aprono di notte e, utilizzando la radiazione

diazione solare i materiali a cambiamento di fase,

interstellare per immagazzinare il freddo, “congelano”

poco meno di 1.400 kg di paraffina che possono im-

i PCM incapsulati alla temperatura di 21 °C, quando

magazzinare circa cinque volte più calore della stessa

avviene il cambiamento di fase dallo stato fluido a so-

quantità di acqua. La disposizione dei PCM, incapsu-

lido. In questo caso non si ha un collegamento con un

lati in profili appositamente progettati per questo uti-

sistema di condizionamento, ma è l’aria stessa del-

lizzo, crea una struttura a lamelle che garantisce alta

l’ambiente che viene fatta passare attraverso le ali

densità di energia e di temperatura di radiazione in

dove i PCM la raffrescano, portandola a temperature

tutti i mesi invernali. L’energia accumulata nelle ali

confortevoli.

70 60

temperatura [°C]

50 40 30 20 10 0 -10

gen

34

_31

feb mar apr mag giu

lug ago

set

ott

Temp_secondo_PCM04

Temp_secondo_PCM05

Temperatura esterna Temp_secondo_PCM07

Temp_secondo_PCM06

nov

dic


10

8 7 6 senza ali riscaldanti

5

con ali riscaldanti

4 3 2 1

0 gen feb mar apr mag giu

lug ago set

ott

nov dic

Sopra, diagramma dell’energia richiesta per il riscaldamento. Sotto, diagramma dell’energia richiesta per il raffrescamento

10

Qui sopra il mock-up di una delle ali climatiche, brevetto di falkeis2architects, dedicate al riscaldamento. La struttura a lamelle contiene PCM che, passando dallo stato solido a quello liquido, accumulano calore, rilasciato poi al sistema di ventilazione. Tutti questi dispositivi sono stati testati e verificati in scala 1:1 prima di essere installati nell’edificio.

8 7 6

con ali riscaldanti senza ali riscaldanti

5

Grafico pagina a fianco, raffronto tra la temperatura esterna e quella delle quattro ali climatiche connesse al sistema di riscaldamento.

4 3 2

Grafico qui sotto, confronto tra la temperatura esterna e quella delle tre ali climatiche destinate al raffrescamento

1 0 gen feb mar apr mag giu

lug ago set

ott

nov dic

70 60 50

temperatura [°C]

prestazione del raffrescamento [kW]

9

Photo: Roland Korner

prestazione del riscaldamento [kW]

9

40 30 20 10 0 -10

gen

feb mar apr mag giu Temp_PCM01 (ala 01-03) Temperatura esterna

lug ago

set

ott

nov

dic

Temp_PCM02 (ala 02) Temp_PCM03 (ala 03)

progetti

35


Ricerca e sviluppo Active Energy Building non è solo una possibile soluzione ai cambiamenti climatici, ma è stato anche un progetto in cui sono stati pensati e realizzati prodotti innovativi, quali i campi luminosi acusticamente attivi, il calcestruzzo ad alte prestazioni o le tecniche di stampaggio multicomponenti. Alcune delle invenzioni sono state brevettate, come ad esempio gli elementi mobili dell’involucro o come ancora la complessa struttura Voronoi o l’involucro tessile del fabbricato a forma libera che scherma e ombreggia i lati lunghi, soluzioni che hanno anche apportato nuova conoscenza nel campo della fabbricazione digitale. Tutto questo però non sarebbe stato possibile se non ci fosse stata una ricerca transdisciplinare applicata, fondamento del lavoro dello studio falkeis, e una condivisione continua del progetto con gli esperti dei vari settori che hanno portato a costruire questo origi-

Photo: Roland Korner

Photo: Roland Korner

nale edificio.

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L’interno di uno degli appartamenti. Le ampie finestre consentono il guadagno solare passivo, i pilastri ad “A” e a “V” creano una pianta libera adattabile al mutare delle necessità dei proprietari. Sul soffitto, uno degli innovativi campi luminosi che svolgono anche una funzione acustica, ideati proprio per questo progetto grazie all’intensa attività di ricerca che è stata svolta per realizzare l’edificio.

progetti

37


Giocare a nascondino Underhill House, Moreton-in-Marsh (UK) Costruita in un’area rurale tutelata al di sotto di un antico fienile a sua volta recuperato, la prima casa certificata Passivhaus dell’Inghilterra è stata realizzata già nel 2010. Un progetto nuovo per l’epoca che ha coniugato gli standard passivi con la necessità di integrazione nel territorio, il rispetto per l’ambiente con l’innovazione tecnologica, l’espressione dell’architettura tipica del countryside inglese con il design contemporaneo.

38

_31


Photo: Samuel Ashfield, courtesy of Dow / Sto

progetti

progetti

39


English countryside In Inghilterra, Galles e Irlanda del Nord l’acronimo AONB identifica aree rurali protette di particolare rilievo paesaggistico e naturalistico (Areas of Outstannormate dalla stessa legge che disciplina i parchi. Uno di questi territori, i Cotswolds, collocati nella zona centrale dell’isola britannica, si caratterizza per la presenza di una importante catena collinare e, proprio in cima a una di queste alture in posizione di rilievo, sorgeva isolata Hill Barn, una vecchia struttura in pietra di 300 anni abbandonata da diverso tempo e visibile da tutta la campagna circostante. Quando l’arch.

Photo: Samuel Ashfield, courtesy of Dow / Sto

ding Natural Beauty), che a livello legislativo sono

mare l’antico edificio nella sua abitazione e nel suo uf-

coltivabile. La possibilità di realizzare il progetto è

ficio, sull’area pendeva una moratoria abitativa che

stato concesso sulla base del paragrafo 11 del Planning

impediva di costruire nuovi edifici e la prospettiva

Policy Statement 7 (Sustainable Development in Rural

dunque di ottenere il permesso di costruire era al-

Areas) che esplicitamente richiede ai nuovi fabbricati

quanto improbabile! Tuttavia la progettista ha affron-

residenziali di essere “di qualità eccezionali e innova-

tato questa sfida proponendo allo Stratford District

tive“ e di riflettere “gli standard architettonici più ele-

Council di convertire il fienile nel proprio studio e di

vati” e la nuova casa è una delle sole 20 proprietà del

inserire la casa al di sotto del fabbricato esistente così

Regno Unito a cui sia stato dato il permesso di co-

da non essere vista e da non invadere alcun terreno

struire per tali motivazioni.

Progetto Seymour-Smith Architects, Barton-on-the-Heath (UK)

Superficie riscaldata 358 m2

Strutture OMK Design Consultancy Ltd, Oxford (UK)

Fine lavori 2010

Impianti e Rinnovabili Cotswold Green Energy, Blockley (UK)

Certificazione Passivhaus Institut Darmstadt

Consulente Passivhaus Scottish Passive House Centre, Rosyth (UK)

40

_31

Photo: Samuel Ashfield, courtesy of Dow / Sto

Helen Seymour-Smith decise di acquistare e trasfor-


Up and down Potremmo riassumere solo con questa breve espres-

quattro lati a ovest, nord ed est, presenta ampie ve-

sione il concetto progettuale che sta dietro la costru-

trate a tutta altezza affacciate su un giardino interno

zione di Underhill House, la prima casa certificata

al fine di massimizzare la quantità di luce naturale

Passivhaus in Inghilterra. L’edificio infatti è composto

nella zona notte e nello spazio giorno centrale com-

da un volume esterno a livello del terreno – l’esistente

pletamente libero e di godere degli apporti solari pas-

fienile che ben si integra con il contesto vernacolare

sivi. Il calore viene inoltre recuperato da attività come

della campagna inglese – e da un secondo corpo dal-

cucinare, lavare e lavarsi, utilizzare gli elettrodome-

l’architettura contemporanea che, completamente in-

stici e altro ancora e, grazie all’involucro molto isolato

terrato, si apre su un giardino interno verso sud. La

e a tenuta d’aria e all’impianto di VMC con recupero di

particolarità dell’intervento non è stato solo costruire

calore, è stato eliminato il sistema centralizzato di ri-

un fabbricato passivo – ricordiamo che la residenza è

scaldamento in quanto non indispensabile per le ri-

stata completata 9 anni fa, nello stesso anno in cui

chieste dell’involucro. Un grande campo fotovoltaico,

l’Unione Europea introduceva il concetto nZEB con la

che funge anche da schermatura solare per le finestre

Direttiva 2010/31/UE – ma soprattutto inserire il

cielo-terra, e un sistema per la produzione di acqua

blocco abitativo sotto il vecchio fienile senza che que-

calda sanitaria forniscono la maggior parte dell’ener-

sto crollasse. L’ingegnosa soluzione infatti è stata so-

gia necessaria alla casa, coadiuvati occasionalmente

spendere nel vuoto su un telaio in acciaio la fragile

da una stufa a legna.

struttura secolare rinforzata, mentre veniva realizzata l’abitazione la cui la zona notte trova posto proprio al di sotto dello stabile in pietra. L’aver utilizzato pareti e copertura in lastre di calcestruzzo prefabbricato ha sicuramente rappresentato un vantaggio per l’esecuzione dei lavori, visto che l’involucro grezzo della casa è stato completato in sole due settimane e mezzo; tuttavia i quasi 6 mesi in cui il fienile era sorretto solo dalle travi metalliche – e sospeso in aria! – non sono stati semplici, né per l’arch. Seymour-Smith né per tutte le maestranze. Dal punto di vista compositivo Underhill House ha un impianto planimetrico a L e, pur essendo interrata su

Le fotografie di queste due pagine ben riassumono i concetti progettuali che contraddistinguono questa abitazione; il vecchio fienile restaurato e riqualificato, di cui una parte destinata a ufficio e l’altra a hortus conclusus, è infatti l’unico volume che emerge dal terreno, mentre la vera e propria abitazione si inserisce al di sotto, rispettando le rigide normative che tutelano l’area. La falda dell’antico fienile rivolta a sud, completamente rivestita dalle lunghe strisce degli assorbitori solari, anticipa inoltre il programma energetico della casa che si basa sulle fonti rinnovabili le quali soddisfano il più possibile le richieste degli utenti.

progetti

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piano terra

Photo: Samuel Ashfield, courtesy of Dow / Sto

A sud-est i moduli fotovoltaici non solo generano elettricitĂ ma fungono da schermatura per le ampie vetrate.

A

C

D sezione trasversale abitazione

42

_31

B


piano interrato

Trasmittanza media pareti interrate 0,117 W/m2K

Consumo annuo per riscaldamento (secondo PHPP) 13 kWh/m2a

Trasmittanza media pareti fuori terra 0,15 W/m2K

Energia primaria 62 kWh/m2a

Trasmittanza media solaio contro terra 0,146 W/m2K

Carico calore 9 W/m2

Trasmittanza media copertura 0,085 W/m2K

Tenuta all’aria n50 = 0,22 h-1

Trasmittanza media serramenti, Uw 0,74 W/m2K

prospetto nord-est

progetti

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La zona living è un’unica, continua e ampia superficie aperta dove lo spazio è definito anche dalla differente forma dei pannelli acustici che, appesi al soffitto, nascondono parzialmente le tubazioni della ventilazione; l’impianto di illuminazione è totalmente a vista. Se le vetrate a sud-est sono protette dai moduli fotovoltaici, quelle del salotto rivolte a sud-ovest presentano schermature esterne.

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progetti

45 Photo: Samuel Ashfield, courtesy of Dow / Sto


1

Copertura verde, dall’esterno: - terreno - membrana di drenaggio e di protezione di HDPE - membrana impermeabile ma permeabile al vapore - doppio strato di XPS (180+180 mm) - membrana liquida bicomponente in poliurea, applicata a spruzzo, per impermeabilizzazione e protezione della struttura in cls - primer in poliurea per superfici ruvide - massetto strutturale in pendenza (75-125 mm) - solaio alveolare prefabbricato in c.a. (200 mm) - rasante in gesso applicato a spruzzo - pittura fotocatalitica per interni

3

Parete contro terra, dall’esterno: - aggregato lavato - strato geotessile esterno a impedire il blocco dei solchi - pannelli isolanti in XPS (60 mm) con solchi per drenaggio dell’acqua - doppio strato di XPS (125 + 125 mm) - membrana impermeabile di drenaggio e di protezione di HDPE - pannelli prefabbricati in c.a. - rasante in gesso applicato a spruzzo - pittura fotocatalica per interni Parete esterna, dall’esterno: - rivestimento acrilico autopulente bianco - rasante rinforzato con fibra di vetro - doppio strato di EPS (125 + 125 mm) - pannelli prefabbricati in c.a. - rasante in gesso applicato a spruzzo - pittura fotocatalica per interni

2

4 5 dettaglio A

Solaio controterra, dall’intradosso: - massetto diamantato finito a olio con vetro riciclato come aggregato (50 mm) - platea di fondazione in c.a. (max 450 mm) gettata in opera - membrana impermeabile di drenaggio e di protezione di HDPE - doppio strato di XPS (125 + 15 mm) - strato di calcestruzzo (50 mm) solo sul perimetro di fondazione

6

4 3

dettaglio B

46

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dettaglio C

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

pannello in EPS (50 mm) rivestito con pittura elastomerica anticrepa pannelli acustici sigillatura serramento (silicone interno, riempimento in schiuma e silicone esterno nastro di tenuta all’aria porta finestra in alluminio e triplo vetro pavimento esterno in lastre con 83% di aggregati riciclati zoccolo di calcestruzzo impermeabilizzato realizzato in opera riempimento in malta epossidica tricomponente membrana impermeabile posta dal basso ad avvolgere il tubo perforato e l’isolamento esterno tubo perforato di drenaggio

In alto, si completa la coibentazione della copertura della casa (con EPS da 360 mm) mentre viene costruito il nuovo tetto sopra il fienile/ufficio.

7 8 9 10

dettaglio D

Qui sopra, l’isolamento delle fondazioni (due strati di XPS da 125 mm), scelto perché abbastanza resistente da poter essere posato sotto la struttura, oltre a non assorbire acqua. Si è optato inoltre per questo materiale perché, all’epoca, era l’unico di questa tipologia a essere effettivamente realizzato nel Regno Unito e quindi reperibile localmente.

progetti

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L’involucro in dettaglio Come è possibile immaginare, i primi lavori hanno ri-

pareti dell’involucro a contatto con il terreno, ripor-

guardato la messa in sicurezza del fienile e lo scavo

tato in situ dopo il completamento del pacchetto coi-

per ricavare lo spazio della nuova abitazione. La parte

bente. Un apposito telo che funge da strato

in rovina del fabbricato esistente è stata smantellata

separatore, così da impedire l’effetto di raffredda-

con accuratezza, recuperando tutte le pietre, poiché

mento sullo strato in XPS nelle stagioni fredde o in

successivamente ricostruita per ospitare l’orto chiuso

caso di pioggia, ha avvolto l’isolamento della coper-

della famiglia. Contestualmente si è rinforzata la

tura piana della nuova casa e sopra è stato steso l’ul-

parte che ora ospita lo studio dell’architetto mediante

timo strato, ovvero il terreno dello scavo che con il

un cordolo di basamento, barre in acciaio e malta

tempo la flora autoctona ha rinverdito.

strutturale ed è stato ricostruito il muro con il tim-

Si è completata la pelle esterna dell’abitazione con

pano usando blocchi di calcestruzzo alleggerito, finito

l’installazione delle finestre triplo vetro, la cui la te-

dal rivestimento originale; tutte le pareti sono state temporaneamente irrigidite con pannelli. Dopo questa prima fase, le opere di costruzione della casa e di recupero dell’antico manufatto sono proseguite di pari passo. Salvaguardato il fienile ed effettuato lo scavo, la platea di fondazione armata è stata gettata su un isolamento in XPS e su una membrana impermeabile la quale ha creato un legame meccanico permanente con il calcestruzzo. Dopo la posa delle lastre prefabbricate delle pareti, sono stati sistemati i pannelli alveolari e pretensionati del tetto, resi a tenuta d’acqua mediante poliurea spruzzata, calpestabile già dopo soli 10 minuti dalla lavorazione, ed è stata eseguita con particolare attenzione la coibentazione e l’impermeabilizzazione delle

Lavori di drenaggio sotto le fondazioni dell’abitazione.

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nuta all’aria è stata realizzata da posatori apposita-

tare il surriscaldamento.

mente arrivati dall’Irlanda, e con il fissaggio dell’EPS

Contemporaneamente si è ripristinata la porzione

sulle parti opache dei due fronti esposti a sud. Alle

smantellata del fienile per ospitare l’orto, parte degli

estremità delle facciate, dove a edificio finito i gab-

elementi in acciaio che sostenevano le murature in

bioni metallici riempiti di pietre sono stati appoggiati

pietra sono state smontate e il tetto in legno del fienile

per mitigare il dislivello del terreno, drenare le acque

è stato ricostruito, coibentato, impermeabilizzato e fi-

piovane e creare anche dei giochi d’acqua, un telo ade-

nito a nord con lastre di ardesia, mentre a sud lunghi

risce al coibente al fine di renderlo completamente

elementi neri tra stecche di ceramica formano la parte

impermeabile; una rete di rinforzo è stata fissata e ra-

captante dell’impianto solare termico, dotato di quasi

sata a ulteriore robustezza del sistema.

1 km di piccoli tubi.

Terminato l’involucro, si è provveduto a installare le

Tolta completamente l’ossatura in acciaio, il vecchio

schermature esterne delle finestre vetrate rivolte a

fienile, che ora poggia sulla copertura della casa, è

sud-ovest che automaticamente si chiudono per evi-

stato isolato in corrispondenza dell’attacco con il solaio sottostante per garantire la continuità dell’isolamento dell’abitazione ed è stata reintegrata la muratura in corrispondenza dei fori dove alloggiavano le travi metalliche.

Nella pagina a fianco, dettaglio della struttura metallica di sostegno temporaneo del vecchio fienile. Qui sopra, prime operazioni di posa della struttura in cls prefabbricata, dopo aver messo in sicurezza il fienile. Due travi centrali, con luce più lunga e progettate per comportarsi in modo composito con la copertura gettata in opera, sono sostenute da pilastri posizionati lungo la spina centrale. Travi e pilastri devono essere puntellati come le pareti in cls prefabbricate fino a 28 giorni dopo che il getto strutturale è stato applicato sugli elementi cavi del pavimento.

progetti

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Impianti in uso Underhill House, viste le ottime prestazioni dell’invo-

provvedono a una produzione di picco totale di 2,96

lucro, non ha necessitato di molte tecnologie impian-

kW equivalente a una media annuale produttiva di

tistiche. La casa infatti è dotata di un impianto di

2.516 kWh/anno – sono posti al di sopra delle finestre

ventilazione meccanica con recupero di calore (83%

affacciate a sud-est, fungendo anche da schermatura

di efficienza e consumo energia 0,28 Wh/m ), le cui

per le aperture sottostanti e impedendo così il surri-

tubazioni nella zona giorno sono a vista o nascoste da

scaldamento di questo lato della casa. Essi generano

pannelli acustici. 2 post riscaldatori (a base acqua) nei

la maggior parte dell’elettricità della casa, immet-

condotti di alimentazione dell’aria distribuiscono il

tendo in rete il surplus e permettendo un guadagno

calore negli ambienti. Ad assistere la VMC in fase di

grazie al meccanismo “Feed-in-tariff” (concettual-

riscaldamento, si è installata una stufa a legna che ap-

mente simile al nostro Scambio sul Posto). A ridosso

porta solo 1,2 kW quando indispensabile, ma che

della parete a timpano ricostruita del vecchio fienile

svolge un ruolo molto importante nella produzione di

trova posto un pannello per l’illuminazione naturale

acqua calda sanitaria, sostenendo gli assorbitori solari

degli ambienti sottostanti, un sistema composto da

posti su una falda del fienile; in inverno infatti la

lenti che si muovono seguendo il sole tutto il giorno e

stufa, fornita di un piccolo boiler posteriore, fornisce

che canalizzano la luce naturale mediante fibre otti-

una potenza di circa 10 kW che serve a riscaldare e a

che per circa 20 metri negli spazi più bui della casa.

mantenere calda l’acqua stoccata in un accumulo

I lavori di movimentazione della terra e di stabilizza-

molto più grande posto insieme alle altre macchine

zione del fienile sono iniziati nel gennaio del 2009, il

nel locale tecnico. La camera di combustione della

solaio di fondazione è stato gettato nel giugno del

stufa è ovviamente stagna e l’alimentazione dell’aria

2009 e la tenuta dell’involucro è stata creata nell’otto-

si effettua attraverso canalizzazioni a tenuta d’aria. Le

bre dello stesso anno; a maggio del 2010 l’arch. Helen

tegole solari per l’acqua calda coprono una superficie

Seymour-Smith e la sua famiglia si sono trasferiti

di 40 m e lo loro produzione annuale è di circa 410

nella nuova abitazione e i lavori si sono conclusi defi-

kWh/m per una produzione finale di 16.400

nitivamente in agosto. A fronte di un investimento ab-

kWh/anno. Un pozzo fornisce la riserva d’acqua al-

bastanza importante per l’epoca, ma tutto sommato

l’abitazione.

adeguato alle sfide del progetto, i costi di gestione

Pannelli fotovoltaici – 6 moduli di 185 W picco che

della casa sono quasi nulli!

3

2

Photo: Helen Seymour-Smith

2

50

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Photo: Helen Seymour-Smith

Le grandi finestre verso sud-ovest sono schermate all’esterno da tende cosÏ da controllare gli apporti gratuiti del sole.

Nella pagina a fianco, la zona pranzo e cucina si affaccia su una corte interna che dĂ luce a tutti gli spazi indoor grazie alle ampie vetrate cielo terra. Il massetto lucidato del pavimento come aggregato ha vetro riciclato proveniente da bottiglie triturate. Qui sotto, la macchina della ventilazione meccanica controllata e, a lato, il grande boiler che viene alimentato dagli assorbitori solari e dalla stufa.

progetti

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Custodita dagli ulivi Villa M-G, Bisceglie (BT) Sostenibilità è la parola chiave della progettazione di questa abitazione che adotta strategie passive e attive per consumare meno, innanzi tutto, e per produrre, poi, la poca energia richiesta. Una sapiente ricetta che miscela il rispetto per il territorio, un involucro attentamente ideato per ottimizzarne l’inerzia termica e tecnologie impiantistiche che sfruttano la principale fonte rinnovabile, il sole, che qui splende per quasi tutto l’anno.

52

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Photo: Alfonso Merafina

progetti

progetti

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Progetto arch. Francesco Vurchio, Andria (BT); arch. Sara Carmen Ramundo, Trani; arch. G. D’angelo Strutture ing. Giuseppe Ventura, Bisceglie (BT) Energia e sostenibilità arch. Salvatore Paterno - arch. Antonio Stragapede, Bari Impianti tecnologici p.i. Carmine Scarciolla, Gravina in Puglia (BA)

Il Clima come progettista Situata in Puglia, in un quartiere a bassa densità nella

essenziali e dalle forme definite che segue la volontà

città di Bisceglie, Villa M-G si inserisce nell’ambiente

degli architetti, una linea concettuale basata sul-

con equilibrio rispettandone la naturalità. Le esigenze

l’unione di blocchi costruttivi differenti che corri-

costruttive, legate soprattutto ai bisogni dei commit-

spondono alla gerarchia funzionale degli spazi

tenti e la loro lungimiranza nel volere una casa che

interni, la cui riconoscibilità è segnata dal diverso

potesse raggiungere elevati standard energetici e di

trattamento delle superfici esterne. Al volume rive-

comfort e che avesse elementi prestazionali molto

stito in pietra di Trani corrisponde la zona giorno che

alti, hanno portato a realizzare un manufatto architet-

tramite le grandi vetrate permette una compenetra-

tonico integrato nell’esistente uliveto, salvaguardato

zione visiva tra l’area living e il verde, offrendo lungo

per garantire continuità col territorio circostante; solo

tutto l’anno la veduta della piscina e del giardino. Il

le piante che ricadevano all’interno della sagoma del

doppio scatto del volume chiaro ospita le camere da

volume sono state reimpiantate nello stesso giardino

letto singole, il bagno e la lavanderia e il corpo color

di pertinenza ed essenze mediterranee hanno inte-

terra, più alto degli altri, identifica al livello del ter-

grato la vegetazione già presente.

reno la suite matrimoniale con servizio privato e ca-

Il risultato della progettazione è un edificio dalle linee

bina armadio e, al piano superiore, il vano tecnico,

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Fine lavori agosto 2018

vero cuore funzionale e tecnologico della villa. Il por-

Superficie 170 m2

svuotati, addossati alla struttura, che ombreggiano e

Superficie verde 841,67 m2

terraneo della regione Puglia con estati calde, venti-

ticato a est e la pensilina a sud-ovest delineano solidi proteggono l’abitazione nel clima tipicamente medilate e secche e inverni miti.

Certificazioni • A4 nZEB • Protocollo Itaca Puglia

La villa è frutto di un percorso progettuale condotto perseguendo obiettivi di efficienza energetica e di sostenibilità ambientale e che ha permesso la realizzazione di un edificio in classe energetica A4 nZEB con un consumo di soli 4,778 kWh/m2a di energia non rinnovabile, conseguendo la certificazione Protocollo Itaca Puglia grazie dunque alle basse richieste di ener-

Voluto dai progettisti, il gioco dei volumi, che si uniscono, si innalzano e si svuotano, definisce le varie funzioni dell’abitazione, riconoscibili già dall’esterno in virtù del differente rivestimento delle superfici. Il verde del giardino e lo specchio d’acqua (la piscina che si intravede sullo sfondo nella foto a sinistra) contribuiscono a regolare e a mitigare le isole di calore che potrebbero crearsi nelle calde e secche estati pugliesi.

Photo: Alfonso Merafina

Photo: Alfonso Merafina

gia e alle ridotte potenze termiche.

progetti

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Photo: Alfonso Merafina

Il portico a sud-est è il risultato di uno dei volumi, in questo caso svuotato, che costituiscono la villa e funge da ombreggiatura allo spazio giorno.

piano terra

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Photo: Alfonso Merafina

I colori chiari e la pietra di Trani, oltre a definire all’esterno la destinazione d’uso degli spazi dell’abitazione, contribuiscono a impedire il surriscaldamento dell’involucro.

Trasmittanza media pareti esterne 0,178 W/m2K Trasmittanza media solaio contro terra 0,197 W/m2K Trasmittanza media copertura 0,155 W/m2K Trasmittanza media serramenti, Uw 1,27 W/m2K

sezione longitudinale

sezione trasversale

Consumo energetico per riscaldamento 1,12 kWh/m2a

Consumo energetico per raffrescamento 3,72 kWh/m2a Emissioni CO2 evitate 4,21 kgCO2/m2a

Photo: Alfonso Merafina

Consumo energetico per ACS 1,51 kWh/m2a

progetti

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Photo: Alfonso Merafina

La definizione passiva dell’involucro Il concetto di sostenibilità energetica che permea

gresso diretto nelle ore estive. È inoltre indispensabile

tutto il progetto pone le sue radici già in fase proget-

sottolineare l’importante ruolo svolto dal portico a

tuale con la sistemazione delle aree esterne per evi-

est, che nel periodo più caldo ombreggia la grande ve-

tare la formazione di isole di calore. La superficie

trata impedendo il surriscaldamento degli interni pur

adiacente all’edificio è stata infatti lasciata completa-

permettendo il guadagno termico nei mesi più freddi.

mente verde così da controllare il microclima interno

La necessità di conservare l’energia in modo da man-

che viene altresì regolato dalla presenza dello spec-

tenere il comfort, anche di fronte alla variabilità delle

chio d’acqua della piscina e dalla pavimentazione

stagioni contenendo, al contempo, l’utilizzo degli im-

della copertura di colore chiaro che possiede un coef-

pianti, ha portato a un accurato studio dell’involucro

ficiente di riflessione solare del 70%. Queste strategie

con l’obiettivo di ottimizzare l’inerzia termica dell’or-

consentono di abbassare le temperature in prossimità

ganismo edilizio e di garantire una risposta dinamica

delle superfici irraggiate dal sole e contribuiscono a

alla radiazione solare.

mitigare le isole di calore che potrebbero generarsi.

La struttura portante intelaiata in cemento armato è

Gli aspetti legati al clima nelle varie stagioni e la ra-

stata isolata con pannelli di EPS al fine di correggere i

diazione solare incidente hanno influenzato la proget-

ponti termici, le murature esterne di tamponamento

tazione dell’edificio e le valutazioni bioclimatiche ne

sono state realizzate in blocchi di calcestruzzo aerato

hanno ispirato la morfologia, la distribuzione degli

autoclavato e i solai sono coibentati in XPS. Gli infissi

ambienti interni e degli spazi esterni e la foratura

installati presentano il telaio in PVC e un triplo vetro

delle facciate così da sfruttare al meglio gli apporti

basso-emissivo che riflette all’interno il calore pro-

termici e l’illuminazione naturale. La scelta di realiz-

dotto dall’impianto di riscaldamento e che lascia pe-

zare un fronte nord quasi del tutto cieco è strategica

netrare l’energia solare migliorando il comfort nella

poiché lascia alle altre facciate il compito di captare il

stagione invernale. Tutto ciò ha permesso di raggiun-

calore del sole grazie alle ampie vetrate dotate di

gere una trasmittanza media dell’involucro molto

schermature solari le quali invece ne regolano l’in-

bassa (0,315 W/m2K).


Photo: Alfonso Merafina

La zona living è uno spazio aperto che si affaccia sul portico esterno e sulla piscina. La scelta di utilizzare i colori chiari anche all’interno è dettata dalla volontà di enfatizzare la luce naturale entrante.

analisi dell’irraggiamento solare

progetti

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Parete, dall’esterno: - rasante (7 mm) - blocco c.a.a. (450 mm) - intonaco interno (10 cm)

2

1 2 3 4 5 6 7 8 9

1

pannello in EPS (60 mm) pannello in EPS (150 mm) lana di roccia + schiuma (20 mm) rasante (7 mm) cassonetto coibentato blocco in c.a.a. tavella telaio in legno infisso in PVC

3 4 6

5

7 8 9

60

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Qui sotto a sinistra, posa dell’isolamento prima del getto del massetto nella zona soggiorno/cucina. A destra, realizzazione dei tompagni in monoblocco di calcestruzzo aerato autoclavato, caratterizzato da valori di trasmittanza termica molto bassi.


La coibentazione della copertura, realizzata in XPS, sopra la struttura del solaio, ingloba la canalizzazione della VMC.

1

2

Copertura, dall’esterno: - pavimento (200 mm) - impermeabilizzazione - massetto pendenzato - XPS (200 mm) - freno al vapore - solaio in latero-cemento (300 mm) - intonaco interno (15 mm)

3 5

4

6

Solaio controterra, dall’intradosso: - pavimento (20 mm) - massetto radiante (50 mm) - pannello radiante in EPS (40 mm) - massetto porta impianti (60 mm) - barriera al vapore - XPS (120 mm) - impermeabilizzazione - vespaio areato - magrone in c.a. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

pannello in EPS (60 mm) pannello in EPS (150 mm) lana di roccia + schiuma (20 mm) rasante (7 mm) cassonetto coibentato tavella fascia taglia muro soglia in pietra blocco in c.a.a. pannello in XPS (40 mm)

8 10 9 7

progetti

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Photo: Alfonso Merafina

Le soluzioni attive degli impianti Solo dopo lo studio bioclimatico delle strategie pas-

tore. La possibilità di invertire il ciclo della macchina

sive si è potuto procedere alla valutazione delle tecno-

consente inoltre di poter sfruttare il generatore anche

logie attive da integrare nella case per soddisfarne le

per la climatizzazione estiva. Al fine di aumentare il

esigue richieste energetiche.

rendimento del sistema, le colonne di distribuzione

L’impianto di riscaldamento utilizza un generatore

verticali, ubicate su pareti isolate, sono state integral-

del tipo pompa di calore aria-acqua invertibile che, al-

mente coibentate lungo tutto il loro percorso. Inte-

ternativa ecologica alle soluzioni tradizionali, cede

grata dalla pompa di calore aria-acqua, la produzione

energia termica all’acqua che scorre nei pannelli ra-

di acqua calda sanitaria è stata demandata a un pan-

dianti a pavimento. In un clima mediterraneo, come

nello solare termico con tubi sottovuoto a circola-

quello in cui si trova l’edificio, la pompa di calore è

zione diretta, in virtù della buona resa anche a basse

molto efficiente poiché il contesto atmosferico non è

temperature e con poco irraggiamento solare di que-

quasi mai molto rigido e i terminali di emissione ben

sta varietà di collettore.

si coniugano con sistemi di questo tipo, permettendo

Pannelli fotovoltaici policristallini, le cui celle sono

il raggiungimento delle condizioni termiche interne

costituite da cristalli di silicio orientati in maniera ca-

desiderate con basse temperature del fluido termovet-

suale per sfruttare al meglio la luce del sole durante


l’arco della giornata, forniscono l’energia elettrica alla casa. La tipologia di moduli installati risulta molto efficiente in zone climatiche dove si raggiungono temperature elevate, come quella in cui sorge l’abitazione. Poiché l’energia solare è una fonte discontinua, l’impianto è connesso alla rete in modo che essa stessa possa sopperire ai momenti di mancata produzione di elettricità. Infine, i ricambi d’aria sono garantiti da un’adeguata superficie aerante degli infissi e sono integrati dalla ventilazione meccanica controllata. Il sistema di ventilazione prevede anche il recupero di calore dall’aria viziata riutilizzandolo per il riscaldamento dell’aria fresca che entra nell’impianto, riducendo così il fabbisogno di energia per il riscaldamento con un notevole risparmio in bolletta e un’apprezzabile riduzione delle emissioni di CO2.

Sopra, realizzazione del pavimento radiante su membrana bugnata nell’area living. Qui accanto, la villa all’imbrunire. Il volume a doppia altezza più scuro sulla destra ospita al piano terra la suite matrimoniale e al piano superiore il vero e proprio “cuore” tecnologico della casa. Il porticato, su cui si affacciano salotto e cucina, dà accesso diretto alla piscina.

progetti

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Photo: Luc Boegly

progetti

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Uffici a energia positiva Green Office® ENJOY, Parigi (F) Costruito sopra un passaggio ferroviario parigino e realizzato in gran parte in legno, Green Office® ENJOY produce più energia di quanta ne usi. L’edificio occupa tra l’altro un posto speciale nel tessuto urbanistico della capitale francese, poiché segna l’ingresso nord-occidentale al quartiere di Clichy-Batignolles ed è progettato in modo da valorizzare le viste su alcuni landmark cittadini, tra cui la Torre Eiffel. Realizzata secondo standard di energia positiva, questa nuova architettura per il terziario offre una qualità ottimale in termini tecnici e di comfort indoor.

progetti

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Godetevi questo ufficio verde! Un edificio per il terziario che produce più energia di

rigi, e che ha coinvolto patrocinatori privati. Nel caso

quanta ne consumi e risponde alle esigenze di un’area

dell’edificio di Batignolles il promotore, selezionato

definita un modello di progresso urbano eco-sosteni-

tramite concorso, è stato Bouygues Immobilier (che è

bile, il Green Office® ENJOY si colloca nel cuore della

pure co-investitore) affiancato dalla Caisse des dépôts

Zone d’Aménagement Concerté (ZAC) del quartiere Cli-

(l’equivalente dell’italiana Cassa Depositi).

chy-Batignolles, a Parigi.

Di fronte ai binari che provengono dalla stazione di

Un innovativo complesso e una zona in grande svi-

Saint-Lazare, una delle più trafficate d’Europa, gli uf-

luppo che comprendono un parco e appartamenti, uf-

fici sfruttano proprio il paesaggio ferroviario e un

fici, un immobile giudiziario (disegnato da RPBW,

orizzonte sostanzialmente aperto, “annunciando” il

ndr), negozi e strutture per il tempo libero e si confi-

nuovo quartiere per chi arriva in treno da ovest.

gura come riferimento per gli standard energetici rag-

Per raggiungere il risultato architettonico che oggi

giunti e per il particolare processo di progettazione

tutti possono ammirare, gli stake-holder coinvolti nel

seguito.

progetto hanno selezionato tramite concorso una cop-

Green Office® ENJOY si sviluppa su sette piani ripar-

pia di architetti (criterio questo imposto dalla Ville de

tendo la sua superficie utile tra uffici, un ristorante a

Paris): Baumschlager Eberle Architekten (studio con

uso interno, spazi di co-working, una sede aziendale,

sede nell’austriaca Lustenau che nel corso degli anni

locali commerciali.

ha aperto filiali in tutto il mondo, tra cui Parigi) e

L’idea nasce all’interno di un’imponente operazione

SCAPE Architecture (con sede nella Ville Lumière

immobiliare che interessa un’area di 54 ettari basata,

benché italiani, esperti di progettazione con BIM,

tra gli altri, anche su principi di sostenibilità, guidata

strumento fondamentale per tenere sotto controllo

dalla società pubblica Paris&Métropole Aménage-

tutti gli aspetti passati, presenti e futuri di un immo-

ment, detenuta dalla Città e dal Dipartimento di Pa-

bile di questo tipo).

Photo: Luc Boegly

La facciata nord-est, che si piega seguendo l’allineamento di Rue Rostropovitch.

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Photo: Luc Boegly

Il piccolo ma importante spazio verde che si apre verso sud.

Cos’è un Green Office®? Green Office®, come si intuisce dalla grafia, è un mar-

di prestazioni energetiche (EPC) dei Green Office®, il

chio registrato e gli edifici progettati secondo que-

quale consente all’operatore dell’edificio di garantire

st’ottica compensano ogni anno il loro consumo

all’affittuario un livello stabile di tariffe basate su

energetico producendo energia rinnovabile. Per rag-

condizioni d’uso predefinite, controllandone i costi

giungere tale obiettivo, sono tre le priorità progettuali

operativi. Nell’ambito di un contratto di gestione e

tenute in gran conto:

manutenzione di questo tipo, che copre l’intera du-

1. ridurre il fabbisogno energetico attraverso la biocli-

rata della locazione, il proprietario garantisce la co-

matica, utilizzando tecniche e tecnologie ricono-

pertura di tutti i costi – compresi quelli di

sciute per la loro efficienza energetica;

manutenzione –, nonché eventuali servizi predefiniti

2. compensare il consumo di energia producendola in modo rinnovabile.

con l’utente (accoglienza, sicurezza, igiene e pulizia, ecc.) e i livelli di produzione e consumo di energia, in

3. tracciare e garantire i costi operativi.

accordo con i termini d’uso e di occupazione predefi-

C’è poi da considerare l’attenzione posta al comfort in-

niti (orari di punta e non, temperatura, numero di di-

door e al benessere dei lavoratori i quali, a loro volta,

pendenti, ecc.).

vengono “istruiti” sull’impiego consapevole dell’ener-

Ogni giorno, il software monitora eventuali sovracca-

gia e sull’adozione di comportamenti ecologici.

richi e/o risparmi in tempo reale su tutti gli elementi

È stato anche sviluppato un innovativo software ad

precedentemente identificati. Se necessario, è possi-

hoc di gestione energetica (SI@GO) per il contratto

bile effettuare rapide regolazioni del sistema.

progetti

67


Progetto Baumschlager Eberle Architekten Parigi (F) (capogruppo); SCAPE, Parigi (F) (architetto associato) Strutture in legno AIA Ingénierie Appaltatore strutture in legno Mathis Consulente energetico Energelio, Lille (F) Lavori 2013-2018 Superficie utile 17.400 m2 Superficie verde 15% della superficie del lotto

piano terra - livello superiore

Costi di costruzione 34.500.000 €

L’edificio è stato progettato per essere altamente modulabile. I grandi piani liberi da 2.200 m² promuovono infatti la flessibilità.

primo piano

Certificazioni e premi Energy-Plus House Certification Label French Standard Tertiary Building High Environmental Quality Certification, (settembre 2011): livello Excellent 2013 International BREEAM Certification: livello Very Good Green Office® 2016 Low-Carbon Building Certification - BBCA SIATI 2018 Golden Trophy for Best Real Estate Project

68

_31

terzo piano


sezione longitudinale

Photo: Luc Boegly

sezione trasversale sul giardino

sezione trasversale sull’atrio d’ingresso (nord-est/sud-ovest)

Anche l’imponente atrio d’ingresso, sebbene realizzato in c.a., è rivestito in legno, a richiamare il materiale principale della costruzione.

progetti

69


Nuova architettura urbana L’edificio e il suo contesto sono strettamente interdi-

piano di ogni punta delle 3 ali offrono proprio a que-

pendenti, a causa della posizione e della forma del

sto scopo panorami incorniciati rispettivamente sul

lotto il quale, con una superficie di circa 3.350 m², si

Sacré-Coeur, sulla Torre Eiffel e sul Tribunal de Grande

sviluppa interamente su una piastra di cemento ar-

Instance di Parigi. Tutto il progetto mira a un ottimale

mato esistente che copre un tratto della linea ferrovia-

comfort ambientale, acustico e termico, traguardi rag-

ria della SNCF (Société Nationale des Chemins de fer

giunti grazie, tra l’altro, a solai radianti (ovvero termo-

Français). Non esiste un vero e proprio ‘terreno’ in

attivi) e al collegamento con la rete urbana per il

quanto esso è rappresentato dalla struttura esistente

riscaldamento, che sfrutta l’energia geotermica.

della lastra in c.a.; si crea quindi una particolare topo-

Le prestazioni energetiche e ambientali derivano

grafia fatta di piattaforme che conferisce un aspetto

dalle prescrizioni definite per la ZAC, dal Plan Climat e

squisitamente urbano all’insieme.

dalla regolamentazione termica di cui è dotata Parigi.

Tale “terreno artificiale” in cemento supporta il peso

Il promotore principale Bouygues Immobilier, però, è

di un manufatto edilizio che, pertanto, ha dovuto es-

andato oltre le prescrizioni, ottenendo, ad esempio, la

sere fin dall’inizio quanto più leggero possibile. A ciò si aggiunge l’accresciuta consapevolezza odierna della natura finita delle risorse, ragionamento che ha rafforzato la scelta del legno come candidato naturale per il ruolo principe di materiale da costruzione. Il legno infatti, fungendo da stoccaggio naturale di CO2, pesa un terzo in meno del calcestruzzo – che è stato comunque utilizzato per l’ossatura dei primi due livelli del piano terra, dove serve ad assorbire le vibrazioni causate dai treni in movimento.

1

Dal punto di vista compositivo, erano numerosi i vincoli urbanistici, programmatici e strutturali che hanno indirizzato il progetto verso una significativa densificazione. Per trasformare questi vincoli in una risorsa, i progettisti hanno pensato di perseguire una

2

3

distribuzione a tre ali, ognuna delle quali ha orientamenti e punti di vista differenti. La grande larghezza dei piani è gestita dalla razionalità data dalla disposizione semplice e logica della circolazione verticale e orizzontale. Così l’accesso avviene da un atrio situato al centro che serve nuclei di distribuzione verticale, disposti con precisione. La modularità degli spazi, nonostante la forma irregolare

4 5

della pianta, è favorita da tre fattori: la geometria ortogonale, una struttura portante completamente indipendente dalle partizioni interne e una disposizione standard delle stesse che si sviluppano in base a una griglia di 1,35 m. I 3 corpi di cui si compone Green Office® ENJOY non sono mai chiusi su se stessi ma si rivolgono all’esterno in modo da far entrare la luce e lasciare libera la vista sulla città. Le “terrazze urbane” presenti al quinto

70

_31

Funzionamento di Green Office® ENJOY: 1 pannelli fotovoltaici (1.750 m2) 2 raffrescamento adiabatico (durante l’estate) 3 solai termoattivi 4 spazi aperti per la raccolta e lo stoccaggio di acqua piovana 5 50% di riscaldamento prodotto impiegando energia rinnovabile


La forma scelta ha permesso di realizzare un vero e proprio giardino urbano che si affaccia sui binari...

... di ottimizzare l’esposizione solare e le viste di tutti gli uffici...

Parc Martin Luther King

TGI

Sacre Coeur Tour Eiffel

... tra cui quelle verso famosi landmark cittadini, grazie all’inserimento di terrazze panoramiche...

... di creare delle connessioni con il vicino Parc Martin Luther King.

certificazione francese per gli edifici a basso consumo

Vista da nord-ovest del Green Office® ENJOY. Si vede bene la finestra panoramica che, in questo caso, guarda verso il TGI (Tribunal de Grande Instance) di Parigi, a nord dell’edificio

BBCA, e soprattutto sviluppando l’edificio con il suo particolare “standard” Green Office® di cui si è parlato nel paragrafo precedente. Baumschlager Eberle Architekten e SCAPE, i due studi direttamente coinvolti nella pianificazione, hanno rivisitato consapevolmente il design degli edifici tradizionali di Parigi, con i loro rigidi confini tra sfera privata e pubblica, riproponendolo in chiave moderna. L’impianto generale sfrutta al massimo la sua posizione. Le tre ali che si dipartono dal nucleo svolgono i loro ruoli in termini di spazio esterno in modi completamente diversi. Quelle che, ad esempio, compongono la facciata che si piega delicatamente su rue Rostropovitch, in direzione nord-est, seguono la linea cessità di tecniche costruttive complesse o di decorazioni architettoniche particolari, movimentate solo dal leggero sfalsamento in pianta dei piani superiori.

Photo: Luc Boegly

della strada in modo piuttosto naturale, senza la ne-

progetti

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620

31

1

184

330

1350

1350

INT 1761

2 7

3

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1080

4

1620 EXT

sezione orizzontale di dettaglio della facciata (lato sui binari)

Photo: Luc Boegly

La struttura in legno durante la fase di montaggio fotografata da quella che diventerĂ la zona verde a sud.

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5

540


1350

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1761

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1620

1080

sezione verticale di dettaglio della facciata (lato sui binari)

livello di calpestio 4

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670

9 10 7

l

1 pilastro in legno 2 parete modulare prefabbricata: rivestimento esterno in metallo + OSB (12 cm) + isolante + OSB (12 cm) + barriera al vapore 3 persiana scorrevole motorizzata in alluminio forato 4 cassetta in alluminio anodizzato su telaio secondario in acciaio 5 serramento fisso in alluminio opaco 6 motore dell’anta scorrevole 7 telaio in alluminio laminato a doppio vetro 8 rivestimento interno staccato dalla facciata 9 porta scorrevole motorizzata 10 elemento di finitura in alluminio 11 bocchette di aerazione 12 tavoletta di rifinitura in alluminio 13 profilo in alluminio estruso che forma un lembo e una guida dell’anta scorrevole 14 staffa in acciaio per la parete modulare prefabbricata

3

11

12

13

1

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livello di calpestio

Photo: Luc Boegly

14

184 progetti

330

115 73


Il concetto strutturale L’edificio presenta un’ossatura a telaio in legno lamellare di abete e pino che si innalza sopra la piastra di base, in c.a.; i solai sono in pino lamellare, provvisti di isolamento acustico. Anche le facciate, elementi modulari prefabbricati, presentano una struttura in legno massiccio, tavole OSB, isolamento in lana minerale e finitura con pannelli di alluminio. I 17.400 m² sono stati progettati con lo scopo di utilizzare il materiale giusto al posto giusto. Pertanto, si compone di 2 livelli in c.a. al piano terra disposti su elementi dissipatori, 6 piani in legno e un ultimo liTutte le trombe delle scale e gli ascensori sono in cemento armato, a eccezione di quello nell’ala più a nord che dà sulla strada, in metallo per alleggerire il

Photo: Luc Boegly

vello, quello tecnico, con telaio in metallo.

più possibile lo scarico delle forze. Per quanto riguarda le strutture orizzontali, i solai dei piani superiori a quello basamentale sono realizzati in legno, secondo 2 modalità costruttive. Nella fascia im-

Negli uffici open space l’orditura in legno è stata lasciata volutamente a vista. Se necessario, le aperture possono essere schermate da elementi in metallo forati, come quelle nella foto della pagina precedente.

mediatamente a ridosso della facciata, il sistema combina travi lamellari di 1,35 m di altezza, che rimangono a vista nella parte inferiore, con un pannello CLT dello spessore di 14 cm. Nella zona centrale, il pavimento è dato solo da uno spesso pannello CLT che consente il passaggio delle canalizzazioni nella parte bassa del soffitto. Nelle terrazze che compongono la copertura, i pavimenti sono in calcestruzzo misto legno secondo il sistema SBB® (sistema legnocemento). La connessione meccanica tra i travetti in legno e la lastra in cemento armato viene eseguita utilizzando dei connettori brevettati. Giunti di dilatazione opportunamente progettati e collocati tagliano l’edificio in diversi blocchi mentre le stabilità trasversali e longitudinali sono assicurate dalle trombe delle scale e degli ascensori in cemento armato, che fungono da nuclei rigidi. La solidità generale è inoltre garantita da elementi metallici diagonali situati sulle facciate e all’interno nonché, a ogni piano, dall’effetto diaframma dei solai (lastra di cemento al piano terra o solai in legno). Per realizzare l’edificio ci sono voluti 18 mesi di costrumoduli di 2,70x7,50 m (circa 20 m²). Per quanto riguarda le facciate, anch’esse sono state consegnate totalmente prefabbricate e fornite di tutto il pacchetto

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_31

Photo: Luc Boegly

zione. I solai sono giunti in cantiere prefabbricati in


(dalla finitura esterna alla barriera vapore passando attraverso gli elementi di supporto del telaio in legno). Questi moduli hanno consentito la posa di pareti di 3,60 m di altezza fino a 12 m di lunghezza (circa 40 m²). Dal punto di vista dell’immagine, l’ambiente circostante ha portato i progettisti a pensare a materiali che fossero un punto d’incontro tra il mondo industriale e l’urbanistica locale, arrivando a trovarlo nel metallo che richiama i tetti in zinco di Parigi, così come la verticalità delle finestre ricorda le proporzioni standard di una facciata ottocentesca. E infine, per rispettare fino in fondo il richiamo, anche il colore del rivestimento si riferisce alle tonalità degli edifici dell’epoca di Haussmann o, come ha affermato Anne Speicher, al “color cappuccino”.

Sopra, un’assonometria della struttura portante: cemento armato per i primi due livelli del piano terra, telaio in lamellare con legno di provenienza scandinava e austriaca per i piani dal primo al sesto e struttura metallica per l’ultimo piano, dedicato totalmente agli spazi tecnici. Il processo costruttivo ha prodotto 2.900 tonnellate di CO2 in meno rispetto a un edificio in cemento convenzionale, il che equivale a piantare 1.500 alberi e a compensare le emissioni di 23 milioni di chilometri prodotte da automobili.

progetti

75


Photo: Luc Boegly

Delle “finestre urbane”, vere e proprie terrazze, sono state create su ciascuna punta delle 3 ali dell’edificio per catturare le viste offerte dall’orientamento di ciascuna di esse. In questa immagine, lo spazio che guarda a sud, verso la Torre Eiffel.

Energia positiva La sostenibilità è un tema centrale del processo di pro-

scorre a 650 metri di profondità sotto la città di Parigi

gettazione nel quale i grandi spazi sul tetto giocano

a una temperatura costante di 28° C. Tale calore rinno-

un ruolo essenziale. 1.700 m di pannelli fotovoltaici

vabile viene utilizzato per supportare la produzione di

generano infatti 22 kWh/m a di elettricità che, com-

ACS e riscaldamento, coprendo la percentuale

pensati dal consumo molto basso dell’edificio (19

dell’85% di impiego di energia rinnovabile.

kWh/m a), creano un surplus del 23% di energia pu-

Per quanto riguarda le superfici trasparenti, nono-

lita. Al momento, Green Office® ENJOY è l’unico edifi-

stante le finestre costituiscano solo il 37% della super-

cio in questa zona di Parigi a soddisfare gli standard di

ficie dell’involucro, la luce naturale raggiunge un

energia positiva, sfruttando però le risorse con parsi-

livello eccellente, dimostrando che non vi è alcuna

monia anche senza la produzione attiva dei pannelli,

contraddizione tra economia ed ecologia.

grazie ai solai termoattivi che riscaldano/raffrescano

Infine, in base al contratto di prestazione energetica

l’edificio, al suo collegamento con la rete di teleriscal-

(EPC) stipulato, il gestore dell’edificio si impegna a ga-

damento di Parigi e alla longevità programmata del-

rantire agli affittuari i livelli concordati di consumo

l’architettura stessa.

energetico, in base ai principi predefiniti di funziona-

Il fabbricato utilizza poi sistemi passivi (unità di trat-

mento e occupazione dei locali. Un sistema di con-

tamento aria adiabatica che consiste nel raffreddare

trollo computerizzato, gestito dal software SI@GO di

l’aria attraverso una corrente d’acqua) per il comfort

cui si è parlato in precedenza, consente un preciso bi-

estivo oltre a essere collegato a una rete di calore geo-

lancio energetico dell’edificio per un controllo dei

termico, sfruttando la falda acquifera d’Albien, che

consumi in tempo reale, 24 ore su 24.

2

2

2

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Photo: Luc Boegly

Uno scorcio del tetto quasi totalmente ricoperto di moduli fotovoltaici e, qui sotto, la pianta della copertura, nella quale si individua l’area rivestita di pannelli.

Gli architetti sono riusciti a posizionare l’edificio in modo da enfatizzare l’ingresso nordoccidentale al quartiere senza la necessità di grandi gesti formali ma solo dandogli un’impronta a tre ali che, a sud-ovest, sembra abbracciare la stazione ferroviaria e i treni in arrivo. I passeggeri che giungono in stazione sono accolti da una scultura urbana, i cui forti elementi verticali riecheggiano l’architettura tradizionale di Parigi, mentre la facciata in metallo color crema riflette il cielo.

Photo: Luc Boegly

Gli elementi di giunzione tra pilastri e travi sono realizzati in acciaio, così come in acciaio sono pure le travi interne alla pianta.

progetti

77


focus

WELL: L’evoluzione dei protocolli sulla sostenibilità Benedetta Gaglioppa, Michela Tedeschi Parlando di patrimoni immobiliari e gestione del costruito, si è finalmente giunti al punto in cui chi acquista oppure occupa un immobile, esige elevata qualità prestazionale, sia a livello strutturale sia a livello energetico. Nella sua visione innovativa, WELL supera questa fase e sposta l’interesse sugli utenti. È infatti il benessere degli occupanti a essere certificato e oggetto di valutazione, una novità per il panorama Europeo.

Nel mercato delle costruzioni sono ampiamente dif-

verso scelte più salutari e in generale migliorare il no-

fuse certificazioni di sostenibilità come LEED e BRE-

stro benessere. IWBI è una società la cui missione è

EAM, focalizzate principalmente sulle caratteristiche

migliorare la salute umana attraverso l’ambiente co-

tecniche dell’edificio e diventate ormai un benchmark

struito, fondata nel 2013 da Delos®, pioniere dell’inte-

del mercato edile. WELL Building Standard™ vuole

grazione delle tecnologie per il comfort negli edifici.

inserirsi in questo contesto offrendo una visione alter-

WELL, inoltre, è certificata da terza parte attraverso la

nativa: il benessere delle persone al centro del pro-

collaborazione di IWBI con Green Business Certifica-

getto, con il principale obiettivo di creare un impatto

tion Inc. (GBCI), l’ente di certificazione del sistema

positivo sulle nostre esperienze di tutti i giorni.

LEED. La versione originale del protocollo è stata ag-

Passiamo il 90% del nostro tempo all’interno di un

giornata nel 2018 con la versione v2.

edificio e proprio per questo l’ambiente in cui vi-

Attualmente WELL è applicato in 48 diversi Stati per

viamo, lavoriamo e impariamo impatta profonda-

un totale di 146 progetti già certificati. In Italia, il mo-

mente sulla nostra salute, sul nostro benessere e sulla

vimento sta crescendo rapidamente grazie ai nume-

nostra produttività.

rosi professionisti presenti sul territorio e al momento

La certificazione WELL viene lanciata nel 2014 dall’In-

è possibile trovare 17 progetti registrati, di cui uno

ternational WELL Building Institute™ (IWBI™), dopo

certificato WELL Silver. La città fulcro di questo movi-

6 anni di ricerche e sviluppi, ed è il primo sistema a fo-

mento è sicuramente Milano, nella quale sono pro-

calizzarsi esclusivamente sul modo in cui gli edifici

mosse conferenze ed eventi WELL, di cui il più

possono migliorare il nostro comfort, guidarci attra-

recente, tenutosi al LUISS HUB di Via D’Azeglio lo

78

_31


Wilkhahn Forum, Sydney Australia, edificio Certificato WELL Gold (Fonte: sito ufficiale WELL, www.wellcertified.com).

scorso 12 febbraio, promosso dalle aziende Habitech

ticolo. Tutti i Concept si basano sia su indicatori pre-

ed Energo, ha visto coinvolti numerosi professionisti

stazionali, fornendo soglie specifiche, oggettive e mi-

interessati ad approfondire le loro conoscenze ri-

surabili, sia su indicatori prescrittivi, che richiedono

guardo a questa certificazione.

tecnologie specifiche, strategie di progettazione o policy da implementare. Comprendono metodi innova-

Il comfort secondo WELL

tivi per valutare il comfort nell’edificio e nel suo

WELL Building Standard™ si basa su una visione oli-

La qualità interna degli ambienti viene analizzata at-

stica degli ambienti interni degli edifici e sull’analisi

traverso test in sito: viene valutata la qualità dell’aria e

degli effetti che essi hanno sui nostri comportamenti

dell’acqua, la quantità di luce interna e i disturbi creati

e sul nostro benessere. Grazie al supporto di nume-

dai rumori. La prestazione del manufatto edilizio viene

rose ricerche medico-scientifiche, esso punta a mi-

analizzata anche direttamente dagli occupanti attra-

gliorare le interazioni tra essere umano e ambiente

verso survey annuali che riflettono come viene perce-

costruito, allo scopo di ottenere edifici più salubri e

pito il benessere. Infine, una parte significativa del

confortevoli, aumentando anche la produttività.

protocollo è costituita dalle policy delle aziende che

Il protocollo si suddivide in 10 categorie denominate

utilizzano il fabbricato. In sintesi, WELL richiede da

“Concept”: Aria, Acqua, Nutrizione, Luce, Movimento,

parte di tutti un cambiamento di mentalità per creare

Comfort Termico, Suono, Materiali, Mente, Comunità.

spazi più salubri, per riavvicinare l’edificio alla natura

Per un sintetico prospetto, si rimanda alla fine dell’ar-

e per portare l’uomo a una vita più sana e attiva.

intorno.

focus

79


Ambiente interno

L’approccio scientifico e le condizioni locali

Stile di vita

Assistenza medica

I criteri di valutazione dei Concept WELL tengono conto anche della localizzazione del progetto in

Genetica

quanto l’impatto sul benessere e sullo stato di salute della popolazione varia a seconda del paese. Per questo sono stati creati dei documenti chiamati WELL Country Brief per mettere in relazione i dati nazionali disponibili sull’andamento della salute con i Concept WELL che più si associano a essi. Tali documenti si basano sullo studio Global Burden of Disease1 (GBD) realizzato dall’Institute of Health Metrics and Evaluation presso l’Università di Washington. Il GBD è il più completo studio epidemiologico a

Sopra, il diagramma che risponde alla domanda: Cosa determina lo stato di salute? Sotto, distribuzione della perdita di salute (DALY per 100.000 individui) a causa dei fattori di rischio presenti in Italia, riferito a entrambi i sessi e a tutte le età, 2016. Dati sui fattori di rischio dall’Institute for Health Metrics and Evaluation (IHME), riportato nell’analisi WELL Country Brief (Fonte: Sito ufficiale WELL, www.wellcertified.com). Italy, Both sexes, All ages, 2016

livello mondiale fino a oggi e valuta fattori di rischio definiti come comportamenti o condizioni potenzialmente modificabili. Lo studio fornisce dati sanitari a livello nazionale per i

behavioral

paesi di tutto il mondo stimando la mortalità, le malattie e i loro fattori di rischio associati. Coniugando WELL con i fattori di rischio identificati nella GBD è quindi possibile definire le priorità dei Concept a livello nazionale. In particolare, il GBD esamina tre classi principali di

metabolic

fattori di rischio: comportamentale, ambientale e metabolico. WELL si concentra sulle prime due tipologie di fattori, in quanto possono avere un maggior potenziale di miglioramento in ambito edilizio. Il grafico a torta in alto a destra fornisce una rapida

Communicable, maternal, neonatal and nutritional diseases

panoramica dei tipi di fattori di rischio che contribuienvironmental

scono maggiormente alla perdita di salute in Italia.

Non communicable diseases

La figura qui a lato indica invece la distribuzione di

Injuries

fattori di rischio in Italia nel 2016 (espressa in DALY su 100.000 persone, di entrambi i sessi e tutte le età). Il Disability-Adjusted Life Year (DALY) indica la misura

0

2k

4k

6k

DALYs per 100,000

della gravità globale di una malattia, espresso come il numero di anni persi a causa della malattia, per disabilità o per morte prematura.

luppi urbani e suburbani hanno dimostrato di avere

I fattori di rischio comportamentali e ambientali af-

un impatto negativo su un’ampia gamma di aspetti

frontati da WELL sono contrassegnati da punti; i punti

della nostra vita che includono un aumento di inci-

verdi indicano i fattori di rischio comportamentali e i

denti stradali, un aumento dell’inquinamento atmo-

punti grigi indicano i fattori di rischio ambientali.

sferico a sua volta collegato al carico globale di

Da tempo ricercatori e professionisti hanno ricono-

malattie respiratorie e allergie, e bassi tassi di attività

sciuto l’impatto dei nostri edifici sulla salute umana e

fisica che svolgono un ruolo significativo nello svi-

il benessere. Ad esempio, negli ultimi decenni, gli svi-

luppo di malattie croniche, malattie cardiache e ictus.

80

_31


A livello di edificio, la progettazione, la costruzione e

e sul nostro umore, così come l’impatto del suono sui

la manutenzione sono importanti pezzi del puzzle ge-

nostri ritmi sonno-veglia e sulla nostra capacità di

nerale, nonostante abbiano ricevuto poca attenzione,

concentrazione.

nel miglioramento della salute pubblica, rispetto ad

In tutti questi campi, WELL introduce azioni di mi-

altri argomenti di pianificazione urbana.

glioramento sull’edificio attraverso una combinazione

Alcune eccezioni chiave sono state la ricerca sul ruolo

di interventi attivi da parte degli occupanti (ad esem-

dell’insufficiente ventilazione e le modalità di tratta-

pio, la disponibilità di cibo sano e l’incoraggiamento

mento dei prodotti chimici, entrambi correlati con la

all’uso delle scale per stimolare cambiamenti compor-

sindrome da edificio malato (SBS). Cattiva qualità

tamentali) e interventi non dipendenti dagli occu-

dell’aria interna e una ventilazione inadeguata sono

panti ma che hanno un effetto diretto su di essi (ad

collegati a un aumento dei rischi di infezione e a una

esempio, la fornitura di una buona qualità dell’aria e

scarsa produttività degli occupanti.

dell’acqua negli ambienti interni).

Negli ultimi anni, gli studi hanno preso in esame am-

Entrambe le tipologie di interventi attuati da WELL

biti finora poco trattati, come la ricerca sull’esposi-

rappresentano strategie basate su evidenze scientifi-

zione alla luce e i suoi effetti sui nostri ritmi biologici

che al fine di promuovere la nostra salute.

All causes

High blood pressure ● Smoking High body-mass index High fasting plasma glucose ● Alcohol use High total cholesterol ● Low whole grains Impaired kidney function ● Drug use ● Ambient particulate matter Low nuts and seeds High sodium ● Low physical activity ● Occupational asbestos ● Low fruit ● Low vegetables Low omega-3 Low bone mineral density Occupational injury ● Low fiber ● Occupational ergonomic Low legumes ● Unsafe sex ● Lead ● Secondhand smoke Low PUFA ● Occupational SHS ● Radon Short gestation Low calcium High processed meat Low milk ● Occupational noise Low birth weight Intimate partner violence ● Occupational particulates ● Ozone High red meat Occupational silica Childhood sexual abuse Iron deficiency Occupational asthmagens Household air pollution ● High sweetened beverages Child wasting ● Occupational arsenic

I principali fattori di rischio modificabili in Italia (riferito a entrambi i sessi e a tutte le età, 2016). Dati sui fattori di rischio dall’Institute for Health Metrics and Evaluation (IHME), riportato nell’analisi WELL Country Brief (Fonte: Sito ufficiale WELL, www.wellcertified.com).

● Behavioral risk factors addressed by well ● Environmental risk factors addressed by well

0

500

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2k

2.5k

DALYs per 100,000

focus

81


Delos Headquarters, New York City, Edificio certificato WELL Platinum (Fonte: sito ufficiale WELL, www.wellcertified.com).

I maggiori fattori di rischio in Italia affrontati da WELL Tra i principali fattori di rischio in Italia ne esistono

fisica abbiano risultati sulla nostra salute. Oltre a un

alcuni, più significativi, affrontati da WELL, che pos-

aumento della percentuale di grasso corporeo, si ha

sono avere un impatto diretto e immediato sulla no-

una perdita di massa muscolare e il metabolismo di-

stra salute attraverso specifiche migliorie dell’edificio.

venta più lento; inoltre, ciò comporta un alto rischio

1) Polveri sottili

di malattie come pressione sanguigna alta, coleste-

Un elevato livello di polveri sottili nell’aria può in-

rolo alto, diabete di tipo 2, insonnia e depressione.

fluire sulla salute a breve e a lungo termine. Alcuni

Il GBD studia questo valore correlandolo all’attività fi-

dei problemi più comuni sono le patologie respirato-

sica settimanale media svolta al lavoro, a casa, ricrea-

rie e cardiovascolari, che si possono presentare come

tiva e negli spostamenti.

asma o altri problemi respiratori.

Il livello minimo di attività fisica consigliata per

Il GBD definisce l’esposizione alle polveri sottili come

adulti è di 30 minuti al giorno.

la media giornaliera annua di esposizione ad elevati

Nel 2016, 397 DALY per 100.000 individui, ovvero

valori di PM2.5. Il livello minimo teorico di rischio dei

l’1,47% del totale DALY, erano attribuibili a scarsi li-

livelli di particolato varia tra 2,4 μg/m e 5,9 μg/m .

velli di attività fisica in Italia.

Nel 2016, 538 DALY per 100.000 individui, o il 2% del

L’attività fisica è affrontata da WELL nel Concept MO-

totale di DALY, erano attribuibili in Italia all’inquina-

VEMENT che offre suggerimenti sia progettuali sia di

mento atmosferico.

policy aziendali.

WELL affronta questo aspetto principalmente nel

È dimostrato2 che una miglior progettazione e una

Concept AIR, attraverso l’analisi della qualità dell’aria

strategica apposizione di adeguata segnaletica por-

e la correlazione con l’adeguata classe di filtrazione,

tino all’aumento dell’utilizzo delle scale da parte degli

adeguati livelli di ventilazione all’interno dell’edificio

utenti. In particolare, si fa riferimento a una progetta-

e un monitoraggio costante della qualità dell’aria

zione di tipo “point-of-decision” che include la segna-

esterna.

letica direzionale e la messaggistica motivazionale.

2) Scarsi livelli di attività fisica

Abbinato a questo, altri studi3 hanno dimostrato che

È largamente dimostrato come scarsi livelli di attività

nuove strategie come inserimento di opere d’arte, mu-

3

82

_31

3


sica e la “gamification”, ovvero l’inserimento di tecniche di design divertenti e coinvolgenti, sono metodi

Il processo di certificazione

innovativi e divertenti che forniscono un significativo

La prima azione tipicamente svolta su un nuovo pro-

contributo al movimento all’interno dell’edificio.

getto è il WELL Assessment, uno studio di fattibilità

A livello infrastrutturale, WELL adotta le Linee guida

che permette di verificare in via preliminare i requisiti

per la progettazione attiva , sviluppate dalla città di

della certificazione. L’Assessment può essere svolto

New York, che suggeriscono di posizionare le scale vi-

dai progettisti, supportati da professionalità speciali-

cino ai punti di ingresso principali, localizzate fisica-

stiche come il WELL AP, figura opzionale ma sempre

mente e visibilmente prima di ascensori o scale

consigliata e premiata nella certificazione, esperto in

mobili.

costruzione sostenibile e nella gestione del processo

3) Scarso consumo di frutta e verdura

di certificazione. Attualmente in Italia ci sono circa 20

Grazie al ricco contenuto di sostanze nutritive il con-

WELL AP, presenti su tutto il territorio.

sumo di frutta e verdura è indispensabile per la nostra

Questa fase non è obbligatoria, come lo sono invece

salute. Uno scarso consumo può provocare la man-

quelle descritte di seguito, ma fortemente consigliata

canza di vitamine e sali minerali, problemi digestivi,

per una corretta valutazione del progetto.

aumenti del rischio di tumori, maggiori probabilità di

Il processo di certificazione di suddivide in 6 step spe-

diabete e innalzamento della pressione sanguigna.

cifici, di seguito presentati in tre gruppi di due.

4

Il GBD definisce l’assunzione di frutta come la media giornaliera di consumo di frutta e verdura espressa in

Registrazione & Analisi

grammi al giorno.

Per intraprendere l’iter di certificazione, il primo

Il livello minimo teorico di consumo di frutta oscilla

passo è registrare il progetto attraverso il sito

tra 200 e 300 g al giorno, rispettivamente il consumo

https://www.wellcertified.com/en.

minimo di verdura varia da 290 e 430 g al giorno.

L’avvio di tale procedura permette di iniziare un’ana-

Nel 2016, 366 DALY per 100.000 individui, ovvero

lisi approfondita dei Concept più adatti al progetto da

l’1,36% del totale di DALY, erano attribuibili a una

perseguire e – di conseguenza – capire a che livello di

dieta con bassi contenuti di frutta in Italia e 355 DALY

certificazione ambisce il progetto.

per 100.000 individui, ovvero l’1,32% del totale di

Dal momento della registrazione, IWBI nomina due

DALY erano attribuibili a una dieta con bassi conte-

figure: il WELL Assessor e il WELL Coaching Contact.

nuti di verdura in Italia.

Il WELL Assessor ha il compito di verificare, in ma-

Alcuni studi hanno dimostrato che una maggiore di-

niera imparziale e indipendente, la documentazione

sponibilità e visibilità di frutta e verdura fresca sui

sottoposta nel rispetto dei requisiti dei crediti perse-

luoghi di lavoro o di studio ne incentivano il consumo

guiti dal team di progettazione e costruzione. Il WELL

e che gli occupanti sono successivamente portati a

Coaching Contact, invece, è un contatto che da remoto

sviluppare queste buone abitudini anche in casa.

supporta direttamente il team di progetto riguardo a

WELL effettua una specifica analisi sul posiziona-

qualsiasi quesito riguardante la documentazione e il

mento di frutta e verdura nella mensa, inserendoli

processo di certificazione durante tutto l’iter.

5

sempre come prima e ultima scelta in posizioni ben visibili.

Sottomissione & Verifica

Inoltre il protocollo richiede la progettazione di ade-

Il team di progetto prepara tutta la documentazione

guati spazi per i break e la possibilità di sfruttare pause

da presentare al fine dell’ottenimento della certifica-

specifiche per mangiare. Questo porta le persone ad

zione. Questo comprende: disegni as-built, relazioni

alimentarsi in modo più consapevole e meno distratto,

descrittive, lettere d’intenti e policy aziendali.

aumentando l’umore positivo e la produttività .

Dopo la sottomissione avviene la prima fase di veri-

Un’ultima strategia incoraggiata è la creazione di orti

fica da IWBI che dura circa un mese, dopo la quale

urbani o, in generale, la coltivazione di frutta e ver-

viene data una prima approvazione o verranno richie-

dura all’interno dei confini dell’edificio, promuovendo

ste delle integrazioni.

giardini condivisi e iniziative di agricoltura urbana .

Solo nel momento in cui la documentazione è appro-

6

7

focus

83


Lo schema del processo di certificazione.

vata si passa alla seconda fase di verifica: la “Perfor-

annuale di documenti che permettono di verificare la

mance Verification”. Questo è uno dei fulcri dell’inno-

manutenzione dell’edificio e la soddisfazione degli oc-

vazione dati da WELL che introduce nel mondo delle

cupanti; infine è richiesta una ri-certificazione ogni

certificazioni la figura del Performance Testing Agent,

tre anni.

soggetto indipendente e imparziale che esegue i test

Analogamente alla certificazione LEED, il progetto ot-

in sito, per una durata di circa tre giorni, e rilascia una

tiene un punteggio nel rispetto dei crediti che soddi-

WELL Scorecard nella quale sono indicati i crediti rag-

sfa qualificandosi su tre livelli:

giunti. Durante il primo corso di formazione per Per-

- Silver (50 – 59 punti);

formance Testing Agent, svoltosi a Chicago, erano

- Gold ( 60 – 79 punti) ;

presenti le aziende Habitech ed Energo.

- Platinum (>80 punti).

Certificazione & Ricertificazione Dopo i risultati dei test, il team di progetto ha 180 giorni per accettare la Scorecard fornita dal Testing Agent oppure per adottare misure correttive al fine di ottenere un punteggio più elevato. Solo dopo l’accettazione o la riverifica il progetto ottiene la certificazione. WELL però non si ferma qui. Per mantenere la qualità dell’edificio durante tutta la

Benedetta Gaglioppa Ingegnere, lavora nello staff energia di Habitech, seguendo attività di Commissioning, Retro-Commissioning, Energy Audit e consulenza alle certificazioni di sostenibilità per edifici nuovi ed esistenti. Michela Tedeschi Ingegnere, fa parte dello staff tecnico di Habitech e partecipa alle attività di consulenza per la sostenibilità e per il conseguimento delle certificazioni LEED, BREEAM e WELL; è WELL AP.

sua vita utile, il protocollo richiede la sottomissione Note 1 Institute for Health Metrics and Evaluation (IHME), University of Washington. GBD Compare. 2018. https://vizhub.healthdata.org/gbdcompare/. 2 Task Force on Community Preventive Services. Physical Activity: Point-of-Decision Prompts to Encourage Use of Stairs. The Com-

720 Bourke Street, Docklands, Victoria, Australia, Edificio certificato WELL Gold. (Fonte: sito ufficiale WELL, www.wellcertified.com).

84

_31

munity Guide. Published 2005. Accessed August 21, 2017. 3 Lee KK, Perry AS, Wolf SA, et al. Promoting Routine Stair Use: Evaluating the Impact of a Stair Prompt Across Buildings. Am J Prev Med. 2012;42(2):136-141. 4 City of New York. Active Design Guidelines: Promoting Physical Activity and Health in Design. New York, NY; 2010. 5 Backman D, Gonzaga G, Sugerman S, Francis D, Cook S. Effect of Fresh Fruit Availability at Worksites on the Fruit and Vegetable Consumption of Low-Wage Employees. J Nutr Educ Behav. 2011;43(4):S113-S121. doi:10.1016/j.jneb.2011.04.003. 6 Fritz C, Ellis AM, Demsky CA, Lin BC, Guros F. Embracing work breaks. Recovering from work stress. Organ Dyn. 2013;42(4):274-280. doi:10.1016/j.orgdyn.2013.07.005. 7 American Heart Association, American Stroke Association. American Heart Association Healthy Workplace Food & Beverage Toolkit. Dallas, TX; 2015.


I concept WELL ARIA Promuove una verifica della qualità dell’aria interna all’edificio attraverso appositi test in sito. Inoltre, richiede che venga garantita un’elevata qualità dell’aria tramite l’impiego di materiali atossici, l’utilizzo di filtri antiparticolato e il costante monitoraggio e la manutenzione degli impianti dedicati al ricambio dell’aria.

NUTRIZIONE Previene l’adozione di costumi alimentari malsani da parte degli occupanti promuovendo la “consapevolezza alimentare”. Agisce sulla qualità del cibo offerto all’interno dell’edificio, cercando di rendere sempre di facile reperibilità frutta e verdura. Punteggi maggiori sono dati in caso di presenza di coltivazioni in sito, mense con menù salutari e attente agli allergeni e luoghi adatti per consumare i pasti.

MOVIMENTO Favorisce una vita più attiva attraverso strategie di layout sia interno che esterno come: la presenza di scale visibili e facilmente accessibili, la presenza di palestre interne e/o di spazi esterni per l’attività sportiva. Infine, incoraggia l’organizzazione di attività sportive per tutti i dipendenti.

SUONO Promuove il massimo comfort acustico all’interno degli ambienti utilizzando sistemi di assorbimento o mascheramento del suono tra spazi limitrofi.

MENTE Incentiva il legame tra la natura e l’essere umano e la consapevolezza da parte delle persone circa il proprio stato di salute e di benessere attraverso adeguati spazi per il riposo sia interni che esterni, una forte connessione con la natura e l’opportunità di partecipare ad attività meditative e di rilassamento.

ACQUA Verifica la qualità dell’acqua destinata al consumo degli occupanti attraverso test in sito che valutano gli elementi in essa disciolti (metalli, disinfettanti, ecc.), la presenza di contaminanti e la presenza di legionella. Inoltre, richiede che l’acqua sia facilmente accessibile a tutti gli occupanti in modo da incoraggiarne l’utilizzo.

LUCE Sostiene l’adozione di strategie atte a migliorare il comfort visivo degli occupanti, cercando di massimizzare l’utilizzo della luce naturale controllandone l’abbagliamento, a fornire un adeguato livello di luce a tutti gli ambienti di lavoro oltre a uno studio circadiano della stessa.

COMFORT TERMICO Promuove un ambiente con un comfort termico adatto a tutti gli occupanti, predilige quindi sistemi di riscaldamento a pannelli radianti, un monitoraggio delle temperature e dell’umidità interna.

MATERIALI Premia l’utilizzo di materiali sostenibili e riciclabili, locali e con bassi emissioni in ambiente, oltre a una corretta gestione dei rifiuti, sia in fase di cantiere che in fase operativa, e l’utilizzo di prodotti di “Green Cleaning” per le pulizie.

COMUNITÀ Promuove la massima accessibilità dell’edificio e supporti per la vita degli occupanti: incentivi per le famiglie e sostegni per la salute degli occupanti.

focus

85


Nell’ambito del progetto europeo LIFE+, Reusing Posidonia con le sue 14 abitazioni di housing sociale è diventato l’occasione per fornire all’Unione Europea alcuni dati fondamentali per la promozione e l’incentivazione dell’uso dei materiali locali e per diminuire di conseguenza le emissioni di CO2 dovute alla fabbricazione degli edifici e alla loro successiva gestione. Una riduzione che deve necessariamente essere intrapresa nel momento in cui si inizia a costruire una struttura, adoperando in questo caso specifico un rifiuto quale la Posidonia che, sebbene sia una pianta protetta, è presente in abbondanza nel Mediterraneo.

Photo: José Hevia

Reusing Posidonia: la riduzione di CO2 passa da Formentera

86

_31


innovazione

L

è stata ridurre del 50% la CO2 nell’edificazione del complesso, tagliare del 50% i rifiuti derivanti dai lao scorso anno su questa rivista (azero 26, marzo

vori, limitare del 75% l’uso di energia e del 60% l’im-

2018, NdR) abbiamo pubblicato un articolo che focaliz-

piego di acqua durante la sua gestione. Si vuole

zava l’attenzione su un nuovo isolante sfuso prodotto a

dimostrare la fattibilità dell’utilizzo di prodotti “pre-

partire dalla Posidonia Oceanica, pianta acquatica en-

industriali” quali la Posidonia Oceanica e la calce

demica del Mediterraneo conosciuta anche come erba

idraulica naturale NHL 5, determinare un prezzo per

di Nettuno. Su questo numero parliamo nuovamente

ogni appartamento che preveda un costo aggiuntivo

della Posidonia, usata sempre come coibente, in un

inferiore al 5% se comparato con unità abitative dalle

progetto finanziato dall’Unione Europea nell’ambito

caratteristiche similari e promuovere e incoraggiare

del programma LIFE + e promosso da IBAVI (Institut

altri soggetti a raggiungere i medesimi obiettivi.

Balear de l’Habitatge Govern de les Illes Balears) in collaborazione con il Balearic General Directorate of Energy and Climate Change. Ci riferiamo nello specifico a “Reusing Posidonia”, un’iniziativa che prevede la

I 14 appartamenti di Sant Ferran

costruzione di un prototipo abitativo di 14 appartamenti destinati a social housing a Formentera e il suo

Programma, struttura, costruzione ed efficienza ener-

successivo monitoraggio al fine di verificare l’effettivo

getica nei 14 alloggi di Sant Ferran hanno trovato defi-

funzionamento delle soluzioni adottate con l’obiettivo

nizione in un’unica strategia che richiama

di fornire alle istituzioni europee dei dati per svilup-

l’architettura tradizionale dell’isola, non in termini di

pare i futuri regolamenti sulla riduzione dell’impatto

design ma come approccio al processo costruttivo, a

ambientale del comparto edile.

partire dalla ricerca delle risorse, disponibili sul terri-

È ormai assodato che è necessario diminuire le emis-

torio e necessarie all’edificazione delle abitazioni: in

sioni di CO2 durante l’intera vita di un fabbricato, esi-

primis legno, pietra e paglia. Tuttavia, i ginepri, nu-

genza a cui l’UE ha risposto con le direttive 2009/91/EC

merosi a Formentera e adoperati in passato per realiz-

e 2010/31/UE sulla prestazione energetica degli edifici,

zare cornici di quadri, attualmente sono protetti, le

ma è altrettanto consolidata la convinzione che sia in-

cave di arenaria – le tipiche Marès – sono esaurite e la

dispensabile ripensare completamente i processi di

limitata paglia è utilizzata per il bestiame. Quindi,

produzione dei materiali edili e di realizzazione degli

oltre a sfruttare come fonte di legname i pallet che ri-

immobili. A tal proposito ricordiamo alcune cifre: l’in-

mangono sull’isola – il costo per restituirli è talmente

tero tessuto edilizio è responsabile per il 36% della CO2

alto da non risultare conveniente – rimane un’altra

generata in Europa e in Spagna l’industria delle costru-

grande risorsa, il mare, da cui poter ricavare la Posi-

zioni è causa del 17% della CO2 emessa; a livello glo-

donia, materiale abbondante da usare come isolante.

bale il 5% dei gas serra è dovuto alla produzione del

Essa viene infatti già impiegata nell’architettura ti-

cemento armato, il 6% è imputabile ai sistemi di riscal-

pica dell’isola e può essere lavorata da personale non

damento e il 14% al settore dei trasporti.

specializzato, senza dover ricorrere a prodotti da im-

Per il prototipo di Formentera la finalità dei progettisti

portare di origine chimica.

innovazione

87


piano terra

sezione longitudinale

Fabbricato nel rispetto del pacchetto Clima & Energia

mente dimensionate. Le unità al primo piano possie-

2020 adottato dalla Spagna (l’edificio è in classe A, <15

dono un abbaino sul tetto che si apre in due direzioni

kWh/m anno), il complesso è costituito da due blocchi

e, quando si dischiudono le persiane delle vetrate a

separati che, grazie ad affacci contrapposti sui fronti

sud, nella stagione fredda si ottiene un vero e proprio

strada e alla disposizione a Z degli spazi giorno, si gio-

grande collettore solare. Tutte le case hanno l’ingresso

vano delle brezze prevalenti per ventilare e raffrescare

sulla strada, ripristinando il rapporto diretto tipico

passivamente gli ambienti interni. Le finestre hanno

delle comunità rurali, e vantano spazi esterni per uso

vetri basso emissivi con U di 1,1 W/m °C e schermi so-

privato – al piano terra un giardino, al primo piano

lari quali porticati, persiane di larice o pergole di

una terrazza – variando il layout di un progetto di 42

piante di viti e bambù. Sulle facciate sono stati instal-

unità abitative realizzate a Maiorca dagli architetti M.

lati cavi a cui i rampicanti si aggrapperanno durante la

Peris e J. M. Toral e promosso da IBAVI.

2

2

crescita, proteggendo e riducendo la radiazione solare di più del 90% sulle pareti cieche, una struttura in c.a.a. da 25 cm con U = 0,36 W/m2°C, tranne a nord

La Posidonia

dove lo spessore è di 30 cm e l’U di 0,32 W/m2°C. L’iso-

L’uso della Posidonia in Spagna in quanto pianta pro-

lamento del tetto è realizzato in Posidonia Oceanica

tetta deve essere autorizzato dal Ministero dell’Am-

compattata a una densità di 185 kg/m , con un λ di

biente mediante domanda al Servizio per le Specie

0,044 W/mK e uno spessore di 16 cm. In inverno il

Protette. Nell’ambito di Reusing Posidonia, la compa-

controllo climatico dipende da 90 kW generati da un

gnia che ha in appalto la manutenzione delle spiagge

boiler centralizzato a biomassa che offre una resa del

ha raccolto le alghe esclusivamente nelle aree in cui il

92% e che produce anche ACS; per riscaldarsi, ogni

materiale portato dal mare eccedeva la quantità neces-

casa è dotata di scambiatori di calore supportati dalla

saria a mantenere intatto l’ecosistema delle dune co-

radiazione diretta entrante dalle aperture opportuna-

stiere, in modo estremamente accurato e sotto la

3

88

_31


Dopo la raccolta, tra luglio e agosto 2014, la Posidonia è stata essiccata secondo quanto previsto dai regolamenti in strati sottili di 1-5 cm. Completamente asciutte, le foglie sono state immagazzinate in un luogo privo di umidità e in seguito compattate manualmente all’interno della struttura in legno formata da pallet riciclati, chiusa da pannelli in OSB, impermeabilizzata con telo EPDM e con copertura in arenaria su listelli e controlistelli.

stretta sorveglianza dei tecnici della municipalità di

mente nell’architettura tradizionale delle Isole Baleari

Formentera; il prelievo non autorizzato è infatti proi-

ed è stata ritrovata, essiccata, in fabbricati del XIV se-

bito ed è soggetto a severe sanzioni. Si è calcolato che

colo, come ad esempio nel soffitto a cassettoni del chio-

il volume annuale in surplus di Posidonia, circa 4.000

stro Sapiencia de Palma (fonte: Antònia Reig, direttore

m , potrebbe essere sufficiente a isolare tutte le abita-

del TRBM) mostrando un perfetto stato di conserva-

zioni dell’isola e perciò il nuovo Decreto sulla Posido-

zione da più di 600 anni. Inoltre, secondo gli storici F.

nia delle Isole Baleari (nr. 25/2018), approvato il 27

Tugores e J. Morata, tutti i palazzi costruiti a Palma tra

luglio del 2018, comprende anche il suo utilizzo in edi-

il 1300 e il 1600 hanno impiegato Posidonia essiccata

lizia. Bisogna inoltre sottolineare che le praterie di Po-

tra gli elementi di legno per conservare proprio la

sidonia sono un essenziale dissipatore di CO2, anche

struttura lignea dall’umidità e dagli insetti xilofagi.

se, secondo lo Spanish National Research Council, nel

Il potere coibente della Posidonia dipende dal suo con-

corso del XXI secolo la loro densità decrementerà del

tenuto d’aria ed essendo uno dei più abbondati residui

90% nell’ambito di un processo che inizierà tra 40

sul territorio essa veniva impiegata nell’architettura

anni a causa della crescita della temperatura del mare

tradizionale anche con funzione di isolamento. Per de-

con conseguente estinzione funzionale della specie e

terminare la sua conduttività termica e capire come

rilascio del gas assorbito per secoli.

adoperarla al meglio, sono stati effettuati tre test in

Dal punto di vista fisico-chimico, le foglie della Posido-

collaborazione con l’UIB, l’Università delle Isole Ba-

nia non necessitano di alcun trattamento (devono solo

leari: il primo che ha comportato l’uso di data logger e

essere ben essiccate!) poiché il sale marino funge da

sensori, il secondo di un forno di essiccazione e com-

conservante e fungicida. Essa non imputridisce e al-

parazione con isolanti di origine sintetica e l’ultimo di

l’esterno dell’ambiente marino, non avendo predatori

un misuratore di portata di calore secondo quando in-

naturali, possiede una durabilità illimitata in normali

dicato nella UNI EN 12664:2002. I risultati hanno con-

condizioni d’uso. È stata infatti utilizzata ininterrotta-

fermato una trasmittanza U di 0,2936 W/m2°C per una

3

innovazione

89


densità di 185 kg/m3 e uno spessore di 16 cm e una

Non solo Posidonia...

conduttività λ di 0,044 W/mK.

Nei due volumi di Sant Ferran la Posidonia è stata uti-

Sarebbe un errore pensare che l’uso della Posidonia sia

lizzata per coibentare le coperture; sulla struttura del

l’aspetto più importante del progetto, perché l’obiet-

solaio in travi di legno lamellare e pannelli strutturali

tivo principale di Reusing Posidonia è la ricerca di ri-

OSB3 con sigillature e incollaggi certificati PEFC, sono

sorse eco-friendly, anche senza marcatura CE, per

stati fissati pallet riciclati di 16 cm di altezza i quali

riscoprire le risorse locali e ciò che l’architettura del

fungono da contenitore per le piante asciutte, posate

luogo ha tradizionalmente usato.

secondo il rapporto 20 kg/m . Per ottenere la densità

Un esempio per tutti: nelle 14 abitazioni di Sant Ferran

stabilita, 185 kg/m , è stata effettuata una compatta-

è stata impiega la calce idraulica naturale NHL 5 come

zione manuale da parte degli operai che con mani e

materiale strutturale, sostituendo così prodotti con-

piedi hanno spinto e incastrato le foglie di Posidonia

venzionali tipicamente adoperati in edilizia. La calce,

tra i pallet, chiusi poi da altre lastre in OSB3, resi im-

utilizzata dai Romani fin dal 300 a.C. e presente in

permeabili con membrana in EPDM e protetti da lastre

tutte le architetture storiche europee, incorpora tra il

di arenaria a formare la pavimentazione. Finché la Po-

45% e il 60% delle emissioni di CO2 generate per la

sidonia non è stata chiusa nel pacchetto del tetto,

sua produzione, giungendo al totale assorbimento in

l’odore del mare era ben presente sul sito!

cicli di vita molto lunghi. Tuttavia, a causa dei tempi

2

Photo: José Hevia

3

Photo: José Hevia

Interni di una delle abitazioni.

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A lato, vista della cucina con lo spazio superiore dell’abbaino con una delle due finestre contrapposte, la cui apertura facilita l’effetto camino per la ventilazione passiva in estate. Sopra, esempio di applicazione della Posidonia, lasciata a vista, come isolamento della struttura verticale.


1

1 2 4

3

2 3 4 5 6 7 8

arenaria per la pavimentazione flottante senza colle telo impermeabile in EPDM tavolato in OSB3 sottolistelli (5x10 cm) Posidonia Oceanica massetto alleggerito telo di impermeabilizzazione travi in lamellare GL24

5

6 7 8

Gestione dell’acqua e dei rifiuti lenti di indurimento e della bassa resistenza che ne

Nella gestione dell’edificio l’obiettivo era limitare il

rende impossibile l’adozione in strutture pluripiano se

consumo di acqua e la produzione di rifiuti. Allo scopo

comparata al cemento Portland, questo materiale è ca-

di diminuire l’utilizzo pro capite di acqua di rete da

duto in disuso durante il XX secolo.

22.055 a 88 litri al giorno, l’intero impianto idrico e la

Per dimostrare che la calce idraulica naturale NHL 5

collocazione dei rubinetti sono stati progettati atten-

può trovare applicazione come calcestruzzo struttu-

tamente e sono stati montati dispositivi di risparmio

rale con resistenza uguale e superiore a 5 MPa, il pro-

nelle cucine e nei bagni. Serbatoi di recupero dell’ac-

totipo di Sant Ferran è stato progettato con solai

qua potabile di 6 m3 ognuna, collocati tra i 7 giardini al

leggeri e con pareti portanti che trasmettono carichi

piano terra, garantiscono l’irrigazione automatica

inferiori a 0,8 N/mm ai piedi delle fondazioni di

delle piante, le quali svolgono una funzione bioclima-

60x50 cm. Il calcestruzzo di calce è stato applicato in

tica (11 alberi e 40 piante rampicanti tra cui bagolari,

spessori e con miscele di calce, sabbia, ghiaia variabili,

fichi, viti americane e buganvillee); sono stati esclusi i

in strati di 15-20 cm e in proporzioni di 1:1:1, 1:1:1 e

prati verdi perché nel clima estivo di Formentera costi-

2:3:5 con lo strato inferiore più morbido e quelli supe-

tuirebbero un irresponsabile consumo di risorse. La

riori più duri; per i pavimenti del piano terra e quelli

media di acqua fissata per l’irrigamento è di 345 l/m2

del primo piano il rapporto è 2:3:5 e presenta un 20%

all’anno, anche se il sistema necessita di 450 l al giorno

di cemento bianco. 291 campioni sono stati testati

durante i 3 mesi della stagione asciutta. Nella corte

nella determinazione della resistenza della calce in

centrale è stato installato un sistema di fitodepura-

condizioni reali di lavoro, adottando differenti possi-

zione che, dotato di una cisterna di 17 m3 con piante

bili rapporti e fornendo tutte le possibili indicazioni

selezionate quali cannuccia di palude, lisca minore

per futuri progetti. Ulteriori 70 provini di calcestruzzo

(un giunco adatto a zone umide), iris acquatici, menta

di calce con una piccola percentuale di cemento

d’acqua e salcerella, chiarifica l’acqua delle docce,

bianco sono stati sperimentati per accelerare la presa

usate poi nello scarico dei wc (statisticamente il 20%

di tutte le pavimentazioni interne lasciate a vista.

delle acque consumate da una persona giornalmente).

Sono stati infine realizzati rinforzi con reti continue di

Per quanto riguarda invece i rifiuti, il progetto ha ri-

fibre di polietilene e giunti flessibili perimetrali e di ri-

dotto con successo del 50% la loro produzione per un

tiro di 5 mm e aree cuscinetto di superficie massima di

totale di 33,38 tonnellate di residui di cantiere. Sono

5 m al livello del terreno e di 4 m al livello superiore

stati riusati: aggregati derivanti dagli scavi come riem-

mediante profili in polipropilene di 5x45 mm.

pimento sotto pavimento per circa 300 m3 riducendo

2

2

2

innovazione

91


I due grafici mettono a confronto le temperature registrate durante il monitoraggio. In particolare l’immagine qui accanto si riferisce ai test sulla Posidonia come isolante in copertura, mentre il diagramma sottostante riguarda la misurazione delle temperature sulla facciata rivolta a sud. In rosso: Temperatura esterna In arancione: Temperatura superficiale esterna In verde: Temperatura superficiale interna In blu: Temperatura interna.

Reusing Posidonia è stato premiato in: XIV Bienal Española de Arquitectura y Urbanismo, sezione “Más habitar, más humanizar”; Premio FAD Arquitectura 2018 - Premio de opinión Arquitectura 2018; Premio NAN 2017; Green Solutions Awards 2017 “Bajo Carbono”; bam, Bioarquitectura Mediterránea. Il progetto è stato inoltre selezionato per l’European Mies Award 2019.

la ghiaia importata in camion dalla pur vicina Ibiza;

impossibile stabilire un limite assoluto di emissioni a

resti dei blocchi rotti di c.a.a. nei pavimenti del primo

causa della grande diversità di lavorazioni per realiz-

piano; pallet, come abbiamo visto, nella costruzione

zare tetti, strutture e fondazioni. Pertanto, a differenza

dei tetti a supporto alla Posidonia Oceanica; legno,

dell’efficienza energetica per la quale ci sono dei valori

scarto delle travi, a coprire i dislivelli nei solai tra le

di riferimento, per stabilire la percentuale di migliora-

stanze e porte di legno recuperate per suddividere gli

mento di questo progetto, il punto di partenza è stato

spazi e per realizzare gli arredi interni.

quantificare le emissioni di un edificio equivalente, costruito però con sistemi tradizionali come c.a., allu-

Monitoraggio

minio, gres porcellanato e bitume. Il risultato, 1.221.987 kg/CO2 (1.128 kg/CO2 m2), è stato confron-

Le verifiche effettuate sugli appartamenti di Sant Fer-

tato con le quantità di diossido di carbonio del proto-

ran hanno riguardato il calcolo dell’impronta di CO2 e

tipo, 446.632 kg/CO2 (412 kg/CO2 m2), fissando il

il monitoraggio del comfort termico e dei campi elet-

decremento di CO2 al 63,45%, ben oltre l’obiettivo del

trico ed elettromagnetico.

50% raggiunto grazie anche all’uso di sistemi costrut-

La CO2 inglobata nel progetto è stata determinata

tivi locali con un basso impatto ambientale. Si po-

usando la banca dati BEDEC dell’Instituto de Tecnolo-

trebbe raggiungere una diminuzione del 70% pari a

gía de la Construcción de Cataluña – IteC di Barcel-

367 kg/CO2, se la calce strutturale impiegata nelle

lona, anche se in itinere si è preso atto che era

strutture provenisse da un fabbrica che utilizza fonti

92

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energetiche rinnovabili. Visti i dati raccolti, Reusing

ciate sulla direttrice nord-sud e 4 verso est-ovest) me-

Posidonia suggerisce di stabilire per tutti i futuri pro-

diante termocamera, termometro digitale, anemome-

getti una progressiva riduzione delle emissioni di CO2

tro a filo caldo, termometri a infrarossi e vari sensori,

– dal 20% al 50% fino al 70% – così da ridimensionare

considerando le temperature interne ed esterne, il

l’impronta ecologica a 18.000 m per abitante, dato

grado di umidità relativa interna ed esterna e la velo-

quest’ultimo che fa riferimento alla massima superfi-

cità del vento. Dalle valutazioni effettuate dal 22 di-

cie biologicamente produttiva di mare e di terra, ne-

cembre 2016 al 16 febbraio 2017, si è evidenziato che

cessaria a rigenerare le risorse consumate e ad

l’isolamento con la Posidonia era idoneo e conforme

assorbire i rifiuti generati. Da fonti del Ministero

agli obiettivi di progetto e le immagini all’infrarosso

dell’Ambiente spagnolo, nel 2008 in Spagna l’im-

non hanno messo in luce ponti termici. L’unica racco-

pronta era di 64.000 m ; da dati del Global Footprint

mandazione è stata la riduzione del flusso di aria del

Network relativi al 2016 l’impronta ecologica è ancora

sistema di ventilazione forzata e, se necessario, l’in-

di 46.600 m in Europa e di 80.700 m in Nord Ame-

stallazione di impianti di deumidificazione puntuali.

rica a fronte di una media mondiale per persona di

Dal 15 giugno al 22 agosto 2017 in 8 abitazioni ancora

27.500 m .

disabitate i risultati ottenuti hanno dimostrato che la

Per il controllo del comfort termico, effettuato in colla-

coibentazione del tetto con la Posidonia lavorava in

borazione con J. Muñoz e C. Carmona dell’Architectu-

modo adeguato con costante riduzione della tempera-

ral Research Group dell’Università delle Isole Baleari

tura interna nei giorni più caldi. Un’analisi del com-

(UIB), sono state analizzate 8 case standard (4 affac-

fort, basata sullo standard ASHRAE, rileva che la

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Interno di una zona giorno: le porte che separano gli spazi sono state recuperate da una riqualificazione, le piastrelle sono prodotte una a una e cotte in forni alimentati da gusci di mandorle e rifiuti di falegnameria, il solaio controterra in calcestruzzo di calce è lasciato a vista.

Photo: José Hevia

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innovazione

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Photo: José Hevia

Le unità abitative sono separate da muretti di laterizi artigianali; piante autoctone, seminate nel piccolo giardino che non necessitano di molta acqua, crescendo, ombreggeranno le case.

temperatura interna media apparente è di 26,3 °C, va-

bienti. Tutti i valori riscontrati sono al di sotto delle

lore confermato anche dalla EN 15251, con una velocità

norme vigenti nelle Isole Baleari e, nonostante si siano

del vento pari a 0 m/s; se si considera una velocità del

ottenuti valori più alti sulle terrazze superiori poiché

vento di 0,5 m/s, la temperatura percepita scende a

collocate direttamente di fronte alle sorgenti delle ra-

23,5 °C. In definitiva, sulla base alle condizioni am-

diazioni, si può concludere che le pareti isolate ridu-

bientali del luogo, alla durata del periodo studiato e ai

cono la radiazione all’interno delle case.

valori misurati e dato l’altissimo livello di isolamento presente negli edifici, per migliorare il benessere termoigrometrico è stato suggerito di individuare un si-

Conclusioni

stema che informi l’utente quando è opportuno, o

Per poter ridurre le emissioni di CO2 in un processo

meno, sfruttare l’effetto della ventilazione naturale

edilizio il progetto Reusing Posidonia ha messo in evi-

passante, nonché di installare ventilatori a soffitto a

denza determinati procedimenti e metodi che è indi-

energia solare. È consigliabile anche un controllo au-

spensabile attuare e promuovere.

tomatico che comunichi quando, in determinate con-

Innanzi tutto si può incoraggiare e favorire l’uso delle

dizioni estive, è necessario aprire le finestre opposte

risorse locali come approccio culturale nella ricerca,

per aerare gli ambienti.

attualmente in atto, di soluzioni sostenibili in edilizia,

Il monitoraggio dei campi elettrici ed elettromagnetici

dove con il termine “risorse” non si indicano solo gli

è stato eseguito, in collaborazione con B. Alorda del-

elementi e le materie prime tipiche di un territorio ma

l’Architectural Research Group dell’Università delle

anche sistemi costruttivi tradizionali e tecniche di rea-

Isole Baleari (UIB), in tutti gli appartamenti (le an-

lizzazione di un edificio che, caratteristiche di una

tenne telefoniche si trovano a 50 metri su una strada

specifica area, trovano applicazione solo nel restauro

adiacente) in diversi momenti, in differenti condizioni

del patrimonio architettonico storico. Questa prassi

e tenendo conto della destinazione d’uso degli am-

consolidata non tiene invece conto che, dietro una tec-

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nica applicativa o un materiale indigeno, vi sono realtà

cessario infatti che si sviluppino aziende statali in

artigianali locali che utilizzano prodotti a chilometro

tutte le regioni del Mediterraneo, dove la Posidonia

zero; solitamente si tratta di piccole aziende familiari

può essere essiccata, confezionata e messa a disposi-

senza etichette ecologiche, dunque non certificate, ma

zione dei consumatori, rispettando tutti i protocolli di

delle quali è possibile controllare direttamente l’ap-

raccolta sulla spiaggia e impedendo il prelievo di

provvigionamento delle risorse, il processo e i metodi

grandi volumi a soggetti privati, seppur strutturati.

applicativi recandosi di persona sul luogo di produ-

Quest’ultima opzione non è praticabile poiché rastrel-

zione o di lavoro e verificare che tutto sia rispettoso

lare indiscriminatamente la Posidonia porterebbe in

dell’ambiente. Affinché possano competere sul mer-

breve tempo all’inizio di un disastro ecologico invece

cato e dotarsi eventualmente con il tempo di un mar-

di garantire la protezione dell’ecosistema.

chio di qualità eco-friendly, questi processi dovrebbero essere anche sostenuti da sussidi. Inoltre l’uso combi-

Per conoscere infine caratteristiche, modalità di posa e

nato dei materiali locali disponibili e di quelli impor-

di utilizzo della Posidonia e delle risorse locali del

tati, che sono certificati da un label ambientale e la cui

luogo è, logicamente, fondamentale pensare a corsi di

provenienza e produzione sono tracciabili e provate,

formazione e workshop, sia per il personale della pub-

ha dato vita a un modello – replicabile – che nelle case

blica amministrazione quanto anche per il progettista

di Sant Ferran è stato vincente e che consente di ri-

e il committente, e allo sviluppo di appositi software

durre di oltre il 60% le emissioni di CO2 durante i la-

che consentano un rapido e corretto calcolo della CO2.

vori di costruzione, facilitando l’adattamento ai cambiamenti climatici e contribuendo, allo stesso tempo, alla sostenibilità sociale.

Per ulteriori informazioni

Un discorso a parte merita infine la Posidonia. È ne-

www.reusingposidonia.com

Ubicazione C/Sant Jaume 14, Sant Ferran, Formentera (E) Committente Instituto Balear de la Vivienda (IBAVI) Progettisti Carles Oliver Barceló, Antonio Martín Procopio, Joaquín Moyá Costa, Alfonso Reina Ferragut, Maria Antònia Garcías Roig; Life Project manager: Carles Oliver; Life Project manager 2012-2015: Sandra Villamarín; collaboratori: Mª del Mar Amengual, Nus, Miquel Ramon; geometri: Alberto Rubido, Xim Torrebella, José Luís Velilla Lon Impianti Miquel R. Oliver, Esteve Font (EEI) Strutture Miguel R. Nevado Calcoli CO2 Carles Oliver, Alberto Rubido, Mª Antònia Simó, Joana Reus Consulenti ambientali Societat Otgànica +10SCCL Monitoraggio e test Posidonia Joan Muñoz, Bartomeu Alorda, Cristian Carmona (UIB)

Photo: José Hevia

Costo 1.373.361,00 € Superficie costruita 1.089,00 m2 Fine lavori 22/03/2017

innovazione

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