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Casa Acadia Studioscaramucci

Studioscaramucci

Casa Acadia

Le due finiture esterne, doghe in larice e pietra, identificano i volumi abitativi e quelli di servizio.

Ubicazione: Offida (AP) Progetto: arch. Emanuele Scaramucci – Studioscaramucci, Castel di Lama (AP) Appaltatore: Flli. Calcagni, Colli del Tronto (AP) Costruttore struttura legno: Centrolegno, Fano (PU) Fine lavori: 2018 Superficie del lotto: 2.500 m2 Superficie utile: 185 m2

“Nullus locus sine Genio”

Nella campagna picena, in un paesaggio contraddistinto da splendide colline e calanchi, sorge in armonia con il contesto naturale Casa Acadia, una residenza privata il cui nome porta alla memoria la storia del popolo acadiano – grande passione dei proprietari – che nel XVIII secolo gli inglesi cacciarono dalla propria terra, affacciata sull’Atlantico nel Canada orientale. Costretti a emigrare, gli Acadiani si rifugiarono sulla costa orientale del continente nord americano, in Francia nella roccaforte ugonotta di Nantes e nella colonia francese della Louisiana dove diedero vita alla cultura cajun. L’abitazione rispecchia con la sua immagine e le sue forme le necessità dei committenti che al progettista hanno chiesto una casa diversa dalle altre ma capace di integrarsi nel territorio, che rispecchiasse il loro animo di viaggiatori, che esprimesse il loro spirito di fotografi itineranti e che in un’immagine richiudesse l’essenza del luogo, come ad esempio un vecchio fienile americano o come una delle case dei dipinti di Edward Hopper. Da questi presupposti nasce il progetto della residenza che si ispira alle forme dei locali edifici rurali e che ricorda nella sua struttura i tipici complessi architettonici che nel passato si originavano dalla fusione di diversi volumi abitativi e annessi agricoli all’ingrandirsi delle famiglie. Il richiamo alle architetture spontanee tradizionali è arricchito dall’interazione con l’ambiente naturale visibile attraverso le ampie vetrate aperte sugli affacci a est e a ovest. Il design moderno dalle linee pulite e sobrie dialoga con lo stile rurale che, rivisitato, genera continue emozioni, sottolineate da ricordi suggestivi, citazioni artistiche, memorie di viaggi e sogni dei committenti che permeano l’abitazione. Interamente realizzata in pannelli di legno X-lam e curata dettagliatamente nell’isolamento termico (è un edificio in standard Passivhaus) e negli impianti, grazie all’attenta e meticolosa supervisione del proprietario, Casa Acadia è diventata un fiore all’occhiello per l’edilizia locale e un esempio da emulare per ecosostenibilità, antisisimicità e risparmio energetico.

La loggia in due momenti della giornata e da due diversi punti di vista. Su quest’area, protetta da un lungo pergolato di legno, si affaccia l’ampio open space della zona living.

Piano primo

Piano terra 1 soggiorno-pranzo 2 cucina 3 camera 4 bagno 5 dispensa 6 ripostiglio 7 studio 8 loggia 9 parcheggio

L’abitazione a nord si affaccia sul territorio circostante, diventando parte di esso, grazie alla scelta delle finiture esterne in legno e pietra, elementi che si ritrovano in natura.

_due parole con il costruttore________

Centrolegno si occupa da oltre 20 anni di sistemi costruttivi in legno garantendo ai propri clienti soluzioni di qualità, tramite l’esperienza maturata da un gruppo affiatato e dinamico di giovani professionisti altamente specializzati.

Quali sono le peculiarità dell’abitazione dal punto di visto costruttivo?

I dettagli e i particolari costruttivi hanno rivestito un ruolo fondamentale in questo progetto. Il progetto è iniziato con l’obiettivo di un involucro ad altissima efficienza energetica e con 28 cm di isolamento in copertura e 20 cm a parete abbiamo raggiunto ciò che ci eravamo prefissati. Altra peculiarità sono i tre diversi tipi di rivestimento nell’involucro: una facciata ventilata con rivestimento in tavole di larice, una parte con cappotto termico intonacato e una parte con rivestimento in ceramica applicata sempre su facciata ventilata. L’aver trattato queste tre diverse tipologie di rivestimento all’interno dello stesso fabbricato ha richiesto necessariamente una progettazione integrata fin dalle fasi preliminari così da risolvere al meglio tutti i dettagli.

Come sono stati trattati i rivestimenti esterni scuri su un involucro che presenta grandi spessori di isolamento a cappotto?

Il fatto di aver usato un colore così scuro per le parti intonacate poteva portare con sé delle problematiche dovute a un irraggiamento solare intenso e a sbalzi di temperatura molto importanti con conseguenze ben note, ovvero: tensioni, deformazioni, fessurazioni e alterazioni di colore. Proprio per questi motivi abbiamo privilegiato e ci siamo affidati a un sistema per facciate con colori intensi che, oltre ai vantaggi di avere un’ottima resistenza alle alghe, funghi e alle muffe nonché di estrema resistenza agli urti, consente di ottenere la massima protezione quando si utilizzano colori scuri con fattori di riflessione inferiori al 25%.

Studioscaramucci è uno studio integrato di ingegneria e architettura. La necessità di interconnessioni e la capacità di integrare i vari aspetti del processo insediativo sono alla base della concezione dello studio. Il costante controllo degli aspetti architettonici, strutturali, impiantistici ed economici ne caratterizza l’attività; l’attenzione a tutti i fattori del processo produttivo rende lo studio attento a ogni aspetto delle nuove e complesse realtà economiche, sociali, tecniche e giuridiche. Risponde alle nostre domande l’arch. Emanuele Scaramucci.

Villa Acadia è un progetto che riflette la personalità dei due committenti, fotografi e viaggiatori, e al contempo richiama l’architettura vernacolare delle colline picene; in che modo la struttura in legno ha riprodotto quest’ultima caratteristica?

In ogni nostro progetto l’architettura è intimamente legata alla tecnologia costruttiva e ai materiali. L’impiego dei tetti a capanna, omaggio all’architettura vernacolare, nasce dall’idea di avere il legno a vista negli ambienti interni. La stessa cosa vale per il rivestimento della parete nord: volevamo utilizzare un materiale che esprimesse al massimo l’idea del tempo che passa, così abbiamo utilizzato un rivestimento in larice che cambia colore nel tempo e assume sempre sfumature diverse.

Perché, a suo parere, si dovrebbe utilizzare il legno come materiale strutturale per costruire un’abitazione o un fabbricato con altra destinazione d’uso? Quali sono i vantaggi che il legno apporta all’interno di un edificio?

Il nostro lavoro è concentrato in zone fortemente sismiche e ci sono due modi per fronteggiare il terremoto – struttura forte, carichi leggeri – e il legno li rappresenta entrambi. Oltre a ciò c’è un aspetto nell’utilizzo del legno che è legato alla sostenibilità di un materiale naturale; anche in questo caso il legno presenta due caratteristiche fondamentali: è facilmente rimovibile e, al tempo stesso, se progettato bene, è solido e durevole.

Dall’angolo sud est, in prossimità dell’ingresso, la casa mostra il suo legame con il contesto e con l’architettura locale riprendendo nella linea del tetto a falde la forma dei tipici complessi abitativi rurali.

Pianta copertura: posizionamento travi e arcarecci.

Parete dall’esterno - doghe in larice (24 mm) - listelli in legno per parete ventilata (100x100 mm) - membrana traspirante - cappotto termoacustico in lana di roccia (80+60 mm; 135 kg/m3) - pannelli in X-lam (100 mm) - controparete interna isolata (62 mm)

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1 gronda 2 dormiente con tavola (50x100 mm) fissato con viti sfalsate tra loro 3 viti d8x300 4 perlinato (24 mm) 5 viti d8x240 6 trave GL24 (100x160 mm) 7 trave GL24 (100x120 mm) 7

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