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Scuola Materna Roland Baldi architects
Scuola Materna
Sluderno
All’angolo opposto dell’ingresso principale è stata collocata l’entrata della zona dei servizi, anche in questo caso evidenziata da un leggero taglio obliquo nel corpo edilizio e da doghe in legno.
Ubicazione: Sluderno (BZ) Progetto: Roland Baldi architects, Bolzano Collaboratori: arch.tti Harald Kofler, Sila Giriftinoglu, Elena Casati, Carlo Scolari Strutture: ing. Andreas Erlacher, Bolzano Direttore dei lavori: Roland Baldi architects Impianti meccanici: Energytech, Bolzano Impianti elettrici: ing. Reinhard Thaler, Bolzano Progetto illuminotecnico e arredi: Roland Baldi architects Acustica: Euroakustik Costruttore struttura legno: Alpenos di STP srl, Predaia (TN) Lavori: ottobre 2017 – novembre 2018 Superficie: 2.063 m2 Superficie utile: 997,38 m2
Legno a misura di bambino
Situato in una valle in Alto Adige che collega Italia, Austria e Svizzera, il comune di Sluderno si contraddistingue per la cura del paesaggio e per lo sviluppo sostenibile che si intrecciano con un’alta qualità della vita e una particolare attenzione verso l’architettura. In questo contesto nel 2011 è stato bandito un concorso di architettura per la realizzazione di una scuola materna con tre sezioni e relativi spazi funzionali, concorso vinto dallo studio Roland Baldi architects di Bolzano. Fin dalle prime fasi del progetto, gli architetti hanno dato grande valore alla creazione di un edificio caratterizzato da linee chiare e da elementi riconoscibili che si armonizzassero con l’ambiente costruito. L’idea alla base del concept era, infatti, quella di dare all’architettura la forma iconografica di una casa al fine di dar vita a spazi amichevoli e familiari per i piccoli utenti. La nuova scuola ha trovato posto fra fabbricati esistenti, completando così il tessuto urbano del piccolo centro cittadino, con accesso da una piazzetta pubblica che si inserisce all’interno di una più ampia area pedonale. L’immagine dell’asilo con il tetto a falde, la facciata intonacata e le grandi finestre, sfalsate fra di loro, ricorda il disegno di un bimbo riportato alle dimensioni reali e realizzato dai progettisti con una struttura in legno e a misura di bambino. Dando uno sguardo agli interni, si nota che tutti gli ambienti sono accessibili tramite il grande e luminoso foyer, il quale assume il ruolo di cuore funzionale dell’edificio e, altresì, di area di benvenuto, relax e gioco. Le aule, con i loro spazi per le attività di gruppo e di sostegno, sono orientate verso sud, affacciate verso la zona gioco e il giardino e in favore della luce naturale che permea così gli ambienti educativi. I mobili in legno, come sgabelli, tavoli e armadietti, progettati su misura, insieme ai colori utilizzati, trasmettono una sensazione di sicurezza; al piano superiore il tetto a falde genera uno spazio articolato in diverse altezze.
All’imbrunire, l’illuminazione artificiale amplifica e sottolinea le dimensioni delle grandi aperture dalle imbotti sporgenti lasciando scorgere l’interno della scuola.
Piano terra 1 bussola 2 ingresso 3 ufficio 4 magazzino 5 wc 6 spogliatoio 7 locale polifunzionale 8 aula di sostegno 9 attività di gruppo 10 dispensa 11 cucina 12 corridoio 13 deposito attrezzi
Prospetto sud-ovest
Sezione longitudinale 1 bussola 2 ingresso 3 cucina 4 corridoio 5 wc 6 zona personale 7 vano elettrico 8 vano tecnico
_la struttura________
Dal punto di vista tecnico l’intera scuola è stata costruita con pannelli strutturali di legno X-lam. L’uso del legno ritorna nei tagli che individuano gli ingressi e nei generosi imbotti delle finestre che caratterizzano in modo espressivo le facciate intonacate di bianco. All’interno l’alternanza tra superfici intonacate e legno vede predominare quest’ultimo, usato anche per le finiture, le porte, i soffitti e gli arredi che si completano con l’uso di colori diversi per differenziare le sezioni della scuola. Al fine di aumentare ulteriormente la sostenibilità ambientale, l’edificio è stato dotato di un tetto verde, opportunamente coibentato, e di specifici impianti, rispettando gli standard energetici di CasaClima e raggiungendo la classe A della certificazione.
L’ampio foyer di ingresso con la lunga scala che porta al piano superiore diventa, a seconda delle necessità, area di benvenuto, di relax e di gioco.
_due parole con il costruttore________
Dall’esperienza acquisita nella realizzazione di molti altri edifici in legno, STP ha messo a punto uno standard di progettazione e costruzione ben definito, dove convergono elementi di innovazione brevettati, approccio alla progettazione specifico e una forte motivazione orientata alla sostenibilità del lavoro. Da questi presupposti è nata ALPENOS, il marchio che da ora in avanti identificherà gli edifici realizzati da STP, sintetizzando in un nome semplice la complessità di fattori che definiscono l’alta qualità delle costruzioni in legno dell’azienda.
Ogni realizzazione porta con sé delle sfide. Su quali aspetti avete focalizzato il vostro impegno, a Sluderno?
La richiesta architettonica per questa struttura era chiaramente legata a doppio filo con la pulizia delle linee e la cura dei dettagli, in un’apparente semplicità; pensiamo, ad esempio, agli imbotti marcati e ai tagli in facciata con angoli netti di incontro al vivo tra materiali diversi. Assicurare prestazioni eccellenti in termini energetici e strutturali, centrando gli obiettivi architettonici richiesti, è stata sicuramente la sfida più avvincente, che abbiamo affrontato come sempre con entusiasmo. Crediamo molto nel confronto costruttivo (in tutti i sensi) tra professionalità diverse, dialogo tecnicamente stimolante, e sicuramente non ci siamo fatti sfuggire la proficua collaborazione creatasi con gli architetti e il team di progettazione in generale, con i quali abbiamo studiato di volta in volta le soluzioni più idonee.
Parliamo di gestione del cantiere?
Sluderno ha un clima piuttosto freddo; nonostante questo, operando noi con una struttura in legno e lavorazioni “a secco”, abbiamo potuto iniziare il montaggio degli elementi in X-lam già nei mesi invernali, per poi proseguire rispettando in maniera puntale i tempi di consegna previsti. Il rispetto del cronoprogramma impostato, ovviamente, è sensibile alle variabili climatiche, ma i molti accorgimenti che siamo abituati ad adottare a protezione della struttura in corso d’opera ci permettono di fornire tempistiche precise. Ciò detto, l’attenta progettazione costruttiva e il grande lavoro fatto in stabilimento hanno reso possibile svolgere rapidamente la fase di montaggio, arrivando ad avere la struttura “fuori acqua” in tempi estremamente rapidi.
Il lavoro dello studio Roland Baldi Architects, fondato nel 1994 a Bolzano, copre un ampio spettro di progetti che, diversi per scala, contesto e funzione, sono caratterizzati da una grande sensibilità per il contesto, la funzionalità e il linguaggio progettuale. Linee pure, pochi materiali e colori utilizzati consapevolmente, riferimenti locali, funzionalità ed economia sono la base dell’architettura dello studio, di qualità e senza tempo. In tutte le fasi del progetto, l’attenzione è rivolta all’utente, alle sue esigenze e alle sue aspettative.
Perché avete scelto il legno come materiale strutturale e come materiale molto presente sia all’esterno sia all’interno della scuola d’infanzia?
Per noi, come studio d’architettura, l’uso di materiali sostenibili e rinnovabili è molto importante. Il legno ovviamente, sotto questi aspetti, è il materiale costruttivo più adatto. Attualmente stiamo progettando 3 diversi edifici in legno. L’uso del legno significa costruire in modo attento all’ambiente, pensando alla sostenibilità e alla salute. Nel caso della scuola materna a Sluderno questa scelta non è solo il nostro contributo come architetti all’ambiente ma ha anche uno scopo didattico per i bambini. Per questo la nostra proposta di realizzare la scuola in legno è stata da subito condivisa dagli insegnanti.
Quali sono state le soluzioni impiantistiche adottate nell’edificio?
La scuola rispetta gli standard energetici di una CasaClima A. Per garantire il raggiungimento di questa classe energetica oltre alle coibentazioni, al tetto verde e alle finestre altamente prestazionali sono stati installati un impianto di ventilazione meccanica controllata e centralizzata con recupero di calore e un impianto di riscaldamento a pavimento in tutti i vani di soggiorno. L’edificio è stato inoltre allacciato alla centrale di teleriscaldamento a biomassa presente nel comune e l’acqua piovana raccolta è utilizzata per l’irrigazione del verde.
In tutta la scuola il legno è il materiale dominante, dalla struttura nascosta in X-lam sino alle finiture, alle porte e agli arredi progettati su misura dagli architetti. I colori differenziano le sezioni della scuola.
Copertura dall’esterno - terriccio per inverdimento estensivo (80 mm) - strato di drenaggio (55 mm) - feltro di protezione e accumulo (2 mm) - membrana resistente alle radici - guaina in PVC (2 mm) - pannello in fibra di legno idrorepellente (35 mm) - isolamento un fibra di legno (2x120 mm) - barriera al vapore a diffusione variabile e tenuta all’aria - tavolato (25 mm) - travi in legno (360 mm) - controsoffitto fonoisolante su ganci a scatto (90 mm) - travi a vista
Parete piano primo dall’esterno - doppia pittura emulsionata a base di resine siliconiche - strato di finitura a base di resine siliconiche (3-4 mm) - malta minerale di fissaggio con rete di armatura (7 mm) - isolamento in fibra di legno (160 mm) - parete in X-lam di legno lamellare a vista (140 mm) Solaio interpiano dall’estradosso - linoleum (2,5 mm) - massetto con riscaldamento a pavimento (80 mm) - strato separatore in PE - isolamento in fibra di legno (20 mm) - isolamento anticalpestio (8 mm) - cemento cellulare (140 mm) - solaio in legno lamellare (280 mm) - controsoffitto fonoisolante con passaggio impianti (170 mm)
Parete piano terra dall’esterno - doppia pittura emulsionata a base di resine siliconiche - strato di finitura a base di resine siliconiche (3-4 mm) - malta minerale di fissaggio con rete di armatura (7 mm) - isolamento in fibra di legno (160 mm) - parete in X-lam di legno lamellare a vista (140 mm) - controparete interna (55 mm)
Solaio contro terra dall’estradosso - linoleum (2,5 mm) - massetto con riscaldamento a pavimento (80 mm) - strato separatore in PE - isolamento in fibra di legno (20 mm) - isolamento anticalpestio (8 mm) - cemento cellulare (140 mm) - platea in cls (400 mm) - strato separatore in PE - guaina antiradon - primer bituminoso - magrone (10 mm) - strato separatore in PE - granulato in vetro cellulare (300 mm) - telo in TNT
1 grondaia riscaldata 2 tenuta all’aria 3 illuminazione 4 guaina 5 isolamento – zoccolo in EPS a filo con coibentazione perimetrale 6 trave lamellare in larice 7 telo in TNT 8 bordo antigelo 1
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Foto: Oscar Da Riz
Foto: Oscar Da Riz