6 minute read
Polo Meccatronica Trentino Sviluppo Spa
Polo Meccatronica
Rovereto
Ubicazione: Rovereto (TN) Progetto generale: ing. Michele Ferrari, ing. Michele Pellegrini – Trentino Sviluppo Spa, Rovereto (TN) Consulente architettura: arch. Massimo Scartezzini – studio BBS, Trento Consulente strutture: ing. Luca Oss Emer – New Engineering, Trento Consulente impianti ed energia: ing. Vanni Pedergnana, Trento Direttore dei lavori: ing. Michele Ferrari – Trentino Sviluppo Spa General Contractor: ATI: Collini Lavori spa; CCC Società Cooperativa; Ediltione spa; CLA Soc Coop; Martinelli & Benoni srl Costruttore struttura legno: Essepi srl, Cavedine (TN) Lavori: settembre 2012 – aprile 2014 Superficie verde pensile: 2.500 m2 Superficie utile: 17.200 m2
Sopraelevazione per l’innovazione
Un’area produttiva di innovazione e incubazione d’impresa, dove realtà imprenditoriali, studenti e ricercatori fanno rete e lavorano a stretto contatto, accomunati dal tema della meccatronica, per uno sviluppo dell’ingegneria che combina informatica, elettronica, meccanica, idraulica, pneumatica e sensoristica. Questo è il Polo Meccatronica di Rovereto, una realtà unica in Italia, al cui interno trova collocazione il cosiddetto Corpo L, un edificio strutturato in due grandi corpi di fabbrica di forma parallelepipeda, tra loro giustapposti e collegati da passerelle pedonali sospese. I due volumi sono organizzati su tre livelli sovrapposti, parzialmente seminterrati rispetto al piano naturale di campagna così da mitigarne la massa rispetto allo skyline della città e della valle circostante. I primi due piani, che ospitano le attività produttive più pesanti, sono stati realizzati in prefabbricato di calcestruzzo a doppia lastra, definendo una zoccolatura edificata che sembra imitare un suolo artificiale. L’ultimo livello, il terzo, interamente costruito in pannelli di legno X-lam, costituisce una sorta di “città alta” ed è formato da una sequenza di cinque fabbricati distinti, destinati alle attività terziarie e collegati tra loro da spazi aperti qualificati a verde, con giardini e terrazzi protesi sulla corte centrale e sui vigneti della piana agricola adiacente. I volumi destinati al terziario e il tetto-giardino sono raggiungibili da tre vani scala che assumono una connotazione di percorsi pubblici verticali, in grado di mettere in connessione i tre livelli altimetrici del progetto. Il complesso ha ottenuto le certificazioni Leed NC Italia V2009 Gold e Arca SA livello Gold, quest’ultima circoscritta alla porzione dell’edificato in sopraelevazione realizzata in legno. In termini energetici gli spazi produttivi sono certificati in classe A, mentre i corpi in legno destinati al terziario, più performanti, sono certificati in classe A+ secondo la normativa vigente in Provincia Autonoma di Trento.
Planimetricamente i due volumi che culminano con il Corpo L assumono il ruolo di confine occidentale del Polo. Recuperando la morfologia d’impianto dal limite dell’areale produttivo, essi definiscono, verso l’interno, una corte centrale ribassata su cui si affacciano i varchi di accesso ai capannoni.
_la struttura________
La porzione destinata agli spazi produttivi veri e propri è in calcestruzzo con un sistema prefabbricato sandwich a doppia lastra che racchiude uno strato coibente di 12 cm, sviluppato con un reticolo strutturale di 6x12 m e solai post-tesi in grado di sorreggere al primo solaio fino a 3000 kg/m2. La maglia strutturale delle strutture in legno del terzo livello, che ospitano le funzioni terziarie, è indipendente rispetto all’impianto dei capannoni, caratteristica che ha consentito ampia libertà nella definizione morfologica dei volumi degli uffici, garantendo al tempo stesso una vasta flessibilità di utilizzo. Questo piano è costruito interamente in legno proveniente dalle foreste trentine della Magnifica Comunità di Fiemme, certificate FSC. Sono stati impiegati 7.400 m2 di X-lam in pannelli, prefabbricati in stabilimento a Cavedine, costituendo uno straordinario esempio di filiera corta visto che l’intero ciclo è avvenuto in Trentino. I mezzi pesanti, infatti, hanno percorso complessivamente meno di 200 km per trasportare i tronchi dal bosco alla segheria, da questa allo stabilimento di produzione e infine al cantiere. Per la realizzazione di pannelli X-lam, strutture, serramenti, tavolati e listoni sono stati usati circa 2100 m3 di legname “in piedi” che, secondo un’elaborazione dei ricercatori del CNR-Ivalsa (oggi Istituto per la BioEconomia – IBE) corrispondono alla quantità di legno che cresce in Trentino in meno di un giorno, esattamente in 18 ore e 36 minuti.
Il progetto e la direzione dei lavori del corpo L sono stati curati da un team multidisciplinare, così composto: - ing. Michele Ferrari, Direttore dell’area immobili, impianti e aree industriali di Trentino Sviluppo, ha coordinato l’attività del gruppo di lavoro, firmando il progetto e assumendo il ruolo di Direttore dei Lavori; - ing. Michele Pellegrini, dipendente di Trentino Sviluppo, ha co-firmato il progetto e svolto l’assistenza alla Direzione dei Lavori; - arch. Massimo Scartezzini, Socio fondatore e Direttore Tecnico di studio BBS con numerose esperienze di progettazione architettonica di edifici in legno, ha curato la progettazione architettonica e la direzione artistica; - ing. Luca Oss Emer, Direttore tecnico e Amministratore di New Engineering, ha curato la progettazione strutturale e l’assistenza ai lavori di competenza, oltre alla consulenza per la certificazione ARCA; - ing. Vanni Pedergnana, ha curato la progettazione e l’assistenza alla Direzione dei Lavori per quanto riguarda gli aspetti energetici e impiantistici (fluidi, elettrici, elettronici e impianti speciali).
Quali sono state le prestazioni in termini energetici, di permeabilità all’aria e acustici del Corpo L del Polo Meccatronica?
I test condotti sia dal CNR–Ivalsa che dall’organismo terzo di certificazione, hanno evidenziato per la componente edificata in legno valori di permeabilità all’aria molto al di sotto dei minimi richiesti sia dallo standard Passivhaus sia dalla normativa provinciale relativa alla classe energetica di riferimento A+. Anche i test acustici hanno confermato valori di comfort di assoluto rilievo. Da un punto di vista energetico, le pareti esterne, coibentate per 14 cm a cui si somma la buona proprietà isolante della struttura in legno, hanno garantito una trasmittanza termica molto migliore del minimo richiesto. A questo risultato hanno contribuito i serramenti, realizzati con profili montanti-traversi in alluminio e inserti apribili in legno; i serramenti dei corpi uffici presentano schermi oscuranti e frangisole a lamelle orizzontali al fine di contenere l’irraggiamento solare durante l’estate.