GSA IGIENE URBANA 2/22

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GESTIONE

Grandi compattatori allestiti su autocarri a trazione elettrica

Truck BEV di Tiziano Suppa*

Introduzione

La recente evoluzione dell’inquinamento atmosferico a livello globale, abbinato al “Global Warming”, è da tempo al centro di diverse riflessioni di tutti i continenti e, più in generale, della intera comunità scientifica internazionale. La Commissione Europea nel settembre 2020, nell’ambito del Green Deal Europeo, ha proposto di elevare la riduzione della emissione dei gas climalteranti dal 30 al 55 % rispetto ai livelli del 1990 entro il 2030. Nel settore dei trasporti poi l’evoluzione della normativa guida ed indirizza le pubbliche amministrazioni e/o le flotte veicoli di società a capitale a maggioranza “Pubblica”, verso la proprietà ed il possesso di veicoli a basso impatto ambientale.

La normativa per l’acquisto dei Veicoli Puliti

Con Decreto MITE 17.06.2021, il Ministero della transizione ecologica ha integralmente recepito la Direttiva (UE) 2019/1161 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 20 giugno 2019 che modifica la direttiva 2009/33/CE relativa alla promozione di Veicoli Puliti e a basso consumo energetico nel trasporto su strada. Precedenti disposizioni legislative di carattere comunitario, operanti sulla medesima tematica, avevano posto al centro della valutazione il costo del

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ciclo di vita (LCA), quale importante strumento per tenere conto dei costi energetici e ambientali durante il ciclo di vita di un veicolo, legata ad algoritmi di calcolo del valore monetario di consumi ed emissioni. In virtù dello scarso utilizzo, da parte delle varie amministrazioni a livello europeo, di tale metodologia nelle procedure di appalto, nonché degli aspetti ambientali e sociali, la Direttiva UE 1161/2019, a firma Tajani, irrompe sul panorama legislativo modificando definitivamente il paradigma degli “Acquisti Verdi” relativi alla categoria merceologica dei Veicoli. Il principio ispiratore del contenuto di tale direttiva è quello di identificare delle percentuali minime di veicoli di

tipo “pulito”, nell’ambito del quantitativo complessivo dei fabbisogni delle pubbliche amministrazioni, inserendo nei capitolati di acquisto e/o locazione piuttosto che Leasing, opportune quantità minime, in termini relativi sul totale di veicoli posti in appalto, di tipo “pulito” così come definiti dalla direttiva medesima.

Le flotte veicoli

Legislazione previgente Il D.Lgs. n. 257 del 16.12.2016, recependo la Strategia Energetica Nazionale, emanata come recepimento del regolamento UE del 2014, aveva già introdotto da oltre un lustro l’obbligo, per le flotte in dotazione a società con assetto societario a maggioranAPRILE-GIUGNO 2022


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