GSA 8/2018

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SCENARI ROBOTIC WINDOW CLEANER

pulizie automatiche in quota: un giovane australiano… sul tetto del mondo dalla redazione

46 AGOSTO 2018

Le nuove frontiere delle tecnologie applicate al cleaning fanno un salto ancora più in là e si estendono alla pulizia dei vetri. Lo sa bene il giovanissimo studente australiano Oliver Nicholls, che si è appena aggiudicato il top prize per il suo “Robotic window cleaner”, un pulitore automatizzato per vetri e finestre che usa droni e microfibre per pulire senza operatore le facciate dei grattacieli e le finestre dei centri commerciali. “Tutto iniziò da una gamba rotta…”. Le nuove tecnologie applicate al cleaning continuano a farsi strada e ad attirare l’attenzione anche dei più prestigiosi enti di ricerca internazionali.

Chi è Oliver Nicholls

E’ recente la notizia che uno studente di ingegneria australiano, Oliver Nicholls, 19 anni, iscritto alla prestigiosa Università del Nuovo Galles del Sud, con sede a Sydney, ha vinto lo scorso maggio, in Pennsylvania, il primo premio (l’ambitissimo “top prize”) alla fiera americana ISEF Intel International Science and Engineering Fair, dedicata agli studenti a vocazione tecnologica. Va ricordato che ogni anno circa 7 milioni di studenti in tutto il mondo studiano e sviluppano progetti originali: fra questi, i migliori 1800, provenienti da 75 paesi e già premiati a livello locale, si sfidano all’ISEF, e stavolta a spuntarla è stato il giovane Oliver.

Pulizie ad alta quota

La novità è duplice: innanzitutto si tratta del primo studente australiano ad aggiudicarsi il premio. Ciò che più interessa a noi è però la ragione del riconoscimento, che comprende anche un premio di ben 75mila dollari: infatti il bravissimo (e lungimirante) Nicholls ha progettato un robot pulitore di vetri completamente automatico, pensato soprattutto per le pulizie in quota di edifici molto alti come palazzi, grattacieli, centri direzionali eccetera. Il progetto del “Robotic window cleaner” (letteralmente pulitore robotico di finestre) è stato realizzato nell’ultimo anno, nell’ambito del corso accademico di Design e Tecnologie.

Uno straordinario pulitore a base di droni

Il piccolo robot è stato progettato per un fine ben preciso, anzi due: il primo –e più sotto scopriremo perchéè di tipo sociale, e ha a che fare con i rischi legati al lavoro: si parla infatti di aumentare la sicurezza e ridurre il rischio di infortuni umani (purtroppo frequenti nelle pulizie in quota); il secondo più squisitamente economico, vale a dire la riduzione dei costi legati alla pulizia delle finestre e delle superfici vetrate dei centri commerciali. Il funzionamento, per ciò che riguarda la mobilità, si basa su droni, motori e propulsori in grado di garantire una navigazione sicura sulle facciate dure e lucide. Sotto l’aspetto del-


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