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spazzamento e lavaggio pavimenti: viaggio alla base dell’igiene dalla redazione
Nell’industria e in Gdo le operazioni di lavaggio e spazzamento dei pavimenti sono tra i fondamentali dell’igiene, anche perché si parla delle superfici più soggette a sporcarsi. Scopriamo come eseguirle correttamente e con i migliori strumenti messi a disposizione dal mercato. 34 DICEMBRE 2015
Duri, resilienti, in resina o quant’altro: di qualunque tipologia siano, sui pavimenti una cosa è sicura: sono tra le parti dell’edificio più costose (si calcola che almeno un decimo del costo dell’intera struttura sia assorbito dalle “superfici orizzontali”), e di certo sono quella più sporchevole. Tutti ci camminiamo sopra e quasi mai facciamo caso a come e a che cosa abbiamo ai piedi. Ma non solo: sui pavimenti, per il semplice principio della gravità, è convogliato tutto lo sporco della struttura, dalla polvere ai resti organici, dai residui di lavorazione (nel caso dell’industria e della Gdo) agli sversamenti di materiale liquido o semisolido. Insomma, ci siamo capiti: quando si parla di industria e Grande distribuzione è bene partire… dal pavimento, se è vero, come è vero, che una buona igiene prende il via dai fondamentali.
I tipi di pavimentazione
Iniziamo dai pavimenti cosiddetti “duri”, cioè realizzati in materiali particolarmente resistenti alla compressione, non deformabili e poco soggetti ad usura: il Vademecum della Pulizia Professionale Afidamp vi comprende le pietre naturali come marmo, granito e traver-
tino, gli agglomerati e gli impasti come cotto e ceramica: questo tipo di pavimentazione è utilizzato nelle industrie, perlopiù nelle aree di rappresentanza, e nella Gdo, specie nelle aree destinate ai negozi dei grandi centri commerciali. Di gran lunga più presenti, in contesti industriali e retail, sono i pavimenti in materiali resilienti, decisamente i più utilizzati nell’edilizia civile. Si distinguono in pvc, linoleum, gomma. A propria volta, i pavimenti in polivinilcloruro (pvc) si distinguono in: omogeneo, costituito da un unico strato di mescola; antistatico, che riduce la carica elettrostatica se soggetti a calpestio; no wax, ad alto grado di purezza, realizzata con l’obiettivo di evitare l’inceratura (che comunque a un certo punto diventa comunque necessaria). Poi c’è il linoleum, l’unico pavimento resiliente composto da materie prime naturali (è a base di olio di lino, come dice il nome stesso). E la gomma, che a seconda della lavorazione può distinguersi in liscia, bullonata (o pastigliata), scanalata,
bucciardata (a buccia d’arancia). Veniamo infine alle resine, che insieme a vernici epossidiche e poliuretaniche sono applicate a rullo o spatola per ricoprire superfici preesistenti alle quali conferiscono un aspetto uniforme e caratteristiche di bassa assorbenza di acqua e sporco. In ogni caso, per le operazioni di lavaggio e spazzamento meccanico, sono indispensabili macchine come lavasciugapavimenti e spazzatrici. Ma l’argomento è molto ampio e orientarsi non è facile. Cerchiamo dunque di andare con ordine. Spazzatrici e indicazioni d’uso La spazzatrice è una macchina in grado di spazzare una superficie dura orizzontale sia indoor sia outdoor. Può trovare impiego su qualsiasi superficie pavimentata, interna ed esterna, come: ceramica, marmo, cemento, asfalto, resilienti, bullonato-plastica, gres porcellanato, dai contesti industriali ai centri commerciali, in qualsiasi condizione di sporco. Le due macro-tipologie in