GSA 12/2017

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SCENARI Fico Eataly World

se farinetti fa il “fico” dalla redazione

30 DICEMBRE 2017

Stavolta il patron di Eataly ha fatto le cose veramente in grande: ha aperto a Bologna Fico, il più grande parco agroalimentare del mondo. 80mila metri quadrati per raccontare a tutto il mondo la lunga storia del nostro patrimonio agroalimentare con campi, stalle, botteghe, punti di ristoro, centro congressi e tante iniziative per tutti. La scommessa è partita! Su Oscar Farinetti se ne sentono, è proprio il caso di dirlo, di cotte e di crude. La paletta degli epiteti spazia a trecentosessanta gradi, da profeta del nostro patrimonio alimentare a impostore, da genio a semplice epigono di una ben più alta tradizione enogastronomica. Checché se ne pensi, tuttavia, il fondatore di Eataly ha contribuito a fare la storia dell’italian food, lo ha fatto in tempi non facili e soprattutto continua a farlo in grande stile. L’ultima trovata si chiama FICO, acronimo che sta per Fabbrica Italiana Contadina, si trova a Bologna, in via Paolo Ca-

nali, ed è, semplicemente, il più grande parco agroalimentare del mondo.

Prima di tutto, un’esperienza

“Farinetti è grande, Fico è il suo profeta”, suonava nei giorni scorsi il titolone a tutta pagina di un noto quotidiano italiano, tanto per capirci. Ma che cos’è, in pratica, questo “Fico Eataly World” (così infatti suona il nome completo)? Forse è più facile andarci a fare un salto che spiegarlo su carta, perché Fico è davvero molte cose. Innanzitutto, per usare un’immagine cara al patron di Eataly, è un’esperienza, perdipiù non limitata al gusto. Si parla infatti anche di cultura, perché il mangiare e il bere fanno parte a pie-

no titolo del nostro essere italiani. La curiosità è già alle stelle, tant’è vero che mentre scriviamo (e sono passati appena pochi giorni dall’inaugurazione), i visitatori registrati hanno già superato quota 100mila.

Tradizione, cultura del cibo e poesia sotto un unico tetto

Le iniziative di Farinetti, d’altra parte, hanno sempre suscitato grande interesse. In Italia c’è voglia di tornare alle tradizioni, riscoprire le radici e fare un tuffo nelle nostre origini. E quale via migliore per provarci che quella che passa per il palato? Racchiudendo in un’unica casa la tradizione locale, la cultura del cibo di alta qualità e le competenze delle persone che da sempre lavorano nelle filiere agroalimentari. Un luogo di produzione di valori, prima che di prodotti. Italiana, dal seme all’espressione compiuta. E contadina, intesa come pratica, pienamente connessa alla terra. “Perché –dicono da Eataly World- la poesia ha inizio proprio lì, nell’unicità del nostro territorio e del nostro clima, e nelle mani sapienti di chi, i prodotti di madre natura, sa curarli, trasformarli e cucinarli, meglio di chiunque altro al mondo. Ma Fico Eataly World è una pale-


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