PULIRE 2.1 REPORT
cam ospedalieri, a che punto siamo?
24 GIUGNO 2015
A Pulire, il primo giorno, si è parlato anche di Cam ospedalieri, un documento ancora in fase di elaborazione. All’incontro “Il progetto Cam ospedalieri: le prospettive del settore del cleaning per tecnologie, forniture e servizi”, organizzato da AfidampFed, sono intervenuti Capparelli (Consip), Finzi (Anmdo), Zuzzi (Fare) e Rifici (Ministero Ambiente). Ecco i vari punti di vista.
Uno dei primi convegni Afidamp a Pulire, già nella mattinata del 19 maggio, è stato quello dedicato ai Cam per le pulizie ospedaliere, un argomento su cui si sta discutendo da diverso tempo in modo anche molto acceso. Anche perché, nel tempo, “sempre più soggetti hanno dimostrato il loro interesse a partecipare attivamente al lavoro” ha detto a GSA Riccardo Rifici, del Ministero dell’Ambiente. Guidati dalla vivace moderazione della giornalista Alessandra Mercanzin, hanno discusso, oltre allo stesso Rifici, che guida il tavolo di lavoro per i Cam ospedalieri (come già fece nel 2012 con i Cam per le pulizie), Lidia Capparelli, responsabile Gpp (Green Public Procurement) di Consip, Gianfranco Finzi, presidente Anmdo, e Sandra Zuzzi, presidente Fare. Titolo dell’incontro, presso lo stand Afidamp Fed, “Il progetto Cam ospedalieri: le prospettive del settore del cleaning per tecnologie, forniture e servizi”.
Riduzione stazioni appaltanti, la strada è ancora lunga
Dopo i saluti del presidente AfidampFed Matteo Marino, Lidia Capparelli di Consip è partita ripercorrendo rapidamente le tappe del processo di aggregazione degli acquisti pubblici in corso, fra centrale nazionale e centrali d’acquisto regionali: “Si parla di una riduzione da 30mila stazioni appaltanti a 35 soggetti aggregatori, anche se non è facile capire in quali tempi e con quali esiti. Senza dubbio molte sono le lamentele che stanno accompagnando questo processo, che accusano soprattutto la scarsa attenzione del committente pubblico e mettono l’accento sul problema del controllo. Tematiche non semplici da affrontare, a cui Consip cerca di rispondere con strumenti come il capitolato delle pulizie ospedaliere, uscito di recente, e la presenza al tavolo dei Cam accanto a soggetti con alta competenza tecnica. Tutto questo, naturalmente, non rappresenta un punto d’arrivo. La strada è ancora lunga ma posso dire che da parte di Consip l’attenzione è molta”.
Paziente o euro
Come sempre acuto e provocatorio Gianfranco Finzi, che è partito dalla “madre di tutte le domande”: “Non ho ancora capito -ha esordito- se nella sanità italiana ci sia al centro il paziente o l’euro.” Continuando: “I tagli lineari in sanità non funzionano. In Italia esistono 21 sistemi sanitari diversi, ciascuno con le proprie peculiarità. La razionalizzazione va pensata. Oggi, parliamoci chiaro, abbiamo ospedali sporchi perché abbiamo ta-
gliato in modo poco lungimirante. E chi lo racconta al paziente che si vuole risparmiare?”
Capitolato Consip e Cam, un rapido confronto
Ha proseguito Finzi: “In questo devo dire che il capitolato Consip e i Cam ospedalieri, ad oggi gli unici due documenti sul tema di rilevanza nazionale, per la prima volta definiscono punti-chiave in sanità. Ne ho individuati quattro, di cui i primi tre fondamentali: si tratta di frequenza di pulizia, modalità di esecuzione, formazione del personale e innovazione. Purtroppo sto assistendo a discussioni che non hanno sempre al centro questi problemi: si parla tanto dei probiotici, ma prima interroghiamoci su frequenze e modalità”. Finzi l’ha fatto, ed ha messo a confronto Cam e Capitolato Consip su questi temi: “Più o meno uguali le classificazioni per aree di rischio, così come le modalità di esecuzione. Per quanto riguarda le frequenze, in Consip sono